LO SCARPONE 10 - Club Alpino Italiano

40
Emilio Comici (1901-1940) in parete, impegnato in una doppia “alla Comici” di sua invenzione. NOTIZIARIO MENSILE OTTOBRE 2010 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO ISSN 1590-7716 RASSEGNE Mountain Summit e il diritto al rischio INCONTRI La settimana UIAA a Bormio e allo Stelvio CIRCOLARI L’Assemblea straordinaria del 19 dicembre Numero 10 - Ottobre 2010 - Mensile - Poste Italiane S.p.a – Sped. in A.P. – D. L. 353/03 (conv. in L. 27/02/04 n°46) art. 1 comma 1 DCB Milano - La Rivista del Club Alpino Italiano - Lo Scarpone Settant’anni fa l’addio al grande Emilio Comici che in ottobre viene ricordato con una cerimonia in Val Gardena dove perse la vita LA PRIMA ROCKSTAR NOTIZIARIO MENSILE OTTOBRE 2010 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO

Transcript of LO SCARPONE 10 - Club Alpino Italiano

Emilio Comici(1901-1940) in parete,impegnato in una doppia“alla Comici”di sua invenzione.

NOTIZIARIO MENSILE OTTOBRE 2010 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO

ISSN

159

0-77

16

RASSEGNEMountainSummit e ildiritto al rischio

INCONTRILa settimana UIAA a Bormio e allo Stelvio

CIRCOLARIL’Assemblea straordinaria del 19 dicembre

Num

ero

10 -

Otto

bre

2010

- M

ensi

le -

Pos

te It

alia

ne S

.p.a

– S

ped.

in A

.P.–

D.L

.353

/03

(con

v.in

L.2

7/02

/04

n°46

) art.

1 co

mm

a 1

DCB

Mila

no -

La

Rivi

sta

del C

lub

Alpi

no It

alia

no -

Lo

Scar

pone

Settant’anni fal’addio al grandeEmilio Comici che in ottobre vienericordato con unacerimonia in ValGardena dove perse la vita

LA PRIMA ROCKSTAR

NOTIZIARIO MENSILE OTTOBRE 2010 LA RIVISTA DEL CLUB ALPINO ITALIANO

VARIANT JACKET

www.marmot.eu

Ciò che contraddistingue questo capo è il sistema

ibrido di costruzione, con del materiale isolante

Marmot thermal r™ Eco sul davanti, e Polartec®

Power Stretch® su maniche e schiena.

E’ un prodotto sorprendentemente caldo e versatile, ideale per le condizione fredde.

AG

EN

CY

: A

RTS

OF S

ALE

S G

MB

H

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 3

Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 184 del 2.7.1948 - Iscrizione al Registro

Nazionale della Stampa con il n.01188 vol. 12, foglio 697 in data 10.5.1984

Lo Scarpone è stato fondato nel 1931 da Gaspare Pasini

La redazione accetta articoli, possibilmente succinti, compatibilmente con lo

spazio, riservandosi ogni decisione sul momento e la forma della pubblicazione.

Il materiale da pubblicare deve essere in redazione, possibilmente per posta

elettronica o con supporti informatici, entro l’ultimo giorno del mese.

Club Alpino Italiano fondato nel 1863

315.032 soci (fine dicembre 2009)

Presidente generale: Umberto Martini

Vicepresidenti generali: Ettore Borsetti, Goffredo Sottile, Vincenzo Torti

Componenti del Comitato direttivo centrale: Paolo Borciani, Luca Frezzini, Sergio Viatori

Consiglieri centrali:Alberto Alliaud, Alberto Bargagna, Sergio Chiappin, Antonio Colleoni, Enzo

Cori, Massimo Doglioni, Franco Giacomoni, Ugo Griva, Luigi Grossi, Aldo

Larice, Claudio Malanchini, Lorenzo Maritan, Giancarlo Nardi, Umberto

Pallavicino, Manlio Pellizon, Giovanni Maria Polloniato, Angelo Schena, Luigi

Trentini, Gianni Zapparoli

Revisori nazionali dei conti: Mirella Zanetti, Vincenzo Greco (in rappresentanza del Ministero dell’Economia e

Finanze), Luigi Brusadin, Roberto Ferrero (supplente)

Probiviri nazionali:Silvio Beorchia, Vincenzo Scarnati, Tullio Buzzelli, Tino Palestra, Lucia Foppoli

Past president:Gabriele Bianchi, Leonardo Bramanti, Roberto De Martin, Annibale Salsa

Direttore: Andreina Maggiore facente funzioni

Il Club Alpino Italiano è membro e socio fondatore di:

4 Celebrazioni Comici, la prima rockstarcontributi di Mario Galli,

Mario Privileggi, Luciano Santin

7 UIAAVertice mondiale in Valtellina

10 RifugiCambio della guardia al Brioschi

11 AppuntamentiInternational Mountain Summit

12 Cinema “North Face”il film visto da Andrea Mellano

14 Rassegne Tra le rocce e il cielodi Maser

Lessinia festivaldi Lorenzo Revojera

Cervino CineMountaindi Michele Mornese

18 Protagonisti della verticaleLisa Benettidi Augusto Angriman

19 Montagne nostreArmonie del Bernina

25 PersonalitàFrancesco Cossiga (1928 - 2010)di Roberto De Martin

Sommario

Rubriche8 CIRCOLARI 20 MONDOMONTAGNA

21 DOVE E QUANDO IN OTTOBRE

24 NEWS DALLE AZIENDE 26 BOOKSHOP

26 HIT PARADE 28 QUI CAI

34 VITA DELLE SEZIONI 34 BACHECA

36 TRENOTREKKING 37 PICCOLI ANNUNCI

38 LA POSTA DELLO SCARPONE

11

Fondato nel 1931 - Numero 10 - Ottobre 2010

Direttore editoriale per le pubblicazioni periodiche e non periodiche: Alessandro Giorgetta

Direttore responsabile: Luca Calzolari

Coordinamento redazionale: Roberto Serafin

e-mail: [email protected]

CAI Sede Sociale 10131 Torino, Monte dei Cappuccini.

CAI Sede Legale 20124 Milano, Via Errico Petrella, 19

casella postale 10001 - 20110 Milano

Tel. 02.205723.1 (ric. aut.) - Fax 02.205723.201

CAI su Internet www.cai.it

Teleg. CENTRALCAI MILANO

C/c post. 15200207, intestato a: CAI

Club Alpino Italiano Servizio Tesoreria

Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano

Abbonamenti al mensile Lo Scarpone La Rivista del Club Alpino Italiano:12 fascicoli del notiziario mensile € 6 del bimestrale illustrato:

abbonamento soci familiari: € 10,90; abbonamento soci giovani: € 5,45;

abbonamento sezioni, sottosezioni e rifugi: € 10,90;

abbonamento non soci in Italia: € 35,40;

supplemento spese per recapito all’estero: Europa - bacino del

Mediterraneo € 44,40 / Africa - Asia - Americhe € 63,30 / Oceania € 82,80

Fascicoli sciolti, comprese spese postali:bimestrale+mensile (mesi pari): soci € 5,45, non soci € 8,20;

mensile (mesi dispari): soci € 1,90, non soci € 3,30

Per fascicoli arretrati dal 1882 al 1978:Studio Bibliografico San Mamolo di Pierpaolo Bergonzoni & C. snc,

Via XX Settembre, 42 - 40050 Dozza (BO) - tel. e fax 0542/679083

Segnalazioni di mancato ricevimento vanno indirizzate alla propria Sezione.

Indirizzate tutta la corrispondenza e il materiale a: Club Alpino Italiano - Ufficio

Redazione - Via E. Petrella, 19 - 20124 Milano. Originali e illustrazioni di regola

non si restituiscono. Le diapositive verranno restituite, se richieste.

È vietata la riproduzione anche parziale di testi, fotografie, schizzi, figure, disegni,

senza esplicita autorizzazione dell’Editore.

Servizio Pubblicità: GNP s.r.l., via Udine, 21/a

31015 Conegliano, TV - www.gnppubblicita.it

Responsabile pubblicità: Susanna Gazzola

tel. 011.9961533 - fax 011.9916208 - e-mail: [email protected]

Servizi turistici: tel. 0438.31310 - fax 0438.428707

[email protected]

Stampa: Elcograf - Beverate di Brivio (LC)

Impaginazione: Adda Officine Grafiche SpA - Filago (BG)

Il Club Alpino Italiano in occasione del suo 150° anniversario che ricorre nel 2013, al fine dicaratterizzare le iniziative, le attività e la comunicazione connesse a questo evento,promuove un concorso riservato ai Soci per l’ideazione, la progettazione e la realizzazione

del logo CAI 150. Il progettato dovrà essere originale e inedito, facilmente riconoscibile. Ogni partecipante o gruppo potrà inviare una sola proposta grafica, pena l’esclusione dalconcorso. Il termine per la presentazione delle proposte per il logo CAI 150 è il il 23 ottobre diquest’anno. Una data scelta per la forte valenza simbolica: il compleanno del Sodalizio che ènato il 23 ottobre del 1863. Dal 20 settembre all’indirizzo www.cai.it/scheda150 è possibilescaricare le modalità di partecipazione al concorso.

Concorso riservato ai soci

Il marchio-logo “CAI 150”

28

12

Emilio Comici, della cui scomparsaricorre il 19 ottobre il 70° anniversa-rio, viene ricordato per la sua conce-zione della scalata come espressione

artistica, teorico della “via della gocciacadente”, dell’eleganza e dell’armonia dellostile come fattore di sicurezza e di risparmiodi energie ma soprattutto di corretta disposi-zione interiore e di perfetto controllo dei pro-pri nervi. Fu un innovatore nella tecnica enella progressione artificiale, pioniere nell’u-so della corda a forbice e nell’impiego dellestaffe, ma - teneva a precisare - “la tecnicanon deve assolutamente offendere la monta-gna: e noi la miglioriamo soltanto per averela possibilità di avvicinarsi ad essa, nei suoiposti più reconditi, più difficili, ma più belli”.

Amava la musica, suonava bene il piano-forte e la chitarra, era brillante nei suoi scrit-ti e nelle sue conferenze. Veniva celebrato

come un mito dai media dell’epoca, allaricerca - in ogni campo - del riscatto del pre-stigio nazionale. “Divenne il simbolo dell’au-dacia. Quand’era vivo si parlava di lui comedi una creatura astrale, dopo la sua morte sicontinuò a parlare di lui come di una figurada leggenda”. “The first rockstar”, viene defi-nito oggi con un simpatico doppio senso inun sito di rocciatori inglesi.

Comici nacque a Trieste il 21 febbraio 1901e fin da ragazzo praticò la cultura fisica conla costanza e l’impegno che lo accompagna-rono per tutta la vita, considerandola aragione il fattore più importante dei proprisuccessi sui monti. Appena finita la primaguerra mondiale, fece parte del gruppo digiovani che costituirono l’Associazione XXXOttobre, oggi sezione del CAI ma allora asso-ciazione “polisportiva”, nella quale - accantoa varie sezioni agonistiche - in pochi annivenne creato un forte gruppo speleologico.Praticate diverse specialità atletiche conottimi risultati, divenne ben presto un uomodi punta nelle esplorazioni speleologiche piùimportanti, rivolte in quegli anni alla ricercadel record di profondità. Nell’agosto 1924venne invitato dagli amici dell’Alpina delleGiulie alla mega-spedizione al Bus de la Lumsull’altopiano del Cansiglio, dove le aspetta-tive di un grande risultato vennero deluseraggiungendo il fondo a “soli” 220 metri diprofondità. Comici colse comunque l’occa-sione per salire il Cimon del Cavallo, la som-mità più elevata di quel massiccio prealpino,monte modesto ma che egli considerò comeil suo vero e proprio ingresso nel mondoalpino. Di maggior rilievo, nella sua attivitàdi “grottista” della XXX Ottobre, le esplora-zioni nell’Abisso Bertarelli (tra le quali undrammatico intervento di soccorso durantela piena che aveva bloccato in profondità lasquadra dell’Alpina), nell’Abisso diMontenero d’Idria - che con i suoi 500 metri(un po’ gonfiati) era nel 1926 la grotta piùprofonda del mondo - e nell’Inghiottitoio diClana, di cui venne raggiunto il fondo a -420nel febbraio 1928.

Ma ormai stava gradualmente prevalendola sua attività alpinistica e in quell’annoComici abbandonò definitivamente le grotteper la montagna ed entrò a far parte dellaSocietà Alpina delle Giulie, Sezione diTrieste del CAI. Con Claudio Prato, rocciato-re dell’Alpina e suo collega di lavoro, diven-tò un frequentatore sempre più assiduo dellaVal Rosandra, a pochi chilometri dalla città,dove le pareti calcaree costituivano un’otti-ma palestra naturale per allenarsi e curare il

perfezionamento della tecnica. Aveva attrat-to intorno a sé un gruppo di giovani entusia-sti che lo consideravano l’indiscusso mae-stro e la loro guida spirituale. Quando nel-l’ottobre 1929 questo gruppo confluì nellaSocietà Alpina delle Giulie con il nome diGARS (Gruppo Alpinisti Rocciatori Sciatori)Comici non ne era soltanto il capo carisma-tico, ma era ormai riconosciuto come unalpinista dei più famosi. Aveva già compiutole prime importanti salite nel superbo anfi-teatro di rocce del Jof Fuart (gola norddell’Innominata, parete nord e spigolo nord-est della Cima di Riofreddo), la prima salitaitaliana di 6° grado nelle Dolomiti (Cima di

4 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

Celebrazioni Settant’anni fa l’addio al grande scalatore

Si dedicò alla speleologiacon la XXX Ottobre, poi dal

1929 fece parte dellaSocietà Alpina delle Giulie,Sezione di Trieste del CAI.E a quel punto la sua fama

non ebbe più confini

Emilio Comici fu una delle figuremaggiormente rappresentative ecertamente più note

dell’alpinismo triestino. Un banaleincidente, il 19 ottobre 1940, ponevafine alla sua esistenza su una breveparete della palestra di roccia che luistesso aveva “scoperto” nella Vallunga,durante il servizio di commissarioprefettizio a Selva di Val Gardena.

Entrambe le sezioni del CAI oggipresenti a Trieste l’hanno annoverato tra ipropri soci: in un primo tempo Comici èstato atleta marciatore e speleologodell’Associazione XXX Ottobre, fondataal termine della prima guerra mondiale eche ricorda nel nome la data dellaproclamazione dell’unione di Triesteall’Italia; successivamente porterà la suaformazione alpinistica a un livello diassoluta eccellenza nella Società Alpinadelle Giulie, fondata nel 1883 ed entratanel 1920 nel Club Alpino Italiano qualeSezione di Trieste.

Le due sezioni triestine ricordano ilgrande alpinista con proprie iniziative: laTrenta con un monumento a Selva di ValGardena, ove le due associazionisaranno presenti con le proprie scuole dialpinismo, e l’Alpina con un numerospeciale della propria rassegna di attivitàdalla quale è estratto l’editorialepubblicato in queste pagine, redatto daun socio cultore della storia delle attivitàspeleologiche e alpinistiche triestine.

Mario PrivileggiPresidente della Società

Alpinistica delle Giulie

L’omaggio delle due sezioni triestine

Comici, la prima rockstar

Mezzo delle Tre Sorelle),i canaloni di ghiaccio dellaForca Berdo al Montasio e delSorapiss. Dopo gli “allenamenti collettivi”,da lui informalmente organizzati, nel 1930divenne il propulsore - nell’ambito del GARS- di una vera e propria scuola di arrampicatache diventerà tre anni dopo la prima Scuolanazionale di roccia del CAI (poi Scuolanazionale di alpinismo) e della quale Comiciviene considerato ancor oggi il fondatoremorale.

Il suo nome richiama alla mente “il palco-scenico dell’impossibile” delle Tre Cime diLavaredo e delle guglie di Misurina: la CimaGrande per la parete nord, la Cima Piccolaper lo Spigolo giallo e lo spigolo nord, laPunta di Frida per la parete sud, il Mulo perlo spigolo sud-est, la Torre del Diavolo neiCadini per la parete ovest. E poi le grandiimprese sulla parete nord-ovest del Civetta,sulla parete nord del Dito di Dio delSorapiss, sulla parete ovest della Cima diMezzo della Croda dei Toni, sulla parete suddella Cima di Auronzo, sulla parete nord delSalame del Sassolungo.

Le sue tante prime salite negli angoli piùreconditi delle Giulie e delle Dolomiti rivela-no un amore per la montagna genuino e pro-fondo, lontano dalfacile esibizionismo edalla grande competi-zione (oggi si direbbe“alpinismo di ricerca”):la parete nord delMonte Sart, la pareteovest del Cimone delMontasio, la pareteovest del Briceljk, lo spi-golo nord-est del Jalouc,la parete nord-est delSiera e poi il Campaniledel Rinaldo, la Cima di Valdi Guerra, il TorrioneComici in Val di Suola, letorri Lazzara e Mazzeninella Spragna e i vari

“spitz” della valle di S. Lucano. Sognava di vivere in montagna e di monta-

gna: dapprima pensò alla gestione di un rifu-gio, poi si risolse a intraprendere l’attività diguida alpina e nel 1932 lasciò il lavoro d’uffi-cio di Trieste per trasferirsi nelle Dolomiti.Pensava di mettere a buon frutto la sua noto-rietà ma non aveva previsto l’ostilità acerri-ma delle guide cortinesi né la propria scarsaattitudine (in quanto troppo idealista e pocovenale) a una professione totalmente liberacon buone soddisfazioni economiche. Tra ivalligiani riuscì a stabilire un buon rapportosoltanto con Piero Mazzorana di Longarone,allora aspirante guida e gestore del rifugioPrincipe Umberto (oggi Auronzo), forse ilsuo unico vero allievo di arrampicata.

L’apparato mediatico dell’epoca, impegna-to a esaltare i campioni del valore italico,aveva dato grande risonanza alle sue impre-se, ma la grossolana superficialità di quelleesaltazioni il più delle volte lo rammaricavae infastidiva. “Mi piace fare le mie cose insilenzio, solo per il mio intimo godimento,oppure per stordimento”, onestamente rico-nosceva.

Scrivono oggi i rocciatori inglesi che “lasua gioia per la vita lo fece salire alle stellenella corsa verso la celebrità”: però egli rea-lizzò le più grandi imprese nel suo periodopiù grigio, la malinconica estate del

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 5

Torna il libreria il volume diSeverino Casara “L’arte diarrampicare di Emilio Comici”,

arricchito con una postfazione a manodi Spiro Dalla Porta-Xydias, autore didue biografie su Comici e anello dicongiunzione tra il mondo

dell’alpinismo vissuto epraticato da Comici equello odierno.

La prima parte delvolume contieneconsiderazioni, lettere(tra cui 18 autografi fuoritesto) e imprese delgrande alpinista, laseconda parte èfotografica, con ben 342tavole, unica nel suogenere. Edito daHoepli, il libro consta di540 pagine in formato17x24, rilegatura inbrossura con le alette,e 19 euro è il prezzo dicopertina.

Un monumentoin Val GardenaUn monumento in bronzoprenderà il posto della statuain legno che ricorda in ValLunga, nei pressi di Selva diVal Gardena, il grande EmilioComici, precipitato domenica19 ottobre 1940 dallaparetina della Gardeccia chelo stesso alpinista triestinoaveva attrezzato a “palestra”di roccia. La scultura saràscoperta il 10 ottobre.

La sua arte in un celebre libro

6 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

1937, con le salite solitarie a tempo direcord sul Campanil Basso di Brenta (viaFehrmann e via Preuss) e soprattutto sullaCima Grande di Lavaredo - per la via nord cheaveva aperto quattro anni prima con i fratelliDimai - in tre ore e tre quarti. La gioia per lavita riusciva a ritrovarla, semmai, in parete.“E’ bello, bello assai arrampicare tutto libe-ro”, scrisse, “su una parete che strapiomba,veder fra mezzo alle tue gambe quel vuoto esentire di poterlo dominare con le sole tueforze. Io quando arrampico da solo guardosempre giù per inebriarmi delvuoto, e canto dalla gioia”.

L’eccezionale impresa dellaGrande di Lavaredo potevabastare a chiudere lo strascico dipolemiche seguito alla prima sali-ta con le guide cortinesi, inveceancora oggi ogni tanto si parla,talvolta con incomprensibilevirulenza, di Comici come “eroedel regime”. La sua adesione alfascismo peraltro è indubbia, ger-mogliata dall’ardore patriotticoche la contrapposizione naziona-le nella sua terra aveva alimenta-to, né del resto può meravigliareche gli ideali di spiritualità e diardimento millantati dal regimeavessero attratto molti fra colo-ro che praticavano un’attivitàestrema; per quanto pocopossano piacere i fascismivecchi e nuovi, riesce però diffi-cile comprendere come questoaspetto della sua vita possaoffuscarne la figura di alpinista esoprattutto di uomo onesto. ConComici peraltro il regime non fuprodigo di protezioni: soltantonel 1938 qualcuno nelle alte sferepensò di garantirgli una certa sicu-rezza economica nella sua vita trai monti con la nomina a commissa-rio prefettizio di Selva di Gardena,dove trascorse l’ultimo periodo della sua esi-stenza. Uno dei “riscopritori” di Comici-fascista ha anche lamentato che sulle suescelte politiche i biografi avessero sempresorvolato, “come se queste non costituisserouna parte importante dell’umanità di ogniindividuo”. Ma forse, per delineare l’umanitàdi Comici, potrebbero bastare le pocheparole di Severino Casara: “Era semplice,buono, generoso, umile, si affratellava con-fondendosi con tutti, donando il suo grandecuore”. Di ben pochi grandi alpinisti, primae dopo di lui, si sono potute mai scriveresimili parole.

Mario Galli

Oltre il mito

Settant’anni dovrebbero bastare per guardare oltre il mito Comici che, mistificato eusato dal regime fascista dopo la sua morte, non poté in seguito guadagnarsi quellaredenzione concessa invece a Castiglioni, Cassin, Chabod e altri. Si preferì cosìricordarlo enfatizzando le imprese e lasciando l’uomo nell’ombra, com’è del resto

per tanti alpinisti che sembrano esistere soltanto in funzione della montagna.Ma in Comici stile di salita e risultati derivavano dall’uomo e dal modo di porsi nei con-

fronti della vita, caratterizzato da una integrità rara e da una piena disponibilità verso ilprossimo. Nelle pagine che ci ha lasciato affiora quel costante assillo morale che il Pancraziindica come il tratto più significativo comune a tutti gli autori giuliani, un imperativo eticoche impronta l’arrampicata perché permea la vita.

Anche il ricorso alla progressione artificiale, mal visto dagli esponenti della vecchia scuo-la, fu alla fin fine parco, e segnato da dubbi. Comici, secondo Casara, parlava di “chiodi chesalvano una vita ma tradiscono la montagna”, e raccontando della sua ripetizione solitaria

alla nord di Lavaredo ebbe a commentare: “C’erano tanti chiodi...povera parete”.

Per umanità, mitezza, ma anche per rigore personale, il carattere diComici si pone insomma ben distante dall’ideale fascista, con cui almassimo condivide l’”eroismo” dell’azione in montagna. Certo, cre-sciuto nell’accesa temperie triestina, Emilio nutrì un alto e ingenuoamore di patria. E indossò, come tanti, l’orbace per acritica adesionee ciò che allora era il Paese. I compagni di lavoro ai MagazziniGenerali lo consideravano però un libertario mazziniano, e malgradogli exploit, e il primo VI grado italiano, non gli venne assegnata senon alla memoria quella medaglia d’oro al valore atletico andata adaltri alpinisti (come Gervasutti, Carlesso, e i già citati Cassin eChabod). Anche l’incarico di commissario prefettizio a Selva arrivòtardi, per interessamento del sottosegretario Buffarini Guidi, rimastobasito quando, dopo un’esibizione in roccia organizzata per la visitadel ministro franchista Ramòn Serrano Suñer, l’asso della scalata gli

aveva confessato di faticare a mettereinsieme il pranzo con la cena.

Comici era disarmato, fragile di fronteai portati negativi del successo, invidia inprimis. Quando divenne guida, per viveredi montagna, i colleghi di Cortina lo boi-cottarono al punto da farlo “emigrare” aMisurina dove mani sconosciute incen-diarono il capanno con la sua attrezzatu-ra di scalatore e maestro di sci. Il CAAIlo espulse per indegnità - il brevetto,appunto - con voto decisivo di AngeloManaresi, viceministro fascista della

guerra e padre-padrone della monta-gna. Probabilmente l’alpinista triesti-

no non fu tra i suoi protegé, e Comici,quando gli scrisse per rivendicare la

salita alla Nord della Grande di Lavaredo(che i cortinesi cercavano di accreditare ai Dimai), candidamente usò il Lei invece del Voi.

De mortuis nisi, ma Comici un buono lo fu davvero. Le testimonianze in questo senso sisprecano: la famiglia di sfollati che nella guerra ‘14-18 il piccolo Emilio si portò a casa; il“permesso” accordato alle guide che gli facevano concorrenza abusiva sul territorio, loscudo con il corpo a Cyril Escher, costato lacerazioni a un braccio e a una gamba; il solle-cito aiuto ai cittadini di Selva, i tanto vituperati dableiber.

Riuscì persino, Comici, a strappare parole commosse anche a un barabba come TitaPiaz, che in “A tu per tu con le crode” ricorda il difficile soccorso notturno compiuto conlui sul Catinaccio.

“Lascio gli altri ad incensare l’alpinista e a decantarne le gesta; a me soprattutto interessal’uomo e la sua anima grande”, ha scritto il “diavolo”. “Emilio rimase alpinista nobile, caval-leresco, innamorato della montagna nel senso più puro della parola, disinteressato sino allaprodigalità, anche quando dovette maneggiare la corda per vivere nelle nostre, nelle suemontagne, dove anche il libero pensatore canta a Dio il suo osanna”.

Luciano Santin

Comici, la prima rockstar

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 7

ABormio, nell’Alta Valtellina, s’incon-trano questo mese le associazionialpinistiche di tutto il mondo. Unevento, quello in programma dal 4 al

10 ottobre nella “magnifica contea” e tra ighiacci dello Stelvio e del Bernina, di grandeimportanza storica e culturale, volutodall’Unione Internazionale delleAssociazioni Alpinistiche (UIAA) che quiterrà la sua assemblea generale. E’ dal 1985che una località italiana delle Alpi non ospi-ta questo meeting ed è comprensibile l’impe-gno dei soci valtellinesi, sotto la guida diStefano Tirinzoni, delegato del CAI pressol’UIAA, nell’organizzare, d’intesa con il“board” dell’associazione di cui è membroattivissimo Silvio Calvi, la serie d’incontri.Importante è infine l’appoggio organizzativoda parte del Coordinamento delle sezioni esottosezioni della provincia di Sondrio.

I lavori dell’associazione, fondata nel 1932e costituita da 74 federazioni operanti in 54nazioni, con un corpo sociale di oltre1.265.000 membri, si svolgono presso ilCentro Congressi della Banca Popolare diSondrio, sponsor principale dell’evento.

La conferenza sui rifugi e sulle tecnologielegate alla gestione delle strutture in quota èfissata invece il 6 ottobre presso l’AlbergoPirovano allo Stelvio (www.pirovano.it) conla partecipazione attiva del presidente delParco nazionale dello Stelvio.

Di grandissimo interesse gli argomenti sultappeto: dal progetto IEVEBS (valutazioneintegrale per i rifugi di montagna) sviluppatotra il 2007 e il 2010, di cui è relatore GottfriedSteinbacher, a “CAI Energia 2000” (relatoreAndrea Sasso); dall’applicazionedell’Ecolabel nei rifugi del Parco nazionaledelle Alpi Marittime (relatore GiorgioBernardi), al nuovo avveniristico rifugioMonte Rosa sul versante elvetico; dai pro-blemi medici nella gestione dei rifugi dimontagna su cui riferirà Enrico Doneganidella Commissione medica, ai problemigestionali in Canada (relatrice KarenRollins), alla recente conferenza del ClubAlpino Americano “Exit strategies” sullosmaltimento dei reflui in quota, e infine alletecnologie adottate dai rifugi del Parco dello

Stelvio di cui è relatore lo stesso Calvi. Ilconvegno si svolge dalle 9,30 alle 13,30 e gliatti verranno raccolti in un CD.

In merito all’assemblea generale, in undocumento sono precisati alcuni particolariche meglio chiariscono la nuova stagionedell’UIAA, caratterizzata da un fervore d’ini-ziative che non sembra avere precedenti. Inmaggio il Management Committee (comita-to direttivo) ha infatti deciso che le commis-sioni definiscano la loro attività sulla base dispecifici progetti avendo cura, per rendernepiù facile l’attuazione, di definire bene e pia-nificare per ogni singolo progetto il back-ground, l’obbiettivo, le persone incaricate diprendervi parte e di cooperare, gli elementideterminanti, i vantaggi, i costi, l’organizza-zione, la data del completamento del proget-to, le eventuali incognite, la comunicazionee infine la pianificazione e il controllo delprogetto.

Il Board ha anche approvato una serie diprogetti: la commissione alpinismo (presi-dente Pierre Humblet) sta lavorando sullaraccolta delle statistiche relative agli inci-denti in montagna, su una joint venture conla Fondazione Petzi, sullo sviluppo delle abi-lità dei formatori giovanili, su un basilarescambio di informazioni in merito al mate-riale tecnico e soprattutto sullo sviluppo deiTraining Standards e la loro certificazioneper le scuole di alpinismo delle varie partidel mondo.

A sua volta la commissione legale (Lewg) èimpegnata in alcuni aspetti del training lega-to alle attività sportive in montagna. La com-missione medica (presidente BuddhaBasnyat) si occupa nell’attuazione del

Diploma di medicina di montagna, insiemecon IKAR e ISMM (specifico per la gestionedella medicina d’urgenza e per il personaleparamedico durante i soccorsi), nell’elabo-razione di una serie di consigli rivolti aglialpinisti attraverso il sito Medcom UIAA,nella stesura di nuovi documenti legati all’e-terno problema del doping, nello studio deiproblemi oculistici e dentali in quota, neglieffetti di eventuali incontri con animali vele-nosi e in vari altri argomenti.

Molti altri sono gli argomenti sul tappeto:l’impegno della commissione per l’accessoalla montagna (presidente Clare Bond) e lacommissione antidoping (presidente NenadDikic) alla quale si deve una ricerca sui pro-fili antropometrici degli atleti impegnatinelle competizioni, l’impegno della commis-sione TAM (presidente Linda McMillan) chetra i progetti in corso ha l’elaborazione diuno standard qualitativo per le varie localitàalpine.

Una campagna antidoping è allo studiodella Commissione giovanile (presidenteAnne Arran), impegnata anche nell’aggior-namento di un articolato calendario di even-ti. Infine la Commissione sicurezza (presi-dente Jean Frank Charlet) sta lavorando suuna vasta gamma di problematiche, dall’evo-luzione tecnica delle corde da arrampicatadall’allestimento delle vie ferrate all’equipag-giamento per il canyoning.

Il Club Alpino Italiano si è fatto promotoredi un’iniziativa particolare dedicata all’avviodi un progetto dedicato alla costruzione diuna rete europea delle associazioni di alpini-smo, convocando una riunione dei presiden-ti interessati per la giornata conclusiva. ■

UIAA Alpinismo sotto 74 bandiere

Vertice mondiale in ValtellinaDal 4 al 10 ottobre sono in programma a Bormio e allo Stelvio i lavori legatiall’Assemblea Generaledell’UIAA

Un’immagine delghiacciaio dei Forniparticolarmentesoggetto alleavversità climatichedi questi anni.

8 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

Si comunica che è indetta un’Assemblea deiDelegati straordinaria che si terrà a Veronadomenica 19 dicembre 2010 per approvarealcune modifiche statutarie. La convocazione dell’AD straordinaria, uni-

tamente all’Ordine del Giorno - definito dalComitato centrale di indirizzo e di controllo– ed alla documentazione relativa agli argo-menti da trattare, sarà inviata alle Sezionialmeno quindici giorni di calendario primadella data fissata per la seduta. Si rammenta che ai sensi dell’art. 22 (III.I.7),comma 2, del Regolamento generale “L’AD

straordinaria – convocata per adottare lo

Statuto o per deliberare sullo scioglimento

del Club alpino italiano – è validamente

costituita con la presenza di almeno la

maggioranza dei delegati aventi diritto al

voto, presenti di persona o per rappresen-

tanza, e che rappresentino almeno un terzo

delle sezioni.”.In questa pagina è riportato il prospetto conil numero dei delegati di diritto ed elettivispettante a ogni Sezione calcolato in basealla consistenza numerica dei soci al31.12.2009. Le sezioni come di consueto dovranno: 1. Trasmettere alla Sede centrale–Direzione

entro e non oltre il 31 ottobre 2010, i nomi-nativi dei Delegati eletti dalle Assembleesezionali per l’anno 2010 allo scopo di con-sentire la precisa compilazione degliappositi registri e quindi semplificare evelocizzare le funzioni di verifica il giornodell’Assemblea;

2. Compilare regolarmente e chiaramente ilmodulo per i Delegati e per eventuali dele-ghe che l’Organizzazione centrale provve-derà, come di consueto, a trasmettere allesingole sezioni nel quantitativo corrispon-dente al numero dei Delegati;

3. Consegnare i moduli di cui al punto 2 allaconvalida della Commissione per la verifi-ca dei poteri i giorni dell’Assemblea.

Per ogni informazione rivolgersi allaSegreteria di presidenza Signora GiovannaMassini - tel. 02/205723221 e-mail [email protected]

Il Direttore CAI facente funzione,

dott.ssa Andreina Maggiore

EmittenteDirezione – Segreteria diPresidenzaOggetto ASSEMBLEA STRAORDINARIADELEGATI 2010DestinatariSezioni e Sottosezioni CAIDataMilano, 28 agosto 2010FirmatoIl Direttore CAI facente funzione,Andreina Maggiore

CircolariComunicazioni dalla Sede centrale

Circolare n. 07/2010

Area Ligure Piemontese Valdostana ACQUI TERME 1ALA DI STURA 1ALBA 2ALBENGA 2ALESSANDRIA 2ALMESE 2ALPIGNANO 2ALTARE 2AOSTA 3ARONA 2ASTI 2BARDONECCHIA 1BARGE 2BAVENO 2BIELLA 5BOLZANETO 3BORDIGHERA 2BORGOMANERO 2BRA 2BUSSOLENO 2CASALE MONFERRATO 2CASELLE TORINESE 1CAVOUR 1CERVASCA 2CEVA 2CHATILLON 2CHIAVARI 3CHIOMONTE 1CHIVASSO 4

CIRIE’ 2COAZZE 2CUMIANA 2CUNEO 6CUORGNÈ 2DOMODOSSOLA 2FINALE LIGURE 1FORMAZZA 2FORNO CANAVESE 1FOSSANO 3GARESSIO 2GENOVA-LIGURE 5GIAVENO 2GOZZANO 2GRAVELLONA TOCE 2GRESSONEY 1IMPERIA 2IVREA 3LA SPEZIA 2LANZO TORINESE 3LEINÌ 2LOANO 2MACUGNAGA 3MONCALIERI 2MONDOVÌ 3MOSSO S.MARIA 2NOVARA 4NOVI LIGURE 2OMEGNA 2ORBASSANO 2ORMEA 1

OVADA 1PALLANZA 2PEVERAGNO 2PIANEZZA 2PIEDIMULERA 2PINASCA 2PINEROLO 3PINO TORINESE 1RACCONIGI 1RAPALLO 2RIVAROLO CANAVESE 2RIVOLI 2SALUZZO 3SAMPIERDARENA 2SANREMO 2SARZANA 3SAVIGLIANO 2SAVONA 3S.SALVATOREMONFERRATO 1STRESA 2SUSA 2TORINO 8TORRE PELLICE 3TORTONA 2TRIVERO 2UGET TORINO 7U.L.E. GENOVA 4VAL DELLA TORRE 1VALENZA 2VALGERMANASCA 2

VALLE VIGEZZO 2VALSESSERA 2VARALLO SESIA 6VARAZZE 2VARZO 1VENARIA REALE 2VENTIMIGLIA 1VERBANIA 2VERCELLI 2VERRES 2VIGONE 2VILLADOSSOLA 4VOLPIANO 1

Area LombardaABBIATEGRASSO 2ALBIATE 1APRICA 1ASSO 1BARLASSINA 1BARZANÒ 2BELLANO 1BERGAMO 21BESANA BRIANZA 2BESOZZO SUPERIORE 2BOFFALORA S. TICINO 2BOLLATE 2BORMIO 1BORNO 1BOVEGNO 1BOVISIO MASCIAGO 2

I DELEGATI SEZIONE PER SEZIONE

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 9

BOZZOLO 2BRENO 2BRESCIA 11BRUGHERIO 1BUSTO ARSIZIO 2CABIATE 1CALCO 2CALOLZIOCORTE 3CANTÙ 2CANZO 2CAPIAGO INTIMIANO 2CARATE BRIANZA 2CARNAGO 1CASLINO D’ERBA 1CASSANO D’ADDA 2CASTELLANZA 2CASTIGLIONE STIVIERE 1CEDEGOLO 3CERMENATE 1CERNUSCO S. N. 2CESANO MADERNO 1CHIARI 2CHIAVENNA 3CINISELLO BALSAMO 2CLUSONE 3COCCAGLIO 1CODOGNO 2COLICO 2COLOGNO MONZESE 2COMO 5CONCOREZZO 2CORSICO 2CREMA 3CREMONA 3DERVIO 2DESENZANO 2DESIO 2DONGO 2EDOLO 2ERBA 2FINO MORNASCO 1GALLARATE 3GARBAGNATE MIL. 1GARDONE VAL TROMPIA 2GAVIRATE 2GERMIGNAGA 2GIUSSANO 2GORGONZOLA 1GORLA MINORE 1INTROBIO 2INVERIGO 2INVERUNO 1INZAGO 1LAVENO MOMBELLO 2LECCO 8LEGNANO 2LISSONE 2LIVIGNO 1LODI 2LOVERE 3LUINO 2LUMEZZANE 2MACHERIO 1MADESIMO 1MAGENTA 1MALNATE 2MANDELLO LARIO 3MANTOVA 3

MARIANO COMENSE 2MEDA 2MELEGNANO 2MELZO 2MENAGGIO 2MERATE 2MERONE 2MILANO 16MOLTENO 2MOLTRASIO 2MONTEVECCHIA 2MONZA 3MORBEGNO 2MORTARA 1MUGGIO’ 2NERVIANO 2NOVATE MEZZOLA 2NOVATE MIL. 1OGGIONO 1OLGIATE OLONA 2OSTIGLIA 1PADERNO DUGNANO 2PALAZZOLO S. O. 2PARABIAGO 1PAVIA 2PEZZO PONTEDILEGNO 2PIAZZA BREMBANA 2PREMANA 2RHO 2ROMANO DI LOMBARDIA 2ROVAGNATE 2ROVATO 2ROVELLASCA 1SALÒ 2SARONNO 3S.E.M. 3SEREGNO 2SESTO CALENDE 2SESTO S. GIOVANNI 2SEVESO S. PIETRO 2SOMMA LOMBARDO 2SONDALO 1SONDRIO 4SOVICO 1TRADATE 2TREVIGLIO 2VALFURVA 2VALLE INTELVI 1VALMADRERA 2VALMALENCO 2VARESE 6VEDANO AL LAMBRO 2VEDANO OLONA 1VIGEVANO 2VILLA CARCINA 2VILLASANTA 2VIMERCATE 4VITTUONE 1VOGHERA 2

Area Trentino Alto AdigeAPPIANO C.A.I. A.A. 2BOLZANO C.A.I. A.A. 5BRENNERO C.A.I. A.A. 1BRESSANONE C.A.I. A.A. 2BRONZOLO C.A.I. A.A. 1BRUNICO C.A.I. A.A. 2CHIUSA C.A.I A.A. 2

EGNA C.A.I. A.A. 1FORTEZZA CAI A.A. 1LAIVES C.A.I. A.A. 2MERANO C.A.I. A.A. 2SALORNO C.A.I. A.A. 1S.A.T. 52VAL BADIA C.A.I. A.A. 2VAL GARDENA C.A.I.A.A. 2VIPITENO C.A.I. A.A. 2

Area Veneta Friuliana GiulianaAGORDO 4ALPAGO 1ARZIGNANO 2ASIAGO 2AURONZO DI CADORE 2BASSANO DEL GRAPPA 4BELLUNO 4BOSCO CHIESANUOVA 2CALALZO DI CADORE 2CAMPOSAMPIERO 2CASTELFRANCO V. 3CERVIGNANO D. FRIULI 2CESARE BATTISTI 4CHIOGGIA 2CIMOLAIS 1CITTADELLA 3CIVIDALE DEL FRIULI 3CLAUT 2CODROIPO 2CONEGLIANO 4CORTINA D’AMPEZZO 3DOLO 2DOMEGGE DI CADORE 1DUEVILLE 2ESTE 2FELTRE 6FIAMME GIALLE 1FIUME 2FORNI AVOLTRI 2FORNI DI SOPRA 2GEMONA DEL FRIULI 2GORIZIA 4LEGNAGO 1LIVINALLONGO 1LONGARONE 2LONIGO 2LORENZAGO 1LOZZO DI CADORE 1MALO 2MANIAGO 2MANZANO 2MAROSTICA 3MESTRE 5MIRANO 3MOGGIO UDINESE 2MONFALCONE 2MONTEBELLO V. 1MONTEBELLUNA 4MONTECCHIO M. 3MOTTA DI LIVENZA 2ODERZO 2PADOVA 7PIEVE DI CADORE 2PIEVE DI SOLIGO 2P.TE PIAVE SALGAREDA 2PONTEBBA 1

PORDENONE 4PORTOGRUARO 2RAVASCLETTO 2RECOARO TERME 2ROVIGO 2SACILE 2SAPPADA 2S. BONIFACIO 2SCHIO 5S. DONÀ DI PIAVE 3S. PIETRO CARIANO 2SPILIMBERGO 2SPRESIANO 2S. VITO AL TAGLIAMENTO 2S. VITO DI CADORE 1TARVISIO 2THIENE 4TOLMEZZO 2TRECENTA 1TREGNAGO 2TREVISO 4TRIESTE 5UDINE 6VALCOMELICO 2VALDAGNO 4VALLE ZOLDANA 2VENEZIA 4VERONA 7VICENZA 6VIGO DI CADORE 1VITTORIO VENETO 4XXX OTTOBRE 5

Area Tosco Emiliana RomagnolaAREZZO 2ARGENTA 1BARGA 1BOLOGNA 4CARPI 2CARRARA 2CASTELFRANCO E. 2CASTELNOVO NE’ MONTI 1CASTELNUOVOGARFAGNANA 2CESENA 2FAENZA 2FERRARA 4FIRENZE 6FIVIZZANO 1FORLÌ 2FORTE DEI MARMI 2GROSSETO 1IMOLA 3LIVORNO 2LUCCA 2LUGO 2MARESCA 2MASSA 2MODENA 4PARMA 4PIACENZA 3PIETRASANTA 2PISA 2PISTOIA 2PONTEDERA 1PONTREMOLI 2

segue

10 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

continua

PORRETTA TERME 1PRATO 4RAVENNA 2REGGIO EMILIA 5RIMINI 2SANSEPOLCRO 1SASSUOLO 2SESTO FIORENTINO 2SIENA 2VALDARNO INF. 1VALDARNO SUP. 2VIAREGGIO 2

Area Centro Meridionale InsulareACIREALE 1ALATRI 1AMANDOLA 1AMATRICE 1ANCONA 2ANTRODOCO 1ASCOLI PICENO 2ATESSA 1AVELLINO 1AVEZZANO 2BARI 2BELPASSO 1

BENEVENTO 1BRONTE 1CAGLIARI 2CAMERINO 1CAMPOBASSO 2CARSOLI 2CASERTA 1CASSINO 2CASTEL DI SANGRO 1CASTELLAMMARE DI S. 1CASTELLI 1CASTROVILLARI 1CATANIA 2CATANZARO 1CAVA DEI TIRRENI 1CEFALÙ 1CHIETI 2CITTÀ DI CASTELLO 2CIVITELLA ROVETO 1COLLEFERRO 1COSENZA 2ESPERIA 1FABRIANO 1FARA S.MARTINO 1FARINDOLA 1FERMO 2FOLIGNO 2FRASCATI 2FROSINONE 1

GALLINARO 1GIARRE 1GIOIA DEL COLLE 1GUALDO TADINO 1GUARDIAGRELE 2GUBBIO 1ISERNIA 1ISOLA DEL GRAN SASSO 1JESI 2LAGONEGRO 1LANCIANO 1L’AQUILA 3LATINA 2LINGUAGLOSSA 1LONGI 1LORETO APRUTINO 1MACERATA 2MESSINA 1NAPOLI 2NUORO 2ORTONA 1PALERMO 2PALESTRINA 1PEDARA 1PENNE 2PERUGIA 2PESARO 2PESCARA 2PETRALIA SOTTANA 1

PIEDIMONTE MATESE 1POLIZZI GENEROSA 1POPOLI 1POTENZA 1POTENZA PICENA 1RAGUSA 1REGGIO CALABRIA 1RIETI 3ROMA 7SALERNO 2SARNANO 1SASSARI 1S. BENEDETTO D. T. 1SENIGALLIA 1SIRACUSA 1SORA 1SPOLETO 3S. SEVERINO MARCHE 1SULMONA 2TERAMO 1TERNI 2TIVOLI 2VASTO 2VITERBO 2

Sezioni Nazionali EsteroA.G.A.I. 4C.A.A.I. 2LIMA 1

Si prevede il “tutto esaurito” domenica 10 ottobre in vetta allaGrigna settentrionale, a 2410 m, dove, nebbiapermettendo, lo sguardo spazia a 360 gradi dalla pianura

Padana agli Appennini alle Alpi Marittime, dalle montagne delVallese fino a quelle dell’Oberland Bernese. E dove sembra ditoccare con mano le Alpi Centrali, con le Orobie e i gruppi delBadile, del Disgrazia e del Bernina. Saranno sicuramente molti gliappassionati che vorranno festeggiare il “loro” rifugio Brioschicostruito appena sotto il crocione della vetta.

L’occasione? L’ispettore Carlo Lucioni, past presidente dellaSezione di Milano che ne è proprietaria, annuncia che di motivice ne sono parecchi: 115 anni dalla fondazione (20 ottobre 1895),31 anni dalla sua prima ristrutturazione (10 ottobre 1926), 53 annidalla sua ricostruzione (10 ottobre 1948). E non basta. Dopo lamessa celebrata alle 11 da padre Silvano Fausti della Comunitàdei Gesuiti di Villapizzone (Milano), dopo l’intervento amezzogiorno del sindacodi Pasturo e dei dirigentidel CAI Milano, dopo ilconcerto della bandamusicale di Pasturo e ilpranzo, il protocolloprevede un importantecambio della guardia: lo“storico” gestore FulvioAurora passa infatti lastecca al più giovaneAlex Torricini.

Il (o “la”) Brioschi fu ilprimo rifugio del CAIMilano e uno dei primi inassoluto. Nel 1926 venne

dedicato a Luigi Brioschi, ottantenne, felice di essere arrivatolassù in sella a un mulo. Brioschi pronunciò un suo memorabilediscorso (vedi foto) e con buone ragioni: in tutta la sua carriera diimprenditore non lesinò finanziamenti al CAI Milano, a partireappunto dalla costruzione del rifugio che porta il suo nome.

Il rifugio venne di nuovo ricostruito in seguito della suadistruzione totale per rappresaglia da parte dei repubblichini,durante la guerra di liberazione. Nel dopoguerra la Sezione diMilano aprì infatti una sottoscrizione e con costanza riuscì araggranellare i denari necessari. Grande animatore fu il ragionierLuigi Lucioni (il papà dell’attuale ispettore Carlo) che poi fupromosso ispettore sul campo. E il miracolo della ricostruzioneavvenne fra il 1947 e il 1948.

L’ultima ristrutturazione risale al 1995. Nonostante le cronichedifficoltà finanziarie della sezione, il presidente Lodovico Gaetanie il tenace Lucioni trovarono l’aiuto della Cassa di Risparmio delle

Provincie Lombarde checoncesse un finanziamento afondo perduto, attingendo agli utiliaccantonati per opere di caratteresociale.

La cucina fu allargata, rifatti eaumentati i servizi igieniciall’interno, costruito un localeinvernale e una nuova salettamunita di camino.All’inaugurazione c’era anche unodei più famosi alpinisti di tutti itempi, Riccardo Cassin, che iniziòla sua attività alpinistica propriodalla Grigna. Tanti auguri, vecchioBrioschi! R.S.

Grigne

Brioschi, cambio della guardia in vetta

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 11

Vicini alle stelle, vicini alla montagna,vicini a sé stessi è il motto diInternational Mountain Summit(www.ims.bz), la grande “piattafor-

ma” che per il secondo anno consecutivo aBressanone, dal 30 ottobre al 7 novembre. Ilfitto programma preparato dai giovani orga-nizzatori guidati da Alex Ploner comprende15 conferenze, 5 congressi, 6 manifestazionidel Builder Festival e una selezione di film dialpinismo in collaborazione con il Festivaldei festival (CH).

L’evento che presumibilmente farà piùnotizia riguarda, martedì 2 novembre, l’in-contro tra le quattro grandi associazioni alpi-nistiche d’Italia, Germania, Austria e AltoAdige: una cordata che comprende più di unmilione e mezzo di iscritti, chiamata a discu-tere sul “diritto al rischio”, ovvero sul temadella responsabilità e della libertà nell’alpini-smo ciclicamente messa in discussionequando agli incidenti si accompagna un cla-more mediatico eccessivo e non sempre giu-stificato.

Il confronto a più voci toccherà argomentilegali, etici, di costume, momento culminateuna tavola rotonda (ore 19) dove sarannopresentati e discussi i risultati del congressocon esponenti dei club alpini, alpinisti, gior-nalisti, soccorso alpino, politici, guide mon-tane, autorità giudiziarie e infine personalitàdell´industria outdoor e della pubblicità, evi-dentemente non esente da responsabilità nellanciare messaggi che possono apparirefuorvianti.

Il turismo sostenibile in montagna è l’argo-mento del secondo incontro congressualemercoledì 3. Per garantire la qualità dellavita delle generazioni presenti e future, ènecessario considerare gli aspetti ecologici,sociali ed economici in modo integrato.Quali sono le effettive ricadute degli stru-menti di cooperazione multilaterale e quali iloro limiti? Quale è la situazione in altreregioni montuose come il Caucaso, i Balcanie l’Himalaya?

Giovedì 4 si discuterà di prospettive erischi delle Dolomiti patrimonio naturaledell’Umanità, relatori Michl Laimer (IT),

Piero Gianolla (IT), Engelbert Ruoss (CH),Artur Kammerer (IT), Beat Ruppen (CH),Andreas Bass (CH), Christoph Engl (IT),Annibale Salsa (IT). Venerdì 4 sarà la voltadel soccorso alpino ad alta quota. Formareun team internazionale o affidarsi ai servizilocali? Il problema della gestione delle ope-razioni in Himalaya rappresenta un temaestremamente attuale. Esistono due posizio-ni: alcune organizzazioni richiedono l’istitu-zione di un “rapid response team” con sedein Europa per intervenire su tutte le monta-gne del pianeta; e c’è invece chi propone laformazione di personale del luogo e il soste-gno tecnico-finanziario nelle zone interessa-te. Relatori saranno Hermann Brugger (IT),Toni Grab (CH), Simon Kehrer (IT), SimoneMoro (IT), Iztok Tomazin (SI), Bruno Jelk(CH), Gerold Biner (CH), Patrick Fauchere(CH), Nazir Ahmed Sabir (PK), BuddhaBasnyat (NP), Raimund Margreiter (AT),Fidel Elsensohn (AT), Reinhold Messner(IT), Ramon Chiocconi (ARG), PeterHackett (US). Moderatori: Fidel Elsensohn(AT), Hermann Brugger (IT), GüntherCologna (IT).

Gli incontri si concluderanno sabato 6 con“Le donne e la montagna”. Come vedono illoro ruolo nell’alpinismo dominato dagliuomini? Quali sono le loro mete?Parteciperanno alla tavola rotonda Oh EunSun (KR), Edurne Pasaban (ES), Eva MariaBachinger (AT), Billi Bierling (DE). ■

Nel ricco programma spicca aBressanone (BZ) l’incontro trale associazioni di Italia,Germania, Austria e Alto Adigeche si confronteranno il 2novembre su un temadiscusso, il diritto al rischio

Appuntamenti Il secondo International Mountain Summit

Ascoltare, scambiarsi idee…I migliori alpinisti e scalatori del mondo sono presentiall’IMS con le loro videoconferenze. Il programmacomprende Nives Meroi, Denis Urubko e HansKammerlander (mercoledì 3), Krzystof Wielicki, AndyHolzer e Steve House (giovedì 4), Mick Fowler,Simone Moro e Reinhold Messner (venerdì 5),Alessandro Gogna e Jerry Moffat (sabato 6), SilvioMondinelli, Kurt Diemberger, Kurt Albert e StephenVenables (domenica 7). In compagnia di questi e altrialpinisti è infine possibile compiere escursioni nellazona. Il programma dell’IMS è completato dalBoulder Festival con le stelle dell’arrampicata e dauna serie di proiezioni di classici e novità. Particolaririduzioni sono state studiate per gli iscritti al ClubAlpino Italiano, valevoli per l’ingresso ai congressi ealle conferenze (12 euro anziché 14). Nella fotoReinhold Messner (© IMS – Manuel FerrigatoPhotography)

Soccorsi: verso un team internazionale?Di soccorso alpino alle alte quote si parleràvenerdì 4 novembre all’International MountainSummit di Bressanone. Sul tappeto anche ilprogetto di una task force internazionale consede in Europa e in grado d’intervenire sullemontagne di tutto il mondo. Nella foto elisoc-corso a 6250 m sul Manaslu (archivio AirZermatt AG, per gentile concessione)

Club alpini in cordata

Andrea Mellano, architetto torinese,accademico del CAI, è stato unodegli italiani che nel 1962 per primiosarono violare la parete nord

dell’Eiger (con Armando Aste, RomanoPerego, Gildo Airoldi, Pierlorenzo Acqui-stapace e Franco Solina). Arrivato in vettasenza un graffio né una scalfittura, cheeffetto può avergli fatto un film come“North Face”, del regista tedesco PhilippStòlzl, dove gli alpinisti sono rappresentaticome una banda di esaltati, pazzi, suicidi e laparete appare come un orco mangiauomini?Ed ecco in questo botta e risposta le sueimpressioni dopo avere assistito al film inuna sala cinematografica torinese.

In realtà nel film di Stoltz gli alpinisti

sono visti anche come dei puri, animati

da grandi ideali, e vengono contrapposti

agli oziosi e opulenti ospiti del grande

albergo ai piedi della parete. Anche tu,

Andrea, nutrivi questi sentimenti?

“Premetto che non mi sono mai considera-to un ‘puro di spirito’ animato da grandi idea-li, per quanto attiene alla montagna. A miogiudizio i grandi ideali sono altri, quelli chesono al servizio degli altri, come bene avevacapito e messo in pratica Guido Rossa. Sonostato (lo sono ancora ovviamente entro certilimiti) un alpinista dilettante e ho frequenta-to la montagna con passione e curiosità, permettere in gioco la mia capacità di superarele difficoltà fisiche e psichiche ma anchecome motivo di socializzazione con i mieicompagni di avventure sulle pareti e sulle vieclassiche o alla scoperta di nuovi itinerari,senza sentimentalismi o pretese di sentirmidiverso dalle persone comuni. Lo stesso èstato per la nord dell’Eiger affrontata nel ‘62senza ideologie ma con spirito sportivo, sti-molato dal desiderio di mettermi in gioco suuna grande via dove gli italiani non eranoancora passati”.

All’epoca della miserabile fine di Kurz

raccontata nel film, il Fuhrer sosteneva

che la parola impossibile vale solo per i

vigliacchi. Che cosa può esserci di vero e

di falso in questa frase?

“E’ un’affermazione completamente estra-nea al mio modo di pensare. Nel mio gruppodi amici e compagni di cordata valeva la mas-sima che ‘alpinista che torna buono per un’al-tra volta’. Questo non significava che non ten-tassimo sempre sino al limite (nostro) le pare-ti e le vie, però con il raziocinio di saper accet-tare anche la rinuncia e la sconfitta”.

Prevale nel film il realismo più esaspe-

rato, specie nella sequenza finale, con il

cadavere del povero Kurz che richiama

alla mente l’orribile fine dell’italiano

Stefano Longhi, sempre sulla parete nord

nel 1957. Prima di affrontare la grande

scalata ti è mai capitato di pensare al loro

atroce destino?

“Prima di pensare al nostro tentativoall’Eiger, con il mio compagno di sempre sullegrandi scalate Romano Perego e il giovane(allora) Gildo Airoldi, ho letto tutto quello chec’era da leggere sulla storia dei tentativi allaparete nord dell’Eiger. Naturalmente le tragi-che vicende della cordata di Kurz, quella diLonghi e di molti altri mi avevano colpito,senza però farmi desistere dal desiderio ditentare quella parete. Usando tutte le precau-zioni, se così si può dire, nella progressione.In montagna la fortuna gioca un ruolo fonda-mentale, ma sta al soggetto saper interpretarele varie situazioni trovando il modo miglioreper affrontarle e sull’Eiger questi principi

Teatro di tragedie fatali, di lottedisperate e di drammi allucinanti esogno degli alpinisti più audaci a

partire dagli anni Trenta dello scorso secolo,l’Eiger (3970 m, Alpi Bernesi) è statoraccontato da tre registi diversi nell’arco di46 anni. La trilogia venne inaugurata nel1962 da Luis Trenker (“Sein Bester Freund”,Il suo migliore amico). Nel 1981 GerhardBauer realizzò “Eigernordwand”. E ora unaltro regista tedesco, Philipp Stoeltz, portasugli schermi “North Face” come era statoanticipato sullo Scarpone numero 4/2009, inuna corrispondenza dalla Germania di IreneAffentranger.

12 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

L’accademico torinese chefece parte nel ‘62 della primacordata tricolore vincitricedella celebre parete nord siconfronta con le immagini delfilm “North Face” sullatragedia di Kurz eHinterstoisser. E rievoca unepisodio curioso

Testimonianze Mellano e la grande avventura all’Eiger

“Domani italiani kaputt!”

Eiger superstar

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 13

sono fondamentali più della tecnica di scala-ta perché non si tratta solo di superare i pas-saggi, non difficilissimi, ma di vincere l’op-pressione che la grandiosità dell’ambienteimpone come in nessun’altra parete delleAlpi. Non si tratta quindi di sentirsi miglioridi quelli che sono stati sconfitti, ma di faretesoro delle loro tragiche esperienze per cer-care di non ripeterle”.

In “North Face” le tecniche di ripresa

sono indubbiamente impeccabili.

Pellicola di una bellezza e di un rigore

abbaglianti, è stata definita. Sotto quali

aspetti la storia invece non ti ha soddi-

sfatto?

“Non sono un esperto di cinematografia.Posso dire che la tecnica di ripresa rendemolto efficaci le varie fasi dell’arrampicatache sono veramente spettacolari e ben rico-struite. Quello che mi lascia perplesso è lastoria della vita, diciamo civile, dei protago-nisti forse inventata e fatta passare per real-tà. Come pure il loro carattere umano: l’uno,Kurz, riflessivo e maturo, l’altroHinterstoisser irruente e poco realista. Pernon parlare dei due austriaci accomunati daltragico destino, presentati come alpinistiimpreparati e animati solo dal furore dellaconquista. Inoltre la storiella sentimentale,inserita probabilmente per rendere interes-sante il film al grande pubblico, non mi haconvinto, come pure la improbabile e insop-portabile scena della ragazza che assisteall’agonia di Kurz”.

Quando le valanghe cominciano a spaz-

zare la parete, sull’Eiger non c’è bravu-

ra che tenga e per questo Kurz avrebbe

preferito tenersene alla larga. Come

avete fatto invece voi, in cinque giorni

di arrampicata e altrettanti bivacchi, a

non esporvi a questo pericolo?

“Per questi pericoli e per evitare di andaread aggiungerci all’elenco delle vittime,abbiamo deciso di arrampicare solo nelleore più fredde comprese tra le 6 e le 12.Dopo ci fermavamo sino al mattino succes-sivo. Ecco la ragione dei sei giorni di scalatadella cordata di Aste e dei cinque giorni dellanostra. Se aggiungiamo che abbiamo avutoanche due giorni di maltempo, che ci ha coltidopo il terzo nevaio, il tempo impiegato auscire in cima, senza danni, non mi sembraeccessivo, anche se ha fatto storcere il nasoai soloni della congrega alpinistica di allora”.

Ad assistere in diretta all’impresa, si

vede sullo schermo un pubblico di curio-

si e giornalisti assiepati nell’hotel

Belvedere. Un posto comodo e caldo da

cui rimirare chi sputa sangue cercando

di aprire, per primo, una nuova via alla

vetta. Era così anche nel ‘62?

“Sì, anche nel 1962 c’erano i cannocchialifissi a pagamento sul piazzale dell’albergopuntati sulla parete. Questo era anche ilprezzo da pagare, se così si può dire, per chivoleva salire la nord. A me e ai miei compa-gni non ce ne poteva fregare di meno dellafaccenda. Nessuno era stato avvisato dellenostre intenzioni e noi abbiamo fatto di tuttoper evitare la zona dell’albergo. Abbiamosistemato la tendina nei pressi di un alpeggioalla base della parete. Quando ci ha visti, ilpastore, scoprendo che eravamo italiani eintuendo le nostre intenzioni, ci salutò conun cortese augurio: domani, italiani kaputt”.

In “North Face” è adeguatamente rap-

presentata anche quella voglia di conti-

nuare a salire a ogni costo, contro ogni

logica, che è tipica di certi alpinisti. A te

è mai capitato qualcosa di simile?

“Volere continuare a salire a ogni costo èuna caratteristica di chi s’impegna in unaimpresa alpinistica. A ogni costo per me nonvuol dire oltre il limite soggettivamente valu-tabile. Certo dipende dalla situazione con-tingente, quando si deve scegliere la soluzio-ne migliore da prendere per proseguire orinunciare. Alcune volte mi è capitato di tro-varmi in quella situazione, tra queste ricordola salita alla nord del Cervino nel 1963, conPerego, Brignolo e Castelli. Dopo il secondobivacco, cui fummo costretti da un maltem-po di eccezionale violenza, ci trovammo acirca 200 metri dalla vetta con l’ultima pos-sibilità di raggiungere la via normale svizze-ra traversando tutta la parete. Quella traver-sata Brignolo e io l’avevamo già compiutanel luglio del 1961, durante un tentativo dicompiere la prima italiana della parete nord(riuscita poi nel mese di agosto alla cordatadi Jean Bic e Piero Nava), interrotto ancheallora causa l’improvviso maltempo. Fu

un’avventura al limite della pazzia, tra scari-che di sassi e scivoli di ghiaccio dai qualiuscimmo abbastanza provati. Nello stessopunto nel 1963 ci ponemmo lo stesso dilem-ma: traversare o proseguire verso la vettasotto la tormenta. Io non ebbi dubbi e con-vinsi i compagni a proseguire verso la cimadel Cervino che raggiungemmo, dopo unaltro bivacco, approfittando di una pausa delmaltempo”.

Per concludere, aldilà della retorica

nazionalista, il tentativo di Kurz e

Hinterstoisser appare ricco di inebrian-

te sfida con la natura. Hai mai riflettuto

su come avresti vissuto questa avventu-

ra al loro posto?

“Esistono nell’alpinismo situazioni estre-me che possono sfuggire di mano e allorasolo il caso e una grande fortuna ti può aiu-tare a uscirne indenne. Kurz e compagnihanno dimostrato tutta la loro capacità euna tenacia oltre l’immaginabile. Purtroppola fortuna non li ha accompagnati e hannopagato caro il loro grande desiderio di con-quistare la parete”.

R.S

“Abbiamo fatto tesoro di quelle esperienze”Nell’altra pagina la locandina e una scena di NorthFace, il film diretto da Philipp Stòlzl, regista di clip eopere liriche, che racconta la tragica scalata del 1936alla nord dell’Eiger dei giovani tedeschi Toni Kurz(Benno Furmann) e Andi Hinterstoisser (FlorianLukas). Qui sopra gli alpinisti italiani nel ‘62 al ritornodalla scalata vincente al’Eiger: in primo piano da sini-stra, Mellano, Acquistapace, Aste e Perego; in secon-do piano Airoldi e Solina. “Delle tragiche esperienzeche ci hanno preceduto abbiamo fatto tesoro per nonripeterle”, racconta Andrea Mellano.

Si è iniziato con un’escursione storicaal Forte Parmesan, scavato dai sol-dati italiani durante la Grande guerranel bianco calcare della Vallarsa

(TN), nelle Piccole Dolomiti, e si è conclusotra le danze francoprovenzali. Giunto allaseconda edizione, il festival “Tra le rocce e ilcielo” ha messo armoniosamente insiemedal 19 al 22 agosto storia, arte, natura, alpi-nismo, guerra e pace, affrontando anchetemi caldi di attualità come la toponomasti-ca e il bilinguismo in Alto Adige.

Nella splendida e dimenticata Vallarsa,tanti amici della montagna, italiani e non, sisono riuniti in un clima di grande familiari-tà. A fare gli onori di casa il presidente dellaGiunta provinciale del Trentino LorenzoDellai che ha presentato questa rassegnacome un’occasione per riflettere sullo svi-luppo della montagna nella consapevolezzache “un territorio come questo delle PiccoleDolomiti non può e non deve essere omolo-gato al modello economico e amministrati-vo imperante che riduce tutto a un proble-ma di economia di scala e di massa critica”.Al suo fianco l’assessore Panizza, il presi-dente della SAT Piergiorgio Motter, il presi-dente della neonata Accademia tren-tina della Montagna EgidioBonapace, il sindaco di Vallarsa pro-fessor Geremia Gios, la neodirettricedel TrentoFilmfestival Luana Bisesti.

Il Comune di Vallarsa conta unmigliaio o poco più di anime e ben 48associazioni, ha rimarcato il sindacoGioss: proprio questa capacità difare rete ed essere solidali ha resopossibile l’organizzazione di un festi-val come questo, nato dalla creativi-tà dello scrittore jobrero (cioè abi-tante la locale frazione di Obra, indialetto cimbro) Mario Martinelli edella sua dolce metà Fiorenza Aste,vestale e impeccabile organizzatrice,con il supporto dell’amministrazione

provinciale che l’ha incluso nella rosa dellemanifestazioni di primo rango, e di un cospi-cuo numero di sponsor e partner fra cui laSAT e il portale Alpinia.net (vedere in que-sto numero la rubrica BookShop).

Il dibattito sul tema “Le nuove Alpi. Viverein montagna oggi” ha messo a confronto sulpalco del Teatro comunale Sant’Anna loscrittore e giornalista piemontese EnricoCamanni, l’antropologo ed ex presidentegenerale del CAI Annibale Salsa, il sindacoGioss, il responsabile dell’Ufficio foreste diCavalese Marcello Mazzucchi e il veteranodegli scrittori di montagna Spiro Dalla PortaXydias. “Le Alpi non sono un museo e nem-

Giunto alla secondaedizione, questo piccolofestival ha messoarmoniosamente insieme dal19 al 22 agosto a Vallarsa(TN) storia, arte, natura,alpinismo, guerra e pace

Un clima di grandefamiliaritàIn queste pagine tre aspetti della rassegna “Tra lerocce e il cielo”: la visita al trincerone di MonteZugna guidata dallo storico Tiziano Berté, i relatorial convegno sul tema “Vivere in montagna oggi” eun gruppo di ballerini occitani. La rassegna hariunito ai piedi del Pasubio e del Carega, lontanodalle più trafficate rotte del turismo dolomitico, tantiamici della montagna in un clima di grande epiacevole familiarità.

Rassegne “Tra le rocce e il cielo”

Incontri, mostre, concerti rock e dimusica classica, rassegne, premiazioni,celebrazioni: l’estate 2010 nelle Alpi èstata ancora una volta contrassegnatada numerose iniziative delle quali LoScarpone ha cercato di fornireinformazioni aggiornate. Non c’era chel’imbarazzo della scelta: dai “Suonidelle Dolomiti” a “Porte aperte ai rifugidel Piemonte”, dai “Sapori a chilometrizero” dei rifugi dell’Ossola alle mostredel Museo nazionale della montagnadedicate all’esploratore Alberto MariaDe Agostini, alla miriade dimanifestazioni ospitate nei rifugi delCAI, presidi culturali e vetrine delterritorio, con il coinvolgimento dirinomati scrittori come AlessandroBaricco e Erri De Luca. Tre rassegne, inparticolare, hanno occupato la ribalta,animate da giovani e attivissimiappassionati di montagna: “Tra le roccee il cielo” (Vallarsa, TN), il Festival dellaLessinia (Boscochiesanuova, VR) e il“Cervino CineMountain Festival(Valtournenche, AO). I nostricollaboratori ne riferiscono in questonumero, a cominciare dalla giovanissimarassegna di Vallarsa, arrivatabrillantemente alla seconda edizione.

Le tante voci della montagna

14 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 15

meno una periferia delle nostre metropoli,ma la parte del nostro mondo più capace dimirare a un futuro sostenibile”, ha dettoCamanni parafrasando un suo saggio uscitoalcuni anni fa dal titolo “La nuova vita delleAlpi” (Bollati Boringhieri 2002).

Il sindaco Gioss, professore emerito dieconomia agraria, ha portato esempi con-creti. “Gli introiti delle concessioni per ledighe”, ha spiegato, “equivalgono ad appenail 20% della spesa che dobbiamo sostenereper la depurazione delle nostre acquereflue; il valore del legname trentino è infe-riore al costo della CO2 che gli stessi alberifisserebbero; e ancora, si parla tanto di assi-stenzialismo, ma a conti fatti un agricoltoredi montagna riceve un terzo degli aiuti chericeve un suo collega di pianura”.

Concetti rafforzati da Mazzucchi, respon-sabile delle foreste di Fassa, secondo cui unemigrato trentino che ritorna dopo 15 anninon riconoscerebbe più le sue montagne.“Ogni ora che passa il Trentino vanta 700 mqdi bosco in più”. Ben vengano quindi i premisfalcio e i prodotti a km zero in quella mediamontagna ingiustamente snobbata da turistie alpinisti.

Annibale Salsa ha esortato chi oggi deveamministrare le Alpi a studiare le buonepratiche del Medio Evo, quando dallaRepubblica degli Escartons ai Walser alTirolo le terre alpine erano abitate da liberiomines cui venivano riconosciute dagli statifeudali notevoli facoltà di autodetermina-zione. Al contrario di quanto accade oggi.

Dalla Porta Xydias invece ha ricordatoquanto l’avvento dell’alpinismo nell’epocamoderna abbia concorso a liberare le Alpida pregiudizi e fobie che l’immaginariomedioevale aveva proiettato sulle alte cime.E come “ogni vetta conquistata sia un gradi-no per elevarci spiritualmente”.

Tredici sono stati i rappresentanti dellediverse realtà culturali delle Alpi italianeche hanno partecipato alla Giornata delle

minoranze linguistiche. Con Salsa in vestedi moderatore, si è affrontato lo spinosoproblema della toponomastica tornato diforte attualità dopo l’ingiunzione del mini-stro Raffaele Fitto di tradurre in italiano,mediante nuovi cartelli bilingui, tutti i topo-nimi del Sud Tirolo/Alto Adige. In realtà èstato fatto notare che i primi abitatori delleAlpi hanno dato nome nelle loro lingue –latine o proto germaniche che fossero – alleterre da loro colonizzate. Non rispettarequesti toponimi significa alterare, con atteg-giamenti scomposti, la verità storica. Non sicapisce poi per quale motivo non si avanzi-no le stesse pretese per i toponimi franco-provenzali in Val d’Aosta, dove Courmayeurdiventerebbe Corte Maggiore come voleva ilfascismo.

L’occasione è stata propizia per presentare

l’opera prima di un autore della vicinaLuserna, Andrea Nicolussi Golo, cinquan-tenne operaio di fabbrica al suo debutto let-terario con una raccolta di racconti auto-biografici “Guardiano di stelle e di vacche”(Editoriale Immagine): un libro pensato incimbro e scritto in italiano, con l’introduzio-ne - l’ultima purtroppo - di Mario RigoniStern. Nella vicina valle del Fersina venivapresentato al pubblico lo stesso giorno ilprimo dizionario mocheno, uno strumentoimportante per aiutare l’antica lingua protobavarese a sopravvivere. E qualcosa di simi-le sembra si stia preparando anche per ilcimbro, che attualmente viene insegnato“come lingua straniera” nelle scuole ele-mentari dei comuni dell’Altopiano di Asiagoe di Luserna.

Maser

Che l’alpinismo a certi livelli vada considerato una formad’arte sono in tanti a pensarlo. Fra questi certamente gliorganizzatori del festival “Tra le rocce e il cielo”. Dopo la

divertente serata che ha visto sflilare un folto gruppo di giovanipoeti riuniti attorno a un ospite d’eccezione, il poeta dialettalemilanese Franco Loi, e si è conclusa con una singolar tenzone dicantori a braccio e con i coinvolgenti balli occitani, la Giornatadell’Arte della Montagna si è aperta a Vallarsa con una sfilata dilibri raccontati dagli autori (fra gli altri Eugenio Cipriani, BepiMagrin, Irene Affentranger, Silvana Rovis e Carlo Martinelli) ed ècontinuata con la commemorazione di un grande artista-arrampicatore, il belga Claudio Barbier. A rendergli omaggio fra itanti la sua compagna Anna Lawaert, Alberto Dorigatti, Luisa Iovane, Heinz Mariacher,Heinz Steinkotter, Mirella Tenderini, Armando Aste, Franco Perlotto, Fausto De Stefani, eanche l’inglese John Porter del London Alpine Club, venuto a commemorare la figura diquesto eroe dell’arrampicata libera in Dolomiti negli anni Settanta.

E alla fine tutti in trinceaQuando si dice Pasubio è inevitabile pensare alla Grande guerra e alle migliaia di

morti sepolti su questa montagna sacrario della patria. L’ultima giornata della rassegna“Tra le rocce e il cielo” è stata dedicata alla storia ed è iniziata con un’escursione,guidata da Tiziano Berté del Museo storico della guerra di Rovereto, sul Trincerone delMonte Zugna. Costruita in previsione del conflitto dagli austroungarici, poi importantebaluardo italiano sopra il Passo Buole durante la fase più critica della Strafexpedition nel‘16, questa lunga trincea è oggi al centro di una polemica per il restauro.

Alcuni tratti del muro difensivo sono stati infatti ricostruiti con casseforme incalcestruzzo, un intervento giudicato da molti eccessivo e fuori luogo da cui si èdissociata anche la SAT. L’intervento si inserisce nel quadro di un progetto più ampio divalorizzazione e recupero in vista del centenario della Grande guerra, per il quale siparla di un ecomuseo della guerra sui sentieri dei monti Zugna, Pasubio, Testo e CornoBattisti. Anche in relazione a questo progetto, il festival di Vallarsa ha offerto unimportante momento di riflessione. “Più che ricostruire in cemento i forti e le trinceesarebbe forse meglio lasciare tutto com’è, magari con restauri leggeri o puramenteconservativi, e predisporre invece pannelli tematici e segni capaci di far riflettere einformare le persone che visitano i luoghi”, ha detto uno degli esperti intervenuti.

E alla Grande guerra è stato dedicato un altro degli eventi qualificanti del festival: lariedizione del libro di Carlo Pastorino “La prova del fuoco”, un classico dellamemorialistica bellica. Pubblicato per la prima volta nel 1926, scritto da un ufficialeligure che combatté al Corno Battisti, il libro ricevette accoglienza calorosa e totalizzònell’arco di sessant’anni una trentina di edizioni, l’ultima delle quali risaliva al 1989. Ora,finalmente, è tornato a vedere la luce (per i tipi di EGON – Zandonai editore, 15 euro),vibrando ancora con la stessa forza dei capolavori di Fenoglio e di Rigoni Stern.

Poesia, alpinismo, celebrazioni e molto altro ancora…

Barbier, audace e geniale

16 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

Fiammanti striscioni, manifesti, indica-zioni a ogni angolo di strada; chi arri-vava verso il 21 agosto a BoscoChiesanuova capiva subito che il

Filmfestival della Lessinia – giunto alla XVIedizione – aveva compiuto un salto di quali-tà. Una qualità – si badi bene – giunta ormaida anni a ottimi standard culturali; ma que-st’anno al livello artistico/tecnico delle pelli-cole si sono aggiunti una maggiore visibilitàe un impatto più marcato sulla pubblica opi-nione. Frutti della consueta, totale dedizionedel direttore artistico, Alessandro Anderloni,e di uno staff di professionisti e di volontarisempre all’altezza; a cominciare da GabriellaPalatini e Alessandra Bazzani alla segreteria,Felicita Anderloni alla programmazione,Ceil Friedman alle relazioni internazionali,Marta Bicego come addetto stampa,Giuliana Filippini all’amministrazione, etanti altri che è impossibile nominare.

Come è ormai noto, questo festival è riser-vato a opere cinematografiche dedicate allatradizione, alla cultura, alla vita delle monta-gne e di chi le abita; sono espressamenteesclusi i film e i documentari d’alpinismo esport di montagna. Quest’anno sono statipresentati alla selezione 55 film provenientida 22 paesi di tutti i continenti; per il con-corso ne sono stati scelti 26, giunti da Italia,Francia, Germania, Giappone, Grecia, GranBretagna, Spagna, Portogallo, Russia e StatiUniti d’America.

In Lessinia si gusta soprattutto la rivincitadel documentario, che come tale si soffermasul racconto pensato, sui comportamentigenuini, sull’incanto della natura (montagne,animali, piante…) in un ambiente che richie-de riflessione, lentezza, cautela; esattamentel’opposto della frenesia e della artificiositàcui siamo costretti da cinema e TV. E si rim-piange che la nostra Rai ignori o quasi la ric-chezza di questo filone artistico… fattosalvo il TGR Montagne di Rai2, la cui filoso-fia è stata presentata a Bosco da due suoi co-autori, Roberto Mantovani e Alberto Gedda.

Oltre ai film in lizza, durante gli otto giornidella manifestazione (21–29 agosto), nel set-

tore “altre montagne”e in quelli “eventi spe-ciali” e “le montagne dei bambini” si sonoviste decine di altre opere fuori concorso marientranti nel tema generale, alcune dellequali di carattere retrospettivo come “I recu-peranti” di Ermanno Olmi (1970) e “La gran-de rogazione” con Mario Rigoni Stern diRenato Morelli (1994), omaggi a figure cheincarnano il messaggio del festival.

Se devo riassumere il senso della rassegnain poche frasi, osserverò che nella maggiorparte delle opere è la figura umana vera,autentica – come la vita in montagna obbligaad essere – che predomina, parla, si fa cono-scere, senza per questo assurgere a superuo-mo o superdonna; personalmente è questoche più mi colpisce a Bosco Chiesanuova,mentre in generale i media ci presentanoesseri che hanno più dell’artificiale che del-l’umano. La gente lo ha capito; lo dimostral’eccezionale affluenza di pubblico.

La giuria internazionale era formata daMario Casella, giornalista e documentaristasvizzero; Roberto Mantovani, il noto scritto-

re e direttore di riviste di montagna; IlianMetev, cresciuto fra Bulgaria e Germania,musicista e regista; Natascia Muntean, docu-mentarista serba e Maria Serena Tait, italia-na, che lavora alla RAI di Trento come pro-grammista regista. Il primo premio, laLessinia d’oro – raffigurante una figurettadanzante – è andato a “Felicità” della registageorgiana Salomé Aleksi, di Tbilisi. È la sto-ria di Tamara, una badante che lavora inItalia, e viene da una zona montagnosa erurale della Georgia.

La scelta ha sorpreso, ma la giuria ha volu-to premiare “il livello tecnico di realizzazio-ne, la regia e la direzione degli attori” rico-noscendo che il film “riesce ad emozionare esollecita gli spettatori a riflettere su questio-ni fondamentali: l’amore, la vita, la morte”.

Alla Lessinia d’argento sembra abbonataMarianne Chaud, grande esperta delle popo-lazioni tibetane dello Zanskar; la registafrancese quest’anno l’ha avuta per“Himalaya, le chemin du ciel”, l’anno scorsoper “Himalaya, la terre des femmes”.

Il film segue la vita quotidiana di un bimbodi otto anni, Kenrap, accolto come monacoin uno sperduto monastero buddista isolatodal mondo per metà dell’anno e rivelatosi –come dice il verdetto – dotato di “una straor-dinaria personalità che conferisce unicità

Rassegne

Riservato a operecinematografiche dedicate allatradizione, alla cultura, allavita delle montagne e di chi leabita, il festival della Lessiniaè stato vinto dal film di unaregista georgiana

Profumo di legnaSandro Gastinelli e MarziaPellegrino, piemontesi, sonodi casa al festival dellaLessinia; quest’anno il loro “Ala vita!” dedicato ai buscatiè, iboscaioli, è stato premiatonella sezione dedicata alleculture minoritarie e allelingue. Qui sotto un simpaticointermezzo sul palcoscenico:alla presentazione del film ildirettore della rassegnaAnderloni appare al pubblicotravestito da boscaiolo.

Tra badanti, orsi e boscaioli

all’opera”.Anche Sandro Gastinelli e Marzia

Pellegrino, piemontesi, sono di casa al festi-val; quest’anno il loro “A la vita!” è stato pre-miato nella sezione dedicata alle cultureminoritarie e alle lingue. Un gruppo di amicidecide di rivivere l’epopea dei buscatié, iboscaioli di un tempo che calavano con tele-feriche artigianali il legname dai boschi dellevalli occitane.

Sono stati assegnati premi ad altri film, perun totale di undici; fra essi, ad “Altzaney”(così si chiama un’anziana che rappresentala vera autorità di un villaggio georgiano); a“Bergblut”, storia d’amore ai tempi diAndreas Hofer (premiato anche dal pubbli-co); al portoghese “Se milagres desejais” col-legante l’emigrazione dalla Lessinia al lonta-no Brasile; a Wilde Pyrenäen dedicato aiPirenei, “montagne di luce”. Il cortometrag-gio di animazione Urs ha avuto il premiospeciale della giuria.

Protagonista dominatore degli eventi lega-ti al festival e che hanno animato la omoni-ma piazza e i dintorni – presentazione dilibri, esposizione di opere di Luisa RotaSperti, laboratori per bambini, tornei dimorra, escursioni guidate, offerta di cibi tipi-ci, ecc. – è stato l’orso, non nuovo a BoscoChiesanuova, ma presente quest’anno inmodo massiccio. Sullo sfondo aleggiava l’or-so Dino, uno degli esemplari importati annifa dalla Slovenia e che transitò nei suoi vaga-bondaggi anche dalla Lessinia. Lo si dicevadefunto ad opera di deprecabili bracconierie finito in tavola; ma Claudio Groff, delServizio foreste e fauna di Trento, ha rassi-curato tutti in una conferenza ricca di dati:l’orso è tornato a casa, in Slovenia!

Sempre in omaggio all’orso, i bambini sonostati chiamati a dare il loro giudizio su unaserie di film a esso dedicati, fra i quali il cele-bre “L’orso” di Jean Jacques Annaud (1988),notissimo regista che girò anche “Sette anniin Tibet”; e qui qualche piccolo si è non pocospaventato alle cruente scene di caccia…Più tranquille le proiezioni di “Koda, fratelloorso”, di “Orsi nel Brenta”, e di “Masha imedved” (Mascia e l’orso), che ha avuto ilpremio.

Nell’impossibilità di vedere l’orso dal vivo,il festival ci ha almeno offerto l’occasione divisitarne le tane abbandonate, che non sonorare in Lessinia, terra incredibilmente riccadi storia geologica, faunistica, botanica eumana. Ad esempio, si è visitata la più cele-bre, detta “il Covolo”, sita in un vero ambien-te dantesco, dove fu rinvenuto lo scheletrodi un orso del paleolitico, ora conservato nelvicino museo di Camposilvano. Così almenoabbiamo potuto immaginare come erafatto… senza correre rischi.

Lorenzo Revojera

Quando la valanga era rosa

Breuil-Cervinia e Valtournenche hanno ospitato dal 30 luglio all’8 agosto la XIII edizio-ne del Cervino CineMountain Festival, il “festival più alto d’Europa”, rassegna cine-matografica e di eventi legati alla montagna. In collaborazione con il Club AlpinoItaliano l’impegno era di selezionare il meglio della filmografia delle vette e divulgare

la cultura delle terre alte. Accanto al concorso cinematografico la manifestazione si è artico-lata nelle sezioni collaterali “Cervinia mon amour”, “Antropomount”, “Espace Montagne”,“After Festival” sviluppandosi lungo due direttrici principali: una di approfondimento cultu-rale, l’altra più orientata sul versante sportivo. Tra gli eventi culturali di notevole spicco l’in-contro sul tema “Biodiversità & montagna”: tema introdotto da Annibale Salsa past-presidentdel CAI, e da Marco Onida segretario generale della Convenzione delle Alpi. Una scelta noncasuale: il 2010 è infatti l’Anno Internazionale della Biodiversità. Inoltre va segnalato l’omag-gio a Padre Alberto Maria De Agostini (1883-1960), missionario salesiano, importante geogra-fo, fotografo, alpinista ed esploratore della Terra del Fuoco e della Patagonia nel XX Secolo.Sul versante sportivo grande interesse per l’incontro con la “Valanga rosa”, leggendaria nazio-nale femminile di sci alpino degli anni Settanta e Ottanta di cui hanno fatto parte atlete comeMaria Rosa Quario, Paola Marciandi, Daniela Zini, Paoletta Magoni, Claudia Giordani, WandaBieler. Erano presenti “storiche” campionesse come Celina Seghi e Giuliana Minuzzo, e scia-trici della nostra epoca come Isolde Kostner (nella foto mentre lascia l’impronta dei suoi piedisul selciato di Cervinia). La serata conclusiva ha riguardato il tema “Cervino, la montagna delmondo” con Walter Bonatti in collegamento telefonico e la partecipazione del famoso alpini-sta Kurt Diemberger.

Su “Biodiversità & Montagna” sono intervenuti il 5 agosto l’onorevole Antonio Fosson (sena-tore per la Regione Valle d’Aosta), Giuseppe Isabellon (assessore all’Agricoltura e RisorseNaturali – Valle d’Aosta), Santa Tutino (responsabile delle Aree Protette Assessoratoall’Agricoltura e Risorse Naturali – Valle d’Aosta), l’onorevole Roberto Nicco (deputato per laRegione Valle d’Aosta), l’onorevole Antonio Tomassini (senatore, presidente della XIICommissione permanente igiene e sanità). L’omaggio alle campionesse di sci della “Valangarosa” si è concretizzato sabato 31 nella “cerimonia delle orme”: le atlete hanno lasciato (fotole impronte dei loro piedi tramite appositi calchi.

Quanto ai palmares, il film “L’ultima battaglia delle Alpi” di Roberto Cena e Fabio Canepa siè aggiudicato il premio (consegnato da Annibale Salsa) per il miglior film d’alpinismo messoin palio dal Club Alpino Italiano “per aver affrontato il delicato tema, raramente documenta-to, di quella fase della seconda guerra mondiale che nella Valle d’Aosta portò gli italiani a com-battere sotto diverse bandiere”. Il Premio Montagne Tout court è stato assegnato al film“Alone on the Wall” di Peter Mortimer e Nick Rosen, il premio “Ecomountain”dell’Assessorato Territorio e Ambiente al film “Shaman Tour” di Laetitia Merli, il premio “Viede Montagne” al film “Obcina” di Björn Reinhardt, il premio “Montagne passion” al film

“Mount St. Elias” di Gerald Salmina, il Premio Festival peril miglior Grand Prix dei Festival 2009/2010 al film “Carmenmeets Borat” di Mercedes Stelenhoef, la menzione specia-le al film “Himalaya, le chemin du ciel” di Marianne Chaud,il Grand Prix “XIII Cervino CineMountain” Conseil de laVallée al film “Oyan” di Esmaeel Monsef.

Michele Mornese

GLI ORGANIZZATORIIl Cervino CineMountain Festival è stato promosso dal

Comune di Valtournenche e organizzato dallo stessoComune e dall’Associazione culturale “Strade del cinema”.

Presieduta da Antonio Carrel e codiretta da LuisaMontrosset e Luca Bich, la rassegna ha visto la collabora-zione di Club Alpino Italiano, Consiglio Regionale dellaValle d’Aosta, Fondazione CRT, Compagnia di San Paolo,Banca Popolare di Milano, Regione Autonoma Valled’Aosta, Cva, Sony, Fiat, Società Guide del Cervino.

Per ulteriori informazioni: http://www.cervinocinemoun-tain.it/”

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 17

Leggendarie sciatrici, incontri con grandi alpinisti e un convegno sulla biodiversità fra le attrazioni del Cervino CineMountain Festival

18 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

Insieme sulle pareti di roccia e artificiali,insieme nella vita. Dopo l’incontro conDino Lagni di cui si è riferito in settembresullo Scarpone, la parola passa ora a sua

moglie Lisa Benetti, istruttore FASI checome Dino si dedica all’insegnamento del-l’arrampicata, soprattutto ai bambini. Nel2006 la coppia vicentina ha aperto, assiemeall’amico di sempre Davide Zavagnin(anch’egli ex atleta della nazionale di arram-picata), “Monkey Island”, una sala boulder aTorrebelvicino, nei pressi di Schio (VI). Quidopo il lavoro, Dino e Lisa si dedicano all’in-segnamento. Dalle prestazioni ottenute direcente e vedendoli arrampicare, in moltisostengono che i due sono ancor più forti diprima (per Dino due 8c+ in pochi tentativi,“Super Ale” al Covolo e “Drumtime” aFonzaso, e per Lisa uno strepitoso e durissi-mo 8b+, “Progetto”, al Covolo). E’ dunqueLisa questa volta a prendere la parola.

Come è cominciata, Lisa, la tua avven-

tura nel mondo della verticale?

“Ho iniziato ad arrampicare nel novembredel 1987. Facevo gare di sci da discesa con loSci Club Recoaro. Uno dei maestri, assiemea Bruno D’Ambros e Gianni Garbin, eraGianni Bisson. All’epoca non era ancoraguida alpina, ma in paese tutti sapevano cheoltre a sciare arrampicava. Era la “moda” delmomento. In quel periodo in Tv seguivo‘Jonathan’, una trasmissione di AmbrogioFogar. Una sera vidi un filmato di PatrikEdliger che arrampicava in Verdon e nerimasi affascinata. Appena Bisson mi chiesese volevo provare a scalare acconsentii subi-to con entusiasmo e da allora non ho piùsmesso, gravidanze a parte. Reazioni in fami-glia? I miei non mi hanno ostacolato, manemmeno mi hanno favorito. Molto più sem-plicemente mi hanno insegnato che la fami-glia viene al primo posto e che anche neldivertimento e nello sport è importanteusare la testa”.

Anche tu, come Dino, hai raggiunto

risultati di grande prestigio pur lavo-

rando e allenandoti solo dopo il lavoro.

Questo è stato per te un limite?

“Vedendo i risultati che ha ottenuto Dino,qualsiasi ‘lamento’ mi sembra ridicolo,

anche se si può sempre fare di più. Ci sonostati e ci sono tuttora arrampicatori che purdisponendo di tanto tempo non riescono acogliere risultati di rilievo e quindi ne dedu-co che la cosa conti relativamente. Tuttavia,se si sa sfruttare il tempo per prepararsi e ditempo se ne ha molto a disposizione e semolta è la motivazione, le cose possonocambiare in meglio. Si possono programma-re allenamenti e recuperi in modo diverso,fare altri sport, training autogeno. Ma

soprattutto si può andare a scalare in tantiposti diversi. Pensare di poter fare questotutto l’anno e nn solo nei 15 giorni di ferie inagosto non mi sembra poco!”.

Com’è stata la tua esperienza nella

squadra azzurra di arrampicata e che

cosa ti ha trasmesso sul piano sportivo

ed umano?

“Rispondere a questa domanda mi rattristaperché mi fa pensare a GiovanniCantamessa, recentemente scomparso.Grazie a lui, io e Dino abbiamo iniziato lanostra esperienza in Coppa del Mondo, pre-cisamente a Courmayeur, nel 1997.

Protagonisti della verticale Lisa Benetti

Augusto Angriman incontraquesta volta l’atleta vicentinache fu campionessa Italianadifficoltà 2001 e secondaclassificata nella specialitàboulder nello stesso anno

Arrampicate e siate felici“Con i bambini mi diverto, mi sento motivata.Spero di trasmettere la voglia di conoscersi, di faresport e di arrampicare per tantissimo tempo”, spie-ga Lisa Benetti, qui sopra impegnata con i piccoliallievi nella sala boulder di Torrebelvicino (Vicenza)e nell’altra foto ripresa in un delicato passaggio di8+ sulla via “Progetto” alla palestra di Covolo.

Lottare, la mia specialità

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 19

Rappresentare la propria nazione è semprestata una bella emozione e mi ha permessoanche di vedere luoghi e culture diversi acui difficilmente avrei avuto l’occasione diavvicinarmi. Quello che più mi affascinavaera gareggiare con atlete di tutto il mondoe sono rimasta colpita dalla squadra russa,perchè quando un loro atleta otteneva unbel risultato utilizzava i soldi del premioper pagare le spese di tutti... a meno chequesta non sia solo una leggenda”.

Hai sofferto di qualche malanno tipi-

co dell’arrampicata?

“Ho sofferto di tendiniti, risolte, per dirlain breve, con allenamenti meno intensi.Comunque, nulla di grave. Di malanni neho avuti di peggio lavorando, sciando ecorrendo”.

Hai frequentato molte aree di arram-

picata e conosciuto molti dei perso-

naggi della “verticale” e in particolare

femminili. Che cosa ti ha più colpito?

“Parlando di personaggi veri, autentici e‘naturali’, durante le competizioni hoavuto modo di conoscere Luisa Iovane:tanta voglia di allenarsi (al trave) e conun passato da scriverci più di un libro.Poi ammiro Lucio Bonaldo, un climber‘storico’ ben conosciuto non solo inVeneto perché con il suo modo di affron-tare la vita riesce a mantenersi fuori daquesta società così frenetica. Inoltre, hoavuto la fortuna di conoscere PatrickEdlinger, il mito della mia generazione diarrampicatori. Fra i posti che più mihanno colpito, metto per primo il Verdonin Francia, davvero magico”.

Sei nata a Recoaro, paese natale di

Gino Soldà, grande alpinista. Hai mai

praticato alpinismo?

“Ritengo che Soldà sia stato prima ditutto una grande persona e un grande spor-tivo e il suo ricordo, a Recoaro e non solo,è sempre vivo. All’inizio della mia espe-rienza in arrampicata, ho salito anch’ioalcune vie di Gino e di altri noti alpinistidegli anni ‘30 sulle Piccole Dolomiti, assie-me ai ragazzi di Recoaro, penso tutti iscrit-ti al CAI. Tuttavia non posso certo ritener-mi un’alpinista. Per quanto riguarda il CAI,vedo che avvicina la gente alla montagna,sistema i sentieri, fa un grosso e importan-te lavoro con il Soccorso alpino”.

Continui a praticare l’arrampicata

sportiva e il boulder. Quale preferisci e

perchè?

“Il boulder fa parte dell’arrampicata spor-tiva assieme alla difficoltà che adesso chia-mano “lead” e la velocità (speed”). Ho sem-pre preferito la difficoltà e mi sono sempreallenata di più sulla resistenza perché mipiace ‘lottare’ con gli avambracci che sigonfiano di acido lattico! Mi piace fare fati-

ca… e combatterla mentalmente.Ultimamente, però, mi diverto molto a fareanche il boulder”.

Il volo, la paura, il limite del

“rischio”: come hai gestito queste

variabili nella pratica dell’arrampi-

cata?

“Cercando di sconfiggerle. Nell’arrampi-cata sportiva puoi cadere quanto vuoi, almassimo fai un bel volo. Logicamente deviavere fiducia in chi ti fa sicura e fare atten-zione alle variabili con cui ti stai confron-tando, comprendendo quando è il momen-to di non andare oltre!”.

Il condividere una passione con tuo

marito, quanto ha inciso e in quale

modo nel rapporto di coppia? Come

riesci a conciliare la famiglia con l’ar-

rampicata?

“Ha inciso tanto, anzi tantissimo. Il fattodi condividere la stessa passione è unabella fortuna per entrambi. Ma non basta,nella vita ci sono anche altre cose e spessopiù importanti. Conciliare famiglia earrampicata? Bella domanda…me lo chie-do anch’io ogni tanto. Come dicevo prima,se una cosa ti piace, il tempo in qualchemaniera lo trovi rinunciando a qualcos’al-tro e magari, invece di andare in falesia, tiaccontenti di fare un po’ di muro o trave.Comunque, di solito, quando ci sono bellegiornate, in falesia, purchè sicura, ci andia-mo con i bimbi”.

Come vivi e come pratichi l’insegna-

mento dell’arrampicata ai bambini e ai

ragazzi. Ti aiuta il tuo essere mamma?

“Con i bambini mi diverto, mi sentomotivata e mi sto ulteriormente motivan-do. Spero, innanzitutto, di trasmettere aibambini e ai ragazzi la voglia di cono-scersi, di fare sport e di arrampicare pertantissimo tempo. Non credo tuttavia cheper una brava insegnante sia necessarioessere mamma”.

Recentemente, a Vancouver, l’arram-

picata sportiva è stata riconosciuta dal

CIO come sport olimpico. Che cosa ne

pensi? E come vedi il futuro di questa

attività?

“L’arrampicata alle Olimpiadi sarebbecertamente una bella cosa e un bel tra-guardo per tutto il movimento, ma c’èancora molto da fare, almeno qui in Italia.Mi aspetto che scuola e politica credanodi più nello sport in generale e nell’arram-picata e non guardino”solo al calcio. Miauguro inoltre che FASI, CAI e guide alpi-ne possano trovare un accordo strategicoper la divulgazione e il potenziamento del-l’arrampicata sportiva e una correttaregolamentazione del suo insegnamentoin falesia”.

Augusto Angriman

Tutto esaurito dal 31 luglio al 1° agostoper “Armonie del Bernina”,manifestazione organizzata dal Gruppo

Giovani della sezione CAI Valtellinese diSondrio e tenutasi nei giorni 31 luglio e 1agosto presso la capanna Marinelli-Bombardieri (2813 m). L’eccezionalitàdell’evento – un mix di musica, escursioni eincontri dedicati alla montagna – hacalamitato un pubblico assai eterogeneo:giovani e giovanissimi, famiglie con bambini,pensionati e alpinisti.

La casa di produzione Arseniko Film harealizzato i filmati delle fasi salienti dellamanifestazione. Ad aprire l’evento il grupporock comasco Tirlindana composto daAndrea “Nobono” Solinas (voce), Roberto“Vobirock” Lisignoli (batteria), Andrea“Andrexs” Frangi (chitarra) e Simone“Sancho” Prina (basso). Durante il concertohappy hour con la birra di Livigno e, in attesadel proprio turno a tavola (ce ne sono statiben tre!), proiezione di filmati.

Nel dopocena è intervenuto Giuseppe“Popi” Miotti, pioniere del sassismo, che hatenuto una conferenza sulla storiadell’alpinismo ricca di curiosità e aneddoti. Lagiornata di domenica salita alla semplice maassai panoramica Punta Marinelli (3180 m),cui hanno partecipato una cinquantina dipersone, fra cui due bambini di 5 e 9 anni. Ilmaestro Gian Pietro Marazza si è esibito conla sua fisarmonica seguito dal gruppoKarabàs con lo stesso Marazza (fisarmonica),Paola D’Alessandrio (voce), StefaniaYermoshenko (violino) e Alberto Gramolini(chitarra). “Armonie del Bernina” segna unasvolta storica nel CAI Valtellinese, che,attraverso la fiducia accordata al neonatoGruppo giovani, ha dimostrato la fermavolontà d’innovarsi. Il progetto coordinato daSimone Bondio (349.5330776 [email protected]) è stato realizzatoanche grazie a Giuseppe Della Rodolfa,gestore del rifugio Marinelli, e agli sponsorCredito Valtellinese, Banca Popolare diSondrio, Crazy Idea, Vis, 1816 la birra diLivigno, Unione dei Comuni dellaValmalenco, Maiuk Sport, Fiorelli Sport.

Montagne nostre

Armonie del Bernina

Indimenticabile Mila, alpinista e musicologo

Acent’anni dalla nascita, la figura di Massimo Mila (1910-1988), autorevole musicologo-alpinista einsigne figura di perseguitato dal fascismo, è stata più volte ricordata quest’anno su giornali e rivi-ste. Ma l’evento che più riguarda il mondo della montagna e il Club Alpino Italiano in particolare èil ritorno in libreria, per la Vivalda editori, della sua storia del CAI scritta in occasione del centena-

rio del Sodalizio e ora ripubblicata con il titolo “L’altra faccia della mia persona: storie di vette e alpinisti”,arricchita di alcuni contributi che aiutano a delineare questa sua passione per l’alpinismo. L’estate scorsa a

Mila, che fece parte del Club Alpino Accademico Italiano, è stato anche dedicato un momento di riflessione nel-l’ambito della rassegna “Letteraltura” a Verbania e un omaggio a Ceresole Reale dove dal 2002 è attivo un rifugio

a lui dedicato che ora dispone di un nuovo logo realizzato da un giovane grafico di Ivrea, Andrea Cavallo Perin. Il logo(qui riprodotto) “sintetizza” le lettere iniziali del nome e cognome di Mila, con un’immagine stilizzata di montagna. In set-

tembre, sempre a Ceresole Reale, è stato presentato il PalaMila, struttura per eventi e spettacoli sorta accanto al rifugio. E altri appuntamen-ti si svolgeranno in quest’ultimo scorcio dell’anno, tra cui mostre documentarie sull’attività di Mila comandante partigiano, impegnato comecommissario politico delle formazioni di Giustizia e Libertà in Canavese e Valli di Lanzo. Per informazioni: [email protected].

20 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

MondomontagnaEchi e notizie

Roberto Bruzzone, trentunenne di Ovada, ha raggiunto traguar-di alpinisticamente importanti nonostante una grave menoma-zione: in un incidente motociclistico ha perso una gamba sosti-tuita da una protesi. Nel suo curriculum figurano due ascese

del Gran Paradiso, il cammino di Santiago de Compostela (781 km insoli 26 giorni), la salita al Kilimangiaro e, recentemente, l’ascesadell’Aconcagua, la cima più alta dell’Argentina, fino a quota 6030 m.

Buzzone, chiamato dagli amici Robydamatti, ha fondato l’associazio-ne Naturabile Onlus per stimolare i disabili più giovani a confrontarsicon se stessi, i propri limiti e gli altri e ritrovare la forza di rimettersi ingioco. L’estate scorsa Roberto si è strenuamente impegnato in una tra-versata della Corsica con l’amico Stefano Pini e la cagnetta Nessielungo il percorso da Corte a Solenzana. Nel suo sito www.robydamat-ti.it tutte le immagini delle imprese compiute!

Roby, forte da matti

Sabato 28 agosto è stata ufficialmenteinaugurata l’Orestes Huette, il rifugiosituato a 2600 metri nell’alta Valle diGressoney in località Z’Indren, una conca glaciale sotto la

punta Hohe Licht (Alta luce) e il Ghiacciaio d’Indren. Il rifugio, forte-mente voluto e realizzato con notevolissimo impegno dalla famigliadelle famose guide Squinobal per iniziativa di Arturo con la moglieFranca e i figli Emil e Marta che lo gestiscono, è dedicato alla memo-ria del fratello Oreste, morto nel 2004 a seguito di malattia, dopo unacarriera alpinistica e professionale come guida alpina di altissimolivello. Una splendida giornata di fine estate ha accolto sul terrazzoantistante l’edificio una grande folla di amici, alpinisti e escursionisti,con la partecipazione delle autorità della Valleé tra cui il presidentedella Giunta regionale Rollandin e l’assessore alla Cultura Vierin, larappresentanza delle Guide di Gressoney, e tutte le maestranze chehanno lavorato alla realizzazione del rifugio.

Tenacemente voluta dagli Squinobal, famiglia walser come ha sotto-lineato il professor Luigi Zanzi nel suo intervento, la struttura è statarealizzata secondo i principi costruttivi della tradizione walser, intera-mente in legno, integrata dalle più avanzate tecnologie per quantoriguarda l’impiantistica, la produzione energetica, la depurazione delleacque e così via, nel più assoluto rispetto ambientale. Il rifugio è aper-to nei fine settimana per la stagione invernale. È raggiungibile in un’o-ra di agevole sentiero dalla stazione della seggiovia del lago Gabiet ecostituisce la base per ascensioni ed escursioni sul versante gresso-naro del Monte Rosa, punto intermedio di salita ai soprastanti rifugiMantova e Gnifetti, e di tappa nelle traversate verso le valli di Alagnae d’Ayas. Per info: http://www.oresteshuette.eu. A.G.

Un rifugio per Oreste

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 21

aMonte Bianco■ A 3.835 METRI di quota è incostruzione il nuovo rifugio delGouter al Monte Bianco, sullavia classica per la cima. In legnoe acciaio inox, sarà autonomoper produzione di energia.Costerà 6,5 milioni di euro esarà finananziato dallo Statofrancese, dai fondi dell’Unioneeuropea, dalla regione Rhones-Alpes e dal comune du Saint-Gervais.

Sostenibilità■ VACANZE nelle Alpiaustriache e tedesche all’in-segna della mobilità dolce.A Neukirchen, nel Parconazionale degli Alti Tauri, sipuò comodamente pedalaregrazie alla rete di alimentazio-ne delle bici “Movelo” a pedala-ta assistita; a Werfenweng ituristi consegnano per almeno4 giorni le chiavi della propriaauto presso l’ufficio del turi-smo accedendo al programma“SAMO” per fruire gratuita-

mentedei servizi per la mobilitàdolce; nel BerchtesgadenerLand una “Carta Ospiti” con-sente di viaggiare gratuitamen-te sui Citybus alimentati a gasnaturale. Informazioni suwww.alpine-pearls.com

Vecchio scarpone“Mi pare sensato, oltreché pratico, fissare una scala definitiva, coi

precisi limiti inferiore e superiore di ogni grado ad evitare in seguitoqualsiasi retrogradazione. Ciò che oggi è di 5° sia sempre di 5°. Se poi il

6° si è aumentato a dismisura, gli si ponga un limite superiore fisso esi passi con disinvoltura… al settimo grado. Niente

discussioni o accettazioni plebiscitarie. Basteràdire: da oggi la dizione estremamente difficile

è riservata al settimo grado o che so io!Sarebbe un ottimo modo per disincagliarci

finalmente da quelle proprio noninsuperabili dottrine teutoniche!”

Giovanni De Simoni

Lo Scarpone, 1° marzo 1935

“Regine” da combattimento

La mucca, animale simbolo delle Alpi, nella sua forma valdo-stana tipica, la “reine”, è stata la protagonista in estate dellastagione in Valle d’Aosta in occasione del 53° concorsoregionale “Bataille des reines”. I tradizionali combattimenti

tra le regine sono iniziati ll 21 marzo a Montjovet e si concludonoil 24 ottobre ad Aosta. Quel giorno, dopo un’intera giornata di com-battimenti che metteranno a confronto le migliori bovine indivi-duate nelle eliminatorie, usciranno vincitrici tre “regine”, una perogni categoria di peso. L’estate scorsa a Valtournanche, a conclu-sione del Cervino Cinemountain festival, è stato proiettato un par-ticolare omaggio alle “regine”: lo storico film del francese HenryVerneuil “La mucca ed il prigioniero”. Qui accanto il calendariodelle battaglie tra regine. Info: tel 0165.261037 –[email protected] - www.amisdesreines.com

Canederli sulla Ovest Christoph Hainz ha aggiuntoun’altra gemma alla sua trilo-gia di vie sulle Tre Cime diLavaredo: in luglio l’alpinistaaltoatesino ha ripetuto in libera“Pressknödl” (canederli pres-sati), la salita disegnata unanno fa sulla parete nord dellaCima Ovest (400 m, 12 tiri, 7c).

Bimbi sicuri■ L’IMPEGNO della Fonda-zione Montagna Sicura diCourmayeur per l’educazionealla sicurezza si declina ancheattraverso progetti dedicati aipiù piccoli: in quest’ottica ènata la pubblicazione “Unamontagna… di avventure”realizzata con il contributo delComune di Courmayeur. Itesti di Elena Motta e IngridTroyer sono affiancati dalleillustrazioni di Valentina Bol-co. Il libro in formato pdf èdisponibile sul sitowww.fondms.org.

Cuccioli■ ALLA CERTOSA DI

M O N T E B E N E D E T T O

(Villar Focchiardo - Val Susa)fino al 24 ottobre è aperta lamostra di Franco Voglino eAnnalisa Porporato (www.madotao.it) che ripercorre iprimi anni di passeggiate neiboschi con una piccola… cuc-ciola umana. Info: ParcoOrsiera 0122.47064.

ForumAlpinum ■ A MONACO dal 6 al 9 otto-bre il ForumAlpinum 2010,seguendo il motto “Le metro-poli e le loro Alpi”, sarà dedi-cato al dibattito all’inter- ➔

22 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

no dell’UE sulla questionedelle macroregioni e delle corre-lazioni tra metropoli periferichealle Alpi e la zona alpina.Urbanizzazione, mobilità, biodi-versità, cambio climatico, rischigeografici, saranno i fulcri diconferenze plenarie e works-hop. Informazioni su www.foru-malpinum.org

Montagne nostre■ UNA NUOVA MAPPA al15.000 esplora il territorio daTorre de’ Busi a Costa ValleImagna. Patrocinata dai comunidi Torre de’ Busi e di Costa ValleImagna indica con grande curapaesi, borghi, singoli nuclei diedifici, strade, zone di sosta perauto. È in vendita (4 euro) pres-so la Proloco Costa ValleImagna (tel. 337.428530 - email:[email protected]).

Fuori le idee■ UN CONCORSO DI IDEE

con l’obiettivo di presentare alpubblico progetti innovativi eispiratori sulla montagna è statolanciato dall’InternationalMountain Summit di Bressa-none (BZ). I progetti non devo-no essere stati realizzati primadell’1.1.2009. La candidaturadeve contenere una brevedescrizione su max. 2 pagine A4.Termine per la consegna: 10ottobre. Infos: [email protected]/+39 348 19 06 177 / www.IMS.bz

Buona stampa■ ESEMPLARE iniziativa perla montagna del quotidiano LaStampa: nel corso dell’estatenelle edizioni locali sono appar-se tutti i giorni due documenta-tissime pagine dedicate a escur-sioni e attività ricreative in mon-tagna nelle vallate del Piemontee della Valle d’Aosta.

Scienza per tutti ■ A BERGAMO torna dal 1 al17 ottobre BergamoScienza: piùdi 150 eventi per 17 giornate perparlare di biodiversità e globalwarming. Molti i nomi illustridel panorama scientifico e cul-turale internazionale, tra cui i

due premi Nobel Martin Chalfie(per la chimica, 2008) ed Eric R.Kandel (per la medicina, 2000).Inoltre: il matematico ThomasFrancis Banchoff; l’archeologoe paleontologo Yonas Beyene; ilfisico e divulgatore scientificoMark Buchanan; il neuroscien-ziato John Cacioppo; la neurofi-losofa Patricia SmithChurchland; lo psicologo e neu-roscienziato Michael Gazzaniga;l’ematologa Eliane Gluckman; ilmeteorologo del M.I.T. RichardLindzen; il medico evoluzionistaRobert Perlman; Roger A.

Pielke Jr. dell’Università delColorado; il biomedico JeffreyPlatt; il professore dell’Univer-sità di Chicago Steve Small e ilgeologo Giday WoldeGabriel.Tutte le iniziative sono gratuitee aperte al pubblico; program-ma su www.bergamoscienza.it

Vie ferrate■ DAL SENTIERO ORSI,nella Busa degli Sfulmini, salenelle Dolomiti del Brenta unnuovo e impegnativo tracciatoche percorre tutta la parte

destra della magnifica Busa. Laferrata è dedicata a FeliceSpellini, guida alpina, soccorri-tore, gestore del rifugio Crozdell’Altissimo, scomparso nel2008, ed è stata realizzata pervolontà di alcune guide alpine diMolveno e Campiglio grazie al“Comitato Sentiero FeliceSpellini” e a numerosissimedonazioni.

Personalità■ ROBERTO DE MARTIN,presidente generale del CAI tra

Mondomontagna

Dove e quando in ■ A BELLUNO dall’1 al 10 ottobre rassegna “Oltre le vette” (www.oltrelevette.it), un “contenitore”con incontri, reading itineranti, presentazioni di libri, mostre, musica, convegni e cinema.

■ A BERGAMO, dopo il successo della passata edizione con oltre 87 mila presenze, torna dal 1 al 17ottobre BergamoScienza.

■ A SONDRIO dal 4 al 9 ottobre 23° Sondrio Festival (www.sondriofestival.it), mostra internaziona-le dei documentari sui parchi.

■ A BORMIO (SO) dal 4 al 9 ottobre Assemblea generale 2010 dell’Unione internazionale delle asso-ciazioni di alpinismo (UIAA).

■ A MONACO dal 6 al 9 ottobre ForumAlpinum 2010: urbanizzazione, mobilità, biodiversità, cambioclimatico. Informazioni su www.forumalpinum.org

■ A SAVONA dall’8 al 10 ottobre alla fortezza del Priamar la sezione del CAI assieme al Comune orga-nizza la seconda edizione di “La montagna sul mare”. Il programma completo su www.caisavona.it

■ A BOLZANO l’8 ottobre alle ore 21 appuntamento con l’austriaca Gerlinde Kaltenbrunnen (13 otto-mila scalati) al teatro Cristallo. Informazioni: 0471.981519 - 0461.98612 www.trentofestival.it

■ A SELVA DI VAL GARDENA (BZ) domenica 10 ottobre scoprimento del monumento bronzeodedicato a Emilio Comici nel settantennale della scomparsa. L’iniziativa è della XXX Ottobre di Trieste.

■ A LECCO domenica 10 ottobre, in vetta alla Grigna Settentrionale, festa per i 115 anni dello stori-co rifugio Brioschi della Sezione di Milano e cambio della guardia nella gestione.

■ A ROMA il 15 ottobre convegno sui cento anni di glaciologia e di fotografia in Karakorum pressola Società Geografica Italiana (info: www.macromicro.it).

■ A SEMMERING (Austria) dal 14 al 16 ottobre convegno annuale 2010 della CIPRA, CommissioneInternazionale per la Protezione delle Alpi. Il titolo del simposio è: “Le Alpi in mutamento - Aree peri-feriche tra abbandono e speranza”. Programma su www.cipra.org/it

■ A VARALLO SESIA (NO) il 16 ottobre presso il Palazzo d’Adda alle ore 15 convegno su “Patria,scienza e montagna negli anni risorgimentali (una prospettiva valsesiana)” a cura della Commissionescientifica della locale sezione del CAI in collaborazione con l’associazione Zeisciu Centro Studi.Coordina lo storico Enzo Barbano.

■ A BERGAMO il 23 ottobre 1° Convegno nazionale seniores (7° Convegno lombardo) al Palamonti,via Pizzo della Presolana 15. Il programma su www.cai.it

■ A MILANO il 23 ottobre alle ore 20.45 presso il Centro Asteria (piazza Carrara 17/1 Zona NaviglioPavese) il Coro Aspis festeggia 50 anni di attività. Ingresso libero.

■ AD AOSTA il 24 ottobre gran finale del 53° concorso regionale “Bataille des reines”. Info: tel0165.261037 – [email protected] - www.amisdesreines.com

■ A GENOVA Il 26 ottobre alle 21, nell’ambito della 19ª edizione di “L’uomo e la montagna 2010”, laSezione di Bolzaneto presenta musica, parole e suoni delle montagne.

■ A BRESSANONE (BZ) dal 30 ottobre al 7 novembre il secondo International Mountain Summit:incontri, convegni, proiezioni, escursioni con rinomati alpinisti e altro ancora. Info: www.ims.bz

OTTOBRE➔

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 23

il 1992 e il 1998, quarant’anni tra-scorsi tra grandi aziende privatee Confindustria, attuale diretto-re di Federlegno Arredo, èentrato a far parte del Consiglionazionale dell’economia e dellavoro (CNEL), il “parlamenti-no” economico e sociale italianointrodotto dai padri costituentidell’Italia repubblicana.

MontagnArts■ A BELLINO (CN) successodell’edizione estiva di LesMontagnArts 2010, passeggiataletteraria sul tema dell’acquacon una rassegna di film. Ora,assieme al Comune di Bellino, sispera di riuscire a realizzareanche il programma autunno /inverno.

Funghi mortali■ 22 VITTIME in tre settima-ne: questo l’amaro bilancio dellastagione dei funghi, questa esta-te particolarmente copiosi. Aicercatori si è rivolto ancora unavolta il CAI invitandoli alla pru-denza attraverso l’esaurienteopuscolo legato alla campagnanazionale “Sicuri in montagna”([email protected])

Cloppete, cloppete■ OGNI ANNO si ripete nelleAlpi Lepontine una simpaticatradizione. Dalla Svizzera, attra-verso il passo del Gries che fuper secoli una “porta” assai fre-quentata nei traffici commercialiverso l’Italia, scende una carova-na di someggiatori con cavalli,asini, muli. Ad accoglierli in ago-sto lungo il percorso attraversola valle Formazza e la ValleAntigorio donne e uomini incostume, bande musicali e natu-ralmente i villeggianti incuriositi.Cloppete cloppete, la pittorescacarovana ha concluso il 21 ago-sto il suo viaggio nella storicapiazza del Mercato diDomodossola. Ecco qui sotto trecaratteristici someggiatori. ■

“1909 – 2009: cento anni di glaciologia e di fotografia inKarakorum. Problemi e risultati di una simbiosi secolare” è il tito-lo del convegno che si tiene il 15 ottobre presso la sede dellaSocietà Geografica Italiana a Roma. Organizzato dall’AssociazioneMacromicro in collaborazione con la Società Geografica Italiana econ il contributo di Enel Green Power, la Società di Enel per lo svi-luppo e la gestione delle fonti rinnovabili in Italia e nel mondo, ilconvegno ospita alcuni tra i massimi esperti mondiali nel campodella glaciologia tra i quali Claudio Smiraglia dell’Università Stataledi Milano e Kenneth Hewitt della Wilfrid Laurier University diWaterloo, Ontario, Canada. Fabiano Ventura, fotografo di monta-gna e presidente dell’Associazione Macromicro, ripercorrerà lastoria della fotografia in Karakorum con particolare attenzione agliaspetti tecnici della fotografia in alta montagna e alla spedizionedel 2009 nell’ambito del progetto fotografico-scientifico “Sulle trac-ce dei ghiacciai”, dove ha ripercorso le tracce dei primi fotografiesploratori della regione per ri-effettuare gli scatti storici esatta-mente dallo stesso punto di vista. Verrà quindi presentata una sele-zione dalla mostra “1909-2009: sulle tracce dei ghiacciai” già espo-sta alla Sala Santa Rita di Roma, che mette a confronto fotografiestoriche e moderne (un esempio qui sopra: il ghiacciaio Baltoroverso il Gasherbrum IV da sopra il campo di Urdukas nello scattodi Massimo Terzano nel 1929 e in quello di Fabiano Ventura nel2009) . L’ingresso è gratuito dalle 15.30 alle 18.30. Info: www.socie-tageografica.it - www.macromicro.it - tel 06.452217040.

Angeli delMonte Rosa

Sul fronte della solida-rietà buone notiziearrivano dagli Amicidel Monte Rosa. “La

scuola di Namche funzionabene”, comunica il loro leaderAdolfo Pascariello, medico diVarallo Sesia, precisando chesono stati attivati anche corsidi lingua sherpa a tutela del-l’etnia più rappresentativadella valle del Khumbu.L’ospedale di Malekhu conti-nua a sua volta la propria atti-vità sia per il pronto interven-to in conseguenza degli innu-merevoli incidenti stradali siaper prestare opera di soccorsoalle popolazioni locali.“Stiamo piano piano incre-mentando le attività sul terri-torio e questo significa che lapopolazione locale sta acqui-stando fiducia nella struttura. Imedici svolgono poi ancheattività di prevenzione nei vil-laggi limitrofi e quest’annopuntiamo su un campus perl’area materno-infantile”,aggiunge il rappresentantedell’associazione che annove-ra tra i più convinti sostenitoril’alpinista Silvio Mondinelli.

Karakorum ieri e oggi

24 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

News dalle aziende A cura di Susanna Gazzola (Servizio pubblicità)

GARMIN PARTNER DI INTERNATIONAL MOUNTAIN

SUMMIT 2010È destinato a diventare uno degli eventi mustdel panorama alpino e quest’annol’International Mountain Summit siarricchisce di un nuovo e prestigiosopartner: Garmin. L’azienda di riferimentonella navigazione satellitare da anni offrestrumenti e soluzioni GPS per chi amal’attività outdoor, dal trekking a piedi fino allelunghe cavalcate in mountain bike e, perdare maggior impulso allo sviluppo diquesto mercato, la sede italiana di Garminha stretto un accordo con IMS 2010, nonsolo come azienda sponsor, ma per unprogetto congiunto di promozione dellenuove tecnologie ad uso dell’outdoor. Infatti,in attesa del momento clou che si terrà aBressanone dal 30 ottobre al 7 novembre2010, gli organizzatori altoatesini hannoistituito per tutta l’estate un’iniziativapromozionale titolata da Garmin.L’organizzazione ha installato in piazza MariaHueber, nel cuore di Bressanone, l’IMSBasecamp una casetta in legno che resteràaperta al pubblico fino al 17 ottobre, doveturisti ed escursionisti possono avere indotazione gratuita per l’intera giornata unGPS Garmin di ultima generazione cheregistrerà la loro escursione e molto altroancora. Al termine della gita i trekker e ibiker, restituendo la strumentazione all’IMSBasecamp, potranno scaricare il propriotracciato su internet grazie al personale

dell’organizzazione e a una postazione PCdedicata, e rivedere la propria escursioneogni volta che vorranno (anche dal propriocomputer di casa).

QUANDO IL FONDO È LIFE STYLE

Briko festeggia i suoi 25 anni con unacollezione dedicata allo sci di fondo,innovativa per stile, qualità e comfort.

Una gamma di prodotti che vede impiegatimateriali ad alto contenuto tecnico, come iltessuto membranato Dynamo brevettato daBriko, la microfibraisolante PrimaLoft® e gliinnovativi inserti antifrizione in Ceramica-Protek™ già utilizzati nelciclismo.Quattro le famigliedella nuovacollezione: Mito,Evo, Dinamica eLeggera. Lacollezione top digamma Mitopropone giacca,maglia a manichelunghe, gilet,s a l o p e t t e ,completo racing euna giacca unisexrealizzata inPrimaLoft®, chegarantisce protezione dalfreddo più intenso e cheviene offerta in unacollezione dedicata allosci nordico per la primavolta.PrimaLoft® One è lamicrofibra isolantesuprema. Le fibre ultra-sottili sono sottoposte a untrattamento specialemediante un processobrevettato e quindi combinate per costituireun nucleo isolante che è incredibilmentemorbido, sottile, leggero e resistenteall’acqua. PrimaLoft® One assorbe 3 voltemeno acqua, è più caldo del 14% daasciutto e del 24% da bagnato rispetto aimateriali di isolamento comunementeutilizzati. È ideale per la realizzazione di capisportivi poiché il suo spessore è di 1/5

rispetto a quello della piuma e consentequindi una grande libertà di movimento. Se Mito si rivolge a chi pretende il meglio e achi pratica lo sci di fondo ad alto livello, lacollezione Evo è ideata per gli amatori,mentre Dinamica e Leggera propongonocapi per tutti gli usi e, più in generale, pergiornate non troppo fredde.Informazioni per il pubblico: BRIKO srlTel. +39 02 390666.1 Fax +39 02 [email protected] - www.briko.com

IL PROGETTO DELLA NUOVA“CASA” DI SALEWA

IN CONCORSO ALLA BIENNALEDI VENEZIA

C’è uno splendido regalo che attende ifesteggiamenti per i 75 anni dallafondazione di SALEWA: il progetto

della nuova sede di Bolzano dell’aziendaleader nel mondo outdoor sarà protagonistaalla 12esima edizione della Biennale diArchitettura di Venezia. La manifestazione èin programma nella città lagunare fino al 21novembre, e il progetto di SALEWA spiccaall’interno della sezione “Work-in-progress”.«In questa categoria – spiega HeinerOberrauch – sono stati inseriti unicamentetre progetti provenienti dall’Italia e questi

lavori sono stati scelti in quanto indicatoriper il futuro, coniugando il successodell’impresa con l’ingegneria el’architettura dell’opera».Si parla dunque di lavori scelti perchédanno una visione dell’architettura comearte civile, capace cioè di rispondere alleesigenze delle persone, fornendo soluzioni

concrete ad una società che vive in continuaevoluzione e cambiamento e che puòcomprensibilmente temere le variazioni delfuturo. L’architettura, in questo caso, èchiamata a infondere coraggio per far viveregli spazi, nel presente, con maggiore

attenzione e consapevolezza. La nuova sede SALEWA di Bolzano saràcaratterizzata da una torre alta 47 metri,che costituirà un punto di riferimentoall’interno della zona industriale cittadina, econterrà uffici, il centro per l’innovazione ela tecnologia, il cuore logistico, e persinouna parete per l’arrampicata e un asilo. Ilavori per la sua realizzazione sarannoterminati, presumibilmente, nel primosemestre del 2011.

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 25

“In doveroso, riconoscente omaggio perl’attaccamento dimostrato al Sodalizio e leripetute manifestazioni di simpatia, anchedall’alto della suprema carica dello Stato”.Era stata questa la motivazione ufficiale concui fu assegnata a Francesco Cossiga neldicembre del 1985 la medaglia d’oro del CAI.Il ricordo che desidero fare su Lo Scarponesi riallaccia proprio a quelle ripetute manife-stazioni di simpatia che ho avuto occasionedi vivere negli incontri facilitati anche dallasua adesione fin dal 1959 al nostro club, tra-mite la sezione cadorina di Auronzo.Adesione rivendicata spesso come convintascelta personale anche in dibattiti con i gior-nalisti, di cui uno particolarmente vivace inun periodo feriale in mezzo alla Foresta delCansiglio.

Già dal 1979 in Marmolada, da quandoGiacomo Priotto consegnò, in un turbinio dineve, la nostra piccozza con dedica aGiovanni Paolo II salito lassù per benedire laMadonna opera di Franco Fiabane, ebbimodo di constatare la presenza di spirito delPapa e di Cossiga. Con Gabriele Arrigoni –allora consigliere centrale – avevamo avutomodo di sentire le parole di caldo supportocon cui Cossiga, a fianco del Pontefice, sot-tolineò ruolo e missione del nostro club.

Partecipammo insieme subito dopo anchea una simpatica improvvisata: Bepi DeFrancesch (“Mani da strapiombo”: alpinistatanto modesto quanto capace, essenziale perla prima salita al Gasherbrum IV diBonatti/Mauri), regalò la corda con cuiaveva salito e dedicato al Concilio una viadelle Dolomiti e Giovanni Paolo II conmossa rapida e l’assenso di Cossiga la preseandando a circondare il capo di due presen-ti “sconosciuti”. “Diamola a loro che l’utiliz-zeranno meglio”, osservò. Erano due alpini-sti-ciclisti arrivati pochi giorni prima in bici-cletta dalla Polonia a Castelgandolfo.

Era arrivato in Cadore con il suo predeces-sore alla Presidenza della RepubblicaAntonio Segni, apprezzando già da giovanela bellezza delle Dolomiti senza dover aspet-tare la dichiarazione ufficiale di Monumentonaturale decretato lo scorso annodall’Unesco. Aveva poi appoggiato le iniziati-ve che andavano nella direzione cui il CAIaveva dato concreto supporto fin dalla

prima iniziativa di lancio a Cortina nel 1993. Su quella linea, nell’ultima lunga visita in

sezione nel 2005, promossa assieme alla pre-sidente Paola De Filippo, socia fra le pochis-sime ad essere stata consigliere centrale,aveva preso e poi realizzato l’impegno dipromuovere il francobollo commemorativocon l’emblema delle Tre Cime di Lavaredo.Non fu – come invece ha avuto modo di rac-contare su Le Dolomiti Bellunesi il compa-gno di quelle vacanze giovanili MariottoSegni - un arrampicatore di vie difficili.Insieme agli amici Antonio Monti e ToniSanmarchi e alle guide Valerio Quinz,Armando Vecellio Galeno ed Antonio Paispreferiva itinerari escursionistici.

Ebbe modo di parlarmene a lungo aCagliari nel 1997, quando presentammo laGuida Monti di Maurizio Oviglia sulle mon-tagne dell’Isola natale. Dopo la manifestazio-ne, che aveva raccolto a Cagliari centinaia diappassionati, mi tenne sveglio fino alle orepiccole. Voleva sapere soprattutto particola-ri della splendida avventura delCamminaitalia che non a caso era ricordata– assieme ad Angelo Berio – nella presenta-zione scritta a due mani con il presidente delTCI Lunati. Era felice che nel 1995 si fossepartiti dalla Gallura per arrivare a Trieste ericonosceva con trasporto l’importanza difare luce anche sulle montagne minori dellanostra Penisola. Fu in quell’occasione chemi parlò di una preghiera del cardinalNewman cui era particolarmente legato:“ …la notte è buia. Io sono lontano da casa.Guidami tu! Sostieni il mio cammino: nonchiedo di vedere l’orizzonte lontano. Unpasso alla volta è ciò che mi basta”.

Sono queste le riflessioni che hanno spazioprioritario nel mio personale ricordo. Ancorpiù di quanto gli ho sentito dire in occasionedel centenario della sezione nel 1974 adAuronzo (in cui anticipò considerazioni lun-gimiranti sul Soccorso alpino e sulla neces-sità di telefono nei rifugi alpini) oppure inoccasione della sua nomina a cittadino ono-rario in tempi più recenti.

Ed è su questa linea riflessiva che vorreichiudere questo ricordo: nel cimitero diAuronzo c’è un ossario che raccoglie i restidi alpinisti auronzani e di un neozelandesecaduto quasi 40 anni fa, per il quale la lonta-na famiglia non aveva avuto la possibilitàeconomica per il rientro della salma. L’operafu realizzata in modo significativo per inte-ressamento dell’allora senatore Cossiga. Suuna piastra di bronzo è riportato il pensierodi Seneca, tratto dalla lettera a Lucilio:

“La memoria degli amici morti è per me adun tempo dolce e blanda; quando li avevocon me sentivo di poterli perdere ed ora cheli ho perduti sento di averli ancora presenti.Quelli che noi crediamo siano morti sonosoltanto andati avanti”.

Roberto De Martin

Past presidente generale

del Club Alpino Italiano

Il suo impegno per i Monti PallidiScomparso a 82 anni il 17agosto, il senatore FrancescoCossiga appoggiò le iniziative perle Dolomiti monumenti naturali acui il CAI aveva dato concretosupporto fin dalla prima iniziativadi lancio, a Cortina nel 1993.Alacre camminatore, fece partedella sezione cadorina diAuronzo. Fu Presidente della

Repubblica dal 1985 fino al 1992. Al 1985 risalel’immagine in cui riceve ad Auronzo ilriconoscimento quale socio venticinquennale.Nell’altra foto scattata nel 2005 l’ultima visita nellasede della Sezione di Auronzo, accolto dallapresidentessa Paola De Filippo Roia che è stata alungo impegnata anche nel Consiglio centrale delCAI (foto Capri, per gentile concessione).

Personalità Francesco Cossiga (1928-2010)

Le Dolomiti nel cuoreL’illustre uomo politicoscomparso il 17 agosto aderì fin dal 1959 al Club Alpino Italiano

26 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

GUIDEMALGHE E ALPEGGI DELLA MONTAGNA FRIULANAFacili escursioni alla scoperta distoria, tradizioni e prodotti tipici.Riccamente illustrato, unimportante contributo di duestudiosi per la salvaguardia di un irripetibile modello di vita e di lavorodi Gianfranco Dreossi e MauroPascolini. Editrice CO.El., Udine,tel e fax 0432.481395 –

www.editricecoel.it, 223 pagine, 19,50 euro

GUIDA AL CAMMINO DISANTIAGO DE COMPOSTELAOltre 800 chilometri a piedi daRoncisvalle a Finisterre, lungo uncammino ricco di storia e tradizionedi Alfonso Curatolo e Miriam Giovanzana. Terre di Mezzo Editore(0287365601), 176 pagine, 17 euro

PER ALPES20 itinerari circolari per scoprire leAlpi camminando, con dettagliatepiantine, tempi di percorrenza,numeri utili. Pubblicazione a curadel Segretariato permanente dellaConvenzione delle AlpiConvenzione delle Alpi(www.alconv.org [email protected] - tel 0471.055352), 192 pagine

VALLE VIGEZZO30 escursioni e due trekking trastoria e natura nella vallata alconfine con il Canton Ticinoaccompagnati da Crosa Lenz eFrangioni, instancabili autori diguide della terra ossolana e autori,con Alessandro Grossi, delle bellissime immaginidi Paolo Crosa Lenz e GiulioFrangioni. Grossi, Domodossola (0324.242743 –[email protected]), 152 pagine, 20 euro

DOLOMITI INSOLITE 2Dal bucolico alpeggio di Erera-Brendol nelle Alpi Feltrine alle Paledi San Lucano, dall’Agner “ai piedidell’impossibile” al Focobon lungola Banca de le Fededi Giuliano Dal Mas, Casa editricePanorama (0461.230342), 160 pagine, 24 euro

CAMMINARE IN VAL DI VIU’22 escursioni per tutta la famiglianella più meridionale delle Valli di Lanzo (Torino)di Roberto Bergamino, UJAEditrice (www.ujaeditrice.it) 96 pagine, 12 euro

TESTIMONIANZELIBERO DI CONCATENAREVita ed esperienze alpinistiche diFranco Nicolini, guida alpinatrentina, protagonista di saliteveloci di tutti i 4000 delle Alpi e in particolare delle “sue” Dolomiti del Brentadi Franco Nicolini, Saturnia -Vivalda, 240 pagine, 20 euro

A PIEDI DAL RODANO ALLA MAGGIAUna poetessa svizzera racconta contesti e immagini un’incantevoletraversata delle Lepontinedi S. Corinna Bille. Tararà edizionitel 0323.401027, www.tarara.it,127 pagine, 24 euro

SAGGII SEGNI DELL’UOMO. INCISIONIRUPESTRI DELLA TOSCANA Coppelle, canalette, croci, simbolisolari, figure antropomorfe e unamiriade di altre incisioni che copronol’arco di alcuni millenni, presentatecon 357 foto, 42 disegni e puntualicommenti. Una lettura piacevoleanche per i non addetti ai lavoridi Giancarlo Sani. Editoridell’Acero, via Sanzio 164, Empoli (FI), 198 pagine formato 30 x 21, 25 euro

SULLA VALIGIA DELLA MONTAGNAIn 1300 piccole etichette deglialberghi (1890-1960) da applicaresulle valigie dei clienti un affrescodella montagna che scomparea cura di Aldo Audisio. Cahier Museomontagna n. 169,119 pagine

BOOKSHOPCosa c’è di nuovo

Ogni mese una libreria specializzata presenta a turno in questa pagina itre libri di montagna più venduti e tre volumi particolarmente consiglia-ti. Il nostro interlocutore è ancora una volta il cortese Alessandro Grossi,titolare della Libreria Grossi di Domodossola che apre le vetrine nellasuggestiva piazza Mercato 37 (tel. 0324242743 e-mail: [email protected]). La libreria è stata fondata nel 1936, dal 1978 è anche casaeditrice con un ricco listino di libri d’arte e guide dedicate all’Ossola ealle sue valli.

PPiiùù vveenndduuttii1) Mauro Corona, “Torneranno le quattro stagioni”, Mondadori editore2) Steve House, “Oltre la montagna”, Priuli & Verlucca editori3) Andrea Primatesta, “La Valgrande di ieri”, Grossi editore

CCoonnssiigglliiaattii 1) Batzing Werner, “Alpi, una regione unica al centro dell’Europa”,

Bollati Boringhieri editore2) AA.VV., “L’architettura montana: tecnologie, valori ambientali e

sociali di un patrimonio storico-architettonico vivo ed attuale dellaVal d’Ossola”, Maggioli editore

3) W.A.B. Coolidge, “De Alpibus, Josias Simler e le origini dell’alpini-smo fino al 1600”, Fondazione Enrico Monti

HITPARADELa montagna in libreria

Nelle pagine dellaRivista del CAI lerecensioni dei libri dimontagna più attuali e interessanti

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 27

VERSO I 100 ANNI DI GIOVANE MONTAGNAIn vista del centenario dellaprestigiosa associazione,documenti, suggerimenti pratici e approfondimenti per sposare la montagna con la fede Giovane Montagna (Torino, viaRosalino Pilo 2/bis), 48 pagine

DOLOMITI PATRIMONIODELL’UMANITÀQuattro volumetti per meglioapprezzare questoincommensurabile “patrimoniodell’umanità” descrivono ilpaesaggio abitato, le conquistedell’impossibile, rifugi e sentieri,leggende. Testi di AlessandroMarcigliano e Paolo Lazzarin, autore anche di foto e ricerche iconograficheCasa Editrice Panorama (tel e fax 0461.230342 –www.panoramalibri.it), 8 euro ciascuno

BIOGRAFIEWALTER BONATTI. UNA BIOGRAFIA PITTORICAUn ciclo pittorico di Barbara Tutinodedicato a Walter Bonatti, quasiuna biografia per immagini del grande alpinistaCantagalli 2010 (info:[email protected]), 58 pagine, 19 euro

CENTO ANNI IN VETTAIl grande alpinismo di Riccardo Cassin (1909-2009) in un saggio del giornalista che più ha scritto di luidi Daniele Redaelli, a cura dellaFondazione Cassin. Alpine Studio(www.alpinestudio.it), 350 pagine, 21 euro

VARIEXIII CERVINO CINEMOUNTAINTutti i film della rassegna più altadel mondo + una serie di saggiAssociazione culturale Strade del Cinema, Aosta (0165.230528), 111 pagine

PERIODICIMERIDIANI MONTAGNEAlle Alpi Venoste è dedicato ilfascicolo di luglio con appassionanti

reportage e proposte di escursioni.Il numero di settembre in edicolariguarda invece le valli valdesidirettore Marco Albino Ferrari,Editoriale Domus, 146 pagine +supplemento “Dalle montagne”,7,50 euro

NARRATIVAMONTAGNE DI BOSCHI E DI CACCIALa natura racconta di sé attraversolo sguardo di un cane, il frullo diuna beccaccia, il vento che muovele cime dei faggi, il silenzio dellaneve che cadedi Claudio Zanini. Mursia, 174 pagine, 12 euro

PREMIO MAURI, XIV EDIZIONEI testi delle opere che hannoricevuto il premio letterario dedicatoall’indimenticabile alpinista edesploratore leccheseA cura di Renato Frigerio. UOEI, Gruppo Gamma, CAAI(www.gamma-lecco.eu –[email protected]), 84 pagine, distribuzione gratuita

STORIASTORIA DELLE FIGLIE DELLACARITÀ A GRAMSH - ALBANIASullo sfondo del monte Tomor,2416 m, seconda vetta dell’Albania,la missione delle Figlie della Caritàricostruita con parole e immaginidi Dante Colli, Editrice Il Portico,Carpi, 223 pagine, tiratura limitataa 500 copie

DVDGOTHULTI. UNA SCALATAUMANITARIA SUI GHIACCIDELL’HINDU KUSH L’intervento umanitariodell’Associazione sezioni vicentinedel CAI in uno sperduto villaggiodel Pakistan e la concomitantescalata tra vette inviolate sotto la guida di Tarcisio BellòSci Club Somerset-Acaja tel 011.4343620 [email protected] Tarcisio Bellò, via Gramsci 15,36050 Quinto Vicentino (VI),0444.357495 – 348.2627467 mail [email protected]. 10 euro + 5 di spese per l’invio

Alpinia.net

Recensioni a valanga nel portale “verticale”

L’avventura di quello che è oggi il più autorevole portalededicato alla letteratura di montagna, Alpinia.net, ècominciata alcuni anni fa per iniziativa di due amici:

Filippo Zolezzi, insegnante di religione, redattore e animatoredel sito, e Giovanni Peretti, bormino, nel ruolo di editore.“Dovevamo pregare gli editori di mandarci almeno una copiadifettata dei libri in lettura. Oggi, con oltre 1300 recensioniall’attivo, una media di una trentina al mese, fanno a gara permandarceli”, ha raccontato in agosto a Vallarsa (Trento) Zolezzial pubblico del festival “Tra le rocce e il cielo” di cui si riferisce inaltra parte del giornale. Alpinia è diventato grande e oggidistribuisce agli autori giudicati più meritevoli le sue preziosepigne di larice confezionate in argento da mastro Sette,rinomato gioielliere trentino. Il primo ad aggiudicarsil’ambitissima pigna è stato in questa circostanza il padrone dicasa Mario Martinelli, organizzatore della rassegna, per “Ilsegreto del bosco” pubblicato in proprio. Irene Affentranger,alpinista, scrittrice, socia onoraria del CAI e rinomata traduttricedi Hermann Buhl e Kurt Diemberger, ha ricevuto ilriconoscimento per“I racconti delvento” (NuoviSentieri, 2010).Enrico Camanni,premiato per il suoultimo libro “Lametaforadell’alpinismo” havoluto ringraziareAlpinia perl’importante ruolonel divulgare laletteratura dimontagna. “C’eraun vuoto dariempire e questo portale ha saputo farlo con autentico spirito diservizio e con molta umiltà”, ha detto Camanni che ha ritiratoanche il premio per l’editrice valdostana Liaison, fondata dueanni fa dal giovane courmayeurino Cesare Bieler. Infine unpremio per la lunga e luminosa carriera è stato attribuito a SpiroDalla Porta Xydias, giunto alla sua 48° fatica letteraria, che aVallarsa ha tenuto anche una conferenza sul tema “Attentatoall’alpinismo” insieme con Martinelli e con il grande alpinistaroveretano Armando Aste.

Nelle foto il gruppo dei premiati dal portale “verticale” dellamontagna e un momento dell’incontro a Vallarsa con (dasinistra) il curatore di Alpinia.net Filippo Zolezzi, la direttrice delTrentoFilmfestival Luana Bisesti e lo scrittore Mario Martinelli. ■

QUICAIAttività, idee, proposte

Una settimana con i ragazzi dellesezioni abruzzesi perché conosca-no le Dolomiti. Questo il progettorealizzato l’estate scorsa

dall’Alpinismo giovanile del CAI Venetosotto la guida del responsabile AngeloMargheritta. Una proposta alla quale il CAIAbruzzo ha aderito entusiasta, realizzatagrazie alla generosità di tante sezioni e sin-goli soci del Veneto che hanno partecipatoalla sottoscrizione aperta l’indomani delterremoto. I ragazzi partecipanti sono stati22, accompagnati da due accompagnatoridi Alpinismo giovanile a da altri tre adulti.“Il 22 agosto durante il viaggio di avvicina-mento al Passo Pordoi”, raccontaMargheritta, “punto di partenza del trek-king, sembrava che due occhi non bastas-sero per memorizzare l’esterno attraverso ifinestrini”. Accolti con ogni attenzione daBepi Cappelletto all’arrivo al Centro for-mazione per la montagna “Bruno Crepaz”,il 23 agosto i ragazzi sono saliti al Viel delPan e Porta Vescovo rientrando al PassoPordoi sul sentiero 680. Parte di loro nonaveva mai frequentato la montagna, nessu-no era mai salito in Dolomiti.

Al rientro al Centro Crepaz li aspettavanoil presidente veneto Emilio Bertan, i presi-denti delle sezioni di Agordo e Livinallongo

assieme ai componenti del Direttivo regio-nale Emilio Da Deppo e Giorgio Fontanive.Nei giorni successivi sono state fatte escur-sioni fino al rifugio Città di Fiume, passan-do per il sito archeologico di Mondeval, aSelva di Cadore con visita al museo V.Cazzetta, a Cortina, al rifugio Galassi consalita alla Forcella Piccola all’Antelao.

“Grazie anche alla complicità di cinquestambecchi, la stanchezza non si è fattasentire più di tanto”, racconta ancoraMargheritta. Il 26 agosto i ragazzi hannosalito con grande soddisfazione la “via del-l’aquilotto”, sentiero attrezzato con cordefisse. Il 27 dal Galassi sono saliti fino alghiacciaio inferiore osservando il modella-mento del passaggio del ghiacciaio. Graziea Emilio Da Deppo è stato poi organizzatoun trasferimento fino a Laggio di Cadore:di qui la comitiva si è diretta il 28 alle TreCime di Lavaredo: al rifugio Auronzo li

attendevano i ragazzi dell’Alpinismo giova-nile, con il presidente della sezione CAI el’accompagnatore titolato Pini Da Deppo;al rientro in rifugio ottima accoglienza contorte, thè e omaggi per tutti; all’escursioneerano presenti altri due accompagnatorititolati: Valentino Meneghini e ArmandoBeozzo.

Per la cena è arrivato il presidente gene-rale Umberto Martini che si è intrattenutocon i ragazzi e gli accompagnatori. Primadel rientro, il 29 agosto, è stata program-mata una visita a Erto per ammirare lesculture di Mauro Corona e soffermarsialla diga del Vajont. “Durante i saluti qual-che lacrimuccia è scesa”, concludeMargheritta. “E’ stata un’esperienza ecce-zionale e che contiamo di poter ripetere.Grazie di cuore alle sezioni CAI, ai gestoridei rifugi, agli accompagnatori e alle comu-nità locali per l’appoggio ricevuto”.

I ragazzi abruzzesi ospiti per una settimana delle sezioni venete

Nel lasciare dopo 10 anni ladirezione del CAI, esperienzaintensa, coinvolgente in cui ho

creduto e investito molto, desideroringraziare gli ottimi collaboratori, glistraordinari volontari e soprattutto tuttivoi, soci delle sezioni del nostro grandesodalizio per cui ha avuto senso il miolavoro ispirato a una comune passione.

Arrivederci sulle montagne del mondo.Paola Peila

Carissimi soci…

Le Dolomiti, che lieta scoperta!

28 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 29

Alta Valtellina Glaciologi sotto 4 bandiere

Dal 25 al 30 agosto si è svolto in alta Valtellina l’incontro dellaSocietà Glaciologica Internazionale - Settore Alpi Occidentali (IGS-SAO). È un appuntamento annuale che raccoglie studiosi di glaciolo-gia francesi, spagnoli, svizzeri e italiani e che ha lo scopo di visitare ighiacciai dei vari settori alpini ed extralpini e di fare il punto sul loro“stato di salute”. L’incontro sulle Alpi Italiane, che ha visto la parteci-pazione di una quarantina di studiosi, è stato organizzatodall’Università di Milano - Dipartimento di Scienze della Terra nel-l’ambito del Progetto COFIN 2008 e dal Comitato Ev-K2-CNR e haavuto come base il rifugio dei Forni in Valfurva nel Parco Nazionaledello Stelvio. Durante giornate molto intense, con la guida di ClaudioSmiraglia e Gianpietro Verza, si sono compiute escursioni al ghiac-ciaio dei Forni (nuovo “Sentiero glaciologico”) con visita allaStazione Meteo Automatica SHARE a 2800 m, ai “ghiacciai di roccia”della Val Pisella, al ghiacciaio Dosdè lungo la “Strada dell’acqua” convisita alla Stazione Meteo Automatica “Levissima”.

Quest’ultima escursione è stata organizzata in collaborazione con ilCAI-Valdidentro e il CAI-Valfurva, rappresentati per l’occasione dairispettivi presidenti Pietro Urbani e Luciano Bertolina. Numeroseanche le attività “in aula”, in particolare l’incontro al CentroNivometeo ARPA di Bormio con approfondimenti delle tematichesulle valanghe e la frana di Valpola, la visita allo stabilimentoLevissima di Cepina, la conferenza sui ghiacciai a Valdidentro, l’in-contro con il sindaco di Valfurva e presidente del Comitato lombardo

del Parco Nazionale dello Stelvio Gianfranco Saruggia, la visita allacentrale di Premadio e al lago di Cancano organizzata da a2a.

L’incontro ha dato la possibilità non solo di visitare alcuni fra i piùimportanti e studiati ghiacciai italiani (di cui si è constatato il pro-seguimento dell’intensa fase di riduzione), ma anche di stabilireproficui rapporti con i rappresentanti dei club alpini francese (inparticolare Francois Valla, presidente del Comitato Scientifico delCAF), svizzero e spagnolo. L’iniziativa ha avuto il patrocinio delClub Alpino Italiano-Regione Lombardia (sezioni di Valdidentro,Valfurva, Bormio), del Parco Nazionale dello Stelvio, di Levissima,di a2a, di Meridiani-Montagne, che gli organizzatori ringraziano peril prezioso supporto.

“Con la sua schiettezza incarnava lo spirito del montanaro,senza giri di parole arrivava all’essenza. Aveva la montagnanel cuore”. Così il presidente generale del Club Alpino ItalianoUmberto Martini ha ricordato il presidente emerito dellaRepubblica Francesco Cossiga scomparso in agosto. “L’hoconosciuto casualmente”, ha raccontato, “durante unavacanza in Alto Adige: non era solo un socio di tessera ma unmembro attivo del CAI e per questo noi tutti gli saremoeternamente grati. E’ stato una figura emblematica che havissuto la sua adesione con coerenza. Tutto il Club AlpinoItaliano esprime il proprio cordoglio per la sua morte”. Cossigaera socio della Sezione di Auronzo di Cadore, dove eraconsiderato di casa. Iscritto nel 1959, non nascose mai lapassione per la montagna cui dedicò sempre, anche nella vitapolitica, un’attenzione particolare.

• Il vicepresidente generale del CAI Goffredo Sottile, recatosialla camera ardente di Cossiga, ha voluto così ricordarel’illustre scomparso: “All’Italia mancherà la sua intelligenzapolitica e umana”, ha detto Sottile, “e la sua brillanteimprevedibilità, al CAI mancherà un socio illustre, attento epartecipe ai problemi alti del Sodalizio”.

Ricordo di Cossiga

“Schietto e montanaro”

Una brezza d’alta quota accogliemagicamente chi entra nella Sedecentrale del CAI a Milano dopo

avere percorso l’acciottolato del cortile chesi apre in via Petrella. Merito di taleaccoglienza, degna di questa grande“casa della montagna” a due passi daigrattacieli del centro direzionale, è lagigantografia che subito appare prima disalire la breve rampa di scale. L’immagineè stata scattata dal fotografo americanoGalen Rowell nel 1975 sul ghiacciaio delBaltoro, nel Pakistan nordorientale,contornato da alcuni tra i più noti“ottomila”: il K2 a nord, il Masherbrum asud e il gruppo dei Gasherbrum a est.Intitolata “Porters at Concordia,Karakoram”, la foto rappresenta unmomento della spedizione americana alK2 di quell’anno. Venne stampata sulicenza della Mountain Light PhotographyInc. in occasione della presentazione diuna mostra a Leffe (Bergamo) per il Gran

Gala della Montagna 2004, nelcinquantennale della conquista italiana del

K2. Ora l’immagine ha finalmente trovatola collocazione che le spetta.

Sede centrale

Le brezze del Baltoro in via Petrella

Quest’anno il Museo nazionale dellamontagna (www.museomontagna.org)dedica parte della propria attività al

ricordo di un grande esploratore delleregioni australi d’America: Alberto Maria DeAgostini, padre Salesiano. Nel 2010 ricorreil centenario del suo arrivo a Punta Arenas,città sullo Stretto di Magellano nellaPatagonia cilena, e il 50° della scomparsa.In realtà il Museo lavora su questo tema damolti anni. Dal 1985 ha restaurato erepertoriato le raccolte fotografiche,recuperato i film originali e ha organizzatooltre cinquanta mostre e proiezioni in trecontinenti. La mostra “La naturaleza en laAmérica Austral”, allestita con foto di DeAgostini su Terra del Fuoco e Patagonia, inuna nuova versione integrata da immaginirealizzate in Piemonte e Valle d’Aosta, èstata allestita nei mesi scorsi a Pollone,paese natale del missionario.

Il Museo dal 19 al 24 agosto ha inoltre

partecipato coneventi speciali allecelebrazioni inoccasione delFestival Internacionalde Cine de Montañadi Ushuaia,recentemente entratoa far partedell’InternationalAlliance for MountainFilm. Qui sono statiorganizzati dibattiti, proiezioni e la mostra,presente il direttore Aldo Audisio inrappresentanza del Museomontagna delCAI di Torino. Evento d’onore del festival èstato la presentazione di “Terremagellaniche”, il film originale del 1933,con l’accompagnamento musicale dal vivodei musicisti Pennarola e Villa. La stessaproiezione si è ripetuta a Buenos Aires, il 1°ottobre, al MALBA (uno dei più prestigiosi

musei d’arte dell’America Latina) e il 6ottobre a Punta Arenas, in Cile, all’Audito-rium dell’Università di Magallanes.

Dal 17 ottobre “La naturaleza” salirà alMonte dei Cappuccini, dove verrà allestitanelle sale per le mostre temporanee. Innovembre, anche a Torino, è prevista laproiezione/evento di “Terre magellaniche”.

Nella foto un momento della cerimonia dichiusura a Ushuaia: secondo da destra ildirettore del Museomontagna Aldo Audisio.

30 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

Ghemme (NO) Mountains are...

Un incontro internazionale di giovani dal titolo “Mountains are…”( Le montagne sono…) organizzato dal Gruppo giovani della Sezionedi Ghemme e coordinato da Paolo Campagnoli si è svolto dal 25/7all’1/8 in Alta Valsesia tra Riva Valdobbia e Alagna.

Cofinanziato dall’Unione Europea all’interno del programma“Gioventù in azione”, ha coinvolto 42 giovani tra i 16 ed i 24 anni,provenienti da cinque paesi europei (Portogallo, Ungheria,Francia, Polonia e Italia). Oltre a incontrare persone che vivono elavorano nelle “terre alte”, i partecipanti hanno potuto confrontar-si con il famoso alpinista Silvio Mondinelli, con gli uomini delSoccorso alpino Valsesia - Valsessera (foto) oltre che con giovanialpigiani, gestori di rifugi, guardiaparco e amministratori pubblici:una visione a 360° del mondo della montagna.

È stata quindi presentata in anteprima il 31/7 alla frazione Resigadi Alagna una mostra delle foto scattate dai partecipanti. La mostraè visitabile on-line, all’indirizzo www.mountainsare.blogspot.com.Per informazioni: [email protected], tel 338.9186757.

Salò (BS) Cercasi gestoreLa Sezione CAI di Salò (BS) valuta proposte e curriculum vitae di

persone interessate, a partire dalla stagione 2011, alla gestione delrifugio Ten. Med. Giorgio Pirlo allo Spino (1.165 m) nel comune diToscolano Maderno sul Lago di Garda. Raggiungibile con fuoristra-da, il rifugio dovrà garantire l’apertura tutti i fine settimana dell’an-no. Inviare i dati a Maurizio Luteriani, via Cattaneo, 7 - 25087 Salò(BS), [email protected], fax: 0365.520101.

La tragica fine di Angelo Vassallo, sindaco ecologista diPollica (Salerno), freddato in strada il 6 settembre dopoessersi schierato contro ogni illegalità, ha suscitato

profondo cordoglio nella grande famiglia del Club AlpinoItaliano. “Da presidente di un sodalizio che storicamente fadella tutela dei monti, e dell’ambiente in generale, uno deicardini del proprio statuto e della propria attività”, ha detto ilpresidente generale Umberto Martini in una nota diffusadall’ufficio stampa del CAI, “esprimo a titolo personale e ditutto il corpo sociale sincero cordoglio e vicinanza alla famiglia.

Aldilà delle valutazioni politiche sul suo operato da primocittadino, è giusto in questo momento ricordare e sottolineare ilsuo impegno nella salvaguardia dell’ambiente: aveva a cuore ilmare e i monti, come dimostra la sua storia personale.

Era il presidente in carica della Comunità del Parco delCilento; e negli anni scorsi aveva presieduto la Comunitàmontana Alento-Monte Stella. Il CAI non è indifferente aglisforzi di tanti amministratori locali che, come Vassallo, lottanoper l’affermazione della legalità e per il rispetto dell’ambiente;d’altra parte la nostra Associazione è spesso e volentieripartner di iniziative virtuose e meritevoli in tal senso. Èinaccettabile tuttavia che tali battaglie si paghino con la vita”.

Una nota del PG

Il cordoglio del CAI per il sindaco assassinato

QUI CAI Attività, idee, proposte

Museomontagna

“Naturaleza” al Monte dei Cappuccini

Terni Ottobre nel ParcoCome da programma della Sezione CAI di Terni, nel week end 8-10

ottobre un’iniziativa sarà realizzata nel Parco nazionale d’Abruzzo incollaborazione con Mountain Wilderness Italia. Oltre a due escur-sioni guidate dai Camosci d’Abruzzo - una in Val di Rose e l’altra inVal Fondillo o Lago Vivo – sono previsti momenti d’incontro per fareil punto sulla situazione naturalistico/ambientale dell’Appennino eun incontro con il presidente di Mountain Wilderness Italia, l’alpini-sta Fausto De Stefani.

Info: [email protected] e [email protected] - tel./fax: 0744.286500 -Maria Cristina Garofalo (vice presidente Mountain WildernessItalia): [email protected] - 347.3044857.

Savona “La montagna sul mare”Dall’8 al 10/10 alla fortezza del Priamar la Sezione di Savona assie-

me al Comune organizza la seconda edizione de “La montagna sulmare” per portare al grande pubblico il messaggio della montagnasecondo lo spirito CAI. Venerdì e sabato mattina sono dedicati allescuole, poi per tutti un muro di arrampicata, visite speleologiche aisotterranei, percorsi in mtb, proiezioni, mostre, un convegno sultema dell’economia di montagna, presentazioni di libri, incontri congrandi rappresentanti dell’esplorazione e dell’alpinismo, attivitànaturalistiche, dimostrazioni del Soccorso alpino e speleologico etanto altro. Il programma completo su www.caisavona.it

Bergamo Concorso fotografico OttoliniAnche quest’anno le commissioni Escursionismo e TAM del CAI di

Bergamo organizzano il concorso fotografico dedicato a GiulioOttolini con esposizione al Palamonti il 15 gennaio 2011 di tutte leopere pervenute. Oltre ai classici temi (ambienti montani, flora efauna, acqua, ghiaccio, neve, nuvole, escursioni sociali) di grandeinteresse il tema “Aiutiamo i giovani a scalare il futuro” frutto delprogetto “CAI-UNICEF”, che si propone di trasmettere ai giovani ilvalore dell’impegno, della fatica e della gioia attraverso le attivitàvissute in montagna. E’ previsto inoltre un premio speciale per chipartecipa ai corsi gratuiti di fotografia organizzati dal CAI diBergamo. Il 23/11 è il termine per la presentazione delle opere. Info:[email protected]

Castelfranco Veneto (TV) La voce dei montiIl Gruppo naturalistico Le Tracce organizza la XXI edizione della

rassegna “La voce dei Monti”, una serie di serate di filmati e diapo-rami dedicati alla montagna: 12/11 “I colori delle emozioni” di ElioOrlandi; 19/11 “Dolomiti: una passione” di Paolo Salvini; 26/11 “IRagni del Cadore raccontano la loro storia”, video conferenza deiRagni di Pieve di Cadore e Paolo Bonetti; 3/12 “Messico: sulle anti-che vie di veneti e aztechi” di Vittorino Mason; 10/12 “La Riservadella Val Rosandra...” di Dario Gasparo.

L’ingresso è libero con inizio alle 20.45 presso la sala “Le radici ele ali” a Treville di Castelfranco Veneto.

Conegliano (TV) Ondra dà spettacoloTra gli ospiti alla rassegna “Spettacolo Montagna” a Conegliano lo

scalatore-rivelazione Adam Ondra sarà presente il 26/11 alla proie-zione del suo “Arrampicare all’estremo”. Giunta alla IX edizione,oltre all’incontro con il giovanissimo fuoriclasse, la rassegna pre-vede il 5/11 una serata di proiezioni dal 58° TrentoFilmfestival 2010e il 3/12 la XXIV Serata CAI-ANA e la proiezione di “RicordandoMario Rigoni Stern” di Gianni Frigo e il Corocastel. Gli eventi ini-ziano alle 21 a ingresso libero presso l’Auditorium “Dina Orsi”.Durante la manifestazione verrà effettuata una raccolta di fondi a

beneficio dell’iniziativa di Fausto De Stefani “Un ambulatorio inNepal dedicato a Giuliano De Marchi”. Tutti i dettagli su www.cai-conegliano.it

Puntuale come sempre da dieci anni, è in distribuzionel’Agenda 2011 del Comitato scientifico dedicata al tema“Dolomiti: patrimonio dell’umanità”. La pubblicazione

mantiene la consueta struttura, presentandosi come libro-agendadiviso in tre parti: iniziale, agenda settimana, rubrica. 12 sono igruppi dolomitici principali descritti e 70 le schede tematiche sugeologia, natura e aspetti antropico/culturali e alpinistici, il tuttocondensato in 350 pagine con 300 fotografie e disegni. Perriceverla contattare la Libreria Riviera di Mira (VE), via Gramsci,57. Oppure entrare nel sito www.montagnadilibri.com alla voceAgenda. Costo 15 euro, sconto ai soci del 20%.

Comitato scientifico

L’Agenda 2011

32 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

Arona (NO) Il CAI compie 80 anniFondata nel 1930, la Sezione di Arona celebra quest’anno i suoi

ottant’anni di vita. Tra le iniziative va ricordata l’organizzazionedell’Assemblea delle sezioni piemontesi lo scorso 28 marzo (dome-nica delle Palme) al colle di San Carlo, il trekking dell’80° da Binn alrifugio Città di Arona all’Alpe Veglia, dal 22 al 30 luglio, quattro gior-ni di buon cammino tra le vallate, gli alpeggi e i passi dell’Ossola edella Formazza, e in settembre il Concorso fotografico “Una monta-gna di scatti”. (Luigi Grossi)

Belluno “Noi Dolomiti Unesco”Si è svolto in luglio in Vallon Popèra, sulle Dolomiti Orientali del

Comelico, l’incontro “Noi Dolomiti Unesco” dedicato al riconosci-mento delle Dolomiti come “patrimonio naturale dell’umanità”, nelquale si è illustrata la specificità del territorio della Val Comelico.

Di fronte a oltre 300 persone, tra cui molti soci CAI e dopo i salutidel sindaco di Comelico Superiore e presidente della localeComunità montana Mario Zandonella e del vicepresidente dellaProvincia di Belluno Silver De Zolt, la manifestazione ha registratogli interventi di Italo Zandonella Callegher, Emiliano Oddone eCesare Lasen, coordinati dal giornalista Bepi Casagrande.

All’incontro ha partecipato il presidente generale del CAIUmberto Martini soffermandosi sulla necessità che le Dolomiti,

Patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco, siano un beneda vivere e sviluppare da parte delle genti locali. “Le istituzioni”, hadetto Martini, “devono coinvolgere prima e meglio tutte le associa-zioni che lavorano in questa direzione. A noi adulti rimane il com-pito di lasciare, ai molti ragazzini qui presenti, un patrimonio dautilizzare e conservare”.

Milano Cinquant’anni in coroQuanti gruppi, quante organizzazioni, quante squadre, quanti movi-

menti possono vantare cinquanta anni di vita? Bene, il Coro Aspis diMilano è fiero di aver raggiunto questo traguardo! Per festeggiare isuoi primi 50 anni invita a partecipare a una serata speciale tutte lepersone che amano la musica, la montagna, e quelle che sanno quan-to è difficile stare insieme per tanto tempo solo per passione. Il corospegnerà cinquanta candeline e accenderà cento emozioni nella 6aRassegna di canto popolare “Fabio Valli” sabato 23 ottobre alle ore20,45 a Milano presso il Centro Asteria (piazza Carrara 17/1 ZonaNaviglio Pavese). Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Amatrice (Rieti) Il solstizio unisce 3 regioniGli operatori naturalistici e culturali del CAI hanno celebrato il sol-

stizio d’estate presso le sorgenti del fiume Tronto che interessaAbruzzo, Lazio e Marche e i parchi Gran Sasso, Monti della Laga e

QUI CAI Attività, idee, proposte

Mi è difficile parlaredi Pier GiorgioTrigari, scomparso

in agosto a Fossano (CN),come ha riferito il mesescorso Lo Scarpone,senza che mi si ripresentialla mente la suaimmagine, quasi uscisseda una foto di altri tempi,

che comunica quel senso di riservatezzanel proporsi, di misura nell’esprimersi equella capacità di ascoltare, tipici tratti delvero signore del “vecchio Piemonte”. Natonel 1943 a Fossano, presidente della locale

sezione dal 1966 al 1990, ricoprì l’incaricodi consigliere centrale ininterrottamenteper otto anni dal 1976 al 1983 per poiassumere la presidenza del ConvegnoLigure-Piemontese-Valdostano.

Fu in tale ruolo che, come colleghirappresentanti dei Gruppi regionalicompositi, ebbi modo di conoscerlo eapprezzarlo per la sua grande disponibilitàal dialogo, grazie alla quale mi trasmise lasua profonda conoscenza del Sodalizio,dovuta alla lunga esperienza maturatanell’ambito sezionale e poi trasferita con isuoi interventi sempre pacati maestremamente puntuali – e sempre resi

piacevoli dalla sua arguzia e sensodell’autoironia – in ambito centrale, inConsiglio prima e nel Convegno poi.

La sua è stata una grande lezione di stilee competenza quale raramente si ha mododi riscontrare, capace di arricchirechiunque abbia avuto la fortuna dibeneficiarne. La scomparsa lascia quindinell’Associazione un senso di vuoto, comecapita quando viene a mancare un grandetestimone dell’appartenenza sodale nellacondivisione di un comune sentire e divalori ideali.

Umberto MartiniPresidente generale del CAI

Personalità

Pier Giorgio Trigari, una lezione di stile

Corsi

Ambienti ipogei

L’Unione speleologica pordenonesedella Sezione CAI di Pordenone suincarico della Scuola nazionale di

speleologia organizza il Corso nazionale dispecializzazione “Biospeleologia eecologia degli ambienti ipogei”. Direttodall’INS Rosi Merisio si svolge dal 14 al 17ottobre presso la Foresteria comunale diBarcis. Lo scopo? Fornire conoscenzedell’ecosistema ipogeo e dei suoi abitanticon lezioni teoriche e visite ipogee. Lapartecipazione è aperta a tutti fino a unmassimo di 30 iscritti, 180 sono gli euronecessari per l’iscrizione: comprendono

vitto alloggio e materiale didattico.Adesioni entro l’1/10 a Giorgio Fornasier3395888035, [email protected]

Primo soccorso

Primo soccorso e fondamenti dimedicina di montagna sono alcentro del corso che la

Commissione medica della Sezione diBergamo organizza ogni anno fin dallontano 1984. La pratica sempre piùdiffusa delle attività in ambiente alpino,nelle molteplici forme, presuppone infattinei praticanti numerose conoscenze edesperienze per acquisire un minimo diautonomia e sicurezza. Come avvicinarsi a

un infortunato? Come effettuarecorrettamente l’immobilizzazione di unarto? Come inoltrare correttamente unarichiesta di soccorso? Tra i relatori, medicied infermieri professionali qualificati neirispettivi settori di competenza, praticantiassidui dell’ambiente alpino, alcuni di essianche tecnici del CNSAS e dei serviziregionali di elisoccorso. Le lezioni sisvolgono dal 4 ottobre all’8 novembrepresso la sede del CAI, via Pizzo dellaPresolana 15, Bergamo (tel 035.4175475– [email protected]), con inizioalle ore 20,45. Sarà rilasciato attestato difrequenza senza valore legale aipartecipanti che avranno frequentatoalmeno sette lezioni.

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 33

Sibillini. Erano presenti gli ONC Franco Turbitosi (Pesaro), LauraLauri (Ancona), Gaetano Falcone (L’Aquila), Antonio Catani (Penne),Guido Morelli (Pescara), gli AE Giustino Ghizzoni e MarioD’Angelosante (L’Aquila), il Gruppo reg. Marche e TAM, il Comitatoscientifico Abruzzo, i soci delle sezioni di La Spezia, Pesaro,Guardiagrele ed Amatrice con il suo presidente GiuseppeBacigalupo, la presidente nazionale TAM Miranda Bacchiani. In pro-gramma, informa cortesemente Carlo Iacovella (presidente delComitato scientifico Abruzzo), anche il convegno “Il senso dei luo-ghi” svoltosi ad Arquata del Tronto, relatore ONC Narciso Galiè(Ascoli Piceno) e moderatore il presidente del CAI di Ascoli PicenoLaganà.

Bergamo Nuove colonnine SOSLe otto colonnine per la chiamata urgente di soccorso posizionate

lungo il Sentiero delle Orobie disporranno di un nuovo software e unnuovo hardware per garantire maggiore continuità e affidabilità delservizio. Ciò comporta, a quanto annunciano il Servizio protezionecivile della Provincia e il Corpo nazionale soccorso alpino speleolo-gico, una sospensione del servizio con la rimozione delle struttureallo scopo di consentire le operazioni tecnico-manutentive previstee un periodo di test.

Rieti Sicuri in montagnaIl Club Alpino Italiano di Rieti in collaborazione con la stazione del

Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico, in linea con la“Campagna permanente per la prevenzione degli incidenti in monta-gna”, per supportare il progetto “Sicuri in montagna” (www.sicurin-montagna.it) ha ritenuto utile organizzare il 1° agosto una giornatadedicata alla diffusione della cultura della prevenzione nei campispecifici della frequentazione dell’ambiente montano e all’adozionedi adeguate e opportune misure preventive. Le attività pensate perquesta giornata e messe in campo dai volontari della stazione diRieti del CNSAS e del CAI si sono svolte principalmente intorno alrifugio Angelo Sebastiani al Terminillo, consentendo ai partecipantidi avere spazi, supporto tecnico, consigli didattici sui diversi temilegati al vivere in sicurezza la montagna.

Milano Marcarini e la Val TrebbiaAlbano Marcarini presenterà il libro “Route 45 : la Val Trebbia…” il

22 ottobre presso la sede della SEM in via Volta 22 a Milano. La ValTrebbia è una valle formata dal fiume che nasce ai piedi del montePrelà in provincia di Genova e poi, dopo il comune di Gorreto, entranel territorio della provincia di Piacenza, in comune di Ottone, e pro-seguendo nel Piacentino sfocia nel Po dopo 116 chilometri.Urbanista e cartografo, viaggiatore a piedi e in bicicletta, collabora-tore del Touring club e di diverse riviste e quotidiani nazionali,Marcarini propone questa nuova guida curata assieme a MariaLuigia Pagliani, esperta di storia ed archeologia: un’ampia introdu-zione storica precede cinque itinerari di visita, il primo dedicato allaperlustrazione della Strada Statale 45 ‘della Val Trebbia’, da Piacenzaa Genova, l’antico ‘Caminus Genua’; gli altri riservati al “lento cam-mino” per i luoghi più suggestivi, dalle ville di Corte Brugnatella aivillaggi perduti della Val Boreca.

Trento La “nuova” casa della SATNuovi spazi per la Biblioteca della Montagna, nuova sede per il

Coro della SAT, rinnovata l’impiantistica, recuperate le soffitte: sipresenta così, in base a una relazione del direttore Bruno Angelinipubblicata dal Bollettino, la nuova “casa” della SAT in via Manci, aTrento, ospitata presso il Palazzo Saracini-Cresseri.

“L’urgenza dei lavori”, spiega Angelini, “è dipesa principalmente

dalla necessità di reperire nuovi spazi per la Biblioteca dellaMontagna, che in pochi anni ha raggiunto dimensioni d’importanzainternazionale. I lavori sono stati progettati e diretti dall’architettoGiorgia Gentilini. Nella foto un particolare della biblioteca. ■

QUI CAI Attività, idee, proposte

Tea CurtiUna notizia ha riempito di tristezza il 3 settembre la redazione

dello Scarpone. Si è spenta a 83 anni in una clinica di Milano TeaCurti che per anni ha svolto con competenza e professionalità ilruolo di segretaria. Appassionata di montagna, grande amica delCAI, Tea era stata il braccio destro di Mariola Masciadri, storicaredattrice fino al 1987. Erano i tempi in cui il giornale venivaimpaginato manualmente negli uffici dello Studio Zanoni e tutti sidavano da fare nel correggere bozze e ritagliare “strisciate” ditesto. Poi la tecnologia ha fatto il suo corso e il lavoro al desk haimposto un diverso assetto alla redazione. Ma si può essere certiche lei, milanese, donna di grande classe e simpatia, quel “suo”Scarpone non lo ha mai idealmente abbandonato. Addio Tea, conmolto affetto. (R.S.)

Rino Romagnani A 96 anni è mancato in agosto Rino Romagnini, uno dei soci

fondatori della Sezione di Viareggio quando la sede era inPasseggiata in via Duse. Provetto sciatore e grande appassionatodi montagna, amava e conosceva le Alpi Apuane come pochi.Grande commozione ai funerali che si sono svolti nella chiesaparrocchiale di Santa Rita al quartiere dell’ex campo d’aviazione.

Beppe ScutariAll’inizio di agosto si è spento Beppe Scutari, ONTAM di San

Costantino Albanese (PZ); il suo cuore si è arreso dopo infinitebattaglie. Pensare a Beppe e al Pollino è una cosa sola; non glisarò mai abbastanza grato per avermi fatto scoprire - dal Pollinoalla Sila - quelle “montagne mediterranee” per le quali nutro unradicato e irreversibile affetto, sempre più intenso. Proprio per il“suo” Pollino Beppe si è sempre battuto caparbiamente, dopoavere lasciato un comodo posto di lavoro in Piemonte, per tornarenella sua Basilicata; incontrandosi, e spesso scontrandosi, conpersone che non lo seppero (o vollero) capire e apprezzareadeguatamente. Carattere ruvido ma generosissimo, amicosempre leale e sincero, perduto troppo presto, ma che certo nonpotrà essere dimenticato da chi ha avuto la fortuna di conoscerloe di frequentarlo. (Oscar Casanova)

I nostri cari

34 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

MILANOVia Silvio Pellico, 6(M1 e M3 Duomo)Tel. 0236515700/01 02.86463516 Fax [email protected] Lu Ma Gv 14-19Me Ve 10-19 Sa e festivi chiusoApertura serale: Ma 21-22,30Biblioteca Ma Gv 10-12,30 e 14-19■ ESCURSIONISMO. 3/10 Seehorn(Alpi Pennine-CH) ; 7/10 MonteChetif-sentiero attrezzato (Alpi Graie);17/10 Anello dei Laghi d’Aviasco(Orobie bergamasche); 24/10 MonteAlpe(Oltrepo pavese); 31/10 MonteRama(Alpi liguri); 7/11 Costone diPigra(Prealpi comasche); 14/11Monte Faiè(Verbano-Cusio-Ossola).■ SCUOLA NAZIONALE SCI FONDOESCURSIONISMO. Da quest’anno ilcorso base è a gennaio 2011, men-tre è a dicembre 2010 quello di per-fezionamento con lezioni di tecnicasia classica che libera, sia su pista

che fuori; aperte le iscrizioni, info:www.sfecaimilano.it o contattando inostri istruttori al 345-4279288 mar,giov, ven e sab h.18-22■ GINNASTICA PRESCIISTICA. Èiniziato a ottobre il corso presso ilCentro Sportivo Saini, diretto da unistruttore Isef; lezioni di due ore set-timanali mar e gio h.19-20 (primoturno) h. 20-21 (secondo turno).GITE. A novembre presentaz. pro-gramma, sul sito tutte le informazio-ni; riproposto il concorso “Fondistafedele 2010-2011”.■ ATTIVITÀ GIOVANILIALPES. 23-24/10 Notturna al RifugioRosalba (Gruppo Grigne); 21/11Monte Barro(Triangolo lariano);11/12 Festa di Natale in Sezione.FAMILY. 17/10 Castagnata a SanGiorgio(Val Codera); 11/12 festa diNatale in Sezione.GRUPPO ANZIANI. Ritrovo in sede ilMartedì dalle 14,30 alle 17; 2/10 gita“lenta” da definire; 6/10 MonteMignone (Val Camonica); 13/10Monte Marmagna (App. Parmense);

20/10 Pizzo Formico (Valle Seriana);23/10 Gita Lenta da definire; 27/10santuario della Madonna dellaCorona (Val Lagarina) 29/10-1/11Trekking: “Sulle tracce degliEtruschi” (Maremma Toscana); 3/11Traversata Lesa-Belgirate; 10/11Sentieri dell’Acqua Fraggia-Savogno-Dasile (Val Bregaglia); 13/11 gita“lenta” da definire; 17/11 Campo deiFiori-Osservatorio Fulminologico(Varesotto).■ MILANOMONTAGNA LIBRI. LaCommissione Culturale in sinergiacon la Biblioteca della MontagnaLuigi Gabba del CAI Milano e con lacollaborazione dei soci milanesi delGruppo Italiano Scrittori diMontagna, promuove per l’ottavoanno un intenso ciclo di incontri let-terari: 5/10 Incontro e conversazionecon Marco Albino Ferrari e presenta-zione del volume: “La sposa dell’a-ria”; 12/10 Incontro con DusanJelincic e presentazione del volume:“Assassinio sul K2”; 19/10 incontrocon Stefano Ardito e presentazionedel libro: “Giorni della grande pietra”;26/10 incontro con Aldo Audisio epresentazione della collana “CahierMuseo Montagna”. Gli incontri sonopubblici con inizio alle ore 18:30.Ingresso libero; eventuali variazionisu www.caimilano.eu.■ OTTAGONO SPAZIOMONTAGNA.18/10 - 5 /11 “Il Giardino, l’orto e ilbosco dipingono”, opere di RenataTornaghi Michieli; 16/11 - 4/12“Montagne … sconfinati spazi,acquerelli di Silvia Nava.■ ORTLERKREIS. 1-3/10 Annualeincontro d’autunno presso il nostrorifugio Corsi in Val Martello con gliamici della consorella SezioneOberland del DAV nel quadro delleiniziative dell’Ortlerkreis. Programmae iscrizioni in segreteria.■ OPEN DAY. Il prossimo 6 novem-bre la Sezione celebrerà i primi 100anni di presenza e attività continuati-va nella prestigiosa sede di Via SilvioPellico 6 in Galleria VittorioEmanuele. Un’occasione specialeper visitare la sede e partecipare allenumerose iniziative che allieterannola giornata, programma dettagliato insegreteria e su www.caimilano.eu.

EDELWEISSVia Perugino, 13/1520135 MilanoTel e fax: 02/55191581

Lu 18-20 - Mer 18-22,30www.edelweisscai.itinfo@edelweisscai.itwww.escursionismo-edelweisscai.it recapiti telefonici: 02/89072380■ 35° CORSO FONDO ESCURSIO-NISMO. Ammessi anche i bambinioltre i 6 anni accompagnati da ungenitore o da un familiare adulto;5/10 presentazione del corso; 19-26/10 2-9/11 lezioni teoriche; 24/10uscita a secco; 7/11 topografia eorientamento in ambiente; 14-21-28/11 12-18-19/12 lezioni pratichesulla neve.■ SCI FONDO ESCURSIONISMO.14/11 Pontresina; 21/11 Silvaplana;28/11 Sils Maria; 4-7/12 Livigno;12/12 st. moritz; 18-19/12 MediaEngadina; 19/12 Pontresina; 6-9/1/11 La Feclaz Gran Revard.■ TREKKING. 27/12-4/1 Maroccodall’Atlante al deserto del Sahara;Febbraio 2011 Patagonia.■ ESCURSIONISMO. 3/10 SvizzeraCapanna Garzonera; 10/10 TrentinoBurrone Giovannelli; 17/10 LiguriaPasso Gava; 24/10 Svizzera SanMamete val Solda; 30/10-1/11Liguria Levanto, 5 Terre; 7/11 LiguriaFinalese; 13/11 Gita culturalgastro-nomica.■ MTB. 3/10 Lombardia Valtenesi.■ SCAMPAGNATE IN BICI. 9/10Lombardia le Città Murate.■ GINNASTICA PRESCIISTICA.Ottobre dicembre corso di ginnasticapresciistica all’Arena Civica, mar-giov h.18,30-19,30 e 19,30-20,30.

F.A.L.C. ONLUSFerant Alpes Laetitiam CordibusVia Mac Mahon, 113(entrata da Via Bramantino, 4)20155 Milano – tel. 339 [email protected] 21,15-23■ LUTTO. Il nostro decano GiulioCesare Passari, classe 1910, ci halasciato il giorno 6 di agosto; sentitecondoglianze alla figlia Anna.■ FALCHETTINI. 3/10 località dadefinire, prenotazioni Stefano Zuccali3482238255, Massimiliano Kovaks335750847, quota iscr. ? 5■ RIFUGIO FALC VAL VARRONE (m2120). Aperto tempo permettendoda metà maggio i fine settimana; 9-10/10 gita di chiusura, prenotaz.Enrico Volpe 339 4843190, gestoreSerena Sironi 333 849666.

QUI CAI Vita delle sezioni

Persi e trovati■ UN ANELLO D’ORO di vecchia manifattura è stato trovato a

Temù (BS) in località Castèl di Villa Da Legno, sul sentiero chesale verso Chìgol. Telefonare al numero 0364 92498 dandodescrizione accurata dell’oggetto.

■ UN PAIO DI OCCHIALI da vista è stato trovato da VittorioBuondì del CAI Dolo (VE) sulla cima del Catinacciod’Antermoia. Il socio segnala gentilmente anche il ritrovamentodi una macchina fotografica con custodia sul sentiero che col-lega il passo d’Antermoia col passo di Lausa. Contattare3406889213 oppure [email protected]

■ UN APPARECCHIO FOTOGRAFICO Fuji FinePix di coloreargento in una borsa nera è stato perso da Oswald Wolf nellazona tra i rifugi Tuckett e Brentei. Rivolgersi a [email protected] tel +436648283334.

■ UNA COPPIA DI BASTONCINI è stata trovata in prossimitàdella cima del Pizzo di Emet. Rivolgersi a Luigi 0290376202.

■ UN CAPPELLO con una spilla recante le scritte “Congressopompieri volontari cadorini” e “Club Alpino Italiano guida eme-rita” è stata trovata alla Ferrata della Vecchia nelle Pale di SanMartino. Contattare [email protected]

Opportunità■ UNA VECCHIA CASA O CASERA è quanto cerca un amico

veneto che dopo le recenti alluvioni in Ladakh (India), dove tut-tora vive, vorrebbe ritornare in Italia con la sua famiglia e anda-re a vivere in montagna: della sua ricerca si fa portavoceVittorino Mason ([email protected], tel. 0423.496114).Qualcuno vuole aiutarlo? La casa può essere in buono stato oda ristrutturare, con l’acqua, della terra da coltivare (vorrebbetenere dei cavalli e fare un orto), nelle Prealpi Trevigiane oBellunesi, oppure in qualche valle delle Dolomiti.

Bacheca

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 35

■ PALESTRA DI ARRAMPICATA.Martedì e giovedì h. 19-23, info CarloPasset, [email protected].■ PER INFO SUI PROGRAMMI2010: www.falc.net.

GAMVia C.G. Merlo, 320122 Milanotel./fax 02.799178e-mail: [email protected] e giov 21-23■ ESCURSIONISMO. 10/10 da PianCoumarial (1450 m) al Rif. Coda(2280 m), valle di Gressoney, disl.850 m, diff. E. Info [email protected] 347 9508354;17/10 da Riva San Vitale (CH) (280m) al Monte S. Giorgio (1097 m),Lago di Lugano, disl. 750 m, diff. E.info [email protected] 9508354; 31/10 sui sentieri dellaRiviera ligure, info [email protected] 340 1469384.

GESAvia Kant 8 - 20151 Milano Mar 21-23 [email protected] www.gesacai.itPer informazioni:Ornella tel. 0238008844Fausta tel. 0238008663Guido tel. 3391296657■ ATTIVITÀ. 3/10 Pizzo Arera 2512m (Prealpi Bergamasche) EEA; 10/10Castagnata; 24/10 Pioda di Crana2430 m (Val Vigezzo) E; 14/11 CimaCastelus 1424 m (Torre Pelice) E;23/11 Concorso Fotografico; 28/11Pranzo Sociale.

SEMSocietà Escursionisti MilanesiVia A. Volta 22, MilanoTel. 02653842 - Fax. 0262066639C.P. 1166 - 20101 Milano [email protected]://www.caisem.orgMerc. 15-19 Gio. 21-23Segr. e Biblioteca Gio. 21-23.■ IN SEDE. 22/10 h. 21 AlbanoMarcarini presenta la sua recenteguida “Route 45: la Val Trebbia...”, acura della Commissione Culturale eScientifica SEM.■ CONCERTO. 23/10 h. 20.45 il Coro“ASPIS” - in cui militano anche moltiSoci SEM - spegne cinquanta cande-line nella 6a Rassegna di cantoPopolare “Fabio Valli” al Centro

Asteria a Milano, ingresso libero.■ GITE SOCIALI. 3/10 Il circuito delM. Camoscio Alpi Pennine Diff. E DaBaveno, anello alle pendici delMottarone, disl. 800 m; 10/10 anellodi Pigra, Prealpi Lariane Diff. E, inte-ressanti architetture spontanee d’al-peggio, 1320 m disl. 680 m; 24/10mountain bike in Liguria, diff. MTB,Gruppo “Raggio x raggio”.■ NEWSLETTER. Richiedetela a [email protected].

BOVISIO MASCIAGOVia Venezia, 33 tel. e Fax 0362. 593163Me e Ve 21 - 23www.caibm.it e-mail: [email protected]■ ALPINISMO GIOVANILE. 10/10castagnata.■ ASTROCAI. 1/10, serata osservati-va all’ex campo sportivo di viaSuperga.■ PRANZO SOCIALE. 17/10 PianiResinelli ristorante “2184”; sarannodistribuiti i distintivi d’oro per i Soci25 li: Federica Smaia, PaoloScudeler, Claudio Regondi, StefanoMosconi, Stefano Moia, AnnamariaMargonari, Mariarosa Luzzini,Antonio Favrin, Paolo Corbetta,Giampiero Corbetta, Elisa Boschieri,Marco Arnaboldi, FedericoArnaboldi; Soci 50 li: Dario Bianchi.■ GINNASTICA PRESCIISTICA. 20lezioni da metà ottobre, tutti i marte-dì e venerdì h. 21-22.■ CASTAGNATA IN SEDE. La seradel 2/11 il cimitero verrà aperto perla commemorazione dei Soci defun-ti; al termine ritrovo in sede per larituale castagnata.

CARATE BRIANZAVia Cusani, 220048 Carate Brianza (MI)tel/fax [email protected]://caicarateb.netsons.orgVen 21-22,30■ APPUNTAMENTI. 10/10 “Sapori ecolori” – Alpeggi in Val Formazza.17/10 “Carate tra il verde e l’antico”– marcia non competitiva organizza-ta dai Marciacaratesi con percorsi diKm 7/13/18/25/33/42 e attraversa-mento di numerosi parchi, ville ecascine, patrimonio storico culturaledi Carate e della Brianza; 24/10“Capanna Mara” – Messa in suffra-gio dei caduti.

CASSANO D’ADDA

SOTTOSEZIONEDI TREZZO SULL’ADDAvia padre Benigno Calvi 1c/o villa Gina loc. Concesa20056 Trezzo sull’Addatel. 0290964544 - fax 1782283900Ma e Gio 21-23www.caitrezzo.it - [email protected]■ ESCURSIONISMO. 3/10 il fiumeAzzurro, in mtb nel parco del Ticino,Maria Teresa Gapani 3355216470;31/10 Parco Nazionale delle 5 Terre,pullman, Debora Recalcati 3491316725.■ SCI DI FONDO ESCURSIONISTI-CO. “Scuola intersezionale Adda”(CAI Vaprio - Trezzo - Cassano -Brignano - Romano) al via la stagio-ne 2010/11: 15/10 h. 21 c/o centrodiurno anziani via s. Antonio Vapriod’Adda presentazione dei corsi difondo escursionismo; 22/10 - 16/1sci escursionismo SE1 e gite, info suinternet e tel. 346 4739516 ore sera-li; 23-24-25/10 Tignes (Francia).■ BAITA SOCIALE. A Gromo (valSeriana), 10’ di cammino; 16 posti;per soci, simpatizzanti e gruppi.

CORSICOVia 24 Maggio, 51 - Corsico (MI)Tel. 02 45101500Fax 02 [email protected] Gio. 21-23■ PULLMAN. 17/10 Recco (Liguria)tiepidi panorami tra cielo e marenella patria delle celebri focacce,D’Ilio 0245101500 Bergamaschini328 8523090; 14/11 Bobbio (V.Trebbia) escursioni culturali e pranzosociale del 35°, Concardi 0248402472 Matelloni 02 69015485. ■ ESCURSIONISMO. 3/10 Ferratedel Resegone (Lecchese), mpBergamaschini; 10/10 Monte Bar(Canton Ticino – CH), mp Burgazzi339 8828946; 24/10 Grignone(Lecchese), Concardi; 31/10Cornagiera (Prealpi Bergamasche),mp Fornaroli 340 9880096; 21/11Monte Tesoro (V. Imagna) mp D’Ilio;28/11 Sormano – Brunate (TriangoloLariano), mp D’Ilio. ■ CAI BICI, 7/11 Campagne diMorimondo (Parco del Ticino), mpFornaroli. ■ MONTAGNA IN SETTIMANA. Legite del mercoledì; 6/10 M.

Barzaghino (Triangolo Lariano), escTreno; 20/10 Montisola (L. d’Iseo),esc mp+traghetto; 10/11 Rimella (V.Mastallone), esc mp Concardi0248402472. ■ STAGE DI GHIACCIO. 16/10 alGhiacciaio del Morteratsch(Engadina - CH), Scuola di Alpinismoe Arrampicata. ■ CORSO NORDIC WALKING. 9-10/10 (località da definire) D’Ilio. ■ PIANETA TERRA. 15/10 h 21 insede “Quell’estate del 20102(Bergamaschini, Concardi, D’Ilio,Nerini) trek estivi sezionali e presen-tazione attività invernali; 29/10 h21Saloncino La Pianta via Leopardi 7 “IlGrande Rift” (Angelo Franchi) lungo ilaghi africani della GrandeSpaccatura; 12/11 in sedeSciescursionimo e Scialpinismo traLombardia ed Engadina (CesareGuida). ■ PALESTRA DI ARRAMPICATA. Invia Dante ang. Parini aperta lun, mer,gio h21-23 con parete attrezzata ebouldering, info [email protected]. ■ 22° CORSO SCI FONDO ESCUR-SIONISMO. 15/10 presentazione insede h21, info ISFE Bergamaschini. ■ SETTIMANA BIANCA INAUSTRIA. A Seefeld (Tirolo) 5-12/2/2011. Fondo, discesa, escursio-ni, Burgazzi.

DESIOVia Lampugnani, 7820033 DESIO (MI)Tel. e Fax 0362 621668Mer 21- 22.30Gruppo MALTRAINSEMMar [email protected]■ GITE SEZIONALI. 3/10 bivaccoRegondi; 10/10 bivacco Cà Bianca.■ ESCURSIONISMO GIOVANILE.17/10 castagnata.■ PALESTRA DI ARRAMPICATA.Tutti i martedì e i giovedì dalle 19.30alle 22 è aperta presso la palestradell’ITIS “E. Fermi” in via Agnesi aDesio (ingresso dal lato PalaDesio).

SEREGNOVia S. Carlo, 47CP n. 27 – Seregno(MI)Tel/Fax 0362 [email protected] e Ve 21-23 Sa 16-18

QUI CAI Vita delle sezioni

36 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

■ GRUPPO TEMPO LIBERO.13/10 Rifugio Curo’, Valbondione.■ ESCURSIONISMO. Con sez.Mariano C. 3/10 Rifugio NicolaoSottile, Val di Gressoney; 24/10Borno-Rifugio San Fermo-RifugioLang, Borno, Val di Scalve.■ CONCORSO FOTOGRAFICO. Socisezione: consegnare in sede fotoescursioni entro 15/10.

VIMERCATEVia Terraggio Pace, 7Tel/Fax 039/6854119Merc. e Ven. 21 - [email protected]■ ESCURSIONISMO (In collab. conSottosez. di Cavenago). 10/10 Rutadi Camogli, Portofino; 24/10Castagnata.

■ ESCURSIONISMO GRUPPOSENIORES. 6/10 Traversella sentierodelle Anime; 20/10 Appennino Ligure(Pranzo fine stagione); 3/11 Sentierodei Colli di Bergamo.■ PALESTRE GINNASTICA PRE-SCIISTICA. Oreno, 1° turno h. 19,15- 20,15, 2° turno h. 20,15 - 21,15lun e gio; via Mascagni h. 19,45 -20,45 lun e gio.■ CORSI SCI DISCESA/SNOW-BOARD E SCI FONDO. Inizio a gen-naio e febbraio.

SOTTOSEZIONEDI ARCOREVia IV Novembre, 9Mar. e ven. 21-22,30 Tel. 039/6012956www.cea-arcore.com e-mail: [email protected]

■ ESCURSIONISMO / MOUNTAINBIKE. 7/11 Piani di Artavaggio.

SOTTOSEZIONEDI BURAGO MOLGORACascina Abate d’AddaLun 21-23■ ATTIVITÀ. 10/10 TraversellaSentiero delle Anime; 24/10 OtroAltipiano Walser; 7/11 Denti dellaVecchia.

SOTTOSEZIONEDI SULBIATEVia Don Ciceri, 2 Ven. 21-23e-mail: [email protected]■ ESCURSIONISMO. 2/10 MonteCavallo-Monte Pegherolo; 17/10Castagnata.

COLICOVia Campione, 723823 Colico (LC)tel. 0341 940516mail: [email protected] 21-22,30tel. rif. Scoggione 0343 63034■ ATTIVITÀ. 27-28-29/9 Via AlpinaRossa, Austria e Germania (granditrekking); 2-3/10 Alpe Colina (alpi-nismo giovanile); 10/10 CornoMedale, Coltignone, Pizzet (gitasociale); 17/10 chiusura corso alpini-smo giovanile con proiezioni foto.■ ARGENTO VIVO. Uscite tutti i gio-vedi.

ERBAVia Riazzolo, 26Mar. e ven. 21-22,30Tel. 031/[email protected]■ GITE SOCIALI. 10/10 Castagnata aPian Sciresa; 17/10 Poncione dellaCroce 1471 m, Ticino (CH) daOrgnana disl 1100 m; 31/10 discesada Casaccio a Villa della Chiavenna,Engadina (CH) disl 800 m.■■GRUPPO SENIORES. 13/10 Crocedell’Uomo, Monte Bisbino 1325 mda Cernobbio, Monti Madrona disl550 m; 27/10 rifugio S. E.V.Pianezzo 1225 m da Valbrona.

CALCOVia San Carlo, 5 TEL: 039 [email protected] 21 - 23 ■ GITE SEZIONALI. 10/10Castagnata sociale al Roccolo di

Mondonico. 24/10 Denti dellaVecchia (Rif. Pairolo-Val Solda). ■ ETÀ D’ORO. 6/10 Monte Ebro (Rif.Orsi); 20/10 Monte Pisello (Albaredoper S. Marco).■ ALPINISMO GIOVANILE. 3/10Giochi di arrampicata (Corso B);10/10 Castagnata sociale al Roccolodi Mondonico (Corso A e B); 23/10Festa di chiusura dei Corsi 2010.

GALLARATEVia Cesare Battisti, 121013 Gallarate (VA)Tel 0331 [email protected]. e Ven. 21-23■ ESCURSIONISMO. 2-3/10 Valledel Livrio (Valtellina) 1° g da Cantonem. 970 al lago del Publino, pernotta-mento al Bivacco Caprari m. 2188,tempo h 4,30, diff. E - 2° g giro adanello con salita al Corno Stella m.2621, tempo A+R h 6,00, diff E –EE - dir. Ermanno Bagatti – EnricoFrancavilla; 10/10 Val d’Otro – Alpedi Pianmisura m. 1782 - da Alagnam. 1205, disl 577, tempo h 2,30diff. T/E dir Alberto Turri, UgoBudelli; 24 /10 sentieri dell’Arte, dir.Ermanno Bagatti, PierantonioScaltritti, 31/10 Castagnata sociale.■ GRUPPO SENIORES. Escursioni ilgiovedì - direttori Giuseppe Benecchie Filippo Brunetto; 7/10 Parete Calvam. 1.426, da Dughera (Valsesia) m.900, ore 2, E; 28/10 Rif. Crosta m.1750, da Foppiano m. 939, disl. m.811, diff. E, ore 2,10, part. Ore 7.■ CICLOESCURSIONISMO. 2-3/103° Raduno Nazionale, Ascoli Piceno.■ GRUPPO GROTTE. Per principian-ti ed esperti, www.gruppogrottecai-gallarate.it, martedì sera in sede.■ RIFUGI. Enrico Castiglioni, AlpeDevero, 1640 m, gestore MicheleGalmarini, 0324 619126; PietroCrosta (aperto tutto l’anno) AlpeSolcio (Varzo) mt 1750, pacchettiper sezioni CAI - contatti 340 8259234 www.rifugiocrosta.it - [email protected].

LANZO TORINESE Via Don Bosco, 3310074 Lanzo (To)Gio. 21-23Tel. [email protected] www.cailanzo.it■ ESCURSIONI PER FAMIGLIE.

Trenotrekking 2010

Ottobre per sentieri e binari■ 3/10 EMILIA-ROMAGNA. LineaBologna-Ancona + Bus ATC. CASTELDEL RIO-VALMAGGIORE. CAI Bologna, tel/fax 051.234856.Info: [email protected]■ 9-10/10 LAZIO. Linea Terni-Sulmona + Bus. TRENOTREK-KING SUL TERMINILLO (Sentiero Italia). CAI Antrodoco. G.Cipriani 348.7491439, L. Ingrisano 339.6910780in collaborazione con CAI Salerno■ 9-10/10 CAMPANIA. Linee Caserta-Napoli e S. Maria CapuaVetere-Piedimonte Matese (MetroCampania NordEst). MADDA-LONI INF.-CASERTA VECCHIA-SOMMANA-S.ANGELO INFORMIS. Tifatinvita 2009. CAI Caserta. G.S. Spina 333.3838602■ 10/10 EMILIA-ROMAGNA. Linea Bologna-Pistoia. RIOLA-MONTOVOLO-RIOLA. CAI Bologna, tel/fax 051.234856. Info:[email protected]■ 17/10 EMILIA-ROMAGNA. Linea Bologna-Vignola (FER) +Bus ATC. ANELLO DI MONTEPASTORE. CAI Bologna, tel/fax051.234856. Info: [email protected]■ 24 EMILIA-ROMAGNA. Linea Bologna-Vignola (FER) + BusATC. BADIA-CA’ BIANCA-MONTEVEGLIO. CAI Bologna, tel/fax051.234856. Info: [email protected]■ 30/10-2/11 LIGURIA. Linea Genova-La Spezia+ Bus. PARCODI MONTEMARCELLO MAGRA E GOLFO DEI POETI. CAIRimini. AE R. Ballerini 0541.742415■ 31/10 EMILIA-ROMAGNA. Linea Bologna-Vignola (FER) +Bus ATC. CASTELLETTO DI SERRAVALLE-BADIA.CAI Bologna,tel/fax 051.234856. Info: [email protected]■ 31/10 SICILIA Rotaie perdute. Linea Messina-Catania (trattadismessa Acireale-Acitrezza). TIMPA DI ACIREALE E RIVIERADEI CICLOPI. CAI Acireale. A. Cucuccio 349.1496705, P.Ristarà 347.5375202■ 7/11 EMILIA-ROMAGNA. Linea Bologna-Pistoia SASSOMARCONI-PIANORO. CAI Bologna, tel/fax 051.234856. Info:[email protected]

QUI CAI Vita delle sezioni

LO SCARPONE, OTTOBRE 2010 - 37

3/10 gita culinaria a Castagnole;10/10 castagnata sociale; 17/10 gitain autobus al Sentiero dei Castellani.■ ALPINISMO GIOV. 2/10 cena.

SOTTOSEZIONEVALLE DI VIU’V. Roma, 32 - 10070 Viù (TO)Sabato 21 - 22,[email protected]■ ATTIVITÀ. 16/10 ore 20:30 cenasociale presso il Polifunzionale diViù, prenotazioni entro il 12/10.

MONCALIERIPiazza Marconi 110027 Moncalieri (Fraz. Testona)Tel e Fax 011 [email protected]. h 18-19 e Mer. h 21-23■ ESCURSIONISMO. 3/10 MonteSan Bernardo disl. 700 m, 5 ore, diff.E; 17/10 Il Sentiero del GloriosoRimpatrio dei Valdesi disl. 741 m, 2ore, diff. E.; 34/10 Anello di CollaMicheri disl. 250 m, 3 ore e 30 min,diff. E; 10/10 20ª festa dei sentieri,collina di Moncalieri, pomeriggiomusicale e gastronomico.■ ALPINISMO GIOVANILE. 3/10 ICiciu del Villar (aperta ai genitori).■ APPUNTAMENTI. 25/09 - 9/10Mostra fotografica sui cambiamentidella collina di Moncalieri; 2/10Giornata ecologica, puliamo i sentie-ri della collina; 15/10 Gara di orien-teering (riservata alle scuole).■ INFORMAZIONI. Dettegli delleattività sul sito www.caimoncalieri.it.

DOLO30031 Dolo (VE) – CP 87Via C. Frasio - DOLOMerc. 21-23www.caidolo.it■ USCITE. 3/10 Monte Cengio -Forte Corbin, Altopiano di Asiago;10/10 Marronata, ritrovo conviviale inmalga; 17/10 Val Fiorentina – MontePore, sui sentieri delle miniere; 24/10Cima Monte Dolada – Alpago; 14/11Cansiglio 23ª escursione-manifesta-zione in difesa dell’antica foresta.■ SERATE. 4/11 Dolo, Villa Angeli“Romantico Cansiglio” poesie di P.F.Uliana, ricerca di M.Baccichet,immagini di M.G.Brusegan.

MIRANOVia Belvedere, 630035 Mirano - VE - C.P. 56

Cell. 348 [email protected]. 21-22.30■ CORSI. Da ottobre corsi diMeteorologia e di Geologia, qust’ulti-mo inizia il 27/9 presso SalaConsiliare di Spinea: ore 20,45 lezio-ne introduttiva aperta a tutti.■ ESCURSIONI. 3/10 Ottobrata aCason Crosetta, Alpago, ref. ClaudioBonghi e Fabio Marcoleoni, pullman;10/10 Gruppo Pale di San Martino,sentiero geologico da Passo Vallesalla Val Venegia, ref. UgoScortegagna (AE-ON), pullman.■ EL MASEGNO. Inviate in sezione ilmateriale per il numero di ottobre.

S. DONÀ DI PIAVEVia Guerrato, 3Tel./fax 0421-33 22 88www.caisandona.itMar e Gio 19-20 - Gio 21-22■ APPUNTAMENTI. 17/10Ottobrata, iscrizioni in sede.■ CICLOESCURSIONISMO. 24/10Ippovia del Cormor (UD), disl 100 mdiff. TC/TC.■ GRUPPO ROCCIA. 10/10 falesia aManiago; 17/10 falesia a Lumignano.■ PRESCIISTICA. Aperte le iscrizio-ni ai corsi di presciistica. ■

PICCOLI ANNUNCI

Guide alpine

Scialpinismo Utah e Wyomingdal 26/1 al 6/2 2011www.orizzontiverticali.eu

Accompagnatori, guide turistiche e T.O.

Trekking in NepalShiva Ram BasnetEsperta guida locale, parla italianowww.highspirittreks.com

MTB in Tunisiapedalare tra oasi e Ksour 14-21 [email protected] www.tenere2000.comtel 340 9405125

Patagonia Overland completoGuida dall’Italia e locali, sin dal 1997 per Argentina e Cile, da novembre a [email protected] 347 5413197prossima partenza garantita 16 dic

www.naturadavivere.itViaggi autunno-inverno 2010-2011Patagonia 20 /11 – 21 /12 – 13/01Nepal Trek 26/10 Nuova Zelanda 13/11Costa Rica 27/12Scozia in treno dicembre 2010Tel 0586444407 [email protected]

- Il testo (max 400 battute) va mandato via fax o per postaelettronica a [email protected], fax 011/9916208oppure inviata per posta a GNP Srl, via Udine 21/a, 31015Conegliano, TV - www.gnppubblicita.it

- Scadenza. Il testo deve arrivare quaranta giorni prima delladata di uscita (il primo di ogni mese).

- Tariffa. € 0.50 a battuta, spazi esclusi, IVA inclusa.

- Pagamento. Può avvenire tramite bonifico bancario intestatoa GNP Srl su BANCA POPOLARE DELL’ALTO ADIGE -Filiale di Via Colombo, 42 - 31015 CONEGLIANO (TV) -IBAN: IT 15 R 05856 61620 105571167665 oppure inviandoassegno bancario non trasferibile intestato a GNP srl. Lapubblicazione sarà effettuata a incasso avvenuto. Perinformazioni tel. n.011.9961533.

- Guide alpine. Gli interessati ad apparire sotto questa vocedevono dichiarare, sotto la loro responsabilità, il Collegio diappartenenza loro personale o della scuola o associazione.

Tripudio di fiorial rifugioGiovanni

Tonini sul Lagorài(Trentino) anche sein questo periodo lacostruzione è inristrutturazione.Complimenti aigestori Hana eNarciso! La foto èstata gentilmentemandata da SilvanaGiovannini.

Rifugi fioriti

38 - LO SCARPONE, OTTOBRE 2010

Leggo spesso nella rubrica “Qui CAI” diiniziative e proposte riguardanti laCalabria. Mi sono recato nel Parcodell’Aspromonte e in quello del

Pollino e sono rimasto deluso. Invano hocercato una cartina escursionistica decente,anche presso la sede del Parco del Pollino aRotonda (PZ): l’unica a disposizione è inscala 1:60000 dove, a parte il Sentiero Italia,c’è molto poco. Non vi sono strutture perpernottare, i rifugi sono chiusi. I paesi all’in-terno dei parchi non dispongono di informa-zioni e materiale per la montagna e il turistaviene sistematicamente invitato a contattareuna guida a pagamento. In compenso ogniveicolo a motore può circolare ovunque,visto che una rete stradale asfaltata di frescopercorre le montagne fino a quote elevate.Vorrei capire perché montagne così belle,una vera ricchezza per la regione, non ven-gono valorizzate come meriterebbero.Purtroppo sulle montagne della Calabrianon si incontrano escursionisti ma soloautomobili.

Remo Tartari

Sezione di Maresca (PT)

Unica e amara constatazione: con questa

politica di gestione dei Parchi si scontrano

quotidianamente gli amici delle sezioni

calabre. Ma così vanno le cose, come ha

riferito a suo tempo in queste pagine la

Sezione di Castrovillari rispondendo a

un’analoga lettera di un socio. La situazio-

ne ad oggi non è cambiata.

“Recentemente sulla Rivista del CAI mi

sono permesso di sottolineare che sarebbe

necessario che gli organi ufficiali del CAI

intavolassero rapporti diretti e più stretti

con gli Enti Parco (soprattutto quello del

Pollino)”, osserva il presidente della

Sezione di Castrovillari Eugenio Giannelli,

“al fine di far comprendere compiutamen-

te i nostri compiti istituzionali, l’impor-

tanza della nostra presenza sul territorio e

la possibilità di sviluppare un protocollo

d’intesa da noi più volte presentato ma mai

preso in considerazione nonostante le

numerose promesse fatte”. Va comunque

precisato, a quanto riferisce il presidente

Giannelli, “che 35 sono i sentieri sui ver-

santi calabro e lucano del Pollino affidati

ai volontari del CAI che si sono impegnati

a provvedere a un costante monitoraggio”.

A sua volta il presidente del Gruppo regio-

nale Calabria del CAI, Pierluigi Mancuso,

in merito alla lettera del socio di Maresca

mette puntualmente a fuoco le varie e spes-

so contraddittorie realtà legate alla realiz-

zazione della rete sentieristica. “Le sezioni

della Calabria”, spiega Mancuso, “sono

impegnate da tempo sia con proposte sia

con iniziative avviate e realizzate nei con-

fronti degli enti parco presenti in Calabria

al fine di dotare i territori di un’adeguata

rete escursionistica. Ovviamente la realiz-

zazione di quanto da noi proposto dipende

dalla volontà degli enti parco. In particola-

re, con il Parco nazionale dell’Aspromonte

nonostante incontri, convegni e dibattiti

non si è ancora riusciti a raggiungere un

accordo per la realizzazione della rete. Il

Parco nazionale del Pollino invece, come

annunciato anche sullo Scarpone, ha sotto-

scritto un accordo con la Sezione di

Castrovillari per la tabellazione di alcuni

sentieri mentre per altri ha bandito una

gara pubblica i cui lavori sono in corso”.

“Sicuramente c’è ancora molto da fare”,

ammette il presidente Mancuso, “sia in ter-

mini di promozione sia d’informazione

sulle attività e sui servizi offerti dai

Parchi, ma anche in questo campo qualco-

sa è stato fatto e spesso con il contributo d’i-

dee da parte dei soci CAI”.

Ai passi avanti sicuramente compiuti

grazie all’impegno dei volontari del Club

Alpino Italiano non corrisponde comunque

un adeguato impegno da parte delle strut-

ture pubbliche. “Sul Parco del Pollino”,

osserva ancora Mancuso, “operano le guide

ufficiali del Parco che giustamente devono

avere riconoscimenti economici per la loro

attività spesso invece ignorata e non rico-

nosciuta in termini di sicurezza per l’atti-

vità escursionistica o semplicemente come

contributo all’economia locale”.

Infine, è proprio vero come scrive il socio

che ogni veicolo a motore può circolare

dovunque? “Frequento il Pollino da ven-

t’anni”, conclude il presidente del CAI

Calabria, “e non mi pare che siano state

aperte nuove piste o strade asfaltate in spe-

cial modo nel tratto più alto del massiccio.

La sola strada di penetrazione è una pro-

vinciale interregionale che ci fa spesso

dannare perché priva di manutenzione e

spesso chiusa, specialmente nel periodo

invernale”.

LAGO VERDE

Come gentilmente segnala il socioMaurizio Rovej, nel numero di set-tembre a pagina 12 la cronaca dell’i-naugurazione del rinnovato rifugio al

Lago Verde in val Germanasca reca due erro-ri: il rifugio è intitolato a don SeverinoBessone, non Messone, e il sindaco di Ghigodi Prali è Sandra Aglì e non Bruna Frache.

CORDOGLIO

Ricordo con tanto affetto Pier GiorgioTrigari che negli anni della mia pre-sidenza all’OTP AG LPV mi è statoamichevolmente ed istituzionalmen-

te vicino con preziosi consigli, aiuti concretie incitamenti e per aver saputo instaurare unfruttuoso rapporto operativo, facilitato dallareciproca stima. Alla famiglia e alla Sezionedi Fossano giunga il mio cordoglio.

Piero Bordo

CAI Bolzaneto

Appennini dimenticati?La posta dello Scarpone La parola ai lettori

■ Desidero ringraziare il CAI diBolzaneto per essersi messo a nostratotale disposizione accompagnando laTAM del CAI Sezione di Torino e CAIUGET unificati sul Sentiero naturalisticodei Laghi del Gorzente situati tra lo spar-tiacque che divide la Liguria dalPiemonte. Sentiero realizzato dalla TAMdel CAI di Bolzaneto con il Comune diCampomorone. Un grazie infinito va aVittorio Cian che ha illustrato con grandeperizia le bellezze naturali del luogo.Purtroppo a metà gita si è scatenata unapioggia con raffiche di vento fortissimo,ma Vittorio ha condotto il gruppo nelmigliore dei modi, permettendo di porta-re a casa sani e salvi i 48 partecipanti.

Lodovico MarchisioSottosezione GEB Torino

(Gruppo Unicredit)

■ Domenica 11/7 sul sentiero 556 direttoal rifugio Sonino al Coldai sul Gruppo delCivetta (Dolomiti), Maria Serena Viol sci-volando accidentalmente riportava unagrave contusione/distorsione del ginoc-chio destro; assieme al figlio Federico(CAI di Pordenone) e al marito Carlorivolge ora uno speciale ringraziamentoal gestore della Casera di Pioda peraverla riportata a valle.

■ Vittorio Buondì della Sezione di Doloringrazia il gestore del rifugio Vandelli alSorapiss per aver gentilmente prestato isuoi scarponi a un amico, le cui peduleavevano ceduto sull’ultimo ghiaione.

Tante grazie!