Rassegna Stampa - Comitato Italiano Paralimpico
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Rassegna Stampa
Rassegna Stampa realizzata da SIFA Servizi Integrati Finalizzati alle Aziende
20129 Milano – Via Mameli, 11 Tel. 02/43990431 – Fax 02/45409587
Lunedì 21 marzo 2016
Rassegna del 21 marzo 2016
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
Corriere Della Sera 45 Con alex zanardi bmw veloce anche nella solidarietà 1
Bresciaoggi 44 Mondiali paralimpici: per masini e bersini sono applausi iridati 2
Eco Di Biella 42 Nicole continua a ballare su rai1 3
Giornale Di Lecco 41 Donne a 5 cerchi 4
Il Gazzettino Di Treviso 61 Fioretto, bebe vio si ferma ai quarti nel torneo di parigi Gp 5
Il Giornale Di Brescia 72 Mondiali su pista: anobile d'argento salva gli azzurri 6
Il Tirreno Grosseto 8 Il centrosinistra ripresenta farnetani 7
La Gazzetta Dello Sport 49 Corso record C. Arr. 8
La Gazzetta Dello SportLomb.
55 Pista d'argento C. Arr. 9
La Gazzetta DiCapitanata
59 Il materano di marzio è terzo 10
La Nuova Sardegna 51 Il gsd porto torres blinda i playoff G. Dessole 12
La Prealpina 14 Fabrizio macchi incontra gli studenti 13
La Provincia Di Como 38, 5 Un'unipol sai extralarge il parma fatto a pezzettini 14
La Provincia Di Como 53 Atletica paralimpica maspero costretta al forfait tricolore 16
La Provincia Di Cremona 15 Federica, una fuoriclasse con maria Felice Staboli 17
La Provincia Pavese 40 Nuoto paralimpico il trio pavese conquista sette ori e sei titoli italiani 18
La Sicilia 57 Silvia la barbera e la incerti ai mondiali di maratonina 19
La Sicilia 56 Irene e samuele burgo, petracca e ravalli d'oro 20
Primapagina (reggio) 27 I campioni dello sport reggiano in passerella 21
Tribuna Di Treviso 33 Ganna, nuovo fenomeno: «ho appena cominciato» A. F. 24
Corriere Adriatico Ancona40 Altri undici record ai tricolori paralimpici 27
CIP WEB
Casertafocus.net Web INVICTUS GAME - Gianfranco Paglia guida la delegazione italiana GUARDA IL VIDEO La Redazione 28
Trcb.it Web trcb.it 36
«SciAbile» Con Alex Zanardi Bmw veloce anche nella solidarietà
Mono-sci, bi-sci, stabilizzatori, slitte, ferma punte, megafoni... Strani, ma efficaci, oggetti che permettono anche ai disabili di «inforcare» un paio di sci e di provare la meraviglia della velocità. Sono gli istruttori della scuola di sci di Salice d'Ulzio (Torino) che compiono questo miracolo. Bello, ma costoso. Così Bmw, che di velocità se ne intende, è arrivata in soccorso degli oltre 300 iscritti garantendo l'attrezzatura e le prime quattro lezioni gratuite. Non è la prima volta: l'iniziativa, denominata SciAbile, rientra in un collaudato e articolato programma di impegno sociale del marchio, racchiuso nel titolo «SpecialMente»: un programma di sostegno economico alla ricerca destinato all'ospedale San Raffaele di Milano; il Dynamo Camp (un centro di terapia ricreativa, primo in Italia, strutturato per ospitare gratuitamente, per periodi di vacanza, ragazzi gravemente malati); infine, appunto, SciAbile, iniziativa di cui è storico testimonial l'ex pilota di FI Alex Zanardi (foto), che si sta preparando alle Paralimpiadi di Rio 2016. Con lui, in Brasile, potrebbe esserci anche Carlotta Visconti, Cocca, tra le prime atlete di SciAbile: ha raccolto la «sfida» di uno sport nuovo per lei, le bocce.
a.mor. © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 1
PISTA. A Montichiari nessuna medaglia, ma buoni piazzamenti azzurri
Mondiali paralimpici: per Masini e Bersini sono applausi iridati I due bresciani (8° e 11°) tra i migliori della nazionale
Poca gloria per gli azzurri ai campionati del mondo paralimpici in corso di svolgimento al velodromo Fassa Bortolo di Montichiari: nelle gare disputate nell'impianto bresciano nessun atleta della nazionale allenata e diretta da Mario Valentini è riuscito a conquistare il podio.
IN QUESTO CONTESTO le p r o ve offerte dai bresciani Giancarlo Masini e Emanuele Bersini, i due atleti della provincia presenti alla manifestazione iridata, vanno considerate sicuramente positive.
Masini è stato ottavo nell'inseguimento individuale migliorandosi di ben 14".
Davvero una bella prova per questo atleta residente nel Mantovano ma bresciano di Pontevico, che si è poi ben destreggiato anche nel chilometro da fermo dove si è piazzato undicesimo. Una top ten e
appena fuori dai primi dieci della classe quindi in due specialità davvero molto difficili per mandare in archivio un evento iridato da considerare positivo.
Emanuele Bersini che in carriera vanta numerosi titoli italiani è stato undicesimo nell'inseguimento di quattro chilometri fallendo anch'egli per un nonnulla la top 10. Per Bersini sicuramente una prova positiva al cospetto del
gotha del ciclismo paralimpi-co mondiale.
I TITOLI IRIDATI sono stat i conquistati nel chilometro da fermo daTristen Chernove (Canada); Arnoud Nijhusi (Olanda) con Masini undicesimo di categoria; Joseph Berenyi (Usa) con Fabio Anobile ottavo; Alfonso Llamas Cabello (Spagna) con Andrea Tarlao nono. Nei 500 metri donne vittoria per: Li Jieli (Cina);
Alyda Norbruis (Olanda); Megan Giglia (Gran Bretagna); Cadena Cox (Gran Bretagna) dove Jenny Narcisi è stata dodicesima; Jufang Zhou (Cina). Nelle gare a
squadre in campo maschile si è imposta la Gran Bretagna, in quella femminile l'Olanda.
Il commissario dell'Uci Mo-hammed Belmahy si è espresso in termini positivi sul velodromo e sull'organizzazione nel corso di un intervento insieme al presidente federale Renato Di Rocco e l'assessore allo sport della regione nonché ex campione Antonio Rossi: una manifestazione che ha dunque incontrato il favore dei vertici internazionali e anche del pubblico sempre presente sugli spalti del velodromo monteclarense per tutte le giornate di gara. • A.MASS.
Successo per i mondiali paralimpici al velodromo di Montichiari
Emanuele Bersini insieme alla sua guida Riccardo Panizza
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 2
TELEVISIONE
Nicole continua a ballare su Rai 1
Tanti applausi, una standing ovation e qualche lacrima di commozione per l'esibizione di Nicole Orlando a "Ballando con le stelle", sabato sera su Rai Uno. L'atleta Fisdir biellese ha emozionato tutti ballando un freestyle in coppia con il suo maestro, Stefano Oradei (nella foto), che le è valso il passaggio del turno.
Al termine dell'esibizione, la ventiduenne ha dedicato la sua performance alla nonna, scomparsa l'estate scorsa, e a Enrico Papi, altro concorrente del talent condotto da Milly Caducei, già eliminato nelle precedenti puntate.
• L.B.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 3
Donne a 5 cerchi Laltra metà del cielo a Cinque Cerchi. Ci sono ancora pochi giorni per visitare la mostra fotografica "L!'emancipazione femminile vista attraverso i Giochi Olimpici" organizzata dal Panathlon International e allestita nel cortile del Municipio di Lecco. Passando a Palazzo Bovara si rischia di sorvolare distrattamente sui pannelli e le foto esposte, o di non accorgersene nemmeno. Ed è un peccato, perché vi è narrata una storia affascinante di emancipazione e di sport. Proprio lo sport è un microcosmo in cui leggere in filigrana, ove non esplicitamente, i cambiamenti della società. La prima donna che scelse di partecipare a un Olimpiade, la greca Sta
rnata Revithi, fu respinta. In realtà gareggiò da sola nella maratona, il giorno dopo quella ufficiale. Era la prima edizione, Atene 1896, e il barone De Coubertin, paladino dell'ecumenismo olimpico, era però netto sulla chiusura alle donne, da lui considerate inadatte alla pratica sportiva. Per avere le prime presenze ufficiali delle donne bisogna aspettare i Giochi di Parigi del 1900, nelle gare di golf, tennis e tiro con l'arco: il medagliere femminile resterà a lungo non ufficiale. La tennista inglese Charlotte Cooper diventerà la prima campionessa olimpica, oltre che vincitrice di cinque titoli individuali a Wimbledon. La chiave di svolta saranno le Olimpiadi
Mostra su sport ed emancipazione di Berlino del 1936, vergognosa messinscena hitleriana, al punto che come prova della buona volontà dei nazisti fu consentita perfino la presenza nella squadra tedesca di Helena Mayer, di origine ebrea. E qui ci fu il primo oro italiano con Trebisonda Valla, per tutti Ondina, negli 80 metri ostacoli. Dalla mamma volante Fanny Blankers Koen, quattro ori a Londra 1948, alle conquiste lente ma decisive delle donne islamiche, alle Paralimpiadi, la mostra racconta oltre un secolo di storia femminile attraverso l'epopea dello sport a Cinque Cerchi. La si può visitare negli orari di apertura del Municipio.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 4
SCHERMA
Fioretto, Bebé Vio si ferma ai quarti nel torneo ai Parigi (gp) - È uscita ai quarti del torneo di fioretto di Parigi, riservato sia ai paralimpici che ai normodotati. Parliamo di Beatrice «Bebé» Vio, che è stata battuta dall'ungherese Haymasi (10-15), che tira nella categoria A, dopo aver chiuso i gironi di qualificazione, con cinque vittorie su altrettanti assalti, nel primo e con quattro successi e una sconfitta, nel secondo.
Naturalmente la campionessa di Mogliano non si preoccupa più di tanto. «Sono molto felice di aver avuto l'opportunità di tornare nella capitale francese - racconta - con mio fratello, Niccolò e mia sorella, Maria Sole, che mi sono stati molto vicini, visto che ero anche senza maestro, come normalmente accade in altre gare. In altre parole hanno svolto il lavoro che svolge lo staff della nazionale quando andiamo in trasferta. Inoltre è stata una bella occasione per qualcosa di più di un allenamento. Infine ho avuto modo di fare anche turismo in una città meravigliosa».
Intanto si sta rimettendo in dubbio la classificazione nel gruppo B di Bebé e, probabilmente, dopo le Para-limpiadi, si riaprirà il contenzioso.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 5
Mondiali su pista: Anobile d'argento salva gli azzurri
Azzurro. Fabio Anobile impegnato in pista a Montichiari// REPORTER
Paraciclismo
Nell'ultima giornata il lombardo è secondo nello scratch C3 Pioggia di record
MONTICHIARI. Si sono chiusi ieri sera, al Velodromo Fassa Bortolo di Montichiari, i Mondiali di paraciclismo su pista 2016, ultimo grande appuntamento prima delle paralimpiadi di Rio.
Medagliere dominato dalla Gran Bretagna, che conferma la grande attitudine per le gare indoor, con Cina e Australia a completare il podio. L'Italia chiude lontana dalle grandi
con un solo argento all'attivo, conquistato da Fabio Anobile nello scratch della categoria C3 proprio nell'ultimo giorno di gare.
Il ragazzo di Saronno, classe '93 della Forestale e già medagliato ai mondiali su strada nel 2013 e 2014, è battuto in volata solo dal russo Alexsey Obydennov. Ma ora Fabio, dopo il grave incidente in moto che nel 2011 rischiò di bloccargli la carriera, è a tutti gli effetti nell'elite del paraciclismo e può guardare con ottimismo a Rio de Janeiro, dove potrebbe togliersi più di una soddisfazione.
Oltre a quello dello scratch
L'anello monteclarense regala prestazioni da incorniciare soprattutto a cinesi e britannici
maschile, sono stati assegnati altri quattro titoli iridati e sono stati fatti segnare ancora due record del mondo, il nono e il decimo della competizione. Dato che conferma la velocità della pista bresciana e soprattutto quanto il tasso tecnico dei Mondiali di Montichiari sia stato alto, sicuramente per l'imminenza dell'evento clou dell'anno, le paralimpiadi, a cui l'Italia parteciperà per la posizione nel ranking mondiale. La scelta degli atleti, invece, verrà riservata ai commissari tecnici in base allo stato di forma e alle prestazioni stagionali.
Quanto ai record, nello sprint a squadre la compagine britannica composta da Rolfe, Butterworm e Cundy ha fermato il cronometro a 49"230.
Fuori già nelle qualifiche della mattina il team italiano con Giancarlo Masini, atleta del 1970, nato a Pontevico ma residente a Castiglione delle Stivie-re e frequentatore del velodromo monteclarense, Michele Pittacolo e Andrea Tarlao. L'altro record di giornata lo fa segnare in qualifica la coppia australiana Jessica Gallagher-Ma-dison Janssen, nello sprint categoria B, con lo strepitoso tempo di 11 "045. Nei precedenti giorni, sempre in qualifica, avevano ottenuto il primato mondiale lo slovacco Metelka, nell'inseguimento individuale
C4, il cinese Z. Li, della categoria CI, e la britannica Gi-glia, nell'inseguimento e anche nei 500 metri cronometrati.
Le altre prestazioni da record le han fatte segnarel'ame-
ricana Morelli, nell'inseguimento C4, l'olandese Nijhuis, nel chilometro cronometrato C1, la cinese J. Li, nei 500 metri C1, e la britannica Cox della categoria C4. //
ANDREA MEDAGLIA
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 6
Il centrosinistra ripresenta Farnetani Castiglione: il primo cittadino incassa la fiducia della coalizione, parte il tour per incontrare i cittadini » CASTIGLIONE DELLA PESCAIA
La coalizione di centrosinistra castiglionese, composta dal Pd, Psi, Rifondazione Comunista-Possibile e Obiettivo Castiglione, conferma la piena fiducia al sindaco uscente Giancarlo Farnetani, per la ricandidatura alla guida del Comune per il prossimo quinquennio.
«Sono orgoglioso della fiducia che i partiti di centrosinistra hanno riposto nella mia persona - dice Farnetani - e sono pronto per portare in fondo l'azione di rilancio dell'economia locale e del territorio nei prossimi cinque anni. La coalizione ha funzionato, per
la prima volta un'amministrazione a Castiglione della Pescaia è rimasta invariata per tutta la durata della legislatura, sia come membri di giunta che come deleghe, segno di una buona intesa e capacità di lavorare in team. La nuova squadra verrà selezionata per garantire insieme continuità e rinnovamento, e la lista sarà composta per una metà da elementi nuovi, anche provenienti dalla società civile. Nei prossimi giorni come amministrazione presenteremo il rendiconto di mandato, che abbiamo anche inviato alle famiglie».
Il sindaco Giancarlo Farne
tani, nato nel 1952, ha impiegato la propria vita professionale nel settore dell'associazionismo, dove rappresenta un vero e proprio punto di riferimento per imprenditori e commercianti a livello regionale; impegnato in politica sin da giovanissimo, è stato assessore e sindaco del comune di Castiglione dal 1975 al 1990, poi consigliere comunale a Grosseto, assessore provinciale, e ancora consigliere a Castiglione, per tornare sindaco dal 201 lai 2016.
Sposato, una figlia e un nipote, è animato da una passione incontenibile per lo sport, che l'ha condotto, nel passato
alla guida della locale squadra di hockey su pista, che ha militato nelle massime serie, e poi da sindaco a portare a Castiglione le Paraolimpiadi e una tappa del Giro d'Italia di ciclismo, trovando nello sport la chiave per destagionalizzare le presenze turistiche. Grazie a tutto queste azioni, oggi, Castiglione della Pescaia è la quarta località toscana per presenze turistiche.
Confermando la fiducia a Giancarlo Farnetani, il centrosinistra castiglionese si candida così a continuare a svolgere una valida e seria politica di governo del territorio.
Il sindaco di Castiglione Giancarlo Farnetani
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 7
PARALIMPICI
CORSO RECORD (c.arr.) Oxana Corso ha stabilito il record mondiale sui 400 (cat. T35) con 1"I9"44 al Grand Prix di Dubai.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 8
PARALIMPICI • PISTA D'ARGENTO (c.arr.) Il comasco Fabio Anobile porta all'Italia la prima medaglia nell'ultima giornata dei Mondiali su pista di paraclismo, a Montichiari (Bs). Anobile, 23 anni, ha vinto l'argento nello scratch (cat. C1-C2-C3), cedendo di una ruota al russo Obydennov. Nell'altra finale dello scratch (cat. C4-C5) sesto Tarlao, sesto, e nono Pittacolo. Nel medagliere, prima la Gran Bretagna (8 ori, 5 argenti e 4 bronzi) seguita da Cina, Australia e Usa.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 9
Il materano Di Marzio è terzo Buon piazzamento col sesto posto per il lucano Tarsia
ANGELO MORIZZI
• MATERA. Per due giorni Matera è stata la capitale del tennistavolo paralimpico. Nel Pa-laSassi, infatti, è andata in scena l'ottava edizione dei campionati italiani Fisdir 2016, organizzati dall'Asd Pegasus Aias di Matera. L'evento ha avuto il patrocinio di Comune, Regione Basilicata, Comitato Matera 2019 e Aias Nazionale. Alla cerimonia di apertura sono intervenute numerose personalità civili, militari, religiose, del mondo del volontariato e dell'associazionismo sportivo. Presenti il questore Paolo Sima, mons. Pierdomenico Di Candia, l'on. Maria Antez-za, l'assessore regionale Luca Braia, l'assesore comunale allo Sport Massimiliano Amenta, la responsabile locale dell'evento Gabriella Savino, il direttore generale dell'Aias Livio Valvano, il presidente della società organizzatrice Giulio Bagnale, i presidenti Fisdir nazionale Gaspare Maielli e regionale Michele Giorgio, il tecnico nazionale Salvatore Palermo e il materano Pietro Giuralongo, il presidente regionale Cip Rosanna Fabrizio, il presidente del Coni di Basilicata Leopoldo Desiderio e il referente Coni provinciale Eustachio Tortorelli, i volontari
della Croce Rossa Italiana e i rappresentanti della Fi-tet, la Federazione italiana di tennistavolo. In gara una cinquantina di pongisti provenienti da tutta Italia, che hanno dato vita a match di interessante valore agonistico. In evidenza, tra i materani, Emanuele Di Marzio, che ha
conquistato la medaglia di bronzo nel doppio promozionale. Bene anche Filippo Tarsia, sesto nella categoria C 21. Entrambi gli atleti sono tesserati con la Pegasus Aias Matera. Nella categroia TT11 maschile ha vinto Giacomo Abate dell'Asd Radiosa, in quella
femminile Gessica Spampinato dell'Albatros di Zafferana Etnea. Nella Classe C 21 maschile ha primeggiato Matteo Giorno del Fai sport, mentre tra le donne Nadia Cannonieri della Sport Life Onlus, giunta terza, in graduatoria, dietro ad Alberto Mondino del Vivalda e a pari merito con Francesco Asaro (Disabili Mazara). Nella classe Singolo Roberto Busardò del Radiosa. Nel Doppio maschile TT 11 Giacomo Abate e Lorenzo Rione Fili, mentre nel Doppio Femminile hanno trionfato Valentina Geraci Gessica Spampinato. Nel Doppio maschile C 21 primo posto per la coppia formata da Matteo Giorno e Alberto Mondino. Giacomo Abbate e Gessica Spampinato si sono imposti nel Doppio Misto TT 11. Nel Doppio maschile Promozionale, invece, si sono affremati Roberto Busardò e Renato Manuel Lacerati, mentre nel doppio misto Promozionale l'hanno spuntata Laura Molesini e Devis Proteo. In sostanza è stata una kermesse molto ben riuscita, che ha dato lustro e visibilità ulteriore alla città dei Sassi, promuovendo i valori dello sport paralimpico. Espressi alla grande attraverso decine di spettacolari ed emozionanti confronti. Davanti a un pubblico numeroso, competente e partecipe.
UNA FASE DEL DOPPIO Un'avvincente partita nel corso della kermesse che si è svolta negli ultimi due giorni
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 10
IN GARA un pongista durante le gare che si sono disputate nel PalaSassi. In basso, una panoramica degli otto campi disseminati sul parquet
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 11
SERIE A IN CARROZZINA
Il Gsd Porto Torres blinda i playoff Decisiva vittoria a Padova. La DinamoLab si arrende al Giulianova
» SASSARI
Gioie e dolori per le sarde della serie A di basket in carrozzina. Stoccata da playoff per il Gsd Porto Torres che vincendo sul parquet di Padova (85-74), con due giornate di anticipo sullo stop di regular season, si assicura matematicamente un pass per la fase finale del campionato. I portotorresi, pur privi della loro guida in panchina- coach Sara Cappellini è dovuta restare in Sardegna per problemi familiari -, hanno sopperito agli infortuni di Ruggeri, McPhee e Canu con i 35 del solito Scott e 24 punti di Edwards, hanno stretto i denti e azzannato un match che poteva riservare delle insidie e ha invece regalato ufficialmente il passaggio alla post season ai ragazzi del direttore tecnico Alessandro Rais: «É stata una partita dura - dice il dirigente del Gsd Porto Torres -. I ragazzi hanno però reagito alla grande, trovando in Edwards un ottimo terminale offensivo. La qualificazione ai playoff è il giusto premio a dei
La DinamoLab Sassari si è arresa in casa al Giulianova
ragazzi che da ottobre non si sono mai risparmiati».
Giornata amara invece per la DinamoLab, neopromossa sassarese che messa al sicuro la conferma della categoria è inciampata nel forte Giulianova, cedendo agli abruzzesi al Pala-Serradimigni per 64-37. La De-co Amicacci fa sua la gara già nel primo tempo, condizionando da subito l'inerzia del match. Giulianova nova in Mar-chionni e Balcerowski i suoi tra-scinatori, mentre la Dinamo-Lab del tecnico Salvatore Cher-
chi non riesce a mettere in campo la grinta necessaria a respingere l'offensiva abruzzese. I biancoblù di casa restano in partita solo a sprazzi, fanno i conti con la rabbia del Giulia-nova, figlia dell'eliminazione dalle coppe e della scossa data dal cambio di allenatore, chiudono con una sconfitta la penultima gara casalinga ma già si concentrano sui prossimi due impegni, ultime due gare della serie A di basket in carroz
zina. Giovanni Dessole
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 12
Fabrizio Macchi incontra gli studenti ISTITUTO COMPRENSIVO II campione paralimpico parlerà dello sport per tutti VARESE - (r.p.) Sport per tutti, sport di tutti": potrebbe essere lo slogan delle reti televisive (Rai e Mediaset senza distinzione) se solo avessero la bontà di mostrare a dovere anche le discipline minori. Invece è "solo", si fa per dire, lo slogan scelto dall'istituto comprensivo Varese 2 per una serie di iniziative a sfondo educativo che coinvolge in particolare gli alunni delle classi quinte delle elementari e la media Silvio Pellico. Questa mattina alle 10 è in calendario un incontro d'eccezione con Fabrizio Macchi, plu-rimedagliato campione nelle discipline paralimpiche del canottaggio e, in maggior misura, del ciclismo, autentico portavoce di Varese in tutto il mondo. La perdita di una gamba causa un tumore osseo che lo colse in giovanissima età non gli ha impedito di eccellere in ambito sportivo a livello internazionale, di formarsi una famiglia e, in definitiva, di
centrare i principali obiettivi della propria vita; di conseguenza, è facile prevedere che la testimonianza dell'atleta varesino (portacolore del Gruppo Sportivo Forestale) ai piccoli studenti sarà quella di mettere caparbietà, convinzione, passione nel cercare di raggiungere i traguardi che ci si prefigge, dentro e fuori l'ambito sportivo. Il programma della mattinata (nell'aula magna della media di via Appiani) prevede alle 10 il saluto da parte della dirigente, Anna Maria Politi, cui seguirà la proiezione di un breve filmato sulla vita e le imprese dell'atleta. Poi il suo intervento e spazio per eventuali domande da parte dei ragazzi, prima di assistere alla proiezione di immagini che documentano le attività sportive con disabili, lavoro svolto dai docenti di scienze motorie e sportive. Chiuderà la testimonianza un "saluto in musica" e un piccolo dono realizzato dagli allievi.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 13
Un'UnipolSai extralarge Il Parma fatto a pezzettini
UnaBriantea travolgente Parmabecca 107punti Basket in carrozzina. Per l'Uni poi record stagionale di segnature Ruiz fenomenale con 8 triple «Spero di potermi ripetere»
UNIPOLSAIBRIANTEAB4 107
LAUMAS PARMA
UNIPOLSAIBRIAHTEA84:Schiera4Bell17 Santarelli 2, Ruiz 35, Sagar 11, Carossino 15, Choudhry 17, Nava 6. Ali. Bergna.
LAUMASPARMA:Stavinskas9,Malangoni 2, Reggio 15, Allegretti 1, Rovina, Fagioli 19, Biazzi, Franchina. Ali. Piccione.
PARZIALI: 31-9; 55-19; 76-33.
ARBITRO: Toschi eTrematerra.
SEVESO
LaUnipolSaiBriantea84 va a valanga contro il fanalino di codaLaumas Parmaefirmailre-cord di punti in stagione: 107. Nel frattempo SantaLuciaRoma vince contro Varese per 65-28, Giu-lianovahalameglio sul campo di Sassari per 37-64 e Porto Torres
sfodera anchelei un turno "corsaro" passando a Padova (74-85).
In classifica: Roma a 30 punti,
Cantùa28,Giulianovaa26ePorto Torres a 24. Adue turni dalla fine della stagione regolare saranno queste quattro squadre agiocarsi lo scudetto nelle finali tricolore.
Grandi numeri Tornando allagara coniparmen-si, laUnipolSai sfoderaunaprova tutta sostanza con il risultato già al sicuro dopo i primi due quarti. Eroe di giornata: JordiRuizcon35 punti, di cui 8 triple, e 6 assist; per luiun7/9dallalungadistanzanei primi dieci minuti. Seguono: BrianBellconl7 punti, 6 rimbalzi e 11 assist; Gaz Choudhry con 17 punti e 7 assist; Ian Sagar con 7
rimbalzi e 11 punti; Filippo Carossino con 15 punti e 6 rimbalzi.
Poco da dire sulla partita con i brianzoli già sul31-9 dopo 10'. Nella secondafrazione non cambiala musica con i locali che siportano sul +32 dopo 6'(46-14). Nella restante parte dell'incontro la Briantea84 allunga a dismisura, concedendo poco o nulla aParma: 76-33 al 30' e 107-46 finale.
«Oraunasettìmanadifuoco» «Grande prestazione, spero di poterla ripetere - il commento di Ruiz -. L'importante è che in tutte le partite ci sia sempre uno spettacolo che faccia divertire il nostro pubblico. L'unica svista è statala gara persa in casa con Porto Torres, una sconfitta arrivataper un momento didebolezzadopo la vit-
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 14
toria in Coppa Italia. Adesso che arriviamo dal successo nel girone di Coppa Campioni, non potevamo permetterci altre sorprese».
L'allenatore Marco Bergna: «Partita oggettivamente mai in forse - la disamina -. Ho chiesto alla squadra di giocare conlamen-talitàgiusta, grintae cuore in campo dasubito. Giocare contro Par-ma,menoorganizzata,senzanu]la togliere all'avversario, non è facile. Noi abbiamo tirato bene, sono soddisfatto. 107 Dunti non sono
facili da realizzare. Ora abbiamo unasettimana di fuoco conleNa-zionali, non sarà una Pasqua di riposo pertuttìigiocatorieperme sullapanchina dell'Under 22. Poi ci aspetta lapartita contro Giulia-nova dove ritroveremo l'ex allenatore Briantea, Malik Abes».
• Poco da dire sulla partita coni brianzoli
già sul 31-9 dopo 10 minuti
I Coach Bergna «Ho chiesto alla squadra di giocare con la mentalità giusta»
Jordi Ruiz assoluto protagonista del match con Parma nel quale ha realizzato la bellezza di 8 triple
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 15
ATLETICA PARALIMPICA Maspero costretta al forfait tricolore Una banale sindrome influenzale ha impedito a Federica Maspero di essere al via ai campionati italiani paralimpi-ci di atletica leggera. La trentasettenne canturina ha dovuto rinunciare apartecipare ai 60 metri e ai 200, nella categoria T43. La comasca avrà modo di rifarsi fra alcune settimane con gli Italian Open Cham-pionships 2016, meeting internazionale di atletica paralim-pica e tappa italiana del circuito IPC Athletics Grand Prix, che si svolgeranno a Grosseto dall'8 al 10 aprile, CANS.
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 16
Federica, una fuoriclasse con Maria Quando esserci è la cosa più importante (anche in semifinale)
di Felice Staboli
Sabato sera a Ravenna c'erano tanti cremonesi che hanno seguito la
Pomi nella semifinale di Coppa Italia di volley femminile. E' andata male e questo già appart iene alla cronaca. Ma, al di là della sconfitta, è giusto fermarsi un attimo e sottolineare anche il significato di una serata così. Era toccato qualche settimana fa alla Vanoli arrivare ad una semifinale di Coppa, poi persa con Milano, passando per la cruna di Sassari al termine di una part i ta che è già nella storia. Quella della Vbc Casalmag-giore non ci andrà — probabilmente — o se lo farà sarà soltanto per il suo — incredibile — epilogo negativo. Ma esserci è spesso la cosa più importante e per nulla scontata. Ci sono altri appuntamenti che scandiranno la stagione della squadra di Barbolini. Uno arriva subito dopo Pasqua e sarà nientemeno che la Champions. A forza di dirlo e di sentirlo, anche questo rischia di finire nel calderone delle abitudini. Cosa che non merita,
perché di solito, se va bene, la Champions si vede solo in tv. Sì, ma la Champions degli altri. Quindi, archiviata la Coppa Italia, guardare avanti. C'è molto da vedere, ancora.
Si mantiene ai suoi livelli massimi la Vanoli. Part i ta dopo parti ta, la squadra di coach Pancotto si conferma formazione di rango. Finito da un pezzo l'effetto sorpresa, la Vanoli gioca ogni partita come una finale. Le parabole sono diventate iperboli con asintoti che guardano verso un infinito ancora tutto da scoprire. Il basket vive il suo momento di splendore anche a Crema, con la Tecmar che sente profumo di massima serie e l'E-rogasmet ai play off. Un doppio binario che renderà la primavera molto, molto calda.
Merco led ì la Cremonese va a Padova, dopo aver vinto con Piacenza. Ultimi bagliori di una stagione che avrebbe potuto e dovuto dare molto di più. Da qui alla fine ci giochiamo tutti tut to, ha detto in sett imana mister Rossitto. E su questo non ci sono dubbi.
Al Trofeo città di Milano, la Fisdir (nuoto disabili) ha proposto una selezione della nazionale con atleti della Lombardia e Veneto. In vasca Marco Di Silverio, Paolo Zaffaroni, Francesco Piccin-ni, Dalila Vignando, Sabrina Chiappa, la cremonese Maria Bresciani, Martina Villa-nova e Gianmaria Roncato. Risultati tecnici di rilievo con due record europei Dsi-so sbriciolati nei 50 farfalla femmine da Maria Bresciani in 39" 38 (tempo che le varrebbe il prossimo Mondiale) e da Sabrina Chiappa nei 50 rana femmine con 51 09. Le gare saranno trasmesse stasera alle 19 su Raisport. Alla fine sono arrivati anche i complimenti da Federica Pellegrini. Maria Bresciani ha molti amici, sia nella vita che sui social. Lei ne parla così: «Non sono veri e propri amici, sono i miei fans». Comunque sia, ogni volta che vince o si parla di lei, le visualizzazioni su Facebook sono tantissime. E chissà cosa accadrà oggi, che ha accanto una fuoriclasse come Federica Pellegrini, probabile portabandiera a Rio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SPORT
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO Pag. 17
NUOTO PARALIMPICO
Il trio pavese conquista sette ori e sei titoli italiani
» PAVIA
L'Aics Pavia brilla a Reggio Emilia nella decima edizione dei Campionati Italiani di Nuoto Pa-ralimpico. Sono tre le nuotatrici pavesi presenti sui tuffi di partenza per essersi guadagnate il diritto per gareggiare, evento a cui hanno partecipato 173 atleti di 56 società. Il giovane trio, guidato dal tecnico Cinzia Painelli, ha raggiunto un risultato storico per il nuoto paralimpico provinciale, conquistando sei titoli italiani e guadagnando sette medaglie d'oro, una d'argento, una di
bronzo e un titolo italiano assoluto di categoria. Il capitano Giulia Bellingeri ha vinto la medaglia d'oro nei 100 rana categoria SB07, con il tempo di 2'18"82, conquistando il titolo di campione d'Italia, e stabilendo il nuovo record di categoria. Bellingeri ha partecipato alla finale open, dove, con il tempo di 2'16"11, ha stabilito il record italiano di categoria. Belingeri ha vinto la medaglia d'oro nei 200 misti in 4'18"67. Camilla Luscrì si è aggiudicata l'oro e il titolo italiano di categoria nei 100 rana SB13 con il tempo di 1 '45"05. Nella fi-
naie open ammessa per aver vinto la gara di categoria, Luscrì ha vinto la medaglia d'argento con il tempo di l'45"20. Infine ha vinto oro e tiolo anche nei 100 stile categoria S13 con il tempo di l'18"42. Monica Boggioni ha vintoi oro e titolo italiano nei 100 stile categoria S06 con il tempo di l'26"04 ed è andata in finale open, che si è aggiudicata con il tempo di l'26"60. Infine ha vinto oro e titolo di categoria anche nei 400 stile, mentre nella finale open è salita sul terzo gradino del podio.
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STRADA E PISTA. Le due palermitane in gara sabato a Cardiff. Ai tricolori paralimpici record italiani per Dori, Marino e Criscione
Silvia La Barbera e la Incerti ai Mondiali di maratonina
SPARTAK DOCI E SALVATORE DELL'AQUILA
LORENZO MAGRI
La Sicilia si tinge di azzurro. Il Direttore Tecnico Organizzativo delle squadre nazionali Massimo Magnani ha infatti ufficializzato la composizione del team azzurro che prenderà parte ai Campionati del Mondo di mezza maratona in programma sabato a Cardiff. In Galles saranno sei gli atleti azzurri in gara sulla distanza classica dei 21,097 km e la lista di selezionati per questa prestigiosa rassegna iridata è aperta dalla campionessa europea di maratona, la palermitana Anna Incerti, 3 6 an
ni, che difende i colori della Fiamme Azzurre.
A fare compagnia all'allieva del prof. Tommaso Ticali ci sarà l'altra palermitana Silvia La Barbera (Gs Forestale) protagonista azzurra della stagione dei cross in Italia.
Ecco tutti gli altri azzurri in gara sabato ai Mondiali di mezza maratona a Cardiff: Stefano La Rosa (Carabinieri), Rosaria Console (Fiamme Gialle), Veronica Inglese e Laila Soufyane (Esercito).
Una convocazione per la Incerti che arriva alla vigilia della conclusione della vicenda che vede coinvolta ingiustamente la fondista palermitana. Oggi infatti dovrebbero conoscersi le decisioni della Prima sezione del Tribunale nazionale antidoping del Coni sui casi di eluso controllo relativi ai primi otto atleti deferiti dalla Procura della Federazione italiana di atletica e dell'elenco fa parte la Incerti (già qualificata per la maratona dei Giochi di Rio), insieme a Silvia Salis, Ruggero Pertile, Fabrizio Donato e Daniele Meucci, Andrew Howe, Andrea Lalli, Daniele Greco, tutti deferiti per la presunta violazione dell'articolo 2.3 delle norme
sportive antidoping, dunque l'eluso controllo.
Dalla strada alla pista con Ancona che ha ospitato sabato e ieri i campionati italiani paralimpici indoor ed invernali lanci con la Sicilia ancora una volta grande protagonista. Tra i numerosi risultati di rilievo ottenuti dalla Sicilia dagli atleti della Poi. Parco Palermo; Handy Sport Ragusa e Poi. Aspet Siracusa, da registrare ben quattro nuovi record italiani.
I nuovi primati portano la firma del fondista albanese Spartak Doci, l'allievo del prof. Salvatore Dell'Aquila, che per i colori della Poi. Aspet Siracusa, ha vinto due titoli nella categoria T37 con i nuovi record italiani di categoria: 2'20"74 sugli 800 e 4'41 "30 sui 1500.
Gli altri due record portano la firma di due lanciatori della Handy Sport Ragusa, la società del presidente Francesco Iacono, che dopo aver vinto la prima prova di qualificazione ai tricolori di Ragusa, ad Ancona ha ottenuto risultati importanti soprattutto nei lanci. Hanno ottenuto i nuovi record italiani Carmela Marino, 7,02 nel disco F32-34 e Maria Criscione con 7,72 nel giavellotto F34.
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LA DUE GIORNI DI CASTELGANDOLFO. Assegnati i titoli tricolori 2016 di fondo sui 5.000 metri con i siciliani protagonisti
Irene e Samuele Burgo, Petracca e Ravalli d'oro Quartetto doc. I due siracusani e i due megaresi hanno sbaragliato il campo. Ancora medaglie con la Murabito
La Sicilia fa festa ai tricolori di canoa velocità di fondo che ieri a Castelgandolfo assegnava i titoli 2016 sui 5000 metri con circa 900 atleti presenti in acqua, dopo l'esordio il giorno prima sulle distanze brevi dove erano arrivati i primi squilli isolani con i successi nel Kl 200 senior della messinese Norma Murabito nella gara che aveva visto al 3° posto la siracusana Irene Burgo, mentre nel Kl 200 senior maschile il successo andava al palermitano Andrea Domenico Di Liberto (Se Trinacria) e nella paraca-noa senza avversari il megarese Salvo Ravalli (Poi. Canottieri Catania) già qualificato per i Giochi di Rio e vincitore nel Kll senior
Sui 1000 metri ha preparato la festa di compleanno Samuele Burgo (Ce Are-tusa) con il siracusano che ha vinto la prova junior e ieri oltre per i 18 anni la torta è stata tagliata per il titolo tricolore sui 5000 metri junior vinto in 20'47"70, nella gara che ha visto al 4° posto il suo compagno di squadra Benedetto Mollica (21'08"80).
Nella categoria senior femminile, nel Kl dominio della megarese Cristina Pe
tracca (Marina Militare) che fa suo il titolo chiudendo con il tempo di 22'54"10. Sempre al femminile, nel K4 Fiamme Azzurre protagoniste in 20'44"90 con la vittoria di Sofia Campana, la messinese Norma Murabito, Alice Fagioli e Francesca Zanirato.
Ancora festa a casa Burgo con il papa-allenatore Maurizio e la mamma Silvana Gambuzza che oltre per l'impresa firmata da Samuele, hanno gioito per il
bis tricolore di Irene che anche quest'anno ha fatto suo il titolo nel Kl 5000 chiudendo con il tempo di 22'30"10 precedendo Agata Fantini e la palermitana Agnese Celestino (Se Trinacria).
Nella categoria ragazzi vittoria nel CI del palermitano Manuel Cordovì della Se Trinacria che chiude in 27'20"60 e nel C4 sempre sui 5000 metri, argento alla Canottieri Trinacria Palermo (Francesco Prestigiacomo.Jospeh
Barone, Riccardo Garofalo, Giorgio Miuccio) in 25'30"10. Nel Kl è invece arrivato il bronzo di Giovan Battista Analdi della Canottieri Trinacria che ha poi ha chiuso al 5° posto nel K4 ragazze
con Alexia Bianco, Silvia Di Bartolomeo, Giulia Garofalo e Aurora La Parola.
Nel K4 junior maschile, argento per la Canottieri Trinacria con Alessandro Di Liberto, Danilo Galeano, Giorgio Gambino Greco e Davide Musso, con la società palermitano argento anche nel C4 con Alberto Cerami, Alessandro La Bua, Riccardo Madonia e Pietro Rapi-sarda.
Nel Kl junior femminile, argento per Giorgia Mollica (Ce Siracusa) in 24'02"76.
Nelle finali paralimpiche, podio tutto siciliano nella finale del Kl sui 2000 metri con Salvo Ravalli che ha preceduto il compagno di squadra Andrea Bia-
gi, 11 '11 "10 per il megarese e 14'05"20 per l'etneo. Per Ravalli procede nella maniera migliore l'avvicinamento all'appuntamento olimpico di Rio, mentre per tutta la canoa velocità italiana la corsa è tutta in salita, anche se questa due giorni di Castelgandolfo ha fattove-dere delle ottime cose che lasciano ben sperare in vista delle qualificazioni di Duisburg
L. MAC.
Dominio incontrastato. Una due giorni di grande canoa, in palio i titoli di fondo con protagonisti i big siciliani da Samuele Burgo a Salvo Ravalli e Irene Burgo (i tre nella foto a sn.); Cristina Petracca (al centro) e Norma Murabito (a sn.) che hanno sbancato il podio insieme ad un nutrito gruppo di siciliani
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EVENTO Solito pienone per la cerimonia di consegna dei Premi ieri nell'Aula Magna dell'Università
I campioni dello sport reggiano in passerella lì sindaco Vecchi ha annunciato importanti investimenti in tema di impiantistico
La festa del Coni
C onsueto pienone per la tradizionale cerimonia di
consegna dei Premi CONI, andata in scena presso l'Aula Magna "Manodori" dell'Università degli Studi di Reggio Emilia, per l'organizzazione del CONI Point Reggio Emilia, con il patrocinio del Comune e della Provincia, e con la compartecipazione della Fondazione per lo Sport. A fare gli onori di casa Doriano Corghi, delegato provinciale del CONI Point reggiano, e Umberto Suprani, presidente del CONI Emilia Romagna. Quindi i saluti del sindaco Luca Vecchi, del presidente della Provincia Giammaria Manghi, e di Andrea Rossi, sottosegretario alla presidenza della Regione. In sala le massime Autorità, militari, civili e religiose, coinvolte nelle premiazioni, e la Champions Lea-gue femminile, che il 26 maggio sarà in palio al Mapei Stadium
di Reggio Emilia, accompagnata dall'arbitro internazionale Graziella Pirriatore.
A seguire, la consegna di Stelle al Merito Sportivo di Bronzo, Palma al Valore Tecnico di Bronzo, Benemerenze, Medaglie al Valore Atletico, Premi Speciali, Benemerenze Giornalistiche, e i riconoscimenti a campioni del mondo, d'Europa e d'Italia. Nel corso della cerimonia, condotta dallo speaker Giorgio Del Rio, ha trovato spazio anche un video riepilogativo sui Giochi Internazionali del Tricolore 2015, che ha visto il CONI tra i principali promotori. Tratto comune di tutti gli interventi il riconoscimento di un valore sociale allo sport e al volontariato sportivo. Sulla stessa lunghezza d'onda Comune, Provincia e Regione, in tema di un'impiantistica da migliorare. "Non posso che ringraziare società e dirigenti -le parole di Corghi - per il grande lavoro che svolgono, anno dopo anno, in situazioni non semplici. Dietro agli atleti d'elite, che danno lustro alla nostra provincia, c'è un mondo non meno degno d'attenzione". "Sport di base e volontariato sono una potente infrastruttura educativa - l'intervento del
sindaco Vecchi - La scelta della nostra Amministrazione è sempre stata quella di investire sullo sport, ma è necessario mettere mano a un'impiantistica importante ma datata". Ha annunciato importanti investimenti, come la sistemazione del terreno del Mirabello e un milione di euro per le palestre.. Una bella notizia per tutti gli sportivi presenti.
Manghi: "Il Movimento Sportivo è pietra miliare della società civile, come al solito cercheremo di fare la nostra parte. Grazie non solo ai premiati, ma anche a chi contribuisce quotidianamente alla diffusione di valori positivi".
Rossi: "Il 25% della popolazione regionale è sportivo, quindi stiamo parlando di un movimento che rappresenta una infrastruttura unica nel suo genere. Il legame tra Regione e sport è sempre più forte".
Suprani: "Questo appuntamento annuale testimonia vitalità e serietà del movimento sportivo reggiano. Le società hanno valore educativo, dobbiamo fare in modo di non lasciarle abbandonate a loro stesse".
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Dall'alto In basso e da sinistra a destra, alcuni momenti della maxi premiazione Ieri
nell'Aula Magna dell'Università, (foto Sergio Volo e Darlo Femlano)
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L'elenco completo dei premiati L ' e l e n c o c o m p l e t o d e g l i o l t r e 1 0 0 p r e m i a t i Stelle al Merito Sportivo di Bronzo: Emore Giuseppe Manfredi, Ivan Mantovi, Celso Menozzi, US Reggio Emilia Pallacanestro, Ugo Riccardi, lames Strozzi Palma di Bronzo al Valore Tecnico: Decimo Fontane» Benemerenze: Antonio Apicela, Maria Azzolini, Anna Bertarelli, Loca Berteli, Milena Bertolini, Daniele lori, Mariella lotti, l o r i n o Pedroni, Michele Vender, Franco Zanichelli, ASD Tae-kwondo Tricolore Reggio Emilia, ASD Nuoto Club II Sesamo Medaglie al Valore Atletico. Oro: Manuel Zambelli e Alex I o l i (motonautica). Argento: Klara Fontanesi (turismo equestre). Bronzo: Giorgio Berto! (pesca sportiva), Michele Calvi 1 leggera), Federico Coscelli (tiro dinamico), Fabiana Costi e Giulia Nasuti (calcio), Pederzoli Bedani (bridge), Gabriele Torelli (automobilismo) Campioni del mondo: Damiano Avigni (turismo equestre, Cà Cum Rarn (bocce, Olimpia Correggio), Gregorio Paltonieri (nuoto, Coopernuoto), Emesto Pedroni (i downhill, Pedroni Kyub), Francesca Porcellato (handbike, Apre Olmedo), Michael S (turismo equestre, NTPA), Ferruccio Gabba, Giuliano Prandi, Francesco Reverberi (pesca sportiva a squadre, Pasquino) Campioni d'Europa: Gianpaolo Bolondi (atletica leggera, Sintofarm), Matteo Friggeri (baseball, Poviglio), Laura Giacomini (taekwondo, Tricolore), Andrea Silvia Montanari ( so la l i , Nazionale Italiana), Alex Zilioli (motonautica, Boretto Po) Benemerenze giornalistiche: Mattia Mariani (direttore TeleReggio), Giovanni Mazzoni (direttore TeleTricolore) Premi Speciali: Bardiani CSF Pro Team, CSI Reggio Emilia, Tricolore Sport Marathon, Francesco Messori, Reggiana Calcio Femminile, Istituto scolastico Comprensivo Carpine-ti-Casina Campioni Italiani Individuali Atletica leggera: Fabio Pine! (Al. Castelnovo Monti), Said El Otmani, Isabella Modini (Atletica Reggio), Paolo Battelli, Massimiliano Bogdanich, Zaynab Dosso, Ivana lozzia, Gloria Marconi (Corradini Excelsior), Giancarlo Masoni, i (Podistica Biasola), Giulia Botti, Sara Pademi (Self Atletica) Bocce: Elisa Luccarini (Olimpia Correggio)
Handbike: Francesca Porcellato (Apre Olmedo) Kayak: Emanuele Benatti, Dario Grossi (Team Boretto Po) Motonautica: Alex Zilioli (Boretto Po) Nuoto: Gregorio Paltrineri (Coopernuoto) Nuoto FISDIR: Kevin Casali (Tricolore), Filippo Meulli, Milena Lodi, Marco Pantaloni, I Sacchi, Elisa Scansarli (Uninuoto} Pesca sportiva: Andrea Aguzzo! (Vairone), Silvina Turrini (Gatto Azzurro), Emanuele Sassi (Pasquino) Rally: Ivan Ferrarotti Taekwondo: Liam Vezzani, Bianca Pantaleoni, Alessia Korotkova, Laura Giacomini (Taekwondo Tricolore) Tiro a segno: Matteo Cagossi (TSN Reggio Emilia) Tiro a segno FISPES: Massimo Croci, Giovanni Bertani (Atletico H) Tiro con l'arco: Fabio Azzolini, Cinzia Stazzoni (Ypsilon Arco Club), Luca Palazzi (Arcieri Orione) Tiro dinamico sportivo: Giacomo Bolzoni, Federico Coscelli (AITPS Reggio Emilia e Sassuolo
Campioni d'Italia Studenteschi: Atletica Leggera: Alessia Baldini (Fermi Rubiera), Giulia Leonardi (Liceo Moro) Campioni d'Italia a squadre Atletica leggera: Corradini Excelsior (Societari Assoluti Ivana lozzia, Daniela Pateriini (Corradini Excelsior-Corsa in Montagna staffetta) Baseball: Filippo Bertolini, Paul Macaluso (Rimini Baseball) Bocce: Giuliano Ganassi, Mauro Santini, Michael Tosini (Sammartinese-Tema) Danza sportiva: Arcadia Professione Danza (Rock n' Roll formazione Girl U15); Roland Kapidani, Roberta Morselli (Arcadia Professione Danza-Tango Argentino)
Hockey su prato: Hockey Città del Tricolore U14 femminile Pallavolo: Alessia Gennari (Casalmaggiore) Pattinaggio sincronizzato: Skating Club l i n e a Pesca sportiva FSSLGS Silenziosi Taekwondo: Taekwondo Tricolore Juniores femminile Tiro a segno FISPES: Giovanni Bertani (Atletico H Bologna) Tiro con l'arco: Arcieri
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POPOLARISSIMA » I PROTAGONISTI
Ganna, nuovo fenomeno «Ho appena cominciato» La giornata di Filippo il Grande da Verbania terminata con il trionfo di squadra Alla scoperta di Marouf Mohamad Mujel, l'unico ciclista palestinese super griffato
» TREVISO
L'uno è solare, ha il piglio deciso che caratterizza i sereni, continua a declinare il verbo imparare. L'altro è scuro involto (e non solo perché è mediorientale), è sospettoso e con una punta di tracotanza che mal nasconde una posizione di difesa. Ma essere originari di Verbania o della Palestina non è la stessa cosa. Lo sanno bene Filippo Ganna e Marouf Mohamad Mujel. Eravamo andati alla Popolarissima per capire un po' chi era l'astro nascente del ciclismo italiano, poi un "uccellin cortese" di nazionalità danese ci ha soffiato il nome del suo amico Mohamad, che, esordendo a Treviso, lo aveva chiamato chiedendogli se il percorso aveva salite vere. E l'uccellin danese, collega di sport, vantando una morosa trevigiana lo aveva rassicurato.
Ma torniamo al punto di partenza, ovvero a quello che, fosse un sottotitolo, sarebbe "un Ganna un secolo dopo". Luigi Ganna è infatti il nome del vincitore del primo (1909) Giro d'Italia («Parenti? Forse un bisnonno, ma non sono sicuro»). E come punto di partenza - ci piace mischiare le carte - usiamo l'arrivo della centunesima Popolarissima per ciclisti dilettanti. Chi è la prima persona che Riccardo Minali corre ad
abbracciare alla fine della gara vinta? Naturalmente lui, Ganna, il colosso di Rodi, il fresco campione del mondo dell'inseguimento individuale a Londra. I due se la godono a posare e Minalino ha tutte le ragioni per essere fiero dello statuario iridato: ha suonato la carica quando è stata l'ora di agguantare la fuga che a 3 giri dal termine aveva 4' di vantaggio su tutti. E si è messo in testa nel finale per fare la locomotiva che ha consegnato il velocista - tra l'altro illeso - sulla fettuccia finale. E, a quel punto, abbrac-cioni e fila per farsi i selfie con "quei due". Ed era iniziata proprio con una serie di selfie la giornata di Filippo il Grande da Verbania. Signore emozionate "L'è un bel fieu", direbbero dalle sue parti) e ragazzini felici, tutti a dare la caccia all'uomo del giorni, il fresco campione iridato. Poi i microfoni delle tivù, la curiosità degli appassionati. Alla curiosità di tutti, Ganna rispondeva puntualmente: «Ho cominciato, non sono arrivato. Credo di avere appena iniziato e devo ascoltare i consigli di chi ne sa più di me. Certo che amo vincere, ma sono un testardo e per arrivare metterò in atto tutti i consigli dei miei tecnici. Primo fra tutti quello del et Villa: lavorare, lavorare e lavorare sodo».
Anche i tecnici avversari pre
senti a Treviso, tutti, gli predicono un grande futuro e ne decantano le doti fisiche.
Non è un cuneo ma un incudine, invece, Mohamed. Il palestinese, unico nel ciclismo, corre da tre anni. Merito di chi gli ha messo in mano la bici e merito di un manager che sembra crederci davvero molto. La cittadinanza è danese, ma l'origine è quella striscia in cui sono confinati quelli dell'intifada. Vive in centro a Milano, veste molto alla moda, sembra un modello ma ha gli occhi inquieti e brucianti di chi ha imparato a tacere molte cose. Il suo mistero è chiuso in lui, mentre i compagni e quelli di altre squadre si chiedono come e perché sia stato ingaggiato dalla Fly con l'abbondanza di offerta che c'è. E si chiedono anche perché solo lui, nella sua squadra, sia coccolato dalla Sa-xo Bank e dalle linee aeree Sas. Insomma, a parte il fatto che la Fly ha in squadra anche diabetici e un paralimpico, chi lo raccomanda? E lui i risponde stizzito: «So che c'è gente che si fa tante domande su di me e non capisce cosa ci faccia io nel ciclismo. È stato un amore a prima vista e mi sono fissato come obiettivo una rapida crescita. Non intendo stare nel ciclismo per onor di firma. Vedrete che cambieranno idea». Auguri, (a.f.)
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Filippo Ganna con Ettore Renato Barzi, il sindaco Manildo e Carla Pinarello
Amadori, Minali e Ganna Marouf Mohamad Mujel
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Assunta Legnante ha preferito "passare"
Altri undici record ai tricolori paralimpici ATLETICA LEGGERA
Ancona
Il bottino dei Campionati Italiani Paralimpici Indoor ed Invernali Lanci di Ancona si arricchisce di altri undici primati tricolori che si aggiungono agli otto realizzati sabato.
Nei 200 l'Atletica 2000 di Udine piazza due atleti in vetta alle classifiche italiane indoor di tutti i tempi con Luca Campeotto che porta il suo record assoluto T43 a 30.43 e Davide Melis che stabilisce la migliore prestazione nazionale di 34.47 per la categoria T42. Per la stessa specialità è doppietta anche per i portacolori della H2 Dynamic Lombardia Fabio Bianchi (T36) ed Andrea Terraneo (T35) che bissano il successo dei 60 di ieri con i nuovi limiti italiani di 38.67 e 37.42.
Per gli Assoluti FISDIR Ruud Koutilti (Anthropos Ci-vitanova) segna un buon 23.91 nella finale dei 200 T20. Dopo la vittoria sui 1500 invece, Spartak Doci (Polisportiva Aspet), mette il sigillo anche sui 800 T37 con il primato di 2:20.74. Anche i salti regalano una migliore prestazione assoluta, questa volta la protagonista è Fran
cesca Cipelli (Veneto Special Sport) che nel lungo F37 con 3,45 metri supera se stessa. Per gli uomini T44, Riccardo Scendoni (Anthropos Civita-nova) trova la strada per il primo oro tricolore di specialità saltando 5,89.
Nei concorsi invernali, al peso di ieri Giuseppe Campeccio aggiunge il primato italiano F34 di disco con 19,04 e di giavellotto con 18,30, mentre per la categoria F33 è Nicolas Zani (Sem-pione 82) ad assicurarselo nel disco con 9,94. Per le donne si distinguono le due lanciatrici della Handy Sport Ragusa, Carmela Marino e Maria Cri-scione che fanno registrare le misure-record di 7,02 e 7,72 rispettivamente nel disco F32 e nel giavellotto F34.
Tra gli atleti top, Oney Ta-pia (Omero Bergamo) conquista Ù titolo anche nel peso FU con un buon 12,51 mentre nella stessa gara al femminile la grande Assunta Legnante (Anthropos Civitanova) non si è presentata in via precauzionale per non rischiare infortuni. La plurimedagliata Carmen Acunto (Sempione 82) vince il disco F55, con un lancio da 15,55 e nel giavellotto si ferma a 11,76.
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Lo Stato Maggiore della Difesa, su chiare indicazioni dei vertici politici e militari, nel gennaio del 2014, crea una
sezione di «Promozione e Sviluppo dell‘Attività Sportiva per il Personale Disabile della Difesa" inseritaall’interno dell’Ufficio Sport collegamento FACONI, del V Reparto.
Il progetto è rivolto al personale militare delle quattro Forze Armate che ha riportato lesioni permanenti edinvalidanti durante il servizio. Questi militari, tra i quali molti continuano ancora a vestire l’uniforme, con le lorogesta e le loro storie, rappresentano un chiaro esempio di lealtà e sacrificio per tutti gli italiani. La sezione ènata a supporto di questi militari, basandosi sul principio che lo sport può essere utilizzato come mezzo diintegrazione ed affermazione della persona. Pertanto, attraverso la pratica dell’attività sportiva paralimpica, sivuole incrementare l’opportunità di sviluppo e di integrazione, valorizzando lo spirito di corpo ed il senso diappartenenza alle Forze Armate ed alle Istituzioni. La sezione Paralimpica ha il compito di curare
l'organizzazione ed il potenziamento dello sport militare per disabili, garantendo la diffusione dell’idealeparalimpico. È impegnata su due fronti: quello civile, coordinato dal Comitato Italiano Paralimpico e quelloparalimpico. È impegnata su due fronti: quello civile, coordinato dal Comitato Italiano Paralimpico e quellomilitare, coordinato dal Comitato Internazionale dello Sport Militare. Due circuiti che danno ai nostri militari la
possibilità di competere sia in campo nazionale che internazionale.
LA MISSION
La nostra Mission ha una finalità di carattere sociale, incentrata al recupero psicomotivazionale del militarenella sua integrità, per un effettivo reintegro sia agonistico che amatoriale.
In tale ottica lo sport, diviene, per i nostri militari, vettore di rinnovata consapevolezza nelle proprie capacità enelle proprie funzioni, favorendo, pertanto, un valido reinserimento sociale attraverso la pratica sportiva.
Il Gruppo Sportivo Paralimpico, dà la possibilità ai nostri ragazzi di potersi cimentare in competizioni sportive alfianco di atleti civili.
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Un calcio alla discriminazione, glia di stereotipi e pregiudizi "La storia di Valentina "
Valentina non è "quella con la sindrome di Down", è una bambina di 12 anni che ama la vita,lo sport, la musica e gli amici. Lunedì, 21 marzo, si celebra l'undicesima edizione del World Down Syndrome Day, unagiornata che, più di altre, può o rire l'opportunità di uno spunto di ri essione: "perché, ancoraoggi, è necessario dedicare l'attenzione alla sensibilizzazione del benessere delle persone contrisomia del cromosoma 21"? Ci sarà un giorno in cui non sarà più necessario educare la società al rispetto di ogni essereumano, a nché nessuno venga privato della propria dignità? Avere la sindrome di Down non signi ca avere una malattia. Non rappresenta neanche unaprigione dalla quale non è possibile uscire, ma più semplicemente il punto da cui partire pervivere appieno la propria vita superando le di coltà imposte, alla nascita, dalla condizione
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ALL'APERTO PERL'ULTIMOAPPUNTAMENTO CON "ILPOSTO DELLE FAVOLE"
I l vol leygiovanile
sbarca ad Ostuni BR
MESAGNE BR "vivere appieno la propria vita superando le di coltà imposte, alla nascita, dalla condizionecromosomica. Sono la società ed i processi di sempli cazione, attraverso i quali le personecostruiscono il proprio bagaglio di conoscenze, a creare un universo chiuso che imprigionasfumature e di erenze lasciando il posto a stereotipi e pregiudizi. Processi cognitivi che niscono per con gurare le persone con sindrome di Down in una certa categoria diindividui. Le persone con Sindrome di Down sono tutti uguali? Cosa potrò mai condividerecon una persona che ha un ritardo cognitivo? Se avqualcuno ancora si pone questo generedi domande vuol dire che una loro piena inclusione nella società non è ancora avvenuta.Ancora peggio quando il risultato è un atteggiamento pietistico o di totale indi erenza. Lasocietà, seppur lentamente, si evolve. Chiaramente in tanti sanno perfettamente che lepersone con la Sindrome di Down, seppur accomunate da simili tratti somatici, non sonotutte uguali, hanno il loro carattere, le proprie peculiarità, così come hanno molteplicicapacità. Considerarli come qualsiasi altro essere umano signi ca dar loro modo diesprimere queste capacità, facendoli sentire parte integrante della società e non di unacategoria di individui. La storia di Valentina "Ciao sono Valentina, ho 12 anni, sono sorridente, la mamma dice un po' troppo vivace echiacchierona ma piena d'interessi; faccio parte di un gruppo musicale, canto, suono lachitarra ed anche i bonghi. Organizziamo concerti, nei locali e nelle scuole, per far sapere cheanche noi persone "speciali" sappiamo e possiamo fare tante cose. La mia più grandepassione, da quando ero piccolina, però è lo sport". Valentina è una bambina con la sindrome di Down che, come alcuni suoi coetanei, ha giàuna vita piena di impegni nonostante la sua giovane età.
MESAGNE BR "24° EDIZIONE -
GIORNATE DI PRIMAVERAFAI "
Separati da unagenerazione ma
uniti da informatica eimprenditorialità Filippo,studente del Galilei-Costa, ed il padreAdalberto danno vita aduna startup informatica
Brindisi : "Prosegue
l'evento “In Bibliotecaregaliamo Cultura”
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PARROCCHIALE
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giovanile sbarca adOstuni BR
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Separatida una
generazione ma uniti dainformatica eimprenditorialità Filippo,
una vita piena di impegni nonostante la sua giovane età. Lo sport le ha dato sicurezza, grati cazione e riconoscimenti ma soprattutto ha aperto unnuovo capitolo della sua vita. L'attività sportiva ha fatto un po' da apripista a tanti altriinteressi che ha deciso, autonomamente, di portare avanti con curiosità e determinazione. Hainiziato a fare sport, presso uno dei team Special Olympics di Roma, La Lepre e la Tartaruga,all'età di 5 anni; ha sperimentato prima con il nuoto, poi la corsa. Le ultime gare a Bormio,con le racchette da neve, in occasione dei Giochi Nazionali Invernali Special Olympics, nelgennaio scorso. Le due medaglie conquistate, bronzo nei 25 metri e l'Oro nei 50, signi canotanto. Le di coltà nei primi anni di vita Valentina, come molti bambini con la sindrome di Down, è nata con un problema al cuore edi primi 3 anni di vita sono stati molto duri. "Quello che vi ha raccontato Valentina – a erma la mamma - è un breve riassunto di ciò cheè lei. Potremmo scrivere pagine e pagine, perché la nostra storia è molto lunga e complicata.Contestualmente alla sua nascita persi improvvisamente il mio papà e a mia mammadiagnosticarono un tumore. Mi ritrovai sola con mia glia ad a rontare mille di coltà.Cercavo per lei la strada migliore ed essendo stata una sportiva, in associazione alle cure edalle terapie, pensai che lo sport potesse essere la strada giusta. Poco dopo l'intervento alcuore di Valentina vennero a Roma alcuni amici di Brescia, anche loro con una glia che hala sindrome di Down. Mi chiamarono dicendomi che Silvia avrebbe partecipato ai GiochiNazionali Special Olympics che si svolgevano nella capitale. Rimasi a ascinata dal clima chesi respirava, sognai di poter vivere con mia glia quelle emozioni e di o rirle l'opportunità di
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una vita piena di impegni nonostante la sua giovane età. Lo sport le ha dato sicurezza, grati cazione e riconoscimenti ma soprattutto ha aperto unnuovo capitolo della sua vita. L'attività sportiva ha fatto un po' da apripista a tanti altriinteressi che ha deciso, autonomamente, di portare avanti con curiosità e determinazione. Hainiziato a fare sport, presso uno dei team Special Olympics di Roma, La Lepre e la Tartaruga,all'età di 5 anni; ha sperimentato prima con il nuoto, poi la corsa. Le ultime gare a Bormio,con le racchette da neve, in occasione dei Giochi Nazionali Invernali Special Olympics, nelgennaio scorso. Le due medaglie conquistate, bronzo nei 25 metri e l'Oro nei 50, signi canotanto. Le di coltà nei primi anni di vita Valentina, come molti bambini con la sindrome di Down, è nata con un problema al cuore edi primi 3 anni di vita sono stati molto duri. "Quello che vi ha raccontato Valentina – a erma la mamma - è un breve riassunto di ciò cheè lei. Potremmo scrivere pagine e pagine, perché la nostra storia è molto lunga e complicata.Contestualmente alla sua nascita persi improvvisamente il mio papà e a mia mammadiagnosticarono un tumore. Mi ritrovai sola con mia glia ad a rontare mille di coltà.Cercavo per lei la strada migliore ed essendo stata una sportiva, in associazione alle cure edalle terapie, pensai che lo sport potesse essere la strada giusta. Poco dopo l'intervento alcuore di Valentina vennero a Roma alcuni amici di Brescia, anche loro con una glia che hala sindrome di Down. Mi chiamarono dicendomi che Silvia avrebbe partecipato ai GiochiNazionali Special Olympics che si svolgevano nella capitale. Rimasi a ascinata dal clima chesi respirava, sognai di poter vivere con mia glia quelle emozioni e di o rirle l'opportunità di
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condurre una vita normale". Lo sport come strumento di crescita "Ricordo ancora l'emozione della sua prima gara di nuoto, così come quella di atletica. Eracome lasciarsi dietro le spalle tutta quella solitudine che aveva caratterizzato i primi anni divita". Valentina è sempre stata una bambina socievole e fortemente volitiva, ma troppoprotagonista; non accettava le scon tte, lo sport l'ha aiutata tanto in questo, le ha permessodi capire che non è solo competizione, ma anche gruppo, sostegno e condivisione. Dimedaglie, nel corso del tempo, ne sono arrivate tante; di bronzo d'argento e anche d'oro. Al dilà del suo valore, vederla sul podio mi ha fatto capire che ce l'avevamo fatta; non eravamopiù sole. Special Olympics ha aiutato tanto anche me come genitore, mi sentivo sola pertutte le cose negative che avevo dovuto a rontare, ma soprattutto perché mi ero chiusa inun mondo che credevo potessi comprendere e gestire da sola. Nel condividere il tempo conaltri genitori, fratelli, sorelle, amici, ho conosciuto tante storie che mi hanno aperta al mondo".Nessun limite ai sogni "Ognuno di noi ha le proprie capacità, così come l'opportunità di migliorarsi attraversol'attività e l'impegno. Ci credo fermamente, per questo, dopo diverse esperienze ho deciso diimpegnarmi nel coinvolgere altre mamme che no a quel momento vedevano lo sport comeun traguardo impossibile per i propri gli. Ancora ricordo con emozione, due anni fa circa, la glia di un'amica, con tratti autistici e grave ritardo cognitivo, correre in pista ed arrivareseconda al traguardo. Vidi la mamma piangere per la prima volta e mi disse: "Hai ragione, sipuò ed è bellissimo". Valentina ha iniziato grazie a Silvia che, nel luglio ed agosto scorso hapartecipato ai Giochi Mondiali di Los Angeles; oggi anche lei spera di poter avere in futuro
Diocesi di Oria:Sett imanabiblica nelsegno della
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Francavil la Fontana conLello Arena e Isa Danieli“Sogno di una notte dimezza estate”
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condurre una vita normale". Lo sport come strumento di crescita "Ricordo ancora l'emozione della sua prima gara di nuoto, così come quella di atletica. Eracome lasciarsi dietro le spalle tutta quella solitudine che aveva caratterizzato i primi anni divita". Valentina è sempre stata una bambina socievole e fortemente volitiva, ma troppoprotagonista; non accettava le scon tte, lo sport l'ha aiutata tanto in questo, le ha permessodi capire che non è solo competizione, ma anche gruppo, sostegno e condivisione. Dimedaglie, nel corso del tempo, ne sono arrivate tante; di bronzo d'argento e anche d'oro. Al dilà del suo valore, vederla sul podio mi ha fatto capire che ce l'avevamo fatta; non eravamopiù sole. Special Olympics ha aiutato tanto anche me come genitore, mi sentivo sola pertutte le cose negative che avevo dovuto a rontare, ma soprattutto perché mi ero chiusa inun mondo che credevo potessi comprendere e gestire da sola. Nel condividere il tempo conaltri genitori, fratelli, sorelle, amici, ho conosciuto tante storie che mi hanno aperta al mondo".Nessun limite ai sogni "Ognuno di noi ha le proprie capacità, così come l'opportunità di migliorarsi attraversol'attività e l'impegno. Ci credo fermamente, per questo, dopo diverse esperienze ho deciso diimpegnarmi nel coinvolgere altre mamme che no a quel momento vedevano lo sport comeun traguardo impossibile per i propri gli. Ancora ricordo con emozione, due anni fa circa, la glia di un'amica, con tratti autistici e grave ritardo cognitivo, correre in pista ed arrivareseconda al traguardo. Vidi la mamma piangere per la prima volta e mi disse: "Hai ragione, sipuò ed è bellissimo". Valentina ha iniziato grazie a Silvia che, nel luglio ed agosto scorso hapartecipato ai Giochi Mondiali di Los Angeles; oggi anche lei spera di poter avere in futuro
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partecipato ai Giochi Mondiali di Los Angeles; oggi anche lei spera di poter avere in futuroun' opportunità del genere e rappresentare l'Italia ad un Europeo o ad un Mondiale. Hoimparato a non dare limiti ai sogni, le auguro in futuro di prepararsi la valigia, dove dentronon ci saranno solo vestiti ma anche autonomia e voglia di non mollare mai mettendosisempre in gioco senza aver paura di sentirsi giudicati".
Valentina a una gara diAtletica
Valentina ai GiochiNazionali Invernali diBormio Special Olympics, il CIO eil Comitato internazionaleParalimpico sonoorganizzazionicomplementari, ognunatestimone del potere dellosport. Ognuna di esse ècolonna portante delmovimento olimpico cheha il compito di realizzarela visione olimpica ma inla visione olimpica ma inmodi diversi. 25 anni fa ilCIO ha per la prima voltariconosciuto SpecialOlympics con unprotocollo d'intesa durantei Giochi Mondiali Invernalidel 1988. Special Olympics èun'organizzazione
internazionale che da voceogni giorno e in tutto ilmondo allo spirito umanotramite il potere delmutamento e la gioia difare sport. Con il suolavoro nello sport, salute,educazione e formazionedella comunità, SpecialO l y m p i c s a r o n t al'inattività, l'ingiustizia,l'intolleranza e l'isolamentol'intolleranza e l'isolamento
sociale incoraggiando e sostenendo le persone con disabilità intellettiva col ne di creare unasocietà più accogliente ed inclusiva. Fondato nel 1968 da Eunice Kennedy Shriver, ilMovimento Special Olympics è cresciuto da qualche centinaia di Atleti no a raggiungere i4.400.000 Atleti in ben 170 Paesi. Con il supporto di più di un milione di coach e volontari,Special Olympics o re la possibilità di praticare 32 discipline olimpiche in più di 81.000competizioni durante tutto l'anno.
Articolo inserito il 20/03/2016 e redatto da specialolimpics.
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