I "Disegni di vari Altari e Cappelle"

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© Edizioni Quasar di Severino Tognon s.r.l.via Ajaccio, 41-43 00198 Romatel. 0685358444 fax 0685833591

ISBN 978-88-7140-496-7

Questo volume raccoglie le relazioni che hanno animato la II sessione del convegno su “Libri, incisioni e immagini di architettura come fonti per il progetto in Italia, XV-XX secolo” (Parma, 17-18 settembre 2012), tenutosi a conclusione del Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale (PRIN 2008) sullo stesso tema, coordinato a livello nazionale da Marco Rosario Nobile. Nel corso della II sessione, in particolare, sono stati presentati gli esiti dell’indagine progettata e coordinata da Aloisio Antinori come responsabile dell’unità di ricerca istituita presso l’Università degli Studi del Molise.

La realizzazione del libro è stata pertanto finanziata dal Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazio-ne dell’Università degli Studi del Molise con un contributo del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Palermo.

Studio d’Architettura CivileGli atlanti di architettura moderna e la diffusione

dei modelli romani nell’Europa del Settecento

a cura diAloisio Antinori

Edizioni Quasar

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ABBREVIAZIONI

AASL Roma, Archivio Storico dell’Accademia di San Luca

AGMS Archivo General Militar de Segovia

ANBAL Academia Nacional de Belas Artes de Lisboa

ASC Roma, Archivio Storico Capitolino

ASF Archivio di Stato di Firenze

ASR Archivio di Stato di Roma

ASV Roma, Archivio Segreto Vaticano

BA Lisboa, Biblioteca da Ajuda

BAV Roma, Biblioteca Apostolica Vaticana

BMFi Firenze, Biblioteca Marucelliana

BNCF Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale

BNM Madrid, Biblioteca Nacional de España

BNP Lisboa, Biblioteca Nacional de Portugal

BPNM Biblioteca do Palácio Nacional de Mafra

GDSU Firenze, Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi

NMH Stockholm, Nationalmuseum Handteckningar

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SOMMARIO

Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7ALOISIO ANTINORI

Rappresentare Roma moderna. La stamperia De Rossi alla Pace tra industria del libro e cultura architettonica (1648-1738) 11ALOISIO ANTINORI

Lo Studio d’Architettura Civile fiorentino di Ferdinando Ruggieri (1722-1728) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71ORONZO BRUNETTI

“Libri d’uomini eccellenti”. Filippo Juvarra, Filippo Vasconi e lo Studio d’Architettura Civile . . . . . . . . . . . . . . . . 95TOMMASO MANFREDI

Lo Studio d’Architettura Civile di Domenico De Rossi e la sua influenza in Spagna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115DELFíN RODRíGUEZ RUIZ

La circolazione delle opere della stamperia De Rossi in Portogallo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143GIUSEPPINA RAGGI

The reception of the De Rossi books in eighteenth-century Germany and Austria . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 165CHRISTIANE SALGE

Nicodemus Tessin the Younger and the De Rossi books: a vision of Roman architecture in eighteenth-century Sweden 185MARTIN OLIN

De Rossi books and England . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 213TERRY FRIEDMAN

AppendiceLa produzione degli atlanti De Rossi di architettura moderna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 233

Gli Insignium Romæ Templorum Prospectus . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 235PAOLA PLACENTINO

I Disegni di Vari Altari e Cappelle . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 249ALOISIO ANTINORI

I tre volumi dello Studio d’Architettura Civile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 259PAOLA PLACENTINO

Fonti bibliografiche a stampa e manoscritte . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 285

Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 289

Indici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 305

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dopo la morte del padre, egli abbia voluto sottoscriverle per ufficializzare il proprio insediamento al vertice della stam-peria. La presenza nelle stesse tavole della firma di Specchi segna contemporaneamente l’avvio del lungo e fruttuoso sodalizio tra l’editore e l’artista, che culminerà dodici anni più tardi nella pubblicazione del primo volume dello Studio d’Architettura Civile.

L’assetto del volume segue un progetto tendenzialmen-te unitario. Nella maggior parte dei casi i soggetti sono il-lustrati da due tavole con disegni in proiezione ortogonale, precisamente le sezioni della cappella in esame lungo i due principali assi di simmetria, mentre a nove soggetti è dedi-cata un’unica tavola3.

Quattro tavole si distinguono nettamente dalle altre perché presentano vedute prospettiche: sono la tav. 10, re-lativa alla cappella della famiglia Capizucchi, dedicata a San Paolo, in Santa Maria in Campitelli [Fig. 1]; la tav. 11 e la tav. 12, raffiguranti rispettivamente il Baldacchino e la Cat-tedra di San Pietro; la tav. 48, dedicata all’altare maggiore della chiesa dei Santi Nomi di Gesù e Maria.

Si tratta certamente di stampe preesistenti alla realizza-zione dei Disegni. In particolare la tavola con la Cattedra, eseguita da Francesco Venturini come disegnatore e incisore, era già stata pubblicata da De Rossi, con lo stesso numero 12, nel Secondo Libro del’ Novo Teatro delle Fabriche4. Il Bal-dacchino presentato nella tav. 11, invece, potrebbe derivare da quello disegnato da Giovanni Battista Falda per la Descri-tione fatta della Chiesa Antica e Moderna di San Pietro 5.

Infine la tav. 10 e la tav. 48, per le quali non è stato individuato alcun rapporto con precedenti pubblicazioni, erano state verosimilmente realizzate per celebrare le non lontane inaugurazioni delle cappelle che rispettivamente rappresentano.

Esterne al progetto dei Disegni potrebbero essere anche le tavole 41 e 42, relative alla cappella Sistina in Santa Ma-ria Maggiore e le tavole 43 e 44, dedicate alla cappella Pa-olina nella stessa basilica. Ciascuna di queste tavole, infatti, presenta la sola pianta o la sola sezione della cappella in oggetto, mentre mentre tutte le altre, tranne ovviamente le quattro con vedute prospettiche, presentano in alto la fab-brica sezionata e in basso la pianta corrispondente.

L’opera è pubblicata da Giovanni Giacomo De Rossi in un formato in folio di mm. 352 x 501, con il titolo DISE-GNI DI VARI ALTARI E CAPPELLE DELLE CHIESE DI ROMA CON LE LORO FACCIATE, FIANCHI, PIANTE E MISURE DE PIU CELEBRI ARCHITETTI DATE IN LUCE DA GIO . GIACOMO DE ROSSI NELLA SUA STAMPARIA IN ROMA ALLA PACE con Privilegio del Sommo Pontefice. La data di pubblicazione, non presente nel frontespizio, è cer-tamente compresa tra l’inizio di marzo del 1688, quando Nicodemus Tessin il Giovane, poco prima di tornare in Svezia dopo il suo secondo soggiorno romano, ne annuncia in un appunto la prossima uscita1, e il 1689, anno in cui i Disegni figurano per la prima volta nell’Indice delle stampe, intagliate in rame a bulino che la stamperia De Rossi forniva periodicamente ai suoi clienti. Poco tempo dopo l’opera fu ristampata con un frontespizio modificato, posteriore al 13 febbraio 1690, data in cui ottenne la porpora il cardinale Giovan Francesco Albani – il futuro Clemente XI – al quale è offerto il volume, e anteriore al 5 gennaio 1691, quando Giovanni Giacomo De Rossi, che firma la dedica come edi-tore, cessò di vivere.

La dedica ad Albani2 e il titolo compaiono in apertura del volume nella stessa tavola, rispettivamente al di sotto e al di sopra della scena – disegnata da Ciro Ferri e incisa da Pietro Antonio De Pietri (qui de Pitri) – con L’Architet-tura, la Pittura e la Scultura offrono alla Religione posta su un altare i risultati del proprio lavoro, ossia, come si legge in un’iscrizione sul basamento dell’altare, “aras, imagines, simulacra”.

I Disegni comprendono cinquanta tavole. Soltanto cin-que di queste (i nn. 12, 15, 16, 21, 22) recano la sotto-scrizione editoriale di Giovanni Giacomo (“Si stampano da Gio. Iacomo Rossi in Roma alla Pace”), mentre nelle ultime tre (nn. 48-50), le stesse firmate come disegnatore e incisore da Alessandro Specchi, compare per la prima volta quella di suo figlio Domenico (“Date in luce da Domenico de Rossi Figlio et erede di Gio. Giacomo de Rossi nella sua Stampe-ria in Roma alla Pace con Privilegio del S. Pont.”) Il fatto che la consistenza di cinquanta tavole sia già indicata nell’Indice delle stampe del 1689, esclude la possibilità che le ultime tre siano state aggiunte da Domenico in un momento succes-sivo alla pubblicazione dell’opera. È probabile invece che,

I Disegni di Vari Altari e Cappelle

ALOISIO ANTINORI

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Fig. 1. Disegni di Vari Altari e Cappelle, tav. 10:Santa Maria in Campitelli, cappella Capizucchi o di San Paolo,veduta prospettica.

sentato nel catalogo delle stampe “date in luce” da Giovanni Giacomo De Rossi, che fin dal decennio precedente aveva fatto incidere alcune delle sue opere più note7. Va ricordato infine che a partire dal 1669 Ferri, senza interrompere la sua intensa attività di pittore, aveva assunto la direzione di al-cuni importanti lavori di architettura lasciati incompiuti dal suo maestro Pietro da Cortona – in particolare nella chiesa dei Santi Luca e Martina e nella cappella Gavotti in San Nicola da Tolentino – e in quel campo gli erano stati affidati anche nuovi incarichi a Roma e fuori8.

Tornando ai Disegni di Vari Altari e Cappelle, non si può non rilevare che nella raccolta sono presentati ben sei in-terventi o progetti architettonici di Ciro Ferri. A lui sono infatti riferiti il completamento delle invenzioni di France-sco Borromini per l’altare maggiore (tav. 15) e per le tombe Falconieri9 (tav. 16) [Fig. 2] in San Giovanni dei Fiorenti-ni10; il progetto “non messo in opera” per l’altare maggiore di Sant’Agnese in Agone11 (tav. 19), elaborato dall’artista durante l’esecuzione degli affreschi della cupola [Fig. 3]; il completamento nella “parte superiore” della cappella Ga-votti in San Nicola da Tolentino12, eseguita secondo il dise-gno di Pietro da Cortona “sino li capitelli dell’altare” (tavole 23 e 24); l’altare della cappella Gabrielli in Santa Maria so-pra Minerva (tav. 28) [Fig. 4] e infine la cappella e l’altare maggiore in Santa Maria Maddalena dei Pazzi a Firenze (ta-vole 32 e 33), l’unica chiesa non romana significativamente presente nel volume.

Diversamente da quanto accade in tutti gli altri casi, le di-dascalie in cui compare il nome di Ciro Ferri sono ampie e molto precise, e nei casi in cui gli è attribuito il completamento di lavori intrapresi da altri (tavole 15, 16, 23), specificano quale sia la parte dell’opera a lui spettante [Fig. 2]. È inoltre indica-tivo che l’altare maggiore progettato da Ferri per Sant’Agnese sia l’unica opera non realizzata presente nel volume.

Infine va notato che le tavole dedicate alla cappella del coro e all’altare maggiore di Santa Maria Maddalena dei Pazzi – attribuiti in didascalia al “Celebre Pittore Ciro Ferri Romano” – riproducono il progetto dell’artista in una reda-zione quasi definitiva13, e che dunque per l’incisione delle loro matrici si utilizzarono disegni che difficilmente poteva-no trovarsi in altre mani.

Del progetto per Santa Maria Maddalena dei Pazzi si conservano peraltro presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi due stesure in pulito dell’elevato della cappel-la sezionata lungo i due assi principali (GDSU 101773 e 101774) e un nutrito gruppo di fogli, recanti annotazioni autografe di Ciro Ferri, con modani e altri dettagli in sca-la 1:1 (GDSU 2273-2302 A). Nonostante la modalità di esecuzione e la cura nell’impaginazione differenzi le due

A parte i casi già menzionati del frontespizio e della ta-vola 12, la paternità dei disegni e delle incisioni non è mai dichiarata. Fanno eccezione soltanto le tavole 15 e 16 (altare maggiore di San Giovanni dei Fiorentini), 21 e 22 (cappella Cornaro in Santa Maria della Vittoria) e 28 (altare della cappella Gabrielli in Santa Maria sopra Minerva) firmate come incisore da Vincenzo Mariotti, un collaboratore di De Rossi che, tra l’altro, aveva trasferito su rame per la stampe-ria alla Pace alcuni lavori cartografici di Giacomo Cantelli e un Planisfero del globo celeste di Francesco Brunacci.

Dietro il progetto e la realizzazione dei Disegni non è difficile scorgere la presenza dell’artista che ne firma il fron-tespizio: il pittore e architetto Ciro Ferri (1633-1689).

I rapporti professionali di Ferri con la stamperia De Rossi risalivano almeno al 1667, quando aveva disegnato il frontespizio delle Effigies dei cardinali del Sacro Collegio al tempo dell’elezione di Clemente IX6. Negli anni ottanta, inoltre, il lavoro dell’artista romano era ampiamente rappre-

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Fig. 2. Disegni di Vari Altari e Cappelle, tav. 16:San Giovanni dei Fiorentini, cappella maggiore,sezione verso la tomba del cardinale Lelio Falconieri e pianta parziale.

Fig. 3. Disegni di Vari Altari e Cappelle, tav. 19:Sant’Agnese in Agone, cappella maggiore,prospetto e pianta con l’altare progettato da Ciro Ferri.

sezioni GDSU 101773 e 101774 dagli altri disegni di la-voro, è possibile riconoscere in tutti i fogli lo stesso ductus nelle annotazioni a margine e uno stile grafico caratteristico, riferibile alla mano di Ferri.

Le due sezioni GDSU 101773 e 101774 corrispondono alle tavole 32 e 33 dei Disegni, fatta eccezione per le pian-te, che compaiono soltanto nelle tavole pubblicate14. Che i disegni di Ferri siano stati utilizzati per la preparazione delle tavole è ulteriormente confermato dalle dimensioni interne ai soggetti, che sono uguali a quelle omologhe nelle incisioni, e dal fatto che nella tavola 33 il fastigio sommi-tale della lanterna è posto per motivi di spazio a lato della

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Fig. 4. Disegni di Vari Altari e Cappelle, tav. 28:Santa Maria sopra Minerva, cappella Gabrielli, prospetto e pianta.

evidenziare lo sfalsamento tra due piani. L’individuazione di queste peculiarità, che è possibile riferire con certezza alla mano di Ciro Ferri, si è rivelata utile all’analisi, sempre presso gli Uffizi, di un più ampio gruppo di disegni relativi ad altri soggetti, che in alcuni casi sono da porre in rela-zione con le tavole dei Disegni oppure, in misura maggiore, con quelle dei tre volumi dello Studio d’Architettura Ci-vile. Il fondo comprende circa centosettanta disegni, per i quali è stata proposta in passato un’attribuzione in blocco a Ciro Ferri15, ma che invece, come emerge dal confronto con il nucleo dei fogli relativi alla chiesa fiorentina, furo-no eseguiti certamente da altre mani in preparazione delle tavole dei libri De Rossi. Sebbene eseguiti anch’essi a in-chiostro e secondo il metodo della proiezione ortogonale, i fogli del gruppo più consistente mostrano soluzioni gra-fiche nettamente diverse da quelle adottate da Ferri, come l’uso di acquerellature in forte contrasto cromatico, per esempio nell’accostamento di grigio e fucsia: una scelta evidentemente rivolta a rappresentare in modo più effica-ce l’articolazione delle architetture nello spazio.

Dei centosettanta disegni del fondo in esame, soltan-to sette sono preparatori per le tavole dei Disegni. I fogli sono i seguenti: GDSU 101771 (cappella Lancellotti in San Giovanni in Laterano, tav. 45); 101772 (altare maggiore dei Santi Luca e Martina, tav. 17) [Fig. 5, Fig. 6]; 101773-101774 (cappella maggiore in Santa Maria Maddalena dei Pazzi, tavole 32-33); 101775 (cappella Gavotti in San Ni-cola da Tolentino, tav. 23) [Fig. 7 , Fig. 8]; 3690 A (cappella del Monte di Pietà, tav. 46); 3596 A (altare di San Francesco Saverio nella chiesa del Gesù, tav. 47).

Tra questi, soltanto i fogli GDSU 101771-101775 pre-sentano le già descritte peculiarità tecniche e grafiche che permettono di riferirli alla mano di Ciro Ferri, e infatti sono tutti relativi ad opere nelle quali l’artista ebbe un ruolo.

Non è da escludere l’ipotesi, avanzata da Carlo Cresti16, che i Disegni di Vari Altari e Cappelle siano in rapporto con l’Accademia Medicea di Roma, un’istituzione che Cosimo III aveva fondato nel 1673 affidandone la direzione proprio a Ciro Ferri17, e che restò in attività fino al 1686. Dopo la chiu-sura dell’Accademia, Giovanni Giacomo De Rossi potrebbe aver chiesto a Ferri di progettare e curare la pubblicazione di un libro partendo dai disegni eseguiti dagli allievi dell’Acca-demia come prove di rilievo. Ciò spiegherebbe la tendenziale uniformità delle rappresentazioni e l’uso del metodo della proiezione ortogonale: aspetti propri della didattica dell’ar-chitettura, che più tardi favoriranno infatti l’uso dei Disegni anche nell’ambito dell’Accademia di San Luca18.

sezione della cupola, esattamente come accade nel disegno GDSU 101774.

I fogli relativi al progetto fiorentino di Ferri per Santa Maria Maddalena dei Pazzi sono estremamante accurati nel disegno dei dettagli e presentano il raddoppiamento delle linee di contorno di alcuni elementi architettonici, un insolito espediente grafico utilizzato dall’autore per

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Fig. 5. Ciro Ferri, rilievo della cappella maggiore della chiesadei Santi Luca e Martina, sezione verso l’altare. Disegno a penna,inchiostro brunito e acquerello (Firenze, GDSU, 101772).

Fig. 6. Disegni di Vari Altari e Cappelle, tav. 17:Santi Luca e Martina, cappella maggiore, prospetto e pianta.

NOTE

1 Si vedano in questo volume i saggi di Martin Olin e di Aloisio An-tinori.2 All’Em[inentissi]mo, e Reve[rendissi]mo Sig[no]re P[ad]ron Col[endissi]mo il Sig.r Card. Gio: Francesco Albani Secretario de Brevi di Nostro Signore. Gia che impiego ogni opera, e Studio in conservare e publicare con le mie stampe la Magnificenza Romana si Antica che Moderna, nell’Architettura, e Scultura, per erudizione de’ gl’Ingegni, per essempio dell’Arte, e per gloria di questa Reggia del mondo mia Pa-tria, che non meno è ora ammirabile con la Pietà di quello che già fosse con la Potenza; Hò voluto dare alla Luce questa Raccolta di Altari, e Cappelle di rara eccellenza, et hò Stimato convenevole di Onorarla, et arricchirla col chiaro nome di V.ra Em.za noto oramai alla Christianità intiera ne’ Brevi Pontificij fidati alla sua somma integrità, e sapere; non

tanto, perche quest’atto sia un nuovo testimonio del mio umilissimo ossequio verso le sue insigni doti dell’animo, che invitano ad amarla, e stimarla chiunque seco partecipa, quanto perche col riflesso di que-

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Fig. 7. Ciro Ferri, rilievo della cappella Gavotti in San Nicolada Tolentino, sezione. Disegno a penna, inchiostro brunito e acquerello, dopo il 1677 (Firenze, GDSU, 101775).

Fig. 8. Disegni di Vari Altari e Cappelle, tav. 23:San Nicola da Tolentino, cappella Gavotti, sezione e pianta.

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9 Il soggetto della tomba del cardinale Lelio Falconieri sarà ripreso, in una scala minore, nella tav. 52 del secondo volume dello Studio d’Architettura Civile (1711). Qui, rispetto alla tavola dei Disegni, il deposito è rappresentato in controparte e inquadrato da due figure reggiscudi (una sola della quali è presente nell’opera realizzata).10 Va anche notato che l’altare maggiore e il sepolcro Falconieri in San Giovanni dei Fiorentini risultano in parte diversi dalle opere re-alizzate, perché non restituiscono tutte le modifiche che Ferri appor-tò ai disegni borrominiani mentre portava a compimento il cantiere (1667-1674).11 Cfr. Davis 1986, p. 178, che al riguardo fa erroneamente riferimen-to ai Prospectus.12 Cfr. Davis 1986, p. 179, dove al progetto di Ferri è riferito un dise-gno conservato all’epoca presso il Gabinetto Nazionale delle Stampe, inv. 124411. 13 L’opera sarà poi realizzata con qualche differenza rispetto alle tavo-le 32 e 33 dei Disegni. Sulla storia della cappella, progettata a partire dal 1674 e costruita tra il 1677 e il 1685, si veda Pacini 2003.14 Il disegno della pianta della cappella è presente nel foglio GDSU 2267 A, ma in una versione precedente a quella rappresentata nella tavola 32. 15 La definizione del corpus ebbe inizio con la catalogazione di Fer-ri 1885, p. XXVI. L’attribuzione a Ciro Ferri dei disegni preparatori per le tavole dello Studio, sostenuta in Morolli 1987 e recentemente riproposta in Falaschi 1997, è stata contestata in Braham, Hager 1977, p. 120, n. 326; Davis 1989, p. 211; Ciofetta 1991. Si veda anche in questo volume il contributo di Paola Placentino sullo Studio d’Archi-tettura Civile.16 Cresti 1983-1984, p. 448.17 La scuola aveva sede in palazzo Madama e accoglieva giovani arti-sti toscani durante i loro soggiorni di studio. Anche l’incarico in Santa Maria Maddalena dei Pazzi – certamente il più importante lavoro di Ciro Ferri come architetto – fu affidato all’artista da Cosimo III, che patrocinò personalmente l’intervento. 18 Ciofetta 1997, in particolare p. 71, nota 14.

ste medesime, riconoscano li Popoli rimoti, che in questa Sede della Religione, non sono meno degni, et ornati dalle Virtù li Ecclesiastici, di quello che siano dall’arte, e dalla splendidezza i santuarij, e le fac-cio umiliss[im]a riverenza. D[i] V[ostra] Em[inen]za Hum[ilissi]mo Divot[issi]mo et Obligat[issi]mo Ser[vito]re Gio. Iacomo de Rossi.3 Si tratta della cappella Alaleona nella chiesa dei Santi Domenico e Sisto (tav. 20),dell’altare maggiore in Santa Maria in Traspontina (tav. 27), dell’altare della cappella Gabrielli in Santa Maria sopra Minerva (tav. 28), del sepolcro di santa Francesca Romana in Santa Maria Nuova (tav. 29), della cappella dell’Assunta nel Collegio Clementino dei Padri Somaschi (tav. 40), della cappella Lancellotti in San Giovanni Laterano (tav. 45), della cappella del Monte di Pietà (tav. 46), dell’altare di San Francesco Saverio nella Chiesa del Gesù (tav. 47), dell’altare maggiore della chiesa di Gesù e Maria (tav. 48).4 Dal primo Indice della stamperia De Rossi (1677) risulta che la stam-pa di Venturini con la Cattedra di San Pietro poteva essere acquistata anche come foglio sciolto. 5 Il Baldacchino presentato nella tav. 11 dei Disegni è più grande di quello visibile nella tavola (priva di numero) della Descritione. Si può quindi supporre che il soggetto sia stato ridisegnato prendendo a model-lo la tavola di Falda, ma riducendone la scala. Va ricordato che un’ana-loga operazione era stata richiesta da Giovanni Giacomo De Rossi a Francesco Bufalini per la realizzazione delle tavole relative alla basilica vaticana da inserire nella prima edizione degli Insignium Romae Templo-rum Prospectus (1683). Aumentando le dimensioni dei soggetti tratti da Falda, Bufalini aveva accresciuto le informazioni offerte dall’immagine senza alterare l’impaginazione e l’inquadratura dei modelli. Su questo particolare aspetto della produzione editoriale di De Rossi, si veda in questo volume il contributo sui Prospectus di Paola Placentino. 6 De Crescenzo, Diotallevi 2008, p. 17. 7 Soggetti tratti da opere di Ciro Ferri figurano già nel 1677 nella pri-ma edizione dell’Indice delle stampe, intagliate in rame a bulino della stamperia De Rossi, e il loro numero cresce progressivamente nelle edizioni successive.8 Tra le più recenti proposte di sintesi sull’attività di Ciro Ferri, si ve-dano specialmente Falaschi 1992, Prosperi Valenti Rondinò 1996, Fa-laschi 1997, Giannatiempo López 1997.

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DISEGNI DI VARI ALTARI E CAPPELLE

Pubblicazione Soggetto Rappresentazione Disegnopreparatorio

Matriciriutilizzate

Disegni e stampe correlati o derivati

Disegnatore/Incisore

Disegni…, tav. 1 Frontespizio Ciro Ferri/Pietro Antonio de Pitri

Disegni…, tav. 2 Cappella Chigiin S. Maria del Popolo

sezione e pianta parziale

Disegni…, tav. 3 Cappella Chigiin S. Maria del Popolo

sezione e pianta parziale

Disegni…, tav. 4 Cappella Cyboin S. Maria del Popolo

sezione e pianta parziale

Disegni…, tav. 5 Cappella Cyboin S. Maria del Popolo

sezione e pianta parziale

Disegni…, tav. 6 Cappella Strozziin S. Andrea della Valle

sezione e pianta parziale

Disegni…, tav. 7 Cappella Strozziin S. Andrea della Valle

sezione e pianta parziale

Disegni…, tav. 8 Cappella Raimondiin S. Pietro in Montorio

sezione e pianta parziale

Disegni…, tav. 9 Cappella Raimondiin S. Pietro in Montorio

sezione e pianta parziale

Anonimo, disegno, Stoccolma, NMH,

CC 471

Disegni…, tav. 10 Cappella Capizucchiin S. Maria in Campitelli vista prospettica

Disegni…, tav. 11 Baldacchino di S. Pietro vista prospettica Falda in Descritione fatta . . ., ca. 1674

Disegni…, tav. 12 Cattedra di S. Pietro vista prospettica

F. Venturiniin Secondo Libro

del’ novo teatro delle Fabriche, De Rossi

1665-66

Francesco Venturini/ Francesco Venturini

Disegni…, tav. 13 Cappella Sforzain S. Maria Maggiore

sezione e pianta parziale

Disegni…, tav. 14 Cappella Sforzain S. Maria Maggiore

sezione e pianta parziale

Disegni…, tav. 15 Altare maggiorein S. Giovannidei Fiorentini

prospetto e pianta Ciro Ferri/Vincenzo Mariotti

Disegni…, tav. 16Tomba Falconieri

in S. Giovannidei Fiorentini

prospetto e pianta del fianco

Ciro Ferri/Vincenzo Mariotti

Disegni..., tav. 17 Altare maggiorein S.S. Luca e Martina prospetto e pianta

Firenze, Uffizi, 101772

non in controparte, ombreggiatura

invertita

Ciro Ferri/?

Disegni…, tav. 18 Altare maggiorein S.S. Luca e Martina

prospetto del fianco e pianta

parzialeCiro Ferri/?

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Pubblicazione Soggetto Rappresentazione Disegnopreparatorio

Matriciriutilizzate

Disegni e stampe correlati o derivati

Disegnatore/Incisore

Disegni…, tav. 19 Altare maggiorein S. Agnese in Agone prospetto e pianta

Anonimo, disegno, Londra,Victoria & Albert Museum,

E.335

Ciro Ferri/?

Disegni…, tav. 20 Cappella Alaleonain S.S. Domenico e Sisto prospetto e pianta

Disegni…, tav. 21 Cappella Cornerin S. Maria della Vittoria prospetto e pianta ?/Vincenzo Mariotti

Disegni…, tav. 22 Cappella Cornerin S. Maria della Vittoria

prospetto e pianta del fianco ?/Vincenzo Mariotti

Disegni…, tav. 23 Cappella Gavottiin S. Nicola da Tolentino prospetto e pianta

Firenze, Uffizi, 101775*, non in

controparteCiro Ferri/?

Disegni…, tav. 24 Cappella Gavottiin S. Nicola da Tolentino

prospetto e pianta del fianco Ciro Ferri/?

Disegni…, tav. 25 Cappella Pamphiliin S. Nicola da Tolentino prospetto e pianta

Disegni…, tav. 26 Cappella Pamphiliin S. Nicola da Tolentino

prospetto e pianta del fianco

Disegni…, tav. 27 Altare maggiorein S. Maria in Traspontina prospetto e pianta

Disegni…, tav. 28 Cappella Gabrielliin S. Maria sopra Minerva prospetto e pianta Ciro Ferri/

Vincenzo Mariotti

Disegni…, tav. 29Sepolcro

di S. Francesca Romanain S. Maria Nuova

prospetto e pianta

Disegni…, tav. 30Altare maggiore

in S. Maria di Monte Santo

prospetto e pianta

Disegni…, tav. 31Altare maggiore

in S. Mariadi Monte Santo

prospetto e pianta del fianco

Disegni..., tav. 32 Cappella maggiore

in S. Maria Maddalenadei Pazzi, Firenze

prospetto e piantaFirenze, Uffizi,

101773in controparte

Ciro Ferri/?

Disegni..., tav. 33Cappella maggiore

in S. Maria Maddalenadei Pazzi, Firenze

prospetto del fianco

Firenze, Uffizi, 101774

in controparteCiro Ferri/?

Disegni…, tav. 34 Cappella Avilain S. Maria in Trastevere sezione e pianta

Disegni…, tav. 35 Cappella Avilain S. Maria in Trastevere

sezione e pianta del fianco

Disegni…, tav. 36 Cappella Caetaniin S. Pudenziana sezione e pianta

Disegni…, tav. 37 Cappella Caetaniin S. Pudenziana

prospetto e pianta del fianco

258

Pubblicazione Soggetto Rappresentazione Disegnopreparatorio

Matriciriutilizzate

Disegni e stampe correlati o derivati

Disegnatore/Incisore

Disegni…, tav. 38 Cappella Ginnettiin S. Andrea della Valle sezione e pianta

Disegni…, tav. 39 Cappella Ginnettiin S. Andrea della Valle

sezione e pianta del fianco

Disegni…, tav. 40 Cappella dell’Assuntanel Collegio Clementino sezione e pianta

Disegni…, tav. 41 Cappella Sistinain S. Maria Maggiore sezione

Disegni…, tav. 42 Cappella Sistinain S. Maria Maggiore pianta

Disegni…, tav. 43 Cappella Paolinain S. Maria Maggiore sezione

Disegni…, tav. 44 Cappella Paolinain S. Maria Maggiore pianta

Disegni…, tav. 45 Cappella Lancellottiin S. Giovanni Laterano sezione e pianta

Firenze, Uffizi, 101771*

non in controparteCiro Ferri/?

Disegni..., tav. 46 Cappella del Montedi Pietà prospetto e pianta Firenze, Uffizi, 3690 A

non in controparte

Disegni..., tav. 47Altare di S. Francesco Saverio nella chiesa

del Gesù prospetto e pianta Firenze, Uffizi, 3596 A

non in controparte

Disegni…, tav. 48 Altare maggiore nella chiesa di Gesù e Maria vista prospettica Specchi/Specchi

Disegni…, tav. 49 Cappella Fonsecain S. Lorenzo in Lucina sezione e pianta Specchi/Specchi

Disegni…, tav. 50 Cappella Fonsecain S. Lorenzo in Lucina

sezione e pianta del fianco Specchi/Specchi