Divisioni agrarie romane e occupazione del territorio nella piana nocerino-sarnese

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AGER CAMPANUS LA STORIA DELL'AGER CAMPANUS I PROBLEM I DELLA LIMITATIO E SUA LETTURA ATTUALE a cura di GENNARO FRANCIOSI ESTRATTO JOVENE EDITORE 2002

Transcript of Divisioni agrarie romane e occupazione del territorio nella piana nocerino-sarnese

AGER CAMPANUS LA STORIA DELL'AGER CAMPANUS

I PROBLEM I DELLA LIMITATIO E SUA LETTURA ATTUALE

a cura di

GENNARO FRANCIOSI

ESTRATTO

JOVENE EDITORE • 2002

GIAN LUCA SORICELU

DIVISIONI AGRARIE ROMANE E OCCUPAZIONE DEL TERRITORIO

NELLA PlANA NOCERINO-SARNESE

Circoscritta dal Vesuvio, dai monti del Sarno e dai Lattari la piana nocerino-sarnese costituisce l'estremo lembo meridionale della pianura campana. In eta antica si presentava caratterizzata da una fitta rete idrica superfi­ciale, con acque abbondanti e costanti, suoli vulcanici particolarmente fertili, favorevoli condizioni climatiche.

Si ritiene, in genere, che queste favorevoli condizioni per l'insediamento umano siano venute a cessare con l'eruzione del 79 d.C. e che ad essa abbia fatto seguito un lungo pe­riodo di abbandono del territorio: si sarebbe dovuto aspettare, infatti, fino al III secolo per osservare una nuova e sporadica occupazione delle campagne vesuviane1.

A questa sfiducia nelle capacita di un ra­pido recupero del territorio vesuviano all'in­Jomani dell'eruzione pliniana e Forse da at­tribuire 10 scarso interesse prestato alIa ri­cerca catastale: considerate Ie alterazioni pro­dotte sull' assetto Fisico del territorio e i lunghi periodi di abbandono, non piu che scarse dovevano essere Ie tracce superstiti delle sistemazioni fondiarie romane e, soprat­tutto, da datare al periodo precedente l'eru­zione del 79 d.C.2

1 In questa prosperriva cfr. U. PAPPALARDO, Vewvio. Gral/di eruziolli e reinsediamento, in F. SENATORE (a cura di), PompeI; il Vesuvio e La Penisola Sorrentina (1999) 233­257 .

2 Sulle divisioni agrarie della piana nocerino-sarnese v. F. CASTAGNOLI, Tracce di centuriazioni nei territori di No­cera, Pompei, Nola, Ali/e, in RAL. 11 (1956) 373-374; E. ESPOSITO, Indagini arcbeologiche in agI'o nocerillo: Ull bi­lancia, in RSS. 4 (1985) 238-243; 10., La valle del Sarno: U.l'O del territorio e viabilitd, in Nuceria AI/atema e il suo territorio. Datta /ondazione ai Longobardi (1994) I 17; G . O -IOUQUER - M. CUWEL LEVEQUE - F. FAVORY - J.P. VAL-

La documentazione letteraria e archeolo­gica disponibile suggerisce che, in realta, si sia cercato di recuperare i territori devastati negli anni che immediatamente seguirono l'e­ruzione3, ed una ulteriore conferma in tal senso e offerta dalla documentazione carto­grafica. Quest'ultima, non ancora sistematica­mente sfruttata a riguardo, permette di co­gliere, fossilizzati nel paesaggio agrario at­tuale, i resti di piu sistemi centuriali e, da essi, di proporre una lettura della storia fondiaria dell' agro nocerino-sarnese in eta romana, mostrando da un lato il carattere razionale della pianificazione territoriale, dalI' aItro la rapidita con cui all'indomani dell'eruzione del 79 d.C. si pose mana al recupero della re­glOne.

Agli inizi del I secolo a.c. il territorio della pian a del Sarno era suddiviso tra Nuceria, Pompeii e 5tabiae. Tale assetto fu alterato da­gli esiti della guerra sociale: la scelta di 5ta­biae di appoggiare i ribelli italici si rivel6 in­fatti fatale per la cina, espugnata e distrutta da Silla nell'89 a.c.; il suo territorio fu pro­babilmente attribuito a Nuceria, divenuta mu­nicipium e che, al contrario, era rin1asta Fedele a Roma4. Anche Pompeii, che aveva aderito

LAT, Structures agraires en Italie celltro-meridionale. Cada­stres et paysage ruraux (1987) 212-214.

3 Su tempi e modi di recupero della regione vesuviana dopo l'eruzione del 79 d.C. v. G. SORICELLI, La reg/one vesllvial1a dopo l'eruzione del 79 d.C, in Atbenaeum 85 (1997) 139-154.

4 Sulla partecipazione di Stabiae alla guerra sociale e Ie conseguenze per la citta v. da ultimo F. SENATORE, Sta­biae: storia deltimediamCllto, in D. CAMARDO - A. FER­IlJ\RA (a cura di), Stabiae dai Borboni aile Zlitime scoperte (2001) 29-.30; l'ipotesi che il suo territorio sia stato attri­buito a Nuceria, formulata gia da K.]. BELOCI-J, Campa­

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alia causa degli insorti italici, fu punita con la deduzione, neli'80, di una colonia di veterani sillanP.

Qua1che decennio piLI tardi, in eta trium­virale 0 augustea, una nuova colonia di vete­rani fu dedotta a Nuceria6, e an cora questa

nien. Geschichte und Topographie des antiken Neapel und seiner Umgebung 08902, tr. it. 1989) 277 e 282, trova so­stegno in iscrizioni provenienti dal terri torio stabiano e ri­ferentisi a magistrati nucerini (CIL. 10.1081; CIL. 10.772: dr. F. SENATORE, op. cit . 30-31). A. OETrEL, Fundkontexte romischer Vesuvvillen im Gebiet um Pompeji (1996) 163­165 avanza l'ipotesi che Ie ville orientate tra 7 e 15 0 W possano riflettere una divisione agraria pre-sillana, con­siderata la cronologia di almeno due degli impianti con­siderati: eda osservare, a riguardo, che la villa rustica in prop. Malafronte [Po MINIERO, Ricerche sull'Ager Sta­bianus, in RJ. CURTIS (ed.), Studia Pompeiana & Classica in honor 0/ Wilhelmina F. Jashemski (1989) 23 7, n. 8] pre­senta strutture orientate 11 0 W nella prima fase (datata al IV-III sec. a.c.) , intorno ai 4/10 0 E nella seconda fase (datata al II sec. a.c.), dr. P. MINIERO - V. DI GIOVANNI - G . GASPERETrI, Insediamenti di eta repubblicana !Iel­l'agerStabianus, in RSP. 5 (1991-92) 17-66; anche la villa collegata aile strutture poste in luce a Casola (P. MINIERO, Ricerche 241-242, n. 26: orientate ca. W) eorientata11 0

W [dr. A.M. SODO, Cenni sulfa villa presillana sco­perta a Casola di Napoli, in Cultura e Territorio 10 (1993) 61-70J.

5 Sulla colonia sillana dedotta a Pompeii V. E. Lo CA­SCIO, Pompei dalfa citta sannitica alla colonia sillana: Ie vi­cende istituzionali, in Les elites mlmicipales de !'Ita lie pe­ninsulaire des Gracques a Neron (1996) 111-123, con bib!. prec.; per una disamina della documentazione archeolo­gica V. F. ZEVI, Pompei dalla citta sannitica alla colonia sil­lana: per un'interpretazione dei dati archeologici, in Les eli­tes 125-138. In generale, sulla colonizzazione sill ana in Campania V. G. CAMODECA, La colonizzazione romana dal II sec. a.c. L'eta romana , in Storia del Mezzogiorno 1.2 (1991) 25-31.

6 Secondo Appian. b. civ. 4.3 .11 Nuceria sarebbe stata scelta dOli triumviri, nel 43 a.c., quale sede di una delle diciotto colonie destinate ad accogliere i loro veterani; secondo Lib. colon. 1 Lach. 235, 236, la colonia sarebbe stata invece dedotta da Augusto (Nuceria Constantia, muro ducta colonia, deducta iussu imp. Augllsti. Iter po­pulo debetur ped. LX. Ager eius in limltibus Iulianis lege Augustiana eJt adJignatus, et alibi in abJOluto resedit). L'i­potesi di una deduzione in eta trium virale accoglie mag­giori consensi (dr., tra gli altri, K]. BELOCH, op. cit. 277; F. SARTORl, Problemi di storza costituzionale italiota (1953) 155; L. KEPPlE, Colonisation and veteran settlement in Italy. 47-14 b.C. (1983) 151; G. CHOUQUER - M. CLAVEL LEVlOQuE - F. FAVORY - J.P. VALLAT, op. cit. 228, nt. 398; G. CAMODECA, op. cit. 34-35, che ipotizza una ripresa delle attivita di deduzione e centuriazione dopo Azio) tut­

citta fu scelta per nuove deduzioni coloniarie nel57 d.C,7

Le vicende po1itico-amministrative appena sintetizzate dovettero determinare trasforma­zioni piLI 0 meno profonde sull'assetto fon­diario della regione.

Quale sia stato l'impatto della colonizza­zione si1lana sull' organizzazione del territorio di Pompeii resta ancora un prob1ema aperto. Esaminando l'orientamento delle ville dell'a­gro pompeiano, e stata osservata la presenza di a1cuni orientamenti privilegiati nei quali A. Oettel ha voluto vedere il riflesso di tre di­verse divisioni agrarie: Ie ville orientate tra i 22 e i 30° W rifletterebbero una divisione agraria di eta sannitica; quelle orientate tra gli 8° e i 15° W rifletterebbero la divisione agra­ria relativa alla deduzione colonia ria siliana e, infine, quelle orientate tra i 5° e i 16° E ri­fletterebbero una divisione agraria di eta triumvirale8. Con la prima di queste ipoteti­che divisioni agrarie potrebbe accordarsi un lunge tratto di strada orientato ca. 65° E, sca­vato in loco Tre Ponti, a nord-est di Pomped') , mentre con la seconda potrebbe accordarsi un tratto di parcellare orientato ca. 1r W scavato in loco S. Abbondio lO •

tavia, come osserva P.A. BRUNT, Italian Manpower (1971) 609, la presenza di Nuceria nella lista appianea delle citta destinate ai veterani triumvirali non implica necessaria­mente che cia sia poi realmente awenuto. Una conferma che la citta sia stata interessata dall' attivitit agraria dei triumviri eofferta, in ogni caso , dall'indicazione del Liber colonia rum secondo cui, in occasione della deduzione au­gustea, il territorio sarebbe stato assegnato in limitibus Iu­franis. Se nei limites Iulrani eda riconoscere un intervento agrimensorio di eta triumvirale si potrebbe ipotizzare per questa eta la sistemazione di un primo nueleo di veterani, non necessariamente comportante la deduzione di una colonia, cui avrebbe fatto seguito, negli anni successivi, un secondo e definitivo intervento, con il completamento dell'operazione agrimensoria e la deduzione di una co­lonia.

7 Tac. ann. 13 .31.2 . 8 A. OETTEL, op. cit. 147-162. 9 M. DE' SPACNOLIS CONTICELLO, It ritrovamento in

localita Tre Ponti di Sca/ati e la via extraurbana Pompei­Sarno, in RSP 3 (1989) 41-52.

10 M. MASTROROBERTO, Pompei e la riva deItra del Sarno, in A. DE SIMONE - S.c. NAPPO (a cura di), Mitis Sarni Opes (2000) 32, nt. 21 e fig. a pp. 142-143; ringra­

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Per quanta riguarda, invece, Nuceria la si­tuazione appare piLI chiararnente definibile. L'esame della cartografia IGM permette, in­fatti, di individuare almeno quattro trame parcellari attribuibili all' eta romana, ben fos­silizzate nel paesaggio agrario attuale (Fig. 1: tav. f.t . V). La tabella che segue ne riporta l'orientamento, il modulo e la corrispondenza con Ie cen turiazioni individuate nell' agro no­cerino da G. Chouquer e F. Favoryll:

"Nuceria A" 4r E 14 x 16 actus = "Nola IV - Sarnum"

"Nuceria ;S"

1°50' E 20 x 20 actus (710 m) ="Nuceria I" "Nuceria e"

12"50' \Y/ 20 x 20 actus (710 m) = "Nuceria II " "Nuceria 0 "

19°40' \y/ 20 x 20 actus (708 m)

n quadro delle divisioni agrarie che hanno interessato l'agro nocerino-sarnese si com­pleta con un quinto sistema, inedito, che sem­bra interessare la parte meridionale del terri­to rio nolano, tra Ie localita attuali di Otta­viano e Palma Campania, spingendosi verso sud in quello che era stato il territorio di Pompeii (Fig. 2: tav. f.t. VI). Questo sistema, "Nola D", risulta orientato ca. 23°30' E e co­struito utilizzando un modulo di 20 x 20 ac­tus di 710 m. I resti piLI densi sono visibili tra Terzigno, Poggiomarino e Scafati, ove il si­stema, che a est non sembra oltrepassare il corso del Sarno, sembra arrestarsi lungo l' at­tuale via Tre Ponti (che potrebbe perpetuare, per una lunghezza di circa 4 centurie, uno dei limites principa1i), a ca. 1 km dalla citta se­polta.

Diversi elementi aiutano a fissare la O"ono­logia, sia assoluta che relativa, di questi cin­que catasti. Innanzi tutto, sono da tenere pre­senti i rapporti organici che sembrano sussi­stere tra i sistemi fin qui simeticamente de­

zio la dott.ssa Mastroroberto per Ie informazioni relative

allo scavo e all'orientamento dei salehi di coltivazione.

11 Per una descrizione sintetica di questi quattro si­

stemi v. G. SORlCELLl, Divisioni agrarie romane e viabilita nella piana nocerino-sarnese, in F. SENATORE (a cura di),

Pompei tra Sorrento e Sarno (2001) 299-319.

scritti e la strada che univa Nuceria con Pom­peri. La sistemazione di quest'ultima, che a Pompei potrebbe aver compreso anche la ri­sistemazione della via urbana che scendeva a Porta Nocera, puo collocarsi, orientativa­mente, negli anni immediatamente successivi alla deduzione della colonia sillana a Pompei, nel quadro probabilmente di un generale mi­glioramento della rete via ria della regione. Il rapporto geometrico che sembrerebbe esi­stere tra "Nuceria A" e il troncone nucerino della Nuceria - Pompeios, con quest'ultimo che potrebbe costituire la diagonale di ret­tangoli di 6 x 7 centurie del primo, potrebbe peraltro suggerire un utilizzo della maglia centuriale per la costruzione della strada. In ogni caso, i mensore.l che operano nel territo­rio nocerino sfruttano i vantaggi offerti da questa lungo rettilineo utilizzandolo come decumano massimo per Ia realizzazione di "Nuceria B", oppure come limes diagonalis (applicando un metodo che consentiva alta precisione e un sensibile risparmio in termini di tempo)12, per la costruzione di "Nuceria C", di "Nuceria D" e di "Nola D" . Con il primo, "Nuceria C", la strada viene ad arti­colarsi costituendo la diagonale di rettangoli di 1 x 4 centurie; in rapporto a "Nuceria D", la via costituisce 1a diagonale di rettangoli di 2 x 5 centurie e analoga articolazione sembra sussistere con "Nola D" (Fig. 3: tav. f.t. VII).

Un preciso terminus post quem per la rea­lizzazione di "Nuceria A" e ricavabile dalla sua presenza nel territorio stabiano (da no­tare, ad esempio, come la villa del Petraro, non anteriore al I sec. a.c., presenti il mede­simo orientamento della maglia centuriale e sia posta lungo il tracciato teorico di uno dei limites) I3, il che conduce ad una datazione

12 Su questo particolare metodo di costruzione dei re­

ticoli centuriati v. A. PEREZ, Les cadaxtres antiques en Nar­bonnaise occidentale. Enai sur la politique coloniale ro­maine en Gaule du Slid (ne s. avo I-C - IF S. ap. I-C), (995) 51·65 e A. ROTI-I-CONGES , Modalites pratiques d'implantation des cadastres romains: quelques aspects, in

MEFRA. 108 (1996) 299-421. 13 G. SORlCELLl, Divisioni agrarie 309 (Fig. 6: tav. f.t.

X); sulla villa del Petraro V. S . DE CARO, Villa rustica in localita Petraro (Stabiae), in RIASA. 10 (1987) 5-89.

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posteriore alIa guerra sociale; e da rilevare, inoltre, Ia cronologia alta di aleune delle strutture edilizie che ne seguono l'orienta­men to: una datazione alIa fine del II -inizi I se­colo a.c. estata suggerita per il teatro in 10­calita Foce a Sarno14 , posto Iungo uno dei li­mites e orientato secondo Ia maglia centu­riale, mentre una datazione entro la seconda meta del II secolo a.c. e stata proposta per due ville scavate l'una a Poggiomarino, l'altra nell'immediato suburbio orientale di Nuceria, orientate circa 48°/49° E15. La realizzazione del catasto sembra aver promosso in maniera significativa ~o sviiuppo dell' abitato rurale: se si considera la distribuzione delle ville rusti­che nel territorio di Sarno, ova meglio con­servata appare la trama di "Nuceria A" e ri­sultano assen ti resti attribuibili agli altri si­stemi che organizzano il territorio nucerino, si puo osservare come queste risultino im­pian tate lungo i limites principali 0 gli inter­cisivi che bipartivano la centuria e, in un caso, all'intersezione tra essi (Fig. 4: tav. f.t. VIII)16.

E forse possibile, peraltro, che il sistema abbia strutturato anche il territorio pom­peiano: alcuni elementi della viabilita odier­na, immediatamente a nord e a nord-ovest di Pompeii, paiono infatti coincidere, per tratti relativamente estesi, con limites della maglia teorica di "Nuceria A". L'orientamento della maglia centuriale e inoltre ripreso da aleune delle ville scavate nell'ager Pompeianus, parte delle quali verrebbero a trovarsi lungo i limi­tes principali 0 aUa loro intersezione. Signifi­cativa, a tale riguardo, la posizione della villa cd. del Cimitero e della villa B sotto il Canale Conte Sarno, orientate entrambe ca. 50° E,

14 Sui tearro v. da ultimo M. DE' SPAGNOLIS CONTI­CELLO, La terra dei Sarrasti. Archeologia nell'agra noce­rino-sarnese (2000) 104-107.

15 Poggiomarino: C. CICIRELLI, Comune di Poggioma­rino. Localita Ceraw, in RSP 7 (1995-1996) 178-182. Nu­ceria: A. ALBERO - T. FORTUNATO, Nocera Superiore (Sa­lerno). LocaHta Cam Canale, in BA. 4 (1990) 85-9l.

16 Per la dist[ibuzione delle presenze archeologiche nel te[rito[io cii Sarno v. la carra archeologica in Guida al territorio di Sarno (1994) e dr. nello stesso volume, M. DE' SPAGNOLIS CONTICELLO, Testimonianze archeologiche in Sarno 15-23.

che risulterebbero co locate agli angoli di una stessa centuria l7 , della villa delle Argenterie, orientata 41 ° W, che verrebbe a trovarsi Iungo un intercisivus di meta centuria l8 , e an­cora, almeno della viUa 2 in Ioc. Cava Ranieri a Terzigno, il cui impianto e stato collocato verso la fine del II - inizi I secolo a.C. 19: orientata 44° E verrebbe a trovarsi all' in terse­zione di due limites teorici (Fig. 5: tav. f. t. IX). Infine, e da rilevare come porzioni piLI 0 meno estese di parcellare rurale sepolto daI­l' eruzione del 79 d. C. riflettano un analogo orientamento: una limitata porzione di campi coltivati orientati intorno ai 40/45° E estata scavata nei pressi della villa B sotto il Canale Conte Sarn020 , mentre piLI ampie superfici con solehi orientati 4Y E sono state scavate in loc. S. Abbondi02l .

"Nuceria B" e certamente anteriore all'e­ruzione: di recente sono stati scavati due li­mites, sepolti dai prodotti piroclastici e non piG riattivati, che ben si integrerebbero nella trama centuriale22 ; la sua parziale riattiva­zione all'indomani dell'eruzione del 79 edi­mostrata, oltre che dalla sua sopravvivenza nel paesaggio agrario odierno, daUo scavo re­cente di un breve tratto del suo decumanus, che ha evidenziato Ia presenza di due strati di battuto stradali, 1'uno coperto dai prodotti piroclastici del 79 d.C., l'altro realizzato al di sopra di questj23. Elementi di parcellare che paiono riflettere l' orientamento di questa si­stema sono stati posti in luce a Poggiomarino

17 Villa del Cimitero: A. VARONE , Comune di Pompei. Via Nolana, area a nord del Cimitera, in RSP 1 (1987) 159­161; Villa B del Canale Conte Sarno: G. STEFANI (a cura di), Casali di ieri, Casali di oggi (2000) 55-57 .

18 G. STEFANI, op. cit. 65-68 . 19 Sulle ville di Cava Ranieri V. i contributi di C. O CI­

RELLI in G. STEFANI , op. cit. 71-83 con altra bib!. 20 G. STEFANI, op. cit. 55-56, fig. 28. 21 M. MASTROROBERTO, Pompei e la riva 32, n. 22 e fig.

a pp. 142-143; ring[azio la dott.ssa Masrroroberro per Ie informazioni relative allo scavo e all'orienramenro dei sol­chi cii colrivazione.

22 M. DE' SPAGNOLIS CONTICELLO, II pons Sarni e fa via Nuceria - Pompeios (1994) 54, 65 e 74, figg. 47 e 60, tav. 1, nn. 38 e 43.

23 M. DE' SPAGNOLIS CONTICELLO, I! pons Sarni 53, figg. 45-46, tav. 1, n. 36.

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(ove una parte della villa orientata secondo "Nuceria A" viene demolita e l'area occupata con coltivazioni) e a Casola di N apoli24.

Anche "Nuceria C" deve essere stato rea­lizzato prima dell' eruzione pliniana, e cia in considerazione del fatto che non sembra estendersi oltre 1a linea di costa del 79 d.C.; il rapporto geometrico che sussiste con la Nu­ceria - Pompeios sembra peraltro presup­porre un'anteriorita della strada. Sono stati scavati elementi di parcellare orientato (campi lavorati ed un cipresseto, ocientati ca. 15° W in loc. Bagni ad Angri)25 e ville che si dispongono lungo gli assi del sistema 0 ne ri­prendono l'orientament026; tra queste, e da segnalare la villa di loc. Carmiano, neH'agro stabiano, orientata ca. 15° W, per il cui im­pian to e stato proposto l'ultimo quarto del I sec. a.c. 27 Anche "Nuceria C" deve essere stato riattivato all'indomani dell'eruzione rna non e possibile dire al momenta se Ie dense

24 Poggiomarino: C. CICIRELLI, Comulle di Poggioma­rino. Loealita Ceraso, in RSP 7 (1995-1996) 178-182; Ca­sola: A.M. SODO, Cenni suLla villa presiLlana seopata a Ca­sola di Napoli 61-70.

25 M. DE' SPAGNOLIS CONTICELLO, II pons Sami 54­55, figg. 47-52, tav. 1, n. 38.

26 Eil casu della villa scavata in loc. Pontoni I (M. DE' SPAGNOLIS CONTICELLO, II pons Sami 64-65, tav. I, n. 42; Ie strutture sono orientate 13° \'(1), c dell~ville in localita Messigno (scavo Matrone: NSA. 1923,271-274; P. MI­NIERO, Rieerehe 255, n. 74; l'orientamcnto eca. 15° W) e Ponti cello [prop. Carotenuto; per la sua localizzazione V.

RB. VAN DER POEL, Corpus Topographicum Pompeia­num. V' Cartography (1981) 23, n. 34].

27 P. MINIERO, Rieerehe 240, n. 20; G. BONIT:ACIO, La villa in localita Carmiallo, in Stabiano. Cultura e Areheo­logia da Stabiae: la citta e il territorio tra l'eta areaiea e l' eta romana (2001) 35-37 . L'orientamento di 16° W si ricava dall'ultima delle planimetrie edite della villa (G. BONIFA­CIO, art. cit. 35) mentre in queUe precedenti risultava di ca. 12° E; e da ritenere pili affidabile il primo dei due orientamenti, evidcntemente calcolato in occasione dei recenti lavori di scavo e documentazione che hanno pre­ceduto il reinterro del complesso, cfr. G. BONIFACIO, Gra­gnallo loc. Carmiano. 5. Maria La Carita Lac. Call11eto: in­terventi di reinterro, in RSP 9 (1998) 256. E peraltro da notare come anche Ie altre due ville scavate in localita Carmiano (P. MINIERO, Rieerehe 241, n. 21 e 247 -248, n. 45), si dispongano lungo il medesimo Limes con la pili meridionale che viene a porsi giusto all'intersezione con un asse E-W.

tracce intorno Pompeii testimonino la sua estensione nel territorio della citta distrutta all'indomani della catastrofe 0 se, invece, esso sia stato progettato fin da subito per struttu­rare anche il territorio pompeiano. Verso questa second a soluzione potrebbero far pro­pendere sia gli dementi di parcellare orientati circa 12° W scavati in loc. S. Abbondio, sia la posizione e l'orientamento di alcune delle strutture scavate nel suburbio meridionale di Pompei: intorno ai 10° W e orientato l'edifi­cio di Murecine recentemente scavato, 14° W Ie strutture in via Colle S. Bartolomeo nei pressi del Santuario a Pompei28 . Ville orien­tate tra i 10° e i 15° W sono documentate an­che a est e a nord di Pompeii e alcune di esse verrebbero a trovarsi lungo il tracciato teo­rico dei limiter: tra esse e la villa di contrada Spinelli, orientata circa 15° W29. Orientata ca. 9° W/ e, infine, la villa cd. di Popidio Floro, un ambiente della quale risultava decorato in II stile30 .

"Nuceria D" e invece da collocare senz'al­tro all'indomani dell'eruzione del 79 d.C. considerato che si estende al di la della linea di costa pre-eruzione. Esso moltre presup­pone la ricostruzione della Nuceria - Pom­peios utilizzata come limes diagonalis per la sua costruzione. Un preciso terminus ante quem ecostituito dal miliario rinvenuto lungo il troncone della Nuceria - Stabias che, nel tratto interessato, si sovrappone al suo de­cumano principale. 11 milia rio e databile al

28 Edificio di Murecine: A. DE SIMONE - S.c. NAPPO, op. cit. 32; strutture di via Colle S. Bartolomeo: M. DE' SPAGNOLIS CONTICELLO, II pOliS Sami 24 tav. 1, n. 10.

29 NSA. (1923) 280-284. M. DE' SPAGNOLIS CONTI­CELLO, Di due viLLe rustiehe ril1venute a Sca/ati (SA), in via SpineLLi ed in via Poggiomarillo, in RSP 5-6 (1993-1994) 13 7-141 identifica con la villa scavata dal Matrone Ie strutture da lei rinvenute a Scafati in via Spinelli: etutta­via da osservare che, oltre ad essere diversamente orien­tate (15° W la villa dello scavo Matrone, 32° W Ie strut­ture di recente rinvenimento), sembrerebbe di diversa lunghezza il muro settentrionale (14 mil corpo sporgente della villa dello scavo Matrone, ca. 20 m il lato setten­trionale della struttura sClIVata da M. De' Spagnolis, al­meno a giudicare dalla fig. 1) .

30 NSA. (1921) 442-460.

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120/121 e, dunque, entro tale data deve es­sere stato realizzato anche il catast031 .

Anche "Nola D" e da collocare all'indo­mani deIl'eruzione del 79. Solo COS1 infatti ri­sulta comprensibile la sua· presenza oltre che in territorio nolano anche nel euore di queUo che costituiva l'ager Pompeianus considerato che Ie sue ultime tracce visibili sono a poco pill di 1 km dal perimetro delle mura di Pom­peii.

Sulla base di quanta fin qui esposto, lase­quenza degli interventi fondiari che hanno in­teressato [a piana nocerino-sarnese puo essere ricostruita come segue:

negli anni immediatamente successivi alIa fine della guerra sociale si realizza "N uce­ria A", mediante cui si procede alIa de­strutturazione del territorio stabiano ed alIa riorganizzazione del territorio nuce­rino, ampliato a spese di Stabiae. L'opera­zione agrimensoria potrebbe aver interes­

. sato anche il territorio di Pompeii ove, se COS1, "Nuceria A" (0, forse meglio, "Nuce­ria A 1 Pompeii B"32) potrebbe aver costi­tuito il quadro di riferimento per !e asse­gnazioni ai veterani sillani dedotti nella nuova cotonia; in eta triumvirale, con la deduzione della colonia a Nuceria, si procede a nuove opere di catastazione; resta al momenta in­certo se in tale occcasione sia stata realiz­zata "Nuceria B" 0, piuttosto, "Nuceria C". Tuttavia, se 1'operazione agrimensoria ha interessato oltre che il territorio di Nu­ceria anche il territorio di Pompeii, e se con tale operazione sono in relazione la villa di Carmiano nell'agro stabiano (impiantata verso la fine del I secolo a.c.) e la villa di Popidio Floro nell'agro pompeiano (che ha restituito, come si edetto, affreschi in II stile), si potrebbe riconoscere in "Nuce­ria C" la divisione agraria che ha permesso

31 SuI miliario v. A. VARONE, Un miliario del Museo dell'Agro Nocerino e la via da Nocera al porto di Stabia (e al Capo Ateneo), in Apollo 5 (1965/1984) 59-85.

32 Come "Pompeii An e da intendcre la divisione agraria di eta sannitica; su di essa si tomera in aItra sede.

l'insediamento dei coloni triumvirali: la sua estensione nel territorio di Pompeii (in tal caso sarebbe preferibile parlare di "Nu­ceria C 1 Pompeii C") potrebbe essere stata una conseguenza della posizione filo­pompeiana assunta da una parte della elite cittadina nello scontro tra Cesare e Pom­peo33 . In questa caso "Nuceria B" dovreb­be essere necessariamente posteriore, e si potrebbe pensare ad una datazione com­presa tra l'eta augustea (nell'ipotesi della deduzione di nuovi coloni ad opera di Au­gusto)34 e, al piu tardi, l'eta neroniana al­

33 La presenza di sostenitori della causa pompeiana potrebbe ricavarsi da un non chiaro episodio che ha come protagonista Cicerone [Cic. ad lam. 7.3; (/d Att. 10.16.4; cfr. P. CASTREN, Ordo PopuluJque Polt/peianllS (1975) 91]: neI 49 a.e., fermatosi a Pompeii mentre era in viaggio per raggiungere Pompeo, riceve I'offerta - per il tramite di un suo amico, Ninnius - di assumere iI controIIo della citta e delle tre coorti ivi di stanza con Ia compIicita dei centurioni che ne avevano iI comando. Sebbene Cicerone, dopo un colloquio con un aItro suo amico e membro del­I'ordo cittadino, M. Marius, non abbia accettato, stimando insufficienti per munire e difendere Ia citta Ie truppe of­fertegli e temendo una trappoIa, I'episodio dimostra Ia presenza, tra Ie elites cittadine, di simpatie fiIo-pom­peiane, peraItro ben diffuse neI resto deLia Campania (efr. Cic. TlISc. disp. 1.35.86 circa Ie manifestazioni di giubilo, nel 50 a.e., per la guarigione di Pompeo da lIna grave ma­Iattia a Neapolis, Puteoli e in altre cittl! non specificate della Campania). Un possibiIe indizio a favore deLia siste­mazione a Pompeii di veterani (senza la formale dedu­zione di una colonia) negli anni 40 del I secoIo a.e. po­trebbe ricavarsi daIl'a~rivo di L. Tillius, appartenente ad una del gruppo di famiglie che secondo il Castren, op. cit. 92-94, giungerebbero. nella citta intorno aI 50 a.e. L. Til­lius, che nella citta vesuviana ha rivestito iI duovirato, se­condo l'iscrizione che corona Ia tomba di famiglia [A. D'AMBROSIO - S. DE CARO, Un impegno per Pompei. Fo­topiano e documentazione della necropoli di Porta Nocera, in 05. (1983) 17], databile per la tipologia architettonica tra la tarda eta cesarian a e la prima eta augustea, aveva militato (insieme al fratello, pure ricordato nell'iscrizione) come trtbunus militum della legio X Equestris, legione agli ordini prima di Cesare, poi di Antonio, e daI dittatore, se­condo il Castren, potrebbe essere stato congedato, otte­nendo come premio per il servizio un lotto di terra a Pom­peii [L. KEPPlE, Colonisation and veteran settlement in Italy 107 ritiene che i due fratelli possano essere stati con­gedati dopo Azio]: non sarebbe da escludere, tuttavia, la possibilita di un congedo dopo la sconfitta dei cesaricidi.

34 In questa caso, un possibile riflesso del catasto nel­l'assetto urbanistico della citta potrebbe esserc rappre­

129 DIVISIONI AGRARlE ROMANE E OCCUPAZIONE DEL TERRITORIO NELLA PlANA NOCEIUNO-SAHJ'JESE

lorche, secondo Tacito, sarebbero stati de­dotti nella citta nuovi coloni; negli anni che fanno immediatamente se­guito all'eruzione si procede alIa parziale riattivazione delle divisioni agrarie preesi­stenti, per ridefinire i limiti fQndiari e per­mettere una ripresa della produzione agri­cola. Tale azione deve aver costituito il compito principale dei funzionari impe­riali (i curatores restituendae Campaniae) nominati daB'imperatore per soccorrere Ie citta campane e la cui attivita edocumen­tata da una serie di iscrizioni databili tra 1'80 e 1'82 d.C. rinvenute a Napoli, Nola, Nocera, Sorrento e Salerno, nelle guali si ricorda il restauro di monumenti pubblici cittadini danneggiati a terrae motibus, con riferimento ai fenomeni tellurici che ave­vano accompagnato l'eruzione35 ;

nei primissimi anni dd regno di Addano, infine, si interviene nuovamente: la realiz­

sen tato dalla risistemazione che conosce il teatro, collo­

cato di fronte atla porta da cui entrava da nord la via Po­pilia, che in eta augustea viene ingrandito e ]'asse della ca­

yea spostato a est rendendolo pressoche isocline a "Nu­ceria E", v. G. SORICELLI, Divisioni agrarie 310.

35 Cfr. G. SORICELLI, La regione vesuviana 142 con bib!.

zazione di "Nuceria D" viene a costituire l'ultimo atto del processo di recupero del­l'area, con la sistemazione di guei terreni, idrologicamente instabili, formatisi a ovest della vecchia linea di costa e la ristruttura­zione della rete viaria. Piu problematica e la datazione precisa di "Nola D", senz'al­tro posteriore aI 79 d.C. e da porre in rap­porto con la divisione, tra Nola e Nuceria , di guello che era stato l'antico ager Pom­peianus. I due catasti, "Nuceria D" e "Nola D", si disputano una fascia di territorio larga ca. 2 km e cia esclude che possano essere stati realizzati nel medesimo tempo. Le tracce superstiti dei due sistemi non permettono di avanzare ipotesi circa la cro­nologia relativa ma senz' altro ri£lettono una ridefinizione dei limiti territoriali tra Nola e Nuceria avvenuta in eta adrianea 0 suc­cessivamen te36.

36Qualora "Nola D" Fosse anteriore a "Nuceria D", la sua realizzazione dovl'ebbe collocarsi tra l'attivita svoJta dai due curatores e la realizzazione del nuovo catasto nu­cerino, e dunque in eta tal'do-flavia 0 proto-anton ina. Po­

trebbe, quindi, avere una l'elazione con l'iscrizione CIL. 10.1263, oggi perduta, se il nome dell'imperatore diviniz­

zato che Jeduce a Nola un vetel'ano della legio XV Apol­linan's Fosse realmente Nelva (cosl come proposto neI CIL.; cEr. K.]. BELOCI-I, op. cit . 448), e non Vespasiano (come invece si tende a preferire: da ultimo in questo senso L. KEPPlE, Colonisation and veteran settlement in Italy, in PBSR. 52 (1984) 95; cfr. G. CAMODECA, op. cit. 28-29). Nel caso in cui "Nola D" fosse posteriore, eda os­servare come questa espansione del territoritlm di Nola verso sud vcnga a coincidcre con il limite meridionale del'Ja Jjocesi nolan a cosl come inJicato in una bolla di In­

nocenzo III del 1215 (oo. usque in insulam Rubel/ianam, et a insula Rubel/iana per Ilumen Draconcellum et per Terci­sam et pel' Teeletam usque ad Pratum et Forum de Fine oo., cfr. K.]. BELOCI-I, op. cit. 461-462).

z

T fWll l..i\ VI

Rillevo b•••to sui '0911 IGM (1 : 25.000)~185 III NO (B05corea'.) 185 III HE (Sarno) 185 IV SO (5. Giu••ppe Ve8uviano) 185 IV SE (Lauro)

curve dl Uvello 09ni 100m

2 ,5 km

G IA1\ Luc'\ SORl CELLI

Fig. 2 . Divisioni agrarie nell a parte meridionale del rerrirorio nolano.

T,\VOJ-t\ V II

Nuceria C

Nuceria 0

Nola E

G J;\ N Luc,\ SURJ<TLLi Fig, 3. Ani colazinn c geometri c<I tra In via Nli ceri a . Pompeios e i sisteilli " Nuccria C" , " N l.I ccl'ia D " e "Nola E",

T IWOLA VIII

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Fi g. 4. Vi lle rustichc ncl territo rio di Sarno .

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No Teatro in loc. Foce Sarno

• Ville (distribuzione secondo AA .VV. 1994)

intercisivi di meta centuria

o 2,5 km

'Lwol.,\ IX

Pompeii

• Ville (n , 1 =villa della Pisanella ; n. 5 = villa del Cimitero; n. 20 = villa B del Canale Conte Sarno; n. 50 = Cava Ranieri. villa 1; n. 51 = Cava Ranieri , villa 2; n. 52 =Cava Ranieri , villa 6).

intercisivi di meta centuria

o 2,5 km

GI I\ ~ Luc\ SURICE I.I.I

Fig. 5. Ville rustichc ncl territorio di Pompei.

T AVOLA X

linea di costa pre - 79

Del Sarno e indicato il corso precedente la rettifica del 1858

• o

ville (n. 38 =v. Colle S. Bartolomeo; n. 40 =contr. Messigno; n. 42 =c~ntro

Ponticello ; n. 44 = loc. Cappella degli Impisi ; nn. 47-49 = loc. Carmiano; n. 54 = edificio di Murecine)

2,5 km

N

ClAN LUCA SORJCELLI

Fig. 6. Ville rus tiche nel rerritorio del Sarno.