La Collina dei Morti: Brevi Informazioni sulla Necropoli di Tuvixeddu
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1
INTRODUZIONE
Ho scritto questa tesi per dare delle brevi informazioni sulla necropoli di
Tuvixeddu. Ho vissuto a Cagliari per un anno con una borsa di studio e il mio professore
di linguistica sarda, Edoardo Blasco Ferrer, nell’Università degli Studi di Cagliari, mi ha
informato di questa necropoli. Dopo esser ritornato dall'Italia, ho deciso di fare la mia tesi
di laurea sulla necropoli.
La necropoli è stata utilizzata come un cimitero da lungo tempo e da varie civiltà,
ma adesso, è un’area turistica che viene visitata da migliaia di turisti. Basti ricordare che,
il 25 Marzo 2012, la necropoli di Tuvixeddu è stata vistata da più di diecimila persone,
risultando il sito turistico più visitato fra i 670 aperti in tutta Italia, durante la Giornata
Fai di Primavera di 2012.1
In questa tesi, presenterò la necropoli e la sua importanza dal punto di visto
storico e turistico per l’Italia e la città di Cagliari. Nella prima parte, descriverò in breve
la storia e la topologia della zona, nella seconda parte mi soffermerò sui reperti
importanti trovati dagli archeologhi e infine, parlerò degli atti vandalistici, dei lavori di
restauro e esaminerò la situazione recente della necropoli.
1 Cronaca della Sardegna, Unione Sarda, 26.03.2012, http://www.unionesarda.it/articoli/articolo/259326
2
CAPITOLO PRIMO:
LA STORIA DELLA NECROPOLI E LA TOPOLOGIA DELLA ZONA
3. La topologia e l’utilizzo della zona
La necropoli di Tuvixeddu, si trova all’interno della città di Cagliari, su un colle
con lo stesso nome, nella zona tra il viale Sant’Avendrace e quello di via Is Maglias.
La zona di cimitero è caratterizzata da terreno aspro non adatto per l’agricoltura e
l’allevamento a causa dei giacimenti di roccia calcarea. La distanza tra il mare e la
necropoli è di circa 750 metri. La posizione della necropoli la rendeva una zona
importante, ma la stessa vicinanza rendeva la necropoli vulnerabile agli attacchi
invasori provenienti dal mare. Il nome Tuvixeddu significa “colle dei piccoli fori”, dal
termine sardo “tuvu” per “cavità”.2 La zona è ricca di roccia calcarea e queste rocce
sono state utilizzate per seppellirvi i morti scavando con utensili primitivi.
2 Vaxgelli, La Necropoli di Tuvixeddu, http://www.sardiniaturismo.eu/2012/05/10/la-necropoli-di-
tuvixeddu/
3
Le tombe scavate nelle rocce di calce di Tuvixeddu (Marcello Madau, 2008)3
Durante la seconda guerra mondiale, la città fu distrutta in modo grave dai
bombardamenti degli americani4, gli anziani utilizzarono le tombe come rifugio ogni
volta che gli americani bombardavano la città. Nel 1950, qualche anno dopo della
guerra, a causa della necessità di reperire materia prima a basso costo per la costruzione
e riedificazione della città di Cagliari5, si comincia ad estrarre il calcare per la
produzione di cemento e la sabbia di Is Arenas e del Poetto 6
Inizialmente, quest’area è stata usata come un cimitero dalla civiltà dei nuraghi,
poi lì sono arrivati in ordine cronologico; i fenici, i cartaginesi, i romani, i bizantini e
gli aragonesi. Queste civiltà hanno usato la zona come un cimitero ma si pensa che
3 Madau Marcello, Tuvixeddu in Premio, http://www.manifestosardo.org/tuvixeddu-in-premio/
4 Orrù Maurizio, 1943: quando Cagliari venne distrutta dalle bombe, Patria Independente, Settembre
2013 5 Legambiente Circolo “Il Grillo” di Cagliari, I Valori Paesistici del Colle Tuvixeddu - Tuvumannu,
Cagliari, 1998 6 Due spiagge importanti per l’entrata turistica di Cagliari.
4
anche la zona sia stata usata come insediamento di volta in volta, infatti esisteva uno
scalo nuragico attivo, dove i Fenici preferirono stabilire le loro dimore.7
7 Stiglitz Alfonso, Rivista di Studi Fenici, XXXV, 1 · 2007
5
CAPITOLO SECONDO:
I RESTI E LE PARTI PRINCIPALI DELLA NECROPOLI
1. Grotta della Vipera
Secondo una leggenda che viene narrata dalla popolazione locale, nel 65 d.C.
Lucio Cassio Filippo e sua moglie Atilia Pomptilla che era una nobildonna romana8,
furono esiliati in Sardegna dall’imperatore Nerone.9 Praticamente, Nerone mandò in
esilio il padre di Cassio Filippo, C. Cassio Longino e quindi suo figlio e la moglie di
suo figlio, Atilia Pomptilla.10
Poco dopo, Lucio Cassio Filippo si è ammalò in modo
grave, mentre suo marito era in fin di vita, Atilia Pomptilla, cominciò a pregare gli Dei
in una grotta per salvare suo marito. Nonostante le insistenze degli altri, Atilia
Pomptilla si rifiutava di mangiare, dopo un periodo lungo, la situazione di Lucio Cassio
Filippo migliorò ma questa volta, fu lei ad ammalarsi. Lui fece il possibile affinché suo
moglie guarisce ma sfortunamente morì.
Interno della Grotta della Vipera (Atlante del Viaggio in Sardegna, A. Della Marmora, 1840)
8 Colavitti A.M, Tronchetti Carlo, Guida Archeologica di Cagliari, Sassari, Carlo Delfino, 2003
9 Pili Angelo, Marinello Olla, Sant'Avendrace: Karalis tra Tuvixeddu e Santa Gilla, Cagliari, 1996
10 Cagliari, Grotta della Vipera,
http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=20066&v=2&c=2488&c1=2123&t=1
6
Dopo la morte di Atilia Pomptilla, Lucio Cassio fece decorare l’ingresso della
grotta e trasformò la grotta nel sepolcro di sua moglie per onorarne lo spirito. Sulle
colonne dell’ingresso, si trovano le figure di due serpenti che indicano due
amanti, Atilia Pomptilla e Lucio Cassio Filippo11
ma secondo un’altra narrazione,
questi due serpenti indicano i due Dei importanti; Iside ed Osiride.12
Francesco Accardo, La Grotta della Vipera13
11
La “Grotta della Vipera” , Materiali per il Laboratorio di Traduzione,
http://ilmaleminore.altervista.org/wp-content/uploads/2008/12/la_grotta_della_vipera_-
_materiali_per_il_laboratorio_di_traduzione.pdf 12
Grotta della Vipera, Cagliari Turismo, http://www.cagliariturismo.it/it/luoghi/i-luoghi-della-storia-
316/siti-archeologici-81/grotta-della-vipera-351 13
Accardo Francesco, La Grotta della Vipera, www.urbancenter.eu
7
Nella facciata di questo piccolo tempio mancano tuttavia le quattro colonne
scolpite nella roccia che si presume sostenessero l'architrave sul quale è incisa
un'iscrizione in onore di Atilia Pomptilla Benedicta:14
“ATILIAE L. F. POMPTILLAE MAMMEAE OPTIMAE F.
ET C. CASSIO PHILIPPO PARENTIBUS SANCTIS
L. ATILIUS FELIX CALATINUS ET M. ATILIUS REGULUS
ET L. CASSIUS LIBERIS POSTERISQUE SUIS”
Ossia;
“Ottima madre Atilia L. F. Pomptilla
E padre degno di onore C. Cassio Filippo
I figli ed i nipoti di L. Atilio Felix Calatino e
M. Atilio Regolo e L. Cassio Longino”
Brevi informazione riguardanti i loro genitori ed i nonni di questa coppia per
comprendere la loro nobiltà e importanza:
- Aulo Atilio Calatino fu un politico e militare romano che aveva combattuto durante la
Prima Guerra Punica, diventato console e poi dittatore della Repubblica romana tra il 258
a.C. e il 249 a.C. Non si sa la data esatta della sua nascita ma morì nel 216 a.C.15
14
Alberto Della Marmora, Itinerario dell’isola di Sardegna, Nuoro, Ilisso, 1997 15
Aulo Atilio Calatino, Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Aulo_Atilio_Calatino
8
- Marco Atilio Regolo fu un politico e militare romano vissuto nel III secolo a.C, l’esatta
data di nascita non è nota ma si pone attorno al 299 a.C. Fu il comandante dell’esercito
romano durante la prima parte della Prima Guerra Punica ed fu eletto console nel 267
a.C. ed è morì nel 246 a.C16
.
- Lucio Cassio Longino fu un politico romano e console. Nel 107 a.C., guidò un esercito di
circa dieci mila soldati durante le Guerre Cimbriche ed morì nel 107. a.C. combattendo in
una spedizione verso Tolosa.17
16
Marco Atilio Regolo, Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Atilio_Regolo 17
Lucio Cassio Longino, Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Lucio_Cassio_Longino
9
2. Cavità di Via Vittorio Veneto 40
La cavità, conosciuta anche come La Cavita delle Cinque Colonne, si trova in
via Vittorio Veneto, di fronte al numero civico 40. L'ampio ingresso è interamente
limitato da un doppio muro in pietra in cui sono state risparmiate delle piccole porte
non in asse fra loro. Una parte della cavità si trova su di un cono irregolare mentre
l’altra parte si trova su una superficie pianaggiante .
“L'ambiente sotterraneo nacque per attività di cava: in fase di scavo furono
risparmiati nella roccia cinque tozzi pilastri a base quadrata per conferire solidità alla
volta ed evitare crolli, mentre tracce di un sesto pilastro, eliminato successivamente,
sono riconoscibili nella volta.”18
Questa cavità non ha una forma regolare ed in origine
fu usato come un serbatoio d’acqua. Succesivamente, durante la Seconda Guerra
Mondiale, è stata riutilizzata come rifugio anti bombardamento.19
18
Comune di Cagliari, Cavità di Vittorio Veneto,
http://www.comune.cagliari.it/portale/it/scheda_sito.page;jsessionid=2EEDD9750DE8E6F58466D2B48
FD0AED6?contentId=SIT340 19
Gruppo Speleo-Archeologico “Giovanni Spano”, Manuale di Speleologia, Corso di Primo Livello,
Cagliari, 2012, pp. 70
10
Cavità di Via Vittorio Veneto, Comune di Cagliari, www.comune.cagliari.it/20
Trekking Urbano 2013 a Cagliari: nella Cavità di Via Vittorio Veneto, www.trekkingurbano.info21
20
Cavità di Via Vittorio Veneto, Comune di Cagliari, www.comune.cagliari.it 21
Trekking Urbano 2013 a Cagliari: nella Cavità di Via Vittorio Veneto, www.trekkingurbano.info
11
3. Tomba dell’Ureo
Il termine “Ureo” deriva dal greco ma il termine viene dalla parola egiziana
“iaret”, cioé “la femmina che si impenna”. Nella figura, un cobra mostra il suo potere
alzando la sua testa.22
Questo cobra rappresenta il potere del faraone, il cobra egiziano
ha un veleno che si conta come uno dei più tossico di tutte le specie della famiglia
elapidae.23
Il cobra, a causa della sua natura, è un animale molto pacifico, raramente attacca
senza una provocazione ma quando il cobra viene provocato, la conseguenza sarà
mortale. Alla luce di queste informazioni, il cobra egiziano è divenuto il simbolo del
potere del faraone.
Il serpente sacro dell’ureo. (dalla ricerca di Joan Ann Lansbarry)
22
Lansbarry, Joan Ann, Research Paper: Egyptian Serpent Power,
http://www.joanannlansberry.com/other/s-power2.pdf 23
Egyptian Cobra, en.wikipedia.org
12
La tomba dell’ureo è un resto archeologico molto prezioso. Si trova in una
camera nel sottosuolo, per raggiungerla, si deve passare tra dei labirinti. La tomba
dell’ureo, prende il suo nome dalla figura principale del fregio dipinto, un serpente
cobra alato con globo solare sulla fronte.24
Particolare dell’affresco della tomba dell’Ureo, www.canino.info25
24
Cagliari, Città fenicio-punico di Karaly, www.sardegnacultura.it 25
Particolare dell’affresco della tomba dell’Ureo, www.canino.info
13
4. Tomba di Guerriero
Questa tomba si chiama anche “la tomba di Sid”.26
In un fregio si trova
l’immagine di un guerriero armato di lancia.27
Questa tomba contiene il sepolcro di
Babai, il progenitore dei sardi e Babai chiamato “Sid” dai punici, “Sid Addir” dai
carteginesi e dalla civiltà dei nuraghi e “Sardus Pater” dai romani. In breve, Babai è
stato accettato come un dio da coloro i quali hanno vissuto in Sardegna.
Bronzetto raffigurante Sardus Pater, it.wikipedia.org28
26
Zucca Raimondo, Il Tempio di Antas, Sassari, Carlo Delfino, 1989 27
Colavitti, A.M, Tronchetti, Carlo, Guida Archeologica di Cagliari, Sassari, Carlo Delfino, 2003 28
Bronzetto raffigurante Sardus Pater, it.wikipedia.org
14
“Di particolare bellezza la tomba detta del Guerriero, che presenta decorazioni
abbastanza ben conservate e complesse come la tomba dell’ureo. La tomba del
Guerriero presenta nella parte alta fregi con cerchi rossi e azzurri sostenuti da pilastri
con capitelli a volute.”29
Le tre nicchie scavate all'interno della camera, decorate a
losanghe rosse e azzurre, all'interno recano tre betili sacri affiancati.30
“In una delle
pareti laterali compare la figura di un combattente barbuto a petto nudo e con elmo
crestato colto nell'atto di scagliare una lancia contro un nemico o un animale non
raffigurati. Le ipotesi più accreditate di interpretazione sono un'allegoria della caccia o
della guerra.”31
29
Necropoli di Tuvixeddu, www.anfiteatroromano.nubila.it 30
Colavitti A.M., Tronchetti C., Guida archeologica di Cagliari, collana “Sardegna archeologica. Guide e
Itinerari”, Sassari, Delfino, 2003 31
Regione Autonoma della Sardegna, Età fenicio – punica, www.regione.sardegna.it
15
5. Tomba di Rubellio
“Il colombario di Rubellio ha pianta quadrangolare, vi si accede mediante sei
gradini semicircolari.”32
All'interno tre nicchie per contenere le urne cinerarie e sotto
alle quali si trova gli spazi per mostrare gli effetti personali dei morti. Primo di
Ottocento, questi spazzi che dovevano contenerle erano vuoti, né la letteratura ha
ricordo delle tre urne cinerarie che vi erano ospitate. Il nome di Rubellio, e la dedica a
sé e alle sue due mogli33
, compare su un'iscrizione incisa al di sopra della porta e
racchiusa da una irregolare cornice.
Colombario di Rubellio nell’area sepolcrale di Tuvixeddu, www.sardegnadigitallibrary.it34
32 Tuvixeddu: I lavori soprintendenza sul lato sud del colle, Unione Sarda,
http://www.sardegna.beniculturali.it/getFile.php?id=4586 33
Tomba di Rubellio Oggi il Via ai Lavori di Restauro, Sardegna Quotidiano,
www.comunecagliarinews.it 34
Colombario di Rubellio nell’area sepolcrale di Tuvixeddu, www.sardegnadigitallibrary.it
16
Quest’iscrizione all’ingresso della tomba, su un muro di calce;
“Qui legis hunc titulum mortalem te esse memento.”
Ossia:
“Tu che leggi questa lapide ricordati che sei mortale.”35
Quest’iscrizione è un promemoria che invita i visitatori a vivere senza arroganza
e in umiltà. Nonostante il titolo, il potere burocratico e fisico, la ricchezza, la salute e
l’intelligenza, il fine è lo stesso per ognuno. Per esempio; Nerone, Cesare, Maometto II
(Fatih Sultan Mehmet), Giuseppe Garibaldi o Mustafa Kemal Atatürk tutti sono andati
sotto terra, neanche loro sono riusciti a scappare dalla morte. Nella cultura turca, esiste
un detto simile che dice “ogni creatura vivente assaggierà la morte”.
Epigrafe dalla tomba di Rubellio, www.catelepton.altervista.it36
35
Corona Francesco, Guida di Cagliari, Bergamo, 1894, pp 13-14 36
Epigrafe dalla tomba di Rubellio, www.catelepton.altervista.it
17
6. Le altre tombe importanti di Tuvixeddu37
a. Tomba n.5
Durante la ripulitura del pozzo della tomba n.5 furono trovati alcuni oggetti ed
uno scheletro. La cosa interessante, alcuni oggetti erano messi in prossimità della testa e
altri vicino ai piedi. Non si sa la esatta posizione degli oggetti ma è possibile che fossero
mossi in un ordine prendendo in considerazione l’importanza degli oggetti, riguardante i
valori sociali. Purtruppo, non abbiamo abbastanza informazioni della vita sociale dei
punici che hanno vissuto sul colle di Tuvixeddu.
Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu, Il corredo della tomba n. 5
37
Informazioni e foto tratte da Salvi Donatello, Tuvixeddu Tomba su Tomba, Cagliari, Museo
Archeologico Nazionale, 1998
18
b. Tombe n.7 & n.8
Durante la ripulitura di queste due tombe, sono state trovate due urne che
contenevano i resti di defunti incinerati. Queste due urne sono i resti importanti dal
punto di visto archeologico e storico per comprendere le tradizioni delle civiltà che
hanno usato la zona come un cimitero.
Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu, Urne cinerarie di Tomba n.7 e Tomba n.8
19
c. Tomba n.10
È una tomba a pozzo. Quando è stata scoperta la camera, dove si trova la tomba
n.10, gli archeologhi hanno trovato gli strumenti antichi della vita quotidiana e i gioielli
ben conservati. Questi resti vengono considerati come risalenti all’età dei punici.38
Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu in alto: La tomba 10 al momento dell’apertura, in basso: Parte
del corredo della tomba n.10
21
d. Tomba n.36
Nella tomba n. 36 sono stati ritrovati i resti di uno scheletro e queste anforette a
spalla carenata.
Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu, Il corredo della tomba n.3639
39
Informazioni e foto tratte da Salvi Donatello, Tuvixeddu Tomba su Tomba, Cagliari, Museo
Archeologico Nazionale, 1998
22
TUVIXEDDU NEI MEDIA ITALIANI E IL VANDALISMO
1. L’importanza data dalla comunità italiana a Tuvixeddu
La necropoli di Tuvixeddu è sempre stato una zona importante dal punto di
visto archeologico e storico. La zona è stata utilizzata come un cimitero da molte
società nell’età antica, per questo motivo contiene numerosi resti che possono
illuminare le parti oscure della storia. Grazie agli archeologhi, i giornalisti ed i
personaggi coraggiosi come Giovanni Spano, Alfonso Stiglitz, Carlo Tronchetti, Piero
Bartolini, Marcello Polastri e gli altri, il colle di Tuvixeddu ha finalmente guadagnato
valore.
Prima dell’inizio dei lavori ufficiali del restauro e del risanamento conservativo
che sono stati iniziati dal Comune di Cagliari, la comunità italiana non era molto
informata di Tuvixeddu. La popolazione locale racconta che il colle era già popolare
per i giovani e veniva usato come un mondezzaio o un luogo da bere alcolici,
consumare droga oppure passare la notte per i senzatetti. Possiamo vedere nei media
che i resti storici sono stati vandalizzati e rubati per anni lunghi a causa di mancanza di
sorveglianza, ancora è possibile vedere queste notizie del vandalismo sul colle ma
rispetto agli anni passati, la situazione sta migliorando grazie all’aumento di coscienza
e consapevolezza.
Ora, la Necropoli di Tuvixeddu non più zona abbandonata, attıra un grande
volume di turisti e batte i ricordi dei numeri di visitatori. Nel 2012, il numero dei turisti
che hanno visitato il sito, normalmente chiuso a causa degli ostacoli burocratici, è stato
di oltre 10 mila durante la Giornata Fai di Primavera di 2012.40
40
Corriera della Sera, Fai oltre 600 mila visitatori il record al sito di Tuvixeddu,
http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/26/Fai_oltre_600_mila_visitatori_co_8_120326049.shtml
23
2. Il vandalismo e le attività dei tombaroli
Il danneggiamento dei resti storici sul colle di Tuvixeddu è stato iniziato con la
costruzione della fabbrica di calce della Società Italcementi di Bergamo ed i
bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Poi, è continuata con i lavori
residenziali e urbanistici. Una famosa archeologa Donatella Salvi, dice che “la zona
veniva usata come un cimitero delle macchine prima di lavori archeologici sono stati
iniziati e era in un totale stato di abbandono e degrado.”.41
Ma dopo che i lavori
residenziali e urbanistici sono stati sospesi, il salto è stato eccezionale.
Gli edifici intorno alla zona archeologica, Legambiente Sardegna, www.chilometrando.org42
41 Lutzu, Barbara, Il Ducato, 27/04/2012, http://ifg.uniurb.it/static/lavori-fine-corso-
2012/lutzu/index.html 42
Gli edifici intorno alla zona archeologica, Legambiente Sardegna, www.chilometrando.org
24
La minaccia sul colle esiste ancora a causa dei vandali che danneggiano i resti
con le scritte a spray. Nello stesso tempo, le anfore, i bicchieri, i portaprofumi, le armi,
le monete, i gioielli e gli altri oggetti numerosi sono stati portati via dai tombaroli.
Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu, Atti di vandalismo su tombe puniche,
https://gruppodinterventogiuridicoweb.files.wordpress.com/2012/02/vandalismo_tuvixeddu.jpg43
43
Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu, Atti di vandalismo su tombe puniche,
https://gruppodinterventogiuridicoweb.files.wordpress.com/2012/02/vandalismo_tuvixeddu.jpg
25
CONCLUSIONE
Lo scopo della tesi è attirare l’attenzione sulla Necropoli di Tuvixeddu che è
stata sottovalutata dalla comunità italiana. Durante lo studio, ho usato i libri degli
studiosi e degli scrittori. Anche ho utilizzato qualche articolo giornalistico e manuale
introduttivo del turismo e dell’archeologia. Dopo aver vissuto a Cagliari per un anno,
ho realizzato che la gente sarda ed anche cagliaritana non ha nessun’idea di questo sito.
Non è facile trovare molte informazioni sulla Necropoli di Tuvixeddu e ho deciso di
cominciare uno studio per dare brevi informazioni a chi ha l’interesse di visitare questa
zona.
Durante lo studio, ho vissuto la difficoltà di ottenere le fonti di informazione
sulla Necropoli di Tuvixeddu dal punto di visto turistico. È possibile trovare qualche
fonte archeologica scritta in un linguaggio ad alto livello e pieno dei termini
archeologici, ma non era utile per questo progetto. Per questo motivo, dovevo utilizzare
le informazioni utili e corrette che avevo trovato su internet.
Considerando la storia e la ricchezza storica della Necropoli di Tuvixeddu, si
può dire che è una zona piena di patrimoni. Come le altre necropoli nel mondo,
dobbiamo valorizzare e conservare questa zona. L’istruzione è la cosa più importante
per creare una coscienza per rendere la gente più rispettosa dei valori nazionali e
sociali. Dall’infazia, si deve insegnare alle persone che da solo il passato comune può
servire al futuro della nazione.
26
A mio parere, il Comune di Cagliari ed il governo italiano devono lavorare per
far inserire la Necropoli di Tuvixeddu nella “Lista dei Patrimoni dell’Umanità”
trovando una qualche via per superare gli ostacoli burocratici. I vandali ed i tombaroli
possono introdursi a causa della situazione del sito. Finché il sito rimane abbandonato,
sarà la vittima delle azioni vandalistiche. Per questo motivo, si dovrebbe aprire il sito
alle visite turistiche e fare le pubblicità nei media. In breve, si deve far capire alla gente
che i monumenti e i patrimoni degli antenati portano entrate e attirano interesse per il
paese. Dobbiamo conservare queste bellezze per il nostro futuro e quello delle
generazioni future. È il nostro dovere.
27
ALLEGATI
IMMAGINI DI ALCUNI REPERTI44
44 Salvi Donatello, Tuvixeddu Tomba su Tomba, Cagliari, Museo Archeologico Nazionale, 1998
29
Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu, Un’altro corredo della tomba n.545
45
Foto tratte da Salvi Donatello, Tuvixeddu Tomba su Tomba, Cagliari, Museo Archeologico Nazionale,
1998
30
Bibliografia
Chessa Ignazia e Tronchetti Carlo, Dall’area di via Brenta, Carlo Delfino, 2002
Colavitti, A.M, Tronchetti, Carlo, Guida Archeologica di Cagliari, Sassari, Carlo
Delfino, 2003
Copparoni Roberto e Polastri Marcello, Tuvixeddu Vive, Cagliari, Artigianarte, 2006
Corona, Francesco, Guida di Cagliari, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, 1894
Della Marmora, Alberto, Itinerario dell’isola di Sardegna, Nuoro, Ilisso, 1997
Giorgio Todde, Tuvixeddu, in AA.VV., Cagliari città leggibile. La città raccontata dagli
scrittori, Cagliari, Miele Amaro, 2008
Gruppo Speleo-Archeologico “Giovanni Spano”, Manuale di Speleologia, Corso di
Primo Livello, Cagliari, 2012
Legambiente Circolo “Il Grillo” di Cagliari, I Valori Paesistici del Colle Tuvixeddu -
Tuvumannu, Cagliari, Legambiente Circolo Il Grillo Cagliari, 1998
Pili Angelo, Marinello Olla, Sant'Avendrace: Karalis tra Tuvixeddu e Santa Gilla,
Cagliari, 1996
Salvi Donatella, Cagliari, Tuvixeddu – Quartucciu, Pill’e Matta. Notizie da due
necropoli puniche, Congresso Internazionale degli studi su fenicia e punica, Lisbona,
AM&D Edizioni, 2005
Salvi Donatello, Tuvixeddu Tomba su Tomba, Cagliari, Museo Archeologico
Nazionale, 1998
Stiglitz Alfonso, Rivista di Studi Fenici, XXXV, 1, Cagliari, F. Serra Editore, 2007
Tronchetti Carlo, Atlante della Sardegna Fenicia e Punica “Sardo”, Sassari, Chiarella,
1990
Zucca Raimondo, Il Tempio di Antas, Sassari, Carlo Delfino, 1989
31
I SITI WEB:
www.ArchivioStorico.Corriere.it (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.archiviostorico.corriere.it
www.AnfiteatroRomano.Nubila.it (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.anfiteatroromano.nubila.it
www.CagliariTurismo.it (Internet),
Disponibile all’indirizzo: http://www.cagliariturismo.it
www.Canino.info (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.canino.info
www.Chilometrando.org (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.chilometrando.org
www.Comune.Cagliari.it (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.comune.cagliari.it
www.ComuneCagliariNews.it
Disponibile all’indirizzo: http://www.comunecagliarinews.it
www.GruppoDInterventoGiuridicoWeb.com
Disponibile all’indirizzo: http://www.gruppodinterventogiuridicoweb.com
www.JoanAnnLansberry.com (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.joanannlansberry.com
www.Regione.Sardegna.it (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.regione.sardegna.it
www.Sardegna.BeniCulturali.it (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.sardegna.beniculturali.it
www.SardegnaCultura.it (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.sardegnacultura.it
www.SardegnaDigitalLibrary.it (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.sardegnadigitallibrary.it
www.SardiniaTurismo.eu (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.sardiniaturismo.eu
32
www.TrekkingUrbano.info (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.trekkingurbano.info
www.UnioneSarda.it (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.unionesarda.it
www.UniUrb.it (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.uniurb.it
www.UrbanCenter.it (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://www.urbancenter.it
www.Wikipedia.it (Internet)
Disponibile all’indirizzo: http://wikipedia.it