La Collina dei Morti: Brevi Informazioni sulla Necropoli di Tuvixeddu

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1 INTRODUZIONE Ho scritto questa tesi per dare delle brevi informazioni sulla necropoli di Tuvixeddu. Ho vissuto a Cagliari per un anno con una borsa di studio e il mio professore di linguistica sarda, Edoardo Blasco Ferrer, nell’Università degli Studi di Cagliari, mi ha informato di questa necropoli. Dopo esser ritornato dall'Italia, ho deciso di fare la mia tesi di laurea sulla necropoli. La necropoli è stata utilizzata come un cimitero da lungo tempo e da varie civiltà, ma adesso, è un’area turistica che viene visitata da migliaia di turisti. Basti ricordare che, il 25 Marzo 2012, la necropoli di Tuvixeddu è stata vistata da più di diecimila persone, risultando il sito turistico più visitato fra i 670 aperti in tutta Italia, durante la Giornata Fai di Primavera di 2012. 1 In questa tesi, presenterò la necropoli e la sua importanza dal punto di visto storico e turistico per l’Italia e la città di Cagliari. Nella prima parte, descriverò in breve la storia e la topologia della zona, nella seconda parte mi soffermerò sui reperti importanti trovati dagli archeologhi e infine, parlerò degli atti vandalistici, dei lavori di restauro e esaminerò la situazione recente della necropoli. 1 Cronaca della Sardegna, Unione Sarda, 26.03.2012, http://www.unionesarda.it/articoli/articolo/259326

Transcript of La Collina dei Morti: Brevi Informazioni sulla Necropoli di Tuvixeddu

1

INTRODUZIONE

Ho scritto questa tesi per dare delle brevi informazioni sulla necropoli di

Tuvixeddu. Ho vissuto a Cagliari per un anno con una borsa di studio e il mio professore

di linguistica sarda, Edoardo Blasco Ferrer, nell’Università degli Studi di Cagliari, mi ha

informato di questa necropoli. Dopo esser ritornato dall'Italia, ho deciso di fare la mia tesi

di laurea sulla necropoli.

La necropoli è stata utilizzata come un cimitero da lungo tempo e da varie civiltà,

ma adesso, è un’area turistica che viene visitata da migliaia di turisti. Basti ricordare che,

il 25 Marzo 2012, la necropoli di Tuvixeddu è stata vistata da più di diecimila persone,

risultando il sito turistico più visitato fra i 670 aperti in tutta Italia, durante la Giornata

Fai di Primavera di 2012.1

In questa tesi, presenterò la necropoli e la sua importanza dal punto di visto

storico e turistico per l’Italia e la città di Cagliari. Nella prima parte, descriverò in breve

la storia e la topologia della zona, nella seconda parte mi soffermerò sui reperti

importanti trovati dagli archeologhi e infine, parlerò degli atti vandalistici, dei lavori di

restauro e esaminerò la situazione recente della necropoli.

1 Cronaca della Sardegna, Unione Sarda, 26.03.2012, http://www.unionesarda.it/articoli/articolo/259326

2

CAPITOLO PRIMO:

LA STORIA DELLA NECROPOLI E LA TOPOLOGIA DELLA ZONA

3. La topologia e l’utilizzo della zona

La necropoli di Tuvixeddu, si trova all’interno della città di Cagliari, su un colle

con lo stesso nome, nella zona tra il viale Sant’Avendrace e quello di via Is Maglias.

La zona di cimitero è caratterizzata da terreno aspro non adatto per l’agricoltura e

l’allevamento a causa dei giacimenti di roccia calcarea. La distanza tra il mare e la

necropoli è di circa 750 metri. La posizione della necropoli la rendeva una zona

importante, ma la stessa vicinanza rendeva la necropoli vulnerabile agli attacchi

invasori provenienti dal mare. Il nome Tuvixeddu significa “colle dei piccoli fori”, dal

termine sardo “tuvu” per “cavità”.2 La zona è ricca di roccia calcarea e queste rocce

sono state utilizzate per seppellirvi i morti scavando con utensili primitivi.

2 Vaxgelli, La Necropoli di Tuvixeddu, http://www.sardiniaturismo.eu/2012/05/10/la-necropoli-di-

tuvixeddu/

3

Le tombe scavate nelle rocce di calce di Tuvixeddu (Marcello Madau, 2008)3

Durante la seconda guerra mondiale, la città fu distrutta in modo grave dai

bombardamenti degli americani4, gli anziani utilizzarono le tombe come rifugio ogni

volta che gli americani bombardavano la città. Nel 1950, qualche anno dopo della

guerra, a causa della necessità di reperire materia prima a basso costo per la costruzione

e riedificazione della città di Cagliari5, si comincia ad estrarre il calcare per la

produzione di cemento e la sabbia di Is Arenas e del Poetto 6

Inizialmente, quest’area è stata usata come un cimitero dalla civiltà dei nuraghi,

poi lì sono arrivati in ordine cronologico; i fenici, i cartaginesi, i romani, i bizantini e

gli aragonesi. Queste civiltà hanno usato la zona come un cimitero ma si pensa che

3 Madau Marcello, Tuvixeddu in Premio, http://www.manifestosardo.org/tuvixeddu-in-premio/

4 Orrù Maurizio, 1943: quando Cagliari venne distrutta dalle bombe, Patria Independente, Settembre

2013 5 Legambiente Circolo “Il Grillo” di Cagliari, I Valori Paesistici del Colle Tuvixeddu - Tuvumannu,

Cagliari, 1998 6 Due spiagge importanti per l’entrata turistica di Cagliari.

4

anche la zona sia stata usata come insediamento di volta in volta, infatti esisteva uno

scalo nuragico attivo, dove i Fenici preferirono stabilire le loro dimore.7

7 Stiglitz Alfonso, Rivista di Studi Fenici, XXXV, 1 · 2007

5

CAPITOLO SECONDO:

I RESTI E LE PARTI PRINCIPALI DELLA NECROPOLI

1. Grotta della Vipera

Secondo una leggenda che viene narrata dalla popolazione locale, nel 65 d.C.

Lucio Cassio Filippo e sua moglie Atilia Pomptilla che era una nobildonna romana8,

furono esiliati in Sardegna dall’imperatore Nerone.9 Praticamente, Nerone mandò in

esilio il padre di Cassio Filippo, C. Cassio Longino e quindi suo figlio e la moglie di

suo figlio, Atilia Pomptilla.10

Poco dopo, Lucio Cassio Filippo si è ammalò in modo

grave, mentre suo marito era in fin di vita, Atilia Pomptilla, cominciò a pregare gli Dei

in una grotta per salvare suo marito. Nonostante le insistenze degli altri, Atilia

Pomptilla si rifiutava di mangiare, dopo un periodo lungo, la situazione di Lucio Cassio

Filippo migliorò ma questa volta, fu lei ad ammalarsi. Lui fece il possibile affinché suo

moglie guarisce ma sfortunamente morì.

Interno della Grotta della Vipera (Atlante del Viaggio in Sardegna, A. Della Marmora, 1840)

8 Colavitti A.M, Tronchetti Carlo, Guida Archeologica di Cagliari, Sassari, Carlo Delfino, 2003

9 Pili Angelo, Marinello Olla, Sant'Avendrace: Karalis tra Tuvixeddu e Santa Gilla, Cagliari, 1996

10 Cagliari, Grotta della Vipera,

http://www.sardegnacultura.it/j/v/253?s=20066&v=2&c=2488&c1=2123&t=1

6

Dopo la morte di Atilia Pomptilla, Lucio Cassio fece decorare l’ingresso della

grotta e trasformò la grotta nel sepolcro di sua moglie per onorarne lo spirito. Sulle

colonne dell’ingresso, si trovano le figure di due serpenti che indicano due

amanti, Atilia Pomptilla e Lucio Cassio Filippo11

ma secondo un’altra narrazione,

questi due serpenti indicano i due Dei importanti; Iside ed Osiride.12

Francesco Accardo, La Grotta della Vipera13

11

La “Grotta della Vipera” , Materiali per il Laboratorio di Traduzione,

http://ilmaleminore.altervista.org/wp-content/uploads/2008/12/la_grotta_della_vipera_-

_materiali_per_il_laboratorio_di_traduzione.pdf 12

Grotta della Vipera, Cagliari Turismo, http://www.cagliariturismo.it/it/luoghi/i-luoghi-della-storia-

316/siti-archeologici-81/grotta-della-vipera-351 13

Accardo Francesco, La Grotta della Vipera, www.urbancenter.eu

7

Nella facciata di questo piccolo tempio mancano tuttavia le quattro colonne

scolpite nella roccia che si presume sostenessero l'architrave sul quale è incisa

un'iscrizione in onore di Atilia Pomptilla Benedicta:14

“ATILIAE L. F. POMPTILLAE MAMMEAE OPTIMAE F.

ET C. CASSIO PHILIPPO PARENTIBUS SANCTIS

L. ATILIUS FELIX CALATINUS ET M. ATILIUS REGULUS

ET L. CASSIUS LIBERIS POSTERISQUE SUIS”

Ossia;

“Ottima madre Atilia L. F. Pomptilla

E padre degno di onore C. Cassio Filippo

I figli ed i nipoti di L. Atilio Felix Calatino e

M. Atilio Regolo e L. Cassio Longino”

Brevi informazione riguardanti i loro genitori ed i nonni di questa coppia per

comprendere la loro nobiltà e importanza:

- Aulo Atilio Calatino fu un politico e militare romano che aveva combattuto durante la

Prima Guerra Punica, diventato console e poi dittatore della Repubblica romana tra il 258

a.C. e il 249 a.C. Non si sa la data esatta della sua nascita ma morì nel 216 a.C.15

14

Alberto Della Marmora, Itinerario dell’isola di Sardegna, Nuoro, Ilisso, 1997 15

Aulo Atilio Calatino, Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Aulo_Atilio_Calatino

8

- Marco Atilio Regolo fu un politico e militare romano vissuto nel III secolo a.C, l’esatta

data di nascita non è nota ma si pone attorno al 299 a.C. Fu il comandante dell’esercito

romano durante la prima parte della Prima Guerra Punica ed fu eletto console nel 267

a.C. ed è morì nel 246 a.C16

.

- Lucio Cassio Longino fu un politico romano e console. Nel 107 a.C., guidò un esercito di

circa dieci mila soldati durante le Guerre Cimbriche ed morì nel 107. a.C. combattendo in

una spedizione verso Tolosa.17

16

Marco Atilio Regolo, Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Atilio_Regolo 17

Lucio Cassio Longino, Wikipedia, http://it.wikipedia.org/wiki/Lucio_Cassio_Longino

9

2. Cavità di Via Vittorio Veneto 40

La cavità, conosciuta anche come La Cavita delle Cinque Colonne, si trova in

via Vittorio Veneto, di fronte al numero civico 40. L'ampio ingresso è interamente

limitato da un doppio muro in pietra in cui sono state risparmiate delle piccole porte

non in asse fra loro. Una parte della cavità si trova su di un cono irregolare mentre

l’altra parte si trova su una superficie pianaggiante .

“L'ambiente sotterraneo nacque per attività di cava: in fase di scavo furono

risparmiati nella roccia cinque tozzi pilastri a base quadrata per conferire solidità alla

volta ed evitare crolli, mentre tracce di un sesto pilastro, eliminato successivamente,

sono riconoscibili nella volta.”18

Questa cavità non ha una forma regolare ed in origine

fu usato come un serbatoio d’acqua. Succesivamente, durante la Seconda Guerra

Mondiale, è stata riutilizzata come rifugio anti bombardamento.19

18

Comune di Cagliari, Cavità di Vittorio Veneto,

http://www.comune.cagliari.it/portale/it/scheda_sito.page;jsessionid=2EEDD9750DE8E6F58466D2B48

FD0AED6?contentId=SIT340 19

Gruppo Speleo-Archeologico “Giovanni Spano”, Manuale di Speleologia, Corso di Primo Livello,

Cagliari, 2012, pp. 70

10

Cavità di Via Vittorio Veneto, Comune di Cagliari, www.comune.cagliari.it/20

Trekking Urbano 2013 a Cagliari: nella Cavità di Via Vittorio Veneto, www.trekkingurbano.info21

20

Cavità di Via Vittorio Veneto, Comune di Cagliari, www.comune.cagliari.it 21

Trekking Urbano 2013 a Cagliari: nella Cavità di Via Vittorio Veneto, www.trekkingurbano.info

11

3. Tomba dell’Ureo

Il termine “Ureo” deriva dal greco ma il termine viene dalla parola egiziana

“iaret”, cioé “la femmina che si impenna”. Nella figura, un cobra mostra il suo potere

alzando la sua testa.22

Questo cobra rappresenta il potere del faraone, il cobra egiziano

ha un veleno che si conta come uno dei più tossico di tutte le specie della famiglia

elapidae.23

Il cobra, a causa della sua natura, è un animale molto pacifico, raramente attacca

senza una provocazione ma quando il cobra viene provocato, la conseguenza sarà

mortale. Alla luce di queste informazioni, il cobra egiziano è divenuto il simbolo del

potere del faraone.

Il serpente sacro dell’ureo. (dalla ricerca di Joan Ann Lansbarry)

22

Lansbarry, Joan Ann, Research Paper: Egyptian Serpent Power,

http://www.joanannlansberry.com/other/s-power2.pdf 23

Egyptian Cobra, en.wikipedia.org

12

La tomba dell’ureo è un resto archeologico molto prezioso. Si trova in una

camera nel sottosuolo, per raggiungerla, si deve passare tra dei labirinti. La tomba

dell’ureo, prende il suo nome dalla figura principale del fregio dipinto, un serpente

cobra alato con globo solare sulla fronte.24

Particolare dell’affresco della tomba dell’Ureo, www.canino.info25

24

Cagliari, Città fenicio-punico di Karaly, www.sardegnacultura.it 25

Particolare dell’affresco della tomba dell’Ureo, www.canino.info

13

4. Tomba di Guerriero

Questa tomba si chiama anche “la tomba di Sid”.26

In un fregio si trova

l’immagine di un guerriero armato di lancia.27

Questa tomba contiene il sepolcro di

Babai, il progenitore dei sardi e Babai chiamato “Sid” dai punici, “Sid Addir” dai

carteginesi e dalla civiltà dei nuraghi e “Sardus Pater” dai romani. In breve, Babai è

stato accettato come un dio da coloro i quali hanno vissuto in Sardegna.

Bronzetto raffigurante Sardus Pater, it.wikipedia.org28

26

Zucca Raimondo, Il Tempio di Antas, Sassari, Carlo Delfino, 1989 27

Colavitti, A.M, Tronchetti, Carlo, Guida Archeologica di Cagliari, Sassari, Carlo Delfino, 2003 28

Bronzetto raffigurante Sardus Pater, it.wikipedia.org

14

“Di particolare bellezza la tomba detta del Guerriero, che presenta decorazioni

abbastanza ben conservate e complesse come la tomba dell’ureo. La tomba del

Guerriero presenta nella parte alta fregi con cerchi rossi e azzurri sostenuti da pilastri

con capitelli a volute.”29

Le tre nicchie scavate all'interno della camera, decorate a

losanghe rosse e azzurre, all'interno recano tre betili sacri affiancati.30

“In una delle

pareti laterali compare la figura di un combattente barbuto a petto nudo e con elmo

crestato colto nell'atto di scagliare una lancia contro un nemico o un animale non

raffigurati. Le ipotesi più accreditate di interpretazione sono un'allegoria della caccia o

della guerra.”31

29

Necropoli di Tuvixeddu, www.anfiteatroromano.nubila.it 30

Colavitti A.M., Tronchetti C., Guida archeologica di Cagliari, collana “Sardegna archeologica. Guide e

Itinerari”, Sassari, Delfino, 2003 31

Regione Autonoma della Sardegna, Età fenicio – punica, www.regione.sardegna.it

15

5. Tomba di Rubellio

“Il colombario di Rubellio ha pianta quadrangolare, vi si accede mediante sei

gradini semicircolari.”32

All'interno tre nicchie per contenere le urne cinerarie e sotto

alle quali si trova gli spazi per mostrare gli effetti personali dei morti. Primo di

Ottocento, questi spazzi che dovevano contenerle erano vuoti, né la letteratura ha

ricordo delle tre urne cinerarie che vi erano ospitate. Il nome di Rubellio, e la dedica a

sé e alle sue due mogli33

, compare su un'iscrizione incisa al di sopra della porta e

racchiusa da una irregolare cornice.

Colombario di Rubellio nell’area sepolcrale di Tuvixeddu, www.sardegnadigitallibrary.it34

32 Tuvixeddu: I lavori soprintendenza sul lato sud del colle, Unione Sarda,

http://www.sardegna.beniculturali.it/getFile.php?id=4586 33

Tomba di Rubellio Oggi il Via ai Lavori di Restauro, Sardegna Quotidiano,

www.comunecagliarinews.it 34

Colombario di Rubellio nell’area sepolcrale di Tuvixeddu, www.sardegnadigitallibrary.it

16

Quest’iscrizione all’ingresso della tomba, su un muro di calce;

“Qui legis hunc titulum mortalem te esse memento.”

Ossia:

“Tu che leggi questa lapide ricordati che sei mortale.”35

Quest’iscrizione è un promemoria che invita i visitatori a vivere senza arroganza

e in umiltà. Nonostante il titolo, il potere burocratico e fisico, la ricchezza, la salute e

l’intelligenza, il fine è lo stesso per ognuno. Per esempio; Nerone, Cesare, Maometto II

(Fatih Sultan Mehmet), Giuseppe Garibaldi o Mustafa Kemal Atatürk tutti sono andati

sotto terra, neanche loro sono riusciti a scappare dalla morte. Nella cultura turca, esiste

un detto simile che dice “ogni creatura vivente assaggierà la morte”.

Epigrafe dalla tomba di Rubellio, www.catelepton.altervista.it36

35

Corona Francesco, Guida di Cagliari, Bergamo, 1894, pp 13-14 36

Epigrafe dalla tomba di Rubellio, www.catelepton.altervista.it

17

6. Le altre tombe importanti di Tuvixeddu37

a. Tomba n.5

Durante la ripulitura del pozzo della tomba n.5 furono trovati alcuni oggetti ed

uno scheletro. La cosa interessante, alcuni oggetti erano messi in prossimità della testa e

altri vicino ai piedi. Non si sa la esatta posizione degli oggetti ma è possibile che fossero

mossi in un ordine prendendo in considerazione l’importanza degli oggetti, riguardante i

valori sociali. Purtruppo, non abbiamo abbastanza informazioni della vita sociale dei

punici che hanno vissuto sul colle di Tuvixeddu.

Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu, Il corredo della tomba n. 5

37

Informazioni e foto tratte da Salvi Donatello, Tuvixeddu Tomba su Tomba, Cagliari, Museo

Archeologico Nazionale, 1998

18

b. Tombe n.7 & n.8

Durante la ripulitura di queste due tombe, sono state trovate due urne che

contenevano i resti di defunti incinerati. Queste due urne sono i resti importanti dal

punto di visto archeologico e storico per comprendere le tradizioni delle civiltà che

hanno usato la zona come un cimitero.

Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu, Urne cinerarie di Tomba n.7 e Tomba n.8

19

c. Tomba n.10

È una tomba a pozzo. Quando è stata scoperta la camera, dove si trova la tomba

n.10, gli archeologhi hanno trovato gli strumenti antichi della vita quotidiana e i gioielli

ben conservati. Questi resti vengono considerati come risalenti all’età dei punici.38

Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu in alto: La tomba 10 al momento dell’apertura, in basso: Parte

del corredo della tomba n.10

20

Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu, I gioielli della tomba n.10

21

d. Tomba n.36

Nella tomba n. 36 sono stati ritrovati i resti di uno scheletro e queste anforette a

spalla carenata.

Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu, Il corredo della tomba n.3639

39

Informazioni e foto tratte da Salvi Donatello, Tuvixeddu Tomba su Tomba, Cagliari, Museo

Archeologico Nazionale, 1998

22

TUVIXEDDU NEI MEDIA ITALIANI E IL VANDALISMO

1. L’importanza data dalla comunità italiana a Tuvixeddu

La necropoli di Tuvixeddu è sempre stato una zona importante dal punto di

visto archeologico e storico. La zona è stata utilizzata come un cimitero da molte

società nell’età antica, per questo motivo contiene numerosi resti che possono

illuminare le parti oscure della storia. Grazie agli archeologhi, i giornalisti ed i

personaggi coraggiosi come Giovanni Spano, Alfonso Stiglitz, Carlo Tronchetti, Piero

Bartolini, Marcello Polastri e gli altri, il colle di Tuvixeddu ha finalmente guadagnato

valore.

Prima dell’inizio dei lavori ufficiali del restauro e del risanamento conservativo

che sono stati iniziati dal Comune di Cagliari, la comunità italiana non era molto

informata di Tuvixeddu. La popolazione locale racconta che il colle era già popolare

per i giovani e veniva usato come un mondezzaio o un luogo da bere alcolici,

consumare droga oppure passare la notte per i senzatetti. Possiamo vedere nei media

che i resti storici sono stati vandalizzati e rubati per anni lunghi a causa di mancanza di

sorveglianza, ancora è possibile vedere queste notizie del vandalismo sul colle ma

rispetto agli anni passati, la situazione sta migliorando grazie all’aumento di coscienza

e consapevolezza.

Ora, la Necropoli di Tuvixeddu non più zona abbandonata, attıra un grande

volume di turisti e batte i ricordi dei numeri di visitatori. Nel 2012, il numero dei turisti

che hanno visitato il sito, normalmente chiuso a causa degli ostacoli burocratici, è stato

di oltre 10 mila durante la Giornata Fai di Primavera di 2012.40

40

Corriera della Sera, Fai oltre 600 mila visitatori il record al sito di Tuvixeddu,

http://archiviostorico.corriere.it/2012/marzo/26/Fai_oltre_600_mila_visitatori_co_8_120326049.shtml

23

2. Il vandalismo e le attività dei tombaroli

Il danneggiamento dei resti storici sul colle di Tuvixeddu è stato iniziato con la

costruzione della fabbrica di calce della Società Italcementi di Bergamo ed i

bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Poi, è continuata con i lavori

residenziali e urbanistici. Una famosa archeologa Donatella Salvi, dice che “la zona

veniva usata come un cimitero delle macchine prima di lavori archeologici sono stati

iniziati e era in un totale stato di abbandono e degrado.”.41

Ma dopo che i lavori

residenziali e urbanistici sono stati sospesi, il salto è stato eccezionale.

Gli edifici intorno alla zona archeologica, Legambiente Sardegna, www.chilometrando.org42

41 Lutzu, Barbara, Il Ducato, 27/04/2012, http://ifg.uniurb.it/static/lavori-fine-corso-

2012/lutzu/index.html 42

Gli edifici intorno alla zona archeologica, Legambiente Sardegna, www.chilometrando.org

24

La minaccia sul colle esiste ancora a causa dei vandali che danneggiano i resti

con le scritte a spray. Nello stesso tempo, le anfore, i bicchieri, i portaprofumi, le armi,

le monete, i gioielli e gli altri oggetti numerosi sono stati portati via dai tombaroli.

Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu, Atti di vandalismo su tombe puniche,

https://gruppodinterventogiuridicoweb.files.wordpress.com/2012/02/vandalismo_tuvixeddu.jpg43

43

Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu, Atti di vandalismo su tombe puniche,

https://gruppodinterventogiuridicoweb.files.wordpress.com/2012/02/vandalismo_tuvixeddu.jpg

25

CONCLUSIONE

Lo scopo della tesi è attirare l’attenzione sulla Necropoli di Tuvixeddu che è

stata sottovalutata dalla comunità italiana. Durante lo studio, ho usato i libri degli

studiosi e degli scrittori. Anche ho utilizzato qualche articolo giornalistico e manuale

introduttivo del turismo e dell’archeologia. Dopo aver vissuto a Cagliari per un anno,

ho realizzato che la gente sarda ed anche cagliaritana non ha nessun’idea di questo sito.

Non è facile trovare molte informazioni sulla Necropoli di Tuvixeddu e ho deciso di

cominciare uno studio per dare brevi informazioni a chi ha l’interesse di visitare questa

zona.

Durante lo studio, ho vissuto la difficoltà di ottenere le fonti di informazione

sulla Necropoli di Tuvixeddu dal punto di visto turistico. È possibile trovare qualche

fonte archeologica scritta in un linguaggio ad alto livello e pieno dei termini

archeologici, ma non era utile per questo progetto. Per questo motivo, dovevo utilizzare

le informazioni utili e corrette che avevo trovato su internet.

Considerando la storia e la ricchezza storica della Necropoli di Tuvixeddu, si

può dire che è una zona piena di patrimoni. Come le altre necropoli nel mondo,

dobbiamo valorizzare e conservare questa zona. L’istruzione è la cosa più importante

per creare una coscienza per rendere la gente più rispettosa dei valori nazionali e

sociali. Dall’infazia, si deve insegnare alle persone che da solo il passato comune può

servire al futuro della nazione.

26

A mio parere, il Comune di Cagliari ed il governo italiano devono lavorare per

far inserire la Necropoli di Tuvixeddu nella “Lista dei Patrimoni dell’Umanità”

trovando una qualche via per superare gli ostacoli burocratici. I vandali ed i tombaroli

possono introdursi a causa della situazione del sito. Finché il sito rimane abbandonato,

sarà la vittima delle azioni vandalistiche. Per questo motivo, si dovrebbe aprire il sito

alle visite turistiche e fare le pubblicità nei media. In breve, si deve far capire alla gente

che i monumenti e i patrimoni degli antenati portano entrate e attirano interesse per il

paese. Dobbiamo conservare queste bellezze per il nostro futuro e quello delle

generazioni future. È il nostro dovere.

27

ALLEGATI

IMMAGINI DI ALCUNI REPERTI44

44 Salvi Donatello, Tuvixeddu Tomba su Tomba, Cagliari, Museo Archeologico Nazionale, 1998

28

29

Cagliari, Necropoli di Tuvixeddu, Un’altro corredo della tomba n.545

45

Foto tratte da Salvi Donatello, Tuvixeddu Tomba su Tomba, Cagliari, Museo Archeologico Nazionale,

1998

30

Bibliografia

Chessa Ignazia e Tronchetti Carlo, Dall’area di via Brenta, Carlo Delfino, 2002

Colavitti, A.M, Tronchetti, Carlo, Guida Archeologica di Cagliari, Sassari, Carlo

Delfino, 2003

Copparoni Roberto e Polastri Marcello, Tuvixeddu Vive, Cagliari, Artigianarte, 2006

Corona, Francesco, Guida di Cagliari, Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, 1894

Della Marmora, Alberto, Itinerario dell’isola di Sardegna, Nuoro, Ilisso, 1997

Giorgio Todde, Tuvixeddu, in AA.VV., Cagliari città leggibile. La città raccontata dagli

scrittori, Cagliari, Miele Amaro, 2008

Gruppo Speleo-Archeologico “Giovanni Spano”, Manuale di Speleologia, Corso di

Primo Livello, Cagliari, 2012

Legambiente Circolo “Il Grillo” di Cagliari, I Valori Paesistici del Colle Tuvixeddu -

Tuvumannu, Cagliari, Legambiente Circolo Il Grillo Cagliari, 1998

Pili Angelo, Marinello Olla, Sant'Avendrace: Karalis tra Tuvixeddu e Santa Gilla,

Cagliari, 1996

Salvi Donatella, Cagliari, Tuvixeddu – Quartucciu, Pill’e Matta. Notizie da due

necropoli puniche, Congresso Internazionale degli studi su fenicia e punica, Lisbona,

AM&D Edizioni, 2005

Salvi Donatello, Tuvixeddu Tomba su Tomba, Cagliari, Museo Archeologico

Nazionale, 1998

Stiglitz Alfonso, Rivista di Studi Fenici, XXXV, 1, Cagliari, F. Serra Editore, 2007

Tronchetti Carlo, Atlante della Sardegna Fenicia e Punica “Sardo”, Sassari, Chiarella,

1990

Zucca Raimondo, Il Tempio di Antas, Sassari, Carlo Delfino, 1989

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www.ArchivioStorico.Corriere.it (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.archiviostorico.corriere.it

www.AnfiteatroRomano.Nubila.it (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.anfiteatroromano.nubila.it

www.CagliariTurismo.it (Internet),

Disponibile all’indirizzo: http://www.cagliariturismo.it

www.Canino.info (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.canino.info

www.Chilometrando.org (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.chilometrando.org

www.Comune.Cagliari.it (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.comune.cagliari.it

www.ComuneCagliariNews.it

Disponibile all’indirizzo: http://www.comunecagliarinews.it

www.GruppoDInterventoGiuridicoWeb.com

Disponibile all’indirizzo: http://www.gruppodinterventogiuridicoweb.com

www.JoanAnnLansberry.com (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.joanannlansberry.com

www.Regione.Sardegna.it (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.regione.sardegna.it

www.Sardegna.BeniCulturali.it (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.sardegna.beniculturali.it

www.SardegnaCultura.it (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.sardegnacultura.it

www.SardegnaDigitalLibrary.it (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.sardegnadigitallibrary.it

www.SardiniaTurismo.eu (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.sardiniaturismo.eu

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www.TrekkingUrbano.info (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.trekkingurbano.info

www.UnioneSarda.it (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.unionesarda.it

www.UniUrb.it (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.uniurb.it

www.UrbanCenter.it (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://www.urbancenter.it

www.Wikipedia.it (Internet)

Disponibile all’indirizzo: http://wikipedia.it