L. AMBROSINI, “Vasi potori a pareti sottili”, in R. VOLPE (a cura di), Aqua Marcia. Lo scavo di...

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AQUA MARCIA LO SCAVO DI UN TRAITO URBANO JA TL AÀ\ n. *d ,.lffi-,.'"., All'Insegna del Giglio

Transcript of L. AMBROSINI, “Vasi potori a pareti sottili”, in R. VOLPE (a cura di), Aqua Marcia. Lo scavo di...

AQUA MARCIALO SCAVO DI UN TRAITO URBANO

JA TL

AÀ\n. *d ,. lffi- ,.'".,

All'Insegna del Giglio

STUDI E MAIERIALI DEI MONUMENTI COMUNALI DI ROMA

E

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COMUNE DI ROMADipartimenro IV Cultura

AssFs\oRAro ?rk rE porrr lcH! cu| luRctt/ îsressore: Gtafìnj Borgna

Sop,erN TFNDENzA CoM!NALf BB.CC.UFFICIO MONU' { tNT l ANI ICHI E \CAVf;ouralhtekdente: Eugenio La Rocca

Schena delle rnodalità di cosrrùzione dei piloni dejtAEua Mar.ía (disegno di A. Cucinorra).

11.::Í" j : j l :^, ' : . o:. "Roma-. s,mhoro de|a co ana.srudi e nat€daìi dei Monullrenrr corunJ | r d r Rom3. è u r rdè r d i u , , v rnn i )opoo tu r teoo ) .

ISBN - 88-7814-103 8O EDIZToNI ArL'INsrcNA Drr cr(;Lro s.a_s. _ Via R. Giuliani, 1j2r - .'0t,l1 Ì_irenze

AQUA MARCIALO SCAVO DI TIN TMTTO URBANO

a cura dl

Rita Volpe

resr i d iL. Ambrosini, A. Arnoldus-Huyzendueld, G. Caruso,

Carnabuci, E. Celluprica, P. Gioia, P Giusberti, V. Iadeluca,De Grossi Mazzorin, L. Lucchese, A. Martin, L.M- Micbetti,

R. Motta, U. Panetta, E. Santandrea, R. Volpe

E.I.

Edizioni All'Insegna del Giglio

124 I À4,\TERIAII DELLO SCAVO

SIGILLATA AFRICANA

I52 frammenti di s igi l ìatà a&icana sono rurt i , ad eccezione di un frammento di parererinvenuto in uno straro del periodo IV (erà flavia), pertinenri a contesrì aftribuiti al peri;do yossia al l ì sec.- iniz i del I I t sec. d.C., e r iconducibi l i ; l la produzione A.

Pert inente al la produzione À/D è un solo frammenro, r invenuto nel l ,US 130. di vasca molto sirni ìe a quel la deì la Lambosl ia 40 = Hayes 50A reai izzata ìn sigi l tata C, e probabì lmentepertinenre alla fo.ma Osrtd 1, 16 prodorra jn A/D.

, S. i . .è noto, la produzione A (HAIIS 1972 p. 289; CALANDTNT 1978 p. i3 e p. 19),local izzabi le neì la regione di Carragine (CARANDTNT j978 p. 19; ToRToRtrLLA i987) comrncra apart i rc dal l 'età f lavia, s i di f fonde in erà domizìanea, per poi dominare. in Iral ia. in età antoninà(sul1a di f fusìone del la sigi l lata afr icana A in trr t ra sr ! eda , ja utr jmo FoNÌANA 199 r ) . mentre laproduzione ! ! iD, localÌzzabi le probabi lmente net la Bizacena, conìncia asl i ìniz i del l I I sec.d.C.l ( \ R A \ D r \ t l 0 8 l . p p . ' 2 ( ì J .

Dei rre dpi di impasîi aftestati, dei quali ò stato possibile effettuare soltanto un esamemacroscoprco. due son o r iconducìbi l i a l ta produzione Ai ( inpasri 1 e 2) ed uno a a proouzroneA D { n o r \ r o b l . I r m p a . o 2 è . r r u d r . r i . : . d a , r u e , l o t o . . . i e . p u r p r e , e n r : n J u u . r e s o r i p odi inclusi , con la medesina frequenza, areva del ie diver;c cararter ist ìche di colore e dr vernrcelcggermente pjù opaca Limpasto 1 r isul ta maggiormente artestaro r ispetto at 2(38ft . /gr238nspetto a 1,1 fr. / gI 46).

_ _ Tra le forne piir anrìche aftestate sono p.esenrj le coppe Hayes 2, Hayes 8A, Hayes 8B edil bicchiere tipo Palla,rés 33 Aùdkte XVIlr, 10, dalle caraaeristica decorazione a roungne(Attdnte p. 126 n. 44 t^v. LVI, 69). Seguono poi f rammenti di forme aperre più tarde: i prarr iLambogl ia 9al - Hàyes 27 n.7 - At lante XVI,6 c Lambogl ia gb - Hayes 26 Attante XiI ,4.

Ai frammenti pe.tinenti alle fornc suddettc, vanno inà1tre aggiunrì 33 framrnenti (sr 131)di paret i di forme non ident i f icabi l i .

Il nateriale, rinvenuto in condizioni molto framrnentarie, non offre novirà di caranere

per. IV periodo Vr r ( i \ . l 0 atriv. 12 atriv. 1ó TOTALE

-{tlartc XIll, l0 (Hàres 2)Arlanre xlv, I 5 (Ha!€s EA) 5 / 8 1 p 5/El gArlanre xlv. 6,7 tHaves 8R) 3121p l l 2 I FAuarre XVL 4 (t,amb.9b l / l l lAr ìan t r \ \ L 6 t l !mb.9J l / ls 2137 sAtlante Xvltr. ll:r tPatÌares J3) 1/19e 7l19s

I /2 ! 2/ 1t! 23193p 7/23É l l / l l i eTO IAL E 52/ l8 ls

5 YR 6/6fraftura: àbbastanz. nettasensazione al tafto: ruvidd

MATERIALÌ DI ETA IMPERIAIE 12.s

2,i YR 5/6

seDsazìone al tattor Erarulos!

3 3

140 I MATERIT\LI DELLO SCAVO

CEfuqMICA COMUNE DECORATA

FRAùtìulENTo Dì aNsA pERftNFNT! A uN vAssoto

Nell 'US 131 (art iv i rà l3 merà t I sec. d.C.) è srato r invenuto 1 frammento cerami.o aforma quasi di un quafto di cerchio del O di ,l cm, dello spessore di 0,5 cm (tav. XI, I ). Tateframmento, di argilla color nocciola, rivestito di ingobbio rosso màrtone, p.esenta orlo rìlevàtoleggermentc rlentÌanre, lato minore ad andamenro rertilineo ed una decorazione fisurara rea-l izzara a matrìcc. Essa è cost i rui ta da: a sinisrra re*a vir i ìe r Ì i prr ,rpetro con c;pel l i e"oaroa resrc o f . e r . h i e r i o i e - . a l c e n r - o e r n a d i p r o . p e n o r f f ì - " , , ' , ' , . a d d e . r r r o g g e r o d i d i r , . t ed e n r ' r r . i / o r e ( r t r r ' ( l . o - m o n r J r o d r i r u o ? ) . t a p ( u l J r e r o - m r d e l ' ' o - t o . l . " r d d m e n r o r e r r r

l ineo del lato minore e la presenza del l ' ingobbio anche ru a superf leie in{enore rrnno esclude,re la pertinenza di questo frammento ad un disco di lucerna; va scarrata anche l,ìpotesi che sìtràt t i d i un coperchiefto, per 1a presenza del l . ì ro minore rctr j t rneo e per h forma,jc l ,or lo chedovrebbe essere capovolta per garant irnc l , innesto.

Il franmenro, pur mostrando delle affinità con i med^slioni d'apptìqae gallo renani (Arroror1938; VurLLrìrMrER-AÌrDr"- 1952; ALFóLDr 196j-66 pp. 66, 70-74; TR_{M TAM TrNH 1970 p. 73)quali l'orìo riievato e le decorazioni figurate, se ne discosta per ìa presenza di eternenti fìgura-trvr estremamente sempìici e srilizzari. Il pezzo presenta delle tracce dì usura molto int.rcssann,concenrrate, sul Ìa superf ic ie superiore, sulvol to del l ,erma; inottre, in corr ispondenza di questetracce, la superficìe inferiorc appare concàva. Da ciò risulta evidente chc il nostro è un frarn-mento dr una ansa piarta desrinata ad essere impugnaia a mo, di prcsa rra i l pol l ice e 1, indice.Quanto alla forna, essa sembrerebbe potilobata o misrilinea. Anstdi questo rìpo sono artesrareacl esempro su v,ìssoi rettangolari realizzari in sigiltara afrìcan: Ar (ToRr.oRELr.,,' I981 p. 1:12 rav.LXX, forma ToyNÈEE 1957 tav. I nn. 1-,1,7i tav. I I n. 1i tav. I I I nn. 1 7). La forma iur i ra proiot ipi metal l ic i ansari rctrangolar i , c ircolar i o oval i Gi veda bibl . c i t . in ToRfoREr.LA 1981 p. 142);la decorazione a r i l ievo, presente sul l 'or lo, le anse ed i l fondo, è cosdruìta da maschere, alber i ,tirsi, arule, animali, vasi, fiaccole, in ordin€ rigorosamente pararar.ìco. La datazìone delt,unicoesemprare, rinvenuro nellzDomus Aurea, atta fine del I-ìnizi del II sec. d.C., è stata opporNnanente abbassata da S. Tortorel la al l 'età antonina-severiana (ToRToRELLA 1981 p. 142).

Pìatt i con or lo a tesa piana decorata a matr ice con sl i sressi elemenri sono real izzar i nonsolo in sigi l lata afr icana A (ToRroREr-LÀ 1981 p. 143, forma CAB^r_r ERo ZoRTDA 1971 f ig. 2) maanche in ceramica invetr iara ed " in cerarnica decorata forsc di produzìone i tal ica generatmentecaratter izzats da un'arsi l la color nocciola o rosso -"none ben deourara e , ta un i ;obbio colorrosso mattone" (ToRroRuLA r 981 p. 143). Lunico i rammenro r in"enuro rn kai i . r , f ino al 1981,era quel lo di Ost ia (Ost ia I p. 62, f igg. 199,776). I l nosîro esen1plare, per l inenre invece ad unvassoio, è anch'esso caratte. izzato da un'àrgrt ta color noecjola hen dcpurarr e da un ingobbiorosso_mattone. Apparr iene dunque ad una produzione alquanto corsìva che imira prorouprlnelr l ì ic j schematjzz.rndo e sr iLzzandone gì i elementj dccorat iv i . Darabi le in età antonrna, èrrora rr prLr]o etemptrre noro . in\ enuro a Roma; fremnenri , perr inenri ad un vassoio dì questà produzione, r invenuri v ic ino Tivol i , sono stat i recen.emenre studiat i da S. Tortorel la(ToRroRErLA in stamDa).

ÀIA.TERIALI DI ET,\ IMPERIAIE L41

VASI POTORI A PARETI SOTTILI

La certrmica a parer i sort i ì i (8I9 fr . per un peso complessi \ .o di 1010 gr) è stata r in\enuta incondizioni errenamentc frammentarìe. Nonosranre questa frammentarietà è stato possibileidenrìficare un ccfto numero di forne che rrova corrispondenza nei dpi attestatì neÌÌ'Alld"e(Rìccr 1985).

IOTA]-E

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20/21

112 I À,[{TERÌAI-I DELLO SCAVO

E stato possibi le indir iduare 2i forme di bicchier i e 19 di coppe già note (MaRABr\r t97JiMAyEr 1975i e Rìccr 1985) e segnalare la pfescnza di 6 frannent i , che non rrovano confronî ipuntual i con fonne di coppe e bicchier i gjà edir i .

Esemplar i non identì f icabi l i con r ipi not, :taL X,8: bìcchìere con or lo vert icr le incl inato verso I ' interno IUS 88).

- tav. X, 5: coppa con or lo estrof lesso leggermenre appunrrró, rarcrr lcggenrcrre convessa (US1 3 0 ) .

tàv. X,8: coppa con or lo r ientranre Ìeggcnnenre arrotondaro (US 76).tau X, 3: coppa con or lo estrof lesso incl inato verso l ' inrerno, breve col lo ci l indrìco, parcLc

leggernenre convcssa (US 194).tav. X,, l r 1 frammenro dì or lo leggermente r ienrrante arrotondaro (US 106).

- tar ' . X, 7: 1 frammento di orÌo vert icale leggerrnente incììnato verso l ' inrerDo (US 88).I f rammenti r invenuri mostrano una qual i tà ordìnaria che si r i f let te nelÌà sc.rsa var ierà di

decorazioni eseguìte sopràftutro a rorel la (Rrcc] I985 rav. CII , 1, 2, 4, 5 ,9, I1) edà Ld bdrbohne(Rìc() 1985 tan CVl, 18; CVIÌ , 7, 8, 15i CXII I ,20) ( tav. XI,3-4); sono poi presenri . fe trammenn con . lecorazione argentata e trc con decorazione sabbiara. Un solo esempÌare ( frammento di fondo non id. rinvenuto nell'US 88) prescnta un segno graffito che sembra possibile inrelpft,tare come la leftera M ftav. XI, 2).

La massior parte dei f ranmenri inf inc (702 su 8i9) sono pareî i non aftr ibuìbi l i a formci J . " r i f l . r , , ' r a r r d r o r z r o n i d r J r e r e e \ r . e i ì r i , e - , r n , i - u r , . c h r , o t o r n r " n s r ' l . , r , i . u p erano i l peso di 1 grammo. In mancanza di elemcDri morfolosicamente signi f icàt iv i , questo ma-ter iale è stato studiato prendendo ìn esame anchc la qual i tà del l ' impasro e! qualora presenre, i lt ipo di vernice ut i ì izzara.

I frammenri di ceranica a pareri sottili sono srati rinvenuri ìn fase per i contesti deì periodoII I ( f ine I sec. a.C. ìniz i I scc. d.C.), e per alcuni deÌ per iodo IV (erà f lavia). Varì sono I i ranmcnti residui di eià augus.ea e r ìber iana r invenut i in contcst i del per iodo ÌV (erà f Ìavia), mentrelnolt i sono qu€l l i d i ctà neroniana, f lavia, ed in gcnerale del I sec. d.C., r invenurl in contesr i delperiodo V ( l l sec. d.C.).

Di l ln certo interesse r isul ta un frammenro r invenuto nelL,US 88 (att iv i tà l0r f ine t sec.d.C.) at tr ibuibi le al t ipo At lante I ,291, prodotto, secondo A. Ricci , a Colchefer ìnrorno aÌ 1S0d.C. ed in seguito f ìno al IV sec- d.C., ed attesraro anche ad Emona (Rrccr 1985 p. 260). Taler invenimento potrebbe cosi i tuìre cosr i tuire una prìma arresrazione cronologica dì quesro npodi bicchiere.

Sin dal i ' lnìzio del nostro sludio, i ' idenrì i icazione degl i inpasri e la loro aftr ibuzìone ad undcterminato cenrro di produzione sono sembrat i duc obìett iv i di pr inarìa ìmportanza di f f ic i lmente raggiungibì l i . Si rràrta, come è noro, di una classe che, prodortn inizìalmenre in Etrur iaùÌer idionaìe agl i inìzi del I i sec. a.C., s i dì f fonde ampumenre oÌrre i .onf ini i r r t rr c dal la ncràdel I sec. d.C. comincìa ad cxere real izzara direftamente nel le province (Rl{1r 198I p. 127).Fra ral i centr i di produzione idenri f icar i da A. Ricci (Rrccr 1985), sì disr inguono quel lo d,Et.ur ia (NtÀlr EiNr 1973), del la Penisola Iber ica (MAyrr 1975), c qucl lo det l ,area sal Ì ico renana(GRE[\E 1979), r ivclar i da cospicui r invenimenri . Certamente la pubbl icazione di essi ha consen-t i to l ' individuazione di alcuni cenrr i produftor i i tutravia deglì alrr ì r invenjnlent i , non ancoraassurt i asl i onori dcl la stampa, r ivelatorì anch'exi degl i al t r i centr i di produzione che .1ovcr-tero esistere nel l ' impero, poco o nul la si sa. Appare ovvìo quìndi che la si tuazìone degì i srudisul la ceramica a paret i sort i ì i , appena sfìorata in qúesta sede, si r ipcrcuora suì r isul tar i del nostro studio. Non meravigl i dunque la presenza nel nostro contcsro dì forme che rìsuhano prodotte ol tre cLe in l tal ia, anche nel la Penisola Iber ica, in cat l ia, net Basso Reno, in Brirannìa edìn Dalrnazìa. Nella rotale assenza di una "banca dati" di empioni di impasri softoposri admalisi chimiche, sì è proceduro alla canpionatura degÌi impasri ed al successivo confronro atmicroscopio con quelli della ceramica a pareti softili rinvenuta nello scavo della Mer, Jíddrsfsi r insraziano a questo proposìro C. PaneÌ la e B. Bacchel l i per La loro disponibi l i tà).

À,I-ATERIALI I]I ETA IMPERLA.LE 1.13

Lc forne .li bicchieri, .ìDvcnure rel nostro scalo ed a$rib!ile ai cerrrj di produzjoDc jdcnrificaii da A.Ricc i (RÌ .cr 198. t ) . soDo le seguent i :len isÒla Ìbc jca: I , 130 ( i3 f . . )Itàlià centuale -A.{luilci. Siracusa: l, 20 (4 fr.), l, j62 (2 fr.)s i racusal : l , 156 (4 f r . ) ,1 , 16 (2 f r . )f td l j t r cenrra le?: l , 161 (3 f r - )f ta l ia ccnrra le È ?er jsoh lbef ic . , l , 109 (2 f . . ) , I , 101 (1 i r . )f ta l ia sct tent . iora le: l , 193 (3 f r . )L lone: I . 159 (3 f r . )Gal l ia h€r id ionale: l , 28 ( l f r . )Basso Reno; l , 169 (2 i r . )Gal l ja cent f iLe: l , 128 (2 f r . )Bi i rannia: Ì , 56 (2 f r . )Br i tannia e lùsoslar i ! : l , 291 (2 f r . ) ,Etrùr ìa (Surr i ) : I , l2 . l ( t f r . ) .lùsoslav ia (Etuo.a) : l , 125 11 f r . )Non local izzahi le : l , 100 (7 l r . ) , l , 157 (1 f r . ) , I , 26 (1 f . . ) , t , 215 (4 î r . ) , t , 6 (2 f r . ) , l , 171 ( t i r . ) , t , 171(1 f r . ) , I , 6 | (1 f r . ) .

Nel le forme dj bìcchier i r invenute nel lo scavo l ' impasro u l i l izzaro ìn prevalenza è iL 6 (18tr . su un toraLe d i 68 f r . ) . Le formc l , 109 e 1,28 sono srare r invenute in un a l t ro scavo urbano(Cut id,pp.276.284 285) ìn ar t iv i tà d i c tà lav1a.

Le to.me di copp€ r ìDrenùre nel nosrro sca!Ò Èd arú ibùi rc a i cenrr i d i l roduzlone ldenr i f icar i da A. Ricc i(R'ccr 198i ) soro le sesù€nt i :Aquì le ia - V. l le Pàdana centro occidcrra le: t t , 232 (6 f r . ) , l I , 40. ' l1 f r . )Basso Reno:11,406 (3 f r . )L i o n € : 1 1 , 3 3 0 ( 2 f r . )GaUi ! mcr id ionale, I1 ,217 (2 f r . )Ber ic ! , l l ,417 (1 f r . ) , 11,272 (1 f r . )f ta l ie cenÙale e Ì - ione: I l , 214 (1 f r . )Val lc Pàdàna occidenÙle, l l , ,+0,1 (1 h. )I ra l ì . centr l le ; , l I , 244 ( l f r )Errùr lx : l l , 179 (1 f . . ) , I1 ,250 ( l f . . )Non Ìocal izzabi le , I I ,412 (20 f r . ) . l Ì , 230 (3 f r . ) , l l , 115 (2 f r . ) , l t , 407 ( t f r_) , l I , 265 ( t f ._) , n . 138 (1 f . . ) .l l . 2 l 9 ( 1 f r . ) .

Nel le formc d i coppe r invenute nel lo scavo l ' ìn1pasro ut i l izzato in prcvalcnza è i l . ] (14 f r .su un rota le d i 50 f r . ) . Le forme I I , 40,1, l I , 214, c l l , 407 sono s.at i r invenute in un a l t ro scavourbano in ar t iv i tà databi l ì a l Ì 'e tà f lav ia (Car la, p p. )7 6.294,291).

Tra i f rammentì non ider t ì f ìcabi l i s i nota un predominio quant i rat ivo dei f r . d i impasro 3(183/175 sr) e d i inpasro 6 (1,10/17J gt sugl i a Ì r r i impar i .

Avvalendoci dei dàr i emcrs i dal confronto con g1i in lpast ì del la ceramica a parer i sor . ì t idcl]La. Meta Sudans e prendendo come punto di partenza l,anaìisì degìi ìmpasri, piutrosro che lelorme poiché con1e ò noto una stcssa forma dì b icchiere o coppa er : r spesso prodot ta Ln iarepart i de l ì ' impero - è possib i le fare qualchc cor ìs ider t rz ione.

I Dostr i impast ì L , 2, 3 e 5 mosiràno t ra ìoro del le for t i analogie, s ia per quanro r iguarda ìast rut tura che le component i , c per tanro potrebbero essere r icondot t l ad una arca geograf icaabbasranza ristretra. Potrebbe tratrarsi, data la presenza dj tali impasti su varic forme assegrareaì l ' l ra l ia cer t ra le (Rrccr 19 85) , d i produzìoni r iconducìbì l i ad uno o p iù cenrr i s i tuar i ìn quesrazona. Lìmpasto 4, che sembra d i f fer ; re dagÌ i a l r r i , mosrra desl i ìnchsi ed un colore che porrebbero sugger i rc come cenno d i produzione la Gal l ia . Gì i impast i 6 ,7 e 8, abbasranza s imi l i percolnpoqiz ione e coìore, r isu l tano arrestàt i s ìa su forme centro i ta l iche che iber iche. Tunavia,v is ia la poce af f iDi rà es is tcnre r ra qLLesr ì impasr i e g l i in lpast ì 1 , 2, 3, c 5, una toro pro\enrenz. ldal la Penisola lbcr ica sen1bra essere probabì le. L impasto 9, at tesrato f ra l ,a l t ro su un soto esenplare, non r isuì ra r iconducib i le ad a lcuna produzionc nota. L impasro I0, in f ine, che s i d i f fe

144 I MATERIALI DELLO SCAVO

renzia sia da queÌli cenrro italici che da quelli iberici, risulta atrestato sulle forme I' 130, I, 28 e

I, 291 ricondotte da A. Ricci rispettivamente aÌla Betica, alla Gallia mcridioflale, aìla Britannia

e Iugoslavia.ll periodo di maggiore attesrazione della ceranìca a pareti sottili risulta il Ìll ({ine I sec'

a.C. iniz i I sec. d.C.) con 414 frammenti , per un peso complessivo di 495 gr; sesue una cerra

flessione nei periodo IV (età {lavia) con 150 frammenti, per un peso di 172 sr' tra i qualr sonopresenti, come abbiamo visto, anche dei residui, ed un incremento ne1 periodo V (Il sec d C )con 253 fr . per un peso complessivo di 351 gr, con patecchi residui del l sec d C.

Che la nosrra anribuzione degli ìmpasti colga, come credo, nel segno' è confernato dalla

prevalenza delle attestazioni desli impasti 1, 2, 3 e 5 nel periodo III (fine I a C inizi I d C )' e

degl i impast i 6,7, e 8 nel per iodo IV (età f lavia) e soprattùt to nel per iodoV (I lsec. d C) Ì lp.iioao .o-p."'o tra la fine del I sec. a.C. e g1i inizi de1 I sec d C coincide infaai con Ìa

nassima fioritLrra delÌa produzione centro italica; fioritura che, già a partirc dall'età flavia

comincia a risentire il contraccolpo economico della concorrenza iberica.

risulra nolro simile a queilo PS 7 Meta Sudans,,attestato nellà forma 1I,348 rinvenùta nell'atîività49 (databì le tra 14 e,{1 d.C.).

2,5 YR 4/6

sensazionc al tatto: ruvida

2,J YR 5/8

sensazioDe al tatlor ruvida

frequenza grandezza.alc,re bianco 5

colore f.equerza srandezza

frequenza grardezza

calcùe bianco 5 piccolìssiúrsimile a ls 23 Múra sadars, attestato nelle forne2/3.14 dell'attivìtà 49 (databile tra 14 e 41 d-c.),nellàforna I,103 dell'aftività 69 (Iase IIA databilet ra i l 51 ed i l -55 d.C.) e nel la forma I , 159del l 'a t t iv i ta 73 (daiabi le t ra 51 e 55 d.C.) .

2,5 YR 6/8

sersazione al tatto: ruvida

2,5 YR 6/6

sensazione al tatto: Polve.osa

tipo colore frequenza grandezza

caicire bianco 7 PiccoÌissiml.orrisponde a lS 24 Meta Sudafls, aÌiestata in fr'

10 R 6/.1

sensazione al tatlo: liscia

tipo colore frequenza grandezzr

c J c i è b ' a . o -

P r . . o l i " rsimile a lS 24 Metd Srdars, attcstata in fr. non id-

5 YR 7/6

sensazion€ al rarto. poLlerosa

tipo colore lrequetrza 8.andezz., " 1 . , ' F b i r r . o ( p h . o l * i r i. o l r l . p o n o \ a P \ a M . 1 a s t d d 4 ' . J - e ' r d | ' ù l l c

f , ' r t l . ì 0 e \ 4 a y . r \ l l l d e l à r ' \ , 4 4 0 { d , r a b et ra 14 e 41 d.C.) e a l la forma 1I ,222 del l 'a t t iv i rà 80(darabi le t ra i5 e 64 d.c. ) .

5 YR 7/4

calre bianco 5corrisponde a1 PS I Meta Suddfts, attestato nelleforfte I,30 dell'attivirà 49 e lI, 348 (databile tra14 e.+1 d.C.) .

MATERIALI DI ETÀ IMPÈRIALE 1,+5

sensàzione al tafto: liscià

tipó colore frequenza gtandezzaca lc r tc b ,anco lcorrisponde a ?S 17 Metd Suddks,' o - r ' r M J v e r \ \ I v b d c l d ( v r - , 4 0 ( d J c l r r r à1 4 c : { 1 d . c . ) .

10 YR 5/1

sensàzione àl tàfto: liscia

tipo colore frequenza grandezzaquarzo blànco 5 piccoli

conisponde a ?5 l7 Meùt Stddfls,I o ' - f l l . 4 t { - - e | , ' r - d e l r . r i , i r r ! 2 \ o " r " L t e I . r14 e, l1 d.C.) e I ,19 del l 'a t t iv i rà . {9 (dar ib i le t ra 1.1e 4 l d . C . ) .

5 YR 8/4

sensaziore .l útto: polvemsa

freqùenza srlndczza

non t rova conf .Ònto con le c . rnpionarure del làceramica a pàreti sottili rinvenutc ncllo scavo d€rra

2,51R 5/6

sersazionc al tatto: ruvidà

tipo colore freqùenzà srlndezzacalc i t€ , qùarzo b ianco 7 p iccol ico.risponde à PS 27 Meîa Suddks. attestata in 1r.

À4ATERIAL] DI ETÀ IMPERIALE 151

CÈR{MICA DA CUCINA AFRICANA

Sorto questa denominazione si anal izza i Ì vasel lame di cornune uso donìesi ico con arsì l larosa arancione simi le a queÌ lo del la sìgì l ìara afr icana A, carairer izzato da parina cenerosnola obianco-srigiàstra in corrrspondenza dell'orÌo e/o della parete esterna (per la definizione di raÌeclasse ToRToRFLLA 1981 p. 208).

La ceramica afr icana da cucina, at testara neì nostro scavo con 69 franrrcnt i (pcr un pesocomplessivo di gr 1068), è pert inente a srrar i deÌ per iodo IV (erà f Ìàvia) e soprat luf to del per iodo V ( l I sec. d.C.). Nonostante le condizjoni di f ranmenrarierà degl i esenpÌar i , è statopoxibi le anribuire ad una forma nota ì Ì 56%, dei f ramnentì , mcntre i l restante, l ,10l0, è rosr irui t o q u r , i ( , c ì u , i r r m e n r , d r f r r r r e n r o i 1 r , e L i .

attii,.ll aftii,. 16 TOTAl-trAllanrc clv. I 1 l 2 l P 2t ?1!Arlanre cIV. 2 1/ lzr: 4/ r2s

ó/ I l9 ! t l 7 / : I E2121! 2121'r2l r.12! l / l5u

ALldnr ! C \ L . r l / 14e l/ l +i.r\lJnrc CVl. 7 1 / 1 0 e l / l0 !^rlanre cvl. lo-t I 2/ 15s 2/ l5ilArhrre cvl. 12 13 7/ r55\

2/ 59s l / l ùL 1/ 891l / E r

l6/80s l 0 / 1 1 7 {TOT\LE 69/ 10ú8e

P r'fl/corERcHr

OstìaI,18 - At lante CN 2 . Darabi le nel la 1' rnerà del I I I sec. d.C., toraÌe 4 fr . / gr 32 (US3 5 , 1 3 1 , 1 4 3 ) .

Ost ia 1,261 At ldnte CIV,5-7. Tipo r invenuto in Tunisia negl i scar ichì dci forni chc produ-cevano sigi l lata afr icana D (ToRroREr.rA 1981 p.218). Atresraro già daÌ l 'erà anronrna aSettefinestre (GuALANu SANGrNrro 1985 p. 115), più frequenternente da qLiella severìàna, axaf ine del lv ' in iz i del V sec. d.C. Totalc 7 fr . / gI 233 (US 35, 46, 130, 143,145 e 15,1).

Ostia I. 262 - Atldnte CU 3. Arresraro dall'erà anronina, più frequentemenre dà quellaseveriana, al la f ine del Iv- iniz i dcl V sec. d.C. rotalc 2 È. / gr 24 (US 171).

Ost ia 1,263 At ldnte CU 9. Databi le na la pr ina metà del l I ed i t IV scc. d.C. Torale 3 fr ./ s r 1 6 7 ( U S 3 5 , 4 6 , 1 3 0 ) .

Ostid Il, 302 Arldkte CN 1. Databile tra la fìne del I sec. a.C. inizi del I sec. d.C. e laseconda netà del I l l sec. d.C. Totale n. 1 fr . / gr 4 (US 1.13).

Ostia III,332 - Atlinte CIU 3. Dalabile tra 1'età rraianeo adrianea e ta seconda metà del Ilsec. d.C. Toiale .+ fr . / gr 138 (US ,+6 e 145).

152

ScroDELLI

2,5 YR 5/8

sensazioùe al mfto: ruvida

I À{-A.TERIALI DELLO SCAVO

Ldmbaglid 9A Atlante CVI, 4. Datable tra la fine de1 Il'inizi deÌ III sec. d.C. e ìa fine deìIV iniz i del V sec. d.C. Torale 1 fr . / $ 1a (US 35).

TEcANrrl

Ostii II,306 - Atlante CVI, 7. Databile r.a l'età tiberiana aÌl'erà rraianeo-adrìanea. Totale 1fr . / sr 10 (US 35).

Lambaglia 10 B Hdyes 23 A - Atlante CVl, 12 13. Atrestaro rra 1a fine del I sec. d.C. e ìapr ima n1età del I I I d.C. e meno frequenremente al la f ine del IV- iniz i del V sec. d.C. Totale 8 fr ./ g r l 6 , i ( U S 4 6 e 1 3 0 ) .

Ostia lll,568 Atldnte CVIII,6. Atrestato in età flavia ad Ostia. Tor.le 1 fr. / $ 8 (US 171).

CAssERUoLE

Lanbaslia :10A - Attante CVi, 10. Databile tra la prima metà deì Il sec. e la fine del IV inizidel V sec. d.C. Totale 2 fr . / gr 15 (US 35 e 1a3).

Ostìd I I I ,267 Hayes 197, 1-At ldnteCWI,6. Data.a da Hayes (H,{y!s i972p.209)al laIine dcl ll- netà del III sec. d.C. Attesrata ad Ostia dalla prima metà del II a1la fine deÌ IV inizidel V sec. d.C. Totalc 5 f f . / gr 112 (US 35, 130, 13,1).

Il linitato numero dei framncnti, indice della preferenza accordata ad altre analoghe pro-duzionì ìocaÌ i in ceramica comune, non apporia considerevoLi novi tà al quadro delÌe conoscenz e i r n o ' r r o p o s e * o , . q - e , r a c l a * e c e r ; m i . r .

Sono stat i jndividuari t re diversi t ip i di impasto (3, 4, 5), comunque r iconducìbi l i a l la pro-duzione A, localizzabÌle nella regione di Cartagine, comc la ononima sigìÌlata. iiimpasro mas-g i o r n e n t e a f t e s r a t o è i l 3 ( 2 2 È . / s r a 3 1 ) , s e g u ì t o d a l 5 ( 3 5 f r . / g r 4 2 4 ) e d a l 4 ( 1 2 f r . / g r 2 1 3 ) .E stato possibi le notare, inolrre, che tre {orme dì pÌaft i /coperchi (Ost ia I , 18, Ostìd I ,26L eOsti , , 332) sono at iestate con tutt i e trc i diversi t ip i di impàsto. Due t ipi di pìat i /coperchio(Ost ia I , 262 cd Ost id I , 263 ) ed i l tcgame t ipo Lambogl ia 108 sono real izzal i con sl i Lnpasl i3 e 5, lna non con i l4. Inlece le casseruole t ipo Lambosl ia 10A ed Ost ia I I I ,267 sono real izzatccon gli impasti ,l e S, nai con l'impasto 3. La scodella tipo Lamboglia 9A ò attesúta soltanto da unframmento realizzato coll'impasto 4, mentre il piano/coperchio ripo Ostia Li, 302 ed i tegami tipoOstid Il,306 ed Ostia IIl, 568 sono anestati soltanto da tre fremmenri reaÌìzz:]ti con l'impasto 5.

2,5 YR 4/6

sensazione al tatto: rùvidà

sensàziore al tatto: ruvidr

fiequerza grandczza3 piccoìissimi

fieqùenza grardezza

5 p icco l i ss imì

5

CEMMICA A VERNICE ROSSA INTERNA

Nello scavo sono sratì r invenuri 1J frarnmenti (peso complexivo sr 173) di ceran,ca avern'ce rossa interna (Iompeianisch /ate Platten). Q!esta denominazìore, coniara daì Loescrrcre,indica una classe di casseruole, padel le c tegami, la cui superf ic ie esrerna è di sol i to anneri ta dalluoco mentre queì la ìnterna è r ivcs.ìra da una .vernìce, di color roxo cupo (Pu.cr 1975 p.3 6 8 ) .

L analìs i deÌ l ' inpasto di alcuni repert ì di tale classe ceramica r invenut i in lnghiherra, denorì inàto F'abr ic 1 dal Peacock (PrAc(x:K 1977 pp. i19 1i3), ha r ivelato la presenza di grani disabbìa nera provenien!e da rLn'area di vulsmismo recente, local izzata dal Peacock nel la regioneinlorno a Pompeì ed ErcoÌano. T" le osservazione ha indorto c. h,cci {Plr . i 1975) ad ìdcn-liiicare la dcnonìinàzione !. mdnaetestae, tramandaraci dalle fonri anti.he carlr,tbmpejaflìs.h-rcten Pldtten (abbondanrissìma a Pon1pcì). AÌ pr imo cenfto di produzione (Cuna) awìaro auaiìnc del I I I sec. a.C., s i sarebbero agsiunt i in segrì i ro alrr i centr j nel le province (Fabric 2-7 dlPcacock; PlÀco.K 1977 pp. 15.3-156). Lrì resi di c. Puccì è stara recertemente confermata cLauno srudio di L.A. Scatozza Hòrichr (ScA1oz7a Hi)R(:Hr 1988) r iguardanre una scr jc di f ra*menri di ccraDrìca a vernicc rossa inrerna provenient i dal l 'ambito vesuviano, darabi l i a l I l sec.à.C. L impasto presente nei f rammenti provenienri da Pompeì corr isponde al la Fabric I at testara nÌ Br i tannìa.

Dcì tre t ip l dì ìmpasro aftestat i Deì lo scavo, i1n. 1, af testaro in 4 frammenri e corr isponden-ie el l ' impasto 5 di Setref inesrre lsettef inesùe pp. 107-115), è idcnrl f icabi le con ì l Fabric 1 diPeacock, mcnrre i l 2 moslra fort ì analogic con i l n. I , i Ì 3 se ne dlscosra sensibi ì Í renre. Vainoltre aggìunro che i1 nostro impasto n. I mostra deÌ le fort i analogie con Ì ' impasto canpano(n.3) individuato in 101 framnenti di cer:mica rozza r invenurî nel nosrro scayo.

Gl i esemplar i di ceràmìca a !crnìce rossa interna sono rcsir tui nr strar i di formaziune piureccnre: 6 frammenti di forne databi l i r ra la f ine de1 l l c la pr ima netà del I a.C. in srratì di etàIlavia (Perùdo lV) e ,l frarnmenri di forme darabiÌi rra la fine del I sec. a.C. e sli inizì del Ì sec.J.C. in strat i del I l scc. d.C. (per iodo V).

l l 220lo dei f rammenti è ettr ibuìbi le a tegarni e casseruole, menrre i l resrante 78y0 è costuru,i Io da l ràmmenrì per i inent i a forme non idcnt i f ìcabì l i . l1 rcpcrtorìo dcl lc formc attcstatc òrbbastanze vario. Tr. le forme ant iche attestate sono presenri la forma coudineau 4A l , 11, ìaGoudineau I , 1, seguono poi Ìa Coudincau 2Cl9, la coudineau I I ,2, l , per poi f in ire con la:irestazjone p1ù rarda, I a formà Settefinestrc tà\,. 31, 1.

MATERÌALI DI ET,{ IÀ{PERIAIE 153

TOTALE

Cùùdnieau t .v l l2C. I

linu!ìincau 1.tr. 2.1t 0 / l t 8

154

5 Y R J 6

senslzìoùe al rarto: rùvida

I ÀIA.TERIALI DELLO SCAVO

J YR 4/6

53

sensazione .l tatlo: ruvida

gngrofrequenza grandezza

Assìni làbi le al f im!asro 5pro. lùzlone campana. Cir .

5 Y R 5 6

di Set lef i resúe, d ilmPasto 3 ceramica

sensazione al tatro: ruvìda

ripo color€ frequenzacalc i te b iancobr i l lant lS

periodo Ilar. l JLL L2 ùrr l3 TOT,ALE

1 / 5 q

Ri( i r ioo E/ L0 i

D , . 1 0 - l i = B J i L c ! P , i 2/ l lc t/ tr!Df l0 2 l=RJ i Ìc \ PL l / : 9 c I l29 . l

Df l0 2l=BaiÌev P t / 20q l / l l qt i / 2 l ! l/ 6q 2 / l l r . I1/ 2.! l2120{ 5/ l0o 12/12! t 1 , 1ll10! l 5 / l7q ó0/ lz ls

2/ loq l / l 3 s l/ -t{1/ 5e 2/ ó/ l.le

BaiÌc! D l / 5 q 1 / i l

Bci Ìe\ D 2/ .1 l i r 1 / l r : l /51 !

1/ l { l / l {

t : l /21s 9/ l8s )9112Í ll/94c 5/ lJs 1.1/28s5 l / l ó 2 ì / l l i l 117/ lE9!'ro ALE 2.16/ 3.11e

N{ATERLÀLI DI ETA IMPERIALE

LUCERNE

I f ramnerr i perr inent i a lucerne ammontano a 246 per un peso co plessivo dì 841 gr; dÌqucsr j l '170 (2 framnìent i) è sîato r invenuto in strat i del per iodo l l (144 a C.), iL 19' l0 tn srratrdel per iodo I I I ( f ine I a.C. iniz i I d.C.), i l 310/0 in strar i dcl per iodo IV (ctà f lavia) e ben i l 49voin strat i del perìodo V ( l l scc. d.C.).

È stato possibi ìc i rquadrare daÌ punto di v ista t ipologico sol tanto alcuni f rammenti , grazrea cararter ist iche tertoniche o decorat ive, mentre per quel l i non assegnabi l i àd alcun r ipo si eproceduto ad una schedatura del le diverse part i (becco, fondo, ansa, ,pal le, dìsco, vasca),evidenziando i l t ipo di impasto e, se presente, i1 colore del la vernice. ln part icolàre, p€r ì l{orma del ie spal le sì è fat to r i ferìmento a]ìa r ipologia di Loeschckc (LorscHcKr 1919 pp 212220) ed a quclla di Deneuve (Dr.NEUVE 1969 p. 77). i {rammentì di drsco non asscgnabili adalcun r ipo sono present i softo la generica voce " luccrnc a disco,, chc pertanro r isul ta la prulngenre.

LLrcrRN!, R!l untsLrcAN!

Rifer ibì l i a l per iodo I l (144 à.C.) sono due frarnmenti di becco ad ìncudine di lucetne avernice nerà non inquadrabili, per 1a loro estrem. frammcntarietà, in aìcun tìpo specifico (US172. e 178).

In strat i deL periodo l t l è stata invccc r invenutà una lucerna a vernice nera del t ipodel l 'Esqui l ino (DRrssEL 1880 p. 312i HrRrs 1969 p.37 Rrccl 1973 pp. 207 227); PAVo|INÌ:1981 pp. 143 145; PAVoLTNT 1987à; PAVoLNT 1987b; Mtrt [o 1992 p.57 e p 73) pr iva delbecco e del l 'ansa. Essa è caratter izzata da un corpo daì la forma caratter isr ica a tronco dr conorovescìaro, disco delimitato da orlo piuttosto alto e foro di riempinento anpio! snsa a nastro,

-

156 I MATERL{LI DELLO SCAVO

piede a disco. Si t rarta di un t ipo che rrova un paral lelo nelÌ 'esemplare BArEy 1975 p. J31 e6-08. Jatato-al l ulr imo.qualto det IV pr imo quarto det I I I sec. a.C. l ì nostro esemplare, prooabiLmrnre inf luenzaro dr i r ip i rrenjesi Howland 27A e 33A (Howr_AND 19S8), può essere daralotra la metà del III e la metà del I sec. a.C. (US 162) (tav. XII, 1,2).

DìtcolLÀzIoNl

Tra i 46 frammenri rinvenuri in srratì del periodo III (fine I a.C.-inìzi I 11.C.) sono degni dinota vari frammenÌi, che ricompongono parte di una lucerna a voÌute con disco tlecoraro rrarosetta a dieci petal i (s imi le a B^rr.Ey 198 0 p. 86 f is. I00 e 936_e 1008 ) databite tra i1 secondoed il terzo quarto del I sec. d.C. La raggiers presente into.,o atta rosetta compare ìdcntica suun esenrphre deì r ipo Dressct t l dct Royal Onrar io Mus€um (HAyFs I980 p. 4i n. 214, p. 179trv. 21 n. 214) drrato aLla frne del I sec. a.C. iniz i dcl I sec. d.C.) c su un esemplare det Brì t ishMus-eum (BaIrEy 1980, rav. 17 e 926 daraîo tra it 40 €d it 90 d.C. (US 125i rav. XIII,4).

Negli strati perrjDenri al periodo IV (erà flavia) sono stati rinvenuti ie frammenrì. Tiaquesrl sr cllsúnguonoi- due framrnenti di ansa a crescente lunare pertinenti a lucerne del ripo Bailey D Dressel 1j(BArEy 1980, rav 34) databit i a l I sec. d.C. (Us 1e4 e 99). l f r . del l ,ús 191 ;rovà buonr coni - o n r i . : n S , , . \ f n t q b a p . b ì . t i g g . { , s r h . d 6 a e 8 - b . p . - n . a ( ;- .una lurerna del r ipo BaiÌel P ,r i Dressel20-21 del la f iDe d€t I pr ima metà det I I sec. d.C. (US194).- t re f tammenti di lucernc a volute (US 194, 106 e 100). I l f r . de 'US 194 rrova un buonconfronto in curaNDr GFMro 1977 pp. 86,119 n.27g.

un irammento di srelo a sezione circolare probabilmente perrinente ad una Ìucerna del tipoBai ley B sruppo V (BAlrFy 1980 p. 183 e 9j ; , rav. 20 f is. 10i e 956) databi le tra i l .50 ed i t 90d.C. (US 88: rar XII I .5).- un trammento di disco decorato con fronda di quercia e foglie simite a quelle degli esempranBATLEY 1980 p, 87 f is. 101 Q 1007 e e 971. Si i rarta dÌ un t ipo di deco;a. ione ireq,." .e sulucerne del I d.C. e poi di età anronina e severiana (US 100t ra; XIt . 3b).- un frammento di fondo con cerchieì l i impressr r "occhio di dJdo. . Anche se t . t rso dei cerchiel irmpressr a.occhio di dado" sul fondo è staro consideraro un segno disrintivo della fabbricapollentira (GuaLANDr cENro 198 6 pp. 120-3, 172 3, 1S5-6), esso appafe in reahà diffuso anche sulurerne di altre.officìne produftrici (ad esempio quella di C.Opptua RISTITUTUS) (US 107).Circa h merà desli esemplari (119 su 2,t3 frammenri) provensono poi da strari d;l periodo V(I I d.C.). l ia di essi vanno menzionat i :- un frammento di dìsco di lucerna con figura fenminile pannessiara (Viftorja?) vorte versosinistÌa^che sosriene un ogsetro rorondo Gcudo?) con l€ m;ni Gicontronti r.rl]-rr reSO p. ZZt ig. 22 Q 917). Si t rarta del la rappresentazione di due Virror ie opposte in schemà sDecutare che. o r r c s s o n o a r , e r r r r o u n o . . u d ^ , , c r i r o . e D e , r u . r p o d r p p r e , e n i : z , o - e . c o , n e . o | | o t i n e J B a i t e ) .é presente su r jpi diversi di lurerne (Lueschcke Tipo I , I ! ! Broneer Tipo XXI ecc..) soprarur_to deì I sec- d.C. Nel nosr.o esemptare. probabi inenre pi i i f t rdo (qu; o e 917 à datato daltsf lLey tru i i 30 ed l ì 70 d.C.), t ' iscr iz jone OB CIVES SERV incisa suÌ lo scudo sorretto dal leV i t r o r i r h : p r r s o o r m . r l : r u a n o o r r : n z a { l \ t 4 ì : r r \ . X I t . 2 ) .

u n l r n n n c n r o J : d i \ ! o . o r r e . . . r v . . i r e b a r b a r a { L r o \ e t r { B A . . y t q 8 0 p n . 8 _ 9 . r - r r f i g u r a z r o n edif fusa rra i l 50 ed i Ì 125 d.C.) (US 1j5i taL X]I I . 3).

un,tra_mmento di disco con resri di zampa lconnra intorno al foro dì aljnenrazionc (US 171;tav. XIII- ] )-- un frammenro di disco con foglia lanceolata e roserta (US 144).

un frammento di disco con rracce di una foglia, probabilmente perrinente ad una lucerna delt ipo Bai ley D (BArLEy 1980) ruS 198).

IATERIALI DI ETA IMPERLÀLE

un rramnenîo dì disco con l inea rerta a r i l ievo che termina in duc prorubcranze! a 90" l ineeretta chc inrerseca du€ scmirerte curve. potrebbe traftarsi dì un - , i j f ; " aat," l " i tà p*rr . *rfulmine di c iove (BAlrEy 1980 p. 8 f ig.2, p. 9 f ig.3) (US 1a3).

BorLì

. US 46, aft iv i tà 13 (seconda metà de1 l t sec. d.C.); tav. XII I ,7.- I t rrmmenri !he fco-rpongono parrc di uDa lucerna r ipo Bai ley pi i i (BArrEy 1980 pp. JJ2-.1)d e l p e - ' d i g r 2 - . " r r i ' l J n . t . . o l o r . t 0 R 5 8 . . u 1 o n d o r ( . r o e l n n r t o c o n t è r e - e i î p r e . . e ,n:rut i lo a sinistra: I l lLE. Idcnri f icabi le con i l bo o L MVN pHtLE (Sorcru 1968 pp. tor : ;PAvoLiNr 1976 77 p.91,111-5,125; p.{vor_rNr 1993a pp. 396 7; pAvor_rNi 1993b p. 67; iNsrr.MrNoB^rnuLr 1aq4 p. 205, p. 20o rabeth I nn. 14a b, p. 208 f igg. r+a b). Lanestaz;onc tniz iate dirJre pruduzrone è cot locar, ì da C. p.ìvotrni af torno al ì ,età dolnizianea (pavolrNr 199.]a pp. 3967. Questo bolÌo è srato recentemente dàraro da L. Anselnino Balducci ìn erà tardo flavia/adrianea( A \ , v r \ o B \ D ' . , t q . r 4 p . 2 u { . p . , , 0 b . r b e l I ì - n . t 4 r _ o . p . 2 0 8 f i g g . t , 1 r i t .z/ ,v frarnmen^rr che f i .ompongono parte di una lucerna t ipo BaiÌey pi (BArLEy 1980 pp.316,9)d e l p e ' . d i 2 0 g r . a r s r l l : - . t . c ^ t o - e t 0 R I o . , u t f o - d o r e * r d e t

" , , ' t o c o n t e , r . - e , m p - e . . e ,

muti lo a sinistra: [ --- ] ES, ìdent i f icabi le forse con i t bol lo C Oppt RES (Sorcru 1968 p. 119;P^voLrNÌ 1976 77 pp.76-82,112-3, 124; MoccHDGrANr CARp^No 1977 p. i72 ss. i pAvolrNr t9 /7p. ,13, 174; B^iLEy 198 0 p. 99i PAvoLrNr 1981 p. t '0; B,,NNEÌ taS j ; B ,NN,-Ì | 988; M \EsrRrprERrC-Ecr 1990; MENrcHrNr 1990 p.335; pAVoLrNr 1993a p. 67 conbibì. c ir . ; p,rvoirxr 1993b pp.392,395 6;A\srLMrNo B^r.DUccr 1994 p.20,+, p.206 àbel la 1n. 17,p.208f ig. 1Z; Crct l i i4p. 197,p. 199 nn. 71 88) o, meno probabitmente, con i t bol lo L MUNA RES ( iorciu 1968 pp.l03 4; PAvoLrNr 1976-77 pp.114 5, 125).. US 143, aft lv i rà 13 (seconda metà dcl Ì I sec. d.C.): taL X I . 6.

1 frammento di fondo de1 peso dì gr 1, argì l la n. 2, coiore 2.5 yR N 3), con resr i del bol lo conlettcre lmpresse, mutilo a sinistra: i I LVCI, identìficabiÌe con il bolo N NAE LVCI (Sorcru1968 pp. 108 luei l \ \ . |Nr lq"o "7 pt. 88, 94, 115; CuÀr,r \or GsNrro 19g6 pp.287-91ANs,-r MrNì, 6ALDUC.r teq4 p. 20J, p. 206 rrbei la I n. 16, p. 208 f ig. 16), appartencnre al gruppocompreso cronologicamcnre rra l 'erà îdr ianea e I 'erà antonìniana per C. pavoì ini (pAvolrNr I97677 p. 88). Quefo bol lo ò stato recentemenre dararo da L. AnselÍ ì ino Baìducci in ctà rardofÌavia/adrianea (ANsnr-r l rNo BArDUc.r 199,f p.20j, p. 206 tabe a 1 n. 16; per la forma del la Cpr,esente sul nostro bol lo si v€da jn part icolare 1a f ig. 16 a p.208).. US 1.15, art iv i rà 13 Geconda nlcrà del rr sec. d.C.): tar i I t I . 8.- I t rammenr. di f ,Jndo det pero dL gr t . argi t ìa n. 1, colore 2.s yR,1/8, rest i det bol lo conrLttere ,rpres\e, mur,to r \ in i \ rrr : [__]RES, idenri f icabi le forsc con ì l bol lo C Oppt RES o,neno probabi lmentc con i ì bol lo L MVNA RES (vedi soora).

_ l r r . . r : - . i d r f o - d o c l , e J n i . c d n o d e t p e , o . o m p t c . . i , o < l t s r 4 . r , s i t . r n . t , r . . t o r e 2 . \ k

+ ò , . r e s Í o e , r b o o c o n t c r r e r e i m p r e s s e , m u r ì t o a d e s t r a : L M V t - , 1 , i d e n r i f i c a b ì ì e c o n i t b o u oL i v r v l \ ' H t L t ( v L d i s o r r r ) P c r r r d e n t i t i r a z i o n e s i c o n f t o n t i ì n p a r t i c o l a r e r a f o r m a d e r a M i nANstrr ÀflNo llAlDrrccr 1994 p. ,154 tav. I fìg. 14a.

, T , " | . e , , n o J , , i i o ( n r i f i , r , , . . t p , I a e \ r a r o r A u t r : t . , m r a . r o t . c o n . , q r , t e . o n o , r d r l

o-de, , t rJ

m menri . r ìnv."nuf l (145 franmenti pcr un peso .ompÌesi i ,o ai +uO 94.Questó ,mpàsfo è u f i l izz:ro :nche nclra fabbricazìone dei due frammcnri r i fer ibi ì i probabi lmen!:1-x-, ql . i* copprREs (rrs 46 e 145) e di un frammento r i fer ibi le al t j ; r ;duzioneLMVNPHILE (US 46), ìa pr ima del le quaì i certamente urbana. Da ciò si ponebbe àeourre cneiale r tpo dr rmpasro caratter izzì i f rammcnti r i fer ibi l i a produz;onì urbani., .

falrro tra menro r i fcrrbr le atta produzione LMVNPHILE è stato real izzato ut i l izzandoI imprsto 4. Lr drt lerenza di inrfrsro rra i duc franmenri , prodott i dal l 'of f ic ina di LM\4.JÌ 'HILEpoîrebhe n!r ' r regàrsi .on I ' iporesi eJaborara da c. pavol inì cìrca l3 locat izzazione dei ccntr i di

158 I MATÈRIALI DELLO SCAVO

produztune jn Iralia ed in Africa (PAvoLrNr 1976 77).ll frammento riferibiìe alla produzione NNAELVCI presenra Ì'impaslo 2, ilalico (Sor(iru

1968 p. 108) € probabi lnenre r iconducibi le ad ALba Fucens (Pr, laLrN L976 77 p. 11.5).

beqtenza atunòezza3 !ì.coll

5 YR 8/3

sensazión€ al rafto: rùvida7,5 YR 6/4

sensazione , l ta t to: ruv ida

10 YR 8/2

sensazìon€ àl úfto: rùvida

feqùenza

coÌore frequerzab. i Ì Ìant i 3

2 , 5 Y R N J

2,J YR 6/6

7,5 YR 7/4

sensazione al tafto: ruvlda freqùenza grandezza

EM -

t 6 )

OGGETTI IN OSSO, AVORIO E PIETRE PREZIOSE

Losso e l 'àvorio, lavorat i da abiÌ i art ig iani , r ìsul tano ampiamente dìf fùsi nel l 'àrì t ichi tàsotto formà di piccoli oggetti di uso comune urilizzati Dclle vita quotidiana (sANraNcrlr VArENzaNr1 9 8 9 , p . 1 4 5 i T , u ^ N 1 o 1 9 9 0 , p p . 1 0 0 - 1 0 2 ; D E V o r o M o L A Y E \ 1 1 9 9 0 , p p . 1 6 2 1 6 7 i T , \ 1 , \ r " 1 o 1 9 9 2 'pp. 180 182i CAtu{ALE 199,1, pp.9-11).

À4ATÈ,RIALI DI ETÀ IMPERIALE

DEI,I]I reriodo IVTOTALE

I

Occrrll t-\ osso

I Dove manufart i Ìn osso r invenutì , quasì tut t i aÌLo stato frammenlar io, sono pert 'Denr adiverse classi di màterìal i : sono r i ferìbi l i infatt i ad oggert i dì ornamento personale ( frrmmcnridi eghi cr inal i?), àd oggett i dà toi l r t ta (sparol ìna), ad utensi l i (ago per cucire, inrmînic,rrura), rdecor.ìzioni di oggetfj d'atted,o (applique, cerniera) e ad oggetri /rsolt, (dado da gioco)

Mdtl i .o ( \ lS 107 - at t ìv i tà 7i tav. XIV 3)

Oggetto di forma rettangolare sagomaro a doppio bastonceì lo con una estrc i tà appiatt i taLungh.5,3 cm, Ìargh. max 1,2 cm, entrambe lc cstremità sono r i f in i te e ì iscìate' pr ivo di unametà fràtturatisi lungo 1.ì linea perpendicoÌtrre.

Per rnanici .1ì questa forna si vedano quel l i present i su due coltel ì i , un tempo conser ' , t i nclMùseo Archeologico Nazionale di Napol i , at tualmentc non r intraccìabiLi , ma prcsentr tn urafotograf ia d'archìvio (Br rauFT 199,1, I '1. XXI in al to i l 3" ed i l , l ' da sinis i ta p. 3 A, l - c p 39 D);tali nì:rnici risLrhano connessi alle laure medìantc ùra ghiera lnctallica a fascìa dispost:] orizzontaLmente, che gìust i f ica 1a mancanza di for i per perni o chiodi neccssari per ì ' innesto deÌ la ìarra.La pert inenza ad un co1tel1o è probabi le, ùìa Ìron si può escLuderc che manici di questo t iPofossero utì l izzat i anche per aLtr i t ip i dì utensi l ì . Manici di coÌtel l i d i forna simi le à questa

mffi[

186 I Àtr{TF,RL{LI DELIO SCAVO

rrsulîano realizzatj anche in ,ìltri materiali, ad esenpio l,apatìre Gì veda l,esemplare pubblicatoin CoccHraRo 1991, p. 170 n. 10.43).

Un al tro manico di forma idendca, real izzàro però ìn avof io, è stàro r invenuro nel l ,US 88.

Franmenta dì applìque (US 107 atrivirà 7; tav. Xy 2)

Framnento di lanella a forma di triangolo rettangolo con ipotenusa curva dotata <ìj orloleggcrmente r ienrrantc ed arrorondato. Lungh.4J3 cln, largh. .à, t ,S .- .

.. ll diametro rìcos.ruibile (circa 14 cm) ia escludere l,i<lentificazionc con un piccolo piat_tello. Si potrcbbe pensare ad un frammento dj applique, Dtitizzato, in composizio'ne con art ,ptr 13 decoFzione di un ossel |u lLgneo. In part icoÌare è possibi le ist i tu ir i un confronro conarcun trammenri . deLÌ, medesima forma, pert inent i al la decorazione dì un let to funerano oatar o r l 1 . e . . d . C . l \ 4 o r o M r , , t N { t v e 2 . D . l 5 c f i g . b q ) .

Spatolina da toìlette (US 100 àftività 8; rav. XIy i)

Estremità_superiore di spatolina costiruira da asra a sezjonc circolare che si allarga e siappiattisce a formare una piccoÌa vasca larga e concava. Lungh.4,1 crn, largh. max 0,4 cm,privo del la parte infer iore.

. , r ; :Tmfl j j : ,d i un r ipo rmpiamenre at iestato in tut to ì l nondo romano nel per iodo impe- r d l e l t s r { , . 1 4 8 ì h . ' e . r o n A X \ t V p . ) 4 - , . r i . u l r J . i m i t e . r d e , e m p r u . r o J e r t r . i l e . o r p a r o n o

p . 6 4 ( d I n t s : \ . t e e 4 . p . 6 Ò n . 2 b À . . r r n . 2 b 8 . O l r . - J t e . p I o , i n c . p a ir e - m i n a ' i . a ' o r m a d i p r . . o Ò c u L c r . i r r n o a l u n g ; r o . r n e l a n n , r - a , . o . o a r r e . t a r e , r n . h c , ' l r r r r resemplati di auriscdlpirm (si vedano ad esemlio Mec Cmr;or tlSS, p. tl, fig. 57 a p. t00 eT^LAìao 1990, p. 103 n. 170).

Frummekto di asta (US 100 - attìvirà 8; tav. XI! 1)

, ì ' : r re, rerminr le- dorera dr punra. <lr asta a sczione circolare pert inenre ad oggetto non

r d F r f l ' r r a b l e . L r - g L . 2 . . c r . d i r ì . r a r 0 . r . r . o . r v o d e t . . . , . r . - ; , : , r p . r o , . . - -

Data Ìa Éammentarietà dell'oggeno risulta impossibile stabilire se in orig;,e dovesse ap-partenere ad un ago crinale (s; vedano ad esempio sti esenplari che compailono in CuNurrrl?71

p 1_48. nn. l -ò-24 t ig. hl j nn. I b 24; Osr, ; I ùv. LXVfis. 93 8; Ost;a I I I ,2 pp. 646 7,Arì f fco t Ì rrNNE lq7q. pp. 12Ò t3l nn. ,5 120 pl l . XXIX-XXX nn. 106_120; Mn; cRrcot1985, pp. 113 122 É8.64 pp. 114 5) o ad un ago per cucire, ad uno st i lo o ad al tro Ípo droggefto.

Framnento di cerniem (US 194 - arività 10)

Anelìo con parte superiore ed infer iore ben l isciata, mcntre quel la esterna ed inrerna nonsono-rifinjre. H 1 cm, dìanr. ,1,1 cm, in due frr., priva <li

",u pi..àt" po,,ion. a.l p..,-.t.o.

^- Potr€bbe rraftarsi di una cerniera, di Lrno dei tipi presentÌ acl esempio in BÉAr 1ó84, pp. 1.532, glt ' :: 9'-: ' :! '"aro dei ripo presentc in Br,[ r ri+, pp. zr_z: nt. 3 oppure in tsÉaL teB3a,

p.p.6,t) 6,15 P1. XXVI hs. 1. o meno probabi lmente de o scarto di lavora,;on. ai on ogg.. .ocrrcolJre (rmmanicrrura erL.. . ) .

Mdnica (?) ín.arna di ceruo (US 191 artività 10; tar Xy 1)

Immanìcarura (ì) di forma citindrica dotarr.rl.estremit.r supcrrore r:li incasso per pcrnovert icaìe ed, ad un terzo circa det l 'a l tezza, dr foro trasr ersaÌe passmte. Lungh. 7,9 .n, dram.max 2 cm, dian. foro passanre rrasversale I cm, diam. foro pei perno vertic;e 0,.5 cm, runsn.rncasso per perno verrrcale 1,7 cm, pr ivo di una parre.

fuso dì corna dj cervo lavorate, artesrato già in età preistorica e protosrorica (BrrÌ.\ro_

I,LÀTERL{LI DI ETÀ IMPERIALE r87

BFLr.rNrANr 1975, pp.39-:10.avv. IX e X), r isul ta ben documentato, per 1a real izzazione r l irmmanicature di strumcnti metal l ìc i , in età rom.ìna (si ved: l MAc cREcoR 1985, pp. 66-70).

Asa pet.ucirc (US 171 - art iv i rà 13i rav. XtV 1)

Irorzione di lgo per cucire cost i rui ta da asta a sezione ovaÌe con una estremirà i i rgrossarache prescnta pa*e deÌ foro del la cruna. Lunsh.,1,1j cm, diarn. mar 2,5 cm X J,5 cm, prrvodel l 'estrcmità superiore cd infer iore.

Per i numcrosi escmpiar l dì erà ronana di aghi per cuclre in osso f inora r invenut i s, vedanoad escmpio quelÌ i che compaiono in Ar.ARqAo-È]ÌTENNE 1979r pp. 191 19j nn.311-: ]2j pl . XIt ln D . 3 1 1 3 2 1 ; Ì - L A N . o A t u A s t 9 8 5 , p p . . 5 2 2 3 t a n V Ì à m i n a t ; M a c c R r c o R 1 9 9 5 , f i g . t 0 1 a p .1 8 6 n n . 2 4 - 2 6 .

Dado t la gioco (US 143 - atr i \ , i rà j3, rav. XtX 3)

. l rado di forna cubica perfenamente squadrato con Dumeri incisi su . ,snj faccia. resr nle-di lx€ ( .r .hiel l ! j rnprr*o doraru di punto centrate, c dìspost i in nodo taie che la soÌnma di

r r r t ' \ c e o p o . \ r . . . i \ F n , D r e , F r , . I g L l o u , \ . m .Ben attestar i sul suolo i tal ìco già DelÌa cìvì l !à errusca, i dadì in osso, erano r icavatr da

grandi osEe di anlmalì , ìn gcnere fernori . Per gl ì esemphri di dimensioni maggiorì di queiÌe delnostro, i l foro ccntrale dì rale oqso, dove si t rova i t nidol Ìo osseo, vcniv; r iempiro con unrassel lo osseo. La lavorazione. lcsìì oggetr i in osso, che sorge paral tc lamcnte a queì1a dcl t 'avo-noJ rende ad appropriarsi di tccniche dì ìncisionc e di repertorì f igurat iv i r ip jc i di qucst,uhima.favorio, più di f f ic i lc da repcrìre e di consegucnzè più costoso, Dcccssirava inol tre di una maest.anza perr icoLàn1cnre abi lc ed esperta, a di f fcrenza del l 'osso, che otrre ad esserc poco costosocra anche più facì le da lavor:are. Per l \xo dci dadi in osso e avorio net nontÌo romano BÉ,[1983b, pp. 3.19-.3J4 r l ìv. LIX; MÀc cRr.r)R 198j, pp_ 129 132 i ig. 71i FRANCHT DALL,ORÌo-VrRo\F 1990, pp. 166-7i VARONE 1992, pp. 178-9; CARAVAL! 199t, pp.99 101. EseDrpìar i dìd a d r r r o s - s o c o m p a ì o n o a d e s e n p ì o i n C u N L | . r E 1 9 7 1 , p . 1 4 6 f 1 8 . 6 7 , 1 5 p . 1 4 9 n . l . 5 i O s r i a lra\.. LXV fig. 9l8; Osrta llt, 2 p. 617 tav LXXXÌIÌ nn. 723-,1, !av. XCIV ;. 9g7; culDo\r GurDl1 9 8 3 , p 1 9 5 n . 1 7 . 1 5 ; M A R U c c r , 1 9 8 9 p . 2 1 1 1 7 . 1 2 h ! a v . X L I I I ì C o r r r r j r A R o 1 9 9 1 , p . 1 7 0 n .l l ì . ,17; BoRR[LLo, 1992 p. 183 n.5.

Franmento dì dstd (US 130 art ;v i tà 16;rav.XI! 1)

Pa|te di asta a sezìùrc ovaLe appiatt i ta ad una estrcDrì!à e resrr ingentcsi f ino a dr i ,enrrc a'ezron.- r i rco]JrL: l l r l r r ; esrrem rÀ. Lungh. coÌnpl. j ,J cm, diàm. Ìnax 0,Jx0,3j' ' . . n r I d e l l ( , r - e I i r . u p e u r e e d i I F r o r e .

Pcr questo oggerto si vedano ìe consìderazioni espresse rìguardo ì Ì f rammento di asra nnvenuto nel l ' tJS 100.

OccÈrrr r \ , \ \oRÌo

. I sei .rr ;nLrfatn i r r !or io r in\ufrr i . quasì rut t i a l lo sraro tuàmmentarìo, sono perf lncnlr adj \er\ecl . ìssi Lì ì r ì rrre!r l i ln prr t icoiarL essi sono r i fer ibi l i ad oggcrr i di ornamenro personaÌe(frernmcnti dj ashi crìnaÌ i?), ad oggett i da roj tef fe (sp. l tol ina), ìad ossert i l rsol ; i (dado dasioco).

Frcmmenta dì dstd (US 107 , arrìvirà 7i rav. XIX 1)

. P:Lrtc di àsta a sezjone circolare pert inente ad oggerro non ident i f icabi le. Lungh. 3 crr ,diarn. max 0,3 nm, prìvo del l ,estremirà superìorc ed ìnler iore.

1 8 8

Per quesro oggettuosso rìnvenuto Dcl l jUS

I N{-\TE IìIAIÌ DELLO SCAVO

si vedano le consìderazìoni espresse r is lrardo1 0 0 .

asta a sezìone cìrcolarecm, privo dell'estremirà

franincnto di asta in

0,7 cm, uno spigolo jeggermen

espresse rìguardo ìl dado d'osso dell'Us 1,13.

Dado dd Eioco (US I00 rì t r iv i tà :3j .ar XIY 2)

Dado di forma cubica perfetramenre squadrato con numeri ìncisi su osui faccia, resr mediante cerchiel lo inpresso dorato di punro cenrràle! e dispost i in modo taÌe che Ìa somma diqLLelÌ ì impressi sul la facce opposte sia sempre sette. Lungh. Leto 1,2 cm.

Per questo oggetto si vedano Ìe consìderazioùi csprcssc riguardo il dado in osso dcll'US 1,13.

Frammenta àì astd (US 19,f , at.ivirà 10; tiL Xl! 1)

Parre di ' Ìsta a sezione ovàle appiatr i rà e restr ingentesi àd unà estremirà. Lungh. 5,6 cm.d,am. max 0,3x0,4 cm, pr iv. , deì l 'estremità superiorc cd infcr iore.

Per quesro oggerto si vcdano le considcrazionì espresse rìguardo i ì f rammento di astnosso r invcnuto nel l 'US I00.

Mani.o (US 88 att ivì .à 10; ray. XY 2)

Oggetto di forma rettangoÌare sagomato a doppio basronccl lo con una cstrcDri tà appLrr!r ! r .Lungh. 7,1 cm, largh. max 1,5 cnr, esrrenì i tà infer iore r ì f in ire e Ì isci t rra, esrremirà superiore

spezzara, prolondo solco or izzontaìe che ha provocaro una cfepa: accenno di un solco paral leloa qucst'ultimo, zona dì color verde che denota 1a vicinanza dell'oggetto ad un niarufatto bronzco.

Per questo ogget io si vcdano le considerazioni espresse rìguardo ì 'esemplare i r osso rnvenuro nel l 'US 107. In paft icoìare, le rr . ìccc dì coìor verde porrebbero essere dovute al contanodel l 'avorio con la ghicra, presumibi lmcnte bronzea, che consent iva l ' ìnnesto delÌà lama.

Frammento di asta (US I 67 atrività 1 I i rav. XIY i)

Pàrte tcrmìnale dotata dì punta, ingrossara verso l 'esrremìrà, dìpert inente ad oggerto non ìdent i f lcabi lc. l ,ungh.4,4 cm, dian. max 0,3supef l ore, punra scheggrara.

Per questo oggefto si vedano le cons erazioni csprcssc r iguardoosso r invenuto neì l 'US 100.

Dado da gioco (US 131 - at t iv i .à 13; raL XIY 2)

Dado di forma cubica perfertamente squadrato con nun1eriincisi su ogni faccia, resi Ine'in mo.lo tale chc ìa r)nùa didiante cerchlel lo impresso dotaro di punto centrale, e dispost i

queÌ l i impressi sul Ìà facce opposte sia sempre sene. Lungh. latote scheggiato.

Per qucsro oggefto si vedano le consìderazìoni

Cemma (US 127 - arrìviià 7; tar'. XI\4 7)

Gemma di forrna retrangolare con spigoli nrrotondati e facce piart€ che reca ìncrsa unat igura di Èros nu{:1o cd elato, srante, con voko di prof i lo verso sinisrra; braccio destro pregrroa sostenere una fronda di ul ivo rccl ìnara dotata di benda pendente dal fusto, nel la destra corr-na con bende svolazzant i . Corniola, lungh. nrax 0,95 mm, 1argh. nax 0,75 cm, spcss. 0,3 cr l l .

I - r comjoìa (calcedone, si \ .eda dà uldni MxRrr\r 1986, pp. 1,19-150; Drvoro-Mor.AyrM1990,pp.31-35) è una dcl lc pietre preziosc masgiormente urì Ì izzarc Del l 'antìcÌr i rà perreal iz

]:idi,jli,,-!;.i j;1ff;"".xil,l,:.j',;::Ì,"-;.(.',::"j:,i,:j.l;i;i-j,x'l,li;,yT:ili!ìi'óili:::*:iirir il:,;"T í:í:;;1ru:Um:ll,rl,mî:;*.r l.î jjij'"',,""î,l;iii ì;?i:?11',.'":ì 1{i$:l*ir:*: ì: n:::x,xi:: :ine. la corona (simbol i del ta vi t tor ia) to cornotano corne Eros vincj tore. r ,a front la di oÌrvo oorat3:1,::it iT,",;i ;:l,iì::

.,i:;"';llì!: *",'.nre, ad esempio, anche * ,"u g.-.o p,,r,ri

tl.i::,to:l -"d! ii_".g*r,"i.iî,'#i,l;ì"":Til;,'Ti''ii:îfJ,:::::i:.J;:il:,;;iî:i::Tù!fiixTT..,,'ff:,ri::,:l:î:,.;i#J"":jiJ,':f":*i*iiìr{r'Jtj;:.J( z w r E R L U N D r E H r . 1 9 9 1 , p p . 6 2 3 n n . 1 6 9 2

x,;;r ri::,fi í íti:* ji*: mi "*r, illi{li j}ùiil:Ìiii:rjc,.,1i:,:razione i corrronri rr. pi,.r""i i

" '",ail l lp -1o7

8 r' 162 PI 41 n 162)' per l ' ìntera rarrigu-(scHMrDr 1e70. pp. ;r ,'r;11;'_;ì;',""1:?r'Xl: iîìrii;,-rli.l:".::::."'.i:ì"",T:,il:

ip1ffi 1l î':i^,"Í'..1::fiÌ;":Ti ì L1t1tiln:;. ;, :*,;;l*ill*::ii,.{f; ,,.""":*lii4i+'t, ;1,::::.j:,: fi,l,1ffi ;*:.,*i"""m ";i#.jxi :;ii":fi liii:hi*'t,:lir,":::::::ix,ìrl;1î::m::*:lÍ{i::r,;;:r jk ;".i*,ilr:.,..* l{ii!i:r:jm,:Í:1,: :";y,:":itil*1fJ"."',".,'A: lt.ilii j:i,".:iitliri::i'i:::,".H: ii :ir::, 5:J: :i,T,,ì::i5.,ffi *ru,r:l j:i;:i",",$ff :l:::r;:, g:,ff i:iit;Ir.1l:;: :i::ru{:::î:il"nl :i"i*.;"",,",:;;t:::':"::"1:,,lili:1.":fJ:i.::1, j:T::;H:ii;m: fi :f ;*,f,,,'j*,iJîlllTI

,\,t\TERi,ìu Dl ET,\ ÌÀ{PERTALE 189

MATERIALI DA COSTRUZIONE

LATERIZI

!" ",,,:" " d e . - t . r r u - D , r o r o d o . r t r r , r z . \ u p r r , . u r r o p e , i p e . e i , " r . o , , " z o n i d rs o v r r i , r / r r e n r . d e ' n " 9 . / / i n r . \ e l r e n r " r \ o d r m e J d r e e . i g e n . . , c , e n r i t . L . - . . p , , . r . , , , .i l J

. . i d ' -ecen ' , , \ , red : oer c .e rnr io r . , o ' ,hb , r . rz iu re " .

, " i , " i , , " , i , , , i , . i , .1 ' . . - " . , " ;coDrpromess.. che con. isre in unr cÌa$rhcazionc prel iminare di rurt i i reperrì , seguita drì unasrce*i ' t : .erni ta dei crmpioni p,u rapprescnrar iv i . Esso conscnte infani c l i conolcere eynamcnre rufr , r in\ er rm!nr i cf terruatr nLt .orro delto scavo, r lneno per quanro r iguarda r asperlo1u,,z,onate. rnumeL,,€dr1 pesr, de i t rarrncnt i , ea a quelo cr,e c st 'ato ; ; t ;J"r ; : , ; . ; " , , , - . ,r e r o ( | | r o o o r r r c h . b " , J r , i , u ì 1 , ì L U n / o r ì e t u n . i . , n r . e / r . g o r . r . r r r o n r , ( o p p o

li.'-i!^,i,,!'!Í'ii:*,...) areva previsro anch" un esame mairos.opi_ a"eri ii,.p*iì'.nr"^,i;_quesro sl c r1\,etato ruitavìa molto laborioso c poco profìcuo, dal mom.nto .t. non .n,r.rr.,".

11.: : l_: : ,1: ,r l t : : . ' dì oÍ ìogeneira.(per pruduzrone, per funzrone o per cronorogia) ner gran

: l ' - . j ,_ : : .1. .1, . . , I . , L ro:r , 'p,co..e qucl la con sl i impasri di latcr iz i r l i ctà repubbt icana, che50no 5rrt l Int3rf l srodiat i in alrru sed--

T u t i r f r r m m r r r - . n o . r r i r i n \ e n , r r i i n e r . i I r : . . . " " , 1 , , , , " " . .rc à srruazÌonr 01 croll() ' g1:ìcrtura scconctarra e nessuno di cssi era peftrnen_

per. Il perj,ìdo iJI perioLlo lV periodo Vat t l2 TOTALI.,-i/ 8l7s 23/135.1ló /1137{ 50/6856s 9/ 13.13s 19/5: r-lu 150/529.16ó/ 3040 281/780+dl / 78s I1t121I I U99lì! 29/2 i10! t / i l t { 7/ 3Eós 6ó/ l0 l l05t +/18(lr 131/ró359

l / l l0L 28/572.1c2/ E57c 17/ l - l l3 l ! 96/.155,{2I1/3 i iEr2/2i2! 2/145e 8/56E!

211162! l / l ló2e2 / 1 9 t 1 { l / 1914s4/ 8 ls I5/ : l ]s l / l 6 5 s l/ 200s r r l 2 5 5 6 8

l / 5E6s : / ] ] 2 1 :J/ 71rirl / l E 8 . 1 / l S E g

t l 3 7 1 a t / : l t tslastn.o.oraùÈÌto l / E 2 e

! / 923s21 6?.2t1l / l 2 l r

l / I 0 2 r.11/ l0 l9c1/10t{l / 25s 36/r550193/10.101E5/2ri.1ó I 12/.1:1.1728/8 l tu :17lt000sll0/:1275 712/25018

foT-4LE l.tr)0/ r70.7t4s

- lÌllllJllll- - rr'i

L92 I À,fATERL{LI DELLO SCAVO

I 71 tranf lent i r ìnvenut i t rovano confronri ìn ADAM 198 8, p. 29,1 e GruLANr 19 90, p. 159.

N'IAlroNcr\r PER o?t,s sl'/(i,ÌTLnt

Tf,cor-ì. ìr NL{TloNl {:oN loLLÌ r IMpRoNTE

NegÌi stratì 1,+3, 145 e 46, turt i del per iodo Y sono star i r invenuri 3 frammenri di regolebol late: i l pr imo (t : ] r XY 5), rcca un bol lo orbicotato con letrere a r i l ievo su una r iga, oovc sIcsge: I - l l FAEI ] ; i l secondo ( iav. XI 3) feca un tr idente fornato da punrini incisi chetrov.ì un puntuàle confronto in SrrrNtsy 1987, p. 3 66 n. 1298 !av. CCXX con bìbl . i l 'u l ! rno è unfrel l l lncnro di tegola (1 fr . / gr 530) che reca rracce di un botÌo orbicolato deÌ rutro ì l lesgibi le.

Un tranmcnto di mattone proreniente dall'US 146 (tatr XY 4) reca impresso il bollo semrcrrcolare su dÙe r ishe: [ - ]NAR PAEI I / t - -- lAl--- l / t , -1, dove è r iconoscibi Ìc i1 bol lo 94.R(utili) L(Lpùl Ndr(nie11sìs s.. teluld) Pde[tin(a)t et] Atpron(iana)t cas.l, databile al 123 d.c.(ClL XV 348b; SrErNry 1978, p. 129 n. 332).

Una impront ' Ì di zampa di cane conpare su 1 frammenro di larer iz io non ìdenri f icabi ler invenuto net l 'US 143, mentre su un al tro, r invenuro nel l 'US 171, sono present i deÌÌe ìmprontedigìral i i 2 fr . ì rnmcntì di tegola r invenut i nel l 'US 40 recano rracce dì impronre digiral i dovute

Negl i strat ì 107 e 222 del per iodo Ì l l ( f ìne deì I sec. a.C.- inìzì del I sec. d.C.) sono srrr ir invenut i r ispeft ivamente 1 fràmmento con incisìoni a ret icolo farre a crudo con un chiodo oduna stecca (tav. XVI, 1; ch. Crulr , \ \ l 1990, p. 158 f ig. 7.4 ukima a sinisúa in basso), ed 1frammenro con iù,pronte dì cannc. DalÌ 'US 194 (periodo IV; età f lavia) proviene invece untrammenro che mostra un segno a croce incìso a crudo con un chiodo od una srecca.

Tra i 95 ftammcnti di m:ìftoni rìnvenuti, sono da norare un bessale rotto in 4 fr.rmmenri(Kg 2,626 e lato { l i 21 cm), 1 frammcnro dì un aÌrro bessaÌe ( lato 21 cm) enrrambi f lnvenuÍnel l 'US ,16 (periodo V), un nartone tagÌ iato a cerchio (O 5,6 cm) r invenùro nel l 'US 222 (peri . , -do Ì l l ) .

Coru

Dci 132 fr î rent i di coppì r ìnvenurÌ , degno di menzione è soÌranto un frammento, pro-babiìmenre dl anicf iss., dotato di un foro del O di 1 cm, con scialbatrLra sul la superf ic ie interna,rìnvenuto ncl l 'US 100 (periodo IVi erà f lavia).

TuiL'r/ PFR RrscAtD.\ÀtFNro

I42 frammenti r invcrur i presenrano dìmcDsioni comprcsc.fa 4,5-5 cm di lunghczzr,22,5 c 'r di Ìarghezza c 1,5 1,8 cm di spessore.

Dei l re tuimmenri di f ,str ldu r invenuri (gr 718), quel lo conservato nel nrodo nt igl iore,r invenuto nel l 'Us 77 Gav. XVI, 6), ha i l O di 9 cm ed iL peso di 586 gr. Eseguito al tornio,prcsenrrì paretì cilìndriche e trova confronro con i\ t;pa Settefinestre tav. 3.3 p. 36 c tav. 3.3 ap. ,12 (Cìì uzzA 1985, pp. 36 ,12). Considerate le dimensionì del diamerro, pi ì i che dìscendent idi scarico, i nostri cscmplari possono essere considerari con buona probabilirà delle fistalaeadduttr ìc i (GruLnNr 1990 p. 159, f ig. 7.5), che, secondo i l consigl io di Vlrruvio (8.6.8 10), era

-

À{ATERIALI DA COSTRUZIONE 193

d r : c q u e d o t r . i n q . : n ' o p i u r r . i l d J - i p r r r r e e p i uopportuno ùt i l izzerc nel la cosrruzioneìgieniche di qucl ìe plumbec.

LAsrRr

DîI ] 'US 79 (att ivì .à 6; ràv. XVl,2) proviene un frammento di lastra, probabi lmente dìcoronamento, chc presenra marginc modanato a fascia appiattita e parte dj un fregio vegetale( l ) ; pert inente al perìodo IV (att iv i tà 8i tav. XVl, 4) è un frammcnto di lasrra r invcnuta rcl l 'US106, che nosrra un girale f iancheggiato da piccol i lobi vegetal i ; dal l 'US 1,15 inf ine (al t iv i rà 13itav. XVI, 3) proviene un frammenro pert incl te al la parte infer iore di una lastra Campana concornice a lisreÌÌo, denrclli e asrragalo. Esso conserva anche parte del fregio, costiruita da untralcio ondulato e da un gìralc. Questo frustulo di decorazione e 1o schcma dcl la corn,cr po-trebbero far idendf icare la lastra con ì l t ìpo RoHDEN WTNNEFELD 1911, p. 27,1 rav. Ì -XX, 3, chepresenta íl Gorgoneìon come elernento ornamenrale indipendente. Quesro ripo di lastre conGaryaneid lgwpo 16 di M.A. Rizzo; Rrzzo 1977), per i l quale ì l Rohdcn non proponc, rranneche per alcuni esernplar i , una datazione prccisa (R1zzc, 1977, p. 2,1), può esserc dataro al1'ctàaugustco-claudia (Rrzzo 1977, p. 67).

MATToNTLLA

Si è r invenLrto ncl l 'US 10 del l 'at t iv i tà 12 un frammento artr ibuibì le ad una nattoneLla dicn 1,5 ca. di spessore.

Un pcso da teÌaio dl forma paral leÌepipeda (gr 334; 9,9x5,3x5,2 cm), dotato di rrn foropassanre del U di 1,5 cm proviene dal l 'Us 79 (art iv i tà 6i tar XVI, . t ) .

to ta le i r1397

300

254

200

'150

'100

50

-

L94 I MATERIALI DELLO SCAVO

IRAMME\1O DÌ MASCHFRA COCCrcLÀTO]O?

Nell'US 79 (aftivnà 6) è sralo rinveDuro un frammenro dì ìncerta interprerazione. Lungh.max cm 4,3, làrgh. ma-:<. cm 4,6, spess. max. cm 1,5j superf ic ie esterna vernice coìor arancio,superf ic jc interna acroma l jscìata ( iav. XVII , 1 2).

I l f rammcnto è di forna irregolare, con prof i lo ad andamenro convesso! suddiviso da uncordone a r ì l ievo con tacche obl ique ìn due part i : quel la superìore dàl prof i lo fortcnente convesso, decorata da due soÌchi obl iqui paral lel i , l ' infer iore, anch'essa convessa, pr iva di decorazione. I l f r rmmenro potrebbe sembrarc pert inente, per i l t ipo di dccorazione, in cuÌ è possibi lerawisare parte dì capigliatura e di un occhÌo, ad Lrna lucema confìgurata a voho grottesco (cfr.ad es. la capigl iatura e 1'occhio del vol to del la Ìucerna pubbl icata in B,q:- :Lr 1975. uD. 61 62 pl .18Q102). Tuttavia lo spessore e la curvatura sre*a det irammenro rr tesrerebbero on .semplaredi dinensioni fuorj del comunc (mentre 1a lunghezza si assira di solìto inrorno ai j-6 cm).Inoìtre nel la superf ic ie interna del le Ìucerne non compare 1a l isciatura, na ìn senere te impron,te digìtal i dovutc al Ìa pressione del l 'arsi l Ìa nel la matr ice. Sì potrebbe quindì ipot izzare la pert i -nenza deÌ frammento pìuÚosto ad una teracorta raff ìgurante un voÌto, forse una mascheragocciolaioio (cfr . Lrn cs. pubbl icaro di recentc in STEFANT 1994, p. 66 n.303).

Daìì 'esarne dei f rammcnti d€i prodotr i Ìarer iz i , s i nota ìnmediatamenr€ una nefta concen-trazione di atrcslazionj nel per iodo V (571 fr . / Kg I18, 711); ad eccezione infatt i del le scheggedi prodotti larerizi non identificabili e dcile fístatae ̂ àdntfîjcj, aftestatc maggiormente nel pe,riodo lll (fine I sec. a.C. inizi Ì sec. d.C.), e dei màrroncini pet optls spícdtum e dei tubuti perriscaldamento, afteslati maggiormente nel periodo IV (età flavìa), tutte le classi di materjalipresentì Gegolc, maftoni, coppi e lastre) r isul tano prcponderant i net per iodo V (I l sec. d.C.).

À,L{TER]ALI DA COSTRUZIONE

Il màrÌno di gran lunsa più artestaro risulte essere quello bianco di Carrara (28 frr. / Ks3,113 ), dal costo evidentcnente più accessibi le r ispetto a quel l i importatì , sui qual i gra!av:rno inmodo considerevole anche le spcsc dì rrasporto (vd. rabel la al la pagìntr segu€nre).

Tra i marmi di provenìenza cxrra iralica il più arresraro è iÌ Cipollino (crecia-Eùbea; 49 f.r./ Kg 2,388), menùc rra i màrn1ì policromì i piir a.resrari sono ì1Cipo11ino mandolaro e i] porrxsanra.

Le uni ià strat igrafìche ncl ìe qual i s i è r ì lvenuto i l maggiore . luant irat ivo dì marnì r isulrano

195

MARMI

Il marmo rinvenuto rcllo scavo! ruto in condizioni di efrema franmentarietà, è abbondan,tc. I frammenti sono pertiDenri a cornici, lastre, lasrrine, oprs sd.tile, e mosaici.

Nella distinzione tra "lastra" e "lastrina" si è adortato conre pa.ametro distìnrivo lo spcssorcdel frarnmento: i franm€nri che presenrano uno spcssore di 1 cm o superìore al cenrimerro sonostàt i defìni t i " Ìastra", queÌ l i con spexore infer iore al cent imerro " lastr ina".

Se per le cornìci è ovvia la perr inenza a r ivest imenri par ieral i , non al tref tanro è per le lastrec le lastr ine, che potevano essere ut i l ìzzare anche, e soprattut to, pcr i r ìvestìncnt i pavinenraìì .Per 1o stàto frammentar io delÌe cornicj , del l€ lastre e del le lastr ine r isul ta ìmpossibi ìe presenrareunà ricostruzione dcgìì schemi clecoratìvi aoorraù.

In totale sono starì r invenutì 717 frammcnrì, per un peso complessìvo di Kg 17,723. Sonopresen.r ben rrenhnove varicrà di marmo, di provenienza varia ( Iral ia, Cfecià, Asia Minore,Francia, SpasÌra, Tunisì ed Egit to) uni tamente a franmentì di marni le cuilocal izzabi l i , oppure di var ietà nor idenri f icabi l i . Le atr ibuzioni al le are€ di provenienza sonostate fat te sul la base dcl le indicazioni di Grorr 1988 e Marní.

350

300

250

200

150

100

50

.9 "socr€' .Ss

r- -

196 I À{ATERIALI DELLO SCAVO

teiodo m

/ l l21215!

t / l t

l / 2 1l / Ì l

l lt / l t t l

t lI t t 2 / l l r

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. l /16r

2 / l 5gr / l

252/2155

OT,\LE

l 'US 46 (53 frr . , /Kg 2,383) databi le al la secoùda netà del l l sec. d.C. e l 'US 88 (95 frr . / Ks2,309) databi le al la f ìne del I scc. d.C. La preserza dì marmo, anestata a parr i .e dal la f ine del Isec. a.C. iniz i deL I sec. d.C. (per iodo l l l : 157 frr . per un peso compl€ssivo di Ks 2,270), r isul traccresciuta tra l'età flavia e sìi ìnizì del ll d.C. (perìodo lV 18s tur. / Kg 5,103), per rasstungere il suomassimo úa gl i ìniz i del I I e gl i inìzi del I I l d.C. (per iodo V: 375 f tr . / Kg 10,150).

I nater ial ì r invenut i possono essere così suddivis i : cornici (13 fr . ) ,1astre con cornici (6 fr . ) ,lastre ( l79 f t . ) , lastr inc (76 fr . ) , elenen.ì di op,s ss.t t la (2 Ír . ) , tessetue di nosaico (298 h.) ,pestel lo (1 fr . ) , scasl ie inforni (135 fr .) .

MATERLALI ]]A COSTRUZIONE 197

CoR\,Ìct

, . ) : l : . : : * l l l l " l r . e l l e , , n \o o z r . ren ro J i . o n .e n r r r l o p , , re r i co m, d " a a r r ro

ì ; ; . ; ; , - , : ' ; : : : . : : " : : J : : ' ì ; . : l i : : : - '

d i ' o . c ' ì ' - r ' o -d / /e " - ' 2 moJJnJ rer,,,r ,+j.aì1,"",."";;":",ì:"J:;:,,"fi,:il',:::Ti:11:;::,,,,::.:::Hi,:::#îii:òò r. ben I rrrmnren,, di corn,ce lonu óerrinen,i

"r p".i"a. v, i i ." iì-.,"i i i i i",,.

"*,_ fus,l6J.modanare la prima con la sequenza toro_sc,,";o-ì_o,,..o,;u to.u, t" ;;;;;;.;;,. ,.q..,,"

: j iT-.. . , ' narmo- pario modanata a l ìste o (us r: t), I r,_"-.". ; . _1.." uor*,**

:L"-::ii'" -:d'"" (ys 10) cd uDa in basarto m"a-*" j'h',.ri" ,'*, j;il.;;;",..,,,,,,,p ù . t e , , r r u n , , . o . c o n l r n u o o r . / / o n r . t e , L r 5 r a 8 J .

^ . . ] : , 1 , " " , . " d . t " . o , , u . . ì / i o n , d " r i . , r n i . r r r t i n r e , - o J . r í r c . r r n . n rf:::,r, "l:1.p".:.,.",r,

po5!a'no solnnk) sortollneare, come è gìà sta.. r"ii" iti*"_v**_^rqeu, p. t2-) . .chc quesri etcrerrr erano senz,aìtro dest in* i . i " , . i . "r , i ì .

1, .r ì ' i " -* ,- .amnvLmenro dcì l . r derorrzrorc panerate. In parÍcohre si può norare una ccfta precl i lezione per i lR-ur.o-ìnr ico ed i t t rvonazzeno. i qu:1i , cor le toro ron"t i t : u ioia.ee, p. . t" l i i - . r" " ." .""" .i-,:::-.-.: i" :.".

.i'.,tro. r toDdini, posti di piatto rispetto alle r",,ii..ìp,1"". q"*, *e.rarn'cnte negl l esempi più sernpì icì di ìncrostazrone marmorea in special modo ad Ostra, comc.elemenn

sep^araror i rra zoccolo c fascia supenore ed a coronamento. l ì qucsr,uldna (tsRUÌov{\,, .oLA 1eq0. p. r ìi). corni(, di node(ti ài-*.;""i, ,;-lii"ii.ì";;;., .#;;J;;r_,^_,r.r,1qq0..p.240fis.ìefet rec.nreA,.,É€l M,,^", r",", oe+, ̂ p. i i ;ììì."",*". i""l,r" ",

i l l I e d i l t V , e c . d . ( _ .

L . ' ' . o , , o - -

.r- .f,Jel p-eriodo lI è aftesrato un frammcnro di lastra in Cipollino corr cornice modanara a gora

lllil.l.:"T*,. "*r.,tanre (us 7e), ner perio,r. rv ", f;..;;; lil;,;;'i; R;;J",.. _,dino (us 100) ed un frammenro cli rastra in Afri:;;;ì;;;i;s..",,rl."alrevo che-sesnàva r iniz io dc a conice rnot lanat. (us 100)j nrf ìne ner p"; ; ; i ìL"_,"." , ,d, resrra,n.B,roccateuo e ùno di lasrra in cjp, .Ll in". ." ; ; : . , ; ; : ; ; : i .

" ' ; ; f i , : .

" ," ,""ls"s-"^,jir:.,lus ]3 ij.:1.x, 12), 1 frammenro dr rasrra in Ercccia co,allina con cornrce mo.ranaratr scozra e r ,srelo (us 145). Dal l ,esane dei pochi f ranmenti r inv." ; ; i ; - ; ; ; ; ; ; ; ; . , "" . . . .^tendenza al la ut i l izzazione dei marmi imporratr (egei! microasiat ic i ed iber ic i) per lastre doretc

--. I 179 framnenrl di.lastre sono realizzatj in rrrolti ripi di marmo. Tra questì risulrano <ìegnì <ii

" : j " . ^ j _ : l - , " .1 d r ' ' a in ' ' r r . . ^ b Jn .o d : ( J r , - r , r \ r " " , . , , , " , " , i i " . " i " . . " , " , "cne dern,,rJ una rJsci . ì , un rr .rmrnerro d, t rstra in CipotÌ ino (Us 8sJ .aì ," _-"," ."- , , t ,an_ aicarrara (US I00) che presenrano traccc di tavorazrone a gradina.

,^ lesttemar;r ictadr m:rmr nomtrnet[ ,r realrzzazrone deì]c làsbe èpresenre arche rn quetìaoe '6.rrJnrnenri dr lasrr jne. I ra quer seAnanamo solranro un frammento di lastr ìna i r aroeslar U 5 l 0 0 l . \ e n r e , c n r r i r a r r m o d r : a r r . r s o i " , r I r r : .

198

ELEMENTI DI oPUs sEcTlrÈ

I MATERL\LI DELLO SCAVO

Nello scavo sono srati rinvenuti soltanto due frammenti di forma rotondeggiantc attribuibilicon buona probabilirà a decor^zioni,iî\apus se.til€, entrambi pertinenti al periodo V Si tratta diun frammento ìn marmo Portasanta (U 5,5 cnr) (US 14J), e di un frammento in marmo Afrìcano(u 3 cnl) (us 143).

TìrssERr DI Mos^rco

Ad €ccezionc di 13 tesserae realizzate con matni vari (6 in mnrmo srisio non identificabile,2 in basalto, I in marmo Rosso Antico, I in marmo Portasanta, 1 in porfido rosso, 1 in marrnobÌanco di Carrara, ed 1 in marmo rosato non identificabile), le altrc sono in marmo bianco nonidenrificabile (209 esenplari) ed in ardesia (77 eseÍrplari). Una piccola po.zione di Ìnosai"ogcometrìco a tesserde di marmo bianco è sraia rinvenuta nell'Us 79 (atrività 6). Altre duc porzio-ni di mosajco geometrico provengono dall'US 106 (attività 8): una, costituira da 6 tesselde dimarn1o bianco, presenta una superficie torale di 4 cmq ed uno spessorc di 2 cm; l'altra, costltultada 4 terselds di ardesia, presenta una superficie torale di 4 cmq ed uno spessore di 1 cm. Talitesseld€, nel l ' impossibi l i tà di srabi l i rne i l peso per ovvj i morrvr, non sono srarc acco.pate al lealtre r1el comDuto,

In gcnerale, si può notare una netta preval€nza delle tesserae di matmo bianco rispefto rquelle di ardesia. ?sserae di dinensioni differenri sono attestarc in ogni periodo (III, IV e V),così da non far notare alcuna correlazione dimensioni/cronoloeia.

PEsrElro

Nell'US 107 (attività 7 periodo IIIi tav. XVll,3) è stato riDvenuto unpestello di basaltoconbase troncoconica (h. conservata 10,5 cm; O 7,5; peso gr 734), pr ivo del la presa or izzontaÌe, deltipo Settefinestre ta,t. 57.4 (Dr Vos 19 85, p. 221).

Come sià detto, ai marmi itaÌìci sì affianca un numero considercvole di narn1i imporraÍ lv.istogramma)i di aÌcLrni rnarrni non sono state ancora localizzare le cave di estrazione, o hannoprovenienze varie. Inoìtre ad €ssi vanno aggiunri un cospicuo numero di frammenti .h marmobianco (252 frr. / (s 2,355), grisio (29 frr. / Ks 1,346), bianco-srisio (1 fr. / $ 302), rosato (5 frr./ gr 77) e verde (3 frr. / gr 53) non identificabiìi. Senza i1 supporto delle analisi chiniche egÍìnulometriche che sono statc effettuate di recente sui marmi bianchi (MoENs er d/. 1990; WmKrRM^rrHEws 1990) rìsulta difficile identificarli, dal nomento che cave collocatc in ambiti geografici differenti (Maróres 1991, p. 10) producevano rnarmi con cfftrtreristiche simili (PF.NS^BENE1 9 7 3 , p . 6 3 7 ) .

Di un cefto inreresse risultano le attesrazioni di marmi nelle diverse attività: àglì inizi del Isec. d.C. predominano ì marmi egei, in età cÌaudia e f lavia quel l i ì ta l ic i , t ra la f ine del I e gÌ iin iz i del I I sec. d.C. qucl l i cgei, nel la pr ima metà d€l I I sec. d.C. quel l i i ta l ìc i , nel la seconda nretàdel sccondo quelli microasiatìcì, ed infine, tra la fine del II inizi deì lll scc. d.C. que11i italìci.

Dàll'esame di quesri dati emerge innanzitùtto l'importante attestazione dei marmì egcr, chc,cominciata già asli inizi del I sec. d.C., si affievoliscc nel corso deÌ secolo a vanragsio di quelìiitalici e nicroasiatici, p€r poi tornare abbondante tra la fine del I-inizi II sec. d.C. Tale atresuzione proscgue con quaiche leggera flessione fino agli inizi del lll sec. d.C. I marmi microasirrici,poco artestat i a1l ' in iz io del I sec. d.C., conoscono una cont inua ascesa, e f in iscono col prevalerein modo assoiuto nclìa seconda metà del secolo. I marmi tunisini, at.estati sin dasli inizi del Iscc. d.C., conoscono la massima aftestazione al la f ine del I in iz i del I l sec. d.C., e dopo j ì yuoto

MATERIAII DA COSTRUZIONE 799

della-prima metà del II sec. d.c., sono presenri in srrati databilì alla seconda del sccoro. r marmi:9encL.:r jeyr j j l Todo sporadico in etr c laudiar sono invece abbondanl nat, , . .onao-"ta aatr sec. d.c. QuetÌ i f r rncesi, rr tcsrar i dal tr f ine cler r ìniz i det rr sec. J i . , , . . ,

" l i . , ì ,*r * i r"seconda merà del secoto. La presenza di marmo egiziano (craniro V".a. r . io. i ,o J; r ,giol tI 'mirr t : a l t r f ine det r- ,niz, det rr sec. . r .c. F. inf i , r . i . ; " . . , " . . ; " ; ; ; . . ; , . " i " r ì ,_o u. rr in i , , i , d e ì l l l \ e c . J . r . . n n u d e r r u r , o a , , e n r r n a r m i r r n , i _ r , f , J _ c e . i e d i b c r i . i .L, rrrro cne ner nosrro scavo siano n rc,enl l

T:rnl importar i da lontane province del l , impero1^.:..1i:o'1,r,.*. ltr i,r setrenrriàrare, Galja, ra.r;co.ese) non f;. i, ' : ;;;;.;;.

""."."l u . ' e J r f l c o l r . o e \ d \ r o r Ì l o r o . u m m e r c i u r B c , . \ t I I o r \ i D l q 8 q , p . I t Ò ) .

242

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Tan X 1-2 ce.amica conunci 3,8 laret ì sot t i l i ; 9-10 anforeì 11 14 lnarmi . I l n . 10 è i ! scata 1:1.

T , \ . \ r . . , , . : . . . , . T r e . F , ^ , | 4 : p r r c r ' . o , r i : . " ' o . / .

214

Tai l XI I 1- . l lucerne. l l n . 2 è in scala 1:1,25.

2.45

E

Trv. Xl l I - 1-8 lucerne

216

]

j:lI

il3I

3

$

wTrv. XIV - 1 6 oggcri ìn olso e avorio; 7 geaúa.

Ta!. XV 1'2 o8gctti in osso e avo.jo; .] 5 lareizr boltati.

-t

218

uw,

Tan XVI - 1,.+ laterizji 5 peso dà telaioj 6 tubo

219

T.v. XVI Ì 1-2 mascieh go. . iÒlàtÒio i 3 5 úa.n i .

INDICE GENEMLE

Parte prima: lo scavo, gli acquedotti, le Mrra

t r e r c * r l R . \ o / p " ) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L 'area del lo scavoj nodal i tà e r€mpi del l ' intervento (R. Volpe). . . . . . . . . . . . .L e J l i v i r J r R . \ o l p c ) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I l vert isuolo (4. Arnaldus-Huyzendueld). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

I l t racciato urbano deÌ l 'df la Mar.ìa (R. Volpe). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .L e M u - a A u - e ì i n e \ ú . I d r y < q . . . . . . . . . . . . . . . . . .

L a c q u e d o r r " l , l r c e r 8 . M o l 1 r )I l recupero di un' inmasine lP- Giusbett iJ . . . . . . .

Parte s€conda: i materiali dello scavo

L'industrìa lirica (P Gtota)

Materiali di età .cpubblicanaCeramiche a vcrnice ner^ (L.M. Michetti)

1315196 l63838791

9597

1 0 1

Fìni to dì s tamparc Dcl lo t lobre 1996\ r , 1 . ì - e - r o t f i c u r L m m e r . r a Ì e l r r e n - !

ISBN - 88-7814-103-8

f. 60.000