Valutazione qualitativa di un sistema di computer conferenza nella formazione a distanza

9

Transcript of Valutazione qualitativa di un sistema di computer conferenza nella formazione a distanza

TD n. 21 numero 3-2000 35

Valutazione qualitativa di un sistemadi computer conferenza nellaformazione a distanza

Donatella PersicoStefania MancaIstituto TecnologieDidattiche - ConsiglioNazionale delleRicerche[persico, manca]@itd.ge.cnr.it

Una analisi delle principali caratteristichedel sistema FirstClass© rivela che i vantaggi offerticontrobilanciano ampiamente gli svantaggi,giustificandone il frequente uso a fini didattici

INTRODUZIONESotto la spinta dell’evoluzione tecnologi-ca, le metodologie e le tecniche di forma-zione a distanza stanno attraversandoun’epoca di profondi mutamenti. In di-versi contesti, dalla formazione in serviziodegli insegnanti alla formazione continuaper le imprese, accanto ai cosiddetti siste-mi di formazione a distanza (FAD) di pri-ma e seconda generazione si sta afferman-do oggi anche nel nostro paese una terzagenerazione di esperienze che utilizzanotecniche di formazione in rete, o onlineeducation [Nipper, 1989]. La formazionein rete differisce sostanzialmente dai pre-cedenti approcci in quanto fa largo utiliz-zo di metodologie a supporto della co-municazione molti-a-molti e della colla-borazione tra i soggetti coinvolti nel pro-cesso formativo, contribuendo a rompereil tradizionale isolamento in cui era solitotrovarsi lo studente.Ambienti di questo tipo, detti di Compu-ter Mediated Communication (CMC), sibasano essenzialmente su meccanismi dicomunicazione scritta e differita e con-sentono di combinare l’approccio colla-borativo con quello dell’impararefacendo. Vengono, infatti, oggi general-mente usati per implementare processi diapprendimento di tipo costruttivistico-so-ciale, in cui una comunità virtuale colla-bora allo sviluppo di prodotti comuni odiscute sugli argomenti del corso. Tutta-via, se è vero che la comunicazione diffe-rita sembra lasciare ampi margini di li-bertà nella gestione del tempo individua-

le, è altrettanto vero che non sempre gliobiettivi e i contenuti didattici, le caratte-ristiche della popolazione obiettivo e ivincoli del contesto di fruizione si presta-no ad essere trattati con un approcciocollaborativo che faccia uso di questa me-todologia. Le dinamiche collaborative ri-chiedono un certo grado di sincronismodei processi di apprendimento dei vari in-dividui coinvolti, tanto che uno dei prin-cipali compiti del tutor online è appuntoquello di far rispettare le scadenze dellevarie fasi di attività1.A sostegno di queste metodologie didat-tiche, che nuove non sono ma che solonegli ultimi anni vengono ospitate susupporti telematici, esiste un’ampia gam-ma di sistemi di computer conferenza, daquelli basati sull’architettura client-serverche utilizzano un client specializzato aquelli basati sullo standard WWW che ne-cessitano di un browser Web. In realtà,oggi questa distinzione si è notevolmenteassottigliata, dal momento che è semprepiù frequente trovare prodotti che, accan-to ad un client specializzato, offrono lapossibilità di fruire della maggior partedelle funzionalità anche via WWW. In questo articolo intendiamo riportarealcune considerazioni sull’uso nella for-mazione a distanza di FirstClass, un pro-dotto basato su uno standard suo proprioma visibile anche attraverso l’ambienteWeb. L’obiettivo non è tanto quello dieffettuare una rigorosa valutazione delleprestazioni di questo sistema nel settoredella FAD, quanto quello di analizzarne

1 Non vi è quindi dastupirsi se in alcuneesperienze di formazionein servizio gli impegniprofessionali e lavoratividei partecipanti hannofortemente inficiato lacapacità di impegnarsinella formazione con itempi e i ritmi impostida un corso online[Manca et al., 1999].

pregi e difetti, cercando di fornire al let-tore gli elementi necessari a capire in chemisura questo sistema possa soddisfaredeterminate esigenze formative.

USARE FIRSTCLASSIN AMBITO EDUCATIVOSebbene nato per scopi di comunicazioneintraziendali, FirstClass©2 è un sistema dicomputer conferenza che viene oggi am-piamente utilizzato da molte istituzioni(si veda tra tutte la Open University in-glese3) per erogare corsi online sia in am-bito scolastico che in quello della forma-zione professionale e continua. FirstClassconsente di creare e gestire comunità vir-tuali in cui i partecipanti possono intera-gire attraverso meccanismi di comunica-zione scritta asincrona molti-a-molti. Inquesto tipo di comunicazione tutti imembri della comunità accedono ad unforum presso cui inviare i propri messaggie leggere quelli altrui (una sorta di bache-ca elettronica). Analogamente ad altri si-stemi, FirstClass consente di strutturare lacomunicazione attraverso una serie diconferenze elettroniche, consentendo ai

corsisti l’accesso a diverse “aule virtuali”,ciascuna dedicata a un diverso argomentodi discussione. Accanto alla possibilità diorganizzare e gestire la struttura logicadella comunicazione in aree conferenze esotto-aree, FirstClass consente la gestionedei collegamenti fra messaggi appartenen-ti alla stessa conferenza, l’uso della postaelettronica individuale, la condivisione difile, la comunicazione scritta sincrona trautenti simultaneamente collegati, il colle-gamento telematico per il solo tempo ne-cessario alla ricezione ed invio di nuovimessaggi (Off Line Reader), la gestionedegli accessi e dei privilegi degli utenti, lamemorizzazione di dati relativi alle atti-vità svolte. La forma tipica assunta dalla comunica-zione è, quindi, quella di una serie diconferenze e sotto-conferenze. La Fig.1illustra un esempio di configurazione delsistema per un corso online di educazioneambientale chiamato EuMEDEA [Brianoet al., 1998]. Come si può vedere, la co-municazione tra i partecipanti al corso èstrutturata in un certo numero di aree didiscussione che sono deputate a scopi di-

36 TD n. 21 numero 3-2000

Figura 1L’interfaccia client delcorso EuMEDEA.

2 Il sito di FirstClass èvisitabile alla URLhttp://www.firstclass.com

3 La Open Universityha dedicato a FirstClassalcune pagine Web(http://www2.open.ac.uk/nast/fc.html) in cuivengono fornite alcuneinformazioni sul sistemae illustrate le motivazio-ni che hanno indottoquesta istituzione adadottarlo per gestire cor-si online.

TD n. 21 numero 3-2000 37

versi, che possono essere moderate in ma-niera più o meno rigida (o direttiva) onon essere moderate affatto, e natural-mente possono contenere materiali con-divisi di studio e di riferimento.

LE CARATTERISTICHEDI FIRSTCLASS COME AMBIENTEDI APPRENDIMENTO BASATOSULLA COMUNICAZIONEPoiché, come vedremo, le funzionalitàche FirstClass offre sono essenzialmentedi tipo comunicativo, verranno qui ana-lizzate le caratteristiche utili ad un am-biente di apprendimento basato principal-mente sull’uso della componente comu-nicativa, con riferimento alle diverse figu-re e ruoli coinvolti. Da un lato, si esami-neranno, quindi, la facilità d’installazionee d’uso e le componenti di comunicazio-ne e di collaborazione messe a disposizio-ne dei partecipanti (l’organizzazione e lagestione dei flussi di comunicazione, lacomunicazione sincrona e quella versol’esterno, gli strumenti per la socializza-zione, la pubblicazione di documenti),siano essi gli studenti o i tutor (o coordi-natori dei processi comunicativi). Dall’al-tro, verranno evidenziate le funzionalitàdisponibili per il progettista (progettazio-ne dell’interfaccia) e il tutor (monitorag-

gio e valutazione) e per l’amministratore(amministrazione del sistema). Dato chespesso i ruoli di progettazione e condu-zione di un corso online afferiscono allastessa persona, che talvolta può trovarsinella condizione di svolgere anche il ruo-lo di amministratore di sistema, si è prefe-rito esaminare le funzionalità di FirstClassdal punto di vista dei bisogni espressi daidiversi protagonisti e dei compiti che so-no chiamati a svolgere.

L’installazione del clientL’installazione del client è in genere a ca-rico dell’utente e non presenta particolaridifficoltà per chi possieda dimestichezzacon l’installazione di normali applicazioni.È comunque opportuno seguire le istru-zioni fornite dallo staff del corso ed even-tualmente rivolgersi all’amministratore delsistema in caso di problemi4. Per chi deci-da di accedere al sistema attraverso unbrowser, invece, è sufficiente conoscere laURL della pagina principale e utilizzare leconsuete modalità di navigazione.

L’interfacciaLe caratteristiche dell’interfaccia di unambiente di apprendimento sono di fon-damentale importanza in quanto da essedipende la facilità d’uso da parte degli

Figura 2L’interfaccia browserdel corso EuMEDEA.

4 Uno dei problemi piùfrequenti è causato dallapresenza di meccanismidi protezione di cui puòessere dotata la rete In-tranet dell’utente, e chenon consentono il pas-saggio di pacchetti co-municativi non standard(quali quelli usati dal si-stema FirstClass).

utenti. Soprattutto nel caso di corsi brevi,il tempo necessario ad imparare a usare ilsistema deve essere proporzionato agliscopi. Nel caso di FirstClass, entrambe le moda-lità di collegamento (attraverso il client oun browser) offrono all’utente un’inter-faccia amichevole, intuitiva, che consentedi orientarsi nel forum di discussione intempi ragionevolmente brevi. L’interfac-cia iconica offerta dal client presenta, in-fatti, molti caratteri di familiarità conquella dei più comuni sistemi operativi(Windows e Macintosh)5, e può essere tral’altro configurata dal tutor o dal proget-tista del corso ispirandosi a una metaforache faciliti l’interpretazione dei nomi del-le conferenze (si veda, per esempio, l’ico-na dei libri per la biblioteca, Library, inFig.1). Nel caso in cui, invece, si accedaal sistema attraverso un browser (Fig.2),le affinità con la navigazione di pagineWeb che ospitano sistemi di newsgroup oliste di discussione possono comunquevenire in aiuto nella comprensione dellemodalità d’uso.

L’organizzazione e la gestione dellastruttura di comunicazione Oltre alla facilità d’uso, è fondamentaleche l’ambiente di comunicazione prescel-to offra funzionalità adeguate a supporta-re l’utente nel processo di apprendimen-to. Nel caso di FirstClass si tratta in gene-re di processi comunicativi atti a suppor-tare modalità di apprendimento collabo-rativo, in cui prevale l’interazione scrittaasincrona. A tal fine, accanto alle funzio-nalità di invio e ricevimento messaggi ti-piche dei sistemi CMC, FirstClass con-sente di seguire e gestire la logica dellacomunicazione grazie all’organizzazionedelle aree tematiche in aree conferenza esotto-aree. Normalmente è il progettistadel corso che decide come organizzare ilforum di discussione e quali conferenzemettere a disposizione dei partecipanti.Accade, però, di frequente che, su richie-sta di uno o più partecipanti, venganocreate delle conferenze dedicate ad argo-menti che richiedono una trattazione se-parata. La presenza di messaggi e docu-menti organizzati per tipologie diverse dicontenuti attraverso una struttura gerar-chica consente, comunque, a tutti i parte-cipanti di rintracciare facilmente le infor-

mazioni pertinenti e di mettere a fuoco idiversi aspetti della discussione. Un altro meccanismo che facilita l’acces-so alle informazioni è il meccanismo deithread, ossia le concatenazioni che asso-ciano a ciascun messaggio le relative ri-sposte e, via via, le risposte alle risposte. Ithread rappresentano, cioè, il “filo del di-scorso” e consentono di seguire l’evolu-zione della discussione all’interno di ogniconferenza. Tuttavia, questo meccanismodi concatenazione può talvolta risultarelimitante, in quanto vincola chi voglia in-serire un nuovo contributo ad una rigidaosservanza della struttura logica della di-scussione. In questi casi FirstClass con-sente di conferire una struttura lineare al-la discussione, eventualmente utilizzandol’ordinamento dei messaggi per subject,data o mittente. Inoltre, alcuni simboli(le bandierine in Fig.1) segnalano i mes-saggi che non sono stati ancora letti. Sempre in tema di accesso alle informa-zioni, il sistema implementa abbastanzaefficacemente filtri per la ricerca rapida distringhe di testo secondo criteri diversi(data, autore del messaggio, subject,ecc.). Un’altra funzionalità molto utileper mantenere un buon livello di con-trollo dell’interazione è la History, checonsente di sapere chi ha letto un datomessaggio, e quando. La history è parti-colarmente utile per i tutor, sia per verifi-care il livello di partecipazione passivadegli studenti sia per raccogliere dati sul-le dinamiche dell’interazione. Dopo una prima fase di ambientamento,alcuni utenti sentono la necessità di pla-smare l’ambiente di apprendimento aduso e consumo delle proprie esigenze,anche temporaneamente. FirstClass con-sente di personalizzare l’ambiente di lavo-ro, ossia di strutturare l’ambiente di co-municazione in modo diverso da quelloproposto dai tutor. L’utente può cosìcreare vedute personalizzate delle confe-renze a cui è iscritto evidenziando, adesempio, quelle di uso più frequente o,addirittura, “appiattendo” la strutturagerarchica iniziale in modo da avereun’unica schermata in cui compaianotutte le conferenze e sotto-conferenzeche compongono l’ambiente di discus-sione. Tutti i meccanismi legati all’organizza-zione e alla gestione dei messaggi posso-

38 TD n. 21 numero 3-2000

5 Nelle ultime versioni,tuttavia, è disponibile untal numero di funziona-lità da indurre un certodisorientamento, se nonsi riesce ad individuarecon chiarezza quelleprincipali.

TD n. 21 numero 3-2000 39

no essere utilizzati da tutti i partecipantial processo formativo, indipendentemen-te dal ruolo che essi svolgono. Ovvia-mente, ciascuno ha le sue preferenze chedi norma non sono legate al ruolo rico-perto, ma alle abitudini personali e alledinamiche formative. Di conseguenza,tanto più un sistema è flessibile e facileda personalizzare, tanto più elevato saràil grado di soddisfazione individuale de-gli utenti.

La comunicazione sincronaLe funzionalità di comunicazione sincronacostituiscono una nota dolente per il siste-ma FirstClass, nato e sviluppato come si-stema di computer conferenza e quindibasato sull’uso della comunicazione diffe-rita. L’uso della comunicazione sincronaè, infatti, supportato esclusivamente attra-verso la funzionalità di chat. Sono del tut-to assenti modalità di comunicazione intempo reale che sfruttano i canali dell’au-dio e del video, quali audioconferenza evideoconferenza. Nel caso di corsi gestitiinteramente a distanza in cui viene a man-care la componente dell’incontro in pre-senza, l’assenza di questi strumenti puòessere avvertita soprattutto in certi fasi delprocesso formativo, quando maggiore è ilbisogno di familiarizzazione e conoscenzareciproche iniziali o quando un rapportomeno mediato dalla tecnologia comunica-tiva differita potrebbe agevolare alcune fa-si del processo collaborativo.

La comunicazione con l’esternoGeneralmente un corso di formazione inrete si rivolge a una comunità ristretta dipartecipanti. Ciononostante, ragioni diopportunità o di necessità occasionalepossono indurre a creare un legame dicomunicazione e di scambio tra l’ambien-te chiuso del corso ed altri ambienti co-municativi. A tal fine può essere utile l’in-tegrazione tra il protocollo di trasmissio-ne proprietario utilizzato da FirstClass equello standard di Internet, che consentedi integrare nello stesso ambiente anchel’uso della posta elettronica. L’identificati-vo proprio che ciascun utente ha nel si-stema FirstClass consente, infatti, di in-viare messaggi di posta elettronica adutenti esterni al sistema, i quali, a lorovolta, possono inviare messaggi agli uten-ti di FirstClass.

Il supporto alla socializzazioneLa socializzazione consiste in quel perio-do iniziale di un corso dedicato alla pre-sentazione dei partecipanti e alla costru-zione del senso di appartenenza alla co-munità virtuale.A questo proposito, FirstClass mette a di-sposizione una serie di strumenti per lasocializzazione e motivazione che posso-no risultare molto utili. Lo scambio diinformazioni personali, oltre che da unaconferenza deputata a questo scopo, puòinfatti essere favorito dalla consultazionedei resumé (sorta di schede informativepersonali, che possono ospitare anche im-magini e fotografie, compilate da ciascunutente e facilmente accessibili dagli altri)e delle home page personali6. Anche l’usodella funzionalità di chat, affidato alla li-bera iniziativa dei singoli od organizzatodai tutor secondo scadenze programmate,può contribuire a consolidare i legami al-l’interno della comunità virtuale.

La pubblicazione di documentiNella formazione online è frequente l’esi-genza, da parte dei tutor e dei progettisti,di integrare l’ambiente di apprendimentocon delle pagine Web contenenti informa-zioni sul corso e sulla comunità di appren-dimento coinvolta. Anche per gli studentiè spesso necessario condividere documenticon gli altri membri della comunità, op-pure rendere pubblici i risultati del pro-prio lavoro. Sulla base di queste esigenze,è ragionevole auspicare che l’ambienteprescelto per l’apprendimento renda di-sponibili degli strumenti di editing e dipubblicazione di documenti di tipo multi-mediale. FirstClass, oltre a consentire l’in-vio di file in allegato ad un messaggio odirettamente in un’area conferenza, offrela possibilità di trattare i testi dei messaggie dei documenti utilizzando formati edi-toriali standard analoghi a quelli di un co-mune word processor e di ospitare URL oaltri indirizzi Internet. Tuttavia, non offrealcun tipo di supporto editoriale per lacomposizione di documenti di tipo multi-mediale o di pagine Web. Essendo unostrumento fortemente orientato sul ver-sante della comunicazione interpersonale,le funzionalità aggiuntive di pubblicazionedi pagine Web, ad esempio, supportatedalle ultime versioni, non risultano ancorasufficientemente integrate coll’ambiente

6 Si tratta della possibi-lità di pubblicare alcunepagine HTML conte-nenti note informativepersonali nelle directoryche FirstClass predispo-ne automaticamente perciascun utente dichiaratonel sistema, ma che han-no comunque bisognodi un browser Web peressere visualizzate.

di comunicazione vero e proprio (se si de-cide, tuttavia, di farvi ricorso, occorre affi-darsi a strumenti editoriali esterni). Lafruizione di documenti in formato multi-mediale o HTML necessita, quindi, sem-pre del client o dei plug-in adatti.

La progettazioneUno dei compiti principali che un pro-gettista di un corso online (vedi anche[Trentin, 1999]) deve affrontare è quellodi predisporre l’interfaccia che l’ambientedi discussione presenterà. Questo com-porta, tra l’altro, decidere la struttura ge-rarchica iniziale delle conferenze, stabilirei diritti di accesso per ciascuna di esse e

scegliere una me-tafora di rappre-sentazione del-l’ambiente adattaai contenuti e agliobiettivi formativi.Da quanto dettoin precedenza aproposito dell’in-ter faccia e dellaorganizzazione egestione dellastruttura di comu-nicazione emergeche queste scelteprogettuali posso-no avere impor-tanti ripercussionisulla facilità d’usoe sulla funzionalitàdell’ambiente diapprendimento. Ilsistema offre an-che la possibilitàdi modificare l’in-terfaccia utente at-traverso l’inseri-mento di compo-nenti grafiche, im-magini e suoni,scelte all’internodella gamma diesempi forniti dalsistema o create exnovo. Da un pun-to di vista tecnico,le operazioni diconfigurazione emodifica dell’in-ter faccia sono

molto semplici e ben supportate, tanto daconsentire anche interventi in itinere.

Il monitoraggio e la valutazioneGli strumenti per il monitoraggio e la va-lutazione del processo formativo globalee individuale forniti da FirstClass sonopiuttosto limitati, e non potrebbe esserealtrimenti in un sistema che non nasceper scopi didattici. Tra le funzioni utiliper la valutazione formativa del corso ci-tiamo nuovamente la History, che forni-sce indicazioni sulla storia di un messag-gio; la funzione Who’s Online che consen-te di vedere l’elenco degli utenti collegatiin quel momento al sistema; e soprattuttoi file di log, che registrano il numero e ladurata degli accessi al sistema, l’attività dilettura/scrittura, la permanenza nelle di-verse conferenze, ecc. Queste funzioni,oltre a consentire analisi quantitative sulleattività dei partecipanti, offrono ancheuna “rappresentazione” delle loro abitu-dini e preferenze come utenti di un siste-ma di computer conferenza. Mancano,tuttavia, a tutt’oggi in FirstClass funzio-nalità per l’elaborazione statistica dei datiraccolti e per la loro visualizzazione sia informa tabellare che grafica.Per quanto riguarda, invece, gli strumentiper la valutazione dell’apprendimento, al-cune applicazioni aggiuntive integrabilicoll’ambiente FirstClass consentono, adesempio, di predisporre ed somministrarebatterie di test e quiz con controllo dellavotazione finale; mentre sono, invece,completamente assenti strumenti automa-tici per la strutturazione della conoscen-za, per la creazione di sequenze di studio,o per la costituzione dei gruppi.

L’amministrazione del sistemaL’amministrazione del sistema compren-de l’installazione e la manutenzione delserver, l’implementazione delle decisionidel progettista relative all’interfaccia del-l’ambiente di apprendimento e l’assisten-za tecnica agli utenti del sistema. L’installazione e la manutenzione del ser-ver FirstClass non richiedono particolariaccorgimenti, tranne quelli derivanti dallagestione di eventuali conflitti che possonoinsorgere dalla contemporanea presenzadi altri servizi di rete (WWW, ecc.) sullastessa macchina. Il sistema offre un di-screto set di funzionalità per la gestione

40 TD n. 21 numero 3-2000

Server

Windows®:• processore 80486 (si raccomanda un Pen-

tium),• Windows NT® Server o Workstation 3.5.1

(si raccomanda 4.0),• 12 MB di RAM (si raccomandano 32 MB o

più),• almeno 12 MB di spazio disco più spazio

aggiuntivo per la posta e i dati degli utenti.

Mac OS®:• processore 68040 o PowerPC (si racco-

manda un Power Macintosh),• Macintosh System 7.1 o successivo (si rac-

comanda System 7.5.x or successivo),• 12 MB di RAM per macchine 68K o 16

MB per Power Macintosh (si raccomanda-no 32 MB o più),

• almeno 12 MB di spazio disco più spazioaggiuntivo per la posta e i dati degli utenti,

• MacTCP 2.0.6 o Open Transport 1.1.2 orsuccessivo.

Client

Disponibile in diverse lingue per piattaformeWindows e Mac OS, gratuito.

Windows:• Windows NT® Workstation, Windows NT

Server, Windows® 95/98, o Windows2000,

• almeno 4 MB di RAM,• almeno 4 MB di spazio disco.

Mac OS:• processore 68030 (o superiore),• Macintosh System 7.1 (o successivo),• almeno 4 MB di RAM (6 MB per Power

Macintosh),• almeno 6 MB di spazio disco.

SCHEDA TECNICA

degli accessi e dei privilegi degli utenti, checonsentono di definire dei gruppi (o cate-gorie di utenza) e di attribuire loro deter-minati privilegi in relazione alle diverseconferenze; sarà quindi possibile, adesempio, predisporre meccanismi di vi-sualizzazione della struttura complessivadel sistema diversi per le diverse figurecoinvolte (studente, tutor, esperto, ecc.),oppure definire le azioni che ciascunutente può compiere in relazione alleconferenze a cui ha accesso (lettura/scrit-tura, solo lettura, cancellazione dei mes-saggi, ecc.). Le stesse funzionalità posso-no essere utili per gestire diversi corsi at-traverso lo stesso server. Sempre in temadi manutenzione del sistema, l’ammini-stratore dispone di strumenti per la gestio-ne della sicurezza dei dati, per il controlloin tempo reale delle risorse macchina dedi-cate ai servizi utilizzati, per l’accesso remo-to, di tool per il recupero dei servizi e deidati in seguito ad arresto del sistema(crash recovery).

CONSIDERAZIONI CONCLUSIVEL’ampia diffusione, sia in Italia che all’e-stero, che FirstClass sta avendo come si-stema per la gestione di corsi online nel-l’ambito della Formazione a Distanza ègiustificata innanzitutto dal gran numerodi funzionalità comunicative offerte e dal-la facilità d’uso e di gestione per tutte lefigure coinvolte (studente, tutor, proget-tista, amministratore del sistema), soddi-sfacendo, quindi, molti dei requisiti cheun buon sistema di computer conferenzadovrebbe possedere [Trentin, 1999].Inoltre, la discreta diffusione dei requisi-

ti hardware e software (vedi scheda tec-nica) e la praticabilità economica fannodi FirstClass un sistema realisticamenteutilizzabile in numerose situazioni.Tuttavia, tra le lacune evidenziate, comela carenza di funzionalità di pubblicazio-ne di documenti e l’assenza di strumentiper l’elaborazione statistica dei dati sul-l’interazione, a cui peraltro si può porrerimedio facendo ricorsi a strumenti ester-ni, quella più significativa è sicuramente lascarsa disponibilità di strumenti per l’in-terazione e la collaborazione di tipo sin-crono. Nonostante, infatti, la comunica-zione scritta asincrona costituisca la mo-dalità di interazione dominante nella for-mazione online, a tal punto che ad essavengono attribuiti i principali meriti diquesto approccio [Mason, 1993], nonsono rari i casi in cui l’interazione sincro-na, magari multimediale, consentirebbedi rendere più spedito un processo deci-sionale o di svolgere più efficacementeuna specifica attività. Modalità di lavorocooperativo e di condivisione delle infor-mazioni attraverso strumenti di white-board, di application sharing, o di spazidi incontro vir tuali quali MOOs eMUDs, ad esempio, potrebbero utilmen-te consentire di integrare proposte di ap-prendimento diverse finalizzate alla rea-lizzazione di compiti diversi. L’incontroall’interno di un unico ambiente di ap-prendimento di funzionalità di comunica-zione di tipo sincrono e asincrono po-trebbe portare ad una stretta commistio-ne dei due approcci, le cui conseguenzein termini di efficacia didattica sono anco-ra, però, da valutare pienamente.

TD n. 21 numero 3-2000 41

Riferimenti BibliograficiBriano R., Manca S.,Midoro V., Persico D.,Sarti L. (1998), “Onli-ne Teacher Training inEnvironmental Educa-tion: A European Per-spective”, in (a cura diSzucs A., Wagner A.)Proceedings of EDENConference 1998, Bo-logna 24-26 giugno1998, vol. I, pp. 99-103.

Landon B. (1998), Online educational deli-very applications: aweb tool for compara-tive analysis,http://www.ctt.bc.ca/landonline/

Manca S., Persico D.,Sarti L. (1999), “Ma-naging Change fromFace-to-face to Di-stance Training for

SMEs”, in CAL99 Ab-stract Book, CAL 99Conference, Londra,29-31 Marzo 1999, p.183.

Mason R. (1992), “In-troduction: Written in-teractions”, in MasonR. (ed) ComputerConferencing: The La-st Word… , BeachHolme Publishers Li-

mited, Victoria, BritishColumbia, pp.3-20.

Nipper S. (1989),“Third generationdistance learning andcomputer conferen-cing”, in Mason R. eKaye A.R. (eds)Mindweave: Commu-nication, Computersand Distance Educa-tion, Oxford, Perga-

mon Press, pp. 63-73,h t t p : / / w w w. i c d l .open.ac.uk/mindwea-ve/mindweave.html

Trentin G. (1999), “Isistemi per computerconferencing visti daun progettista di corsionline”, in Rivista diInformatica, vol.XXIX,n.1, pp. 5-18.