Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico

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Rassegna Stampa Rassegna Stampa realizzata da SIFA Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende 20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587 [email protected] Lunedì 21 marzo 2016

Transcript of Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico

Rassegna Stampa

Rassegna Stampa realizzata da SIFA Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende

20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587

[email protected]

Lunedì 21 marzo 2016

Rassegna del 21 marzo 2016

COMITATO ITALIANO PARALIMPICO

Corriere Della Sera 45 Con alex zanardi bmw veloce anche nella solidarietà 1

Bresciaoggi 44 Mondiali paralimpici: per masini e bersini sono applausi iridati 2

Eco Di Biella 42 Nicole continua a ballare su rai1 3

Giornale Di Lecco 41 Donne a 5 cerchi 4

Il Gazzettino Di Treviso 61 Fioretto, bebe vio si ferma ai quarti nel torneo di parigi Gp 5

Il Giornale Di Brescia 72 Mondiali su pista: anobile d'argento salva gli azzurri 6

Il Tirreno Grosseto 8 Il centrosinistra ripresenta farnetani 7

La Gazzetta Dello Sport 49 Corso record C. Arr. 8

La Gazzetta Dello SportLomb.

55 Pista d'argento C. Arr. 9

La Gazzetta DiCapitanata

59 Il materano di marzio è terzo 10

La Nuova Sardegna 51 Il gsd porto torres blinda i playoff G. Dessole 12

La Prealpina 14 Fabrizio macchi incontra gli studenti 13

La Provincia Di Como 38, 5 Un'unipol sai extralarge il parma fatto a pezzettini 14

La Provincia Di Como 53 Atletica paralimpica maspero costretta al forfait tricolore 16

La Provincia Di Cremona 15 Federica, una fuoriclasse con maria Felice Staboli 17

La Provincia Pavese 40 Nuoto paralimpico il trio pavese conquista sette ori e sei titoli italiani 18

La Sicilia 57 Silvia la barbera e la incerti ai mondiali di maratonina 19

La Sicilia 56 Irene e samuele burgo, petracca e ravalli d'oro 20

Primapagina (reggio) 27 I campioni dello sport reggiano in passerella 21

Tribuna Di Treviso 33 Ganna, nuovo fenomeno: «ho appena cominciato» A. F. 24

Corriere Adriatico Ancona40 Altri undici record ai tricolori paralimpici 27

CIP WEB

Casertafocus.net Web INVICTUS GAME - Gianfranco Paglia guida la delegazione italiana GUARDA IL VIDEO La Redazione 28

Trcb.it Web trcb.it 36

«SciAbile» Con Alex Zanardi Bmw veloce anche nella solidarietà

Mono-sci, bi-sci, stabilizzatori, slitte, ferma punte, megafoni... Strani, ma efficaci, oggetti che permettono anche ai disabili di «inforcare» un paio di sci e di provare la meraviglia della velocità. Sono gli istruttori della scuola di sci di Salice d'Ulzio (Torino) che compiono questo miracolo. Bello, ma costoso. Così Bmw, che di velocità se ne intende, è arrivata in soccorso degli oltre 300 iscritti garantendo l'attrezzatura e le prime quattro lezioni gratuite. Non è la prima volta: l'iniziativa, denominata SciAbile, rientra in un collaudato e articolato programma di impegno sociale del marchio, racchiuso nel titolo «SpecialMente»: un programma di sostegno economico alla ricerca destinato all'ospedale San Raffaele di Milano; il Dynamo Camp (un centro di terapia ricreativa, primo in Italia, strutturato per ospitare gratuitamente, per periodi di vacanza, ragazzi gravemente malati); infine, appunto, SciAbile, iniziativa di cui è storico testimonial l'ex pilota di FI Alex Zanardi (foto), che si sta preparando alle Paralimpiadi di Rio 2016. Con lui, in Brasile, potrebbe esserci anche Carlotta Visconti, Cocca, tra le prime atlete di SciAbile: ha raccolto la «sfida» di uno sport nuovo per lei, le bocce.

a.mor. © RIPRODUZIONE RISERVATA

COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 1

PISTA. A Montichiari nessuna medaglia, ma buoni piazzamenti azzurri

Mondiali paralimpici: per Masini e Bersini sono applausi iridati I due bresciani (8° e 11°) tra i migliori della nazionale

Poca gloria per gli azzurri ai campionati del mondo para­limpici in corso di svolgimen­to al velodromo Fassa Borto­lo di Montichiari: nelle gare disputate nell'impianto bre­sciano nessun atleta della na­zionale allenata e diretta da Mario Valentini è riuscito a conquistare il podio.

IN QUESTO CONTESTO le p r o ­ve offerte dai bresciani Gian­carlo Masini e Emanuele Ber­sini, i due atleti della provin­cia presenti alla manifestazio­ne iridata, vanno considerate sicuramente positive.

Masini è stato ottavo nell'inseguimento individua­le migliorandosi di ben 14".

Davvero una bella prova per questo atleta residente nel Mantovano ma bresciano di Pontevico, che si è poi ben de­streggiato anche nel chilome­tro da fermo dove si è piazza­to undicesimo. Una top ten e

appena fuori dai primi dieci della classe quindi in due spe­cialità davvero molto difficili per mandare in archivio un evento iridato da considerare positivo.

Emanuele Bersini che in carriera vanta numerosi tito­li italiani è stato undicesimo nell'inseguimento di quattro chilometri fallendo anch'egli per un nonnulla la top 10. Per Bersini sicuramente una prova positiva al cospetto del

gotha del ciclismo paralimpi-co mondiale.

I TITOLI IRIDATI sono stat i con­quistati nel chilometro da fer­mo daTristen Chernove (Ca­nada); Arnoud Nijhusi (Olan­da) con Masini undicesimo di categoria; Joseph Berenyi (Usa) con Fabio Anobile otta­vo; Alfonso Llamas Cabello (Spagna) con Andrea Tarlao nono. Nei 500 metri donne vittoria per: Li Jieli (Cina);

Alyda Norbruis (Olanda); Megan Giglia (Gran Breta­gna); Cadena Cox (Gran Bre­tagna) dove Jenny Narcisi è stata dodicesima; Jufang Zhou (Cina). Nelle gare a

squadre in campo maschile si è imposta la Gran Breta­gna, in quella femminile l'Olanda.

Il commissario dell'Uci Mo-hammed Belmahy si è espres­so in termini positivi sul velo­dromo e sull'organizzazione nel corso di un intervento in­sieme al presidente federale Renato Di Rocco e l'assesso­re allo sport della regione nonché ex campione Anto­nio Rossi: una manifestazio­ne che ha dunque incontrato il favore dei vertici internazio­nali e anche del pubblico sem­pre presente sugli spalti del velodromo monteclarense per tutte le giornate di ga­ra. • A.MASS.

Successo per i mondiali paralimpici al velodromo di Montichiari

Emanuele Bersini insieme alla sua guida Riccardo Panizza

COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 2

TELEVISIONE

Nicole continua a ballare su Rai 1

Tanti applausi, una standing ovation e qualche lacrima di commozione per l'esibizione di Nicole Orlando a "Ballando con le stelle", sabato sera su Rai Uno. L'atleta Fisdir biellese ha emo­zionato tutti ballando un freestyle in coppia con il suo maestro, Ste­fano Oradei (nella foto), che le è valso il passaggio del turno.

Al termine dell'esibizione, la ventiduenne ha dedicato la sua performance alla nonna, scom­parsa l'estate scorsa, e a Enrico Papi, altro concorrente del talent condotto da Milly Caducei, già eliminato nelle precedenti punta­te.

• L.B.

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Donne a 5 cerchi Laltra metà del cielo a Cinque Cerchi. Ci sono ancora pochi giorni per visitare la mostra fotografica "L!'emancipazione femminile vista attraverso i Giochi Olim­pici" organizzata dal Panathlon Inter­national e allestita nel cortile del Mu­nicipio di Lecco. Passando a Palazzo Bovara si rischia di sorvolare distrattamente sui pannelli e le foto esposte, o di non accorgersene nemmeno. Ed è un peccato, perché vi è narrata una storia affascinante di eman­cipazione e di sport. Proprio lo sport è un microcosmo in cui leggere in filigrana, ove non esplicitamente, i cambiamenti della società. La prima donna che scelse di par­tecipare a un Olimpiade, la greca Sta­

rnata Revithi, fu respinta. In realtà gareggiò da sola nella maratona, il gior­no dopo quella ufficiale. Era la prima edizione, Atene 1896, e il barone De Coubertin, paladino dell'ecumenismo olimpico, era però netto sulla chiusura alle donne, da lui considerate inadatte alla pratica sportiva. Per avere le prime presenze ufficiali delle donne bisogna aspettare i Giochi di Parigi del 1900, nelle gare di golf, tennis e tiro con l'arco: il medagliere femminile resterà a lungo non ufficiale. La tennista inglese Charlotte Cooper diventerà la prima campionessa olim­pica, oltre che vincitrice di cinque titoli individuali a Wimbledon. La chiave di svolta saranno le Olimpiadi

Mostra su sport ed emancipazione di Berlino del 1936, vergognosa mes­sinscena hitleriana, al punto che come prova della buona volontà dei nazisti fu consentita perfino la presenza nella squadra tedesca di Helena Mayer, di origine ebrea. E qui ci fu il primo oro italiano con Trebisonda Valla, per tutti Ondina, negli 80 metri ostacoli. Dalla mamma volante Fanny Blankers Koen, quattro ori a Londra 1948, alle conquiste lente ma decisive delle donne islamiche, alle Paralimpiadi, la mostra racconta oltre un secolo di storia fem­minile attraverso l'epopea dello sport a Cinque Cerchi. La si può visitare negli orari di apertura del Municipio.

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SCHERMA

Fioretto, Bebé Vio si ferma ai quarti nel torneo ai Parigi (gp) - È uscita ai quarti del torneo di fioretto di Parigi, riservato sia ai paralimpici che ai normodotati. Par­liamo di Beatrice «Bebé» Vio, che è stata battuta dall'ungherese Haymasi (10-15), che tira nella categoria A, dopo aver chiuso i gironi di qualifica­zione, con cinque vittorie su altrettan­ti assalti, nel primo e con quattro successi e una sconfitta, nel secondo.

Naturalmente la campionessa di Mogliano non si preoccupa più di tanto. «Sono molto felice di aver avuto l'opportunità di tornare nella capitale francese - racconta - con mio fratello, Niccolò e mia sorella, Maria Sole, che mi sono stati molto vicini, visto che ero anche senza maestro, come normalmente accade in altre gare. In altre parole hanno svolto il lavoro che svolge lo staff della nazio­nale quando andiamo in trasferta. Inoltre è stata una bella occasione per qualcosa di più di un allenamen­to. Infine ho avuto modo di fare anche turismo in una città meraviglio­sa».

Intanto si sta rimettendo in dubbio la classificazione nel gruppo B di Bebé e, probabilmente, dopo le Para-limpiadi, si riaprirà il contenzioso.

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Mondiali su pista: Anobile d'argento salva gli azzurri

Azzurro. Fabio Anobile impegnato in pista a Montichiari// REPORTER

Paraciclismo

Nell'ultima giornata il lombardo è secondo nello scratch C3 Pioggia di record

MONTICHIARI. Si sono chiusi ie­ri sera, al Velodromo Fassa Bor­tolo di Montichiari, i Mondiali di paraciclismo su pista 2016, ultimo grande appuntamento prima delle paralimpiadi di Rio.

Medagliere dominato dalla Gran Bretagna, che conferma la grande attitudine per le gare indoor, con Cina e Australia a completare il podio. L'Italia chiude lontana dalle grandi

con un solo argento all'attivo, conquistato da Fabio Anobile nello scratch della categoria C3 proprio nell'ultimo giorno di gare.

Il ragazzo di Saronno, classe '93 della Forestale e già medagliato ai mondiali su strada nel 2013 e 2014, è battuto in volata so­lo dal russo Alexsey Obydennov. Ma ora Fabio, dopo il grave incidente in moto che nel 2011 rischiò di bloccargli la carriera, è a tutti gli effetti nell'elite del paraciclismo e può guardare con ottimismo a Rio de Janei­ro, dove potrebbe togliersi più di una soddisfazione.

Oltre a quello dello scratch

L'anello monteclarense regala prestazioni da incorniciare soprattutto a cinesi e britannici

maschile, sono stati assegnati altri quattro titoli iridati e sono stati fatti segnare ancora due record del mondo, il nono e il decimo della competizione. Dato che conferma la velocità della pista bresciana e soprat­tutto quanto il tasso tecnico dei Mondiali di Montichiari sia stato alto, sicuramente per l'imminenza dell'evento clou dell'anno, le paralimpiadi, a cui l'Italia parteciperà per la po­sizione nel ranking mondiale. La scelta degli atleti, invece, verrà riservata ai commissari tecnici in base allo stato di for­ma e alle prestazioni stagiona­li.

Quanto ai record, nello sprint a squadre la compagine britannica composta da Rolfe, Butterworm e Cundy ha ferma­to il cronometro a 49"230.

Fuori già nelle qualifiche del­la mattina il team italiano con Giancarlo Masini, atleta del 1970, nato a Pontevico ma resi­dente a Castiglione delle Stivie-re e frequentatore del velodro­mo monteclarense, Michele Pittacolo e Andrea Tarlao. L'al­tro record di giornata lo fa se­gnare in qualifica la coppia au­straliana Jessica Gallagher-Ma-dison Janssen, nello sprint ca­tegoria B, con lo strepitoso tem­po di 11 "045. Nei precedenti giorni, sempre in qualifica, ave­vano ottenuto il primato mon­diale lo slovacco Metelka, nell'inseguimento individuale

C4, il cinese Z. Li, della categoria CI, e la britannica Gi-glia, nell'insegui­mento e anche nei 500 metri cronome­trati.

Le altre prestazio­ni da record le han fatte segnarel'ame-

ricana Morelli, nell'insegui­mento C4, l'olandese Nijhuis, nel chilometro cronometrato C1, la cinese J. Li, nei 500 metri C1, e la britannica Cox della ca­tegoria C4. //

ANDREA MEDAGLIA

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Il centrosinistra ripresenta Farnetani Castiglione: il primo cittadino incassa la fiducia della coalizione, parte il tour per incontrare i cittadini » CASTIGLIONE DELLA PESCAIA

La coalizione di centrosinistra castiglionese, composta dal Pd, Psi, Rifondazione Comuni­sta-Possibile e Obiettivo Casti­glione, conferma la piena fidu­cia al sindaco uscente Gian­carlo Farnetani, per la ricandi­datura alla guida del Comune per il prossimo quinquennio.

«Sono orgoglioso della fidu­cia che i partiti di centrosini­stra hanno riposto nella mia persona - dice Farnetani - e so­no pronto per portare in fon­do l'azione di rilancio dell'eco­nomia locale e del territorio nei prossimi cinque anni. La coalizione ha funzionato, per

la prima volta un'amministra­zione a Castiglione della Pe­scaia è rimasta invariata per tutta la durata della legislatu­ra, sia come membri di giunta che come deleghe, segno di una buona intesa e capacità di lavorare in team. La nuova squadra verrà selezionata per garantire insieme continuità e rinnovamento, e la lista sarà composta per una metà da ele­menti nuovi, anche prove­nienti dalla società civile. Nei prossimi giorni come ammini­strazione presenteremo il ren­diconto di mandato, che ab­biamo anche inviato alle fami­glie».

Il sindaco Giancarlo Farne­

tani, nato nel 1952, ha impie­gato la propria vita professio­nale nel settore dell'associa­zionismo, dove rappresenta un vero e proprio punto di rife­rimento per imprenditori e commercianti a livello regio­nale; impegnato in politica sin da giovanissimo, è stato asses­sore e sindaco del comune di Castiglione dal 1975 al 1990, poi consigliere comunale a Grosseto, assessore provincia­le, e ancora consigliere a Casti­glione, per tornare sindaco dal 201 lai 2016.

Sposato, una figlia e un ni­pote, è animato da una passio­ne incontenibile per lo sport, che l'ha condotto, nel passato

alla guida della locale squadra di hockey su pista, che ha mili­tato nelle massime serie, e poi da sindaco a portare a Casti­glione le Paraolimpiadi e una tappa del Giro d'Italia di cicli­smo, trovando nello sport la chiave per destagionalizzare le presenze turistiche. Grazie a tutto queste azioni, oggi, Ca­stiglione della Pescaia è la quarta località toscana per presenze turistiche.

Confermando la fiducia a Giancarlo Farnetani, il centro­sinistra castiglionese si candi­da così a continuare a svolgere una valida e seria politica di governo del territorio.

Il sindaco di Castiglione Giancarlo Farnetani

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PARALIMPICI

CORSO RECORD (c.arr.) Oxana Corso ha stabilito il record mondiale sui 400 (cat. T35) con 1"I9"44 al Grand Prix di Dubai.

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PARALIMPICI • PISTA D'ARGENTO (c.arr.) Il comasco Fabio Anobile porta all'Italia la prima medaglia nell'ultima giornata dei Mondiali su pista di paraclismo, a Montichiari (Bs). Anobile, 23 anni, ha vinto l'argento nello scratch (cat. C1-C2-C3), cedendo di una ruota al russo Obydennov. Nell'altra finale dello scratch (cat. C4-C5) sesto Tarlao, sesto, e nono Pittacolo. Nel medagliere, prima la Gran Bretagna (8 ori, 5 argenti e 4 bronzi) seguita da Cina, Australia e Usa.

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Il materano Di Marzio è terzo Buon piazzamento col sesto posto per il lucano Tarsia

ANGELO MORIZZI

• MATERA. Per due giorni Matera è stata la capitale del tennistavolo paralimpico. Nel Pa-laSassi, infatti, è andata in scena l'ottava edi­zione dei campionati italiani Fisdir 2016, orga­nizzati dall'Asd Pegasus Aias di Matera. L'evento ha avuto il patrocinio di Comune, Regione Ba­silicata, Comitato Matera 2019 e Aias Nazionale. Alla cerimonia di apertura sono intervenute nu­merose personalità civili, militari, religiose, del mondo del volontariato e dell'associazionismo sportivo. Presenti il questore Paolo Sima, mons. Pierdomenico Di Candia, l'on. Maria Antez-za, l'assessore regionale Luca Braia, l'assesore comunale allo Sport Massimiliano Amenta, la responsabile locale dell'evento Gabriella Savi­no, il direttore generale dell'Aias Livio Valvano, il presidente della società organizzatrice Giulio Bagnale, i presidenti Fisdir nazionale Gaspare Maielli e regionale Michele Giorgio, il tecnico nazionale Salvatore Palermo e il materano Pie­tro Giuralongo, il presidente regionale Cip Ro­sanna Fabrizio, il presidente del Coni di Ba­silicata Leopoldo Desiderio e il referente Coni provinciale Eustachio Tortorelli, i volontari

della Croce Rossa Italiana e i rappresentanti della Fi-tet, la Federazione italiana di tennistavolo. In gara una cinquantina di pongi­sti provenienti da tutta Ita­lia, che hanno dato vita a match di interessante va­lore agonistico. In eviden­za, tra i materani, Ema­nuele Di Marzio, che ha

conquistato la medaglia di bronzo nel doppio promo­zionale. Bene anche Filip­po Tarsia, sesto nella ca­tegoria C 21. Entrambi gli atleti sono tesserati con la Pegasus Aias Matera. Nel­la categroia TT11 maschile ha vinto Giacomo Abate dell'Asd Radiosa, in quella

femminile Gessica Spampinato dell'Albatros di Zafferana Etnea. Nella Classe C 21 maschile ha primeggiato Matteo Giorno del Fai sport, men­tre tra le donne Nadia Cannonieri della Sport Life Onlus, giunta terza, in graduatoria, dietro ad Alberto Mondino del Vivalda e a pari merito con Francesco Asaro (Disabili Mazara). Nella classe Singolo Roberto Busardò del Radiosa. Nel Doppio maschile TT 11 Giacomo Abate e Lorenzo Rione Fili, mentre nel Doppio Femmi­nile hanno trionfato Valentina Geraci Gessica Spampinato. Nel Doppio maschile C 21 primo posto per la coppia formata da Matteo Giorno e Alberto Mondino. Giacomo Abbate e Gessica Spampinato si sono imposti nel Doppio Misto TT 11. Nel Doppio maschile Promozionale, invece, si sono affremati Roberto Busardò e Renato Ma­nuel Lacerati, mentre nel doppio misto Pro­mozionale l'hanno spuntata Laura Molesini e Devis Proteo. In sostanza è stata una kermesse molto ben riuscita, che ha dato lustro e visibilità ulteriore alla città dei Sassi, promuovendo i va­lori dello sport paralimpico. Espressi alla grande attraverso decine di spettacolari ed emozionanti confronti. Davanti a un pubblico numeroso, com­petente e partecipe.

UNA FASE DEL DOPPIO Un'avvincente partita nel corso della kermesse che si è svolta negli ultimi due giorni

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IN GARA un pongista durante le gare che si sono disputate nel PalaSassi. In basso, una panoramica degli otto campi disseminati sul parquet

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SERIE A IN CARROZZINA

Il Gsd Porto Torres blinda i playoff Decisiva vittoria a Padova. La DinamoLab si arrende al Giulianova

» SASSARI

Gioie e dolori per le sarde della serie A di basket in carrozzina. Stoccata da playoff per il Gsd Porto Torres che vincendo sul parquet di Padova (85-74), con due giornate di anticipo sullo stop di regular season, si assicu­ra matematicamente un pass per la fase finale del campiona­to. I portotorresi, pur privi della loro guida in panchina- coach Sara Cappellini è dovuta resta­re in Sardegna per problemi fa­miliari -, hanno sopperito agli infortuni di Ruggeri, McPhee e Canu con i 35 del solito Scott e 24 punti di Edwards, hanno stretto i denti e azzannato un match che poteva riservare del­le insidie e ha invece regalato ufficialmente il passaggio alla post season ai ragazzi del diret­tore tecnico Alessandro Rais: «É stata una partita dura - dice il dirigente del Gsd Porto Tor­res -. I ragazzi hanno però rea­gito alla grande, trovando in Edwards un ottimo terminale offensivo. La qualificazione ai playoff è il giusto premio a dei

La DinamoLab Sassari si è arresa in casa al Giulianova

ragazzi che da ottobre non si sono mai risparmiati».

Giornata amara invece per la DinamoLab, neopromossa sas­sarese che messa al sicuro la conferma della categoria è in­ciampata nel forte Giulianova, cedendo agli abruzzesi al Pala-Serradimigni per 64-37. La De-co Amicacci fa sua la gara già nel primo tempo, condizionan­do da subito l'inerzia del ma­tch. Giulianova nova in Mar-chionni e Balcerowski i suoi tra-scinatori, mentre la Dinamo-Lab del tecnico Salvatore Cher-

chi non riesce a mettere in cam­po la grinta necessaria a respin­gere l'offensiva abruzzese. I biancoblù di casa restano in partita solo a sprazzi, fanno i conti con la rabbia del Giulia-nova, figlia dell'eliminazione dalle coppe e della scossa data dal cambio di allenatore, chiu­dono con una sconfitta la pe­nultima gara casalinga ma già si concentrano sui prossimi due impegni, ultime due gare della serie A di basket in carroz­

zina. Giovanni Dessole

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Fabrizio Macchi incontra gli studenti ISTITUTO COMPRENSIVO II campione paralimpico parlerà dello sport per tutti VARESE - (r.p.) Sport per tutti, sport di tutti": potrebbe essere lo slogan delle reti televisive (Rai e Mediaset senza distin­zione) se solo avessero la bontà di mo­strare a dovere anche le discipline mino­ri. Invece è "solo", si fa per dire, lo slogan scelto dall'istituto comprensivo Varese 2 per una serie di iniziative a sfondo edu­cativo che coinvolge in particolare gli alunni delle classi quinte delle elemen­tari e la media Silvio Pellico. Questa mat­tina alle 10 è in calendario un incontro d'eccezione con Fabrizio Macchi, plu-rimedagliato campione nelle discipline paralimpiche del canottaggio e, in mag­gior misura, del ciclismo, autentico por­tavoce di Varese in tutto il mondo. La perdita di una gamba causa un tumore os­seo che lo colse in giovanissima età non gli ha impedito di eccellere in ambito sportivo a livello internazionale, di for­marsi una famiglia e, in definitiva, di

centrare i principali obiettivi della pro­pria vita; di conseguenza, è facile preve­dere che la testimonianza dell'atleta va­resino (portacolore del Gruppo Sportivo Forestale) ai piccoli studenti sarà quella di mettere caparbietà, convinzione, pas­sione nel cercare di raggiungere i tra­guardi che ci si prefigge, dentro e fuori l'ambito sportivo. Il programma della mattinata (nell'aula magna della media di via Appiani) prevede alle 10 il saluto da parte della dirigente, Anna Maria Po­liti, cui seguirà la proiezione di un breve filmato sulla vita e le imprese dell'atleta. Poi il suo intervento e spazio per even­tuali domande da parte dei ragazzi, prima di assistere alla proiezione di immagini che documentano le attività sportive con disabili, lavoro svolto dai docenti di scienze motorie e sportive. Chiuderà la testimonianza un "saluto in musica" e un piccolo dono realizzato dagli allievi.

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Un'UnipolSai extralarge Il Parma fatto a pezzettini

UnaBriantea travolgente Parmabecca 107punti Basket in carrozzina. Per l'Uni poi record stagionale di segnature Ruiz fenomenale con 8 triple «Spero di potermi ripetere»

UNIPOLSAIBRIANTEAB4 107

LAUMAS PARMA

UNIPOLSAIBRIAHTEA84:Schiera4Bell17 Santarelli 2, Ruiz 35, Sagar 11, Carossino 15, Choudhry 17, Nava 6. Ali. Bergna.

LAUMASPARMA:Stavinskas9,Malangoni 2, Reggio 15, Allegretti 1, Rovina, Fagioli 19, Biazzi, Franchina. Ali. Piccione.

PARZIALI: 31-9; 55-19; 76-33.

ARBITRO: Toschi eTrematerra.

SEVESO

LaUnipolSaiBriantea84 va a valanga contro il fanalino di codaLaumas Parmaefirmailre-cord di punti in stagione: 107. Nel frattempo SantaLuciaRoma vin­ce contro Varese per 65-28, Giu-lianovahalameglio sul campo di Sassari per 37-64 e Porto Torres

sfodera anchelei un turno "corsa­ro" passando a Padova (74-85).

In classifica: Roma a 30 punti,

Cantùa28,Giulianovaa26ePorto Torres a 24. Adue turni dalla fine della stagione regolare saranno queste quattro squadre agiocarsi lo scudetto nelle finali tricolore.

Grandi numeri Tornando allagara coniparmen-si, laUnipolSai sfoderaunaprova tutta sostanza con il risultato già al sicuro dopo i primi due quarti. Eroe di giornata: JordiRuizcon35 punti, di cui 8 triple, e 6 assist; per luiun7/9dallalungadistanzanei primi dieci minuti. Seguono: BrianBellconl7 punti, 6 rimbalzi e 11 assist; Gaz Choudhry con 17 punti e 7 assist; Ian Sagar con 7

rimbalzi e 11 punti; Filippo Caros­sino con 15 punti e 6 rimbalzi.

Poco da dire sulla partita con i brianzoli già sul31-9 dopo 10'. Nel­la secondafrazione non cambiala musica con i locali che siportano sul +32 dopo 6'(46-14). Nella re­stante parte dell'incontro la Briantea84 allunga a dismisura, concedendo poco o nulla aParma: 76-33 al 30' e 107-46 finale.

«Oraunasettìmanadifuoco» «Grande prestazione, spero di po­terla ripetere - il commento di Ruiz -. L'importante è che in tutte le partite ci sia sempre uno spetta­colo che faccia divertire il nostro pubblico. L'unica svista è statala gara persa in casa con Porto Tor­res, una sconfitta arrivataper un momento didebolezzadopo la vit-

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toria in Coppa Italia. Adesso che arriviamo dal successo nel girone di Coppa Campioni, non poteva­mo permetterci altre sorprese».

L'allenatore Marco Bergna: «Partita oggettivamente mai in forse - la disamina -. Ho chiesto alla squadra di giocare conlamen-talitàgiusta, grintae cuore in cam­po dasubito. Giocare contro Par-ma,menoorganizzata,senzanu]la togliere all'avversario, non è facile. Noi abbiamo tirato bene, sono soddisfatto. 107 Dunti non sono

facili da realizzare. Ora abbiamo unasettimana di fuoco conleNa-zionali, non sarà una Pasqua di riposo pertuttìigiocatorieperme sullapanchina dell'Under 22. Poi ci aspetta lapartita contro Giulia-nova dove ritroveremo l'ex allena­tore Briantea, Malik Abes».

• Poco da dire sulla partita coni brianzoli

già sul 31-9 dopo 10 minuti

I Coach Bergna «Ho chiesto alla squadra di giocare con la mentalità giusta»

Jordi Ruiz assoluto protagonista del match con Parma nel quale ha realizzato la bellezza di 8 triple

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ATLETICA PARALIMPICA Maspero costretta al forfait tricolore Una banale sindrome influen­zale ha impedito a Federica Maspero di essere al via ai campionati italiani paralimpi-ci di atletica leggera. La trenta­settenne canturina ha dovuto rinunciare apartecipare ai 60 metri e ai 200, nella categoria T43. La comasca avrà modo di rifarsi fra alcune settimane con gli Italian Open Cham-pionships 2016, meeting inter­nazionale di atletica paralim-pica e tappa italiana del circui­to IPC Athletics Grand Prix, che si svolgeranno a Grosseto dall'8 al 10 aprile, CANS.

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Federica, una fuoriclasse con Maria Quando esserci è la cosa più importante (anche in semifinale)

di Felice Staboli

Sabato sera a Ravenna c'erano tanti cremonesi che hanno seguito la

Pomi nella semifinale di Coppa Italia di volley fem­minile. E' andata male e questo già appart iene alla cronaca. Ma, al di là della sconfitta, è giusto fermarsi un attimo e sottolineare an­che il significato di una sera­ta così. Era toccato qualche settimana fa alla Vanoli arri­vare ad una semifinale di Coppa, poi persa con Mila­no, passando per la cruna di Sassari al termine di una part i ta che è già nella storia. Quella della Vbc Casalmag-giore non ci andrà — proba­bilmente — o se lo farà sarà soltanto per il suo — incredi­bile — epilogo negativo. Ma esserci è spesso la cosa più importante e per nulla scon­tata. Ci sono altri appunta­menti che scandiranno la stagione della squadra di Barbolini. Uno arriva subito dopo Pasqua e sarà niente­meno che la Champions. A forza di dirlo e di sentirlo, anche questo rischia di fini­re nel calderone delle abitu­dini. Cosa che non merita,

perché di solito, se va bene, la Champions si vede solo in tv. Sì, ma la Champions de­gli altri. Quindi, archiviata la Coppa Italia, guardare avanti. C'è molto da vedere, ancora.

Si mantiene ai suoi livelli massimi la Vanoli. Part i ta dopo parti ta, la squadra di coach Pancotto si conferma formazione di rango. Finito da un pezzo l'effetto sorpre­sa, la Vanoli gioca ogni par­tita come una finale. Le pa­rabole sono diventate iper­boli con asintoti che guarda­no verso un infinito ancora tutto da scoprire. Il basket vive il suo momento di splendore anche a Crema, con la Tecmar che sente pro­fumo di massima serie e l'E-rogasmet ai play off. Un doppio binario che renderà la primavera molto, molto calda.

Merco led ì la Cremonese va a Padova, dopo aver vinto con Piacenza. Ultimi bagliori di una stagione che avrebbe potuto e dovuto dare molto di più. Da qui alla fine ci gio­chiamo tutti tut to, ha detto in sett imana mister Rossitto. E su questo non ci sono dub­bi.

Al Trofeo città di Milano, la Fisdir (nuoto disabili) ha proposto una selezione della nazionale con atleti della Lombardia e Veneto. In va­sca Marco Di Silverio, Paolo Zaffaroni, Francesco Piccin-ni, Dalila Vignando, Sabrina Chiappa, la cremonese Ma­ria Bresciani, Martina Villa-nova e Gianmaria Roncato. Risultati tecnici di rilievo con due record europei Dsi-so sbriciolati nei 50 farfalla femmine da Maria Bresciani in 39" 38 (tempo che le var­rebbe il prossimo Mondiale) e da Sabrina Chiappa nei 50 rana femmine con 51 09. Le gare saranno trasmesse sta­sera alle 19 su Raisport. Alla fine sono arrivati anche i complimenti da Federica Pellegrini. Maria Bresciani ha molti amici, sia nella vita che sui social. Lei ne parla così: «Non sono veri e propri amici, sono i miei fans». Co­munque sia, ogni volta che vince o si parla di lei, le vi­sualizzazioni su Facebook so­no tantissime. E chissà cosa accadrà oggi, che ha accanto una fuoriclasse come Federi­ca Pellegrini, probabile por­tabandiera a Rio.

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SPORT

COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 17

NUOTO PARALIMPICO

Il trio pavese conquista sette ori e sei titoli italiani

» PAVIA

L'Aics Pavia brilla a Reggio Emi­lia nella decima edizione dei Campionati Italiani di Nuoto Pa-ralimpico. Sono tre le nuotatrici pavesi presenti sui tuffi di par­tenza per essersi guadagnate il diritto per gareggiare, evento a cui hanno partecipato 173 atleti di 56 società. Il giovane trio, gui­dato dal tecnico Cinzia Painelli, ha raggiunto un risultato storico per il nuoto paralimpico provin­ciale, conquistando sei titoli ita­liani e guadagnando sette meda­glie d'oro, una d'argento, una di

bronzo e un titolo italiano asso­luto di categoria. Il capitano Giu­lia Bellingeri ha vinto la meda­glia d'oro nei 100 rana categoria SB07, con il tempo di 2'18"82, conquistando il titolo di campio­ne d'Italia, e stabilendo il nuovo record di categoria. Bellingeri ha partecipato alla finale open, do­ve, con il tempo di 2'16"11, ha stabilito il record italiano di cate­goria. Belingeri ha vinto la meda­glia d'oro nei 200 misti in 4'18"67. Camilla Luscrì si è ag­giudicata l'oro e il titolo italiano di categoria nei 100 rana SB13 con il tempo di 1 '45"05. Nella fi-

naie open ammessa per aver vin­to la gara di categoria, Luscrì ha vinto la medaglia d'argento con il tempo di l'45"20. Infine ha vinto oro e tiolo anche nei 100 stile categoria S13 con il tempo di l'18"42. Monica Boggioni ha vintoi oro e titolo italiano nei 100 stile categoria S06 con il tem­po di l'26"04 ed è andata in fina­le open, che si è aggiudicata con il tempo di l'26"60. Infine ha vinto oro e titolo di categoria an­che nei 400 stile, mentre nella fi­nale open è salita sul terzo gradi­no del podio.

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STRADA E PISTA. Le due palermitane in gara sabato a Cardiff. Ai tricolori paralimpici record italiani per Dori, Marino e Criscione

Silvia La Barbera e la Incerti ai Mondiali di maratonina

SPARTAK DOCI E SALVATORE DELL'AQUILA

LORENZO MAGRI

La Sicilia si tinge di azzurro. Il Diretto­re Tecnico Organizzativo delle squadre nazionali Massimo Magnani ha infat­ti ufficializzato la composizione del team azzurro che prenderà parte ai Campionati del Mondo di mezza ma­ratona in programma sabato a Cardiff. In Galles saranno sei gli atleti azzurri in gara sulla distanza classica dei 21,097 km e la lista di selezionati per questa prestigiosa rassegna iridata è aperta dalla campionessa europea di marato­na, la palermitana Anna Incerti, 3 6 an­

ni, che difende i colori della Fiamme Azzurre.

A fare compagnia all'allieva del prof. Tommaso Ticali ci sarà l'altra paler­mitana Silvia La Barbera (Gs Forestale) protagonista azzurra della stagione dei cross in Italia.

Ecco tutti gli altri azzurri in gara sa­bato ai Mondiali di mezza maratona a Cardiff: Stefano La Rosa (Carabinieri), Rosaria Console (Fiamme Gialle), Vero­nica Inglese e Laila Soufyane (Esercito).

Una convocazione per la Incerti che arriva alla vigilia della conclusione del­la vicenda che vede coinvolta ingiusta­mente la fondista palermitana. Oggi infatti dovrebbero conoscersi le deci­sioni della Prima sezione del Tribuna­le nazionale antidoping del Coni sui casi di eluso controllo relativi ai primi otto atleti deferiti dalla Procura della Federazione italiana di atletica e dell'e­lenco fa parte la Incerti (già qualificata per la maratona dei Giochi di Rio), in­sieme a Silvia Salis, Ruggero Pertile, Fabrizio Donato e Daniele Meucci, An­drew Howe, Andrea Lalli, Daniele Gre­co, tutti deferiti per la presunta viola­zione dell'articolo 2.3 delle norme

sportive antidoping, dunque l'eluso controllo.

Dalla strada alla pista con Ancona che ha ospitato sabato e ieri i campio­nati italiani paralimpici indoor ed in­vernali lanci con la Sicilia ancora una volta grande protagonista. Tra i nume­rosi risultati di rilievo ottenuti dalla Sicilia dagli atleti della Poi. Parco Paler­mo; Handy Sport Ragusa e Poi. Aspet Siracusa, da registrare ben quattro nuovi record italiani.

I nuovi primati portano la firma del fondista albanese Spartak Doci, l'allie­vo del prof. Salvatore Dell'Aquila, che per i colori della Poi. Aspet Siracusa, ha vinto due titoli nella categoria T37 con i nuovi record italiani di categoria: 2'20"74 sugli 800 e 4'41 "30 sui 1500.

Gli altri due record portano la firma di due lanciatori della Handy Sport Ra­gusa, la società del presidente France­sco Iacono, che dopo aver vinto la pri­ma prova di qualificazione ai tricolori di Ragusa, ad Ancona ha ottenuto ri­sultati importanti soprattutto nei lan­ci. Hanno ottenuto i nuovi record ita­liani Carmela Marino, 7,02 nel disco F32-34 e Maria Criscione con 7,72 nel giavellotto F34.

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LA DUE GIORNI DI CASTELGANDOLFO. Assegnati i titoli tricolori 2016 di fondo sui 5.000 metri con i siciliani protagonisti

Irene e Samuele Burgo, Petracca e Ravalli d'oro Quartetto doc. I due siracusani e i due megaresi hanno sbaragliato il campo. Ancora medaglie con la Murabito

La Sicilia fa festa ai tricolori di canoa ve­locità di fondo che ieri a Castelgandolfo assegnava i titoli 2016 sui 5000 metri con circa 900 atleti presenti in acqua, dopo l'esordio il giorno prima sulle di­stanze brevi dove erano arrivati i primi squilli isolani con i successi nel Kl 200 senior della messinese Norma Murabi­to nella gara che aveva visto al 3° posto la siracusana Irene Burgo, mentre nel Kl 200 senior maschile il successo an­dava al palermitano Andrea Domenico Di Liberto (Se Trinacria) e nella paraca-noa senza avversari il megarese Salvo Ravalli (Poi. Canottieri Catania) già qua­lificato per i Giochi di Rio e vincitore nel Kll senior

Sui 1000 metri ha preparato la festa di compleanno Samuele Burgo (Ce Are-tusa) con il siracusano che ha vinto la prova junior e ieri oltre per i 18 anni la torta è stata tagliata per il titolo tricolo­re sui 5000 metri junior vinto in 20'47"70, nella gara che ha visto al 4° posto il suo compagno di squadra Bene­detto Mollica (21'08"80).

Nella categoria senior femminile, nel Kl dominio della megarese Cristina Pe­

tracca (Marina Militare) che fa suo il ti­tolo chiudendo con il tempo di 22'54"10. Sempre al femminile, nel K4 Fiamme Azzurre protagoniste in 20'44"90 con la vittoria di Sofia Campa­na, la messinese Norma Murabito, Ali­ce Fagioli e Francesca Zanirato.

Ancora festa a casa Burgo con il papa-allenatore Maurizio e la mamma Silva­na Gambuzza che oltre per l'impresa firmata da Samuele, hanno gioito per il

bis tricolore di Irene che anche que­st'anno ha fatto suo il titolo nel Kl 5000 chiudendo con il tempo di 22'30"10 precedendo Agata Fantini e la paler­mitana Agnese Celestino (Se Trinacria).

Nella categoria ragazzi vittoria nel CI del palermitano Manuel Cordovì della Se Trinacria che chiude in 27'20"60 e nel C4 sempre sui 5000 me­tri, argento alla Canottieri Trinacria Pa­lermo (Francesco Prestigiacomo.Jospeh

Barone, Riccardo Garofalo, Giorgio Miuccio) in 25'30"10. Nel Kl è invece arrivato il bronzo di Giovan Battista Analdi della Canottieri Trinacria che ha poi ha chiuso al 5° posto nel K4 ragazze

con Alexia Bianco, Silvia Di Bartolomeo, Giulia Garofalo e Aurora La Parola.

Nel K4 junior maschile, argento per la Canottieri Trinacria con Alessandro Di Liberto, Danilo Galeano, Giorgio Gambino Greco e Davide Musso, con la società palermitano argento anche nel C4 con Alberto Cerami, Alessandro La Bua, Riccardo Madonia e Pietro Rapi-sarda.

Nel Kl junior femminile, argento per Giorgia Mollica (Ce Siracusa) in 24'02"76.

Nelle finali paralimpiche, podio tut­to siciliano nella finale del Kl sui 2000 metri con Salvo Ravalli che ha precedu­to il compagno di squadra Andrea Bia-

gi, 11 '11 "10 per il megarese e 14'05"20 per l'etneo. Per Ravalli procede nella maniera migliore l'avvicinamento al­l'appuntamento olimpico di Rio, men­tre per tutta la canoa velocità italiana la corsa è tutta in salita, anche se questa due giorni di Castelgandolfo ha fattove-dere delle ottime cose che lasciano ben sperare in vista delle qualificazioni di Duisburg

L. MAC.

Dominio incontrastato. Una due giorni di grande canoa, in palio i titoli di fondo con protagonisti i big siciliani da Samuele Burgo a Salvo Ravalli e Irene Burgo (i tre nella foto a sn.); Cristina Petracca (al centro) e Norma Murabito (a sn.) che hanno sbancato il podio insieme ad un nutrito gruppo di siciliani

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EVENTO Solito pienone per la cerimonia di consegna dei Premi ieri nell'Aula Magna dell'Università

I campioni dello sport reggiano in passerella lì sindaco Vecchi ha annunciato importanti investimenti in tema di impiantistico

La festa del Coni

C onsueto pienone per la tradizionale cerimonia di

consegna dei Premi CONI, an­data in scena presso l'Aula Ma­gna "Manodori" dell'Universi­tà degli Studi di Reggio Emilia, per l'organizzazione del CONI Point Reggio Emilia, con il pa­trocinio del Comune e della Provincia, e con la comparte­cipazione della Fondazione per lo Sport. A fare gli onori di casa Doriano Corghi, delegato pro­vinciale del CONI Point reg­giano, e Umberto Suprani, pre­sidente del CONI Emilia Ro­magna. Quindi i saluti del sin­daco Luca Vecchi, del presi­dente della Provincia Giamma­ria Manghi, e di Andrea Rossi, sottosegretario alla presiden­za della Regione. In sala le mas­sime Autorità, militari, civili e religiose, coinvolte nelle pre­miazioni, e la Champions Lea-gue femminile, che il 26 maggio sarà in palio al Mapei Stadium

di Reggio Emilia, accompagna­ta dall'arbitro internazionale Graziella Pirriatore.

A seguire, la consegna di Stelle al Merito Sportivo di Bronzo, Palma al Valore Tec­nico di Bronzo, Benemerenze, Medaglie al Valore Atletico, Premi Speciali, Benemerenze Giornalistiche, e i riconosci­menti a campioni del mondo, d'Europa e d'Italia. Nel corso della cerimonia, condotta dallo speaker Giorgio Del Rio, ha tro­vato spazio anche un video rie­pilogativo sui Giochi Interna­zionali del Tricolore 2015, che ha visto il CONI tra i principali promotori. Tratto comune di tutti gli interventi il riconosci­mento di un valore sociale allo sport e al volontariato sporti­vo. Sulla stessa lunghezza d'on­da Comune, Provincia e Regio­ne, in tema di un'impiantistica da migliorare. "Non posso che ringraziare società e dirigenti -le parole di Corghi - per il gran­de lavoro che svolgono, anno dopo anno, in situazioni non semplici. Dietro agli atleti d'e­lite, che danno lustro alla no­stra provincia, c'è un mondo non meno degno d'attenzione". "Sport di base e volontariato sono una potente infrastruttu­ra educativa - l'intervento del

sindaco Vecchi - La scelta della nostra Amministrazione è sempre stata quella di investi­re sullo sport, ma è necessario mettere mano a un'impianti­stica importante ma datata". Ha annunciato importanti in­vestimenti, come la sistema­zione del terreno del Mirabello e un milione di euro per le pa­lestre.. Una bella notizia per tutti gli sportivi presenti.

Manghi: "Il Movimento Sportivo è pietra miliare della società civile, come al solito cercheremo di fare la nostra parte. Grazie non solo ai pre­miati, ma anche a chi contri­buisce quotidianamente alla diffusione di valori positivi".

Rossi: "Il 25% della popola­zione regionale è sportivo, quindi stiamo parlando di un movimento che rappresenta una infrastruttura unica nel suo genere. Il legame tra Re­gione e sport è sempre più for­te".

Suprani: "Questo appunta­mento annuale testimonia vi­talità e serietà del movimento sportivo reggiano. Le società hanno valore educativo, dob­biamo fare in modo di non la­sciarle abbandonate a loro stesse".

COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 21

Dall'alto In basso e da sinistra a destra, alcuni momenti della maxi premiazione Ieri

nell'Aula Magna dell'Università, (foto Sergio Volo e Darlo Femlano)

COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 22

L'elenco completo dei premiati L ' e l e n c o c o m p l e t o d e g l i o l t r e 1 0 0 p r e m i a t i Stelle al Merito Sportivo di Bronzo: Emore Giuseppe Manfredi, Ivan Mantovi, Celso Menozzi, US Reggio Emilia Pallacanestro, Ugo Riccardi, lames Strozzi Palma di Bronzo al Valore Tecnico: Decimo Fontane» Benemerenze: Antonio Apicela, Maria Azzolini, Anna Bertarelli, Loca Berteli, Milena Bertolini, Daniele lori, Mariella lotti, l o r i n o Pedroni, Michele Vender, Franco Zanichelli, ASD Tae-kwondo Tricolore Reggio Emilia, ASD Nuoto Club II Sesamo Medaglie al Valore Atletico. Oro: Manuel Zambelli e Alex I o l i (motonautica). Argento: Klara Fontanesi (turismo equestre). Bronzo: Giorgio Berto! (pesca sportiva), Michele Calvi 1 leggera), Federico Coscelli (tiro dinamico), Fabiana Costi e Giulia Nasuti (calcio), Pederzoli Bedani (bridge), Gabriele Torelli (automobilismo) Campioni del mondo: Damiano Avigni (turismo equestre, Cà Cum Rarn (bocce, Olimpia Correggio), Gregorio Paltonieri (nuoto, Coopernuoto), Emesto Pedroni (i downhill, Pedroni Kyub), Francesca Porcellato (handbike, Apre Olmedo), Michael S (turismo equestre, NTPA), Ferruccio Gabba, Giuliano Prandi, Francesco Reverberi (pesca sportiva a squadre, Pasquino) Campioni d'Europa: Gianpaolo Bolondi (atletica leggera, Sintofarm), Matteo Friggeri (baseball, Poviglio), Laura Giacomini (taekwondo, Tricolore), Andrea Silvia Montanari ( so la l i , Nazionale Italiana), Alex Zilioli (motonautica, Boretto Po) Benemerenze giornalistiche: Mattia Mariani (direttore TeleReggio), Giovanni Mazzoni (direttore TeleTricolore) Premi Speciali: Bardiani CSF Pro Team, CSI Reggio Emilia, Tricolore Sport Marathon, Francesco Messori, Reggiana Calcio Femminile, Istituto scolastico Comprensivo Carpine-ti-Casina Campioni Italiani Individuali Atletica leggera: Fabio Pine! (Al. Castelnovo Monti), Said El Otmani, Isabella Modini (Atletica Reggio), Paolo Battelli, Massimiliano Bogdanich, Zaynab Dosso, Ivana lozzia, Gloria Marconi (Corradini Excelsior), Giancarlo Masoni, i (Podistica Biasola), Giulia Botti, Sara Pademi (Self Atletica) Bocce: Elisa Luccarini (Olimpia Correggio)

Handbike: Francesca Porcellato (Apre Olmedo) Kayak: Emanuele Benatti, Dario Grossi (Team Boretto Po) Motonautica: Alex Zilioli (Boretto Po) Nuoto: Gregorio Paltrineri (Coopernuoto) Nuoto FISDIR: Kevin Casali (Tricolore), Filippo Meulli, Milena Lodi, Marco Pantaloni, I Sacchi, Elisa Scansarli (Uninuoto} Pesca sportiva: Andrea Aguzzo! (Vairone), Silvina Turrini (Gatto Azzurro), Emanuele Sassi (Pasquino) Rally: Ivan Ferrarotti Taekwondo: Liam Vezzani, Bianca Pantaleoni, Alessia Korotkova, Laura Giacomini (Tae­kwondo Tricolore) Tiro a segno: Matteo Cagossi (TSN Reggio Emilia) Tiro a segno FISPES: Massimo Croci, Giovanni Bertani (Atletico H) Tiro con l'arco: Fabio Azzolini, Cinzia Stazzoni (Ypsilon Arco Club), Luca Palazzi (Arcieri Orione) Tiro dinamico sportivo: Giacomo Bolzoni, Federico Coscelli (AITPS Reggio Emilia e Sassuolo

Campioni d'Italia Studenteschi: Atletica Leggera: Alessia Baldini (Fermi Rubiera), Giulia Leonardi (Liceo Moro) Campioni d'Italia a squadre Atletica leggera: Corradini Excelsior (Societari Assoluti Ivana lozzia, Daniela Pateriini (Corradini Excelsior-Corsa in Montagna staffetta) Baseball: Filippo Bertolini, Paul Macaluso (Rimini Baseball) Bocce: Giuliano Ganassi, Mauro Santini, Michael Tosini (Sammartinese-Tema) Danza sportiva: Arcadia Professione Danza (Rock n' Roll formazione Girl U15); Roland Kapidani, Roberta Morselli (Arcadia Professione Danza-Tango Argentino)

Hockey su prato: Hockey Città del Tricolore U14 femminile Pallavolo: Alessia Gennari (Casalmaggiore) Pattinaggio sincronizzato: Skating Club l i n e a Pesca sportiva FSSLGS Silenziosi Taekwondo: Taekwondo Tricolore Juniores femminile Tiro a segno FISPES: Giovanni Bertani (Atletico H Bologna) Tiro con l'arco: Arcieri

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POPOLARISSIMA » I PROTAGONISTI

Ganna, nuovo fenomeno «Ho appena cominciato» La giornata di Filippo il Grande da Verbania terminata con il trionfo di squadra Alla scoperta di Marouf Mohamad Mujel, l'unico ciclista palestinese super griffato

» TREVISO

L'uno è solare, ha il piglio deci­so che caratterizza i sereni, continua a declinare il verbo imparare. L'altro è scuro invol­to (e non solo perché è medio­rientale), è sospettoso e con una punta di tracotanza che mal nasconde una posizione di difesa. Ma essere originari di Verbania o della Palestina non è la stessa cosa. Lo sanno bene Filippo Ganna e Marouf Moha­mad Mujel. Eravamo andati al­la Popolarissima per capire un po' chi era l'astro nascente del ciclismo italiano, poi un "uccellin cortese" di nazionali­tà danese ci ha soffiato il nome del suo amico Mohamad, che, esordendo a Treviso, lo aveva chiamato chiedendogli se il percorso aveva salite vere. E l'uccellin danese, collega di sport, vantando una morosa trevigiana lo aveva rassicurato.

Ma torniamo al punto di par­tenza, ovvero a quello che, fos­se un sottotitolo, sarebbe "un Ganna un secolo dopo". Luigi Ganna è infatti il nome del vin­citore del primo (1909) Giro d'Italia («Parenti? Forse un bi­snonno, ma non sono sicuro»). E come punto di partenza - ci piace mischiare le carte - usia­mo l'arrivo della centunesima Popolarissima per ciclisti dilet­tanti. Chi è la prima persona che Riccardo Minali corre ad

abbracciare alla fine della gara vinta? Naturalmente lui, Gan­na, il colosso di Rodi, il fresco campione del mondo dell'inse­guimento individuale a Lon­dra. I due se la godono a posare e Minalino ha tutte le ragioni per essere fiero dello statuario iridato: ha suonato la carica quando è stata l'ora di agguan­tare la fuga che a 3 giri dal ter­mine aveva 4' di vantaggio su tutti. E si è messo in testa nel fi­nale per fare la locomotiva che ha consegnato il velocista - tra l'altro illeso - sulla fettuccia fi­nale. E, a quel punto, abbrac-cioni e fila per farsi i selfie con "quei due". Ed era iniziata pro­prio con una serie di selfie la giornata di Filippo il Grande da Verbania. Signore emozionate "L'è un bel fieu", direbbero dal­le sue parti) e ragazzini felici, tutti a dare la caccia all'uomo del giorni, il fresco campione iridato. Poi i microfoni delle ti­vù, la curiosità degli appassio­nati. Alla curiosità di tutti, Gan­na rispondeva puntualmente: «Ho cominciato, non sono arri­vato. Credo di avere appena iniziato e devo ascoltare i con­sigli di chi ne sa più di me. Cer­to che amo vincere, ma sono un testardo e per arrivare met­terò in atto tutti i consigli dei miei tecnici. Primo fra tutti quello del et Villa: lavorare, la­vorare e lavorare sodo».

Anche i tecnici avversari pre­

senti a Treviso, tutti, gli predi­cono un grande futuro e ne de­cantano le doti fisiche.

Non è un cuneo ma un incu­dine, invece, Mohamed. Il pale­stinese, unico nel ciclismo, cor­re da tre anni. Merito di chi gli ha messo in mano la bici e me­rito di un manager che sembra crederci davvero molto. La cit­tadinanza è danese, ma l'origi­ne è quella striscia in cui sono confinati quelli dell'intifada. Vive in centro a Milano, veste molto alla moda, sembra un modello ma ha gli occhi inquie­ti e brucianti di chi ha impara­to a tacere molte cose. Il suo mistero è chiuso in lui, mentre i compagni e quelli di altre squadre si chiedono come e perché sia stato ingaggiato dal­la Fly con l'abbondanza di of­ferta che c'è. E si chiedono an­che perché solo lui, nella sua squadra, sia coccolato dalla Sa-xo Bank e dalle linee aeree Sas. Insomma, a parte il fatto che la Fly ha in squadra anche diabe­tici e un paralimpico, chi lo rac­comanda? E lui i risponde stiz­zito: «So che c'è gente che si fa tante domande su di me e non capisce cosa ci faccia io nel ci­clismo. È stato un amore a pri­ma vista e mi sono fissato co­me obiettivo una rapida cresci­ta. Non intendo stare nel cicli­smo per onor di firma. Vedrete che cambieranno idea». Augu­ri, (a.f.)

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Filippo Ganna con Ettore Renato Barzi, il sindaco Manildo e Carla Pinarello

Amadori, Minali e Ganna Marouf Mohamad Mujel

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Foto ricordo con Ganna Ganna alla firma di partenza

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Assunta Legnante ha preferito "passare"

Altri undici record ai tricolori paralimpici ATLETICA LEGGERA

Ancona

Il bottino dei Campionati Ita­liani Paralimpici Indoor ed In­vernali Lanci di Ancona si ar­ricchisce di altri undici prima­ti tricolori che si aggiungono agli otto realizzati sabato.

Nei 200 l'Atletica 2000 di Udine piazza due atleti in vet­ta alle classifiche italiane in­door di tutti i tempi con Luca Campeotto che porta il suo re­cord assoluto T43 a 30.43 e Davide Melis che stabilisce la migliore prestazione naziona­le di 34.47 per la categoria T42. Per la stessa specialità è doppietta anche per i portaco­lori della H2 Dynamic Lom­bardia Fabio Bianchi (T36) ed Andrea Terraneo (T35) che bissano il successo dei 60 di ieri con i nuovi limiti italia­ni di 38.67 e 37.42.

Per gli Assoluti FISDIR Ruud Koutilti (Anthropos Ci-vitanova) segna un buon 23.91 nella finale dei 200 T20. Dopo la vittoria sui 1500 invece, Spartak Doci (Poli­sportiva Aspet), mette il sigil­lo anche sui 800 T37 con il primato di 2:20.74. Anche i salti regalano una migliore prestazione assoluta, questa volta la protagonista è Fran­

cesca Cipelli (Veneto Special Sport) che nel lungo F37 con 3,45 metri supera se stessa. Per gli uomini T44, Riccardo Scendoni (Anthropos Civita-nova) trova la strada per il pri­mo oro tricolore di specialità saltando 5,89.

Nei concorsi invernali, al peso di ieri Giuseppe Cam­peccio aggiunge il primato italiano F34 di disco con 19,04 e di giavellotto con 18,30, mentre per la catego­ria F33 è Nicolas Zani (Sem-pione 82) ad assicurarselo nel disco con 9,94. Per le donne si distinguono le due lanciatrici della Handy Sport Ragusa, Carmela Marino e Maria Cri-scione che fanno registrare le misure-record di 7,02 e 7,72 rispettivamente nel disco F32 e nel giavellotto F34.

Tra gli atleti top, Oney Ta-pia (Omero Bergamo) conqui­sta Ù titolo anche nel peso FU con un buon 12,51 mentre nel­la stessa gara al femminile la grande Assunta Legnante (Anthropos Civitanova) non si è presentata in via precau­zionale per non rischiare in­fortuni. La plurimedagliata Carmen Acunto (Sempione 82) vince il disco F55, con un lancio da 15,55 e nel giavellot­to si ferma a 11,76.

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DATA domenica 20 marzo 2016

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Lo Stato Maggiore della Difesa, su chiare indicazioni dei vertici politici e militari, nel gennaio del 2014, crea una

sezione di «Promozione e Sviluppo dell‘Attività Sportiva per il Personale Disabile della Difesa" inseritaall’interno dell’Ufficio Sport collegamento FA­CONI, del V Reparto.

Il progetto è rivolto al personale militare delle quattro Forze Armate che ha riportato lesioni permanenti edinvalidanti durante il servizio. Questi militari, tra i quali molti continuano ancora a vestire l’uniforme, con le lorogesta e le loro storie, rappresentano un chiaro esempio di lealtà e sacrificio per tutti gli italiani. La sezione ènata a supporto di questi militari, basandosi sul principio che lo sport può essere utilizzato come mezzo diintegrazione ed affermazione della persona. Pertanto, attraverso la pratica dell’attività sportiva paralimpica, sivuole incrementare l’opportunità di sviluppo e di integrazione, valorizzando lo spirito di corpo ed il senso diappartenenza alle Forze Armate ed alle Istituzioni. La sezione Paralimpica ha il compito di curare

l'organizzazione ed il potenziamento dello sport militare per disabili, garantendo la diffusione dell’idealeparalimpico. È impegnata su due fronti: quello civile, coordinato dal Comitato Italiano Paralimpico e quelloparalimpico. È impegnata su due fronti: quello civile, coordinato dal Comitato Italiano Paralimpico e quellomilitare, coordinato dal Comitato Internazionale dello Sport Militare. Due circuiti che danno ai nostri militari la

possibilità di competere sia in campo nazionale che internazionale.

LA MISSION

La nostra Mission ha una finalità di carattere sociale, incentrata al recupero psico­motivazionale del militarenella sua integrità, per un effettivo reintegro sia agonistico che amatoriale.

In tale ottica lo sport, diviene, per i nostri militari, vettore di rinnovata consapevolezza nelle proprie capacità enelle proprie funzioni, favorendo, pertanto, un valido reinserimento sociale attraverso la pratica sportiva.

Il Gruppo Sportivo Paralimpico, dà la possibilità ai nostri ragazzi di potersi cimentare in competizioni sportive alfianco di atleti civili.

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paralimpico. È impegnata su due fronti: quello civile, coordinato dal Comitato Italiano Paralimpico e quellomilitare, coordinato dal Comitato Internazionale dello Sport Militare. Due circuiti che danno ai nostri militari la

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LA MISSION

La nostra Mission ha una finalità di carattere sociale, incentrata al recupero psico­motivazionale del militarenella sua integrità, per un effettivo reintegro sia agonistico che amatoriale.

In tale ottica lo sport, diviene, per i nostri militari, vettore di rinnovata consapevolezza nelle proprie capacità enelle proprie funzioni, favorendo, pertanto, un valido reinserimento sociale attraverso la pratica sportiva.

Il Gruppo Sportivo Paralimpico, dà la possibilità ai nostri ragazzi di potersi cimentare in competizioni sportive alfianco di atleti civili.

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Rispetto

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Spirito di appartenenza

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Un calcio alla discriminazione, glia di stereotipi e pregiudizi "La storia di Valentina "

Valentina non è "quella con la sindrome di Down", è una bambina di 12 anni che ama la vita,lo sport, la musica e gli amici. Lunedì, 21 marzo, si celebra l'undicesima edizione del World Down Syndrome Day, unagiornata che, più di altre, può o rire l'opportunità di uno spunto di ri essione: "perché, ancoraoggi, è necessario dedicare l'attenzione alla sensibilizzazione del benessere delle persone contrisomia del cromosoma 21"? Ci sarà un giorno in cui non sarà più necessario educare la società al rispetto di ogni essereumano, a nché nessuno venga privato della propria dignità? Avere la sindrome di Down non signi ca avere una malattia. Non rappresenta neanche unaprigione dalla quale non è possibile uscire, ma più semplicemente il punto da cui partire pervivere appieno la propria vita superando le di coltà imposte, alla nascita, dalla condizione

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Cegl ie

Messapica "UNA GRANDEFESTA ALL'APERTO PERL'ULTIMOAPPUNTAMENTO CON "IL

Cegl ieMessapica "UNAGRANDE FESTA

ALL'APERTO PERL'ULTIMOAPPUNTAMENTO CON "ILPOSTO DELLE FAVOLE"

I l vol leygiovanile

sbarca ad Ostuni BR

MESAGNE BR "vivere appieno la propria vita superando le di coltà imposte, alla nascita, dalla condizionecromosomica. Sono la società ed i processi di sempli cazione, attraverso i quali le personecostruiscono il proprio bagaglio di conoscenze, a creare un universo chiuso che imprigionasfumature e di erenze lasciando il posto a stereotipi e pregiudizi. Processi cognitivi che niscono per con gurare le persone con sindrome di Down in una certa categoria diindividui. Le persone con Sindrome di Down sono tutti uguali? Cosa potrò mai condividerecon una persona che ha un ritardo cognitivo? Se avqualcuno ancora si pone questo generedi domande vuol dire che una loro piena inclusione nella società non è ancora avvenuta.Ancora peggio quando il risultato è un atteggiamento pietistico o di totale indi erenza. Lasocietà, seppur lentamente, si evolve. Chiaramente in tanti sanno perfettamente che lepersone con la Sindrome di Down, seppur accomunate da simili tratti somatici, non sonotutte uguali, hanno il loro carattere, le proprie peculiarità, così come hanno molteplicicapacità. Considerarli come qualsiasi altro essere umano signi ca dar loro modo diesprimere queste capacità, facendoli sentire parte integrante della società e non di unacategoria di individui. La storia di Valentina "Ciao sono Valentina, ho 12 anni, sono sorridente, la mamma dice un po' troppo vivace echiacchierona ma piena d'interessi; faccio parte di un gruppo musicale, canto, suono lachitarra ed anche i bonghi. Organizziamo concerti, nei locali e nelle scuole, per far sapere cheanche noi persone "speciali" sappiamo e possiamo fare tante cose. La mia più grandepassione, da quando ero piccolina, però è lo sport". Valentina è una bambina con la sindrome di Down che, come alcuni suoi coetanei, ha giàuna vita piena di impegni nonostante la sua giovane età.

MESAGNE BR "24° EDIZIONE -

GIORNATE DI PRIMAVERAFAI "

Separati da unagenerazione ma

uniti da informatica eimprenditorialità Filippo,studente del Galilei-Costa, ed il padreAdalberto danno vita aduna startup informatica

Brindisi : "Prosegue

l'evento “In Bibliotecaregaliamo Cultura”

AZIONECATTOLICA

PARROCCHIALE

APPUNTAMENTO CON "ILPOSTO DELLE FAVOLE"

I l vol ley

giovanile sbarca adOstuni BR

MESAGNE BR " 24°EDIZIONE - GIORNATE DIPRIMAVERA FAI "

Separatida una

generazione ma uniti dainformatica eimprenditorialità Filippo,

una vita piena di impegni nonostante la sua giovane età. Lo sport le ha dato sicurezza, grati cazione e riconoscimenti ma soprattutto ha aperto unnuovo capitolo della sua vita. L'attività sportiva ha fatto un po' da apripista a tanti altriinteressi che ha deciso, autonomamente, di portare avanti con curiosità e determinazione. Hainiziato a fare sport, presso uno dei team Special Olympics di Roma, La Lepre e la Tartaruga,all'età di 5 anni; ha sperimentato prima con il nuoto, poi la corsa. Le ultime gare a Bormio,con le racchette da neve, in occasione dei Giochi Nazionali Invernali Special Olympics, nelgennaio scorso. Le due medaglie conquistate, bronzo nei 25 metri e l'Oro nei 50, signi canotanto. Le di coltà nei primi anni di vita Valentina, come molti bambini con la sindrome di Down, è nata con un problema al cuore edi primi 3 anni di vita sono stati molto duri. "Quello che vi ha raccontato Valentina – a erma la mamma - è un breve riassunto di ciò cheè lei. Potremmo scrivere pagine e pagine, perché la nostra storia è molto lunga e complicata.Contestualmente alla sua nascita persi improvvisamente il mio papà e a mia mammadiagnosticarono un tumore. Mi ritrovai sola con mia glia ad a rontare mille di coltà.Cercavo per lei la strada migliore ed essendo stata una sportiva, in associazione alle cure edalle terapie, pensai che lo sport potesse essere la strada giusta. Poco dopo l'intervento alcuore di Valentina vennero a Roma alcuni amici di Brescia, anche loro con una glia che hala sindrome di Down. Mi chiamarono dicendomi che Silvia avrebbe partecipato ai GiochiNazionali Special Olympics che si svolgevano nella capitale. Rimasi a ascinata dal clima chesi respirava, sognai di poter vivere con mia glia quelle emozioni e di o rirle l'opportunità di

PARROCCHIALEMONTALBANO " ViaCrucis "

I l grande teatroa Francavi l la

Fontana con Lello Arenae Isa Danieli “Sogno diuna notte di mezzaestate”

Conoscere iluoghi della

provincia di Brindisimeno noti

NOTTE DELLATARANTA,DANIELEDURANTE

NOMINATO DIRETTOREARTISTICO

Diocesi di Oria:

imprenditorialità Filippo,studente del Galilei-Costa, ed il padreAdalberto danno vita aduna startup informatica

Brindisi :"

Prosegue l 'evento “InBiblioteca regaliamoCultura”

AZIONE

CATTOLICAPARROCCHIALEMONTALBANO " ViaCrucis "

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una vita piena di impegni nonostante la sua giovane età. Lo sport le ha dato sicurezza, grati cazione e riconoscimenti ma soprattutto ha aperto unnuovo capitolo della sua vita. L'attività sportiva ha fatto un po' da apripista a tanti altriinteressi che ha deciso, autonomamente, di portare avanti con curiosità e determinazione. Hainiziato a fare sport, presso uno dei team Special Olympics di Roma, La Lepre e la Tartaruga,all'età di 5 anni; ha sperimentato prima con il nuoto, poi la corsa. Le ultime gare a Bormio,con le racchette da neve, in occasione dei Giochi Nazionali Invernali Special Olympics, nelgennaio scorso. Le due medaglie conquistate, bronzo nei 25 metri e l'Oro nei 50, signi canotanto. Le di coltà nei primi anni di vita Valentina, come molti bambini con la sindrome di Down, è nata con un problema al cuore edi primi 3 anni di vita sono stati molto duri. "Quello che vi ha raccontato Valentina – a erma la mamma - è un breve riassunto di ciò cheè lei. Potremmo scrivere pagine e pagine, perché la nostra storia è molto lunga e complicata.Contestualmente alla sua nascita persi improvvisamente il mio papà e a mia mammadiagnosticarono un tumore. Mi ritrovai sola con mia glia ad a rontare mille di coltà.Cercavo per lei la strada migliore ed essendo stata una sportiva, in associazione alle cure edalle terapie, pensai che lo sport potesse essere la strada giusta. Poco dopo l'intervento alcuore di Valentina vennero a Roma alcuni amici di Brescia, anche loro con una glia che hala sindrome di Down. Mi chiamarono dicendomi che Silvia avrebbe partecipato ai GiochiNazionali Special Olympics che si svolgevano nella capitale. Rimasi a ascinata dal clima chesi respirava, sognai di poter vivere con mia glia quelle emozioni e di o rirle l'opportunità di

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Fontana con Lello Arenae Isa Danieli “Sogno diuna notte di mezzaestate”

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CATTOLICAPARROCCHIALEMONTALBANO " ViaCrucis "

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condurre una vita normale". Lo sport come strumento di crescita "Ricordo ancora l'emozione della sua prima gara di nuoto, così come quella di atletica. Eracome lasciarsi dietro le spalle tutta quella solitudine che aveva caratterizzato i primi anni divita". Valentina è sempre stata una bambina socievole e fortemente volitiva, ma troppoprotagonista; non accettava le scon tte, lo sport l'ha aiutata tanto in questo, le ha permessodi capire che non è solo competizione, ma anche gruppo, sostegno e condivisione. Dimedaglie, nel corso del tempo, ne sono arrivate tante; di bronzo d'argento e anche d'oro. Al dilà del suo valore, vederla sul podio mi ha fatto capire che ce l'avevamo fatta; non eravamopiù sole. Special Olympics ha aiutato tanto anche me come genitore, mi sentivo sola pertutte le cose negative che avevo dovuto a rontare, ma soprattutto perché mi ero chiusa inun mondo che credevo potessi comprendere e gestire da sola. Nel condividere il tempo conaltri genitori, fratelli, sorelle, amici, ho conosciuto tante storie che mi hanno aperta al mondo".Nessun limite ai sogni "Ognuno di noi ha le proprie capacità, così come l'opportunità di migliorarsi attraversol'attività e l'impegno. Ci credo fermamente, per questo, dopo diverse esperienze ho deciso diimpegnarmi nel coinvolgere altre mamme che no a quel momento vedevano lo sport comeun traguardo impossibile per i propri gli. Ancora ricordo con emozione, due anni fa circa, la glia di un'amica, con tratti autistici e grave ritardo cognitivo, correre in pista ed arrivareseconda al traguardo. Vidi la mamma piangere per la prima volta e mi disse: "Hai ragione, sipuò ed è bellissimo". Valentina ha iniziato grazie a Silvia che, nel luglio ed agosto scorso hapartecipato ai Giochi Mondiali di Los Angeles; oggi anche lei spera di poter avere in futuro

Diocesi di Oria:Sett imanabiblica nelsegno della

misericordia secondoLuca

La Puglia inprimo piano alla

ITB di Berlino insieme acinquanta operatorituristici pugliesi

Francavil la Fontana conLello Arena e Isa Danieli“Sogno di una notte dimezza estate”

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condurre una vita normale". Lo sport come strumento di crescita "Ricordo ancora l'emozione della sua prima gara di nuoto, così come quella di atletica. Eracome lasciarsi dietro le spalle tutta quella solitudine che aveva caratterizzato i primi anni divita". Valentina è sempre stata una bambina socievole e fortemente volitiva, ma troppoprotagonista; non accettava le scon tte, lo sport l'ha aiutata tanto in questo, le ha permessodi capire che non è solo competizione, ma anche gruppo, sostegno e condivisione. Dimedaglie, nel corso del tempo, ne sono arrivate tante; di bronzo d'argento e anche d'oro. Al dilà del suo valore, vederla sul podio mi ha fatto capire che ce l'avevamo fatta; non eravamopiù sole. Special Olympics ha aiutato tanto anche me come genitore, mi sentivo sola pertutte le cose negative che avevo dovuto a rontare, ma soprattutto perché mi ero chiusa inun mondo che credevo potessi comprendere e gestire da sola. Nel condividere il tempo conaltri genitori, fratelli, sorelle, amici, ho conosciuto tante storie che mi hanno aperta al mondo".Nessun limite ai sogni "Ognuno di noi ha le proprie capacità, così come l'opportunità di migliorarsi attraversol'attività e l'impegno. Ci credo fermamente, per questo, dopo diverse esperienze ho deciso diimpegnarmi nel coinvolgere altre mamme che no a quel momento vedevano lo sport comeun traguardo impossibile per i propri gli. Ancora ricordo con emozione, due anni fa circa, la glia di un'amica, con tratti autistici e grave ritardo cognitivo, correre in pista ed arrivareseconda al traguardo. Vidi la mamma piangere per la prima volta e mi disse: "Hai ragione, sipuò ed è bellissimo". Valentina ha iniziato grazie a Silvia che, nel luglio ed agosto scorso hapartecipato ai Giochi Mondiali di Los Angeles; oggi anche lei spera di poter avere in futuro

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partecipato ai Giochi Mondiali di Los Angeles; oggi anche lei spera di poter avere in futuroun' opportunità del genere e rappresentare l'Italia ad un Europeo o ad un Mondiale. Hoimparato a non dare limiti ai sogni, le auguro in futuro di prepararsi la valigia, dove dentronon ci saranno solo vestiti ma anche autonomia e voglia di non mollare mai mettendosisempre in gioco senza aver paura di sentirsi giudicati".

Valentina a una gara diAtletica

Valentina ai GiochiNazionali Invernali diBormio Special Olympics, il CIO eil Comitato internazionaleParalimpico sonoorganizzazionicomplementari, ognunatestimone del potere dellosport. Ognuna di esse ècolonna portante delmovimento olimpico cheha il compito di realizzarela visione olimpica ma inla visione olimpica ma inmodi diversi. 25 anni fa ilCIO ha per la prima voltariconosciuto SpecialOlympics con unprotocollo d'intesa durantei Giochi Mondiali Invernalidel 1988. Special Olympics èun'organizzazione

internazionale che da voceogni giorno e in tutto ilmondo allo spirito umanotramite il potere delmutamento e la gioia difare sport. Con il suolavoro nello sport, salute,educazione e formazionedella comunità, SpecialO l y m p i c s a r o n t al'inattività, l'ingiustizia,l'intolleranza e l'isolamentol'intolleranza e l'isolamento

sociale incoraggiando e sostenendo le persone con disabilità intellettiva col ne di creare unasocietà più accogliente ed inclusiva. Fondato nel 1968 da Eunice Kennedy Shriver, ilMovimento Special Olympics è cresciuto da qualche centinaia di Atleti no a raggiungere i4.400.000 Atleti in ben 170 Paesi. Con il supporto di più di un milione di coach e volontari,Special Olympics o re la possibilità di praticare 32 discipline olimpiche in più di 81.000competizioni durante tutto l'anno.

Articolo inserito il 20/03/2016 e redatto da specialolimpics.

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