I BREVI E I DIMENTICATI

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GIANCARLO CITO Sindaco di Taranto dal 1993 al 1996, porta un’aria nuova a Palazzo di Città, un nuovo modo di amministrare basato sul rispetto delle leggi, la vivibilità e la sicurezza. Ordina la pulizia radicale dei vari quartieri, di via Garibaldi, del cimitero San Brunone e della Ringhiera con la creolina, la colmatura delle buche in tutte le strade, i marciapiedi dissestati, le aiuole incolte, gli spazi per lo sport e il tempo libero. Crea nuovi spazi verdi quali il parco di viale Ionio, pianta alberi in varie aree, rifà il manto stradale su via D’Aquino e via Di Palma. Illumina i quartieri con lampade solari, crea la torre – faro del rondò della Croce nel borgo antico. Ripristina la villa Peripato, il lungomare, la fontana di piazza Ebalia, le vasche della Concattedrale, il Palazzo Pantaleo, la pineta Cimino, la pensilina Liberty, le sedi dei Giudici di Pace, del Tribunale per i Minori e della Corte d’Appello. Progetta il parco archeologico di via Marche, la condotta sottomarina, il sottopasso di via Ancona e del ponte Punta Penna, il Palazzo della Cultura, la metropolitana a cielo aperto, il teatro, l’università, il casinò e il porto turistico.

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GIANCARLO CITO

Sindaco di Taranto dal 1993 al 1996, porta un’arianuova a Palazzo di Città, un nuovo modo diamministrare basato sul rispetto delle leggi, lavivibilità e la sicurezza.

Ordina la pulizia radicale dei vari quartieri, divia Garibaldi, del cimitero San Brunone e dellaRinghiera con la creolina, la colmatura dellebuche in tutte le strade, i marciapiedidissestati, le aiuole incolte, gli spazi per losport e il tempo libero. Crea nuovi spazi verdiquali il parco di viale Ionio, pianta alberi invarie aree, rifà il manto stradale su via D’Aquinoe via Di Palma. Illumina i quartieri con lampadesolari, crea la torre – faro del rondò della Crocenel borgo antico.

Ripristina la villa Peripato, il lungomare, lafontana di piazza Ebalia, le vasche dellaConcattedrale, il Palazzo Pantaleo, la pinetaCimino, la pensilina Liberty, le sedi dei Giudicidi Pace, del Tribunale per i Minori e della Corted’Appello. Progetta il parco archeologico di viaMarche, la condotta sottomarina, il sottopasso divia Ancona e del ponte Punta Penna, il Palazzodella Cultura, la metropolitana a cielo aperto, ilteatro, l’università, il casinò e il portoturistico.

Istituisce i parcheggi a pagamento, aumenta ilcosto del biglietto del bus urbano e non fa piùtransitare alcune linee Amat nel centro cittadino.Cambia i sensi unici per razionalizzare lacircolazione dei veicoli, crea il nuovo sistemaviario con il rondò di punta Rondinella.

Ordina il ricorso temporaneo a speciali forme dismaltimento dei rifuti, e contrae un mutuo perrinnovare l’impianto di incenerimento dei rifiutiurbani, soprattutto i forni.

Riforma la Polizia Municipale sospendendo il turnodi riposo ai vigili, armandoli di manganelli eordinando loro di multare chi non getta laspazzatura nei cassonetti, allontanareextracomunitari e zingari non in regola con idocumenti, e rimuovere con il carro attrezzi leauto in sosta vietata.

Sfratta gli insolventi da Lido Azzurro e PortaNapoli, libera via Garibaldi dalle baraccheabusive, sgombera i giovani del CSAO da vicoCarducci oltre a varie attività abusive. Ordinamulte per chi espone abusivamente la propria mercesui marciapiedi, o chi vi parcheggia sopra o chili imbratta. Fa lunghe nuotate nel Golfo persensibilizzare tutti sul tema dell’inquinamentomarino, ospita il Giro d’Italia a vela ed il Girod’Italia di ciclismo.

ADRIANA POLI BORTONE

Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari eForestali dal 1994 al 1995, la Dama nera delTavoliere gestisce il dicastero di via XXSettembre con piglio energico e determinazione.

In Grecia, al Consiglio UE dell’Agricoltura,esprime le sue riserve sul modo in cui la UEintenda riorganizzare l’intero settorevitivinicolo. Commissaria l’AIMA, presenta unaproposta di legge per la costituzione di unacommissione parlamentare d’inchiesta sul dissestodella Federconsorzi. A Roma incontra Lega Pescache protesta contro il bando UE sull’uso dellereti spadare, perché impedisce di fatto ogniattività di pesca, mettendo a rischio il lavoro diimbarcazioni e unità dell’indotto. A Bruxelles,insiste sulla lunghezza delle reti derivanti (9chilometri al posto dei 2,5 attuali), e per unaproroga della direttiva UE fino al 2004. Crea ungruppo di lavoro per risolvere problemi (lespadare, il settore pesca, le associazioniambientaliste, la produzione dell’olio d’oliva).

Coldiretti annuncia lo stato di agitazione per lagestione di settori quali le quote latte, iltabacco e il vino, mentre a Foggia il ministroavvia la ristrutturazione totale del settore

bieticolo – saccarifero per rilanciarel’agricoltura. Si scontrano Lega Ambiente e LegaPesca sulla pericolosità, per i natanti, dellereti derivanti usate per la pesca del pesce spada.Il ministro dichiara che non è ammesso dallalegislazione alcun tipo di rete che possa esserecausa di danno alla navigazione.

A Lussemburgo, il Consiglio UE dell’Agricolturaapprova nuove regole per la pesca nelMediterraneo, le tecniche tradizionali vengonostabilizzate per non costituire una minaccia perle specie. Si vieta l’uso delle croci di S.Andrea, delle paranza e delle sciabiche daspiaggia. Vi è l’obbligo, per tutti i pescherecciche intendano operare nelle acque UE, dirichiedere ai Paesi d’origine dei diritti specialidi pesca, tranne i battelli di lunghezza inferioreai 10 metri. Il Consiglio tratta la lunghezzadelle grandi reti da pesca derivanti, ladifficoltà di riconversione e mancanza dialternative, l’attività di pesca in alcune zone, ipescherecci d’altura per la cattura dei pescispada, l’impiego di segnalatori acustici e visivida apporre alle reti per ridurre al minimo lecatture accidentali di delfini, la profondità acui calare le reti (6 metri).

A Roma, il ministro incontra Lega Ambiente inmerito alle reti da pesca derivanti, incentival’innovazione tecnologica nell’agricoltura eintensifica i controlli per prevenire i fenomenidi intermediazione incongrua di manodopera,causato del ritardato sviluppo morale e materialedegli operai agricoli interessati. Tale forma dicollocamento viene praticata in violazione alleleggi sui salari minimi contrattuali, e sugliadempimenti previdenziali.

A Roma incontra gli assessori regionaliall’Agricoltura nell’ambito del Comitato Stato –Regioni. I temi sono la fase finale del negoziatosui prezzi, i controlli sulle frontiere UE perimpedire che vengano importati come comunitariquantitativi di prodotti agricoli in realtàprovenienti da altri Paesi. I prodotti trasformativanno inseriti nella quota spesa per gli indigentinazionali. Il ministro annuncia la ripresa delsettore delle macchine agricole.

A Locorotondo si svolge la giornata degli enologied enotecnici in cui si parla del grande vignetodel Sud, mentre l’ONU annuncia sanzioni per iPaesi che non rispettano i trattati internazionaliin tema di reti spadare, con relativo embargo pertutti i prodotti del mare. Il ministro dichiara di

voler defiscalizzare i biocarburanti e rendere ilsettore cerealicolo più competitivo.

A Bruxelles, il Consiglio UE dell’Agricolturafissa i prezzi agricoli e le quote di produzionedel latte, e l’Italia paga una multa leggera peraver superato, negli anni scorsi, il tettoproduttivo del latte.

Il ministro realizza spot, in onda sulle reti RAI,per l’emergenza incendi boschivi, crea l’EIMA(Ente Interventi Mercato Agricolo), aziendastatale che eroga i fondi UE, proroga al 20settembre la distillazione obbligatoria del vino,mentre sposta il termine ultimo per l’introduzionedel vino nella distilleria al 27 agosto.

A Roma si stipula un accordo di gestione per ilpomodoro destinato all’industria ditrasformazione, mentre il Comitato permanentedelle politiche forestali e agroalimentaridelibera che i settori forestale e agro –industriale debbano essere dotati di nuovistrumenti di programmazione.

Il Consiglio UE dell’Agricoltura emette unadirettiva sulle specie cacciabili, mentre lavendemmia si svolge sotto il controllodell’ispettorato generale repressione frodi perevitare possibili frodi connesse all’immissione,

sul mercato, del vino ottenuto da uva da tavola inregioni diverse dalla loro provincia.

A Bruxelles, durante il Consiglio UEdell’Agricoltura, il ministro non condivide lariduzione della produzione vinicola, affronta lariforma del mercato dello zucchero e la protezionedegli animali durante il trasporto. Sviluppa unamoderna rete di macelli, avvia la revisione deglielenchi anagrafici in agricoltura, espellendo chiè stato solo sulla carta un bracciante.Intensifica gli estimi e le mappe catastali per ilcontrollo delle piante di ulivi e la produzione diolio da sansa, risolve l’acquisto di alcolottenuto dalla distillazione volontaria e i fondiai produttori di barbabietole.

A Roma incontra il commissario dell’enteirrigazione di Lucania, Puglia e Irpinia, proponeun condono dei contributi previdenziali agricoligestiti dallo SCAU (Servizi Contributi AgricoliUnificati), parla di un nuovo ente previdenzialeagricolo, presenta la fiera agricola di Verona.

Nella Città Eterna si svolge la terza conferenzaeconomica nazionale della CIA per riformarel’agricoltura e la zootecnia, chiedere alla UE unaconferenza del Mediterraneo per le acque e lespecificità produttive. Il ministro invia alcollega della Sanità una puntuale documentazione

riguardante vari episodi di lottizzazione nelleASL pugliesi, sostiene inoltre l’attivitàdell’agricoltura di montagna.

A Firenze si svolge il convegno sul temaL’organizzazione comune di mercato nel settore agricolo percombattere l’arricchimento con saccarosio dei vinidi bassa gradazione prodotti nel Nord Europa,agevolati dalla UE, mentre l’agricolturamediterranea viene solo penalizzata.

Il ministro attiva l’unità di crisi in seguito aicasi di colera e la crisi del mercato ittico eortofrutticolo in Puglia, rischi legati al consumodi prodotti vivi non dotati di certificazionerelativa alla depurazione degli stessi. L’UE inviaaiuti all’agricoltura piemontese, messa inginocchio da una catastrofe naturale (alluvione),fissa i prezzi dei prodotti ittici, riorganizza leregole di mercato del settore.

A Lussemburgo chiede, per la riforma dei prodottiortofrutticoli mediterranei nella UE, untrattamento equiparato a quello ottenuto dai Paesidel Nord per i cereali. A Bologna, durante lamostra delle macchine agricole, parla del mercatobieticolo. Durante la festa per i 50 anni dellaColdiretti, critica l’immobilismo delle regioni inmerito al settore agricolo.

A Roma il comitato permanente per le politicheagroalimentari approva l’adeguamento strutturaledelle regioni alle direttive UE per aumentarel’efficienza e l’efficacia, oltre al progettonazionale sulle biotecnologie vegetali. Il CorpoForestale dello Stato festeggia i 161 anni divita, definito “garante del territorio montano per la difesadei boschi e la sicurezza dei cittadini.”

Il ministro nomina il prefetto di Bari commissarioper l’emergenza colera, e costui vieta la venditadei cefalopodi, causando uno scontro con LegaPesca. Nomina sei commissari ai consorzi agraritra cui EIMA, il cui direttore generale vienerimosso per effetto di una misura restrittivaordinata dal GIP. A Bruxelles ottiene aiuti agliagricoltori italiani e UE, inserisce numeroseaziende nel bollettino delle quote di produzionedel latte, si occupa degli allevatori e dellazootecnia. Istituisce una commissione d’indagineministeriale per analizzare la situazione che hacondotto prima al dissesto e poi alcommissariamento della Federconsorzi.

GIULIANO FERRARA

Ministro per i Rapporti con il Parlamento eportavoce del governo dal 1994 al 1995, giàconsulente di Craxi e deputato europeo (PSI,

1989/1994), l’Elefantino porta a Largo Chigi lasua esperienza di giornalista e conduttore TV.

Incontra i rappresentanti dei gruppi della Camerae del Senato per discutere le presidenze dellecommissioni parlamentari.

Berlusconi accusa la RAI di opposizionepreconcetta nei riguardi del governo e Ferrara, aproposito dell’azienda, parla di risanamento e nondi smantellamento. Il CDA di Saxa Rubra si dimettedopo un lungo braccio di ferro con il governo eFerrara precisa che, in merito a questa vicenda,non vi è nessuna guerra in corso tra il governo eil Quirinale. Smentisce la guerra contro il CDA inmerito al ridimensionamento dell’azienda, mentre ipresidenti delle Camere nominano il nuovo CDA.

Il Guardasigilli emana, con carattere d’urgenza,un decreto che limita i reati (tra cui concussionee corruzione) per i quali sia possibile chiederela custodia cautelare. Ferrara interviene controle proteste dei giudici e dei cittadini in meritoal decreto il quale viene ritirato e sostituito daun disegno di legge. Dichiara che il mandato dicattura emesso nei confronti del fratello delpremier non inciderà sul governo.

Annuncia di voler denunciare il pool di Milano perattentato alla Costituzione e, alla conferenza deicapigruppo del Senato, annuncia un esposto contro

il procuratore capo del pool. Boccia la soluzionelegislativa di Tangentopoli proposta dal sostitutoprocuratore del pool Di Pietro, basata su unallargamento del patteggiamento e la restituzionedel denaro. Chiede alle tre cariche istituzionalidi intervenire in difesa della legalitàrepubblicana. Non accetta intimazioni basate suproposte legislative scadenti, perseguite conmetodo indecente: se i giudici e gli avvocati siscrivono da soli le leggi che devono applicare,essi violano apertamente la costituzione.

Scalfaro dichiara che la Finanziaria gli è statapresentata al limite dei tempi previsti dallalegge, scontrandosi con Ferrara che invita AN anon rimanere nell’estrema destra, perché unamaggioranza parlamentare senza di esso èimpossibile.

Scrive un articolo dal titolo Caro nemico ti scrivo, incui attacca chi ha elevato i membri del pool aidoli, poi chiede a Scalfaro di essere custodeimparziale della costituzione, la tutela delleleggi e la certezza del diritto. Annuncia unamozione di fiducia per il governo.

ALFREDO BIONDI, IL GUARDASIGILLI SCOMODO

Ministro della Giustizia dal 1994 al 1995, già altimone di Politiche UE (1982/1983) ed Ecologia(1983/1985), l’avvocato e storico leader del PLIsmuove le acque a Via Arenula con una serie diazioni clamorose.

Emana, con carattere d’urgenza, un decreto chelimita i reati per i quali è possibile chiedere lacustodia cautelare, favorendo i domiciliari nellafase cautelare per la maggior parte dei crimini dicorruzione e concussione. Di fronte alle proteste,il decreto viene ritirato e sostituito da undisegno di legge.

Avvia un’azione disciplinare nei confronti dellaprocura di Milano in base a numerosi espostipervenutigli di cui vuole verificare lafondatezza. A Roma parte l’istruttoria in cui gli007 esaminano otto casi di presunta violazione delcodice di procedura penale e dei diritti delladifesa, e convocano i firmatari degli esposti.

Berlusconi riceve un avviso di garanzia dal pooldi Milano durante il vertice internazionale sullacriminalità in corso a Napoli. Biondi chiede alCSM di intervenire sulle esternazioni delprocuratore aggiunto di Milano D’Ambrosio tipo“Questa ispezione è illegittima.” L’inchiesta verte sulfilone delle indagini sulle tangenti rosse, mapare che gli 007 vengano intimiditi da quei

giudici con le minacce di incriminazione qualoranon li avessero scagionati. Nel rapporto finale,le inchieste del pool sono tutte corrette.

Il procuratore capo di Milano Borrelli invia unalettera a Scalfaro in cui lamenta i continui“sconfinamenti di campo” degli 007 presso gli ufficiinquirenti del suo distretto. Il titolare dellacompagnia assicurativa MAA Gorrini vaall’ispettorato per denunciare Di Pietro, e vienericevuto dal capo degli 007 in partenza per ilcapoluogo meneghino al fine di avviare l’inchiestaministeriale. La visita viene preannunciata dalministro della Difesa Previti. Di Pietro sidimette dalla magistratura, e il capo degli 007ordina al suo vice di chiudere l’inchiesta sul pm“allo stato degli atti.” Ventuno 007 si dimettono, e Biondiinvia una lettera a Scalfaro in cui difende lalegittimità dell’inchiesta.

Alla Camera, Biondi spiega che gli accertamenti aMilano sono leciti, e che gli 007 hanno ritiratole dimissioni. Mostra una lettera inviata da DiPietro al capo degli 007 in cui il pm dichiara diaver collaborato con l’ispettorato di via Arenula.Auspica una legge che eviti che i pm identifichinoin anticipo la sezione davanti alla quale farsvolgere i processi.

Il procuratore generale di Milano Catelaniconfessa di aver sollecitato gli accertamenti nelsuo distretto, mentre il capo degli 007 riceve unavviso di garanzia per associazione a delinqueredi stampo mafioso dalla procura di Salerno, sidimette da via Arenula e denuncia il suocalunniatore.

FILIPPO MANCUSO, IL GUARDASIGILLI SCOMODO

Ministro della Giustizia dal 17 gennaio al 19ottobre 1995, già alla guida della corte d’appellodi Bari e della procura generale presso la corted’appello di Roma, dinamizza il dicastero di viaArenula.

Emana provvedimenti riguardanti:

- la disciplina dell’immunità parlamentare, delprocesso civile e l’istituzione del giudice dipace;

- la responsabilità disciplinare e il regimedelle incompatibilità dei magistrati ordinari;

- la modifica della normativa sulla competenzaprorogata nei giudizi relativi ai magistratiordinari;

- il rafforzamento del corpo di poliziapenitenziaria;

- la normativa sull’ordinamento dello statocivile, gli archivi notarili e l’ispettoratogenerale;

- la disciplina processuale e penitenziaria deidetenuti affetti da HIV e tossicodipendenti,con l’automatismo della messa in libertà.

Elabora norme in materia di disciplina di alcunelibere professioni, del personale di poliziapenitenziaria, della gestione amministrativa edocumentale degli uffici giudiziari, di protezionedei collaboratori di giustizia. Istituiscecommissioni di redazione normativa o di studio,nelle quali viene mobilitata una parte cospicuadella cultura giuridica nazionale. Questecommissioni, insieme alle altre operanti nelsettore processuale, civile e penale, lavorano:

- alla riforma dell’amministrazionepenitenziaria, delle procedure fallimentari econcorsuali;

- al processo per i così detti reatiministeriali;

- all’ordinamento giudiziario, con priorità peril sistema dei concorsi in magistratura;

- alla navigazione aerea e marittima;- ad un nuovo sistema elettorale per il CSM;

- alla revisione delle circoscrizionigiudiziarie e alla ripartizione del personalesul territorio;

- alla bioetica.

Attiva una gamma di progettazioni, impegni,provviste, lavori con riguardo alle forniture eall’edilizia giudiziaria e penitenziaria, eautorizza l’incontro di un detenuto con la figliaminorenne.

Dispone 217 ispezioni, 36 iniziative disciplinari,30 inchieste presso tutte le procure, come recital’articolo 107 della costituzione. Vari 007 nonagiscono in libertà per “intimidazione ambientale”, e lacommissione riforme del CSM si spazza in duefazioni: c’è chi accusa gli 007 di pesantiinterferenze, e c’è invece chi li assolvepienamente.

Avvia un’inchiesta nei confronti delle procure diNapoli, per il decesso di un detenuto in cella, ePalermo per le indagini sulla mafia. Boccia lacandidatura di un giudice a procuratore generaledi Perugia basandosi sullo scavalcamento di unconcorrente ma, in ottobre, il giudice bocciatoottiene quell’incarico.

Accusa il consulente della commissione Stragi DiPietro di aver formulato, in merito all’inchiestaUno Bianca, valutazioni critiche e contestazioni in

merito ad attività di esclusiva competenzagiurisdizionale. La prova è la relazione, redattadall’ufficiale delle Fiamme Gialle Lattanzi, chefa sì parte di un fascicolo processuale, ma che sitrova nelle mani dell’ex pm. I presidenti delleCamere inviano una lettera a Mancuso in cuiesprimono il loro completo dissenso sul caso DiPietro. In commissione Stragi, Mancuso afferma chel’ex pm, nell’inchiesta Uno Bianca, ha usato attirelativi a istruttorie ancora in corso, violandoil segreto istruttorio. Di Pietro concorda con ilcomandante generale della Benemerita Federici: nel1991 i carabinieri avevano individuato i fratelliSalvi, ma l’inchiesta venne loro sottratta eaffidata al funzionario di PS Chiusolo il qualenon seguì la pista. Varie TV mostrano Di Pietroinsieme con un funzionario di PS che lo aiuta aportare faldoni e cartelle. Mancuso mette sottoinchiesta due pm del pool Anti Uno Bianca di Bolognaper aver consegnato direttamente a Di Pietro attidell’inchiesta.

Avvia un’azione disciplinare nei confronti dellaprocura di Milano in merito al caso Biondi, “unenorme caso di abuso continuato d’ufficio.” Infatti sospettauna violazione delle procedure durante le indaginisulle tangenti per una sorta di giustizialismo,ovvero:

- il ricorso alla custodia cautelare per farepressioni psicologiche al fine di ottenere leconfessioni dei detenuti;

- il non aver mutato, quando dovuto, in arrestidomiciliari la detenzione in carcere;

- il concorso, di un magistrato in particolare,nel suicidio di due detenuti (GabrieleCagliari e Sergio Moroni);

- le intimidazioni agli 007 inviati da Biondinel 1994.

La prova delle intimidazioni è una lettera inviatada Borrelli al CSM in cui chiede cosa deve fare ungiudice quando gli vengono chiesti incartamentiprocessuali, e se gli 007 devono essereincriminati qualora insistano a voler prenderevisione di atti coperti da segreto istruttorio,perquisizioni e sequestri di documenti. Talelettera viene mostrata agli 007 di Biondi primache essi inizino le indagini.

Il presidente della prima commissione del CSMGennaro riferisce che la relazione degli 007 sulpool non contiene segnalazioni di illeciti erilievi sui metodi d’indagine. Dalla lettura delrapporto non emergono fatti o comportamentiilleciti nello svolgimento delle funzionigiurisdizionali. Si accenna ad una scarsacollaborazione e al “tono intimidatorio” di alcuni

magistrati. Gli 007 dichiarano di non averriscontrato irregolarità e riconoscono l’estremacorrettezza dell’azione dei giudici. Gennaroconclude che non vi sono elementi che possanogiustificare il trasferimento dei giudici.

Al Senato, Mancuso accusa il pool di:

- eccesso della custodia cautelare;- sistematica violazione del dovuto riserbo;- inosservanza delle norme processuali verso gliindagati;

- diverso impegno in alcuni filoni di indagini.

Preannuncia nuove ispezioni a Milano, mentre Dinidichiara che tale iniziativa è diretta edesclusiva facoltà di Mancuso il quale rimuove ledue 007 che hanno compiuto la prima fasedell’ispezione, restituendole alle sedi d’origine.Tale provvedimento viene adottato in risposta aduna loro lettera circa le sue parole al Senatocirca la loro capacità e dignità professionale. Ledue donne dichiarano di aver completato eapprofondito l’indagine assegnata, e di valutarese restare o meno nell’ispettorato. I firmataridella relazione sul pool sono sollevati dal loroincarico, mentre altri 007 ricevono lettere daitoni più distensivi. Scalfaro convoca il CSM, eMancuso ricorda che i giudici diventano ispettoriper nomina del guardasigilli il quale, in seguito,

può anche decidere di non avvalersi più di essi.Catelani avvia un’indagine formale su Borrelli ilquale lo denuncia al CSM.

La maggioranza di governo mette a punto unamozione di indirizzo di politica giudiziaria,mentre il CSM emana un documento finale in cuisostiene che le ispezioni possono rischiare ditravalicare i limiti assegnati, entrando in talmodo in conflitto con l’indipendenza dellamagistratura. Nell’eccessivo ricorso alleispezioni il CSM vede un rischio di “travalicamenti dipoteri e prerogative” di Mancuso il quale invia l’attoufficiale di incolpazione al pool per la vicendaBiondi.

La Cassazione si riunisce per decidere una nuovaispezione a Milano e ascolta una 007 la qualedeposita un memoriale in cui dichiara che, nellaprecedente ispezione, vi furono pressioni diBiondi il quale avrebbe indicato quali dovesseroessere le conclusioni della relazione. La 007definisce il comportamento di un altro 007“anomalo, inquietante e inspiegabile” per via di certedecisioni prese durante quella ispezione. Biondiconferma che l’ispettorato ha chiuso l’inchiestasu Di Pietro esercitando un proprio diritto.

Biondi invia una lettera a Scalfaro in cui segnalail contenuto oggettivamente intimidatorio della

lettera scritta da Borrelli al CSM, e mostrataagli 007 prima che essi iniziassero il lorolavoro. Intanto Mancuso trasmette alla procura diRoma il fascicolo inerente il suicidio di Cagliariper accertare se il pool, responsabile delleindagini su di lui, abbia commesso dei reati chehanno causato il crollo psichico dell’expresidente ENI ed il suo tragico gesto (si soffocanella sua cella con un sacchetto di plastica). Ilprocuratore generale di Milano rinvia perincompetenza a Mancuso la documentazione relativaal suicidio Cagliari. Il ministro ordina unaispezione su un giudice dell’inchiesta Mani Puliteper controllare la regolarità delleintercettazioni telefoniche effettuate dal pmsulla linea dell’ex premier Craxi. Mette due 007sotto inchiesta per aver violato il riserbo edessersi intromessi nelle indagini della procura diBrescia, oltre al procuratore aggiunto di MilanoPoppa. I due 007 sono indagati per abuso d’ufficioa Brescia in quanto non hanno interrogato DiPietro, ovvero la persona oggetto d’indagine daparte di Biondi.

Il Guardasigilli precisa che le ispezioni non sonoconcluse, difende la legittimità delle sueiniziative, chiede a Dini di mettere la Legafuorilegge per attentato all’unità dello stato, eaccusa il pool di:

- violazione del segreto istruttorio;- favori al PCI/PDS;- abuso della custodia cautelare.

A Milano, gli 007 cercano il biglietto sequestratoa Chiesa, ex presidente del Pio Albergo Trivulzio,misteriosamente scomparso dagli atti, contenentel’elenco dei versamenti che lui ha fatto a favoredi colleghi di partito, il cui nome appare afianco alle cifre. E proprio il rendiconto dellemazzette smistate ai vertici milanesi del PSI trail 1984 e il 1987 motiva la seconda ispezione aMilano.

Il procuratore generale della Cassazione chiede ilproscioglimento del pool in merito al caso Biondi,Borrelli chiede l’annullamento dell’ispezione incorso a Milano, il TAR Lombardia ordina a Mancusodi presentare, entro 10 giorni, gli atti che hannomotivato la seconda ispezione, da mesi chiestiinvano da Borrelli. A conclusione dell’istruttoriagenerale promossa dal Guardasigilli, il CSMarchivia la sua richiesta di provvedimenti controgli uffici giudicanti e requirenti di Milano.Mancuso mette sotto inchiesta Borrelli per averviolato il segreto istruttorio telefonando aScalfaro e al comandante dei carabinieri di Milanoper informarli dell’avviso di garanzia aBerlusconi, per aver mentito agli 007

sull’episodio, e per non aver trasmesso a Bresciagli atti sulla fuga di notizie riguardanti lastessa vicenda.

L’ANM accusa Mancuso di attività ispettivainadeguata e inconcludente, la cui unilateralità èsconcertante, intralcia gli uffici maggiormenteimpegnati nella tutela della legalità.

SAN CELESTINO V

Papa dal 5 luglio al 13 dicembre 1294, Pietro daMorrone è un monaco benedettino che vive daeremita in una caverna sui monti intorno aSulmona.

Viene eletto al soglio di Pietro dopo 27 mesi diConclave, e la notizia gli viene recata sul monteda tre ecclesiastici. Dopo una titubanza iniziale,accetta e convoca il Sacro Collegio a L’Aquila. IlRe di Napoli Carlo II d’Angiò si reca sul monte abordo di un asino e lo porta nella città abruzzesedove viene incoronato nella basilica di SantaMaria di Collemaggio, da lui voluta nel 1288.

Celestino V emette la Bolla del Perdono, concedendol’indulgenza plenaria a tutti coloro che,confessati e comunicati, si rechino nella basilicadell’Aquila dai vespri del 28 agosto al tramonto

del 29. In tal modo istituisce la celebrazionereligiosa della Perdonanza, oggi ancora in uso.

Nel concistoro del 18 settembre, Celestino Vnomina 13 cardinali, in gran parte benedettini, enessuno dei quali romano. Trasferisce la Curia daL’Aquila a Napoli su consiglio di Carlo d’Angiò,occupando un’ala del Maschio Angioino.

Celestino V rivela notevoli incapacità di gestioneamministrativa della Curia, confondendo i suoicollaboratori e assegnando lo stesso beneficio apiù di un fedele, data anche la sua scarsaconoscenza del latino, lingua ufficiale dellaCuria.

Dopo quattro mesi di pontificato, nel concistorodel 13 dicembre, Celestino V annuncia la suarinuncia al soglio di Pietro, auspicando ilritorno alla vita ascetica di sempre.

BEATO GIOVANNI PAOLO I

Papa dal 26 agosto al 28 settembre 1978, AlbinoLuciani è un colto teologo la cui elevata staturamorale lascia un segno indelebile. Cardinalepresbitero di San Marco, ha sempre privilegiatol’aspetto pastorale del sacerdozio, ovvero quelmodus praedicandi tanto caro al profiteor, cioè dicolui che ha da dichiarare qualcosa.

Giovanni Paolo I non lascia encicliche,esortazioni o altri documenti, bensì uninsegnamento orale accessibile a tutti, capace diunire e convincere, di rafforzare la fede consemplici parole di speranza. Ed è questo dunque ilruolo precipuo del vero pastore, del parroco delmondo cui tutti guardano con speranza. Un papa daitratti umani che rifonda la Chiesa sui valoridella humilitas, della simplicitas e della concinnitas,per farla tornare alle origini e renderla piùforte.

Viene eletto papa al quarto scrutinio, e sceglieil doppio nome in omaggio ai due immediatipredecessori. Non appena eletto, chiede di poterparlare alla folla riunita in Piazza San Pietrodopo la fumata bianca, ma il cerimoniere loconvince a desistere. Conferma tutti gli uominidella Curia e dona il suo zucchetto cardinalizioal segretario del Conclave. Sceglie il motto“Humilitas” e, per stemma, tre stelle su uno sfondoblu, le montagne del Veneto e il leone di SanMarco.

Durante l’Angelus, si propone come un umilepastore e invia la sua benedizione alla SettimanaLiturgica Nazionale in corso a Bari, poi ricevegli 80 cardinali che hanno partecipato alConclave. In questa udienza parla a braccio,

chiede di aiutare “questo povero Cristo, il vicario di Cristo, aportare la croce” , affida la presidenza della terzaconferenza generale dell’episcopatolatinoamericano in Messico a un vescovo e duecardinali. Riceve il corpo diplomatico (ovvero 51ambasciatori presenti), cui ribadisce lacollaborazione con gli stati per fini nobili, masenza confusione di competenze. L’interventodiplomatico è costituito dalla parola libera edisinteressata, nella misura in cui essa vienesollecitata dagli altri stati. Il papa vuoleconcentrarsi sul filone pastorale più che suquello diplomatico. Riceve i cronisti che hannoseguito il Conclave e improvvisa dei discorsi,parla di sé in termini umani e si rivolge in primapersona ai presenti. Li invita a guardare allecose della Chiesa e della fede con un occhiodiverso, lontano dagli schemi abituali. Al terminedella udienza, viene invitato alla terzaconferenza generale dei vescovi dell’AmericaLatina che si terrà in ottobre in Messico. Ricevei vari familiari giunti da Belluno e dal Canadacui ricorda che i titoli del pontefice sono solotre: Vescovo di Roma, Successore dell’ApostoloPietro, Servo dei Servi di Dio.

La tipografia poliglotta, l’ufficio tecnico delGovernatorato, la floreria apostolica preparano lamessa solenne per l’inizio del ministero petrino

sul sagrato della basilica. Al papa vengono postiil pallio (una stola di lana bianca ornata dicroci nere) di Vescovo di Roma sulle spalle, e lacroce pettorale di pastore universale. Si aboliscela cerimonia di incoronazione, comprensiva ditrono, tiara o triregno, faraonici flabelli esedia gestatoria. Quest’ultima viene ripristinataper garantire ai fedeli una maggiore visibilitàdel papa il quale indossa l’Anello del Concilio, donodi Paolo VI ai padri conciliari.

Nel ricevere i capi di Stato presenti a Roma, ilpapa sollecita il rispetto dei diritti umani.All’alba, come protesta per la presenza delpresidente argentino nella Città Eterna, esplodeuna bomba davanti al portone del Vicariato, inPiazza San Giovanni in Laterano. Il papa ricevel’Arcivescovo di Leningrado Nikodim il quale,durante il colloquio, all’improvviso si accasciasulla poltrona e muore.

Nell’udienza generale sulla fede, Giovanni Paolo Icita passi di San Tommaso D’Aquino, parla diumiltà e mitezza, difende la sacralità delmatrimonio e la santità del lavoro. Durantel’Angelus, plaude ai negoziati di pace per ilLibano in corso a Camp David, poi, per renderechiara la sua interpretazione di alcuni passi deiVangeli, cita un passo dall’Antico Testamento :

“Dio è papà; più ancora è madre”

Tale citazione provoca una grande confusioneall’interno delle mura leonine, soprattuttonell’ala conservatrice del Sacro Collegio.

Nell’udienza generale sulla speranza, GiovanniPaolo I recita una poesia di Trilussa e apreall’uso dei contraccettivi. Il Pastore che parla eistruisce i suoi figli conquista tutti, così comela maniera semplice di comunicare con la gente edi farsi capire.

Invia una lettera agli episcopati di Cile eArgentina, incoraggiandoli negli sforzi tesi adevitare il conflitto tra i due Paesi per laquestione del canale di Beagle. Prende possessodella Diocesi di Roma con l’ingresso solenne nelLaterano, e si rivolge ai poveri della CittàEterna i quali “vanno aiutati e non umiliati.” Ricevel’Arcivescovo di Taranto e Vescovo di CastellanetaMotolese.

Nell’udienza generale sull’umiltà, Giovanni PaoloI invita a riscoprire le cose semplici con grandeapertura mentale e umiltà di servizio. Annuncia lariforma del codice di diritto canonico, dello IORe del cerimoniale vaticano, oltre ad una enciclicasulla povertà nel mondo.

Nell’udienza generale sulla carità, Giovanni PaoloI parla della povertà nel Sud del mondo e chiedel’aiuto di un bambino di dieci anni per spiegaremeglio il concetto. Riceve il cardinale Segretariodi Stato Villot per discutere nomine espostamenti, e sbianca in volto non appenaapprende dell’omicidio di Ivo Zini, un giovanemilitante del PCI freddato a colpi di pistola inuna via di Roma.

Viene rinvenuto cadavere nel suo letto da unasuora addetta alle sue stanze.

LUIGI XV IL BENEAMATO

Re di Francia e Navarra dal 1715 al 1774, lospartiacque tra il Re Sole e il Desiderato avvia losgretolamento dell’Antico Regime con la sua azionepolitica. La storia ci consegna un uomo amantedella caccia, del gioco e delle donne, succube ditutti e tutto, debole e incerto, non molto abilenelle questioni politiche. Ma chi è in realtàcostui? Una sintesi del suo regno aiuterà acapirne di più.

Reggente dal 1715 al 1723, il duca Filippod’Orleans regna senza essere affiancato da unconsiglio, così come previsto dal testamento diLuigi XIV, custodito dal Parlamento di Parigi. Le

disposizioni sono annullate con la restituzionedel diritto di rimostranza, cioè opporre il veto ad unatto promulgato dal re. Filippo sostituisce iministri con dei Consigli di 10 membri l’uno, nel1719 dichiara guerra alla Spagna con la Germania,e il breve conflitto si risolve nel 1720 con lapace dell’Aia. Filippo ribadisce il valore legaledella bolla papale Unigenitus, mirante a reprimere igiansenisti, fautori dell’autonomia in camporeligioso da Roma.

Ministro delle Finanze dal 1716 al 1720, ilfinanziere scozzese John Law crea la BancaGenerale di Parigi e la Compagnia di Occidente,convinto che una circolazione di cartamonetasuperiore alla copertura aurea delle casse regiestimoli e intensifichi gli scambi. Fallisce nelrisanamento dell’economia nazionale per via di uncontrollo centrale assente, mandando in rovinatanti investitori.

Premier dal 1722 al 1723, il cardinale Duboisripristina i ministri e mette sotto rigidocontrollo il Parlamento di Parigi.

Reggente dal 1723 al 1726, il duca Luigi Enrico diBorbone combina il matrimonio del re con laprincipessa polacca Maria Leszczynska e, nel 1725,stipula il trattato di Hannover con Prussia eInghilterra.

Premier dal 1726 al 1743, il cardinale Fleuryriassesta le finanze con severe misure economiche,diminuisce le imposte, promuove un notevolesviluppo commerciale e consolida il franco.Ribadisce il valore legale della Unigenitus einterdice i preti giansenisti, mentre ilParlamento sostiene che la religione è posta sottola tutela del sovrano e, per tramite suo, delParlamento stesso. Influenzato dai Gesuiti, LuigiXV si pone contro l’assise ed esilia oltre centoconsiglieri parlamentari. Durante il governoFleury vanno ricordate:

1733 – 1738 guerra di successione polacca, Luigi XV sischiera in difesa dei diritti del suoceroStanislao. Il conflitto si risolve con la pace diVienna, con cui Augusto III di Sassonia assume lacorona polacca, mentre Stanislao diventa Re dellaLorena. Nel 1741 la Francia attacca la Germaniameridionale.

1740 – 1748 guerra di successione austriaca, la Franciaattacca la Germania meridionale, ma non ottienenulla nonostante la brillante vittoria di Fontenaynel 1745.

Premier dal 1743 al 1758, Luigi XV avvia unariforma che stabilizzi le entrate fiscali con ilcoinvolgimento di nuove aree di imposizione e lalimitazione dei privilegi ma, di fronte alle

proteste, essa viene sospesa. Firma la pace diAquisgrana (1748) per placare gli animi turbolenti,avvia colloqui con l’Inghilterra in merito aiconfini nordamericani. Il Parlamento di Parigiriprende intanto la fronda giansenista, e l’altoclero impone la pratica di negare i sacramenti achi non sia in grado di produrre una dichiarazionedi ortodossia, rilasciata ai fedeli da un prete disicura fede antigiansenista. Luigi XV esilia ilParlamento di Parigi, mentre le agitazioni siestendono a tutte le assemblee, ottiene daBenedetto XIV un’enciclica con cui si vieta lanegazione dei sacramenti, salvo chi si professagiansenista. Firma con l’Austria il trattato diVersailles (1756), per l’impegno al reciproco aiutomilitare in previsione della guerra dei SetteAnni, mentre la Corsica si ribella alla Francia. AVersailles, il sovrano viene ferito alle costolecon un temperino da un pazzo.

Premier dal 1758 al 1770, Choiseul rafforza ladisciplina militare, riduce i vincoli sullaproduzione e circolazione delle merci in modo daintrodurre sia la libera circolazione dei graniall’interno del regno che l’esportazione.L’innovazione economica si concentra nei centricommerciali e manufatturieri quali Lione, mentrel’incremento produttivo agricolo non va di paripasso con la crescita demografica. Il ministro

delle Finanze Bertin aumenta il carico fiscale sututte le classi sociali, e crea un moderno catastoquale base di un equo prelievo ma, di fronte alleproteste dei parlamentari, Luigi XV gli impone lasospensione della riforma. Con la pace di Parigi(1763), la Francia perde il Canada, le Antille, laLouisiana, il Senegal e l’India, mentre la Lorenaviene annessa al regno dopo la morte di Stanislao.Luigi XV scioglie la Compagnia di Gesù,considerata da Choiseul un pericoloso centro dipotere, e la bandisce dal suo regno dopol’occupazione di territori pontifici qualiAvignone e Venassino. Nel 1768 Genova cede allaFrancia la sovranità della Corsica, e Choiseulpone fine alla ribellione interna all’isola, oltrea nominare Maupeou ministro della Giustizia nelsuo governo.

Premier dal 1770 al 1774, Maupeou riducedrasticamente i poteri dei parlamenti e ne esilia130 membri, priva i giudici dei poteri extragiudiziari. La giustizia da ereditaria diventapubblica con dipendenti civili pagati dallo stato,mentre il ministro delle Finanze Terray attua larazionalizzazione fiscale, diminuendo il debitopubblico in maniera drastica. Luigi XV abolisce iparlamenti la cui giurisdizione viene smembrata eaffidata ai consigli superiori di nomina regia,mentre il ministro degli Esteri Aiguillon si

adopera per tenere alto il prestigio francese inEuropa. Luigi XV muore di vaiolo, i suoi ministrisono licenziati e i parlamenti riprendono l’anticovigore.

BEATO CARLO I

Imperatore d’Austria, Re d’Ungheria e Boemia dal1916 al 1919, è il generale dell’esercito cheassume la pesante eredità degli Asburgo, conrisultati contrari alle sue aspettative.

Incoronato a Budapest, installa una lineatelefonica da Baden, il suo quartier generalemilitare, al complesso della Hofburg e al castellodi Schonbrunn, residenze della famiglia imperiale.

L’imperatrice Zita si interessa alla politicasociale, visita in ospedale i feriti di guerra esi impegna in opere di carità sia nelle provinceche sui fronti. Energica e volitiva, vieneaccusata di dominare il marito per l’attivismo el’intelligenza che la caratterizzano, di essereuna spia a favore del nemico e di aver traditol’alleato tedesco. Tali voci creano non pochetensioni a corte, e una impopolarità incredibile aZita, che i dignitari definiscono con disprezzol’italiana (è figlia del duca di Borbone Parma). Il

pretesto delle accuse a Zita viene offerto dallaparticolare situazione in cui si trovano quattrodei suoi fratelli: due militano nell’esercitobelga, alleato dell’Intesa, e altri due, insiemecon un loro zio, nell’esercito austroungarico.

Nel marzo 1917, la coppia imperiale cerca invanodi giungere a una pace separata con le potenzedell’Intesa, e Carlo I viene definito un deboledalla corte.

Nell’aprile 1918, dopo il trattato di Brest –Litvstock, il ministro degli Esteri Czernin accusaClemenceau di essere stato l’ostacolo principalead una pace che avrebbe favorito gli impericentrali. La Cecoslovacchia diventa uno statoindipendente, mentre la Bulgaria si stacca daglialleati dell’Intesa, pronunciandosi per una pacein modo indipendente.

Il 16 ottobre Carlo I emette il Manifesto dei Popoli,ovvero concede una costituzione federaleall’impero, ma ormai è troppo tardi, visto cheogni nazione si stacca e l’impero si dissolve.L’11 novembre Carlo I rimette i propri poteri airappresentanti del popolo, lascia il castello diSchonbrunn per un casino di caccia al confine conUngheria e Slovacchia.

Il governo repubblicano entra nel pieno delle suefunzioni solo dopo la partenza degli Asburgo,

mentre Carlo I tenta di mantenere il tronod’Ungheria. La Gran Bretagna vuole che lui concedalibertà agli interessi economici della perfidaAlbione e della Massoneria per approvare questarestaurazione. Lui rifiuta perché vuole rimanerepoliticamente autonomo, oltre che perl’opposizione della comunità balcanica.

UMBERTO II

Re d’Italia dal 9 maggio al 13 giugno 1946, ilCustode della Sindone e Principe di Piemonte tentadi ricostruire il consenso popolare intorno allaCorona sabauda.

Durante il primo bagno di folla al Quirinale,dichiara di voler rispettare la volontà deicittadini di scegliersi la forma istituzionale. Laregina Maria José si prodiga in opere benefiche eassistenziali in quanto ispettrice della CroceRossa, appare più volte con il re e i figli albalcone del Quirinale dove ospita gli orfani diguerra.

Il re propone l’amnistia per tutti coloro che,dopo l’8 settembre, si siano macchiati di reatipolitici, mentre il guardasigilli Togliatti loevita inviando il suo sottosegretario al Quirinale

ogni qualvolta vi sia un atto da sottoporre allasua firma.

Il 15 maggio Umberto II promulga con decreto lostatuto speciale della Sicilia, ancora oggi invigore, rendendola autonoma dal resto del regnoper via anche delle particolarità locali. Gira inlungo e in largo il Regno d’Italia per iniziativadel Partito Monarchico.

Il 2 giugno si svolge il referendum istituzionale,gestito dal Viminale, il 10 giugno la Cassazionerende noti i dati che decretano la fine delloscudo sabaudo, il 12 giugno la suprema corte sipronuncia in maniera definitiva, mentre scoppianoviolente manifestazioni di protesta per via dipresunti brogli.

Nel proclama del 13 giugno, Umberto II accusa ilgoverno di non ave ricontato dei voti e procedutoalla nomina del premier quale capo provvisoriodello Stato, essendo venute meno le condizioni perla permanenza del re sul trono. Scioglie militarie funzionari civili dal giuramento di fedeltà allaCorona e, di fronte al rischio concreto di unaguerra civile, lascia il Quirinale e l’Italiaprima che la Cassazione si pronunci il 18 giugno.

PIPPO BAUDO

Direttore Artistico del Festival di San Remo(edizioni 1994, 1995, 1996, 2002, 2003, 2007 e2008), porta in Riviera un’aria del tutto nuovagrazie alle doti di impresario e organizzatore.

Seleziona personalmente i brani in gara, lanciandogiovani artisti e facendo aumentarevertiginosamente le vendite dei dischi, portaall’Ariston artisti internazionali di prestigio,facendo aumentare gli ascolti. Dota il teatro diuna scenografia ricca di specchi e conpredominanza del bianco, arricchita di pannellimobili che si trasformano in uno schermo luminoso,dove vengono visualizzati i risultati dellegiurie.

Direttore Artistico della RAI dal 1994 al 1996, inconcomitanza con il rinnovo del CDA di VialeMazzini, diventa l’uomo simbolo di Saxa Rubra eVia Teulada.

Ristruttura i palinsesti, sovrintende ai programmidi intrattenimento, risolleva gli ascolti conprogrammi di cui, se non conduttore, è ospite oautore. In un momento in cui la RAI risulta poveradi idee e novità, è proprio la sua capacità difare spettacolo a sostenere la programmazione,venendo accusato di eccessiva presenza in video.