Il Lago di Varano (Gargano, Puglia settentrionale): una nicchia di distacco da frana sottomarina...

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ANNALI DELL'UNIVERSITA DI (Nuova Serie) Sezione: Scienze della Terra , vol. 5, N. 4 A. BOSELLINI, M. MORSILLI IL LAGO DI VARANO (GARGANO, PUGLIA SETTENTRIONALE): UNA NICCHIA DI DISTACCO DA FRANA SOTTOMARINA CRETACEA UNIVERSITA D LI ST U DI DJ fE RRARA 1994

Transcript of Il Lago di Varano (Gargano, Puglia settentrionale): una nicchia di distacco da frana sottomarina...

ANNALI DELL'UNIVERSITA DI F~RRARA (Nuova Serie)

Sezione: Scienze della Terra, vol. 5, N. 4

A. BOSELLINI, M. MORSILLI

IL LAGO DI V ARANO (GARGANO, PUGLIA SETTENTRIONALE): UNA NICCHIA DI DISTACCO DA FRANA

SOTTOMARINA CRETACEA

UNIVERSITA D LI ST U DI DJ f E RRARA

1994

DIPARTIMENTO DI SCIENZE GEOLOGICHE E PALEONTOLOGICHE DELL'UNIVERSITA DI FERRARA

IL LAGO DI V ARANO (GARGANO, PUGLIA SETTENTRIONALE): UNA NICCHIA DI DIST ACCO DA FRANA

SOTTOMARINA CRETACEA

Alfonso Bosellini*, Michele Morsilli**

INTRODUZIONE

Negli ultimi anni, il margine orientale della Piattaforma Apula ha attratto !' atten­

zione di vari ricercarori (DE D OMINICIS & M AZZOLDI, 1989; AIELLO & D E ALTERITS,

1991; RlCCHETTI et al., 1992; D E ALTEIUIS & AIELLO, 1993; BOSEL.LINI & PARE rfE,

1995) , anche per !'interesse economico che puo rivestire una sua esatta definizione morfologica e geologica. Altri Autori (BOSELLINI & FEIUOLI, 1988; BoSELLINI, 1993 ;

BoSELLINI & NEJU, 1993; BosELLINI et al., 199.3 a, b) hanno documentato che tale

margine era in larga parte di tipo erosionale e inciso da vaste nicchie di distacco,

espresse da rientranze e indentazioni del suo andamento plani.metrico.

in questo lavoro vengono presentate evidenze che fanno ritenere la depressione in cui e ospitato il Lago di Varano, lungo la costa settentrionale del Gargano (fig. 1), un' originaria nicchia di distacco da frana sottomarina di eta cretacea. Questa vasta

insenatura, a forma di anfiteatro, larga circa 10 km e profonda circa 5 km, interrom­

peva l'originario margine della Piattaforma Apula, che da Foresra Umbra si dirigeva

verso Torre Mileto, e fu poi riempita in parte da brecce ma anche da mareriali

bacinali piu fini e teneri. Essa e stata quindi ripetutamente riempita (anche neJ Mioce­

ne e probabilmente nel Pliocene) e successivamente svuotata dall'erosione. E quello

che si sta verificando anche oggigiorno: illago, racchiuso dai contrafforti rocciosi di

.,, Alfonso Bosellini, Dipartimento Ji Scienze Geologic he e Paleontologiche, Unive rsit3 di Ferrara, Corso Ercole I d 'Este 32, 44100 Ferrara.

·· ·· Michele Morsilli, Via Umberto I 77 . 71010 lschitella (Foggia) .

40 A. BosELLINI, M. M oRSILLI

Fig. 1 - Il Lago di Varano, suUa costa settentrionale del Gargano.

M. d'Elio a ovest e Rodi Garganico - Ischitella a est, sta per essere colmato da sedimenti fluvio -lacustri e di palude.

Questo studio, anche se a uno stadio preliminare, e tuttavia basato su di un dettag!iatissimo rilevamento geologico, in larga parte in scala 1:10.000, di tutto il versante nord del Promontorio Garganico. Risultati piu completi, soprattutto dal punto di vista biostratigrafico, e la relativa carta geologica verranno pubblicati in seguito.

LA SUCCESSIONE STRATIGRAFICA DEL GARGANO SETTENTRIONALE

La struttura geologica del versante settentrionale del Gargano (fig. 2) consiste di una piattaforma carbonatica, la cui parte affiorante appartiene al Giurassico terminale e al Cretaceo inferiore, e dei suoi adiacenti depositi di scarpata e bacino (fig. 3 ). Attorno al Lago di Varano vi sono poi vari affioramenti miocenici appoggiati in di ­scordanza sui terreni piu antichi. Importanti fag!ie, a componenre diretta e trascorren­te con direzione NW-SE, sono presenti nella zona di Cagnano.

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5 km

Lago d1 Varano

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ISCHITELLA

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PESCHICI

Fig. 2 · Carta geologica dei d inrorni del La go di Varano, semplificata da rilevamenri originari in scala J ·10.000. 1. Brecce e calcareniti del Miocene; 2. «breccia di Cagnano>>; 3. Maiolica; 4. Formazione di Mattinata; 5. Formazione di Casa Varfone; 6. Calcare J i ;\! Sacro, a CoraUi, Suomatoporidi, EUipsactinie (Malm-Neocomiano) e calcaria Rudisre di Coppa d i Pila (A ptiano); 7. calcareniti oolitiche ( Formazione di M. Spigno); 8. dolomie massicce; 9. margin,· deUa Pia ttaforma Apula; 10. orlo e scarpara deJJa nicchia d i distacco; 11. faglie principali; 12. contatto in 01t!ap dell a successione miocenica sui vari terreni sottosranti; 13. Pozzo CONOCO.

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N

ROD I VI CO ISCHITELLA

A. BosELLJNI, M. MoRSILU

s CARPINO CAGNANO FOREST A UMBRA

Fig. 3 - Diagramma mostrante i rapporti stratigraflci esistenti fra le varie unita affioranti neUa parte settentrionale del Gargano. Manca la «breccia di Cagnano>> perche il tracciato della sez ione e localizzato piu a est del Lago di Varano.

Le /acies di platta/orma

La piattaforma, e in particolare il suo margine, affiora con buona continuita da Foresta Umbra fino nei pressi di Carpino, dove si interrompe bruscamente per ri­prendere poi, con la stessa direzione, a ovest del Lago di Varano, in corrispondenza di M. d'Elio e Torre Mileto (fig. 2) .

Nell ' ambito di questo sistema deposizionale di acqua bassa so no chiaramente distinguibili i seguenti tre gruppi di facies.

(1) Calcareniti oolitiche e oncoliriche, con frequenti laminazion i pianparallele e oblique (ripples e megaripples) (fig. 4). Le calcareniti (grainstone oolitici con botroidi, ooliti superficiali e intraclasti), ricche talvolta di Nerinee e con frequenti srrutture che indicano porosita da essiccamento (birdseyes, keystone vugs), si alternano anche a ban­chi micritici. In vicinanza del margine sono pure frequenti i coralli, sia isolati che raggruppati in piccoli patch reefs. Si tratta di depositi di acque basse e agitate, accumu­lati nella zona marginale meno profonda della piattaforma. E possibile che, qua e la, questi depositi affiorassero a formare banchi e secche sabbiose.

Le calcareniti oolitiche, definite Formazione di M. Spigno da CREMONTNI et al.

(1971 ), affiorano immediatamente a ridosso del margine biocostruito e possono quin­di essere considerate, in prima approssimazione, come dei depositi di back reef Sulla base dei numerosi Foraminiferi presenti, quali Protopeneroplis trochangulata, Trocholi­na a!pina, Trocholina cf.odukpaniensis, Be!orumel!a sp., Valvulinidi sifonati e forme di Protopeneroplis intermedie traP. striata e P. trochangulata, l'eta della Formazione di

11 !ago di Varano 43

fig. 4 - Laminazione parallel~ e obliqua (ripples) nelle calcaren iti ool iriche deUa Fo m1azione di lvl. Spi­gno. Strada Cagnano-S. G iovanni Rotondo.

44 A. BosELLINL, M. MoRsrLu

M. Spigno dovrebbe estendersi dal Giurassico terminale a! Neocomiano (probabil­mente Berriasiano).

(2) Dolomie cristalline, massicce. Costituiscono la dorsale Monte Lo Sfrizzo, Murgia Bianca, Pizzo Nido di Corvo, Monte Tudisco (quest'ultimo rilievo dolomitiz­zato solo in parte), a ovest di Cagnano Varano. I caratteri tessiturali , nonche la posizione geologica e giaciturale, fanno ritenere che queste dolomie derivino da un processo metasomatico tardivo che interesso i calcari oolitici della Formazione di M. Spigno. Infatti, verso sudovest , il contatto coni calcari oolitici e sfumato, indentato e irregolare; verso il Lago di Varano, invece, illimite dellitosoma dolomitico e netto e coincide con un contatto in parte stratigrafico e in parte tettonico (fig. 2).

(3) Descriviamo qui, in an alogia a quanto indicato nella carta geologica di figura 2, un gruppo di facies di eta diverse, per la maggior parte indicative di un margine di piattaforma biocostruito, situato esternamente e a maggiore profondita (10-50 m) rispetto alle sabbie oolitiche della Formazione diM. Spigno. Si tratta di wackestone in banchi massicci, con frequenti «S tromatactis» (cavita ameboidali riempite da cemen­ta) e ricchi di organismi costruttori e incrostanti, quali Sphaeractlnza e ElHpsactlma (fig. 5), Stromatoporidi, Coralli, Tubiphytes, Rudiste, nonche grosse Nerinee ed Echi­nidi. Specialmente nel tratto cretaceo della successione, associati alle Rudiste , sono frequenti dei sabbioni (gralnstone) bioclastici laminati.

Dai rilevamenti finora eseguiti, pare che nella parte inferiore affiorante di questo complesso marginale biocostruito, la cui eta va dal Giurassico terminale al Berriasia­no, prevalgano Ellipsactinie e Sferactinie, sostituite verso I' alto da Stromatoporidi e Coralli. La zonazione e particolarmente evidente lungo la strada Madonna d'Elio­Torre Mileto. Da sud verso nord si osservano calcari oolitici a Nerinee, calcari bioco­struiti a Coralli, calcaria Ellipsactinie e infine, lungo la costa rocciosa di Torre Mileto, brecce con frammenti di Ellipsactinie, molto probabimente accumulate per gravita. La presenza di una tipica facies oolitica (Formazione diM. Spigno) proprio sulla cima di M. d 'Eiio dimostra il carattere progradante del margine (fig. 3 ).

I calcaria Ellipsactinie affiorano a sud degli abitati di Carpino e Cagnano (Mon­te di Mezzo, Monte Vernone) e, come gia detto, nell ' area di T orre Mileto - M. d'Eiio, i calcari a Stromatoporidi e Coralli lungo il crinale Coppa dei Tre Confini, Coppa Calva fino poco a sud della stazione forestale di Foresta Umbra, e in corri­spondenza di M. d'Elio. Entrambe queste facies possono essere indicate con il nome di Calcare di M. Sacro, anche se I' originaria definizione di MARTINIS & PAVAN (196 7) era un po diversa («Calcari di scogliera di M. Sacro»). Questa facies biocostruita a Spugne calcaree, Stromatoporidi, Coralli, Ellipsactinie e Sferactinie e assai diffusa nell'Appennino centro-meridionale, dall' Abruzzo a Capri, e fino al Gargano, e viene generalmente attribuita a! Portlandiano-Neocomiano (CH!OCCHINI, 1987; CHIOCCHINI & MANCINELLI, 1980; BARATTOLO & PUGLIESE, 1987; DE CASTRO, 1991). La microfa-

Ii /ago dl Varano 45

Fig. 5 - Calcare biocosrruiro a Eliipsactinie (Calcare diM. Sacro). Localira Monte di Mezzo, a sudoves t cli Carpino.

cies a Foraminiferi bentonici, tra cui Protopenerop!is trochangulata, Trocholina ssp., Pseudocyclammina lituus, Nauti!oculina cf. bronnimanni, «Conicospiriltina», Mercz'nel!a

daClca, rinvenuta nella parte superiore del Calcare di M. Sacro, indicherebbe un'eta berriasiana.

I calcaria Rudiste e gli associati grains tone bioclastici sono invece presenti poco a sud di Cagnano (Coppa di Pila). Qui, su di un «basamento» di grainstone oolitico-bio­clastici berriasiani, con associati storm layer e mound a Rudiste e Nerinee, giace in

disconformita una successione di eta aptiana, pelagica alia base, che termina con sabbioni bioclastici a Orbitoline e grossi frammenti di Rudiste.

Le fades di scarpata e bacino

Esistono due differenti facies di scarpata, una piu antica (Formazione di Casa

Varfone) e fisicamente associata al Calcare diM. Sacro, 1' alt ra invece (Formazione di Mattinata) giace in onlap sulla piattaforma e non ha collegamento diretto con facies di piattaforma prossime.

46 A. B OSELLIN I, M. M ORSILLI

Formazione di Casa Var/one (definizione informale e provvisoria) - Due chilo­

metri a est di Carpino, da Casa Varfone a Piscina Bianca, affiora una successione

di scarpata prossimale con brecce, calcareniti gradate e pelagiti intercalate. Come

gia detro, essa e collegata lateralmente, in modo fisico e visivo, alia piattaforma

del Calcare di M. Sacro. A riprova di quanto ora detto, le brecce contengono in gran quantita frammenti di Ellipsactinie, Sferactinie e Coralli. L'eta d i questa suc­cessione dovrebbe essere berriasiana p.p. (vedi anche L PFRTO StNNI & M ASSE,

1987).

Formazione di Mattinata - Affiora a nord della piattaforma, contro e sulla quale

giace in evidente onlap (fig. 3 ); essa si trova anche lateralmente alla piattaforma, in

corrispondenza del paese di Carpino, di Poggio Pastromele e Coppa Calda. La For­

mazione di Mattinata e costituita da megabrecce, brecce e calcareniti gradate, masse

scivolate (slumpings) e intercalate micriti selcifere. Il contatto, netro e discordante,

con iJ Calcare di M . Sacro e visibile lungo il crinale M. d 'Iorio, Coppa dei T re

Confini, Coppa Calva. Qui, la presenza di numerosi esemplari di Calpionetlites dard!'ri

consente di darare la b ase al Valanginiano inferiore. Infatti !'eta di tutta la formazio­

ne, in accordo a LUPERTO SINNI & MASSE (1987) , che hanno descritto la successione di Carpino-Poggio Pastromele, e valanginiana- aptiana.

Maiolica - E la tipica facies b acinale del C retaceo inferiore del bacino umbro­

marchigiano (E RBA et al., 1989) e dell' Adriatico centrale (FI'illTI et al, 1989) . Si tratta

di m icriti bianche, selcifere , sottilmente stratificate, frequentemente coinvolte in pie­

gamenti sindeposizionali (slumpings). Il criterio adotta to per distinguere la Maiolica

dalla formazione di Mattinata, a volte alquanro problematico, e l'assenza di deposir i gravitativi (brecce, calcareniti ). Lo spessore si aggira sui 400 metri.

Scisti a Fucozdi- La Maiolica fa passaggio, verso !'alto, ad una facies marno­

sa, di eta aptiano superiore-albiana, in wrto simile agli Scisti a Fucoidi dell'Appen­

nino e del bacino centro-adriatico (ER13,\ et al . 1989) . Lo spessore degli Scisti a

Fucoidi, che affiorano estesamente a sud di l schitella e Vico del Gargano, nonche sui li rorale da Rodi a S. Menaio, e d i circa 120 metri. Tale unita, gia assim ilata agli Scisti a Fucoidi da LUPERTO SINNI & MASSE (1 987 ) e M ASSE & Lt PFRTO SINNI

( 1989)' e stata denominata «Maioli ca in facies marnosa» da BuSLLLINI et a!. (1993 b, fig.13).

Megabreccia di Monte 5. Angelo e Formazione dz M Acuto - G li ul timi termini

della normale successione cretacea del Gargano settentrionale sono depositi gravitati­vi (megabrecce, brecce , calcareniti gradate) che giacciono sugli Scisri a Fucoid i con

un pronunciato contatto erosion ale sottomarino ( ved i fig . 17 in BosELLINI et al., 1993

b). Gli abitati di Ischitella e Vico del Gargano sono costruiti proprio sulle megubrecce

basali. Per una det tagliata analisi di queste facies si vedano i recenti lavori d i NERI &

LUC!ANI (1995) e LUCIANI & NERI (1995).

I! !ago di Varano 47

La «breccla dl Cagnano»

Questa unira litologica, mai riconosciuta e descritta nei precedenti studi, consi ste di una breccia caotica a grossi clasti, in alcuni casi decametrici e, noi sospettiamo, anche !?luridecametrici. Le litologie rappresentate nei clasti sono, in prevalenza, quel­le del margine biocostruito e delle calcareniti oolitiche della Formazione di M. Spi­gno. Lo spessore massimo affiorante e sull'ordine dei 100-150 metri, mala base none mai visibile.

Tipici affioramenti si trovano lungo gli spaccati della superstrada garganica nei pressi di Cagnano, prima della galleria e subito dopo (verso est) il grande ponte. Lo stesso abitato di Cagnano Varano e interamente costruito sulla breccia, la quale affio­ra anche lungo le strade che portano alia Grotta di S. Michele e a Bagno e lungo la trincea ferroviaria della Valle di S. Martino, immediatamente a est del paese. Un altro affioramento, assai importante per la ricostruzione geologica qui presentata, e presen­te lungo il fianco orientale di M. d'Elio Oocalita Smagnone).

La successlone mzocenzca

Si tratta di brecce, calcareniti e marne che giacciono discordanti sui vari terreni precedentemente descritti (fig. 2). Le brecce, spesso arrossate, stanno all a base e sono addossate al «basamento» carbonatico; hanno matrice calcarenitica e spessore assai variabile, da pochi metri a varie decine. Alle brecce scguono corpi calcarenitici intensamente bioturbati e progradanti verso illago, con clinostratificazioni e relativo top!ap ben visibili alla Costa del Pozzone. A questi corpi sabbiosi si appoggia, a sua volta in onlap, una fitta alternanza di calcari micritici, calcareniti fini e marne. In accordo a D' ALESSA NDRO et al. (1979), questa successione appartiene al Tortoniano superiore.

LA NICCI-llA DEL LAGO DI V ARANO: DISCL'SSIONE

Come gia detto nell'introduzione, il margine della Piattafonna Apula si inter­rompe bruscamente poco a est di Carpino per riprendere poi, con la stessa direzione, ad ovest del lago, a Monte d'Elio e Torre Mileto. In corrispondenza del Lago di Varano, la piattaforma risulta profondamente incisa, esiste cioe una nicchia scavata nei calcari di piattaforma (fig. 6). Tra Cagnano e S. Nicola Varano, lo «sventramen­to» e stato cosl profondo da smantellare tutte le facies biocostruite di margine, met­tendo allo scoperto le calcareniti oolitiche di «back reef>>.

Nonostante l'intensa tettonica post-miocenica, particolarmente pronunciata nei pressi di Cagnano Varano, risulta evidente che contra la scarpata di tale nicchia e

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• SANNICANDRO

10 km

A. B osu. i. IN I. M. MoRSJW

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1:. COPPA FERRATA

Fig. 6 - Ricostruzione (depura ta da ll a tettonica post-miocenica) della nicchia di distacco che intaccava l'origmario margine biocostru ito, e le retrostanti calca reniti ooliriche, della P iattafonna Apula.

addossato un corpo di brecce e megabrecce, la «breccia di Cagnano» appunto, i cu i affioramenti piu ev identi e spettacola ri si trovano nei dintorni di Cagnano (fig. 2). La «breccia di Cagnano» e addossata alle dolomie, in corrisponden za della Masseria D ' Addetta trail km 45 e 46 deUa S.S. n.89 «Garganica», alla Formazione diM. Sacro del Poggio La Marrella e del fianco est diM. d'Elio (angolo NW del Lago di Varano) (fig. 2) e, forse, ai calcari ap tiani di Coppa di Pila.

Ci sembra lecito ipotizzare che la «breccia di Cagnano» sia il risultato del pro­fondo smantellamento del margine della Piattaforma Apula e testimoni il parziale riempimento della conseguente grande nicchia di distacco (fig. 6). Per ora non abbia­mo una datazione diretta della «breccia di Cagnano» e non siamo qui.ndi in grado di assegnare una precisa eta all 'even to catastrofico addietro ipotizzato. Essa e certamen­te pre-miocenica, in quanta le brecce di base della successione miocenica, oltre ad essere differenti lirologicamente (hanno matrice calcarenitica, sono spesso rosse), giacciono in discordanza sia sulla «breccia di Cagnano» (che ha subito carsismo, come nei pressi della Grotta di S. Michele) (fig. 7) che sui terren i piu antichi (Calcare di M. Sacro, dolomie, Formazion e di M. Spigno) ..

Tuttavia, il p unto cruciale per J'inguadramento temporale della «breccia di Ca­gnano» e la successione ap ri ana di Coppa di Pila. Purtroppo il contatto con la «brec-

It /ago dl Vi!nmo 49

Fig. 7 - Terra rossa e superficie paleocarsica alia base della successione miocenica, impostata su lla <<brec­cia di Cagnano>>. Localita Grotta d i S. Michele.

cia di Cagnano» e coperto dai terreni ffi!OCeOJCl, per CUl non possiamo dire con

certezza se la breccia si appoggia anche contro i calcari aptiani . Se cos'i fosse, la «breccia di Cagnano» sarebbe post-aptiana e si potrebbe ipotizzare una sua coinci­denza temporale con le megabrecce dell'Albiano terminale e del Cenomaniano (Me­gabreccia di Monte S. Angelo) presenti poco piu a est, nella zona di Ischitella e Vico del Gargano (BOSELL!Nl et al. , 1993 a, b ; NERI & LUCIANI, 1995; LUCIANI & N ERl,

1995) In alternativa, 1 'evento catastrofico che produsse la nicchia e la «breccia di Cagnano» porrebbe trovare una collocazione in corrispondenza del.l'importante lacu­na esisrente nella successione cretacea di Coppa di Pila, tra Berriasiano e Aptiano. Qui, tenendo come riferimento la sezione di Borgo Celano descritta da IXPERTO

SINNl & MASSE (1986), lo spessore dei calcari di piattaforma erosi dovrebbe aggirarsi sui 3 50-400 metri . Allo stadio attuale delle ricerche non siamo in grado di definire in

modo piu preciso I' eta dell a «breccia di Cagnano», m a la prima soluzione e quell ache riteniamo piu probabile o comunque quella che ci sembra piu in linea con la storia geologica della regione.

Oltre che dalle brecce, la grande nicchia fu eviden temente riempira anche da

50 A. BosELW<r. M . MoRsrLu

sedimenti bacinali, piu teneri ed erodibili dei due contrafforti laterali, costituiti dalle

facies biocostruite del Calcare di M. Sacro. La nicchia fu poi parzialmente svuotata dai processi erosivi operanti d urante le varie fasi emersive del Paleogene. Successiva­mente, nel Miocene superiore, fu ancora una volta riempita di brecce e sedimenti

clastici marini. Sulla base dei dati del pozzo Gargano-1, perforaro dalla Conoco negli anni 1982-84 sulla riva del Lago di Varano (si veda la figura 1 per l'ubicazione) , e ipotizzabile uno spessore complessivo della successione mio-pliocenica di 400-500 m. La nicchia fu di nuovo svuotata durante il Pleistocene e, oggi, la depressione che ospita il Lago di Varano si va ancora una volta lentamente colmando di sedimenti fluvio -lacustri.

CONCLUSION!

Lo studio geologico e il rilevamento di grande dettaglio della parte settentriona­

le del Gargano, tra Foresta Umbra e Torre Mileto, hanno permesso di individuare una grande rientranza che incide il margine quasi rettilineo della Piattaforma Apula. In corrispondenza della parte centrale di questa incisione, e stata asportata l'intera fascia marginale biocostruita della piattaforma (Calcare diM. Sacro, facies a Rudiste aptiano - albiane), fino ad intaccare i depositi oolitici di «back reef» (Formazione di M. Spigno) .

I rapporti stratigrafici tra le varie formazioni affioran ti nella zonae l'analogia con

situazion i descritte in altre parti del Gargano (BmEU.INI et al 1993 a, b) ci fanno ipotizzare che si tratti di una nicchia di distacco di una o piu frane sottomarine verificatesi nel Cretaceo media, dall'Albiano terminale al Turoniano inferiore, in con­

comitanza della generale emersione della Piattaform<1 Apula e della riorganizzazione del suo m argine.

RJNGRAZIAMENTI

Gli autori ringraziano M. Parente (Universira di Napoli) per la determinazione dei Foraminiferi bentonici, G. Mastrandrea e F. Russo (Universita di Modena) per la

determinazione degli organismi costruttori e V. Luciani e C. Neri per la continua e amichevole collaborazione.

Illavoro e stato eseguito coni contributi CNR n. 92 .00846 CT 05 e 93.01027 CT 05 (responsabile A Bosellini)

Tllago di Varano 51

RI ASS UNTO

ll rilevamento geologico di dettaglio della parte settentrionale del Gargano ha permesso di indivi­duare una grande rientranza a forma di anfiteatro, che incide il margine quasi rettilineo dell a Piattaforma Apula. Tale rient ranza, che corrisponde grosso modo all'attuale Lago di Varano, e in pane suturata da brecce cretacee (p robabilmente post-albiane) e da brecce e calcareniti mioceniche. Viene avanzata J'ipote­si, sostenuta da varie evidenze geologiche, che la depressione in cui e ospitato il Lago di Vawno fosse un 'originaria nicchia di distacco di una frana sottomarina di eta cretacea.

ABSTRACT

The Lake of Varano: a Cretaceous submarine slide smr. A derailed geologic mapping allowed to identify a large amphitheatre-like scallop which incises the almost rectilinear Apulia Platf01m margin This re-entrant, which grossly corresponds to the present Lake of Varano, is in part sutured by Cretaceous breccias and megabreccias (probably post-Albian in age) and by a thick Miocene succession (breccias, calcarenites). We put forward the hypothesis, supported by several geologic data , that the depression which accomodates the Lake of Varano originally was a submarine slide scar of Cretaceous age, resulting from large-scale platforn1 collapses.

KEY WORDS: Geology of southern Italy, Apulia, Cretaceous, carbonare platforms, carbonate sedimentology.

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Pervenuto in Redazione il 20 novembre 1994, in forma definitiva il 1 dicembre 1994.