LE TRADUZIONI LATINE CINQUECENTESCHE DELL'"EUROPA" DI MOSCO E LA TRADIZIONE MANOSCRITTA GRECA
Tradizione monastica e monachesimo contemporaneo
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Transcript of Tradizione monastica e monachesimo contemporaneo
TMDIZIONE MONASTICA.E
MONACIIESIMO CONTEMPORNEO
ATfI DEL XIN INCONTRO DI MONTE OLIVETO
10 . 12 SETTEMBRE 1996
a cwd di.DON DONATO G]oRDANO o S R
CASSIANOPER-\ OMN 14,
PREFAZIONE
'Mantenendo pertanto la fisionomitu1ci innovino k,;;;;;; ;:";;;;;;;,;,LTa!"rc,nca !et.proprio ittituto. i modette onimt. ,, .rai ìoii' ,**r:#:'::, "
tc ada.tino agri odiemi bkostti
*!", tut. w19,^rì,.','iF' ti','."ì.X';,:::",;::::i:1,:,,: ;::i2;i;anhche benefiche trad:u,ioni. il Vnn..a un tavoro ai i,iiiir,i' il,i i|,mo
rr eonava i mondci ? te monaehp
comc contlizion( indi;penvbire ;, ;::: -ti!:l c ùadizioni \bico-spirituari
^oao pia od"g*,o);["';:,;;;;";;t i"?:::** luo^vc c:c'cie c rispondcre in
e.divcrsificati knativi ,, n?,"ì à-io' nuovi Dt allora ci \ono sati moki
dislano te a:p,.nativc. trtri"io.ii i, mo non scmprc i ri\ulari hanno
'orl'otterPrctare c conriliarc il ,orr",,o- ,fi
spinosa si è à-velau proprio quetla dicomran ar *;r*^ ri^a, iiit'iii,ri,i
rmdzrone - in \pcciat motto ou?rnva'o (onte\to soLio-culturulc-rclipioso- ).,-,.':n ' ':o,* cristcn'iak c il ifino'mto.tncff cft i.oì,o.,ii-ir".,"'i,-ì.i::,::'tr:rf lr;:,F,_,:;"i:,I;i1y;srs,to conccno di tÌodùion". net sento che ,, ni, *" ir'ì iìr"iir,',i"r*i""[oli.semico, conleni@rc di una vasta satenuti prevnti
" ,;* ,;o;;;;,,";;:;ffi:^i; "::ff:; *tivi ch? vonno
_. .Lhio dcl ffanantlarc si confgura cumc un procerso romunicativ() diaùo-,ttco a cui panecipano. in motlo rcrrirutivu. il'tratlinte, ;;;;;;:"";ir,r:d.rtùn,.Soro lhtpeno prutico, la nadizione è naturalmeno ii*ir".)tn_,ii-x: ;;fl:::: '::::: ,::::f" !,: ::y,tu, ,!" r,*"',,ì,ià)i,"1"),ii,
i1:' ; ! e;;;;; ;;; ;:#: :":. :::": f,;, i:,#;:i:,y :, ;^::-;: : _y;zone lirrm,.tl". contenutkrico e furuion)nuo*-,i,o,ronr. ìn ;;:; i.;;:;.:';'':,;::.":; :inài,!:fffi;::,;:[vante per la vi? sociale. penanb. la h
pane di ùi r, ",*",ii' ,a"),'|i;r: di':'y': non \i t onrrapponc. \ia da
iasindacabitc. *, ,, ,*,,,i, ii"i""',|) i;;ht ta ùevc.. comc un cniù osgcniva
n o. : :., :. " * ; ";, ;; ; ; ;,:.i' q\: ; ; :: : * ; tr,,': :il:,#
":,i:": " ! :If f;
n,_Solbcitdti .doll,afiuolira delt.aryomenrb, la Comunùà rrrOOUor,o O, i"r)utDcto Mogior( ha ogont2ab it ,uo XOI ,*^rr"'ìi, i,r*-,:.#rir]#imonasica e morachesimo ron,"*oorur"t:nb: t r.^""iÀi"',ì*,"il"'i,if)":;,:l:.''r:,:;::i,:;, ;0,;!,:: :;,Jat turc w come conciliare i ipeuti richiami a"t u"s,",ìi;. il;,èii,,l, il,
"itomo alle fonti,. e come situare on,ote. pos,.iodemì i; ;;";;:;;;, T:;11,,,i,;l;T;.*" an atc conte,to (ut.
- _Un uheiore sollecilazione è shtorientale I '^,n , tòiii,"'i.tio ;;;1 . y!' *:h"^ datto L?ncra Aportotica
iq?\sionc \ulta n*0"à aiù'""loli.-t'tovanni,Paolo II rraccia uia lungasiiano kc. g-Ib). r.-"-,;;r,;';;;*" sptntualc nondltira de\t oienrc i;sue surc?\siv? ilormc. cd :;;;;;;r:r:*, dd monache\imo tatino e dele
. Le rcrozioni si sont) mossp ,n,o_'n oorrun,,^"nto (ri qucsri ercmenti-
dei *ani lonaamentoii ;;;;;;;;;:;:: a.d un doppia puno [ocate; ta icerco
la. sua an&lità 'tt' t,," ii'ii'i*," *!lut:n1 b ?dcÌtina ond? verificarc
!;,,:y 7 * * n
"1, "" i.' -q)ì, ;'i #;;;;i,: : ";, ffr;,y ;; ;,!: !;: i: ::,,:ntrt:u m,otu, specilico all.inremo dcl-pru va\to con\mo hona\tico_
. ll pnmo pwto e suto sviluooato ,tuce :ut coniertu
" ,,';;;"";":,#,i,yt::::.e rre rcL.tzioni che otre o far
del monaeh?\imo' non'o"'*"ii"'')"*l!3!t"*"' la "Ùa'lizione ' ncll' 'òiabenedeftino. it,u; ;n";;i;;;' i;';ni;::":,:,,;,:"*ff:,,, aruma monusico
L inptprela2ione etmeneuica del tpropct:tu ttn p r^*",ìiìr"'à,*iìi"i'r ': ** Re}ota tti s Benedeno.uizazianc detta funioif àu" ilriii' -!i tatb rcmprcndcrc come ta rctoti-it pnnipto rcotosro tetti ;;",
'i';;;;"r:!! ': *:t':1 .^o t'artiechisce e Ioncta
kt ùaaeton? succ(sriva. strumen@ ,i; i',i pl:'!l-,,'*!' car,tnei*ica Ji uuanua otl asip ,"t,i
",i*." ,iiii'li"f 3j!: :q'y' sonto ta Resota conti-nuove situazioni
" ,rt*o|,. ìi'à*i,Z i,**r!o, i: modo creodvo in scmpr?
tmo monastico eti3c ,i" t,'ir'iÈ,i l?i!*i,vo la vitolità prolonda del cai-
rekrente connaruàk , ;;";;;i';;;':::i ohre tc.mura det monauero. comtstitupparc un,t ,,,,,'*;;',,i;;
"";:; ,:,lf;
Xl,;,:,;i",'l:;iate. si tratta ,ti
^,I"i:of:x,# f; f::!,:;!,,,,f::,? mona,tica. tocciab cta p reansapub coniusarc ,,*;;;i",;;;,"\,"Iof.':!,tu:, netta sua iforma. hoesiynze La a.n*'-L,ri"iir" di"a';11'no!' .'o' l adanamcnb allc nuove|inramazione di ,,* àii'i"ri,i"""irì1,.:,r^f , @prahu.ro,ur vanycro. èpersonoti. L otrivitò ..rii,,rr'i, iiliii
cnc-.qtt ptrmcie dcgli apponi mohodi Gregoio ai u**ì*i':i ,,ti";;:::,:.ott'n'me*e sinkrizata ndte rarotc
. RiProPon?ndo ahuni taii 0.,,""')i)'"
a vohe muq a vohc supeÀ"
Eoke ha dtmosùato come to Repola ,lj':o'1 '"1'*^" it P. Reginatd cn-puhto di panenza i, 1ì,i àì,"Ji",,;' ,):""1":9"'
è,sno coniide,aru untipianti - in *, ** firr)ui'i" r;;;i":**
allcnno ùc è desina@ a pintati all? nz«s\ità di'"er;- nrr5";#,8cn?roli
chc turo.no, in vguito, idarstaruti. etc. tdtcumen;E ;;':;",;;i::: ',
con\uctudinur| .i ttircnoi. Btiaiu".*,no p",i,iÀ,' )u ;' ;;:,;' ;;, !,i, ii'ilifi ri: : "L.W
":; ;:, ":;;i:
Il secondo puu, ùriguardava la i.du q,modalità di ate@zit4à
La relaziotu tli p- llnuzia di panicoloti, filOliveto. In quatoe ipropose perilnfruto delo spirib(ryisi eremitictt), brelatore ha annanle Euli proga nt cstata quelb òi .idivino.
La gmadeMonte Oliveb, ùè testitrunioto dohveuni oltrc dte &laziane del P- Afucol knpo, la p-vantagaiD di obiEsto del P. Cortud\ non p<w fut*
Molto igrtdi- dgqazione Ofuslerc di M*ril llibel e da Fr. btl.soragi confutii quali haroo ÉOEveto sarllctli i$qn lc ù btdtirruriiorÈr fi q,adiae alle e*ru ca|la nm xmi* t
La siùEri *iappmfindimaAPadrc Adafuodell'Oriatc oiùrnachz§r ,andaarEiezza virr c
-unità ,.a @.a
Il secondo punm, che le relazioni hanno fiEsso in luce ed approfonditt'
iguardava la ricerca tlegli elementi specifui della spiittt'tllità olivetana e le sue
,ra"*a ai aftudiofie, attrarerso i secok e nei di',efii luoghi'
L,a rclaionc di P. Orlando Donat?lli ha ipercorro, 'on
padsiLtt? ? mi'
ruzia di particolan, gli oltre sei secoli di staia della Co gegazione di Motrtc
Olivao. in questo lango periodo di tempo, tre so o state le costanti iscontrate-
e iproposte- puiodicainente dalle |otiL Costitttzioni' Dichiùrazio i e Stdtut ilifiuto'dello ipinto monda o e secolaresco, I'amore alla solitwline e al silewio
(qasi eremiico), la lotte t)olontà di moxificaàone e penitenztt' Però, -lo.
stesso
,elotor" ho a* "ssi
,he ogi è dfficite individ arc le modalitò pratiche' con
le qtali propone e metterc i atto que§ti valori di fonda; la sua ptu!?st! è
soa qri a- ai ico ere, come cliteio di valutazione e di Siudizio' alltsfjt]lo
divitro.
La grarule corxiderazione, agli inizi delb stoia della Congregazione di
Monte i)liveto, delta spintualità dei Padri e della tradizione da essi costitttitt
è kstimo iata iblla loro costunte presenza elle bibliateche dei tuonastei oli'
wtani. otbe che dall'iconograJìa dei nedesimL E' quanto è emeno dalla re-
hzione del P. Abate Vatenà Catana, il quale però ha anche fatto notare che'
col tempo, la ptese za dei testi patristici è stata gad almente emaryi alt a-
,onngSjo'd.i ittri genei lemrai piÌt alla moda. E un vero peccato che il
tso;Ll p. Crtnno non abbia ancora la tua rc(lazione d$nitiva e che' quin'
ilt non possa frgurare in questi Atti..
Molto iltruttiva ed edifiiante è stata la pa oramica della 'ita
della Con-
grcgazione Olivetana ollralpe, nell'antica abbazia di Bec-Hellouin e nel mona'-st;o
di Mesnit Saint-Loup, illustata dalle relazioni del P Abate Philibert Zo'
bel e da Fr. Bemard Bichoutl. E stata presentata l'opera e l'atti'ità di per-
sonagi arbmatici" quali tAbbé Emmanuel AndÌé e l'Abbé Paul Gramfiont'
i quili hanno avui la grande capttcità il'innestare la tradizione di Monte
Oi'wto sulle preesistenti iadùù»i spiituali del luogo' nonchè la lorc abilità
di integrarle con k e.siSenze e le necessità della chizsa locale Un'aulentxa
testiminianza di come, nella conrinuiù letlele dclh tr(ldizione e nclla solleci'
tudine allc csiSenz? e dgli appelti delto Spirito, la vito t onosrko può ispond?re
alla sua voaaione di esperioza del Regno tli Dio nel montlo pre§ente'
La silttz.si dei valoi della tradiàone monastica olientale, a comme4to e
approfo dimento dell'Oilenlale lumen, a .t dtd elaborata dalla rclazione del
iàari laonerto ptovrno, il quale ha mostrato come i iflessi della spintutlità
dell'Oriente clistiano posso o esse/e un valido p nto (li iferimento per il mo'
nachesimo dell'()ccidente. In modo particolare' il relntore ha indiliduato tre
angolatute complementai che tendono questa tra(lizione, aicora ogi, un espe-
,nlrra rir, "
ixuate: unicità di scopo' unità di struthtre e pluralità di forme'
unità tra espeienza monastka e stile di ùta dei battezzatl
Le- relazioni pres?ntok ci pefttattono di valuhre anche lo grande pona|ecclesiologica ed ecumenica dit fenomet,i
.i.vet a. iome,, ;:.i ;,;;; ;; l" ;;" ffi #::f , i;:;, !" #^;,::;:ff;,: :lii :: ;yintuak. 1.ai interona dolle polemkhe c dalle div*ioii ;-i;;;;;;;-;;kltm dcgli scntti ascetici dei podri oicntati ,ir"l, ,r" ";;o;;i;n
",;";i_Blion.a ton
.quclli dci pud.ri occidentali che ci [a intuie c));;;":r";tanri sccoli di lo,anonzo, crovamo ,i";"A"imi, perc* iÀiem;:i;rr"';;;:;;;;saperlo, camminavamo ve$o I'u ico Sit
:o i p: !: !;ì" it_;;"i,i,i,lli,"" Ài,T!Ji;,j,,, x,;* l: ::;,tr; ::, # ;c v a monatùca ci la gerure che una ipresa t"r" y."",r-" i.irri"i;queÌultim,t potso lavoire una nuova fioitura cccle:iak. '"
,..tlcttanno dt prerytroioni al gonde Giuhilca, conclusivo del lecorulo i4il-tennto, tn cui siomo chiamoti a r,s..rnincra \ua chic:u, ir prcseue vorum,:'vure,la
prescnza e |dzionc dcllo spiito
l,.qu,t1nt"ui,!i'a.ià;:;';;,ì."i:,,:;;;r;':Iff ,i;il#,:.*ri:
Spirito.ho tli:seminaro nclla rbia "
,:o^pr"rd)r" ,o." it :rr.ìi,ì:'lr"ìri ilt"vecchio" e il "vecchio" trova nel .huovi" ,", ,* p;;-;;;";;;;;;".""'D. DoNATo GIoRDANo osB
Pata o',ù. bfaza l-gi.^,Yiina Siàa, sartgisDri dai Éif/§zl, m aÉe ed@iizia @ hla f,Eigli,re e
\mIi,nodi g,gesiriraeo"- L'e$raR€tigiÉi e, rÉ-,Cùo-Ib Vdirfq'qao dimerim dle §-sliEibfle -Ì.'ia-.
qu€ste ùhiE EOfiretq in IÉ c
ed EDa sredelao pessatt *f€o.r!d;lì al F-bÈogno di rei hefe anu 1i 1r iserrza ré<a-i.-r fLprqù s+iriÉ è
A ciì si .a-rshriro oan E,nei fesi c.ÉiEiÉ
sic 6 §r*bgetruitra ;n{rÉ-'r-troo eli.Bitu I
I
PROLUSIONE
MICHEÌ_ANGELo M. TtRIBtrl_tAbatc cencmle
. Palet ottiumi la porta è \palaflcata. Setl ma§, cot ibi patet. Nella suarorza rcasltca. questo celebre mo o iscrilto sopra Ia porti CamoUja dellavha Siena. serve aDche a me per dare il benveDuto a tutti: ai conlratelligmol, oal nostn monasteri d ìtalia. di Francia. d.lnghiJrerra, d.lsraele. desliU§,4._ ma anche a rutù gli altri con\enuù per ror'.". Ol .r,li. o u'JoÌodamrcura con la coDlunità di Monte Otivelu che de\idera accogliervi conla famigliare e caraflerislica ospitalilà benede[ina
l XIII incontro di Mo te Oliwto si svolge all,insegna di un tema caricodi suggestioni spirìtuali: ,,Tradizione -orru.=ti* " mirachesimo
";";;;_ratr€o. L esigetua della lormazione permMenle per i membri degli lstiiuùKeugro\r e. insieme. la spinta deri\ala dall.ecclesiologia di comu-nione delCotrcilio Valicano ll. fanno compreDdere al monach-esimo l; ;;;;.ilà;Iropegno di mosuare una sempre piil chiara idenrjtà perché. vitalDenteosenlo nella Santa Chiesa di Dio. vi apponì il proprio specifico ed in\o_strtulbiie coDtributo. Per questo i monaci. evitando un inuriie ifcheologismoed una sterile ffoùolatda, intendono operate upa rilettura sapienziaÉ delloro passato: alle loro funù mormora frerchissina l.r"qr, ;f,e-;;;;;Iecondilà al pre\eole e proielta serua inceneza
""Ua*"rir". -f_.ir"à,
ì,bisogno di radici, ha bisogno di sto a, ha bisogno di t."aizio.i.
-ò"1"tovale ancor più pel i monaci, altrimenti rischiano ài
".."r. "o." deg[.;eà;senza testamento. Un .fuffo,, disamato, a nudo, trelle u.qr" ao.giiu" d"[upropria spiritualità è sempre carico di el{etti salutad!
A ciò si aggiunga uno sguardo retrospettivo a quanto la stoda ha co-struito man mano, attrave$o le varie merjiazioni, rintncciabili ."gii
"r"nti,nei testi.costituzionali, soprattutto nelle figure monastiche più sififi;ail;queste ultime norì sono mancate nella Congregazione B.n"ai"ttlnu"ai UlorrtaOliveto, in Italia e all,estero! Non si ritomi pàrò ul p^"utd p". ;*p;;;;;sic et. simpliciter nell'oggi, ma per fame un giudizio
".lti.o'l firre' ai unagenuina impostazione del futuro. I_a ,,memoiia,, ,l.u,ess"re attualirrunte_inon alienante: il passato è al seFizio deì presente.
Michelaaselo M- TiribiJli
Nella splendida Lettera Apostolica "Orientale Lumen',, il Satrto padrefo.mula una considerazione che viene a sostanziare le noste flessioni:"La Tradiziore è patrimonio delìa Chiesa di Cristo_.. Essa si articola nelpatrimonio storico e culturale... E, come già la Scrithrra cresce con chi lalegge, così ogni altro elemeflto del pat monio vivo della Chiesa cresce nellacomprensione dei credenti e si arricchisce di apporti nuovi, nella fedeltà eneìla continuità. Solo una religiosa assimilaziore, nella obbedienza dellafede, di ciò che la Chiesa chian],a tradizione consentirà a questa di incar-na$i nelle diverse situazioni e condizioni storiche e culturali" (Oa 8).
Sono fiducioso che tutti i partecipanti a questo X111 incontro di MonteO/ivelo ne usciranno non solo spiritualmente e culturirlmente arricchiti, maanche resi più consapevoli che la vita monastica, proprio perché imeritanella Tradizione - con la "T" maiuscola - non solo non testa condiziooatadalle "tradizioni", ma è capace di aprirsi alle esigenze della contempora-neità, agli appelli dello Spirito.
Giustamente, Jean Irclercq, notissima figura di monaco studioso, haaffemato: "State attenti: non accada che il troppo amore alle tradizioni viimpedisca di tener conto della Tradizione; la Tradizione ringiovanisce, letradizioni ci scavano la fossa". Ed infatti. la Tradiziole è yrra che si rra-smette, adaitandosi alle situazioni che cambiano, mallendo identica, per-ché gode della novità del Vangelo.
Seguire Ia Tradizione viva dei Padri, anche dei Padri del Monachesimo.non significa aggrapparsi al passato mme tale, ma adedre coll senso disicnrezza e libertà di slancio alla linea delle proprie radici, mantenendo unorientamento costante a ciò che è essedziale, a ciò che permane, apertialle nuove vie che emergono nella storia, alle nuove possibilità, facendolrutlificare nelle odierne situazioni .ocio-culrurali lanLjco principio deil uni-tà trella diversità e del progresso nella continuità della Tradizione Mon lstica.
Muovendosi su questi binari, il presente Canvegno monastico raggiun-gerà il suo obbiettivo: interpellarci e provocarci a riattualizzare le tradizioni,non lasciandoci intrappolare dal passato e seflza cedere a tentazioni restau-ratdci. Il prezioso ed insostituibile servizio del passato è quello di inserirci,con fedeltà al ca sma monastico. nella scuola del futuro: la scuola delseÌr,,izio divino (RB, Ptologo 45) del Tezo Millennio!
BASIIJO E
tr monacbesimo trprecisaoeote § iÉ !
smpire- l'udire sii .nella sua genera5ri <rateriorità càe c6e d$rro itr pietra IG i tE come ri'onretr ùdell-istitulo r.'o.rr€ir iuDa certa radbl-i xtalmeDo atralqi:-a-,
Tuitaiia ci § d§istiano una +..itiiì itanto la rinuocia- cr-a Cristo e al s l'-!Se C.esù ha arB- É rlo storico dig:-rÈ È Idenza ascetico-d;rb È,da distirgreE Èp.r-seconda forma ioir+dametàdelmÉcrlv.
Più o metro rf,|trie Pacooio l'espci- .i suoi cooteq)ùci adoatradizionee§[fucome a un'eqEiE È
Questo predù adel profatro- Befr fi (nimo "Maestao. e f,he iniziatore, oefiÈ è tliella rieiocazihÈ ò ozione molastica-- § tÉ
INDICE
PtefazioDe . . . - . . . . . . . . "" "" " " p49'
Prolùsione del P. Abate Generale .....
E- BARGELITNI, San Benedetto na possato e presente '
R. GRÉGorRn, Msiùm cofunantw esenpla:
Lo spiùo de a trudizio e benPizttia n?Àidole """" " '
P. 7DBÉr- Co t'eryetu:e§ dz Trzditiorr§ Motu§tiQkt ùlns la
renaissance ile I'Abbaye tu Bec...... -
B. BucHouD, Ihrc tuditiorlz irank: le Père Emnanuel ' """' '
O. DoNATEIT, I Fondatori di Monte Oliveto e b spiitMlita olivetana " "
A PtovANo, L'Otientate Ltonen Motuitkum e i suoi ilessi sul mo ache-
simo contenlnmneo. . . .
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