“‘Luce nelle tenebre’: educazione cristiana ed etica imperialista nelle fiabe e nei racconti...

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erre 14 LACOSA PIU'PREZIOSA ALMANACCO DI CULTUM PREVENTIVA La Scimmia edizioni

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LACOSA PIU'PREZIOSAALMANACCO DI CULTUM PREVENTIVA

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LA COSA TIU,TKLZIOSA

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L U C E N E L L E T E N E B R EEducazione cristiana ed etica imperialista nette fiabe e

nei racconti per ragazzi dell'8OO inglese.Marío Faraone

La cultura víttoriana, cul la del benessere e deila prosperità sem-pre crescenti, vive dí profonde contraddizioni e di una fortedicotomia: se i fanciul l i del la borghesia, della "gentry" o piccolanobil tà di campagna, dell 'aristocrazia vivono soli tamente infan-zie spensierate e felíci, in vere e proprie prigioni ovattate ditranquil l i tà e agio, la prole delle classi umil i , degri operai, del lefasce disagiate della popolazione vive invece ra fanciul lezzacome un periodo di lavori spesso estenuanti e abbrutenti, tradisagi, privazioni, fame e malatt ie. E la società vit toriana tardaun po', a ríconoscere al bambino la condizione di soggettou m a n o .Per tutto i l secolo, i l dibatt i to sul le metodiche d' insegnamento èmolto serrato e la letteratura dedica al l ' infanzia un'attenzionesempre maggiore. Nel periodo romantico le f iabe circolanocome genere letterario mínore della letteratura infanti le, quasisovversivo vista la generale condanna di inf luenza corruttr iceche nel secolo precedente moralíst i ed educatori come Rosseaue Edgeworth hanno espresso. Vengono dí fatto tradotte e pub-bl icate le f iabe di charles Perrault, insieme a coilezioni oríginalicome Popular Storíes for the Nursery (1804) e popular FaíryTales (18O9) di Benjamin Tabart e Fables, Ancíent and Modern(1805) d i wi l l iam Godwin. Tra í l l83o e i l 1840, s i ass is te a unfenomeno in progressione, e le f iabe entrano di dir i t to a farparte dell 'equipaggiamento uff iciale delle bambínaie britanni-che: le German Popular Storíes (1823) dei fratelli Crimm e le

1 Infatti è solo nel 1842 che viene promurgato un atto che rimita ìr ravoro deile bambine e impedìsce di imoie-gare bambrni sotto rdieci anni nelle miniere. E i l lavoro in fabbrica. e le conseguenti norme di sicurezza e dilgiene, vengono regolamentali solo tra i l 1850 e i l 1867. Inolùe, f ino al 1864, quando un altro atto apDositoviene approvato in parlamento, la condizione di vita e di lavoro dei piccoli spazzacamini è oarticotarmenreoppressiva. Infine, bisogna arrivare al 1870 perché le bambine vengano rncluse nel sistema della scuota del-l 'obbligo, e al 1880 perché tutti i bambini tra a cinque e i tredici anni abbiano ta possibit ità di fruire deil ' istru-zione.

f iabe folklorist iche danesi di Hans Christ ian Andersen (1846)

contribuiscono a scalzare i l tono eccessivamente moralist icodella letteratura giovanile. E compaiono traduzioni in inglese di

fiabe scozzesi, francesi, norvegesi, scandinave, africane, russe,

ital iane e persino arabe, un vero e proprio panteon dell ' imma-ginazione che contribuisce ad aprire la mente e la fantasia dei

fanciul l i bri iannici.Grandi romanzieri e scrit tori di ott imo calibro si impegnano in

un genere che ben presto diviene molto popolare e che Saran-t isce a suoi autori fama e successo e proventi economici non

indifferenti. 5e Charles Dickens, probabilmente uno dei maggio-

ri scrittori vittoriani, produce ben cinque Christmas Book,-

anche William Makepeace Thackeray, I'autore di Vanity Faír

(1847-1848) non è da meno, e, dal la metà del secolo XIX in poi '

compaiono sulla scena della letteratura per I ' infanzia altr i due

nomi eccellenti , quello del reverendo Charles Dodgson' in arte

"Lewis Carroll". autore tra I'altro del famoso Alice Adventures in

Wonderland (1865) e del seguito Through the Looking-Class,

and What Alíce Found There (1871); e quello dí Edward Lear

che. con i l suo Book of Nonsense (1846) e gl i svariat i volumi di

versi, storie e "l imericks", unisce la potenzial i tà creativa della

f iaba al la capacità dislocativa del l inguaggio' insita in ogni pic-

colo lettore.Ma se i nomi eccellenti sono ben noti ' e le loro opere r iscuoto-no popolarità e successo editoriale praticamente da sempre' una

selva di autori cosiddett i "minori" costi tuisce I 'esercito attraversoil quale Ia cultura borghese britannica, georgiana prima e vitto-

r iana poi, propaganda le proprie convinzioni e fedi. passandole

alle future generazioni attraverso le pagine di f iabe e raccontidel l ' infanzia, che in questo senso costituiscono veri e propri stru-menti "poli t ici" al la cui potenza comunicativa si sono formate le

future generazioni inglesi.

2 tt Christmas Eook la strenna natalizia, è uno dei pilastri della letteratura vittoriana per I ' infanzia, un

momenlo molto atteso dai piccoli lettori e dai loro genitori, un fenomeno a cui contribuìscono parecchi dei

romanzieri di successo del periodo. I cinque racconti di Dickens sono il celebre A Christmas Cad (1443)'

The Chimes (Le campane,1844\: The Cricket on the Heaft (ll gríilo sul cuore,1845); The Battle of Life (La

battagtia della vita,'1846)if he Haunted Man (L'uomo ossesslonalo, 1848). Per una storia dettagliata del

geneie letterario, si veda S.A. Muresianu, The History of the Victorian Christmas Book (New York: Garland,

1 987).

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Nel periodo romantico, i l tono moralizzatore della civi l tà geor-giana esige I ' inserimento di elementi di propaganda rel igiosa neilibri per ragazzi, allo scopo di propagare dottrine ortodosse eprecett i di fede, per impedire ai ragazzi di cadere vitt ime delleforze del male. al lo scopo di enfatizzare le possibi l i tà della sal-vezza e della r icompensa celeste. In questo modo, attraverso Iefavole raccontate ai bambini, puo continuare la battaglia teolo-g ica t ra le faz ion i d issenzient i de l la ch iesa angl icana: " l l pu lp i todiviene i l confessionale e i l campo di battaglia . . . per rappre-sentare i movimenti rel igiosi del tempo, per veicolare la propa-ganda teologica ed ecclesiastica di ogni t ipo e per condurredibatt i t i e controversie, comunicando al mondo i propri dubbie confl i t t i . i travagli spir i tual i e gl i alt i e bassi di fede."- E' i l boomdel cosiddetto "romanzo relígíoso": storie che i l lustrano conver-sioni in punto di morte, sofferenze dovute al la crisi del la fede,episodi di carattere bibl ico e concett i del catechismo, al contem-

& po ammoniscono i l peccatore della certezza della rabbia di Dio,sp ingono a l la confess ione e a l la peni tenza, e s t imolano un r isve-gl io spir i tuale. Celebri scrit tr ici di racconti e favole per I ' infanzia,come Emma Marshal l , Ju l iana Horat ia Ewing ed El izabethSewell scrivono del sacrif icio e della completa sottomissioneall 'autorità della chiesa, ammonendo i giovani lettori del perico-lo insito nell 'attrazione del cattol icesímo.Nel periodo vittoriano, i confini del l ' impero si espandono ognianno di più, e sempre più nuovi terr i tori diventano colonie oprotettorati di sua graziosa maestà britannica. Un genere speci-fico di storie e favole per ragazzi è quello dei racconti di scuo-/a. lett i soprattutto dai f igl i di uff icial i e funzionari bri tannici distanza nei terr i tori colonial i , che studiano e soggiornano in scuo-le e col legi locali , data I 'oggett iva diff icoltà di tornare a casa.

3 N4argaret i,4aison, Ihe Victorian Vision: Studies in the Religious Noyel. NewYork: Sheed & Ward, 196f . Ibrani cntici e narrativi e i t i toli di romanzi, raccolte e racconti che compaiono in italiano sono tradotti perso-na lmente da ch l sc r ive .4 In uno di questi college, veri e propri convitt i con dormitori, sale mense e locali per attività comune, vive estudia i l piccolo Kim. l 'omonimo protagonista di K/m di Fudjard Kipling, romanzo incentrato su di un bambi-no che entra a far parte del Great Game, lo spietato e spesso letale sistema di spionaggio e controspionag-gio con il quale i l ' leone' britannico proteggeva i propri possedimenti coloniali nel mondo e, in Asia e in estre-mo oriente, controllava e l imitava le ingerenze dell" 'orso russo; un vero e proprio gioco al massaùo, gioca-lo da entrambe le parti senza esclusioni di colpi. Klm è stato a lungo considerato, e tuttora lo è, come unodei migliori romanzi di awentura destinati all infanzia, anche perché in questa 'favola" i l bambino 'gioca ernterpreta i l ruolo di un adulto, metlendo in pratjca la qualità mimetìca che è una delle caratteristiche princi-

Attraverso questi racconti, la piramidale struttura della societàbritannica, r igidamente organizzata in un sistema classista comepochi al mondo. r iceve una sorta di fondazione ideologica enuova l infa vitale. Ma anche la vita e I 'organizzazione dellecolonie, i viaggi in terr i tori stranieri e remoti, i l servizio civi le emil i tare diventano materiale per le storie e favole per ragazzi euno dei sottogeneri più celebri è proprio quello dei racconticolonial i . L' intento primario è quello di soddisfare la curiosità dile t tor i . g iovani e adul t i , " su l la qual i tà "se lvaggia" e " inospi ta le" d iterr i tori e culture esotiche. Per far questo. molto spesso i paesag-gi e i popoli descrit t i subiscono forzature e adattamenti che nelmigl iore dei casi sfociano nell ' inaccuratezza. nel peggiore nellamenzogna e falsità vera e propria: le culture native subisconoogni sorta di denigrazione, venendo descrit te come primit ive,bel l igerant i e pr ive d i un qualunque s is tema legale; laddove g l iuff icial i e i funzionari bri tannici vengono esaltatí come respon-sabí l i . dotat i d i sp i r i to d i sacr i f ic io e g iust i ne l l 'amminis t rare lalegge britannica, generalmente imposta nelle colonie come stru-mento d i contro l lo p iù che d i amminis t raz ione del la g iust iz ia .Ovviamente, i racconti e le favole di argomento coloniale ten-dono a giusti f icare anche i l sistema economico e commerciale disfruttamento delle r isorse e della mano d'opera nativa, fornen-do un suppor to ideologico a l la po l i t ica imper ia l is ta br i tannica.ln Black lvory di Robert Michael Ballantyne, la marina mil i tarebritannica salva con gesto altruist ico la costa orientale afr icanadal l 'av ido commerc io dei mercant i d i sch iav i arabi : i l raccontoafferma la necessità della regola coloniale per portare pace eprosperità al la terra selvaggia. Ma non fa alcun ri ferimento alcontiguo commercio di schiavi sul la costa occidentale, da parted i naz ioni europee, co lonia l is te e imper ia l is te . In a l t re paro le.racconti come questi destinati al l ' infanzia, contribuiscono a crea-re e rafforzare gl i stereotipi colonial i , molto diffusi nel la lettera-

5 Scritt i almeno inienzionalmente per un pubblico infanti le o adolescenziale, racconti e favole nel perrodo

vr t to r iano hanno owiamente anche i l pubb l ico adu l to come re fe ren te u l t imo. E ' in fondo sempre i l gen i to re(specialmenle di sesso maschile) che deve essere convinlo della bontà del prodotto, perché è lui che, dopo

averlo letto, dovrà leggedo ai f igli. E quindi etica e valori proposti nello scritto dovranno in qualche modorisDecchiare ouell i della società e della classe d apoartenenza.

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tura per I ' infanzia.Cli stereotipi colonial i vengono diffusi e rafforzati anche neicosiddett i racconti missionari, nei quali gl i scrit tori credono sin-ceramente (e questa convinzione passano ai piccoli lettori) cheuno dei compit i che la crist ianità britannica si vede assegnatadalla provvidenza divina sia quello di salvare le anime paganedei popoli colonizzati da r i tual i barbari e privi di qualunquesignif icato. ln questo senso, i l fervore rel igioso giunge al puntodi far tradurre questi racconti e favole nelle l ingue dei paesicolonizzati, al lo scopo di faci l i tare i l lavoro dei missionarí eaumentare le possibi l i tà di conversione dei locali al la vera fede.L'opera ideologica di persuasione funziona così su di un doppioregistro e mentre insinua nella mente del piccolo lettore labontà del comportamento della propria cultura, mina le fonda-menta della cultura del popolo colonizzato, indicandogli unastrada da seguire, che certamente porterà alla salvezza.A cavallo tra i l genere del racconto coloniale e la storia con f ina-l i tà crist iano-moralizzatrice sono gl i scrit t i di due autori moltopoco conosciuti ai giorni nostri , ma che nell '800 hanno rappre-sentato veri e propri pi lastr i del la letteratura per I ' infanzia conintento educatore, e sono stati beniamini di un pubblico di pic-

6 Per leggere una delle prime condanne formali del commercio degli schiavi in Africa e dello sfruttamentoselvaggio e feroce delle popolazioni locali aì meri f ini commerciali, bisognerà attendere gli scrit l i di JosephConrad, come il raccontino "An Outpost of Progress" (1896) che descrive proprio l 'atteggiamento schiavistae razzista di funzìonari dell 'amministrazione belga dì quello che paradossalmente si chiama "Free State ofCongo"; e i l successivo, ben piu celebre, Hearl of Darkness (1899): certo, non racconîi per l ' infanzia, néfavole per la tranquil la prole della benpensante famiglia viîtoriana tipo, ma formali atti d'accusa verso i l siste-ma economico e polit ico dell ' imperialismo europeo.7 l l romanzo moderno stesso nasce con un episodio simile, in cui si insiste sull ' importanza di abbandonarei cerimoniali pagani per abbracciare la fede cristiana. Infatti, nel suo Boblnson Crusoe (1717r, altro scrittoche pur non essendo una favola può essere considerato uno dei capostipit i dei racconti per I ' infanzia, DanielDefoe descrive la scena nella quale Robinson educa il selvaggio Venerdì alla fede puritana, mostrandoglicome sia per lui insensato credere a un dio che autorizza i l comportamento antropofago, e come invece siapiù logìco e giusto convertirsi a una religione di speranza come quella puritana. A onor del vero. in uno deirari momenti ironicì del romanzo, Defoe mostra come Venerdì sia capace di ingaggiare con Robinson unasotti le disputa teologica sulla grandezza effettiva del dio cristiano, chiedendosi come sia possibile che un diocosì potente non riesca a distruggere definit ivamente i l demonio, eliminando così i l male dal mondo. A que-

sta domanda Bobinson non sa rispondere e glissa via in modo goffo e poco convincente.I Si tratta di quello che David K. Fìeldhouse ha definito "imperialismo culturale", che mira appunlo alla distru-zione delle cullure autoctone per sostituirle con la cultura che ha prodotto la società imperialista stessa. Cfr.David K. Fieldhouse, Polit ica ed Economia del Colonialismo, 1870-1945 (1980; Bari: Laterza, 1996): p. 12:L"' imperialismo culturale" si accompagnava sempre alla sovranità straniera, perché si riteneva necessario

che le popolazioni locala si conformassero alle norme e ai valori della società europea per poter imporre loroun'effettiva subordinazione, che allo stesso tempo facil i tasse i l conkollo e ne dimostrasse l 'eff icacia. l l colo-nialismo, perciò, tendeva non solo a privare le società che controllava della loro l ibertà e delle loro ricchez-ze,-ma del loro stesso carattere, privando le persone di qualsiasi punto di rìferimento intellettuale e morale

coli lettori , poi divenuti parte integrante della civí l tà imperialeborghese d' lnghil terra: Mary Martha Butt Sherwood (1775-1851) e Wi l l iam Henry Gi les Kingston (1814-1880) .Mary Martha Sherwood ambienta il suo Little Henry and HisBearer (1814) nel periodo della East lndia Company, la primacompagnia commerciale che impianta un sistema economicocoloniale in lndia e ne inizia lo sfruttamento: uno dei temi delracconto è la descrizione di istruzioni rel igiose al le "memsahib"'br i tanniche, a i fanc iu l l i e a i so ldat i degl i acquar t ierament i mi l i ta-r i in lndia, e i l f ine di convert ire gl i indiani. E infatt i i l suo seguí-to, The Last of Boosy (1842), è scritto con la motivazione uffi-ciale di denunciare la falsità della relígione induista e la naturamalvagia e crudele dei suoi adepti. La f igura della Sherwood èinteressante e meríta un approfondimento. l l suo nome daragazza è Mary Martha Butt, ed è la seconda figlia del reveren-do Ceorge Butt, erudito di spicco, rettore di Stanford, membrodi circol i cultural i eccellenti e persino cappellano di re Ciorgiol l l . Benenstante, offre al la f igl ia la possibi l i tà di colt ivare le pro-prie notevoli capacità iniel lettual i . Mary frequenta la AbbeySchool a Reading. un' ist i tuzione prestigiosa specif icamente desti-naia al le f igl ie del clero e della "gentry", la piccola nobil tà dicampagna, la scuola dove qualche hanno prima aveva soggior-nato e studiaio una scrit tr ice ben più celebre, Jane Austen. Elegge con avidità i testi più importanti del periodo, imparandopersino i l lat ino e i l greco.Dotata di fervida immaginazione, Mary Butt inizia a idearefavole e racconti ben prima di acquisire la capacità di scrivere eleggere, e detta i suoí componimenti al la madre. Questa mentefervida e immaginativa è un dono destinato ad essere perennee, accompagnato ad una sempre crescente quali tà affabulatoria,Ie permette per tutta la vita di íntrattenere affabilmente giovaniascoltatori, raccontando i suoi componimenti favolist ici. Dadonna matura, è sol i ta raccontare favole ai bambíni sul la veran-da della sua abitazione in lndia e in altr i luoghi remoti, dovun-

9 ll termine è un prodotto della cultura anglo-indiana e viene (o piuttoslo veniva) usaîo in lndia come îrattodi rispetto verso le donne inglesi, spose dei funzionari amministrativi coloniali o degli ufficiali dell 'esercto.Deriva da "mem", contrazione di "madam", signora; e "sahib", padrone.

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que i suoi frequenti viaggi la port ino. Ed è questo i l punto: MaryButt è una delle scrit tr ici vit toriane di favole e racconti del l ' in-fanzia che vive molt i anni della sua vita nelle colonie' in part i-

colar modo in lndia, dove acquisisce una conoscenza di prima

mano del materiale narrativo che poi includerà nei suoi scrit t i .Nel l8O3 sposa i l cugino Henry Sherwood, mil i tare di professio-ne e, dal 1805, ne segue le sort i in India. Mary Butt Sherwoodha la straordinaria possibi l i tà di visitare i l paese, vivere esperien-ze nuovissime e registrare le impressioni che ne ricava in unperiodo precedente a quello nel quale I ' lndia subisce I ' impattocompleto della presenza europea. Quindí i suoi diari, le sue let-tere, le favole e i racconti per bambini scrit t i in questo periodo

assumono una straordinaria importanza storica' sociologica eculturale.Ma non bisogna i l ludersi troppo sull 'effett ivo valore intercultu-rale di questi documenti e dell 'esperienza della Sherwood.Infatt i , la sua comprensione dell ' lndia è poco più che superf icia-le, nonostante viva in loco per un decennio. E anche le descri-zioni e le interpretazioni degli usi e costumi indiani, che spessocompaiono nelle sue favole, sono troppo inf luenzate da unsenso di superiorità e di condiscendenza. t ipico dell 'approcciobritannico al la realtà "altra" e coloniale, senso che non vieneaffatto sminuito dal quotidiano contatto con il soggetto autoc-tono, anzi viene sensibi lmente rafforzato. E questa chiusuramentale, sorprendente in una mente fervida e bri l lante come la

sua ma certo non caso unico nel suo Senere, viene peggioratadalla prematura scomparsa dei suoi primi due bambini, scom-parsa tanto più dolorosa quanto causata da malatt ie contrattenel cl ima tropicale e nello st i le insalubre di vita condotto in que-

sti primi decenni della colonia.l l c l ima le è insoppor tabi le , I 'umid i tà I ' indebol isce e la met tespesso di malumore, deprimendola e procurandole fort i emicra-nie. l l rapporto con la servitù locale è complicato dalla diff icoltàdi adeguarsi agl i usi locali e di parlare la l ingua. La povertà, lamalatt ia. I 'alta mortal i tà infanti le e adolescenziale la inorridisco-no. e le rel igioni e usi social i non crist iani I 'angosciano. Spesso

non tenta neppure di capire quello di cui è testimone e r iduceal massimo i l contatto con gl i indiani, considerando al la stessastregua musulmani e induist i , e in genere giudicandoli male.Mary Sherwood è però una mente forte, che cerca comunquedi control lare informazioni e fatt i che teme di non poter con-trol lare. La sua educazione calvinista la spinge verso i l r i fugionella Bibbia e verso le att ività più consone al suo carattere: I ' in-segnamento ai bambini del le famigl ie inglesi e la scrit tura difavole e racconti per I ' infanzia. Difatt i , la Sherwood scrive mol-t issimo durante i l suo soggiorno in lndia, soprattutto al legoriereligiose che si rifanno al celebre The Pilgrim's Progress (1678) diJohn Bunyan. The lnfant's Progress (1821) è in tutt i isensi un'al-legoria al la Bunyan,'o.on protJgonist i dei personaggi universalicome i l ragazzino "Humble Mind' (Mente Umile), le sorel l ine"Playful" e "Peace" (Ciocosa e Pace) e I 'antagonista ln-bred 5in(Peccato lnnato), i l quale comploita per tentare gl i eroi e farl icadere nel peccato. Una storia d'avventure molto popolare pertutto il secolo XlX. Ihe lndian Pilgrím (1818) desta maggior inte-resse per i l nostro discorso. lnizialmente, I ' idea della Sherwoodè quella di tradurre in Hindu proprio The Pilgrim's Progress diJohn Bunyan, ma poi decide che una storia con ambientazionee contesto Indiano è in grado di esercitare un convincimento piùforte e produrre una spir i tual i tà maggiore nelle menti dei picco-l i lettori . Anche questo racconto gode di lunga popolarità, manon viene mai pubblicato in lndia. La favola è un'al legoriamorale e la storia è incentrata sul pel legrinaggio di CoonahPurist, detto lo "schiavo del peccato", dal la Città dell ' l ra di Dioalla Città del Monte Sion. Nel racconto, la descrizione dell 'archi-tettura indiana, del vestiario, cibo, piante e animali locali contri-buiscono notevolmente ad amplif icare la tensione del tema ori-ginale di Bunyan. i l progresso spir i tuale di un peccatore verso lasalvezza di Dio. Questa forma di fascinazione esotica riscuotegrande successo nei salott i borghesi vit toriani, fortemente curio-'10 John Bunyan 11628-1688), uno dei massimì scrittori del '600 inglese, puritano, nelsuo The Pílgrím'sProgress (scritto già nel 1675, duranle ún periodo di detenzione per motivi religiosi) delinea la crescita spi-rituale di Christian, personaggio allegorìco che rappresenta i l cristiano tipo, dalla condizione di peccalore aquella di pentito e quindi salvo nella grazia di Dio. L'opera si awale delle tecniche allegoriche tipiche delteatro medievale inglese e ha la chiara finalità didattica: diviene ben presto una seconda bibbia per i l fede-le inglese.

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si nei confronti del la diversità e al ieri tà offerte dalle colonie del-I ' impero. Ma i l trattamento delle rel igioni che nel corso del suopellegrinaggio via via Coonah incontra r isente proprio di quel-I ' insieme di pregiudizi e chiusure mental i a cui si faceva accennoprima. Musulmani ed ebrei venSono considerati meglio degliinduist i . in virtù della loro fede monoteista, ma la Sherwoodnon risparmia frecciate feroci ai cattol ici romani, consideratiappena un gradino più su dei pagani idolatr i seguaci di Brama,Shiva e Vishnu. Al prete cattol ico incontrato da Coonah, laSherwood rimprovera i l negare I 'autorità delle scrit ture, i l nonvoler dare una bibbia a Goonah perché egli possa leggere einterpretare da solo la parola di dio e la sua venerazione per Ief igure dei santi.A parte i racconti al legorici, la Sherwood pubblica in lnghil terranel 1817 Stories Explanatory of the Church Catechísm, scritto trai l 1810 e i l 1812.5 i t ra t ta d i un catechismo usato nel la scuola dale i d i re i ta in lnd ia, un testo nel quale emerge la sua abi l i tà d iunire racconti rel igiosi e moraleggianti con una scrit tura diver-tente e coínvolgente. l l motivo che da origine a questo proget-to è costituito dal rendersi conto che i fanciul l i indiani e anglo-indiani che frequentano la sua scuola conoscono di fatto solo i lcontesto indiano e diff ici lmente comprendono la cultura e larel igione della narrativa della madre patria senza ricorrere adomande continue. La novità dello scrit to della Sherwood èpertanto costituito da una vivida raccolta di storie, r iccamenteintessute da terminologia ind iana ma saldamente v incolate a l latradizione spir i tuale e narrativa inglese, una raccolta che benpresto conquista una grande popolarità sía in lndia che inlnghil terra. Tutto gravita intorno a Mary Mil ls, la protagonistadi se i anni , e a l la sua famig l ia : i geni tor i e la nonna. Mrs.Browne, si preoccupano del suo benessere materiale ma anchedi quel lo sp i r i tua le, e la p iccola apprende i d iec i comandament iinteragendo con I 'ambiente circostante. quello delle caserme deimi l i tar i br i tannic i d i s tanza nel la co lonia. La qual i tà de l la v i taumana e la bontà dei rapport i interpersonali (come rif lesso ter-

reno della bontà dei rapport i con Dio, secondo la cultura evan-gelíca), sono i temi central i di tutte Ie favolette. Le scene sonovivide e variopinte, soprattutto perché att ingono parecchio dal-I 'ambiente indiano. La Sherwood non risparmía i pari icolari sca-brosi e crudi e non esita a descrivere cadaveri. osservati mentresi decompongono sotto i l sole indiano. E descrive i l lato píùoscuro e truculento della vita di caserma, prestando attenzionesoprattutto agli al loggiamenti del le coppie: la pigrizia di mil i ta-r i e uf f ic ia l i , I 'ubr iachezza. la tendenza ad abbandonare ibambi-ní a se stessi, la pratica infame di somministrare alcol ici e oppioagl i in fant i per tener l i t ranqui l l i .Anche The Ayah and the Lady, pubblicato in Inghil terra nel 1816ma t radot to in l ingua Hindu g ià nel 1813, è s t rut turato at tornoall ' insegnamento dei dieci comandamenti. ma difetta della f igu-ra centrale di un bambino. l l testo. infatt i . è scrit to ad uso dellaservitù indigena delle famigl ie benestanti, e la narrazione deiraccontini edif icanti si concentra su una nobildonna inglese e _.sul la sua domestica ("ayah" in Hindu), un personaggio pigro. / r

egoista, t imido e inaff idabile. eppure estremamente godibi le einteressante, perché sono proprio i suoi errori a costituire i l latodivertente del testo e a offr ire al la Sherwood la possibíl i tà diapologhi morali . l l r i tratto condiscendente e vagamente offensi-vo della domestica indigena è t ipico della mente classista (senon razzista) della cultura coloniale georgiana prima e vittoria-na poi. Tuttavia. la Sherwood fornisce una vivida descrizionedella scena indiana, con numerosi dettagli r iguardanti le att ivitàdomest iche, g l i us i e costumi , le t rad iz ion i cu l tura l i e re l ig iose.l l rapporto interculturale, altra sostanziale novità nella narrativadella Sherwood rispetto al la prassi degli scrit t i esotici del perio-do, è al centro di una coppia di favole per ragazzi, scrit te peròa molt i anni di distanza I 'una dall 'altra. The History of Litt leHenry and His Bearer (La storia del piccolo Henry e del suo ser-vitore, l8l4) e The Last Days of Boosy, the Bearer of LittleHenry (CIí ultími giorni dí Boosy, il servitctre del piccolo Henry.1842) sono incentrati su uno degli st i lemi più classici nel le favo-'1 1 "Bearer' è, letteralmente, "portatore", persona che trasporta oggetti e carichi pesanti per conto altrui. Main India i l termine significa "seruitore", agazzo o uomo adulto impiegato come domestico personale o dellafamig l ia .

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le o nei racconti per ragazzi del secolo XIX in Inghilterra: I'orfa-no o il rcgazzo trascufato, che cerca di convertire alla giusta fede

uno o più adulti. ln questo caso, il piccolo Henry cerca di con-vertire il suo servits[. ;tndigeno Boosy e la prospettiva romanti-ca della cultura della Sherwood si fonde britlantemente allavisione evangelica della sua spiritualità. ln particolare, la favolasi concentra sui problemi pratici e spiritualidi Boosy: il suo dive-nire cristiano è osservato con la consapevolezza delle difficoltàoggettive incontrate da un indiano che si converte, come il per-

dere la casta d'appartenenza e I'essere rifiutato dal proprio

ambito famil iare e sociale. L'autrice concentra la sua simpatiasulla sol i tudine e isolamento nei quali progressivamente Boosysprofonda.Una f inal i tà istrutt iva nei confronti di giovani menti in crescita'fusa a un sapiente uso dell 'esotismo indiano e a personaggi fan-

ciul l i sol idi e ben costruit i è al centro di un'altra raccolta di f iabe'The Memoirs of Sergeant Dale, His Daughter and the OrphanMary (Le memorie del Sergente Dale, di sua figlia e dell'orfanel-la Mary.1815). La storia inizia in lndia e vede per protagonista

Mary, una splendida bambina con ricciol i biondi e occhi azzur'

r i , che rimane orfana al l 'età di un anno e mezzo, poco dopo I 'ar-

r ivo della sua famigl ia in India. La piccola subisce la consuetaserie di abusi e maltrattamenti: ignorata, vive nella sporcizia e le

vengono somministrati alcol ici per farla stare tranquil la. - Viene

salvata da Sarah, la figlia del sergente, ngazza pia, dedita al pro-

prio dovere e molto sèria che, badando al la bambina come sefosse sua, ignora i piaceri mondani nei quali indulgono le altredonne della caserma. L'ambientazione infatt i è ancora una voltaquella della vita dei mil i tari di stanza in lndia, una vita talvolta

cruda e spietata, comunque vista come ambiente armonico e

umanamente valido, nel quale far crescere una bambina, grazie

anche al la bonomia e dolcezza del sergente Dale. Un intento

12 Ouesto elemento della narcosi indotta tramite oppiacei e alcolici è di primaria importanza nella narrativa

per ragazzi dell ' inizio del XIX secolo, ma anche nella stessa cultura romantica del tempo. Del resto, si pensi

agli scrittori romanlici che spesso fanno uso di narcotici per facilitare l'atto creativo, come nel caso di S T

Còleridge. E si ricordi Thomas De Ouincey, che scrive un trattato dedicato proprio a esperienze con oppia-

cei: Confessions of an English Opium Eater (1821). Mary SheMood, infine, percepisce questo uso di dro-

gare i fanciull i come un autentico flagello, anche perché il suo piccolo Henry, ancora infante, viene sottopo-

slo spesso a questo trattamento e scampa a stenlo alla morte.

moralizzatore è sempre al centro delle favole della Sherwood:l ' lnd ia assume i l ruo lo d i g iust iz iere del la depravazione moraledi chi vive fuori dal la grazia di Dio, attraverso gl i effett i del suoclima, un caldo umido talvolta pernicioso e t l i f f ici lmente sop-portabile da parte dei membri del la cultura colonizzatrice deibianchi. soprattutto se incl ini a un comportamento dissoluto edebosciato.Mary Sherwood r i torna in Inghi l ter ra nel 1815, un v iaggio dec i -samente p iù fac i le d i quel lo de l l 'andata, ma contraddis t in to daun forte nostalgia per dover abbandonare una terra amata,anche se non interamente capita. E I 'opera successiva, ancoraraccolte di f iabe e racconti per ragazzi, mostra i segni di unanuova "weltanschauung". una nuova concezione del mondoacquisita durante i l suo soggiorno indiano. La Sherwood sembrapiù attaccata agli affetti terreni, ai suoi quattro figli e ai tre orfa-nell i adottati , e la percezione della salvezza spir i tuale è più luci-da e più ferrna" Ma ancora una volta non è tutto oro quello che -7^Iuccica, perché intorno al lB2O si impegna in un movimento di

tJ

opinione che contesta in modo feroce e polemico la conquistadi maggiori dir i t t í civi l i e rel igiosi da parte dei cattol ici romaniing les i .La comprensione che la Sherwood ha del cattol icesimo sembra.in f in de i cont i , tanto super f ic ia le quanto quel la che la scr i t t r icemostra di avere dell ' induismo: benché dedichi molto tempo av iaggi in paesi cat to l ic i dopo i l suo r ient ro dal l ' lnd ia, laSherwood sembra mostrare nei confronti del la fede cattol icauna specie di "approccio turist ico", un atteggiamento superf icia-le e pregiudizievole, che f i l tra nelle sue f iabe e nei suoi racconti

13 ll cl ima indiano è un elemento tipico e costante nel generale etfetto esotizzante che la narrativa anglo-sassone produce sulla colonia indiana. Se questo è vero in gran parte dei racconti di Rudjard Kipling, pro-totjpo dello scrittore fi lo-imperialista, lo è anche in uno scrittore come E.M. Forster. i l cur giudizio sullaliceità dell ' imperialismo britannico in India è decisamente negativo. Si veda ad esempio Passage to lndia(Passaggio in India, 1924), romanzo che non è certamente un esempio di favola o narrativa dei bambinima che, a dif lerenza della generazione di narratori vittoriani, si rifà agli elementi caratteristici dell 'ambien-tazione indiana per approfondire lo studio psicologico dei suoi protagon sti e non per un esotismo compia-cente ne i con f ron t i de i le t to r i . Ra lph Moore , uno de i personagg i de l l ' es tab l i shment " b r i tann ico in Ind ia , i l"city magistrate'di Chandapore, dove la vicenda del romanzo ha luogo. portatore dei valori imperialistidella cultura borghese conseryatrice che lo ha inviato a occupare l ' importante incarico, si dice convintoche tutto in India dipenda dal clima: "There's nothing in India but the weather, my dear mother; it 's thealpha and omega of the whole affair" (ln India non esiste altro che il cl ima, cara mamma; è l ' inizio e la finedi tutta la storia).

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attraverso una completa mancanza di apprezzamento della sto-ria, del l 'arte, del l 'architettura dei paesi cattol ici, così come nellestorie indiane f i l tra i l disprezzo per i templi induist i , vist i comerecessi d iabol ic i . ' *L' inf luenza di Mary Sherwood sulla letteratura per bambini del-I ' intero XIX secolo è formidabile, così come è considerevole i lsuo contributo al la formazione di quella che è stata defini ia"Victorian frame of mind",

- un modo di essere inglese, prote-

stante e borghese che percorre la società britannica fino allaprima guerra mondiale. La sua prol i f ica produzione è compo-nente fondamentale del bagaglio di qualunque "nanny" inglese.le famose bambinaie che contribuiscono ad al levare generazio-ni e generazioni di piccoli bri tannici. Le sue favole indiane, inpart icolar modo, divengono subito celebri e vengono leite siaper la loro alta quali tà dell ' istruzione crist iana, sia per I 'atmosfe-ra r icca di dettagli esotici nel la quale le storie si svolgono. E sonoestremamente signif icanti come documento storico e sociologi-co perché offrono una prospett iva unica delle relazioni tra colo-nizzati indiani e colonizzatori inglesi nei primi anni del XIX seco-lo, molto prima cioè di un impegno uff iciale della corona ingle-se in lndia.Wi l l iam Henry C, i les Kingston (1814-1880) nasce propr io mentrela SherWood vive e scrive in India. ma la sua carriera di scrit to-re di favole e racconti per ragazzi inizia ben trent'anni dopo, nel1843. Nel breve spazio di quasi quarantanni, egl i produce unnumero prodigioso inquietante di storie e favole per ragazzi.alcune centinaia addir i t tura, e diviene i l più popolare e r ispetta-to autore inglese di "storíe per ragazzi" della seconda metà delXIX secolo. Non solo: i l target di r i ferimento di Kingston è costi-tuito quasi unicamente dai giovani rampoll i maschi della cultu-ra borghese, ignorando quasi del tutto le bambine, e divenendo

14ln fin del conti, la maggìor obiezione della Shemood al cattolicesimo sembra consistere nel fatto che la

chiesa di Boma nega al laico la possibil i tà di interpretare autonomamente le scritture, base stessa del credo

di molte delle religioni protestanti. e impalcatura solida e duratura del convincimento rel gioso dell 'autrice.F ino a l la mor te , awenu la ne l 1851, la SheMood è conv in ta de l la bontà de l le p ropr le op in ion i , consegu i te e

consolidate in modo autonomo, e nel momento fatale non vuole accanto a se alcun religioso, ne per rmpar-

tire i sacramenti, né per semplice conforto.15 Per uno studio approfondito di questo concetto, si consulti l ' insostituibile Walter E. Houghton. Ihe

Victorian Fftme of Mind, 1830-1870 (New Heaven: Yale University Press. 1957).

così i l maggior esponente della cosiddetta "boys'f ict ion" vit to-r iana. un fenomeno molto interessante, sociologicamente par-lando, perché attraverso di esso I 'ossatura della società borghe-se e imper ia l is ta , pat r i l ineare e conservatr ice s i va formando s indai p iù tener i anni de l l ' in fanz ia.Nato a Londra. Kingston passa la maggior parte della sua gio-ventù ad Oporto, viaggiando spesso tra Inghil terra e Portogallo,al punto da essere detentore del singolare record (per i suoitempí) di aver attraversato i l golfo di Biscaglia quattro volteprima di aver compiuto nove anni! E I 'esperienza portoghesetorna in diversi dei suoi numerosí scrit t i : dal la sua prima operapubblicata. The Circassian Chief (ll Capo Circasso,1843) all'ulti-ma, Kingston t iene una media d i t re o quat t ro l ibr i a l l 'anno,giungendo a cinque o sei verso la f ine della vita, incurante delmale terribi le che ne sta minando i l f isico. E Kingston è ancheatt ivo sul fronte f i lantropico. col laborando con enti che si occu-pano d i immigrat i , de l la sp i r i tua l i tà de i mar ina i , e de l vo lcnta-r ismo in mi l le campi . E Kingston pubbl ica, cura e crea mol tedelle principali r iviste per ragazzi che f ioriscono nel periodo vit-toriano, come la celebre Boy's Own Magazine (1855-1874), lasua personale Kingston's Magazine for Boys (1859-1862) e laColonial Magazine (1849-1852), rivista quest'ultima specializza-ta in favole e avventure ambientate (talvolta solo superf icial-mente) ne l le co lonie del l ' impero br i tannico, e quindi abbondan-t i d i r i fer iment i esot ic i e p i t toreschi . 'uL ' ín teresse d i K ingston per i l mondo colonia le è mol to so l ido edè d i re t tamente co l legato a l fenomeno del l ' immigraz ione ed emi-grazione, visto che oltre che la Colonial Magazine I'autore cura

16 Oueste riviste di racconti - e non solo - pe( (a!)azz. d rette soprattutto al pubblico di 'maschietti ' , cosli-tuiscono un fenomeno editoriale in crescendo. d non secondario interesse tanto per i l Danorama letterarioe soc ia le de l l ' 800 quanto per que l lo de l p r imo quarantenn io a lmeno de l seco lo XX. Cost ru i te su l la gag l ia rdra viri le e su atti di eroismo, altruist e solitamente retÍbu tr con premi, queste rìviste veicolano in man erasot t i le , ma peru icace. un 'e t i ca compor tamenta le e un mode l lo da segu i re , p ropr i de l la cu l tu ra borghese econservatrice. l iberista e coloniale nella quale nascono. L'importanza di un'educazione rmpartita attraversoqueste r v is te e d i uno s t i le d i v i ta a cur adeguars i r i su tano ev ident i a i success iv i ideo log i de i to ta l ta i l smnovecentesch i : spesso I mode l lo sugger to . ner p r im ventenn de l '900 , è s in is t ramente s imi le a que l lo de lq iovane naz ona l is ta , pa t r io ta , ze lan te cu l lo re d i una ident r tà soc ia le e razz ia le , "super io re ' a que l la d i a l t recu l tu re . E I per ico lo de i la p ropaganda occu l ta In r i v rs te d i ques to t ipo ne l ven tenn io t ra le due guer re nonfugge a l locch io acu to e c r i t i co d i Gorge Omel l A ta l p ropos i to . s i veda i l suo "Boys Wcck i cs ' , Hor izon ,l , /a rch 1 940 success ivamente pubb l ica to in Son ia Orwe l l and lan Angus, eds . , The Co l lec ted Essays o lGeorge Orwe l l , vo lume 1 (Harmondswor th : Pengu in . 1970) . pp 503-531.

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e collabora anche a The Colonist e alla East lndian Review.lnoltre è autore di Some Suggestions for the Formation of aSystem of General Emigration and for the Disposal of Convictsín the Colonies (Suggerimenti per la creazione di un sistema dinorme per I'immígrazione e per la gestione dei detenuti nellecolonie, l84g), e sul tema coloniale t iene molte conferenze nel1849, pubblicando il manualetto How to Emígrate: or, TheBritish Colonists (Come emigrare: o, i coloni inglesi.l850).Convinto patriota, conservatore e membro della borghesiamedio-alta, Kingston rappresenta i l t ipico cittadino vittoriano,persuaso sín dalla metà del secolo della l iceità dell ' imperial ismoe della bontà del sistema economico coloniale britannico, inquesto anticipando di molt i decenni gl i scrit t i di Rudjard Kipl ing,grande cantore dell ' impero, soprattutto i l suo celebre "TheWhite Man's Burden" (1899). E' lo zelo rel igioso che muoveKingston, come muove Mary Sherwood: I 'autore si dimostraentusiasta della poli t ica coloniale britannica ed è favorevole almantenimento dell ' impero. Kingston, come molt i suoi contem-poranei, è convinto della innata superiorità razziale dei britan-nici nei confronti del le altre culture e società e veicola questeconvinzioni attraverso i racconti per ragazzí. Queste convinzio-ni, ancorché fonte di pregíudizi e indice di scarsa quali tà analít i-ca, non devono sembrare isolate o prive di un fondamento"scientif ico": infatt i , i testi di Charles Darwin sul l 'origine dellespecie, insistendo sul concetto di evoluzione, "autorizzano"l '800 vittoriano a credere in una qualche legitt imità della supe-riori tà della razza bianca nei confronti del le altre razze, e pre-supporre una qualche missione salvíf ica che i bianchi colonizza-tori devono svolgere nei confronti dei popoli colonizzati.ln questo senso, il narratore per ragazzi, I'inventore di favoled'avventura ambientate in terr i tori lontaní ed esotici, si pone loscopo esplicito di "educare I ' impero", e diviene di fatto un veroe proprio maestro dello st i le di vita e del pensíero imperiale. Diromanzo in romanzo, di favola in favola, i suoi personaggidivengono sempre di più intercambiabil i , e sono tutt i ragazzimaschi, che vivono una vita di straordinaríe avventure. Le pro-

tagoniste, le bambine o le fanciul le, ma anche le donne giovanie mature, sono l imitate al massimo e, più o meno tutte, diven-gono degli stereotipi piattí, sottolineando soprattutto le lorocaratterist iche di f igl ie, sorel le, madri e mogli.l l "maschietto", i l protagonista fanciul lo o al più adolescente, trai 12 e i l5 anni, è ovviamente I 'eroe deputato di queste storie,colui che viaggia, che vive spesso in momenti storici ben identi-f icabil i , esperimenta avventure, che in molt i casi consistono ínavventure di mare, passione e fascinazione profonde diKingston, proprio per la sua fanciullezza |rascorsa in mare traPortogallo e Inghilterra. Peter the Whaler (Peter il baleniere,185'l) è una storia che contiene un po'tutt i questi elementi cul-tural i e narrativi. l l piccolo Peter. baleniere per scelta e per puni-z ione, r iceve s in dal l ' in iz io la benediz ione del padre che g l í r icor-da, in qualunque circostanza si dovesse trovare, di tenere amente di essere un cittadino britannico e di non rinnegare lapatria. E difatt i , attraverso mil le peripezie nei mari art ici. in sce-nari meravigl iosi e mozzafiato, i l piccolo Peter si considera cometale e permette a Kingston di i l lustrare i l proprio zelo missiona-rio: infatt i , i l giudizio di Peter sugli eschimesi r isente di questosenso innato di superiorità e, presentandoli come un popoloamabile, industrioso e pacif ico, l i r i t iene menti eccellenti , aperteper poter r icevere la verità crist iana, benché sprovvist i_di qua-lunque sorta di nozione della rel igione e della divinità. l l sensodi superiorità e i l razzismo occulto non sono l imitati nei con-fronti degli eschimesi: Peter e i suoi amici sono salvati da unanave francese la quale, in seguito, r ischia di fare a sua volta nau-fragio, e si salva solo grazie al la bravitù del gruppo di Peter, pro-vett i marinai inglesi. Una volta a casa, ad un padre che lo accu-sa di essere tornato povero, Peter propone la morale diKingston, e cioè che la conoscenza di Dio, i l temere la sua giu-sta col lera e i l venerarlo nelle sue opere costituiscono i l più gran-de arricchimento che un fanciul lo possa conseguire da un'espe-

17 Curiosamente, ouesta posazione risDecchia quella dì Colombo nei confronta delle popolazioni americanequando, all ' indomani del fortuito arrivo in centroamerica, rif lette sulla cultura con la quale sta avendo con-tatto e. in una lettera ai reali di Spagna. si dice convinto della predisposizione degli "indigeni" ad essere con-vertit i . Cfr. Cristoforo Colombo, Giornale di Bordo, a cura di Rinaldo Caddeo : prefazione di GianniGranzotto. Milano: Bomoiani. 1985

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r ienza s imi le .La quasi total i tà di opere scrit ie da Kingston ri f lettono questi ele-menti comuni, come la superiorità della razza e della cul iurainglese, i l vanto e la celebrazione di aspett i t ipici del la mascori-nità, I 'amore per i l mare e per avventure spesso infarcite da epi-sodi d i v io lenza. Nel 1878, quasi a l cu lmine d i una prodig iosacarriera costel lata da una miriade di racconti per ragazzi.Kingston pubblica The Two Supercargoes: or, Adventure inSavage Africa (l due comandanti di mercantíle: o, Avvenruranell'Africa Selvaggia), opera che sottolinea ancora una volta labontà del l ' in tervento co lonia le ing lese, g íust i f icandolo su l lascorta della necessità che I 'uomo bianco cerchi di migl iorare(spesso eroicamente, con sprezzo dei pericol i a cui va incon-t ro. . . ) la sor te degl i s for tunat i ab i tant i d i una ter ra ignorante,pr iva d i i l luminazione raz ionale. l l testo è. come sempre, benaccetto dal pubblico di piccoli lettori , anche grazie al l 'abbon-danza di sorprendenti avventure e al la vitalí tà scoppiettantedel le sue pagine; ma non manca d i incontrare cr i t iche ta lvo l taanche feroci, dovute soprattutto al la superf iciale conoscenzadella geografia e della storia afr icana che I 'autore mostra diavere.Come si è detto, la popolarità e i l talento eclett ico di Kingstonsono evidenti anche nel fondare e contribuire a ríviste per ragaz-zi. E anche in queste favole e racconti è individuabile un proget-to f i lo-co lonia le e pro- imper ia l is ta che sot tende a l la narrat iva.Non solo: ne l l 'ed i ior ia le pubbl icato nel pr imo numero delKingston's Magazine fo Boys, I'autore fornisce un'idea sufficien-temente completa del senso che in tende dare a l la sua miss ionee del t ipo di audience a cui si r ivolge:II mio scopo è di darui una rivista [...] che a distanza di anni vai possiate considerarecome un vecchio amico di famíglia, quando vi troverete a confrontare la realtà dellavita sotto il sole dell'lndia, nelle foreste del Canada o degli Stati Uniti. o nelle prateried'Australia. [...] La rivista conterrà storíe ínteressanti e descrizioni di awenture eccitan-ti: e benché non sia mio intento farui ingollare informazioni e perle di saggezza, ver-rei meno al mio dovere di curatore se non approfittassi di ogni occasione per offrirvie le une e le altre.'o

Anche I 'uscita di scena di Kingston è in st i le con i l suo vivere in

l gTraduz ione d i ch i sc r ive .

modo romantico e devoto al la causa della formazione delle gio-vani generazioni: una lettera autografa, scrit ta qualche giornoprima della morte e pubblicata qualche giorno dopo, mostra lasoddisfazione di avere vissuto una vita in sintonia con i dettamtcrist iani, nel tentativo di essere stato un faro di r i ferimento per ifanciul l i vi t toriani. E un simile "testamento ídeologico" non puòche fare leva sul pubblico di piccoli lettori , decretando i l succes-so definit ivo per I 'att ivi tà di Kingston, autore di l ibri per ragazziche hanno la quali tà íntr inseca di essere al contempo una letturaeccitante e godibi le e una lezione morale sol ida e st imolante.l l successo di Kingston segue la parabola della cultura borghesevíttoriana prima ed edoardiana poi: I ' intera seconda metà delXIX secolo e i l primo quarantennio del XX sono costel lat i daristampe, nuove edizioni, e raccolte delle sue f iabe e dei suoi rac-conti per ragazzi, e i l nome di Kingston contribuisce in modosignif icativo al la letteraiura per ragazzi. in special modo al le r ivi-ste vit toriane destinate a fanciul l i di sesso maschile, sul le cui pagi-ne vengono sostenutí (talvolta proditoriamente) gl i ideali dimascolinità e I 'att i tudine imperial ista t ipica di questa letteratura

2Aper I ln îanzra.La crit ica novecentesca tende a individuare in Kingston un preci-so intento, attraverso i suoi racconti per ragazzi, a scolpire ilcarattere e i l ragionamento dei giovani borghesi. soprattutto diquel l i p iù impress ionabi l i e p iù p lag iabi l i : e a determinare I 'a t teg-giamento spir i tualmente razzista e classista della classe dir igente.funzionari e mil i tari , che gestisce I ' impero coloniale britannico.' 'qrel

che è certo è che, se da un lato è grazie a scrit tori comeKingston che si puo oggi parlare di "atteggiamento segregazioni-sta" e sessualmente discriminante nella letteratura per I ' infanzia, èanche grazie ai testi di questo autore straordinario e prol i f ico ealla sua curatela di r iviste, che oggi possediamo documenti socio-logici e antropologici di valore inestimabile per studiare in modoprofondo la creazione e la diffusione del culto idealizzato dellamascol in i tà br i tannica e del l ' imper ia l ismo ing lese, e lemento cu l -

20 A tal proposito, si veda Patrick, Brantlinger, Rule of Darkness: British Literaure and lperíalism, 1830-1914(lthaca & London: Cornell University Press, 1988).21 Si veda K. C. Laurie. " fhe Lìfe of W.H.G Kingston" , Dalhousie Review, 28: 1947: pp. 409-410.

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turale fondamentale nella letteratura per fanciui l i di sessomaschile nella società britannica tra la f ine del XIX secolo e laprima metà del XX.--

22Ralph N,4oore, i l "city magistrate" di passage to India (1924) di E.l\,4. Forster, personaggio dotalo di unarigidità mentale incredibile e di un ingiuslif icato quanlo incrollabile senso di superiorità deila cultura e deilarazza britannrca sulle culture autoctone indiane, è i l t ipico funzionario alto borghese dell 'amministrazionecoloniale dell ' impero britannico, necessario per amministrare la giustizia senza porsi tante domande e senzacredere In una possibile connessione ta razze e culture, tema tanto caro a Forster. E sembra proprio esse-re i l prototipo di cittadino britannico, cresciuto nella "public school" e nella famiglia borghese iardo-vittoria-na, educato nelle sue convinzioni di superirorrtà e spirito missionario dalla lettura dei racconti per ragazzi edelle riviste di Will iam Henry Giles Kingston.

80 B I B L I O G R A F I A

a)€ibllografia su Martha Mary Butt SheMoodSmith, Naomi Royde, Ihe State of Mind ol Mrs. Sherwood (london: Macmillan, j946).cutt, l,4argaret Nancy, sherwood and Her Books for children (London: oxford university press, r9z4)Demers, Patricia, "Mrs. Sheruood and Hesba Sîretton: The Letter and the Spirit of Evangelical Writtng ol andfor Children", pp. 129-149 in Romantícism and Chíldren's Literature in the Nineteenth-Cenlury, edited byJames Ho l t Mccavran J r . (A thens : Un ivers j ty o f Georg ia p ress , 1991) .

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