Scheda codicologica, in L'Esopo di Udine (cod. Bartolini 83 della Biblioteca Arcivescovile di...

22
L'Esopo di Udine (cod. Bartolini 83 della Biblioteca Arcivescovile di Udine) a cura di Claudio Ciociola Introduzione di Chiara Frugoni Nota paleogra/ica di Armando Petrucci Trascrizioni di Claudio Ciociola e Cristina Moro CASAMASSIMA

Transcript of Scheda codicologica, in L'Esopo di Udine (cod. Bartolini 83 della Biblioteca Arcivescovile di...

L'Esopo di Udine (cod. Bartolini 83

della Biblioteca Arcivescovile di Udine)

a cura di Claudio Ciociola Introduzione di Chiara Frugoni

Nota paleogra/ica di Armando Petrucci Trascrizioni di Claudio Ciociola e Cristina Moro

CASAMASSIMA

Progetto grafico Ferruccio Montanari

Impaginazione Giovanna Bianchi

Fotolito Fotolito Udinese

Pellicole Centro Full Service- Udine

Carta del fac-simile Conqueror 150g/m' Arjo Wiggins

Stampa Grafiche Antiga s.r.L Cornuda (TV)

Legataria Barizza Loreggia (PD)

© 1996 Casamassima Libri s.r.l.- Udine

Del fac-simile del Codice e di questo volume, sono state stampate 735 copie.

SCHEDA CODICOLOGICA

I. Descrizione esterna.

di CLAUDIO CIOCIOLA *

UDINE Biblioteca Arcivescovile e Bartoliniana

Cod. Bartolini 83 (già 34) (= Mo)'

COMPOSIZIONE MATERIALE: omogeneo.

DATAZIONE E ORIGINE: sec. XV, metà (fino a c. 76r, ottobre 1449); Montevarchi. A nor­ma della sottoscrizione-colophon di c. 76r («Scritto· p(er) franciescho horlandj amo(n)teuar­chj l p(er) lamoria · an(n)o 1449 · delmese dottobre l di <s>Mia mano propia»), la data del­l' ottobre 1449 si riferisce alle cc. 1r-7 6r, e a rigore vale quale terminus ante quem (anche se il tenore della formula autorizzerebbe, di per sé, a ricondurre all'arco del mese l'intera tra­scrizione della sezione). Le restanti carte (da 76v a 98v) sono trascritte dalla stessa mano, senza variazioni percepibili nelle modalità di trascrizione (per es. nel modulo e nella mise en page; né sembrano variare il tipo d'inchiostro e lo strumento). La parte finale del cod. potrà pertanto considerarsi esemplata immediatamente dopo, e comunque in epoca cro­nologicamente non remota 2•

MATERIA: cartaceo.

FILIGRANA: del tipo Tete de licorne (in famiglia «dont l'origine italienne ne laisse au­cun doute»: Briquet, IV, p. 794), nella rara variante a due teste addossate: Briquet 15841-

* Il modello descrittivo è liberamente ispirato alle norme previste dalla Guida a una descrizione unzforme dei mano­

scritti e alloro censimento, A cura di VIVIANA ]EMOLO e MIRELLA MORELLI, Roma, Istituto Centrale per il Catalogo Unico,

1990. Ringrazio per alcuni preziosi suggerimenti Marco Palma.

'Il codice, come gli altri mss. della sezione Bartoliniana, e del fondo principale della Biblioteca Arcivescovile di Udine,

è attualmente consultabile, su prenotazione, nella sede della Biblioteca del Seminario Arcivescovile.

'Su questo, e altri aspetti dell'allestimento e della decorazione del codice, vd. anche CLAUDIO CIOCIOLA, Figure «anzi

goffe che no». Testi e illustrazioni dell'Esopo di Udine, di prossima uscita.

210 CLAUDIO CIOCIOLA

15843 (nel gruppo 15839-15843) '.Nessuno dei tipi repertoriati dal Briquet collima esat­tamente, in p art. per le dimensioni 4 • Sempre al centro del foglio, diritta o capovolta (i fi­loni, in verticale, distano mm 39 ca. l'uno dall'altro)', la filigrana ricorre nel codice in due varianti identiche (o 'gemelle'), distinguibili per la diversa misura dell'altezza massima: la variante A, che misura (agli estremi) mm 60 x 70 ca., ricorre alle cc. l, 6, 8, 14 (capovolta), 16 (capovolta), 20 (capovolta), 23 (capovolta), 24 (capovolta), 27 (capovolta), 34, 39, 40, 44, 45, 46, 48, 50, 58, 60,75 (capovolta), 84 (capovolta), 86 (capovolta), 91; la variante B, che misura mm 55 x 70 ca., ricorre alle cc. 2, 4, 11 (capovolta), 18 (capovolta), 21 (capo­volta), 29 (capovolta), 30 (capovolta), 35,41 (capovolta), 52, 54, 63, 64, 66, 68,71 (capo­volta), 72 (capovolta), 73 (capovolta), 79 (capovolta), 80 (capovolta), 81, 83, 88 (capovol­ta), 94, 97, 98. Ne consegue che il formato (bibliografico) del codice è l'in-folio.

CARTE: VI, 98, II.

DIMENSIONI: mm 266-263 x 202-203 (valori medi arrotondati di h x l, rilevati rispet­tivamente ai margini interno-esterno, superiore-inferiore). La media è stata calcolata sui valori misurati a intervalli di dieci carte (senza tener conto delle cc. 81 e 91, rappezzate). Nel dettaglio, le misurazioni hanno offerto i seguenti risultati: c. l, mm 266 [marg. in t.] - 263 [marg. est.] x 203 [marg. su p.] - 202 [marg. inf.]; c. 11, mm 266-263 x 202-203; c. 21, mm 266-264 x 202-204; c. 31, mm 266-264 x 203-204; c. 41, mm 266-263 x 202-203; c. 51, mm 266-263 x 202-203; c. 61, mm 265-263 x 201-202; c. 71, mm 265-263 x 202-204. La 'proporzione' (rapporto larghezza/altezza) dei valori massimi è pari a 0,763: mag­giore dunque rispetto all"invariante' (0,707) 6

'CHARLES M. BRIQVET, Les filigrane s. Dictionnaire historique des marques du papier dès leur apparition vers 1282 ju­

squ'en 1600, I-IV, Leipzig, Hiersemann, 1923'. La filigrana di Mo è riprodotta. in misura ridotta, in appendice al repertorio

di BER.'IHARD DEGE:>;HART-A:>;i':EGRIT SCHMITT, Corpus der italienischen Zeichnungen. 1300-1450, TeiliiSud- und Mittelitalien),

Berlin, Mann, 1968, 2. Band, p. 659 n' 92A (i] cod. è descritto alle pp. 310-311 ).

'Quanto alla distribuzione, l'arco cronologico oscilla tra il1394 e il1431; si segnalano un esempl. del n' 15841 a Siena

11400); un esempl. del15842 a Roma (1431J.Tipologie affini ricorrono ai n' 15574-15575 (Téte de cheval) e 15581 (The de

chien). Anche in que~ti casi si ha a che fare con filigrane di provenienza italiana: esempl. del15574 a Firenze 0375), a Siena

(s. a.) con varianti a Firenze (1376-1377); del n' 15581 a Cortona (1400J,Siena (dal1399 al1405) con variante presso Siena

11410), Pistoia 11415).

'Più ampio, come accade, è lo scarto dei due filoni agli estremi della filigrana (che ad essi si accavalla): distano infatti

l'uno dall'altro mm 58 ca.; verso la metà dello scarto '(con intervallo, dunque, di m m 29 ca.) è visibile un filone più sottile, in

funzione di sostegno alla filigrana (cfr. ad es.]ACQlJES LEMAIRE, lntroduction à la codicolo~ie, Louvain-la-Neuve, lnstitut d'É­

tudes Médiévales de l'Université Catholique de Louvain, l 989, p. 3 l, e anche]EAN IRIC:OIN, La datation par !es filzgranes du

papier, in Codicologica, 5 [Les matériaux du livre manuscrit], Brill, Leiden, 1980, pp. 9-36, alle pp. l l, 14 fig. 3).

'• Per la terminologia, e l'apprezzamento dei dati, cfr. CARLA BoZZOLO-EZJ< J OHNATO, Pour une hùtoire du livre manu­

scrit au Moyen Age. Trois essais de codicologie quantitative, Paris, Éditions du Centre National dc la Recherche Scientifique,

1980 kon Suppliment, 1983), pp. 287-296 (per gli in-folio cartacei italiani quattrocenteschi il rapporto medio risulta dello

0,724: vd. p. 3 12). La 'taglia' di Mo (m m 469) è 'medio-piccola' (i vi, p. 2 l RJ.

SCHEDA CODICOLOGICA 211

FASCICOLAZIONE: due quinioni, sei senioni e un ternione (fattizio), tutti privi di richiamo e così distribuiti: alO(= cc. 1-10), b12 (=cc. 11-22), clO (=cc. 23-32), d12 (=cc. 33-44), e12 (=cc. 45-56), f12 (=cc. 57-68), g12 (=cc. 69-80), h12 (=cc. 81-92), i6 (=cc. 93-98). Appare a prima vista incerta la completezza dell'ultimo fascicolo 7

, in quanto tutte le sue carte, da 93 a 98 (come già, del resto, le cc. 81 e 92, prima e ultima del precedente fascicolo), sono imbrachettate 8

• Il sospetto è confermato dalla verifica della successione delle filigrane (pre­senti alle cc. 94, 97, 98): in un ternione (di un in-folio) non si giustificherebbe infatti la pre­senza di filigrana in entrambe le componenti del secondo bifolio (cc. 94 e 97), e la sua as­senza da quelle del terzo (cc. 95-96). Il corretto ordine di successione delle filigrane sa­rebbe rispettato ipotizzando invece, ad es., un originario quaternione, del quale risultas­sero cadute le ultime due carte 9•

SPECCHIO RIGATO: il rettangolo dello specchio di scrittura è delimitato, in tutte le cc. del cod. (al recto e al verso), a colore; non sono presenti segni di rigatura orizzontale (la conseguente oscillazione nel numero delle linee di scrittura è documentata più oltre). Il ri­levamento delle misure dello specchio (al recto e al verso), nella prima carta utile di cia­scun fascicolo (laddove cioè sia possibile un rilevamento affidabile, per leggibilità della traccia, su entrambe le facciate), offre i seguenti risultati: fascicolo a, c. 2: 178 x 118 (r), 178 x 118 (v); b, c. 15: 178 x 119 (r), 177 x 118 (v); c, c. 26: 173 x 116 (r), 173 x 117 (v); d, c. 34r: 174 x 116; c. 34v: 173 x 116; e, c. 45: 173 x 113 (r), 173 x 113 (v); f, c. 58: 170 x 113 (r), 170 x 111 (v); g, c. 69: 172 x 113 (r), 170 x 113 (v); h, c. 81:171 x 111 (r), 172 x 111 (v); i, c. 93: 170 x 109 (r), 171 x 110 (v). I dati si possono così commentare: a) esiste assoluta omogeneità di dimensioni tra recto e verso; b) in un quadro di oscillazioni comunque mo­deste, s'individuano tre 'specchi', con tendenza alla progressiva riduzione delle rispettive dimensioni: il primo, nei fase. a-b, di mm 178 x 118 ca.; il secondo, nei fascicoli c-d, di mm 173 x 116; il terzo, nei fase. e-i, di mm 171 x 111. La proporzione della media complessiva risulta di 0,660, e dunque, come di norma, assai minore della proporzione, già calcolata, del foglio (0,763). Il rapporto dell'area di scrittura in relazione al foglio, calcolato divi­dendo l'area dello specchio (valori medi generali: 17 4 x 115) per l'area del foglio (valori massimi: 266 x 203) risulta dello 0,370: la scrittura, in altri termini, occupa il37% del fo­glio. A proposito di questi calcoli, e degli ulteriori rilievi circa le dimensioni dei margini, è opportuno osservare che il codice è stato rifilato. Lo certificano queste circostanze: a) al­cune letterine-guida per il rubricatore risultano tagliate a cavallo del margine (vd. oltre); b) nell'ang. sup. est. era presentt> una numeraz. a penna continua, probabilmente antica,

:Benché i testi in esso trascritti non denuncino discontinuità.. e l'ultima ricetta, a c. 98v, sia integra.

'L'intervento dovrà farsi risalire. con ogni probabilità, al più recente restauro (inizio degli anni '80: vd. più sotto) .

. , Indicando in corsivo le cc. filigranate si otterrebbe infatti la formula: 93, 94, 95,96: 97, 98, [99]. [100].

212 CLAUDIO CiOCIOLA

di cui non restano che sporadiche tracce (vd. oltre); c) alcune illustrazioni risultano de­curtate di tal uni dettagli, o disposte eccessivamente a ridosso del taglio (v d. oltre). Statisticamente l'entità delle ablazioni potrà stimarsi prossima al centimetro per la lar­ghezza, e ai due centimetri per l'altezza. L'ampiezza dei margini, rilevata nelle stesse car­te utilizzate per misurare le dimensioni dello specchio, corrisponde ai seguenti valori: fa­scicolo a, c. 2r: 55 mm [marg. inf.], 39 mm [marg. est.], 29 mm [marg. sup.], 46 mm [marg. int.]; h, c. 15r: 52, 37, 27, 47; c, c. 26r: 55, 38, 34, 46; d, c. 34r: 54, 40, 32, 45; e, c.45r:59,41,33,45;f,c.58r:57,41,32,45;g,c.69r:56,38,34,47;h,c.81r:56,42,36, 45; i, c. 93r: 55, 48, 38, 43. Il calcolo dei valori medi offre questi risultati: marg. inf., mm 55,4; marg. est., mm 40,4; marg. sup., mm 32,7; marg. int., mm 45,4. È da notare che il marg. int. risulta, contro ogni norma, addirittura maggiore di quello est (per quanto ri­filato).

Come si è detto, lo specchio non è rigato. Il numero delle linee di scrittura nelle fac­ciate interamente vergate (che non comportino, cioè, rubriche, illustrazioni o altre in­terruzioni del testo: sono in totale 84) oscilla da un minimo di 24 (una volta) a un massi­modi 30 (5 volte), attestandosi di norma sulle 27-28linee (rispettivamente, 28 e 19 vol­te) 10

• È questo forse l'elemento che più d'ogni altro, insieme all'assenza di rigatura, alle oscillazioni nelle dimensioni dello specchio e all'ampiezza del marg. int., denuncia l'ar­tigianalità della mise en page dell'Orlandi.

SCRITTURA E MANI: mercantesca (per un'analisi approfondita, e per indicazioni sul si­stema abbreviativo e interpuntivo, vd.la Nota paleografica di Armando Petrucci); mano unica.

LEGATURA E VARIA: la legatura, moderna (probabilmente settecentesca), è in cartone rivestito di pergamena (mm 277 x 211). La pergamena è di aspetto giallastro, con mac­chie irregolari su entrambi i piatti. Al dorso segni di tre nervature, a distanza di 65 mm l'una dall'altra. A ridosso del primo nervo dall'alto è incollato un talloncino in pelle bru­na (in origine di mm 42 x 29) impresso in oro: cornice rettangolare a doppio filetto ai bordi e iscrizione al centro («SENECA l ESOPO l ED l ALTRO»). Immediatamente al di sot­to del talloncino, tracce a penna di un numero di due cifre, mal leggibile (si tratta di un «34», corrispondente all'antica segnatura Bartoliniana del cod.). Al dritto del piatto an­teriore è stato impresso il timbro ovale, a inchiostro blu, deìla Biblioteca: «BIBLIOTECA ARCIVESCOVILE l BARTOLINI l 1, UDINE *» 11

Intorno al1980 il codice ha subìto un restauro conservativo; l'intervento è stato ese­guito nel laboratorio del restauratore romano Angelo Pandimiglio (come risulta da un

'"Questi gli altri valori: 25 righe (8 volte), 26 (12 volte), 29 (l! volte).

"Ricorre altresì alle cc. [IV]r, [VI]r, lr (marg. inf.).

SCHEDA CODICOLOGICA 213

talloncino triangolare, incollato al contropiatto posteriore, ang. inf. est.) 12• Al restauro risa­

lirà la cucitura in filo bianco dei fascicoli e la realizzazione dei capitelli. Di restauro sono: la sguardia incollata al contropiatto anteriore e i primi due fogli di guardia anteriori; il secondo foglio di guardia posteriore e la sguardia incollata al contropiatto posteriore (il primo e il se­condo risguardo anteriore e il secondo posteriore, completamente bianchi, non sono stati ri­prodotti nel fac-simile). Al contropiatto anteriore, sulla sguardia (di restauro), sono incolla­ti due frammenti provenienti dalla legatura originale: nell'ang. sup. int. un talloncino rettan­golare dentellato, con cornice a stampa blu e, a penna, la segnatura «83», attribuita al cod. in questo secolo'\ in basso, in prossimità dell' ang. in t., è incollato un ritaglio rettangolare car­taceo, proveniente, è probabile, da un risguardo sostituito all'atto del restauro; vi si legge, a lapis, una segnatura: «H(?) II l 1», depennata; altra mano ha aggiunto, a penna: «H IX 63 l è stampato l nel1811 in Padova» 14

• A c. [I]r in alto (verso il marg. est.) è indicata a lapis l'at­tuale segnatura: «Fondo BARTOLINI, 83» (come già detto, è questa una c. non riprodotta nel fac-simile). Sono in bianco le cc. [I]v-[IIJ, [III]v, [IV]v-[V].

Le cc. [IIIJ-[VI] sono guardie cartacee solidali con il cod. almeno a partire dal primo Ottocento. In part., le cc. [III]-[IV] formano un bifolio (filoni verticali, alla distanza di mm 29 ca.; nel primo folio la contromarca «L V», a lettere capovolte; nel riscontro una filigrana a tre mezzelune antropomorfe, di dimensioni crescenti da sinistra a destra, anch'esse, s'in­tende, capovolte). A c. [III]r nota autografa del Bartolini, relativa all'acquisto e al contenu­to del codice 15

; a c. [III] v, di mano recente, è ripetuta nell' ang. su p. in t. la segna tura: «Ms. l 83» (della stessa mano, nella stessa sede, anche a c. lv). Al recto di c. [IV], per il resto inte­ramente in bianco, il timbro ovale della Biblioteca. La c. [V], interamente in bianco e non fi­ligranata, con filoni orizzontali (alla distanza di mm 29 ca.), appartiene alla stessa partita del­la c. [I'], anch'essa non filigranata, e con filoni orizzontali. La c. [VI], con filoni verticali (sem­pre alla distanza di mm 29 ca.), presenta, capovolta, una filigrana ad "ancora" a due punte iscritta in un cerchio, sormontata da una stella a sei punte (altezza massima: mm 57; diame­tro: mm 35). Il tipo è rappresentato, all'interno del gruppo Briquet Ancre dans un cercle (ni 454-593 ), daini 477-496, documentati pressoché tutti nel Cinquecento, anche inoltrato. Nessuno dei tipi inventariati dal Briquet corrisponde esattamente al nostro: maggiori affinità mostrano i ni 485 (Padova 1547, Parma 1553) e 496 (Reggio Emilia, 1560-1565). Al centro di c. [VI]r è impresso un timbro ovale inchiostrato in nero (mm 44 x 35), con il profilo di un

" Non riprodotto nel fac·simile. Né la Biblioteca né il laboratorio di restauro conservano memorie scritte che consen· tano di datare con precisione e di descrivere l'intervento.

"La mano potrà identificarsi con quella del bibliotecario mons. Giuseppe Vale (cfr. il ms. Indice dei Manoscritti del

Fondo Bartolini l Biblioteca Arcivescovile Udine .. in consultazione presso la Biblioteca del Seminario Arcivescovile, in part. per il modo di eseguire il ''3'').

"L'annotazione, di mano diversa da quella del Bartolini, rimanda alla segna tura (tuttora vigente) dell'esemplare Bartolini dell'ed. Berti dell'Esopo, esemplata su Mo (vd., in questo volume, CIOCIOLA, Da Montevarchi a Udine).

" È trascritta in CIOCIOLA, Da Montevarchi a Udine.

214 CLAUDIO C!OC!OLA

galletto; più in basso, spostato sulla destra, il già descritto timbro ovale della Biblioteca. Nella parte superiore della carta trapela la macchia provocata dalla cancellatura, al verso, di una scritta a penna su cinque linee, di cui è possibile a fatica leggere, a partire dal secondo rigo: «Andrea Mazza. l zio di me [Antonio?] l Maria Mazza l[ ... ]» (l'ultima linea era forse costi­tuita soltanto da un fregio a penna). Completamente in bianco (tranne per la numeraz. di c. [I'], numerata mod. a lapis «99» nell'ang. sup. est.) i due fogli di guardia posteriori.

FRAMMENTI: all'interno del c6dice sono conservate, in una custodia cartacea volante, . otto striscioline membranacee della larghezza media di 16118 mm e di altezza variabile, con tracce di scrittura latina (forse duecentesca), evidentemente utilizzate per rinforzare il dor­so del codice e staccate nel corso dell'ultimo restauro.

STATO DI CONSERVAZIONE: generalmente buono; in alcune carte rappezzature nei mar­gini e rinforzi, talora più evidenti, in corrispondenza della piegatura (come si è detto, il cod. è stato restaurato di recente). Frequenti gore di umidità, che in genere non interferiscono con la lettura. Il rappezzo delle cc. 92-98, per incollatura lungo il lembo verticale interno delle carte a un supporto cartaceo della larghezza di mm 30 ca., è stato eseguito con lo stes­so materiale di c. [VI]: ne fa fede l'identica,filigrana ad "ancora", che traspare nella stri­scia di supporto di c. 98.

COPISTA: mano antica principale unica, di Francesco Orlandi 16 (come risulta dalla sot­toscrizione-colophon di c. 76r: «Scritto· p(er) franciescho horlandj amo(n)teuarchj l p(er) lamoria · an(n)o 1449 · delmese dottobre l di <s>Mia mano pro pia l l· [questi segni di riem­pimento si ripetono otto volte, fino a completare il rigo]»).

~ REVISIONI E ANNOTAZIONI: l'intero codice, comprese le cc. successive alla sottoscrizio­ne-colophon, risulta della stessa mano (vd. anche più sopra, a proposito della datazione). Interventi occasionali di altre mani:

l) A c. 2r, nel marg. est., da mano antica, e apparentemente ancora quattrocentesca, ma diversa da quella dell'Orlandi (diversi, a ogni buon conto, sono l'inchiostro e lo strumento scrittorio), è stata aggiunta, all'altezza della l. 10, la parola «riprende». È curioso che la stes­sa parola fosse stata scritta, e poi cancellata, anche all'altezza della successiva l. 13.

2) A c. 7v, nel marg. int., una mano ottocentesca (comunque posteriore alla pagina­zione delle prime carte del codice, alla quale fa riferimento: vd. più oltre, a proposito del­le numerazioni) ha annotato, all'altezza del terzo rigo della rubrica: «comincia. l v. p. 19. l. 4.». Si tratta di un rimando interno inteso a esplicare un fenomeno grafico: interpreta in­fatti il «chomi(n)ca» dell'adiacente rubrica, rinviando, per confronto, al «chomi(n)co» (= chominciò) alla l. 4 di p. 19 (=c. l Or).

"Per l'identificazione con Francesco di Cambio Orlandi (Firenze, 3 settembre 1406- 18 marzo 1462), per due volte

Gonfaloniere di giustizia della Repubblica, vd. qui Cior.roLA, Francesco di Cambio.

SCHEDA CODICOLOGICA 215

3) A c. 8r, nel marg. est., all'altezza del terzo rigo, una mano forse cinquecentesca ha scritto, facendo precedere la nota da un richiamo a crocetta: «il grande . l il qual è». Il re­lativo richiamo è sovrapposto alla parola «ILquale», nella favola I 6 (è dunque frutto di col­lazione, o, meno probabilmente, di congettura).

NUMERAZIONI: numeraz. di riferimento è la cartolazione recente a lapis, nell'ang. sup. est., da c. 2r a c. 99r (numera, impropriamente, come «99» la c. [I']). Non è numerata a lapis da tale mano c. l, evidentemente per il ricorrere, nella stessa sede, della cifra «l» della pagi­nazione a penna, ottocentesca, di cui si dirà sùbito; così non è numerata a lapis c. 95, per la presenza della cifra corrispondente di una numeraz. antica a penna, altrove scomparsa, o gra­vemente danneggiata, per rifilatura (di cui anche si dirà). Forse ad altra mano, comunque re­cente, deve attribuirsi la numeraz. a lapis, nell'ang. inf. int., da I a VI, dei risguardi anterio­ri, a partire dall'attuale c. [III] (precede, dunque, l'aggiunta dei due risguardi di restauro) fi­no alle cc. 1-2 (numerate pertanto, in quella sede, V-VI). Il cod. presenta altresì una pagina­zione a penna, verosimilmente ottocentesca, da l a 21 (=cc. lr-11r). Esistono poi tracce di un'ulteriore numeraz. a penna nell'ang. sup. est., certamente antica, preziose perché infor­mano della consistenza originaria del codice, esattamente coincidente con l'attuale (alle cc. 92r, 95 r, 97 r si possono leggere integre le cifre corrispondenti) e del fatto che il ms. è stato ri­filato nei tagli di testa e davanti. A c. 22r è visibile un«. 2 [.]»; a c. 52r s'intravedono il pun­tino che precedeva la cifra e una traccia, non decifrabile, del primo numero; a c. 71 altra trac­cia non decifrabile; a c. 75r forse il puntino che precedeva la cifra; a c. 84r, benché tagliato verticalmente, un «8[.]»; a c. 86r i residui di un altro «8[.]»; a c. 92r, «92»; a c. 93r, «9[.]»; a c. 94r, «9[.]»; a c. 95, «95»; a c. 96r, «9[.]»; a c. 97r, «97». A c. 98r si legge un «98», che tut­tavia, per posizione (sempre a ridosso del marg. sup., ma a 39 mm dal marg. est.), esecuzio­ne e inchiostro, dovrà senz'altro attribuirsi a mano diversa. Nella parte terminale del cod. esi­stono due altre cartolazioni a penna, alquanto anomale anche per la posizione, della ragione delle quali non è a prima vista agevolissimo render conto (anche perché vengono in parte a sovrapporsi). Si tratta certo di numeraz. non recenti, per quanto di non facile datazione. La prima, eseguita velocemente e ubicata al centro del marg. sup., corre, per diciannove carte, da c. 80v (dov'è segnato, irritualmente, il numero l) a c. 98r (= 19). L'altra, all'incirca a mez­za altezza del marg. est., corre per sei carte, da c. 93r (= l) a c. 98r (= 6).

POSSESSORI, PROVENIENZA E NOTIZIE STORICHE: fino all822 il cod. fu di proprietà del pa­trizio veneziano Alvise Mocenigo (del ramo di S. Stae), nato a Venezia nell767. Ill4 no­vembre 1822 fu acquistato dal conte Antonio Bartolini di Udine. Dopo la morte del Bartolini, avvenuta nell824, il codice, con l'intera Biblioteca Bartoliniana, entrò, per legato, nella Biblioteca Arcivescovile di Udine (nell827: per più ampi dettagli vd. CIOCIOLA, Da Montevarchi a Udine).

216 CLAUDIO CiOCIOLA

DECORAZIONE.

l. Iniziali (semplici e filigranate).

Il copista, all'atto della trascrizione, ha lasciato lo spazio necessario per eseguire, in un secondo tempo, le iniziali di testo o di capitolo (nel testo [II], le iniziali di ciascuna favola e della relativa "moralizzazione"). L'altezza delle iniziali è gerarchizzata: le iniziali di testo sono, o avrebbero dovuto essere, dell'altezza di 4ll. (cfr. la Q del testo [I]= c. lr, e la C del testo [III] =c. 76v); corrisponde a quattro linee di scrittura anche lo spazio per le iniziali, non eseguite, dei testi [IV]= c. 86r, e [V] =c. 95r. Dell'altezza di 311. sono le iniziali di ca­pitolo (o di favola, nel testo [II]). Iniziali di testo e di capitolo sono sempre in rosso; leini­ziali di testo, alle cc. lr, 76v, sono filigranate in turchese. In un primo tempo (sulla scorta dell'antigrafo?) era previsto che nel testo [II] fossero alte'2ll.le iniziali delle "moralizza­zioni": così nelle favole da I a III (cc. 7v, 9r, l Or). In séguito, evidentemente per un effetto di trascinamento, sono sempre di 3 11. sia le iniziali di favola che le iniziali di "moralizza­zione". Dell'altezza di 311., e non di 4, è anche l'iniziale assoluta del testo [II].

Il copista ha pressoché regolarmente annotato le letterine-guida per l'esecuzione delle iniziali, in forma minuscola e occasionalmente seguìte da un punto (come ad es. le due di c. lr). Le letterine-guida mancano in 15 casi su 139, o meglio su 138 + l (iniziale non esegui­ta a c. 33r) + 4 (iniziali non eseguite nella parte finale del codice, testi [IV]-[V]), cioè su un totale complessivo di 143 iniziali previste: per P di c. 7v, A di c. 9v, A di c. 12v, E e A di c. 13v, B di c. 15v, A di:. 19v, A di c. 20v, L di c. 26v, I di c. 27v, D di c. 58v, D di c. 59v, L di c. 60r (iniziale erronea in luogo di U), D di c. 70r, A di c. 70v (ma potrebbe essere occulta­ta dall'iniziale). L'esecutore ha trascurato di eseguire le iniziali a partire dal testo [IV], cioè da c. 86r; in un solo caso, nelle carte che precedono, evidentemente per distrazione, ha omes­so un'iniziale, di cui era predisposta anche la letterina-guida: si tratta della D della "mora­lizzazione" della favola XXVII, a c. 33r. Si può supporre che, almeno in parte, le letterine as­senti siano cadute in seguito a rifilatura del taglio davanti: significativa, in proposito, è la circostanza che le letterine mancanti ricorrano quasi sempre al verso (con le uniche ecce­zioni di L a c. 60r, tra l'altro erronea per U, e di D a c. 70r). In un caso almeno la caduta (par­ziale) per rifilatura è dimostrabile. Per la E di c. lOv la letterina è stata infatti eseguita due volte: nel primo caso, per errore, nella parte alta del foglio (dov'è ben visibile); nel secon­do, all'altezza debita (ed è percepibile a cavallo del taglio). Le letterine sono in genere spo­state a sinistra, anche considerevolmente, rispetto al margine dello specchio, onde risulta­no ben visibili anche dopo l'esecuzione dell'iniziale (in parte ricoperte dal rosso dell'inizia­le sono le letterine-guida per le D alle cc. 34v, 54r, 57r, 63r, 66v, 74r, 75r, 75v; quasi del tut­to obliterata è la I di c. 71 v; in un solo caso la letterina cade, restando comunque leggibile, all'interno dell'iniziale: D di c. 69r). Soltanto in tre casi l'esecutore, nonostante la presenza delle letterine, è caduto in errore: l) a c. 2lr (favola xv), in cui, in luogo della richiesta D,

SCHEDA CODICOLOGICA 217

ha eseguito in un primo tempo una A, forse per un automatismo indotto dal gran numero di A presenti in quella sezione del codice, e irt particolare dall'iniziale che immediatamente precede, nella carta affrontata (su A di c. 21r, malamente cancellata, è stata poi rifatta la D); 2) meno giustificabile l'errore, non corretto, di c. 23v (favola XVIII), in cui è stata eseguita una U in luogo della richiesta M ( «UEriggando» per «Meriggiando» )17

; 3) altrettanto grave, e apparentemente ingiustificabile, l'errore, anche questo non corretto, di c. 48v (favola XLI), in cui è stata eseguita una L in luogo di B («LEuendo» per «Bevendo»). Un altro errore d1i­niziale riguarda invece uno dei casi certi di assenza della letterina-guida, poiché cade al n!c­to di una carta: si tratta della L di c. 60r (favola LI), eseguita in luogo della necessaria U («LNo» per «Uno»). In questo caso è veramente difficile trovare un'etiologia plausibile del­l'errore, a meno d'ipotizzare che l'esecutore tenesse d'occhio un esemplare nel quale la U maiuscola richiamasse, com'è possibile, la forma di una L.

Nel predisporre lo spazio per le iniziali, il copista ricorre talvolta a un singolare siste­ma di 'ordinatio' (da lui impiegato sistematicamente anche per le rubriche): traccia, inco­lonnandoli, due o tre punti, in corrispondenza in genere dell'inizio di rigo. Si segnalano al­cuni dei casi più significativi. Testo [Il]: c. 23v, A (seconda iniziale della favola XVIII), tre punti a margine; c. 56r, D (seconda iniziale della favola XLVII): s'intravedono, anche se in parte occultati dal rosso dell'iniziale, due punti in corrispondenza delle prime due linee; c. 57r, D (seconda iniziale della favola XLVIII): tre punti a margine; c. 66v, D (seconda inizia­le della favola LVI): s'intravedono chiaramente tre punti; c. 69v, U (prima iniziale della fa­vola LIX): s'intravedono, coperti dal rosso dell'iniziale, almeno due punti; c. 70v, A (prima iniziale della favola LX): visibili il punto alto e quello basso, mentre l'intermedio s'intrave­de soltanto; c. 72r, L (prima iniziale della favola LXI): benché coperti dal rosso, si scorgo­no tre punti; testo [III]: c. 80v, 0: si scorgono, ricoperti dal rosso, tre punti; c. 82r, Q: al centro della lettera sono ben visibili i due punti superiori; testo [IV] (privo di iniziali ese­guite): a c. 86r, nello spazio per la seconda iniziale, sono presenti due punti.

2. Rubriche.

Sono rubricate le formule d'incipit di ciascun testo (non quelle di explicit, esemplate direttamente, nell'inchiostro del testo, all'atto della trascrizione), e le rubriche che intito­lano, numerandole, le favole del testo [Il]. Le rubriche sono eseguite dal copista, ma con strumento diverso da quello utilizzato per trascrivere il testo; il modulo appare in genere leggermente superiore, e l'aspetto complessivo della scrittura è meno serrato: l'intenzione è evidentemente quella di conferire maggiore visibilità alle rubriche. Un singolare uso dell'Orlandi è quello di segnare con sequenze di punti, all'atto della trascrizione, le righe

" La M è stata aggiunta a penna a margine, più tardi e d'altra mano.

218 CLAUDIO C!OCIOLA

destinate alle rubriche; tali sequenze possono occupare all'incirca l'intera linea (come ad es. a c. 7v), o soltanto la sua metà iniziale (come a c. 12v). Un espediente affine è utilizza­to, ma sporadicamente, per segnare l'altezza delle iniziali (v d. più sopra). Un'anomalia nel­l' esecuzione delle rubriche si registra a carico del testo [I], scandito in capitoletti regolar­mente segnalati da iniziali in rosso e preceduti dallo spazio per le rubriche: benché eseguite in un secondo tempo, e con modulo leggermente maggiore, queste sono tuttavia in inchio­stro bruno (cc. 1r, 2v, 3r, 5r, 6r [due volte], 6v [due volte]). Almeno nel primo caso (c. 1r) sono visibili i punti dell"ordinatio': non è facile spiegarsi la discrasia. Nell'ultima carta (98v), che ospita tre "rimedi" (uno scongiuro e due ricette), il primo è preceduto da una rubrica del tipo consueto, mentre gli altri due sono intitolati in inchiostro bruno; nel mar­gine superiore, in inchiostro diverso (molto diluito), è stata aggiunta un'intitolazione in ca­pitali («SPERJMENTJ DIMOLTE · CHOSE»), che risulta difficile stabilire, in assenza di termini di confronto, se sia attribuibile all'Orlandi.

3. Illustrazioni.

Il testo [II] è arricchito di 64 disegni a penna incorniciati (in rettangoli delimitati da filetto doppio) e colorati ad acquerello, probabilmente di mano del copista 18

• Di ciascuna immagine si forniscono, nell'ordine, i seguenti dati: ubicazione e posizione all'interno del­la carta; dimensioni (rilevate lungo i filetti esterni delle cornici: sinistro, destro, superiore e inferiore); eventuali sovrapposizioni dei filetti di cornice alle delimitazioni dello spec­chio; eventuali sconfinamenti dell'immagine rispetto alla cornice; colore della cornice; even­tuali tracce di rifilatura; colori 19

l. c. 7v: in alto; mm 70/67 x 1211119; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (filet­to esterno), lato sinistro (filetto esterno), lato alto (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato su p.; filetto interno ripassato in rosso; colori: ocra, verde, rosa-lilla 20

2. c. 8r: al centro; mm 54/54 x 120/118; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto esterno), lato sinistro (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato sup.; filetto interno ri­passato in bruno; ubicazione della favola illustrata (n° I): cc. 7v-8r; colori del disegno: ver­de, bruno, rosso.

3. c. 9r: in basso; mm 84/85 x 119/120; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto esterno), lato sinistro (filetto esterno), lato inferiore (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato destro; filetto interno ripassato in bruno; ubicazione della favola illustrata (n° II):

"Per questo aspetto, vd. la Nota paleografica di Armando Petrucci.

"Per altri aspetti dell'illustrazione vd. l'Introduzione di CHIARA FRUGON!.

'"La vignetta è descritta in DEGENHART-SCHM!TT, Corpus der italienischen Zeichnungen, cit., 2. Band, p. 311, e ripro­

dotta in b/n (ridotta) nel4. Band, tav. 234a (con rinvio a p. 14 della paginazione del cod.: cfr. più sopra).

SCHEDA CODICOLOGICA 219

cc. 8v-9r; colori: ocra, verde, bruno. 4. c. 10v: al centro (dopo un solo rigo); mm 73/73 x 120/119; sovrapposizioni allo spec­

chio: lato destro (filetto esterno), lato sinistro (filetto esterno); filetto interno ripassato in bruno; ubicazione della favola illustrata (n° III): cc. 9v-10v; colori: verde, bruno.

5. c. 11 v: al centro; mm 70/68 x 143/143; sconfinamenti: nel lato sup. e destro; filetto interno ripassato in bruno; ubicazione della favola illustrata (n° IV): cc. 10v-11 v; colori: ocra, verde, bruno, rosa-lilla.

6. c. 12r: in basso; mm 84/85 x 119/120; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto esterno), lato sinistro (filetto esterno); filetto interno ripassato in bruno; ubicazione della 'favola illustrata (n° V): cc. 11 v-12r; colori: verde, bruno, rosa-lilla.

7. c. 13r: in basso; mm 100/99 x 174/176; sconfinamenti: nel lato sinistro; filetto in­terno ripassato in bruno; tracce di rifilatura: assenti, ma il filetto esterno destro dista dal margine soltanto mm 5 (in alto) e 2 (in basso); ubicazione della favola illustrata (n° VI): cc. 12v-13r; colori: ocra, verde, bruno, rosso, rosa-lilla.

8. c.14r: al centro; mm 60/60 x 120/118; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto esterno), lato sinistro (filetto interno); sconfinamenti: nel lato sup.; filetto intern'o ri­passato in rosso (su bruno); ubicazione della favola illustrata (n° VII): cc. 13v-14r; colori: ocra, verde, bruno, rosa-lilla.

9. c. 14v: in basso; mm 82/83 x 122/124; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto esterno); sconfinamenti: nel lato sinistro e destro; fjletto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° VIII): cc. 14r-15v; colori: ocra, verde, bruno.

10. c. 15v: al centro; mm 58/59 x 132/133; sconfinamenti: nel lato sup. e sinistro; fi­letto interno ripassato in rosso (su bruno); ubicazione della favola illustrata (n° IX): c. 15r­v; colori: ocra, verde, bruno.

11. c. 16r: in basso; mm 75/74 x 127 /126; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto esterno); filetto interno ripassato in rosso (su bruno); ubicazione della favola illustrata (n° X): cc. 15v-16r; colori: verde, bruno.

12. c. 17r: al centro; mm 57/59 x 154/155; sovrapposizioni allo specchio: lato sinistro (filetto interno); sconfinamenti: nel lato sup., destro e inf.; filetto interno ripassato in ros­so; tracce di rifilatura; ubicazione della favola illustrata (n° XI): cc. 16v-17r; colori: ocra, verde, bruno.

13. c. 18v: al centro; mm 54/56 x 136/135; sconfinamenti: nel lato destro e sinistro; fi­letto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XII): cc. 17r-18v; co-lori: ocra, verde, bruno, rosso, rosa-lilla. -

14. c. 19v: al centro (precede un solo rigo); mm 66/67 x 138/139; sovrapposizioni allo specchio: lato sinistro (filetto esterno); filetto interno ripassato in bruno; ubicazione della favola illustrata (n° XIII): cc. 18v-19v; colori: ocra, verde, bruno.

15. c. 20r: in basso; mm 84/83 x 129/130; sovrapposizioni allo specchio: lato sinistro (filetto esterno), lato inf. (filetto esterno); filetto interno ripassato in bruno; ubicazione del-

220 CLAUDIO CIOCIOLA

la favola illustrata (n° XIV): cc. 19v-20r; colori: verde, bruno. 16. c. 21r: in basso; mm 86/85 x 118/117; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­

letto esterno), lato sinistro (filetto esterno); filetto interno ripassato in bruno; ubicazione della favola illustrata (n° xv): cc. 20v-21r; colori: ocra, verde, bruno.

17. c. 22r: in basso; mm 70/69 x 17 6/179; sconfinamenti: nel lato sinistro, destro e inf.; filetto interno ripassato in bruno; tracce di rifilatura; ubicazione della favola illustrata (n° XVI): cc. 2lv-22r; colori: ocra, verde, bruno.

18. c. 23 r: in basso; mm 83/87 x 117/117; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto esterno), lato sinistro (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato sinistro; filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XVII): cc. 22v-23r; colori: ocra, ver­de, bruno, rosa-lilla.

19. c. 24r: in basso; mm 90/93 x 135/133; sovrapposizioni allo specchio: lato inf. (fi­letto esterno); sconfinamenti: nel lato sinistro; filetto interno ripassato in rosso; ubicazio­ne della favola illustrata (n° XVIII): cc. 23v-24r; colori: ocra, verde, bruno.

20. c. 25r: al centro; mm 69/70 x 123/121; sovrapposizioni allo specchio: lato sinistro (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato destro; filetto interno ripassato in rosso; ubica­zione della favola illustrata (n° XIX): cc. 24v-25r; colori: verde, bruno.

21. c. 26v: al centro; mm 66/69 x 123/124; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (filetto interno); filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XX):

cc. 25r-26v; colori: marrone, verde, bruno, celeste, rosso. 22. c. 27r: in basso; mm 77/80 x 129/130; filetto interno ripassato in rosso; ubicazione del­

la favola illustrata (no XXI): cc. 26v-27r; colori: marrone, verde, bruno, celeste, rosso, rosa-lilla. 23. c. 28v: in basso; mm 69/69 x 1211122; sovrapposizioni allo specchio: lato destro

(filetto interno); lato sinistro (filetto esterno), lato inf. (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato sinistro e inf.; filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XXII): cc. 27v-28v; colori: ocra, verde, bruno. ,•.

24. c. 29v: in basso; mm 67/69 [ma rifilata in basso] x 138/141; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato sinistro; filetto interno ri­passato in rosso; tracce di rifilatura; ubicazione della favola illustrata (n° XXIII): c. 29r-v; colori: verde, bruno, rosso.

25. c. 30v: in basso; mm 83/83 x 122/121; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (filetto interno), lato sinistro (filetto interno), lato inf. (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato inf.; filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XXIV): c. 30r-v; colori: verde, bruno, rosso.

26. c. 32r: al centro; mm 63/70 x 144/143; sconfinamenti: nel lato destro e inf.; filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° xxv): cc. 31r-32r; colori: ocra, verde, bruno, marrone.

27. c. 32v: in basso; mm 75175 x 122/122; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (filetto interno), lato sinistro (filetto interno); sconfinamenti: nel lato sup.; filetto interno

SCHEDA CODICOLOGICA 221

ripassato in rosso; tracce di rifilatura; ubicazione della favola illustrata (n° XXVI): c. 32r-v; colori: verde, bruno.

28. c. 33v: in basso; mm 76/76 x 135/132; filetto interno ripassato in rosso; ubicazio­ne della favola illustrata (n° XXVII): c. 33r-v; colori: ocra, verde, bruno.

29. c. 35r: al centro (precede un solo rigo); mm 62/64 x 125/127; sovrapposizioni allo specchio: lato sinistro (filetto interno); filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XXVIII): cc. 34r-35r; colori: verde, bruno.

30. c. 36r: al centro (precede un solo rigo); mm 78/79 x 124/124; sovrapposizioni allo specchio: lato sinistro (filetto interno); filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XXIX): cc. 35r-36r; colori: ocra, verde, bruno.

31. c. 36v: in.basso; mm 73/71 x 129/130; sconfinamenti: nel lato sinistro e destro; fi­letto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° xxx): c. 36r-v; colori: ocra, verde, bruno, rosso.

32. c. 37v: in basso; mm 76175 x 117/117; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (filetto esterno), lato sinistro (filetto interno); filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XXXI): c. 37r-v; colori: verde, bruno, rosso, rosa-lilla.

33. c. 39r: in basso; mm 83/84 x 130/128; sovrapposizioni allo specchio: lato sinistro (fi­letto interno); lato inf. (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato destro; filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XXXII): cc. 38r-39r; colori: ocra, verde, bruno.

34. c. 40r: al centro; mm 59/60 x 114/113; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (filetto esterno), lato sinistro (filetto esterno); filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XXXIII): cc. 39v-40r; colori: verde, bruno, celeste, rosa-lilla.

35. c. 41v: al centro; mm 63/64 x 122/124; sovrapposizioni allo specchio: lato sinistro (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato inf.; filetto interno non ripassato; ubicazione dél­la favola illustrata (n° XXXIV): cc. 40r-41v; colori: ocra, verde, bruno.

36. c. 42r: al centro; mm 58/60 x 118/118; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto interno); lato sinistro (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato sup.; filetto interno non ripassato; ubicazione della favola illustrata (n o xxxv): cc. 41 v-42r; colori: ocra, verde, bruno.

3 7. c. 43r: in basso; mm 75/74 x 117 /116; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto interno); lato sinistro (filetto ~sterno); filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XXXVI): cc. 42r-43r; colori: verde, bruno, marrone, celeste.

38. c. 44r: in basso; mm 90/93 x 115/115; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto esterno), lato sinistro (filetto esterno), lato inf. (filetto esterno); sconfinamenti: nel la­to destro; filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XXXVII):

cc. 43v-44r; colori: verde, bruno, rosso 21•

"La vignetta è descritta in DEGENHART-SCHMITT, Corpus der italienischen Zeichnungen, cit., 2. Band, p. 311, e ripro-

dotta in h/n (ridotta) nel4. Band, tav. 234b (con erroneo rinvio a c. 54r). "

222 CLAUDIO C!OCIOLA

39. c. 46r: al centro; mm 63/65 x 116/116; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (filetto esterno), lato sinistro (filetto esterno); filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XXXVIII): cc. 44v-46r; colori: bruno.

40. c. 46v: in basso; mm 69/70 x 123/124; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato sinistro; filetto interno ripassato in ro!)so; tracce di rifilatura; ubicazione della favola illustrata (n° XXXIX): c. 46r-v; colori: ocra, verde, bruno.

41. c. 48r: in basso; mm 7 4/7 4 x 115/115; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto interno); lato sinistro (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato sinistro; filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XL): cc. 47r-48r; colori: marrone, verde, bruno, rosso.

42. c. 49r: in basso; mm 71172 x 122/122; sovrapposizioni allo specchio: lato sinistro (filetto esterno); sconfinamenti:' nel lato destro; filetto interno ripassato in rosso; ubica­zione della favola illustrata (n° XLI): cc. 48v-49r; colori: ocra, verde, bruno.

43. c. 50v: al centro; mm 71174 x 130/130; sconfinamenti: nel lato sinistro e inf.; filet­to interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XLII): cc. 49v-50v; colo­ri: ocra, verde, bruno, rosso, rosa-lilla, celeste 22

44. c. 51 v: in basso; mm 82/83 x 140/140; sconfinamenti: nel lato sinistro e destro; fi­letto interno ripassato in rosso; tracce di rifilatura; ubicazione della favola illustrata (n° XLIII): cc. 50v-51v; colori: ocra, verde, bruno, marrone.

45. c. 53r: al centro; mm 67/69 x 167/166; sconfinamenti: nel Iato destro; filetto inter­no ripassato in rosso; tracce di rifilatura; ubicazione della favola illustrata (n° XLIV): cc. 52r-53r; colori: verde, bruno, rosa-lilla.

46. c. 54r: in basso; mm 92/93 x 156/154; sconfinamenti: nel lato sinistro; filetto in­terno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XLV): cc. 53r-54r; colori: ocra, verde, bruno, rosso.

47. c. 55r: in basso; mm 73/75 x 122/121; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto interno), lato sinistro (filetto interno), lato inf. (filetto interno); filetto interno ripas­sato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XLVI): cc. 54v-55r; colori: verde, bruno.

48. c. 56v: in basso; mm 78/78 x 143/145; sovrapposizioni allo specchio: lato inf. (filet­to interno); sconfinamenti: nel lato destro e inf.; filetto interno ripassato in rosso; ubicazio­ne della favola illustrata (n° XLVII): cc. 55v-56v; colori: ocra, verde, bruno, rosso, celeste.

49. c. 57v: in basso; mm 69/72 x 117/117; sconfinamenti: nel lato sup.; filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XLVIII): c. 57r-v; colori: ocra, verde, bruno.

50. c. 59r: al centro; mm 70/74 x 119/117; sovrapposizioni allo specchio: lato destro

22 La vignetta è descritta in DEGENHART·SCHMITT, Corpus der italienischen Zeichnungen, cit., 2. Band, p. 311, e ripro­

dotta in h/n (ridotta) nel4. Band, tav. 234c (con erroneo rinvio a c. 60v).

SCHEDA CODICOLOGICA 223

(filetto interno), lato sinistro (filetto interno); sconfinamenti: nel lato sup. e inf.; filetto in­terno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° XLIX): cc. 58r-59r; colori: ver­de, bruno, rosso, rosa-lilla 23

51. c. 60r: al centro; mm 72/72 x 112/112; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (filetto esterno), lato sinistro (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato inf.; filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° L): cc. 59r-60r; colori: verde, bru­no, rosso, rosa-lilla.

52. c. 61r: al centro; mm 73/71 x 112/112; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (filetto esterno), lato sinistro (filetto interno); filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° LI): cc. 60r-61r; colori: verde, bruno, rosso, celeste.

53. c. 62r: in basso; mm 82/81 x 123/124; sovrapposizioni allo specchio: lato sinistro (filetto interno); filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° LII):

cc. 61r-62r; colori: ocra, verde, bruno. 54. c. 63v: al centro; mm 72/74 x 119/119; sconfinamenti: nel lato destro; filetto in­

terno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° LIII): cc. 62v-63v; colori: ocra, verde, bruno.

55. c. 64v: al centro; mm 59159 x 111/110; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (filetto esterno), lato sinistro (filetto esterno); filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° LIV): cc. 63v-64v; colori: verde, bruno.

56. c. 66r: al centro; mm 71/70 x 130/131; sconfinamenti: nel lato destro; filetto inter­no ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° LV): cc. 64v-66r; colori: ocra, ver­de, bruno.

57. c. 67r: in basso; mm 69/70 x 129/128; sovrapposizioni allo specchio: lato sinistro (filetto esterno), lato inf. (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato destro; filetto interno ri­passato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° LVI): cc. 66r-67r; colori: ocra, verde, bruno, rosso.

58. c. 68r: in basso; mm 89/89 x 118/117; sovrapposizioni allo specchio: lato sinistro (filetto interno), lato inf. (filetto esterno))sconfinamenti: nel lato sup.; filetto interno ri­passato in rosso; ùbicazione della favola illustrata (n° LVII): cc. 67v-68r; colori: ocra, ver­de, bruno, rosso, celeste.

59. c. 69v: al centro; mm 80/82 x 146/148; filetto interno ripassato in rosso; ubicazio­ne della favola illustrata (n° LVIII): cc. 68v-69v; colori: ocra, verde, bruno.

60. c. 70v: al centro; mm 80/82 x 115/115; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto interno), lato sinistro (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato sinistro; filetto interno ri­passato in rosso; ubicazione della favola illustrata (no LIX): cc. 69v-70v; colori: rosa, bruno.

"La vignetta è descritta in DEGENHART-SCHMITT, Corpus der italienischen Zeichnungen, cit., 2. Band, p. 311, e ripro­

dotta in h/n (ridotta) nel4. Band, tav. 234d (con erroneo rinvio a c. 69r).

224 CLAUDIO C!OCIOLA

61. c. 72r: al centro; mm 80180 x 1131114; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (filetto interno), lato sinistro (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato sup.; filetto interno ripassato in rosso (su bruno); ubicazione della favola illustrata (n° LX): cc. 70v-72r; colori: ocra, verde, bruno, rosa-lilla, celeste.

62. c. 74r: in basso; mm 85182 x 1141113; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto esterno), lato sinistro (filetto interno); sconfinamenti: nel lato sup. e inf.; filetto in­terno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° LXI): cc. 72r-74r; colori: ver­de, bruno, rosa-lilla, celeste24

63. c. 75r: in basso; mm 67169 x 1141112; sovrapposizioni allo specchio: lato destro (fi­letto interno), lato sipistro (filetto esterno), lato inf. (filetto interno); filetto interno ripassato in rosso; ubicazione della favola illustrata (n° LXII): cc. 74v-75r; colori: verde, bruno, rosso.

64. c. 76r: al centro; mm 90190 x 1211122; sovrapposizioni allo specchio: lato sinistro. (filetto esterno); sconfinamenti: nel lato destro; filetto interno ripassato in rosso; ubicazio­ne della favola illustrata (n° LXIII): cc. 75v-76r; colori: ocra, verde, bruno, rosso, celeste25

II. Descrizione interna26•

[1]. Cc. 1r-7r: [Ps.-SENECAE De quattuor virtutibus = MARTINI EPISCOPI BRACARENSIS Formula honestae vitae, volg.], I libro disenacha ·sopra lequatro virtÙ· l chardinalip(er) det­to dimolti/ilosa/i, inc.: «Quatro sono -lespetie delle uirtudj diffinite p(er) le l p(er) lesen­tentie dimoltj sauj [. .. ]»; expl.: «[. .. ] Accò che co(m)polstamente tighuardj dallaratta mat­tia edispregj l Latroppa negligientia .f.»; «Quj · finiscie i libretto disenecha · soprale qua­tra vertù l chardinalj deo · Gratias amen ·».

[II]. Cc. 7v-76r: [ANONIMO, Esopo volgare, red. cosiddetta «per uno da Siena»], «Alnome diddio amen· l Questo libro sichiama Isopo uolghariçalto p(er) vno dassiena · chomi(n)ca del­ghallo .I.», inc.: «PEruna ·stagione· cho(n)grande sollecitudine· chaluando lo ghallo [. .. ]»; expl.: «[. .. ] Ep(er) lo puro esenplice palstore choluj che parla· cio chegla i(n)quore .f l [cin­que volte]», «Finito Illibro · disopo · delquale piacca addio che l chi lolegge · netragha quel­frutto · checci fa bi/sogno allanima ealchorpo», «Scritto . p(er) franciescho horlandj amo(n)teuarchj l p(er) lamoria · an(n)o 1449 · delmese dottobre l di <s>Mia mano propia l l [il segno è ripetuto otto volte]».

[III]. Cc. 76v-85v: [DIONYSII CATONIS Disticha, volg. in prosa], «Qui chominca ilibro

"La vignetta è descritta in DEGENHART-SCHMITT, Corpus der italienischen Zeichnungen, cit., 2. Band, p. 311, e ripro­

dotta in b/n (ridotta) nel4. Band, tav. 234e (con erroneo rinvio a c. 84r).

"La vignetta è descritta in DEGENHART-SCHMITT, Corpus der italienischen Zeichnungen, cit., 2. Band, p. 311, e ripro­

dotta (ridotta) in b/n nel4. Band, tav. 234f (con erroneo rinvio a c. a 86r).

"Per l'identificazione dei testi, vd. la bibliografia.

SCHEDA CODICOLOGICA 225

degli amaestramentj l iqualj cidie chato · p(er) /arcj chostumatj nella l uita nostra· acca chal­la nostra fine abbiamo l ilueracie paradiso· amen·», inc.: «Concio sia chosa cheio chato pen­sassi ne/llanimo mio [. .. ]»; expl.: «[ ... ] P(er)cio che/llabreuita · delsenno · Edellasententia glima fatto l cho(n)giugnere ad due addue · amen l f. [ripetuto quattro volte]», «Qui fini­sce Illibro dellj amaestreuolj amunime(n)/ti dichato amen Il [ripetuto due volte]».

[IV]. Cc. 86r-94v: [Ps.-BERNARDI CLARAEVALLENSIS Chartu!a, volg.], «Qui· chominca ·lachartula · cheman/do S(an)c(t)o Bernardo· Arinaldo doue la/maestra· chedispregiamo il­mondo p(er)alquistare ibenj · diuita etterna chome v/direte disotto o/leggerete·», inc.: «0 Rinaldo lanostra chartichula ti porta salu/te · Inquella tuuedraj piu chose [. .. ]»; expl.: «[ ... ] questo do/no tidina choluj cheregna tre · euno amen», «Quj · finisce lachartula disanber­nardo doue l camaestra · dellauita spirituale ·amen».

[V]. Cc. 95r-98r: [Ps.-BERNARDI CLARAEVALLENSIS Epistola ad Raimundum, volg.], «Queste lapistola laquale mando S(an)c(t)o l Bernardo auno · chaualiere · doue lama/estra dichons(e)ruare · glionorj Ebenj tenpo/ralj cho(n)piaciere egratia dellaltissimo l Iddio ame, .. ;.; l Il», in c.: «AL gratioso Ebene aue(n)turato · Mess(e)re l ramondo dachastello dis(an)c(to) anbruogo l Bernardo p(er)uenuto auecchieçça salute l tu domandi dess(e)re amaestrato dan(n)oj [. .. ]»; expl. «L .. ] Lequalj cbose l Leproduchano · Im(m)erito dellasua abbomi­ne/uole vecchieçça · Euolonta ·Amen ·l l [ripetuto tre volte]», «Finita La pistola· dis(an)c(to) Bernardo Alquale l oriamo chepriechi p(er)noj Laltissimo iddio amen·».

[VI]. C. 98v: [uno scongiuro e due ricette, volg.], «SPERIMENTI DIMOLTE · CHOSE»: [a], <<Achaccare !bruchi dechauolj ealtrerbe», inc.: «Diraj treuolte questa oratione Eogni uolta dilraj tre paternostrj [. .. ]»; expl.: «[ ... ] chenfratre dj sisie/no partiti Echeno(n)ti faccino nepro nedanno l ·Prouato ·»; [b], «Seuolessi parerepalido Eno(n) saraj conoscuto», inc.: «Togli chomino pesto Ebucce dimelagrane · Efa/nne poluere [. .. ]»; expl.: «[. .. ] toglj l acie­to oranno chaldo Elauati Eandra ·via·»; [c], «Acco lemanj no(n)ti gielino diuerno ·», inc.: «Toglj foglie dorticha . quande fiorita [. .. ]»; expl.: «L..] lemanj chonessa e no(n)ti giele­ranno».

III. Bibliografia 27•

a) DESCRIZIONI MANOSCRITTE: [GIUSEPPE VALE], Indice dei Manoscritti del Fondo Bartolini l Biblioteca Arcivescovile Udine (sec. XX, prima metà; in consultazione presso la Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Udine), cc. n. n. (ms. 83 ).

b) DESCRIZIONI A STAMPA: GIUSEPPE MAZZATINTI, Inventari dei manoscritti delle bi­blioteche d'Italia, III, Forlì, Bordandini, 1893, p. 235 (con la segnatura 34); The Isopo

27 La bibliografia, soprattutto per la sezione d), non pretende a completezza.

226 CLAUDIO CiOCIOLA

Laurenziano, Edited with notes and an introduction treating of the interrelation of Italian fable collections by MURRAY PEABODY BRUSH, Columbus, Lawrence Press, 1899, pp. 26-28 n° 25 (con la segnatura 34); BERNHARD DEGENHART-ANNEGRIT SCHMITT, Corpus der italie­nischen Zeichnungen. 1300-1450, Teil I (Siid- und Mittelitalien), Berlin, Mann, 1968, n° 226:2. Band (Katalog 168-635), pp. 310-311; 4. Band (Tafel196-443), tav. 234 (a-f); LAURA FONTANA, Un inedito volgarizzamento toscano dei "Disticha Catonis", in In ricordo di Cesare Angelini. Studi di letteratura e filologia, a cura di FRANCO ALESSIO e ANGELO STELLA, Milano, Il Saggiatore, 1979, pp. 46-64, a p. 47 (con la segnatura 34; e vd. sotto f)); Manoscritti i.n scrittura latina in biblioteche friulane datati o databili, (a cura di GIOVANNI MARIA DEL BASSO), [I] (Testi), Udine, Deputazione di Storia Patria per il Friuli, 1986, pp. 99-100; Iter Italicum ... , compiled by PAUL OSKAR KRISTELLER, VI, London-Leiden, The Warburg Institute­

Brill, 1992, p. 237.

c) CITAZIONI MANOSCRITTE: foglio autografo di Antonio Bartolini premesso all'esempi. dell'ed. Berti, Padova 1811, dell'Esopo, segnato H IX 63 presso la Biblioteca Arcivescovile e Bartoliniana di Udine (1822 ca.); «Catalogo ragionato di Libri jtaliani, l La maggior par­te spettanti l alla Collezione di Crusca, l raccolti da me Antonio l Commendator Bartolini», A-M= cod. Bartolini 169 (sec. XIX, ante 1824), lettera C, cc. C [48]v, [50]r; lettera E, sot­to Esopo (c. E [5]v = rimando); «CATALOGO l OPERE A STAMPA l "BARTOLINIANA"» (sec. XIX, prima metà; in consultazione presso la Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Udine), lettera E, sotto Esopo, ed. di Padova 1811 (con la segnatura 34).

d) CITAZIONI A STAMPA: Serie dell'edizioni de' testi di lingua italiana, Opera nuovamente compilata ed arricchita di un'appendice contenente altri scrittori di purgata favella da BARTOLOMMEO GAMBA, I, Milano, Stamperia Reale, 1812, p. 215 (nell'ed. Venezia 1828, p. 92 n° 356; nelÌ'ed. Venezia 1839, p. 140 n° 440); NATALE VENERATI, Nel solenne ingresso del molto Rev. Signore don Giuseppe Zucchiatti alla chiesa parrocchiale di S. Margherita di Gruagno il giorno 21 Settembre 1851, [Udine, Turchetto, 1851], p. 6; Trattati di Virtù mo­rali, Udine, Onofrio Turchetto Ti p. Edit., 1851, pp. III-IV; GAETANO GHIVIZZANI, Delle fa­vole di Esopo in volgare testè pubblicate secondo il codice.Palatino già Guadagni e di altri co­dici di esso volgarizzamento, in «La Gioventù», III 1864, pp. 265-286, alle pp. 280-282, 283 n. l; Il volgarizzamento delle favole di Galfredo dette di Esopo, Testo di lingua edito per cu­ra di GAETANO GHIVIZZANI, con un discorso intorno la origine della Favola, la sua ragione storica e i fonti dei volgarizzamenti italici, I, Bologna, Romagnoli, 1866, pp. LXXIV, LXXIX, LXXXII, LXXXVI, XCIV, XCVII-XCIX, CI-CV, CVIII-CIX, CXI-CXVI, CXVIII, CXX, CXXII-CXXIII, CXX­VI, CXXX, CXXXIII, CXL, CLXIV-CLXV, CLXVIII, CLXXVI, CLXXX, CLXXXII-CLXXXIII, CLXXXV, CXCV-CXCIX, CCI (e passim nella parte II: sempre come cod. «Mocenigo»); Catalogo dei ma­noscritti della Trivulziana, edito per cura di GIULIO PORRO, Torino, Bocca, 1884, p. 148; LÉOPOLD HERVIEUX, Les fabulistes latins, Paris, 1894, I, p. 683; The Isopo Laurenziano, Edited with notes and an introduction treating of the interrelation of Italian fable collec-

SCHEDA CODICOLOGICA 227

tions by MURRAY PEABODY BRUSH, Columbus, Lawrence Press, 1899, p. 7 n° 25 (con la se­gnatura 34); Le opere volgari a stampa dei secoli XIII e XIV, indicate e descritte da FRANCESCO ZAMBRINI, Supplemento con gli indici generali dei capoversi, dei manoscritti, dei nomi e sog­getti, a cura di SALOMONE MORPURGO, Bologna, Zanichelli, 1929, p. 300 (con la segnatura 34); VITTORE BRANCA, Un Esopo volgare veneto, in Miscellanea di scritti di bibliografia ed erudizione in memoria di Luigi Ferrari, Firenze, Olschki, 1952, pp. 105-115, a p. 107 e n. 4; LAURA FONTANA, Un inedito volgarizzamento toscano dei "Disticha Catonis", in In ricor­do di Cesare Angelini, Studi di letteratura e filologia a cura di FRANCO ALESSIO e ANGELO STELLA, Milano, Il Saggiatore, 1979, pp. 46-64, a p. 48 (il cod. è siglato B); Inventario dei manoscritti della Biblioteca Comunale di Siena, a cura di GINO GAROSI, II (mss. 151-346), Firenze, Giunta Regionale Toscana-La Nuova Italia, 1980, p. 173; Esopo toscano dei frati e dei mercanti trecenteschi, a cura di VITTORE BRANCA, Venezia, Marsilio, 1989, pp. 51,59 (e vd. sotto f)); ARMANDO BISANTI, ree. a BRANCA, Esopo toscano, cit., in «Schede medievali», XIX 1990, pp. 411-419, a p. 414; CATERINA GRIFFANTE, Esopo tra Medio Evo ed Umanesimo. Rassegna di studi, in «Lettere italiane», XLVI 1994, pp. 315-340, a p. 319 n. 19; MASSIMO ZAGGIA-MATTEO CERIANA, I manoscritti illustrati delle "Eroidi" ovidiane volgarizzate, Pisa, Scuola Normale Superiore, 1996, p. 27 n. 17 28

e) EDIZIONI DEL CODICE: testi [I] e [III]: TRATTATI/ DI/ VIRTÙ MORALI/ UDINE/ Onofrio Turchetto Tip. Edit. l 1851, rispettivamente alle pp. 121-135, 137-154 (i testi sono "rivisti" su Mo); testo [II]: ESOPO/ VOLGARIZZATO/ PER UNO DA SIENA/ TESTO DI LINGUA/ [inc.] / PA­DOVA/ NEL SEMINARIO/ MDCCCXI. [a cura di PIETRO BERTI] 29

; testo [IV]: NEL SOLENNE IN­GRESSO/ DEL MOLTO REV. SIGNORE/ DON GIUSEPPE ZUCCHIATTI /ALLA CHIESA PARROCCHIALE /DI S. MARGHERITA DI GRUAGNO /il giorno 21 Settembre 1951, [Udine, Ti p. Turchetto, 1851].

f) EDIZIONI CRITICHE CHE UTILIZZANO IL CODICE: testo [II]: Esopo toscano dei frati e dei mercanti trecenteschi, a cura di VITTORE BRANCA, Venezia, Marsilio, 1989, in p art. alle pp. 257-272 passim (il cod., siglato Mo, è collazionato saltuariamente); testo [III]: LAURA FONTANA, Un inedito volgarizzamento toscano dei "Disticha Catonis", in In ricordo di Cesare Angelini, Studi di letteratura e filologia a cura di FRANCO ALESSIO e ANGELO STELLA, Milano, Il Saggiatore, 1979 (il testo alle pp. 49-63; il cod. è siglato 'B).

g) RIPRODUZIONI: ESOPO/ VOLGARIZZATO/ PER UNO DA SIENA/ TESTO DI LINGUA/ [inc.] /PADOVA/ NEL SEMINARIO/ MDCCCXI., tra p. XX e p. 1: c. 7v, part. dell'ili. e le prime tre li-

"Il <<cod. Mocenigo>> è in genere altresì citato nelle prefazioni delle ristampe, o rielaborazioni, dell'ed. padovana dell'Esopo del1811 (vd. CIOCIOLA, Da Montevarchi a Udine), e anche di edizioni di altri volgarizzamenti prosastici dell'Esopo (la gran parte delle quali sono reperibili attraverso il Supplemento del Morpurgo).

"E le molte edd. ottocentesche da questa descriptae, a partire da quella bresciana del1818 per i tipi di Niccolò Bettoni: vd. CIOCIOLA, Da Montevarchi a Udine.

228 CLAUDIO CIOCIOLA

nee di testo; dopo p. [ 196]: c. 7 6r, p art. dell'ili. con l' explicit e la sottoscrizione-colophon dell'Orlandi (incisioni a bulino, in b/n, in grandezza naturale); BERNHARD DEGENHART­ANNEGRIT SCHMITT, Corpus der italienischen Zeichnungen. 1300-1450, Teil I (Sud- und Mittelitalien), Berlin, Mann, 1968, no 226:4. Band (Tafel196-443), tav. 234 (a-f): 234a = p. 14 (cioè c. 7v), part. dell'ili. con le prime due linee di testo; 234b =c. 44r, part. dell'ili.; 234c = c. 50v, part. dell'ili. preceduta e seguita da una linea di testo; 234d = c. 59r, part. dell'ili.; 234e =c. 74r, part. dell'ili. preceduta da due linee di testo; 234f =c. 76r, part. del­l'ili. con l' explicit e la sottoscrizione-colophon (riproduzioni fotografiche, in b/n, ridot­te)"; Manoscritti in scrittura latina in biblioteche friulane datati o databili, (a cura di GIOVANNI MARIA DEL BASSO), [n] (Tavole), Udine, Deputazione di Storia Patria per il Friuli, 1986, foglio sciolto n. n.: c. 86r (riproduzione fotografica in b/n).

"Per errore, il riferimento alla cartolazione dell'originale (in questo vol. di tavole, come in quello di catalogo, più so·

pra citato) è aumentato di una decina: nei riferimenti ora forniti si è direttamente emendato l'errore.