Udine Economica n. 7 LUGLIO 2001

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Attualità: Vertice Cciaa Udine Fiume all’orizzonte nuovi affari Pag. 2 Attualità: Nostra intervista esclusiva al presidente Tondo Pag. 4 Il certificato sanitario come sevizia 6 Indagine sulla piccola industria 15 Cresce l’artigianato 16 Le imprese hannosempre più fame di manodopera Excelsior prevede quasi 5.000 unità in provincia Il Triveneto abbandona la protesta e s'interroga La ricerca della Fondazione Nord-Est L e elezioni avevano aper- to uno spiraglio, la Fon- dazione Nord-Est ha spa- lancato una finestra. Le prime hanno dato conto del cambia- mento politico e sociale inter- venuto anche in Friuli, la se- conda ha fissato i contorni di un Nord-Est inassimilabile al modello che conoscevamo, il Nord-Est della protesta e della separatezza, della baldanza sregolata e di una volontà stra- ripante. Il "nuovo" Nord-Est, più problematico e meno fra- stagliato, evidenzia una ten- denza al consolidamento; qual- cuno ha detto alla normalità. Forse perché ha misurato i propri limiti e calcolato i ri- schi della contrapposizione. Questa evoluzione non si è an- cora assestata; prova ne sia, da un lato, l'incapacità a espri- mersi con un linguaggio uni- tario e, dall'altro, il bisogno di una rappresentanza politica all'altezza delle ambizioni. Come in Veneto, così in Friu- li. Quest'area è tuttora di dif- ficile rappresentazione, anche statistica. Secondo Prometeia, il Pil ha fluttuato lo scorso anno due decimi di punto sotto il +2,9% nazionale; secondo un altro osservatorio, mezzo punto sopra. Altrettanto con- traddittorie sono le stime del- l'export, concordi però nel se- gnalare il rallentamento do- vuto alla stasi nell'area del marco. Le linee guida del "nuovo" Nord-Est sono emer- se chiare dalla ricerca Dia- manti-Marini. Più integra- zione e riconoscimento, è stato detto; e non più distacco. Un coordinamento unitario dei processi economici e sociali, pena la possibilità di perdere le sfide ingaggiate. L'immi- grazione come risorsa indi- spensabile per dare una pro- spettiva temporale allo svi- luppo. L'integrazione sul "mer- cato" degli investimenti. La ri- cerca di nuovi percorsi e lo scio- glimento dei tanti nodi infra- strutturali, avvertiti non più come un cappio stretto da Roma intorno alle future sorti e progressive, ma come una propria responsabilità. Tutti abbiamo capito che, se la A28 o il passante di Mestre dor- (segue a pagina 2) di Ulisse di Mauro Nalato N ello scorso nu- mero abbiamo dato spazio alle iniziative estive che si organizzano in Carnia e a Lignano. In questo, invece, parliamo delle altre realtà provincia- li: del Tarvisiano, della "Collinare", del Gemo- nese, del Cividalese e infine dell'Udinese. Speriamo di aver fatto cosa gradita ai lettori di Udine Economica che, essendo impren- ditori, poco tempo hanno sia per l'infor- mazione non stretta- mente tecnico-econo- mica sia per il diverti- mento. Abbiamo cer- cato di raccogliere i principali avvenimen- ti culturali e ricreati- vi, concerti e rappre- sentazioni, e ci scusia- mo preventivamente se abbiamo tralascia- to qualche avveni- mento importante. Ci ripromettiamo fin d'ora d'essere più precisi la prossima volta, maga- ri con la collaborazio- ne degli organizzato- ri. Nelle due pagine che abbiamo dedicato agli appuntamenti di que- sta estate 2001, emer- ge comunque chiara- mente il livello quali- tativo delle iniziative, per tutti i gusti, per tutte le età, intelligen- temente diffuse sul ter- ritorio, dal mare ai monti. Come non ri- cordare, fra i concer- ti, quelli di Bob Dylan, di Sting, di Manu Chao e le moltissime altre rappresentazioni fra Udine e Villa Manin, Cividale e San Danie- le, Palmanova e Tarvi- sio, Tolmezzo e Ligna- no. Forse, quel che manca è una sorta di vademecum per dis- tricarsi fra i mille ap- puntamenti per chi ri- mane a casa e per i tu- risti. L e imprese hanno sempre più fame di manodopera. Lo ri- corda la ricerca della Fondazione Nord-Est, lo prevede Excelsior, il pro- getto coordinato dall'U- nione delle Camere di commercio, i cui risul- tati costituiscono il Si- stema Informativo "Ex- celsior" sui fabbisogni professionali delle im- prese. L'indagine, svol- ta in ogni provincia, co- involge un campione di circa 100 mila imprese con dipendenti, di tutti i settori economici e di tutte le dimensioni: un campione molto ampio, statisticamente signifi- cativo. Nel Fvg le assunzioni previste sono quasi 20 mila (precisamente 19.778) mentre le uscite ammontano a circa 10 mila unità (precisamen- te 9.743) per un saldo at- tivo di 10.035 unità; nella sola provincia di Udine il saldo attivo è di 4.785 unità. Il tasso (previsto) del saldo provinciale è di +4,4%, che è superio- re sia a quello medio na- zionale sia a quello re- gionale che risulta iden- tico al nazionale cioè +3,9%. Ora che il qua- dro politico si è sostan- zialmente stabilizzato ed è finito il tempo delle campagne elettorali, gli imprenditori si augura- no che la classe politica assuma provvedimenti in tempi rapidi. Una ster- zata la chiedono gli in- dustriali - il loro presi- dente del Gruppo giova- ni Gabriele Drigo è un protagonista in questo battaglia; la chiedono gli artigiani - recentemente il presidente dell'Uapi di Cividale Mario Lau- rino ha chiesto più ma- nodopera; la chiedono Coldiretti e Unione Agri- coltori con i rispettivi presidenti Rigonat e Ce- cioni. A quando le ri- sposte? Servizio a pag. 27 Udine Economica Mensile di attualità economica politica e culturale edito dalla Camera di Commercio di Udine - Luglio 2001 - N. 7 Registrazione Tribunale di Udine n. 7 del 18 Febbraio 1984 Spedizione in Abbonamento Postale - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Udine - Contiene I.P. Taxe percue - Tassa riscossa 33100 Udine - Italy Pubblicità inferiore al 70% Per la pubblicità rivolgersi a: EURONEWS Telefono 0432-512270 - 0432-292399 - 0432-202813 Vacanze in Friuli fra mille iniziative Idee per chi resta a casa d’estate L’approfondimento alle pagg. 20-21

Transcript of Udine Economica n. 7 LUGLIO 2001

Attualità:Vertice Cciaa Udine Fiumeall’orizzonte nuovi affariPag. 2

Attualità:Nostra intervista esclusivaal presidente TondoPag. 4

Il certificato sanitario come sevizia 6

Indagine sulla piccola industria 15

Cresce l’artigianato 16

Le impresehannosempre più fame dimanodopera Excelsior prevedequasi 5.000 unitàin provincia

Il Trivenetoabbandonala protestae s'interrogaLa ricercadella FondazioneNord-Est

Le elezioni avevano aper-to uno spiraglio, la Fon-dazione Nord-Est ha spa-

lancato una finestra. Le primehanno dato conto del cambia-mento politico e sociale inter-venuto anche in Friuli, la se-conda ha fissato i contorni diun Nord-Est inassimilabile almodello che conoscevamo, ilNord-Est della protesta e dellaseparatezza, della baldanzasregolata e di una volontà stra-ripante. Il "nuovo" Nord-Est,più problematico e meno fra-stagliato, evidenzia una ten-denza al consolidamento; qual-cuno ha detto alla normalità.Forse perché ha misurato ipropri limiti e calcolato i ri-schi della contrapposizione.Questa evoluzione non si è an-cora assestata; prova ne sia,da un lato, l'incapacità a espri-mersi con un linguaggio uni-tario e, dall'altro, il bisogno diuna rappresentanza politicaall'altezza delle ambizioni.Come in Veneto, così in Friu-li. Quest'area è tuttora di dif-ficile rappresentazione, anchestatistica. Secondo Prometeia,il Pil ha fluttuato lo scorsoanno due decimi di punto sottoil +2,9% nazionale; secondoun altro osservatorio, mezzopunto sopra. Altrettanto con-traddittorie sono le stime del-l'export, concordi però nel se-gnalare il rallentamento do-vuto alla stasi nell'area delmarco. Le linee guida del"nuovo" Nord-Est sono emer-se chiare dalla ricerca Dia-manti-Marini. Più integra-zione e riconoscimento, è statodetto; e non più distacco. Uncoordinamento unitario deiprocessi economici e sociali,pena la possibilità di perderele sfide ingaggiate. L'immi-grazione come risorsa indi-spensabile per dare una pro-spettiva temporale allo svi-luppo. L'integrazione sul "mer-cato" degli investimenti. La ri-cerca di nuovi percorsi e lo scio-glimento dei tanti nodi infra-strutturali, avvertiti non piùcome un cappio stretto daRoma intorno alle future sortie progressive, ma come unapropria responsabilità. Tuttiabbiamo capito che, se la A28o il passante di Mestre dor-

(segue a pagina 2)

di Ulisse di Mauro Nalato

Nello scorso nu-mero abbiamodato spazio alle

iniziative estive che siorganizzano in Carniae a Lignano. In questo,invece, parliamo dellealtre realtà provincia-li: del Tarvisiano, della"Collinare", del Gemo-nese, del Cividalese einfine dell'Udinese.Speriamo di aver fattocosa gradita ai lettoridi Udine Economicache, essendo impren-

ditori, poco tempohanno sia per l'infor-mazione non stretta-mente tecnico-econo-mica sia per il diverti-mento. Abbiamo cer-cato di raccogliere iprincipali avvenimen-ti culturali e ricreati-vi, concerti e rappre-sentazioni, e ci scusia-mo preventivamentese abbiamo tralascia-to qualche avveni-mento importante. Ciripromettiamo fin d'ora

d'essere più precisi laprossima volta, maga-ri con la collaborazio-ne degli organizzato-ri. Nelle due pagine cheabbiamo dedicato agliappuntamenti di que-sta estate 2001, emer-ge comunque chiara-mente il livello quali-tativo delle iniziative,per tutti i gusti, pertutte le età, intelligen-temente diffuse sul ter-ritorio, dal mare aimonti. Come non ri-

cordare, fra i concer-ti, quelli di Bob Dylan,di Sting, di Manu Chaoe le moltissime altrerappresentazioni fraUdine e Villa Manin,Cividale e San Danie-le, Palmanova e Tarvi-sio, Tolmezzo e Ligna-no. Forse, quel chemanca è una sorta divademecum per dis-tricarsi fra i mille ap-puntamenti per chi ri-mane a casa e per i tu-risti.

Le imprese hannosempre più fame dimanodopera. Lo ri-

corda la ricerca dellaFondazione Nord-Est, loprevede Excelsior, il pro-getto coordinato dall'U-nione delle Camere dicommercio, i cui risul-tati costituiscono il Si-stema Informativo "Ex-celsior" sui fabbisogniprofessionali delle im-prese. L'indagine, svol-ta in ogni provincia, co-involge un campione dicirca 100 mila impresecon dipendenti, di tuttii settori economici e ditutte le dimensioni: uncampione molto ampio,statisticamente signifi-cativo.

Nel Fvg le assunzionipreviste sono quasi 20mila (precisamente19.778) mentre le usciteammontano a circa 10mila unità (precisamen-te 9.743) per un saldo at-tivo di 10.035 unità; nellasola provincia di Udineil saldo attivo è di 4.785unità. Il tasso (previsto)del saldo provinciale èdi +4,4%, che è superio-re sia a quello medio na-zionale sia a quello re-gionale che risulta iden-tico al nazionale cioè+3,9%. Ora che il qua-dro politico si è sostan-zialmente stabilizzato edè finito il tempo dellecampagne elettorali, gliimprenditori si augura-no che la classe politicaassuma provvedimentiin tempi rapidi. Una ster-zata la chiedono gli in-dustriali - il loro presi-dente del Gruppo giova-ni Gabriele Drigo è unprotagonista in questobattaglia; la chiedono gliartigiani - recentementeil presidente dell'Uapidi Cividale Mario Lau-rino ha chiesto più ma-nodopera; la chiedonoColdiretti e Unione Agri-coltori con i rispettivipresidenti Rigonat e Ce-cioni. A quando le ri-sposte?

Servizio a pag. 27

UdineEconomicaMensile di attualità economica politica e culturale edito dalla Camera di Commercio di Udine - Luglio 2001 - N. 7

Registrazione Tribunale di Udine n. 7 del 18 Febbraio 1984

Spedizione in Abbonamento Postale - 45% - art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiale di Udine - Contiene I.P.

Taxe percue - Tassa riscossa 33100 Udine - ItalyPubblicità inferiore al 70%

Per la pubblicità rivolgersi a: EURONEWSTelefono 0432-512270 - 0432-292399 - 0432-202813

Vacanze in Friulifra mille iniziative

Idee per chi resta a casa d’estate

L’approfondimento

alle pagg. 20-21

Da giugno è attivoalla Camera di com-mercio di Udine il

nuovo Punto orientamen-to, un servizio dedicato atutti coloro che hanno bi-sogno di essere accompa-gnati nelle scelte di tiposcolastico o professionale.E' infatti rivolto ai neo-di-plomati che devono deci-dere se continuare il loropercorso formativo all’u-niversità o completare ilcorso di studi frequentan-do dei corsi professiona-lizzanti; ai neo-diplomatio neo-laureati che si af-facciano al mondo del la-voro: come cercarlo? Comescrivere un curriculum

vitae? Come presentarsiai potenziali datori di la-voro? Come affrontare uncolloquio di selezione? Edè rivolto a coloro i quali vo-gliono completare la pro-pria preparazione scola-stica con un’esperienza “onthe job” affrontando, se inpossesso dei requisiti, l’e-sperienza dello stage pres-so un’azienda. Punto orien-tamento si rivolge anchea chi non è convinto dellescelte già fatte, per farequel bilancio personale, ilBilancio di competenze,alla luce del quale conti-nuare rimotivati o cam-biare strada decisi e de-terminati. Il Bilancio di

competenze è un percorsoa disposizione anche dellepersone che sentono di volercambiare lavoro, delledonne che dopo anni di “la-voro dedicato alla fami-glia” capiscono che è arri-vato il momento per guar-darsi in giro. Le domandeallora sono: cosa posso fare?cosa so fare? Al Puntoorientamento si cercano esi trovano risposte.

Questo servizio che faparte della Rete regiona-le per l’orientamento, com-pleta l’offerta della Cameradi commercio, collegando-si con l’Azienda specialeRicerca & Formazione econ Punto nuova impresa.

Quando, infatti, emergeun’idea imprenditoriale,la voglia di “fare impresa”o di “mettersi in proprio”,c’è bisogno di valutare benele proprie attitudini. Puntonuova impresa è in gradodi accompagnare la per-sona incontro alle leggiche regolano le iniziativeimprenditoriali, nonchéverso i finanziamenti a dis-posizione di chi intendeconcretizzare la propriaidea. Orientamento, for-mazione, avvio all’im-prenditorialità, servizi chesi completano a vicenda eche si possono trovare inCamera di commercio.Punto orientamento è in

via Morpurgo, 4 Udine.Referente è la dottoressaCristina Colle, 0432 -273828.

2 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

O ffre legname dibuona qualità, se-milavorati e prodotti

finiti nel settore del legno laCroazia e chiede al Friuli-Venezia Giulia tecnologia,know-how e collaborazionicommerciali. Lo ha spie-gato una delegazione dellaCamera di commercio diFiume, guidata dal neo-elet-to presidente Josip Stan-kovic, al presidente dellaCciaa di Udine, Enrico Ber-tossi, e al presidente di Pro-mosedia, Fabrizio Mansutti,nel corso di un incontro chesi è svolto recentementenella sede dell’ente came-rale udinese. Molto concretie determinati a riallaccia-re gli ottimi rapporti di col-laborazione esistenti primadegli eventi bellici che hannocoinvolto tutta l’area bal-canica, i rappresentantidella Camera di commer-cio di Fiume (il presidenteera accompagnato dai re-sponsabili della cantieri-stica e dell’industria, del-l’agricoltura e delle foreste,delle relazioni con l’esteroe dal segretario generalesignora Stankovic) hannodelineato l’attuale situa-zione economica del Paesee in particolare della con-tea di Fiume, mettendo in

luce le difficoltà che tutto-ra permangono per la cre-scita dell’economia locale,ma sottolineando anchel’impegno del Governo persostenere il comparto dellapiccola e media impresa.

“Molte cose stanno cam-biando - ha detto il presi-dente Stankovic - e anche ilprocesso di privatizzazio-ne sta per essere concluso.Tra qualche mese, inoltre,sarà approvata la leggesulle piccole e medie im-prese, che rappresentanol’87% dell’economia, e que-sto provvedimento sbloc-cherà definitivamente lasituazione, favorendo lo svi-luppo delle attività pro-duttive”.

Consapevoli del fatto cheuno degli ostacoli più dif-ficili da superare, per met-tere in moto meccanismi dicooperazione internazio-nale fra le imprese, è tut-tora quello della legisla-zione (“poco chiara e senzasufficienti garanzie per gliimprenditori stranieri chedecidono di investire in quelPaese”, ha ricordato Man-sutti), i rappresentanti dellaCamera di commercio diFiume hanno chiesto al pre-sidente di Promosedia unelenco dettagliato dei prin-

cipali problemi incontratidagli imprenditori, per stu-diarne le possibili soluzio-ni.

Al presidente cameraleBertossi hanno chiesto in-vece di organizzare, in tempibrevi, una missione nellacontea di Fiume per veri-ficare concretamente le op-portunità di collaborazio-ne. “Noi disponiamo già diuna lista formata da oltre40 aziende croate interes-

sate a rapporti di parter-nariato con il Friuli-Vene-zia Giulia - ha premessoStankovic - e riteniamo chequesta sia una buona basedalla quale partire.

Entro quindici giornisiamo in grado di farvi per-venire l’elenco dettagliatocon i settori di interesse e unprogramma definito di visitealle segherie, alle aziendeche producono semilavo-rati e alle imprese che de-

tengono le concessioni, dallaforestale, per la vendita dellegname”. Massima la dis-ponibilità offerta dal pre-sidente della Camera dicommercio udinese EnricoBertossi che ha conferma-to l’impegno a organizzareper il prossimo autunno lamissione economica, riser-vandosi, in un secondo mo-mento, di ampliare le pos-sibili collaborazioni anchea settori diversi.

Alla presenza del presidente di Promosedia, Fabrizio Mansutti

Vertice Cciaa Udine e Fiumeall’orizzonte nuovi affari

Attualità(segue da pagina 1)

mono tuttora nel mondo deisogni, lo si deve alle discordietra i Comuni coinvolti - chehanno minato di veti incro-ciati il terreno delle "grandiopere" - più che alla negli-genza dello Stato. Si è infineevidenziato che, al di là del-l'oleografia e del "mito", c'èun'economia meno pronta dialtre nell'accrescere il valoreaggiunto. Ciò significa che l'e-conomia non si rinnova airitmi giusti, che sta invec-chiando. Perfino la produtti-vità manifesta sintomi di ral-lentamento; o, meglio, la suacrescita è inferiore a quellamanifestata in altre aree eu-ropee. E quanto a Pil, siamosì sul tetto d'Europa (più 20%rispetto alla media), ma non al-trettanto sicuri di rimanervi.Il Nord-Ovest, per esempio,ha mandato significativi se-gnali di risveglio. Fermarsiogni tanto a riflettere sul cam-mino percorso ponendosi ladomanda su dove si va rispettoa dove si vorrebbe andare èla condizione per migliorare,necessaria anche se non suf-ficiente. Tutti lo affermano,ma la società, nel suo com-plesso, e la politica sembranorestii a tradurre in praticaquesto banale principio. Ac-certati limiti e bisogni, occor-rerebbe rimettere a fuoco gliobiettivi; ma per fare questo bi-sogna dotarsi di un progetto disviluppo coerente. I risultatienunciati dalla FondazioneNord-Est suonano un forte ri-chiamo agli attori dello svi-luppo nordestino. Hanno ac-clarato che così non è; che c'èforte il bisogno di nuova linfa,di partecipazione. Così comedi nuova immigrazione, inso-stituibile; neppure l'incre-mento della produttività delsistema - dicono gli economi-sti - la potrà mai surrogare.Un progetto così è indispen-sabile per recuperare non soloproduttività, ma anche valo-re aggiunto al sistema. In que-st'ottica, la ricerca tecnologi-ca è condizione primaria dellosviluppo; altrettanto la for-mazione, professionale e im-prenditoriale. Un altro sti-molo ci viene dalla Fondazio-ne Nord-Est: il motore del-l'export va tenuto sicuramenteoliato; ma altrettanta atten-zione va posta al recupero dicompetenze in grado di atti-rare investimenti esteri diqualità. Si è finalmente chia-rito che ci vuole un progettopolitico-imprenditoriale di svi-luppo, in grado di coinvolge-re le articolazioni della socie-tà, dalla scuola al sindacato;e che occorrono nuove strut-ture di servizio per un'inte-grazione necessaria e conve-niente. Tutto questo non av-viene motu proprio o per gra-zia ricevuta o per quegli stes-si meccanismi di regolazionespontanea che hanno datonerbo anche al nostro Friuli.Avviene - ci mandano a diregli analisti della Fondazione- quando e se saremo capacidi costruire un sistema inte-grato, capace di trovare in sestesso la forza di essere in-terlocutore della "grande" po-litica. Il culto del campanile,quel certo compiacimento del"di bessoi", l'energia sprigio-nata dall'individualismo, po-tevano funzionare una volta;oggi non più. Figuriamoci do-mani.

mensile fondato nel 1984

Direttore editoriale:Enrico Bertossi

Direttore responsabile: Mauro NalatoVicedirettore:

Bruno Peloi

Editore:Camera di Commercio di UdineVia Morpurgo 4 - 33100 Udine

Progetto grafico:Colorstudio

Impaginazione/Fotoliti:Centro Full Service - UD

Stampa:Tipografia VitaFotoservizi:

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Tel. 0432 512270-292399-202813

La tiratura del mese di giugnoè stata di 52 mila copie

UdineEconomica

Neo-diplomati, che farete “da grandi”? Per cercare lavoro c'è Punto orientamento

Durante il perio-do estivo le sedip e r i f e r i c h e

della Camera di com-mercio di Udine os-serveranno il se-guente calendario:Tolmezzo - dal 1° al31 agosto, lunedì,

mercoledì e venerdìdalle 8.45 alle 12. Il 3settembre riprende-rà l’orario ordinario.San Giorgio di No-garo e San Giovannial Natisone reste-ranno chiuse pertutto il mese di ago-

sto; l’ufficio di SanGiorgio di Nogaro ri-aprirà il 5 settembrementre quello di SanGiovanni al Natiso-ne il 6 settembreprossimo.

Per il Servizio ben-zina a prezzo ridot-

to, gli sportelli dellasede di Tolmezzo re-steranno chiusi il 6,13 e 20 agosto; ri-apriranno il 27 ago-sto; San Giorgio diNogaro: 7, 14 e 21 ago-sto; riapriranno il 28agosto.

Sedi periferiche: ecco gli orari estivi

3 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

I l quadro economicodella provincia diUdine presenta in-

dicatori sostanzial-mente positivi chehanno peraltro con-trassegnato tutto il2000, in modo specifi-co il primo semestre.L'evoluzione della po-polazione è per il se-condo anno consecuti-vo positiva. Il bilanciodemografico relativoal 2000 presenta, in-fatti, un saldo positivodi circa 1.600 unità cheporta la popolazione a520.454 residenti.

L'andamento delleimprese attive iscritteal Registro della Ca-mera di commercio

presenta una varia-zione tendenziale ne-gativa; al 31 marzo 2001risultano iscritte 49.021imprese attive con unaflessione di -0,61% ri-spetto allo stesso pe-riodo del 2000. Calanole imprese attive delsettore primario (-3,9%), quelle del com-mercio (-1%), in cre-scita l'industria (+1%,in particolare le co-struzioni) e il terziario(+3,5%). Ma se non sitiene conto dell'agri-coltura le imprese at-tive aumentano di+0,35% . Il tasso di im-prenditorialità (941 im-prese attive per 10 milaabitanti) è superiore

sia alla media regio-nale sia a quella na-zionale. Il risultato piùrilevante del mercatodel lavoro riguarda iltasso di disoccupazio-ne che è stimato parial 4,4% e indica una so-stanziale "piena occu-pazione". La forza la-voro è costituita da 217mila unità (tasso di at-tività del 48%), l'occu-pazione ammonta a 207mila unità, di cui il 70%in posizione dipen-dente. Dall'indaginetrimestrale dell'Istatemerge una forte com-ponente di lavoro ag-giuntivo, cioè di per-sone "disposte a lavo-rare a particolari con-

dizioni" non accompa-gnata da una vera epropria azione di ri-cerca di lavoro: questacomponente raggiun-te il 18% delle non forzedi lavoro in età lavo-rativa pari a circa 22-24 unità, in prevalen-za donne.

Nel 2000, le esporta-zioni provinciali hannosfiorato i 6.300 miliar-di di Lire, con un in-cremento del 7,3% ri-spetto al 1999. Mag-giore è risultato l'in-cremento delle impor-tazioni, +24%, chehanno superato i 3.200miliardi di Lire. Restabuono il saldo com-merciale normalizza-

to (saldo export/importdiviso il volume del-l'interscambio) che rag-giunge il 31%. I prin-cipali Paesi dell'exportfriulano si conferma-no Germania, Franciae Stati Uniti che in-sieme costituiscono il35% del volume espor-tato. Gli impieghi dellebanche sono risultatipari a 13 mila 619 mi-liardi (+13%) con pre-valenza degli impieghida parte delle impre-se private. I depositidelle banche ammon-tano a circa 10 mila mi-liardi (+16%). Le fami-glie concorrono peroltre il 64% alla for-mazione dei depositi.

Il traffico autostrada-le, nel 2000, si è incre-mentato, del 4,1% e pre-cisamente +3% il traf-fico "veicoli leggeri" e+7,6% quello dei veicolipesanti. L'indice deiprezzi al consumo perl'intera collettività(Nic) calcolato per lacittà di Udine eviden-zia una crescita mag-giore rispetto allamedia nazionale. Dasettembre 2000, l'indi-ce si è costantementeposto al di sopra del3%. Il primo semestre2001 ha registrato unadecisa impennata tantoche a giugno il suo va-lore è pari a +3,6%.

Imprese, liberi profes-sionisti e cittadini, al-l’Euro ancora non ci

pensano proprio. Man-cano ormai pochi mesi al-l’arrivo dell’Euro nelletasche degli italiani, maper gli abitanti del Bel-paese... “c’è tempo”. E’quanto emerso duranteil convegno che si è svol-to il 4 luglio a Udine, inCamera di commercio,uno dei 9 enti italiani col-legati in videoconferen-za con l’Unioncamere diRoma per fare il puntodella situazione. Sala con-vegni gremita e atten-zione alle stelle da partedel pubblico che - oltread ascoltare le relazionidi Carlo Sangalli, presi-dente nazionale di Union-camere, Giancarlo del Bu-

falo, segretario generaledel Comitato per l’Euro,Sandro Pettinato, capuf-ficio finanza e credito,del commercialista Ro-berto Pistoresi e dell’e-sperto per il settore ban-cario Claudio Rubbi - hapotuto ricevere, in diret-ta, le risposte ai dubbipiù frequenti in tema diconversione, validità degliassegni, reperimento dellanuova moneta e predi-sposizione dei bilanci.

I più preparati, e diconseguenza i menopreoccupati di questastrana rivoluzione rap-presentata dall ’arrivodella moneta unica, sonogli studenti che bene omale, a furia di parteci-pare a seminari, giochidi simulazione e conve-

gni, sanno quasi tutto.Non altrettanto si puòdire dei protagonisti delmondo produttivo. “Il ri-tardo, è inutile negarlo,c’è - ammette Marco Ba-lestra, presidente del Col-legio dei ragionieri dellaprovincia di Udine -, masiamo ancora in tempoper recuperare. Il consi-glio che vorrei dare a tuttigli imprenditori, in par-ticolare a quelli del set-tore commerciale, i piùesposti alle difficoltà, ècertamente quello di adot-tare l’Euro prima del gen-naio 2002, in modo daevitare la paralisi del-l’attività. Così avrannotutto il tempo per abi-tuarsi, per abituare laclientela e per affrontarecon serenità il periodo

della doppia circolazio-ne che sarà senza dub-bio faticoso”.

Consiglio accolto e raf-forzato da Cristiano Pe-rosa, presidente manda-mentale dell ’Ascom diPalmanova. “Credo che iproblemi si riscontre-ranno nelle località mi-nori - conferma -, dovegli esercizi commercialisono di piccole dimen-sioni e gestiti da perso-ne di una certa età. Amaggior ragione in que-sti casi varrebbe la penadi intervenire aiutandol ’esercente a prendereconfidenza con la tra-sformazione in arrivo”.Ma non sono soltanto leimprese “ritardatarie” adavere problemi.

Anche chi ci ha pensa-to per tempo si trova afare i conti con imprevi-ste difficoltà. “Da mesi

stiamo lavorando sullariorganizzazione di tuttoil settore amministrati-vo - spiega Fabiola Cam-pana, che lavora in un’a-zienda di abbigliamentoall’ingrosso fortementevocata all’export -, masiamo ancora in alto mareperché la software houseche deve fornirci i pro-grammi è in ritardo conle consegne. Tutta lamerce in magazzino èstata già prezzata inEuro, ma, per quanto ri-guarda la fatturazione epiù in generale la conta-bilità, potremo modifi-carla solo quando dis-porremo dei nuovi pro-grammi”. Un problemanon da poco, che interessamolte aziende in diversisettori e che si affiancaalla scarsa formazionedel personale. Su questoversante interverrà, nei

prossimi mesi, la Came-ra di commercio di Udineche a partire da settem-bre avvierà una fitta seriedi incontri sul territoriodella provincia di Udine,mirati a fornire le nozioniindispensabili per dis-tricarsi con i nuovi adem-pimenti. “Saranno in-contri destinati ai com-mercianti, agli esercen-ti e ai consumatori - pre-cisa Fabiano Zuiani, fun-zionario della Cciaa -,perché una delle questionipiù “delicate” riguarde-rà il conteggio in cente-simi, cui nessuno è ormaipiù abituato, e i conse-guenti arrotondamentiche rischiano di penaliz-zare, a seconda se calco-lati per eccesso o per di-fetto, il consumatore e ilcommerciante”.

Sala convegni gremita per l’importante iniziativa sulla moneta unica

Affollata videoconferenza sull’Euro alla Cciaa di Udine

Attualità

Indicatori sostanzialmente positivi nel quadro economico - 1.600 abitanti in più

Cresce la popolazione della provincia

Al centro il vicepresidente Claudio Ferri

4 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Non avviene spessoche un consigliereal suo primo man-

dato diventi presidentedella Regione (è capitatola scorsa legislatura, malì, con il “terremoto Lega”,i presidenti sorgevano etramontavano in ragionedi uno l’anno). Ma il casodi Renzo Tondo succedu-to naturaliter a RobertoAntonione per conver-genza comune del parti-to e della maggioranza (aparte le schermaglie tat-tiche della Lega) è diver-so. A onta dell’età, è am-ministratore di lunghis-simo corso: consigliere co-munale psi a Tolmezzo apoco più di 18 anni (gra-zie all’abbassamento dellimite di età, sino allorafissato in 21 anni), hafatto un lustro di opposi-zione, due da vicesinda-co, uno da sindaco, in pra-tica mezza vita.

Allo scorso rimpasto,quando si è trattato ditrovare due spalle larghesulle quali scaricare ilmacigno della Sanità, tuttihanno pensato a lui. E lostesso è successo dopo ledimissioni di Antonione.

Quarantacinque anni,coniugato, tre figli (di 9, 14e 16 anni), imprenditore(ha un albergo a Tolmez-zo), Tondo si trova a ge-stire il Friuli-Venezia Giu-lia in un momento ditransizione importantis-simo. C’è la devolutionche avanza sul fronte na-zionale, ci sono le rifor-me da attuare (legge elet-torale e trasferimento dicompetenze e risorse agliEnti locali), c’è la specia-lità regionale da ripen-sare.

Forse per questo, al mo-mento di illustrare le suedichiarazioni program-matiche, il neopresiden-te, laico e pragmatico, haconcluso con un "Che Dioce la mandi buona".

Presidente, a onta dellasuspense creata dallaLega, la sua elezione eralargamente annunciata.Quasi scontata.

"Effettivamente, ho ca-pito presto che c’era que-sta grande opportunità.L’ho affrontata con animoassolutamente sereno,anche nei confronti dellelegittime richieste leghi-ste. Mi rendo conto che èdifficile da credere, ma,se le cose avessero presouna piega diversa, nonavrei mosso un dito percambiarle. Anzi, a un certopunto, stanco dei tira emolla, ho quasi sperato...".

Che la Guerra vincessela partita?

"No, diciamo che mi sa-rebbe piaciuto un ruolo

più schiettamente politi-co che non quello contin-gente dell’amministrato-re. Insomma, mi sarebbepiaciuto anche fare il ca-pogruppo. Invece è anda-ta così. E comunque nesono contento".

Contento quanto? Nelcalice prevale la soddi-sfazione o la preoccupa-zione?

"Senza ipocrisia, potreidire che ci sono due partidi soddisfazione e una dipreoccupazione".

Lei si è posto come unpresidente di continuità.Ma non potrà essere così,nel senso che le grandi ri-forme sono alle porte.

"In realtà, ne ho sem-pre avuto la percezioneassoluta. Ma nelle di-chiarazioni ho preferitoil profilo basso, perché èmeglio delineare alcunecose e puntare su quelle.E anche perché le vere ri-forme non possono com-petere all’esecutivo, maall’organo legislativo, cioèal Consiglio regionale. Co-munque, questo bienniorisulterà, inevitabilmen-te, di frontiera. Un pe-riodo rispetto al quale cisarà un “prima” e un“dopo”. Sia che si facciasia che non si faccia qual-cosa".

In che senso?"Pensiamo alla “norma

transitoria” in materia dielezioni regionali: se nonprendiamo provvedimenti,entrerà in vigore. Quin-di, o scegliamo noi, o co-munque ci sarà una scel-ta che cambia le cose".

Da come la mette, sem-brano condizioni non fa-cili, malgrado la fortemaggioranza organica.

"Conto sul senso di re-sponsabilità di tutti. Miaspetto molto dalla clas-se dirigente regionale. Enon mi riferico soltanto

ai politici".Teme più le contrappo-

sizioni di partito e di cor-rente, o quelle territoria-li?

"Credo che in realtàcontino solo le seconde.E che le prime ne sianoin qualche modo una con-seguenza: il politico habisogno del consenso, e ilconsenso lo trova sul ter-ritorio. Per cui, nell’inse-guire le battaglie locali-stiche, possono scattaremeccanismi perversi".

Come si è visto nella Sa-nità. Che è il problemanumero uno, visti i soldiche drena al bilancio re-gionale...

"I soldi ci sono, e tanti.Il problema è che una so-cietà moderna qual è la

nostra più è sana, e più -paradossalmente - sentebisogno di salute. Il Ban-gladesh ha esigenze di-verse. Quello che do-vremmo chiederci è: for-niamo salute o servizi?".

Lei che cosa risponde-rebbe?

"Che talvolta eroghia-mo servizi. Per esempio, sefacciamo proporzional-mente il doppio degli in-terventi ortopedici delLazio, probabilmente vuoldire che sollecitiamo ope-razioni non necessarie.Se prescriviamo ricettesu ricette al diabetico, in-vece di educarlo compor-tamentalmente, “con-trattiamo” con lui unostile di vita...".

Il problema della spesafarmacologica?

"La ricetta semplificala vita. Al medico, maanche all’utente, che vavia soddisfatto. Senza quelpezzo di carta si sente unpo’ defraudato. Per tor-nare al tema centrale: dalmomento che l’offerta sa-nitaria è crescente, per-ché ogni giorno si scoprequalcosa, è chiaro cheverrà il momento in cuinon si potrà garantiretutto a tutti".

Diciamo che è già ve-nuto.

"Attenzione che questanon è la posizione diTondo “l’amerikano”, comesi vuol fare credere. Tuttele Regioni, al di là dellediverse amministrazioni,si stanno confrontandocon questa realtà. Occor-re un paniere".

Veniamo agli investi-menti per lo sviluppo. Siè detto che, alle prese conl’ordinario, la Regione hatrascurato un po’ il setto-re produttivo...

"Da imprenditore, dicoche il primo dovere delsettore pubblico è di nonfrenare lo sviluppo. Nonparlo di deregulation, madi leggi chiare e snelle.Di eliminazione dei pas-saggi inutili, perhé ce nesono ancora parecchi. Poi,siccome l’imprenditore,per sua natura, tende alprofitto e non alla visio-ne generale dei problemi,fissare le compatibilitàspetta alla politica. Il pro-blema non sta nell’allo-care maggiori o minori ri-sorse, ma nel dotare il si-stema di servizi, comequelli infrastrutturali;nel promuovere la for-mazione; nel sostenerel’internazionalizzazionedelle imprese. In questadirezione, la Regione hagià mosso dei passi, purcon qualche difficoltà. Nefaremo altri, assieme".

Sempre in tema di go-verno dell ’economia, leCamere di commercio te-mono il neocentralismoregionale.

"A giorni incontreròUnioncamere, e ci con-fronteremo su questi temi.Siamo in un sistema incui ciascuno si preoccu-pa se sospetta che glisiano sottratte compe-tenze.

Ma io credo che la Re-gione debba coordinare erazionalizzare. Per dirla

chiara e netta: in un ter-ritorio che conta poco piùdi un milione di abitan-ti, servono quattro Cciaa,quattro enti fieristici?Comunque occorre che leazioni risultino coordi-nate".

Per qualcuno la verascommessa sta nella ri-forma delle autonomie.Sono inutili il decentra-mento, lo “sportello unico”eccetera, se poi gli Entilocali non hanno mezzi.

"Ho appena fatto unariunione sul compartounico. E abbozzato un per-corso che sottoporremoagli amministratori localie ai sindacati. Spero chesia un segnale di inizio".

Si è posto come presi-dente di transizione, mac’è già chi la vede comeun buon candidato per il2003. Che ne pensa?

"Sinceramente, non mipongo problema. Si im-posteranno i discorsi, poila politica ragionerà e de-ciderà. Da montanaro or-goglioso quale sono, vo-glio fare bene e lasciareun buon ricordo. Anzi, semi offrissero la garanziadi un risultato positivo incambio della rinuncia allaprossima legislatura, fir-merei subito. Anche per-ché non riesco a immagi-narmi una vita di questotipo, a lunga scadenza.Nell’azione presidenzia-le, oltre a tutto, c’è un la-vorìo di raccordo e am-mortizzazione molto su-periore a quello dell’as-sessore".

Nostra intervista esclusiva al presidente della Giunta regionale

Tondo: “Sarà un biennio di frontieracon sanità e riforme protagoniste”

Attualità

Il presidente della Giunta regionale Renzo Tondo

Foto di gruppo per la nuova Giunta regionale

di Luciano Santin

Non modificarli,abolirli. Perchérisultato di in-

dagini poco serie epoco ‘mediche ’, equindi arbitrari, opi-nabili, approssimati-vi. Tanti certificati sa-nitari, quasi tutti,sono inutili. Non percolpa dei medici, madi una burocraziacieca e incompeten-te. E’ necessario abo-lirli, dunque, dice ildottor Giorgio Feri-go nel suo libro “Ilcertificato come se-vizia”, come si è fattogià per alcuni, peresempio il libretto sa-nitario per le sagre,o quello che impone-va il prelievo per lasifilide. Ma altri ri-mangono, senza unsenso.

“Il certificato per lapatente - spiega Fe-rigo - è un ’enormesciocchezza. In ogniPaese europeo ha unapatente colui che di-mostra di saper gui-

dare, non chi ha uncertificato che lo di-chiari abile. Un’altrasciocchezza è il cer-tificato di caccia, unasorta di garanzia chenoi siamo costretti adare all’autorità cheil soggetto che lo ri-chiede non userà l’ar-ma contro i passantiper i prossimi cinqueanni, quando io nonposso garantire nean-che di me stesso finoa stasera”. “Ma in ge-

nerale - scrive Ferigo- non c’è atto dell’ita-lica vita umana chesi sottragga alla cer-tificazione sanitaria”.

E poi aggiunge: “Uncertificato che si dàa tutti è una tautolo-gia; un certificato chenon si può negare anessuno, è una presain giro”. Ci sonoanche i numeri nelbel libro del dottorFerigo. Alcuni servo-no a confermare lostridore esistente inun Paese che imponerigorosi e ingiustifi-cati limiti agli epi-lettici nell ’otteni-mento della patente,e che contempora-neamente chiude unocchio con le sueforze dell’ordine suun comportamentocriminoso come laguida in stato di eb-brezza.

Nel 1992, precisa Fe-rigo, sono stati esple-tati 10 mila controllialcoolimetrici, pari a

0,0003 controlli ognimille vetture circo-lanti. Nello stessoanno in Finlandiasono stati controlla-ti due veicoli su tre.In Italia, sulla stragenelle strade, la certi-ficazione non sembrainfluire granché. Anzi.Altri numeri lo con-fermano.

Nel Belpaese si esi-gono come minimo 7visite mediche tra i18 e i 78 anni (13 se il‘suddito’ guida il ca-mion, 26 se ha avutoda bambino un pic-colo attacco convul-sivo); in Francia eGermania, che ne pre-vedono una o nessu-na, la mortalità sullestrade non è supe-riore. Ancora nume-ri: se il patentato è uninsegnante dovrà sot-toporsi, sempre tra i18 e i 78 anni, a 35 vi-site, se ha anche lapassione per la cac-cia, a 42, se poi al po-meriggio aiuta la mo-

glie che gestisce unbar, a 94, se sfortu-natamente da bambi-no ha avuto un pic-colo attacco convul-sivo, a 109, e se percaso si appassionaalla corsa campestre,a 164.

“Tutto ciò - com-menta Ferigo - a essersani. Perché poi cisono visite e ricoveri

per la colica renale,la fibrillazione atria-le, l ’ernia discale”.“Nessuna meraviglia- prosegue - che gliitaliani non legganoProust. Passano lavita dal medico: damalati, per farsi cu-rare e - se ci riescono- guarire; da sani, perfarselo certificare”.

6 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

I l certificato sanitarioche non certifica nulladi certificabile. Il me-

dico che lo rilascia co-stretto a un esercizio dellaprognostica che si rivelaprossimo alla divinazio-ne. Storie sanitarie ita-liane di ordinaria e inu-tile burocrazia, quandoun documento diventa se-vizia. E proprio “Il certi-ficato come sevizia” è il ti-tolo di un libro che smon-ta la pretesa ‘scientifici-tà’ di certificati, autoriz-zazioni, pareri sanitari, erivela quel che c’è sotto:la pretesa della Burocra-zia statale di provvedereper imposizione alla re-golata condotta dei ‘sud-diti’. Chi lo scrive è il dot-tor Giorgio Ferigo, medi-co del lavoro e igienistadi Sanità pubblica a Tol-mezzo. Ridotto lui stessoa Funzionario della pub-blica amministrazione, ècostretto a esplicare (con-flittualmente) tutte le at-tività irrise nel libro.

Pagina dopo pagina, uncampionario di “stupi-daggini, ciribiricoccolementali, cose facili che di-ventano difficili tramitel’inutile”, raccolte nellarealtà friulana, ma nondiverse da quelle del restod’Italia, partorite a getto

continuo da Parlamento,Ministri, Consigli regio-nali. Si susseguono storieinverosimili eppure realidella madre di tutti i cer-tificati - quello di ‘Sana erobusta costituzione’ (pa-role vuote, nulla di scien-tifico, se stai solo un po’attento, non puoi non chie-derti: “che roba è?”), re-taggio del Ventennio, poisostituito, per decisionedei padri della prima Re-pubblica, da quello di ‘Ido-neità fisica all’impiego’ -e di tutti i tentativi, mal-riusciti, di semplificare,ridurre, rimediare all’ir-rimediabile.

E si continua con il ritoannuale di libretti sani-

tari che servono a niente,con la necessità di un‘senso olfattorio’ integroper l’impiego di gas tos-sici, con l’idonea inido-neità a usare armi dafuoco, con il medico che sitrasforma in meccanico edecide gli adattamenti ne-

cessari alle auto dei ‘pic-coletti’, con il bambino cheha avuto un piccolo at-tacco convulsivo e diven-ta, suo malgrado, ‘epilet-tico a vita’, con le case chesorgono in mezzo alle dis-cariche, ma dalle misureperfettamente a norma dilegge, e quindi, beffarda-mente, definite abitabili.Un crescendo irresistibi-le nel mondo, reale pur-troppo, anzi legale, delgrottesco.

Quando è scoccata lascintilla per scrivere que-sto libro? “E’ un libro natoda sentimenti - spiega ildottor Ferigo -; il primo èstato vedere la faccia sin-ceramente sbalordita dellepersone a cui elevavo con-travvenzioni imposte danorme senza senso. Il se-condo motivo è stata lavergogna: ero un medicoprevenzionista costrettoa fare il poliziotto che ap-plicava regole incongrue”.

Riunirle in un libro puògiovare a combattere latragicommedia della Bu-rocrazia di Stato nel set-tore sanitario, dove inprima fila, a prendersi in-sulti e disprezzo, non c’èil Potere, ma il medico diPubblica sanità. Può ancheservire a ricordare chequesta maniera di proce-

dere c’entra nulla con laprevenzione. “Così non sifa prevenzione - sottoli-nea Ferigo -, si fa carta.

Ma la carta non previeneincidenti o malattie, lacarta genera altra carta,inutile”. Ferigo scrive:

“Gran parte dei certifica-ti potrebbe senza dannoalcuno essere sostituitada conchiglie elicoidali,da foglie d’acero, da de-calcomanie… La certifi-cazione ripetuta negli anniè incongrua come i fogliettidei baci-perugina”. L’iro-nia è evidente, ma il me-dico tolmezzino aggiungeanche che la certificazio-ne “si configura come de-liberata sevizia”. Accan-to al sorriso generato daincredibili e comiche con-traddizioni, il messaggio èche il cittadino deve fi-nalmente convincersi allaresistenza. Qualche ri-sultato Ferigo l’ha già ot-tenuto. “E’ stato difficilecoinvolgere i colleghi - rac-conta - perché la cosa sem-bra di poca importanza eperché ha ancora enormerilevanza il principio basedei cittadini visti comesudditi. Però, negli ulti-mi tre anni, sono riuscitoa mettere in piedi un pro-getto, chiamato “Sburo”,con il quale è ora almenopossibile eliminare i pas-saggi inutili pur obbe-dendo alle leggi. Il libret-to sanitario, per esempio,oggi si riduce a una firma”.Un piccolo passo in unlungo e ostacolato cam-mino.

In un libro, il dottor Giorgio Ferigo denuncia storture e storie sanitarie di ordinaria burocrazia

Quando il certificato diventa seviziaviaggio fra troppe leggi inutili di Marco Ballico

Attualità

Carte inutili, firmesul nulla, la linguaitaliana che si in-

carta su sé stessa nei mo-duli dello Stato. “Il certi-ficato come sevizia” (164pagine, edito dalla Forum,editrice universitaria udi-nese Srl) del dottor Gior-gio Ferigo, medico del la-voro e igienista di Sanitàpubblica a Tolmezzo, offreun’immagine della sani-tà nell’Italia del secoloscorso e in quella, non trop-po diversa, di questi primianni 2000. Medici che, nelrilasciare certificati inef-ficaci e privi di significa-to, diventano strumento

di una burocrazia folle,che tratta i cittadini come‘sudditi’, che impone diaddentrarsi in una selvadi regolette senza senso e,soprattutto, senza alcunvalore sanitario. A sof-frirne, la prevenzione, chetutti invocano e che, inve-ce, non è mai nata. Il dot-tor Ferigo, opponendosialle stupidaggini di leggee irridendole in pagine atratti irresistibili, per rea-lismo e amara ironia, con-fida che questo libro su-sciti molte domande emolte vigorose resistenzenei cittadini che lo leg-geranno.

Stampato da Forumeditrice dell’ateneo

La quasi totalità dei certificati sanitari è assolutamente inutile e va abolita

“Ero stufodi applicarenormesenza senso”

Il dott. Giorgio Ferigo

8 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

“Se non ci fossestata la volon-tà di ripartire

non sarei qui. Mio padreaveva costruito la sua at-tività anche con i debiti.Dopo il terremoto erava-mo pieni di debiti, senzacapannone, senza piùniente. Sono stati annimolto duri”. È racchiusatutta qui, in questa frase,la forza di una donna chesa cosa significa non per-dersi d’animo, ricostrui-re dal nulla un’azienda,portare avanti un’attivi-tà con dedizione e sacri-ficio. Franca Cignini oggigestisce, aiutata dal ma-rito e dal figlio, un’atti-vità in continuo sviluppo

che esporta i propri pro-dotti in tutto il mondo.Dopo il tragico evento delterremoto che aveva por-tato nell’azienda la di-struzione completa e laperdita del titolare, c’era

già la volontà di una ri-nascita. “Quello che avevafatto mio padre non esi-steva più - spiega la si-gnora Franca -. Avevo cer-

cato altri lavori, ma nonmi piaceva l’idea di esse-re alle dipendenze di terzi.Ho dovuto ricominciareda zero, ma volevo esse-re indipendente”.

In seguito al sisma del1976 si ferma tutto il mer-cato legato alla produ-zione per le scuole. In at-tesa della ricostruzione,la ditta rimane bloccataper un anno e mezzo, pe-riodo sufficiente per per-dere il mercato di cinqueanni. “Quando abbiamoripreso a lavorare dopo ilterremoto - spiega Silva-no Perini, marito e socio diFranca -, ci siamo orientativerso gli autobus e le cor-riere. Per circa sei anniabbiamo prodotto i ma-niglioni interni, le fian-cate, gli sportelli. Dopo èvenuta la crisi degli au-tobus e così siamo ripar-titi nelle fiere con i cata-loghi degli articoli per lescuole”. Prima la provin-cia, poi il Triveneto e in-fine tutta l’alta Italia (To-rino, Milano, Vicenza,Trento). Così la CigniniArredamenti ha conqui-stato un posto di rilievonel mercato degli arrediper scuole e comunità. At-

traverso una partecipa-zione diretta, senza in-termediazioni a fiere in-ternazionali, è riuscita aoccupare il mercato di nu-merosi Paesi stranieri tracui Germania, Francia,Svizzera, Danimarca, Is-landa, Africa ed Est eu-ropeo.

Il 70% della produzio-ne è, infatti, destinato almercato estero. “Dispo-nendo anche di macchineper lavorare la lamiera -continua Silvano Perini -, abbiamo pensato di com-pletare la fornitura perle scuole con gli armadi,anche se questo articolosi trova più facilmente sulmercato”. Il passo versola specializzazione è statobreve. Per la Francia sonostati realizzati armadispeciali per pompieri, tipostipetti, con dimensioniadatte per caschi, stivalie il resto dell’attrezzatu-ra. Sono invece partiti peruna scuola svizzera, loscorso anno, banchi chesi alzano e si abbassanocon una manovella par-ticolare.

“Le normative sonotante e diversificate - spie-ga il figlio Edi Perini -.Tutti gli articoli per lascuola devono essere cer-tificati e i test di qualitàcostano. Questo discorsova adattato per l’estero,perché dobbiamo seguirele normative che varianoda Stato a Stato in attesadi una normativa euro-pea unica”. Curiosamen-te anche all’interno del-l’Italia ci sono differenze.Per esempio, le scuole diBolzano e Trento scelgo-no banchi e sedie su mi-sura, regolabili, molto si-

mili a quelli del mercatotedesco. In realtà è pro-prio dall’Austria che ven-gono le richieste più adat-te alle esigenze dei bam-bini: il banco, la sedia eperfino lo schienale de-vono essere regolabili. Ma,una volta fatta la spesa,banchi e sedie si possonospostare in tutte le classi,evitando di ordinare mi-sure diverse per bambi-ni più alti o più piccoli.In Francia, invece, siusano banchi regolabili esedie di diverse misure,più comode da spostareda una classe all’altra.Edi Perini ha personal-mente studiato il model-lo innovativo di un bancomolto stabile, con tre scat-ti in altezza, dove il pianodi lavoro riprende le lineedi quelli di una volta, in-clinati e ribaltabili. Sfrut-tando lo spazio tra il pianodi scrittura e il sotto-ri-piano per i libri, si può fa-cilmente inserire la sedia,pensata per essere ap-poggiata direttamente traun piano e l’altro. In que-sto modo si evita lo sfor-zo di capovolgere sul ta-volo le sedie per consentirela pulizia dei pavimenti.Inoltre, questi tavoli re-golabili sono adatti ancheai ragazzi portatori di han-dicap, perché agevolanoil superamento delle dif-ficoltà motorie.

La titolare e i suoi fa-miliari non conosconoorari, sabati, domeniche,ferie. Anzi, proprio quan-do si avvicina il periododelle ferie il lavoro au-menta. Franca Cignini sialza alle cinque e mezzodi mattina e lavora perquindici ore ogni giorno.

Sorge spontaneo chiederle“Chi glielo fa fare?”. Fran-ca Cignini tace e sorride.Conosciamo la risposta:spirito di sacrificio e forzadi volontà.

Il sisma distrusse l'azienda e provocò la morte del titolare

Arredamenti Cignini, la vogliadi rinascere dopo il terremotodi Francesca Pelessoni

PMI al microscopio

La Arredamenti Ci-gnini Snc ha sede invia Divisione Julia

31 a Magnano in Riviera.Produce sedie, banchi, ar-madi in metallo e in legnoper scuole, mense azien-dali, comunità e uffici. L’at-tività ha una lunghissimatradizione familiare cheprende avvio agli inizi del‘900 per volontà del nonnodell’attuale titolare cui sub-entrano in seguito i tre figli.Negli anni ‘47-’48 comin-cia la produzione di mobi-li e i tre fratelli lavoranoassieme fino al ’63, quandoil padre di Franca Cigni-ni decide di proseguire l’at-tività da solo. Il terremotodel 1976 distrugge com-pletamente l’azienda e lafamiglia subisce la graveperdita del titolare. La figliaFranca, all’epoca trenten-ne, decide di riavviare l’a-zienda in società con lamadre Olga. Dal 1984 alposto della madre Olga èsubentrato il marito Sil-vano Perini, affiancato nel’91 anche dal figlio Edi. LaArredamenti Cignini oc-cupa 14 dipendenti. La con-tinua crescita del mercatoha permesso recentementel’acquisizione di un nuovocapannone che andrà adampliare l’attuale produ-zione, sviluppando conse-guentemente l’occupazio-ne.

Profilo d’impresa

Èstata ribattezzata “lascuola più bella d’I-talia”. È la scuola

media statale “G. Robecchi”di Vigevano, è stata inau-gurata nel settembre del1994 e tutti gli arredi delleaule provengono da Ma-gnano in Riviera. Una strut-tura dove modernità, ade-guatezza e completezza sifondono in un progetto con-cepito per offrire ai ragazziil miglior ambiente possi-bile in cui studiare e cre-scere. Un complesso co-struito su diversi livelli,dove tutti gli spazi conver-gono e si ricompongono nel-l’unità della corte internacoperta. Un “percorso diluce” che passa dalla pe-nombra dell’atrio, illumi-nato dall’alto, ai cupolinidei corridoi, al lucernariodell’auditorium inserito neltetto di legno. La scelta stes-sa dei colori per gli arredie gli interni riflette un pro-getto organico, in cui l’a-rancione e il verde, il rossoe il blu ritornano nella cor-nice delle porte, nei banchi,nelle sedie, nelle cattedre.

Comodi e funzionali, ibanchi prodotti dalla dittaCignini sono realizzati conl’aggiunta di un pratico ap-

poggio per gli zaini: ogni ra-gazzo può tenere a portatadi mano i libri senza fati-ca.

Il bianco è il colore do-minante dell’esterno, mal’interno della scuola offreil blu planetario come ele-mento unificante di spazie percorsi, mentre il giallocromo identifica le aree dellabiblioteca e della sala pro-fessori, restituendo alla scuo-la un carattere fresco e vi-vace in sintonia con il mondodei ragazzi. Al piano terra

trovano collocazione la bi-blioteca e la mensa, posteintorno alla corte copertada un lucernario di ferro evetro, affacciandosi all’e-sterno direttamente sui cor-tili. Qui, tutto l’arredamentosegue lo spirito della strut-tura architettonica: gran-di tavoli e sedie fisse uni-scono la praticità alla pu-rezza delle linee, associandoalla bellezza estetica la ne-cessaria funzionalità. Na-turalmente, tutto “madein Friuli”.

La scuola più bella d’Italiaha arredi di Magnano in Riviera

“Il 70% della produzioneè oggiesportato”

9 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Due prodotti "simbo-lo" presenti come ar-chetipi nell'imma-

ginario collettivo, quali lafarina e il vino, per rac-contare la storia di un'a-zienda vitivinicola relati-vamente giovane - è natainfatti nel '57 - e che si fre-gia di un logo portafortu-na ricco di suggestione,quale un pavone stilizza-to. E' l'azienda Gigante diCorno di Rosazzo, adagia-ta su una collina in locali-tà Noax, dominata dallaRocca Bernarda, e che ac-coglie, appunto, il visita-tore con le sinuose ruotedei pavoni che, alla stre-gua di altri volatili, gira-no liberi per l'aia. Un'im-magine bucolica per l'a-zienda fondata dal nonnoFerruccio, mugnaio per qua-rant'anni a Vencò, ma cheappunto nel '57 scelse dicambiare strada e di in-traprendere una nuova av-ventura assieme ai figli Ar-turo, Silvano e Luciano. Co-minciò, appunto, con unTocai friulano già apprez-zato all'epoca e prodotto inun vigneto tuttora esistente.

Fu nonno Ferruccio a ini-ziare il cammino, mentreora a tirare le fila dell'a-zienda, sempre tassativa-mente a conduzione fami-liare, sono i cugini Adria-no e Ariedo, che è enotec-nico. Mentre, la bella Giu-liana, futura signora Gi-gante (tra un po' sposeràAdriano) con un passatodecennale nello studio diun commercialista ma fol-gorata, grazie al fidanza-to, dal "pianeta vino", si oc-cupa dell'ufficio e delle pub-bliche relazioni. Ma va dettoche Giuliana approfondi-sce pure la sua passioneseguendo degustazioni,sotto la guida di Giulio Co-lomba di Slow Food Friu-li. Ma torniamo alla storiadell'azienda, con le paroledi Adriano Gigante: "Miononno fondò l'azienda, un'a-zienda familiare: mia madreGemma, originaria di Rut-tars di Dolegna del Collio,mio padre Arturo e i miei zii

hanno sempre collaboratoanche se il "nocciolo" è miopadre". E i risultati si ve-dono: basta dare un'occhiataai premi vinti dai Gigan-te. Con il Gambero rosso,quattro vini nella Guidad'Italia 2000 hanno duebicchieri: Pinot grigio, Sau-

vignon, Tocai friulano eTocai friulano storico (tutticlasse '99). Ma si ricorda-no anche un Sauvignon pre-miato al Vinitaly ('94) e allaFiera regionale di vini diButtrio ('94).

E poi la medaglia d'oroper il Picolit alla recenteFiera dei vini di Corno diRosazzo, manifestazioneche premiò pure un Tocai.Premi, ma anche presen-ze prestigiose per i vini Gi-gante. Oltre ai citati Buttrioe Vinitaly, si rammentanonel 2000 Superwhites aNew York e a Roma, non-ché le fiere di Londra e diDusseldorf. Un anno cheha visto un carnet vera-mente fitto di presenze peri Gigante: infatti, va cita-ta anche la menzione al 1ºconcorso vini da pesce diAncona. I vini Gigante men-zionati sono stati Pinot gri-gio, Tocai e Sauvignon."Quello di Ancona - affer-ma Adriano - è un concor-so che dichiara se i vinisono adatti o meno all'ab-binamento con il pesce. Epenso che il discorso di ac-compagnare il concetto dipesce al vino potrebbe es-sere un importante lancioper i vini bianchi friulani".

E, a questo punto, par-liamo anche di program-mi, sempre con Adriano chericorda pure il passato: "Giàmio padre, 25 anni fa, fecegli impianti con un certo

criterio. E, poi, c'è il vignetosettantenne, quello di Tocaitrovato da mio nonno. Miopadre fece il primo anno14 ettolitri di vino e la gentedisse che era eccezionalegià allora. Qui abbiamo tro-vato quel vigneto e poi siè andati avanti a condu-zione mista fino a rinun-ciare alla stalla quindicianni fa. Ora dovremo cam-biare certi vigneti e da 12vorremo arrivare a 15 et-tari in cinque anni. Già nel'91 dovevamo costruire lacantina nuova, ma qui nonera possibile perché la zonaera tutelata come parco.Nel frattempo, abbiamo si-stemato la parte tecnolo-gica, attrezzandoci con gliimpianti frigo".

Ecco, dunque, la filoso-fia dell'azienda: "Pensia-mo - spiega Adriano

Gigante - che la cantinadebba essere versatile. Latecnologia deve servire aestrapolare il più possibileda ciò che ci dà la natura.Ci sono uve eccezionali, maè difficile tirarne fuori tuttele caratteristiche. Occorreestrarle nel modo più na-turale possibile, ma anchemantenerle nel tempo. Oggi,invece, è possibile estrar-re tutto e mantenerlo, maquesto si raggiunge solocon grande tecnologia e in-vestimenti in cantina". Gi-gante aggiunge: "Già la-voriamo in una stanza diappassimento per Verduz-zo, Picolit e Schioppettino,e parzialmente per il Re-fosco. Per l'esattezza, dal'94 è il Picolit in appassi-mento; dal 2000 un po' diVerduzzo e da qualche annolo Schioppettino, mentredalla prossima vendemmiasi sottoporrà anche unaparte di Refosco per darea quel vino rotondità e pie-nezza".

Infine, parlando ancoradi qualità. "Penso che que-sta sia una grande zonaper i vini. Stiamo lavoran-do per migliorare i rossi,per portarli ai livelli deibianchi. Negli ultimi diecianni la qualità dei bianchi

è sempre stata alta, co-stante. Adesso si è note-volmente elevata la tecno-logia, che migliora la strut-tura e la longevità, man-tenendo pure alte le ca-ratteristiche di tipicità: fac-ciamo quattro bianchi di-versi".Vini pure con un bel-l'abito. "A partire dall'im-bottigliamento '99, nell'a-gosto 2000, sono state uti-lizzate la nuove etichette.Utilizziamo la bottiglia bor-dolese europea e quelladecò con etichetta trattada un "Giudizio universa-le", studiata dal grafico

Francescon di Conegliano.Due le linee: una pulita le-gata a un vino curato e unapiù "difficile" impiegatasolo per le selezioni, ap-punto, con l'etichetta chesi rifà alla scena biblica.Come quella che vestiràl'uvaggio "Giudizio”".

Adriano Gigante illustrala conformazione dell'a-zienda: "Otto ettari di vi-gneto sono disposti a ferrodi cavallo attorno all'a-zienda, e quattro nell'arcodi due chilometri. Mio cu-gino Ariedo e io contiamoanche sulla collaborazio-

ne, sotto l'aspetto analiti-co e di consulente, di Val-dino Dijust. Ora cerchia-mo un consulente enologi-co legato ai rossi: voglia-mo, appunto, portali al li-vello dei bianchi". Infine,qualche nota sul lavoro incampagna: "Diradiamo loSchioppettino, ma ad ago-sto accorciamo pure il Re-fosco e facciamo il dirada-mento dei grappoli su Mer-lot e Cabernet franc. Nel2000 abbiamo cominciatoa diradare anche il Sauvi-gnon".

Un'azienda familiare, con i cugini Adriano e Ariedo in prima fila

A Corno di Rosazzo Gigantefa vini di grande qualitàdi Mariarosa Rigotti

PMI al microscopio

Dodici ettari di vi-gneto - con im-pianti per il 60%

a cappuccina e per il40 a Guyot - sui venti

totali (che compren-dono anche bosco)sono la struttura del-l'azienda Gigante, cheproduce vini pluri-premiati in molte pre-stigiose rassegne. Efregiati anche con duebicchieri da un guida"cult" come quella delGambero rosso, anchese c'è da dire che qual-che vino Gigante hasfiorato i tre bicchie-ri (e ci riferiamo alSauvignon 2000 e alTocai '97). Dalla can-tina Gigante, perquanto riguarda ibianchi, escono Tocaifriulano, Sauvignon,Pinot grigio, Char-donnay, Verduzzo e Pi-colit. I rossi invecesono Merlot, Refosco,Cabernet e Schiop-pettino.

Quest'ultimo, fioreall'occhiello della ca-tegoria, rappresentaun po' una sfida per i

Gigante. Come spie-ga, infatti, Adriano,"anche se è un vino dif-ficilissimo, con dira-damenti e accorcia-tura dei grappoli, ri-usciamo a ottenere unprodotto di livello, econ il 30% delle uvepassite arriviamoquasi ai 14 gradi na-turali".

Inoltre, c'è un uvag-gio di prossima usci-ta sul mercato: è "Giu-dizio" (Refosco al 50%,Schioppettino e Mer-lot entrambi al 25%)che prende il nomedalla illustrazione d'e-poca riportata in eti-chetta. Ancora in af-finamento, sarà dispo-nibile da dicembre.

Passando al mercato,sul quale arriva un70% del prodotto inbottiglia. "Siamo a 60mila bottiglie, contia-mo di arrivare a 100mila", spiega AdrianoGigante. Il mercato èal 55% friulano. Si trat-ta di ristoranti, qualiBlasut e Nando, e di-verse enoteche, tra lequali il Cappello diUdine, La Colomba diCodropio, il CantiniereRomano di Cividale el'Osteria vecchia diManiago. Inoltre, unaparte dei vini è ven-duta direttamente inazienda, a privati.Mentre, passando almercato estero, la Gi-gante ha clienti inSvizzera, in Germaniae in Austria.

Un nuovo mercato,che è poi il più lonta-no, è quello della Fin-landia dove sonomolto apprezzati iTocai e Sauvignon.Quindi a breve leesportazioni sarannorivolte anche agli StatiUniti.

Dodici ettari di vignetidominati da Rocca Bernarda

“L’aziendafondata dal nonnomugnaioFerruccio”

“A brevearrivaGiudiziouvaggiodi rossi”

10 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

La Nord Verniciatura, ultima nata del gruppo

La Nord Group di Reana il multiservizio nella lamieradi Elisabetta Pozzetto

PMI al microscopio

“Potessi, miespanderei an-cora. Di spazio

qui non ce n’è mai abba-stanza”.

Alessandro Bovolini,49 anni, guarda dall’uf-

ficio i campi vuoti accantoal suo capannone nellazona industriale di Reanadel Rojale. In diciasset-te anni di lavoro, giornodopo giorno, la sua atti-vità si è espansa fino a

diventare un vero e pro-prio gruppo, uno dei piùcompleti multiservizi interritorio friulano nel set-tore della lavorazionedella lamiera e della car-penteria metallica, ingrado di offrire presta-zioni chiavi in mano adaziende di piccole e gros-se dimensioni. Era giàuna ragazzo di inventi-va quando iniziò a lavo-rare per la Iaree-Fonde-

rie Corbellini, a Udine,sotto l’occhio di quell’in-gegnere così abile da es-sere ricordato come unvero e proprio inventore.

La fonderia Corbellinifu una vera “fucina” pergiovani volonterosi. Cosìfu anche per il gemone-se Bovolini, che da subi-to pensò a una attivitàin proprio, dove metterein pratica quanto impa-rato e la capacità di ri-solvere problemi, di stu-diare nuove soluzioni. Co-

minciò agli inizi degliAnni 80: oggi la NordGroup aggrega cinqueaziende per un totale di60 dipendenti, tutte “fi-glie” della Bovolini A.,che offrono conto terziservizi di taglio metalli,punzonatura e piegatu-ra della lamiera, lavora-zione macchine utensili,carpenteria leggera, pro-

duzione di macchine e at-trezzature e ora, graziea un sistema d ’avan-guardia, anche di verni-ciatura dei metalli.

“Quella della vernicia-tura è la nostra ultimagrande scommessa - spie-ga Bovolini -, nata percompletare la gamma deiservizi e avere così la pos-sibilità di offrire al clien-te il prodotto finito”. Eccoche così nasce, dal “grap-polo” di aziende del grup-po Bovolini, anche la NordVerniciatura.

L’idea che l’unione fac-cia la forza, Bovolini, delresto, l’ha sempre avutain mente. “I costi e i tempidi attesa che un’aziendasi trova ad affrontare seprima deve andare da uncarpentiere, poi da chipunzona il pezzo, poi daun verniciatore, sono evi-dentemente molto piùalti. Qui da noi il ciclo èil più possibile completo.Abbiamo fatto sistema eora siamo in grado di of-frire un servizio più ce-lere”.

E qui in Friuli - dovespesso “il fare sistema” èancora una mentalità im-prenditoriale dura ad at-tecchire - il successo dellaNord Group assume an-cora più interesse.

Dal punto di vista am-ministrativo, invece, la“regia” del gruppo è sottola direzione di un’unicaazienda, la Nord GroupServizi. “In questo modo- spiega l’amministrato-re delegato, Andrea Mon-tich - riusciamo a dareunità a questa strutturaimprenditoriale che, man-tenendo la sua specifici-tà nelle varie aziende delgruppo, ha però una ge-stione omogenea dalpunto di vista ammini-

strativo, fiscale e finan-ziario”.

Così, continuando a la-vorare sodo, la NordGroup pensa già a nuoveimprese da “agganciare”per raggiungere e soddi-sfare al massimo il mer-cato. Espansione, insom-ma, è la parola d’ordinedi questa dinamica azien-da friulana.

Nord Group aReana del Rojale:tutto inizia nell’84.

La “Bovolini A. Snc”, conancora pochi dipendenti,realizza lavori di pres-sopiegatura e carpen-teria. Poi, le aziende sisviluppano fino a giun-gere a occupare oggi unasuperficie coperta di16.000 mq.

Nasce la Nord Laser:la prima è la Nord Laserche applica l’alta tec-nologia laser per il ta-glio della lamiera. “In 8anni abbiamo acquista-to - spiega l’ammini-stratore unico RobertoNo-nino - quattro mac-chine laser per il tagliodi materiali ferrosi finoa uno spessore di 20 mm,di leghe e acciai inossi-dabili fino 15 millimetrie materie plastiche conun campo massimo dilavoro di 6 metri per 2.Una delle macchine laserrealizza incisioni di varieforme e disegni su qual-siasi metallo o materia-le”. E, infatti, fu propriola Nord Laser a realiz-

zare tempo fa i partico-lari delle figure perconto della Walt Disneyper il cantiere di Euro-Disney.

Nord Press: poi, fu lavolta della Nord Press,che, sotto la direzionedi Gianni Zucchiatti, co-stituisce un nuovo polodi servizi: 20 addetti eun parco macchine conuna cesoia in grado dilavorare su dimensionidi 4 metri per 5 milli-metri di spessore, trepunzonatrici in gradodi lavorare fino a 8 mil-limetri di spessore, 4presse piegatrici conlunghezza massima di 6metri per un massimodi 15 millimetri di spes-sore.

Nord Meccanica: poiè la volta della trasfor-mazione della BovoliniSnc in Nord Meccanicasrl, specializzata in ca-renature e protezioniantinfortunistiche permacchine utensili di pic-cole e grandi dimensio-ni, costruzione di mac-chine e lavorazioni mec-

caniche su macchineutensili e lavorazioni suacciai inossidabili. Il suoparco macchine è costi-tuito da due torni paral-leli visualizzati, un tor-nio Cnc (a controllo nu-merico ), due frese Cnc,una fresa Alesa Cnc, 20

saldatrici Mig e 5 Tig.Nord Sider: successi-

vamente viene costitui-ta la Nord Sider, azien-da specializzata nellacommercializzazionedella lamiera, dotata diun fornitissimo magaz-zino con ampia scelta diprodotti e formati com-merciali. Nord Verni-ciatura: ma la vera no-vità è oggi la costitu-zione della Nord Verni-ciatura, che, con due im-pianti di verniciatura

all’avanguardia, può van-tare di fornire uno deipochi servizi conto terzidel genere in regione.“L’impianto “A” - spiegal’amministratore unicodella Nord Verniciatu-ra, Luciano Saccani - ècompletamente auto-matico, con pretratta-mento di fosfograssag-gio a due stadi, doppiolavaggio più risciacquofinale con acqua demi-neralizzata. E’ dotato dicabina per l’applicazio-ne di polveri termoin-durenti automatica eforno di cottura”. Gli in-gombri massimi dei pro-dotti verniciabili in que-sto impianto sono: lun-ghezza 4.000 mm, lar-ghezza 1.000 mm, altez-za 2.000 mm, peso mas-simo 100 kg per bilan-cella. “Esiste anche unaltro impianto, il “B” -aggiunge Saccani -, chepermette la verniciatu-ra di particolari com-plessi (lunghezza 6.000mm; larghezza 2.400 mm;altezza 2.200 mm; pesomassimo 3.000 kg)”.

Cinque aziende per dare ai clientiprodotte e servizi chiavi in mano Il gruppo è formato da

Nord Laser, Nord Press,Nord Meccanica, Nord

Sider e ora Nord Verni-ciatura. Il fatturato supe-ra i 20 miliardi, il 20%grazie a commesse conaziende estere, soprattut-to della Germania e dellavicina Austria. E’ infattiun settore che nel gruppoè in espansione: dall’an-no scorso è attivo un uffi-cio estero che si occupa didialogare con partner fuoridel Friuli e dell’Italia. Gliaffari, dunque, procedo-no. L’ultimo fatturato haregistrato un aumento del+20%. Ma il gruppo Bo-volini mira ovviamente adaumentare i volumi, svi-luppando commesse piùimpegnative. Parallela-mente all’espansione, ilgruppo sta compiendo unnotevole sforzo per otte-nere la certificazione Iso9000: 2000 vision per darela garanzia della qualitàdel servizio e del prodot-to finale, per migliorarela gestione del lavoro el’informatizzazione del-l’azienda. L’obiettivo è quel-lo di gestire l’intero pro-cesso di lavorazione conmaggiore razionalizza-zione in modo da metteretutto in cadenza, ottimiz-zando i tempi.

Profilo d’impresa

“La fonderiaCorbellinifucina digrandi talenti”

“La Nord Laserha lavoratoanche perEuroDisney”

11 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

PMI al microscopio

Dire abbigliamentoin Carnia significaparlare di Da

Pozzo. Difficile far cam-biare idea, dopo 80 anni,al carnico che identificaancora l’acquisto del “ve-

stito buono” con il nego-zio del centro di Tolmez-zo. Negli Anni Venti, ap-pena sorta, l'azienda eraorientata nel commerciodei tessuti, delle tende,tendaggi e dell’abbiglia-

mento. Pietro Da Pozzo,uno dei tre fondatori, pocoprima della seconda guer-ra mondiale, rileva lequote societarie dai sociDante Linussio e OtelloCandoni e gestisce, in

Piazza XX Settembre, ilnegozio con i figli Elio eLeo, sino al 1962, quan-do i due figli si dividono.Elio punta sull’abbiglia-mento mentre Leo sui tes-suti e sull’arredo di casa.Anche oggi, che la modarichiede capi d’abbiglia-mento più casual, dovespopolano i jeans e la con-correnza si fa agguerri-

ta, uno sguardo alle ve-trine di via Renato DelDin è d’obbligo.

L’attività dell ’Abbi-gliamento Da Pozzo è sem-pre stata improntata sullaqualità dei prodotti e atutt’oggi molte delle mag-giori griffe nel campo dellamoda, come Cavalli, Ver-sace e Armani, si posso-no trovare nell’ampio ne-gozio di Giovanni DaPozzo, più volte ristrut-turato e aggiornato. Si-tuato nel centro del ca-poluogo carnico, con i suoioltre 400 metri quadri dispazi di vendita, il nego-zio dà la possibilità allaclientela di visionare eprovare i capi d’abbiglia-

mento con grande confort.Un servizio efficiente eprofessionale di sartoriaè a disposizione per even-tuali modifiche dei capianche successive neltempo. Da Pozzo cura conparticolare attenzione l'ar-redo utilizzando motoci-clette e biciclette antichee oggetti da collezione.

Il negozio ha tre reparti:uomo, donna e jeanseria,a loro volta suddivisi se-condo le griffe, con cornerper settore di marca. Riccal'offerta di accessori. Ul-timo nato il reparto Ar-mani Jeans, recentemen-te ristrutturato secondole indicazioni minimali-ste del settore casual, inforte crescita di mercato.L’esposizione esterna èmolto ampia, affidata asette spaziose vetrine chedanno anche al passantela possibilità di avereun’immagine completadel vasto assortimento in-terno. L’AbbigliamentoDa Pozzo, negli anni, si èspecializzato in marchiaustriaci, in particolarenei Loden, e dalla GranBretagna per quanto ri-guarda gli accessori d’ab-bigliamento maschile. Sial’amministrazione sia lagestione acquisti sono cu-rati dal titolare Giovan-ni, mentre le vendite sonoseguite direttamente dalpersonale, coordinato daEugenia Zamolo che col-labora fin dal 1967.

L’azienda da sempre in-veste sulla crescita pro-fessionale dei collabora-tori, che spesso frequen-tano corsi di formazionenella commercializzazio-ne, della comunicazione,del marketing, del visualmerchandising e della ve-trinistica. La formazioneè ritenuta dall’aziendauno degli elementi vin-centi per competere conla grande distribuzioneorganizzata. La notorie-tà acquisita dalla fami-glia Da Pozzo nel com-

mercio nel corso di que-sti 80 anni di attività hafatto conoscere il negozioben al di fuori dei confi-ni della Carnia: la clien-

tela proviene, infatti,anche dal capoluogo udi-nese e dalle zone limitrofe.Significativa l'attenzioneanche dei turisti.

Tra i fondatori anche un discendente di Jacopo Linussio

Abbigliamento Da Pozzoda 80 anni è la moda in Carniadi Gino Grillo

L ’azienda è natanel 1920 per operadi Pietro Da

Pozzo, Otello Candonie Dante Linussio, di-scendente quest’ulti-mo di tal Jacopo Li-nussio che nel '700 resecelebri i tessuti dellaCarnia in Europa. Nel1962, l’azienda fu di-visa fra i due figli diPietro.

Elio abbandonò i tes-suti a favore del fra-tello Leo, per dedicarsiall’abbigliamento. Oral ’Abbigliamento DaPozzo è diretto, per laterza generazione con-secutiva, da GiovanniDa Pozzo che ne hapreso le redini appe-na ventitreenne, fre-sco di laurea in eco-nomia e commercio.Oltre a Giovanni, l’a-zienda impiega quat-tro dipendenti.

Abbigliamento DaPozzo di Giovanni DaPozzo ha sede in viaRenato Del Din, 9 aTolmezzo, una via cen-trale della capitaledella Carnia, facil-mente individuabile.

Profilo d’impresa

La continua evoluzio-ne del mondo dellamoda, specialmente

in campo femminile, com-porta un quotidiano ag-giornamento per seguirele tendenze del mercato.L’Abbigliamento Da Pozzosegue una politica di con-tinua ricerca di aziende chetendano a posizionarsi sulmercato della moda in qua-lità di leader sia per im-magine sia per la qualitàdei prodotti. In relazioneai vari indirizzi del consu-matore, l’AbbigliamentoDa Pozzo persegue con at-tenzione la ricerca di pro-dotti legati allo sport weare a un modo di vestire piùinformale, pur nel rispet-to di un concetto di garan-zia di qualità. Le tenden-ze per le prossime stagio-ni indicano un vestire con-fortevole con una riconfer-ma di tessuti come ilDenim.

Questo filone, legato almondo sportivo, rappre-senterà, nel breve futuro,

un elemento di grande in-teresse commerciale, senzatrascurare la ricercatezzanei tessuti e nei colori ditutto il mondo. L’Abbi-gliamento Da Pozzo Elioripone una grande atten-zione, nell’ambito degli ac-quisti per la prossima sta-gione autunnale e inver-

nale, ai capi e ai filati piùpregiati, come il Cashmereo altre lane preziose, cer-cando di offrire il migliorrapporto possibile prezzo-qualità; le proposte per ilprossimo autunno sonomolto interessati e saran-no dirette verso l’utilizzodella pelle e della pellicce-

ria abbinata anche ai capiin tessuto. In collaborazio-ne con altri colleghi di Tol-mezzo, Da Pozzo organiz-za anche presentazioni dimoda che suscitano sem-pre grande interesse e cherappresentano un momentodi contatto fra il commercioe il consumatore.

L'azienda è alla costante ricerca di nuove proposte

La moda, mondo in evoluzione

“Dai jeansalle griffed'altamoda”

“La formazionedel personaledeve esserepermanente”

Giovanni Da Pozzo con alcune sue collaboratrici

12 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

PMI al microscopio

Quando l’esperien-za va a braccettocon la ricerca della

qualità, non spaventanonemmeno i ritmi verti-ginosi del cambiamentodovuto al costante sus-seguirsi dell’innovazio-ne tecnologica. Di frontea un mercato sempre piùcompetitivo, il segreto è

stringere i denti e af-frontare le sfide del fu-turo. Lo sanno bene alla“Molinaro Mirco”, l ’a-zienda di Cimano, a duepassi dal lago del Corni-no, in comune di San Da-niele, che ha sempre fattodel rinnovamento la fi-losofia aziendale.

Nata 37 anni fa dal

nulla - o, meglio, dallaferma volontà del suo fon-datore che le ha dato ilnome e che ancora oggine tiene salde le redini,anche se coadiuvato dallefiglie -, l’azienda è pron-ta a spiccare il volo: entroil 2002 nascerà il nuovopolo di produzione a Poz-zuolo che garantirà unsalto di qualità in ter-mini di tempi e di quali-tà di produzione. Per ca-pire in che cosa si diffe-renzia il nuovo impian-to bastano due esempi:per cambiare uno stampoci vorrà un quarto d’ora,invece che 4 ore come at-tualmente avviene, e sa-ranno sufficienti 2-3 per-sone, invece di 5, per com-pletare l’intero processolavorativo. Saranno co-struiti un capannone chesi estenderà su 100 metrilineari per 20 di larghezzae un impianto che utiliz-zerà la nuova tecnologiatedesca.

L’intera operazione co-sterà 6-7 miliardi e lavera novità consisterànella rete commerciale,in quanto si aprirannospazi più ampi per le ven-dite. L’idea di puntare sutecnologie altamente fun-zionali nasce sia dall’e-sigenza di garantire mag-giore qualità sia dallamancanza di manodope-ra, punto dolente del set-

tore edilizio. “Dopo 37anni di attività - sottoli-nea Daniela Molinaro,una delle figlie del tito-lare -, significa rimetterein gioco una vita interadi lavoro, anche perchénon abbiamo potuto usu-fruire di alcun tipo di con-tributo, mentre hannopesato i ritardi dell’av-vio dei lavori, dovuti alletormentate vicissitudinidella variante 30 delpiano regolatore che hadovuto attendere quasi3 anni prima di essereapprovato dall’ammini-strazione comunale diPozzuolo”.

Ma come è stato possi-bile fare questo salto diqualità da un’azienda chenon supera i 10 dipen-denti? Nel 2000 la dittaha raggiunto la certifi-cazione di sistema di qua-lità Iso 9002-94 da partedell’autorevole ente dicontrollo internazionaleMoody International Cer-tification. “È stato unpasso importantissimo -dichiara Molinaro -, checi permetterà di soddi-sfare al meglio le esigenzedella clientela. La cosastraordinaria è che ab-biamo raggiunto questotraguardo senza trasfor-mare in maniera radica-le l ’azienda, come ciaspettavamo all’inizio. Imacchinari sono gli stes-si: a cambiare sono statiil metodo e l’organizza-zione del lavoro che cihanno fatto scoprire comela qualità rappresenti unvantaggio anche sotto ilprofilo economico”. E pro-prio per la qualità l ’a-zienda è stata premiatarecentemente dalla Ca-mera di commercio diUdine in occasione dellaquarantottesima pre-miazione del lavoro e delprogresso economico.Dopo il trasferimentodella produzione a Poz-zuolo, a San Daniele re-sterà la “Molinaro ven-dite”. “L’impianto at-tualmente utilizzato - evi-denzia Molinaro - ha sol-tanto 6 anni di vita ep-pure è già obsoleto acausa della velocità concui le tecnologie aggior-nano i metodi di produ-zione. È un impianto sta-tico, che non permette dimodificare impasti e ri-cette del calcestruzzo”.

Per la “Molinaro Mirco”,in realtà, i cambiamentinon sono una novità. Lastoria dell’azienda, in-fatti, è fin dalla nascitaun susseguirsi di inno-vazioni e di adattamen-ti alle richieste del mer-cato. Nel 1964 l’azienda èpartita producendo bloc-

chi e tubi in cemento vi-brocompresso, oltre a pic-coli manufatti su misu-ra e ordinazione. Rior-ganizzata e ampliata dopoil 1976, le esigenze delmercato edilizio legatoalla ricostruzione hannoreso necessario il rinno-vamento e l’automazio-ne degli impianti per ve-locizzare la produzione emigliorare la qualità.Viene anche ampliata laproduzione: i blocchi dicemento lasciano il postoai solai e alle piastre pre-dalle che rappresentanol’articolo di punta dell’a-zienda nel decennio dellaricostruzione edilizia delpost-terremoto. Nel 1990alla produzione si ag-giungono gli elementigrezzi da costruzione eviene attivata la riven-dita di materiale edilegrezzo per la realizza-zione di opere civili, idrau-liche e industriali.

Oggi la produzione com-prende sia pavimenta-zione esterna sia solai,piastre, blocchi e pignattein calcestruzzo, cordoli,grigliati erbosi semprepiù rifiniti. In grado digarantire un servizio com-pleto, dallo scavo alla rea-lizzazione delle pavi-mentazioni fino alla posa,la “Molinaro Mirco” per-mette al cliente anche dicomprare i materiali enoleggiare le attrezza-ture per effettuare la posaper conto proprio. “L’ideaè quella di costruire unasorta di cooperativa, laMolinaro Pose, per svol-gere anche questa partedel lavoro in forma au-tonoma - afferma Moli-naro - perché le squadreautonome di cui ci avva-liamo non garantisconola competitività della ma-nodopera veneta, co-stringendoci a rinuncia-re ad alcuni lavori”.

E, come se non bastas-

se, l’azienda può vanta-re due primati: possiedel’unico brevetto in regio-ne per le pignatte in cal-cestruzzo, un prodotto in-novativo richiesto sia dalprivato sia dal pubblico,nato meno di un anno fa.Inoltre, da 5 mesi, haomologato un brevettoper i lavori stradali, checonsiste in una struttu-ra in plastica che, inca-strata nel paracarro, evitala manutenzione ordina-ria dei bordi delle stra-de, in quanto impediscela crescita dell’erba.

Da 37 anni specializzata nella produzione di mattonelle per pavimentazioni

Molinaro Mirco: entro il 2002un nuovo impianto all’avanguardiadi Simonetta Di Zanutto

La “Molinaro Mirco”è specializzatanella produzione

e vendita di masselliautobloccanti di cal-cestruzzo per pavi-mentazione esterna,grigliati erbosi, cordo-li, blocchi, pignatte,solai, piastre, predal-le, solai omniabausta.La sede amministrati-va e commerciale è aSan Daniele del Friu-li (località Cimano, n.9-11), tel. 0432-957534,fax 0432-957534, e-mail: [email protected],indirizzo internetwww.molinaro.it Entroil 2002 sarà operativoil secondo polo di pro-duzione a Pozzuolo delFriuli.

La ragione socialedella società, regolar-mente costituita nel1999, è “Molinaro Ma-nufatti Srl”, con sedelegale in via Ferraria3 a Pozzuolo.

Il rappresentante le-gale e amministratoreunico è Mirco Molina-ro.

Oltre ai tre titolari,l’azienda conta una de-cina di dipendenti.

Profilo d’impresa

Le pavimentazioniper esterno nonsono tutte uguali.

La “Molinaro Mirco” pro-pone 10 tipologie diver-se di mattonelle ad altaresistenza in calcestruzzomultistrato: dai classicimodelli “romanico” e“quadro” alla mattonel-la “domus”, dal designparticolare, a quella“ciottolato”, che accostaforme e colori diversi. Ilmodello “ventaglio”, in-vece, è adatto per chiama l’effetto antico, comeanche il tipo “mattone”.Riscuotono grande suc-cesso i nuovi modelli“onda” e “lingotto”, i cuinomi riprendono laforma delle mattonelle,proprio come le tipolo-gie “doppio T” e “qua-drifoglio”. Completanola gamma “texture”, adat-to a fondersi con il verdedi parchi e viali, e le cor-donate, per delimitarestrade e vialetti. Un’of-ferta valida che avrà an-cora ampi margini di mi-

glioramento: “Stiamo at-tendendo nuovi modelliper il layout degli stam-pi e delle forme dellemattonelle - fa sapereDaniela Molinaro -. Sulmercato sono uscite lelinee scheggiate, burat-tate, levigate”.

“Puntiamo a un ag-giornamento, in quantofinora abbiamo lavora-to con il prototipo stan-dard, anche perché ac-quistare uno stampo si-gnifica spendere dai 20ai 30 milioni”. Le mat-tonelle in calcestruzzosi segnalano per facili-tà di posa, resistenza alfreddo e all’usura, spic-cate caratteristiche an-tisdrucciolo. La finitu-ra esterna, dagli svaria-ti accordi cromatici, èformata da una misceladi materiali inerti na-turali, come polveri diporfido, basalto e gra-nulati di quarzo, marmo,granito e altre rocce, chevengono valorizzati me-diante lavorazione a dop-

pio strato. Il calcestruz-zo può essere interessa-to dal fenomeno dell’ef-florescenza, quel feno-meno naturale determi-nato dall’acqua che, sot-toforma di pioggia, acquadi condensa o rugiada,penetra nei pori e scio-glie in parte la calce, la-sciando apparire dellezone più chiare che pos-sono essere considerateun difetto del materia-le”. “Niente di più sba-gliato: si tratta di un fe-nomeno che nella mag-gior parte dei casi scom-pare da sé dopo un certoperiodo di tempo e chenon influenza negativa-mente le proprietà fisi-co-meccaniche della pa-vimentazione”.

“Inizialmente c’eramolta diffidenza da partedel cliente che temevail deterioramento delmateriale - conclude Mo-linaro -. Oggi le personesono molto informate earrivano da noi già conle idee chiare”.

Da “quadrifoglio” a “onda” mattonelle per tutti i gusti

15 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Attualità

La media industriadella provincia diUdine gode di buona

salute e per il 2001, non-ostante il pericolo di sta-gnazione, c’è una forte at-tesa di mantenere l’an-damento, in linea di mas-sima positivo, del secon-do semestre 2000. Sonoquesti i risultati emersidalla periodica indaginecongiunturale tra le im-prese del settore mani-fatturiero condotta dal-l’Ufficio studi dell’Asso-ciazione piccole e medieindustrie di Udine. Obiet-tivo dello studio, presen-tato nella sede udinesedell’Api dal direttore PaoloPerini, dal vicepresiden-te Marco Simeon e dallaconduttrice della ricercaLucia Piu, era valutarel’andamento economicodelle imprese delle pro-vincia nel secondo seme-stre 2000 e le aspettati-ve per il primo semestre2001. “Si tratta di un’in-dagine di tendenza delmercato - ha sottolinea-to il vicepresidente Si-meon -. Gli imprenditorisi avvicinano all’associa-zione per conoscere mag-giori strumenti di soste-gno. Il 70% delle 130 im-prese-campione intervi-state nell’indagine, quel-le che più rappresentanoi nostri associati, hanno

meno di 20 dipendenti, il22% fra 21 e 50, mentreil 5% supera i 100 dipen-denti”.

Tra i settori presi inconsiderazione dallo stu-dio, quello meccanico-elet-tromeccanico e legno-ar-redamento incidono in mi-sura significativa sul ri-sultato finale del cam-pione di riferimento, inquanto rappresentano ri-spettivamente il 28% e il27% del campione ogget-to di indagine. Nel corsodel secondo semestre 2000è stata evidenziata nelcomplesso una crescitadell’attività produttivadelle imprese.

Il 40% degli intervistatiha constatato una stabi-lità nelle vendite, il 41%un aumento e il 19% unadiminuzione. Anche gliordinativi confermanol’andamento delle vendi-te, presentandosi stabiliper il 45% delle impreseintervistate e crescentiper il 37%.

Piuttosto confortanti idati riguardanti l’occu-pazione, in quanto la per-centuale di imprese chedurante il secondo seme-stre 2000 ha fatto ricor-so allo strumento dellaCassa integrazione ordi-naria è scesa dal 4% al2% rispetto al primo se-mestre dello scorso anno.

Alcuni settori non solohanno mantenuto i volu-mi di vendita, ma li hannoaddirittura incrementa-ti: alimentare, chimico-gomma-plastica, tessile-abbigliamento-pelli-scar-pe.

L’indagine ha toccatomolteplici aspetti. Degnodi nota quello riguardantele difficoltà incontratedalle imprese nella loroattività. Al vertice tra gliostacoli indicati dal cam-pione intervistato si èposto lo sbocco a nuovimercati (27%), la riscos-sione dei crediti (14%) egli oneri legislativi e bu-rocratici (13%). Sempred’attualità rimane il pro-blema relativo al reperi-mento del personale, sen-tito ormai dalle impresedi tutti i settori produt-tivi, soprattutto legatoalla difficoltà di trovareoperai, anche specializ-zati, cui le imprese sop-periscono ricorrendo alleassunzioni di extraco-munitari.

Le difficoltà riscontra-te nel ricercare nuovi mer-cati di sbocco rappresen-tano una novità rispettoal passato, quando eranominori i problemi com-petitivi tra le imprese.

Un moderato ottimismogenerale nelle previsioniper il primo semestre

2001 fa bene sperare e in-dica la possibilità diespansione per tutti i set-tori manifatturieri. Il 50%delle imprese intervista-te prevede di riuscire amantenere gli attuali vo-lumi di vendita. Per quan-to riguarda il futuro an-damento degli ordinativiè, stata manifestata unaprevisione di stabilità del52%, cui fa riscontro unsaldo attivo del 24% traottimisti e pessimisti. An-cora più accentuate le pre-visioni di stabilità in me-rito alle vendite su mer-cati esteri: il 66% delleimprese esportatrici contadi mantenere il volumemedio di vendita regi-strato nel 2000, contro il23% delle stesse che at-tendono l’espansione fu-tura delle proprie quotenella concorrenza inter-nazionale.

Per il 69% degli inter-vistati, i prezzi di vendi-ta dovrebbero mantener-si stabili con tendenze al-l’aumento, mentre il 25%pensa che possano au-mentare. Il fattore costod’acquisto è previsto sta-bile per il 57% delle im-prese con un buon 39%che auspica un aumento.Analoghe sono le previ-sioni in merito all’anda-mento del costo del lavo-ro: il 65% degli intervi-

stati prevede che si man-terrà costante, mentre il34% prevede che aumen-terà. Gli oneri finanzia-ri, d’altro canto, sembra-

no seguire una tendentestabilità per il 76% degliintervistati, con un saldotra pessimisti e ottimistidel 12%.

Indagine dell’Api su 130 industrie sul secondo semestre dello scorso anno

Media industria, bene il 2000 previsioni positive per il 2001di Francesca Pelessoni

Una fase espansiva,soprattutto dalpunto di vista delle

vendite e degli ordinati-vi, e un’estrema fiduciatra gli imprenditori cheper il 50% indicano diprevedere un aumentodei volumi rispetto al se-condo semestre del 2000.Sono molto buone le pre-visioni per il primo se-mestre 2001 per il set-tore alimentare, resovulnerabile dalle vicen-de sanitarie che a più ri-prese ne hanno minac-ciato la prosperità. Il56% delle imprese contasu una crescita futuranel mercato estero, l’80%ritiene che costo del la-voro e oneri finanziari simanterranno stabili.

Previsioni di quasi as-soluta stabilità per il set-tore chimico-gomma-plastica. Infatti, la sta-bilità caratterizza il vo-lume delle vendite in-terne e degli ordinativi(rispettivamente per il

64% e il 73% degli inter-vistati), il mercato este-ro, le scorte dei prodottifiniti la cui entità è suf-ficiente a soddisfare le

richieste d’ordine. Onerifinanziari e costo del la-voro sono previsti stabi-li per l’82% delle impre-se del settore, e tra que-ste il 18% nutre aspet-tative di riduzione per iprimi, ma di rincaro peril secondo.

Le imprese del settoregrafico-editoriale-car-tario, in controtenden-za rispetto al passato, nu-trono speranze sul futu-ro andamento della pro-pria attività. Tra gli in-tervistati, prevalgono i

segni di stabilità sia perle vendite sia per gli or-dinativi (rispettivamen-te per il 62% e per il 75%degli intervistati). Lo stes-so andamento è attesoanche per i prezzi di ven-dita, invariati per il 75%e al rialzo per il restante25% del campione. Soloil 25% delle imprese ap-partenenti al settoreesporta i propri prodottiall’estero. Di queste, latotalità prevede assolu-ta stabilità per i futurivolumi delle esportazio-ni.

Il settore legno-arre-damento sta vivendo unmomento di stasi, mo-strando tuttavia un dis-creto ottimismo sul fron-te delle vendite e degliordinativi futuri, che sonoattesi in crescita o co-munque in linea con iquantitativi attualmenteregistrati. Diverso inve-ce è quanto ci si attendedalle esportazioni, per-ché il 78% delle aziende

nel settore non prevededi poter incrementare levendite all’estero e sol-tanto l’11% pensa di poterriguadagnare terreno.Molto oneroso appare infuturo il fattore occupa-zione, che in questo set-tore vede nella manodo-pera una risorsa produt-tiva preziosa: per il 50%non subirà variazioni, maper il 47% si adegueràalla variabile inflazioni-stica.

Il settore dei manu-fatti in cemento ar-mato, strettamente le-gato al mercato delle co-struzioni, presenta unasituazione piuttosto in-coraggiante: nelle previ-sioni delle aziende in-tervistate volume di ven-dita e ordinativi del mer-cato nazionale sarannoinvariati per il 50%, macrescenti per un buon30%. Nel commercio in-ternazionale, la percen-tuale delle imprese chepensano che ci possano

essere degli aumenti saleal 50% e chi non pro-spetta di poter ulterior-mente sviluppare i pro-pri affari su questi mer-

cati conta comunque dipoter conservare le pro-prie quote attuali.

Le imprese del settoremeccanico-elettro-meccanico si attendonouna fase di futura cre-scita, soprattutto nellevendite (46%) e negli or-dinativi (43%). Le azien-de che hanno rapporticommerciali con l’esterocontano di conservare lequote attuali e per l’83%degli intervistati i prez-zi di vendita non sub-iranno variazioni di ri-

lievo. Dal settore tessi-le-abbigliamento-pelli-scarpe non giungono se-gnali incoraggianti anchese il momento attuale ècomplessivamente buonorispetto al passato. Vo-lume di vendita, ordina-tivi e costi d’acquisto nonrivelan

o alcun miglioramen-to. I costi di acquisto au-menteranno per oltre lametà delle imprese (56%),ma in compenso il 45%del campione preso inesame dall ’indaginepensa di poter adeguareil listino dei prezzi di ven-dita (contro un altro 45%che manterrà i prezzi in-variati).

Unica nota positiva neltrend economico sfavo-revole di questo settoresono le previsioni relati-ve al costo del lavoro eagli oneri finanziari: nondovrebbero registrare va-riazioni significative infuturo per almeno il 78%delle imprese.

Ecco come andranno quest’anno i principali settori industriali

Marco Simeon

“Il 50% delle imprese prevedepiù fatturato”

“Ma non èprevisto l’aumento dell’export”

16 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Isoci utilizzano sem-pre più frequente-mente questo pre-

zioso servizio. Gliesperti del Consorziogarantiscono loro unaconsulenza essenzia-le su quali siano i pre-stiti più corretti emeno costosi e perconsigliarli nella ge-stione complessiva delpassivo aziendale, per-mettendo un notevolerisparmio. L’espe-rienza accumulataanche in quest’eser-

cizio conferma chetroppe imprese sonosbilanciate sull’uti-lizzo di finanziamen-ti a breve termine.

Riscontriamo fre-quentemente utilizzianomali del fido inC/C che, oltre ad es-sere la linea più co-stosa, è adoperato pertutte le finalità, fintroppo spesso ancheper l’acquisto di at-trezzature e per in-vestimenti. Una con-tinua, alta esposizio-

ne a breve crea sbi-lanci finanziari. Perevitare questo pro-blema occorre sce-gliere il giusto finan-ziamento quando sideve effettuare un in-vestimento. Se questonon è stato fatto pertempo, il consolida-mento a medio termi-ne di esposizioni ban-carie a breve termineconsente alle impre-se di organizzare me-glio il flusso finan-ziario ed, altresì, ri-

ducendo l’utilizzo deifidi in C/C, di caute-larsi di fronte adeventuali emergenze.C/C: 7,25% - SBF R.B.:5,75% - PRESTITI a 18mesi: 6,25% - MUTUINON AGEV.: 5,80-6,90%- L. R. 5/94 Art.142:3,30% - ARTIGIAN-CASSA AGEV.: 3,90%- I tassi sono tassi top.I soci possono, me-diante trattativa di-retta, richiedere allebanche condizioni mi-gliorative.

Qui Congafi

Il 2000 ha registratoancora una volta l’e-spansione della base

associativa. Al 31 di-cembre 2000 il numerodei soci era pari a 5.043unità con 403 nuovi in-gressi. Anche i primimesi del 2001 confer-mano il trend positivodelle adesioni. Se si con-sidera che le imprese ar-tigiane iscritte all’Albodella provincia di Udinesono 15.000, si può bencomprendere le notevo-li possibilità di espan-sione della cooperativa.Il 2000 ha anche con-fermato l’importante au-mento dell’erogazionedi garanzia. I nuovifidi/prestiti garantiti nelcorso dell’anno hannoraggiunto la quota di146 miliardi (+7,5%),mentre i fidi/ prestiti ga-

rantiti in essere dallacooperativa erano 186miliardi (+15%). Nelmese di giugno dell’an-no in corso si è oramairaggiunto il notevoletraguardo dei 200 mi-liardi di fidi garantiti.Massimale fidi/prestiti garantibili:500 milioni

(breve termine mas-simo 350; medio termi-ne massimo 400).

Elenco affidamenti/fi-nanziamenti garantibi-li: tutti. I prelievi ban-cari per insolvenze degliassociati intervenuti nelcorso del 2000 sono in-feriori allo 0,5%. Labassa percentuale delleescussioni di garanziaè segno evidente dellasolidità e solvibilità delleimprese artigiane.

Il bilancio è stato approvato all’unanimità dai soci. Molto buoni i dati

Il 2000, anno più che positivoin crescita la base associativa

Attivato un servizio di consulenzafinanziaria alle imprese artigiane

ARTIGIANATO

Il Congafi ha previstointerventi specificiper nuove imprese.

Concede, infatti, ga-ranzia dai primi gior-ni, senza pretendere al-cuna anzianità di atti-vità, verificando insie-me al neo imprendito-re le sue esigenze ed in-dividuando i prestiti piùconvenienti. L'inter-vento, fino ad un mas-simo di 150 milioni, puòessere concesso ancoraprima dell'iscrizione al-l'Albo Imprese Artigia-ne.

DONNE IMPRESA:Preso atto della diffi-coltà ad accedere ai fi-nanziamenti previstidalla L. 215/92, consi-derate le positive novi-tà introdotte dallaLegge regionale 1/98, èstato approntato un in-tervento mirato ad age-volare il ricorso al cre-dito da parte dell’im-presa a conduzione o aprevalente partecipa-zione femminile. Que-st’iniziativa intende fa-vorire la creazione e losviluppo dell’imprendi-toria femminile che in-contra maggiori diffi-coltà, di norma, nel-l’accesso al credito ri-spetto ai colleghi arti-giani.

TRASMISSIONED'IMPRESA: È statopredisposto un inter-vento che facilita la tra-smissione d'impresa dal-

l 'artigianato ceden-te/pensionando al neo-imprenditore.

ANTIUSURA: Il mi-nistero del Tesoro haconferito al Congafifondi specifici (integratianche dalla Camera dicommercio di Udine)aventi "lo scopo dellaprevenzione del feno-meno dell'usura". Loscopo è quello di age-volare la concessione diprestiti a favore di im-prese artigiane che, purattraversando una dif-ficile situazione finan-ziaria, abbiano la pos-sibilità di continuarecon successo l'attivitàaziendale. La conven-zione prevede la possi-bilità di aumentare laquota di rischio assun-ta dalla cooperativa finoall'80%.

LEASING: Sono stateattivate tre convenzio-ni con Friulia Lis, HypoBank e Sofart al fine digarantire operazioni dileasing immobiliare,mobiliare e strumenta-le veicoli.

Per maggiori in-formazioni visitate ilnostro sito INTER-NET WWW.CONGA-FI.IT o contattatecidirettamente. Orario:lunedì - venerdì dalle8.00 alle 18.00 - Tel.0432/511820 - Fax0432/511139 - E-mail:info@congafi.

Nuove imprese:interventi ad hoc

Il Congafi ArtigianatoUdine ha recentemen-te attivato quattro con-

venzioni per favorire gliautotrasportatori nel-l’acquisto degli autovei-

coli indispensabili per laloro attività. Per rende-re più chiare e "leggibi-

li" le convenzioni pub-blichiamo questa tabel-la.

Quattro nuove convenzioniper gli autotrasportatori

DESTINATARI TASSO (AL 21.06.01) DURATA

B.C.C.

C.R.U.P.

P.FRIULADRIA

P.VICENZA

AUTOTRASPORT.

AUTOTRASPORT.

AUTOTRASPORT.

TUTTI I SOCI

5,95% fisso 5,60% variabile

4,90%

5,50% chirografario5,35% ipotecario

5,10%

60 MESI

60 MESI

60 MESI chirografario120 MESI ipotecario

60 MESI

17 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

AGRICOLTURA

FERTILIZZANTI SPAGNOLIProduttore spagnolo di ferti-lizzanti organici liquidi desi-dera entrare in contatto condistributori per accordi com-merciali.(Rif.2001.07.01, BRE200101978)

AGROALIMENTARE

FUNGHI DI BOSCORUSSI CONGELATIDalla Russia offerta funghi dibosco congelati.(Rif.2001.07.02)

DALLA SPAGNARICERCA DISTRIBUZIONE PRODOTTI SURGELATI Azienda produttrice di pata-te, carne e pesce surgelatiricerca agenti e distributorilocali.(Rif.2001.07.03, BRE200101763)

OFFERTA PRODOTTIDALLA SLOVENIA Dalla Slovenia offerta diuova in guscio di diversipesi, mele, noci, pere.L’azienda è inoltre in gradodi allevare e vendere galline.Consegne individuali.(Rif.2001.07.04)

FRUTTA E VERDURAARGENTINAAzienda argentina già pre-sente sul mercato italianocerca nuovi partner peresportare frutta e verdura(capacità da 2.000 a 5.000pallets/anno).(Rif.2001.07.05)

EDILIZIA

CIPRO RICERCASCALE Richiesta cipriota di scale erampe per l’industria edile.(Rif. 2001.07.06)

ELETTRONICA

ACCORDI CON L’EGITTOSocietà egiziana ricercaaccordi di produzione nelcampo dell’elettronica e delletelecomunicazioni.(Rif.2001.07.07, BRE200101974)

SOCIETA’ MISTA IN ROMANIAAzienda romena, specializ-zata in sistemi di sicurezza einstallazioni elettriche, ricercapartner italiano per societàmista e/o trasferimento tec-nologie.(Rif.2001.07.08, BRE200101964)

LEGNO / ARREDO

PER CIPRO MOBILICUCINACercansi mobili per la cucinain Cipro.(Rif.2001.07.09)

RICHIESTA GRECA DI PORTEDalla Grecia si richiedonoporte interne ed esterne.(Rif.2001.07.10)

PANNELLI DI LEGNODALLA RUSSIAOfferta russa di pannelli dilegno massiccio e di betulla(Rif.2001.07.11)

IN RUSSIA CON VASELLAME Società russa interessataall’acquisto di vasellame earticoli per uso domestico.(Rif.2001.07.12)

MATERIE CHIMICHE

PER LA SLOVENIAATTREZZATURE RIMOZIONE COLORAZIONISocietà slovena ricercaattrezzatura per rimozioneecologica di colorazioni (graf-fiti su muri, autobus, pontieccetera).(Rif.2001.07.13)

METALLI/MECCANICA

OFFERTA INTERMEDIAZIONE IN POLONIAGrossista polacco di parti diveicoli a motore (percamion) si offre come inter-mediario commerciale.(Rif.2001.07.14, BRE200101850)

RICHIESTA SLOVENADI ATTREZZATURAPER AFFILARE Azienda slovena ricercaattrezzature (nuove e/ousate) per l’affilatura di uten-sili e materiali per uso indu-striale e domestico (coltelli,seghe a catena, lame perseghe eccetera).(Rif.2001.07.15)

RICAMBI AUTO PER LA GRECIAIn Grecia si richiedono batte-rie, lubrificanti e ricambi perauto(Rif.2001.07.16)

DOMANDA RUSSA DIATTREZZATURE PERAUTOFFICINESocietà russa è interessataall’acquisto di attrezzatureper autofficine per il cambioolio e lubrificanti per tutti i tipidi motori. (Rif.2001.07.17)

SERVIZI

SERVIZI D’AFFARI CON LA SLOVENIADalla Slovenia si ricercapartner commerciale nelcampo della distribuzione,vendita, rappresentanze emagazzinaggio.Offresi inoltre servizio di con-segne con mezzi propri.(Rif.2001.07.18)

COLLABORAZIONEUNGHERESEOffresi consulenza a poten-ziali partner italiani per rap-porti d’affari, investimento erappresentanze in Ungheria.(Rif.2001.07.19)

ASSISTENZA SULMERCATO ROMENOAzienda romena offresi perassistenza imprenditori ita-liani, ricerche di mercato, datistatistici, domanda/offerta,traduzioni, identificazionepotenziali partner sul merca-to romeno.(Rif.2001.07.20)

OFFERTA SERVIZIDALLA SLOVENIAImprenditore sloveno si offreper analisi di sistemi e IT,marketing e web design,sviluppo applicazioni inter-net, soluzioni e-business.(Rif.2001.07.21)

VARIE

COOPERZIONE E TRASFERIMENTOTECNOLOGIE IN POLONIAProduttore polacco di dis-positivi per segnaletica persettore industriale e trasportiè interessato a progetticomuni con partner europeinei campi di design, produ-zione, assemblaggio, instal-lazione sistemi di segnala-zione e anche trasferimentodi tecnologie. (Rif.2001.07.22, BRE200102065)

REPUBBLICA CECA:ZONA INDUSTRIALECON INFRASTRUTTUREAl confine tra Austria eRepubblica Ceca si promuo-ve zona industriale a partner(preferibilmente operanti neisettori della lavorazionemetalli, lavorazione legno,materiali per l’edilizia) interes-sati per vendita o locazione,completa di infrastrutture. (Rif.2001.07.23, BRE200101679)

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segnaletica e articoli affiniTermine per il ricevimentodelle offerte: 27.08.2001(16.30)Lingua o lingue: francese

NORVEGIA

TROMSOPRODOTTI ALIMENTARIAppalto di fornitura pro-dotti alimentari e bevan-de.Termine per il ricevimentodelle offerte: 27.08.2001Lingua o lingue: norvege-se

AUSTRIA

VIENNALAVORI DI FALEGNAMERIAAppalto di lavori di fale-gnameria. Installazione ditelai di porte e finestre ecomponenti connesse.Termine per il ricevimentodelle offerte: 27.08.2001(10.00)Lingua o lingue: tedesco.

VIENNALAVORI DI COSTRUZIONEAppalto lavori di riparazio-ne, manutenzione eristrutturazione.Termine per il ricevimentodelle offerte: 28.08.2001(12.45)Lingua o lingue: tedesco.

EUROAPPALTISelezione di gare d'appalto aperte a tutte le piccole e medie imprese e di contratti stipulatidell'Unione Europea pubblicate nell'apposito spazio della Gazzetta Ufficiale UE serie S.U na panoramica

del le not iz ie le-gislative secondo

noi più rilevanti pubbli-cate sulle Gazzette Uf-f ic ia l i UE ser ie L (Le-gislazione) e C (Comu-nicazioni ed Informa-zioni) nei mesi di mag-gio e giugno 2001.

- Decisione della Com-missione del 7 maggio2001 che modifica la de-cisione 98/483/CE chestabi l isce i cr iter i perl’assegnazione del mar-chio comunitario di qua-lità ecologica per la la-vastoviglie.

(Guce L 139 del 23maggio 2001)

- Decisione della Com-missione del 4 maggio2001 che stabilisce i cri-teri ecologici per l’as-segnazione di un mar-chio comunitario di qua-lità ecologica al tessu-to-carta.

(Guce L 142 del 29maggio 2001)

- Invito a presentareproposte per azioni in-dirette di Rst nell’am-bito del programma spe-cifico di ricerca, svilup-po tecnologico e di di-mostrazione in materiadi “crescita competiti-va e sostenibile”. Iden-t i f icat ivo de l l ’ inv i to :Growth giugno 2001.

(Guce C 159 del 1 giu-gno 2001)

- Invito a presentareproposte. Operazioni

preparatorie e innova-tive. Piano di azione “E-Learning”

(Guce C 166 del 9 giu-gno 2001)

- L i fe-Natura 2001-2002 . Invito al la pre-sentazione di proposte

(Guce C 172 del 16giugno 2001)

- Invito a presentareproposte. Programmacomune armonizzatod’inchieste presso le im-prese e i consumatorinell’Unione europea.

(Guce C 172 del 16giugno 2001)

- Direttiva 2001/36/CEdella Commissione del16 maggio 2001 recan-te modifica della diret-tiva 91/414/Cee del Con-s ig l io re la t iva a l l ’ im-missione in commerciodei prodotti fitosanita-ri.

(Guce L 164 del 20giugno 2001)

- Regolamento (Cee)n.1207/2001 del Consi-glio dell’11 giugno 2001sulle procedure desti-nate a facilitare il rila-scio dei certificati di cir-colazione Eur 1, la com-pilazione delle dichia-razioni su fattura e deiformulari Eur 2 e la con-cessione della qualifi-ca di esportatore auto-rizzato previsti dalle dis-posizioni sugli scambipreferenziali tra la Co-munità europea e alcu-ni Paesi e che abroga il

rego lamento (CE)n.3351/83.

(Guce L 165 del 21giugno 2001)

- Invito a presentareproposte (Dg Eac 30/01).Azioni congiunte. Pro-grammi Socrates, Leo-nardo da Vinci e Gio-ventù.

(Guce C 177 del 22giugno 2001)

(La Camera di com-mercio di Udine non siassume alcuna respon-sabilità per le informa-zioni incomplete e/o ine-satte contenute nel pre-sente documento, né sul-l'affidabilità delle azien-de inserzioniste).

Proposte di collaborazione pervenute all’Euro Info Centre di Udine direttamente da aziende estere oppure attraverso il BRE (Bureau de Rapprochementdes Entreprises), rete ufficiale creata dalla Commissione Europea per promuovere la cooperazione transnazionale tra le piccole e medie imprese.

FLASH NORMATIVE

Tutela deldesign:convegnoalla FantoniAl Centro ricerche Fanto-ni si è recentemente te-nuto l’incontro La tuteladel design: brevetti e stra-tegia aziendale. Ha intro-dotto i lavori Anna Lom-bardi citando il recentecaso di Napster come em-blematico della questionedi fondo da cui scaturiscel’interesse e l’attualità del-l’argomento: proteggere oliberalizzare? L’avvocatoudinese Francesco Mansiha sottolineato la man-canza di una definizionelegale di “design” e l’a-simmetria di normativeche da una parte difendo-no il principio di sovrani-tà dei Paesi, fondamenta-le nella legislazione suibrevetti, dall’altra la libe-ra circolazione delle mercinell’Europa unita. Il pro-

fessor Giampiero Bosoni,curatore del recente volu-me uscito per Electa “1946-1965 Brevetti del designitaliano”, ha sostenuto l’im-portanza storica della tu-tela del progetto in quan-to testimonianza della“forma del tempo”. L’ar-chitetto Riccardo Sarfat-ti di Luceplan si è soffer-mato sulla capacità del de-sign di creare stile e pro-durre utile, mentre il pro-fessor Roberto Grandinettiha esortato a spostare l’at-tenzione dal prodotto al-l’impresa e soprattutto allarete alla quale l’aziendasi riferisce. Ha sostenutol’ipotesi di una forma di“imitazione intelligente”alla quale la visione eli-taria del design deve ce-dere in favore di un con-cetto di qualità diffusa.Un incontro stimolanteche ha visto per la primavolta dialogare in manie-ra costruttiva e compren-sibile l’Italia del design e

l’Italia del diritto. Ci la-scia nella certezza che solouno sforzo comune con-sentirà al nostro Paese dimantenere quel vantag-gio competitivo che ne hafatto fino a oggi un puntodi riferimento mondiale.

Legacoopin assembleaGli addettia quota 10.000Si è svolta a Cervignano,nello scorso mese di giu-gno, l’assemblea annualedelle cooperative di Lega-coop del Friuli-VeneziaGiulia alla presenza deirappresentanti delle co-operative associate, del-l’assessore regionale Gior-gio Venier Romano e deipresidenti di Confcoope-rative Ivano Benvenuti eAgci Lanfranco Sarasso.Le assise sono state pre-siedute da Renzo Marinig,

neo-vicepresidente elettodalla direzione di Lega-coop, e ha espresso un sa-luto formale a nome deisoci di tutte le cooperati-ve al presidente uscenteGraziano Pasqual, rin-graziandolo per l’operasvolta durante il suo man-dato. Il presidente MarioZarli ha di seguito trac-ciato un bilancio positivodell’attività svolta dal-l’associazione a cui aderi-scono 295 cooperative. Ilbilancio consuntivo del2000 infatti ha fatto se-gnare un trend in aumentosia del fatturato comples-sivo delle associate, paria 1.504 miliardi di lire conun aumento del 7 % ri-spetto all'anno preceden-te, sia dei lavoratori occu-pati con 9.809 addetti au-mentati di quasi il 6%. Labase sociale è rappresen-tata complessivamente da256.856 soci con un au-mento di oltre il 4 %. Ancheil piano promozionale ha

prodotto un significativorisultato registrando du-rante l'anno trascorso l'a-desione alla Legacoop re-gionale di 21 nuove co-operative. Questi numeripositivi sono derivati inparticolare dal ciclo espan-sivo che ha visto un so-stanziale sviluppo anchein regione delle impresecooperative con un au-mento dei fatturati e deisoci lavoratori occupati. Vainoltre sottolineato il pesonon trascurabile del com-parto cooperativo com-plessivo che oggi rappre-senta quasi il 6 % dellaforza lavoro regionale.

St, fatturatocresciutodel 60%Il mercato delle telecomu-nicazioni per l’azienda con-ferma la fiducia a St Srl

di Udine: il fatturato 2000,infatti, ha superato ogniaspettativa, registrandoun aumento di oltre il 60%rispetto ai dati del 1999.Nell’ultimo anno, il girod’affari ha raggiunto il va-lore di più di 6 miliardi, afronte dei 3.898.000 fat-turati nel precedente pe-riodo. L’espansione dell’a-zienda, testimoniata anchedall’apertura a Verona dellaquarta sede operativa, av-venuta alla fine di marzo,è proceduta con costanteregolarità dal 1988; negliultimi tre anni però la cre-scita ha assunto ritmi espo-nenziali, e non sembra af-fatto destinata a fermar-si. L’ennesima più che po-sitiva performance premiala capacità di St di forni-re soluzioni integrate ditelecomunicazione azien-dale a clienti di ogni di-mensione ed esigenza, ri-spettando elevatissimistandard di qualità.

Il 9 maggio scorso è par-tito un altro dei corsi for-mativi outdoor denomi-

nati Barcazienda - lea-dership in barca a vela, ri-volto a manager e respon-

sabili di gruppi di lavorodelle imprese del Trivene-to. Questo programma hacome obiettivo il potenzia-mento di capacità relazio-nali e comunicative per co-

loro che gestiscono gruppidi lavoro. Il team di Barca-zienda era composto per laprima volta da un equi-paggio tutto al femminile:cinque donne responsabilidi area, dipendenti di unazienda di servizi di Udine,che hanno trascorso 3 gior-ni a bordo di un veliero di13,5 metri condividendospazi confinati e la non fa-cile vita di bordo nonché leesperienze di navigazionebasata su un programmavolto a mettere in luce laforte metafora esistente travita in barca e vita in azien-

da.Nessuna delle donne che

formavano l'equipaggioaveva mai effettuato espe-rienze di navigazione inbarca a vela. Ciò nonostan-te, dopo soli due giorni cia-scuna di loro ha saputo or-ganizzarsi nei ruoli e neicompiti, sino a condurre au-tonomamente l’imbarca-zione in modo decisamentesoddisfacente. Tutte le fasidi formazione sia in navi-gazione sia all’interno dellabarca sono state video-ri-prese e subito rianalizzate ecommentate assieme alle

partecipanti attraverso unmoderno sistema audiovi-sivo. Così hanno commen-tato il corso alcune parteci-panti: "Offre la possibilitàdi confrontarsi e di cono-scersi in un clima comple-tamente nuovo"; "un'espe-rienza indimenticabile perchi, come me, non aveva maimesso piede in una barca";"ho potuto conoscere megliole colleghe e migliorare imiei rapporti con loro"; "un'e-sperienza entusiasmanteche ci ha permesso di cono-scerci meglio e verificarequanto siamo in grado dilavorare in team".

Al termine le partecipantihanno manifestato il desi-derio di ripetere al più pre-sto l’esperienza che, com-mentano, “stimola il dialo-go tra le persone in un clima

di confronto disteso e co-struttivo”. “Questa espe-rienza non dovrebbe esse-re fine a se stessa”, com-menta ancora un’altra dellepartecipanti, “ma solo unprimo passo per una edu-cazione e formazione pro-fessionale completa nel ri-spetto del lavoro altrui”.

Questa esperienza non ri-marrà certamente fine a sestessa poiché sono già inprogramma nuove usciteper le prossime settimaneper altre aziende del Trive-neto, con partenza da Li-gnano. Artefici di questaesperienza formativa, inse-rita nel più vasto panora-ma dell’outdoor training,sono stati il dottor France-sco Marcolin e la dottores-sa Elda Selleri della socie-tà Ergonomica.

18 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

“Icolori del lavoro ieri,oggi e domani" è il ti-tolo della rassegna

ospitata nella sede della Ca-mera di commercio (sala con-trattazioni) dal 26 giugno al2 luglio, con protagonisti ipittori del neocostituito cir-colo "Arteinsieme" di Povo-letto. Un sodalizio nato comeulteriore "espansione" del-l'attivo gruppo di 13 artistidel comune alle porte di Udinee delle sue frazioni, già sali-to all'attenzione delle crona-che per interessanti inizia-tive. Tra le altre, la Tela daGuinness, esposta nel 2000nell'ex palazzo municipaledi Povoletto, lunga 30 metriper raccontare, con differen-ti tecniche e linguaggi, ap-punto, venti secoli di storia.

Tela esposta pure a palazzoTorriani e al Nuovo teatroGiovanni da Udine, ma cheentro l'anno sarà ammirataa Napoli, nell'ambito di unamanifestazione intitolata"Napoli incontra Povoletto"(giusto coronamento del "ge-mellaggio" culturale che videartisti napoletani presentinel comune friulano).

E tra i programmi di "Ar-teinsieme", che ha sede a Ma-gredis, si ricordano, nell'am-bito della tradizionale "Quar-te d'Avost", la regia di un con-corso internazionale di pit-tura e la retrospettiva dedi-cata a Lajos Markos; colla-borerà, inoltre, alla manife-stazione "Povoletto incontrala Svizzera" realizzando uncalendario dedicato ad am-

biente e tradizioni friulani.Mentre, tornando alla ras-segna proposta in sala con-trattazioni, va detto che leopere sono legate da un filoconduttore in quanto propo-sta di una panoramica sullastoria del lavoro dell'uomo:dall'immagine di vita deicampi, focalizzando l'atten-zione su vecchi metodi di mie-titura, per passare al lavorod'ufficio colto in "epoche" dif-ferenti e arrivare fino allaproiezione nello spazio tra-mite l'inventiva tecnologicadell'uomo. Una lettura dellavoro nella quale ogni sin-golo artista esprime la pro-pria personalità concorren-do a dare un senso al rac-conto che è poi il titolo dellarassegna. Presentata nella

sede ideale, dun-que patrocinatadalla Cciaa diUdine e nata,come ha ricorda-to il presidentedel sodalizioFrancesco Fatto-ri, "da un'idea dialcuni imprendi-tori locali tra iquali il vicepre-sidente degli in-dustriali Adria-no Luci". Unanota ancora perricordare i nomidel team "Arteinsieme": Sil-via Braida, Franca Caste-netto, Odette Cuberli, Pier-paolo De Caroli, Marino Fab-bro, Francesco Fattori, Bar-bara Gabriele,Ugo Gangheri,

Claudia Gastaldo, RemigioGiorgiutti, Morena Maresia,Laura Marrone, Luigi Mar-tinis, Jennifer Patriarca (lagiovanissima del gruppo),Silvano Patriarca, Irene Sara,

Mara Squalizza, Maria Gra-zia Tassotto ed Enrico Zan-fagnini.Alla lista vanno ag-giunti anche due soci ono-rari: Gianni Borta e Tizia-no Burelli.

Il circolo di Povoletto raccoglie interessanti artisti friulani

Successo di Arteinsieme nella sala contrattazioni

Attualità

di Mariarosa Rigotti

L e a z i e n d e i n f o r m a n o L e a z i e n d e i n f o r m a n o L e a z i e n d e i n f o r m a n o

Innovativa iniziativa di formazione di Ergonomica

Il futuro delle manager a gonfie vele

20 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Sono ormai lontani itempi in cui si la-mentava che Udine

offrisse poco a chi resta incittà nel periodo delle ferieestive. Da qualche anno aquesta parte, il capoluogofriulano nei mesi di luglioe agosto è più vivo che mai,grazie al ricchissimo car-tellone di appuntamentiapprontato dal Comune incollaborazione con le asso-ciazioni e gli enti che si oc-cupano di cultura e spet-tacoli sul territorio. Le va-canze possono essere un’ot-tima occasione, innanzitutto, per chi volesse di-carsi alla riscoperta di an-goli, scorci, palazzi, giardi-ni e monumenti della città.A renderlo possibile è lacollaudata iniziativa messaa punto da Itineraria, as-sociazione guide turisticheautorizzate del Friuli-Ve-nezia Giulia, che offre un

serie di interessanti visi-te guidate nell’arco deimesi estivi, abbinando lastoria all’arte.Tutte le visitepartono alle 18.30 da unpunto di ritrovo prestabi-lito (informazioni e preno-tazioni presso l’ufficio Apt,numero verde 800016044).Ci si può immergere nelRisorgimento udinese(2 agosto), oppure fare ungiro in autobus per scopri-re le porte, le torri e le an-tiche mura della città (8agosto), e ancora andarper chiese, oratori e cap-pelle sconosciute (9 ago-sto). Ci sono anche le sto-rie di miti e d’eroi nellestanze affrescate e deco-rate dei palazzi patrizi (26luglio e 22 agosto), op-pure viaggi nel mondo del-l’arte per bambini e ragazzidagli 8 ai 13 anni (1 e 23agosto). Sempre per i piùpiccoli, da non perdere la

visita al parco di Sant’O-svaldo tra giochi, raccontie invenzioni (1 settem-bre); interessante, infine,anche il viaggio notturnonell’universo femminile allaricerca di luoghi santi estregati (3 e 31 agosto).

Uno dei piatti forti del-l’estate udinese sono leproiezioni di film all’aper-to organizzate dal Centroespressioni cinemato-grafiche, che quest’annoconta ben 53 titoli e 61serate, tra prime visioni,eventi speciali, grandi suc-cessi e attese anteprime.Ogni lunedì, al giardinodel Torso (l’inizio delle proie-zioni è fissato per le 21.15),fino al 23 agosto, spazioai film italiani con il ciclo“Cinematografo Italia”.

Il mercoledì e il giove-dì sono riservati ai successiamericani (“AmericanHits”), mentre il venerdì sisvolge all’insegna dei filmd’autore (“Essai d’estate”).Anche l’appuntamento conil cinema muto musica-to dal vivo è rinnovato perl’estate 2001: il 10 agosto,la Zerorchestra di Porde-none eseguirà la colonnasonora che accompagnerà“La banda dei cartoni”, unaserie di corti animati conprotagonisti il gatto Felix,Topolino, Minnie e Koko,direttamente dal magicomondo dei cartoni firmatiDisney e non solo. Tra i ti-

toli made in Usa, “Il mi-stero dell’acqua” di KathrynBigelow (26 luglio), “Thefamily man” di Brett Rat-ner, con fotografia del friu-lano Dante Spinotti (13agosto), e “Pearl Harbor”di Michael Bay (21 e 22agosto). Tra i titoli d’es-sai, “Dancer in the dark”di Lars Von Trier (30 lu-glio), “Il nemico alle porte”di Jean-Jacques Annaud(3 agosto) e “Nell’intimi-tà” di Patrice Chéreau (9agosto).

Ma ci sono anche inte-ressanti pellicole italiane,come “I cavalieri che fece-ro l’impresa” di Pupi Avati(31 luglio), e una sezionededicata al cinema friu-lano, che prevede tra l’al-tro la proiezione del diver-tente “Buris, libars discugnî vignî” del giova-ne e promettente registaMassimo Garlatti Costa (7agosto).

Sono numerosissimi glieventi musicali, con con-certi che accontentano tuttii gusti. Si va dalla musicaetnica con un grande hap-pening in piazza I Maggioil 23 e 24 luglio, alla clas-sica con l’Orchestra Tie-polo nella chiesa di San-t’Antonio (28 luglio), finoalla lirica, con lo spettaco-lare allestimento dell’Ai-da di Giuseppe Verdi inGiardin Grande (31 lu-glio). Il mese di agosto ri-

serva altre sorprese con laMessa solenne nel Duomodi Udine accompagnata dalprestigioso Coro polifo-nico di Ruda e I virtuo-si di Aquileia diretti dalmaestro Daniele Zanetto-vich (lunedì 6), e l’attesaesibizione del sopranoEmma Kirkby nel salonedel castello (mercoledì29).

Non deluderà le aspet-tative neppure il mese disettembre, quando si terràin cattedrale il concerto“Proverbi and songs”con John Surman, JohnTaylor e il Coro della re-gione Friuli-Venezia Giu-lia (sabato 1), ma avràluogo anche la rassegna dimusica antica “Prima mu-sica” nella chiesa San-t’Antonio (da lunedì 3 agiovedì 6), poco prima dellachiusura con il concerto di

fine estate in castello (sa-bato 15).

Non mancano spazi perlo sport e per le attivitàd’animazione: dal 23 al 25agosto, in piazza I Mag-gio, appuntamento conil Rally Alpi Orientali,un classico per gli appas-sionati di automobilismo,e il 29 luglio nella piscinadel Palamostre si terrà ilTerzo Triathlon Sprintcittà di Udine. Una gradi-ta novità per tutti i bam-bini è la nuova area at-trezzata con giochi, labo-ratori e altri passatempi,inserita in Giardin Gran-de a cura dell’associazione“Piccoli passi”, che è aper-ta in luglio e agosto dal lu-nedì al venerdì dalle 16 alle23, il sabato e la domeni-ca a partire dalle 10 (in-formazioni al numero3474634166).

Voglia di divertimento, guida per chi sta a casa

Estate in città, tra cinemamusica e animazioneSpeciale a cura di Alberto Rochira

Speciale Vacanze in Friuli

Piccoli e grossi centridella provincia diUdine quest’anno si

sono dati da fare per alle-stire un calendario di even-ti estivi che non hanno nullada invidiare al capoluogo.Basta spostarsi nella su-perba cornice della VillaManin di Passariano, peresempio, per imbattersi inuno dei cartelloni più densidi appuntamenti d’alto li-vello. A cominciare dall’at-tesissimo concerto di Fran-co Battiato, che il 25 lugliosi esibirà nella residenza do-gale accompagnato dal-l’Orchestra sinfonica di Pa-dova per l’unica tappa aNordest del suo tour nazio-nale, intitolato “Ferro bat-tuto”. Per continuare, il 31luglio, con un altro concer-to di assoluto prestigio, ossiala performance dei “Ma-dredeus”, uno dei più in-novativi e rappresentativigruppi della tradizione po-polare portoghese, reso ancorpiù celebre dalla partecipa-zione a un bellissimo film

di Wim Wenders, “LisbonStory”.

L’ensemble lusitano faràin Villa l’unica tappa ita-liana del suo tour europeo,portato in Friuli grazie allacollaborazione tra la ProLoco e l’associazione Eurit-mica di Udine. Il 9 agosto,sempre a Passariano, saràla volta dei La Crus, bandasarda che ha vinto il premioTenco nel 1995 e che si è af-fermata nel campo del ri-arrangiamento dei braniclassici della canzone d’au-tore italiana. Il 24 luglio èdi scena “Spinach spinach”,opera buffa in versione post-moderna di Arturo Annec-chino, ispirata ai cartoni eai fumetti di Braccio di ferro.In Villa anche la stupendaNona sinfonia di Beethoven,interpretata dall’Orchestrasinfonica regionale direttada Ezio Rojatti (29 luglio).

Restando nell’ultima re-sidenza dei Dogi, l’estate èinteressante anche per quan-to riguarda il teatro, perchél’area verde è animata ogni

domenica dalla rassegnad’animazione “Figure nelparco”, a cura di RobertoPiaggio.

Per chi apprezza la nuovacommedia friulana, in-vece, merita una segnala-zione la tournée estiva del“Teatro Incerto”, brillan-te trio composto dagli inos-sidabili Claudio Moretti,Elvio Scruzzi e Fabiano Fan-tini, che, accompagnati dallabanda scatenata di “Quellasporca mezza dozzina”, ri-porterà nelle piazze due ca-valli di battaglia, i lavori“Four” e “Laris”. Il primosarà presentato il 6 agostoa Buttrio e il 10 a Muz-zana del Turgnano, men-tre il secondo sarà propostoil 26 luglio a Reana delRojale e il 28 a Faedis.

Anche la fortezza di Pal-manova, reduce dai fastidella celebre rievocazionestorica, sarà teatro di even-ti per tutta l’estate. Il 25 lu-glio, dalle 21 in via Rota,serata per gli amanti delcielo stellato con osserva-

zioni al telescopio a cura delgruppo Astrofili di Talmas-sons e della Pro Palma. Il27 luglio, spazio alla gran-de musica con il concerto inpiazza Grande del grupposcozzese dei “New Cele-ste”, inserito nel calendariodi Folkest 2001. Dal 25 lu-glio all’11 agosto, tutte lesere nel cuore della città stel-lata, torneo di calcio a cinqueper la 19ª edizione del tro-feo “Città di Palmanova”.

Il “Luglio pradamane-se... e dintorni agostani” pro-mette molte emozioni sia sulversante della musica sia suquello del teatro e dell’ani-mazione. Si va dal concertovocale con il Philarmoni-sche Chor Neubrande-burg, formazione di famainternazionale composta da75 elementi, che si esibirà il24 luglio nella VillaCaimo-Dragoni, alla per-formance della Banda man-damentale di Cervignano,che sarà in piazza Zardinialle 21 del 28 luglio. Sem-pre nella stessa sede, il 4

agosto, largo alla comme-dia con il gruppo teatrale“La loggia”, che metterà inscena “La famiglia dell’an-tiquario” di Goldoni. Disco-teca in piazza il 24 agostocon “Sweat Dance” e gran-de concerto di solidarietà il31 agosto, a cura del grup-po giovani in collaborazio-ne con il Cevi, protagonistedue celebri band friulane,gli “Arbe Garbe” e “Tre alle-gri ragazzi morti”.

Da non perdere il tradi-zionale appuntamento conla rassegna “Avostanis” al-l’agriturismo “Ai Colonos”di Villacaccia di Lestizza,che presenta in agosto unacarrellata di eventi tra arte,cultura e spettacolo, con unocchio di riguardo per l’i-dentità friulana. Ma anchel’iniziativa “Nei suoni enei luoghi 2001”, festivalmusicale internazionale or-ganizzato dall’associazioneProgetto musica in collabo-razione con Carniarmonie,conta una serie di concertid’eccezione in diverse loca-

lità della provincia: dal TrioFidelio nell’abbazia di Ro-sazzo (27 luglio) al TrioKarmelòs nel parco dellaVilla Toppani di Ruda (3agosto); dal duo Jazz vocee pianoforte Favot-Co-stantini nella corte inter-na del municipio di Paviadi Udine (15 agosto) al-l’esibizione della Big BandNova nel parco di Villa Bi-gozzi-Cabassi di Corno diRosazzo (16 agosto). C’èanche una chicca per gli ap-passionati di storia e ar-cheologia: “Magiche tra-sparenze” è il titolo della mo-stra ospitata fino al 2 set-tembre dal Museo civico delPatriarcato ad Aquileia,dove sono esposti i vetri del-l’antica Albenga, una dellepiù rilevanti testimonianzedella civiltà imperiale ro-mana. I reperti, visibili dalmartedì alla domenica (ore9-11 e 16-19), provengonodagli scavi effettuati là dovela via Iulia Augusta colle-gava la rete viaria dell’Italiaalla Gallia.

Da Villa Manin a Buttrio, da Reana a Muzzana, a Lovaria nella villa Caimo Dragoni

Spettacoli di prima grandezza nell’udinese

Grande cinema al giardino del Torso

21 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Julius Kugy, alpinistae scrittore di avven-ture di montagna,nato

a Gorizia nel 1858 da unafamiglia di commerciantitrasferitasi dalla Carinziaa Trieste, dedicò buona partedella sua vita allo studio ealla scoperta della monta-gna, in particolare delleamate Alpi Giulie, di cuivolle descrivere la natura ela bellezza in numerosi suoiscritti. L’Azienda di promo-zione turistica, il Consorziodei servizi turistici del Tar-visiano e Sella Nevea e OpenLeader, in collaborazione

con la guida turistica Ful-vio Pisani e la guida alpinaEnnio Rizzotti, propongonoquest’estate la terza edi-zione del programma inti-tolato “Sulle orme di JuliusKugy”, che arricchisce la giàvasta offerta del Compren-sorio del Tarvisiano e di SellaNevea con una serie di sog-giorni ed escursioni.

Ce n’è per soddisfare tuttii “palati”, visto che gli iti-nerari, pensati all’insegnadella riscoperta della mon-tagna secondo lo spirito delgrande Kugy, possono esse-re adatti sia a chi si avvici-

na alle alte quote per laprima volta sia all’escur-sionista esperto.

In calendario un fitto car-net di ascensioni che ri-spettano filologicamente ipercorsi originali e che, gra-zie all’assistenza delle guide,garantiscono quella sicu-rezza che lo stesso Kugy pre-dicò come prima virtù del-l’alpinismo. Le salite, poi, sisnodano per i canali e lecenge, le vie dei camosci e ibrevi risalti rocciosi, sem-pre con il massimo rispettoper l’ambiente e l’ecosiste-ma. Facili passeggiate na-turalistiche di fondo vallesono in programma ognilunedì e giovedì fino al6 agosto (in mattinata onel pomeriggio), mentreogni martedì e venerdìfino al 7 agosto si tengo-no gite guidate della du-rata di una giornata, ri-volte a chi abbia già unaprecedente esperienza dicamminata. In questo casovengono percorsi sentieri dimontagna segnalati, perraggiungere cime non trop-po difficili e rifugi alpini.Ogni giovedì e sabato,fino all’8 agosto, si posso-no effettuare gite alpini-stiche vere e proprie, ossiaescursioni di una giornatasu sentieri di montagna at-trezzati, lungo ferrate chehanno come meta una o piùcime di rilevante interessenaturalistico e storico. Cisono anche lezioni giorna-liere di approccio all’ar-rampicata (ogni merco-ledì fino al 5 agosto), du-rante le quali istruttori qua-

lificati insegnano le tecni-che coordinate alla respi-razione e ai movimenti delcorpo. Per chi desidera unafull immersion nelle atmo-sfere alpine di Julius Kugy,niente di meglio che optareper il giro dei rifugi sul-l’Anello delle Giulie (dal3 all’8 agosto), sei giorniin compagnia di una guidaper percorrere l’Alta Viadelle Alpi Tarvisiane lungol’itinerario che passa da ri-fugio a rifugio e sale allecime più importanti, sno-dandosi attraverso diversevie aperte dal pioniere ca-rinziano. Non mancano oc-casioni per i “sedentari”:ogni martedì e venerdìfino al 7 agosto, dalle 21alle 22.30, saranno presen-tati negli alberghi del Tar-visiano (a rotazione) inte-ressanti fotodocumenta-ri sulle Alpi Giulie, con laproiezione di diapositive so-norizzate su impianto a dis-solvenza incrociata. L’altamontagna offre molto anchesul versante delle sette note,grazie a una straordinariainiziativa curata da Asso-rifugi del Friuli-Venezia Giu-lia e associazione “Musicaaperta” di Gorizia. Per tuttal’estate fino ad autunno inol-trato, infatti, è in program-ma la manifestazione “Notein rifugio 2001”, con con-certi che si tengono in quotaanche nel Tarvisiano. Il 24luglio alle 14.30, nel rifu-gio Pellarini alla Carniz-za di Camporosso (metri1499), in comune di Mal-borghetto Valbruna, recitaldel fisarmonicista Gianni

Fassetta; il 31 luglio, allastessa ora, sarà la volta delQuartetto d’archi Leo-nardo di Venezia, che siesibirà in un omaggio a Giu-seppe Verdi nel rifugio Zac-chi alla Conca delle Ponze(m 1380), a Fusine in Val-romana. Nel rifugio Gregoa Sella Sompdogna (m 1389),ancora in comune di Mal-borghetto, il 28 agosto siterrà il concerto della Ca-merata Barocca friula-na, composta da GiorgioSamar, Antonio Galligionie Fabio Cadetto. Chi vuolefuggire dalla città e tuffar-si nel verde dei boschi mon-tani può anche munirsi dizaino, scarponi e “holidaycard” fornita dal Consor-zio Servizi turistici delTarvisiano (telefono 0428-2392), per avventurarsi nellascoperta della Valdogna ac-compagnato dalle guide dellacooperativa Pineta Natura.La scelta è ampia: ci si puòmuovere sui sentieri dellaGrande Guerra fino allo Jofdi Miezegnot (17 agosto),oppure godersi un’affasci-nante visita culturale-na-turalistica attraverso i mi-nuscoli borghi della Val-dogna (27 luglio e 13 ago-sto).Tra una meta e l’altra,perché non fare un punta-tina alle tre strutture agri-turistiche inaugurate in Val-dogna lo scorso settembre,Malga Bieliga, Malga Plandei Spadovai e Malga Somp-dogna, tutte situate nei pres-si di interessanti sentieri inmezzo alla natura inconta-minata (come il sentieroDogna-Visocco, autoguida-

to e adatto anche alle sco-laresche). Nel centro diDogna, poi, è possibile dareun’occhiata, ogni sabato edomenica, alla mostra “IlTriassico della Valcana-le - un fitosauro in Val-dogna”, con visite guidatee laboratori per bambinipersino il giorno di Ferra-gosto.

Scendendo a valle, da nonperdere i tradizionali, scop-piettanti festeggiamenti del-l’Agosto medievale di Ge-mona, quest’anno partico-larmente ricchi di appun-tamenti musicali che s’in-seriscono nella cornice deglieventi “a tema” con figu-ranti, botteghe e animazio-ni in costume. Nel Parcodi via Dante, in centro e aManiaglia, infatti, l’asso-ciazione Musicologi ha or-ganizzato una serie di con-certi dedicati al grande pub-blico, e in particolare ai gio-vani. Si parte a Maniagliail 26 e 27 luglio con la“Terra del rock”, due sera-te dedicate alle band chesuonano rock covers, metale folk, per arrivare, il 9 ago-sto, all’esibizione dei cele-bri Flk nella storica piazzadel Ferro (ore 21). Il 18 ago-sto, nel parco, serata spe-ciale di “Ovarock”, il fe-stival carnico vetrina dellemusiche tradizionali con in-flussi dal jazz e dal rock.Nell’ambito dei festeggia-menti di San Rocco, infine,dal 10 al 15 agosto, mu-sica non stop con i gruppiClobeda’s, Zuf de Zur, Mo-saic e la banda di Nogare-do di Prato.

Speciale Vacanze in FriuliEcco tutti gli appuntamenti del Tarvisiano, della Valcanale e del Gemonese

Non rischia la noia chi sceglie l’area montana delle Alpi Giulie

Isapori e i colori delleValli del Natisone,ma anche la storia e la

cultura dei loro paesi, sonoa portata di mano que-st’estate grazie a un fittoprogramma di visite gui-date a cura dell’associa-zione “L’Ape giramon-do” (telefono 3492848232). I percorsi si sno-dano da San Pietro al Na-tisone, Pulfero, Drenchia,Prepotto e Savogna at-traverso nove strade, chetoccano numerose locali-tà interessanti e diversiambienti naturali. Si puòscegliere un itinerario eno-gastronomico (23 luglio,29 settembre o 17 otto-bre) da San Pietro al Na-tisone, oppure lanciarsialla scoperta delle rive delfiume da cui le valli pren-dono il nome (24 luglio, 2settembre). Per chi è ap-

passionato di agriturismo,c’è l’itinerario “Il mondoin una fattoria”, con par-tenza da Prepotto (25 lu-glio, 16 settembre), men-tre per chi vuole conosce-re le tradizioni dei po-poli della Slavia friula-na, merita attenzione l’e-scursione “Sulle traccedel popolo slavo”, cheprende avvio da San Leo-nardo (29 luglio, 9 set-tembre, 14 ottobre).

Ma sono in programmaanche gite naturalistichefino al rifugio Pelizzo par-tendo da Savogna (26 lu-glio, 23 settembre) o alRifugio Solarie partendoda Drenchia (21 otto-bre), e visite alla grottadi San Giovanni d’Antroda Pulfero (27 luglio).Percorsi cicloturistici allascoperta dei paesaggi ru-rali e delle aziende agri-

cole, degustando i tipiciprodotti locali, come ilsidro, i salumi, il miele e lagubana, sono previsti nel-l’ambito di Agritour 2001,con partenza e arrivo il 5agosto nell’area dei fe-steggiamenti di Vernasso(informazioni presso l’as-sociazione promotrice,Clubs 3P, telefono 0432595908). Rientrando nellacittà ducale, il 26 ago-sto e il 23 settembre sipuò curiosare nienteme-no che nel “Baule deldiavolo”, fiera di coseusate e robe vecchie chesi ripete ogni quarta do-menica del mese nell’ele-gante cornice di PiazzaDuomo dalle 8 del matti-no fino al tramonto. Danon perdere anche laSagra dei prodotti dellacampagna a Racchiu-so di Attimis il 28 e 31

luglio, e la Sagra diSant’Anna a Subit (sem-pre nel comune di Atti-mis), che il 29 lugliomette in mostra e in ven-dita i piccoli e gustosi frut-ti di montagna. Di tuttorispetto l’estate di eventiprogrammata dalla “Perladel Friuli”: Tarcento, in-fatti, sarà teatro di im-portanti manifestazioniche richiameranno visi-tatori da tutta la regione.Si comincia con tre seratededicate alle associazionimusicali del Tarcentino(dal 24 al 26 luglio), ar-ticolate in concerti all’a-perto nel nuovo parcheg-gio comunale. Dal 3 al 5agosto, organizzata dallacomunità di Sedilis diTarcento, tradizionaleFesta della Madonnadella Pace con eventi al-l’insegna della cultura,

dello spettacolo e dell’at-tualità. Dopo Ferragosto,dal 16 al 20, sarà di scenail folclore internazionalenel parco delle scuole ele-mentari, dove si svolge ilcoreografico “Festival deicuori”.

Nel corso dello stessofine settimana, ma anchedal 23 al 26 agosto,un’altra sagra molto fre-quentata e piena di sor-prese animerà il paese diSegnacco, con la regiadell’attivissima Pro Loco.

Percorsi da San Pietro a Savogna, iniziative a Tarcento e a Cividale

In giro per le Valli alla ricerca di sapori e storia

Il Mittelfest a Cividale

23 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Da 35 anni è responsabile della ristorazione del locale più "in" di Udine e dintorni

Margherita Durisotti, ovveroil ristorante Là di Moretdi Raffaella Mestroni

Donne imprenditrici

Cosa si può dire diuna donna che, dopouna settimana di la-

voro trascorsa fra la cuci-na e la sala del suo risto-rante, utilizza l’unico gior-no libero per allestire sfi-ziose cenette per gli amicise non che è innamoratadel proprio lavoro? E cosìè infatti. E’ il lavoro il gran-de amore di MargheritaDurisotti, che da 35 anni,insieme col marito FrancoMarini, gestisce il risto-rante Là di Moret, luogod’incontro prediletto daipotenti dell’industria, daipolitici, dagli sportivi e dachi vuole trovare, in un lo-cale pubblico, un’atmosfe-ra familiare e un po’ com-plice, un’ospitalità calorosae sempre vivace.

Ti guarda con due splen-didi occhi azzurri Marghe-rita e ride, quando le do-mande sono troppo incal-zanti o quando, secondo lei,risultano troppo persona-li. Preferirebbe parlare ingenerale dell’attività eco-nomica e non raccontare disé, ma alla fine si arrendee così, attraverso gli aned-doti, le soddisfazioni e i dis-piaceri che hanno caratte-rizzato una vita di lavoro,emerge un ritratto curiosoe inedito di questa signo-ra che ispira un’immedia-ta simpatia ai clienti. E’una dote anche questa, unsenso innato dell’accoglienzache rappresenta, per chi faquesto mestiere, un plusimportantissimo.

“Mio suocero lo capì su-bito - conferma Margheri-ta - e puntò su di me perproseguire l’attività di ri-storazione, lasciando a miomarito la parte alberghie-ra. Mi ha tanto sgridata,devo ammetterlo, perchéaveva un carattere burbe-ro e poco incline ai com-plimenti, ma ha credutosempre nelle mie capacitàe mi ha spinta a seguire ilmio istinto nella gestione

del ristorante”.Allevata dalla nonna, per-

ché entrambi i genitorierano emigrati in Svizze-ra, Margherita ha vissutoquasi tutta la sua adole-scenza a Sauris, dove lo zioprete seguiva la parrocchia.“Pochissima scuola e moltolavoro - ricorda -, visto cheaiutavo la nonna nelle fac-cende domestiche al mat-tino, mentre i pomeriggi litrascorrevo dalle suore, aimparare l’arte del ricamo”.

A quattordici anni, sem-pre al seguito della nonna

e dello zio, Margherita sitrasferisce a Basaldella,frequenta le scuole com-merciali e poi trova lavoroin un negozio di elettrodo-mestici di Udine, dove co-nosce il marito, che già sioccupava dell’Osteria Làdi Moret. Un fabbricatomolto più piccolo rispettoa quello attuale, ma già fa-moso per l’ottima griglia emolto frequentato. “Non èstato facile per me inse-rirmi nella nuova famiglia.Ero giovane, ingenua e al-quanto timorosa, ma ho im-parato presto. Cucinare miè sempre piaciuto, ma findall’inizio più che sulla cu-cina ho cominciato a lavo-rare intervenendo sugli ar-redi del locale, creando al-lestimenti particolari coni quali caratterizzavo le se-rate, studiando coreogra-fie originali perché, a mioparere, danno il tono a unluogo, lo personalizzano,rendendolo più accoglien-te e gradevole”.

"Non mi sono mai ri-

sparmiata - prosegue - edevo ammettere che miomarito mi ha lasciata fare,anche se “spendevo”. Erocapace di lavorare per unasettimana di fila per crea-re l’ambiente adatto a ospi-tare una certa manifesta-zione e lo facevo con unatale testardaggine da sco-raggiare chiunque mani-festasse qualche perples-sità al riguardo. Ricordocon particolare emozionela prima edizione di Aspa-ragus, nel 1981. Per quel-l’occasione ho realizzatouna scenografia di cui i no-stri clienti ancora parlano,ricreando l’ambiente del-l’azienda agricola. All’e-sterno del locale ho siste-mato un antico carro, tra-sformato per l’occasione inuna sorta di palcoscenicodove si è esibito un coro digiovanissimi ragazzi in co-stume, una vecchia car-rozza del ‘700, numerosepanchine di legno addob-bate con piante, fiori colo-rati e grappoli di pannoc-chie sistemati in numerosecarriole”.

“All’interno invece, gra-zie alla collaborazione del-l’artista Giorgio Celiberti,che aveva dipinto una seriedi splendidi pannelli inlegno decorandoli con sug-gestive immagini di campidi papaveri e fiordalisi, eroriuscita a ottenere un’at-mosfera campestre che ri-chiamava alla mente pro-prio la gioia e l’allegria dellacampagna nei mesi più fe-condi. Una coreografia dimolto effetto che mi è spia-ciuto perfino eliminare, unavolta conclusa la manife-stazione”.

Il tempo non esiste perMargherita Durisotti, chenon fa distinzione fra orediurne e notturne, fra mat-tine o pomeriggi. “Se esclu-diamo l’arco di tempo com-preso fra l’una e le cinquedel mattino, ore dedicateal sonno - confessa -, tuttoil resto della giornata louso intensamente. Quan-do si svolge un lavoro comequesto, magari con una fa-miglia da accudire, bisognasapersi organizzare. Io riescoa trovare il tempo per tutto.Prestissimo, al mattino, fac-cio ginnastica, riassetto lacasa, vado dal parrucchie-re o ricavo lo spazio per lamia persona, poi compaioin albergo e comincio quel-la parte di giornata dedi-cata alla ristorazione”.

Una vita così intensa eimpegnativa ha richiesto,necessariamente, molti sa-crifici. La famiglia un pocone ha sofferto. Lo ammet-te, anche se non con facili-tà, la signora Margherita.“Un giorno, presa dalle millecose da fare - ricorda -, ho

addirittura dimenticato diandare a prendere mio figlioa scuola. Ho realizzato chel’orario scolastico era ormaiscaduto, solo quando l’hovisto camminare mesta-mente, a testa bassa, lungoil viale. Me lo rinfaccia an-cora, scherzosamente certo,ma non lo ha dimenticato”.

“Forse per questo mia fi-glia ha scelto di sposarsimolto giovane - prosegue -; ha avuto subito due bimbie ora è felice di dedicarsiinteramente alla famiglia,quella famiglia che lei pro-babilmente ha sentito unpoco incompleta. I ragazzili ho seguiti sempre, percarità, non ho fatto man-care loro nulla, né dal puntodi vista educativo né daquello materiale, però… èun fatto che ben raramen-te ho potuto sedermi a ta-vola con loro”.

Non si tratta di un veroe proprio rammarico, quan-to di una punta di dispia-cere, probabilmente inevi-tabile per una donna chesceglie di impegnarsi inuna attività imprendito-riale così coinvolgente. “Di-ciamo che ho vissuto l’at-tività della ristorazionecome una sorta di famigliaallargata - spiega la signoraMargherita - e questo pro-babilmente è stato un ele-mento determinante nelsuccesso di Là di Moret”.

La “familiarità” che si re-spira nelle sale del risto-rante, ma anche fra i cor-ridoi dell’albergo, si con-cretizza poi in un rappor-to diretto e molto curatocon i clienti. Frequentatoda sempre dalle squadredi calcio ospiti della città,ma anche dai giocatori del-l’Udinese, La di Moret è di-ventato ormai un’istitu-zione nel mondo dello sportper quanto riguarda l’o-

spitalità.“Con i calciatori, è vero

- racconta Margherita -, sicrea subito un feeling spe-ciale. Per quanto gli spor-tivi siano legati rigorosa-mente alla dieta prescrit-ta dalla loro società, qual-che piccolo strappo ognitanto si verifica, propriocome in una qualsiasi fa-miglia, dove la mamma“cede” ai capricci dei ra-gazzi. Ricordo per esempioquella sera che Maradona,rientrato alle tre del mat-tino, mi chiese le “mezze-maniche alla Moret”, op-pure quella volta che Mar-cio Amoroso riuscì a con-vincermi a cucinargli unadelle mie frittate, fatte con100 erbe. Come dir loro dino?”. Cuor di mamma anchecon i “ragazzi” del calcio,insomma, che la ricambia-no con altrettanto affetto.Sono molti quelli che, dopoaver lasciato Udine, le te-lefonano per un saluto opassano direttamente a tro-varla.

“Sono le soddisfazionimaggiori”, ammette la si-gnora Margherita, che ades-so, dopo tanti anni di la-voro, pur continuando a oc-cuparsi del ristorante, hadeciso di dedicare un po’più di tempo a se stessa,ma soprattutto ai due ni-

potini che adora. Perenne-mente alle prese con la dieta- “è difficilissimo occuparsidi cucina e non cedere alla

tentazione di assaggiareun po’ troppo”, confessa,ammettendo simpatica-mente di essere la dispe-razione delle dietiste -, que-st’anno per la prima voltafarà ben due periodi di va-canza. “D’altra parte l’al-bergo è nella mani di miofiglio Edoardo, che non hacerto bisogno di consigli -sottolinea orgogliosamen-te -, e il ristorante può con-tare su uno chef bravissi-mo, Federico Lui. E’ un gio-vane chef di Colloredo cheha “studiato” a Grado, allascuola di Ettore Troian, unvero mito in regione. La su-pervisione è affidata a miomarito e così io posso fi-nalmente approfittare e re-galarmi un po’ di relax inpiù”.

Di abbandonare l’attivi-tà neanche a parlarne, siachiaro, la parola pensionenon fa parte del vocabola-rio della signora Marghe-rita, che per il futuro ac-carezza un progetto ambi-zioso. “Mi piacerebbe tantorealizzare una vera canti-na - azzarda, guardando disottecchi il marito sedutoappena un poco più in là -, un’enoteca dove far as-saggiare i vini migliori, ma-gari accompagnati dai piat-ti della cucina friulana cu-cinati da me. Dalla famo-sa frittata alle 100 erbe, alsalame cotto nell’aceto, agliassaggini di pietanze sta-gionali”.

Franco Marini ascolta etace, finge indifferenza, masa che la determinazionedi Margherita ha sempreavuto la meglio e siccomei risultati ne hanno sem-pre premiato la tenacia…non conferma, ma nem-meno smentisce.

“Ricordocon piacerela coreografiadi Asparagus1981”

“Maradonavoleva le mezzemanicheAmoroso la frittata”

Margherita Durisotti

Un professionistadell’ambiente, ca-pace di studiare

la complessità delle re-lazioni tra società e ter-ritorio, di salvaguar-dare le zone a rischiodi degrado e inquina-mento, così come di re-cuperare le aree com-promesse e manteneregli equilibri ecologici.Un mestiere che at-tualmente non esiste edi cui si ne sentiva lamancanza, conside-rando l’importanza chela sostenibilità sta ri-vestendo a livello in-ternazionale. A colma-re questo voto ci hapensato l’Università diUdine, dove dal prossi-mo anno accademico lafacoltà di Agraria atti-verà una nuova laureatriennale in Scienze etecnologie per l’am-biente e la natura, cheandrà ad aggiungersiai tre corsi di laurea diprimo livello già esi-

stenti: Scienze e tecno-logie agrarie, Scienzee tecnologie alimenta-ri, Viticoltura ed eno-logia.

Che il nuovo corso distudio sia decisamenteal passo con i tempi lodimostra anche l’otti-ma accoglienza dellecategorie economichee del mondo del lavoro,ai cui rappresentantiregionali è stato pre-sentato il 4 luglio. Sem-pre di più sono richie-ste competenze alta-mente qualificate chetengano conto dell’ac-cezione più attuale del-l’ecologia. Basti pensa-re che in Europa, se-condo uno studio del-l’Ocse, esistono 60 milaattività economiche le-gate all’ambiente chehanno già creato un mi-lione 700 mila posti dilavoro, mentre il mer-cato dei servizi offertidalle imprese in campoecologico è in costante

espansione. "L’industriaambientale tende a di-venire un settore chia-ve delle economie mo-derne – sottolinea il pre-side di Agraria, Pier-luigi Bonfanti –.

Numerosi sono i postidi lavoro creati dall’U-nione Europea finaliz-zati alla gestione deiproblemi ambientali,ma anche le ammini-strazioni pubbliche si

stanno attrezzando perfar fronte alle questio-ne del territorio, mentrenumerose sono le im-prese private che ope-rano nel risanamentoambientale, nell’uso al-

ternativo delle risorseprimarie, anche perchésono numerosi i van-taggi che tutte le im-prese hanno dall’ado-zione di politiche am-bientali interne".

Dopo poco più di unmese dalla sua ele-zione, il nuovo ret-

tore dell’Università delFriuli, Furio Honsell, hacominciato la costruzio-ne della propria squadraall’insegna della novità.Due sono state le nomi-ne di spicco del manda-to a Rettore per il trien-nio accademico 2001-2003: la prof. Maria Ama-lia D’Aronco è stata no-minata prorettore vica-rio dell’Ateneo e il prof.Francesco Saverio Am-besi Impiombato è di-ventato il nuovo presi-dente del Policlinico Uni-versitario di Udine. Do-cente ordinario di Filo-logia germanica nella fa-coltà di Lingue e lette-rature straniere, affe-rente al dipartimento diLingue e letterature ger-maniche e romanze, èstata delegata ai Rap-porti Internazionali conil rettore Strassoldo, laprof.ssa D ’Aronco è laprima donna a ricoprireun incarico così presti-gioso nell’Ateneo friula-no.

“In futuro – ha di-chiarato D’Aronco - l’A-teneo dovrà continuareil processo di interna-zionalizzazione dei corsi- dalle lauree triennali,a quelle specialistiche,ai master fino ai dotto-

rati - nella convinzioneche lo scambio interna-zionale di persone e co-noscenze è fondamenta-le per il miglioramentodella qualità dell’istru-zione e l’efficace forma-zione delle risorseumane". Perché la sceltaè ricaduta sulla prof.ssaD’Aronco? "Conosce pro-fondamente l’universitàfin dalle sue origini –sottolinea Honsell – sabene cos’è la ricerca per-ché l’ha condotta ad al-tissimi livelli da moltianni e ha già dimostra-to di possedere elevatecapacità organizzative,fondamentali per porta-re a compimento il pro-cesso di autonomia inuna fase in cui l’ateneopunta a realizzare pro-getti innovativi". Nata

a Udine, ha visto nasce-re e crescere l’Universi-tà del Friuli: ha comin-ciato la sua carriera nel1969 come assistente allacattedra di Lingua e let-teratura inglese e poicome docente di Filolo-gia germanica. "Mi sentoonorata di poter colla-borare a questo livelloper contribuire allo svi-luppo della mia univer-sità – afferma la prof.ssaD’Aronco –. I miei sfor-zi saranno orientati nellospirito dell’internazio-nalità, perché credo nelvalore formativo cheun’esperienza all’esteropuò fornire ai giovani,pur senza trascurarel’importanza delle pro-prie origini: la regionedi provenienza dà le ra-dici, ma il fusto allargapoi i suoi rami nel restodel mondo". Il pro-gramma Socrates ha giàaperto l’Europa agli stu-denti: basti pensare cheil prossimo anno ben 220studenti si recherannoa studiare in una uni-versità dell’Unione Eu-ropea. Ma l’Universitàdi Udine sarà anche im-pegnata a incentivare gliscambi con gli atenei delNord America, del Ca-nada, dell’America me-ridionale e dell’Austra-lia, all’interno di un fe-condo rapporto con le co-

munità friulane che làoperano e risiedono. Sel’incarico di prorettoreera vacante, in quantoera lo stesso Honsell aricoprirlo con l’ex retto-re Marzio Strassoldo,quello di presidente delPoliclinico Universitarioera ricoperto da CarloAlberto Beltrami, in ca-rica dal 1994. Il suo postoviene preso da Ambesi,nato a Palmi (Rc) nel1944, si è laureato in Me-dicina all’Università diNapoli. Nel 1996, ordi-nario di Patologia gene-rale, si è trasferito aUdine diventando ilprimo preside della Fa-coltà di Medicina. Auto-re di circa 100 pubbli-cazioni su riviste inter-nazionali, è oggi consi-derato uno dei referen-ti mondiali della Fisio-patologia tiroidea a li-vello cellulare. È statodirettore di dipartimen-to di Patologia e medici-na sperimentale e clini-ca dal 1991 al 1994, de-legato al Personale dal1990 al 1991 e ai Rap-porti esterni dal 1993 aoggi. Soddisfatto dellanomina, Ambesi ha sot-tolineato come questa"responsabilità gli siastata affidata in un mo-mento in cui la sanità sitrova di fronte a scelteprogrammatiche fonda-

mentali, sia a livello na-zionale che locale e comei suoi obiettivi sarannoorientati verso una me-dicina a tutto campo. "Lamedicina è in una fasedi rinnovamento – af-ferma Ambesi – e il Po-liclinico assume una va-lenza importante sia perla ricerca, sempre piùconnessa alle applica-zioni cliniche, sia dalpunto di vista delle in-novazioni, che in questianni sono sotto gli occhidi tutti. In questi anniil campo medico è mul-tidisciplinare, quindi l’im-pegno del Policlinico nonriguarda soltanto la fa-coltà di Medicina, ma po-tenzialmente interessatutte le facoltà, rivol-gendosi, ad esempio, allebiotecnologie, alla tele-medicina, alla robotiz-zazione delle sale ope-ratorie, senza dimenti-care i campi della gene-tica e della biologia mo-lecolare che interessanole piante, gli animali el’uomo". Commentandola sua scelta, Honsell hasottolineato come "at-traverso l’esperienza diricerca, Ambesi porteràil Policlinico a nuovafrontiere nel campo dellabiomedicina, rafforzan-do il ruolo che l’aziendagioca nella formazione enella ricerca del sistema

sanitario regionale. Allostesso tempo, può van-tare ottimi rapporti a li-vello internazionale, in-dispensabili nel proces-so di internazionalizza-zione che l’intero Ateneomira a perseguire". Hon-sell non ha risparmiatoparole di apprezzamen-to per l’operato di CarloAlberto Beltrami, presi-dente del Policlinico apartire dal 1994. "Sonoprofondamente ricono-scente agli anni che Bel-trami ha dedicato allacrescita del Policlinicouniversitario, alla com-petenza gestionale escientifica con cui ha por-tato ai vertici nazionaliil Policlinico, divenutocosì un modello per lealtre università italia-ne".

D’Aronco prorettore vicario, Ambesi presidente del Policlinico Universitario

Ecco le nomine del Rettore:costruita una squadra tutta nuova

Università24 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Sarà un esperto di igie-ne degli allevamentizootecnici, di cui con-

trollerà gli aspetti della qua-lità dei prodotti di origineanimale e lavorerà a stret-to contatto con il medico ve-terinario. Ma la sua profes-sionalità sarà richiesta anchenei laboratori dove si svol-gono gli esami per diagno-sticare le malattie animali.Sono queste le competenzedel futuro laureato in Igie-ne e sanità animale, la nuovalaurea triennale che la fa-coltà di Medicina veterina-ria dell’Ateneo del Friuli pre-

vede di attivare a partiredall’anno accademico 2001-2002 e che affiancherà ilcorso di laurea in Scienzedella produzione animale.Come insegna la vicenda di"mucca pazza", il sistemaeconomico ha sempre mag-giore necessità di disporredi professionisti in grado ditestare la qualità dei pro-dotti alimentari e di segui-re il percorso di filiera, ac-compagnando i prodotti ali-mentari fino alla tavola deiconsumatori. Il rispetto dellenorme di qualità e la certi-ficazione dei prodotti sono

gli obiettivi che tutte le ca-tegorie economiche hannointeresse a raggiungere, perriconquistare il rapporto difiducia con la popolazioneche è stato in parte incri-nato a causa della Bse. Ilnuovo corso di laurea è ar-ticolato in due curricula for-mativi: Igiene e sanità ani-male, rivolto a garantire ope-ratività negli allevamentizootecnici e Acquacultura eittiopatologia, per svolgerele attività richieste negli al-levamenti ittici. Anche inquest’ultimo settore, infat-ti, la ricerca della qualità è

la priorità da perseguire. Lanuova figura professionale,fra le altre competenze, saràin grado di progettare gliimpianti acquatici e di ge-stire gli allevamenti di or-ganismi ittici, in rispettodelle norme che permetto-no di ottenere la certifica-zione del prodotto nelle im-prese di acquacoltura. Glistudenti ammessi al corsosaranno 40, distribuiti neidue curricula. Per l’ammis-sione sarà effettuato unesame preliminare d’acces-so per stabilire una gra-duatoria di merito.

Corso di laurea triennale a Veterinariaper dottori in igiene e sanità animale

La nuova laurea triennale ad Agraria darà gli strumenti per studiare le relazioni tra società e territorio

Ecco i professionisti dell’ambiente e della natura

Prof. Maria Amalia D’Aronco Prof. F. S. Ambesi Impionbato

25 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

La Commissione Pro-vinciale per l’Arti-gianato, presieduta

da Sergio Zanirato, che èanche vicepresidente del-l’Unione Artigiani e Pic-cole Imprese, guarda confavore alle modifiche nor-mative intervenute con lalegge 57 del 20 marzo 2001che prevedono, anche perle imprese costituitesi comesocietà a responsabilità li-mitata con pluralità disoci, la possibilità di iscri-versi all’Albo delle ImpreseArtigiane, con una conse-guente netta distinzionefra capitale societario epatrimonio personale deisoci e un più facile acces-so al mercato del credito.Resta comunque aperto ilproblema del recepimen-to, da parte della norma-tiva regionale, di questaimportante innovazione.Proprio per dare un im-

pulso maggiore al legis-latore regionale - si sta at-tendendo ormai da circadue anni che sia varato ilTesto Unico regionale inmateria di artigianato -,la Commissione Provin-ciale per l’Artigianato hadeliberato di dar corso al-l’iscrizione all’Albo delleImprese Artigiane perquelle Srl che ne faccianorichiesta (per questa formagiuridica l’iscrizione è ditipo facoltativo) ai soli finiprevidenziali, poiché, comeè noto, la normativa na-zionale in materia di as-sicurazione previdenzia-le è direttamente appli-cabile su tutto il territo-rio nazionale, nelle moredi una normativa regio-nale che consenta la pienaiscrizione all’Albo delleImprese Artigiane ancheper le società a responsa-bilità limitata con pluralità

di soci. La Cpa, inoltre,nell’ambito dei sui com-piti istituzionali, confi-dando nella piena colla-borazione delle ammini-strazioni comunali inte-ressate, come già avve-nuto in passato, seppurper problematiche diverse,ha dato avvio alla revi-sione dell’Albo delle Im-prese Artigiane per l’an-no 2001, revisione previ-sta dalla legge regionale28 del 1999, revisione chequest’anno interessa i co-muni di Buja, Cervigna-no del Friuli, Forni diSopra, Lignano Sabbia-doro, Pasian di Prato, Re-manzacco, San Danieledel Friuli, San Giovannial Natisone, San Pietro alNatisone,Talmassons,Tar-cento, Tarvisio, Torvisco-sa e Villa Santina. Esa-minando i dati elaboratidal reparto Albo Imprese

Artigiane volti a fornireun’analisi periodica delcomparto artigianale dasottoporre alla valutazio-ne della Cpa, il settore ar-tigiano continua a regi-strare un andamento po-sitivo con un aumento delleimprese attive: gli iscrit-ti al 31 dicembre 2000erano 15.096 unità con unaumento positivo dello0,86% rispetto all'annoprecedente (14.968 im-prese) e di questo non sipuò che essere soddisfat-ti, commenta Sergio Za-nirato. Ancora una voltail comparto artigiano sidimostra capace di svi-luppo e di dinamicitàanche in zone difficili edisagiate della provincia,oltre che in grado di assi-curare occupazione. E’ darilevare che, nonostantel’incremento delle impre-se attive, si registra una

diminuzione neltotale degli iscrit-ti come titola-ri/soci agli elenchiprevidenzialidella speciale ge-stione artigianapari a 58 unità(erano 18.446 afine 1999 men-tre al 31 dicem-bre 2000 erano18.388) e nel to-tale dei collabo-ratori familiari(da 2.120 del '99si passa a 2.075unità al 31 di-cembre 2000).

E’ interessante eviden-ziare che sono in aumen-to le imprese che occupa-no personale dipendente:infatti si passa dalle 4.727imprese del '99 alle 4.856del 2000 con un conse-guente saldo positivo neltotale dei dipendenti pari

a 539 unità (dai 19.091 di-pendenti di fine 1999 ai19.630; il settore che oc-cupa un maggior numerodi dipendenti è quello dellasiderurgia e metalmecca-nica, seguito dal settoredel legno e dal settore del-l’edilizia e affini.

Zanirato: "Le Srl pluripersonali possono già iscriversi all'Albo della Cciaa"

Oltre 40.000 addetti nell’artigianatonella sola provincia di Udine

CCIAA NEWS

Il presidente della Cpa, Zanirato

Imprese Attive 31.12.2000

Imprese Artigiane iscritte al 31.12.2000 suddivise secondo forma giuridica

Totale

Imprese Individuali

Società in nome collettivo

Società in accomandita semplice

Società a responsabilità limitata con unico socio

Società Cooperative a r.l.

Separata Sezione consorzi

15.096

11.224

3.337

407

65

41

22

Uomini Donne Totale al 31.12.2000

Suddivisione dei titolari iscritti ai fini previdenziali secondo l’età:

Fino a 20 anni

Da 21 a 40 anni

Da 41 a 60 anni

Oltre 60 anni

Totale

17

6.850

9.897

1.624

18.388

0,09%

37,25%

53,83%

8,83%

100%

15

5.455

8.091

1.412

14.973

2

1.395

1.806

212

3.415

Titolari / soci 31.12.2000

Titolari artigiani iscritti ai fini previdenziali (negli elenchi della speciale gestione artigiana)

Uomini

Donne

Totale

14.973

3.415

18.388

L’incidenza della presenza femminile sul totale dei titolari/soci di imprese artigiane,in calo rispetto all’anno precedente, risulta essere pari a 18,75%.

Collaboratori familiari iscritti ai fini previdenziali negli elenchi della speciale gestione artigiana:

Uomini

Donne

Totale

46,7%

53,3%

100%

969

1.106

2.075

Si confema, ancora una volta, una grossa presenza femminile rispetto al totale deicollaboratori familiari di imprese artigiane

Si rileva, per i titolari/soci, una conferma della tendenza già registrata negli anniprecedenti che indica la fascia di età da 41 a 60 anni quella più numerosa e sinota un incremento piuttosto rilevante nella fascia degli ultra-sessantenni, chepassano dai 1.286 del 31.12.1999 ai 1.624 del 31.12.2000 (incremento del 2,10%).

Uomini Donne Totale

Suddivisione dei collaboratori familiari per fasce d’età al 31.12.2000:

Fino a 20 anni

Da 21 a 40 anni

Da 41 a 60 anni

Oltre 60 anni

Totale

16

1.097

842

120

2.075

13

672

225

59

969

3

425

617

61

1.106

Per i collaboratori familiari, la fascia di età da 21 a 40 anni risulta essere la piùnumerosa, mentre la presenza femminile risulta determinante per la fascia d’etàdai 41 a1 60 anni.

Settore di attività Imprese Dipendenti

Imprese artigiane con dipendenti suddivise per settore di attività:

Alimentare

Edilizia e affini

Estrazione e lavorazione minerali

Legno

Servizi

Siderurugia e metalmeccanica

Tessuti e abbigliamento

Autotrasporti

Rimanenti settori

TOTALE

1.022

4.104

500

4.420

1.484

5.062

1.304

690

1.044

19.630

326

1.242

112

722

615

1.183

224

211

211

4.856

Settore di attività Operai Apprendisti

Suddivisione dei dipendenti al 31.12.2000 a seconda del rapporto di lavoro instaurato:

Tempo pieno

Part time

Totale

Contratti formazionelavoro - Tempo pieno

Contratti formazionelavoro - Part-time

Totale dipendenti concontratto di formazione

Totale

3.034

----

3.034

----

----

3.034

Totale

16.442

2.140

18.582

992

56

1.048

19.630

12.159

1.475

13.634

845

37

882

14.516

Impiegati

1.249

665

1.914

147

19

166

2.080

26 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Nei primi 5 mesi dell'anno solo a marzo è sceso sotto il 3%

Si mantiene elevato l’indicedei prezzi al consumo per famiglie

CCIAA NEWS

L’indice dei prezzi al con-sumo per le famiglie dioperai e impiegati (Foi)

relativo al mese di maggio èpari a 115,1 su base 1995: lamedia tendenziale, cioè riferi-ta allo stesso mese dell’annoprecedente, è risultata pari a+3%, equivalente a un incre-mento di +0,3% rispetto al mesedi aprile. La variazione per-centuale rispetto a maggio 1999è di +5,4%. Si mantiene ele-vato l'indice dei prezzi al con-sumo, che nei primi cinque mesidell'anno solo una volta (amarzo) è sceso sotto il 3%. Gliaumenti riguardano quasi tuttii capitoli di spesa: in partico-lare "Prodotti alimentari e be-vande alcoliche" (+4% nell'an-no e +0,5 su aprile), "Alberghi,ristoranti e pubblici esercizi"(+ 4% nell'anno e +0,5 rispettoad aprile), mentre i movimen-ti congiunturali più sensibiliriguardano i capitoli "Abbi-gliamento e calzature" (+0,3%),"Mobili, articoli e servizi per la

casa" (+0,3%). Nel comune ca-poluogo il tasso d’inflazionetendenziale (calcolato a giu-gno) è pari a +3,6%, quello con-giunturale (rispetto a maggio)indica un incremento dei prez-zi di +0,2%. Il differenziale conl'Italia si riduce sensibilmen-te (+3% quello nazionale), men-tre l'indice comunale risultasostanzialmente in linea conquello europeo (+3,4%). I capi-toli che in Friuli più hanno con-tribuito sono quello di "Abita-zione, acqua, energia elettri-ca" (+5,1% in un anno e +0,3%rispetto a maggio, soprattuttoper il rincaro del gasolio), quel-lo degli "Alberghi, ristoranti epubblici esercizi" (+3,6% nel-l'anno e +0,6 rispetto a mag-gio, a causa dell'aumento di ri-storanti e camping), i "Tra-sporti" dove cala la benzinasuper ma aumenta quella verde,il gasolio e le tariffe ferrovia-rie e quindi il capitolo fa +3,1%nell'anno e +0,1 rispetto a mag-gio.

Come è ormai noto,dal 1° gennaio 2002l’adozione dell’euro

quale moneta unica euro-pea sarà obbligatoria. Intema di società, il legisla-tore ha stabilito con dis-creto anticipo i tempi e lemodalità per procederealla conversione del capi-tale nella nuova valuta eu-ropea. Infatti, entro il 31dicembre 2001, le societàdovranno attuare l’opera-zione di conversione delcapitale dalla valuta lireitaliane alla valuta euro.Le modalità previste sonodue: una semplificata el’altra ordinaria.Alla primaè consentito ricorrere quan-do il capitale è costituitoda azioni aventi valore no-minale superiore a lire 200.La seconda si deve effet-tuare invece quando il ca-pitale sociale è suddivisoin azioni con valore no-minale pari o inferiore alire 200 e quando vi siano

azioni con privilegio com-misurato al valore nomi-nale delle azioni stesse.

Alle quote di società aresponsabilità limitata esocietà cooperative si ap-plicano le stesse disposi-zioni. Considerato che laconversione comporta l’ar-rotondamento delle azio-ni ai centesimi di euro èevidente che la società sitrova ad aumentare o a di-minuire perciò il propriocapitale; il legislatore hastabilito delle regole precise:per la procedura sempli-ficata le operazioni posso-no essere eseguite dagliamministratori, mentreper la procedura ordina-ria deve provvedervi l’as-semblea straordinaria dei

soci. Si sono però poste pro-blematiche interpretativeconsiderato che con la leggen. 340/2000 il legislatoreha abolito il giudizio diomologa da parte dei tri-bunali sugli atti modifi-cativi delle società di ca-pitali, sostituendo a essoil controllo da parte delnotaio. I giudici del regi-stro delle imprese d’Italiahanno fornito risposte spes-so in contrasto tra loro,provocando negli uffici delregistro delle imprese orien-tamenti discordanti. Perquanto riguarda l’ufficiodel registro delle impresedi Udine, il Giudice del re-gistro, dopo un inizialeorientamento ispirato allefinalità di semplificazio-

ne della legge, ha defini-tivamente adottato unorientamento più in lineacon una interpretazionelogico-sistematica delleleggi che in materia di so-cietà si sono succedute neltempo. In sostanza, l’en-trata in vigore della leggesulla nuova disciplina deicontrolli sugli atti socie-tari ha determinato un'a-brogazione tacita per in-compatibilità della dispo-sizione che in materia diconversione di capitale ineuro permette agli ammi-nistratori di convertire ilcapitale sociale nella va-luta europea con propriadelibera da depositare di-rettamente all’ufficio re-gistro delle imprese. Con

ciò detto, anche la delibe-razione adottata dagli am-ministratori avente peroggetto la conversione delcapitale in euro con gli ar-rotondamenti necessari ri-chiede sempre l’interven-to del notaio, come pure,a maggior ragione, la de-liberazione dell’assembleadei soci che provvede conprocedura ordinaria allaconversione del capitale.Risulta quindi evidenteche l’obbligato al depositodegli atti per l’iscrizionenel registro delle impreseè esclusivamente il notaioil quale, entro trenta gior-ni dalla data dell’atto, deveprocedere a presentare larelativa domanda di iscri-zione. Mentre per le so-

cietà di capitali il legisla-tore ha espressamente det-tato la disciplina in ma-teria di conversione del ca-pitale in euro, per le so-cietà di persone, invece,nulla si dice. Pertanto moltiritengono che queste ulti-me, in assenza di una spe-cifica disposizione di legge,non abbiano un vero e pro-prio obbligo di convertireil capitale in euro. Union-camere ha precisato chequalora le società di per-sone attuino la conversio-ne del totale dei conferi-menti, devono procedervimediante un atto modifi-cativo dei patti sociali,quindi con atto pubblico ocon scrittura privata au-tenticata. In tema di so-cietà di persone, l’orien-tamento del giudice del re-gistro delle imprese diUdine è nel senso dell’ob-bligatorietà della conver-sione del capitale in euro.

Vi sono molti adempimenti da fare entro il 31 dicembre del 2001

Conversione del capitale in Euro

L'Ufficio metrico dellaCamera di commer-cio di Udine proce-

derà alla verifica dei com-plessi di misura per car-buranti in conformità conil decreto n. 182/2000.L'esito positivo sarà com-provato dall'apposizionesullo strumento di un bol-lino verde riportante ilmese e l'anno di scaden-za della verifica. L'Uffi-cio metrico per agevolaregli interessati ha ritenu-

to opportuno inviare alleditte di distribuzione dicarburanti della provin-cia un bollettino, invi-tandole a far pervenireentro il 15 luglio l'atte-stazione di pagamento perla verifica a domicilio e ilmodulo compilato in ognisua parte allegato all'av-viso. Il versamento è diLit. 10.000 se l'eserciziocommerciale si trova al-l'interno del territorio co-munale di Pradamano,

sede dell'Ufficio metrico;di Lit. 15.000 se l'eserciziosi trova in altro comune.La documentazione dovràessere recapitata a manoo per posta alla Cameradi commercio di Udine -Ufficio metrico, via Na-zionale 33 - 33040 Pra-damano. Gli utenti chehanno già ottemperato al-l'obbligo della verificasono esentati dal presen-tare all'Ufficio la docu-mentazione.

L’Ufficio metricoverifica le pompe

Il Servizio carburanti age-volati della Camera dicommercio di Udine co-

munica che a partire dal 1°luglio è assegnata la secondatranche del contingente 2001di gasolio per autotrazionein regime agevolato per tuttii mezzi appartenenti allepersone fisiche residenti ealle ditte o enti aventi sedenei venticinque comuni dellazona confinaria italo/slove-na della provincia di Udine.I venticinque comuni inte-

ressati sono Attimis, Chio-pris-Viscone, Chiusaforte,Cividale, Corno di Rosazzo,Drenchia, Faedis, Grimac-co, Lusevera, Malborghet-to-Valbruna, Manzano, Moi-macco, Nimis, Premariac-co, Prepotto, Pulfero, Resia,San Giovanni al Natisone,San Leonardo, San Pietroal Natisone, Savogna, Stre-gna,Taipana,Tarvisio e Tor-reano. Il quantitativo è at-tribuito alle tessere in pos-sesso dei beneficiari diret-

tamente presso i distribu-tori della zona confinaria.Al momento del primo ri-fornimento, si potrà inoltrevisualizzare l’ammontaredell’assegnazione. Si ricordache l’eventuale residuo al30 giugno 2001 sarà azze-rato (non sarà più quindiutilizzabile). La stessa cosaaccadrà anche al 30 set-tembre 2001 per il residuodel secondo periodo. La terzae ultima ricarica avverrà apartire dal 1° ottobre.

Gasolio agevolato, dal 1° luglio assegnata la seconda tranche

Mese Anni variazioni percentualisu mese precedente su stesso mese

1999 2000 2001

Indicedei prezzi per le famiglie di operai e impiegati (base: 1995=100)

gennaio

febbraio

marzo

aprile

maggio

giugno

luglio

agosto

settembre

ottobre

novembre

dicembre

MEDIA

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT

108,2

108,4

108,6

109,0

109,2

109,2

109,4

109,4

109,7

109,9

110,3

110,4

109,3

110,5

111,0

111,3

111,4

111,7

112,1

112,3

112,3

112,5

112,8

113,3

113,4

112,0

113,9

114,3

114,4

114,8

115,1

1999 2000 20010,1

0,2

0,2

0,4

0,2

0,0

0,2

0,0

0,3

0,2

0,4

0,1

anno prec.2,1

2,4

2,5

2,2

2,3

2,7

2,7

2,7

2,6

2,6

2,7

2,7

2,6

3,1

3,0

2,8

3,1

3,0

0,1

0,5

0,3

0,1

0,3

0,4

0,2

0,0

0,2

0,3

0,4

0,1

0,4

0,4

0,1

0,3

0,3

27 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Secondo l'indagine di Excelsior per il 2001: flussi attesi e tassi di crescita

In Friuli c’è fame di manodopera5.000 posti liberi in provincia

CCIAA NEWS

Per il 2001, circa unterzo delle impreseitaliane prevede di

assumere nuovo perso-nale. Sono previste com-plessivamente 714 milaassunzioni (cui corri-sponde un tasso di entratapari al 7,3%), a fronte di330 mila uscite (per untasso di uscita del 3,4%):quindi il saldo atteso èpari a 383 mila unità(+3,9%). Lo prevede Ex-celsior, il progetto coor-dinato dall'Unione delleCamere di commercio -nell'ambito delle azioniper il rafforzamento delsistema formativo del Mi-nistero del lavoro e del-l'Unione Europea - che èstato realizzato per ilquarto anno consecutivo ei cui risultati costituisco-no il Sistema informati-vo "Excelsior" sui fabbi-sogni professionali delleimprese. L'indagine, svol-ta in ogni provincia, co-involge un campione dicirca 100 mila impresecon dipendenti, di tutti isettori economici e di tuttele dimensioni. Si trattadi un campione moltoampio, statisticamente si-gnificativo e rappresen-tativo della struttura eco-nomico-produttiva e ter-ritoriale italiana.

Nel Friuli-Venezia Giu-lia le assunzioni previstesono quasi 20 mila (pre-cisamente 19.778) men-tre le uscite ammontano acirca 10 mila (precisa-mente 9.743) per un saldoattivo di 10.035 unità;nella provincia di Udineil saldo attivo è di 4.785unità. Il tasso (previsto)del saldo provinciale è di+4,4%, che è superiore siaa quello medio nazionalesia a quello regionale cherisulta identico al nazio-nale cioè +3,9%.

L'economia friulana mo-stra una forte dinamici-tà confermando il buonmomento congiunturaleche sta attraversando.Non si tratta peraltro solodell'economia friulana,ma dell'intero Nord-Est,dove i posti di lavoro ag-giuntivi sono percentual-mente superiori al datonazionale (la media delNord-Est è di +4,1%).

In Italia appare più so-stenuta la crescita nei set-tori dei servizi (+4,2%),che presenta maggioritassi d'entrata e di usci-ta, mentre nella provin-cia di Udine, e anche inregione, prevale la do-manda del settore indu-striale (+4,9% l'incrementonetto per Udine, contro il+ 3,7% dei servizi). L'in-dustria friulana mostraimportanti margini di svi-

luppo occupazionale conun saldo complessivo pre-visto che supera i 3 milaposti di lavoro aggiunti-vi, mentre nella regionequesti posti aggiuntivi di-ventano quasi 6.300 (+2mila a Pordenone, +587 aGorizia e +729 a Trieste).

Dal punto di vista set-toriale il maggior nume-ro di assunzioni è previ-sto nei comparti del legnoe mobile (quasi 1.200 as-sunzioni per un forza-la-voro aggiuntiva di 839unità), in quello del com-mercio e ospitalità (2 milaassunzioni a fronte peròdi quasi 900 uscite) e inquello del terziario avan-zato (credito e assicura-zioni, informatica, tele-comunicazioni e servizialle imprese) che preve-de mille assunzioni maanche 660 uscite, un se-gnale di forte riconver-sione di alcuni settoricome il credito. Altri com-parti dell'economia friu-lana presentano una do-manda aggiuntiva moltosignificativa: l'edilizia(+8%), che da alcuni annimostra anche una fortedinamicità imprendito-riale, il tessile, abbiglia-mento, cuoio e calzature(+6,6%), i servizi all'ospi-talità (alberghi, ristorantie servizi turistici in ge-nere), i servizi alle per-sone e alle famiglie(+6,3%).

L'analisi per dimensio-ne d'impresa evidenzianotevoli differenze: co-erentemente con le inda-gini svolte negli anni pre-cedenti, la crescita occu-pazionale prevista risul-ta nettamente più eleva-ta per le piccole impresee si riduce al crescere delladimensione aziendale. Afronte di una variazionemedia di +4,4%, il tassodi crescita previsto dalleimprese con meno di 10dipendenti raggiunge il+8,6%. Nelle imprese tra10 e 49 dipendenti si at-testa al +3,9%, mentre inquelle oltre 50 dipenden-ti non supera il +2%.

Di conseguenza le im-prese con meno di 50 di-pendenti prevedono di co-prire l'80% dell'intera cre-scita occupazionale atte-sa in Friuli per il 2001.

Si conferma la tenden-za che vede il sistemadelle imprese italiane ri-strutturarsi a vantaggiodella piccola dimensione,sia industriale sia di ser-vizi, imprese che megliorispondono alle esigenzedi flessibilità e specializ-zazione del mercato, asvantaggio della grandeimpresa che, grazie allenuove tecnologie dell'In-

formation and Commu-nication Technology, puòdecentrare molte funzio-ni trasformandosi in im-presa a rete. In ogni casova sottolineato che anchela media e grande impresafriulana (oltre 50 dipen-denti) registra una si-gnificativa crescita occu-pazionale (saldo pari a+854 unità) che, seppureampiamente inferiore aquella delle piccole im-prese, rappresenta co-munque un segnale nelsuo complesso positivo.Cambiano i fabbisogniprofessionali: con le im-prese di maggiori dimen-

sioni alla ricerca di menopersonale ma di livelliprofessionali più alti equalificati (quadri e tec-nici), mentre quelle mi-nori hanno necessità so-prattutto di operai (inFriuli il 75% della nuovaoccupazione riguarda ope-rai e personale non qua-lificato).

Un fenomeno che emer-ge a livello nazionale è le-gato all'uso delle nuovetecnologie, le quali con-sentono di integrare i pro-cessi produttivi attraver-so i sistemi informativi ecomunicativi indipen-dentemente dalla loca-lizzazione. Rendono pos-sibile cioè uno sposta-mento di alcune attivitàproduttive e quindi di op-portunità di lavoro (in

particolare nel Sud), comedimostrano anche i datirecenti sull'andamentodelle nuove imprese. Ri-sulta dunque evidente cheil sistema produttivo sista riorganizzando nel suocomplesso e va conside-rato proprio nei suoi aspet-ti di "sistema" (compostodi componenti tra lorosempre più interconnes-se sia in termini struttu-rali sia relazionali), ca-ratterizzato da una con-tinua ristrutturazione cheè insieme settoriale, di-mensionale e territoria-le. Excelsior registra leassunzioni programmatedalle imprese, ma non èdetto che queste trovinopoi le professionalità checercano. In altri termini,alla crescita potenzialeindicata potrebbe non cor-rispondere un incremen-to occupazionale effetti-vo per problemi di "man-cato incontro" tra do-manda e offerta sul mer-cato del lavoro. È noto cheanche in Friuli ci sono la-vori per i quali le impre-se incontrano difficoltànel trovare la manodope-ra necessaria. Le impre-se, in sostanza, esprimo-no una domanda insod-disfatta di nuove e vec-chie professionalità. Laricerca del 2001 registrauna quota consistente dirichieste relative a per-sonale che le imprese de-finiscono "di difficile re-perimento": si tratta del50% del totale delle as-sunzioni programmate,quasi 6 punti in più ri-spetto alla precedente ri-levazione. Si accentua ladifficoltà delle aziende,soprattutto l'industriadove si sale al 57% delleassunzioni previste, masono notevoli anche nei

servizi (41,4%). Questoproblema è particolar-mente sentito in tutto ilNord-Est. I motivi delledifficoltà di assunzionesono prevalentemente ri-conducibili a una scarsadisponibilità delle pro-fessionalità richieste e, ingenerale, di manodoperaqualificata in grado di ri-spondere alle esigenzedelle imprese: nel 45% deicasi le assunzioni pro-grammate riguardano fi-gure ritenute di difficilereperimento a causa dellaloro ridotta presenza edella conseguente con-correnza tra le imprese;per il 28,5%, le aziendelamentano la mancanzadella qualificazione ne-cessaria e per il 9,8% l'as-senza di strutture for-mative adeguate.

Il livello medio di istru-zione (acquisito tramitepercorsi di studio) e dipreparazione professio-nale (derivante da prece-denti esperienze lavora-tive) tende a crescere. Mi-gliora, quindi, la richie-sta complessiva di for-mazione espressa dalleimprese che, tuttavia, ap-paiono consapevoli del-l'esigenza di ulteriori in-vestimenti in questo am-bito, sia propri sia del si-stema formativo. Non acaso, per buona parte delleassunzioni programmatele imprese evidenzianouna necessità di ulterioreformazione che riguarda,nel complesso, il 48,7%delle richieste di personesenza esperienze lavora-tive, ma anche il 33,7% diquelle che già ne hannofatte. I due comparti cheesprimono i più alti livellidi "domanda formativa"sono l'industria chimicae quella meccanica (quasi

il 70% del personale senzaesperienza e 35/40% diquello con esperienza), lasanità privata, unico am-bito in cui la necessità diulteriore formazione è piùalta per chi è senza (74%).Tutto ciò, evidentemen-te, richiama l'esigenza diun migliore e più strettoraccordo tra sistema for-mativo e mondo del lavo-ro. Siamo in presenza diun potenziale di crescitache, per poter corrispon-dere a effettiva occupa-zione, presuppone un im-pegno deciso in tre ambi-ti essenziali: rendere piùfluido l'incontro tra do-manda e offerta nel mer-cato del lavoro; migliora-re ancora la qualità delsistema formativo (chepure nella regione è giàbuono) in particolare dellaformazione professiona-le; valorizzare al massi-mo le risorse assegnatedall'Unione Europea alnostro Paese nell'ambitodella programmazione deifondi strutturali 2000-2006. In provincia diUdine il 64% delle as-sunzioni previste per il2001 riguarderanno con-tratti a tempo indeter-minato e per il restante36% i contratti di ingres-so (apprendistato e for-mazione-lavoro per il20,6%) e le forme di la-voro "flessibile" (contrat-ti a termine e altri con-tratti per il 15%). Sonoescluse le tipologie diversedal lavoro dipendente,come i contratti di colla-borazione continuativa oil lavoro interinale (in cuiil rapporto contrattualetra l'impresa e il lavora-tore è mediato tramite lasocietà di fornitura).

Ufficio Statistica

“Il legnoe il mobilefannola partedel leone”

Entrate Uscite

Movimenti occupazionali previsti nel 2001

Fonte: Unioncamere-Ministero del lavoro, Sistema Informativo Excelsior

Saldo

UDINE

GORIZIA

TRIESTE

PORDENONE

FRIULI-VENEZIA GIULIA

NORD-EST

ITALIA

8.144

2.253

3.375

6.006

19.778

188.146

713.558

3.359

1.138

2.099

3.147

9.743

85.076

330.472

4.785

1.115

1.276

2.859

10.035

103.070

383.086

30 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Una quantità di me-daglie da far invi-dia: le ha conqui-

state un'azienda friulanaa Genova, nel corso del-l'edizione 2001 di Euro-flora, l'esposizione inter-nazionale del fiore e dellapianta ornamentale, natanel 1965, che ogni cinqueanni, a maggio, ricrea nellacittà ponentina un lussu-reggiante angolo di Para-diso terrestre. L'aziendafriulana è la Euroameri-can azalee di Marsure diPovoletto, dei vivaisti Ri-naldo e Gianfranco Dona-to. E, occorre, dunque, fareun cenno alla motivazio-ne del riconoscimento piùimportante ottenuto daivivaisti di Marsure: è la"Gran medaglia d'oro" cheè stata ottenuta dai Do-nato per "la più artistica,originale e importante pre-

sentazione di piante fiori-te".

A ulteriore riprova dellavalenza dei riconoscimen-ti, va ricordato il contestonel quale sono stati otte-nuti: una manifestazionecome Euroflora, appunto,

con un'estensione esposi-tiva di ben 150 mila metriquadrati, dove si è conta-ta la presenza di 800 flo-rovivaisti, in rappresen-tanza di 15 nazioni (Au-stria, Belgio, Canada, Fran-

cia, Olanda, Russia, Sviz-zera, Uruguay, Vietnam,Ecuador, Principato di Mo-naco, Australia, Cina, Fi-lippine e Italia). E il clousi è raggiunto proprio nelpadiglione S dove pri-meggiava il vivaismo friu-lano con un colpo d'occhiodi grande effetto, nella sin-golare cornice creata dallapuntuale ricostruzione sce-nografica di una villa del'700, oltre alla limpida ca-scata di venti metri d'al-tezza "sotto" la quale i vi-sitatori potevano passare(tramite un ingegnoso pon-ticello in plexiglas) am-mirando degli autenticicaimani "dagli occhiali",originari dell’America delSud.

Certo, tutte proposte digrande interesse, ma ilpubblico veniva letteral-mente catturato da una

"esplosione" caleidoscopi-ca di tonalità cromaticheche passavano dal rosa allillà al bianco, di quello cheera appunto l'allestimen-to "principe": un trionfo diazalee, made in Friuli, rea-lizzato dall'azienda dei Do-nato di Marsure. Propostacentrale del padiglione, inun crescendo fino all'al-bero-azalea che arrivava,dispiegandosi in tutta lasua altezza, a sfiorare lacupola-vetrata del palaz-zetto, e che intendeva ri-creare l'effetto visivo deifuochi d'artificio: un in-tento riuscito con quelloche sembrava un getto diluce rosa, circondata, allabase, da macchie colorateper un insieme d'indubbiasuggestione.

Padiglione S per gli al-lestimenti di gran classee pure per dare spazio allecuriosità. Si passava, peresempio, dalla "Stevia",l'erba dolce, così chiama-ta dagli Indios (la piantaè originaria di una zona a

cavallo tra Paraguay e Bra-sile), dalla quale si può ri-cavare un dolcificante conun potere pari a 30 voltequello dello zucchero, alla"Mozzie-blocker", la pian-ta blocca-zanzare arriva-ta dall'Australia, e poi danon dimenticare un'altraproposta che ha catturatol'attenzione destando am-mirazione. Arrivata dalFriuli-Venezia Giulia, hapermesso di ampliare ilmedagliere d'oro conqui-stato dalla nostra regione.Era l'angolo di campagnain città: il vigneto più pic-colo del mondo, attrazio-ne anche di più edizioni diFriuli Doc.

Presentato dall'aziendaagricola Sant'Urbano, cheha sede a Faedis ed è statafondata da Sergio Cont eLuciano Rossi. Impianta-to su un contenitore (di unmetro per due), il modulodi vigneto presentava 27viti suddivise in tre filaricoltivati a capuccina chepermettono a tempo debi-

to di fare una mini-ven-demmia pure sul balconedi casa. Tanti riconosci-menti alla realtà friulana,dunque, da una manife-stazione - che, tra l'altro,ha presentato i "Giardiniesotici" del Principato diMonaco e la "Zelkova si-cula", considerata una sco-perta botanica tra le piùstraordinarie, tanto che neerano noti esempi solo allostato fossile - sulla qualeil presidente della Fieradi Genova, Luigino Mon-tarsolo, ha sottolineato:"Per i floricoltori Euroflo-ra rappresenta la massi-ma forma di espressionedella qualità raggiuntadalla sua produzione e lapossibilità di ottenere unaconferma ufficiale di que-sto". Ma anche sul sensodell'iniziativa Montarsoloha evidenziato: "Il mes-saggio che Euroflora dif-fonde è assolutamenteunico: rispetto dell'am-biente naturale e più verdeper una migliore qualità

Ai vivaisti di Marsure di Povoletto la “Gran medaglia d'oro” - La spuntano sui colleghi di 15 nazioni

L’Euroamerican azalee ha sbancato l’edizione 2001 di Eurofloradi Mariarosa Rigotti

Attualità

Cividale come centrodi promozione delmondo vitivinicolo

del Friuli-Venezia Giulia.Obiettivo raggiunto per“Civintas” 2001, la rasse-gna enogastronomica con-clusasi domenica 17 giu-gno nella città ducale.Esprime soddisfazione Da-niela Bernardi, assessorealle attività produttive delComune di Cividale e pre-sidente del comitato pro-motore di “Civintas”: “Larassegna aveva l’obietti-vo di coinvolgere il mag-gior numero di produtto-ri vitivinicoli in un’ini-ziativa che punta sullaqualità. I produttori de-vono riuscire a compete-re su un mercato che ades-so non è più solo locale,ma nazionale e interna-zionale”. A Cividale que-

st’anno i viticoltori hannotrovato la vetrina ade-guata alla presentazionedei propri prodotti e hannopartecipato numerosi alleconferenze tecniche orga-

nizzate nel corso della ras-segna (120 presenze al con-vegno dell’Ersa sul Tocai,un centinaio a quello sulPicolit organizzato dalConsorzio tutela Colli

Orientali del Friuli e allatavola rotonda sul pae-saggio del vino).

L’edizione di quest’an-no ha superato in af-fluenza quelle precedentie già si pensa al 2002. For-mula vincente non si cam-bia: si punterà sempre l’at-tenzione su convegni tec-nici, ruolo di protagoni-sta per un unico vino, per-sonaggi di spicco delmondo enogastronomico(grande entusiasmo si èregistrato quest’anno perla presenza dei giornali-sti Luigi Veronelli e Bur-ton Anderson).

“Vorremmo interessareil pubblico, tecnico e no,con un unico tema con-duttore anche nei prossi-mi anni - spiega Bernar-di -. Cividale può diven-tare con la sua ricchezza

artistica e culturale lasede ideale di promozio-ne della nostra produzio-ne vitivinicola. Quest’an-no c’è stata la presenzaattiva dei viticultori che

si sono intrattenuti a lungonel corso della manife-stazione. Seguiremo le loroindicazioni per appron-tare la prossima edizio-ne”.

Si è conclusa la rassegna di Cividale dedicata al Tocai - In crescita l’affluenza del pubblico e degli esperti

Civintas, bilancio positivo, i produttori soddisfatti

“Riconoscimentianche perl’aziendaagricolaSant’Urbano”

L’assessore Bernardi (a sx) con Veronelli (al centro)

31 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Il 2001 al è un anfortunât pai filate-liscj furlans. Par

dôs voltis la Patriedal Friûl e à vût l’o-nôr di comparî sui boides “Puestis talianis”e simpri suntunmodel cuntun valôrdi grant consum, vena stâi i 800 francs(0,41 euros), ch’a co-ventin pes letaris nor-mâls e pes cartulinis.

Il ricognossiment luan mertât par prime

l’antighe badie bene-detine di Sante Mariein Sylvis, tal Comundi Sest (tal Friûl oci-dentâl), e po la capitâldal Friûl orientâl, Gu-rize, che miôr no po-deve memoreâ il somilenari.

Tal câs dal bol diSest (jessût te schi-rie: “Il patrimonio ar-tistico e culturale ita-liano”), il fat al è par-dabon storic parcèche si trate dal prin

bol dedicât a la pro-vincie di Pordenon.

Prin di cumò, difat,si vevin vûts domeche 279 “anulamentspuestâi”, dâts fûr fra1948 e 1999, e 73 “tar-gutis”.

Chestis informa-zions a son proponu-dis tal volum “Ap-punti di storia delFriuli occidentale”scrit di Luigi Tossutin dite dal “Centro fi-latelico numismatico

pordenonese” e de mi-nistrazion provinciâldi Pordenon.

Il bol di Gurize, sal-tât fûr tal mês di Avrîlframieç di cetantismanifestazions, alonore il milenari de"villa que sclavorumlingua vocatur Gori-za", cemût ch ’al ri-puarte il deplome im-periâl dal 1001 ch’alnomene pe primevolte la citât mul-tietniche dal Lusinç.

Il bol al presenteune cjalade dal alt dalcjiscjel gurizan. Cual-chi osservadôr al àcriticade la sielte diproponi ancje la ri-produzion dal leon diSant Marc che, in ve-retât, al comparìs sulpuarton dal cjiscjelma dome di cuant cheune cierte mode re-toriche lu à logât alì,intant che si sparni-çavin par ogni cjan-ton de regjon monu-

ments e segnacui dalpiês nazionalisimcuintrisloven e cuin-trifurlan. Paraltri, Gu-rize, in dute la sô sto-rie milenarie, e jestade unide cu la Re-publiche di Vignesiedome che par 13 mês,tai agns 1508-9.

I doi grafics ch’a anritratât i monumentsfurlans par cont des“Puestis talianis” ason di A. Ciaburro eT. Trinca.

Lis “Puestis talianis” a an dedicât 2 boi gnûfs a lis vilis dal Friûl

Une Patrie di bolâIl bol pal milenari gurizan e chel cu la badie di Sest

Pagjine furlane

par cure di Luche Nazzi

“Si scuen impen-sâsi di chel om".Cussì Luciano

De Cillia al sierave la sôbiografie: “Luigi Burtulo.Biografia Scritti Discorsi”e cussì Pier Giorgio Bres-sani al tacave la jentrade adi chê opare, butade fûr tal1998, par cure dal “Insti-tût furlan pe storie dal mo-viment di liberazion”(numar 17 dai “Cuadersdal Institût”).

Tal mês di Mai a son fi-nîts 10 agns di cuant cheil senadôr Burtulo al èmuart, daspò di une vitededicade al impegn di mi-nistradôr public, di politice di animadôr dal movi-ment cooperatîf furlan.

Dal 1977 al 1989 al fopressident de “Associazioncooperativis furlanis” e inchei agns istes al deventàancje pressident de “Unionregjonâl de cooperazion”.Tal 1988 al fo elezût com-ponent dal diretîf de “Conf-

cooperativis” talianis, sichèl’an dopo al decidè di molâla direzion de associazionfurlane. Chel de coopera-zion al jere "un cjamp avon-de gnûf par lui - al note ilstoric De Cillia -; ma la sôpreparazion di fonde e lasô esperience cetant slarg-jade tal cjamp sociâl e po-litic, i permeterin di fron-tâ lis responsabilitâts gno-vis cun sgrimie, esaltantla funzion de cooperazion evisantsi ancje de necessi-tât di adatâsi di un conti-nui a lis esigjencis gnovische si presentin dì par dì".

Te biografie prontade diLuciano De Cillia a son toc-jadis dutis lis etis de vitepubliche di Luigi, “stiele”saltade fûr tal 1918 dal çocdai Burtulo di Buse daiveris, il borc contadin dapîtvie del Bon, a Udin. In-scuelât te “clape furlane”de “Federazion universi-tarie catoliche” e indotorâtin Letaris, al combatè cui

alpins in Grecie e in Alba-nie tai agns 1940-’41 e poal rapresentà la “Demo-crazie cristiane” tal “Co-mitât di liberazion nazio-nâl” de provincie di Udin.Finide la Resistence, al tacàl’ativitât ministrative, talComun di Udin sicu as-sessôr e po te Provinciesicu pressident. Tra 1968e 1976 al fo parlamentâra Rome, in Senât. “Tornât”in Friûl, in plui di impe-gnâsi tal mont de coope-razion, al fo nomenât ancjepressident dal “Comitâtprovinciâl di control”, "cussìla sô esperience di mini-stradôr locâl, lungje passe20 agns, e fo metude a dis-posizion... di chê altre bandede baricade - al scrîf DeCillia te biografie -: de mi-nistrazion ative a chê dicontrol, dulà che il so rigôral fo cuinçât dal bon sens,intun rapuart seren cuifunzionaris e cui colabo-radôrs". Luigi Burtulo

A son 10 agns ch’al è muart il pressident de “Associazion des cooperativis”

In memorie di Burtulo

“Alc&Cè”, par cure di “la Vita Cattolica”UNE RIVISTE PARFRUTS

La cuvierte dal n. 5 di“Alc&Cè”

Daspò dai 2 numars dal2000, al è tornât a saltâfûr “Alc&Cè”, la rivistepar fruts di “la Vite Ca-toliche” : 16 pagjinis in-colorodis d’informazions,di zûcs, di strichis e di pi-pins.

Il periodic al è coorde-nât di William Cisilino eal à tant che colaboradôrsi dissegnadôrs Andrea Ve-nier e Stefano Celona, iredatôrs dal setemanâldiocesan di Udin e ancje-mò altris operadôrs cul-turâi furlans (Sandri DiSuald, Fabian Ros, Ales-sandro Carrozzo...).

Fra lis rubrichis dalsfueut: “I gnognosaurs”,“Zûcs, notiziis e fufignisvariis”, “Friulano a pic-cole dosi” e “Vocabolaripar inmagjinis”.

In zornade di vuê a sonsaltâts fûr altris 3 nu-mars.

Presentât il prin“pseudo-documentaricomic” par furlanIL CINE DI GARLATTI-COSTA

Al à ricevût un grant acetil “pseudo-documentaricomic” di Massimo Garlat-ti-Costa “Buris, libars discugnî vignî”, un lavôr di38 minûts presentât a Udintal mês di Mai. L’opare econte "cun man lizere e novolgâr lis aventuris sureâls"de “Toni international” che,te fantasie dal autôr, e je"forsi la plui grande cjasedi produzion di films pornoin Europe: un dai plui grancjfenomens dai ultins agnsNovante in Friûl".

Garlatti-Costa, nassût aUdin tal 1969, al à tacât alavorâ tal mont dal cine tal1994. Cul grop dai “Slapa-gnots” (ch’a vevin bielzàrealizât des radiocomediis

par “Radio Onde furlane”)al à prontât i curtmetraçs“La sielte” e “Precarie Ar-monie”. La sô preparazionprofessionâl le à maduridete “Scuola Ipotesi Cinema”di Ermanno Olmi e te “Nor-thern Media School” di Shef-field. Te suaze dal “ProgjetCine” dal “Centri espres-sions cinematografichis” diUdin, al à cjapade une men-zion speciâl tal prin “Con-cors par senegjaturis in len-ghe furlane”.

Il “Premi Friûl” di“Radio Onde furlane”MUSICHE FURLANEFUARTE

E je partide l’edizion 2001dal concors musicâl di“Radio Onde furlane”. Den-tri dai 15 di Lui, i musiciscjch’a intindin di cjapâ partal “Premi Friûl” a varan dimandâ lis sôs oparis a l’e-

mitent radiofoniche udine-se. Une comission di espertse di gjornaliscj a fasarà laselezion necessarie par de-stinâ i 6 autôrs o grops ch’avegnaran invidâts a lis se-radis finâls, programadispal mês di Decembar in con-vigne cul Comun di Udin,cuant che il public al deci-darà il vincidôr assolût. L’i-niziative culturâl, inte suazedal progjet “Musiche fur-lane fuarte”, e intint di pro-movi la produzion di opa-ris musicâls origjinâls, utilspal rinovament e la speri-mentazion su la cjante inlenghe furlane. La direziondal concors e je: Radio Ondefurlane.

Un intarvent di pre’Antoni BelineLA FIN DAL PATRIARCJÂT

Ai 6 di Lui dal 1751 il

Pape Benedet XIV al de-cretave la fin dal Patriarc-jât di Aquilee e la nassin-ce, tal so puest, des arci-diocesis di Gurize e di Udin.In chê dì di za fa 250 agnssi sierave une pagjine sflan-dorose de storie furlane.

"Il Patriarcjât di Aquilee- al à scrit sul mensîl “laPatrie dal Friûl” il tradu-tôr de Biblie par furlan, pre’Antoni Beline - al è un fatgleseastic, che al compuar-te cuistions di juridizion,liturgjie, teologjie, patri-moni musicâl, iconografic,particularitâts te strutu-razion de vite religjose, cul-tuâl e culturâl.

E je l’anime autentiche,l’aspiet plui biel e vitâl, l’e-reditât plui splendide diAquilee". Un’ocasion parrifleti sul cjadalan e saràla Fieste grande de Glesiefurlane, ch’e cole ai 12 diLui.

In curt

33 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Perché fare una gitaa Sauris? Per tantimotivi! Per turismo,

per esempio: anche diuna sola giornata. Nellabella stagione si posso-no seguire speciali iti-nerari, visitando attrez-zate malghe o facendoamene passeggiate. Gliappassionati di pescapossono noleggiare labarchetta (rigorosamen-te senza motore) e get-tare l’amo nel lago. Op-pure concedersi qualchepagaiata con la canoa.Gli amanti degli sportippici hanno a disposi-

zione il maneggio. Chinon può fare a menodella moderna mountainbike non ha che l’imba-razzo della scelta per sco-vare il percorso più adat-to ai propri muscoli. Icercatori di funghi e dellapiccola frutta di monta-gna qui vanno a nozze,con la pubblica ammini-strazione ben disposta arilasciare in giornatagl’indispensabili permessidi raccolta. Al di fuoridegli interessi suscitatida Madre Natura, ilpaese è famoso anche perla tessitura artigianale,

per la birra prodotta inloco da un gruppo di gio-vani e per il celeberrimoprosciuttificio Wolf. I mo-tivi sono davvero tanti.Ma ce n’è ancora uno: ilbuon mangiare e il buonbere, che come semprecaratterizzano la nostraricerca dell’enogastro-nomia di qualità. Que-sto mese di luglio cono-sciamo dunque il risto-rante Alla pace, situatoin via Roma, a Sauris diSotto.

Per i friulani di pia-nura intenzionati a rag-giungere il locale, il tra-

gitto è abbastanza lungo.Ma vale la pena percor-rerlo. Arrivati a Tolmez-zo, si prende la direzio-ne Villa Santina; da quisi prosegue per Ampez-zo e, appunto, Sauris, lacui prima frazione è Sau-ris di Sotto: la nostrametà è all’inizio del pae-sino, sulla destra. Qui c’èil regno di Vinicio Schnei-der, della consorte Fran-ca e dei figli Andrea edElena.

Il ristorante Alla pacepropone la tipica cucinafriulana, carnica in par-ticolare, con aggiusta-

menti rispetto alle anti-che ricette e con un oc-chio rivolto alla legge-rezza dei cibi serviti. Perquesto, le erbe sponta-nee sono una costante,non soltanto in prima-vera-estate, quando sonofresche, ma anche in au-tunno-inverno, grazie auna attenta opera di con-servazione. Ci sono anchealcuni piatti “poveri”, diorigine germanica, ser-viti ancor oggi come sifaceva una volta. Peresempio, una prima co-lazione sostanziosa, chia-mata schete-dunkatle, abase di latte, ricotta af-fumicata e morchia diburro; oppure la dun-katle, intingolo di ricot-ta e salsiccia cotta.

“La preparazione deinostri piatti - spiega An-drea Schneider - risentedello scorrere delle sta-gioni. Comunque, qual-siasi portata, a richiesta,la serviamo tutto l’anno.Entrando più nel detta-glio, in estate vanno fortegli gnocchi con erbe e ver-dure (molto richiesti quel-li con le ortiche verdi).Oppure gli arrosti dicarne con i primi funghi(delizioso il tortino di for-maggio su polenta congalletti). Quassù - diceancora lo chef Andrea -autunno e inverno sonoun tutt’uno. Già da otto-bre entrano in ballo icrauti con cotechino e glignocchi allungati di pane(con impasto di speck) ekümmel. Tra le carni,grande successo ha ilguanciale di vitello bra-sato, con battuta di erbearomatiche. Per quantoriguarda la cacciagione,siamo specializzati nellacottura di capriolo e

cervo. Proponiamo ancheun frico morbido, parti-colare: con patate eun’agggiunta di formag-gio salato di Enemonzo”.

“In primavera, c ’è iltrionfo delle zuppe: conspinacio e asparago sel-vetici, oppure con lo sclo-pit. Una vera chicca è ilradicchio di monte (Ci-cerbita alpina). Si trat-ta di flora protetta: sipuò raccogliere soltantoa piccole quantità. Spun-ta per una decina di gior-ni, tra fine aprile e ini-zio maggio, appena sisciolgono le nevi, a quotasuperiore ai 1.800 metri.Molto ricercata la radi-ce: va pulita e scottatacon acqua e aceto, quin-di vi s’aggiungono allo-ro, pepe, ginepro e vinobianco. Il composto vapoi raffreddato, asciu-gato e messo sott’olio. E’una leccornia che si servecome antipasto. Quandoinvece la pianta cresce -conclude Andrea Schnei-

der -, con le foglie si pre-parano deliziose fritta-te”. Alla pace c’è un’in-teressante carta dei vini:circa 5.000 bottiglie, con150 etichette compren-denti i migliori prodottiregionali e nazionali. Pre-senti pure cileni, cali-forniani e spagnoli.

In cucina lavorano An-drea, la sorella Elena,pasticciera (che dà unamano anche in sala), lasignora Iole e due aiuti.Ai tavoli, trionfa la cor-tesia di mamma Franca,della signora Mirella edi eventuali aiutanti sta-gionali. Papà Vinicio, oltrea essere il supervisore ea occuparsi del meublé,cura personalmente laraccolta di erbe, funghie prodotti del sottobosco.

Veramente centrato ilrapporto qualità-prezzo.Alla pace, si può man-giare bene con 50 milalire, più bevande.

Al ristorante Alla pace, a Sauris di Sotto, la tradizione continua

Piatti con erbe spontanee per una cucina leggeradi Bruno Peloi

Gastronomia

Andrea Schneider, chefdel ristorante AllaPace di Sauris, pro-

pone ai lettori di Udine Eco-nomica le ricette di un an-tipasto e di un primo, moltosemplici da preparare. An-tipasto denominato Mues.Fare una polentina morbi-da al latte con un terzo difarina di grano saraceno.Abagnomaria, sciogliere inparti uguali: ricotta fresca,formaggio Montasio e for-maggio salato. Scioglieredel burro e inserirvi dellafarina di mais, fino a farloprendere un bel colore noc-ciola. Abbinare poi un cuc-chiaio di polenta morbida,uno di formaggi, uno diburro nocciola e infine dellospeck tagliato a julienne epassato in padella. A pia-cere si può grattugiarvisopra della ricotta affumi-cata. Da abbinare con Pinotgrigio di media intensità,delicato e fragrante, comequello de La Viarte della fa-miglia Ceschin. Come primo,Gnocchetti al kümmel. Cuo-cere in acqua 1 kg di pata-te con una presina di küm-mel, schiacciare con l’ap-posito strumento, salare eaggiungere 3 cucchiai d’o-lio d’oliva e altrettanti dikümmel macinato fine. In-serire 250 gr di farina 00.Impastare il tutto, forman-do una massa compatta.Preparare degli gnocchettie passarli a uno a uno con laforchetta. Nel contempo, tri-tare della salsiccia. Prepa-rare un soffritto con olio,porro e dadolata di carote,zucchine e sedano: aggiun-gervi la salsiccia tritata ecuocere il tutto per alcuniminuti. Cuocere gli gnocchie saltarli in padella. Da ser-vire con Ribolla gialla, gustocitrino e debolmente aro-matica, come quella pro-dotta da Tullio Zamò.

Le ricette

Siamo nel 1804. Fi-nita la Rivoluzionefrancese, è nel pieno

fulgore il dominio di Na-poleone Bonaparte. Inquell’anno, l’imperatoretransalpino è anche re diuna parte dello Stivale,peraltro ancora frazio-nato in altri Granducatie Regni. L’Italia, Stato li-bero e indipendente, na-scerà quasi sessant’annipiù tardi. Nel 1804, dun-que, a Sauris nasce quel-lo che oggi è il ristoranteAlla Pace. Ci sono i do-cumenti a testimoniarlo.Certo, a quel tempo il mo-derno concetto di risto-razione è ancora di là davenire. Tutto incomincia

con la classica stazionepostale, attrezzata per ilcambio cavalli. Poi si co-struisce una locanda e lasi dota di alcune stanzeper dormire. In qualchemodo, tuttavia, gli Schnei-der, attuali gestori, sonoi discendenti di quegli an-tesignani “albergatori”.

La storia si fa più niti-da a partire dagli AnniTrenta del secolo scorso,quando è nonna Teresitaa prendersi personalmentecura della cucina del lo-cale. Le subentra poi il fi-glio Vinicio, vera istitu-zione del buon mangiarein questa parte decentratadel Friuli. Adesso, Vini-cio fa il supervisore di

tutto l’ambiente, curan-do personalmente l’acco-glienza degli ospiti chescelgono di soggiornare -per semplici week-end,ma anche per periodi piùlunghi - nel meublé: 8stanze confortevoli, nuove,dove possono alloggiaresino a 20 persone.

A continuare la tradi-zione culinaria di casaSchneider è oggi Andrea,figlio di Vinicio. Andreaproviene dalla grandescuola del Roma di Tol-mezzo, con maestro Gian-ni Cosetti; l’arte impara-ta in Carnia l’affina poi inToscana e successivamentefrequenta corsi di spe-cializzazione in diverse

regioni d’Italia. Studi eaggiornamenti continuisu piatti e pietanze lo con-vincono a conoscere beneanche i vini, per suggeri-re alla clientela i giustiabbinamenti. E Andreadiventa dunque somme-lier professionista.

Il ristorante Alla Paceè locale raffinato. Qui laprivacy dei commensaliè rispettata, anche per ladisposizione dei tavoli: 4-5 in ognuna delle tre sa-lette (una delle quali concaminetto e una con lastube, la classica stufa inmaiolica). Vi trovano postofino a 45 persone. Soltantoin estate, un’altra venti-na di commensali può es-

sere accolta nel terrazzoall’aperto. La costanzadella qualità nelle pro-poste di cucina crea coltempo una clientela fide-lizzata, generazione dopogenerazione. Gli ospiti perla gran parte sono turi-sti. Predominano gli ita-liani - buone le percen-tuali di veneti ed emilia-ni - e i tedeschi. Il localechiude per turno di ripo-so il mercoledì. La ri-chiesta di posti a tavolaè sempre notevole. Per que-sto, se durante tutto l’an-no la prenotazione (tele-fono 0433 - 86010, fax0433 - 86220) è gradita,durante l’estate diventaaddirittura tassativa.

La clientela si fidelizza e la prenotazione diventa tassativa

34 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Mangiar bene nelle nostre osterie e trattorie - Sosta alla Tana del lupo, a Pavia di Udine

Spiedone alle cinque carnicotto con griglia di pietra lavica

Attualità

Marco e Filippo sonoamici da tren-t ’anni. A lungo

tengono un sogno nel cas-setto: diventare ristora-tori. Finché l’idea prendecorpo e si materializza ilprimo maggio 2001, quan-do viene tagliato il nastroinaugurale. Nasce così Latana del lupo, locale ditipo agreste, situato a

Pavia di Udine, in via IVnovembre, al civico nu-mero 3. Chi arriva daUdine, sul curvone primadi entrare in paese, devesvoltare a sinistra, dietroVilla Lovaria: pochi metried è arrivato. Qui incon-triamo i due soci, prota-gonisti di questa nuovainiziativa enogastrono-mica: Marco Cozzi, che

per oltre un ventennio èstato gestore della pa-sticceria Torinese, e Fi-lippo Diffidenti, già titolaredella paninoteca Cocco-drillo, entrambe attivitàesercitate nel capoluogofriulano.

La tana del lupo è unristorante ricavato in fab-bricati rurali della pro-prietà Lovaria. Non c’è unmenù fisso perché, comeraccontano Cozzi e Diffi-denti, “le proposte di cu-cina sono inventate gior-no per giorno. Le deter-minano il macellaio di fi-ducia (Cornelio, di Grionsdel Torre) e il verduraio. Intavola finiscono quindisoltanto prodotti fre-schissimi”.

Ingredienti a parte, sonocomunque sempre dispo-nibili gli antipasti e al-meno quattro primi (pa-stasciutta con le verduredi stagione: in questo pe-riodo, peperoni, pomodo-ri, melanzane e ci sonogià i primi funghi; oppu-re le zuppe e le minestre,con orzo e fagioli a farlada padroni; naturalmen-te, il riso non manca mai).Per quanto riguarda i se-condi, la specializzazionedella casa sono le carni -in particolare gli spiedo-ni - cotte su una grigliacostruita appositamenteper La tana del lupo. Le“braci” sono di pietra la-

vica, arroventata da fiam-ma a gas. La struttura ènel cortile, ma è separa-ta dal corpo centrale dellocale. Il cuoco - Paolo Bo-nanno - riceve le ordina-zioni via radio e semprevia radio avverte il per-sonale di sala quando ilpiatto è pronto. Gli spie-doni sono composti da al-meno cinque tipi di carnidiverse: manzo, maiale,pollo, salsiccia, faraona,coniglio…, per un peso dicirca mezzo chilogrammo.Il tempo di cottura ri-chiede una ventina di mi-nuti. Tutto coincide allaperfezione: mentre il clien-te gusta antipasti e primi,la carne cuoce e arrivaquindi in tavola senza co-stringere ad attese sner-vanti. Ogni grigliata puòcontenere fino a 60 spie-doni.

I dolci -sono fatti incasa, e non poteva esserediversamente, data lagrande esperienza nelcampo di Marco Cozzi.

La cantina propone duebianchi nostrani: Tocai eSauvignon, oltre a un Pro-secco non friulano; dueanche i rossi: Cabernetfranc e Merlot. Il vinoviene spillato ogni giornodalle botti in vetroresinadella cantina Terre di Lo-varia e quindi servito allaspina. Così come alla spinaviene proposta anche la

birra, rigorosa-mente MorettiBaffo d ’oro.Marco Cozzi co-ordina tutto illavoro di cucina,Filippo Diffi-denti si cura in-vece del servizioai tavoli.

La tana dellupo può ospita-re comodamen-te fino a 200commensali: 100all ’aperto, al-trettanti nellesale interne. Nelcortile, alcuniposti sono rica-vati da vecchiebotti di legnoche fanno da ri-piano per chi vo-glia appoggiarvi le vi-vande. Non manca unospazio giochi per i bam-bini, che così possono es-sere controllati a vista daigenitori seduti a tavola.Un pasto completo - com-posto da antipasto, primo,spiedone e dolce - costaall’incirca 30 mila lire, be-vande comprese!

Dati i prezzi contenuti,il tam-tam tra gli aman-ti della cucina semplice egenuina ha diffuso rapi-damente la notizia. Nondi rado, quindi, il localeregistra il tutto esauritoanche nei giorni infra-settimanali, al punto che

non mancano i cortesi ri-fiuti alle richieste di pre-notazione. La tana dellupo resta chiusa perturno di riposo il lunedìe il martedì. Gli altri gior-ni rimane aperta dalle 11alle 15 e dalle 18 alle 24;domenica orario conti-nuato. I mercoledì serasono allietati dalla musi-ca dal vivo eseguita da unduo molto apprezzato (sitratta di due componen-ti del complesso Alta ten-sione). Per essere sicuridi trovare un posto libe-ro in tavola, sempre me-glio telefonare al nume-ro 0432.655282.

Ivini dei Colli orientali delFriuli. La viticoltura, daqueste parti, è approdata

al seguito di Giulio Cesarequando, nel 53 a.C., fondò Ci-vidale, la Forum Iulii di al-lora. La zona dei “Colli orien-tali del Friuli” comprende lafascia collinare orientale dellaprovincia di Udine, a ridos-so del confine con la repub-blica di Slovenia. In questafascia sono compresi i terri-tori dei comuni di Nimis,At-timis, Faedis, Povoletto,Tor-reano, Tarcento, ma anchedi San Pietro al Natisone,Prepotto, Premariacco, But-trio, Manzano, San Giovan-ni e Corno di Rosazzo. Unafascia di più di 2.000 ettaridi vigneti specializzati, iscrit-ti all’Albo della Camera dicommercio, che può rag-giungere una produzione glo-bale di 125 mila ettolitri divino.

Nel Parco della vite e delvino, così si chiama questazona, accanto alle varietà au-

toctone come Tocai friulano,Verduzzo friulano, Ribollagialla, Schioppettino, Pigno-lo, Tazzelenghe, Refosco dalpeduncolo rosso e Picolit, tro-vano ospitalità uve prove-nienti dalle più diverse zoneviticole europee, quasi a sot-tolineare la vocazione co-smopolita del territorio. Forsesi chiama “Parco” perché i2.300 ettari di vigneto sonotenuti come un giardino doveoperano oltre un centinaiodi aziende vitivinicole, la pro-duzione delle quali è esportataalmeno per il 30%.A cura diBepi Pucciarelli, che ha fir-mato il coordinamento edi-toriale con Marco Malison,e con le bellissime fotografiedi Gabriele Crozzoli, è natoun libro dal titolo “Colli orien-tali del Friuli. Il Parco dellavite e del vino” per conto delConsorzio tutela vini DocColli orientali del Friuli. E'una pubblicazione che vuoltestimoniare i trent’anni delConsorzio raccontando la vita

enologica di un territorio vo-cato alla coltivazione dellavite. Ivana Adami, presidentedel Consorzio dal 1999, pun-tualizza nella presentazioneche in una regione di così mo-desta estensione come la no-stra convivono ben otto di-verse Denominazioni di ori-gine controllata.

La storia del Consorzio èdescritta nei minimi parti-colari da Piero Fortuna, men-tre lo scrittore Tito Maniac-co definisce questa terra uncerchio magico. “Vi sono deiluoghi - dice Maniaco - neiquali il senso della storicitàdelle vicende umane è cosìintenso che pare sprigioninouna sorta di aura come fosserocompresi all’interno di uncerchio magico. Basta che unviandante curioso, né un tu-rista tutto obiettivo, né unautista tutto contachilome-tri, prenda la vecchia stradaromana che da Nimis, at-traverso Attimis e Faedis,raggiunge Cividale e da lì

prosegue per Manzano e Ro-sazzo e dall’altro lato puntasu Cormons, perché tutto glisia chiaro”.

L’ambiente è descritto daun’altra firma,quella di FulcoPratesi, mentre l’itinerarioartistico è prerogativa di Giu-seppe Bergamini. C’è poi ilcontributo del grande esper-to Luigi Veronelli che parladi contesse, vignaioli e mon-signori. L’introduzione al vo-lume è di Fred Plotkin, pre-stigiosa firma del New YorkTime, che ha conosciuto ilFriuli, nel 1976, per quel dis-astroso terremoto che l’hacolpito. “Qui - scrive Plotkin- ogni bottiglia è un amba-sciatore, un’espressione informa liquida di una storia,una tradizione, una terra eun popolo. Con un solo sorsoc’è già attrazione. Con un se-condo diventa infatuazione.Con un terzo sorso è amore”.In poche parole è… pennel-lato il grande vino dei Colliorientali.

Il parco della vite e del vino dei Colli orientali del Friuli

L’angolo dell’editoria friulana

di Silvano Bertossi

di Bruno Peloi

35 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

La ricerca è indispensabile per vincere la competizione con i concorrenti

L’Università all’Assindustria:“Vogliamo lavorare con le imprese”

Industria

“Abbiamo volutopromuoverel’incontro as-

sieme all’Università per-ché crediamo che la ricer-ca e l’innovazione debba-no passare attraverso pro-getti di collaborazione. Delresto, il programma di ri-forma nazionale della ri-cerca favorisce le aggre-gazioni. L’obiettivo è di farcrescere il sistema, favori-re il dialogo fra i vari pro-tagonisti, un ingredienteche manca alla ricerca ita-liana”. Nelle parole di Adria-no Luci, presidente del Co-mitato per la Piccola in-dustria dell’Assindustriafriulana, le motivazioni chehanno indotto il suo Co-mitato a organizzare in col-laborazione con l’Univer-sità del Friuli un articola-to convegno su un fattorequanto mai fondamentaleper la competitività dell’e-conomia locale: lo svilup-po della ricerca, che in al-cuni settori è condizioneindispensabile per potercontinuare a operare.

Con questa iniziativa, hasottolineato Luci, gli in-dustriali friulani intendo-no far proprio l’invito delMagnifico rettore dell’U-niversità Furio Honsell asviluppare gli investimen-ti in ricerca e innovazionesecondo una concezione che

identifichi il ruolo dell’U-niversità non soltanto nellaricerca teorica, ma soprat-tutto nel trasferimento del-l’innovazione.

Nell’intervento di Luci,però, non è mancato ancheun accenno polemico: “E’chiaro che per fare ricerca- ha detto - occorrono in-vestimenti continui e i ri-sultati in termini di red-dito non sono così imme-diati. Le piccole impresehanno ancora più difficol-tà a innovare perché nonsono strutturate per de-stinare quote di risorse inun campo in cui gli effettisi produrranno solo a lungotermine. Tutti sono prontia riconoscere la centralitàdelle Pmi, ma quando sipassa ai fatti non è così”.

Come anticipato, il Ma-gnifico rettore Honsell haricordato l’impegno dell’a-teneo friulano a rafforza-re il proprio ruolo di isti-tuzione volto a favorire ladiffusione dell’innovazio-ne e della conoscenza nelsistema economico. “ComeUniversità - ha sottolineatoHonsell -, accanto alla di-dattica e alla ricerca, ci tro-viamo ad affrontare unnuovo compito istituzio-nale: quello del trasferi-mento dell’innovazione alleimprese, destinato a di-ventare a breve termine il

motore della società. Pro-prio una istituzione qualela nostra vuole diventareuna delle principali prota-goniste nell’accompagna-re questi processi di inno-vazione all’interno delleaziende. Abbiamo le idee ele intelligenze per farlo. Dicerto, dobbiamo incenti-vare tutte quelle iniziati-ve finalizzate a ridurre le di-stanze che ancora separa-no il mondo universitarioda quello produttivo”.

Il convegno è poi prose-guito con le relazioni tec-niche. Il dottor Stefano DeStalis, responsabile dell’a-rea Economia d’impresadell’Assindustria friulana,ha tracciato un quadro deglistrumenti regionali e na-zionali a sostegno della ri-cerca, soffermandosi in par-ticolare sul Fit, Fondo in-novazione tecnologica, cheprevede una procedura dipresentazione delle do-mande a sportello, apertotutto l'anno, con una dota-zione di risorse di 1.500miliardi. Il Fit, ha spiega-to De Stalis, opererà so-prattutto in favore di pro-grammi che presentanouna prevalenza di attivitàdi sviluppo precompetiti-vo e l'aiuto è stabilito in unfinanziamento a tasso age-volato dell'1,3% e in un con-tributo in conto capitale

variabile a seconda dellatipologia di progetto.

Quindi, l’ingegner Al-berto Felice De Toni, deldipartimento di ingegne-ria elettronica gestionalee meccanica dell’ateneo, hapuntato la sua attenzionesulle necessità e l’oppor-tunità del trasferimentotecnologico dall’Universi-tà all’impresa. “In passato- ha rimarcato De Toni -,lo sviluppo economico di-pendeva dai fattori pro-duttivi del capitale e dellavoro. Oggi la gestionedella conoscenza è alla basedei processi e conta in per-centuale (55%) più del ca-pitale (23%) e del lavoro

(22%) messi assieme”. Distrada da fare assieme cen’è tanta. Il Friuli-VeneziaGiulia, pur offrendo strut-ture pubbliche e private inabbondanza nel campo dellaricerca e dell’innovazione,ha un rapporto tra inve-stimenti in ricerca e Pilfermo alla media italiana,cioè all’1,1%. Inoltre, sol-tanto lo 0,1% delle impre-se regionali ha dichiaratodi avere rapporti con l’U-niversità, il 3,3% con gliIstituti di ricerca.

La parte conclusiva delconvegno è stata poi rivol-ta all’illustrazione di pro-getti innovativi di ricercauniversitari, progetti che

possono risolvere il pro-blema dell’impatto am-bientale e favorire la pre-venzione dell’inquinamento.Sono intervenuti gli inge-gneri Alfredo Soldati (Uni-versità di Udine), che haesposto vantaggi delle tec-nologie innovative per quan-to riguarda le emissioni inatmosfera; Gioacchino Nar-din, (Università di Udine)che ha portato un esempioapplicativo di termoutiliz-zo dei rifiuti solidi urbani;Leonardo Tognotti (Uni-versità di Pisa), che si è sof-fermato sugli sviluppi piùrecenti in materia di trat-tamento degli effluenti li-quidi.

Il Frie è, al pari della Sa-batini, lo strumento piùlongevo di promozione

dell’investimento della pic-cola e media industria ope-rante a livello regionale. Lasua formula, imperniatasulla rotatività che ne per-mette l’alimentazione at-traverso il rientro dei fi-nanziamenti in ammorta-mento concessi a tasso age-volato, ha mantenuto neltempo la attrattività dellostrumento agevolativo che,anzi, si è rafforzata. At-tualmente può contare suun totale di 1.740 miliardi

di lire di massa ammini-strata, il 54% alimentato dafondi regionali, il 46% dafondi statali. Nel 2000, annoin cui è stato costretto all’i-noperatività per il primo se-mestre a causa di un con-tenzioso con il Ministero delTesoro, il Frie ha concesso156 finanziamenti per unammontare complessivo di316 miliardi di lire. L’im-portanza basilare per l’in-dustria friulana di questostrumento è evidenziata dalfatto che gli interventi nellaprovincia di Udine si sonoattestati mediamente negli

ultimi anni attorno al 38%del totale.

Da queste premesse è par-tito venerdì 6 luglio a Pa-lazzo Torriani l’incontro delpresidente del Frie, avvoca-to Emilio Terpin, con il con-siglio direttivo allargato del-l’Assindustria friulana gui-dato dal presidente Adal-berto Valduga, il quale hasottolineato il ruolo centra-le ed essenziale del Frie tragli strumenti di finanzia-mento agevolato degli inve-stimenti, in particolare dellePmi. “Le imprese - ha detto- hanno bisogno in regione diun interlocutore affidabilecome il Frie con cui sia pos-sibile confrontarsi anche peranalizzare i progetti indu-striali”.

Valduga, che ha parlatoanche della necessità di ar-monizzare tra loro i braccioperativi finanziari e cre-ditizi della Regione, defi-nendo meglio ruoli e com-petenze, si è soffermato sulrischio, oramai scongiura-to, corso nel 2000 di perde-re lo strumento del Frie.“L’an-no scorso - ha ricordato -

l’Assindustria si era battu-ta a sua salvaguardia. Oggi,però, altre sono le nostrepreoccupazioni: tra questel’esigenza di rendere omo-genea la normativa che di-sciplina l’operatività del Friecon quelle ordinariamenteapplicate per gli altri stru-menti di politica industria-le a livello regionale, con ri-ferimento in particolare allaidentificazione della nozio-ne di piccola e media im-presa. Per il presidente del-l’Assindustria poi andreb-be opportunamente rivistaanche la disciplina delle ga-ranzie, ancora troppo lega-ta a una visione meramen-te patrimonialistica degliaffidamenti. In tal senso,Valduga ha anche auspica-to che la prossima regiona-lizzazione del Frie costitui-sca l’occasione per valoriz-zarne le finalità istitutiveanche attraverso il conse-guimento di una maggioreflessibilità delle condizionioperative. Dal canto suo, ilpresidente del Frie Terpin,accompagnato dal segreta-rio, ragionier Grassi, non

ha nascosto le difficoltà cheil Fondo di rotazione anco-ra incontra per poter ope-rare liberamente sul mer-cato, stante il mancato ri-conoscimento da parte dellaCommissione Europea.

Convenendo con Valdugasull’importanza di renderefunzionanti e coerenti traloro gli strumenti creditizi,Terpin ha poi riconosciutoche il problema delle ga-ranzie è al giorno d’oggi pe-sante per l’industria: “Sonofavorevole - ha rimarcato - auna riduzione compatibilee logica della loro portatain percentuale”.

Il presidente del Frie hapoi anche tranquillizzato gliimprenditori sull’applica-zione della normativa di ri-ferimento: “Il nostro criteriooperativo - ha detto - vuole es-sere tutto fuorché penaliz-zante per le imprese. Unconto sono le norme regio-nali, nazionali e comunita-rie che siamo tenuti a ri-spettare, un altro sono quel-le previste dal nostro rego-lamento interno che posso-no indubbiamente esserepassibili di modifiche, ac-cogliendo le proposte e i sug-gerimenti anche delle orga-nizzazioni industriali”.

Il presidente Emilio Terpin ospite del consiglio direttivo dell’Assindustria

“Consolidare le modalità operative del Frie”

Il magnifico rettore Honsell con il vicepresidente Luci

Il presidente Terpin con l’ing. Valduga

36 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Eletto per acclamazione il presidente dell’Ascom udinese

Claudio Ferri al vertice dellaConfcommercio regionale

Commercio

Sarà ClaudioFerri, presiden-te dell’Associa-

zione del Commer-cio del Turismo e deiServizi della pro-vincia di Udine, aguidare la Conf-commercio regiona-le per i prossimi treanni.

La scelta di Ferri,giunta per acclama-zione, è stata uffi-cializzata duranteuna riunione dell'11giugno del Comita-to di presidenza del-l’Unione regionaletenutasi nella sededell’Ascom di Udine.

Non si tratta certodi una novità perFerri, che si appre-sta a guidare per laseconda volta l’or-ganizzazione di ca-tegoria del Terziariomaggiormente rap-presentativa in re-

gione con quasi18.000 aziende iscrit-te.

La ricetta delnuovo presidenteprevede una serie dipriorità. In primis,quella di assicurarecontinuità al lavorosvolto dal presiden-te goriziano uscen-te Enzo Pomelli, e,in particolare, con-tribuire al rafforza-mento di questo im-portante organismounitario che rap-presenta e tutela leimprese commer-ciali, turistiche e delsettore dei servizinei rapporti con laRegione, con gli Entie organismi pubbli-ci e privati del ter-ritorio regionale econ le forze politi-che, sociali, econo-miche e sindacalioperanti allo stesso

livello. Tra gli obiet-tivi della nuova pre-sidenza c’è sicura-mente l’intenzionedi ottenere in tempibrevi l’emanazionedei regolamenti ri-guardanti la mediae grande distribu-zione previsti dallanuova legge sul com-mercio 8/99 - anchein considerazionedella recente ricer-ca commissionatadall ’Unione regio-nale all’Inu -, ma al-trasì contribuire al-l’approvazione dellanuova legge sul tu-rismo e alla riformadel credito regiona-le. Ferri, dopo averringraziato i colle-ghi per la fiducia ac-cordatagli, ha volutoricordare il grandeimpegno profuso dalsuo predecessore,evidenziando la ne-

cessità di continua-re a operare colle-gialmente al fine diconcorrere alla de-finizione di una po-litica organica per ilCommercio, il turi-smo e i servizi.

Sotto il segno dellacontinuità anche lasegreteria regiona-le, che seguiterà aessere coordinatadal dottor FrancoMilan.

Al termine dellariunione, Ferri havoluto ringraziarenuovamente i col-leghi, sottolinean-do come solamenteavvalendosi dellacollaborazione ditutte le componen-ti dell’Unione potràportare a compi-mento i l suo pro-gramma.

R.E.

Udine3D.uniud.it e’ unnuovo sito Web, dis-ponibile da oggi, che

permette a tutti gli utentiInternet di fare una pas-seggiata in Realta’ Virtua-le attraverso il centro sto-rico di Udine. Gli studiosiche, per diversi mesi, si sonooccupati di mettere a puntoil sito, sono il prof. LucaChittaro, docente di Inte-razione Uomo-Macchinaalla Facolta’ di Scienze del-l’Università di Udine, Ti-ziano De Gottardo, impe-gnato per la sua tesi in ri-cerche sulla realtà virtua-le ed il dott. Roberto Ranon,che ha appena conseguitoil dottorato di ricerca in in-formatica all’Università diUdine.

Il sito del centro storicodi Udine si può paragonaresoltanto ad esperienze dirilievo internazionale comequelle realizzate dalle citta’di Parigi, Helsinki o Tokio.Rispetto a questi,http://udine3d.uniud.it for-nisce una qualità della real-tà virtuale di livello supe-riore, grazie ad un’estremacura verso gli aspetti di per-cezione visiva ed una ri-cerca sul realismo della ri-costruzione tridimensiona-le. Oltre a costituire unesempio delle tecnologie In-

ternet più futuristiche, ilsito di Udine offre una di-mensione aggiuntiva. Gra-zie alle informazioni stori-che tratte dai testi del dott.Maurizio Buora dei CiviciMusei del capoluogo friu-lano, infatti, il sito si confi-gura anche come una seriae scientificamente struttu-rata finestra sul passatodella città. Il prof. Chittaroassicura che si tratta solodi una prima versione delsito. In futuro si potrà espan-dere la porzione di città mo-dellata, inserire degli assi-stant, ossia delle vere e pro-prie guide animate che, ac-compagnando il visitatore,insegneranno all’utente araggiungere qualsiasi puntodella città. Inoltre, si potràaggiungere suono surround(come quello che si speri-menta nelle migliori salecinematografiche) e, anco-ra, sarà possibile, per i vi-sitatori del sito, incontrar-si nel mondo tridimensio-nale, vedersi l’uno con l’al-tro e “chattare”, comuni-cando in 3D. Realizzare tuttoquesto dipenderà solo dalladisponibilità di risorseumane che vorranno im-pegnarsi ad affrontare lascrittura dell’imponentequantità di software ne-cessaria.

Tre studiosi dell’Ateneo friulano

Udine3d.uniud.it una vera passeggita virtuale in città

Claudio Ferri

Snaidero hapresentatoil Sistema ES

Nello splendido scenariodel castello di Tolcina-sco, in provincia di Mi-lano, Snaidero ha pre-sentato alla stampa eagli operatori del setto-

re il suo ultimo, inedito,modello: Sistema ES. Iltermine Sistema riman-da alla modularità delmodello, mentre ES ri-chiama la forma sinuo-sa della lettera Esse. Idesigner Lucci e Orlan-dini hanno introdotto al-cuni elementi assoluta-mente innovativi, rea-lizzando un modello cherisponde alle nuove esi-genze del consumatore,perché concepito comeun vero e proprio “siste-ma modulare”. Nasce cosìuna cucina inedita, ca-ratterizzata da un ’es-senzialità non minima-lista, ma intesa come eli-minazione del superfluo,che permette di perso-nalizzare gli spazi se-

condo le nuove tenden-ze e necessità. Oltre allaforma, un’altra innova-tiva caratteristica è l’au-toportanza: l’intera cu-cina, cioè, è sostenuta dauna speciale strutturaportante.

Edi Snaidero, ammini-stratore delegato delGruppo, e i designer

Lucci e Orlandini, hannovoluto essere presentialla presentazione di Si-stema ES, che viene cosìa rappresentare il nuovomade in Friuli: proprioper questo la manife-stazione è stata realiz-zata anche con la colla-borazione della Cameradi commercio di Udine,che ha messo a disposi-zione lo staff del suo Uf-ficio promozione, nonchédel Consorzio del Pro-sciutto di San Daniele edel Consorzio tutela viniColli orientali del Friu-li. L’evento, che ha avutoun largo consenso di pub-blico, è stato ripetutoanche nella suggestivacornice medievale diGubbio e nella splendi-da baia di Vietri.

All’esame degliArchitetti la nuovaCommissioneedilizia

“Il Comune di Udine ri-tiene utile, anzi indi-spensabile, la Commis-sione igienico-edilizia equindi non intende cer-tamente eliminarla. Ri-organizzarla sì, sfron-dandola di alcuni buro-cratismi e rendendola piùconsona a valutare laqualità delle realizza-zioni”. E’ l’opinione del-l’assessore alla pianifi-cazione territoriale Gior-gio Cavallo che, nel corsodel suo intervento al con-vegno organizzato dallaFederazione regionaledegli architetti sul tema"Il nuovo regolamentoedilizio: competenze ecomposizione delle com-missioni edilizie tranorme e qualità archi-tettonica”, ha illustratoil percorso individuatodall’amministrazione udi-nese per riorganizzare inchiave più moderna e at-tuale gli strumenti di con-trollo di cui dispone. Unaposizione, quella dell’as-sessore Cavallo, condivi-sa dagli architetti, chehanno sempre messo, fragli obiettivi prioritari daperseguire, proprio la tu-tela e la garanzia dellaqualità, concetto ripresoe approfondito duranteil convegno che si è svol-

to a Udine, a Palazzo Ca-mavitto, dall’architettoPierluigi Missio, compo-nente del Consiglio na-zionale. Soddisfatti del-l’incontro-confronto gliarchitetti e i numerosiprofessionisti del setto-re che affollavano la saladi Palazzo Camavitto esoddisfatti pure i rap-presentanti dell’Ordineudinese che hanno con-tribuito, partecipando agliincontri con il Comune,ad approfondire le com-petenze della Commis-sione. Portavoce del grup-po di lavoro apposita-mente costituito, l’archi-tetto Simonetta Daffara.Nel suo intervento, laDaffara ha ripercorso letappe dell’iter legislati-vo che ha avviato il cam-biamento e ha ribaditol’importanza delle indi-cazioni fornite dai com-ponenti della commis-sione per il funzionariocomunale incaricato del-l’istruttoria della prati-ca. Numerosi gli inter-venti che hanno caratte-rizzato i lavori del con-vegno, al quale hannopartecipato anche l’ar-chitetto Vittorio Tallan-dini, direttore regionaledella Pianificazione ter-ritoriale, e, in rappre-sentanza dell’Anci, l’ar-chitetto Dario Baresi. Leconclusioni sono statetratte da Giorgio Cac-ciaguerra, presidente del-l’Ordine della provinciadi Udine e neo-eletto se-gretario della Federazio-ne regionale.

L e a z i e n d e i n f o r m a n o L e a z i e n d e i n f o r m a n o

37 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

“Etichettatura,tracciabilità, sta-gionalità e tipi-

cità sono le armi miglioriper combattere il rischio ditrovarsi nei piatti prodottigeneticamente modificati,rischio che aumenta con losviluppo dei processi di glo-balizzazione che portanocon sé inevitabilmente unariduzione dei controlli suiprodotti alle frontiere”. Lo haevidenziato il segretario ge-nerale nazionale della Col-diretti Franco Pasquali in-tervenendo al convegno“oltre gli Ogm, come orien-tare il consumatore versoscelte consapevoli” orga-nizzato dalla stessa Coldi-retti nella sala convegnidella Cciaa a Udine con lacollaborazione di Coop Nord-est e della stessa Cameradi commercio e che ha vistola presenza di un folto pub-blico. Pasquali ha ricorda-to i primati dell’Italia inagricoltura: primi in Euro-pa sia nelle colture tradi-zionali sia in quelle tipiche

e biologiche, ma primi anchea proporre, già due anni facon Coldiretti, un progettodi rigenerazione dell’agri-coltura che faccia del ri-spetto dell’ambiente e dellasalute, della tipicità e delleproduzioni locali la regolanumero uno. “Soltanto le-gando le nostre produzionial territorio e a un ambienteincontaminato riusciamo adare loro quella riconosci-bilità che il consumatorepretende e quel valore ag-giunto indispensabile perincrementare i redditi dellenostre aziende, sempre piùrosicchiati dalla concorrenzamondiale”. I lavori, coordi-nati dal direttore del Craddella Camera di commer-cio Pietro Anichini, che haricordato il lavoro di anali-si del laboratorio da lui di-retto, sono cominciati con isaluti del presidente dellaCciaa Enrico Bertossi cheha definito il Friuli “unaminiera ricchissima di pro-dotti tipici, che non va solotutelata ma sviluppata per-

ché rappresenta la vera eunica ricchezza del nostroterritorio, un enorme ri-chiamo per il turismo eno-gastronomico, culturale eambientalista” e sono pro-seguiti con le introduzioni diRoberto Sgavetta, vicepre-sidente della Coop Nordest,che ha ricordato la fortissi-ma attenzione di Coop sulleproduzioni igienicamentesicure, locali e di qualità, edi Roberto Rigonat, presi-dente provinciale di Coldi-retti che ha ricordato, fral’altro, l’impegno del più im-portante sindacato agrico-lo nell’educazione all’ali-mentazione nella scuola conCampagna amica, e le ini-ziative di Campagna amicaa Udine (20.000 presenzelo scorso anno) e con Agri-tour. Rassicurante l’inter-vento del professor Giu-seppe Zerbi, direttore deldipartimento di produzio-ne vegetale dell’Universitàdel Friuli: “Mai come oggile produzioni alimentarisono state sicure, ma mai

come oggi è alta la sensibi-lità dei consumatori sullaigiene dei prodotti alimen-tari, anche per campagnedi stampa che spesso sfio-rano il terrorismo infor-mativo. Non c’è nulla in na-tura a rischio zero” - ha ag-giunto Zerbi -, c’è solo laconsapevolezza del rischio.Anche le colture più natu-rali possono contenere ele-menti di tossicità. La stra-da da percorre è quindi quel-la della tipicità, della qua-lità, della rintracciabilità edella stagionalità: le pesched’inverno sono di sicura im-portazione, ma conosciamodove e come sono state pro-dotte e a quali controlli sonostate sottoposte?”.

Giuliano Da Col, respon-sabile acquisti ortofruttaCoop Italia, ha svolto unadettagliatissima relazionesui rigidi criteri adottati daCoop per selezionare i pro-duttori e il prodotto (oltre2 milioni di analisi l’anno),mentre Vinicio Collavinodel Wwf si è congratulato

con la Coldiretti “per la svol-ta ambientalista”. Congra-tulazioni a Coldiretti ancheda Federconsumatori: RitaBertossi ha evidenziato l’im-portanza dell’iniziativa diCampagna amica. Sono in-tervenuti anche Michelan-gelo Castellarin, Lucio Pieri,Franco Rosa e Fabiano Mi-celli. Fra i presenti, il pre-sidente regionale di Coldi-retti Claudio Filipuzzi, ilpresidente Coldiretti di Go-rizia Massimo Baldo, il vi-

cepresidente di Udine Da-niele Marangone, il presi-dente di Aprolaca PierinaAlessio, il direttore regio-nale di Coldiretti OlivieroDella Picca, i direttori pro-vinciali Mauro Donda ePaolo Bertoli, Loreta Na-scivera per la Donne Col-diretti, il consigliere del co-mune di Udine Gottardo, ilconsigliere regionale Ga-staldo, il presidente del Con-sorzio Ledra TagliamentoDante Dentesano.

Convegno della Coldiretti alla Cciaa - Zerbi: “Mai come oggi prodotti così sicuri”

Etichettatura e tracciabilitàa garanzia dei consumatori

Agricoltura

Un migliaio di perso-ne e molti consiglie-ri regionali hanno

partecipato la sera del 15giugno a Udine alla fiacco-lata regionale della Coldi-retti per esprimere solida-rietà alla famiglia Bolzoncontro l'abbattimento indi-scriminato delle mucche.La fiaccolata, organizzatain collaborazione con l'Arae l'Aprolaca con l'adesione diFederconsumatori, ha presoil via alle 21 da piazza XXsettembre. Sono state per-corse via Canciani, piazzaMatteotti, via Sarpi, piaz-za Marconi, via Mercato-vecchio, via Vittorio Vene-to, via Gorghi, via San Fran-cesco, piazza Duomo, viaStringher per tornare inpiazza XX settembre dovesono stati offerti prodotti ti-pici friulani. “Abbiamo este-

so l'invito a partecipareanche ai cittadini del Friu-li-Venezia Giulia - ha dettoil presidente regionale dellaCol diretti, Claudio Filipuzzi- perché la battaglia degliallevatori è la battaglia deiconsumatori. Noi ci battia-mo per dare ai consumato-ri prodotti genuini e sani,ma per farlo occorre che l’a-gricoltura italiana sia messanelle condizioni di lavora-re.Proprio i controlli anti-Bsehanno dimostrato che gliallevamenti italiani sonosicuri, ma occorre estende-re questi controlli su tuttii prodotti d’importazione eoccorre modificare la leggesulla Bse che prevede l'i-nutile sacrificio di tutta lamandria anche per un solocaso di Bse”. La fiaccolataregionale rientra nel piùampio progetto di Coldiretti

di Campagna amica, cheprevede un patto fra agri-coltori e consumatori: i primia produrre cibi sempre piùgenuini, i secondi a privile-giare le produzioni italia-ne. Fra i partecipanti, i con-siglieri regionali Ariis, Ve-nier Romano,Violino,Vanin,Di Natale e Mattassi, il pre-sidente dell'Ersa Pinat, ipresidenti di Coldiretti Clau-dio Filipuzzi (del Fvg), Ro-berto Rigonat (Udine), Mas-simo Baldo (Gorizia), il vi-cepresidente di Udine Da-niele Marangone, il diret-tore regionale di ColdirettiOliviero Della Picca, il di-rettore di Udine MauroDonda, di Gorizia Paolo Ber-toli, il presidente di Apro-laca Pierina Alessio, il pre-sidente del Consorzio LedraTagliamento Dante Dente-sano.

L 'azienda agricola deif.lli Bolzon ha invia-to il 19 luglio una let-

tera all'assessorato regio-nale alla sanità e all'a-zienda per i servizi sani-tari n. 5 della Bassa Friu-lana con la quale ha chie-sto di procedere all'ab-battimento dei 67 capidella seconda stalla. Loannuncia la Coldiretti diUdine che precisa di com-prendere la decisione as-sunta dall'azienda che nonpuò attendere oltre, vistal'incapacità del mondodella politica e della bu-rocrazia di dare delle ri-sposte chiare e praticabi-li a 7 mesi di distanza dalprimo caso di Bse in Ita-lia, situazione contro laquale Coldiretti ha prote-stato anche il 12 luglio por-tando in piazza a Roma50.000 manifestanti.

La decisione della fa-miglia Bolzon, sofferta, ègiunta dopo un lungo per-corso cominciato nel mesedi febbraio quando nel-l'azienda è stato rinvenu-to un solo caso di Bse edopo che l'azienda, il 6marzo, aveva chiesto allaRegione di sostenere al mi-

nistero della Sanità l'ap-plicazione della deroga diabbattimento totale dellamandria; il ministero, il18 maggio, ha però respintola domanda, sostenendoche non è possibile stabi-lire con certezza che glianimali allevati nella stal-la vicina a quella dove èstato trovato l’animale in-fetto “non abbiano condi-viso … i medesimi fattoridi rischio per Bse”.

L'11 giugno l'aziendasanitaria emetteva il de-creto 214, in cui disponeval’abbattimento dei restan-ti 67 capi dell’allevamen-to e con il quale comuni-cava che qualora l’azien-da Bolzon volesse procra-stinare l’abbattimento, nel-l’attesa degli esiti delle in-dagini epidemiologiche ef-fettuate negli allevamen-ti infetti da parte della co-munità scientifica nazio-nale, avrebbe dovuto farsicarico delle spese di ma-nutenzione in vita deglianimali con divieto di mo-vimentazione degli stessi.

Il 26 giugno l'aziendaBolzon chiedeva la so-spensione dell’esecutivitàdel decreto 214, in attesa

delle evoluzioni normati-ve che avrebbero potuto li-mitare l’abbattimento deglianimali a seguito dell’en-trata in vigore, in luglio,del Regolamento (C.E.) n.999/01, richiesta accoltadall'azienda sanitaria.

Ma la mancata ema-nazione di un qualsiasiprovvedimento da partedel ministero della Sani-tà circa l’abbattimento se-lettivo delle mandrie hafatto supporre all'aziendache la questione non si sa-rebbe risolta in tempi brevi.L’impossibilità di preve-dere tempi e modalità diripresa della normale at-tività partendo dal nucleodei bovini presenti, valu-tati i costi che l’aziendasostiene quotidianamenteper il mantenimento delbestiame e considerata l’in-gente perdita economicaderivante dall’attuale con-dizione di inattività, lapressione psicologica cuiè sottoposto la famiglia,hanno spinto i Bolzon achiedere di procedere al-l'abbattimento della man-dria e di adottare le mo-dalità di indennizzo pre-viste.

Bse, un inutile sacrificio - In Fvg già abbattute 1.600 bestie

Un migliaio di persone alla fiaccolata di ColdirettiMa vince la burocrazia:i Bolzon, meglio abbattere

38 - UdineEconomica Luglio 2001 N. 7

Dalla Regione solo lo 0,30% delle risorse per l'artigianato

Faleschini: “Per crescere ancoraoccorre un progetto di sviluppo”

Artigianato

“Ieri il coraggio di ri-costruire il Friuli,oggi la forza di

proiettare nel futuro le im-prese". Con questo slogan èstato celebrato a Gemona- a 25 anni dal terremotoche distrusse il Friuli - l'an-nuale congresso dell'Unio-ne Artigiani e Piccole Im-prese-Confartigianato diUdine che, con i suoi quasi9.000 soci, è la più grandee rappresentativa associa-zione di categoria friulana."Gli artigiani sono stati pro-tagonisti dell'opera di ri-costruzione del Friuli ter-remotato e vogliono conti-nuare a essere fra i prin-cipali attori di un Friulitecnologicamente avanza-to che s'apre ai nuovi mer-cati dell'Est, di un Friulicerniera fra popoli ed eco-nomie per decenni ai mar-gini dello sviluppo e cheora guardano a questa re-gione come a uno dei prin-cipali interlocutori" ha in-fatti detto Faleschini nellasua relazione. Ma per rag-giungere questo obiettivooccorre unire le forze, co-struendo un progetto di svi-luppo che parta da una re-visione della risorse che laRegione dà al comparto.Attualmente soltanto lo0,30% per un comparto -quello dell'artigianato edella piccola impresa - chein provincia di Udine rap-presenta con le sue 15.096imprese 3.200 miliardi divalore aggiunto, che signi-fica un valore che è dal 15al 20% del Pil provinciale.

"Investire maggiormen-te nel nostro comparto - hadetto Faleschini - è quindiindispensabile per gene-rare più risorse anche peril sostegno alle politiche sa-nitarie e sociali". Sono moltele risposte che si aspetta ilsettore. Fra le molte, la con-cretizzazione di due leggiapprovate dal GovernoAmato come la legge perl'apertura dei mercati, chesignifica anche la libera-lizzazione dell'energia elet-trica per la quale Confar-tigianato si appresta a co-stituire un consorzio, e come

la legge sulla Srl pluriper-sonale artigiana, che devetrovare immediata appli-cazione in Fvg. Faleschini,affiancato dai vicepresi-denti Pietro Botti, SergioZanirato e Graziano Tilat-ti, dal presidente di Con-fartigianato Servizi RobertoMestroni, dal presidenteonorario dell'Uapi Beppi-no Della Mora e dal diret-tore Bruno Pivetta, ha poiparlato della new economye della nascita del portaleartigiano "Artigianinet.com",del testo unico per l'arti-gianato, il cui varo è attesoda anni, della nuova Esa,della revisione degli entifinanziari regionali, del fu-turo della Fiera di Udine,della semplificazione dellenorme e delle procedure re-gionali, della formazionedel personale e degli im-prenditori artigiani e della

mancanza di ma-nodopera, che ormaisi fa risentire pe-santemente anchein Friuli, e infinedella viabilità, in-terna e di collega-mento con l'Est el'Ovest, oltre che delpotenziamento dellereti ferroviarie e deicollegamenti aerei.

La situazione del-l'artigianato nel Ge-monese è stata trat-teggiata efficace-mente - con dati,grafici computeriz-zati - dal presiden-

te di zona dell'Uapi NereoTassotti che, denunciata lacarenza di manodopera, hachiesto di "riconvertire lascuola del mestieri secondol'evoluzione del mercato dellavoro" attivando piccoliosservatori locali, diffon-dendo una diversa culturanell'ambito familiare ecreando nuovi incentivi perl'occupazione.

L'assemblea, che si è svol-ta all'auditorium Ipsia, ècominciata con gli indiriz-zi di saluto del sindaco diGemona, Virgilio Disetti,che ha ringraziato l'Uapiper aver scelto Gemona a25 anni dal sisma, e conl'intervento del presiden-te della Giunta provincia-le Marzio Strassoldo, ilprimo sul territorio. Stras-soldo, che era accompagnatodall'assessore provincialeIrene Revelant e dal vice-

presidente del con-siglio provinciale,il gemonese Clau-dio Sandruvi, hariconfermato ilmassimo impegnoper dare rispostenei settori di com-petenza della Pro-vincia che sonoquelli della viabi-lità, della forma-zione e della rac-colta dei rifiuti.Strassoldo si è inol-tre impegnato uf-ficialmente a dis-cutere con l'Uapitutte le questioniinerenti al mondo dell'ar-tigianato e della piccola im-presa.

I saluti della federazio-ne regionale di Confarti-gianato sono stati portatidal presidente Fulvio Bron-zi. Sono fra gli altri inter-venuti Guerrino Bortolus-si, Beppino Della Mora,Graziano Tilatti, RobertoVicentini, Marino Piemonte,Luigi Chiandetti, Gigi DelFabbro, Edgarda Fiorini,Mario Laurino, Silvio Pa-gani. Fra i presenti, i pre-sidenti di zona Silvano Ga-letti, Franco Buttazzoni,Claudio Venuti, il presi-dente di Giovani artigianiDaniele Nonino, il coordi-natore di ConfartigianatoServizi Sandro Caporale.Il congresso è stato prece-duto da un omaggio del-l'Uapi, della Provincia diUdine e del Comune di Ge-

mona alle vittime del sismadel '76 nel camposanto della"capitale del terremoto".Presenti il presidente Fa-leschini, i vicepresidentiBotti e Zanirato, il diret-tore Pivetta, il sindaco Dis-etti, il presidente della Pro-vincia Strassoldo, l'asses-sore Revelant, il vicepresi-dente del consiglio provin-ciale Sandruvi e il presi-dente di zona dell’Uapi diGemona Nereo Tassotti. Lagiornata si è conclusa con l'i-naugurazione dei nuovi uf-fici dell'Uapi di Gemonadel Friuli in via Taboga 305(località Campagnola).

La nuova sede è stata be-nedetta da monsignor Lu-ciano Felice alla presenzadi molte autorità e dirigentiartigiani. Sono intervenu-ti il presidente di zonaNereo Tassotti, il sindacodi Gemona Virgilio Diset-

ti, il presidente del Consi-glio regionale Antonio Mar-tini, il presidente della Ca-mera di commercio EnricoBertossi, il presidente diConfartigianato Servizi Ro-berto Mestroni e il presi-dente dell’Uapi Carlo Fa-leschini.

Erano fra gli altri pre-senti il presidente della Co-munità Montana Ivo DelNegro, il vicepresidente delConsiglio Provinciale Clau-dio Sandruvi, il presiden-te di Confcooperative delFriuli-Venezia Giulia IvanoBenvenuti, l’assessore re-gionale all’Artigianato Gior-gio Venier Romano, il pre-sidente onorario dell’U-nione Artigiani BeppinoDella Mora, i vicepresidentidell’Uapi Pietro Botti, Ser-gio Zanirato, Graziano Ti-latti.

Denis Puntin rad-doppia: a due mesidalla sua riconfer-

ma a capo della Cna pro-vinciale di Udine, è statoeletto anche presidentedella Cna regionale: unincarico prestigioso chesuona a riconoscimentodell'azione sindacale svol-ta dall'associazione friu-lana da lui presieduta.

Presidente Puntin,quali le linee guida diquesta sua nuova av-ventura?

"Anche a livello regio-nale il mio non vuole es-sere un impegno di fac-ciata, ma intende spazia-re a tutto campo sulle pro-blematiche del comparto.Come Cna dobbiamo darecontinuità alla nostra azio-ne a tutela dei diritti deinostri associati, dalle pic-cole botteghe artigiane allepiccole imprese fino ai tantipensionati artigiani cherappresentiamo. Noi in-tendiamo partecipare ai

tavoli di concertazione, cre-diamo nell'utilità del dia-logo tra le parti sociali.Vogliamo contribuire con-cretamente alla indivi-duazione degli interventiche permettano al nostrosistema produttivo di cre-scere e svilupparsi".

Si batterà per la ra-pida emanazione daparte del Consiglio re-gionale del testo unicoper l'artigianato?

"Sì, soprattutto perchémi sta a cuore il proble-ma dell'Ente per lo svi-luppo dell'artigianato.L'Esa sta chiudendo senzache un soggetto analogosia stato istituito per sal-vare il sistema di aiuti re-gionali al comparto. Ri-badisco che sul dopo-Esanoi non condividiamo l'i-potesi di una società diservizi e neppure quella diuna società di capitali.Credo invece che per le at-tività che erano sue pro-prie, si debba pensare a

un nuovo soggetto moltosnello, con modesti costidi struttura, nel qualesiano rappresentate le as-sociazioni di categoria ela Regione; un nuovo sog-getto che funga da "cabi-na di regia" per il com-parto, con forte capacitàdi progettazione e coordi-namento degli intervential settore".

E a livello provincia-le?

"Siamo reduci da duemesi di elezioni interneche hanno cambiato percirca due terzi gli organi-grammi. Ho ritenuto op-portuno presentare nei gior-ni scorsi la nuova squa-dra al presidente dellaGiunta provinciale Stras-soldo e al presidente dellaCamera di commercio friu-lana Bertossi, esplicitan-do la nostra piena dispo-nibilità a ogni forma dicoinvolgimento e di colla-borazione. Da parte no-stra, c'è la volontà di con-

tribuire al-l'azione po-sitiva svol-ta dallaProvincia ede l l 'Entecamerale.D ' a l t r aparte, la va-lorizzazio-ne delle si-nergie conistituzioni,a m m i n i -strazioni lo-cali e altre organizzazio-ni economiche vuole esse-re un tratto distintivo delnostro nuovo corso. Inol-tre, il gruppo dirigente si ègià attivato in ordine adalcune importanti que-stioni come l'accesso degliartigiani ai finanziamen-ti del Congafi Artigiana-to e del Mediocredito".

Per chiudere, che giu-dizio dà del cosiddettopacchetto dei 100 gior-ni del Governo?

"Sostanzialmente posi-

tivo, purché gli incentivifiscali per ridare slancioalla competitività del si-stema delle imprese ab-biano carattere struttura-le. In attesa di un mag-giore approfondimento suisingoli provvedimenti, nonposso che confermare, co-munque, l'impressione chequeste misure si muova-no in direzione dello snel-limento burocratico, delrilancio degli investimen-ti e della riemersione delsommerso".

In questa intervista spiega obiettivi e strategie

Puntin presidente regionale Cna

Il presidente Denis Puntin

Il presidente Faleschini al congresso Uapi di Gemona L’inaugurazione della nuova sede Uapi di Gemona