il segno di Giona

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Istituto Teologico di Assisi aggregato alla Facoltà di Sacra Teologia della Pontificia Università Lateranense Anno accademico 2010/2011 Elaborato per il grado accademico del Baccalaureato in Sacra Teologia “IL SEGNO DI GIONA(Mt 12,38-42) L’identità messianica di Gesù alla luce del Figlio-servo di YHWH Studente: Catherine Rendu (ITA1190) Docente: Prof. Giulio Michelini Assisi 2011

Transcript of il segno di Giona

Istituto Teologico di Assisiaggregato alla Facoltagrave di Sacra Teologiadella Pontificia Universitagrave Lateranense

Anno accademico 20102011

Elaborato per il grado accademicodel Baccalaureato in Sacra Teologia

ldquoIL SEGNO DI GIONArdquo(Mt 1238-42)

Lrsquoidentitagrave messianica di Gesugravealla luce del Figlio-servo di YHWH

Studente Catherine Rendu (ITA1190)

Docente Prof Giulio Michelini

Assisi 2011

INDICE

AVVERTENZE 3

ABBREVIAZIONI 3

INTRODUZIONE 4

CAPITOLO PRIMO

LA PERICOPE NEL SUO CONTESTO 5

I Delimitazione e struttura della pericope 5II Contesto prossimo Mt 11-12 6

A Il contesto drsquoinsieme 7B La centralitagrave di Mt 1218-21 9

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32 11A Il doppione del segno di Giona 11B Il segno (di Giona) nei sinottici 12

CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo 15

I Il segno di Giona Mt 1238-40 15A La domanda dei farisei e degli scribi 15B La risposta di Gesugrave 16

1 Una generazione malvagia e adultera 172 Il segno di Giona 173 Giona il profeta 18

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo 231 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου 232 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo 24

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt 26A Il processo di Gesugrave 26B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi 27C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave 28

III Conclusione 30

CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE 31

I La struttura in parallelismo 31II Questa generazione giudicata dai pagani 32

A Il (giorno) del giudizio 32

1

B Il giudizio delle opere 34C Lrsquoapertura alle genti 35

III Gesugrave Giona e Salomone 36A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone 36B Gesugrave piugrave di GionaSalomone 37C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave 38

CONCLUSIONE 40

BIBLIOGRAFIA 41

2

AVVERTENZE

Per le citazioni bibliche abbiamo utilizzato lrsquoelenco presente nella Bibbia di Ge-rusalemme Le citazioni dellrsquoomelia De Jona riprendono i numeri in grassetto dellrsquoedi-zione Sources Chreacutetiennes e quelle del Vangelo di Pietro riportano il capitolo con la nu-merazione romana e il versetto con la numerazione araba

Per la formula citazionale in nota abbiamo scelto come consigliato nella dispensadi metodologia la formula sintetica il testo egrave citato per esteso nella bibliografia mentrein nota abbiamo usato la formula sintetica laquoCognome parola paginaraquo

ABBREVIAZIONI

EvPt Vangelo di PietroDENT Dizionario Esegetico del Nuovo TestamentoGLNT Grande Lessico del Nuovo TestamentoGenR Genesi RabbahJSOTS Journal for the Study of the Old Testament Supplement SeriesLevR Levitico RabbahTM Testo Masoretico

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INTRODUZIONE

Il presente lavoro consiste nel commento esegetico al cosigrave designato laquosegno diGionaraquo in Mt 1238-42 unitamente ad una riflessione teologica riguardante la figuramessianica di Gesugrave Lrsquointeresse degli esegeti per questa pericope e per la figura di Gio-na a cui essa rimanda si evince dalla ricca bibliografia a nostra disposizione Abbiamoperciograve scelto di limitare il nostro studio a Mt e alla prima menzione di questo segno nelsuo vangelo Non abbiamo integrato la Wirkungsgeschichte della pericope per ragionedi spazio e percheacute questo aspetto egrave stato affrontato in una tesi di baccellierato nel 2009

Dopo la delimitazione della pericope e lrsquoesposizione della sua struttura presente-remo il suo situarsi nei cc 11-12 Abbiamo accolto lrsquoidea di Di Paolo e di Davies - Alli-son che sottolineano la centralitagrave della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 non soloper questi cc ma anche per lrsquoinsieme del vangelo Egrave in questa luce che prosegue il no-stro studio dopo aver messo a confronto la nostra pericope con il doppione in Mt e coni brani paralleli in Mc e Lc Abbiamo diviso la pericope in due parti Nel secondo capi-tolo prenderemo in esame la prima parte il laquosegno di Gionaraquo Faremo lrsquoesegesi dei sin-goli vv con unrsquoattenzione particolare alla figura di Giona il profeta inserendola nellatradizione giudaica per cogliere il background del logion di Gesugrave e il significato delleespressioni laquotre giorni e tre nottiraquo e laquoFiglio dellrsquouomoraquo ben sapendo che questrsquoultimamolto delicata richiederebbe uno sviluppo ulteriore per esporne meglio le sfumatureRiprendendo alla luce dellrsquoesegesi e della citazione di Is lrsquointerpretazione tradizionaledel laquosegno di Gionaraquo in riferimento alla morte e risurrezione di Gesugrave leggeremo poi neiracconti propri a Mt gli episodi che si possono collegare con lrsquoannuncio di Gesugrave ai fari-sei Questa prima parte ci aiuteragrave a capire il modo con cui Gesugrave esercita la suamessianicitagrave

La seconda parte della pericope che studieremo nel terzo capitolo offre dueesempi delle vie aperte per lrsquouomo di fronte al destino di Gesugrave Figlio-servo Dalla strut-tura parallela dei vv 41-42 coglieremo il tema del giudizio e il significato delle figurestraniere modelli di ascolto e di conversione Infine studieremo lrsquoidentitagrave di Gesugraveconfrontata con quella di Giona e di Salomone con lrsquouso particolare del neutro πλεῖονsempre con lo sfondo interpretativo la citazione di Is

Il testo di riferimento utilizzato egrave stato il Nestle - Aland 27 ed Pur senza graviquestioni di critica testuale lo studio del testo greco ha portato ad effettuare qualchecorrezione alla traduzione CEI correzioni che abbiamo poi sviluppato nello studio ese-getico dei singoli versetti Per la figura di Giona oltre ai testi apocrifi e a quelli piugrave co-nosciuti della tradizione giudaica lrsquoapporto principale e forse piugrave innovatore egrave statolrsquoomelia giudaica De Jona pubblicata in Sources Chreacutetiennes Abbiamo trovato in parti-colare nei commenti di Luz Davies - Allison e France gli spunti che hanno spronato lanostra ricerca e strutturato il nostro lavoro Ma soprattutto abbiamo trovato la chiave dilettura che ora proponiamo nella struttura proposta da Davies - Allison unitamente allostudio di Di Paolo e quello di Miler grazie ai quali abbiamo rivisitato la lettura della pe-ricope alla luce della citazione di Is 421-4 fatta da Mt in 1218-21 Lrsquoignoranza del te-desco non ci ha permesso di attingere a commenti o articoli in questa lingua

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CAPITOLO PRIMO

LA PERICOPE NEL SUO CONTESTO

Nella prima parte del nostro studio guarderemo lrsquounitagrave della pericope e il suo si-tuarsi nel vangelo prima nel suo contesto prossimo (Mt 11-12) e poi in quello remoto(tramite il doppione in Mt 161-4 e nei sinottici)

I Delimitazione e struttura della pericope

Lrsquoinizio della pericope non pone difficoltagrave Al v 38 dopo una lunga risposta diGesugrave ai farisei questi si fanno di nuovo avanti accompagnati dagli scribi Cambianodunque gli interlocutori Il v comincia con un avverbio di tempo caro a Mt tότε in-sieme ad una risposta-domanda dei farisei e degli scribi che introduce unrsquointerruzionenel discorso e la risposta di Gesugrave (2x avpokrinomai)1 Per la fine della pericope abbiamodue possibilitagrave il v 42 per lrsquounitagrave data dalla figura di Giona e percheacute la pericope egrave cosigravecompresa tra due discorsi sullo spirito oppure il v 45 percheacute il discorso di Gesugrave pro-segue senza soluzione di continuitagrave dopo il v 42 anche se il tema cambia parlando dellospirito impuro Lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo (v 45) fa da inclusione con lrsquoiniziodella risposta di Gesugrave (v 39) Scegliamo di concludere con il v 42 concentrandoci sullafigura di Giona scelta dovuta anche alla necessitagrave pragmatica di dover circoscrivere ilnostro studio in uno spazio limitato

Possiamo suddividere la pericope in due parti2 La prima (vv 38-40) egrave centrata sullessema σηmicroεῖον (segno 4x) chiesto dai farisei e dagli scribi e spiegato da Gesugrave tramiteil paragone con Giona Lrsquoespressione laquogenerazione malvagia e adulteraraquo introduce il te-ma del giudizio La seconda (vv 41-42) egrave costruita con un parallelismo di quattro ele-menti Il tema centrale egrave il giudizio escatologico (krisij) di laquoquesta generazioneraquo daparte di stranieri (niniviti e regina del Sud)3 Infine ogni membro del parallelismo siconclude con una parola di rivelazione sulla persona di Gesugrave Questi detti vengono dallafonte Q ma in modo indipendenti del logion sul segno Sia Mt che Lc li hanno raggrup-pati formando cosigrave unrsquounitagrave attorno alla figura di Giona per Mt attorno alla predica-zione in Lc (come potremo vedere in seguito)

Evidenziamo questa struttura

38 Τότε ἀπεκρίθησαν (αὐτῷ) τινες τῶν γραμματέων (καὶ Φαρισαίων) λέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖον ἐπιζητεῖ

1 Per lrsquouso di τότε in Mt rimandiamo a BLACK Sentence 218-53 2 Cf LUZ Matteo II 346 e GNILKA Matteo I 6733 Lrsquoevangelista fa risaltare lrsquoopposizione tra i protagonisti sottolineando la condotta di questi stranieri esottintendendo un agire inverso da parte di laquoquesta generazioneraquo

5

καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

40ὥσπερ γὰρ ἦν (ἐγένετο) Ἰωνᾶς οὕτως ἔσται (καὶ) ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡμέρας

καὶ τρεῖς νύκτας ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡμέρας καὶ

τρεῖς νύκτας

41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

La critica textus non comporta questioni rilevanti Quanto alla traduzione acco-gliamo quella della CEI con qualche correzione Il verbo evpizhtei egrave tradotto con laquopre-tenderaquo Il senso egrave troppo forte tanto piugrave che in 632 lrsquoidentico verbo greco viene resodalla stessa CEI con laquoandare in cercaraquo Vi egrave una lieve differenza tra evpizhtew laquodeside-rareraquo (632 1239 164) e zhtew laquocercareraquo che si trova invece in 633 Preferiamotradurre con laquoricercareraquo4 Nei vv 41-42 traduciamo meta thj geneaj tauthj con laquoin-sieme a questa generazioneraquo la preposizione meta con genitivo non indica tanto lrsquooppo-sizione laquocontroraquo (CEI) ma piuttosto il complemento di compagnia5 Il testo greco nonparla del laquogiornoraquo del giudizio ma soltanto del giudizio ἐν τῇ κρίσει Ci discostiamodalla traduzione CEI su un ultimo punto la traduzione di πλεῖον con laquounoraquo preferiamomantenere il neutro laquoqualcosaraquo per non limitare il paragone alle persone come vedremonel terzo capitolo

II Contesto prossimo Mt 11-12

Cominciamo con il contesto drsquoinsieme dei due cc 11 e 12 per poi soffermarci sul-la citazione di Is in Mt 1218-21

4 Cosigrave come traduce il Romizi laquoἐπι-ζητέω [da ἐπι-inoltre e ζητέω cerco desidero chiedo] faccio unrsquoul-teriore ricerca ricerco desidero chiedo investigoraquo Renato ROMIZI Vocabolario greco italiano etimolo-gico e ragionato 3 ed Bologna Zanichelli 2007 1520 p (ed or 2001) Non dunque un pretendere neacuteun semplice cercare ma un ricercare che coinvolge la persona 5 Cf la Vulgata che traduce laquocum generatione istaraquo

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A Il contesto drsquoinsieme

I cc 11 e 12 sono due capitoli narrativi posti tra il discorso missionario e quelloparabolico Contengono perograve molte parole di Gesugrave Luz sottolinea come i discorsi pre-senti nella trama narrativa portino avanti la narrazione6 Nei cc 11-12 egrave in questione loscontro di Gesugrave con Israele riguardo alla sua identitagrave e al suo agire

Non crsquoegrave unanimitagrave nello stabilire la struttura di questi capitoli Alcuni studiosi ve-dono una cesura tra il c 11 e il c 12 altri li leggono insieme come unrsquounitagrave narrativa tradue discorsi Crsquoegrave perograve un consenso per dire che segnano una svolta nella narrazione delPrimo vangelo Prendiamo ora in esame alcune proposte

Mello nel suo commento marca una cesura tra i 2 cc basandosi sullrsquouso che Mtfa di Mc Anche se li separa non manca di rilevare temi comuni il laquogiudizioraquo (κρίσις112224 121820364142) e laquoquesta generazioneraquo (τὴν γενεὰν ταύτην 11161239414245)7

Luz vede nel c 11 sia una conclusione della prima parte del vangelo che una tran-sizione guarda indietro con laquole opere di Cristoraquo in 115 e laquoquesta generazioneraquo in1116 e guarda in avanti con lrsquoincrementarsi della polemica e il discernimento tra lrsquoosti-litagrave e il rifiuto da una parte e la comunitagrave dei discepoli dallrsquoaltra Lo studioso nota lapresenza di parole-chiave (γενεὰ αὔτη - questa generazione κρίσις - giudizio e υἳος τουάνθρώπου - figlio dellrsquouomo) e una struttura parallela miracoli discorso di avvertimen-to giudizio annuncio di salvezza8

Radermakers vede una svolta nello svolgersi del vangelo matteano con il c 119 Egraveil momento della decisione o lrsquoincredulitagrave e il rifiuto o lrsquoaccoglienza dellrsquoinvito ad en-trare nel seguito di Gesugrave Lo studioso ravvisa tra i due cc un parallelismo di composi-zione e alcuni termini identici Ogni c egrave introdotto da una domanda e la parola laquodisce-poliraquo fa da inclusione (111 1129 e 121 1249) Allrsquointerno troviamo il tema del di-scernimento e del giudizio

6 Cf LUZ Matteo II 55-6 Nelle parti narrative i destinatari sono le cittagrave gli scribi e i farisei i sommi sa-cerdoti e gli anziani Questa diversitagrave permette allrsquoevangelista di portare avanti la rivelazione della mes-sianicitagrave di Gesugrave di fronte ad ogni componente del popolo Invece i grandi discorsi sono rivolti ai discepo-li e il primo anche alle folle e riguardano proprio lrsquoinsegnamento di Gesugrave ai suoi discepoli 7 Cf MELLO Evangelo 28215 Infatti a partire dal c 12 Mt segue il piano narrativo di Mc senza organiz-zarlo a modo proprio invece nel c 11 troviamo elementi indipendenti da Mc 8 Cf LUZ Matteo II 129 Il c 11 mostra come Giovanni e le opere di Gesugrave saranno testimoni accusatori diquesta generazione se essa non si converte I cc 12-16 fanno vedere come il popolo risponde a questoannuncio 9 Cf RADERMAKERS Matteo 195-7 I primi 10 c rappresentano il diffondersi della fama di Gesugrave nonesente di minaccia e di conflitto ma in cui Gesugrave appare vittorioso Il c 11 si apre con le laquoopere di Cri-storaquo e lrsquoidentitagrave di Gesugrave egrave messa in discussione

7

Alcuni cercano un tema unitario sviluppato poi in diverse forme10 Riprendiamo lastruttura proposta da Di Paolo unitamente a quella riportata da Davies - Allison

Davies - Allison11 leggono i due capitoli insieme e li dividono in 3 triadi 2 contro-versie seguite dallrsquoopportunitagrave di integrare la famiglia di Dio Riportiamo nella tabellaseguente questa struttura che evidenzia la dialettica tra incredulitagrave e rifiuto da una partee invito ed accoglienza dallrsquoaltra

1 2 3

incredulitagraverifiuto 112-19 (Giovanni e Gesugrave) 121-8 shabbat (le spighe strappate)

1222-37 (Gesugrave e Beelzebul)

incredulitagraverifiuto 1120-4 (guai alle cittagrave) 129-14 shabbat (guarigione)

1238-45 (segno di Giona e spirito impuro)

invitoaccoglienza 1125-30

(lode al Padre vangelo ri-velato ai semplici)

1215-21

(Servo-figlio del Signore scelto da Dio)

1246-50

(veri parenti di Gesugrave compimento della volontagravedel Padre)

Anche in questa struttura troviamo le due linee di rifiuto e di accoglienza dellapersona dellrsquoagire e del messaggio di Gesugrave Al centro vi egrave la citazione di Is 421-4 Lonota anche Di Paolo nella sua analisi retorica Egli non cerca una struttura tematica mavuole mostrare lrsquounitagrave dei cc a partire dalle corrispondenze formali Li divide in tre se-zioni la prima (111-1214) da cui emerge la figura di Gesugrave che opera la salvezza e offrese stesso Opposta a lui compare laquoquesta generazioneraquo che lo rifiuta La seconda

10 Cf DI PAOLO Servo 8-10 LrsquoA espone lo status quaestionis Fausti parla di crisi Sabourin di crescenteopposizione da parte di capi giudei Fabris ravvisa come tema portante la presa di posizione attorno allapersona e allrsquoattivitagrave di Gesugrave Poppi il vangelo incompreso ed ostacolato Chow delinea come temi princi-pali la cristologia il dubbio delle folle e il rigetto di Gesugrave come messia da parte dei capi giudei il disce-polatoE Lybaeligk osserva lrsquounitagrave dei cc 11-13 e sottolinea il tema dellrsquoindurimento e di conseguenza il giu-dizio tra quelli che non capiscono e non vedono e quelli che capiscono e vedono Pone in rilievo altresigravedue temi cristologici dellrsquoὁ ἐρχοmicroενος riguardo alle profezie e lrsquoessere microεῖζονπλεῖον di Gesugrave riguardo altempio e alle figure bibliche di Giona e SalomoneE LrsquoA nota la difficoltagrave di dare una struttura a questi ccdovuta alla molteplicitagrave delle pericope in sequenza narrativa o discorsiva da cui non si puograve trarre unrsquoim-mediata comprensione teologica unitaria Riporta anche la posizione di Verseput (10-1) sulla quale ci sof-fermiamo Per Verseput il tema centrale egrave quello del fallimento di Israele e della sua incredulitagrave ostinataQuesta posizione non sembra rispettare il testo il quale sia nei gruppi presenti (discepoli folle farisei escribi) che nelle loro reazioni (dubbio riconoscimento controversia accoglienza) egrave molto piugrave complessoe variegato e non considera Israele come un blocco monolitico Una tale visione apre ad unrsquointerpreta-zione antigiudaica che non condividiamo Sulla stessa linea egrave anche Marguerat che sottolinea il giudiziodefinitivo di Israele per il suo rifiuto di Gesugrave nel suo studio Le jugement dans lrsquoEacutevangile de Matthieu(391 e passim) e lo spiega con la situazione ecclesiale di Mt e la necessitagrave di affermare la propria identitagravecontro il giudaismo ufficiale Se questo aspetto egrave presente nel Primo vangelo riteniamo perograve indispensa-bile mantenere la diversitagrave degli interlocutori di Gesugrave e delle loro relazioni che lrsquoevangelista ci presenta 11 Cf DAVIES - ALLISON Matthew II 234

8

sequenza (1215-21) corrisponde alla citazione del profeta Isaia Lrsquoultima (1222-50)comprende cinque passi la valutazione dellrsquoopera di Gesugrave come opera di Dio o del de-monio il parlare vano lrsquoaccoglienza o meno di Gesugrave e della sua parola Al centro la ci-tazione di Is egrave dunque laquola chiave interpretativa dellrsquoinsieme Gesugrave egrave il Servo di Dio cheannuncia e compie il diritto a beneficio di tutti Egli opera come figlio dellrsquouomo e Fi-glio di Dio mentre chi vede le sue opere e sente le sue parole non puograve esimersi dal rico-noscere o negare la presenza di Dio in Gesugraveraquo12

Sappiamo di non essere stati esaustivi nel presentare le ipotesi di struttura maquesta pennellata ci permette di mostrare che pur partendo da diversi punti di vista(strutturale tematico o retorico) possiamo individuare nella progressione della tramanarrativa del Primo vangelo la centralitagrave della persona di Gesugrave del suo manifestarsi edellrsquoaccoglienza da parte dei suoi interlocutori Pur accogliendo la centralitagrave della cita-zione di Is in 1218-25 proposta da Di Paolo e Miler manteniamo la struttura tripartita diDavies - Allison che risponde meglio allrsquointerpretazione che faremo della nostra peri-cope La triade 1125-30 1218-21 1246-50 manifesta lo scopo della missione di GesugraveFiglio-servo al di lagrave di ogni rifiuto e incredulitagrave crsquoegrave lrsquoinvito per i piccoli e gli affrantiad entrare in relazione drsquointimitagrave con il Padre che rivela loro il Figlio e lrsquoessere discepo-lo-fratello compiendo la volontagrave del Padre

Prima dunque di passare al confronto con i passi paralleli nei sinottici ci soffer-miamo sulla citazione di Is in Mt 1218-21

B La centralitagrave di Mt 1218-21

La presenza della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 la piugrave lunga del vangeloha sempre interrogato gli studiosi13 Luz scrive

Egrave la citazione piugrave lunga che Matteo abbia ripreso ed egrave allo stesso tempo quella che presentameno collegamenti terminologici e di contenuto con il contesto [] Per quel che riguarda ilcontenuto le alternative possibili sembrano due o la citazione egrave connessa con il contesto in unsolo punto lrsquoordine di mantenere il silenzio (vv 1619) oppure si tratta di una codificazione cheva oltre il contesto immediato e si riferisce ma mai esplicitamente allrsquointera storia di Gesugrave alcentro della quale egrave stata inserita14

Con Luz e seguendo Miler e Beaton pensiamo che essa sia come il riassunto dellaprima parte del vangelo e annunci temi sviluppati in seguito ha insieme una funzioneanalettica e prolettica Infatti fa parte delle citazioni di compimento che servono al let-tore per capire chi sia Gesugrave Sono introdotte in risposta ad un agire o ad un insegnamen-to Annunciano ciograve che Gesugrave compiragrave poi nella sua vita laquoMt ha scelto di commentare

12 DI PAOLO Servo 15 Rimandiamo anche al lavoro di Miler il c 5 egrave consacrato allo studio della cita-zione di Is 421-4 in Mt 1216-21 e mostra il suo ruolo non solo nei cc 11-12 ma nellrsquoinsieme del Primovangelo ha una funzione di analessi e prolessi (MILER Citations 162) 13 Per lo studio rimandiamo a BEATON Isaiahrsquos in particolare il c 5 Cf anche MILER Citations c 5 Il no-stro scopo egrave di dare una chiave di lettura della nostra pericope a partire dalla citazione in Mt 1218-21 14 LUZ Matteo II 310

9

esplicitamente il racconto della vita di Gesugrave mettendolo in relazione con la parola profe-tica [] e di comunicare al lettore delle informazioni indipendentemente da ciograve che gliattori del racconto possono sapere o scoprireraquo15 Tentiamo di mettere a fuoco questielementi

Παῖς (v 18) egrave generalmente tradotto con laquoservoraquo ma il termine greco puograve anchesignificare laquofiglioraquo Questa egrave stata la scelta di Girolamo che ha cambiato il servus (Is421) in puer (Mt 1218) La figura che Mt ci dona egrave dunque quella del laquoFiglio-servoraquoscelto da Dio sul quale dal battesimo riposa lo Spirito16 Subito dopo nella controver-sia con i farisei su Beelzebul Gesugrave affermeragrave di scacciare i demoni laquoper mezzo delloSpirito di Dioraquo annunciando la presenza del regno di Dio (Mt 1228) Alla fine del v 18e nel v 21 si parla delle nazioni a cui saragrave annunciato la giustizia o il diritto e che spere-ranno nel nome del Figlio-servo Nel Primo vangelo Gesugrave limita il suo annuncio allepecore perdute della casa drsquoIsraele Soltanto dopo la resurrezione invieragrave i suoi discepolia portare questa giustizia cioegrave il suo insegnamento a tutte le nazioni (Mt 2819) Ilnome egrave laquoGesugrave [colui che] salveragrave il suo popolo dai suoi peccatiraquo (Mt 120) e anchelaquoEmanuele Dio-con-noiraquo (Mt 123) che rimarragrave con i suoi presente in tutte le nazionifino alla fine del mondo (Mt 2820) presenza di salvezza sia per il popolo eletto sia perle genti (come vedremo meglio nel terzo capitolo) Questa presenza attuale si ritrova nelsegno di Giona quando Gesugrave afferma che ὧδε qui ed ora crsquoegrave piugrave di Giona e di Salo-mone Infine la citazione descrive il modo di agire del Figlio-servo con pazienza emisericordia17

Per quanto riguarda il rapporto tra questa citazione e la nostra pericope quando ifarisei prendono la decisione di fare morire Gesugrave lrsquoevangelista fa conoscere al lettorelrsquoidentitagrave e lrsquoagire del Figlio-servo che saranno poi ripresi dagli attori del raccontonellrsquoannuncio del segno di Giona18 Possiamo cogliere un altro legame tra Gesugrave rappre-sentato nella citazione di Is 42 e Giona sono laquoservi del Signoreraquo Infatti nei LXX Giona

15 MILER Citations 281 (traduzione nostra)16 Luz nota che παῖς significa generalmente laquofiglioraquo piugrave raramente laquoservoraquo questo egrave vero anche per ilPrimo vangelo LUZ Matteo II 313 Nellrsquoepisodio del battesimo Mt ha citato Is 421 ma con υἱός cosigravecome nel racconto della trasfigurazione La figliolanza di Gesugrave egrave pure presente nel ringraziamento alPadre in 1125-30 e nella descrizione della famiglia in rapporto alla volontagrave del Padre in 1246-50 di nuo-vo nella confessione di fede di Pietro in 1616 e poi nella passione Lrsquouso di παῖς a questo punto del van-gelo ci permette di capire che il figlio eserciteragrave la sua figliolanza servendo compiendo la volontagrave delPadre cioegrave ogni giustizia (Mt 315)17 Mt ci avverte che non ci saranno segni straordinari della presenza e dellrsquoagire del Figlio-servo Il suoagire che lasceragrave liberi di credere o meno faragrave sempre sorgere la stessa domandalaquosei tu o dobbiamoaspettare un altroraquo (Mt 112) Ma egrave anche misericordia che lascia sempre una possibilitagrave anche quandotutto sembra finito e che il rifiuto sembra consumato E ciograve fino al trionfo della giustizia quella che scorrelungo il vangelo di Mt come la volontagrave del Padre il suo disegno sullrsquouomo rivelato nella Torah di cuiGesugrave egrave il vero interprete giustizia compiuta nella morte e risurrezione del Figlio-servo e pienamente rea-lizzata nel compimento dellrsquoannuncio a tutte le nazioni 18 MILER Citations 316 mette in luce questo ordine una citazione per il lettore seguita da un annuncio daparte di Gesugrave Anche se lrsquoA lo analizza per una macro struttura lo ritroviamo nel c 12 Is 421-4 egrave la ci-tazione per il lettore e descrive la persona e lrsquoagire del Figlio-servo Il segno di Giona egrave lrsquoannuncio daparte di Gesugrave di ciograve che gli accadragrave Gesugrave egrave messo sotto accusa obbligato a rivelare la sua identitagrave inmodo esplicito ma risponde con lo stare tre giorni nel cuore della terra come Giona nel ventre del pesce

10

si presenta non come ebreo (come nel TM) ma come laquoservo del Signoreraquo (Gn 19) Ri-guardo ai niniviti e alla regina del Sud possiamo scorgere in loro quelle nazioni allequali egrave giagrave stato annunciato il diritto e che lo hanno accolto con la conversione e la lodeal Dio drsquoIsraele Il giudizio saragrave esercitato da quelli che hanno accolto la persona e ilmessaggio di Gesugrave piugrave grande di Giona e di Salomone e cosigrave sono entrati a fare partedella sua famiglia

Ci egrave sembrato importante notare questo influsso della citazione sul seguito del ca-pitolo cosigrave come la struttura triadica dei due cc che termina sempre con una nota posi-tiva Questo egrave il contesto nel quale leggeremo la nostra pericope Prima perograve dobbiamoanalizzare il suo rapporto con i passi paralleli nei sinottici

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32

Iniziamo il nostro studio con il doppione del segno di Giona in Mt

A Il doppione del segno di Giona

La presenza di doppioni in Mt egrave frequente Secondo Luz sono unlaquoespediente di-dattico imprimono nei lettori una scena facendola divenire tipica e approfondisconoquanto giagrave dettoraquo19 Dobbiamo dunque essere attenti alle differenze per coglierne il si-gnificato In Mt 161-4 il contesto egrave diverso dal c 12 ma egrave lo stesso di Mc 811-13 Pri-ma abbiamo la moltiplicazione dei pani e molteplici guarigioni e dopo la discussione diGesugrave con i suoi discepoli nella barca Ad accompagnare i farisei sono i sadducei e nonpiugrave gli scribi Lrsquounione di questi due gruppi antagonisti sembra piuttosto improbabile20Gesugrave sembra essere solo di fronte a loro Chiedono un segno che deve venire dal cielo elrsquoevangelista specifica che egrave una prova La risposta di Gesugrave assomiglia a quella fatta inMc laquonon saragrave dato alcun segnoraquo ma rimanda anche a 1238-40 laquogenerazione malva-giaraquo e laquosegno di Gionaraquo Non dagrave perograve alcuna spiegazione e se ne va Da una parte pos-siamo pensare che Mt sottintenda la chiarificazione data nel c 12 Ma possiamo anchecapire che Gesugrave tagli corto percheacute sta in presenza dei sadducei e non puograve dare un segnoche rimandi alla risurrezione in quanto (come vedremo nel prossimo capitolo) Giona egraveuna figura di risurrezione per la tradizione ebraica Lrsquoassociazione farisei e sadducei tor-na due volte nel c 16 parlando del loro insegnamento In questo senso il segno di Gionanel c 16 potrebbe essere interpretato come lrsquoinsegnamento e la predicazione di Gesugrave alsuo popolo

19 LUZ Matteo I 4720 Possiamo pensare che Mt metta insieme i gruppi giudaici senza coglierne la differenza ma questa ipote-si risulta di poco peso visto che il vangelo di Mt srsquoindirizza probabilmente ad una comunitagrave giudeo-cri-stiana o per lo meno mista Unrsquoaltra interpretazione vede lrsquounione di due fazioni contro un altro gruppotroppo scomodo raccolto attorno a Gesugrave Cf SALDARINI Farisei 167

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La differenza di contesto ripreso da Mc lrsquoinsistenza sullrsquoinsegnamento dei capidei giudei la presenza di interlocutori diversi (tra cui alcuni appartenenti ad un gruppoche non crede alla risurrezione) permettono di leggere il doppione non come una sem-plice ripetizione ma come un tassello nel mosaico narrativo di Mt lrsquoaltro versante delsegno di Giona la predicazione scelto anche da Lc

B Il segno (di Giona) nei sinottici

La richiesta di un segno egrave presente in tutti e quattro i vangeli21 Non entreremo neidettagli di ogni brano ma vogliamo porre a confronto i testi di Mt con quelli di Mc eLc22 Ci basiamo in particolare sullrsquoarticolo di Giuseppe De Virgilio23

Egrave noto che in Mc 811-13 troviamo la richiesta di un segno dal cielo ma nella ri-sposta di Gesugrave manca ogni riferimento a Giona Lrsquoepisodio si situa in una transizionedel vangelo di Mc dove Gesugrave inizia ad annunciare la sua passione Notiamo qualche pe-culiaritagrave del testo marciano Gesugrave sembra essere solo con i farisei non ci sono altri in-terlocutori La richiesta di un segno egrave una prova una tentazione per Gesugrave che reagiscecon quel sospiro profondo di dolore di fronte allrsquoincredulitagrave La sua risposta precedutada laquoamen vi dicoraquo egrave solenne ed egrave un rifiuto netto di acconsentire Esprime il giudizio suquesta generazione La discussione si conclude con un disimpegno nei confronti dei fa-risei24 laquoNellrsquoeconomia della presentazione cristologica di Marco la negazione del se-gno appare coerente con la struttura progressiva e rivelativa del vangelo che chiama al-la fede mediante la rivelazione della persona di Cristo (cf Mc 827-30) e al discepolatomediante la sequela della croce (cf Mc 831-38)raquo25

Anche tra Mt e Lc la prima differenza da segnalare egrave il contesto Come abbiamovisto il modello teologico che sottostagrave alla figura e alla missione di Gesugrave egrave il servo diYHWH (Mt 1218-21)26 Egrave sulla stregua di questo confronto che srsquoinserisce la richiestadel segno Il contesto lucano invece riporta una serie di logia riguardanti lrsquoinsegnamentodi Gesugrave mentre egrave in cammino e rivolge la sua predicazione alle folle La beatitudine

21 Anche nel Quarto vangelo egrave presente la richiesta di un segno in Gv 218 63022 Riguardo al rapporto tra i sinottici Avril e Luz pensano che Mc abbia soppresso la menzione di Gionavenutagli da una tradizione anteriore per rispetto per la sua comunitagrave pagano-cristiana mentre Mt e Lclrsquohanno mantenuta giocando sul fatto di un segno che egrave un contro-segno Luz propone lrsquoipotesi di un dettounitario lucano comprendendo la risposta di Gesugrave e il commento interpretativo su Ninive e la regina delSud che prima era indipendente Questo corrisponde al segno come predicazione scelto da Lc Cf AVRILJonas 13-4 e LUZ Matteo I 346-823 DE VIRGILIO Giona 33-3824 Cf FRANCE Mark 312-325 DE VIRGILIO Giona 3426 Mt 11 presenta la persona di Gesugrave come il messia che compie le attese drsquoIsraele Mt 12 invece registra idiversi conflitti tra Gesugrave e lrsquoautoritagrave costituita e mette in luce la sua funzione di giudice Il ritorno dellospirito impuro e la vera famiglia di Gesugrave che seguono sono come due esemplificazioni della presa di posi-zione nei suoi confronti e quindi nellrsquoaccettazione o meno del suo destino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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44

INDICE

AVVERTENZE 3

ABBREVIAZIONI 3

INTRODUZIONE 4

CAPITOLO PRIMO

LA PERICOPE NEL SUO CONTESTO 5

I Delimitazione e struttura della pericope 5II Contesto prossimo Mt 11-12 6

A Il contesto drsquoinsieme 7B La centralitagrave di Mt 1218-21 9

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32 11A Il doppione del segno di Giona 11B Il segno (di Giona) nei sinottici 12

CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo 15

I Il segno di Giona Mt 1238-40 15A La domanda dei farisei e degli scribi 15B La risposta di Gesugrave 16

1 Una generazione malvagia e adultera 172 Il segno di Giona 173 Giona il profeta 18

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo 231 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου 232 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo 24

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt 26A Il processo di Gesugrave 26B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi 27C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave 28

III Conclusione 30

CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE 31

I La struttura in parallelismo 31II Questa generazione giudicata dai pagani 32

A Il (giorno) del giudizio 32

1

B Il giudizio delle opere 34C Lrsquoapertura alle genti 35

III Gesugrave Giona e Salomone 36A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone 36B Gesugrave piugrave di GionaSalomone 37C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave 38

CONCLUSIONE 40

BIBLIOGRAFIA 41

2

AVVERTENZE

Per le citazioni bibliche abbiamo utilizzato lrsquoelenco presente nella Bibbia di Ge-rusalemme Le citazioni dellrsquoomelia De Jona riprendono i numeri in grassetto dellrsquoedi-zione Sources Chreacutetiennes e quelle del Vangelo di Pietro riportano il capitolo con la nu-merazione romana e il versetto con la numerazione araba

Per la formula citazionale in nota abbiamo scelto come consigliato nella dispensadi metodologia la formula sintetica il testo egrave citato per esteso nella bibliografia mentrein nota abbiamo usato la formula sintetica laquoCognome parola paginaraquo

ABBREVIAZIONI

EvPt Vangelo di PietroDENT Dizionario Esegetico del Nuovo TestamentoGLNT Grande Lessico del Nuovo TestamentoGenR Genesi RabbahJSOTS Journal for the Study of the Old Testament Supplement SeriesLevR Levitico RabbahTM Testo Masoretico

3

INTRODUZIONE

Il presente lavoro consiste nel commento esegetico al cosigrave designato laquosegno diGionaraquo in Mt 1238-42 unitamente ad una riflessione teologica riguardante la figuramessianica di Gesugrave Lrsquointeresse degli esegeti per questa pericope e per la figura di Gio-na a cui essa rimanda si evince dalla ricca bibliografia a nostra disposizione Abbiamoperciograve scelto di limitare il nostro studio a Mt e alla prima menzione di questo segno nelsuo vangelo Non abbiamo integrato la Wirkungsgeschichte della pericope per ragionedi spazio e percheacute questo aspetto egrave stato affrontato in una tesi di baccellierato nel 2009

Dopo la delimitazione della pericope e lrsquoesposizione della sua struttura presente-remo il suo situarsi nei cc 11-12 Abbiamo accolto lrsquoidea di Di Paolo e di Davies - Alli-son che sottolineano la centralitagrave della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 non soloper questi cc ma anche per lrsquoinsieme del vangelo Egrave in questa luce che prosegue il no-stro studio dopo aver messo a confronto la nostra pericope con il doppione in Mt e coni brani paralleli in Mc e Lc Abbiamo diviso la pericope in due parti Nel secondo capi-tolo prenderemo in esame la prima parte il laquosegno di Gionaraquo Faremo lrsquoesegesi dei sin-goli vv con unrsquoattenzione particolare alla figura di Giona il profeta inserendola nellatradizione giudaica per cogliere il background del logion di Gesugrave e il significato delleespressioni laquotre giorni e tre nottiraquo e laquoFiglio dellrsquouomoraquo ben sapendo che questrsquoultimamolto delicata richiederebbe uno sviluppo ulteriore per esporne meglio le sfumatureRiprendendo alla luce dellrsquoesegesi e della citazione di Is lrsquointerpretazione tradizionaledel laquosegno di Gionaraquo in riferimento alla morte e risurrezione di Gesugrave leggeremo poi neiracconti propri a Mt gli episodi che si possono collegare con lrsquoannuncio di Gesugrave ai fari-sei Questa prima parte ci aiuteragrave a capire il modo con cui Gesugrave esercita la suamessianicitagrave

La seconda parte della pericope che studieremo nel terzo capitolo offre dueesempi delle vie aperte per lrsquouomo di fronte al destino di Gesugrave Figlio-servo Dalla strut-tura parallela dei vv 41-42 coglieremo il tema del giudizio e il significato delle figurestraniere modelli di ascolto e di conversione Infine studieremo lrsquoidentitagrave di Gesugraveconfrontata con quella di Giona e di Salomone con lrsquouso particolare del neutro πλεῖονsempre con lo sfondo interpretativo la citazione di Is

Il testo di riferimento utilizzato egrave stato il Nestle - Aland 27 ed Pur senza graviquestioni di critica testuale lo studio del testo greco ha portato ad effettuare qualchecorrezione alla traduzione CEI correzioni che abbiamo poi sviluppato nello studio ese-getico dei singoli versetti Per la figura di Giona oltre ai testi apocrifi e a quelli piugrave co-nosciuti della tradizione giudaica lrsquoapporto principale e forse piugrave innovatore egrave statolrsquoomelia giudaica De Jona pubblicata in Sources Chreacutetiennes Abbiamo trovato in parti-colare nei commenti di Luz Davies - Allison e France gli spunti che hanno spronato lanostra ricerca e strutturato il nostro lavoro Ma soprattutto abbiamo trovato la chiave dilettura che ora proponiamo nella struttura proposta da Davies - Allison unitamente allostudio di Di Paolo e quello di Miler grazie ai quali abbiamo rivisitato la lettura della pe-ricope alla luce della citazione di Is 421-4 fatta da Mt in 1218-21 Lrsquoignoranza del te-desco non ci ha permesso di attingere a commenti o articoli in questa lingua

4

CAPITOLO PRIMO

LA PERICOPE NEL SUO CONTESTO

Nella prima parte del nostro studio guarderemo lrsquounitagrave della pericope e il suo si-tuarsi nel vangelo prima nel suo contesto prossimo (Mt 11-12) e poi in quello remoto(tramite il doppione in Mt 161-4 e nei sinottici)

I Delimitazione e struttura della pericope

Lrsquoinizio della pericope non pone difficoltagrave Al v 38 dopo una lunga risposta diGesugrave ai farisei questi si fanno di nuovo avanti accompagnati dagli scribi Cambianodunque gli interlocutori Il v comincia con un avverbio di tempo caro a Mt tότε in-sieme ad una risposta-domanda dei farisei e degli scribi che introduce unrsquointerruzionenel discorso e la risposta di Gesugrave (2x avpokrinomai)1 Per la fine della pericope abbiamodue possibilitagrave il v 42 per lrsquounitagrave data dalla figura di Giona e percheacute la pericope egrave cosigravecompresa tra due discorsi sullo spirito oppure il v 45 percheacute il discorso di Gesugrave pro-segue senza soluzione di continuitagrave dopo il v 42 anche se il tema cambia parlando dellospirito impuro Lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo (v 45) fa da inclusione con lrsquoiniziodella risposta di Gesugrave (v 39) Scegliamo di concludere con il v 42 concentrandoci sullafigura di Giona scelta dovuta anche alla necessitagrave pragmatica di dover circoscrivere ilnostro studio in uno spazio limitato

Possiamo suddividere la pericope in due parti2 La prima (vv 38-40) egrave centrata sullessema σηmicroεῖον (segno 4x) chiesto dai farisei e dagli scribi e spiegato da Gesugrave tramiteil paragone con Giona Lrsquoespressione laquogenerazione malvagia e adulteraraquo introduce il te-ma del giudizio La seconda (vv 41-42) egrave costruita con un parallelismo di quattro ele-menti Il tema centrale egrave il giudizio escatologico (krisij) di laquoquesta generazioneraquo daparte di stranieri (niniviti e regina del Sud)3 Infine ogni membro del parallelismo siconclude con una parola di rivelazione sulla persona di Gesugrave Questi detti vengono dallafonte Q ma in modo indipendenti del logion sul segno Sia Mt che Lc li hanno raggrup-pati formando cosigrave unrsquounitagrave attorno alla figura di Giona per Mt attorno alla predica-zione in Lc (come potremo vedere in seguito)

Evidenziamo questa struttura

38 Τότε ἀπεκρίθησαν (αὐτῷ) τινες τῶν γραμματέων (καὶ Φαρισαίων) λέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖον ἐπιζητεῖ

1 Per lrsquouso di τότε in Mt rimandiamo a BLACK Sentence 218-53 2 Cf LUZ Matteo II 346 e GNILKA Matteo I 6733 Lrsquoevangelista fa risaltare lrsquoopposizione tra i protagonisti sottolineando la condotta di questi stranieri esottintendendo un agire inverso da parte di laquoquesta generazioneraquo

5

καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

40ὥσπερ γὰρ ἦν (ἐγένετο) Ἰωνᾶς οὕτως ἔσται (καὶ) ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡμέρας

καὶ τρεῖς νύκτας ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡμέρας καὶ

τρεῖς νύκτας

41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

La critica textus non comporta questioni rilevanti Quanto alla traduzione acco-gliamo quella della CEI con qualche correzione Il verbo evpizhtei egrave tradotto con laquopre-tenderaquo Il senso egrave troppo forte tanto piugrave che in 632 lrsquoidentico verbo greco viene resodalla stessa CEI con laquoandare in cercaraquo Vi egrave una lieve differenza tra evpizhtew laquodeside-rareraquo (632 1239 164) e zhtew laquocercareraquo che si trova invece in 633 Preferiamotradurre con laquoricercareraquo4 Nei vv 41-42 traduciamo meta thj geneaj tauthj con laquoin-sieme a questa generazioneraquo la preposizione meta con genitivo non indica tanto lrsquooppo-sizione laquocontroraquo (CEI) ma piuttosto il complemento di compagnia5 Il testo greco nonparla del laquogiornoraquo del giudizio ma soltanto del giudizio ἐν τῇ κρίσει Ci discostiamodalla traduzione CEI su un ultimo punto la traduzione di πλεῖον con laquounoraquo preferiamomantenere il neutro laquoqualcosaraquo per non limitare il paragone alle persone come vedremonel terzo capitolo

II Contesto prossimo Mt 11-12

Cominciamo con il contesto drsquoinsieme dei due cc 11 e 12 per poi soffermarci sul-la citazione di Is in Mt 1218-21

4 Cosigrave come traduce il Romizi laquoἐπι-ζητέω [da ἐπι-inoltre e ζητέω cerco desidero chiedo] faccio unrsquoul-teriore ricerca ricerco desidero chiedo investigoraquo Renato ROMIZI Vocabolario greco italiano etimolo-gico e ragionato 3 ed Bologna Zanichelli 2007 1520 p (ed or 2001) Non dunque un pretendere neacuteun semplice cercare ma un ricercare che coinvolge la persona 5 Cf la Vulgata che traduce laquocum generatione istaraquo

6

A Il contesto drsquoinsieme

I cc 11 e 12 sono due capitoli narrativi posti tra il discorso missionario e quelloparabolico Contengono perograve molte parole di Gesugrave Luz sottolinea come i discorsi pre-senti nella trama narrativa portino avanti la narrazione6 Nei cc 11-12 egrave in questione loscontro di Gesugrave con Israele riguardo alla sua identitagrave e al suo agire

Non crsquoegrave unanimitagrave nello stabilire la struttura di questi capitoli Alcuni studiosi ve-dono una cesura tra il c 11 e il c 12 altri li leggono insieme come unrsquounitagrave narrativa tradue discorsi Crsquoegrave perograve un consenso per dire che segnano una svolta nella narrazione delPrimo vangelo Prendiamo ora in esame alcune proposte

Mello nel suo commento marca una cesura tra i 2 cc basandosi sullrsquouso che Mtfa di Mc Anche se li separa non manca di rilevare temi comuni il laquogiudizioraquo (κρίσις112224 121820364142) e laquoquesta generazioneraquo (τὴν γενεὰν ταύτην 11161239414245)7

Luz vede nel c 11 sia una conclusione della prima parte del vangelo che una tran-sizione guarda indietro con laquole opere di Cristoraquo in 115 e laquoquesta generazioneraquo in1116 e guarda in avanti con lrsquoincrementarsi della polemica e il discernimento tra lrsquoosti-litagrave e il rifiuto da una parte e la comunitagrave dei discepoli dallrsquoaltra Lo studioso nota lapresenza di parole-chiave (γενεὰ αὔτη - questa generazione κρίσις - giudizio e υἳος τουάνθρώπου - figlio dellrsquouomo) e una struttura parallela miracoli discorso di avvertimen-to giudizio annuncio di salvezza8

Radermakers vede una svolta nello svolgersi del vangelo matteano con il c 119 Egraveil momento della decisione o lrsquoincredulitagrave e il rifiuto o lrsquoaccoglienza dellrsquoinvito ad en-trare nel seguito di Gesugrave Lo studioso ravvisa tra i due cc un parallelismo di composi-zione e alcuni termini identici Ogni c egrave introdotto da una domanda e la parola laquodisce-poliraquo fa da inclusione (111 1129 e 121 1249) Allrsquointerno troviamo il tema del di-scernimento e del giudizio

6 Cf LUZ Matteo II 55-6 Nelle parti narrative i destinatari sono le cittagrave gli scribi e i farisei i sommi sa-cerdoti e gli anziani Questa diversitagrave permette allrsquoevangelista di portare avanti la rivelazione della mes-sianicitagrave di Gesugrave di fronte ad ogni componente del popolo Invece i grandi discorsi sono rivolti ai discepo-li e il primo anche alle folle e riguardano proprio lrsquoinsegnamento di Gesugrave ai suoi discepoli 7 Cf MELLO Evangelo 28215 Infatti a partire dal c 12 Mt segue il piano narrativo di Mc senza organiz-zarlo a modo proprio invece nel c 11 troviamo elementi indipendenti da Mc 8 Cf LUZ Matteo II 129 Il c 11 mostra come Giovanni e le opere di Gesugrave saranno testimoni accusatori diquesta generazione se essa non si converte I cc 12-16 fanno vedere come il popolo risponde a questoannuncio 9 Cf RADERMAKERS Matteo 195-7 I primi 10 c rappresentano il diffondersi della fama di Gesugrave nonesente di minaccia e di conflitto ma in cui Gesugrave appare vittorioso Il c 11 si apre con le laquoopere di Cri-storaquo e lrsquoidentitagrave di Gesugrave egrave messa in discussione

7

Alcuni cercano un tema unitario sviluppato poi in diverse forme10 Riprendiamo lastruttura proposta da Di Paolo unitamente a quella riportata da Davies - Allison

Davies - Allison11 leggono i due capitoli insieme e li dividono in 3 triadi 2 contro-versie seguite dallrsquoopportunitagrave di integrare la famiglia di Dio Riportiamo nella tabellaseguente questa struttura che evidenzia la dialettica tra incredulitagrave e rifiuto da una partee invito ed accoglienza dallrsquoaltra

1 2 3

incredulitagraverifiuto 112-19 (Giovanni e Gesugrave) 121-8 shabbat (le spighe strappate)

1222-37 (Gesugrave e Beelzebul)

incredulitagraverifiuto 1120-4 (guai alle cittagrave) 129-14 shabbat (guarigione)

1238-45 (segno di Giona e spirito impuro)

invitoaccoglienza 1125-30

(lode al Padre vangelo ri-velato ai semplici)

1215-21

(Servo-figlio del Signore scelto da Dio)

1246-50

(veri parenti di Gesugrave compimento della volontagravedel Padre)

Anche in questa struttura troviamo le due linee di rifiuto e di accoglienza dellapersona dellrsquoagire e del messaggio di Gesugrave Al centro vi egrave la citazione di Is 421-4 Lonota anche Di Paolo nella sua analisi retorica Egli non cerca una struttura tematica mavuole mostrare lrsquounitagrave dei cc a partire dalle corrispondenze formali Li divide in tre se-zioni la prima (111-1214) da cui emerge la figura di Gesugrave che opera la salvezza e offrese stesso Opposta a lui compare laquoquesta generazioneraquo che lo rifiuta La seconda

10 Cf DI PAOLO Servo 8-10 LrsquoA espone lo status quaestionis Fausti parla di crisi Sabourin di crescenteopposizione da parte di capi giudei Fabris ravvisa come tema portante la presa di posizione attorno allapersona e allrsquoattivitagrave di Gesugrave Poppi il vangelo incompreso ed ostacolato Chow delinea come temi princi-pali la cristologia il dubbio delle folle e il rigetto di Gesugrave come messia da parte dei capi giudei il disce-polatoE Lybaeligk osserva lrsquounitagrave dei cc 11-13 e sottolinea il tema dellrsquoindurimento e di conseguenza il giu-dizio tra quelli che non capiscono e non vedono e quelli che capiscono e vedono Pone in rilievo altresigravedue temi cristologici dellrsquoὁ ἐρχοmicroενος riguardo alle profezie e lrsquoessere microεῖζονπλεῖον di Gesugrave riguardo altempio e alle figure bibliche di Giona e SalomoneE LrsquoA nota la difficoltagrave di dare una struttura a questi ccdovuta alla molteplicitagrave delle pericope in sequenza narrativa o discorsiva da cui non si puograve trarre unrsquoim-mediata comprensione teologica unitaria Riporta anche la posizione di Verseput (10-1) sulla quale ci sof-fermiamo Per Verseput il tema centrale egrave quello del fallimento di Israele e della sua incredulitagrave ostinataQuesta posizione non sembra rispettare il testo il quale sia nei gruppi presenti (discepoli folle farisei escribi) che nelle loro reazioni (dubbio riconoscimento controversia accoglienza) egrave molto piugrave complessoe variegato e non considera Israele come un blocco monolitico Una tale visione apre ad unrsquointerpreta-zione antigiudaica che non condividiamo Sulla stessa linea egrave anche Marguerat che sottolinea il giudiziodefinitivo di Israele per il suo rifiuto di Gesugrave nel suo studio Le jugement dans lrsquoEacutevangile de Matthieu(391 e passim) e lo spiega con la situazione ecclesiale di Mt e la necessitagrave di affermare la propria identitagravecontro il giudaismo ufficiale Se questo aspetto egrave presente nel Primo vangelo riteniamo perograve indispensa-bile mantenere la diversitagrave degli interlocutori di Gesugrave e delle loro relazioni che lrsquoevangelista ci presenta 11 Cf DAVIES - ALLISON Matthew II 234

8

sequenza (1215-21) corrisponde alla citazione del profeta Isaia Lrsquoultima (1222-50)comprende cinque passi la valutazione dellrsquoopera di Gesugrave come opera di Dio o del de-monio il parlare vano lrsquoaccoglienza o meno di Gesugrave e della sua parola Al centro la ci-tazione di Is egrave dunque laquola chiave interpretativa dellrsquoinsieme Gesugrave egrave il Servo di Dio cheannuncia e compie il diritto a beneficio di tutti Egli opera come figlio dellrsquouomo e Fi-glio di Dio mentre chi vede le sue opere e sente le sue parole non puograve esimersi dal rico-noscere o negare la presenza di Dio in Gesugraveraquo12

Sappiamo di non essere stati esaustivi nel presentare le ipotesi di struttura maquesta pennellata ci permette di mostrare che pur partendo da diversi punti di vista(strutturale tematico o retorico) possiamo individuare nella progressione della tramanarrativa del Primo vangelo la centralitagrave della persona di Gesugrave del suo manifestarsi edellrsquoaccoglienza da parte dei suoi interlocutori Pur accogliendo la centralitagrave della cita-zione di Is in 1218-25 proposta da Di Paolo e Miler manteniamo la struttura tripartita diDavies - Allison che risponde meglio allrsquointerpretazione che faremo della nostra peri-cope La triade 1125-30 1218-21 1246-50 manifesta lo scopo della missione di GesugraveFiglio-servo al di lagrave di ogni rifiuto e incredulitagrave crsquoegrave lrsquoinvito per i piccoli e gli affrantiad entrare in relazione drsquointimitagrave con il Padre che rivela loro il Figlio e lrsquoessere discepo-lo-fratello compiendo la volontagrave del Padre

Prima dunque di passare al confronto con i passi paralleli nei sinottici ci soffer-miamo sulla citazione di Is in Mt 1218-21

B La centralitagrave di Mt 1218-21

La presenza della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 la piugrave lunga del vangeloha sempre interrogato gli studiosi13 Luz scrive

Egrave la citazione piugrave lunga che Matteo abbia ripreso ed egrave allo stesso tempo quella che presentameno collegamenti terminologici e di contenuto con il contesto [] Per quel che riguarda ilcontenuto le alternative possibili sembrano due o la citazione egrave connessa con il contesto in unsolo punto lrsquoordine di mantenere il silenzio (vv 1619) oppure si tratta di una codificazione cheva oltre il contesto immediato e si riferisce ma mai esplicitamente allrsquointera storia di Gesugrave alcentro della quale egrave stata inserita14

Con Luz e seguendo Miler e Beaton pensiamo che essa sia come il riassunto dellaprima parte del vangelo e annunci temi sviluppati in seguito ha insieme una funzioneanalettica e prolettica Infatti fa parte delle citazioni di compimento che servono al let-tore per capire chi sia Gesugrave Sono introdotte in risposta ad un agire o ad un insegnamen-to Annunciano ciograve che Gesugrave compiragrave poi nella sua vita laquoMt ha scelto di commentare

12 DI PAOLO Servo 15 Rimandiamo anche al lavoro di Miler il c 5 egrave consacrato allo studio della cita-zione di Is 421-4 in Mt 1216-21 e mostra il suo ruolo non solo nei cc 11-12 ma nellrsquoinsieme del Primovangelo ha una funzione di analessi e prolessi (MILER Citations 162) 13 Per lo studio rimandiamo a BEATON Isaiahrsquos in particolare il c 5 Cf anche MILER Citations c 5 Il no-stro scopo egrave di dare una chiave di lettura della nostra pericope a partire dalla citazione in Mt 1218-21 14 LUZ Matteo II 310

9

esplicitamente il racconto della vita di Gesugrave mettendolo in relazione con la parola profe-tica [] e di comunicare al lettore delle informazioni indipendentemente da ciograve che gliattori del racconto possono sapere o scoprireraquo15 Tentiamo di mettere a fuoco questielementi

Παῖς (v 18) egrave generalmente tradotto con laquoservoraquo ma il termine greco puograve anchesignificare laquofiglioraquo Questa egrave stata la scelta di Girolamo che ha cambiato il servus (Is421) in puer (Mt 1218) La figura che Mt ci dona egrave dunque quella del laquoFiglio-servoraquoscelto da Dio sul quale dal battesimo riposa lo Spirito16 Subito dopo nella controver-sia con i farisei su Beelzebul Gesugrave affermeragrave di scacciare i demoni laquoper mezzo delloSpirito di Dioraquo annunciando la presenza del regno di Dio (Mt 1228) Alla fine del v 18e nel v 21 si parla delle nazioni a cui saragrave annunciato la giustizia o il diritto e che spere-ranno nel nome del Figlio-servo Nel Primo vangelo Gesugrave limita il suo annuncio allepecore perdute della casa drsquoIsraele Soltanto dopo la resurrezione invieragrave i suoi discepolia portare questa giustizia cioegrave il suo insegnamento a tutte le nazioni (Mt 2819) Ilnome egrave laquoGesugrave [colui che] salveragrave il suo popolo dai suoi peccatiraquo (Mt 120) e anchelaquoEmanuele Dio-con-noiraquo (Mt 123) che rimarragrave con i suoi presente in tutte le nazionifino alla fine del mondo (Mt 2820) presenza di salvezza sia per il popolo eletto sia perle genti (come vedremo meglio nel terzo capitolo) Questa presenza attuale si ritrova nelsegno di Giona quando Gesugrave afferma che ὧδε qui ed ora crsquoegrave piugrave di Giona e di Salo-mone Infine la citazione descrive il modo di agire del Figlio-servo con pazienza emisericordia17

Per quanto riguarda il rapporto tra questa citazione e la nostra pericope quando ifarisei prendono la decisione di fare morire Gesugrave lrsquoevangelista fa conoscere al lettorelrsquoidentitagrave e lrsquoagire del Figlio-servo che saranno poi ripresi dagli attori del raccontonellrsquoannuncio del segno di Giona18 Possiamo cogliere un altro legame tra Gesugrave rappre-sentato nella citazione di Is 42 e Giona sono laquoservi del Signoreraquo Infatti nei LXX Giona

15 MILER Citations 281 (traduzione nostra)16 Luz nota che παῖς significa generalmente laquofiglioraquo piugrave raramente laquoservoraquo questo egrave vero anche per ilPrimo vangelo LUZ Matteo II 313 Nellrsquoepisodio del battesimo Mt ha citato Is 421 ma con υἱός cosigravecome nel racconto della trasfigurazione La figliolanza di Gesugrave egrave pure presente nel ringraziamento alPadre in 1125-30 e nella descrizione della famiglia in rapporto alla volontagrave del Padre in 1246-50 di nuo-vo nella confessione di fede di Pietro in 1616 e poi nella passione Lrsquouso di παῖς a questo punto del van-gelo ci permette di capire che il figlio eserciteragrave la sua figliolanza servendo compiendo la volontagrave delPadre cioegrave ogni giustizia (Mt 315)17 Mt ci avverte che non ci saranno segni straordinari della presenza e dellrsquoagire del Figlio-servo Il suoagire che lasceragrave liberi di credere o meno faragrave sempre sorgere la stessa domandalaquosei tu o dobbiamoaspettare un altroraquo (Mt 112) Ma egrave anche misericordia che lascia sempre una possibilitagrave anche quandotutto sembra finito e che il rifiuto sembra consumato E ciograve fino al trionfo della giustizia quella che scorrelungo il vangelo di Mt come la volontagrave del Padre il suo disegno sullrsquouomo rivelato nella Torah di cuiGesugrave egrave il vero interprete giustizia compiuta nella morte e risurrezione del Figlio-servo e pienamente rea-lizzata nel compimento dellrsquoannuncio a tutte le nazioni 18 MILER Citations 316 mette in luce questo ordine una citazione per il lettore seguita da un annuncio daparte di Gesugrave Anche se lrsquoA lo analizza per una macro struttura lo ritroviamo nel c 12 Is 421-4 egrave la ci-tazione per il lettore e descrive la persona e lrsquoagire del Figlio-servo Il segno di Giona egrave lrsquoannuncio daparte di Gesugrave di ciograve che gli accadragrave Gesugrave egrave messo sotto accusa obbligato a rivelare la sua identitagrave inmodo esplicito ma risponde con lo stare tre giorni nel cuore della terra come Giona nel ventre del pesce

10

si presenta non come ebreo (come nel TM) ma come laquoservo del Signoreraquo (Gn 19) Ri-guardo ai niniviti e alla regina del Sud possiamo scorgere in loro quelle nazioni allequali egrave giagrave stato annunciato il diritto e che lo hanno accolto con la conversione e la lodeal Dio drsquoIsraele Il giudizio saragrave esercitato da quelli che hanno accolto la persona e ilmessaggio di Gesugrave piugrave grande di Giona e di Salomone e cosigrave sono entrati a fare partedella sua famiglia

Ci egrave sembrato importante notare questo influsso della citazione sul seguito del ca-pitolo cosigrave come la struttura triadica dei due cc che termina sempre con una nota posi-tiva Questo egrave il contesto nel quale leggeremo la nostra pericope Prima perograve dobbiamoanalizzare il suo rapporto con i passi paralleli nei sinottici

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32

Iniziamo il nostro studio con il doppione del segno di Giona in Mt

A Il doppione del segno di Giona

La presenza di doppioni in Mt egrave frequente Secondo Luz sono unlaquoespediente di-dattico imprimono nei lettori una scena facendola divenire tipica e approfondisconoquanto giagrave dettoraquo19 Dobbiamo dunque essere attenti alle differenze per coglierne il si-gnificato In Mt 161-4 il contesto egrave diverso dal c 12 ma egrave lo stesso di Mc 811-13 Pri-ma abbiamo la moltiplicazione dei pani e molteplici guarigioni e dopo la discussione diGesugrave con i suoi discepoli nella barca Ad accompagnare i farisei sono i sadducei e nonpiugrave gli scribi Lrsquounione di questi due gruppi antagonisti sembra piuttosto improbabile20Gesugrave sembra essere solo di fronte a loro Chiedono un segno che deve venire dal cielo elrsquoevangelista specifica che egrave una prova La risposta di Gesugrave assomiglia a quella fatta inMc laquonon saragrave dato alcun segnoraquo ma rimanda anche a 1238-40 laquogenerazione malva-giaraquo e laquosegno di Gionaraquo Non dagrave perograve alcuna spiegazione e se ne va Da una parte pos-siamo pensare che Mt sottintenda la chiarificazione data nel c 12 Ma possiamo anchecapire che Gesugrave tagli corto percheacute sta in presenza dei sadducei e non puograve dare un segnoche rimandi alla risurrezione in quanto (come vedremo nel prossimo capitolo) Giona egraveuna figura di risurrezione per la tradizione ebraica Lrsquoassociazione farisei e sadducei tor-na due volte nel c 16 parlando del loro insegnamento In questo senso il segno di Gionanel c 16 potrebbe essere interpretato come lrsquoinsegnamento e la predicazione di Gesugrave alsuo popolo

19 LUZ Matteo I 4720 Possiamo pensare che Mt metta insieme i gruppi giudaici senza coglierne la differenza ma questa ipote-si risulta di poco peso visto che il vangelo di Mt srsquoindirizza probabilmente ad una comunitagrave giudeo-cri-stiana o per lo meno mista Unrsquoaltra interpretazione vede lrsquounione di due fazioni contro un altro gruppotroppo scomodo raccolto attorno a Gesugrave Cf SALDARINI Farisei 167

11

La differenza di contesto ripreso da Mc lrsquoinsistenza sullrsquoinsegnamento dei capidei giudei la presenza di interlocutori diversi (tra cui alcuni appartenenti ad un gruppoche non crede alla risurrezione) permettono di leggere il doppione non come una sem-plice ripetizione ma come un tassello nel mosaico narrativo di Mt lrsquoaltro versante delsegno di Giona la predicazione scelto anche da Lc

B Il segno (di Giona) nei sinottici

La richiesta di un segno egrave presente in tutti e quattro i vangeli21 Non entreremo neidettagli di ogni brano ma vogliamo porre a confronto i testi di Mt con quelli di Mc eLc22 Ci basiamo in particolare sullrsquoarticolo di Giuseppe De Virgilio23

Egrave noto che in Mc 811-13 troviamo la richiesta di un segno dal cielo ma nella ri-sposta di Gesugrave manca ogni riferimento a Giona Lrsquoepisodio si situa in una transizionedel vangelo di Mc dove Gesugrave inizia ad annunciare la sua passione Notiamo qualche pe-culiaritagrave del testo marciano Gesugrave sembra essere solo con i farisei non ci sono altri in-terlocutori La richiesta di un segno egrave una prova una tentazione per Gesugrave che reagiscecon quel sospiro profondo di dolore di fronte allrsquoincredulitagrave La sua risposta precedutada laquoamen vi dicoraquo egrave solenne ed egrave un rifiuto netto di acconsentire Esprime il giudizio suquesta generazione La discussione si conclude con un disimpegno nei confronti dei fa-risei24 laquoNellrsquoeconomia della presentazione cristologica di Marco la negazione del se-gno appare coerente con la struttura progressiva e rivelativa del vangelo che chiama al-la fede mediante la rivelazione della persona di Cristo (cf Mc 827-30) e al discepolatomediante la sequela della croce (cf Mc 831-38)raquo25

Anche tra Mt e Lc la prima differenza da segnalare egrave il contesto Come abbiamovisto il modello teologico che sottostagrave alla figura e alla missione di Gesugrave egrave il servo diYHWH (Mt 1218-21)26 Egrave sulla stregua di questo confronto che srsquoinserisce la richiestadel segno Il contesto lucano invece riporta una serie di logia riguardanti lrsquoinsegnamentodi Gesugrave mentre egrave in cammino e rivolge la sua predicazione alle folle La beatitudine

21 Anche nel Quarto vangelo egrave presente la richiesta di un segno in Gv 218 63022 Riguardo al rapporto tra i sinottici Avril e Luz pensano che Mc abbia soppresso la menzione di Gionavenutagli da una tradizione anteriore per rispetto per la sua comunitagrave pagano-cristiana mentre Mt e Lclrsquohanno mantenuta giocando sul fatto di un segno che egrave un contro-segno Luz propone lrsquoipotesi di un dettounitario lucano comprendendo la risposta di Gesugrave e il commento interpretativo su Ninive e la regina delSud che prima era indipendente Questo corrisponde al segno come predicazione scelto da Lc Cf AVRILJonas 13-4 e LUZ Matteo I 346-823 DE VIRGILIO Giona 33-3824 Cf FRANCE Mark 312-325 DE VIRGILIO Giona 3426 Mt 11 presenta la persona di Gesugrave come il messia che compie le attese drsquoIsraele Mt 12 invece registra idiversi conflitti tra Gesugrave e lrsquoautoritagrave costituita e mette in luce la sua funzione di giudice Il ritorno dellospirito impuro e la vera famiglia di Gesugrave che seguono sono come due esemplificazioni della presa di posi-zione nei suoi confronti e quindi nellrsquoaccettazione o meno del suo destino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

38

giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

39

CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

40

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44

B Il giudizio delle opere 34C Lrsquoapertura alle genti 35

III Gesugrave Giona e Salomone 36A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone 36B Gesugrave piugrave di GionaSalomone 37C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave 38

CONCLUSIONE 40

BIBLIOGRAFIA 41

2

AVVERTENZE

Per le citazioni bibliche abbiamo utilizzato lrsquoelenco presente nella Bibbia di Ge-rusalemme Le citazioni dellrsquoomelia De Jona riprendono i numeri in grassetto dellrsquoedi-zione Sources Chreacutetiennes e quelle del Vangelo di Pietro riportano il capitolo con la nu-merazione romana e il versetto con la numerazione araba

Per la formula citazionale in nota abbiamo scelto come consigliato nella dispensadi metodologia la formula sintetica il testo egrave citato per esteso nella bibliografia mentrein nota abbiamo usato la formula sintetica laquoCognome parola paginaraquo

ABBREVIAZIONI

EvPt Vangelo di PietroDENT Dizionario Esegetico del Nuovo TestamentoGLNT Grande Lessico del Nuovo TestamentoGenR Genesi RabbahJSOTS Journal for the Study of the Old Testament Supplement SeriesLevR Levitico RabbahTM Testo Masoretico

3

INTRODUZIONE

Il presente lavoro consiste nel commento esegetico al cosigrave designato laquosegno diGionaraquo in Mt 1238-42 unitamente ad una riflessione teologica riguardante la figuramessianica di Gesugrave Lrsquointeresse degli esegeti per questa pericope e per la figura di Gio-na a cui essa rimanda si evince dalla ricca bibliografia a nostra disposizione Abbiamoperciograve scelto di limitare il nostro studio a Mt e alla prima menzione di questo segno nelsuo vangelo Non abbiamo integrato la Wirkungsgeschichte della pericope per ragionedi spazio e percheacute questo aspetto egrave stato affrontato in una tesi di baccellierato nel 2009

Dopo la delimitazione della pericope e lrsquoesposizione della sua struttura presente-remo il suo situarsi nei cc 11-12 Abbiamo accolto lrsquoidea di Di Paolo e di Davies - Alli-son che sottolineano la centralitagrave della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 non soloper questi cc ma anche per lrsquoinsieme del vangelo Egrave in questa luce che prosegue il no-stro studio dopo aver messo a confronto la nostra pericope con il doppione in Mt e coni brani paralleli in Mc e Lc Abbiamo diviso la pericope in due parti Nel secondo capi-tolo prenderemo in esame la prima parte il laquosegno di Gionaraquo Faremo lrsquoesegesi dei sin-goli vv con unrsquoattenzione particolare alla figura di Giona il profeta inserendola nellatradizione giudaica per cogliere il background del logion di Gesugrave e il significato delleespressioni laquotre giorni e tre nottiraquo e laquoFiglio dellrsquouomoraquo ben sapendo che questrsquoultimamolto delicata richiederebbe uno sviluppo ulteriore per esporne meglio le sfumatureRiprendendo alla luce dellrsquoesegesi e della citazione di Is lrsquointerpretazione tradizionaledel laquosegno di Gionaraquo in riferimento alla morte e risurrezione di Gesugrave leggeremo poi neiracconti propri a Mt gli episodi che si possono collegare con lrsquoannuncio di Gesugrave ai fari-sei Questa prima parte ci aiuteragrave a capire il modo con cui Gesugrave esercita la suamessianicitagrave

La seconda parte della pericope che studieremo nel terzo capitolo offre dueesempi delle vie aperte per lrsquouomo di fronte al destino di Gesugrave Figlio-servo Dalla strut-tura parallela dei vv 41-42 coglieremo il tema del giudizio e il significato delle figurestraniere modelli di ascolto e di conversione Infine studieremo lrsquoidentitagrave di Gesugraveconfrontata con quella di Giona e di Salomone con lrsquouso particolare del neutro πλεῖονsempre con lo sfondo interpretativo la citazione di Is

Il testo di riferimento utilizzato egrave stato il Nestle - Aland 27 ed Pur senza graviquestioni di critica testuale lo studio del testo greco ha portato ad effettuare qualchecorrezione alla traduzione CEI correzioni che abbiamo poi sviluppato nello studio ese-getico dei singoli versetti Per la figura di Giona oltre ai testi apocrifi e a quelli piugrave co-nosciuti della tradizione giudaica lrsquoapporto principale e forse piugrave innovatore egrave statolrsquoomelia giudaica De Jona pubblicata in Sources Chreacutetiennes Abbiamo trovato in parti-colare nei commenti di Luz Davies - Allison e France gli spunti che hanno spronato lanostra ricerca e strutturato il nostro lavoro Ma soprattutto abbiamo trovato la chiave dilettura che ora proponiamo nella struttura proposta da Davies - Allison unitamente allostudio di Di Paolo e quello di Miler grazie ai quali abbiamo rivisitato la lettura della pe-ricope alla luce della citazione di Is 421-4 fatta da Mt in 1218-21 Lrsquoignoranza del te-desco non ci ha permesso di attingere a commenti o articoli in questa lingua

4

CAPITOLO PRIMO

LA PERICOPE NEL SUO CONTESTO

Nella prima parte del nostro studio guarderemo lrsquounitagrave della pericope e il suo si-tuarsi nel vangelo prima nel suo contesto prossimo (Mt 11-12) e poi in quello remoto(tramite il doppione in Mt 161-4 e nei sinottici)

I Delimitazione e struttura della pericope

Lrsquoinizio della pericope non pone difficoltagrave Al v 38 dopo una lunga risposta diGesugrave ai farisei questi si fanno di nuovo avanti accompagnati dagli scribi Cambianodunque gli interlocutori Il v comincia con un avverbio di tempo caro a Mt tότε in-sieme ad una risposta-domanda dei farisei e degli scribi che introduce unrsquointerruzionenel discorso e la risposta di Gesugrave (2x avpokrinomai)1 Per la fine della pericope abbiamodue possibilitagrave il v 42 per lrsquounitagrave data dalla figura di Giona e percheacute la pericope egrave cosigravecompresa tra due discorsi sullo spirito oppure il v 45 percheacute il discorso di Gesugrave pro-segue senza soluzione di continuitagrave dopo il v 42 anche se il tema cambia parlando dellospirito impuro Lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo (v 45) fa da inclusione con lrsquoiniziodella risposta di Gesugrave (v 39) Scegliamo di concludere con il v 42 concentrandoci sullafigura di Giona scelta dovuta anche alla necessitagrave pragmatica di dover circoscrivere ilnostro studio in uno spazio limitato

Possiamo suddividere la pericope in due parti2 La prima (vv 38-40) egrave centrata sullessema σηmicroεῖον (segno 4x) chiesto dai farisei e dagli scribi e spiegato da Gesugrave tramiteil paragone con Giona Lrsquoespressione laquogenerazione malvagia e adulteraraquo introduce il te-ma del giudizio La seconda (vv 41-42) egrave costruita con un parallelismo di quattro ele-menti Il tema centrale egrave il giudizio escatologico (krisij) di laquoquesta generazioneraquo daparte di stranieri (niniviti e regina del Sud)3 Infine ogni membro del parallelismo siconclude con una parola di rivelazione sulla persona di Gesugrave Questi detti vengono dallafonte Q ma in modo indipendenti del logion sul segno Sia Mt che Lc li hanno raggrup-pati formando cosigrave unrsquounitagrave attorno alla figura di Giona per Mt attorno alla predica-zione in Lc (come potremo vedere in seguito)

Evidenziamo questa struttura

38 Τότε ἀπεκρίθησαν (αὐτῷ) τινες τῶν γραμματέων (καὶ Φαρισαίων) λέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖον ἐπιζητεῖ

1 Per lrsquouso di τότε in Mt rimandiamo a BLACK Sentence 218-53 2 Cf LUZ Matteo II 346 e GNILKA Matteo I 6733 Lrsquoevangelista fa risaltare lrsquoopposizione tra i protagonisti sottolineando la condotta di questi stranieri esottintendendo un agire inverso da parte di laquoquesta generazioneraquo

5

καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

40ὥσπερ γὰρ ἦν (ἐγένετο) Ἰωνᾶς οὕτως ἔσται (καὶ) ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡμέρας

καὶ τρεῖς νύκτας ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡμέρας καὶ

τρεῖς νύκτας

41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

La critica textus non comporta questioni rilevanti Quanto alla traduzione acco-gliamo quella della CEI con qualche correzione Il verbo evpizhtei egrave tradotto con laquopre-tenderaquo Il senso egrave troppo forte tanto piugrave che in 632 lrsquoidentico verbo greco viene resodalla stessa CEI con laquoandare in cercaraquo Vi egrave una lieve differenza tra evpizhtew laquodeside-rareraquo (632 1239 164) e zhtew laquocercareraquo che si trova invece in 633 Preferiamotradurre con laquoricercareraquo4 Nei vv 41-42 traduciamo meta thj geneaj tauthj con laquoin-sieme a questa generazioneraquo la preposizione meta con genitivo non indica tanto lrsquooppo-sizione laquocontroraquo (CEI) ma piuttosto il complemento di compagnia5 Il testo greco nonparla del laquogiornoraquo del giudizio ma soltanto del giudizio ἐν τῇ κρίσει Ci discostiamodalla traduzione CEI su un ultimo punto la traduzione di πλεῖον con laquounoraquo preferiamomantenere il neutro laquoqualcosaraquo per non limitare il paragone alle persone come vedremonel terzo capitolo

II Contesto prossimo Mt 11-12

Cominciamo con il contesto drsquoinsieme dei due cc 11 e 12 per poi soffermarci sul-la citazione di Is in Mt 1218-21

4 Cosigrave come traduce il Romizi laquoἐπι-ζητέω [da ἐπι-inoltre e ζητέω cerco desidero chiedo] faccio unrsquoul-teriore ricerca ricerco desidero chiedo investigoraquo Renato ROMIZI Vocabolario greco italiano etimolo-gico e ragionato 3 ed Bologna Zanichelli 2007 1520 p (ed or 2001) Non dunque un pretendere neacuteun semplice cercare ma un ricercare che coinvolge la persona 5 Cf la Vulgata che traduce laquocum generatione istaraquo

6

A Il contesto drsquoinsieme

I cc 11 e 12 sono due capitoli narrativi posti tra il discorso missionario e quelloparabolico Contengono perograve molte parole di Gesugrave Luz sottolinea come i discorsi pre-senti nella trama narrativa portino avanti la narrazione6 Nei cc 11-12 egrave in questione loscontro di Gesugrave con Israele riguardo alla sua identitagrave e al suo agire

Non crsquoegrave unanimitagrave nello stabilire la struttura di questi capitoli Alcuni studiosi ve-dono una cesura tra il c 11 e il c 12 altri li leggono insieme come unrsquounitagrave narrativa tradue discorsi Crsquoegrave perograve un consenso per dire che segnano una svolta nella narrazione delPrimo vangelo Prendiamo ora in esame alcune proposte

Mello nel suo commento marca una cesura tra i 2 cc basandosi sullrsquouso che Mtfa di Mc Anche se li separa non manca di rilevare temi comuni il laquogiudizioraquo (κρίσις112224 121820364142) e laquoquesta generazioneraquo (τὴν γενεὰν ταύτην 11161239414245)7

Luz vede nel c 11 sia una conclusione della prima parte del vangelo che una tran-sizione guarda indietro con laquole opere di Cristoraquo in 115 e laquoquesta generazioneraquo in1116 e guarda in avanti con lrsquoincrementarsi della polemica e il discernimento tra lrsquoosti-litagrave e il rifiuto da una parte e la comunitagrave dei discepoli dallrsquoaltra Lo studioso nota lapresenza di parole-chiave (γενεὰ αὔτη - questa generazione κρίσις - giudizio e υἳος τουάνθρώπου - figlio dellrsquouomo) e una struttura parallela miracoli discorso di avvertimen-to giudizio annuncio di salvezza8

Radermakers vede una svolta nello svolgersi del vangelo matteano con il c 119 Egraveil momento della decisione o lrsquoincredulitagrave e il rifiuto o lrsquoaccoglienza dellrsquoinvito ad en-trare nel seguito di Gesugrave Lo studioso ravvisa tra i due cc un parallelismo di composi-zione e alcuni termini identici Ogni c egrave introdotto da una domanda e la parola laquodisce-poliraquo fa da inclusione (111 1129 e 121 1249) Allrsquointerno troviamo il tema del di-scernimento e del giudizio

6 Cf LUZ Matteo II 55-6 Nelle parti narrative i destinatari sono le cittagrave gli scribi e i farisei i sommi sa-cerdoti e gli anziani Questa diversitagrave permette allrsquoevangelista di portare avanti la rivelazione della mes-sianicitagrave di Gesugrave di fronte ad ogni componente del popolo Invece i grandi discorsi sono rivolti ai discepo-li e il primo anche alle folle e riguardano proprio lrsquoinsegnamento di Gesugrave ai suoi discepoli 7 Cf MELLO Evangelo 28215 Infatti a partire dal c 12 Mt segue il piano narrativo di Mc senza organiz-zarlo a modo proprio invece nel c 11 troviamo elementi indipendenti da Mc 8 Cf LUZ Matteo II 129 Il c 11 mostra come Giovanni e le opere di Gesugrave saranno testimoni accusatori diquesta generazione se essa non si converte I cc 12-16 fanno vedere come il popolo risponde a questoannuncio 9 Cf RADERMAKERS Matteo 195-7 I primi 10 c rappresentano il diffondersi della fama di Gesugrave nonesente di minaccia e di conflitto ma in cui Gesugrave appare vittorioso Il c 11 si apre con le laquoopere di Cri-storaquo e lrsquoidentitagrave di Gesugrave egrave messa in discussione

7

Alcuni cercano un tema unitario sviluppato poi in diverse forme10 Riprendiamo lastruttura proposta da Di Paolo unitamente a quella riportata da Davies - Allison

Davies - Allison11 leggono i due capitoli insieme e li dividono in 3 triadi 2 contro-versie seguite dallrsquoopportunitagrave di integrare la famiglia di Dio Riportiamo nella tabellaseguente questa struttura che evidenzia la dialettica tra incredulitagrave e rifiuto da una partee invito ed accoglienza dallrsquoaltra

1 2 3

incredulitagraverifiuto 112-19 (Giovanni e Gesugrave) 121-8 shabbat (le spighe strappate)

1222-37 (Gesugrave e Beelzebul)

incredulitagraverifiuto 1120-4 (guai alle cittagrave) 129-14 shabbat (guarigione)

1238-45 (segno di Giona e spirito impuro)

invitoaccoglienza 1125-30

(lode al Padre vangelo ri-velato ai semplici)

1215-21

(Servo-figlio del Signore scelto da Dio)

1246-50

(veri parenti di Gesugrave compimento della volontagravedel Padre)

Anche in questa struttura troviamo le due linee di rifiuto e di accoglienza dellapersona dellrsquoagire e del messaggio di Gesugrave Al centro vi egrave la citazione di Is 421-4 Lonota anche Di Paolo nella sua analisi retorica Egli non cerca una struttura tematica mavuole mostrare lrsquounitagrave dei cc a partire dalle corrispondenze formali Li divide in tre se-zioni la prima (111-1214) da cui emerge la figura di Gesugrave che opera la salvezza e offrese stesso Opposta a lui compare laquoquesta generazioneraquo che lo rifiuta La seconda

10 Cf DI PAOLO Servo 8-10 LrsquoA espone lo status quaestionis Fausti parla di crisi Sabourin di crescenteopposizione da parte di capi giudei Fabris ravvisa come tema portante la presa di posizione attorno allapersona e allrsquoattivitagrave di Gesugrave Poppi il vangelo incompreso ed ostacolato Chow delinea come temi princi-pali la cristologia il dubbio delle folle e il rigetto di Gesugrave come messia da parte dei capi giudei il disce-polatoE Lybaeligk osserva lrsquounitagrave dei cc 11-13 e sottolinea il tema dellrsquoindurimento e di conseguenza il giu-dizio tra quelli che non capiscono e non vedono e quelli che capiscono e vedono Pone in rilievo altresigravedue temi cristologici dellrsquoὁ ἐρχοmicroενος riguardo alle profezie e lrsquoessere microεῖζονπλεῖον di Gesugrave riguardo altempio e alle figure bibliche di Giona e SalomoneE LrsquoA nota la difficoltagrave di dare una struttura a questi ccdovuta alla molteplicitagrave delle pericope in sequenza narrativa o discorsiva da cui non si puograve trarre unrsquoim-mediata comprensione teologica unitaria Riporta anche la posizione di Verseput (10-1) sulla quale ci sof-fermiamo Per Verseput il tema centrale egrave quello del fallimento di Israele e della sua incredulitagrave ostinataQuesta posizione non sembra rispettare il testo il quale sia nei gruppi presenti (discepoli folle farisei escribi) che nelle loro reazioni (dubbio riconoscimento controversia accoglienza) egrave molto piugrave complessoe variegato e non considera Israele come un blocco monolitico Una tale visione apre ad unrsquointerpreta-zione antigiudaica che non condividiamo Sulla stessa linea egrave anche Marguerat che sottolinea il giudiziodefinitivo di Israele per il suo rifiuto di Gesugrave nel suo studio Le jugement dans lrsquoEacutevangile de Matthieu(391 e passim) e lo spiega con la situazione ecclesiale di Mt e la necessitagrave di affermare la propria identitagravecontro il giudaismo ufficiale Se questo aspetto egrave presente nel Primo vangelo riteniamo perograve indispensa-bile mantenere la diversitagrave degli interlocutori di Gesugrave e delle loro relazioni che lrsquoevangelista ci presenta 11 Cf DAVIES - ALLISON Matthew II 234

8

sequenza (1215-21) corrisponde alla citazione del profeta Isaia Lrsquoultima (1222-50)comprende cinque passi la valutazione dellrsquoopera di Gesugrave come opera di Dio o del de-monio il parlare vano lrsquoaccoglienza o meno di Gesugrave e della sua parola Al centro la ci-tazione di Is egrave dunque laquola chiave interpretativa dellrsquoinsieme Gesugrave egrave il Servo di Dio cheannuncia e compie il diritto a beneficio di tutti Egli opera come figlio dellrsquouomo e Fi-glio di Dio mentre chi vede le sue opere e sente le sue parole non puograve esimersi dal rico-noscere o negare la presenza di Dio in Gesugraveraquo12

Sappiamo di non essere stati esaustivi nel presentare le ipotesi di struttura maquesta pennellata ci permette di mostrare che pur partendo da diversi punti di vista(strutturale tematico o retorico) possiamo individuare nella progressione della tramanarrativa del Primo vangelo la centralitagrave della persona di Gesugrave del suo manifestarsi edellrsquoaccoglienza da parte dei suoi interlocutori Pur accogliendo la centralitagrave della cita-zione di Is in 1218-25 proposta da Di Paolo e Miler manteniamo la struttura tripartita diDavies - Allison che risponde meglio allrsquointerpretazione che faremo della nostra peri-cope La triade 1125-30 1218-21 1246-50 manifesta lo scopo della missione di GesugraveFiglio-servo al di lagrave di ogni rifiuto e incredulitagrave crsquoegrave lrsquoinvito per i piccoli e gli affrantiad entrare in relazione drsquointimitagrave con il Padre che rivela loro il Figlio e lrsquoessere discepo-lo-fratello compiendo la volontagrave del Padre

Prima dunque di passare al confronto con i passi paralleli nei sinottici ci soffer-miamo sulla citazione di Is in Mt 1218-21

B La centralitagrave di Mt 1218-21

La presenza della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 la piugrave lunga del vangeloha sempre interrogato gli studiosi13 Luz scrive

Egrave la citazione piugrave lunga che Matteo abbia ripreso ed egrave allo stesso tempo quella che presentameno collegamenti terminologici e di contenuto con il contesto [] Per quel che riguarda ilcontenuto le alternative possibili sembrano due o la citazione egrave connessa con il contesto in unsolo punto lrsquoordine di mantenere il silenzio (vv 1619) oppure si tratta di una codificazione cheva oltre il contesto immediato e si riferisce ma mai esplicitamente allrsquointera storia di Gesugrave alcentro della quale egrave stata inserita14

Con Luz e seguendo Miler e Beaton pensiamo che essa sia come il riassunto dellaprima parte del vangelo e annunci temi sviluppati in seguito ha insieme una funzioneanalettica e prolettica Infatti fa parte delle citazioni di compimento che servono al let-tore per capire chi sia Gesugrave Sono introdotte in risposta ad un agire o ad un insegnamen-to Annunciano ciograve che Gesugrave compiragrave poi nella sua vita laquoMt ha scelto di commentare

12 DI PAOLO Servo 15 Rimandiamo anche al lavoro di Miler il c 5 egrave consacrato allo studio della cita-zione di Is 421-4 in Mt 1216-21 e mostra il suo ruolo non solo nei cc 11-12 ma nellrsquoinsieme del Primovangelo ha una funzione di analessi e prolessi (MILER Citations 162) 13 Per lo studio rimandiamo a BEATON Isaiahrsquos in particolare il c 5 Cf anche MILER Citations c 5 Il no-stro scopo egrave di dare una chiave di lettura della nostra pericope a partire dalla citazione in Mt 1218-21 14 LUZ Matteo II 310

9

esplicitamente il racconto della vita di Gesugrave mettendolo in relazione con la parola profe-tica [] e di comunicare al lettore delle informazioni indipendentemente da ciograve che gliattori del racconto possono sapere o scoprireraquo15 Tentiamo di mettere a fuoco questielementi

Παῖς (v 18) egrave generalmente tradotto con laquoservoraquo ma il termine greco puograve anchesignificare laquofiglioraquo Questa egrave stata la scelta di Girolamo che ha cambiato il servus (Is421) in puer (Mt 1218) La figura che Mt ci dona egrave dunque quella del laquoFiglio-servoraquoscelto da Dio sul quale dal battesimo riposa lo Spirito16 Subito dopo nella controver-sia con i farisei su Beelzebul Gesugrave affermeragrave di scacciare i demoni laquoper mezzo delloSpirito di Dioraquo annunciando la presenza del regno di Dio (Mt 1228) Alla fine del v 18e nel v 21 si parla delle nazioni a cui saragrave annunciato la giustizia o il diritto e che spere-ranno nel nome del Figlio-servo Nel Primo vangelo Gesugrave limita il suo annuncio allepecore perdute della casa drsquoIsraele Soltanto dopo la resurrezione invieragrave i suoi discepolia portare questa giustizia cioegrave il suo insegnamento a tutte le nazioni (Mt 2819) Ilnome egrave laquoGesugrave [colui che] salveragrave il suo popolo dai suoi peccatiraquo (Mt 120) e anchelaquoEmanuele Dio-con-noiraquo (Mt 123) che rimarragrave con i suoi presente in tutte le nazionifino alla fine del mondo (Mt 2820) presenza di salvezza sia per il popolo eletto sia perle genti (come vedremo meglio nel terzo capitolo) Questa presenza attuale si ritrova nelsegno di Giona quando Gesugrave afferma che ὧδε qui ed ora crsquoegrave piugrave di Giona e di Salo-mone Infine la citazione descrive il modo di agire del Figlio-servo con pazienza emisericordia17

Per quanto riguarda il rapporto tra questa citazione e la nostra pericope quando ifarisei prendono la decisione di fare morire Gesugrave lrsquoevangelista fa conoscere al lettorelrsquoidentitagrave e lrsquoagire del Figlio-servo che saranno poi ripresi dagli attori del raccontonellrsquoannuncio del segno di Giona18 Possiamo cogliere un altro legame tra Gesugrave rappre-sentato nella citazione di Is 42 e Giona sono laquoservi del Signoreraquo Infatti nei LXX Giona

15 MILER Citations 281 (traduzione nostra)16 Luz nota che παῖς significa generalmente laquofiglioraquo piugrave raramente laquoservoraquo questo egrave vero anche per ilPrimo vangelo LUZ Matteo II 313 Nellrsquoepisodio del battesimo Mt ha citato Is 421 ma con υἱός cosigravecome nel racconto della trasfigurazione La figliolanza di Gesugrave egrave pure presente nel ringraziamento alPadre in 1125-30 e nella descrizione della famiglia in rapporto alla volontagrave del Padre in 1246-50 di nuo-vo nella confessione di fede di Pietro in 1616 e poi nella passione Lrsquouso di παῖς a questo punto del van-gelo ci permette di capire che il figlio eserciteragrave la sua figliolanza servendo compiendo la volontagrave delPadre cioegrave ogni giustizia (Mt 315)17 Mt ci avverte che non ci saranno segni straordinari della presenza e dellrsquoagire del Figlio-servo Il suoagire che lasceragrave liberi di credere o meno faragrave sempre sorgere la stessa domandalaquosei tu o dobbiamoaspettare un altroraquo (Mt 112) Ma egrave anche misericordia che lascia sempre una possibilitagrave anche quandotutto sembra finito e che il rifiuto sembra consumato E ciograve fino al trionfo della giustizia quella che scorrelungo il vangelo di Mt come la volontagrave del Padre il suo disegno sullrsquouomo rivelato nella Torah di cuiGesugrave egrave il vero interprete giustizia compiuta nella morte e risurrezione del Figlio-servo e pienamente rea-lizzata nel compimento dellrsquoannuncio a tutte le nazioni 18 MILER Citations 316 mette in luce questo ordine una citazione per il lettore seguita da un annuncio daparte di Gesugrave Anche se lrsquoA lo analizza per una macro struttura lo ritroviamo nel c 12 Is 421-4 egrave la ci-tazione per il lettore e descrive la persona e lrsquoagire del Figlio-servo Il segno di Giona egrave lrsquoannuncio daparte di Gesugrave di ciograve che gli accadragrave Gesugrave egrave messo sotto accusa obbligato a rivelare la sua identitagrave inmodo esplicito ma risponde con lo stare tre giorni nel cuore della terra come Giona nel ventre del pesce

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si presenta non come ebreo (come nel TM) ma come laquoservo del Signoreraquo (Gn 19) Ri-guardo ai niniviti e alla regina del Sud possiamo scorgere in loro quelle nazioni allequali egrave giagrave stato annunciato il diritto e che lo hanno accolto con la conversione e la lodeal Dio drsquoIsraele Il giudizio saragrave esercitato da quelli che hanno accolto la persona e ilmessaggio di Gesugrave piugrave grande di Giona e di Salomone e cosigrave sono entrati a fare partedella sua famiglia

Ci egrave sembrato importante notare questo influsso della citazione sul seguito del ca-pitolo cosigrave come la struttura triadica dei due cc che termina sempre con una nota posi-tiva Questo egrave il contesto nel quale leggeremo la nostra pericope Prima perograve dobbiamoanalizzare il suo rapporto con i passi paralleli nei sinottici

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32

Iniziamo il nostro studio con il doppione del segno di Giona in Mt

A Il doppione del segno di Giona

La presenza di doppioni in Mt egrave frequente Secondo Luz sono unlaquoespediente di-dattico imprimono nei lettori una scena facendola divenire tipica e approfondisconoquanto giagrave dettoraquo19 Dobbiamo dunque essere attenti alle differenze per coglierne il si-gnificato In Mt 161-4 il contesto egrave diverso dal c 12 ma egrave lo stesso di Mc 811-13 Pri-ma abbiamo la moltiplicazione dei pani e molteplici guarigioni e dopo la discussione diGesugrave con i suoi discepoli nella barca Ad accompagnare i farisei sono i sadducei e nonpiugrave gli scribi Lrsquounione di questi due gruppi antagonisti sembra piuttosto improbabile20Gesugrave sembra essere solo di fronte a loro Chiedono un segno che deve venire dal cielo elrsquoevangelista specifica che egrave una prova La risposta di Gesugrave assomiglia a quella fatta inMc laquonon saragrave dato alcun segnoraquo ma rimanda anche a 1238-40 laquogenerazione malva-giaraquo e laquosegno di Gionaraquo Non dagrave perograve alcuna spiegazione e se ne va Da una parte pos-siamo pensare che Mt sottintenda la chiarificazione data nel c 12 Ma possiamo anchecapire che Gesugrave tagli corto percheacute sta in presenza dei sadducei e non puograve dare un segnoche rimandi alla risurrezione in quanto (come vedremo nel prossimo capitolo) Giona egraveuna figura di risurrezione per la tradizione ebraica Lrsquoassociazione farisei e sadducei tor-na due volte nel c 16 parlando del loro insegnamento In questo senso il segno di Gionanel c 16 potrebbe essere interpretato come lrsquoinsegnamento e la predicazione di Gesugrave alsuo popolo

19 LUZ Matteo I 4720 Possiamo pensare che Mt metta insieme i gruppi giudaici senza coglierne la differenza ma questa ipote-si risulta di poco peso visto che il vangelo di Mt srsquoindirizza probabilmente ad una comunitagrave giudeo-cri-stiana o per lo meno mista Unrsquoaltra interpretazione vede lrsquounione di due fazioni contro un altro gruppotroppo scomodo raccolto attorno a Gesugrave Cf SALDARINI Farisei 167

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La differenza di contesto ripreso da Mc lrsquoinsistenza sullrsquoinsegnamento dei capidei giudei la presenza di interlocutori diversi (tra cui alcuni appartenenti ad un gruppoche non crede alla risurrezione) permettono di leggere il doppione non come una sem-plice ripetizione ma come un tassello nel mosaico narrativo di Mt lrsquoaltro versante delsegno di Giona la predicazione scelto anche da Lc

B Il segno (di Giona) nei sinottici

La richiesta di un segno egrave presente in tutti e quattro i vangeli21 Non entreremo neidettagli di ogni brano ma vogliamo porre a confronto i testi di Mt con quelli di Mc eLc22 Ci basiamo in particolare sullrsquoarticolo di Giuseppe De Virgilio23

Egrave noto che in Mc 811-13 troviamo la richiesta di un segno dal cielo ma nella ri-sposta di Gesugrave manca ogni riferimento a Giona Lrsquoepisodio si situa in una transizionedel vangelo di Mc dove Gesugrave inizia ad annunciare la sua passione Notiamo qualche pe-culiaritagrave del testo marciano Gesugrave sembra essere solo con i farisei non ci sono altri in-terlocutori La richiesta di un segno egrave una prova una tentazione per Gesugrave che reagiscecon quel sospiro profondo di dolore di fronte allrsquoincredulitagrave La sua risposta precedutada laquoamen vi dicoraquo egrave solenne ed egrave un rifiuto netto di acconsentire Esprime il giudizio suquesta generazione La discussione si conclude con un disimpegno nei confronti dei fa-risei24 laquoNellrsquoeconomia della presentazione cristologica di Marco la negazione del se-gno appare coerente con la struttura progressiva e rivelativa del vangelo che chiama al-la fede mediante la rivelazione della persona di Cristo (cf Mc 827-30) e al discepolatomediante la sequela della croce (cf Mc 831-38)raquo25

Anche tra Mt e Lc la prima differenza da segnalare egrave il contesto Come abbiamovisto il modello teologico che sottostagrave alla figura e alla missione di Gesugrave egrave il servo diYHWH (Mt 1218-21)26 Egrave sulla stregua di questo confronto che srsquoinserisce la richiestadel segno Il contesto lucano invece riporta una serie di logia riguardanti lrsquoinsegnamentodi Gesugrave mentre egrave in cammino e rivolge la sua predicazione alle folle La beatitudine

21 Anche nel Quarto vangelo egrave presente la richiesta di un segno in Gv 218 63022 Riguardo al rapporto tra i sinottici Avril e Luz pensano che Mc abbia soppresso la menzione di Gionavenutagli da una tradizione anteriore per rispetto per la sua comunitagrave pagano-cristiana mentre Mt e Lclrsquohanno mantenuta giocando sul fatto di un segno che egrave un contro-segno Luz propone lrsquoipotesi di un dettounitario lucano comprendendo la risposta di Gesugrave e il commento interpretativo su Ninive e la regina delSud che prima era indipendente Questo corrisponde al segno come predicazione scelto da Lc Cf AVRILJonas 13-4 e LUZ Matteo I 346-823 DE VIRGILIO Giona 33-3824 Cf FRANCE Mark 312-325 DE VIRGILIO Giona 3426 Mt 11 presenta la persona di Gesugrave come il messia che compie le attese drsquoIsraele Mt 12 invece registra idiversi conflitti tra Gesugrave e lrsquoautoritagrave costituita e mette in luce la sua funzione di giudice Il ritorno dellospirito impuro e la vera famiglia di Gesugrave che seguono sono come due esemplificazioni della presa di posi-zione nei suoi confronti e quindi nellrsquoaccettazione o meno del suo destino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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44

AVVERTENZE

Per le citazioni bibliche abbiamo utilizzato lrsquoelenco presente nella Bibbia di Ge-rusalemme Le citazioni dellrsquoomelia De Jona riprendono i numeri in grassetto dellrsquoedi-zione Sources Chreacutetiennes e quelle del Vangelo di Pietro riportano il capitolo con la nu-merazione romana e il versetto con la numerazione araba

Per la formula citazionale in nota abbiamo scelto come consigliato nella dispensadi metodologia la formula sintetica il testo egrave citato per esteso nella bibliografia mentrein nota abbiamo usato la formula sintetica laquoCognome parola paginaraquo

ABBREVIAZIONI

EvPt Vangelo di PietroDENT Dizionario Esegetico del Nuovo TestamentoGLNT Grande Lessico del Nuovo TestamentoGenR Genesi RabbahJSOTS Journal for the Study of the Old Testament Supplement SeriesLevR Levitico RabbahTM Testo Masoretico

3

INTRODUZIONE

Il presente lavoro consiste nel commento esegetico al cosigrave designato laquosegno diGionaraquo in Mt 1238-42 unitamente ad una riflessione teologica riguardante la figuramessianica di Gesugrave Lrsquointeresse degli esegeti per questa pericope e per la figura di Gio-na a cui essa rimanda si evince dalla ricca bibliografia a nostra disposizione Abbiamoperciograve scelto di limitare il nostro studio a Mt e alla prima menzione di questo segno nelsuo vangelo Non abbiamo integrato la Wirkungsgeschichte della pericope per ragionedi spazio e percheacute questo aspetto egrave stato affrontato in una tesi di baccellierato nel 2009

Dopo la delimitazione della pericope e lrsquoesposizione della sua struttura presente-remo il suo situarsi nei cc 11-12 Abbiamo accolto lrsquoidea di Di Paolo e di Davies - Alli-son che sottolineano la centralitagrave della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 non soloper questi cc ma anche per lrsquoinsieme del vangelo Egrave in questa luce che prosegue il no-stro studio dopo aver messo a confronto la nostra pericope con il doppione in Mt e coni brani paralleli in Mc e Lc Abbiamo diviso la pericope in due parti Nel secondo capi-tolo prenderemo in esame la prima parte il laquosegno di Gionaraquo Faremo lrsquoesegesi dei sin-goli vv con unrsquoattenzione particolare alla figura di Giona il profeta inserendola nellatradizione giudaica per cogliere il background del logion di Gesugrave e il significato delleespressioni laquotre giorni e tre nottiraquo e laquoFiglio dellrsquouomoraquo ben sapendo che questrsquoultimamolto delicata richiederebbe uno sviluppo ulteriore per esporne meglio le sfumatureRiprendendo alla luce dellrsquoesegesi e della citazione di Is lrsquointerpretazione tradizionaledel laquosegno di Gionaraquo in riferimento alla morte e risurrezione di Gesugrave leggeremo poi neiracconti propri a Mt gli episodi che si possono collegare con lrsquoannuncio di Gesugrave ai fari-sei Questa prima parte ci aiuteragrave a capire il modo con cui Gesugrave esercita la suamessianicitagrave

La seconda parte della pericope che studieremo nel terzo capitolo offre dueesempi delle vie aperte per lrsquouomo di fronte al destino di Gesugrave Figlio-servo Dalla strut-tura parallela dei vv 41-42 coglieremo il tema del giudizio e il significato delle figurestraniere modelli di ascolto e di conversione Infine studieremo lrsquoidentitagrave di Gesugraveconfrontata con quella di Giona e di Salomone con lrsquouso particolare del neutro πλεῖονsempre con lo sfondo interpretativo la citazione di Is

Il testo di riferimento utilizzato egrave stato il Nestle - Aland 27 ed Pur senza graviquestioni di critica testuale lo studio del testo greco ha portato ad effettuare qualchecorrezione alla traduzione CEI correzioni che abbiamo poi sviluppato nello studio ese-getico dei singoli versetti Per la figura di Giona oltre ai testi apocrifi e a quelli piugrave co-nosciuti della tradizione giudaica lrsquoapporto principale e forse piugrave innovatore egrave statolrsquoomelia giudaica De Jona pubblicata in Sources Chreacutetiennes Abbiamo trovato in parti-colare nei commenti di Luz Davies - Allison e France gli spunti che hanno spronato lanostra ricerca e strutturato il nostro lavoro Ma soprattutto abbiamo trovato la chiave dilettura che ora proponiamo nella struttura proposta da Davies - Allison unitamente allostudio di Di Paolo e quello di Miler grazie ai quali abbiamo rivisitato la lettura della pe-ricope alla luce della citazione di Is 421-4 fatta da Mt in 1218-21 Lrsquoignoranza del te-desco non ci ha permesso di attingere a commenti o articoli in questa lingua

4

CAPITOLO PRIMO

LA PERICOPE NEL SUO CONTESTO

Nella prima parte del nostro studio guarderemo lrsquounitagrave della pericope e il suo si-tuarsi nel vangelo prima nel suo contesto prossimo (Mt 11-12) e poi in quello remoto(tramite il doppione in Mt 161-4 e nei sinottici)

I Delimitazione e struttura della pericope

Lrsquoinizio della pericope non pone difficoltagrave Al v 38 dopo una lunga risposta diGesugrave ai farisei questi si fanno di nuovo avanti accompagnati dagli scribi Cambianodunque gli interlocutori Il v comincia con un avverbio di tempo caro a Mt tότε in-sieme ad una risposta-domanda dei farisei e degli scribi che introduce unrsquointerruzionenel discorso e la risposta di Gesugrave (2x avpokrinomai)1 Per la fine della pericope abbiamodue possibilitagrave il v 42 per lrsquounitagrave data dalla figura di Giona e percheacute la pericope egrave cosigravecompresa tra due discorsi sullo spirito oppure il v 45 percheacute il discorso di Gesugrave pro-segue senza soluzione di continuitagrave dopo il v 42 anche se il tema cambia parlando dellospirito impuro Lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo (v 45) fa da inclusione con lrsquoiniziodella risposta di Gesugrave (v 39) Scegliamo di concludere con il v 42 concentrandoci sullafigura di Giona scelta dovuta anche alla necessitagrave pragmatica di dover circoscrivere ilnostro studio in uno spazio limitato

Possiamo suddividere la pericope in due parti2 La prima (vv 38-40) egrave centrata sullessema σηmicroεῖον (segno 4x) chiesto dai farisei e dagli scribi e spiegato da Gesugrave tramiteil paragone con Giona Lrsquoespressione laquogenerazione malvagia e adulteraraquo introduce il te-ma del giudizio La seconda (vv 41-42) egrave costruita con un parallelismo di quattro ele-menti Il tema centrale egrave il giudizio escatologico (krisij) di laquoquesta generazioneraquo daparte di stranieri (niniviti e regina del Sud)3 Infine ogni membro del parallelismo siconclude con una parola di rivelazione sulla persona di Gesugrave Questi detti vengono dallafonte Q ma in modo indipendenti del logion sul segno Sia Mt che Lc li hanno raggrup-pati formando cosigrave unrsquounitagrave attorno alla figura di Giona per Mt attorno alla predica-zione in Lc (come potremo vedere in seguito)

Evidenziamo questa struttura

38 Τότε ἀπεκρίθησαν (αὐτῷ) τινες τῶν γραμματέων (καὶ Φαρισαίων) λέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖον ἐπιζητεῖ

1 Per lrsquouso di τότε in Mt rimandiamo a BLACK Sentence 218-53 2 Cf LUZ Matteo II 346 e GNILKA Matteo I 6733 Lrsquoevangelista fa risaltare lrsquoopposizione tra i protagonisti sottolineando la condotta di questi stranieri esottintendendo un agire inverso da parte di laquoquesta generazioneraquo

5

καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

40ὥσπερ γὰρ ἦν (ἐγένετο) Ἰωνᾶς οὕτως ἔσται (καὶ) ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡμέρας

καὶ τρεῖς νύκτας ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡμέρας καὶ

τρεῖς νύκτας

41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

La critica textus non comporta questioni rilevanti Quanto alla traduzione acco-gliamo quella della CEI con qualche correzione Il verbo evpizhtei egrave tradotto con laquopre-tenderaquo Il senso egrave troppo forte tanto piugrave che in 632 lrsquoidentico verbo greco viene resodalla stessa CEI con laquoandare in cercaraquo Vi egrave una lieve differenza tra evpizhtew laquodeside-rareraquo (632 1239 164) e zhtew laquocercareraquo che si trova invece in 633 Preferiamotradurre con laquoricercareraquo4 Nei vv 41-42 traduciamo meta thj geneaj tauthj con laquoin-sieme a questa generazioneraquo la preposizione meta con genitivo non indica tanto lrsquooppo-sizione laquocontroraquo (CEI) ma piuttosto il complemento di compagnia5 Il testo greco nonparla del laquogiornoraquo del giudizio ma soltanto del giudizio ἐν τῇ κρίσει Ci discostiamodalla traduzione CEI su un ultimo punto la traduzione di πλεῖον con laquounoraquo preferiamomantenere il neutro laquoqualcosaraquo per non limitare il paragone alle persone come vedremonel terzo capitolo

II Contesto prossimo Mt 11-12

Cominciamo con il contesto drsquoinsieme dei due cc 11 e 12 per poi soffermarci sul-la citazione di Is in Mt 1218-21

4 Cosigrave come traduce il Romizi laquoἐπι-ζητέω [da ἐπι-inoltre e ζητέω cerco desidero chiedo] faccio unrsquoul-teriore ricerca ricerco desidero chiedo investigoraquo Renato ROMIZI Vocabolario greco italiano etimolo-gico e ragionato 3 ed Bologna Zanichelli 2007 1520 p (ed or 2001) Non dunque un pretendere neacuteun semplice cercare ma un ricercare che coinvolge la persona 5 Cf la Vulgata che traduce laquocum generatione istaraquo

6

A Il contesto drsquoinsieme

I cc 11 e 12 sono due capitoli narrativi posti tra il discorso missionario e quelloparabolico Contengono perograve molte parole di Gesugrave Luz sottolinea come i discorsi pre-senti nella trama narrativa portino avanti la narrazione6 Nei cc 11-12 egrave in questione loscontro di Gesugrave con Israele riguardo alla sua identitagrave e al suo agire

Non crsquoegrave unanimitagrave nello stabilire la struttura di questi capitoli Alcuni studiosi ve-dono una cesura tra il c 11 e il c 12 altri li leggono insieme come unrsquounitagrave narrativa tradue discorsi Crsquoegrave perograve un consenso per dire che segnano una svolta nella narrazione delPrimo vangelo Prendiamo ora in esame alcune proposte

Mello nel suo commento marca una cesura tra i 2 cc basandosi sullrsquouso che Mtfa di Mc Anche se li separa non manca di rilevare temi comuni il laquogiudizioraquo (κρίσις112224 121820364142) e laquoquesta generazioneraquo (τὴν γενεὰν ταύτην 11161239414245)7

Luz vede nel c 11 sia una conclusione della prima parte del vangelo che una tran-sizione guarda indietro con laquole opere di Cristoraquo in 115 e laquoquesta generazioneraquo in1116 e guarda in avanti con lrsquoincrementarsi della polemica e il discernimento tra lrsquoosti-litagrave e il rifiuto da una parte e la comunitagrave dei discepoli dallrsquoaltra Lo studioso nota lapresenza di parole-chiave (γενεὰ αὔτη - questa generazione κρίσις - giudizio e υἳος τουάνθρώπου - figlio dellrsquouomo) e una struttura parallela miracoli discorso di avvertimen-to giudizio annuncio di salvezza8

Radermakers vede una svolta nello svolgersi del vangelo matteano con il c 119 Egraveil momento della decisione o lrsquoincredulitagrave e il rifiuto o lrsquoaccoglienza dellrsquoinvito ad en-trare nel seguito di Gesugrave Lo studioso ravvisa tra i due cc un parallelismo di composi-zione e alcuni termini identici Ogni c egrave introdotto da una domanda e la parola laquodisce-poliraquo fa da inclusione (111 1129 e 121 1249) Allrsquointerno troviamo il tema del di-scernimento e del giudizio

6 Cf LUZ Matteo II 55-6 Nelle parti narrative i destinatari sono le cittagrave gli scribi e i farisei i sommi sa-cerdoti e gli anziani Questa diversitagrave permette allrsquoevangelista di portare avanti la rivelazione della mes-sianicitagrave di Gesugrave di fronte ad ogni componente del popolo Invece i grandi discorsi sono rivolti ai discepo-li e il primo anche alle folle e riguardano proprio lrsquoinsegnamento di Gesugrave ai suoi discepoli 7 Cf MELLO Evangelo 28215 Infatti a partire dal c 12 Mt segue il piano narrativo di Mc senza organiz-zarlo a modo proprio invece nel c 11 troviamo elementi indipendenti da Mc 8 Cf LUZ Matteo II 129 Il c 11 mostra come Giovanni e le opere di Gesugrave saranno testimoni accusatori diquesta generazione se essa non si converte I cc 12-16 fanno vedere come il popolo risponde a questoannuncio 9 Cf RADERMAKERS Matteo 195-7 I primi 10 c rappresentano il diffondersi della fama di Gesugrave nonesente di minaccia e di conflitto ma in cui Gesugrave appare vittorioso Il c 11 si apre con le laquoopere di Cri-storaquo e lrsquoidentitagrave di Gesugrave egrave messa in discussione

7

Alcuni cercano un tema unitario sviluppato poi in diverse forme10 Riprendiamo lastruttura proposta da Di Paolo unitamente a quella riportata da Davies - Allison

Davies - Allison11 leggono i due capitoli insieme e li dividono in 3 triadi 2 contro-versie seguite dallrsquoopportunitagrave di integrare la famiglia di Dio Riportiamo nella tabellaseguente questa struttura che evidenzia la dialettica tra incredulitagrave e rifiuto da una partee invito ed accoglienza dallrsquoaltra

1 2 3

incredulitagraverifiuto 112-19 (Giovanni e Gesugrave) 121-8 shabbat (le spighe strappate)

1222-37 (Gesugrave e Beelzebul)

incredulitagraverifiuto 1120-4 (guai alle cittagrave) 129-14 shabbat (guarigione)

1238-45 (segno di Giona e spirito impuro)

invitoaccoglienza 1125-30

(lode al Padre vangelo ri-velato ai semplici)

1215-21

(Servo-figlio del Signore scelto da Dio)

1246-50

(veri parenti di Gesugrave compimento della volontagravedel Padre)

Anche in questa struttura troviamo le due linee di rifiuto e di accoglienza dellapersona dellrsquoagire e del messaggio di Gesugrave Al centro vi egrave la citazione di Is 421-4 Lonota anche Di Paolo nella sua analisi retorica Egli non cerca una struttura tematica mavuole mostrare lrsquounitagrave dei cc a partire dalle corrispondenze formali Li divide in tre se-zioni la prima (111-1214) da cui emerge la figura di Gesugrave che opera la salvezza e offrese stesso Opposta a lui compare laquoquesta generazioneraquo che lo rifiuta La seconda

10 Cf DI PAOLO Servo 8-10 LrsquoA espone lo status quaestionis Fausti parla di crisi Sabourin di crescenteopposizione da parte di capi giudei Fabris ravvisa come tema portante la presa di posizione attorno allapersona e allrsquoattivitagrave di Gesugrave Poppi il vangelo incompreso ed ostacolato Chow delinea come temi princi-pali la cristologia il dubbio delle folle e il rigetto di Gesugrave come messia da parte dei capi giudei il disce-polatoE Lybaeligk osserva lrsquounitagrave dei cc 11-13 e sottolinea il tema dellrsquoindurimento e di conseguenza il giu-dizio tra quelli che non capiscono e non vedono e quelli che capiscono e vedono Pone in rilievo altresigravedue temi cristologici dellrsquoὁ ἐρχοmicroενος riguardo alle profezie e lrsquoessere microεῖζονπλεῖον di Gesugrave riguardo altempio e alle figure bibliche di Giona e SalomoneE LrsquoA nota la difficoltagrave di dare una struttura a questi ccdovuta alla molteplicitagrave delle pericope in sequenza narrativa o discorsiva da cui non si puograve trarre unrsquoim-mediata comprensione teologica unitaria Riporta anche la posizione di Verseput (10-1) sulla quale ci sof-fermiamo Per Verseput il tema centrale egrave quello del fallimento di Israele e della sua incredulitagrave ostinataQuesta posizione non sembra rispettare il testo il quale sia nei gruppi presenti (discepoli folle farisei escribi) che nelle loro reazioni (dubbio riconoscimento controversia accoglienza) egrave molto piugrave complessoe variegato e non considera Israele come un blocco monolitico Una tale visione apre ad unrsquointerpreta-zione antigiudaica che non condividiamo Sulla stessa linea egrave anche Marguerat che sottolinea il giudiziodefinitivo di Israele per il suo rifiuto di Gesugrave nel suo studio Le jugement dans lrsquoEacutevangile de Matthieu(391 e passim) e lo spiega con la situazione ecclesiale di Mt e la necessitagrave di affermare la propria identitagravecontro il giudaismo ufficiale Se questo aspetto egrave presente nel Primo vangelo riteniamo perograve indispensa-bile mantenere la diversitagrave degli interlocutori di Gesugrave e delle loro relazioni che lrsquoevangelista ci presenta 11 Cf DAVIES - ALLISON Matthew II 234

8

sequenza (1215-21) corrisponde alla citazione del profeta Isaia Lrsquoultima (1222-50)comprende cinque passi la valutazione dellrsquoopera di Gesugrave come opera di Dio o del de-monio il parlare vano lrsquoaccoglienza o meno di Gesugrave e della sua parola Al centro la ci-tazione di Is egrave dunque laquola chiave interpretativa dellrsquoinsieme Gesugrave egrave il Servo di Dio cheannuncia e compie il diritto a beneficio di tutti Egli opera come figlio dellrsquouomo e Fi-glio di Dio mentre chi vede le sue opere e sente le sue parole non puograve esimersi dal rico-noscere o negare la presenza di Dio in Gesugraveraquo12

Sappiamo di non essere stati esaustivi nel presentare le ipotesi di struttura maquesta pennellata ci permette di mostrare che pur partendo da diversi punti di vista(strutturale tematico o retorico) possiamo individuare nella progressione della tramanarrativa del Primo vangelo la centralitagrave della persona di Gesugrave del suo manifestarsi edellrsquoaccoglienza da parte dei suoi interlocutori Pur accogliendo la centralitagrave della cita-zione di Is in 1218-25 proposta da Di Paolo e Miler manteniamo la struttura tripartita diDavies - Allison che risponde meglio allrsquointerpretazione che faremo della nostra peri-cope La triade 1125-30 1218-21 1246-50 manifesta lo scopo della missione di GesugraveFiglio-servo al di lagrave di ogni rifiuto e incredulitagrave crsquoegrave lrsquoinvito per i piccoli e gli affrantiad entrare in relazione drsquointimitagrave con il Padre che rivela loro il Figlio e lrsquoessere discepo-lo-fratello compiendo la volontagrave del Padre

Prima dunque di passare al confronto con i passi paralleli nei sinottici ci soffer-miamo sulla citazione di Is in Mt 1218-21

B La centralitagrave di Mt 1218-21

La presenza della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 la piugrave lunga del vangeloha sempre interrogato gli studiosi13 Luz scrive

Egrave la citazione piugrave lunga che Matteo abbia ripreso ed egrave allo stesso tempo quella che presentameno collegamenti terminologici e di contenuto con il contesto [] Per quel che riguarda ilcontenuto le alternative possibili sembrano due o la citazione egrave connessa con il contesto in unsolo punto lrsquoordine di mantenere il silenzio (vv 1619) oppure si tratta di una codificazione cheva oltre il contesto immediato e si riferisce ma mai esplicitamente allrsquointera storia di Gesugrave alcentro della quale egrave stata inserita14

Con Luz e seguendo Miler e Beaton pensiamo che essa sia come il riassunto dellaprima parte del vangelo e annunci temi sviluppati in seguito ha insieme una funzioneanalettica e prolettica Infatti fa parte delle citazioni di compimento che servono al let-tore per capire chi sia Gesugrave Sono introdotte in risposta ad un agire o ad un insegnamen-to Annunciano ciograve che Gesugrave compiragrave poi nella sua vita laquoMt ha scelto di commentare

12 DI PAOLO Servo 15 Rimandiamo anche al lavoro di Miler il c 5 egrave consacrato allo studio della cita-zione di Is 421-4 in Mt 1216-21 e mostra il suo ruolo non solo nei cc 11-12 ma nellrsquoinsieme del Primovangelo ha una funzione di analessi e prolessi (MILER Citations 162) 13 Per lo studio rimandiamo a BEATON Isaiahrsquos in particolare il c 5 Cf anche MILER Citations c 5 Il no-stro scopo egrave di dare una chiave di lettura della nostra pericope a partire dalla citazione in Mt 1218-21 14 LUZ Matteo II 310

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esplicitamente il racconto della vita di Gesugrave mettendolo in relazione con la parola profe-tica [] e di comunicare al lettore delle informazioni indipendentemente da ciograve che gliattori del racconto possono sapere o scoprireraquo15 Tentiamo di mettere a fuoco questielementi

Παῖς (v 18) egrave generalmente tradotto con laquoservoraquo ma il termine greco puograve anchesignificare laquofiglioraquo Questa egrave stata la scelta di Girolamo che ha cambiato il servus (Is421) in puer (Mt 1218) La figura che Mt ci dona egrave dunque quella del laquoFiglio-servoraquoscelto da Dio sul quale dal battesimo riposa lo Spirito16 Subito dopo nella controver-sia con i farisei su Beelzebul Gesugrave affermeragrave di scacciare i demoni laquoper mezzo delloSpirito di Dioraquo annunciando la presenza del regno di Dio (Mt 1228) Alla fine del v 18e nel v 21 si parla delle nazioni a cui saragrave annunciato la giustizia o il diritto e che spere-ranno nel nome del Figlio-servo Nel Primo vangelo Gesugrave limita il suo annuncio allepecore perdute della casa drsquoIsraele Soltanto dopo la resurrezione invieragrave i suoi discepolia portare questa giustizia cioegrave il suo insegnamento a tutte le nazioni (Mt 2819) Ilnome egrave laquoGesugrave [colui che] salveragrave il suo popolo dai suoi peccatiraquo (Mt 120) e anchelaquoEmanuele Dio-con-noiraquo (Mt 123) che rimarragrave con i suoi presente in tutte le nazionifino alla fine del mondo (Mt 2820) presenza di salvezza sia per il popolo eletto sia perle genti (come vedremo meglio nel terzo capitolo) Questa presenza attuale si ritrova nelsegno di Giona quando Gesugrave afferma che ὧδε qui ed ora crsquoegrave piugrave di Giona e di Salo-mone Infine la citazione descrive il modo di agire del Figlio-servo con pazienza emisericordia17

Per quanto riguarda il rapporto tra questa citazione e la nostra pericope quando ifarisei prendono la decisione di fare morire Gesugrave lrsquoevangelista fa conoscere al lettorelrsquoidentitagrave e lrsquoagire del Figlio-servo che saranno poi ripresi dagli attori del raccontonellrsquoannuncio del segno di Giona18 Possiamo cogliere un altro legame tra Gesugrave rappre-sentato nella citazione di Is 42 e Giona sono laquoservi del Signoreraquo Infatti nei LXX Giona

15 MILER Citations 281 (traduzione nostra)16 Luz nota che παῖς significa generalmente laquofiglioraquo piugrave raramente laquoservoraquo questo egrave vero anche per ilPrimo vangelo LUZ Matteo II 313 Nellrsquoepisodio del battesimo Mt ha citato Is 421 ma con υἱός cosigravecome nel racconto della trasfigurazione La figliolanza di Gesugrave egrave pure presente nel ringraziamento alPadre in 1125-30 e nella descrizione della famiglia in rapporto alla volontagrave del Padre in 1246-50 di nuo-vo nella confessione di fede di Pietro in 1616 e poi nella passione Lrsquouso di παῖς a questo punto del van-gelo ci permette di capire che il figlio eserciteragrave la sua figliolanza servendo compiendo la volontagrave delPadre cioegrave ogni giustizia (Mt 315)17 Mt ci avverte che non ci saranno segni straordinari della presenza e dellrsquoagire del Figlio-servo Il suoagire che lasceragrave liberi di credere o meno faragrave sempre sorgere la stessa domandalaquosei tu o dobbiamoaspettare un altroraquo (Mt 112) Ma egrave anche misericordia che lascia sempre una possibilitagrave anche quandotutto sembra finito e che il rifiuto sembra consumato E ciograve fino al trionfo della giustizia quella che scorrelungo il vangelo di Mt come la volontagrave del Padre il suo disegno sullrsquouomo rivelato nella Torah di cuiGesugrave egrave il vero interprete giustizia compiuta nella morte e risurrezione del Figlio-servo e pienamente rea-lizzata nel compimento dellrsquoannuncio a tutte le nazioni 18 MILER Citations 316 mette in luce questo ordine una citazione per il lettore seguita da un annuncio daparte di Gesugrave Anche se lrsquoA lo analizza per una macro struttura lo ritroviamo nel c 12 Is 421-4 egrave la ci-tazione per il lettore e descrive la persona e lrsquoagire del Figlio-servo Il segno di Giona egrave lrsquoannuncio daparte di Gesugrave di ciograve che gli accadragrave Gesugrave egrave messo sotto accusa obbligato a rivelare la sua identitagrave inmodo esplicito ma risponde con lo stare tre giorni nel cuore della terra come Giona nel ventre del pesce

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si presenta non come ebreo (come nel TM) ma come laquoservo del Signoreraquo (Gn 19) Ri-guardo ai niniviti e alla regina del Sud possiamo scorgere in loro quelle nazioni allequali egrave giagrave stato annunciato il diritto e che lo hanno accolto con la conversione e la lodeal Dio drsquoIsraele Il giudizio saragrave esercitato da quelli che hanno accolto la persona e ilmessaggio di Gesugrave piugrave grande di Giona e di Salomone e cosigrave sono entrati a fare partedella sua famiglia

Ci egrave sembrato importante notare questo influsso della citazione sul seguito del ca-pitolo cosigrave come la struttura triadica dei due cc che termina sempre con una nota posi-tiva Questo egrave il contesto nel quale leggeremo la nostra pericope Prima perograve dobbiamoanalizzare il suo rapporto con i passi paralleli nei sinottici

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32

Iniziamo il nostro studio con il doppione del segno di Giona in Mt

A Il doppione del segno di Giona

La presenza di doppioni in Mt egrave frequente Secondo Luz sono unlaquoespediente di-dattico imprimono nei lettori una scena facendola divenire tipica e approfondisconoquanto giagrave dettoraquo19 Dobbiamo dunque essere attenti alle differenze per coglierne il si-gnificato In Mt 161-4 il contesto egrave diverso dal c 12 ma egrave lo stesso di Mc 811-13 Pri-ma abbiamo la moltiplicazione dei pani e molteplici guarigioni e dopo la discussione diGesugrave con i suoi discepoli nella barca Ad accompagnare i farisei sono i sadducei e nonpiugrave gli scribi Lrsquounione di questi due gruppi antagonisti sembra piuttosto improbabile20Gesugrave sembra essere solo di fronte a loro Chiedono un segno che deve venire dal cielo elrsquoevangelista specifica che egrave una prova La risposta di Gesugrave assomiglia a quella fatta inMc laquonon saragrave dato alcun segnoraquo ma rimanda anche a 1238-40 laquogenerazione malva-giaraquo e laquosegno di Gionaraquo Non dagrave perograve alcuna spiegazione e se ne va Da una parte pos-siamo pensare che Mt sottintenda la chiarificazione data nel c 12 Ma possiamo anchecapire che Gesugrave tagli corto percheacute sta in presenza dei sadducei e non puograve dare un segnoche rimandi alla risurrezione in quanto (come vedremo nel prossimo capitolo) Giona egraveuna figura di risurrezione per la tradizione ebraica Lrsquoassociazione farisei e sadducei tor-na due volte nel c 16 parlando del loro insegnamento In questo senso il segno di Gionanel c 16 potrebbe essere interpretato come lrsquoinsegnamento e la predicazione di Gesugrave alsuo popolo

19 LUZ Matteo I 4720 Possiamo pensare che Mt metta insieme i gruppi giudaici senza coglierne la differenza ma questa ipote-si risulta di poco peso visto che il vangelo di Mt srsquoindirizza probabilmente ad una comunitagrave giudeo-cri-stiana o per lo meno mista Unrsquoaltra interpretazione vede lrsquounione di due fazioni contro un altro gruppotroppo scomodo raccolto attorno a Gesugrave Cf SALDARINI Farisei 167

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La differenza di contesto ripreso da Mc lrsquoinsistenza sullrsquoinsegnamento dei capidei giudei la presenza di interlocutori diversi (tra cui alcuni appartenenti ad un gruppoche non crede alla risurrezione) permettono di leggere il doppione non come una sem-plice ripetizione ma come un tassello nel mosaico narrativo di Mt lrsquoaltro versante delsegno di Giona la predicazione scelto anche da Lc

B Il segno (di Giona) nei sinottici

La richiesta di un segno egrave presente in tutti e quattro i vangeli21 Non entreremo neidettagli di ogni brano ma vogliamo porre a confronto i testi di Mt con quelli di Mc eLc22 Ci basiamo in particolare sullrsquoarticolo di Giuseppe De Virgilio23

Egrave noto che in Mc 811-13 troviamo la richiesta di un segno dal cielo ma nella ri-sposta di Gesugrave manca ogni riferimento a Giona Lrsquoepisodio si situa in una transizionedel vangelo di Mc dove Gesugrave inizia ad annunciare la sua passione Notiamo qualche pe-culiaritagrave del testo marciano Gesugrave sembra essere solo con i farisei non ci sono altri in-terlocutori La richiesta di un segno egrave una prova una tentazione per Gesugrave che reagiscecon quel sospiro profondo di dolore di fronte allrsquoincredulitagrave La sua risposta precedutada laquoamen vi dicoraquo egrave solenne ed egrave un rifiuto netto di acconsentire Esprime il giudizio suquesta generazione La discussione si conclude con un disimpegno nei confronti dei fa-risei24 laquoNellrsquoeconomia della presentazione cristologica di Marco la negazione del se-gno appare coerente con la struttura progressiva e rivelativa del vangelo che chiama al-la fede mediante la rivelazione della persona di Cristo (cf Mc 827-30) e al discepolatomediante la sequela della croce (cf Mc 831-38)raquo25

Anche tra Mt e Lc la prima differenza da segnalare egrave il contesto Come abbiamovisto il modello teologico che sottostagrave alla figura e alla missione di Gesugrave egrave il servo diYHWH (Mt 1218-21)26 Egrave sulla stregua di questo confronto che srsquoinserisce la richiestadel segno Il contesto lucano invece riporta una serie di logia riguardanti lrsquoinsegnamentodi Gesugrave mentre egrave in cammino e rivolge la sua predicazione alle folle La beatitudine

21 Anche nel Quarto vangelo egrave presente la richiesta di un segno in Gv 218 63022 Riguardo al rapporto tra i sinottici Avril e Luz pensano che Mc abbia soppresso la menzione di Gionavenutagli da una tradizione anteriore per rispetto per la sua comunitagrave pagano-cristiana mentre Mt e Lclrsquohanno mantenuta giocando sul fatto di un segno che egrave un contro-segno Luz propone lrsquoipotesi di un dettounitario lucano comprendendo la risposta di Gesugrave e il commento interpretativo su Ninive e la regina delSud che prima era indipendente Questo corrisponde al segno come predicazione scelto da Lc Cf AVRILJonas 13-4 e LUZ Matteo I 346-823 DE VIRGILIO Giona 33-3824 Cf FRANCE Mark 312-325 DE VIRGILIO Giona 3426 Mt 11 presenta la persona di Gesugrave come il messia che compie le attese drsquoIsraele Mt 12 invece registra idiversi conflitti tra Gesugrave e lrsquoautoritagrave costituita e mette in luce la sua funzione di giudice Il ritorno dellospirito impuro e la vera famiglia di Gesugrave che seguono sono come due esemplificazioni della presa di posi-zione nei suoi confronti e quindi nellrsquoaccettazione o meno del suo destino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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INTRODUZIONE

Il presente lavoro consiste nel commento esegetico al cosigrave designato laquosegno diGionaraquo in Mt 1238-42 unitamente ad una riflessione teologica riguardante la figuramessianica di Gesugrave Lrsquointeresse degli esegeti per questa pericope e per la figura di Gio-na a cui essa rimanda si evince dalla ricca bibliografia a nostra disposizione Abbiamoperciograve scelto di limitare il nostro studio a Mt e alla prima menzione di questo segno nelsuo vangelo Non abbiamo integrato la Wirkungsgeschichte della pericope per ragionedi spazio e percheacute questo aspetto egrave stato affrontato in una tesi di baccellierato nel 2009

Dopo la delimitazione della pericope e lrsquoesposizione della sua struttura presente-remo il suo situarsi nei cc 11-12 Abbiamo accolto lrsquoidea di Di Paolo e di Davies - Alli-son che sottolineano la centralitagrave della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 non soloper questi cc ma anche per lrsquoinsieme del vangelo Egrave in questa luce che prosegue il no-stro studio dopo aver messo a confronto la nostra pericope con il doppione in Mt e coni brani paralleli in Mc e Lc Abbiamo diviso la pericope in due parti Nel secondo capi-tolo prenderemo in esame la prima parte il laquosegno di Gionaraquo Faremo lrsquoesegesi dei sin-goli vv con unrsquoattenzione particolare alla figura di Giona il profeta inserendola nellatradizione giudaica per cogliere il background del logion di Gesugrave e il significato delleespressioni laquotre giorni e tre nottiraquo e laquoFiglio dellrsquouomoraquo ben sapendo che questrsquoultimamolto delicata richiederebbe uno sviluppo ulteriore per esporne meglio le sfumatureRiprendendo alla luce dellrsquoesegesi e della citazione di Is lrsquointerpretazione tradizionaledel laquosegno di Gionaraquo in riferimento alla morte e risurrezione di Gesugrave leggeremo poi neiracconti propri a Mt gli episodi che si possono collegare con lrsquoannuncio di Gesugrave ai fari-sei Questa prima parte ci aiuteragrave a capire il modo con cui Gesugrave esercita la suamessianicitagrave

La seconda parte della pericope che studieremo nel terzo capitolo offre dueesempi delle vie aperte per lrsquouomo di fronte al destino di Gesugrave Figlio-servo Dalla strut-tura parallela dei vv 41-42 coglieremo il tema del giudizio e il significato delle figurestraniere modelli di ascolto e di conversione Infine studieremo lrsquoidentitagrave di Gesugraveconfrontata con quella di Giona e di Salomone con lrsquouso particolare del neutro πλεῖονsempre con lo sfondo interpretativo la citazione di Is

Il testo di riferimento utilizzato egrave stato il Nestle - Aland 27 ed Pur senza graviquestioni di critica testuale lo studio del testo greco ha portato ad effettuare qualchecorrezione alla traduzione CEI correzioni che abbiamo poi sviluppato nello studio ese-getico dei singoli versetti Per la figura di Giona oltre ai testi apocrifi e a quelli piugrave co-nosciuti della tradizione giudaica lrsquoapporto principale e forse piugrave innovatore egrave statolrsquoomelia giudaica De Jona pubblicata in Sources Chreacutetiennes Abbiamo trovato in parti-colare nei commenti di Luz Davies - Allison e France gli spunti che hanno spronato lanostra ricerca e strutturato il nostro lavoro Ma soprattutto abbiamo trovato la chiave dilettura che ora proponiamo nella struttura proposta da Davies - Allison unitamente allostudio di Di Paolo e quello di Miler grazie ai quali abbiamo rivisitato la lettura della pe-ricope alla luce della citazione di Is 421-4 fatta da Mt in 1218-21 Lrsquoignoranza del te-desco non ci ha permesso di attingere a commenti o articoli in questa lingua

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CAPITOLO PRIMO

LA PERICOPE NEL SUO CONTESTO

Nella prima parte del nostro studio guarderemo lrsquounitagrave della pericope e il suo si-tuarsi nel vangelo prima nel suo contesto prossimo (Mt 11-12) e poi in quello remoto(tramite il doppione in Mt 161-4 e nei sinottici)

I Delimitazione e struttura della pericope

Lrsquoinizio della pericope non pone difficoltagrave Al v 38 dopo una lunga risposta diGesugrave ai farisei questi si fanno di nuovo avanti accompagnati dagli scribi Cambianodunque gli interlocutori Il v comincia con un avverbio di tempo caro a Mt tότε in-sieme ad una risposta-domanda dei farisei e degli scribi che introduce unrsquointerruzionenel discorso e la risposta di Gesugrave (2x avpokrinomai)1 Per la fine della pericope abbiamodue possibilitagrave il v 42 per lrsquounitagrave data dalla figura di Giona e percheacute la pericope egrave cosigravecompresa tra due discorsi sullo spirito oppure il v 45 percheacute il discorso di Gesugrave pro-segue senza soluzione di continuitagrave dopo il v 42 anche se il tema cambia parlando dellospirito impuro Lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo (v 45) fa da inclusione con lrsquoiniziodella risposta di Gesugrave (v 39) Scegliamo di concludere con il v 42 concentrandoci sullafigura di Giona scelta dovuta anche alla necessitagrave pragmatica di dover circoscrivere ilnostro studio in uno spazio limitato

Possiamo suddividere la pericope in due parti2 La prima (vv 38-40) egrave centrata sullessema σηmicroεῖον (segno 4x) chiesto dai farisei e dagli scribi e spiegato da Gesugrave tramiteil paragone con Giona Lrsquoespressione laquogenerazione malvagia e adulteraraquo introduce il te-ma del giudizio La seconda (vv 41-42) egrave costruita con un parallelismo di quattro ele-menti Il tema centrale egrave il giudizio escatologico (krisij) di laquoquesta generazioneraquo daparte di stranieri (niniviti e regina del Sud)3 Infine ogni membro del parallelismo siconclude con una parola di rivelazione sulla persona di Gesugrave Questi detti vengono dallafonte Q ma in modo indipendenti del logion sul segno Sia Mt che Lc li hanno raggrup-pati formando cosigrave unrsquounitagrave attorno alla figura di Giona per Mt attorno alla predica-zione in Lc (come potremo vedere in seguito)

Evidenziamo questa struttura

38 Τότε ἀπεκρίθησαν (αὐτῷ) τινες τῶν γραμματέων (καὶ Φαρισαίων) λέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖον ἐπιζητεῖ

1 Per lrsquouso di τότε in Mt rimandiamo a BLACK Sentence 218-53 2 Cf LUZ Matteo II 346 e GNILKA Matteo I 6733 Lrsquoevangelista fa risaltare lrsquoopposizione tra i protagonisti sottolineando la condotta di questi stranieri esottintendendo un agire inverso da parte di laquoquesta generazioneraquo

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καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

40ὥσπερ γὰρ ἦν (ἐγένετο) Ἰωνᾶς οὕτως ἔσται (καὶ) ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡμέρας

καὶ τρεῖς νύκτας ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡμέρας καὶ

τρεῖς νύκτας

41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

La critica textus non comporta questioni rilevanti Quanto alla traduzione acco-gliamo quella della CEI con qualche correzione Il verbo evpizhtei egrave tradotto con laquopre-tenderaquo Il senso egrave troppo forte tanto piugrave che in 632 lrsquoidentico verbo greco viene resodalla stessa CEI con laquoandare in cercaraquo Vi egrave una lieve differenza tra evpizhtew laquodeside-rareraquo (632 1239 164) e zhtew laquocercareraquo che si trova invece in 633 Preferiamotradurre con laquoricercareraquo4 Nei vv 41-42 traduciamo meta thj geneaj tauthj con laquoin-sieme a questa generazioneraquo la preposizione meta con genitivo non indica tanto lrsquooppo-sizione laquocontroraquo (CEI) ma piuttosto il complemento di compagnia5 Il testo greco nonparla del laquogiornoraquo del giudizio ma soltanto del giudizio ἐν τῇ κρίσει Ci discostiamodalla traduzione CEI su un ultimo punto la traduzione di πλεῖον con laquounoraquo preferiamomantenere il neutro laquoqualcosaraquo per non limitare il paragone alle persone come vedremonel terzo capitolo

II Contesto prossimo Mt 11-12

Cominciamo con il contesto drsquoinsieme dei due cc 11 e 12 per poi soffermarci sul-la citazione di Is in Mt 1218-21

4 Cosigrave come traduce il Romizi laquoἐπι-ζητέω [da ἐπι-inoltre e ζητέω cerco desidero chiedo] faccio unrsquoul-teriore ricerca ricerco desidero chiedo investigoraquo Renato ROMIZI Vocabolario greco italiano etimolo-gico e ragionato 3 ed Bologna Zanichelli 2007 1520 p (ed or 2001) Non dunque un pretendere neacuteun semplice cercare ma un ricercare che coinvolge la persona 5 Cf la Vulgata che traduce laquocum generatione istaraquo

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A Il contesto drsquoinsieme

I cc 11 e 12 sono due capitoli narrativi posti tra il discorso missionario e quelloparabolico Contengono perograve molte parole di Gesugrave Luz sottolinea come i discorsi pre-senti nella trama narrativa portino avanti la narrazione6 Nei cc 11-12 egrave in questione loscontro di Gesugrave con Israele riguardo alla sua identitagrave e al suo agire

Non crsquoegrave unanimitagrave nello stabilire la struttura di questi capitoli Alcuni studiosi ve-dono una cesura tra il c 11 e il c 12 altri li leggono insieme come unrsquounitagrave narrativa tradue discorsi Crsquoegrave perograve un consenso per dire che segnano una svolta nella narrazione delPrimo vangelo Prendiamo ora in esame alcune proposte

Mello nel suo commento marca una cesura tra i 2 cc basandosi sullrsquouso che Mtfa di Mc Anche se li separa non manca di rilevare temi comuni il laquogiudizioraquo (κρίσις112224 121820364142) e laquoquesta generazioneraquo (τὴν γενεὰν ταύτην 11161239414245)7

Luz vede nel c 11 sia una conclusione della prima parte del vangelo che una tran-sizione guarda indietro con laquole opere di Cristoraquo in 115 e laquoquesta generazioneraquo in1116 e guarda in avanti con lrsquoincrementarsi della polemica e il discernimento tra lrsquoosti-litagrave e il rifiuto da una parte e la comunitagrave dei discepoli dallrsquoaltra Lo studioso nota lapresenza di parole-chiave (γενεὰ αὔτη - questa generazione κρίσις - giudizio e υἳος τουάνθρώπου - figlio dellrsquouomo) e una struttura parallela miracoli discorso di avvertimen-to giudizio annuncio di salvezza8

Radermakers vede una svolta nello svolgersi del vangelo matteano con il c 119 Egraveil momento della decisione o lrsquoincredulitagrave e il rifiuto o lrsquoaccoglienza dellrsquoinvito ad en-trare nel seguito di Gesugrave Lo studioso ravvisa tra i due cc un parallelismo di composi-zione e alcuni termini identici Ogni c egrave introdotto da una domanda e la parola laquodisce-poliraquo fa da inclusione (111 1129 e 121 1249) Allrsquointerno troviamo il tema del di-scernimento e del giudizio

6 Cf LUZ Matteo II 55-6 Nelle parti narrative i destinatari sono le cittagrave gli scribi e i farisei i sommi sa-cerdoti e gli anziani Questa diversitagrave permette allrsquoevangelista di portare avanti la rivelazione della mes-sianicitagrave di Gesugrave di fronte ad ogni componente del popolo Invece i grandi discorsi sono rivolti ai discepo-li e il primo anche alle folle e riguardano proprio lrsquoinsegnamento di Gesugrave ai suoi discepoli 7 Cf MELLO Evangelo 28215 Infatti a partire dal c 12 Mt segue il piano narrativo di Mc senza organiz-zarlo a modo proprio invece nel c 11 troviamo elementi indipendenti da Mc 8 Cf LUZ Matteo II 129 Il c 11 mostra come Giovanni e le opere di Gesugrave saranno testimoni accusatori diquesta generazione se essa non si converte I cc 12-16 fanno vedere come il popolo risponde a questoannuncio 9 Cf RADERMAKERS Matteo 195-7 I primi 10 c rappresentano il diffondersi della fama di Gesugrave nonesente di minaccia e di conflitto ma in cui Gesugrave appare vittorioso Il c 11 si apre con le laquoopere di Cri-storaquo e lrsquoidentitagrave di Gesugrave egrave messa in discussione

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Alcuni cercano un tema unitario sviluppato poi in diverse forme10 Riprendiamo lastruttura proposta da Di Paolo unitamente a quella riportata da Davies - Allison

Davies - Allison11 leggono i due capitoli insieme e li dividono in 3 triadi 2 contro-versie seguite dallrsquoopportunitagrave di integrare la famiglia di Dio Riportiamo nella tabellaseguente questa struttura che evidenzia la dialettica tra incredulitagrave e rifiuto da una partee invito ed accoglienza dallrsquoaltra

1 2 3

incredulitagraverifiuto 112-19 (Giovanni e Gesugrave) 121-8 shabbat (le spighe strappate)

1222-37 (Gesugrave e Beelzebul)

incredulitagraverifiuto 1120-4 (guai alle cittagrave) 129-14 shabbat (guarigione)

1238-45 (segno di Giona e spirito impuro)

invitoaccoglienza 1125-30

(lode al Padre vangelo ri-velato ai semplici)

1215-21

(Servo-figlio del Signore scelto da Dio)

1246-50

(veri parenti di Gesugrave compimento della volontagravedel Padre)

Anche in questa struttura troviamo le due linee di rifiuto e di accoglienza dellapersona dellrsquoagire e del messaggio di Gesugrave Al centro vi egrave la citazione di Is 421-4 Lonota anche Di Paolo nella sua analisi retorica Egli non cerca una struttura tematica mavuole mostrare lrsquounitagrave dei cc a partire dalle corrispondenze formali Li divide in tre se-zioni la prima (111-1214) da cui emerge la figura di Gesugrave che opera la salvezza e offrese stesso Opposta a lui compare laquoquesta generazioneraquo che lo rifiuta La seconda

10 Cf DI PAOLO Servo 8-10 LrsquoA espone lo status quaestionis Fausti parla di crisi Sabourin di crescenteopposizione da parte di capi giudei Fabris ravvisa come tema portante la presa di posizione attorno allapersona e allrsquoattivitagrave di Gesugrave Poppi il vangelo incompreso ed ostacolato Chow delinea come temi princi-pali la cristologia il dubbio delle folle e il rigetto di Gesugrave come messia da parte dei capi giudei il disce-polatoE Lybaeligk osserva lrsquounitagrave dei cc 11-13 e sottolinea il tema dellrsquoindurimento e di conseguenza il giu-dizio tra quelli che non capiscono e non vedono e quelli che capiscono e vedono Pone in rilievo altresigravedue temi cristologici dellrsquoὁ ἐρχοmicroενος riguardo alle profezie e lrsquoessere microεῖζονπλεῖον di Gesugrave riguardo altempio e alle figure bibliche di Giona e SalomoneE LrsquoA nota la difficoltagrave di dare una struttura a questi ccdovuta alla molteplicitagrave delle pericope in sequenza narrativa o discorsiva da cui non si puograve trarre unrsquoim-mediata comprensione teologica unitaria Riporta anche la posizione di Verseput (10-1) sulla quale ci sof-fermiamo Per Verseput il tema centrale egrave quello del fallimento di Israele e della sua incredulitagrave ostinataQuesta posizione non sembra rispettare il testo il quale sia nei gruppi presenti (discepoli folle farisei escribi) che nelle loro reazioni (dubbio riconoscimento controversia accoglienza) egrave molto piugrave complessoe variegato e non considera Israele come un blocco monolitico Una tale visione apre ad unrsquointerpreta-zione antigiudaica che non condividiamo Sulla stessa linea egrave anche Marguerat che sottolinea il giudiziodefinitivo di Israele per il suo rifiuto di Gesugrave nel suo studio Le jugement dans lrsquoEacutevangile de Matthieu(391 e passim) e lo spiega con la situazione ecclesiale di Mt e la necessitagrave di affermare la propria identitagravecontro il giudaismo ufficiale Se questo aspetto egrave presente nel Primo vangelo riteniamo perograve indispensa-bile mantenere la diversitagrave degli interlocutori di Gesugrave e delle loro relazioni che lrsquoevangelista ci presenta 11 Cf DAVIES - ALLISON Matthew II 234

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sequenza (1215-21) corrisponde alla citazione del profeta Isaia Lrsquoultima (1222-50)comprende cinque passi la valutazione dellrsquoopera di Gesugrave come opera di Dio o del de-monio il parlare vano lrsquoaccoglienza o meno di Gesugrave e della sua parola Al centro la ci-tazione di Is egrave dunque laquola chiave interpretativa dellrsquoinsieme Gesugrave egrave il Servo di Dio cheannuncia e compie il diritto a beneficio di tutti Egli opera come figlio dellrsquouomo e Fi-glio di Dio mentre chi vede le sue opere e sente le sue parole non puograve esimersi dal rico-noscere o negare la presenza di Dio in Gesugraveraquo12

Sappiamo di non essere stati esaustivi nel presentare le ipotesi di struttura maquesta pennellata ci permette di mostrare che pur partendo da diversi punti di vista(strutturale tematico o retorico) possiamo individuare nella progressione della tramanarrativa del Primo vangelo la centralitagrave della persona di Gesugrave del suo manifestarsi edellrsquoaccoglienza da parte dei suoi interlocutori Pur accogliendo la centralitagrave della cita-zione di Is in 1218-25 proposta da Di Paolo e Miler manteniamo la struttura tripartita diDavies - Allison che risponde meglio allrsquointerpretazione che faremo della nostra peri-cope La triade 1125-30 1218-21 1246-50 manifesta lo scopo della missione di GesugraveFiglio-servo al di lagrave di ogni rifiuto e incredulitagrave crsquoegrave lrsquoinvito per i piccoli e gli affrantiad entrare in relazione drsquointimitagrave con il Padre che rivela loro il Figlio e lrsquoessere discepo-lo-fratello compiendo la volontagrave del Padre

Prima dunque di passare al confronto con i passi paralleli nei sinottici ci soffer-miamo sulla citazione di Is in Mt 1218-21

B La centralitagrave di Mt 1218-21

La presenza della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 la piugrave lunga del vangeloha sempre interrogato gli studiosi13 Luz scrive

Egrave la citazione piugrave lunga che Matteo abbia ripreso ed egrave allo stesso tempo quella che presentameno collegamenti terminologici e di contenuto con il contesto [] Per quel che riguarda ilcontenuto le alternative possibili sembrano due o la citazione egrave connessa con il contesto in unsolo punto lrsquoordine di mantenere il silenzio (vv 1619) oppure si tratta di una codificazione cheva oltre il contesto immediato e si riferisce ma mai esplicitamente allrsquointera storia di Gesugrave alcentro della quale egrave stata inserita14

Con Luz e seguendo Miler e Beaton pensiamo che essa sia come il riassunto dellaprima parte del vangelo e annunci temi sviluppati in seguito ha insieme una funzioneanalettica e prolettica Infatti fa parte delle citazioni di compimento che servono al let-tore per capire chi sia Gesugrave Sono introdotte in risposta ad un agire o ad un insegnamen-to Annunciano ciograve che Gesugrave compiragrave poi nella sua vita laquoMt ha scelto di commentare

12 DI PAOLO Servo 15 Rimandiamo anche al lavoro di Miler il c 5 egrave consacrato allo studio della cita-zione di Is 421-4 in Mt 1216-21 e mostra il suo ruolo non solo nei cc 11-12 ma nellrsquoinsieme del Primovangelo ha una funzione di analessi e prolessi (MILER Citations 162) 13 Per lo studio rimandiamo a BEATON Isaiahrsquos in particolare il c 5 Cf anche MILER Citations c 5 Il no-stro scopo egrave di dare una chiave di lettura della nostra pericope a partire dalla citazione in Mt 1218-21 14 LUZ Matteo II 310

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esplicitamente il racconto della vita di Gesugrave mettendolo in relazione con la parola profe-tica [] e di comunicare al lettore delle informazioni indipendentemente da ciograve che gliattori del racconto possono sapere o scoprireraquo15 Tentiamo di mettere a fuoco questielementi

Παῖς (v 18) egrave generalmente tradotto con laquoservoraquo ma il termine greco puograve anchesignificare laquofiglioraquo Questa egrave stata la scelta di Girolamo che ha cambiato il servus (Is421) in puer (Mt 1218) La figura che Mt ci dona egrave dunque quella del laquoFiglio-servoraquoscelto da Dio sul quale dal battesimo riposa lo Spirito16 Subito dopo nella controver-sia con i farisei su Beelzebul Gesugrave affermeragrave di scacciare i demoni laquoper mezzo delloSpirito di Dioraquo annunciando la presenza del regno di Dio (Mt 1228) Alla fine del v 18e nel v 21 si parla delle nazioni a cui saragrave annunciato la giustizia o il diritto e che spere-ranno nel nome del Figlio-servo Nel Primo vangelo Gesugrave limita il suo annuncio allepecore perdute della casa drsquoIsraele Soltanto dopo la resurrezione invieragrave i suoi discepolia portare questa giustizia cioegrave il suo insegnamento a tutte le nazioni (Mt 2819) Ilnome egrave laquoGesugrave [colui che] salveragrave il suo popolo dai suoi peccatiraquo (Mt 120) e anchelaquoEmanuele Dio-con-noiraquo (Mt 123) che rimarragrave con i suoi presente in tutte le nazionifino alla fine del mondo (Mt 2820) presenza di salvezza sia per il popolo eletto sia perle genti (come vedremo meglio nel terzo capitolo) Questa presenza attuale si ritrova nelsegno di Giona quando Gesugrave afferma che ὧδε qui ed ora crsquoegrave piugrave di Giona e di Salo-mone Infine la citazione descrive il modo di agire del Figlio-servo con pazienza emisericordia17

Per quanto riguarda il rapporto tra questa citazione e la nostra pericope quando ifarisei prendono la decisione di fare morire Gesugrave lrsquoevangelista fa conoscere al lettorelrsquoidentitagrave e lrsquoagire del Figlio-servo che saranno poi ripresi dagli attori del raccontonellrsquoannuncio del segno di Giona18 Possiamo cogliere un altro legame tra Gesugrave rappre-sentato nella citazione di Is 42 e Giona sono laquoservi del Signoreraquo Infatti nei LXX Giona

15 MILER Citations 281 (traduzione nostra)16 Luz nota che παῖς significa generalmente laquofiglioraquo piugrave raramente laquoservoraquo questo egrave vero anche per ilPrimo vangelo LUZ Matteo II 313 Nellrsquoepisodio del battesimo Mt ha citato Is 421 ma con υἱός cosigravecome nel racconto della trasfigurazione La figliolanza di Gesugrave egrave pure presente nel ringraziamento alPadre in 1125-30 e nella descrizione della famiglia in rapporto alla volontagrave del Padre in 1246-50 di nuo-vo nella confessione di fede di Pietro in 1616 e poi nella passione Lrsquouso di παῖς a questo punto del van-gelo ci permette di capire che il figlio eserciteragrave la sua figliolanza servendo compiendo la volontagrave delPadre cioegrave ogni giustizia (Mt 315)17 Mt ci avverte che non ci saranno segni straordinari della presenza e dellrsquoagire del Figlio-servo Il suoagire che lasceragrave liberi di credere o meno faragrave sempre sorgere la stessa domandalaquosei tu o dobbiamoaspettare un altroraquo (Mt 112) Ma egrave anche misericordia che lascia sempre una possibilitagrave anche quandotutto sembra finito e che il rifiuto sembra consumato E ciograve fino al trionfo della giustizia quella che scorrelungo il vangelo di Mt come la volontagrave del Padre il suo disegno sullrsquouomo rivelato nella Torah di cuiGesugrave egrave il vero interprete giustizia compiuta nella morte e risurrezione del Figlio-servo e pienamente rea-lizzata nel compimento dellrsquoannuncio a tutte le nazioni 18 MILER Citations 316 mette in luce questo ordine una citazione per il lettore seguita da un annuncio daparte di Gesugrave Anche se lrsquoA lo analizza per una macro struttura lo ritroviamo nel c 12 Is 421-4 egrave la ci-tazione per il lettore e descrive la persona e lrsquoagire del Figlio-servo Il segno di Giona egrave lrsquoannuncio daparte di Gesugrave di ciograve che gli accadragrave Gesugrave egrave messo sotto accusa obbligato a rivelare la sua identitagrave inmodo esplicito ma risponde con lo stare tre giorni nel cuore della terra come Giona nel ventre del pesce

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si presenta non come ebreo (come nel TM) ma come laquoservo del Signoreraquo (Gn 19) Ri-guardo ai niniviti e alla regina del Sud possiamo scorgere in loro quelle nazioni allequali egrave giagrave stato annunciato il diritto e che lo hanno accolto con la conversione e la lodeal Dio drsquoIsraele Il giudizio saragrave esercitato da quelli che hanno accolto la persona e ilmessaggio di Gesugrave piugrave grande di Giona e di Salomone e cosigrave sono entrati a fare partedella sua famiglia

Ci egrave sembrato importante notare questo influsso della citazione sul seguito del ca-pitolo cosigrave come la struttura triadica dei due cc che termina sempre con una nota posi-tiva Questo egrave il contesto nel quale leggeremo la nostra pericope Prima perograve dobbiamoanalizzare il suo rapporto con i passi paralleli nei sinottici

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32

Iniziamo il nostro studio con il doppione del segno di Giona in Mt

A Il doppione del segno di Giona

La presenza di doppioni in Mt egrave frequente Secondo Luz sono unlaquoespediente di-dattico imprimono nei lettori una scena facendola divenire tipica e approfondisconoquanto giagrave dettoraquo19 Dobbiamo dunque essere attenti alle differenze per coglierne il si-gnificato In Mt 161-4 il contesto egrave diverso dal c 12 ma egrave lo stesso di Mc 811-13 Pri-ma abbiamo la moltiplicazione dei pani e molteplici guarigioni e dopo la discussione diGesugrave con i suoi discepoli nella barca Ad accompagnare i farisei sono i sadducei e nonpiugrave gli scribi Lrsquounione di questi due gruppi antagonisti sembra piuttosto improbabile20Gesugrave sembra essere solo di fronte a loro Chiedono un segno che deve venire dal cielo elrsquoevangelista specifica che egrave una prova La risposta di Gesugrave assomiglia a quella fatta inMc laquonon saragrave dato alcun segnoraquo ma rimanda anche a 1238-40 laquogenerazione malva-giaraquo e laquosegno di Gionaraquo Non dagrave perograve alcuna spiegazione e se ne va Da una parte pos-siamo pensare che Mt sottintenda la chiarificazione data nel c 12 Ma possiamo anchecapire che Gesugrave tagli corto percheacute sta in presenza dei sadducei e non puograve dare un segnoche rimandi alla risurrezione in quanto (come vedremo nel prossimo capitolo) Giona egraveuna figura di risurrezione per la tradizione ebraica Lrsquoassociazione farisei e sadducei tor-na due volte nel c 16 parlando del loro insegnamento In questo senso il segno di Gionanel c 16 potrebbe essere interpretato come lrsquoinsegnamento e la predicazione di Gesugrave alsuo popolo

19 LUZ Matteo I 4720 Possiamo pensare che Mt metta insieme i gruppi giudaici senza coglierne la differenza ma questa ipote-si risulta di poco peso visto che il vangelo di Mt srsquoindirizza probabilmente ad una comunitagrave giudeo-cri-stiana o per lo meno mista Unrsquoaltra interpretazione vede lrsquounione di due fazioni contro un altro gruppotroppo scomodo raccolto attorno a Gesugrave Cf SALDARINI Farisei 167

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La differenza di contesto ripreso da Mc lrsquoinsistenza sullrsquoinsegnamento dei capidei giudei la presenza di interlocutori diversi (tra cui alcuni appartenenti ad un gruppoche non crede alla risurrezione) permettono di leggere il doppione non come una sem-plice ripetizione ma come un tassello nel mosaico narrativo di Mt lrsquoaltro versante delsegno di Giona la predicazione scelto anche da Lc

B Il segno (di Giona) nei sinottici

La richiesta di un segno egrave presente in tutti e quattro i vangeli21 Non entreremo neidettagli di ogni brano ma vogliamo porre a confronto i testi di Mt con quelli di Mc eLc22 Ci basiamo in particolare sullrsquoarticolo di Giuseppe De Virgilio23

Egrave noto che in Mc 811-13 troviamo la richiesta di un segno dal cielo ma nella ri-sposta di Gesugrave manca ogni riferimento a Giona Lrsquoepisodio si situa in una transizionedel vangelo di Mc dove Gesugrave inizia ad annunciare la sua passione Notiamo qualche pe-culiaritagrave del testo marciano Gesugrave sembra essere solo con i farisei non ci sono altri in-terlocutori La richiesta di un segno egrave una prova una tentazione per Gesugrave che reagiscecon quel sospiro profondo di dolore di fronte allrsquoincredulitagrave La sua risposta precedutada laquoamen vi dicoraquo egrave solenne ed egrave un rifiuto netto di acconsentire Esprime il giudizio suquesta generazione La discussione si conclude con un disimpegno nei confronti dei fa-risei24 laquoNellrsquoeconomia della presentazione cristologica di Marco la negazione del se-gno appare coerente con la struttura progressiva e rivelativa del vangelo che chiama al-la fede mediante la rivelazione della persona di Cristo (cf Mc 827-30) e al discepolatomediante la sequela della croce (cf Mc 831-38)raquo25

Anche tra Mt e Lc la prima differenza da segnalare egrave il contesto Come abbiamovisto il modello teologico che sottostagrave alla figura e alla missione di Gesugrave egrave il servo diYHWH (Mt 1218-21)26 Egrave sulla stregua di questo confronto che srsquoinserisce la richiestadel segno Il contesto lucano invece riporta una serie di logia riguardanti lrsquoinsegnamentodi Gesugrave mentre egrave in cammino e rivolge la sua predicazione alle folle La beatitudine

21 Anche nel Quarto vangelo egrave presente la richiesta di un segno in Gv 218 63022 Riguardo al rapporto tra i sinottici Avril e Luz pensano che Mc abbia soppresso la menzione di Gionavenutagli da una tradizione anteriore per rispetto per la sua comunitagrave pagano-cristiana mentre Mt e Lclrsquohanno mantenuta giocando sul fatto di un segno che egrave un contro-segno Luz propone lrsquoipotesi di un dettounitario lucano comprendendo la risposta di Gesugrave e il commento interpretativo su Ninive e la regina delSud che prima era indipendente Questo corrisponde al segno come predicazione scelto da Lc Cf AVRILJonas 13-4 e LUZ Matteo I 346-823 DE VIRGILIO Giona 33-3824 Cf FRANCE Mark 312-325 DE VIRGILIO Giona 3426 Mt 11 presenta la persona di Gesugrave come il messia che compie le attese drsquoIsraele Mt 12 invece registra idiversi conflitti tra Gesugrave e lrsquoautoritagrave costituita e mette in luce la sua funzione di giudice Il ritorno dellospirito impuro e la vera famiglia di Gesugrave che seguono sono come due esemplificazioni della presa di posi-zione nei suoi confronti e quindi nellrsquoaccettazione o meno del suo destino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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CAPITOLO PRIMO

LA PERICOPE NEL SUO CONTESTO

Nella prima parte del nostro studio guarderemo lrsquounitagrave della pericope e il suo si-tuarsi nel vangelo prima nel suo contesto prossimo (Mt 11-12) e poi in quello remoto(tramite il doppione in Mt 161-4 e nei sinottici)

I Delimitazione e struttura della pericope

Lrsquoinizio della pericope non pone difficoltagrave Al v 38 dopo una lunga risposta diGesugrave ai farisei questi si fanno di nuovo avanti accompagnati dagli scribi Cambianodunque gli interlocutori Il v comincia con un avverbio di tempo caro a Mt tότε in-sieme ad una risposta-domanda dei farisei e degli scribi che introduce unrsquointerruzionenel discorso e la risposta di Gesugrave (2x avpokrinomai)1 Per la fine della pericope abbiamodue possibilitagrave il v 42 per lrsquounitagrave data dalla figura di Giona e percheacute la pericope egrave cosigravecompresa tra due discorsi sullo spirito oppure il v 45 percheacute il discorso di Gesugrave pro-segue senza soluzione di continuitagrave dopo il v 42 anche se il tema cambia parlando dellospirito impuro Lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo (v 45) fa da inclusione con lrsquoiniziodella risposta di Gesugrave (v 39) Scegliamo di concludere con il v 42 concentrandoci sullafigura di Giona scelta dovuta anche alla necessitagrave pragmatica di dover circoscrivere ilnostro studio in uno spazio limitato

Possiamo suddividere la pericope in due parti2 La prima (vv 38-40) egrave centrata sullessema σηmicroεῖον (segno 4x) chiesto dai farisei e dagli scribi e spiegato da Gesugrave tramiteil paragone con Giona Lrsquoespressione laquogenerazione malvagia e adulteraraquo introduce il te-ma del giudizio La seconda (vv 41-42) egrave costruita con un parallelismo di quattro ele-menti Il tema centrale egrave il giudizio escatologico (krisij) di laquoquesta generazioneraquo daparte di stranieri (niniviti e regina del Sud)3 Infine ogni membro del parallelismo siconclude con una parola di rivelazione sulla persona di Gesugrave Questi detti vengono dallafonte Q ma in modo indipendenti del logion sul segno Sia Mt che Lc li hanno raggrup-pati formando cosigrave unrsquounitagrave attorno alla figura di Giona per Mt attorno alla predica-zione in Lc (come potremo vedere in seguito)

Evidenziamo questa struttura

38 Τότε ἀπεκρίθησαν (αὐτῷ) τινες τῶν γραμματέων (καὶ Φαρισαίων) λέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖον ἐπιζητεῖ

1 Per lrsquouso di τότε in Mt rimandiamo a BLACK Sentence 218-53 2 Cf LUZ Matteo II 346 e GNILKA Matteo I 6733 Lrsquoevangelista fa risaltare lrsquoopposizione tra i protagonisti sottolineando la condotta di questi stranieri esottintendendo un agire inverso da parte di laquoquesta generazioneraquo

5

καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

40ὥσπερ γὰρ ἦν (ἐγένετο) Ἰωνᾶς οὕτως ἔσται (καὶ) ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡμέρας

καὶ τρεῖς νύκτας ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡμέρας καὶ

τρεῖς νύκτας

41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

La critica textus non comporta questioni rilevanti Quanto alla traduzione acco-gliamo quella della CEI con qualche correzione Il verbo evpizhtei egrave tradotto con laquopre-tenderaquo Il senso egrave troppo forte tanto piugrave che in 632 lrsquoidentico verbo greco viene resodalla stessa CEI con laquoandare in cercaraquo Vi egrave una lieve differenza tra evpizhtew laquodeside-rareraquo (632 1239 164) e zhtew laquocercareraquo che si trova invece in 633 Preferiamotradurre con laquoricercareraquo4 Nei vv 41-42 traduciamo meta thj geneaj tauthj con laquoin-sieme a questa generazioneraquo la preposizione meta con genitivo non indica tanto lrsquooppo-sizione laquocontroraquo (CEI) ma piuttosto il complemento di compagnia5 Il testo greco nonparla del laquogiornoraquo del giudizio ma soltanto del giudizio ἐν τῇ κρίσει Ci discostiamodalla traduzione CEI su un ultimo punto la traduzione di πλεῖον con laquounoraquo preferiamomantenere il neutro laquoqualcosaraquo per non limitare il paragone alle persone come vedremonel terzo capitolo

II Contesto prossimo Mt 11-12

Cominciamo con il contesto drsquoinsieme dei due cc 11 e 12 per poi soffermarci sul-la citazione di Is in Mt 1218-21

4 Cosigrave come traduce il Romizi laquoἐπι-ζητέω [da ἐπι-inoltre e ζητέω cerco desidero chiedo] faccio unrsquoul-teriore ricerca ricerco desidero chiedo investigoraquo Renato ROMIZI Vocabolario greco italiano etimolo-gico e ragionato 3 ed Bologna Zanichelli 2007 1520 p (ed or 2001) Non dunque un pretendere neacuteun semplice cercare ma un ricercare che coinvolge la persona 5 Cf la Vulgata che traduce laquocum generatione istaraquo

6

A Il contesto drsquoinsieme

I cc 11 e 12 sono due capitoli narrativi posti tra il discorso missionario e quelloparabolico Contengono perograve molte parole di Gesugrave Luz sottolinea come i discorsi pre-senti nella trama narrativa portino avanti la narrazione6 Nei cc 11-12 egrave in questione loscontro di Gesugrave con Israele riguardo alla sua identitagrave e al suo agire

Non crsquoegrave unanimitagrave nello stabilire la struttura di questi capitoli Alcuni studiosi ve-dono una cesura tra il c 11 e il c 12 altri li leggono insieme come unrsquounitagrave narrativa tradue discorsi Crsquoegrave perograve un consenso per dire che segnano una svolta nella narrazione delPrimo vangelo Prendiamo ora in esame alcune proposte

Mello nel suo commento marca una cesura tra i 2 cc basandosi sullrsquouso che Mtfa di Mc Anche se li separa non manca di rilevare temi comuni il laquogiudizioraquo (κρίσις112224 121820364142) e laquoquesta generazioneraquo (τὴν γενεὰν ταύτην 11161239414245)7

Luz vede nel c 11 sia una conclusione della prima parte del vangelo che una tran-sizione guarda indietro con laquole opere di Cristoraquo in 115 e laquoquesta generazioneraquo in1116 e guarda in avanti con lrsquoincrementarsi della polemica e il discernimento tra lrsquoosti-litagrave e il rifiuto da una parte e la comunitagrave dei discepoli dallrsquoaltra Lo studioso nota lapresenza di parole-chiave (γενεὰ αὔτη - questa generazione κρίσις - giudizio e υἳος τουάνθρώπου - figlio dellrsquouomo) e una struttura parallela miracoli discorso di avvertimen-to giudizio annuncio di salvezza8

Radermakers vede una svolta nello svolgersi del vangelo matteano con il c 119 Egraveil momento della decisione o lrsquoincredulitagrave e il rifiuto o lrsquoaccoglienza dellrsquoinvito ad en-trare nel seguito di Gesugrave Lo studioso ravvisa tra i due cc un parallelismo di composi-zione e alcuni termini identici Ogni c egrave introdotto da una domanda e la parola laquodisce-poliraquo fa da inclusione (111 1129 e 121 1249) Allrsquointerno troviamo il tema del di-scernimento e del giudizio

6 Cf LUZ Matteo II 55-6 Nelle parti narrative i destinatari sono le cittagrave gli scribi e i farisei i sommi sa-cerdoti e gli anziani Questa diversitagrave permette allrsquoevangelista di portare avanti la rivelazione della mes-sianicitagrave di Gesugrave di fronte ad ogni componente del popolo Invece i grandi discorsi sono rivolti ai discepo-li e il primo anche alle folle e riguardano proprio lrsquoinsegnamento di Gesugrave ai suoi discepoli 7 Cf MELLO Evangelo 28215 Infatti a partire dal c 12 Mt segue il piano narrativo di Mc senza organiz-zarlo a modo proprio invece nel c 11 troviamo elementi indipendenti da Mc 8 Cf LUZ Matteo II 129 Il c 11 mostra come Giovanni e le opere di Gesugrave saranno testimoni accusatori diquesta generazione se essa non si converte I cc 12-16 fanno vedere come il popolo risponde a questoannuncio 9 Cf RADERMAKERS Matteo 195-7 I primi 10 c rappresentano il diffondersi della fama di Gesugrave nonesente di minaccia e di conflitto ma in cui Gesugrave appare vittorioso Il c 11 si apre con le laquoopere di Cri-storaquo e lrsquoidentitagrave di Gesugrave egrave messa in discussione

7

Alcuni cercano un tema unitario sviluppato poi in diverse forme10 Riprendiamo lastruttura proposta da Di Paolo unitamente a quella riportata da Davies - Allison

Davies - Allison11 leggono i due capitoli insieme e li dividono in 3 triadi 2 contro-versie seguite dallrsquoopportunitagrave di integrare la famiglia di Dio Riportiamo nella tabellaseguente questa struttura che evidenzia la dialettica tra incredulitagrave e rifiuto da una partee invito ed accoglienza dallrsquoaltra

1 2 3

incredulitagraverifiuto 112-19 (Giovanni e Gesugrave) 121-8 shabbat (le spighe strappate)

1222-37 (Gesugrave e Beelzebul)

incredulitagraverifiuto 1120-4 (guai alle cittagrave) 129-14 shabbat (guarigione)

1238-45 (segno di Giona e spirito impuro)

invitoaccoglienza 1125-30

(lode al Padre vangelo ri-velato ai semplici)

1215-21

(Servo-figlio del Signore scelto da Dio)

1246-50

(veri parenti di Gesugrave compimento della volontagravedel Padre)

Anche in questa struttura troviamo le due linee di rifiuto e di accoglienza dellapersona dellrsquoagire e del messaggio di Gesugrave Al centro vi egrave la citazione di Is 421-4 Lonota anche Di Paolo nella sua analisi retorica Egli non cerca una struttura tematica mavuole mostrare lrsquounitagrave dei cc a partire dalle corrispondenze formali Li divide in tre se-zioni la prima (111-1214) da cui emerge la figura di Gesugrave che opera la salvezza e offrese stesso Opposta a lui compare laquoquesta generazioneraquo che lo rifiuta La seconda

10 Cf DI PAOLO Servo 8-10 LrsquoA espone lo status quaestionis Fausti parla di crisi Sabourin di crescenteopposizione da parte di capi giudei Fabris ravvisa come tema portante la presa di posizione attorno allapersona e allrsquoattivitagrave di Gesugrave Poppi il vangelo incompreso ed ostacolato Chow delinea come temi princi-pali la cristologia il dubbio delle folle e il rigetto di Gesugrave come messia da parte dei capi giudei il disce-polatoE Lybaeligk osserva lrsquounitagrave dei cc 11-13 e sottolinea il tema dellrsquoindurimento e di conseguenza il giu-dizio tra quelli che non capiscono e non vedono e quelli che capiscono e vedono Pone in rilievo altresigravedue temi cristologici dellrsquoὁ ἐρχοmicroενος riguardo alle profezie e lrsquoessere microεῖζονπλεῖον di Gesugrave riguardo altempio e alle figure bibliche di Giona e SalomoneE LrsquoA nota la difficoltagrave di dare una struttura a questi ccdovuta alla molteplicitagrave delle pericope in sequenza narrativa o discorsiva da cui non si puograve trarre unrsquoim-mediata comprensione teologica unitaria Riporta anche la posizione di Verseput (10-1) sulla quale ci sof-fermiamo Per Verseput il tema centrale egrave quello del fallimento di Israele e della sua incredulitagrave ostinataQuesta posizione non sembra rispettare il testo il quale sia nei gruppi presenti (discepoli folle farisei escribi) che nelle loro reazioni (dubbio riconoscimento controversia accoglienza) egrave molto piugrave complessoe variegato e non considera Israele come un blocco monolitico Una tale visione apre ad unrsquointerpreta-zione antigiudaica che non condividiamo Sulla stessa linea egrave anche Marguerat che sottolinea il giudiziodefinitivo di Israele per il suo rifiuto di Gesugrave nel suo studio Le jugement dans lrsquoEacutevangile de Matthieu(391 e passim) e lo spiega con la situazione ecclesiale di Mt e la necessitagrave di affermare la propria identitagravecontro il giudaismo ufficiale Se questo aspetto egrave presente nel Primo vangelo riteniamo perograve indispensa-bile mantenere la diversitagrave degli interlocutori di Gesugrave e delle loro relazioni che lrsquoevangelista ci presenta 11 Cf DAVIES - ALLISON Matthew II 234

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sequenza (1215-21) corrisponde alla citazione del profeta Isaia Lrsquoultima (1222-50)comprende cinque passi la valutazione dellrsquoopera di Gesugrave come opera di Dio o del de-monio il parlare vano lrsquoaccoglienza o meno di Gesugrave e della sua parola Al centro la ci-tazione di Is egrave dunque laquola chiave interpretativa dellrsquoinsieme Gesugrave egrave il Servo di Dio cheannuncia e compie il diritto a beneficio di tutti Egli opera come figlio dellrsquouomo e Fi-glio di Dio mentre chi vede le sue opere e sente le sue parole non puograve esimersi dal rico-noscere o negare la presenza di Dio in Gesugraveraquo12

Sappiamo di non essere stati esaustivi nel presentare le ipotesi di struttura maquesta pennellata ci permette di mostrare che pur partendo da diversi punti di vista(strutturale tematico o retorico) possiamo individuare nella progressione della tramanarrativa del Primo vangelo la centralitagrave della persona di Gesugrave del suo manifestarsi edellrsquoaccoglienza da parte dei suoi interlocutori Pur accogliendo la centralitagrave della cita-zione di Is in 1218-25 proposta da Di Paolo e Miler manteniamo la struttura tripartita diDavies - Allison che risponde meglio allrsquointerpretazione che faremo della nostra peri-cope La triade 1125-30 1218-21 1246-50 manifesta lo scopo della missione di GesugraveFiglio-servo al di lagrave di ogni rifiuto e incredulitagrave crsquoegrave lrsquoinvito per i piccoli e gli affrantiad entrare in relazione drsquointimitagrave con il Padre che rivela loro il Figlio e lrsquoessere discepo-lo-fratello compiendo la volontagrave del Padre

Prima dunque di passare al confronto con i passi paralleli nei sinottici ci soffer-miamo sulla citazione di Is in Mt 1218-21

B La centralitagrave di Mt 1218-21

La presenza della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 la piugrave lunga del vangeloha sempre interrogato gli studiosi13 Luz scrive

Egrave la citazione piugrave lunga che Matteo abbia ripreso ed egrave allo stesso tempo quella che presentameno collegamenti terminologici e di contenuto con il contesto [] Per quel che riguarda ilcontenuto le alternative possibili sembrano due o la citazione egrave connessa con il contesto in unsolo punto lrsquoordine di mantenere il silenzio (vv 1619) oppure si tratta di una codificazione cheva oltre il contesto immediato e si riferisce ma mai esplicitamente allrsquointera storia di Gesugrave alcentro della quale egrave stata inserita14

Con Luz e seguendo Miler e Beaton pensiamo che essa sia come il riassunto dellaprima parte del vangelo e annunci temi sviluppati in seguito ha insieme una funzioneanalettica e prolettica Infatti fa parte delle citazioni di compimento che servono al let-tore per capire chi sia Gesugrave Sono introdotte in risposta ad un agire o ad un insegnamen-to Annunciano ciograve che Gesugrave compiragrave poi nella sua vita laquoMt ha scelto di commentare

12 DI PAOLO Servo 15 Rimandiamo anche al lavoro di Miler il c 5 egrave consacrato allo studio della cita-zione di Is 421-4 in Mt 1216-21 e mostra il suo ruolo non solo nei cc 11-12 ma nellrsquoinsieme del Primovangelo ha una funzione di analessi e prolessi (MILER Citations 162) 13 Per lo studio rimandiamo a BEATON Isaiahrsquos in particolare il c 5 Cf anche MILER Citations c 5 Il no-stro scopo egrave di dare una chiave di lettura della nostra pericope a partire dalla citazione in Mt 1218-21 14 LUZ Matteo II 310

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esplicitamente il racconto della vita di Gesugrave mettendolo in relazione con la parola profe-tica [] e di comunicare al lettore delle informazioni indipendentemente da ciograve che gliattori del racconto possono sapere o scoprireraquo15 Tentiamo di mettere a fuoco questielementi

Παῖς (v 18) egrave generalmente tradotto con laquoservoraquo ma il termine greco puograve anchesignificare laquofiglioraquo Questa egrave stata la scelta di Girolamo che ha cambiato il servus (Is421) in puer (Mt 1218) La figura che Mt ci dona egrave dunque quella del laquoFiglio-servoraquoscelto da Dio sul quale dal battesimo riposa lo Spirito16 Subito dopo nella controver-sia con i farisei su Beelzebul Gesugrave affermeragrave di scacciare i demoni laquoper mezzo delloSpirito di Dioraquo annunciando la presenza del regno di Dio (Mt 1228) Alla fine del v 18e nel v 21 si parla delle nazioni a cui saragrave annunciato la giustizia o il diritto e che spere-ranno nel nome del Figlio-servo Nel Primo vangelo Gesugrave limita il suo annuncio allepecore perdute della casa drsquoIsraele Soltanto dopo la resurrezione invieragrave i suoi discepolia portare questa giustizia cioegrave il suo insegnamento a tutte le nazioni (Mt 2819) Ilnome egrave laquoGesugrave [colui che] salveragrave il suo popolo dai suoi peccatiraquo (Mt 120) e anchelaquoEmanuele Dio-con-noiraquo (Mt 123) che rimarragrave con i suoi presente in tutte le nazionifino alla fine del mondo (Mt 2820) presenza di salvezza sia per il popolo eletto sia perle genti (come vedremo meglio nel terzo capitolo) Questa presenza attuale si ritrova nelsegno di Giona quando Gesugrave afferma che ὧδε qui ed ora crsquoegrave piugrave di Giona e di Salo-mone Infine la citazione descrive il modo di agire del Figlio-servo con pazienza emisericordia17

Per quanto riguarda il rapporto tra questa citazione e la nostra pericope quando ifarisei prendono la decisione di fare morire Gesugrave lrsquoevangelista fa conoscere al lettorelrsquoidentitagrave e lrsquoagire del Figlio-servo che saranno poi ripresi dagli attori del raccontonellrsquoannuncio del segno di Giona18 Possiamo cogliere un altro legame tra Gesugrave rappre-sentato nella citazione di Is 42 e Giona sono laquoservi del Signoreraquo Infatti nei LXX Giona

15 MILER Citations 281 (traduzione nostra)16 Luz nota che παῖς significa generalmente laquofiglioraquo piugrave raramente laquoservoraquo questo egrave vero anche per ilPrimo vangelo LUZ Matteo II 313 Nellrsquoepisodio del battesimo Mt ha citato Is 421 ma con υἱός cosigravecome nel racconto della trasfigurazione La figliolanza di Gesugrave egrave pure presente nel ringraziamento alPadre in 1125-30 e nella descrizione della famiglia in rapporto alla volontagrave del Padre in 1246-50 di nuo-vo nella confessione di fede di Pietro in 1616 e poi nella passione Lrsquouso di παῖς a questo punto del van-gelo ci permette di capire che il figlio eserciteragrave la sua figliolanza servendo compiendo la volontagrave delPadre cioegrave ogni giustizia (Mt 315)17 Mt ci avverte che non ci saranno segni straordinari della presenza e dellrsquoagire del Figlio-servo Il suoagire che lasceragrave liberi di credere o meno faragrave sempre sorgere la stessa domandalaquosei tu o dobbiamoaspettare un altroraquo (Mt 112) Ma egrave anche misericordia che lascia sempre una possibilitagrave anche quandotutto sembra finito e che il rifiuto sembra consumato E ciograve fino al trionfo della giustizia quella che scorrelungo il vangelo di Mt come la volontagrave del Padre il suo disegno sullrsquouomo rivelato nella Torah di cuiGesugrave egrave il vero interprete giustizia compiuta nella morte e risurrezione del Figlio-servo e pienamente rea-lizzata nel compimento dellrsquoannuncio a tutte le nazioni 18 MILER Citations 316 mette in luce questo ordine una citazione per il lettore seguita da un annuncio daparte di Gesugrave Anche se lrsquoA lo analizza per una macro struttura lo ritroviamo nel c 12 Is 421-4 egrave la ci-tazione per il lettore e descrive la persona e lrsquoagire del Figlio-servo Il segno di Giona egrave lrsquoannuncio daparte di Gesugrave di ciograve che gli accadragrave Gesugrave egrave messo sotto accusa obbligato a rivelare la sua identitagrave inmodo esplicito ma risponde con lo stare tre giorni nel cuore della terra come Giona nel ventre del pesce

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si presenta non come ebreo (come nel TM) ma come laquoservo del Signoreraquo (Gn 19) Ri-guardo ai niniviti e alla regina del Sud possiamo scorgere in loro quelle nazioni allequali egrave giagrave stato annunciato il diritto e che lo hanno accolto con la conversione e la lodeal Dio drsquoIsraele Il giudizio saragrave esercitato da quelli che hanno accolto la persona e ilmessaggio di Gesugrave piugrave grande di Giona e di Salomone e cosigrave sono entrati a fare partedella sua famiglia

Ci egrave sembrato importante notare questo influsso della citazione sul seguito del ca-pitolo cosigrave come la struttura triadica dei due cc che termina sempre con una nota posi-tiva Questo egrave il contesto nel quale leggeremo la nostra pericope Prima perograve dobbiamoanalizzare il suo rapporto con i passi paralleli nei sinottici

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32

Iniziamo il nostro studio con il doppione del segno di Giona in Mt

A Il doppione del segno di Giona

La presenza di doppioni in Mt egrave frequente Secondo Luz sono unlaquoespediente di-dattico imprimono nei lettori una scena facendola divenire tipica e approfondisconoquanto giagrave dettoraquo19 Dobbiamo dunque essere attenti alle differenze per coglierne il si-gnificato In Mt 161-4 il contesto egrave diverso dal c 12 ma egrave lo stesso di Mc 811-13 Pri-ma abbiamo la moltiplicazione dei pani e molteplici guarigioni e dopo la discussione diGesugrave con i suoi discepoli nella barca Ad accompagnare i farisei sono i sadducei e nonpiugrave gli scribi Lrsquounione di questi due gruppi antagonisti sembra piuttosto improbabile20Gesugrave sembra essere solo di fronte a loro Chiedono un segno che deve venire dal cielo elrsquoevangelista specifica che egrave una prova La risposta di Gesugrave assomiglia a quella fatta inMc laquonon saragrave dato alcun segnoraquo ma rimanda anche a 1238-40 laquogenerazione malva-giaraquo e laquosegno di Gionaraquo Non dagrave perograve alcuna spiegazione e se ne va Da una parte pos-siamo pensare che Mt sottintenda la chiarificazione data nel c 12 Ma possiamo anchecapire che Gesugrave tagli corto percheacute sta in presenza dei sadducei e non puograve dare un segnoche rimandi alla risurrezione in quanto (come vedremo nel prossimo capitolo) Giona egraveuna figura di risurrezione per la tradizione ebraica Lrsquoassociazione farisei e sadducei tor-na due volte nel c 16 parlando del loro insegnamento In questo senso il segno di Gionanel c 16 potrebbe essere interpretato come lrsquoinsegnamento e la predicazione di Gesugrave alsuo popolo

19 LUZ Matteo I 4720 Possiamo pensare che Mt metta insieme i gruppi giudaici senza coglierne la differenza ma questa ipote-si risulta di poco peso visto che il vangelo di Mt srsquoindirizza probabilmente ad una comunitagrave giudeo-cri-stiana o per lo meno mista Unrsquoaltra interpretazione vede lrsquounione di due fazioni contro un altro gruppotroppo scomodo raccolto attorno a Gesugrave Cf SALDARINI Farisei 167

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La differenza di contesto ripreso da Mc lrsquoinsistenza sullrsquoinsegnamento dei capidei giudei la presenza di interlocutori diversi (tra cui alcuni appartenenti ad un gruppoche non crede alla risurrezione) permettono di leggere il doppione non come una sem-plice ripetizione ma come un tassello nel mosaico narrativo di Mt lrsquoaltro versante delsegno di Giona la predicazione scelto anche da Lc

B Il segno (di Giona) nei sinottici

La richiesta di un segno egrave presente in tutti e quattro i vangeli21 Non entreremo neidettagli di ogni brano ma vogliamo porre a confronto i testi di Mt con quelli di Mc eLc22 Ci basiamo in particolare sullrsquoarticolo di Giuseppe De Virgilio23

Egrave noto che in Mc 811-13 troviamo la richiesta di un segno dal cielo ma nella ri-sposta di Gesugrave manca ogni riferimento a Giona Lrsquoepisodio si situa in una transizionedel vangelo di Mc dove Gesugrave inizia ad annunciare la sua passione Notiamo qualche pe-culiaritagrave del testo marciano Gesugrave sembra essere solo con i farisei non ci sono altri in-terlocutori La richiesta di un segno egrave una prova una tentazione per Gesugrave che reagiscecon quel sospiro profondo di dolore di fronte allrsquoincredulitagrave La sua risposta precedutada laquoamen vi dicoraquo egrave solenne ed egrave un rifiuto netto di acconsentire Esprime il giudizio suquesta generazione La discussione si conclude con un disimpegno nei confronti dei fa-risei24 laquoNellrsquoeconomia della presentazione cristologica di Marco la negazione del se-gno appare coerente con la struttura progressiva e rivelativa del vangelo che chiama al-la fede mediante la rivelazione della persona di Cristo (cf Mc 827-30) e al discepolatomediante la sequela della croce (cf Mc 831-38)raquo25

Anche tra Mt e Lc la prima differenza da segnalare egrave il contesto Come abbiamovisto il modello teologico che sottostagrave alla figura e alla missione di Gesugrave egrave il servo diYHWH (Mt 1218-21)26 Egrave sulla stregua di questo confronto che srsquoinserisce la richiestadel segno Il contesto lucano invece riporta una serie di logia riguardanti lrsquoinsegnamentodi Gesugrave mentre egrave in cammino e rivolge la sua predicazione alle folle La beatitudine

21 Anche nel Quarto vangelo egrave presente la richiesta di un segno in Gv 218 63022 Riguardo al rapporto tra i sinottici Avril e Luz pensano che Mc abbia soppresso la menzione di Gionavenutagli da una tradizione anteriore per rispetto per la sua comunitagrave pagano-cristiana mentre Mt e Lclrsquohanno mantenuta giocando sul fatto di un segno che egrave un contro-segno Luz propone lrsquoipotesi di un dettounitario lucano comprendendo la risposta di Gesugrave e il commento interpretativo su Ninive e la regina delSud che prima era indipendente Questo corrisponde al segno come predicazione scelto da Lc Cf AVRILJonas 13-4 e LUZ Matteo I 346-823 DE VIRGILIO Giona 33-3824 Cf FRANCE Mark 312-325 DE VIRGILIO Giona 3426 Mt 11 presenta la persona di Gesugrave come il messia che compie le attese drsquoIsraele Mt 12 invece registra idiversi conflitti tra Gesugrave e lrsquoautoritagrave costituita e mette in luce la sua funzione di giudice Il ritorno dellospirito impuro e la vera famiglia di Gesugrave che seguono sono come due esemplificazioni della presa di posi-zione nei suoi confronti e quindi nellrsquoaccettazione o meno del suo destino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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44

καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

40ὥσπερ γὰρ ἦν (ἐγένετο) Ἰωνᾶς οὕτως ἔσται (καὶ) ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡμέρας

καὶ τρεῖς νύκτας ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡμέρας καὶ

τρεῖς νύκτας

41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

La critica textus non comporta questioni rilevanti Quanto alla traduzione acco-gliamo quella della CEI con qualche correzione Il verbo evpizhtei egrave tradotto con laquopre-tenderaquo Il senso egrave troppo forte tanto piugrave che in 632 lrsquoidentico verbo greco viene resodalla stessa CEI con laquoandare in cercaraquo Vi egrave una lieve differenza tra evpizhtew laquodeside-rareraquo (632 1239 164) e zhtew laquocercareraquo che si trova invece in 633 Preferiamotradurre con laquoricercareraquo4 Nei vv 41-42 traduciamo meta thj geneaj tauthj con laquoin-sieme a questa generazioneraquo la preposizione meta con genitivo non indica tanto lrsquooppo-sizione laquocontroraquo (CEI) ma piuttosto il complemento di compagnia5 Il testo greco nonparla del laquogiornoraquo del giudizio ma soltanto del giudizio ἐν τῇ κρίσει Ci discostiamodalla traduzione CEI su un ultimo punto la traduzione di πλεῖον con laquounoraquo preferiamomantenere il neutro laquoqualcosaraquo per non limitare il paragone alle persone come vedremonel terzo capitolo

II Contesto prossimo Mt 11-12

Cominciamo con il contesto drsquoinsieme dei due cc 11 e 12 per poi soffermarci sul-la citazione di Is in Mt 1218-21

4 Cosigrave come traduce il Romizi laquoἐπι-ζητέω [da ἐπι-inoltre e ζητέω cerco desidero chiedo] faccio unrsquoul-teriore ricerca ricerco desidero chiedo investigoraquo Renato ROMIZI Vocabolario greco italiano etimolo-gico e ragionato 3 ed Bologna Zanichelli 2007 1520 p (ed or 2001) Non dunque un pretendere neacuteun semplice cercare ma un ricercare che coinvolge la persona 5 Cf la Vulgata che traduce laquocum generatione istaraquo

6

A Il contesto drsquoinsieme

I cc 11 e 12 sono due capitoli narrativi posti tra il discorso missionario e quelloparabolico Contengono perograve molte parole di Gesugrave Luz sottolinea come i discorsi pre-senti nella trama narrativa portino avanti la narrazione6 Nei cc 11-12 egrave in questione loscontro di Gesugrave con Israele riguardo alla sua identitagrave e al suo agire

Non crsquoegrave unanimitagrave nello stabilire la struttura di questi capitoli Alcuni studiosi ve-dono una cesura tra il c 11 e il c 12 altri li leggono insieme come unrsquounitagrave narrativa tradue discorsi Crsquoegrave perograve un consenso per dire che segnano una svolta nella narrazione delPrimo vangelo Prendiamo ora in esame alcune proposte

Mello nel suo commento marca una cesura tra i 2 cc basandosi sullrsquouso che Mtfa di Mc Anche se li separa non manca di rilevare temi comuni il laquogiudizioraquo (κρίσις112224 121820364142) e laquoquesta generazioneraquo (τὴν γενεὰν ταύτην 11161239414245)7

Luz vede nel c 11 sia una conclusione della prima parte del vangelo che una tran-sizione guarda indietro con laquole opere di Cristoraquo in 115 e laquoquesta generazioneraquo in1116 e guarda in avanti con lrsquoincrementarsi della polemica e il discernimento tra lrsquoosti-litagrave e il rifiuto da una parte e la comunitagrave dei discepoli dallrsquoaltra Lo studioso nota lapresenza di parole-chiave (γενεὰ αὔτη - questa generazione κρίσις - giudizio e υἳος τουάνθρώπου - figlio dellrsquouomo) e una struttura parallela miracoli discorso di avvertimen-to giudizio annuncio di salvezza8

Radermakers vede una svolta nello svolgersi del vangelo matteano con il c 119 Egraveil momento della decisione o lrsquoincredulitagrave e il rifiuto o lrsquoaccoglienza dellrsquoinvito ad en-trare nel seguito di Gesugrave Lo studioso ravvisa tra i due cc un parallelismo di composi-zione e alcuni termini identici Ogni c egrave introdotto da una domanda e la parola laquodisce-poliraquo fa da inclusione (111 1129 e 121 1249) Allrsquointerno troviamo il tema del di-scernimento e del giudizio

6 Cf LUZ Matteo II 55-6 Nelle parti narrative i destinatari sono le cittagrave gli scribi e i farisei i sommi sa-cerdoti e gli anziani Questa diversitagrave permette allrsquoevangelista di portare avanti la rivelazione della mes-sianicitagrave di Gesugrave di fronte ad ogni componente del popolo Invece i grandi discorsi sono rivolti ai discepo-li e il primo anche alle folle e riguardano proprio lrsquoinsegnamento di Gesugrave ai suoi discepoli 7 Cf MELLO Evangelo 28215 Infatti a partire dal c 12 Mt segue il piano narrativo di Mc senza organiz-zarlo a modo proprio invece nel c 11 troviamo elementi indipendenti da Mc 8 Cf LUZ Matteo II 129 Il c 11 mostra come Giovanni e le opere di Gesugrave saranno testimoni accusatori diquesta generazione se essa non si converte I cc 12-16 fanno vedere come il popolo risponde a questoannuncio 9 Cf RADERMAKERS Matteo 195-7 I primi 10 c rappresentano il diffondersi della fama di Gesugrave nonesente di minaccia e di conflitto ma in cui Gesugrave appare vittorioso Il c 11 si apre con le laquoopere di Cri-storaquo e lrsquoidentitagrave di Gesugrave egrave messa in discussione

7

Alcuni cercano un tema unitario sviluppato poi in diverse forme10 Riprendiamo lastruttura proposta da Di Paolo unitamente a quella riportata da Davies - Allison

Davies - Allison11 leggono i due capitoli insieme e li dividono in 3 triadi 2 contro-versie seguite dallrsquoopportunitagrave di integrare la famiglia di Dio Riportiamo nella tabellaseguente questa struttura che evidenzia la dialettica tra incredulitagrave e rifiuto da una partee invito ed accoglienza dallrsquoaltra

1 2 3

incredulitagraverifiuto 112-19 (Giovanni e Gesugrave) 121-8 shabbat (le spighe strappate)

1222-37 (Gesugrave e Beelzebul)

incredulitagraverifiuto 1120-4 (guai alle cittagrave) 129-14 shabbat (guarigione)

1238-45 (segno di Giona e spirito impuro)

invitoaccoglienza 1125-30

(lode al Padre vangelo ri-velato ai semplici)

1215-21

(Servo-figlio del Signore scelto da Dio)

1246-50

(veri parenti di Gesugrave compimento della volontagravedel Padre)

Anche in questa struttura troviamo le due linee di rifiuto e di accoglienza dellapersona dellrsquoagire e del messaggio di Gesugrave Al centro vi egrave la citazione di Is 421-4 Lonota anche Di Paolo nella sua analisi retorica Egli non cerca una struttura tematica mavuole mostrare lrsquounitagrave dei cc a partire dalle corrispondenze formali Li divide in tre se-zioni la prima (111-1214) da cui emerge la figura di Gesugrave che opera la salvezza e offrese stesso Opposta a lui compare laquoquesta generazioneraquo che lo rifiuta La seconda

10 Cf DI PAOLO Servo 8-10 LrsquoA espone lo status quaestionis Fausti parla di crisi Sabourin di crescenteopposizione da parte di capi giudei Fabris ravvisa come tema portante la presa di posizione attorno allapersona e allrsquoattivitagrave di Gesugrave Poppi il vangelo incompreso ed ostacolato Chow delinea come temi princi-pali la cristologia il dubbio delle folle e il rigetto di Gesugrave come messia da parte dei capi giudei il disce-polatoE Lybaeligk osserva lrsquounitagrave dei cc 11-13 e sottolinea il tema dellrsquoindurimento e di conseguenza il giu-dizio tra quelli che non capiscono e non vedono e quelli che capiscono e vedono Pone in rilievo altresigravedue temi cristologici dellrsquoὁ ἐρχοmicroενος riguardo alle profezie e lrsquoessere microεῖζονπλεῖον di Gesugrave riguardo altempio e alle figure bibliche di Giona e SalomoneE LrsquoA nota la difficoltagrave di dare una struttura a questi ccdovuta alla molteplicitagrave delle pericope in sequenza narrativa o discorsiva da cui non si puograve trarre unrsquoim-mediata comprensione teologica unitaria Riporta anche la posizione di Verseput (10-1) sulla quale ci sof-fermiamo Per Verseput il tema centrale egrave quello del fallimento di Israele e della sua incredulitagrave ostinataQuesta posizione non sembra rispettare il testo il quale sia nei gruppi presenti (discepoli folle farisei escribi) che nelle loro reazioni (dubbio riconoscimento controversia accoglienza) egrave molto piugrave complessoe variegato e non considera Israele come un blocco monolitico Una tale visione apre ad unrsquointerpreta-zione antigiudaica che non condividiamo Sulla stessa linea egrave anche Marguerat che sottolinea il giudiziodefinitivo di Israele per il suo rifiuto di Gesugrave nel suo studio Le jugement dans lrsquoEacutevangile de Matthieu(391 e passim) e lo spiega con la situazione ecclesiale di Mt e la necessitagrave di affermare la propria identitagravecontro il giudaismo ufficiale Se questo aspetto egrave presente nel Primo vangelo riteniamo perograve indispensa-bile mantenere la diversitagrave degli interlocutori di Gesugrave e delle loro relazioni che lrsquoevangelista ci presenta 11 Cf DAVIES - ALLISON Matthew II 234

8

sequenza (1215-21) corrisponde alla citazione del profeta Isaia Lrsquoultima (1222-50)comprende cinque passi la valutazione dellrsquoopera di Gesugrave come opera di Dio o del de-monio il parlare vano lrsquoaccoglienza o meno di Gesugrave e della sua parola Al centro la ci-tazione di Is egrave dunque laquola chiave interpretativa dellrsquoinsieme Gesugrave egrave il Servo di Dio cheannuncia e compie il diritto a beneficio di tutti Egli opera come figlio dellrsquouomo e Fi-glio di Dio mentre chi vede le sue opere e sente le sue parole non puograve esimersi dal rico-noscere o negare la presenza di Dio in Gesugraveraquo12

Sappiamo di non essere stati esaustivi nel presentare le ipotesi di struttura maquesta pennellata ci permette di mostrare che pur partendo da diversi punti di vista(strutturale tematico o retorico) possiamo individuare nella progressione della tramanarrativa del Primo vangelo la centralitagrave della persona di Gesugrave del suo manifestarsi edellrsquoaccoglienza da parte dei suoi interlocutori Pur accogliendo la centralitagrave della cita-zione di Is in 1218-25 proposta da Di Paolo e Miler manteniamo la struttura tripartita diDavies - Allison che risponde meglio allrsquointerpretazione che faremo della nostra peri-cope La triade 1125-30 1218-21 1246-50 manifesta lo scopo della missione di GesugraveFiglio-servo al di lagrave di ogni rifiuto e incredulitagrave crsquoegrave lrsquoinvito per i piccoli e gli affrantiad entrare in relazione drsquointimitagrave con il Padre che rivela loro il Figlio e lrsquoessere discepo-lo-fratello compiendo la volontagrave del Padre

Prima dunque di passare al confronto con i passi paralleli nei sinottici ci soffer-miamo sulla citazione di Is in Mt 1218-21

B La centralitagrave di Mt 1218-21

La presenza della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 la piugrave lunga del vangeloha sempre interrogato gli studiosi13 Luz scrive

Egrave la citazione piugrave lunga che Matteo abbia ripreso ed egrave allo stesso tempo quella che presentameno collegamenti terminologici e di contenuto con il contesto [] Per quel che riguarda ilcontenuto le alternative possibili sembrano due o la citazione egrave connessa con il contesto in unsolo punto lrsquoordine di mantenere il silenzio (vv 1619) oppure si tratta di una codificazione cheva oltre il contesto immediato e si riferisce ma mai esplicitamente allrsquointera storia di Gesugrave alcentro della quale egrave stata inserita14

Con Luz e seguendo Miler e Beaton pensiamo che essa sia come il riassunto dellaprima parte del vangelo e annunci temi sviluppati in seguito ha insieme una funzioneanalettica e prolettica Infatti fa parte delle citazioni di compimento che servono al let-tore per capire chi sia Gesugrave Sono introdotte in risposta ad un agire o ad un insegnamen-to Annunciano ciograve che Gesugrave compiragrave poi nella sua vita laquoMt ha scelto di commentare

12 DI PAOLO Servo 15 Rimandiamo anche al lavoro di Miler il c 5 egrave consacrato allo studio della cita-zione di Is 421-4 in Mt 1216-21 e mostra il suo ruolo non solo nei cc 11-12 ma nellrsquoinsieme del Primovangelo ha una funzione di analessi e prolessi (MILER Citations 162) 13 Per lo studio rimandiamo a BEATON Isaiahrsquos in particolare il c 5 Cf anche MILER Citations c 5 Il no-stro scopo egrave di dare una chiave di lettura della nostra pericope a partire dalla citazione in Mt 1218-21 14 LUZ Matteo II 310

9

esplicitamente il racconto della vita di Gesugrave mettendolo in relazione con la parola profe-tica [] e di comunicare al lettore delle informazioni indipendentemente da ciograve che gliattori del racconto possono sapere o scoprireraquo15 Tentiamo di mettere a fuoco questielementi

Παῖς (v 18) egrave generalmente tradotto con laquoservoraquo ma il termine greco puograve anchesignificare laquofiglioraquo Questa egrave stata la scelta di Girolamo che ha cambiato il servus (Is421) in puer (Mt 1218) La figura che Mt ci dona egrave dunque quella del laquoFiglio-servoraquoscelto da Dio sul quale dal battesimo riposa lo Spirito16 Subito dopo nella controver-sia con i farisei su Beelzebul Gesugrave affermeragrave di scacciare i demoni laquoper mezzo delloSpirito di Dioraquo annunciando la presenza del regno di Dio (Mt 1228) Alla fine del v 18e nel v 21 si parla delle nazioni a cui saragrave annunciato la giustizia o il diritto e che spere-ranno nel nome del Figlio-servo Nel Primo vangelo Gesugrave limita il suo annuncio allepecore perdute della casa drsquoIsraele Soltanto dopo la resurrezione invieragrave i suoi discepolia portare questa giustizia cioegrave il suo insegnamento a tutte le nazioni (Mt 2819) Ilnome egrave laquoGesugrave [colui che] salveragrave il suo popolo dai suoi peccatiraquo (Mt 120) e anchelaquoEmanuele Dio-con-noiraquo (Mt 123) che rimarragrave con i suoi presente in tutte le nazionifino alla fine del mondo (Mt 2820) presenza di salvezza sia per il popolo eletto sia perle genti (come vedremo meglio nel terzo capitolo) Questa presenza attuale si ritrova nelsegno di Giona quando Gesugrave afferma che ὧδε qui ed ora crsquoegrave piugrave di Giona e di Salo-mone Infine la citazione descrive il modo di agire del Figlio-servo con pazienza emisericordia17

Per quanto riguarda il rapporto tra questa citazione e la nostra pericope quando ifarisei prendono la decisione di fare morire Gesugrave lrsquoevangelista fa conoscere al lettorelrsquoidentitagrave e lrsquoagire del Figlio-servo che saranno poi ripresi dagli attori del raccontonellrsquoannuncio del segno di Giona18 Possiamo cogliere un altro legame tra Gesugrave rappre-sentato nella citazione di Is 42 e Giona sono laquoservi del Signoreraquo Infatti nei LXX Giona

15 MILER Citations 281 (traduzione nostra)16 Luz nota che παῖς significa generalmente laquofiglioraquo piugrave raramente laquoservoraquo questo egrave vero anche per ilPrimo vangelo LUZ Matteo II 313 Nellrsquoepisodio del battesimo Mt ha citato Is 421 ma con υἱός cosigravecome nel racconto della trasfigurazione La figliolanza di Gesugrave egrave pure presente nel ringraziamento alPadre in 1125-30 e nella descrizione della famiglia in rapporto alla volontagrave del Padre in 1246-50 di nuo-vo nella confessione di fede di Pietro in 1616 e poi nella passione Lrsquouso di παῖς a questo punto del van-gelo ci permette di capire che il figlio eserciteragrave la sua figliolanza servendo compiendo la volontagrave delPadre cioegrave ogni giustizia (Mt 315)17 Mt ci avverte che non ci saranno segni straordinari della presenza e dellrsquoagire del Figlio-servo Il suoagire che lasceragrave liberi di credere o meno faragrave sempre sorgere la stessa domandalaquosei tu o dobbiamoaspettare un altroraquo (Mt 112) Ma egrave anche misericordia che lascia sempre una possibilitagrave anche quandotutto sembra finito e che il rifiuto sembra consumato E ciograve fino al trionfo della giustizia quella che scorrelungo il vangelo di Mt come la volontagrave del Padre il suo disegno sullrsquouomo rivelato nella Torah di cuiGesugrave egrave il vero interprete giustizia compiuta nella morte e risurrezione del Figlio-servo e pienamente rea-lizzata nel compimento dellrsquoannuncio a tutte le nazioni 18 MILER Citations 316 mette in luce questo ordine una citazione per il lettore seguita da un annuncio daparte di Gesugrave Anche se lrsquoA lo analizza per una macro struttura lo ritroviamo nel c 12 Is 421-4 egrave la ci-tazione per il lettore e descrive la persona e lrsquoagire del Figlio-servo Il segno di Giona egrave lrsquoannuncio daparte di Gesugrave di ciograve che gli accadragrave Gesugrave egrave messo sotto accusa obbligato a rivelare la sua identitagrave inmodo esplicito ma risponde con lo stare tre giorni nel cuore della terra come Giona nel ventre del pesce

10

si presenta non come ebreo (come nel TM) ma come laquoservo del Signoreraquo (Gn 19) Ri-guardo ai niniviti e alla regina del Sud possiamo scorgere in loro quelle nazioni allequali egrave giagrave stato annunciato il diritto e che lo hanno accolto con la conversione e la lodeal Dio drsquoIsraele Il giudizio saragrave esercitato da quelli che hanno accolto la persona e ilmessaggio di Gesugrave piugrave grande di Giona e di Salomone e cosigrave sono entrati a fare partedella sua famiglia

Ci egrave sembrato importante notare questo influsso della citazione sul seguito del ca-pitolo cosigrave come la struttura triadica dei due cc che termina sempre con una nota posi-tiva Questo egrave il contesto nel quale leggeremo la nostra pericope Prima perograve dobbiamoanalizzare il suo rapporto con i passi paralleli nei sinottici

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32

Iniziamo il nostro studio con il doppione del segno di Giona in Mt

A Il doppione del segno di Giona

La presenza di doppioni in Mt egrave frequente Secondo Luz sono unlaquoespediente di-dattico imprimono nei lettori una scena facendola divenire tipica e approfondisconoquanto giagrave dettoraquo19 Dobbiamo dunque essere attenti alle differenze per coglierne il si-gnificato In Mt 161-4 il contesto egrave diverso dal c 12 ma egrave lo stesso di Mc 811-13 Pri-ma abbiamo la moltiplicazione dei pani e molteplici guarigioni e dopo la discussione diGesugrave con i suoi discepoli nella barca Ad accompagnare i farisei sono i sadducei e nonpiugrave gli scribi Lrsquounione di questi due gruppi antagonisti sembra piuttosto improbabile20Gesugrave sembra essere solo di fronte a loro Chiedono un segno che deve venire dal cielo elrsquoevangelista specifica che egrave una prova La risposta di Gesugrave assomiglia a quella fatta inMc laquonon saragrave dato alcun segnoraquo ma rimanda anche a 1238-40 laquogenerazione malva-giaraquo e laquosegno di Gionaraquo Non dagrave perograve alcuna spiegazione e se ne va Da una parte pos-siamo pensare che Mt sottintenda la chiarificazione data nel c 12 Ma possiamo anchecapire che Gesugrave tagli corto percheacute sta in presenza dei sadducei e non puograve dare un segnoche rimandi alla risurrezione in quanto (come vedremo nel prossimo capitolo) Giona egraveuna figura di risurrezione per la tradizione ebraica Lrsquoassociazione farisei e sadducei tor-na due volte nel c 16 parlando del loro insegnamento In questo senso il segno di Gionanel c 16 potrebbe essere interpretato come lrsquoinsegnamento e la predicazione di Gesugrave alsuo popolo

19 LUZ Matteo I 4720 Possiamo pensare che Mt metta insieme i gruppi giudaici senza coglierne la differenza ma questa ipote-si risulta di poco peso visto che il vangelo di Mt srsquoindirizza probabilmente ad una comunitagrave giudeo-cri-stiana o per lo meno mista Unrsquoaltra interpretazione vede lrsquounione di due fazioni contro un altro gruppotroppo scomodo raccolto attorno a Gesugrave Cf SALDARINI Farisei 167

11

La differenza di contesto ripreso da Mc lrsquoinsistenza sullrsquoinsegnamento dei capidei giudei la presenza di interlocutori diversi (tra cui alcuni appartenenti ad un gruppoche non crede alla risurrezione) permettono di leggere il doppione non come una sem-plice ripetizione ma come un tassello nel mosaico narrativo di Mt lrsquoaltro versante delsegno di Giona la predicazione scelto anche da Lc

B Il segno (di Giona) nei sinottici

La richiesta di un segno egrave presente in tutti e quattro i vangeli21 Non entreremo neidettagli di ogni brano ma vogliamo porre a confronto i testi di Mt con quelli di Mc eLc22 Ci basiamo in particolare sullrsquoarticolo di Giuseppe De Virgilio23

Egrave noto che in Mc 811-13 troviamo la richiesta di un segno dal cielo ma nella ri-sposta di Gesugrave manca ogni riferimento a Giona Lrsquoepisodio si situa in una transizionedel vangelo di Mc dove Gesugrave inizia ad annunciare la sua passione Notiamo qualche pe-culiaritagrave del testo marciano Gesugrave sembra essere solo con i farisei non ci sono altri in-terlocutori La richiesta di un segno egrave una prova una tentazione per Gesugrave che reagiscecon quel sospiro profondo di dolore di fronte allrsquoincredulitagrave La sua risposta precedutada laquoamen vi dicoraquo egrave solenne ed egrave un rifiuto netto di acconsentire Esprime il giudizio suquesta generazione La discussione si conclude con un disimpegno nei confronti dei fa-risei24 laquoNellrsquoeconomia della presentazione cristologica di Marco la negazione del se-gno appare coerente con la struttura progressiva e rivelativa del vangelo che chiama al-la fede mediante la rivelazione della persona di Cristo (cf Mc 827-30) e al discepolatomediante la sequela della croce (cf Mc 831-38)raquo25

Anche tra Mt e Lc la prima differenza da segnalare egrave il contesto Come abbiamovisto il modello teologico che sottostagrave alla figura e alla missione di Gesugrave egrave il servo diYHWH (Mt 1218-21)26 Egrave sulla stregua di questo confronto che srsquoinserisce la richiestadel segno Il contesto lucano invece riporta una serie di logia riguardanti lrsquoinsegnamentodi Gesugrave mentre egrave in cammino e rivolge la sua predicazione alle folle La beatitudine

21 Anche nel Quarto vangelo egrave presente la richiesta di un segno in Gv 218 63022 Riguardo al rapporto tra i sinottici Avril e Luz pensano che Mc abbia soppresso la menzione di Gionavenutagli da una tradizione anteriore per rispetto per la sua comunitagrave pagano-cristiana mentre Mt e Lclrsquohanno mantenuta giocando sul fatto di un segno che egrave un contro-segno Luz propone lrsquoipotesi di un dettounitario lucano comprendendo la risposta di Gesugrave e il commento interpretativo su Ninive e la regina delSud che prima era indipendente Questo corrisponde al segno come predicazione scelto da Lc Cf AVRILJonas 13-4 e LUZ Matteo I 346-823 DE VIRGILIO Giona 33-3824 Cf FRANCE Mark 312-325 DE VIRGILIO Giona 3426 Mt 11 presenta la persona di Gesugrave come il messia che compie le attese drsquoIsraele Mt 12 invece registra idiversi conflitti tra Gesugrave e lrsquoautoritagrave costituita e mette in luce la sua funzione di giudice Il ritorno dellospirito impuro e la vera famiglia di Gesugrave che seguono sono come due esemplificazioni della presa di posi-zione nei suoi confronti e quindi nellrsquoaccettazione o meno del suo destino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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A Il contesto drsquoinsieme

I cc 11 e 12 sono due capitoli narrativi posti tra il discorso missionario e quelloparabolico Contengono perograve molte parole di Gesugrave Luz sottolinea come i discorsi pre-senti nella trama narrativa portino avanti la narrazione6 Nei cc 11-12 egrave in questione loscontro di Gesugrave con Israele riguardo alla sua identitagrave e al suo agire

Non crsquoegrave unanimitagrave nello stabilire la struttura di questi capitoli Alcuni studiosi ve-dono una cesura tra il c 11 e il c 12 altri li leggono insieme come unrsquounitagrave narrativa tradue discorsi Crsquoegrave perograve un consenso per dire che segnano una svolta nella narrazione delPrimo vangelo Prendiamo ora in esame alcune proposte

Mello nel suo commento marca una cesura tra i 2 cc basandosi sullrsquouso che Mtfa di Mc Anche se li separa non manca di rilevare temi comuni il laquogiudizioraquo (κρίσις112224 121820364142) e laquoquesta generazioneraquo (τὴν γενεὰν ταύτην 11161239414245)7

Luz vede nel c 11 sia una conclusione della prima parte del vangelo che una tran-sizione guarda indietro con laquole opere di Cristoraquo in 115 e laquoquesta generazioneraquo in1116 e guarda in avanti con lrsquoincrementarsi della polemica e il discernimento tra lrsquoosti-litagrave e il rifiuto da una parte e la comunitagrave dei discepoli dallrsquoaltra Lo studioso nota lapresenza di parole-chiave (γενεὰ αὔτη - questa generazione κρίσις - giudizio e υἳος τουάνθρώπου - figlio dellrsquouomo) e una struttura parallela miracoli discorso di avvertimen-to giudizio annuncio di salvezza8

Radermakers vede una svolta nello svolgersi del vangelo matteano con il c 119 Egraveil momento della decisione o lrsquoincredulitagrave e il rifiuto o lrsquoaccoglienza dellrsquoinvito ad en-trare nel seguito di Gesugrave Lo studioso ravvisa tra i due cc un parallelismo di composi-zione e alcuni termini identici Ogni c egrave introdotto da una domanda e la parola laquodisce-poliraquo fa da inclusione (111 1129 e 121 1249) Allrsquointerno troviamo il tema del di-scernimento e del giudizio

6 Cf LUZ Matteo II 55-6 Nelle parti narrative i destinatari sono le cittagrave gli scribi e i farisei i sommi sa-cerdoti e gli anziani Questa diversitagrave permette allrsquoevangelista di portare avanti la rivelazione della mes-sianicitagrave di Gesugrave di fronte ad ogni componente del popolo Invece i grandi discorsi sono rivolti ai discepo-li e il primo anche alle folle e riguardano proprio lrsquoinsegnamento di Gesugrave ai suoi discepoli 7 Cf MELLO Evangelo 28215 Infatti a partire dal c 12 Mt segue il piano narrativo di Mc senza organiz-zarlo a modo proprio invece nel c 11 troviamo elementi indipendenti da Mc 8 Cf LUZ Matteo II 129 Il c 11 mostra come Giovanni e le opere di Gesugrave saranno testimoni accusatori diquesta generazione se essa non si converte I cc 12-16 fanno vedere come il popolo risponde a questoannuncio 9 Cf RADERMAKERS Matteo 195-7 I primi 10 c rappresentano il diffondersi della fama di Gesugrave nonesente di minaccia e di conflitto ma in cui Gesugrave appare vittorioso Il c 11 si apre con le laquoopere di Cri-storaquo e lrsquoidentitagrave di Gesugrave egrave messa in discussione

7

Alcuni cercano un tema unitario sviluppato poi in diverse forme10 Riprendiamo lastruttura proposta da Di Paolo unitamente a quella riportata da Davies - Allison

Davies - Allison11 leggono i due capitoli insieme e li dividono in 3 triadi 2 contro-versie seguite dallrsquoopportunitagrave di integrare la famiglia di Dio Riportiamo nella tabellaseguente questa struttura che evidenzia la dialettica tra incredulitagrave e rifiuto da una partee invito ed accoglienza dallrsquoaltra

1 2 3

incredulitagraverifiuto 112-19 (Giovanni e Gesugrave) 121-8 shabbat (le spighe strappate)

1222-37 (Gesugrave e Beelzebul)

incredulitagraverifiuto 1120-4 (guai alle cittagrave) 129-14 shabbat (guarigione)

1238-45 (segno di Giona e spirito impuro)

invitoaccoglienza 1125-30

(lode al Padre vangelo ri-velato ai semplici)

1215-21

(Servo-figlio del Signore scelto da Dio)

1246-50

(veri parenti di Gesugrave compimento della volontagravedel Padre)

Anche in questa struttura troviamo le due linee di rifiuto e di accoglienza dellapersona dellrsquoagire e del messaggio di Gesugrave Al centro vi egrave la citazione di Is 421-4 Lonota anche Di Paolo nella sua analisi retorica Egli non cerca una struttura tematica mavuole mostrare lrsquounitagrave dei cc a partire dalle corrispondenze formali Li divide in tre se-zioni la prima (111-1214) da cui emerge la figura di Gesugrave che opera la salvezza e offrese stesso Opposta a lui compare laquoquesta generazioneraquo che lo rifiuta La seconda

10 Cf DI PAOLO Servo 8-10 LrsquoA espone lo status quaestionis Fausti parla di crisi Sabourin di crescenteopposizione da parte di capi giudei Fabris ravvisa come tema portante la presa di posizione attorno allapersona e allrsquoattivitagrave di Gesugrave Poppi il vangelo incompreso ed ostacolato Chow delinea come temi princi-pali la cristologia il dubbio delle folle e il rigetto di Gesugrave come messia da parte dei capi giudei il disce-polatoE Lybaeligk osserva lrsquounitagrave dei cc 11-13 e sottolinea il tema dellrsquoindurimento e di conseguenza il giu-dizio tra quelli che non capiscono e non vedono e quelli che capiscono e vedono Pone in rilievo altresigravedue temi cristologici dellrsquoὁ ἐρχοmicroενος riguardo alle profezie e lrsquoessere microεῖζονπλεῖον di Gesugrave riguardo altempio e alle figure bibliche di Giona e SalomoneE LrsquoA nota la difficoltagrave di dare una struttura a questi ccdovuta alla molteplicitagrave delle pericope in sequenza narrativa o discorsiva da cui non si puograve trarre unrsquoim-mediata comprensione teologica unitaria Riporta anche la posizione di Verseput (10-1) sulla quale ci sof-fermiamo Per Verseput il tema centrale egrave quello del fallimento di Israele e della sua incredulitagrave ostinataQuesta posizione non sembra rispettare il testo il quale sia nei gruppi presenti (discepoli folle farisei escribi) che nelle loro reazioni (dubbio riconoscimento controversia accoglienza) egrave molto piugrave complessoe variegato e non considera Israele come un blocco monolitico Una tale visione apre ad unrsquointerpreta-zione antigiudaica che non condividiamo Sulla stessa linea egrave anche Marguerat che sottolinea il giudiziodefinitivo di Israele per il suo rifiuto di Gesugrave nel suo studio Le jugement dans lrsquoEacutevangile de Matthieu(391 e passim) e lo spiega con la situazione ecclesiale di Mt e la necessitagrave di affermare la propria identitagravecontro il giudaismo ufficiale Se questo aspetto egrave presente nel Primo vangelo riteniamo perograve indispensa-bile mantenere la diversitagrave degli interlocutori di Gesugrave e delle loro relazioni che lrsquoevangelista ci presenta 11 Cf DAVIES - ALLISON Matthew II 234

8

sequenza (1215-21) corrisponde alla citazione del profeta Isaia Lrsquoultima (1222-50)comprende cinque passi la valutazione dellrsquoopera di Gesugrave come opera di Dio o del de-monio il parlare vano lrsquoaccoglienza o meno di Gesugrave e della sua parola Al centro la ci-tazione di Is egrave dunque laquola chiave interpretativa dellrsquoinsieme Gesugrave egrave il Servo di Dio cheannuncia e compie il diritto a beneficio di tutti Egli opera come figlio dellrsquouomo e Fi-glio di Dio mentre chi vede le sue opere e sente le sue parole non puograve esimersi dal rico-noscere o negare la presenza di Dio in Gesugraveraquo12

Sappiamo di non essere stati esaustivi nel presentare le ipotesi di struttura maquesta pennellata ci permette di mostrare che pur partendo da diversi punti di vista(strutturale tematico o retorico) possiamo individuare nella progressione della tramanarrativa del Primo vangelo la centralitagrave della persona di Gesugrave del suo manifestarsi edellrsquoaccoglienza da parte dei suoi interlocutori Pur accogliendo la centralitagrave della cita-zione di Is in 1218-25 proposta da Di Paolo e Miler manteniamo la struttura tripartita diDavies - Allison che risponde meglio allrsquointerpretazione che faremo della nostra peri-cope La triade 1125-30 1218-21 1246-50 manifesta lo scopo della missione di GesugraveFiglio-servo al di lagrave di ogni rifiuto e incredulitagrave crsquoegrave lrsquoinvito per i piccoli e gli affrantiad entrare in relazione drsquointimitagrave con il Padre che rivela loro il Figlio e lrsquoessere discepo-lo-fratello compiendo la volontagrave del Padre

Prima dunque di passare al confronto con i passi paralleli nei sinottici ci soffer-miamo sulla citazione di Is in Mt 1218-21

B La centralitagrave di Mt 1218-21

La presenza della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 la piugrave lunga del vangeloha sempre interrogato gli studiosi13 Luz scrive

Egrave la citazione piugrave lunga che Matteo abbia ripreso ed egrave allo stesso tempo quella che presentameno collegamenti terminologici e di contenuto con il contesto [] Per quel che riguarda ilcontenuto le alternative possibili sembrano due o la citazione egrave connessa con il contesto in unsolo punto lrsquoordine di mantenere il silenzio (vv 1619) oppure si tratta di una codificazione cheva oltre il contesto immediato e si riferisce ma mai esplicitamente allrsquointera storia di Gesugrave alcentro della quale egrave stata inserita14

Con Luz e seguendo Miler e Beaton pensiamo che essa sia come il riassunto dellaprima parte del vangelo e annunci temi sviluppati in seguito ha insieme una funzioneanalettica e prolettica Infatti fa parte delle citazioni di compimento che servono al let-tore per capire chi sia Gesugrave Sono introdotte in risposta ad un agire o ad un insegnamen-to Annunciano ciograve che Gesugrave compiragrave poi nella sua vita laquoMt ha scelto di commentare

12 DI PAOLO Servo 15 Rimandiamo anche al lavoro di Miler il c 5 egrave consacrato allo studio della cita-zione di Is 421-4 in Mt 1216-21 e mostra il suo ruolo non solo nei cc 11-12 ma nellrsquoinsieme del Primovangelo ha una funzione di analessi e prolessi (MILER Citations 162) 13 Per lo studio rimandiamo a BEATON Isaiahrsquos in particolare il c 5 Cf anche MILER Citations c 5 Il no-stro scopo egrave di dare una chiave di lettura della nostra pericope a partire dalla citazione in Mt 1218-21 14 LUZ Matteo II 310

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esplicitamente il racconto della vita di Gesugrave mettendolo in relazione con la parola profe-tica [] e di comunicare al lettore delle informazioni indipendentemente da ciograve che gliattori del racconto possono sapere o scoprireraquo15 Tentiamo di mettere a fuoco questielementi

Παῖς (v 18) egrave generalmente tradotto con laquoservoraquo ma il termine greco puograve anchesignificare laquofiglioraquo Questa egrave stata la scelta di Girolamo che ha cambiato il servus (Is421) in puer (Mt 1218) La figura che Mt ci dona egrave dunque quella del laquoFiglio-servoraquoscelto da Dio sul quale dal battesimo riposa lo Spirito16 Subito dopo nella controver-sia con i farisei su Beelzebul Gesugrave affermeragrave di scacciare i demoni laquoper mezzo delloSpirito di Dioraquo annunciando la presenza del regno di Dio (Mt 1228) Alla fine del v 18e nel v 21 si parla delle nazioni a cui saragrave annunciato la giustizia o il diritto e che spere-ranno nel nome del Figlio-servo Nel Primo vangelo Gesugrave limita il suo annuncio allepecore perdute della casa drsquoIsraele Soltanto dopo la resurrezione invieragrave i suoi discepolia portare questa giustizia cioegrave il suo insegnamento a tutte le nazioni (Mt 2819) Ilnome egrave laquoGesugrave [colui che] salveragrave il suo popolo dai suoi peccatiraquo (Mt 120) e anchelaquoEmanuele Dio-con-noiraquo (Mt 123) che rimarragrave con i suoi presente in tutte le nazionifino alla fine del mondo (Mt 2820) presenza di salvezza sia per il popolo eletto sia perle genti (come vedremo meglio nel terzo capitolo) Questa presenza attuale si ritrova nelsegno di Giona quando Gesugrave afferma che ὧδε qui ed ora crsquoegrave piugrave di Giona e di Salo-mone Infine la citazione descrive il modo di agire del Figlio-servo con pazienza emisericordia17

Per quanto riguarda il rapporto tra questa citazione e la nostra pericope quando ifarisei prendono la decisione di fare morire Gesugrave lrsquoevangelista fa conoscere al lettorelrsquoidentitagrave e lrsquoagire del Figlio-servo che saranno poi ripresi dagli attori del raccontonellrsquoannuncio del segno di Giona18 Possiamo cogliere un altro legame tra Gesugrave rappre-sentato nella citazione di Is 42 e Giona sono laquoservi del Signoreraquo Infatti nei LXX Giona

15 MILER Citations 281 (traduzione nostra)16 Luz nota che παῖς significa generalmente laquofiglioraquo piugrave raramente laquoservoraquo questo egrave vero anche per ilPrimo vangelo LUZ Matteo II 313 Nellrsquoepisodio del battesimo Mt ha citato Is 421 ma con υἱός cosigravecome nel racconto della trasfigurazione La figliolanza di Gesugrave egrave pure presente nel ringraziamento alPadre in 1125-30 e nella descrizione della famiglia in rapporto alla volontagrave del Padre in 1246-50 di nuo-vo nella confessione di fede di Pietro in 1616 e poi nella passione Lrsquouso di παῖς a questo punto del van-gelo ci permette di capire che il figlio eserciteragrave la sua figliolanza servendo compiendo la volontagrave delPadre cioegrave ogni giustizia (Mt 315)17 Mt ci avverte che non ci saranno segni straordinari della presenza e dellrsquoagire del Figlio-servo Il suoagire che lasceragrave liberi di credere o meno faragrave sempre sorgere la stessa domandalaquosei tu o dobbiamoaspettare un altroraquo (Mt 112) Ma egrave anche misericordia che lascia sempre una possibilitagrave anche quandotutto sembra finito e che il rifiuto sembra consumato E ciograve fino al trionfo della giustizia quella che scorrelungo il vangelo di Mt come la volontagrave del Padre il suo disegno sullrsquouomo rivelato nella Torah di cuiGesugrave egrave il vero interprete giustizia compiuta nella morte e risurrezione del Figlio-servo e pienamente rea-lizzata nel compimento dellrsquoannuncio a tutte le nazioni 18 MILER Citations 316 mette in luce questo ordine una citazione per il lettore seguita da un annuncio daparte di Gesugrave Anche se lrsquoA lo analizza per una macro struttura lo ritroviamo nel c 12 Is 421-4 egrave la ci-tazione per il lettore e descrive la persona e lrsquoagire del Figlio-servo Il segno di Giona egrave lrsquoannuncio daparte di Gesugrave di ciograve che gli accadragrave Gesugrave egrave messo sotto accusa obbligato a rivelare la sua identitagrave inmodo esplicito ma risponde con lo stare tre giorni nel cuore della terra come Giona nel ventre del pesce

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si presenta non come ebreo (come nel TM) ma come laquoservo del Signoreraquo (Gn 19) Ri-guardo ai niniviti e alla regina del Sud possiamo scorgere in loro quelle nazioni allequali egrave giagrave stato annunciato il diritto e che lo hanno accolto con la conversione e la lodeal Dio drsquoIsraele Il giudizio saragrave esercitato da quelli che hanno accolto la persona e ilmessaggio di Gesugrave piugrave grande di Giona e di Salomone e cosigrave sono entrati a fare partedella sua famiglia

Ci egrave sembrato importante notare questo influsso della citazione sul seguito del ca-pitolo cosigrave come la struttura triadica dei due cc che termina sempre con una nota posi-tiva Questo egrave il contesto nel quale leggeremo la nostra pericope Prima perograve dobbiamoanalizzare il suo rapporto con i passi paralleli nei sinottici

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32

Iniziamo il nostro studio con il doppione del segno di Giona in Mt

A Il doppione del segno di Giona

La presenza di doppioni in Mt egrave frequente Secondo Luz sono unlaquoespediente di-dattico imprimono nei lettori una scena facendola divenire tipica e approfondisconoquanto giagrave dettoraquo19 Dobbiamo dunque essere attenti alle differenze per coglierne il si-gnificato In Mt 161-4 il contesto egrave diverso dal c 12 ma egrave lo stesso di Mc 811-13 Pri-ma abbiamo la moltiplicazione dei pani e molteplici guarigioni e dopo la discussione diGesugrave con i suoi discepoli nella barca Ad accompagnare i farisei sono i sadducei e nonpiugrave gli scribi Lrsquounione di questi due gruppi antagonisti sembra piuttosto improbabile20Gesugrave sembra essere solo di fronte a loro Chiedono un segno che deve venire dal cielo elrsquoevangelista specifica che egrave una prova La risposta di Gesugrave assomiglia a quella fatta inMc laquonon saragrave dato alcun segnoraquo ma rimanda anche a 1238-40 laquogenerazione malva-giaraquo e laquosegno di Gionaraquo Non dagrave perograve alcuna spiegazione e se ne va Da una parte pos-siamo pensare che Mt sottintenda la chiarificazione data nel c 12 Ma possiamo anchecapire che Gesugrave tagli corto percheacute sta in presenza dei sadducei e non puograve dare un segnoche rimandi alla risurrezione in quanto (come vedremo nel prossimo capitolo) Giona egraveuna figura di risurrezione per la tradizione ebraica Lrsquoassociazione farisei e sadducei tor-na due volte nel c 16 parlando del loro insegnamento In questo senso il segno di Gionanel c 16 potrebbe essere interpretato come lrsquoinsegnamento e la predicazione di Gesugrave alsuo popolo

19 LUZ Matteo I 4720 Possiamo pensare che Mt metta insieme i gruppi giudaici senza coglierne la differenza ma questa ipote-si risulta di poco peso visto che il vangelo di Mt srsquoindirizza probabilmente ad una comunitagrave giudeo-cri-stiana o per lo meno mista Unrsquoaltra interpretazione vede lrsquounione di due fazioni contro un altro gruppotroppo scomodo raccolto attorno a Gesugrave Cf SALDARINI Farisei 167

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La differenza di contesto ripreso da Mc lrsquoinsistenza sullrsquoinsegnamento dei capidei giudei la presenza di interlocutori diversi (tra cui alcuni appartenenti ad un gruppoche non crede alla risurrezione) permettono di leggere il doppione non come una sem-plice ripetizione ma come un tassello nel mosaico narrativo di Mt lrsquoaltro versante delsegno di Giona la predicazione scelto anche da Lc

B Il segno (di Giona) nei sinottici

La richiesta di un segno egrave presente in tutti e quattro i vangeli21 Non entreremo neidettagli di ogni brano ma vogliamo porre a confronto i testi di Mt con quelli di Mc eLc22 Ci basiamo in particolare sullrsquoarticolo di Giuseppe De Virgilio23

Egrave noto che in Mc 811-13 troviamo la richiesta di un segno dal cielo ma nella ri-sposta di Gesugrave manca ogni riferimento a Giona Lrsquoepisodio si situa in una transizionedel vangelo di Mc dove Gesugrave inizia ad annunciare la sua passione Notiamo qualche pe-culiaritagrave del testo marciano Gesugrave sembra essere solo con i farisei non ci sono altri in-terlocutori La richiesta di un segno egrave una prova una tentazione per Gesugrave che reagiscecon quel sospiro profondo di dolore di fronte allrsquoincredulitagrave La sua risposta precedutada laquoamen vi dicoraquo egrave solenne ed egrave un rifiuto netto di acconsentire Esprime il giudizio suquesta generazione La discussione si conclude con un disimpegno nei confronti dei fa-risei24 laquoNellrsquoeconomia della presentazione cristologica di Marco la negazione del se-gno appare coerente con la struttura progressiva e rivelativa del vangelo che chiama al-la fede mediante la rivelazione della persona di Cristo (cf Mc 827-30) e al discepolatomediante la sequela della croce (cf Mc 831-38)raquo25

Anche tra Mt e Lc la prima differenza da segnalare egrave il contesto Come abbiamovisto il modello teologico che sottostagrave alla figura e alla missione di Gesugrave egrave il servo diYHWH (Mt 1218-21)26 Egrave sulla stregua di questo confronto che srsquoinserisce la richiestadel segno Il contesto lucano invece riporta una serie di logia riguardanti lrsquoinsegnamentodi Gesugrave mentre egrave in cammino e rivolge la sua predicazione alle folle La beatitudine

21 Anche nel Quarto vangelo egrave presente la richiesta di un segno in Gv 218 63022 Riguardo al rapporto tra i sinottici Avril e Luz pensano che Mc abbia soppresso la menzione di Gionavenutagli da una tradizione anteriore per rispetto per la sua comunitagrave pagano-cristiana mentre Mt e Lclrsquohanno mantenuta giocando sul fatto di un segno che egrave un contro-segno Luz propone lrsquoipotesi di un dettounitario lucano comprendendo la risposta di Gesugrave e il commento interpretativo su Ninive e la regina delSud che prima era indipendente Questo corrisponde al segno come predicazione scelto da Lc Cf AVRILJonas 13-4 e LUZ Matteo I 346-823 DE VIRGILIO Giona 33-3824 Cf FRANCE Mark 312-325 DE VIRGILIO Giona 3426 Mt 11 presenta la persona di Gesugrave come il messia che compie le attese drsquoIsraele Mt 12 invece registra idiversi conflitti tra Gesugrave e lrsquoautoritagrave costituita e mette in luce la sua funzione di giudice Il ritorno dellospirito impuro e la vera famiglia di Gesugrave che seguono sono come due esemplificazioni della presa di posi-zione nei suoi confronti e quindi nellrsquoaccettazione o meno del suo destino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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Alcuni cercano un tema unitario sviluppato poi in diverse forme10 Riprendiamo lastruttura proposta da Di Paolo unitamente a quella riportata da Davies - Allison

Davies - Allison11 leggono i due capitoli insieme e li dividono in 3 triadi 2 contro-versie seguite dallrsquoopportunitagrave di integrare la famiglia di Dio Riportiamo nella tabellaseguente questa struttura che evidenzia la dialettica tra incredulitagrave e rifiuto da una partee invito ed accoglienza dallrsquoaltra

1 2 3

incredulitagraverifiuto 112-19 (Giovanni e Gesugrave) 121-8 shabbat (le spighe strappate)

1222-37 (Gesugrave e Beelzebul)

incredulitagraverifiuto 1120-4 (guai alle cittagrave) 129-14 shabbat (guarigione)

1238-45 (segno di Giona e spirito impuro)

invitoaccoglienza 1125-30

(lode al Padre vangelo ri-velato ai semplici)

1215-21

(Servo-figlio del Signore scelto da Dio)

1246-50

(veri parenti di Gesugrave compimento della volontagravedel Padre)

Anche in questa struttura troviamo le due linee di rifiuto e di accoglienza dellapersona dellrsquoagire e del messaggio di Gesugrave Al centro vi egrave la citazione di Is 421-4 Lonota anche Di Paolo nella sua analisi retorica Egli non cerca una struttura tematica mavuole mostrare lrsquounitagrave dei cc a partire dalle corrispondenze formali Li divide in tre se-zioni la prima (111-1214) da cui emerge la figura di Gesugrave che opera la salvezza e offrese stesso Opposta a lui compare laquoquesta generazioneraquo che lo rifiuta La seconda

10 Cf DI PAOLO Servo 8-10 LrsquoA espone lo status quaestionis Fausti parla di crisi Sabourin di crescenteopposizione da parte di capi giudei Fabris ravvisa come tema portante la presa di posizione attorno allapersona e allrsquoattivitagrave di Gesugrave Poppi il vangelo incompreso ed ostacolato Chow delinea come temi princi-pali la cristologia il dubbio delle folle e il rigetto di Gesugrave come messia da parte dei capi giudei il disce-polatoE Lybaeligk osserva lrsquounitagrave dei cc 11-13 e sottolinea il tema dellrsquoindurimento e di conseguenza il giu-dizio tra quelli che non capiscono e non vedono e quelli che capiscono e vedono Pone in rilievo altresigravedue temi cristologici dellrsquoὁ ἐρχοmicroενος riguardo alle profezie e lrsquoessere microεῖζονπλεῖον di Gesugrave riguardo altempio e alle figure bibliche di Giona e SalomoneE LrsquoA nota la difficoltagrave di dare una struttura a questi ccdovuta alla molteplicitagrave delle pericope in sequenza narrativa o discorsiva da cui non si puograve trarre unrsquoim-mediata comprensione teologica unitaria Riporta anche la posizione di Verseput (10-1) sulla quale ci sof-fermiamo Per Verseput il tema centrale egrave quello del fallimento di Israele e della sua incredulitagrave ostinataQuesta posizione non sembra rispettare il testo il quale sia nei gruppi presenti (discepoli folle farisei escribi) che nelle loro reazioni (dubbio riconoscimento controversia accoglienza) egrave molto piugrave complessoe variegato e non considera Israele come un blocco monolitico Una tale visione apre ad unrsquointerpreta-zione antigiudaica che non condividiamo Sulla stessa linea egrave anche Marguerat che sottolinea il giudiziodefinitivo di Israele per il suo rifiuto di Gesugrave nel suo studio Le jugement dans lrsquoEacutevangile de Matthieu(391 e passim) e lo spiega con la situazione ecclesiale di Mt e la necessitagrave di affermare la propria identitagravecontro il giudaismo ufficiale Se questo aspetto egrave presente nel Primo vangelo riteniamo perograve indispensa-bile mantenere la diversitagrave degli interlocutori di Gesugrave e delle loro relazioni che lrsquoevangelista ci presenta 11 Cf DAVIES - ALLISON Matthew II 234

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sequenza (1215-21) corrisponde alla citazione del profeta Isaia Lrsquoultima (1222-50)comprende cinque passi la valutazione dellrsquoopera di Gesugrave come opera di Dio o del de-monio il parlare vano lrsquoaccoglienza o meno di Gesugrave e della sua parola Al centro la ci-tazione di Is egrave dunque laquola chiave interpretativa dellrsquoinsieme Gesugrave egrave il Servo di Dio cheannuncia e compie il diritto a beneficio di tutti Egli opera come figlio dellrsquouomo e Fi-glio di Dio mentre chi vede le sue opere e sente le sue parole non puograve esimersi dal rico-noscere o negare la presenza di Dio in Gesugraveraquo12

Sappiamo di non essere stati esaustivi nel presentare le ipotesi di struttura maquesta pennellata ci permette di mostrare che pur partendo da diversi punti di vista(strutturale tematico o retorico) possiamo individuare nella progressione della tramanarrativa del Primo vangelo la centralitagrave della persona di Gesugrave del suo manifestarsi edellrsquoaccoglienza da parte dei suoi interlocutori Pur accogliendo la centralitagrave della cita-zione di Is in 1218-25 proposta da Di Paolo e Miler manteniamo la struttura tripartita diDavies - Allison che risponde meglio allrsquointerpretazione che faremo della nostra peri-cope La triade 1125-30 1218-21 1246-50 manifesta lo scopo della missione di GesugraveFiglio-servo al di lagrave di ogni rifiuto e incredulitagrave crsquoegrave lrsquoinvito per i piccoli e gli affrantiad entrare in relazione drsquointimitagrave con il Padre che rivela loro il Figlio e lrsquoessere discepo-lo-fratello compiendo la volontagrave del Padre

Prima dunque di passare al confronto con i passi paralleli nei sinottici ci soffer-miamo sulla citazione di Is in Mt 1218-21

B La centralitagrave di Mt 1218-21

La presenza della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 la piugrave lunga del vangeloha sempre interrogato gli studiosi13 Luz scrive

Egrave la citazione piugrave lunga che Matteo abbia ripreso ed egrave allo stesso tempo quella che presentameno collegamenti terminologici e di contenuto con il contesto [] Per quel che riguarda ilcontenuto le alternative possibili sembrano due o la citazione egrave connessa con il contesto in unsolo punto lrsquoordine di mantenere il silenzio (vv 1619) oppure si tratta di una codificazione cheva oltre il contesto immediato e si riferisce ma mai esplicitamente allrsquointera storia di Gesugrave alcentro della quale egrave stata inserita14

Con Luz e seguendo Miler e Beaton pensiamo che essa sia come il riassunto dellaprima parte del vangelo e annunci temi sviluppati in seguito ha insieme una funzioneanalettica e prolettica Infatti fa parte delle citazioni di compimento che servono al let-tore per capire chi sia Gesugrave Sono introdotte in risposta ad un agire o ad un insegnamen-to Annunciano ciograve che Gesugrave compiragrave poi nella sua vita laquoMt ha scelto di commentare

12 DI PAOLO Servo 15 Rimandiamo anche al lavoro di Miler il c 5 egrave consacrato allo studio della cita-zione di Is 421-4 in Mt 1216-21 e mostra il suo ruolo non solo nei cc 11-12 ma nellrsquoinsieme del Primovangelo ha una funzione di analessi e prolessi (MILER Citations 162) 13 Per lo studio rimandiamo a BEATON Isaiahrsquos in particolare il c 5 Cf anche MILER Citations c 5 Il no-stro scopo egrave di dare una chiave di lettura della nostra pericope a partire dalla citazione in Mt 1218-21 14 LUZ Matteo II 310

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esplicitamente il racconto della vita di Gesugrave mettendolo in relazione con la parola profe-tica [] e di comunicare al lettore delle informazioni indipendentemente da ciograve che gliattori del racconto possono sapere o scoprireraquo15 Tentiamo di mettere a fuoco questielementi

Παῖς (v 18) egrave generalmente tradotto con laquoservoraquo ma il termine greco puograve anchesignificare laquofiglioraquo Questa egrave stata la scelta di Girolamo che ha cambiato il servus (Is421) in puer (Mt 1218) La figura che Mt ci dona egrave dunque quella del laquoFiglio-servoraquoscelto da Dio sul quale dal battesimo riposa lo Spirito16 Subito dopo nella controver-sia con i farisei su Beelzebul Gesugrave affermeragrave di scacciare i demoni laquoper mezzo delloSpirito di Dioraquo annunciando la presenza del regno di Dio (Mt 1228) Alla fine del v 18e nel v 21 si parla delle nazioni a cui saragrave annunciato la giustizia o il diritto e che spere-ranno nel nome del Figlio-servo Nel Primo vangelo Gesugrave limita il suo annuncio allepecore perdute della casa drsquoIsraele Soltanto dopo la resurrezione invieragrave i suoi discepolia portare questa giustizia cioegrave il suo insegnamento a tutte le nazioni (Mt 2819) Ilnome egrave laquoGesugrave [colui che] salveragrave il suo popolo dai suoi peccatiraquo (Mt 120) e anchelaquoEmanuele Dio-con-noiraquo (Mt 123) che rimarragrave con i suoi presente in tutte le nazionifino alla fine del mondo (Mt 2820) presenza di salvezza sia per il popolo eletto sia perle genti (come vedremo meglio nel terzo capitolo) Questa presenza attuale si ritrova nelsegno di Giona quando Gesugrave afferma che ὧδε qui ed ora crsquoegrave piugrave di Giona e di Salo-mone Infine la citazione descrive il modo di agire del Figlio-servo con pazienza emisericordia17

Per quanto riguarda il rapporto tra questa citazione e la nostra pericope quando ifarisei prendono la decisione di fare morire Gesugrave lrsquoevangelista fa conoscere al lettorelrsquoidentitagrave e lrsquoagire del Figlio-servo che saranno poi ripresi dagli attori del raccontonellrsquoannuncio del segno di Giona18 Possiamo cogliere un altro legame tra Gesugrave rappre-sentato nella citazione di Is 42 e Giona sono laquoservi del Signoreraquo Infatti nei LXX Giona

15 MILER Citations 281 (traduzione nostra)16 Luz nota che παῖς significa generalmente laquofiglioraquo piugrave raramente laquoservoraquo questo egrave vero anche per ilPrimo vangelo LUZ Matteo II 313 Nellrsquoepisodio del battesimo Mt ha citato Is 421 ma con υἱός cosigravecome nel racconto della trasfigurazione La figliolanza di Gesugrave egrave pure presente nel ringraziamento alPadre in 1125-30 e nella descrizione della famiglia in rapporto alla volontagrave del Padre in 1246-50 di nuo-vo nella confessione di fede di Pietro in 1616 e poi nella passione Lrsquouso di παῖς a questo punto del van-gelo ci permette di capire che il figlio eserciteragrave la sua figliolanza servendo compiendo la volontagrave delPadre cioegrave ogni giustizia (Mt 315)17 Mt ci avverte che non ci saranno segni straordinari della presenza e dellrsquoagire del Figlio-servo Il suoagire che lasceragrave liberi di credere o meno faragrave sempre sorgere la stessa domandalaquosei tu o dobbiamoaspettare un altroraquo (Mt 112) Ma egrave anche misericordia che lascia sempre una possibilitagrave anche quandotutto sembra finito e che il rifiuto sembra consumato E ciograve fino al trionfo della giustizia quella che scorrelungo il vangelo di Mt come la volontagrave del Padre il suo disegno sullrsquouomo rivelato nella Torah di cuiGesugrave egrave il vero interprete giustizia compiuta nella morte e risurrezione del Figlio-servo e pienamente rea-lizzata nel compimento dellrsquoannuncio a tutte le nazioni 18 MILER Citations 316 mette in luce questo ordine una citazione per il lettore seguita da un annuncio daparte di Gesugrave Anche se lrsquoA lo analizza per una macro struttura lo ritroviamo nel c 12 Is 421-4 egrave la ci-tazione per il lettore e descrive la persona e lrsquoagire del Figlio-servo Il segno di Giona egrave lrsquoannuncio daparte di Gesugrave di ciograve che gli accadragrave Gesugrave egrave messo sotto accusa obbligato a rivelare la sua identitagrave inmodo esplicito ma risponde con lo stare tre giorni nel cuore della terra come Giona nel ventre del pesce

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si presenta non come ebreo (come nel TM) ma come laquoservo del Signoreraquo (Gn 19) Ri-guardo ai niniviti e alla regina del Sud possiamo scorgere in loro quelle nazioni allequali egrave giagrave stato annunciato il diritto e che lo hanno accolto con la conversione e la lodeal Dio drsquoIsraele Il giudizio saragrave esercitato da quelli che hanno accolto la persona e ilmessaggio di Gesugrave piugrave grande di Giona e di Salomone e cosigrave sono entrati a fare partedella sua famiglia

Ci egrave sembrato importante notare questo influsso della citazione sul seguito del ca-pitolo cosigrave come la struttura triadica dei due cc che termina sempre con una nota posi-tiva Questo egrave il contesto nel quale leggeremo la nostra pericope Prima perograve dobbiamoanalizzare il suo rapporto con i passi paralleli nei sinottici

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32

Iniziamo il nostro studio con il doppione del segno di Giona in Mt

A Il doppione del segno di Giona

La presenza di doppioni in Mt egrave frequente Secondo Luz sono unlaquoespediente di-dattico imprimono nei lettori una scena facendola divenire tipica e approfondisconoquanto giagrave dettoraquo19 Dobbiamo dunque essere attenti alle differenze per coglierne il si-gnificato In Mt 161-4 il contesto egrave diverso dal c 12 ma egrave lo stesso di Mc 811-13 Pri-ma abbiamo la moltiplicazione dei pani e molteplici guarigioni e dopo la discussione diGesugrave con i suoi discepoli nella barca Ad accompagnare i farisei sono i sadducei e nonpiugrave gli scribi Lrsquounione di questi due gruppi antagonisti sembra piuttosto improbabile20Gesugrave sembra essere solo di fronte a loro Chiedono un segno che deve venire dal cielo elrsquoevangelista specifica che egrave una prova La risposta di Gesugrave assomiglia a quella fatta inMc laquonon saragrave dato alcun segnoraquo ma rimanda anche a 1238-40 laquogenerazione malva-giaraquo e laquosegno di Gionaraquo Non dagrave perograve alcuna spiegazione e se ne va Da una parte pos-siamo pensare che Mt sottintenda la chiarificazione data nel c 12 Ma possiamo anchecapire che Gesugrave tagli corto percheacute sta in presenza dei sadducei e non puograve dare un segnoche rimandi alla risurrezione in quanto (come vedremo nel prossimo capitolo) Giona egraveuna figura di risurrezione per la tradizione ebraica Lrsquoassociazione farisei e sadducei tor-na due volte nel c 16 parlando del loro insegnamento In questo senso il segno di Gionanel c 16 potrebbe essere interpretato come lrsquoinsegnamento e la predicazione di Gesugrave alsuo popolo

19 LUZ Matteo I 4720 Possiamo pensare che Mt metta insieme i gruppi giudaici senza coglierne la differenza ma questa ipote-si risulta di poco peso visto che il vangelo di Mt srsquoindirizza probabilmente ad una comunitagrave giudeo-cri-stiana o per lo meno mista Unrsquoaltra interpretazione vede lrsquounione di due fazioni contro un altro gruppotroppo scomodo raccolto attorno a Gesugrave Cf SALDARINI Farisei 167

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La differenza di contesto ripreso da Mc lrsquoinsistenza sullrsquoinsegnamento dei capidei giudei la presenza di interlocutori diversi (tra cui alcuni appartenenti ad un gruppoche non crede alla risurrezione) permettono di leggere il doppione non come una sem-plice ripetizione ma come un tassello nel mosaico narrativo di Mt lrsquoaltro versante delsegno di Giona la predicazione scelto anche da Lc

B Il segno (di Giona) nei sinottici

La richiesta di un segno egrave presente in tutti e quattro i vangeli21 Non entreremo neidettagli di ogni brano ma vogliamo porre a confronto i testi di Mt con quelli di Mc eLc22 Ci basiamo in particolare sullrsquoarticolo di Giuseppe De Virgilio23

Egrave noto che in Mc 811-13 troviamo la richiesta di un segno dal cielo ma nella ri-sposta di Gesugrave manca ogni riferimento a Giona Lrsquoepisodio si situa in una transizionedel vangelo di Mc dove Gesugrave inizia ad annunciare la sua passione Notiamo qualche pe-culiaritagrave del testo marciano Gesugrave sembra essere solo con i farisei non ci sono altri in-terlocutori La richiesta di un segno egrave una prova una tentazione per Gesugrave che reagiscecon quel sospiro profondo di dolore di fronte allrsquoincredulitagrave La sua risposta precedutada laquoamen vi dicoraquo egrave solenne ed egrave un rifiuto netto di acconsentire Esprime il giudizio suquesta generazione La discussione si conclude con un disimpegno nei confronti dei fa-risei24 laquoNellrsquoeconomia della presentazione cristologica di Marco la negazione del se-gno appare coerente con la struttura progressiva e rivelativa del vangelo che chiama al-la fede mediante la rivelazione della persona di Cristo (cf Mc 827-30) e al discepolatomediante la sequela della croce (cf Mc 831-38)raquo25

Anche tra Mt e Lc la prima differenza da segnalare egrave il contesto Come abbiamovisto il modello teologico che sottostagrave alla figura e alla missione di Gesugrave egrave il servo diYHWH (Mt 1218-21)26 Egrave sulla stregua di questo confronto che srsquoinserisce la richiestadel segno Il contesto lucano invece riporta una serie di logia riguardanti lrsquoinsegnamentodi Gesugrave mentre egrave in cammino e rivolge la sua predicazione alle folle La beatitudine

21 Anche nel Quarto vangelo egrave presente la richiesta di un segno in Gv 218 63022 Riguardo al rapporto tra i sinottici Avril e Luz pensano che Mc abbia soppresso la menzione di Gionavenutagli da una tradizione anteriore per rispetto per la sua comunitagrave pagano-cristiana mentre Mt e Lclrsquohanno mantenuta giocando sul fatto di un segno che egrave un contro-segno Luz propone lrsquoipotesi di un dettounitario lucano comprendendo la risposta di Gesugrave e il commento interpretativo su Ninive e la regina delSud che prima era indipendente Questo corrisponde al segno come predicazione scelto da Lc Cf AVRILJonas 13-4 e LUZ Matteo I 346-823 DE VIRGILIO Giona 33-3824 Cf FRANCE Mark 312-325 DE VIRGILIO Giona 3426 Mt 11 presenta la persona di Gesugrave come il messia che compie le attese drsquoIsraele Mt 12 invece registra idiversi conflitti tra Gesugrave e lrsquoautoritagrave costituita e mette in luce la sua funzione di giudice Il ritorno dellospirito impuro e la vera famiglia di Gesugrave che seguono sono come due esemplificazioni della presa di posi-zione nei suoi confronti e quindi nellrsquoaccettazione o meno del suo destino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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sequenza (1215-21) corrisponde alla citazione del profeta Isaia Lrsquoultima (1222-50)comprende cinque passi la valutazione dellrsquoopera di Gesugrave come opera di Dio o del de-monio il parlare vano lrsquoaccoglienza o meno di Gesugrave e della sua parola Al centro la ci-tazione di Is egrave dunque laquola chiave interpretativa dellrsquoinsieme Gesugrave egrave il Servo di Dio cheannuncia e compie il diritto a beneficio di tutti Egli opera come figlio dellrsquouomo e Fi-glio di Dio mentre chi vede le sue opere e sente le sue parole non puograve esimersi dal rico-noscere o negare la presenza di Dio in Gesugraveraquo12

Sappiamo di non essere stati esaustivi nel presentare le ipotesi di struttura maquesta pennellata ci permette di mostrare che pur partendo da diversi punti di vista(strutturale tematico o retorico) possiamo individuare nella progressione della tramanarrativa del Primo vangelo la centralitagrave della persona di Gesugrave del suo manifestarsi edellrsquoaccoglienza da parte dei suoi interlocutori Pur accogliendo la centralitagrave della cita-zione di Is in 1218-25 proposta da Di Paolo e Miler manteniamo la struttura tripartita diDavies - Allison che risponde meglio allrsquointerpretazione che faremo della nostra peri-cope La triade 1125-30 1218-21 1246-50 manifesta lo scopo della missione di GesugraveFiglio-servo al di lagrave di ogni rifiuto e incredulitagrave crsquoegrave lrsquoinvito per i piccoli e gli affrantiad entrare in relazione drsquointimitagrave con il Padre che rivela loro il Figlio e lrsquoessere discepo-lo-fratello compiendo la volontagrave del Padre

Prima dunque di passare al confronto con i passi paralleli nei sinottici ci soffer-miamo sulla citazione di Is in Mt 1218-21

B La centralitagrave di Mt 1218-21

La presenza della citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 la piugrave lunga del vangeloha sempre interrogato gli studiosi13 Luz scrive

Egrave la citazione piugrave lunga che Matteo abbia ripreso ed egrave allo stesso tempo quella che presentameno collegamenti terminologici e di contenuto con il contesto [] Per quel che riguarda ilcontenuto le alternative possibili sembrano due o la citazione egrave connessa con il contesto in unsolo punto lrsquoordine di mantenere il silenzio (vv 1619) oppure si tratta di una codificazione cheva oltre il contesto immediato e si riferisce ma mai esplicitamente allrsquointera storia di Gesugrave alcentro della quale egrave stata inserita14

Con Luz e seguendo Miler e Beaton pensiamo che essa sia come il riassunto dellaprima parte del vangelo e annunci temi sviluppati in seguito ha insieme una funzioneanalettica e prolettica Infatti fa parte delle citazioni di compimento che servono al let-tore per capire chi sia Gesugrave Sono introdotte in risposta ad un agire o ad un insegnamen-to Annunciano ciograve che Gesugrave compiragrave poi nella sua vita laquoMt ha scelto di commentare

12 DI PAOLO Servo 15 Rimandiamo anche al lavoro di Miler il c 5 egrave consacrato allo studio della cita-zione di Is 421-4 in Mt 1216-21 e mostra il suo ruolo non solo nei cc 11-12 ma nellrsquoinsieme del Primovangelo ha una funzione di analessi e prolessi (MILER Citations 162) 13 Per lo studio rimandiamo a BEATON Isaiahrsquos in particolare il c 5 Cf anche MILER Citations c 5 Il no-stro scopo egrave di dare una chiave di lettura della nostra pericope a partire dalla citazione in Mt 1218-21 14 LUZ Matteo II 310

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esplicitamente il racconto della vita di Gesugrave mettendolo in relazione con la parola profe-tica [] e di comunicare al lettore delle informazioni indipendentemente da ciograve che gliattori del racconto possono sapere o scoprireraquo15 Tentiamo di mettere a fuoco questielementi

Παῖς (v 18) egrave generalmente tradotto con laquoservoraquo ma il termine greco puograve anchesignificare laquofiglioraquo Questa egrave stata la scelta di Girolamo che ha cambiato il servus (Is421) in puer (Mt 1218) La figura che Mt ci dona egrave dunque quella del laquoFiglio-servoraquoscelto da Dio sul quale dal battesimo riposa lo Spirito16 Subito dopo nella controver-sia con i farisei su Beelzebul Gesugrave affermeragrave di scacciare i demoni laquoper mezzo delloSpirito di Dioraquo annunciando la presenza del regno di Dio (Mt 1228) Alla fine del v 18e nel v 21 si parla delle nazioni a cui saragrave annunciato la giustizia o il diritto e che spere-ranno nel nome del Figlio-servo Nel Primo vangelo Gesugrave limita il suo annuncio allepecore perdute della casa drsquoIsraele Soltanto dopo la resurrezione invieragrave i suoi discepolia portare questa giustizia cioegrave il suo insegnamento a tutte le nazioni (Mt 2819) Ilnome egrave laquoGesugrave [colui che] salveragrave il suo popolo dai suoi peccatiraquo (Mt 120) e anchelaquoEmanuele Dio-con-noiraquo (Mt 123) che rimarragrave con i suoi presente in tutte le nazionifino alla fine del mondo (Mt 2820) presenza di salvezza sia per il popolo eletto sia perle genti (come vedremo meglio nel terzo capitolo) Questa presenza attuale si ritrova nelsegno di Giona quando Gesugrave afferma che ὧδε qui ed ora crsquoegrave piugrave di Giona e di Salo-mone Infine la citazione descrive il modo di agire del Figlio-servo con pazienza emisericordia17

Per quanto riguarda il rapporto tra questa citazione e la nostra pericope quando ifarisei prendono la decisione di fare morire Gesugrave lrsquoevangelista fa conoscere al lettorelrsquoidentitagrave e lrsquoagire del Figlio-servo che saranno poi ripresi dagli attori del raccontonellrsquoannuncio del segno di Giona18 Possiamo cogliere un altro legame tra Gesugrave rappre-sentato nella citazione di Is 42 e Giona sono laquoservi del Signoreraquo Infatti nei LXX Giona

15 MILER Citations 281 (traduzione nostra)16 Luz nota che παῖς significa generalmente laquofiglioraquo piugrave raramente laquoservoraquo questo egrave vero anche per ilPrimo vangelo LUZ Matteo II 313 Nellrsquoepisodio del battesimo Mt ha citato Is 421 ma con υἱός cosigravecome nel racconto della trasfigurazione La figliolanza di Gesugrave egrave pure presente nel ringraziamento alPadre in 1125-30 e nella descrizione della famiglia in rapporto alla volontagrave del Padre in 1246-50 di nuo-vo nella confessione di fede di Pietro in 1616 e poi nella passione Lrsquouso di παῖς a questo punto del van-gelo ci permette di capire che il figlio eserciteragrave la sua figliolanza servendo compiendo la volontagrave delPadre cioegrave ogni giustizia (Mt 315)17 Mt ci avverte che non ci saranno segni straordinari della presenza e dellrsquoagire del Figlio-servo Il suoagire che lasceragrave liberi di credere o meno faragrave sempre sorgere la stessa domandalaquosei tu o dobbiamoaspettare un altroraquo (Mt 112) Ma egrave anche misericordia che lascia sempre una possibilitagrave anche quandotutto sembra finito e che il rifiuto sembra consumato E ciograve fino al trionfo della giustizia quella che scorrelungo il vangelo di Mt come la volontagrave del Padre il suo disegno sullrsquouomo rivelato nella Torah di cuiGesugrave egrave il vero interprete giustizia compiuta nella morte e risurrezione del Figlio-servo e pienamente rea-lizzata nel compimento dellrsquoannuncio a tutte le nazioni 18 MILER Citations 316 mette in luce questo ordine una citazione per il lettore seguita da un annuncio daparte di Gesugrave Anche se lrsquoA lo analizza per una macro struttura lo ritroviamo nel c 12 Is 421-4 egrave la ci-tazione per il lettore e descrive la persona e lrsquoagire del Figlio-servo Il segno di Giona egrave lrsquoannuncio daparte di Gesugrave di ciograve che gli accadragrave Gesugrave egrave messo sotto accusa obbligato a rivelare la sua identitagrave inmodo esplicito ma risponde con lo stare tre giorni nel cuore della terra come Giona nel ventre del pesce

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si presenta non come ebreo (come nel TM) ma come laquoservo del Signoreraquo (Gn 19) Ri-guardo ai niniviti e alla regina del Sud possiamo scorgere in loro quelle nazioni allequali egrave giagrave stato annunciato il diritto e che lo hanno accolto con la conversione e la lodeal Dio drsquoIsraele Il giudizio saragrave esercitato da quelli che hanno accolto la persona e ilmessaggio di Gesugrave piugrave grande di Giona e di Salomone e cosigrave sono entrati a fare partedella sua famiglia

Ci egrave sembrato importante notare questo influsso della citazione sul seguito del ca-pitolo cosigrave come la struttura triadica dei due cc che termina sempre con una nota posi-tiva Questo egrave il contesto nel quale leggeremo la nostra pericope Prima perograve dobbiamoanalizzare il suo rapporto con i passi paralleli nei sinottici

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32

Iniziamo il nostro studio con il doppione del segno di Giona in Mt

A Il doppione del segno di Giona

La presenza di doppioni in Mt egrave frequente Secondo Luz sono unlaquoespediente di-dattico imprimono nei lettori una scena facendola divenire tipica e approfondisconoquanto giagrave dettoraquo19 Dobbiamo dunque essere attenti alle differenze per coglierne il si-gnificato In Mt 161-4 il contesto egrave diverso dal c 12 ma egrave lo stesso di Mc 811-13 Pri-ma abbiamo la moltiplicazione dei pani e molteplici guarigioni e dopo la discussione diGesugrave con i suoi discepoli nella barca Ad accompagnare i farisei sono i sadducei e nonpiugrave gli scribi Lrsquounione di questi due gruppi antagonisti sembra piuttosto improbabile20Gesugrave sembra essere solo di fronte a loro Chiedono un segno che deve venire dal cielo elrsquoevangelista specifica che egrave una prova La risposta di Gesugrave assomiglia a quella fatta inMc laquonon saragrave dato alcun segnoraquo ma rimanda anche a 1238-40 laquogenerazione malva-giaraquo e laquosegno di Gionaraquo Non dagrave perograve alcuna spiegazione e se ne va Da una parte pos-siamo pensare che Mt sottintenda la chiarificazione data nel c 12 Ma possiamo anchecapire che Gesugrave tagli corto percheacute sta in presenza dei sadducei e non puograve dare un segnoche rimandi alla risurrezione in quanto (come vedremo nel prossimo capitolo) Giona egraveuna figura di risurrezione per la tradizione ebraica Lrsquoassociazione farisei e sadducei tor-na due volte nel c 16 parlando del loro insegnamento In questo senso il segno di Gionanel c 16 potrebbe essere interpretato come lrsquoinsegnamento e la predicazione di Gesugrave alsuo popolo

19 LUZ Matteo I 4720 Possiamo pensare che Mt metta insieme i gruppi giudaici senza coglierne la differenza ma questa ipote-si risulta di poco peso visto che il vangelo di Mt srsquoindirizza probabilmente ad una comunitagrave giudeo-cri-stiana o per lo meno mista Unrsquoaltra interpretazione vede lrsquounione di due fazioni contro un altro gruppotroppo scomodo raccolto attorno a Gesugrave Cf SALDARINI Farisei 167

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La differenza di contesto ripreso da Mc lrsquoinsistenza sullrsquoinsegnamento dei capidei giudei la presenza di interlocutori diversi (tra cui alcuni appartenenti ad un gruppoche non crede alla risurrezione) permettono di leggere il doppione non come una sem-plice ripetizione ma come un tassello nel mosaico narrativo di Mt lrsquoaltro versante delsegno di Giona la predicazione scelto anche da Lc

B Il segno (di Giona) nei sinottici

La richiesta di un segno egrave presente in tutti e quattro i vangeli21 Non entreremo neidettagli di ogni brano ma vogliamo porre a confronto i testi di Mt con quelli di Mc eLc22 Ci basiamo in particolare sullrsquoarticolo di Giuseppe De Virgilio23

Egrave noto che in Mc 811-13 troviamo la richiesta di un segno dal cielo ma nella ri-sposta di Gesugrave manca ogni riferimento a Giona Lrsquoepisodio si situa in una transizionedel vangelo di Mc dove Gesugrave inizia ad annunciare la sua passione Notiamo qualche pe-culiaritagrave del testo marciano Gesugrave sembra essere solo con i farisei non ci sono altri in-terlocutori La richiesta di un segno egrave una prova una tentazione per Gesugrave che reagiscecon quel sospiro profondo di dolore di fronte allrsquoincredulitagrave La sua risposta precedutada laquoamen vi dicoraquo egrave solenne ed egrave un rifiuto netto di acconsentire Esprime il giudizio suquesta generazione La discussione si conclude con un disimpegno nei confronti dei fa-risei24 laquoNellrsquoeconomia della presentazione cristologica di Marco la negazione del se-gno appare coerente con la struttura progressiva e rivelativa del vangelo che chiama al-la fede mediante la rivelazione della persona di Cristo (cf Mc 827-30) e al discepolatomediante la sequela della croce (cf Mc 831-38)raquo25

Anche tra Mt e Lc la prima differenza da segnalare egrave il contesto Come abbiamovisto il modello teologico che sottostagrave alla figura e alla missione di Gesugrave egrave il servo diYHWH (Mt 1218-21)26 Egrave sulla stregua di questo confronto che srsquoinserisce la richiestadel segno Il contesto lucano invece riporta una serie di logia riguardanti lrsquoinsegnamentodi Gesugrave mentre egrave in cammino e rivolge la sua predicazione alle folle La beatitudine

21 Anche nel Quarto vangelo egrave presente la richiesta di un segno in Gv 218 63022 Riguardo al rapporto tra i sinottici Avril e Luz pensano che Mc abbia soppresso la menzione di Gionavenutagli da una tradizione anteriore per rispetto per la sua comunitagrave pagano-cristiana mentre Mt e Lclrsquohanno mantenuta giocando sul fatto di un segno che egrave un contro-segno Luz propone lrsquoipotesi di un dettounitario lucano comprendendo la risposta di Gesugrave e il commento interpretativo su Ninive e la regina delSud che prima era indipendente Questo corrisponde al segno come predicazione scelto da Lc Cf AVRILJonas 13-4 e LUZ Matteo I 346-823 DE VIRGILIO Giona 33-3824 Cf FRANCE Mark 312-325 DE VIRGILIO Giona 3426 Mt 11 presenta la persona di Gesugrave come il messia che compie le attese drsquoIsraele Mt 12 invece registra idiversi conflitti tra Gesugrave e lrsquoautoritagrave costituita e mette in luce la sua funzione di giudice Il ritorno dellospirito impuro e la vera famiglia di Gesugrave che seguono sono come due esemplificazioni della presa di posi-zione nei suoi confronti e quindi nellrsquoaccettazione o meno del suo destino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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esplicitamente il racconto della vita di Gesugrave mettendolo in relazione con la parola profe-tica [] e di comunicare al lettore delle informazioni indipendentemente da ciograve che gliattori del racconto possono sapere o scoprireraquo15 Tentiamo di mettere a fuoco questielementi

Παῖς (v 18) egrave generalmente tradotto con laquoservoraquo ma il termine greco puograve anchesignificare laquofiglioraquo Questa egrave stata la scelta di Girolamo che ha cambiato il servus (Is421) in puer (Mt 1218) La figura che Mt ci dona egrave dunque quella del laquoFiglio-servoraquoscelto da Dio sul quale dal battesimo riposa lo Spirito16 Subito dopo nella controver-sia con i farisei su Beelzebul Gesugrave affermeragrave di scacciare i demoni laquoper mezzo delloSpirito di Dioraquo annunciando la presenza del regno di Dio (Mt 1228) Alla fine del v 18e nel v 21 si parla delle nazioni a cui saragrave annunciato la giustizia o il diritto e che spere-ranno nel nome del Figlio-servo Nel Primo vangelo Gesugrave limita il suo annuncio allepecore perdute della casa drsquoIsraele Soltanto dopo la resurrezione invieragrave i suoi discepolia portare questa giustizia cioegrave il suo insegnamento a tutte le nazioni (Mt 2819) Ilnome egrave laquoGesugrave [colui che] salveragrave il suo popolo dai suoi peccatiraquo (Mt 120) e anchelaquoEmanuele Dio-con-noiraquo (Mt 123) che rimarragrave con i suoi presente in tutte le nazionifino alla fine del mondo (Mt 2820) presenza di salvezza sia per il popolo eletto sia perle genti (come vedremo meglio nel terzo capitolo) Questa presenza attuale si ritrova nelsegno di Giona quando Gesugrave afferma che ὧδε qui ed ora crsquoegrave piugrave di Giona e di Salo-mone Infine la citazione descrive il modo di agire del Figlio-servo con pazienza emisericordia17

Per quanto riguarda il rapporto tra questa citazione e la nostra pericope quando ifarisei prendono la decisione di fare morire Gesugrave lrsquoevangelista fa conoscere al lettorelrsquoidentitagrave e lrsquoagire del Figlio-servo che saranno poi ripresi dagli attori del raccontonellrsquoannuncio del segno di Giona18 Possiamo cogliere un altro legame tra Gesugrave rappre-sentato nella citazione di Is 42 e Giona sono laquoservi del Signoreraquo Infatti nei LXX Giona

15 MILER Citations 281 (traduzione nostra)16 Luz nota che παῖς significa generalmente laquofiglioraquo piugrave raramente laquoservoraquo questo egrave vero anche per ilPrimo vangelo LUZ Matteo II 313 Nellrsquoepisodio del battesimo Mt ha citato Is 421 ma con υἱός cosigravecome nel racconto della trasfigurazione La figliolanza di Gesugrave egrave pure presente nel ringraziamento alPadre in 1125-30 e nella descrizione della famiglia in rapporto alla volontagrave del Padre in 1246-50 di nuo-vo nella confessione di fede di Pietro in 1616 e poi nella passione Lrsquouso di παῖς a questo punto del van-gelo ci permette di capire che il figlio eserciteragrave la sua figliolanza servendo compiendo la volontagrave delPadre cioegrave ogni giustizia (Mt 315)17 Mt ci avverte che non ci saranno segni straordinari della presenza e dellrsquoagire del Figlio-servo Il suoagire che lasceragrave liberi di credere o meno faragrave sempre sorgere la stessa domandalaquosei tu o dobbiamoaspettare un altroraquo (Mt 112) Ma egrave anche misericordia che lascia sempre una possibilitagrave anche quandotutto sembra finito e che il rifiuto sembra consumato E ciograve fino al trionfo della giustizia quella che scorrelungo il vangelo di Mt come la volontagrave del Padre il suo disegno sullrsquouomo rivelato nella Torah di cuiGesugrave egrave il vero interprete giustizia compiuta nella morte e risurrezione del Figlio-servo e pienamente rea-lizzata nel compimento dellrsquoannuncio a tutte le nazioni 18 MILER Citations 316 mette in luce questo ordine una citazione per il lettore seguita da un annuncio daparte di Gesugrave Anche se lrsquoA lo analizza per una macro struttura lo ritroviamo nel c 12 Is 421-4 egrave la ci-tazione per il lettore e descrive la persona e lrsquoagire del Figlio-servo Il segno di Giona egrave lrsquoannuncio daparte di Gesugrave di ciograve che gli accadragrave Gesugrave egrave messo sotto accusa obbligato a rivelare la sua identitagrave inmodo esplicito ma risponde con lo stare tre giorni nel cuore della terra come Giona nel ventre del pesce

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si presenta non come ebreo (come nel TM) ma come laquoservo del Signoreraquo (Gn 19) Ri-guardo ai niniviti e alla regina del Sud possiamo scorgere in loro quelle nazioni allequali egrave giagrave stato annunciato il diritto e che lo hanno accolto con la conversione e la lodeal Dio drsquoIsraele Il giudizio saragrave esercitato da quelli che hanno accolto la persona e ilmessaggio di Gesugrave piugrave grande di Giona e di Salomone e cosigrave sono entrati a fare partedella sua famiglia

Ci egrave sembrato importante notare questo influsso della citazione sul seguito del ca-pitolo cosigrave come la struttura triadica dei due cc che termina sempre con una nota posi-tiva Questo egrave il contesto nel quale leggeremo la nostra pericope Prima perograve dobbiamoanalizzare il suo rapporto con i passi paralleli nei sinottici

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32

Iniziamo il nostro studio con il doppione del segno di Giona in Mt

A Il doppione del segno di Giona

La presenza di doppioni in Mt egrave frequente Secondo Luz sono unlaquoespediente di-dattico imprimono nei lettori una scena facendola divenire tipica e approfondisconoquanto giagrave dettoraquo19 Dobbiamo dunque essere attenti alle differenze per coglierne il si-gnificato In Mt 161-4 il contesto egrave diverso dal c 12 ma egrave lo stesso di Mc 811-13 Pri-ma abbiamo la moltiplicazione dei pani e molteplici guarigioni e dopo la discussione diGesugrave con i suoi discepoli nella barca Ad accompagnare i farisei sono i sadducei e nonpiugrave gli scribi Lrsquounione di questi due gruppi antagonisti sembra piuttosto improbabile20Gesugrave sembra essere solo di fronte a loro Chiedono un segno che deve venire dal cielo elrsquoevangelista specifica che egrave una prova La risposta di Gesugrave assomiglia a quella fatta inMc laquonon saragrave dato alcun segnoraquo ma rimanda anche a 1238-40 laquogenerazione malva-giaraquo e laquosegno di Gionaraquo Non dagrave perograve alcuna spiegazione e se ne va Da una parte pos-siamo pensare che Mt sottintenda la chiarificazione data nel c 12 Ma possiamo anchecapire che Gesugrave tagli corto percheacute sta in presenza dei sadducei e non puograve dare un segnoche rimandi alla risurrezione in quanto (come vedremo nel prossimo capitolo) Giona egraveuna figura di risurrezione per la tradizione ebraica Lrsquoassociazione farisei e sadducei tor-na due volte nel c 16 parlando del loro insegnamento In questo senso il segno di Gionanel c 16 potrebbe essere interpretato come lrsquoinsegnamento e la predicazione di Gesugrave alsuo popolo

19 LUZ Matteo I 4720 Possiamo pensare che Mt metta insieme i gruppi giudaici senza coglierne la differenza ma questa ipote-si risulta di poco peso visto che il vangelo di Mt srsquoindirizza probabilmente ad una comunitagrave giudeo-cri-stiana o per lo meno mista Unrsquoaltra interpretazione vede lrsquounione di due fazioni contro un altro gruppotroppo scomodo raccolto attorno a Gesugrave Cf SALDARINI Farisei 167

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La differenza di contesto ripreso da Mc lrsquoinsistenza sullrsquoinsegnamento dei capidei giudei la presenza di interlocutori diversi (tra cui alcuni appartenenti ad un gruppoche non crede alla risurrezione) permettono di leggere il doppione non come una sem-plice ripetizione ma come un tassello nel mosaico narrativo di Mt lrsquoaltro versante delsegno di Giona la predicazione scelto anche da Lc

B Il segno (di Giona) nei sinottici

La richiesta di un segno egrave presente in tutti e quattro i vangeli21 Non entreremo neidettagli di ogni brano ma vogliamo porre a confronto i testi di Mt con quelli di Mc eLc22 Ci basiamo in particolare sullrsquoarticolo di Giuseppe De Virgilio23

Egrave noto che in Mc 811-13 troviamo la richiesta di un segno dal cielo ma nella ri-sposta di Gesugrave manca ogni riferimento a Giona Lrsquoepisodio si situa in una transizionedel vangelo di Mc dove Gesugrave inizia ad annunciare la sua passione Notiamo qualche pe-culiaritagrave del testo marciano Gesugrave sembra essere solo con i farisei non ci sono altri in-terlocutori La richiesta di un segno egrave una prova una tentazione per Gesugrave che reagiscecon quel sospiro profondo di dolore di fronte allrsquoincredulitagrave La sua risposta precedutada laquoamen vi dicoraquo egrave solenne ed egrave un rifiuto netto di acconsentire Esprime il giudizio suquesta generazione La discussione si conclude con un disimpegno nei confronti dei fa-risei24 laquoNellrsquoeconomia della presentazione cristologica di Marco la negazione del se-gno appare coerente con la struttura progressiva e rivelativa del vangelo che chiama al-la fede mediante la rivelazione della persona di Cristo (cf Mc 827-30) e al discepolatomediante la sequela della croce (cf Mc 831-38)raquo25

Anche tra Mt e Lc la prima differenza da segnalare egrave il contesto Come abbiamovisto il modello teologico che sottostagrave alla figura e alla missione di Gesugrave egrave il servo diYHWH (Mt 1218-21)26 Egrave sulla stregua di questo confronto che srsquoinserisce la richiestadel segno Il contesto lucano invece riporta una serie di logia riguardanti lrsquoinsegnamentodi Gesugrave mentre egrave in cammino e rivolge la sua predicazione alle folle La beatitudine

21 Anche nel Quarto vangelo egrave presente la richiesta di un segno in Gv 218 63022 Riguardo al rapporto tra i sinottici Avril e Luz pensano che Mc abbia soppresso la menzione di Gionavenutagli da una tradizione anteriore per rispetto per la sua comunitagrave pagano-cristiana mentre Mt e Lclrsquohanno mantenuta giocando sul fatto di un segno che egrave un contro-segno Luz propone lrsquoipotesi di un dettounitario lucano comprendendo la risposta di Gesugrave e il commento interpretativo su Ninive e la regina delSud che prima era indipendente Questo corrisponde al segno come predicazione scelto da Lc Cf AVRILJonas 13-4 e LUZ Matteo I 346-823 DE VIRGILIO Giona 33-3824 Cf FRANCE Mark 312-325 DE VIRGILIO Giona 3426 Mt 11 presenta la persona di Gesugrave come il messia che compie le attese drsquoIsraele Mt 12 invece registra idiversi conflitti tra Gesugrave e lrsquoautoritagrave costituita e mette in luce la sua funzione di giudice Il ritorno dellospirito impuro e la vera famiglia di Gesugrave che seguono sono come due esemplificazioni della presa di posi-zione nei suoi confronti e quindi nellrsquoaccettazione o meno del suo destino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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si presenta non come ebreo (come nel TM) ma come laquoservo del Signoreraquo (Gn 19) Ri-guardo ai niniviti e alla regina del Sud possiamo scorgere in loro quelle nazioni allequali egrave giagrave stato annunciato il diritto e che lo hanno accolto con la conversione e la lodeal Dio drsquoIsraele Il giudizio saragrave esercitato da quelli che hanno accolto la persona e ilmessaggio di Gesugrave piugrave grande di Giona e di Salomone e cosigrave sono entrati a fare partedella sua famiglia

Ci egrave sembrato importante notare questo influsso della citazione sul seguito del ca-pitolo cosigrave come la struttura triadica dei due cc che termina sempre con una nota posi-tiva Questo egrave il contesto nel quale leggeremo la nostra pericope Prima perograve dobbiamoanalizzare il suo rapporto con i passi paralleli nei sinottici

III I passi paralleli nei sinottici Mt 161-4 Mc 811-13 e Lc 1129-32

Iniziamo il nostro studio con il doppione del segno di Giona in Mt

A Il doppione del segno di Giona

La presenza di doppioni in Mt egrave frequente Secondo Luz sono unlaquoespediente di-dattico imprimono nei lettori una scena facendola divenire tipica e approfondisconoquanto giagrave dettoraquo19 Dobbiamo dunque essere attenti alle differenze per coglierne il si-gnificato In Mt 161-4 il contesto egrave diverso dal c 12 ma egrave lo stesso di Mc 811-13 Pri-ma abbiamo la moltiplicazione dei pani e molteplici guarigioni e dopo la discussione diGesugrave con i suoi discepoli nella barca Ad accompagnare i farisei sono i sadducei e nonpiugrave gli scribi Lrsquounione di questi due gruppi antagonisti sembra piuttosto improbabile20Gesugrave sembra essere solo di fronte a loro Chiedono un segno che deve venire dal cielo elrsquoevangelista specifica che egrave una prova La risposta di Gesugrave assomiglia a quella fatta inMc laquonon saragrave dato alcun segnoraquo ma rimanda anche a 1238-40 laquogenerazione malva-giaraquo e laquosegno di Gionaraquo Non dagrave perograve alcuna spiegazione e se ne va Da una parte pos-siamo pensare che Mt sottintenda la chiarificazione data nel c 12 Ma possiamo anchecapire che Gesugrave tagli corto percheacute sta in presenza dei sadducei e non puograve dare un segnoche rimandi alla risurrezione in quanto (come vedremo nel prossimo capitolo) Giona egraveuna figura di risurrezione per la tradizione ebraica Lrsquoassociazione farisei e sadducei tor-na due volte nel c 16 parlando del loro insegnamento In questo senso il segno di Gionanel c 16 potrebbe essere interpretato come lrsquoinsegnamento e la predicazione di Gesugrave alsuo popolo

19 LUZ Matteo I 4720 Possiamo pensare che Mt metta insieme i gruppi giudaici senza coglierne la differenza ma questa ipote-si risulta di poco peso visto che il vangelo di Mt srsquoindirizza probabilmente ad una comunitagrave giudeo-cri-stiana o per lo meno mista Unrsquoaltra interpretazione vede lrsquounione di due fazioni contro un altro gruppotroppo scomodo raccolto attorno a Gesugrave Cf SALDARINI Farisei 167

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La differenza di contesto ripreso da Mc lrsquoinsistenza sullrsquoinsegnamento dei capidei giudei la presenza di interlocutori diversi (tra cui alcuni appartenenti ad un gruppoche non crede alla risurrezione) permettono di leggere il doppione non come una sem-plice ripetizione ma come un tassello nel mosaico narrativo di Mt lrsquoaltro versante delsegno di Giona la predicazione scelto anche da Lc

B Il segno (di Giona) nei sinottici

La richiesta di un segno egrave presente in tutti e quattro i vangeli21 Non entreremo neidettagli di ogni brano ma vogliamo porre a confronto i testi di Mt con quelli di Mc eLc22 Ci basiamo in particolare sullrsquoarticolo di Giuseppe De Virgilio23

Egrave noto che in Mc 811-13 troviamo la richiesta di un segno dal cielo ma nella ri-sposta di Gesugrave manca ogni riferimento a Giona Lrsquoepisodio si situa in una transizionedel vangelo di Mc dove Gesugrave inizia ad annunciare la sua passione Notiamo qualche pe-culiaritagrave del testo marciano Gesugrave sembra essere solo con i farisei non ci sono altri in-terlocutori La richiesta di un segno egrave una prova una tentazione per Gesugrave che reagiscecon quel sospiro profondo di dolore di fronte allrsquoincredulitagrave La sua risposta precedutada laquoamen vi dicoraquo egrave solenne ed egrave un rifiuto netto di acconsentire Esprime il giudizio suquesta generazione La discussione si conclude con un disimpegno nei confronti dei fa-risei24 laquoNellrsquoeconomia della presentazione cristologica di Marco la negazione del se-gno appare coerente con la struttura progressiva e rivelativa del vangelo che chiama al-la fede mediante la rivelazione della persona di Cristo (cf Mc 827-30) e al discepolatomediante la sequela della croce (cf Mc 831-38)raquo25

Anche tra Mt e Lc la prima differenza da segnalare egrave il contesto Come abbiamovisto il modello teologico che sottostagrave alla figura e alla missione di Gesugrave egrave il servo diYHWH (Mt 1218-21)26 Egrave sulla stregua di questo confronto che srsquoinserisce la richiestadel segno Il contesto lucano invece riporta una serie di logia riguardanti lrsquoinsegnamentodi Gesugrave mentre egrave in cammino e rivolge la sua predicazione alle folle La beatitudine

21 Anche nel Quarto vangelo egrave presente la richiesta di un segno in Gv 218 63022 Riguardo al rapporto tra i sinottici Avril e Luz pensano che Mc abbia soppresso la menzione di Gionavenutagli da una tradizione anteriore per rispetto per la sua comunitagrave pagano-cristiana mentre Mt e Lclrsquohanno mantenuta giocando sul fatto di un segno che egrave un contro-segno Luz propone lrsquoipotesi di un dettounitario lucano comprendendo la risposta di Gesugrave e il commento interpretativo su Ninive e la regina delSud che prima era indipendente Questo corrisponde al segno come predicazione scelto da Lc Cf AVRILJonas 13-4 e LUZ Matteo I 346-823 DE VIRGILIO Giona 33-3824 Cf FRANCE Mark 312-325 DE VIRGILIO Giona 3426 Mt 11 presenta la persona di Gesugrave come il messia che compie le attese drsquoIsraele Mt 12 invece registra idiversi conflitti tra Gesugrave e lrsquoautoritagrave costituita e mette in luce la sua funzione di giudice Il ritorno dellospirito impuro e la vera famiglia di Gesugrave che seguono sono come due esemplificazioni della presa di posi-zione nei suoi confronti e quindi nellrsquoaccettazione o meno del suo destino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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ZLOTOWITZ Meir YonahJonah A New Translation with a Commentary Anthologized fromTalmudic Midrashic and Rabbinic Sources New York Artscroll Mesorah 1988 LXXV 156 p

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La differenza di contesto ripreso da Mc lrsquoinsistenza sullrsquoinsegnamento dei capidei giudei la presenza di interlocutori diversi (tra cui alcuni appartenenti ad un gruppoche non crede alla risurrezione) permettono di leggere il doppione non come una sem-plice ripetizione ma come un tassello nel mosaico narrativo di Mt lrsquoaltro versante delsegno di Giona la predicazione scelto anche da Lc

B Il segno (di Giona) nei sinottici

La richiesta di un segno egrave presente in tutti e quattro i vangeli21 Non entreremo neidettagli di ogni brano ma vogliamo porre a confronto i testi di Mt con quelli di Mc eLc22 Ci basiamo in particolare sullrsquoarticolo di Giuseppe De Virgilio23

Egrave noto che in Mc 811-13 troviamo la richiesta di un segno dal cielo ma nella ri-sposta di Gesugrave manca ogni riferimento a Giona Lrsquoepisodio si situa in una transizionedel vangelo di Mc dove Gesugrave inizia ad annunciare la sua passione Notiamo qualche pe-culiaritagrave del testo marciano Gesugrave sembra essere solo con i farisei non ci sono altri in-terlocutori La richiesta di un segno egrave una prova una tentazione per Gesugrave che reagiscecon quel sospiro profondo di dolore di fronte allrsquoincredulitagrave La sua risposta precedutada laquoamen vi dicoraquo egrave solenne ed egrave un rifiuto netto di acconsentire Esprime il giudizio suquesta generazione La discussione si conclude con un disimpegno nei confronti dei fa-risei24 laquoNellrsquoeconomia della presentazione cristologica di Marco la negazione del se-gno appare coerente con la struttura progressiva e rivelativa del vangelo che chiama al-la fede mediante la rivelazione della persona di Cristo (cf Mc 827-30) e al discepolatomediante la sequela della croce (cf Mc 831-38)raquo25

Anche tra Mt e Lc la prima differenza da segnalare egrave il contesto Come abbiamovisto il modello teologico che sottostagrave alla figura e alla missione di Gesugrave egrave il servo diYHWH (Mt 1218-21)26 Egrave sulla stregua di questo confronto che srsquoinserisce la richiestadel segno Il contesto lucano invece riporta una serie di logia riguardanti lrsquoinsegnamentodi Gesugrave mentre egrave in cammino e rivolge la sua predicazione alle folle La beatitudine

21 Anche nel Quarto vangelo egrave presente la richiesta di un segno in Gv 218 63022 Riguardo al rapporto tra i sinottici Avril e Luz pensano che Mc abbia soppresso la menzione di Gionavenutagli da una tradizione anteriore per rispetto per la sua comunitagrave pagano-cristiana mentre Mt e Lclrsquohanno mantenuta giocando sul fatto di un segno che egrave un contro-segno Luz propone lrsquoipotesi di un dettounitario lucano comprendendo la risposta di Gesugrave e il commento interpretativo su Ninive e la regina delSud che prima era indipendente Questo corrisponde al segno come predicazione scelto da Lc Cf AVRILJonas 13-4 e LUZ Matteo I 346-823 DE VIRGILIO Giona 33-3824 Cf FRANCE Mark 312-325 DE VIRGILIO Giona 3426 Mt 11 presenta la persona di Gesugrave come il messia che compie le attese drsquoIsraele Mt 12 invece registra idiversi conflitti tra Gesugrave e lrsquoautoritagrave costituita e mette in luce la sua funzione di giudice Il ritorno dellospirito impuro e la vera famiglia di Gesugrave che seguono sono come due esemplificazioni della presa di posi-zione nei suoi confronti e quindi nellrsquoaccettazione o meno del suo destino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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dellrsquoascolto propria di Lc che precede immediatamente il detto su Giona sottolinealrsquointerpretazione diversa che lrsquoevangelista vuole dare al segno di Giona la predicazionedi Gesugrave e la sua parola Gli interlocutori di Gesugrave sono rappresentati dalla folla anzidalle folle tra cui quegli laquoaltriraquo che in precedenza avevano chiesto un segno (Lc1116)

Essendo il segno di Giona in Mt lrsquooggetto del nostro studio ci soffermiamo unistante sul segno di Giona in Lc laquocome Giona fu un segno per quelli di Ninive cosigrave losaragrave anche il Figlio dellrsquouomo per questa generazioneraquo (Lc 1130) La difficoltagrave sta nelcapire il tenore di questo segno Egrave la vita la parola stessa di Gesugrave a diventare segno27Contro questa interpretazione si sottolinea che non egrave lrsquoattivitagrave di Gesugrave la sua predica-zione ad essere segno ma la sua persona percheacute il segno egrave futuro e la predicazione diGesugrave egrave attuale28 Chi vede in Lc il segno di Giona come la risurrezione di Gesugrave si appog-gia sulla tradizione giudaica che porta a conoscenza dei niniviti lrsquoepisodio del pesce29Unrsquoaltra interpretazione ancora egrave il segno del Figlio dellrsquouomo nella sua parusia ma sup-pone che tutto il logion sia letto in chiave escatologica in particolare riguardo a laquoquestagenerazioneraquo Il verbo al futuro non basta per affermare che il Figlio dellrsquouomo egrave rap-presentato in veste di giudice escatologico che condanna la presente generazione30 Se-condo Landes Giona egrave stato un segno non per qualcosa riguardo alla sua persona o ap-parenza o per un azione simbolica che avrebbe compiuto o ancora per lrsquoesperienza divi-na della sua liberazione ma soltanto per quello che ha detto e per la convinzione con laquale lrsquoha detto31 profeta di distruzione nel doppio senso di distruzione della cittagrave o delpeccato Questo concorda con Bovon che sottolinea il significato piugrave antropologico checristologico del segno di Giona in Lc Egrave in questione la decisione come giagrave anticipatonelle parole di Simeone al tempio (Lc 234) In Mt invece la presa di posizione percorrei cc 11 e 12 e il segno riguarda piuttosto la modalitagrave con cui Gesugrave agisce il permanereper tre giorni e tre notti nel cuore della terra

Infine lrsquoordine egrave inverso riguardo alla regina del Sud e i niniviti Per molti egrave un in-dizio della precedenza di Lc su Mt che cambierebbe lrsquoordine per raggruppare tutti i dettisu Giona Lc mantenendo un ordine cronologico32 De Virgilio porta unrsquoaltra interpreta-

27 Cf BOVON Luca II 226 Cardellino spostandosi al livello spirituale vede il segno di Giona nella diffu-sione (resurrezione) del messaggio grazie alla conversione (resurrezione) di zelanti (Giona apostoli) chelo testimoniano Non solo il segno non riguarda la persona di Gesugrave nella sua resurrezione ma passa ai di-scepoli Cf CARDELLINO Giona 24228 Cf ROSSEacute Luca 44729 Cf sotto lo studio sulla figura di Giona nella tradizione giudaica 30 Cf MERLI Segno 65 DUVAL Jonas 220-2 studia la struttura grammaticale del detto profetico e vede nelnostro v un genere escatologico con la menzione del figlio dellrsquouomo laquoil giorno del giudizio egrave il giornodella risurrezioneraquo non perograve quella di Gesugrave ma quella finale LrsquoA a ragione legge insieme i vv 29-31noi perograve preferiamo seguire lo sviluppo progressivo dei vv prima lrsquoevangelista tratta del segno di Gionache si realizzeragrave per questa generazione e non alla fine dei tempi e poi parla anche della risurrezione e delgiudizio di tutti 31 Cf LANDES Jonah in Luke 141-2 Per lrsquoargomentazione di questa tesi rimandiamo alla contribuzionedellrsquoA che risponde a diverse obiezioni che possono essere sollevate a riguardo Noi concordiamo conquesta interpretazione del segno di Giona

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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zione guardando come aveva giagrave fatto per Mc la teologia sviluppata nel racconto laquoap-pare chiaro come lrsquoevangelista in linea con lo sviluppo narrativo e teologico del proprioracconto intenda accentuare la necessitagrave dellrsquoaccoglienza della predicazione da partedella laquogenerazione malvagiaraquo in vista della conversione a cui tutti giudei e pagani uo-mini e donne sono chiamati a corrispondereraquo33 Forse possiamo anche pensare che Mtvuole concludere la pericope con Salomone percheacute era visto come il piugrave grande esorci-sta del popolo drsquoIsraele Questo spiegherebbe anche percheacute Mt sposta il logion del ritor-no dello spirito impuro alla fine della pericope sul segno di Giona subito dopo aver par-lato di Gesugrave come qualcosa piugrave grande di Salomone

Dopo questa panoramica generale riguardo alla delimitazione e alla struttura dellanostra pericope al suo contesto prossimo e remoto avendo sempre come sfondo inter-pretativo la citazione isaiana in Mt 1218-21 ci accingiamo ad iniziare lo studio esegeti-co della prima parte del brano laquo il segno di Gionaraquo

32 La prioritagrave di Lc su Mt o di Mt su Lc non trova ancora oggi un consenso Per uno studio della questionerimandiamo a LUZ II 346-8 e REPSCHINSKI Controversy 137 e per uno status quaestionis allrsquoarticolo diOPORTO El signo 4133 DE VIRGILIO Giona 37

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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CAPITOLO SECONDO

ESEGESI E INTERPRETAZIONE DEL laquoSEGNO DI GIONAraquo

In questo capitolo guarderemo ai vv 38-40 del laquosegno di Gionaraquo In un primo mo-mento faremo lrsquoesegesi del testo per poter poi interpretarlo in rapporto al racconto dellapassione e della risurrezione del Primo vangelo

I Il segno di Giona Mt 1238-40

Procediamo allo studio dei singoli versetti

A La domanda dei farisei e degli scribi

v 38 Τότε ἀπεκρίθησαν αὐτῷ τινες τῶν γραμματέων καὶ Φαρισαίωνλέγοντεςmiddot διδάσκαλε θέλομεν ἀπὸ σοῦ σημεῖον ἰδεῖν

Gli scribi e i farisei interrompono il discorso di Gesugrave rispondendogli e chiedendoun segno τότε segna un passaggio dentro il discorso e il verbo ἀπεκρίθησαν serve asottolineare la soluzione di continuitagrave A che cosa rispondono Gesugrave ha messo loro sottoaccusa i propri figli saranno i loro giudici (Mt 1227) esiste un peccato quello controlo spirito che non potragrave essere perdonato (Mt 1231) delle proprie parole bisogneragrave ren-dere conto percheacute esse stesse ci giudicheranno (Mt 1236-37) Dopo che i farisei hannodeciso di farlo morire Gesugrave si presenta come un profeta escatologico e questi voglionoun segno che legittimi il suo atteggiamento e la sua parola

Il lessema διδάσκαλε non egrave mai usato dai discepoli e perciograve non indica alcunrsquoat-tesa di un insegnamento da parte dei farisei34

La richiesta con il verbo θέλομεν al presente fa entrare il lettore nel racconto epotrebbe indicare che la risposta deve essere immediata

La parola laquosegnoraquo egrave un termine ldquoapertordquo laquoFunge da indicazione in quanto rinviaalla rivelazione che avviene o egrave giagrave avvenutaraquo35 Lo scopo del segno egrave di arrivare ad unacertezza che prima il soggetto non aveva Le laquoazioni-segnoraquo profetiche sono atti auto-nomi che portano in seacute lrsquoannuncio e non sono solo sostegni alla comunicazione di unmessaggio divino36 Nel NT si trova 77x e oltre ai significati dati prima puograve rimandare

34 Cf Mt 819 911 17241916 22162436 2618 Gesugrave egrave chiamato cosigrave dai farisei dagli scribi dalgiovane ricco dagli erodiani e da Gesugrave stesso quando manda i discepoli a preparare la pasqua Lrsquouso egravequasi sempre polemico e non porta mai ad un rapporto di discepolato 35 GLNT voce σηmicroεῖον col 49 Σημεῖον egrave presente 125x nellrsquoAT di cui 80 per tradurre il termine ebraico(KוM -rsquoocirct)

15

ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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ad un segno visibile di riconoscimento (Mt 2648 Lc 212)37 La complessitagrave del segnopuograve rivestire due aspetti il segno puograve essere chiaro ma si deve verificare esso puograve su-scitare meraviglia o ammirazione senza pervenire allrsquoadesione oppure il segno egrave unarealtagrave velata per cui bisogna superare la materialitagrave del fatto per giungere al significato oalla realtagrave significata38 Nella tradizione biblica e giudaica sono laquosegniraquo il miracolodellrsquoesodo e le azioni simboliche dei profeti

Dopo la diatriba di Gesugrave e dopo i miracoli compiuti nei cc 8-9 e 12 gli scribi e ifarisei vogliono che Gesugrave sveli lrsquoorigine della sua autoritagrave39 Se confrontiamo questo vai vv paralleli di Mc Lc e Mt 16 notiamo un intervento pesante dellrsquoevangelista il se-gno deve venire da Gesugrave (ἀπὸ σοῦ) invece negli altri testi il segno deve venire dal cielo(ἀπὸ tou o evx ouvranou) e Mt non parla dellrsquointenzione di tentare Gesugrave40 Non cercanouna conferma divina che legittimi lrsquoagire e il predicare di Gesugrave ma una rivelazione in-confondibile della sua identitagrave

B La risposta di Gesugrave

v 39 ὁ δὲ ἀποκριθεὶς εἶπεν αὐτοῖςmiddot γενεὰ πονηρὰ καὶ μοιχαλὶς σημεῖονἐπιζητεῖ καὶ σημεῖον οὐ δοθήσεται αὐτῇ εἰ μὴ τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ τοῦ προφήτου

Questo v solleva tre questioni riguardo alla laquogenerazione malvagia e adulteraraquoal laquosegno di Gionaraquo e infine a Giona come profeta

36 Ivi col 5637 Cf DENT voce σηmicroεῖον coll 1322-4 Il senso di σηmicroεῖα al plurale egrave diverso sono per lo piugrave segni cos-mici associati ai τέρατα-prodigi della fine della storia della venuta del Figlio dellrsquouomo I σηmicroεῖα nonsono le guarigioni rese con δυνάmicroεις ma sono quei miracoli che testimoniano di essere inviato da Dio eche suscitano la fede non sono impetrati ma pretesi o imposti Mc 1322 e Mt 2424 mettono in guardiacontro i falsi profeti che compiranno σηmicroεῖα και τέρατα38 Cf DUVAL Jonas 21839 DAVIES - ALLISON Matthew II 354 FRANCE Matthew 487 avvicinano questa domanda a quella dei sacer-doti e degli anziani in Mt 2123 (laquoper quale potestagrave fai queste cose Chi ti ha dato questo potereraquo) e inGv 630 (laquoquale segno fai percheacute vediamo e crediamo in te Che cosa operiraquo) oppure anche a 1Co 122(laquoi giudei chiedono segniraquo) Queste domande mostrano la difficoltagrave dei giudei a circoscrivere la personadi Gesugrave40 Possiamo capire che lrsquoidea della tentazione sia resa con ἀπὸ σοῦ Questo ci rimanderebbe alle tentazioninel deserto o anche alla richiesta fatta a Gesugrave di scendere dalla croce dove si cerca la manifestazione diuna potenza per seacute Oppure la domanda di un segno egrave rivolta a Gesugrave per spingerlo a rivelare la sua identi-tagrave si egrave giagrave presentato come piugrave grande del tempio (Mt 126) e signore dello shabbat (Mt 128) e ha messoi farisei sotto accusa Egrave forse questa pretesa a provocare lrsquoaccusa del v 39 La richiesta di un segno non egravenuova serve ad autentificare qualcuno (Mosegrave in Es 41-9) una promessa (Gdc 636-40) o una profezia (Is710-14 387-8) ma egrave sempre il Signore a darlo non viene da unrsquoiniziativa propriaE Davies - Allison nota-no che forse lrsquointenzione non egrave di tentare ma di ottenere una prova definitiva in quanto profeta escatologi-co Hare mostra la contraddizione nella domanda dei farisei questi vogliono un segno che confermi se-condo la Scrittura la messianicitagrave di Gesugrave ma che sia diverso dai segni che Gesugrave ha dato in risposta aidiscepoli di Giovanni Battista un segno che venga da lui ma sia certificato da Dio HARE Matthew 142

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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1 Una generazione malvagia e adultera

Gesugrave recepisce la richiesta come la manifestazione della loro malvagitagrave e del loroadulterio Il πονηρός egrave tutto ciograve che Dio condanneragrave nel giudizio finale Mt egrave lrsquounico aparlare di γενεὰ μοιχαλὶς e lo fa solo qui e in 16441 Lrsquoadulterio si riferisce allrsquoinfedeltagraveallrsquoalleanza e alla sua rottura (Dt 325 Is 573 Ger 31-421327 Ez 23 Os 1-353-4)NellrsquoAT non troviamo lrsquoespressione γενεὰ μοιχαλὶς anche se il Targum di Is 573 parladi laquopopolo di una generazione le cui opere sono malvagie [] sono adulteriraquo42 In Dt325 lrsquoagire drsquoIsraele come figlio di Dio egrave messo in causa in quanto laquogenerazione tor-tuosa e perversaraquo Crsquoegrave probabilmente un legame tra la laquogenerazioneraquo in Mt e quella deldeserto Gesugrave parla e agisce per riportare il popolo eletto al suo essere figlio nella fedel-tagrave allrsquoalleanza e stigmatizza il rifiuto dei farisei e degli scribi di credere alla presenza eallrsquoazione di Dio nel suo ministero43

In questo v diversamente da Mc e Lc Mt non si riferisce a laquoquestaraquo generazionema generalizza lrsquoaccusa parlando di laquounaraquo generazione intendendo cosigrave ogni genera-zione ma lrsquoespressione laquoquesta generazioneraquo torna nei vv 41-42 Lrsquoaccusa puograve dunqueessere riferita sia ai contemporanei di Gesugrave che ad ogni generazione che ricerca(ἐπιζητεῖ) un segno44

Gesugrave perograve afferma che saragrave dato loro un segno da Dio δοθήσεται egrave un passivodivino Gesugrave riporta se stesso il suo agire e il suo parlare a Dio Il segno non verragrave dalui ma da Dio Egrave un segno futuro in contrasto con la richiesta fatta al presente ed egrave riferi-to ad un personaggio biblico Giona Sicuramente Gesugrave si situa in unrsquoaltra prospettivala sua categoria di segno non corrisponde a quella dei suoi interlocutori

2 Il segno di Giona

Lrsquoespressione τὸ σημεῖον Ἰωνᾶ egrave ambigua ed oscura Si ritiene che il genitivo siaappositivo o epesegetico (significhi cioegrave il segno dato nella figura di Giona)45

41 Mentre Mc usa lrsquoespressione in 838 Gesugrave parla di chi si vergogneragrave di lui davanti a questa generazioneadultera e peccatrice42 Cit in DAVIES - ALLISON Matthew II 354 43 Cf CROWE The Song of Moses 47-58 La prova del deserto consisteva soprattutto nel riconoscere lapresenza di Dio in mezzo al popolo Allo stesso modo si tratta di riconoscere la presenza di Gesugrave Figlio-servo Per questo Gesugrave si riferisce allrsquoessere figli e contrappone il suo modo di essere figlio a quello dilaquoquesta generazioneraquo la sua obbedienza alla disobbedienza del popolo Cf anche HARE Matthew 143FRANCE Matthew 489 DAVIES - ALLISON Matthew II 35444 Cf GUNDRY Matthew 243 Repschinski non concorda lrsquoaccusa egrave rivolta proprio agli scribi e ai fariseiche si rendono malvagi e adulteri insistendo nel cercare un segno e non alla generazione contemporaneadi Gesugrave o di Matteo Cf REPSCHINSKI Controversy 13545 Cf ZERWICK - GROSVENOR Greek 39

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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In Lc il segno egrave quello di Giona a Ninive e in Mt si tratta di Giona nel ventre delpesce Riportiamo i principali significati

1) Il segno di Giona indica la predicazione del ravvedimento fatta da Giona e dalfiglio dellrsquouomo Gesugrave46

2) Il segno di Giona egrave il salvataggio dal pesce47

3) Sia Giona sia il figlio dellrsquouomo sono il segno Il parallelo vede allora Giona eil figlio dellrsquouomo come giudice48

Di queste tre spiegazioni preferiamo la seconda che egrave propriamente attinente altesto matteano rispettando cosigrave quello che lrsquoevangelista ha inserito come materiale pro-prio Ci portiamo adesso su un altro punto del Sondergut matteano il modo di Giona diesercitare la profezia

3 Giona il profeta

La precisazione laquoGiona profetaraquo permette di leggere in modo speculare il Gionadi 2Re 1425 e il Giona del libro profetico a cui Gesugrave si riferisce nella sua risposta aifarisei49

46 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione crsquoegrave la reale corrispondenza tra le predicazio-ni di Giona e di Gesugrave come profeti del giudizio Invece a sfavore oltre il fatto che la predicazione non egraveconsiderata come segno crsquoegrave il problema del futuro ἔσται Merli lo risolve parlando di un futuro ldquodi solen-nitagraverdquo che ha un significato di presente Cf MERLI Segno 66 LrsquoA presenta diversi testi a sostegno di que-sta interpretazione Lc 157 Rm 519 Il futuro puograve essere reso con laquoegrave e saragraveraquo Hoet vede nel futuro unaconferma che il segno non egrave una prova inconfutabile come lo chiedono i farisei e gli scribi che voglionogaranzie prima di affidarsi alla parola del profeta Invece egrave un vero segno profetico solo nellrsquoavvenire siavvereragrave che ci si poteva fidare Questo segno non sopprima il rischio della fede lagrave dove si cerca una cer-tezza che risparmierebbe il dover credere Cf HOET Jonas 7347 Cf LUZ Matthew II 353 a favore di questa interpretazione abbiamo le fonti giudaiche (come vedremoin seguito) Egrave anche lrsquounica che usi in senso proprio la parola laquosegnoraquo A sfavore Luz pone il fatto che ilsalvataggio di Giona non egrave stato un segno per i niniviti ma noi riteniamo di dovere tenere distinte le lineeinterpretative dei due vangeli Mt non egrave interessato al fatto che Giona sia stato un segno per i niniviti sichiede come il figlio dellrsquouomo puograve essere un segno per questa generazione 48 NellrsquoAT il profeta puograve essere un segno e Mt parleragrave in 2430 del segno escatologico del figliodellrsquouomo A sfavore di una tale interpretazione sta la mancanza di analogia tra Giona profeta del giudi-zio e il figlio dellrsquouomo come giudice universale I niniviti sono sfuggiti al giudizio annunciato da Gionanon cosigrave questa generazione alla venuta del figlio dellrsquouomo Perograve ci sembra che anche se siamo in uncontesto di giudizio lrsquoaspetto escatologico viene piuttosto affermato nei vv seguenti che originariamentenon appartenevano al logion del segno di Giona 49 Infatti questi due personaggi hanno lo stesso nome lo stesso padre e sono chiamati nei due casi laquoservodel Signoreraquo Il fatto che il libro di Giona si trovi nel canone ebraico tra Abdia e Michea lo ha fatto consi-derare un profeta del sec VIII aC Un ulteriore rapporto sta nellrsquoatteggiamento di Dio presentato in que-sti racconti In 2Re 1423-27 Geroboamo II ristabilisce le frontiere drsquoIsraele secondo la parola del Si-gnore pronunciata per mezzo del suo profeta Giona Cf SCHOumlKEL - DIAZ Profeti 1150 Egrave un episodiomolto interessante percheacute il regno del Nord egrave indebolito ha avuto una serie di re empi anche GeroboamoII egrave empio ma sembra benedetto dal Signore sia per la durata del suo regno 41 anni sia per la riconquista

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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Proponiamo ora una sintesi della letteratura giudaica sulla figura di Giona per ri-cavarne un background del logion laquoGiona il profetaraquo50

Il Targum palestinese di Dt 3012-13 si serve di Mosegrave e di Giona per illustrare ilfatto che la Torah sia vicina allrsquouomo

La Torah non egrave in cielo cosigrave che dobbiate dire ldquoAh se avessimo uno come Mosegrave il profeta chesalirebbe in cielo la prenderebbe per noi e ci farebbe sentirne i precetti percheacute li mettiamo inpraticardquo La Torah non egrave neanche al di lagrave del Grande Mare percheacute dobbiate dire ldquoAh se avessi-mo uno come Giona il profeta che scenderebbe nelle profonditagrave del Grande Mare la riporte-rebbe su e ci farebbe sentire i precetti percheacute li mettiamo in praticardquo51

Mosegrave e Giona tutti e due profeti hanno varcato vivi i confini del mondo Lrsquoasso-ciazione di Mosegrave e di Giona puograve non essere solamente retorica Nella tradizione ebraicaGiona egrave identificato col figlio della vedova di Sarepta risuscitato da Elia Se accettiamoquesta tradizione crsquoegrave tra Mosegrave e Giona un altro legame lrsquoessere stato salvato dallamorte52

dei territori delle dieci tribugrave Questa restaurazione non egrave frutto di un pentimento da parte del re o del po-polo ma segno gratuito della misericordia di Dio alla vista della miseria del suo popolo Giona unicoebreo del libro profetico unico profeta mandato in terra straniera a proclamare una parola divina ad unpopolo straniero ha portato alla conversione una cittagrave laquogrande per Dioraquo (Gn 33) I profeti possonodunque essere mandati in altre nazioni per missioni simili a quelle che hanno effettuate in Israele

Se dunque bisogna leggere questi libri separatamente rispettando epoca e generi letterari diversi la figuradi laquoGiona figlio di Amittairaquo permette di fare da ponte e di farli risuonare insieme Il libro profetico attivanella memoria dellrsquouditorio di Gesugrave e nel lettore ideale il Giona di 2Re Cf BEN ZVI Signs 5591 LrsquoAnota che lrsquoapertura del libro profetico in media res spinge il lettore a riflettere a ciograve che manca e a co-struire il background della storia il legame piugrave immediato egrave con il personaggio che porta lo stesso nomein 2Re 14 ma anche nel carattere narrativo del libro profetico e nelle profezie contenute in 2Re Se nonleggiamo in risonanza queste due figure rischiamo di limitare la profezia di Giona allrsquoannuncio della di-struzione di Ninive come fa Swetnam Per questi il segno del profeta Giona egrave la profezia su Ninive equello riguardo a Gesugrave egrave la profezia della distruzione di Gerusalemme A questo dobbiamo rispondere cheGesugrave parla sigrave della distruzione del tempio (Mt 242) e nel seguito del discorso sembra riferirsi ad un tem-po escatologico ma nella pericope ci sono due tempi quello di Gesugrave e quello del giudizio Drsquoaltra partenon possiamo ignorare che la spiegazione data da Gesugrave non ha alcun rapporto con la distruzione di Geru-salemme Non ci sembra poter sostenere questa ipotesi la figura di Giona profeta egrave molto piugrave ricca diquesta sola interpretazione Cf SWETNAM Signs 7750 Nella scelta delle fonti abbiamo cercato di attenersi a quelle giagrave conosciute per essere contemporaneedel tempo di Gesugrave e della formazione del NT La letteratura rabbinica egrave piugrave interessata a Gn 1-2 che allaconversione dei niniviti Sembra che il laquosegno di Gionaraquo non sia neacute la sua predicazione neacute la sua personama le meraviglie che Dio ha compiuto in lui Cf OPORTO El Signo 44 51 Cit in AVRIL Jonas 18 (traduzione nostra) 52 Infatti Giona si chiama figlio della veritagrave (Ben Amittai) e dopo la risurrezione del figlio la donna chia-ma Elia laquouomo di Dio [sulla cui] bocca la parola del Signore egrave veritagraveraquo (1Re 1724) Cf CHOW Sign38-41 Una sinagoga del sec III dC a Dura Europos riporta tra altre quattro scene Elia risuscita il figliodella vedova di Sarepta Ester e il trionfo di Mardocheo Samuele designando Davide e lrsquoinfanzia diMosegrave La prima e lrsquoultima si corrispondono comprendono ognuna due scene in cui nella prima il bambi-no egrave senza espressione e nella seconda ha un volto espressivo le mani di tutti i due sono aperte in segnodi benedizione Tutti i due sono segni della salvezza operata da Dio LrsquoA riporta questo affresco come te-stimonianza di una tradizione che puograve essere molto piugrave antica

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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Le prime traduzioni aramaiche di Gn potrebbero risalire ai sec III-II aC anche sela redazione ultima del Targum Giona egrave tardiva53 Se in Gn 23 il testo ebraico parla disheol e il targum di laquoabissoraquo in Gn 26-7 il targum interpreta cosigrave il TM laquofino alla go-laraquo diventa laquofino alla morteraquo e laquotu hai fatto salire dalla fossa la mia vitaraquo egrave reso con laquoegravedavanti a te fare salire dalla distruzione la mia vitaraquo Egrave dunque presente nel targum ilcontesto haggadico sulla risurrezione dei morti che troviamo in particolare in GenesiRabbah 56 di cui parleremo in seguito e anche nel midrash su Giona

Il midrash su Giona egrave un testo in due parti del sec VIII dC La prima parte com-menta il testo biblico ed esalta la grandezza della misericordia divina verso Giona e ver-so il mondo la seconda antica quanto la prima riporta unrsquointerpretazione allegorica diqualche vv del testo biblico in rapporto alla vicenda dellrsquoanima umana54 Presentiamoquesta opera anche se tardiva percheacute unrsquointerpretazione giudaica che va nello stessosenso della tradizione cristiana presente nel NT e riguardante il punto centrale della no-stra fede cioegrave la risurrezione di Gesugrave egrave secondo Manns una prova della sua antichitagrave55Il ventre del pesce egrave lo sheol come egrave detto in Gn 23 Poi servendosi di Is 2619 il testoafferma che

il Signore comandograve al pesce ed esso rigettograve Giona sullrsquoasciutto Quando coloro che giacciononella polvere saranno risvegliati le tombe vomiteranno i morti che hanno dentro Non egrave questociograve che egrave scritto E la terra restituiragrave i trapassati (Is 2619) Cosa vuole dire lsquorestituiragraversquo Che livomiteragrave fuori dal cimitero Cosa vuole dire lsquotrapassatirsquo Trapassati percheacute hanno ricevuto laguarigione e sono tornati a vivere come in principio e si sono ricongiunti osso con osso56

Questa tradizione della risurrezione dei morti quando lrsquoangelo della morte saragraveeliminato legata allo stare nelle viscere del pesce non puograve non ricordare ciograve che Mtracconta al momento della morte di Gesugrave la risurrezione dei giusti Riprenderemo que-sta fonte nella terza sezione di questo capitolo

In 3Mac 68 uno scritto alessandrino in tempi di persecuzione del sec I aC egrave ri-portato la preghiera di Eleazar Per assicurare che gli ebrei possono confidare in Dioegli cita delle persone salvate da Dio La storia finisce con il pentimento del re pagano ela salvezza degli ebrei57 Una delle persone citata egrave Giona come esempio di salvezza

53 Cf CARBONE - RIZZI Aggeo 247 Notano lrsquoorigine palestinese con influssi ebraici sullrsquoaramaico nonmolto dopo la seconda guerra giudaica54 Cf BEDINI Viaggio 57-8 Il curatore dellrsquoedizione che abbiamo consultata si basa sullrsquoedizione criticadello Jellinek il quale ha ovviato agli errori del testo nella seconda parte utilizzando lo Zohar (sec XII-XIII dC) 55 Cf MANNS Jean 258 In queste pagine lrsquoA studia la tradizione del messia drsquoEfraim ma pensiamo che ilcriterio che propone puograve valere anche per il nostro testo laquosembra difficile ammettere che il giudaismopost-cristiano abbia creato questa tradizione che avrebbe portato acqua alla tradizione cristianaraquo Lrsquoaltrocriterio proposto dallrsquoA egrave la presenza frammentaria di unrsquointerpretazione nella tradizione giudaica segnodi una possibile censura in tempi polemici con la tradizione cristiana Di questo possiamo forse avere unriflesso nel modo con cui la tradizione giudaica ha visto la figura di Giona Nel periodo successivo allaMishnah egrave prevalso un giudizio negativo su Giona probabilmente percheacute era utilizzato dai cristiani comemodello di Cristo 56 BEDINI Viaggio 155

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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operata da Dio per il suo popolo laquoTu Padre rivolgendo lo sguardo a Giona che langui-va nel ventre del mostro abitatore degli abissi lo restituisti sano e salvo ai suoi familia-riraquo58 Nella versione siriaca il v egrave ampliato con lrsquoaggiunta della preghiera di Giona Il te-sto celebra il potere divino mostrato a tutti per lrsquoeternitagrave attraverso questo atto salvificogratuito o in risposta alla preghiera In questa fonte Giona ritorna dai suoi

Nella Vita dei profeti (sec I dC in Palestina) ritroviamo dei punti comuni con3Mac In questo scritto Giona fa la profezia della distruzione di Gerusalemme profeziache troviamo anche in Pirkei di Rabbi Eliezer 1059 Il segno-prodigio (τέρας) dato daGiona si riferisce ai gentili radunati in essa Giona egrave anche visto come uno risorto dallamorte prima direttamente da Elia e poi indirettamente dal pesce

La visione di Giuseppe Flavio nelle Antichitagrave egrave molto diversa Nel racconto dellastoria di Geroboamo II troviamo il riferimento a Giona LrsquoA assimila il Giona di 2Reche profetizza il ricupero dei territori del regno del Nord con il Giona del libro profeti-co Non riferisce la tradizione di Giona figlio della vedova di Sarepta risuscitato daElia60 Lrsquoazione di Dio centrale nel racconto biblico egrave molto diminuita sono eliminatitutti i suoi interventi diretti (tempesta pesce kikayon) Giuseppe omette la conversionedei niniviti per non mostrare Giona come un falso profeta ed evitare di mettere incontraddizione due profeti (Giona e Nahum)61 Quello che possiamo ritenere egrave lrsquoassocia-zione del profeta Giona di 2Re con la figura del libro profetico anche se esso egrave moltosmorzato

Lrsquoopera De Jona di cui abbiamo solo una versione armena egrave unrsquoomelia giudaicascritta in greco tra il sec II aC e la fine del sec I dC che medita su tutto il testo pro-fetico Siccome consideriamo questo testo risolutivo per il nostro studio ne citiamo di-versi brani Il suo messaggio egrave importante Dio esprima la sua misericordia tramite laguarigione laquocome i piugrave abili a promettere la guarigione dei malati li ristabiliscono conil fuoco e con lrsquoacqua lrsquoonnisciente unico salvatore fonda la sua benevola salvezza

57 Cf AVRIL Jonas 41 Nei Pirkei di Rabbi Eliezer 43 sullrsquoEsodo il re di Ninive egrave lo stesso FaraonedrsquoEgitto Lrsquoidentificazione tra il Faraone e il re di Ninive corrisponde ad un processo frequente nella lette-ratura rabbinica Oltre ad unire i due personaggi questo avvicinamento stabilisce una legame tra lrsquoesodo eil ritorno dellrsquoesilio due esperienze di salvezza per il popolo eletto 58 Apocrifi dellrsquoAntico Testamento 65759 ZLOTOWITZ Yonah xxiv60 Per lo studio di questa fonte rimandiamo allrsquoarticolo di Feldman LrsquoA nota la reticenza di Giuseppe diparlare di una figura messianica Infatti scrive che laquoevita lrsquoaccenno alla tradizione diffusa di Giona comefiglio della vedova di Sarepta risuscitato dal profeta Elia detto essere il messia della tribugrave di GiusepperaquoFELDMAN Josephus 8-9 Questa tradizione si trova nello Zohar e nel Seder Eliyahu Rabbah 1897-98 e sa-rebbe una pista da approfondire Che la tradizione giudaica pur tardiva riporti il legame tra Giona e ilmessia di Giuseppe e stia nella stessa linea dellrsquointerpretazione cristiana che lega Gesugrave e Giona egrave da con-siderare attentamente Nel contesto matteano dei cc 11-12 i quali sono cc messianici in cui Gesugrave egrave di-chiarato figlio di Davide (Mt 1223) sta in Galilea che egrave la patria del profeta Giona e si rifagrave alla questoprofeta con tutta la tradizione che lo accompagna potrebbe anche alludere al fatto che non egrave venuto soloper la tribugrave di Davide ma anche per le tribugrave del Nord ancora disperse Ci limitiamo a questo accenno cherichiederebbe uno studio a seacute 61 FELDMAN Josephus 7-8

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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sullrsquoannuncio della morte e della rovinaraquo62 Come la guarigione avviene mediante unapurificazione cosigrave la salvezza avviene tramite lrsquoannuncio del giudizio Questo si applicain particolare alla predicazione di Giona a Ninive La scelta di Giona egrave descritta comeun bisogno da parte di Dio di un collaboratore che sia uomo laquolrsquoamico degli uomini sce-glie nella folla un uomo uno di loro e lo considera come il suo aiutante [] Voleva cheil compimento della salvezza sia ancora piugrave meraviglioso del suo inizio Affidograve dunquea Giona la salvezza delle animeraquo63 Vediamo apparire il tema della mediazione per lasalvezza Giona egrave dunque visto in questo testo come una figura messianica Ma il profe-ta stesso ha bisogno di essere guarito e purificato

Il Dio amico degli uomini voleva non solo impietosirsi su questo miserabile [Giona] ma render-lo capace di essere suo servo nellrsquoavvenire Cosigrave dopo averlo rinchiuso in una situazione senzavia drsquouscita gli fece del bene Questa azione salutare doveva insegnargli lrsquoamore di Dio per gliuomini affincheacute non sia geloso dei niniviti avendo ricevuto la stessa salvezza64

Anche questo tema dellrsquoesperienza di salvezza comune per i niniviti e per Gionamostra la volontagrave di Dio di fare misericordia a tutti Al termine dice

Basteragrave guardarmi come testimone io che sono stato tolto dal sonno come segno di rina-scita e sarograve una garanzia della propria vita per ciascuno Si capiragrave questo segno di ve-ritagrave e si crederagrave in te [Dio] per ogni cosa anche se ne vediamo solo una parte Infatti co-lui che puograve aprire le viscere di una bestia selvatica per salvare un essere che respira comenon potrebbe conservare intatto dopo averlo chiamato fuori dal corpo ciograve che egrave statocreato dalla terra e gli egrave stato dato di nuovo in deposito [] In questo misterioso pro-cesso di nascita [] dallrsquointerno la tua santa mano fortifica e fa respirare nello stesso tem-po Niente puograve ostacolare la tua potenza dallrsquointerno65

Questa catarsi avviene nel ventre del pesce e il suo ritorno sulla terra ferma egrave vistacome una rinascita Il ventre del pesce egrave come un grembo da cui il profeta esce trasfor-mato66 Possiamo sottolineare due elementi di questo testo Il primo egrave lrsquoessere tolto dalsonno inteso come simbolo della morte per essere un segno di rinascita non per seacute macome garanzia per la vita degli altri crsquoegrave un passaggio necessario da effettuare Il secon-do egrave il rapporto partetotalitagrave sembra che lrsquoaccoglienza anche solo di una parte del se-gno porti ad una fede totale in Dio Vediamo anche la potenza di Dio capace di risusci-tare da morte

62 PSEUDO PHILON De Jona 7 (Per lrsquouso di questa fonte la traduzione e il grassetto sono nostri) 63 Ivi 8-964 Ivi 6265 Ivi 95-866 Segno della sua trasformazione egrave il suo andare a Ninive in un giorno al posto di tre e dichiarare ai nini-viti i loro peccati Interessante notare che per il De Jona il segno di Giona per i niniviti egrave il rivelare i loropeccati Lrsquoannuncio della distruzione egrave accolto come vero e la conversione consiste ad agire in modocontrario a quello che si faceva Vedendo poi che la loro cittagrave non era stata distrutta si considerano comeriscattati dalla morte alla vita Infatti laquoil pentimento merita che si proclami lrsquoamore di Dio per gli uomi-niraquo Ivi 218

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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In conclusione questi testi testimoniano che nel momento in cui egrave scritto il vange-lo Giona era un topos discusso con diversi punti di vista La tradizione ebraica insistesulla salvezza di Giona dal ventre del pesce unanimemente capita come un interventodi Dio manifestando la sua potenza e la sua misericordia per Israele e per lrsquoumanitagrave Larinascita di Giona in Gn 22 egrave sviluppata in diversi contesti De Jona Neofiti Dt3012-13 Pirkei di Rabbi Eliezer Midrash mostrando Giona come una figura di risur-rezione Anche se lrsquoaccento egrave sulla prima parte della storia del profeta non possiamo di-menticare la predicazione di Giona a Ninive e dunque il rapporto tra Giona e i paganiUn altro aspetto egrave la profezia di distruzione pronunciata non solo su Ninive ma anchesecondo alcune tradizioni giudaiche su Gerusalemme che fa di Giona un profeta delgiudizio Sono elementi che ritroviamo nella nostra pericope

Possiamo analizzare adesso il parallelo che Gesugrave compie tra i laquotre giorni e tre not-tiraquo di Giona e del figlio dellrsquouomo

C Il parallelo dei laquotre giorni e tre nottiraquo

Sia in Mt che in Lc Gesugrave dagrave un contenuto al laquosegno di Gionaraquo Per lo studio diquesto v rimarremo esclusivamente sul testo di Mt evitando di integrarlo con quello diLc Mt ha un altro approccio non parla del fatto che Giona sia stato un segno per i Nini-viti ma della permanenza nel ventre del pesce e nel cuore della terra

v 40 ὥσπερ γὰρ ἦν Ἰωνᾶς ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκταςοὕτως ἔσται ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου ἐν τῇ καρδίᾳ τῆς γῆς τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖς νύκτας

Studieremo per primo la figura del figlio dellrsquouomo poi lrsquoespressione laquotre giorni etre nottiraquo che ci porteragrave a leggere in questa luce diversi episodi della passione matteana

1 Il figlio dellrsquouomo ὁ υἱὸς τοῦ ἀνθρώπου

In questo lavoro non pretendiamo presentare uno studio esaustivo dellrsquoespressionelaquofiglio dellrsquouomoraquo Ci appoggiamo in modo particolare su Luz nel suo commento diMt Secondo lrsquoA la costante presenza del doppio articolo nella tradizione cristiananon traduce lrsquoespressione aramaica per dire laquoioraquo e al di fuori di Mt 2430 e 2664 non sipuograve ricollegare a Dn 7 Per i farisei il figlio dellrsquouomo egrave un ciarlatano Ma ai suoi disce-poli Gesugrave fa parte del suo destino di morte risurrezione glorificazione e parusia per ilgiudizio Lrsquoultima volta che appare lrsquoespressione in Mt 2664 essa annuncia il giudiziosui giudici di Gesugrave Questi perograve non se ne accorgono La glorificazione egrave presente dinuovo in Mt 2818 Lrsquoespressione ha una valenza orizzontale che riguarda la storia e unelemento verticale nella quale Dio rivela Gesugrave come figlio di Dio Infine laquoldquoFigliodellrsquouomordquo egrave anche un titolo universale che indica il cammino di Gesugrave fino alla signoriae al giudizio su tutto il mondo a differenza del titolo di ldquofiglio di Davidrdquo che ha unaportata piugrave limitata e illumina esclusivamente il rapporto di Gesugrave col proprio popolo Is-

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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raeleraquo67 In Mt 1240 lrsquoespressione egrave detta da Gesugrave e unisce queste due dimensioni Gesugravefa riferimento alla sua storia e anche ad un elemento di rivelazione del suo essere figliodi Dio che saragrave svelato pienamente nella sua risurrezione dei morti

2 Lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo

Il v 40 appartiene al Sondergut matteano e non sembra essere stato ripreso dallafonte Q Alcuni esegeti pensano ad una profezia ex eventu68 Possiamo anche vedervi unlogion prolettico che anticipa e rimanda ad uno sviluppo successivo In questo caso il ri-ferimento sarebbe il racconto della passione come vedremo in seguito Gesugrave stabilisceun confronto tra Giona e il figlio dellrsquouomo citando Gn 21 Prima di cercare di interpre-tare questa espressione vogliamo di nuovo guardare al suo background giudaico

NellrsquoAT oltre che in Gn 21 lrsquoespressione laquotre giorni e tre nottiraquo appare in 1Sam3012 e si riferisce al tempo in cui un servo egiziano egrave rimasto senza mangiare neacute bereLa tradizione ebraica la lega ad unrsquoaltra espressione laquoil terzo giornoraquo La morte egrave atte-stata solo dopo tre giorni nel frattempo lrsquoanima rimane in prossimitagrave per incoraggiare lasperanza di un risveglio Riportiamo il testo del Genesi Rabbah 561 su Gen 224-5 cheelabora una ldquocollanardquo tra il Pentateuco i profeti e gli scritti

Il terzo giorno Abramo alzograve gli occhi e vide il luogo da lontano Il Santo Benedetto sia non la-scia i giusti nella prova piugrave di tre giorni come egrave detto Dopo due giorni ci ridaragrave la vita e il terzoci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) Egrave il terzo giorno delle tribugrave come egrave det-to Al terzo giorno Giuseppe disse loro ecco ciograve che farete per avere salva la vita (Gen 4218)Egrave il terzo giorno del dono della Torah come egrave detto II terzo giorno sul far del mattino (Es1916) Il terzo giorno delle spie come egrave detto lagrave rimarrete nascosti tre giorni (Gs 216) Il terzogiorno di Giona come egrave scritto Giona restograve nel ventre del pesce tre giorni (Gn 21) Il terzogiorno di coloro che ritornano dallrsquoesilio come egrave scritto Lagrave siamo stati accampati per tre giorni(Esd 815) Il terzo giorno della risurrezione dei morti come egrave scritto Dopo due giorni ci ridaragravela vita e il terzo giorno ci faragrave rialzare e noi vivremo alla sua presenza (Os 62) II terzo giornodi Ester iI terzo giorno Ester rivestigrave gli ornamenti della sua regalitagrave (Est 51) Rivestigrave la regalitagravedella casa di suo padre E in virtugrave di che cosa I nostri maestri dicono in virtugrave del terzo giornodel dono della Torah come egrave scrittoEd ecco che il terzo giorno (Es 1916) E rabbi Levi dice invirtugrave del terzo giorno del nostro padre Abramo come egrave detto Il terzo giorno Abramo alzograve i suoiocchi e vide (Gen 224)69

67 Per questo paragrafo cf LUZ Matteo II 219-23 68 DAVIES - ALLISON Matthew II 352 scrivono che lrsquointerpretazione in termini di morte e risurrezione diGesugrave egrave matteana e quasi certamente ex eventu Bazzana riporta come possibile spiegazione il fatto che ilsegno laquonon facesse riferimento unicamente alla predicazione del Gesugrave terreno ma che tenesse altresigraveconto dello sviluppo della fede nella chiesa sorta dopo lrsquoevento pasquale fede che aveva ormai il propriopunto di forza unico e privilegiato nel fatto straordinario della risurrezione del Salvatoreraquo BAZZANA Gio-na 5 Ma lrsquoA sottolinea che una tale impostazione non rende conto dal fatto che essa sia assente in Lc chepure scrive almeno a quaranta anni di distanza dagli eventi della morte e risurrezione di Cristo e del noninteresse a dare maggiore risalto alle implicazioni kerygmatiche di un tale v Cf anche France che riportaargomenti a favore e a sfavore dellrsquoautenticitagrave del v 40 e conclude che il v laquonon solo rappresenta la veraintenzione del riferimento di Gesugrave a Giona ma egrave anche un detto originale Le teorie di unrsquointerpolazionenella tradizione post-pasquale porta piugrave difficoltagrave che ne risolveraquo FRANCE Jesus 81-2 69 Cit in AVRIL Jonas 34-5 (traduzione nostra) OPORTO El signo 45 vede lrsquoantichitagrave di questa tradizione

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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ZLOTOWITZ Meir YonahJonah A New Translation with a Commentary Anthologized fromTalmudic Midrashic and Rabbinic Sources New York Artscroll Mesorah 1988 LXXV 156 p

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Questa ldquocollanardquo mostra come nel terzo giorno si risolve una situazione si passada unrsquoattesa ad un compimento da una situazione di angoscia di disperazione di schia-vitugrave ad una liberazione Al culmine si trova il passaggio dalla morte alla vita presentenella tradizione rabbinica in commento ad Os 62 In linea con questa interpretazione stail legame tra il segno di Giona e la morte e risurrezione di Gesugrave che troviamo in tutti icommentari70

Lrsquointerpretazione immediata del logion riguarda la passione e risurrezione di Gesugraveo semplicemente la sua morte e discesa agli inferi in assenza di alcun riferimento espli-cito alla liberazione di Giona e al risalire dal cuore della terra71 Per riassumere laquoil figliodellrsquouomo Gesugrave ldquonel cuore della terrardquo significa certamente nella ldquotombardquo La discesaagli inferi tanto importante per lrsquointerpretazione ecclesiale sarebbe unrsquoidea unica edisolata nella tradizione sinottica ed egrave perciograve abbastanza improbabile anche se non la sipuograve escludere del tuttoraquo72

Il passaggio da laquotre giorni e tre nottiraquo ad altre espressioni come laquoil terzo giornoraquo olaquodopo tre giorniraquo non cambia il significato Infatti il testo midrashico riportato sopramostra come questa espressione abbia il senso teologico dellrsquointervento di salvezza diDio in favore del suo popolo ma non una precisa durata di tempo Oporto nota che la ci-fra laquo3raquo nei sinottici ha una proporzione maggiore nei racconti della passione che nel re-sto del racconto evangelico il segno di Giona in Mt potrebbe allora rientrare in questocontesto generale della passione di Gesugrave73

nel fatto che il midrash mette insieme diversi testi dellrsquoAT la cui interpretazione egrave giagrave chiara e puograve esseredi unrsquoepoca anteriore alla precipitazione scritta in grandi collezioni 70 Cf LUZ Matteo II 352 GNILKA Matteo 676 DE VIRGILIO Giona 35 DAVIES - ALLISON Matthew II 356notano con altri che non si parla esplicitamente della liberazione di Giona dal pesce e dunque neanchedella risurrezione ma egrave implicito nella menzione di una durata limitata di tre giorni e tre notti dopodicheacutedeve succedere qualcosa Giona egrave allora visto come segno rivelatore del destino pasquale di Cristo per lasalvezza universale il ventre del pesce come un grembo che permette una rinascita (cf De Jona) maanche come un luogo di morte da cui Dio libera In genere la tradizione giudaica evita il passaggio dalaquoprossimo alla morteraquo a laquomorteraquo e da laquoGiona nel pesceraquo a laquoGiona nella tombaraquo e il targum rende losheolcon laquoabissoraquo In alcune fonti rabbiniche invece sheol egrave reso con Gehenna (blsquoErub19a) e lrsquoassocia-zione tra Giona e il trionfo sulla morte porta ad unrsquointerpretazione messianica o escatologica della figuradi Giona Come detto sopra le interpretazioni condivise tra ebrei e cristiani possono essere ritenute abba-stanza antiche Le altre si possono spiegare con il voler mantenere la distanza tra le due tradizioni giudai-ca da una parte e cristiana dallrsquoaltra Cf anche BEN ZVI Signs 140-171 BAZZANA Giona 6-13 TRILLING Matteo 218 leggono il segno di Giona come la discesa di Gesugrave negli in-feri La maggior parte dei commentari lrsquointerpreta come annuncio della morte ma anche della risurrezionedi Gesugrave sia percheacute la durata egrave limitata ma soprattutto percheacute dopo tre giorni Dio interviene in favore delgiusto Citiamo per esempio SABOURIN Matteo 653 SPINETOLI Matteo 322 DAVIES - ALLISON Matthew II356 FRANCE Matthew 491 LUZ Matteo II 351-2 FABRIS Matteo 282 72 LUZ Matteo II 351 73 Cf OPORTO El signo 48 In Mt su 16x 11 riguardano la passione in Mc 9x su 11 in Lc su 35x 9 hannoa che fare con la morte e la risurrezione di Gesugrave Per LUZ Matteo II 352 lrsquoevangelista non egrave interessatoallrsquoesatto intervallo di tempo ma il fatto che Giona prefiguri col suo destino lrsquoevento della morte e risurre-zione di Gesugrave Cf anche BAZZANA Giona 4 che spiega come i Padri hanno fatto fatica a dare un significa-to logico e razionale soprattutto alle tre notti

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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Ci troviamo di fronte al primo annuncio della morte di Gesugrave fatto non ai discepolima ai suoi avversari non in modo esplicito ma implicito (Il primo annuncio ai discepolisi trova in Mt 1621) I farisei potrebbero aver capito che Gesugrave parlava di morte e risur-rezione ne abbiamo la prova nella richiesta a Pilato di porre una guardia al sepolcro pertre giorni Il laquosegno di Gionaraquo puograve dunque essere considerato come una prolessi del rac-conto della passione e risurrezione di Gesugrave

II Il segno di Giona e la passione secondo Mt

Lrsquointerpretazione tradizionale del segno di Giona come morte e risurrezione diGesugrave ci spinge a fare un confronto con il racconto della passione secondo Mt Infattipensiamo che siccome lrsquoesplicitazione del segno di Giona egrave propria di Mt cogliere neltesto della passione e risurrezione ciograve che appartiene al Sondergut matteano ci permet-teragrave di capire come lrsquoevangelista ha visto la sua realizzazione in Gesugrave Proponiamo que-sti confronti come possibile lettura del Primo vangelo nella sua unitagrave senza poterne pre-sentare unrsquoanalisi piugrave approfondita

A Il processo di Gesugrave

France collega Mt 1238-40 con Mt 2661 (episodio dei testimoni riguardo alla di-struzione del tempio o meglio del santuario di Dio (τὸν ναὸν τοῦ θεοῦ) ripresa quandoGesugrave saragrave in croce in 2740) Questa tradizione appartiene solo a Mc e Mt con impor-tanti differenze74 Il collegamento proposto da France egrave possibile solo con il testo di MtNel Primo vangelo i due testimoni vengono dopo che i falsi testimoni sono stati messiin scacco Lrsquoevangelista lascia intendere che questi non appartengono al gruppo dei falsitestimoni e che la loro testimonianza egrave valida per una condanna di Gesugrave Davies - Alli-son pensano che lrsquointerpretazione delle parole di Gesugrave non riguarda neacute la chiesa neacute unaprofezia della distruzione e ricostruzione del tempio ma un annuncio della sua passionelaquoldquoposso distruggere il tempio di Diordquo = ldquoposso deporre la mia vitardquo e ldquoricostruire in tregiornirdquo = ldquoe risuscitare dalla morte in tre giornirdquoraquo75 Ecco percheacute Mt parla dello stessosantuario a differenza di Mc Il punto in favore dellrsquoautenticitagrave di questo logion egrave la suaripetizione al momento della crocifissione76 Non possiamo dunque interpretare queste

74 In realtagrave solo in Gv 219 Gesugrave pronuncia queste parole nei sinottici sono riportate da testimoni piugrave omeno affidabili ma non dette da Gesugrave Anche LYBAEligK New and Old 186 le accuse in Mt 2661 e 2763presuppongono un annuncio che non egrave verbalizzato neacute in Mc neacute in Mt Il lavoro redazionale di Mt nel se-gno di Giona con la citazione di Gn 21 sviluppa ed esplicita lrsquoannuncio della risurrezione marciana lega-to alla distruzione del tempio e alla sua ricostruzione Sottolineiamo la traduzione in Mt e Mc come inGv si parla del ναὸν-santuario non del tempio nel suo complesso 75 DAVIES - ALLISON Matthew III 52676 Benedetto XVI nel secondo volume Gesugrave di Nazaret collega il segno di Giona con queste parole sultempio leggendole perograve a partire di Mc e Gv Cf BENEDETTO XVI Gesugrave 32

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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parole come la distruzione del tempiosantuario di Gerusalemme oppure come la sua so-stituzione con il corpo di Gesugrave Si parla della distruzione e ricostruzione dello stessosantuario (non puograve dunque essere quello di Gerusalemme) e se Gesugrave parla di seacute lo fa inmodo simbolico e si riferisce a ciograve che rappresenta la presenza di Dio in mezzo al suopopolo

B La morte di Gesugrave risurrezione dei santi e discesa agli inferi

Un possibile riferimento al laquosegno di Gionaraquo nel racconto della passione matteanasi trova in Mt 2751-53 Legato alla morte di Gesugrave viene affermata la risurrezione disanti e il loro rendersi visibili a Gerusalemme dopo la sua risurrezione Questa interpre-tazione conferma il midrash che abbiamo riportato sopra che legge lrsquoessere vomitato dalpesce come la risurrezione non solo di Giona ma degli uomini laquoLe tombe vomiterannoi morti che hanno dentro [] percheacute hanno ricevuto la guarigione e sono tornati a viverecome in principio e si sono ricongiunti osso con ossoraquo77 Mt descrive la morte di Gesugravecon fenomeni escatologici Il testo matteano non scorre logicamente ma lo possiamo ca-pire se lrsquoevangelista tenta di rispettare sia lo stare nellrsquoabisso per un tempo determinato(i santi si fanno vedere solo dopo la risurrezione di Gesugrave) sia la guarigione e liberazionedei morti operata con la propria morte

Riguardo alla laquodiscesa agli inferiraquo riportiamo lrsquointerpretazione di Bazzana LrsquoAsottolinea che lrsquoanalogia porta su laquoun uguale periodo di tempo in una situazione di spro-fondamento abissaleraquo78 Abisso e mostro marino sono concretizzazioni del potere demo-niaco e maligno simbolo delle forze naturali e caotiche sottomesse da Dio al momentodella creazione79 Gesugrave come Giona trascorre un periodo di tempo nel mondo sotterra-neo e ne esce rinato e trasmutato emblema di salvezza che Dio garantisce a chiunquesia disponibile a credere in lui come abbiamo potuto vedere in De Jona80

77 BEDINI Viaggio 15578 BAZZANA Giona 6 Rudman condivide questa linea mostrando che la morte egrave un ritorno al caos un pro-cesso inverso della creazione La persona abita nello sheol luogo buio e silenzioso sterile e senza vitacome la terra in Gen prima della creazione La sua interpretazione si sposta poi su un piano morale e spi-rituale Giona e Gesugrave hanno condiviso lrsquoesperienza della realtagrave del caos e ne sono emersi secondo la vo-lontagrave del Creatore Cf RUDMAN Sign 326-8 79 Noi contestiamo che il mostro marino di Giona possa essere assimilato al potere demoniaco infatti se-condo le fonti giudaiche il pesce egrave stato preparato da Dio prima della creazione allrsquounico scopo di in-ghiottire GionaE e salvarlo dalla morte Esiste invece un altro mostro marino figura ambivalente il Levia-tan che sembra avere caratteri negativi e demoniaci In Tanhuma Va-Yiqra su Lv 114 Giona promette alLeviatan che lo cattureragrave e lo faragrave salire per il banchetto dei giustiE La sconfitta del Leviatan ad opera diGiona egrave un segno escatologico e messianico Cf BEDINI Viaggio 101-280 Bazzana fa il parallelo con Mt 2751b-53 considerandola come pericope preesistente alla stesura delvangelo elaborata in dipendenza di Ez 371-14 Secondo lrsquoA se Mt 2751b-53 non presenta il tema deldescensus esso contiene in nuce gli elementi essenziali delle riflessioni posteriori Cf BAZZANA Giona 6Possiamo rilevare brevemente che Giona egrave detto essere ἐν τῇ κοιλίᾳ τοῦ κήτους τρεῖς ἡmicroέρας καὶ τρεῖςνύκτας (Gn 21) poi di pregare ἐκ τῆς κοιλίας τοῦ κήτους (v2) e grida ἐκ κοιλίας ᾅδου (v3) Lrsquohades tra-ducendo lo sheol ebraico Questo gioco di parole permette di identificare il ventre del pesce con lrsquohades

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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Lrsquoaltro episodio della passione appartenente al Sondergut matteano che studiamo egravela presenza della guardia al sepolcro

C La guardia al sepolcro e la risurrezione di Gesugrave

Nel racconto della sepoltura e della risurrezione di Gesugrave nel Primo vangelo ci sof-fermiamo sulla presenza di una guardia e sul ruolo dellrsquoangelo Questa tradizione pro-pria di Mt si ritrova anche nel vangelo di Pietro81 Non possiamo fare unrsquoanalisi appro-fondita di questi testi Mara nota che il EvPt egrave vicino ai sinottici per la narrazione e alQuarto vangelo per la teologia82

sheol Riferendosi a questa possibile metafora McLay propone lrsquoipotesi che lrsquoevangelista abbia coniato ἐντῇ καρδίᾳ τῆς γῆς con lrsquohades MCLAY Death 86 Luz egrave invece reticente a vedere in questi vv unrsquoallu-sione alla discesa negli inferi di Gesugrave I testi neotestamentari a sostegno di questo articolo di fede sono1Pt 46 e Mt 1240 e altri testi come 1Pt 319 Ef 49-10 Lrsquoaccettazione di questo dato di fede tra la mortee la risurrezione di Gesugrave egrave stato collegato solo in un secondo momento con Mt 2751-53 Cf LUZ Mat-thew III 564 Nel racconto della risurrezione in EvPt troviamo unrsquoallusione a questo tema quando laquounavoce dai cieli diceva ldquohai predicato a coloro che dormivanordquo E una risposta srsquoudigrave dalla croce ldquoSigraverdquoraquo(EvPt X41-42) Egrave in effetti strano che si risponda dalla croce quando lrsquouomo sostenuto dagli angeli stadavanti ma lrsquoA manifesta cosigrave il legame tra morte discesa in mezzo ai dormienti e risurrezione Dal pun-to di vista teologico e narrativo il risultato ottenuto da Mt egrave quello di anticipare lrsquoannuncio della risurre-zione laquonel momento della morte in croce [] morte e risurrezione sono viste come un tutto continuocome un evento unicoraquo MELLO Evangelo 48481 EvPt VIII28-33 IX 35-37 X38-41 XI43-4547-49 Radunatisi fra di loro gli scribi i farisei e gli an-ziani avendo udito che tutto il popolo mormorava e si batteva il petto dicendo laquoSe per la sua morte sonosuccessi questi segni portentosi vedete quanto era giustoraquo si spaventarono gli anziani e andarono da Pi-lato pregandolo e dicendo laquoDacci dei soldati per sorvegliare la sua tomba per tre giorni percheacute venendoi suoi discepoli non lo rapiscano neacute il popolo (creda) che egrave risorto dai morti e ci faccia del maleraquo E Pila-to diede loro il centurione Petronio con dei soldati percheacute custodissero il sepolcro e con essi andaronoalla tomba anziani e scribi E rotolata una grande pietra col centurione e i soldati tutti insieme quelli cheerano lagrave la posero alla porta del sepolcro E vi apposero sette sigilli e rizzata ligrave una tenda montarono laguardia[] Ma nella notte in cui cominciava il giorno del Signore mentre i soldati a due a due facevanoa turno la guardia ci fu una grande voce nel cielo e videro i cieli aprirsi e scendere di ligrave due uomini am-mantati di luce e avvicinarsi alla tomba Quella pietra che era stata posta allrsquoingresso ruotando da seacute sisposto da un lato e il sepolcro si aprigrave e i due giovani entrarono Visto ciograve i soldati svegliarono il centu-rione e gli anziani anchrsquoessi infatti erano ligrave a fare la guardia Mentre essi raccontavano ciograve che avevanovisto nuovamente vedono uscire dal sepolcro tre uomini e due di essi sorreggevano il terzo e una croceveniva loro dietro e la testa dei primi due giungeva sino al cielo mentre quella di colui che conducevanoper mano sorpassava i cieli [] Quelli allora concertavano tra di loro di andare a riferire tali cose a Pila-to Mentre ancora riflettevano di nuovo si vedono i cieli aperti e un uomo discenderne ed entrare nellatomba Visto ciograve quelli del seguito del centurione di notte si affrettarono ad andare da Pilato abbando-nando il sepolcro che custodivano e riferirono tutto ciograve che avevano visto con grande agitazione e dicen-do laquoVeramente era Figlio di Dioraquo [] Poi avvicinatisi tutti lo pregavano e supplicavano di ordinare alcenturione e ai soldati di non dire a nessuno quanto avevano visto [] Allora Pilato ordinograve al centurionee ai soldati di non dire nulla82 Cf MARA Pietro 19 LUZ Matthew III 586 Luz vede in Mt 2762-66 lrsquoinizio di un racconto ben inte-grato nellrsquoinsieme del Primo vangelo che suppone Mt 1238-45 ed ha un legame esplicito con Mt 1240il segno di Giona EvPt VIII29-33 egrave abbastanza vicino a Mt 2762-66 con la richiesta di una guardia pertre giorni percheacute il corpo non sia rubato e la folla non creda alla sua risurrezione Invece per il raccontodella risurrezione e del silenzio richiesto i testi si distaccano salvo la presenza delle guardie In Mt i pro-

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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Il primo segnale per il lettore egrave la presenza dei farisei (e degli scribi in EvPtVIII28) che non erano stati nominati durante la passione83 Essi si ricordano delle paroledi Gesugrave laquodopo tre giorniraquo Non puograve non fare pensare al laquosegno di Gionaraquo egrave lrsquounico an-nuncio di Gesugrave che usa questa espressione fatto in presenza dei farisei e degli scribiQuesto giustificherebbe la loro presenza dopo la morte di Gesugrave In modo ironico ciograve chefanno pone le premesse per la realizzazione del segno laquoessi compiono un lavoro di unnotaio come si addice nel caso di un ldquosegnordquo che in fondo egrave una concessione o obbliga-zione unilaterale essi assicurarono il sepolcro mettendo sigilli alla pietra e ponendoviun picchetto di guardiaraquo84

Riguardo alla risurrezione lrsquoangelo del Signore il segno dal cielo richiesto in Mt161 rompe le precauzioni degli avversari rovesciando la pietra e mostra lrsquoautoritagrave delvincitore sedendovisi sopra Egrave un segno dato da Dio ma che riguarda lrsquoidentitagrave di GesugraveDio non lascia il suo giusto nella tribolazione85 In Mt anche se laquocome morteraquo le guar-die hanno avvertito abbastanza per poterlo riferire ai loro capi laquoi soldati sono rappre-sentanti di coloro che li hanno collocati lagrave essi completano la funzione di sigilli lorocompito egrave di testimoniareraquo86 Bisogna notare che Mt non parla piugrave dei farisei Sono pro-tagonisti solo i capi dei sacerdoti che si riuniscono con gli anziani non per negare maper nascondere la realtagrave del laquosegno di Gionaraquo dicendo il falso al popolo87 Abbiamo da-vanti a noi laquoquesta generazioneraquo che solo in Mt egrave detta malvagia ed adultera

tagonisti sono i capi dei giudei in EvPt tutti anche gli anziani del popolo vedono lrsquouscita dal sepolcro edegrave Pilato sotto pressione dei giudei che fa tacere i soldati In Mt ma non in EvPt crsquoegrave unrsquoambiguitagrave riguar-do al tipo di guardia ἔχετε puograve essere tradotto come laquoavete una guardiaraquo riferendosi alla guardia del tem-pio oppure laquoabbiate un guardiaraquo nel senso che ripartono con una guardia romana Lrsquoambiguitagrave egrave mantenu-ta con lrsquouso di κουστωδία che puograve essere la guardia del tempio e di stratiwthj che si riferisce ai romaniLUZ Matthew III 587-8 Luz egrave piugrave propenso a capire la guardia romana France la guardia del tempio (cu-stodi non implica che siano romani) cf FRANCE Matthew 1094 Il modo di chiamare Pilato κύριε spostalrsquoattenzione da Gesugrave Signore al prefetto romano Riguardo alle incongruenze SABOURIN Matteo 1056 FA-

BRIS Matteo 559-60 83 Secondo Saldarini laquoegrave prevedibile che siano i capi dei sacerdoti a trattare con Pilato ma egrave anomalo che liaccompagnino i farisei anzicheacute gli anziani o gli scribi Drsquoaltro canto il punto in questione la risurrezioneegrave affatto pertinente alla posizione teologica farisaica chiarisce il motivo per cui Matteo in questo raccontosi sia servito di loro Non si conosce la posizione sulla risurrezione dei capi dei sacerdoti ma si puograve im-maginare che avessero interesse a placare la folla e a far dimenticare Gesugraveraquo SALDARINI Farisei 170 84 MERLI Segno 73 85 In EvPt i cieli si aprono le figure celesti sono due la pietra ruota da sola e gli angeli entrano nella tom-ba Se gli altri sinottici riportano la presenza di uno o piugrave angeli questi non sono mai attivi e quando arri-vano le donne la pietra egrave giagrave rotolata In Mt lrsquoangelo rovescia la pietra e vi si siede sopra alla presenzadelle donne e delle guardie Il segno concesso da Gesugrave egrave la sua risurrezione ma di essa nessuno egrave mai sta-to spettatore diretto secondo il NT EvPt invece ci mostra lrsquouscita dal sepolcro con i due angeli e seguitodalla croce86 MERLI Segno 7487 Di nuovo colpisce lrsquoironia del testo quello che i farisei e i capi dei sacerdoti temevano come unrsquoimpo-stura peggiore della prima egrave proprio questo che loro danno al popolo hanno fallito a prevenire la risurre-zione sono costretti a renderla non credibile

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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Mt mostra di riallacciare questi ultimi fatti della vita di Cristo alle sue precedenti promesse conpiena coscienza e precisione egli distingue quanto Gesugrave ha detto pubblicamente ai farisei e aicapi dalle sue particolari rivelazioni ai discepoli [] La realizzazione del segno di Giona egrave con-siderata da Matteo materia della propria opera letteraria perciograve la analizza con completezza tut-to quello che si doveva dire egrave detto88

III Conclusione

Arrivati al termine dello studio di questa prima parte della pericope proviamo atirare le fila Riprendiamo la nostra ipotesi che legge il segno di Giona con lo sfondodella citazione di Is in Mt 1218-21 e della letteratura giudaica La risposta alla doman-da dei farisei e degli scribi riguardo alla potenza di Gesugrave di compiere un gesto inequivo-cabile che possa giustificare sia il suo agire sia il suo giudizio su di loro egrave quello del si-lenzio durante il processo e dello scendere nella morte Lrsquoangelo venuto dal cielo atte-steragrave la veritagrave della risurrezione operata nel segreto Di nuovo saragrave lasciata la possibilitagravedi aderire alla persona di Gesugrave risorto come colui che ha compiuto ogni giustizia sia peril suo popolo che per chi lrsquoaccoglie e cosigrave facendo diventa fratello di Gesugrave figlio delPadre vivendo della stessa giustizia Ritroviamo questi due tipi di risposte di atteggia-mento che avevamo notato nei cc 11-1289 Interessante in questo senso lrsquointerpretazionedi Hoet

dobbiamo capire Mt 1240 come una spiegazione del segno stesso di Giona oppure questa spie-gazione non dagrave piuttosto il motivo per cui nessun segno saragrave dato se non quello di Giona Infatticome Giona egrave salvato dal ventre del pesce percheacute possa compiere la sua missione profetica aNinive cosigrave Gesugrave egrave risorto in vista della conversione di tutti i popoli e per dare ad Israele unaaltra opportunitagrave di convertirsi90

Questo ci permette di proseguire la nostra esegesi con la seconda parte della peri-cope che riguarda il giudizio di questa generazione e lrsquoidentitagrave di Gesugrave

88 MERLI Segno 76 89 Cf KEENER Matthew 699 Riprenderemo questo punto nel terzo capitolo ma non possiamo non citareora la responsabilitagrave e lrsquouniversalitagrave viste nel De Jona anche percepire solo una parte del segno permettedi credere a Dio interamente Gli unici allora ad essersi chiusi secondo lrsquoevangelista sono i capi Ma ri-mane sempre una porta aperta in vista della conversione per i farisei (cf la struttura in triade lrsquoultimaporta egrave quella della misericordia) Lrsquoassenza dei farisei manifesta che non saragrave mai spenta la fiammasmorta neacute spezzata la canna incrinata90 HOET Jonas 76 (Traduzione nostra)

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CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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44

CAPITOLO TERZO

IDENTITAgrave DI GESUgrave E GIUDIZIO DI QUESTA GENERAZIONE

Proseguiamo il nostro studio con la seconda parte della pericope i vv 41-42 di cuiricordiamo la struttura individuata allrsquoinizio del nostro lavoro Vedremo poi lrsquoopposi-zione nel giudizio tra questa generazione e due rappresentanti dei gentili la regina delSud e i niniviti Infine metteremo a confronto Gesugrave Giona e Salomone per cogliere ilsenso della rivelazione che Gesugrave fa di seacute

I La struttura in parallelismo

Riportiamo il testo 41 42 ἄνδρες Νινευῖται ἀναστήσονται ἐν τῇ

κρίσει βασίλισσα νότου ἐγερθήσεται ἐν τῇ

κρίσει μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ

κατακρινοῦσιν αὐτήν μετὰ τῆς γενεᾶς ταύτης καὶ κατακρινεῖ

αὐτήν ὅτι μετενόησαν εἰς τὸ κήρυγμα Ἰωνᾶ ὅτι ἦλθεν ἐκ τῶν περάτων τῆς γῆς

ἀκοῦσαι τὴν σοφίαν Σολομῶνος καὶ ἰδοὺ πλεῖον Ἰωνᾶ ὧδε καὶ ἰδοὺ πλεῖον Σολομῶνος ὧδε

Secondo Di Paolo questi vv affermano laquola stessa cosa allo stesso modo riguardoallo stesso oggetto in rapporto alle stesse circostanze cambiano solo i soggetti che sonoperograve complementariraquo91 Su questa complementarietagrave (ma cogliendone le differenze) insi-ste Meynet nella sua analisi retorica del testo di Lc laquola veritagrave non puograve includersi in unasola affermazione ma si dagrave a leggere sia nellrsquointerazione di due affermazioni comple-mentari sia con lo scontro di due oppostiraquo allora non egrave un ripetersi un semplice dop-pione ma egrave

la duplice complementaritagrave sessuale tra una donna (una reginaraquo) e gli laquouominiraquo e geograficatra il Sud (laquoSudraquo) e il Nord (laquoNiniveraquo) egrave una maniera per indicare la totalitagrave (tutti i pagani giu-dicheranno questa generazione) egrave anche e soprattutto la complementarietagrave cronologica e neces-saria tra laquoascoltareraquo e laquoconvertirsiraquo egrave ancora la complementarietagrave tra la laquosapienzaraquo del re(laquoSalomoneraquo) e la laquoproclamazioneraquo del profeta (laquoGionaraquo) un modo per dire cioegrave che Gesugrave egraveinsieme re e profeta infine la complementarietagrave tra il movimento centripeto che porta la reginadel Sud laquodalle estremitagrave della terraraquo in Israele e il movimento centrifugo che porta Giona da Is-raele a Ninive92

91 DI PAOLO Servo 184 92 MEYNET - ONISZCZUK Retorica 4

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

32

Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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Adottiamo la stessa interpretazione con qualche variante per il testo matteanoMeynet parla di una complementaritagrave cronologica tra ascoltare e convertirsi che non sipuograve applicare al testo matteano Forse possiamo solo ritenere i due momenti dellrsquoascoltoe della conversione tutti e due necessari e uniti Il movimento centrifugo mostrato daGiona come lo vedremo mette in luce lrsquoannuncio ai pagani in un modo che non egrave quel-lo consueto di Israele il quale accoglie a Sion ma non va verso i popoli Crsquoegrave anche ilcontrasto tra il muoversi di Giona e della regina del Sud e lrsquoessere presente di Gesugrave a di-sposizione del suo popolo

Il contesto di questi vv egrave escatologico lo si deduce da questi elementi lrsquouso delfuturo la contemporaneitagrave dei protagonisti (niniviti regina del Sud e questa genera-zione) il giudizio (ἐν τῇ κρίσει) cosigrave come la condanna (katakrinw) Mt usa due verbiavnisthmi e evgeirw che possono significare un semplice alzarsi oppure in questo logionevocare la resurrezione e il giudizio secondo le opere il convertirsi e lrsquoascoltare I nini-viti si sono convertiti al κήρυγmicroα di Giona e la regina ha saputo ascoltare la σοφία diSalomone

Riprendiamo lrsquoordine diverso dei vv in Mt e in Lc Mt mette per primo il logionsu Giona come un complemento del segno di Giona Infatti crsquoegrave un nuovo confronto traGesugrave e Giona non piugrave sullo stesso piano ma di superioritagrave Lo dobbiamo dunque leggerecome un approfondimento93 Il v 42 fa anche di transizione per i vv 43-45 sullo spiritoimpuro nel rapporto tra Salomone e Gesugrave come esorcisti

Prendiamo ora in esame i singoli elementi del parallelismo

II Questa generazione giudicata dai pagani

Nei cc 11-12 le opere compiute da Gesugrave e il suo insegnamento pongono la que-stione della sua identitagrave e lrsquoesigenza di una risposta Egli sa che puograve essere di scandaloper il suo popolo (Mt 116) La risposta poi apre a due possibili rapporti entrare nel rap-porto filiale che Gesugrave ha con il Padre o invece essere soggetti al giudizio venturo chepossiamo riassumere in questo logion di Gesugrave laquochi non egrave con me egrave contro di me e chinon raccoglie con me disperderaquo (Mt 1230) Non esiste una terza via

A Il (giorno) del giudizio

Il segno dato da Gesugrave dei tre giorni e tre notti nel ventre della terra corrisponde almomento attuale del giudizio di questa generazione ma Gesugrave dilata verso un orizzonteescatologico quando si alzeranno insieme questa generazione con la regina del Sud e ininiviti

93 Cf HARE Matthew 143 LrsquoA parla di una seconda risposta alla domanda di un segno

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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Έν τῇ κρίσει nel giudizio Questa espressione ricorre diversamente in Mt112224 e nei guai che Gesugrave pronuncia sulle sue cittagrave dove si parla proprio del giornodel giudizio ἐν ἡmicroέρᾳ κρίσεως Gli oracoli di giudizio pronunciati da Gesugrave seguendo lalinea profetica dellrsquoAT non sono sentenze definitive Sono un appello alla conver-sione94 Gesugrave sottolinea lrsquoatteggiamento positivo anche solo supposto di gente o cittagraveche nella mentalitagrave ebraica non potevano ricevere che disprezzo Le cittagrave di Tiro e Si-done formano una coppia simbolo dellrsquoorgoglio e del rifiuto del Signore esempio tipi-co di un popolo votato alla collera (Ez 26-28 Gl 4) Non scappa al giudizio la cittagrave stes-sa di Gesugrave collegata a Sodoma cittagrave emblematica del vizio finita sterminata dal fuocodel Signore95

Nel seguito del testo matteano il giudizio prosegue subito dopo (1245) laquoquestagenerazioneraquo vivragrave in una condizione peggiore dalla quale potragrave essere liberata solo daGesugrave (1717-18) Il c 23 descrive il giudizio del popolo eletto sulla pratica della Torah etermina con lrsquoespressione del desiderio di Gesugrave di raccogliere il suo popolo e il rifiuto dicostui lrsquoultimo giudizio saragrave la casa deserta senza la presenza dellrsquoEmanuele ma non inmodo definitivo Questa esagerazione dice come per Gesugrave laquoevocare la fine funzionacome rivelatore di ciograve a cui porta lrsquoindurimento del cuore degli scribi e dei farisei edunque come argomento per convincerli e aprirli al riconoscimento di ciograve che avvienenel presenteraquo96

Ricordiamo la nostra linea drsquointerpretazione Nel De Jona abbiamo visto come lasalvezza di Ninive era portata attraverso una minaccia di morte e di rovina La centralitagravedella citazione in Mt 1218-21 mostra invece che il giudizio si faragrave nel silenzio nellamisericordia e nella pazienza senza rompere ciograve che si regge appena in piedi Nella pe-ricope ritroviamo questi elementi Quello della violenza i guai pronunciati nel dolorelrsquoindignazione le minacce e quello della pazienza lrsquointerramento e il desiderio di Gesugrave

94 Cf MARGUERAT Jugement 1325 Il tema del giudizio secondo lrsquoA ricorre in 60 pericopi su 148 indivi-duate nel Primo vangelo (contro 10 su 92 per Mc e 28 su 146 in Lc) Il ricorso al linguaggio giudizialeserve ad avvertire il popolo del pericolo che si sta avvicinando se non si converte Marguerat fa notare chequesti annunci portano lrsquoattenzione soprattutto sui criteri del giudizio non tanto sul come o sul quandoesso si svolgeragraveE Infatti egrave quello che troviamo nei vv 41-42 e nellrsquoinsieme dei cc 11-12 Non concordia-mo perograve con lrsquoA quando affermalaquochiudendosi allrsquoappello di Gesugrave senza saperlo hanno [i giudei] pro-nunciato la loro propria condannaraquo MARGUERAT Jugement 264 Questa sentenza dellrsquoA non sembra ri-spettare la linea profetica degli oracoli di giudizio che sono per la conversione e non per la condanna cosigravela definitivitagrave di un autocondannarsi senza neanche saperlo non corrisponde allrsquoeconomia di Dio con ilsuo popolo neacute alla frequenza con la quale Gesugrave chiama in giudizio i suoi avversari 95 Cf LUZ Matteo II 355 e DAVIES - ALLISON Matthew III 308 Brevemente possiamo notare che Gesugrave neilaquoguairaquo non punta il dito su cose nuove ma ridagrave come un concentrato dei rimproveri giagrave fattiE Infine i pa-gani che si sono avvicinati allrsquoalleanza giudicano laquoquesta generazioneraquo che non si egrave convertita e non havoluto ascoltare la sapienza Luz nota che lo si interpreta solitamente come lrsquoessere testimoni contro diessa ma egli egrave del parere che bisogna mantenere il senso forte del verbo κατακρίνω-condannare Con que-sto Gesugrave rovescia totalmente i criteri di giudizio del popolo eletto che deve giudicare i pagani al massi-mo i pagani proseliti possono giudicare gli altri pagani ma essere giudicati dai pagani egrave una cosa che nonentra per niente nelle categorie di Israele 96 MILER Citations 141

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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che come una chioccia cerca di raccogliere sotto le sue ali i suoi pulcini Questa imma-gine egrave stata letta come le ali della shekinah sotto le quali si radunano i figli drsquoIsraele etutti gli affaticati ed oppressi97

B Il giudizio delle opere

Nei vv 41c e 42c ci egrave presentato il criterio del giudizio la conversione e lrsquoascoltodella sapienza (meta-noew e avkouw τὴν σοφίαν)

Gesugrave continua a mettere i farisei e gli scribi sotto giudizio98 I nostri vv sonounrsquoultima chiamata alla conversione e allrsquoascolto e Gesugrave per eccitare lo zelo del suo po-polo lo mette a confronto con delle figure pagane Egrave da notare che non crsquoegrave opposizionetra i protagonisti Insieme si alzeranno nel giorno del giudizio ma la capacitagrave di giudi-care saragrave data a chi ha accolto la sapienza e la parola di Dio nei suoi inviati Salomone eGiona ed ora Gesugrave La messa in gioco egrave importante infatti se non si aprono il loro sta-to peggioreragrave come quello dellrsquouomo posseduto laquoLrsquouomo egrave costituito responsabile diciograve che per lui egrave a-venire Il tempo vissuto non egrave indifferente nellrsquooggi dei suoi atti edelle sue parole il credente egrave messo in presenza di Dioraquo99 Il criterio del giudizio non egravedunque lrsquoappartenenza ad un popolo ma lrsquoaccoglienza del Figlio-servo

Ma il panorama non si conclude su una nota cupa La chiave di comprensione diqueste controversie di Gesugrave con i farisei si trova nella famiglia nuova di Gesugrave Lrsquounicaopera su cui porta il giudizio egrave il compiere la volontagrave del Padre perfetto riassunto dellacitazione di Is conosciuta nella familiaritagrave con Gesugrave nella conversione e nellrsquoascoltodella sua parola

97 Cf DAVIES - ALLISON Matthew III 320-5 La shekinah rimanda a Dt 32 e dunque ci troviamo nel conte-sto esodico della presenza di Dio in mezzo al suo popolo I rabbini parlano della conversione dei gentilicome di un venire sotto gli ali della shekinah Il principale riferimento si trova in Rt 212 Cf anche GenR4710 LevR 28 98 Dopo il rimprovero di Gesugrave che stigmatizza lrsquoatteggiamento di chi non ha riconosciuto le opere dellasapienza (Mt 1119) il capitolo prosegue con le invettive contro le cittagrave della Galilea che hanno visto tantimiracoli e non si sono convertite Tutte le cittagrave nominate sono sotto giudizio quello che cambia egrave la lorosorte Gesugrave mette a confronto le sue cittagrave con quelle che come abbiamo visto sono le peggiori nella tradi-zione ebraica eppure suppone che se esse avessero visto gli stessi miracoli sarebbero state capaci diconversione Poi abbiamo le controversie sullo shabbat (Mt 121-14) Gesugrave contesta ai farisei la loro com-prensione di questo giorno e soprattutto li invita a riconoscere in lui la presenza di Dio Gesugrave non ha tras-gredito lo shabbat ma lo ha pienamente compiuto Miler afferma laquoQuesto agire non abolisce la legge mala compie I farisei vogliono fare morire Gesugrave percheacute hanno percepito fin dove va la sua proclamazione equanto trasforma la pratica dello shabbat che loro consideravano come pilastro dellrsquoidentitagrave drsquoIsraele inmezzo alle nazioniraquo MILER Citations 157 (traduzione nostra) Il giudizio di Gesugrave prosegue riguardo agliesorcismi Saranno i figli dei farisei a giudicarli Non sono capaci di avvertire la presenza del regno diDio giunto in mezzo a loro la potenza di azione dello Spirito di Dio in Gesugrave Poi il discorso di Gesugrave di-venta ancora piugrave tagliente quando si tratta di rendere conto di ogni parola pronunciata percheacute rivelatricedel cuore 99 MARGUERAT Jugement 40

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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Lrsquoimportanza data a figure straniere in questi cc e nella nostra pericope ci porta aconsiderare unrsquoaltra questione lrsquoapertura alle genti

C Lrsquoapertura alle genti

Abbiamo visto che la citazione di Is in Mt 1218-21 contemplava lrsquoannuncio dellagiustizia o del diritto alle nazioni e la loro speranza nel nome del Figlio-servo e che neicc 11-12 Gesugrave si riferisce diverse volte a cittagrave (Tiro e Sidone) o a persone straniere (ni-niviti e regina di Saba) Drsquoaltra parte dal De Jona sappiamo che prima di poter pronun-ciare il suo giudizio a Ninive il profeta doveva fare lrsquoesperienza di una morte-rinascitaCosigrave nel Primo vangelo Gesugrave sembra limitare la sua azione alle pecore perdute della ca-sa di Israele ma si lascia forzare la mano da qualche straniero Cerchiamo di approfon-dire il significato di questi elementi per la narrazione e la teologia matteane

Giagrave nella prima parte del vangelo troviamo qualche accenno ad unrsquoapertura allegenti ma possiamo constatare che il destinatario non egrave sempre chiaro100 Alcuni si chie-dono se il mandato finale in Mt 2819 implichi lrsquoesclusione drsquoIsraele che ha rifiutato ilsuo messia in favore delle genti Nella citazione le nazioni rappresentano lrsquoestensionedellrsquoannuncio per cui chi sta fuori puograve partecipare allrsquoalleanza Al livello narrativo sem-bra che questa laquoconcentrazioneraquo di stranieri nei nostri cc sia voluto dallrsquoevangelista persegnare questo punto di svolta del racconto Alla presentazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave cisono solo due vie possibili di risposta come abbiamo visto sopra

A differenza degli scribi e farisei e dei parenti di Gesugrave pagani e discepoli non cercano segni neacutevogliono parlare con Gesugrave accolgono piuttosto i segni che trovano sul loro cammino ed ascol-tano quanto viene loro annunciato I Niniviti si trovano davanti a Giona che predica e lo ascol-tano (41b) la Regina sente parlare di Salomone e fa tanta strada per ascoltare la sua sapienza(42b) i discepoli seguono Gesugrave ed ascoltano la sua parola (46a) Ciascuno approfitta dunquedel laquosegnoraquo che Dio mette sul suo cammino e laquosi converteraquo (41b)101

Questi cc e in particolare la pericope su Giona e la regina del Sud servono a ma-nifestare la formazione di due gruppi distinti non tanto dallrsquoessere ebrei o pagani madallrsquoaccogliere la rivelazione del Padre lrsquoagire di Gesugrave lrsquoascoltare il suo insegnamentoe compiere la volontagrave del Padre102 Chi fa questo diventa discepolo-fratello di Gesugrave por-tando il suo giogo leggero La presenza di Gesugrave si allarga al di lagrave dellrsquoappartenenza ad

100 Si pensa in genere ai magi secondo la lettura tradizionale del brano ma anche alla guarigione del Fi-glio-servo del centurione (Mt 85-13) e della figlia della donna cananea (Mt 1521-28) visti o come ecce-zioni o come annuncio di unrsquoapertura finale In questi casi Gesugrave ha sempre lodato la fede di queste per-sone Cf MILER Citations 332-3 il discorso di Gesugrave mostra la differenza tra Israele e le nazioni e tra idiscepoli e le nazioni molti verranno dalle nazioni a prendere posto al banchetto escatologico ma questorappresenta il pellegrinaggio verso Israele come la regina del Sud Il portare testimonianza davanti ai go-vernatori e re non implica di essere fuori della terra (cf Gesugrave e Pilato) anche nella terra Israele deve te-stimoniare davanti alle nazioni Gesugrave non precisa quale sia il popolo che faragrave fruttificare il regno (Mt2143) In 2414 e 2613 Gesugrave parla di una proclamazione del vangelo nel mondo ma non si sa quandoda chi come e a chi Nella nostra lettura e comprensione del vangelo dobbiamo tenere conto di questaambiguitagrave nei termini e non rinchiudere in categorie ermetiche i gruppi e le persone incontrati da Gesugrave 101 DI PAOLO Servo 205-6

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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Israele laquoQuelli di cui Gesugrave parla non sono piugrave caratterizzati dalla loro appartenenza alladiscendenza di Abramo e di Davide o alla Chiesa ma dal rapporto a valori universali (lavolontagrave di Dio la parola di Gesugrave le beatitudini la sapienza lo spirito drsquoinfanziaecc)raquo103 Ma come ci egrave dato di constatare in Mt 2816-20 e cosigrave come abbiamo visto di-verse volte nel vangelo questa apertura non cancella neacute Israele neacute la Torah ma integranellrsquoIsraele che ha giagrave ricevuto il suo messia tutti quelli che si mettono al suo seguito evivono la Torah secondo la sua interpretazione

La nostra pericope termina con unrsquoultima rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave in rap-porto a Giona e a Salomone Procediamo dunque nel nostro studio con il confronto diqueste figure

III Gesugrave Giona e Salomone

I vv 41d e 42d mettono a confronto Gesugrave Giona e Salomone Guardiamo primaquesti ultimi Attraverso la loro persona egrave messa in luce la loro attivitagrave la predicazionedi Giona e la sapienza di Salomone

A La predicazione di Giona e la sapienza di Salomone

Lrsquoannuncio di Giona a Ninive egrave di poche parole laquoancora quaranta giorni e Ninivesaragrave rovesciataraquo (Gn 35) La risposta dei niniviti egrave perograve immediata Credono a Dio ecambiano condotta si pentono della loro malvagitagrave Infatti Dio vedendo non tanto la lo-ro fede quanto le loro opere cambia il suo proposito e non distrugge la cittagrave

Walton formula lrsquoipotesi che i niniviti credano che Dio parli attraverso il profe-ta104 La tradizione giudaica guarda alla conversione dei niniviti in due modi Il primodice che la loro conversione egrave stato superficiale toccando solo le loro opere ma non laloro religione Israele egrave chiamato ad una conversione molto piugrave profonda e non puograve es-sere giudicato sul fatto che non si converte egrave piugrave difficile per lui Il secondo dice che seNinive con cosigrave poco ha potuto fare cambiare il proposito di Dio quanto piugrave Israele se siconvertisse105 Nel contesto di giudizio di Mt 12 anche un minimo passo puograve fare cam-biare campo Walton infine sottolinea che Dio sospende il giudizio la sua misericordianon sopprime la sua giustizia106

102 Egrave lo stesso messaggio che Wolff trae dal libro di Giona laquoil nostro libro si prefigge di riunire Israele ele nazioni nellrsquounico sentimento di compassione di Dio [] sia ora che in passato la parola che dagrave luogoa conversione [] viene da Israeleraquo WOLFF Giona 104-5 103 MILER Citations 334 (traduzione nostra) 104 Cf WALTON Jonah 47-57 105 Cf ZLOTOWITZ Yonah xxxvi106 Cf WALTON Jonah 54

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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BIBLIOGRAFIA

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Non si trova altrove nel NT il ricordo della regina del Sud e della sua visita a Sa-lomone Questo episodio ci egrave raccontato in 1Re 101-12 e in modo simile in 2Cr 91-12Del racconto sottolineiamo il fatto che la regina viene prima per sentito dire e poi permettere alla prova la sapienza di Salomone Al termine perograve benedice il Dio drsquoIsraelelaquoBeati i tuoi uomini e beati questi tuoi servi che stanno sempre alla tua presenza eascoltano la tua sapienza Sia benedetto il Signore tuo Dio che si egrave compiaciuto di tecosigrave da collocarti sul suo trono come re per il Signore tuo Dio Poicheacute il tuo Dio ama Is-raele e intende renderlo stabile per sempre ti ha posto su di loro come re per esercitareil diritto e la giustiziaraquo (2Cr 97-8)107 Un altro punto di contatto tra Gesugrave e Salomone ri-guarda la capacitagrave di scacciare i demoni e la questione di Beelzebul che inquadra la no-stra pericope108 Non crsquoegrave piugrave solo la sapienza di Salomone ma la sapienza e la potenzastessa di Dio sono presenti in mezzo al suo popolo

B Gesugrave piugrave di GionaSalomone

Sia i niniviti sia la regina del Sud hanno accolto una predicazione e una sapienzastraniera e vi hanno riconosciuto la presenza di Dio Gesugrave perograve egrave piugrave di Giona e di Salo-mone Lrsquoaccento del parallelismo egrave messo sullrsquoultimo elemento lrsquourgenza di ricono-scere la presenza attuale di qualcosa di piugrave di Giona e di Salomone Al centro vi egrave la ri-velazione cristologica di Gesugrave cosigrave come accolto dal lettore nella citazione di Is 42 inMt 1218-21 e nellrsquoannuncio fatto da Gesugrave stesso nel segno di Giona109

Lrsquoespressione ripetuta καὶ ἰδοὺ πλεῖον [] ὧδε con lrsquouso del neutro rende lrsquointer-pretazione difficile Lrsquoavverbio ὧδε puograve avere due significati qui ed ora Allora egrave qui edora che si realizza il laquodi piugraveraquo di Giona e di Salomone In Mt 126 Gesugrave si egrave giagrave parago-nato al tempio (ἱεροῦ microεῖζόν ἐστιν ὧδε) Secondo Hare il neutro indica che Gesugrave nonvuole riferire direttamente la sua persona a Giona e Salomone110

107 La regina riconosce la beatitudine di poter ascoltare la sapienza del re e di stare alla sua presenza lasua attitudine ad esercitare il diritto e la giustizia e benedice Dio per il suo favore per Israele Questi ele-menti sono presenti anche nella nostra pericope e nella teologia matteana 108 Nel Testamento di Salomone un testo coevo dellrsquoinizio dellrsquoera cristiana il principe dei demoni egrave chia-mato Beelzebul diversamente da altre fonti giudaiche La sapienza di Salomone non consisteva solonellrsquoapertura delle quarantanove porte della sapienza come per Mosegrave ma nella sua capacitagrave di scacciaregli spiriti e di controllarli servendosi perograve di altri spiriti cattiviE Gesugrave invece li scaccia con il dito di DioCf BOWMAN Solomon 1 109 Cf LYBAEligK New and Old 185110 Cf HARE Matthew 143 Il detto si potrebbe riferire allrsquoattivitagrave di Gesugrave AVRIL Jonas 15 sviluppaunrsquoidea vicina Gesugrave non egrave paragonato a Giona e a Salomone come se fosse una figura superiore (non lapersona) non egrave con dei miracoli che giustificheragrave la sua potenza Il laquopiugraveraquo rimanda allrsquointerramento del Fi-glio dellrsquouomo in Mt e alla predicazione in Lc cioegrave egrave il segno stesso di GionaE REPSCHINSKY Controversy138 invece nota la continuitagrave tra il v 40 e il v 41 (e v 42) e ravvisa dunque lo stesso paragone tra Gionae Gesugrave giagrave presente nel v precedente Il πλεῖον bencheacute sia neutro si riferisce a Gesugrave E Per FRANCE Matthew492-3 infine le funzioni sacerdotale (tempio) profetica (Giona) e regale (Salomone) sono assunte da unasola persona Gesugrave Luz ricorda lrsquointerpretazione ecclesiale laquoGiona egrave profeta Cristo egrave messia e figlio diDio Cristo ha compiuto miracoli Giona no Giona restograve vivo nel ventre del mostro marino Cristo morigrave

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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A noi sembra che si possa dire che Gesugrave egrave piugrave di Giona e di Salomone percheacute rap-presenta la presenza di Dio e del suo Spirito in mezzo al suo popolo Il laquodi piugraveraquo riguardaallora anche il modo con cui si realizza questa presenza non spariragrave con la morte diGesugrave ma resteragrave per sempre con i discepoli secondo la promessa di Gesugrave in Mt2816-20

C Interpretazione rivelazione dellrsquoidentitagrave di Gesugrave

Con i cc 11-12 ci troviamo di fronte ad una svolta nel Primo vangelo Nelle ri-sposte che Gesugrave dagrave ai suoi diversi interlocutori si fa conoscere o riconoscere come ilmessia le cui opere sono in un certo senso provocatorie Mt ce ne dagrave diverse sfaccetta-ture Nella nostra pericope Gesugrave egrave riferito a Giona e a Salomone ma siamo al termine diun processo iniziato con Giovanni Battista

Alla domanda di Giovanni Battista laquosei tu colui che deve venire (ὁ ἐρχόmicroενος)raquo(Mt 112) Gesugrave risponde chiedendo di ascoltare e di guardare le sue opere111 Gesugrave sa diessere pietra drsquoinciampo per i suoi Infatti da ora si costituiranno diversi gruppi a secon-da del modo di recepire la sua persona Lybaeligk intende ὁ ἐρχόmicroενος come un venire rea-lizzato e insieme da attendere diventa come un titolo applicato a Gesugrave riguardo alleaspettative messianiche escatologiche compresa la nozione di universalismo112

Nella citazione di Is 421-4 in Mt 1218-21 ritroviamo gli stessi temi la discen-denza davidica lrsquoinaugurazione messianica mediante il dono dello Spirito la proclama-zione della buona novella o della giustizia per i poveri e infine lrsquoattesa delle nazioniLrsquoaltra espressione che interessa piugrave direttamente la nostra pericope egrave πλεῖονmicroεῖζονSempre con Lybaeligk ne analizziamo lrsquoaspetto cristologico113 Siamo nella stessa logica del

nel cuore della terra Giona ha predicato ai niniviti solo una volta Cristo ha predicato a Israele infinitevolte [] La sapienza di Salomone si occupa delle cose terrene Cristo di quelle celestiraquo A questa ultimariflessione sembra che nella tradizione giudaica Salomone si occupasse anche delle cose celesti in partico-lare riguardo agli spiriti cattivi Il superamento di Cristo sarebbe come lrsquoabbiamo notato il suo potere di-retto su questi spiriti LrsquoA conclude dicendo che lrsquoaccento si pone sui gentili laquoentrambi i niniviti e la re-gina di Saba sono un doppio segnale che preannuncia la futura missione della comunitagrave ai gentilidrsquoOrienteraquoE LUZ Matteo II 355-6111 Si presenta come colui che tramite lrsquoannuncio ai poveri e il suo agire compassionevole e taumaturgicoporta a compimento le scritture messianiche del profeta Isaia La stessa applicazione si trova a QumrannellrsquoApocalisse messianica 4Q521 Questo ultimo riferimento mostra una comune interpretazione cristo-logica di Is nel giudaismo del secondo tempio 112 Cf LYBAEligK New and Old 72-136 LrsquoA parte dal principio che Gesugrave egrave compimento delle Scritture ora ein modo escatologico Questa lettura permette di cogliere la Scrittura nel suo dinamismo dellrsquoora e nonancora Queste due linee si esprimono nel Primo vangelo come la venuta di una figura messianica effetti-va per Israele combinata con la speranza per le nazioni e ancora come la presenza del regno dei cieli nelministero di Gesugrave e lrsquoaspettativa della venuta del Figlio dellrsquouomo Come background scritturale abbiamoGen 498-12 Is 35 e 61 Is 418-9 e 421-4 Zac 99 e il Sal 11726 In questi brani lrsquoattesa di un re davidi-co egrave messa in parallelo con i tratti regali del servo in Is e con gli avvenimenti associati al giorno della sal-vezza e si sottolinea lrsquoumile carattere dellrsquoὁ ἐρχόmicroενος e lrsquoaspetto escatologico ed universale della suavenuta 113 Cf Ivi 137-196 Lrsquoespressione appare per la prima volta in Mt 1110 a proposito di Giovanni Battista e

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

del regno di Dio e parla indirettamente dellrsquoidentitagrave di Gesugrave Essere piugrave grande di Giovanni il quale egrave ilpiugrave grande dei nati da donna riguarda quelli che appartengono al regno di Dio presente e futuro con lapiena conoscenza del disegno di Dio che il Battista non aveva Il messaggero di Dio egrave descritto come unoche guida sostiene e porta la salvezza Se la natura del ministero di Giovanni egrave un appello alla riconcilia-zione quello di Gesugrave in Mt 1035-36 porteragrave la divisione nella famiglia come segno della fine dei tempi(cf Mic 76) in continuitagrave con lrsquoannuncio di Giovanni Battista in Mt 311 114 Cf REPSCHINSKY Controversy 99 Il contesto egrave una disputa tra i farisei e Gesugrave riguardo al sabato e almangiare dei discepoli Gesugrave argomenta a fortiori e mette sullo stesso piano i discepoli e i sacerdoti cheservendo nel tempio si trovano in presenza di Dio e sono esenti delle regole dello shabbat Se il culto deltempio egrave piugrave grande del sabato Gesugrave egrave piugrave grande del tempio e dunque egrave signore del sabato e dimostra difronte ai farisei una piugrave grande autoritagrave Infatti il racconto prosegue con la richiesta di legittimazione delleparole e dellrsquoagire di Gesugrave MILER Citations 136 LrsquoA riporta le diverse interpretazioni della realtagravemicroεῖζον del tempio il regno dei cieli la misericordia Gesugrave stesso la comunitagrave di Gesugrave E Secondo lrsquoA il piugravesi riferisce alla presenza di Dio

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

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giagrave e non ancora cioegrave dobbiamo tenere insieme la cristologia e una prolettica presenzadellrsquoetagrave a venire nel ministero di Gesugrave In Mt 126 Gesugrave si dichiara piugrave grande deltempio114

Infine arriviamo ai nostri vv Il paragone sta tra la persona di Giona e di Salo-mone rappresentanti dei profeti e dei sapienti rigettati dal popolo ma accolti dai paga-ni e il πλεῖον attualmente presente Questi vv conclusivi del laquo segno di Gionaraquo sono dacapire in questo contesto Come Gesugrave egrave stato paragonato a Giona (v 40) cosigrave lo egrave ancoranel v 41 e per estensione con Salomone (v 42) Lrsquoinversione dei detti operata da Mt vain questo senso Il raggruppamento dei detti su Giona non egrave solo redazionale macontiene un significato teologico Solo dopo il soggiorno nel ventre del pesce Giona ac-cetteragrave di andare dai pagani Cosigrave Gesugrave dopo la sua morte e risurrezione manderagrave i suoidiscepoli verso tutte le nazioni Il laquopiugraveraquo si riferisce allrsquoapertura dellrsquoalleanza ai paganiDrsquoaltra parte Giona egrave sigrave il profeta del giudizio ma anche del pentimento sempre possi-bile segno di un Dio capace di tornare sul suo disegno di castigo Infine Gesugrave chiamaad entrare nella stessa relazione che egli ha con il Padre facendo come lui la suavolontagrave

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CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

40

BIBLIOGRAFIA

Testo della Sacra Scrittura Per il testo italiano si egrave utilizzata la Bibbia di Gerusalemme tra-duzione CEI del 2009 per il testo greco il Novum Testamentum Graece a cura di Nestle-Aland27 ed del 2006 per il testo latino la Biblia Sacra Iuxta Vulgatam a cura di RWeber del 1983

ALONSO SCHOumlKEL Luis - SICRE DIAZ Joseacute Luis I profeti Roma Borla 1984 1556 p

Apocrifi dellrsquoAntico Testamento a c di Paolo Sacchi vol IV Brescia Paideia 2000 731 p(Biblica Testi e Studi 8)

AVRIL Anne-Catherine (et al) Jonas Un conte theacuteologique ldquoSuppleacutement Cahiers Eacutevan-gilerdquo 110 (2000) 131 p

BAZZANA Giovanni Battista Il segno di Giona lrsquoevoluzione dellrsquoimmagine del Salvatore nelmediogiudaismo ldquoNuova Rivista Storicardquo 84 (2000) 3-30

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CARBONE Sandro P - RIZZI Giovanni Aggeo Gioele Giona Malachia Secondo il testo ebrai-co masoretico secondo la versione greca della LXX Bologna EDB 2001 608 p

CARDELLINO Lodovico Il segno di Giona (Mt 1238-42 Lc 111629-32) ldquoBibbia e Orienterdquo214 (2002) 235-44

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DI PAOLO Roberto Il servo di Dio porta il diritto alle nazioni Analisi retorica di Matteo11-12 Roma Gregoriana 2005 282 p (Tesi gregoriana serie teologia 128)

DUVAL Daniegravele Jonas et le jugement in Le jugement dans lrsquoun et lrsquoautre Testament Meacute-langes offerts agrave Ramond Kuntzmann vol I a cura di Eberhard Bons Paris Cerf 2004 207-23(Lectio Divina 197)

FABRIS Rinaldo Matteo traduzione e commento Roma Borla 1982 674 p

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Il Vangelo di Pietro a c di Maria Grazia Mara Bologna EDB 2002 140 p (Scritti delleorigini cristiana 30)

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LUZ Ulrich Vangelo di Matteo Introduzione Commento ai capp 1-7 vol I Brescia Pai-deia 2006 625 p (ed or ted 2002)

mdashmdashmdashmdashmdashVangelo di Matteo Commento ai capp 8-17 vol II Brescia Paideia 2010 672p (ed or ted 2007)

42

mdashmdashmdashmdashmdash Matthew 21-28 a Commentary vol III Minneapolis Fortress Press 2005 744p (ed or ted 1997)

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MCLAY Tim Death Descent and Delivrance in Matthew 2751b-53 in You will be my wit-nesses A festschrift in honor of the Reverend Dr Allison A Trites on the occasion of his retire-ment a c di R Glenn Wooden TImothy R Ashley e Robert S Wilson Macon Mercer Univer-sity Press 2003 81-93

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RENGSTORF Karl Heinrich v σηmicroεῖον [sēmeion] in Grande Lessico del Nuovo Testamento(1979) vol XII Σείω - Σύν [Seiacuteō - Suacuten] col 17-172

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43

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ZERWICK Maximilian - GROSVENOR Mary A Grammatical Analysis of the Greek New Testa-ment Roma Gregorian amp Biblical Press 2010 778 p (Subsidia Biblica 39)

ZLOTOWITZ Meir YonahJonah A New Translation with a Commentary Anthologized fromTalmudic Midrashic and Rabbinic Sources New York Artscroll Mesorah 1988 LXXV 156 p

44

CONCLUSIONE

La presenza della citazione isaiana nel corpus dei cc 11-12 di Mt cioegrave al centro diuna parte narrativa considerata come un punto di svolta nel vangelo la cui funzioneanalettica e prolettica egrave stata mostrata ci ha dato una prospettiva nuova per leggere illaquo segno di Gionaraquo Il fatto che essa sia riservata al lettore il quale deve poi compren-dere nelle parole e negli eventi del vangelo la sua realizzazione ed essere capace adogni lettura di cogliere in modo nuovo la sua attuazione lungi di portare un significatodiverso alla pericope ha dato alla sua interpretazione una dimensione di profonditagrave edampiezza Il lettore egrave invitato ad entrare nella comprensione dellrsquoevento Cristo sapendoche lrsquoessere messia di Gesugrave si realizzeragrave nel silenzio e nella morte per risorgere e por-tare la vita e la giustizia a coloro che lo accoglieranno siano essi stranieri o figli drsquoIs-raele Tutti sono invitati ad entrare nel rapporto di figliolanza che Gesugrave ha con il Padree proprio in questo il lettore egrave chiamato in causa

Al termine di questo lavoro ci sembra che il legame di Mt 1218-21 con il resto delvangelo meriti uno studio ulteriore cosigrave come la figura di Giona in quanto figura mes-sianica Egrave da notare che contrariamente ad altre figure dellrsquoAT interpretate in senso cri-stologico nel NT (Abramo Davide Salomone Isaia Geremia Daniele ) lrsquouso cheGesugrave fa di Giona come segno cristologico non si trova al di fuori di Mt e Lc e non egrave ri-preso altrove Lo studio appena fatto e la lettura del Primo vangelo ci ha permesso dicogliere dei segnali che permettono di creare una vera catena interpretativa aperta poiallrsquoinsieme della Scrittura con le citazioni o le allusioni sparse nel testo La propostafatta da Di Paolo di unrsquoanalisi retorica dellrsquointero vangelo potrebbe essere una piste dapercorrere in questo senso Unrsquoaltra possibilitagrave sarebbe di leggere il Primo vangelousando il metodo dellrsquoanalogia o gezerah shawah Questi due metodi arricchirebbero lalettura e la comprensione del nostro testo

Altri approcci pensati allrsquoinizio del nostro interesse al laquo segno di Gionaraquo ma lasciatida parte potrebbero essere integrati Oltre alla Wirkungsgeschichte pensiamo allrsquousoliturgico del libro di Giona letto nel rito ambrosiano durante i vespri del Giovedigrave Santoe a tutto lo sviluppo nellrsquoarte di questa figura Non siamo al termine ma proprio allrsquoin-izio del cammino

40

BIBLIOGRAFIA

Testo della Sacra Scrittura Per il testo italiano si egrave utilizzata la Bibbia di Gerusalemme tra-duzione CEI del 2009 per il testo greco il Novum Testamentum Graece a cura di Nestle-Aland27 ed del 2006 per il testo latino la Biblia Sacra Iuxta Vulgatam a cura di RWeber del 1983

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BAZZANA Giovanni Battista Il segno di Giona lrsquoevoluzione dellrsquoimmagine del Salvatore nelmediogiudaismo ldquoNuova Rivista Storicardquo 84 (2000) 3-30

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BEDINI Chiara - BIGARELLI Alberto - LENZI Giovanni Rashi Il viaggio di Giona TargumMidrash commento di Rashi Roma Cittagrave Nuova 1999 170 p

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BETZ Otto v σηmicroεῖον [sēmeion] in Dizionario esegetico del Nuovo Testamento (2004) col1322-4

BLACK Stephanie L Sentence Conjunction in the Gospel of Matthew kai de tote gar ounand Asyndeton in narrative discourse New York Continuum International Publishing Group2002 420 p

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BOWMAN John Solomon and Jesus ldquoAbr-Nahrainrdquo 23 (1985) 1-13

CARBONE Sandro P - RIZZI Giovanni Aggeo Gioele Giona Malachia Secondo il testo ebrai-co masoretico secondo la versione greca della LXX Bologna EDB 2001 608 p

CARDELLINO Lodovico Il segno di Giona (Mt 1238-42 Lc 111629-32) ldquoBibbia e Orienterdquo214 (2002) 235-44

CHOW Simon The sign of Jonah reconsidered A study of its meaning in the Gospel tradi-tions Stockholm Almqvist amp Wiksell International 1995 244 p (Coniectanea Biblica NewTestament Series 27)

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DA SPINETOLI Ortensio Matteo Commento al ldquoVangelo della Chiesardquo Assisi Citadella1977 750 p

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41

mdashmdashmdashmdashmdashmdash Matthew 19-28 New York Continuum International Publishing Group2004 789 p

DE VIRGILIO Giuseppe Il libro di Giona nei vangeli ldquoParole di vitardquo 3 (2009) 33-8

DI PAOLO Roberto Il servo di Dio porta il diritto alle nazioni Analisi retorica di Matteo11-12 Roma Gregoriana 2005 282 p (Tesi gregoriana serie teologia 128)

DUVAL Daniegravele Jonas et le jugement in Le jugement dans lrsquoun et lrsquoautre Testament Meacute-langes offerts agrave Ramond Kuntzmann vol I a cura di Eberhard Bons Paris Cerf 2004 207-23(Lectio Divina 197)

FABRIS Rinaldo Matteo traduzione e commento Roma Borla 1982 674 p

FAUSTI Silvano Una comunitagrave legge il vangelo di Matteo 8 ed Bologna EDB 2007 584p (Lettura pastorale della Bibbia)

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mdashmdashmdashmdashmdash The Gospel of Mark a commentary on the Greek text Grand Rapids Wm BEerdmans Publishing 2002 723 p

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LUZ Ulrich Vangelo di Matteo Introduzione Commento ai capp 1-7 vol I Brescia Pai-deia 2006 625 p (ed or ted 2002)

mdashmdashmdashmdashmdashVangelo di Matteo Commento ai capp 8-17 vol II Brescia Paideia 2010 672p (ed or ted 2007)

42

mdashmdashmdashmdashmdash Matthew 21-28 a Commentary vol III Minneapolis Fortress Press 2005 744p (ed or ted 1997)

LYBAEligK Lena New and Old in Matthew 11-13 Normativity in the Development of ThreeTheological Themes Goumlttingen Vandenhoeck amp Ruprecht 2002 269 p

MANNS Freacutedeacuteric LrsquoEvangile de Jean agrave la lumiegravere du Judaiumlsme Jerusalem Franciscan Prin-ting Press 1991 548 p (Studim Biblicum Francescanum Annalecta 33)

MARGUERAT Daniel Le Jugement dans lrsquoEacutevangile de Matthieu 2 ed Genegraveve Labor etFides 1995 629 p (Le monde de la Bible 6)

MCLAY Tim Death Descent and Delivrance in Matthew 2751b-53 in You will be my wit-nesses A festschrift in honor of the Reverend Dr Allison A Trites on the occasion of his retire-ment a c di R Glenn Wooden TImothy R Ashley e Robert S Wilson Macon Mercer Univer-sity Press 2003 81-93

MELLO Alberto Evangelo secondo Matteo Commento midrashico e narrativo MagnanoQiqajon 1995 514 p

MENKEN M J J Matthewrsquos Bible the Old Testament text of the evangelist Leuven PeetersPublishers 2004 370 p

MERLI Dino Il segno di Giona ldquoBibbia e Orienterdquo 14 (1972) 61-77

MEYNET Roland - ONISZCZUK Jacek Prefazione degli Esercizi di Analisi Retorica Biblica[doc pdf] RBS 16 p lt httpwwwretoricabiblicaesemiticaorgarb_esercizi_ithtmlgt (accesso2642011)

MILER Jean Les citations drsquoaccomplissement dans leacutevangile de Matthieu Quand Dieu serend preacutesent en toute humaniteacute Roma GBPress Pont IstBiblicum 1999 420 p (Analecta Bi-blica 140)

OPORTO Santiago Guijaro El signo de Jonaacutes ldquoEstudio Agostinianordquo 18 (1983) 39-50

POPPI Angelico Sinossi e commento esegetico-spirituale dei quattro vangeli Padova Mes-sagero 2008 644 p

PSEUDO-PHILON Preacutedications synagogales a c di Folker Siegert e Jacques de Roulet ParisCerf 1999 217 p (Sources Chreacutetiennes 435)

RADERMAKERS Jean Lettura pastorale del Vangelo di Matteo BolognaEDB 1992 364 p(Lettura pastorale della Bibbia ed or fr 1972)

RATZINGER Joseph BENEDETTO XVI Gesugrave di Nazaret Dallrsquoingresso in Gerusalemme fino al-la risurrezione vol 2 Cittagrave del Vaticano Libreria Editrice Vaticana 2011 348 p

RENGSTORF Karl Heinrich v σηmicroεῖον [sēmeion] in Grande Lessico del Nuovo Testamento(1979) vol XII Σείω - Σύν [Seiacuteō - Suacuten] col 17-172

REPSCHINSKI Boris The Controversy Stories in the Gospel of Matthew Their RedactionForm und [sic] Relevance for the Relationship between the Matthean Community and Forma-tive Judaism Goumlttingen Vandenhoeck amp Ruprecht 1998 373 p

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ZLOTOWITZ Meir YonahJonah A New Translation with a Commentary Anthologized fromTalmudic Midrashic and Rabbinic Sources New York Artscroll Mesorah 1988 LXXV 156 p

44

BIBLIOGRAFIA

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BAZZANA Giovanni Battista Il segno di Giona lrsquoevoluzione dellrsquoimmagine del Salvatore nelmediogiudaismo ldquoNuova Rivista Storicardquo 84 (2000) 3-30

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BEDINI Chiara - BIGARELLI Alberto - LENZI Giovanni Rashi Il viaggio di Giona TargumMidrash commento di Rashi Roma Cittagrave Nuova 1999 170 p

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BLACK Stephanie L Sentence Conjunction in the Gospel of Matthew kai de tote gar ounand Asyndeton in narrative discourse New York Continuum International Publishing Group2002 420 p

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DA SPINETOLI Ortensio Matteo Commento al ldquoVangelo della Chiesardquo Assisi Citadella1977 750 p

DAVIES William David - ALLISON Dale C Matthew 8-18 vol 2 2 ed London TampT Clark2004 815 p (International Critical Commentary)

41

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DE VIRGILIO Giuseppe Il libro di Giona nei vangeli ldquoParole di vitardquo 3 (2009) 33-8

DI PAOLO Roberto Il servo di Dio porta il diritto alle nazioni Analisi retorica di Matteo11-12 Roma Gregoriana 2005 282 p (Tesi gregoriana serie teologia 128)

DUVAL Daniegravele Jonas et le jugement in Le jugement dans lrsquoun et lrsquoautre Testament Meacute-langes offerts agrave Ramond Kuntzmann vol I a cura di Eberhard Bons Paris Cerf 2004 207-23(Lectio Divina 197)

FABRIS Rinaldo Matteo traduzione e commento Roma Borla 1982 674 p

FAUSTI Silvano Una comunitagrave legge il vangelo di Matteo 8 ed Bologna EDB 2007 584p (Lettura pastorale della Bibbia)

FELDMAN Louis H Josephusrsquo Interpretation of Jonah ldquoAJS Reviewrdquo 17 (1992) 1-29

FRANCE Jesus and Old Testament His Application of Old Testament Passages to Himself andHis Mission Vancouver Regent College Publishing 2000 286 p

mdashmdashmdashmdashmdash The Gospel of Mark a commentary on the Greek text Grand Rapids Wm BEerdmans Publishing 2002 723 p

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GARLAND David E The Intention of Matthew 23 Leiden Brill 1979 255 p (Novum Testa-mentum Suppl 52)

GNILKA Joachim Il vangelo di Matteo Testo greco e traduzione vol I Brescia Paideia1990 (Commentario teologico del Nuovo Testamento edor ted 1986)

GUNDRY Robert Horton Matthew a Commentary on his Handbook for a Mixed Church un-der Persecution 2 ed Grand Rapids Wm B Eerdmans Publishing 1994 685 p (ed or1982)

HARE Douglas Matthew Louisville Westminster John Knox Press 2009 338 p

HOET Hendrik Sous le signe de Jonas in La Parola edifica la comunitagrave Liber Amicorum of-ferto al padre Jacques Dupont a cura di Enzo Bianchi - Vittorio Fusco et al Magnano Qiqajon1996 67-94

Il Vangelo di Pietro a c di Maria Grazia Mara Bologna EDB 2002 140 p (Scritti delleorigini cristiana 30)

KEENER Craig S The Gospel of Matthew A Socio-Rhetorical Commentary Grand RapidsWm B Eerdmans Publishing 2009 1040 p

LANDES George M Jonah in Luke The Hebrew Bible Background to the Interpretation ofthe lsquoSign of Jonahrsquo Pericope in Luke 1129-32 in A Gift of God in Due Season Essays on Scrip-ture and Community in Honor of James A Sanders a cura di Richard D Weis - David M CarrNew York Continuum International Publishing Group 1996 133-63 (JSOTS 225)

LUZ Ulrich Vangelo di Matteo Introduzione Commento ai capp 1-7 vol I Brescia Pai-deia 2006 625 p (ed or ted 2002)

mdashmdashmdashmdashmdashVangelo di Matteo Commento ai capp 8-17 vol II Brescia Paideia 2010 672p (ed or ted 2007)

42

mdashmdashmdashmdashmdash Matthew 21-28 a Commentary vol III Minneapolis Fortress Press 2005 744p (ed or ted 1997)

LYBAEligK Lena New and Old in Matthew 11-13 Normativity in the Development of ThreeTheological Themes Goumlttingen Vandenhoeck amp Ruprecht 2002 269 p

MANNS Freacutedeacuteric LrsquoEvangile de Jean agrave la lumiegravere du Judaiumlsme Jerusalem Franciscan Prin-ting Press 1991 548 p (Studim Biblicum Francescanum Annalecta 33)

MARGUERAT Daniel Le Jugement dans lrsquoEacutevangile de Matthieu 2 ed Genegraveve Labor etFides 1995 629 p (Le monde de la Bible 6)

MCLAY Tim Death Descent and Delivrance in Matthew 2751b-53 in You will be my wit-nesses A festschrift in honor of the Reverend Dr Allison A Trites on the occasion of his retire-ment a c di R Glenn Wooden TImothy R Ashley e Robert S Wilson Macon Mercer Univer-sity Press 2003 81-93

MELLO Alberto Evangelo secondo Matteo Commento midrashico e narrativo MagnanoQiqajon 1995 514 p

MENKEN M J J Matthewrsquos Bible the Old Testament text of the evangelist Leuven PeetersPublishers 2004 370 p

MERLI Dino Il segno di Giona ldquoBibbia e Orienterdquo 14 (1972) 61-77

MEYNET Roland - ONISZCZUK Jacek Prefazione degli Esercizi di Analisi Retorica Biblica[doc pdf] RBS 16 p lt httpwwwretoricabiblicaesemiticaorgarb_esercizi_ithtmlgt (accesso2642011)

MILER Jean Les citations drsquoaccomplissement dans leacutevangile de Matthieu Quand Dieu serend preacutesent en toute humaniteacute Roma GBPress Pont IstBiblicum 1999 420 p (Analecta Bi-blica 140)

OPORTO Santiago Guijaro El signo de Jonaacutes ldquoEstudio Agostinianordquo 18 (1983) 39-50

POPPI Angelico Sinossi e commento esegetico-spirituale dei quattro vangeli Padova Mes-sagero 2008 644 p

PSEUDO-PHILON Preacutedications synagogales a c di Folker Siegert e Jacques de Roulet ParisCerf 1999 217 p (Sources Chreacutetiennes 435)

RADERMAKERS Jean Lettura pastorale del Vangelo di Matteo BolognaEDB 1992 364 p(Lettura pastorale della Bibbia ed or fr 1972)

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RENGSTORF Karl Heinrich v σηmicroεῖον [sēmeion] in Grande Lessico del Nuovo Testamento(1979) vol XII Σείω - Σύν [Seiacuteō - Suacuten] col 17-172

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43

SABOURIN Leopold Il vangelo di Matteo Teologia ed esegesi vol 2 Roma Paoline 1977579 p

SALDARINI Anthony J Farisei scribi e sadducei nella societagrave palestinese Ricerca sociologi-ca Brescia Paideia 2003 315 p (Introduzione allo studio della Bibbia Supplementi 14 edor ing 1992)

SWETNAM James Some Signs of Jonah ldquoBiblicardquo 68 (1987) 74-9

TRILLING Wolfgang Vangelo secondo Matteo Roma Cittagrave Nuova 2001 500 p

WALTON John H The Object Lesson of Jonah 45-7 and the Purpose of the Book of JonahldquoBulletin for Biblical Researchrdquo 2 (1992) [pdf] 47-57 ltwwwbiblicalstudiesorgukpdfjo-nah_waltonpdfgt (accesso il 2642011)

WOLFF Hans Walter Studi sul libro di Giona Brescia Paideia 1982 168 p (Studi Biblici59 edorted 2ed 1975)

ZERWICK Maximilian - GROSVENOR Mary A Grammatical Analysis of the Greek New Testa-ment Roma Gregorian amp Biblical Press 2010 778 p (Subsidia Biblica 39)

ZLOTOWITZ Meir YonahJonah A New Translation with a Commentary Anthologized fromTalmudic Midrashic and Rabbinic Sources New York Artscroll Mesorah 1988 LXXV 156 p

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DE VIRGILIO Giuseppe Il libro di Giona nei vangeli ldquoParole di vitardquo 3 (2009) 33-8

DI PAOLO Roberto Il servo di Dio porta il diritto alle nazioni Analisi retorica di Matteo11-12 Roma Gregoriana 2005 282 p (Tesi gregoriana serie teologia 128)

DUVAL Daniegravele Jonas et le jugement in Le jugement dans lrsquoun et lrsquoautre Testament Meacute-langes offerts agrave Ramond Kuntzmann vol I a cura di Eberhard Bons Paris Cerf 2004 207-23(Lectio Divina 197)

FABRIS Rinaldo Matteo traduzione e commento Roma Borla 1982 674 p

FAUSTI Silvano Una comunitagrave legge il vangelo di Matteo 8 ed Bologna EDB 2007 584p (Lettura pastorale della Bibbia)

FELDMAN Louis H Josephusrsquo Interpretation of Jonah ldquoAJS Reviewrdquo 17 (1992) 1-29

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MANNS Freacutedeacuteric LrsquoEvangile de Jean agrave la lumiegravere du Judaiumlsme Jerusalem Franciscan Prin-ting Press 1991 548 p (Studim Biblicum Francescanum Annalecta 33)

MARGUERAT Daniel Le Jugement dans lrsquoEacutevangile de Matthieu 2 ed Genegraveve Labor etFides 1995 629 p (Le monde de la Bible 6)

MCLAY Tim Death Descent and Delivrance in Matthew 2751b-53 in You will be my wit-nesses A festschrift in honor of the Reverend Dr Allison A Trites on the occasion of his retire-ment a c di R Glenn Wooden TImothy R Ashley e Robert S Wilson Macon Mercer Univer-sity Press 2003 81-93

MELLO Alberto Evangelo secondo Matteo Commento midrashico e narrativo MagnanoQiqajon 1995 514 p

MENKEN M J J Matthewrsquos Bible the Old Testament text of the evangelist Leuven PeetersPublishers 2004 370 p

MERLI Dino Il segno di Giona ldquoBibbia e Orienterdquo 14 (1972) 61-77

MEYNET Roland - ONISZCZUK Jacek Prefazione degli Esercizi di Analisi Retorica Biblica[doc pdf] RBS 16 p lt httpwwwretoricabiblicaesemiticaorgarb_esercizi_ithtmlgt (accesso2642011)

MILER Jean Les citations drsquoaccomplissement dans leacutevangile de Matthieu Quand Dieu serend preacutesent en toute humaniteacute Roma GBPress Pont IstBiblicum 1999 420 p (Analecta Bi-blica 140)

OPORTO Santiago Guijaro El signo de Jonaacutes ldquoEstudio Agostinianordquo 18 (1983) 39-50

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ROSSEacute Geacuterard Il vangelo di Luca Commento esegetico e teologico Roma Cittagrave Nuova1992 1060 p

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SABOURIN Leopold Il vangelo di Matteo Teologia ed esegesi vol 2 Roma Paoline 1977579 p

SALDARINI Anthony J Farisei scribi e sadducei nella societagrave palestinese Ricerca sociologi-ca Brescia Paideia 2003 315 p (Introduzione allo studio della Bibbia Supplementi 14 edor ing 1992)

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ZERWICK Maximilian - GROSVENOR Mary A Grammatical Analysis of the Greek New Testa-ment Roma Gregorian amp Biblical Press 2010 778 p (Subsidia Biblica 39)

ZLOTOWITZ Meir YonahJonah A New Translation with a Commentary Anthologized fromTalmudic Midrashic and Rabbinic Sources New York Artscroll Mesorah 1988 LXXV 156 p

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