La musica brasiliana come paradigma dell'interculturalità (conferenza)

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AMERICA LATINA

A SCUOLA

EDITORIALE

- Un viaggio in America latina che continuaCarlotta Gualco, direttore del Centro ln Europa

INTERVENTI

I Perché I'America latina a scuola?Roberfo Speciale, presidente del Centro ln Europa

11 La scuola, soggetto attivo nella costruzionedi nuove convivenze transculturaliRosaria Pagano, dirigente Ambito tenitoriale di Genova MIUR-u.S.R.Liguria

DINAMICHE GLOCALI, RISPOSTE RMIONALI

13 L immigrazione latinoamericana a GenovaPaolo Arvati, professore di Statistica socta/e presso la facoltà di Scienze politiche dell'l.Jniversità

25 Un quadro storico delle migrazioni latinoamericana:

'.ttl dalla conquista a oggi

I Marco Bellingeri, professore di Storia dell'Amerba latina e Storia contemporanea detl'America' latina presso la facoltà di Scienze politiche dell'L|niversità di Torino

ATTUALITA E POLITICA DEI PAESI LATINOAMERICANI

31 Lattualità economica dell'America latina. I casi di Ecuador e perùClara Caselli, professoressa di Economia e Gestione detle lmprese presso la facottà di Econo-mia dell'Università di Genova

UPPÙ 37 Laricchezza dell'America latinal/4 f Donato Di Santo, Ex sottosegretario di Stato agli Affari esterill -1.

IL CIN EMA LATI NOAMERICANO

47 Un quadro storico del cinema latinoamericanoRodrigo Diaz, direttore del Festival del Cinema latino americano di Trreste

LA MUSICA LATINOAMERICANA

54 La musica popolare brasiliana:un paradigma dell'interculturalitàMarco Antonio Ribeiro Lima, direttore dell'lstituto culturale Brasile-ltalia di Milano

AMBIENTE E TUTELA DELLA BIODIVERSITA

IN AMERICA LATINA

59 Biodiversità,patrimoniodell'AmericalatinaMauro Mariotti, professore di Botanica ambientale e applicata presso /a facoltà di Scienze

detl'lJniversità di Genova. Responsabile del Polo botanico Hanbury

63 Padre Angelo Pansa un missionario italiano in AmazzoniaA cura del Centro ln EuroPa

64 Cambiamenti climatici e tutela della biodiversità:

la risposta dell'Unione europeaMatteo Fornara, direttore della rappresentanza a Milano della Commissione europea

LETTERATURA E LINGUA

68 La letteratura latinoamericana come slrumento didattico

per l'integrazione a scuolaDanilo Manera, professore di Letteratura spagnola contemporanea e Cultura spagnola presso

di Milano

73 Viaggio linguistico di andata e ritorno: la lingua degli emigranti

del Novecento e quella degli immigrati latinoamericani di oggiLaura Sanfelici, professoressa di Lingua spagnola presso la facoltà di Lingue e Letterature

dell' Università di Genova

La musica brasiliana come paradigma dell'interculturalità*

Marco Antonio Ribeiro Vieira Lima

Parlerò della musica brasiliana dal punto di vista dell'interculturalità. La mia tesi è che la

musica popolare brasiliana ne può rappresentare un paradigma. ll termine "popolare"

potrebbe però essere fuorviante, poiché inteso come tradizionale. lnvece no: è una musica

inserita in un mercato, e, anzi, rappresenta il quinto mercato fonografico del pianeta. E'

urbana, cosmopolita.

Ha una lunga storia che, owiamente, non posso raccontarvi qui per intero, ma èsoprattutto una musica del presente: la gente compra, vende e condivide questo

fenomeno culturale, piange e ride per questa musica. Non si tratta solo dei brasiliani: c'è

un notevole mercato anche in ltalia, negli Stati Uniti e in tutto il resto del mondo. Tutti

conoscete e avete orecchiato molti brani di musica brasiliana, anche se magari non ne

conoscete iltitolo o I'autore.

È invece, in effetti, musica "popolare" nel senso che il popolo brasiliano la sente come una

sua creazione e come un elemento della propria identità: viene da quel paese e mantiene

lì vivo il proprio cuore pulsante.

Possiamo pensare che questa musica sia una sola cosa? ll Brasile è grande trentotto volte

I'ltalia. Togliendo una parte della Russia, è più grande dell'Europa. Quindi, questa musica

non è una, sono moltissime, e ci sono quinditantissimi modi di capirla.

Anche "cultura", peraltro, è una parola che va approfondita perche comprende tante cose.

Ognuno ha la sua cultura, ma nessuna cultura è esaustiva. lo sono il direttore dell'istituto

Brasile-ltalia, ma non per questo io posso rappresentare la totalità della cuttura brasiliana

in ltalia. Vifaccio sentire un brano.

Questo è un canto del popolo indigena Fulni-ó del Pernambuco, nel Nordeste brasiliano,

un coro cerimoniale. Gran parte delle musiche indigene nascono da rituali, legate a vita,

morte, nascita, procreazione: si fa musica per ballare, crescere, morire. La musica

scandisce il ritmo della nostra vita, perché tutta la nostra vita è un rito. Lavorare con lamusica ci aiuta a stabilire ritmi, tempi e intervalli.

Nel 1547, un coro, analogo a questo che avete sentito, ha impressionato un calvinista

francese, Jean De Lery ed egli, per primo, ha trascritto nel pentagramma europeo lamusica dei nativi brasiliani. Anche i gesuiti capirono che le popolazioniTupinambas e Tupi,

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che vivevano lungo la costa brasiliana, avevano una grande musicalità. per convertirlihanno usato il canto gregoriano. I gesuiti hanno dunque presentato la propria religioneattraverso la musica, in primo luogo attraverso i bambini, giocando e suonando con loro.Gli indios hanno incorporato senza problemi la musica dei viaggiatori e missionari europei.Hanno imparato a suonare il violino e lo hanno trasformato in rabeca, uno strumento delnord est brasiliano.

Per realizzare quanto possa essere ancora forte I'influenza culturale dei nativi in Brasile,teniamo conto del fatto che fino al 1750 in Brasile non si parlava portoghese, una linguausata prevalentemente per il commercio. Gli uomini portoghesi arrivavano senza donne ecreavano una famiglia con una donna nativa, e la lingua che si trasmettevaquotidianamente era quella che le madri parlavano con ifigli in casa, quindi quella nativa.Buona parte del patrimonio genetico dei brasiliani e indigeno, anche se non è moltovisibile neitratti somatici: I'immagine del brasiliano è quella del mulatto o del nero, o anchein alcuni casi del biondo con gli occhi azzurri. Eppure il patrimonio genetico indio ètrasversale a tutta la popolazione, anche se si va in una comunità di neri, poiché gli schiaviche arrivavano erano, all'inizio esclusivamente di sesso maschile, e quindi procreavanocon le donne native.

La radice indigena è mascherata, surrettizia, nascosta, ma è fortissima, anche nellamusica' I nativi sono stati, in molti casi, decimati, ma negli ultimi anni sono cresciuti eriescono a organizzarsi per difendere le loro radici culturali.Le strade della cultura talvolta non sono evidenti. Una cultura può soprawivere nellepiccole cose: guardate quanti nomi sulla cartina sono indios: Copacabana, lpanema,Itapuà (il sasso che parla). ll nome dello stadio di calcio più grande e più famoso delmondo, il Maracanà, deriva da Maraca. che è il serpente a sonagli, oltre che, perderivazione, lo strumento: nel luogo dove ora c'è lo stadío passava un fiume dove c,eranomolti di questi serpenti. C'è una ninnananna che cantavo tanto per i miei figli e ora ve lacanto:

Sapo Cururu (pubblico dominio)

Questa bellissima ninnananna ha costruzione armonica e melodica europea ma c,è questosapo cururu che cambia tutto: è uno dei miti indigeni sulla creazione del mondo - analogoal Prometeo greco - I'essere che dentro la sua enorme bocca (sapo e il rospo) haconservato il fuoco dopo averlo rubato agli dei per darlo agli uomini. Le ninnananne sonostrumenti potentissimi di educazione interculturale. Tutti i bambini capiscono una

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ninnananna. L'ltalia ha una grande tradizione in questo senso. lo ho educato i mieifigli conle ninnananne brasiliane: loro con me non parlano il portoghese, ma conosconomoltissime ninnananne in quella lingua. ll patrimonio iberico, portoghese ne è molto ricco.

Dico "iberico" intenzionalmente. Per sottolineare che il Portogallo fa parte della penisola

iberica e ne ha quindi condiviso le forti influenze musulmane e islamiche. Dentro lecanzoni portoghesi rimase molta dell'influenza dei mori, che occuparono il sud dellapenisola iberica per secoli. Questo patrimonio appartiene anche ai brasiliani. Vi facciosentire:

"Baleia" - Marujada de Monte Claros

È una marujada, un fandango, musica di origine iberica. È una musica di marinai. lt testodice: "chi mi ha insegnato a nuotare? E'stata la balena del mare" o in un'altra versione: ,,è

stato il pesce del mare".

Ciò è indicativo del tipo di persone che arrivavano in Brasile: marinai, deportati come ilprimo Ribeiro (mio cognome), commercianti, prostitute, travestiti: non certo I'aristocrazia.Di conseguenza quella che arrivò in Brasile era la musica della strada, che poi qualche

anno dopo fece il viaggio opposto e ritornò in Portogallo. ll fado - oggi la musica bianca etradizionale del Portogallo - secondo alcuni storici è stato in realtà creato in Brasile daineri' Per questo si dice musica "popolare": la musica brasiliana ha incorporato la musicadella strada di genti diverse.

Vifaccio sentire un'altra musica di chiara origine europea. ("Origine" è una parola che nonmi piace: quando cerchiamo I'origine, la purezza, siamo sulla strada sbagliata. Ci sonopoche cose pure nel mondo).

"Jardineira" - Brincantes do Siriri de Varginha

C'è un grande chiasso di percussioni. Sono tamburi, la cui origine è la marcia militareeuropea: nei gruppi di samba c'è sempre un tamburo di questo tipo, si chiama surdo. Lamarcia e lo strumento sono europei, ma la mano è lieve, latinoamericana. euesta canzoneperaltro è poi stata rivisitata ed è diventata una canzone di successo durante il carnevale.ll testo parla di una giardiniera che è diventata triste perché la camelia è caduta, e dice: ,,tu

sei molto più bella della camelia". L'origine è del Mato Grosso: la cultura circola, la musicacircola, non è di nessuno. Cantare è un modo splendido di non avere proprietà, è un attodi libertà. lnternet sta infliggendo colpi durissimi alle case discografiche: la musica non hapadrone. Vifaccio sentire un'altra canzone:

"Nosso rei de Lisboa" - catumbi Bandeira de Nossa senhora do Rosério

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Questa musica è cantata da neri. Parla di una festa cattolica e si chiama "il nostro re di

Lisbona". ll legame con il cattolicesimo segue traiettorie più complesse di quanto

pensiamo. I portoghesi sono arrivati in Africa Centrale, in particolare in Congo e in Angola,

prima di arrivare in America. Lì trovarono un grande regno, il regno del Congo, i cui

monarchi divennero cattolici. Per questo molti degli schiavi, che da quelle zone furono

deportati in America, erano già di religione cattolica, dalla nascita. Non esiste quindi un

cattolicesimo puro: in ogni paese si fonde con le caratteristiche locali. Senza andare

troppo lontano pensiamo alla liturgia ambrosiana a Milano. I congolesi hanno quindi

portato a loro volta una visione propria del cattolicesimo, talvolta divergente da quella

spagnola o portoghese. Nel seicento in Portogallo c'erano più di diecimila neri: il figlio del

re del Congo andava a studiare in Portogallo.

Questo meccanismo di ibridazione awiene in egual misura nella musica. Queste

popolazioni hanno portato varie forme di cultura popolare: i congados ou congos erano la

festa dell'incoronazione del re del Congo. ll catumbi era qualcosa di simile.

Questo si chiama mondo: c'è lo scambio, I'ibridazione tra diverse religioni, tra il sacro e il

profano. ll catumbi si svolge davanti alle chiese. Pensate a una sfilata di samba:

assomiglia a una processione!Al posto della Madonna c'è una bella mulatta seminuda ma

I'effetto scenico, da lontano, è lo stesso. C'è la musica, cantata in coro. Ci sono i notabili

davanti ad aprire il corteo.

ll carnevale brasiliano deriva anche dalla festa dei re magi, il 6 gennaio. Gli africanie i suoi

discendenti venivano coinvolti nella festa, banalmente perché uno dei tre re magi,

Melchiorre, è nero: gli schiavi venivano dunque utilizzati nella rappresentazione. C'era

molto chiasso e poco a poco questo venne spostato verso il carnevale.

Quello che vi ho descritto finora è dunque un miscuglio, un crogiolo, in cui sono stati messi

tanti ingredienti per poi mescolare. Anche con gli stessi ingredienti, la polenta non viene

sempre uguale: dipende da come mescoli, da quanto sale metti. Ho parlato degli elementi

indigeni, neri, iberici, ma mi sarei potuto soffermare sugli influssi musicali italiani, spagnoli,

tedeschi, olandesi, ebraici, libanesi.

ll risultato di tutto questo in termini di musica è che ci sono più di settecento ritmi la cui

nascita è certificata in Brasile, ma io dico che è una stima riduttiva: in realtà ce ne sono

molti di più.

Prendiamo il samba-reggae: è un ritmo nuovo, nato in Brasile. Poi I'hanno chiamato axé

music, ma solo perché le case discografiche usano parole inglesi etichettate per essere

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capite a livello globale e dividere i loro prodotto negli scaffali. Dentro ci sono il samba deroda baiano e il reggae, che a sua volta deriva dal ritmo "scottish" europeo, nato inBoemia e molto famoso nel diciottesimo secolo. Pochi anni dopo arrivÒ in Brasile dove"Scottish" diventò "xote". Quando, non molti anni fa, il reggae ha avuto improwisamentesuccesso a livello mondiale, per i brasiliani non è stata del tutto una novità: avevano giàsuo cugino xote.

Molte cose si sono formate dal miscuglio, alcune anche con la nascita di un'industriaculturale di massa della musica brasiliana, prima con la vendita degli spartiti, poi con radioe cd. Quello che viene erroneamente considerato il primo samba registrato in Brasile sichiama "Pelo telefone" di Donga Mario de Almeida. Ascoltatelo: vi farà pensare alla musicanapoletana' Nel 1917 ll processo di incisione non permetteva la registrazione dellepercussioni insieme alla voce.

ll termine samba viene trovato in letteratura per la prima volta nel 1837:,,samba dealmocreve". ll samba dopo, negli anni '30, del secolo scorso, diventa un simbolo di identitànazionale. Vi potrà capitare di sentire persone che vogliono stabilire qual e il ,,vero', sambama, secondo me, sbagliano: il samba è vario, non una sola cosa.

Di solito, I'andamento è da canzone europea: I battute e un ritornello. ln origine il sambaera composto da due parte: un ritornello comune, cantato da tutti, e una improwisazione,spesso con autori diversi. Ve ne canto uno, di uno dei fondatori della prima scuola disamba, per farvi vedere che il samba, considerato di origine musica africana, può esserein verità molto melodico. Questa canzone parla di solidarietà: si chiama ,,Antonico,,

eI'autore è lsmael Silva.

lsmael Silva raccontava di aver inventato il termine "scuola di samba". La storia sarebbepiù o meno questa: con altri musicisti si trovavano a suonare in una piazza, dove c,erauna scuola magistrale. lniziarono a dirsi tra di loro, per battuta, che se dentro I'edificioc'erano quelli che insegnavano a leggere e a scrivere, in strada c'erano loro cheinsegnavano il samba. Da qui, "scuola di samba".

La canzone è molto melodica, ma il segreto non è il molto o poco ritmo, o la percussione:è un altro. La musica europea è molto quadrata, mentre quella africana si basa su un,altraconcezione: non si completa in ogni battuta, è una pulsazione. Non è pensataverticalmente' ma i ritmi entrano ed escono in maniera centrifuga, circolare. Non sempre sitrova il tempo forte nello stesso luogo, preciso e ricorrente. Si sposta. può alternare ilpunto dove sitrova. Si può parlare di sincope.

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ll segreto del samba è che è un ritmo irregolare come quelli africani, inserito in unacostruzione europea' ll basso è sempre nello stesso punto, ma la melodia non è maiquadrata: è spesso irregolare, dispari. Nella interculturalità ognuno porta quatcosa.spero che qualcosa diquesto mio carnevale di idee vi sia arrivato. La musica brasiliana hasaputo creare un mercato nella diversità, perché ha palesato la diversità che ha in sé. Ladiversità è in ciascuno di noi: va espressa e valorizzata per formare la convivenzacosmopolita moderna. Fortunatamente non siamo tutti uguali e spesso non siamonemmeno uguali a noistessi. Grazie.

* AÉicolo pubblicato in: tn Europa, numero ll-2011, Gentro ln Europa, Genova, Julho2011.