Rivisitazione di alcune grotte storiche a vertebrati dell’area di Palermo
Transcript of Rivisitazione di alcune grotte storiche a vertebrati dell’area di Palermo
Comune di Pertosa Comune di Auletta
AttiXXII Congresso Nazionale di Speleologia
Euro Speleo Forum 2015“Condividere i dati”
30 maggio – 2 giugno 2015, Pertosa – Auletta (SA)
A cura diDe Nitto Laura, Maurano Francesco, Parise Mario
Memorie dell’Istituto Italiano di SpeleologiaSerie II, vol. XXIX – 2015
Società Speleologica Italiana
Federazione Speleologica Campana
Gruppo Speleo Alpinistico Vallo di Diano
Fondazione Musei Integrati dell’Ambiente
Comune di Pertosa
Comune di Auletta
Atti XXII Congresso Nazionale di Speleologia
Euro Speleo Forum 2015
“Condividere i dati”
30 maggio – 2 giugno 2015 Pertosa – Auletta (SA)
A cura di
De Nitto Laura, Maurano Francesco, Parise Mario
Memorie dell’Istituto italiano di Speleologia
Serie II, vol. XXIX – 2015
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Memorie dell’Istituto italiano di Speleologia, Serie II, vol. XXIX – 2015 Atti XXII Congresso Nazionale di Speleologia – Euro Speleo Forum 2015 “Condividere i dati” 30 maggio – 2 giugno 2015, Pertosa – Auletta (SA) @ 2015 Società Speleologica Italiana ISBN: 978-88-89897-11-9 Finito di stampare maggio 2015 In copertina: Inghiottitoio del Cozzetta - Foto: Francesco Maurano Retro di copertina: Grotta dello Scalandrone - Foto: Francesco Maurano Il contenuto e la forma degli articoli pubblicati impegnano esclusivamente gli Autori. Nessuna parte della presente pubblicazione può essere riprodotta senza il consenso degli Autori. I diritti di riproduzione sotto qualsiasi forma intera o parziale sono riservati a: Società Speleologica Italiana Via Zamboni 67 - 40126 Bologna
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Coordinamento editoriale e impaginazione: Francesco Maurano, Laura De Nitto
Comitato organizzatore: Francesco Maurano, Laura De Nitto, Giuseppe Paladino, Immacolata Nunneri, Antonella Giammarino, Raffaele Fasano, Francesco D’Orilia, Michele Caggiano, Pietro Pessolano, Giampietro Marchesi, Vincenzo Martimucci, Michele Manco, Domenico Barba, Luigi Cavallo, Antonietta Cafaro, Simona Cafaro, Francesca Caggiano, Luca Calzolari, Mario Cancro, Antonio Coronato, Pasquale Curcio, Ada De Matteo, Anna De Mauro, Sossio Del Prete, Pierino Di Blasio, Massimo Goldoni, Alessandra Lanzetta, Gaetano Monaco, Luciano Montefusco, Vittorio Morrone, Vincenzo Soldovieri.
Comitato Scientifico: Presidente: Mario Parise Membri: Giovanni Badino, Luca Calzolari, Franco Cucchi, Jo De Waele, Italo Giulivo, Massimo Goldoni, Leonardo Piccini, Antonio Santo.
Con il Patrocinio di: Università degli Studi della Basilicata, Club Alpino Italiano, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, Ordine dei Geologi della Campania, Società Italiana di Geologia Ambientale, Osservatorio Europeo del Paesaggio - Arco Latino, Seconda Università degli Studi di Napoli, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, Consiglio Nazionale dei Geologi, Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale - Università di Napoli "Federico II", Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Federazione Europea di Speleologia, Associazione Grotte Turistiche Italiane, Federazione Italiana Escursionismo, Comunità Montana Vallo di Diano, Istituto di Ricerca per la Protezione Idrogeologica – CNR, Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano, Provincia di Salerno
Con il contributo di: Federazione Europea di Speleologia, Uka Pacha, Mercoledìsanto, Beal, Climbing Tecnology, G.&G.I.S., Terralab, Scurion, Adventure Vertical, Santo Jacopo salumi, Emme & PI, Amaro Teggiano, Mulino Aquara Alburni, Colline del Tanagro, Pallino shop, Scherzi di Grano
Si consiglia la seguente citazione: De Nitto L., Maurano F., Parise M. (eds) Atti XXII Congresso Nazionale di Speleologia – Euro Speleo Forum 2015 “Condividere i dati” 30 maggio – 2 giugno 2015, Pertosa – Auletta (SA) Memorie dell’Istituto italiano di Speleologia, Serie II, vol. XXIX – 2015
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XXII CONGRESSO NAZIONALE DI SPELEOLOGIA “CONDIVIDERE I DATI” PERTOSA-AULETTA (SA), 30/05-02/06/2015 SESSIONE SCIENZA – C5
RIVISITAZIONE DI ALCUNE GROTTE STORICHE A VERTEBRATI DELL’AREA DI
PALERMO
GIUSEPPE CERESÌA 1,2, GIOVANNI SURDI
2,3, CAROLINA DI PATTI2
1A.N.S. “Le Taddarite”, Via Terrasanta 46, Palermo; [email protected] 2Museo Geologico “Gaetano Giorgio Gemmellaro”, C.so Tukory 131, Palermo; [email protected] 3Centro Regionale di Speleologia “Enzo dei Medici”, Via Lucania 3, Roseto Capo Spulico Stazione (CS); [email protected]
Riassunto
Durante l’ultimo milione di anni, in Europa si sono verificate una serie di glaciazioni, che hanno prodotto nel Mediterraneo un forte abbassamento del livello marino, creando un ponte di terra che univa l’Italia e la Sicilia. Attraverso questo ponte, le faune continentali hanno potuto invadere a più riprese i territori isolani e, in seguito al successivo isolamento, adattarsi al nuovo ambiente, generando due differenti endemismi: nanismo e gigantismo. La maggior parte dei resti fossili di questi animali sono stati ritrovati all’interno di grotte, che agendo come trappole naturali ne hanno accumulato le ossa, custodendole al loro interno. Tali grotte rivestono particolare importanza per lo studio della cronologia dei popolamenti che hanno coinvolto l’Isola durante il Pleistocene, ma anche per la storia relativa alla nascita della paleontologia dei vertebrati in Sicilia. Tra queste citiamo: la Grotta di San Ciro, la Grotta di Maccagnone, la Grotta dei Puntali e la Grotta di Carburangeli. Delle citate grotte le uniche ad essere state salvaguardate e attualmente fruibili sono la Grotta dei Puntali, affidata in gestione ai Gruppi di Ricerca Ecologica, e la Grotta di Carburangeli gestita da Legambiente. Lo scopo del presente lavoro il riesame delle cavità meno note, aggiornando il rilievo e la descrizione, al fine di rendere noto al grande pubblico un patrimonio da salvaguardare per non essere dimenticato.
Parole chiave: glaciazioni, Vertebrati, Pleistocene, paleontologia, nanismo, gigantismo, Palermo
Abstract
REVISITING SOME HISTORICAL CAVES WITH VERTEBRATES IN THE PALERMO AREA - During the last million years, in Europe occured a series of glaciations, which produced a significant decrease in the Mediterranean of the sea level, creating a land bridge that connected Italy and Sicily. Through this bridge, the continental faunas were able to invade the territories of the island on several occasions and, after the subsequent isolation, to adapt at the new environment, generating two different endemism: dwarfism and gigantism. Most of the fossil remains of these animals have been found in caves, which acted as natural traps where the bones accumulated, and were preserved. These caves are of particular importance for the study of the history of the populations that have involved the island during the Pleistocene, but also for the history of the birth of vertebrate palaeontology in Sicily. Among these are: the Cave of San Ciro, the Cave of Maccagnone, the Cave of Puntali and the Cave of the Carburangeli. The only two caves, between those mentioned, that have been preserved and are currently accessible are: the Cave of the Puntali, managed by Gruppi Ricerca Ecologica, and the Cave of Carburangeli, managed by Legambiente. The objective of this work is to review the less known cavities, updating the cave survey and the description, in order to present to the public a heritage to be safeguarded and not to be forgotten.
Key words: glaciations, Vertebrate, Pleistocene, palaeontology, dwarfism, gigantism, Palermo
Introduzione
La nascita e l’evoluzione delle teorie sul popolamento della Sicilia durante il Pleistocene sono state discusse e verificate più volte nel corso degli anni, grazie alla raccolta e allo studio del materiale fossile rinvenuto all’interno di molte cavità dell’area del palermitano. Una completa bibliografia per le grotte in esame, ma anche per tutti i principali siti fossiliferi a vertebrati della Sicilia Occidentale, è presente in BURGIO et al. (2002), che però prende in esame soltanto i lavori di studio e revisione sistematica dei reperti fossili ivi ritrovati. Gli studi di natura più geologica – speleologica sulla formazione ed evoluzione delle cavità sono quasi assenti oppure si limitano ad una descrizione molto superficiale a causa del vecchio concetto di
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SESSIONE SCIE
raccolta pal
Con il presenote del palpassato, diacomprensio
Grotta di
Notizie prec
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Nei secoli appassionatPer capirne in sei mesi,
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SSO NAZIONALE
ENZA – C5
eontologica
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San Ciro (S
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E DI SPELEOLOG
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rotta di San Ci
GIA “CONDIVIDE
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e citata per lasanta cubiti ad opera di P
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ERE I DATI”
dio del “conte
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a prima voltae largo vent
PAOLO LEON
resti “…d’uterno della cdella compaNTINO avevaetamente la c
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alla città, veportarono quche nel 1830o presso gli s
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PERTOSA-AUL
osto che del “
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’importanza DOMENICO
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LETTA (SA), 30/
“contenitore”
e fossilifere sza di quanto ntale importmpimento de
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ra grande fotribuiti a unoil nome origdeposito di o
a più volte nte il depositotratti 400 quidi Marsiglia
del sito e mO SCINÀ di faubblicati l’anon maggiore
/05-02/06/2015
”.
storicamenteavveniva in
tanza per laelle stesse.
del monte èer 8 metri difondamenta
orse diciottoo dei famosiginario dellassa fossili di
da parte dio fossilifero.intali di ossa.
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Le ultime ndicendo cheTrasversalmil riempimeiniziale erasull’ingress
Descrizione
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SSO NAZIONALE
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notizie giunge: “La metà
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della cavità
i apre ad unCarta Geolog
avità può esastanza rett
o circolare, dirca 7 metri p
merosi fori dira invece traappare a traosserva un
olari accesi agradualmentebito dopo la iono più levissimità del cacirca 8 metri
) Ingresso de
Entrance of .
E DI SPELEOLOG
gono da MAN
à dello svilupo inferiore aca 3 metri pimata con fabinterno era po
na quota di 5ica d’Italia -
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acce dell’antiatti come spaaccenno di
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ella Grotta di
the Grotta di
GIA “CONDIVIDE
NNINO (comppo era inteveva la formiù alto di qubbricidi e costeggiato un
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di altezza. Proe si estendonica breccia oalmature e a stratificazionepoca storic
a 2,5 metri ininizia il seco
rite mentre altetto risale l
Il detrito pre
San Ciro. (b)
San Ciro. (b)
ERE I DATI”
municazione peramente sv
ma a V di caluello inizialechiusa con un mezzo agri
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ne con immeca. Nel suo pn corrispondeondo ambienl tetto spiccalungo un camesente è molt
b) Cannule su
) Straw stalac
personale), cvuotato e l’alcare grigias”. Al suo ritun cancello icolo (MANN
no delle dolosviluppandosinte per mor
caposaldi di sviluppo. erso l’internoa d’uomo peenace che doriempimentoersione Est,
punto più altoenza della se
nte, molto piùano alcune pmino molto sto caotico, u
lla volta. (c)
ctite on the ce
PERTOSA-AUL
che la visita accesso era stro levigato,torno, dopo
(di cui anNINO, 2008).
omie della Fi per 30 met
rfologia e pe1-2, mentreL’ingresso h
o lungo la parr un tratto di
oveva riempio degli spazi
completameo raggiunge cezione 3-4, suù uniforme riccole cannutretto, raggiu
una mescolan
Particolare d
eiling. (c) Det
LETTA (SA), 30/
alla fine degleggermente, mentre nel circa trent’a
ncora vi son
Formazione Ftri con un dier il tipo di de la secondaha forma irrerete sinistra (i circa 3 metiere la cavitàtra le varie
ente anneritocirca 6 metriuperata la qurispetto al preule di colore ungendo il punza di terren
del deposito n
tail of the dep
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gli anni ’40,e in discesa.
tratto finaleanni, la parteno le tracce
Fanusi (Liasislivello di 7deposito. Laa, di formaegolare (Fig.(a entrare) sitri. La pareteà all’epoca diconcrezioni.
o per via deii di altezza euale riprendeecedente. Lebianco (Fig.unto più altoo sabbioso e
nel secondo
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polveroso cpochi frammsalita a dim
Grotta di
Notizie prec
La prima naccompagnaseguito (18minuzioso successivi, dipotizzare csegnate, che
Successivamall’interno ddintorni di condizioni i
Descrizione
La cavità sisuperiore (Partinico - Mi resti di unricovero di che si sono deiezioni bo
Figura 3. Ri
Figure 3. Ca
SSO NAZIONALE
ENZA – C5
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che il rilievo e sono all’inc
mente, l’unicdella scheda Carini, datatin cui si trov
della cavità
i apre ad un(Titonico) - Mondello), hn muretto a ovini e bovisvolti al suoovine inglob
lievo della Gr
ave Map of Gr
E DI SPELEOLOG
pigolosi anchsparsi inglobomo, caratter
ne (SiPa 11
grotta di Mafessor PORCA
grotta era coizione del dscia molto pesia in realtà circa le stess
ca notizia chcatastale del
ta 6 Novemba oggi.
a quota di 1Cretacico i
ha uno svilupsecco che s
ini, e questo o interno. Il sbanti massi d
rotta di Macca
rotta di Macca
GIA “CONDIVIDE
he di grandi bati in una mrizzato da pa
12)
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he dia dellella grotta, datbre 1955, da
15 metri s.l.inferiore (Vppo di 32 mesostiene unauso si riflett
sedimento si di varie dim
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agnone.
ERE I DATI”
dimensioni (matrice calcarareti levigate
Fig. 3) vieneiversità di Pn dal 1830. nto da essera forma della; questo trovn situ (Fig. 4
e informazioattiloscritto d
cui si intuis
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(Fig. 2c), allrea. La grotta cui si acce
e da FALCON
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va conferma 4a).
ni di naturaa MANNINO
sce che la gr
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PERTOSA-AUL
’interno del qta termina inede attraverso
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FALCONER
me riferimennon sembra nella coincid
speleologicsu una ricog
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ari di Piano eologica d’Imetri. L’ing
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o composto ptrale affioran
LETTA (SA), 30/
quale si ritron un piccolo o una serie d
che la esploNCA, il qual
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Battaglia deItalia - Foggresso avvien
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/05-02/06/2015
ovano ancoraambiente in
di terrazzini.
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la reale. È damisure da lui
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roccia di baper i primprogressivamprincipalmemetri, per uossifera esasinistra dellmassi e pocinterna (Figchiuso da pformare un a una saletimpercorribcomunicantconferma ndistante, dop
Infine, all’ema che nonocclude il p
Conclusio
La grotta diloro contendimostrano
Figura 4. (aprincipale; asinistra.
Figure 4. (a)entrance of th
SSO NAZIONALE
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ase, lisciata dmi 3 metri;
mente la suaente nel primuna larghezzaminata da Fl’entrata si trco più a sing. 4c). All’inietrame, comlargo e lisciotta di circa bili, la più lunte con l’esteella relazionpo aver acce
estrema destrn è stato posspassaggio.
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i San Ciro e nuto fossilifche solo in r
a) Sezione e all’estrema de
) Section andhe two low lat
E DI SPELEOLOG
dal passaggioprocedendo
a altezza finomo grande amza massima
FALCONER corova una pro
nistra un piccnterno di qumunicante coo scivolo in c1 mq. Da
nga delle quaerno, visto
ne di MANNIN
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ra del primo sibile verific
la grotta di Mfero sono strari casi si ce
planimetria estra della fot
d plan of Groteral passages
GIA “CONDIVIDE
o degli animverso l’int
o a mantenermbiente inizia
di 10 metriontenente: frofonda frattucolo ambienesta piccola n l’esterno. Pcui a circa 2 questa partoali è rappreseil leggero mNO che osseall’interno d
ambiente, soare per la pr
Maccagnonetate accantoercato di com
della Grotta to sono visibi
otta di Macca are visible to
ERE I DATI”
mali che vi erterno dal pre una mediaale (Fig. 4b),i. Sulle parerammenti ossura verticale nte delimitato
stanza vi è Poco più a dmetri di alte
ono in diverentata da un movimento erva del fumodella grotta.
ono presenti resenza di un
e sono due tionate dal pumprendere le
di Maccagnili le entrate
agnone (modio the right end
rano all’interpunto più ala di poco me, che presentti sono pressei, gusci di comunicanteo da altri mun altro pa
destra di quesezza, inizia unrse direzionicamino di cid’aria versoo uscire da u
due bassi cuna consistent
pici esempi unto di viste dinamiche c
none (modificdei due bassi
ified after FA
d of the photo.
PERTOSA-AUL
no. La voltalto (circa 5eno di 3 meta una lunghe
senti residui gasteropodi
e con l’esternassi a sostegssaggio, un sto la parete no stretto cuni una serie irca 7 metri do l’alto. Queuna fessura s
unicoli che pte quantità di
di cavità cheta scientificoche hanno po
ato da FALC
i cunicoli late
ALCONER, 186(c) Left latera
LETTA (SA), 30/
a all’ingresso5 metri) il tri. La grottaezza massimdella origine framment
rno, riempitagno di una sbreve e streè incavata e
unicolo in saldi strettissim
di altezza, pruesta osservasulla parete e
presumiamo di pietrame su
e dopo l’esauo. Gli studortato alla lo
CONER, 1868).erali. (c) Stan
68). (b) Mainal room.
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o è mancantetetto riducea si sviluppa
ma di circa 15naria brecciati di selce. Aa alla base diseconda reteetto cunicoloe modellata alita che portame condotterobabilmenteazione trovaesterna poco
comunicantiul fondo che
urimento deli precedenti
oro genesi, di
(b) Antro nza laterale
n room; the
e e a 5 a
A i e o a a e e a o
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XXII CONGRESSO NAZIONALE DI SPELEOLOGIA “CONDIVIDERE I DATI” PERTOSA-AULETTA (SA), 30/05-02/06/2015 SESSIONE SCIENZA – C5 fondamentale comprensione per il loro successivo riempimento.
Nel corso delle operazioni di rilievo è emerso che tutto non si può limitare a un tacito sic et simpliciter, affermando, ad esempio, una formazione puramente marina per le grotte in esame. Sia all’interno che all’esterno si notano i segni della presenza di un processo carsico che, se non è stato primario nella loro nascita, sicuramente ha influito notevolmente nella loro evoluzione.
L’esame preliminare di tali cavità ha portato a comprendere la necessità di nuove rivisitazioni con una più ampia visione di insieme, di cui questo articolo vuole essere il punto di partenza.
Ringraziamenti
Gli autori vogliono ringraziare: GIOVANNI MANNINO per i consigli, la bibliografia e i ricordi; ANTONIO
DOMANTE, ANGELO PROVENZANO e VALENTINA TANTILLO per l’aiuto durante le operazioni di rilievo della grotta di Maccagnone; il catasto della Federazione Speleologica Regionale Siciliana nella persona di FRANCESCO LEONE per aver fornito le schede catastali delle grotte in esame; FELICE LAROCCA per i suggerimenti sulla restituzione grafica dei rilievi.
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