Fiorentini, I./Meluzzi, C. (2014). Sfottiamo l'itaGliano. L'errore linguistico in rete tra sanzione...

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Linguistica 1

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Linguistica

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Direttore:Carla Marcilo (Università di Torino)

Codirettori:Manuel Barbera e Massimo Cerruti (Università di Torino)

Comitato scientifico:Franco Crevatin (Università di Trieste)Ludwig Fesenmeier (Friedrich-Alexander Università Erlangen-Numberg) Bruno Moretti (Universitat Bem)

I volumi pubblicati nella Collana sono sottoposti a un processo di peer review che ne attesta la validità scientifica.

Lingue in contestoStudi di linguistica e glottodidattica

sulla variazione diafasica

a cura di

Massimo Cerniti, Elisa Corino, Cristina Onesti

Edizioni dell’Orso Alessandria

Il volume è pubblicato con il contributo finanziario della Regione Piemonte, nell ’ambito del Bando regionale per progetti di ricerca in materia di Scienze umane e sociali 2008 (Det. Dir. 151 del 7/8/2009).

©2014Copyright by Edizioni dell’Orso s.r.l. via Rattazzi, 47 15121 Alessandriatei. 0131.252349 fax 0131.257567 e-mail: [email protected] http://www.ediorso.it

Impaginazione a cura di Francesca Cattina

È vietata la riproduzione, anche parziale, non autorizzata, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche a uso interno e didattico. L ’illecito sarà penalmente perse guibile a norma dell’art. 171 della Legge n. 633 del 22.04.41

ISBN 978-88-6274-572-7

Indice

Massimo Cerruti, Elisa Corino, Cristina Onesti Introduzione p. 7

Cecilia AndomoUna semplice informalità? Le e-mail di studenti a docenti universitari come apprendistato di registri formali 13

Marco CannelloAlcune considerazioni su diamesia, formalità e rete.Ovvero la lingua del web come problema di categorizzazione 33

Massimo CernitiC ’è con soggetto plurale. La realizzazione variabile di un tratto sub-standard dell’italiano contemporaneo 53

Ilaria Fiorentini, Chiara MeluzziSfottiamo l ’itaGliano. L ’errore linguistico in retetra sanzione e imitazione 77

Sandro M. MoraldoGetippter Dialog im zerdehnten Austausch. Die Kommunikationsplattform Twitter im Unterricht Deutsch als Fremdsprache 97

Silvia VerdianiI valori modali dell’imperfetto indicativo italiano e i suoi equivalenti in tedesco. Materiali autentici per la didattica della lingua tedesca a livello avanzato 117

Gabriele Baratto, Nicola Duberti, Silvia SordellaRegistri di classe. Note su un ’esperienza didattica di educazionealla variabilità diafasica 137

6 INDICE

Cristina OnestiL ’insegnamento di varietà diafasiche dell’italiano:dalla ricerca alla sperimentazione in classe 163

Elisa CorinoRegistri formali e argomentazione:per una didattica dei connettivi nella lezione di EFL 189

Biografìe degli Autori 219

Abstract dei contributi 221

Sfottiamo VitaGliano.L’errore linguistico in rete tra sanzione e imitazione

I l a r i a F i o r e n t i n i , C h i a r a M e l u z z i 1

Università di Pavia, Libera Università di Bolzano

1. In t r o d u z i o n e : l i n g u e d i In t e r n e t t r a o r a l i t à e s c r i t t u r a

L’esistenza del Netspeak, definito da Crystal (2001, 2006) come una varietà con caratteristiche “unique to the Internet, ( ...) arising out o f its character as a me dium which is electronic, global, and interactive” (Crystal 2006, 20), è tuttora di battuta (cfr. Cerruti/Onesti 2013); nonostante ciò, si riscontra un generale accordo sulle principali caratteristiche delle produzioni linguistiche online, in particolare per quanto riguarda la natura ibrida dei testi, sospesi tra oralità e scrittura, a diver se altezze in quello che Nencioni (1987) ha definito un continuum diamesico tra lo “scritto-scritto” e il “parlato-parlato”2. La natura di “parlato-scritto” nascereb be dal fatto che, nonostante il mezzo, “il registro comunicativo è quasi sempre più vicino al parlato, con scelte morfosintattiche concentrate più sulla velocità e im mediatezza della comunicazione che non sulla correttezza e completezza” (Ghe- no 2011, 84). Tra le caratteristiche individuate dagli studiosi come proprie di que sta scrittura, viene spesso evidenziata 1’“ipoarticolazione grafica” (Berruto 2005, 149) o “stile allegro” (Fiorentino 2010), ovvero quella scarsa sensibilità per gli er rori di digitazione che “riproduce la scarsa attenzione per gli aspetti di resa com pleta dei tratti fonici tipica del parlato non sorvegliato” (Berruto 2005, 149). Pie gare la parola scritta “al dominio dell’immediatezza” (Pistoiesi 2004, 34) porte rebbe a una certa rilassatezza, e alla conseguente trascuratezza nello scrivere, le gate anche all’informalità dell’approccio:

L’atteggiamento con cui gli scriventi si accostano a molte di queste attività di scrit tura di tipo interattivo e con alto contenuto sociale e fàtico, piuttosto che refe-

1 II presente contributo è stato concepito ed elaborato congiuntamente dalle due autri ci. Per i soli fini accademici, tuttavia, si attribuiranno i §§ 1. e 3. a Ilaria Fiorentini, i §§ 2. e 4. a Chiara Meluzzi.

2 Tra le varie etichette proposte in tal senso per queste varietà, Pistoiesi (2004,18) ri porta “written conversation” (Rheingold 1994), “face-to-face scripturality” (Cmejrkovà 1999) e “written speech” (Carlini 1999,43).

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renziale (...), appare particolarmente rilassato e rivela ima quasi totale assenza di revisione e controllo su quanto scritto (Fiorentino 2011,102-103).

Le estreme conseguenze sarebbero rappresentate da quello che Baron (2008) chiama linguistic whateverism, ossia l ’atteggiamento tipico della generazione più giovane, che “genuinely does not care about a whole range o f language rules” (Baron 2008,168). Per l ’italiano, Fiorentino (2013) ricorre all’espressione lingua selvaggia, usata per la prima volta da Bruni (1984) e ripresa da Beccaria (1985); su Internet, questa risulterebbe “from the low-level literacy among laypeople who have recently become regular writers on the web” (Fiorentino 2013,76) e si espri merebbe nella deviazione dalle convenzioni standard e dalle norme “especially in some areas o f the language (orthography being one o f them)” {ibidem).

Le deviazioni dalla norma sembrerebbero dunque essere strettamente correla te alla natura scritta di queste varietà di lingua:

Perché, di fatto, gli utenti scrìvono. E questo implica che essi debbano riprodurre graficamente e non acusticamente un significato da veicolare ed addentrarsi in ri flessioni metalinguistiche che investono il piano della grammaticalità della lingua e, soprattutto, il piano del significante delle parole (Onesti 2007,253).

Tale riflessione metalinguistica spesso porta alla rilevazione dell’errore (or tografico o grammaticale) e alla conseguente auto- ed eterocorrezione: non è un caso che proprio su Internet sia nata la figura del “Grammar Nazi”, ossia “chi ha il vizio di correggere, non senza una certa sicumera, gli errori di ortografia o di di gitazione degli altri utenti” (Gheno 2011, 84). L’errore può inoltre essere ricono sciuto e sfruttato dagli scriventi con fini ludici e creativi, come nel caso, per l ’in glese, del Lolspeak (cfr. Fiorentini 2013), una varietà di lingua in cui l ’impiego si stematico di una grammatica non standard segnala il sentimento di appartenenza della comunità online che l ’ha creata.

L’attenzione all’errore linguistico in rete appare dunque, pur in un clima di ge nerale rilassatezza, piuttosto alta. Nel presente contributo, saranno analizzate due pagine Facebook che, seppure con fini diversi, nascono proprio per rilevare e san zionare questo tipo di errori. La prima, Ma ti è morta la maestra?, raccoglie esem pi di strafalcioni linguistici raccolti in rete, in particolare sulla popolare piattafor ma Yahoo! Answer (d’ora in avanti YA). L’altra faccia della medaglia è rappre sentata da Siamo la gente, il potere ci temono, pagina nata per prendersi gioco dei sostenitori di un partito politico (il Movimento 5 stelle), che fin dal nome sfrutta l ’errore linguistico con fini ludici e satirici, come presunta marca di appartenenza a una determinata comunità.

Dopo una breve panoramica su Facebook e sulla lingua dei social network, si procederà allo spoglio di un campione di post pubblicati sulle due pagine prese in esame, osservando da un lato quali siano gli errori più spesso rintracciabili in rete,

SFOTTIAMO RITAGLIANO. L’ERRORE LINGUISTICO IN RETE 79

e dall’altro come questi vengano riutilizzati in senso ludico, nel tentativo di offrire una visione interna sulla consapevolezza metalinguistica di chi utilizza la scrittura in rete, sulla scala di accettabilità di certe forme e sulla sanzionabilità di altre.

1.1. Fa c e b o o k e l a l i n g u a d e i s o c i a l n e t w o r k

Il popolare social network Facebook, fondato da Mark Zuckerberg nel 2004, ha superato a ottobre 2012 il miliardo di utenti in tutto il mondo3. L’Italia, con più di 23 milioni4 di iscritti, corrispondenti al 38% della popolazione5, è all’l l 0 po sto nel mondo come numero di utenti; Facebook si configura quindi come il social network più popolare6. La fascia d ’età più attiva è quella dai 25 ai 34 anni, segui ta da quella dai 18 ai 24; insieme, queste coprono quasi il 50% degli utenti, che ri sultano per il 53% maschi e per il 47% femmine7.

Per quanto riguarda la lingua scritta su Facebook e sui social network, Ghe- no (2011) rileva peculiarità di tipo lessicale, come acronimi e tachigrafie (tipiche dei linguaggi giovanili in generale), anglicismi, dialetti8 e un generalizzato ricor so alla coprolalia, seppure con un forte grado di desemantizzazione. Le caratteri stiche più strettamente legate alla scrittura riguardano il diffiiso impiego di emo ticon, gli allungamenti vocalici (ad esempio ciaoooó) e l ’uso delle maiuscole per simulare l ’urlo {AIUTO), tratti che Pistoiesi (2004, 30) etichetta come “scrittura secondaria”, ossia una strategia mirata a “reintrodurre la fisicità dell’atto lingui stico nel testo scritto”. L’ortografia non standard è una delle principali caratteristi che della comunicazione mediata dal computer in generale; oltre alle caratteristi che citate da Gheno (2011), essa include omissioni vocaliche (nn ‘non’, cmq ‘co m unque’, ecc.), sostituzioni di grafemi foneticamente motivate (come in itaglia- no; cff. anche esempio 8), oppure grafie che imitano pronunce dialettali (ad esem pio matre, cfr. esempio 11; cff. Herring 2012b). Una caratteristica comune ai di versi social network, infine, è “la tendenza generalizzata al gioco linguistico conti-

3 Geoffrey A. Fowler, 04/10/2012, “Facebook: One Billion and Counting”, http://onli- ne.wsj.com/article/SB10000872396390443635404578036164027386112.html (consulta to il 23/07/2013).

4 Dati tratti da www.allinlsocial.com (consultato il 18/07/2013).5 Dati tratti da http://www.isocial.it/statistiche-facebook-italia/ (consultato il 18/07/2013).6 Barbara Weisz, “Uso in Italia di Twitter, Facebook, Google+ e Linkedln”, 03/06/2013.

http://www.pmi.it/tecnologia/software-e-web/news/66001/uso-in-italia-di-twitter-facebo- ok-google-e-linkedin.html (consultato il 18/07/2013).

7 Dati tratti da www.socialbaker.com (consultato il 18/07/2013).8 Secondo l’autrice, i dialetti sarebbero “impiegati quasi sempre in chiave ludica e sot

to forma di elementi isolati e slegati dal resto del discorso” (Gheno 2011, 88).

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nuo, tramite creazioni lessicali dichiaratamente gergali, opache per chi non fa par te del ‘gruppo’” (Gheno 2011, 95).

2. Ma t i è m o r t a l a m a e s t r a ?: d a l l a san zion e a l l ’im itazione

La pagina Ma ti è morta la maestra?9 è nata il 7 febbraio 2013 e a fine luglio 2013 conta circa 400 iscritti. Lo scopo principale della pagina è presentare esem pi di ‘cattivo’ uso dell’italiano in rete, invitando implicitamente i propri iscritti a commentare tale uso. La pagina rientra nel fenomeno definito da Gheno (2010) “ ‘resistenza’ agli usi substandard della lingua”, che consiste nella creazione di gruppi e pagine che collezionano errori ortografici trovati sul web, denotando “un certo disagio nei confronti di un lassismo ortografico sempre più diffuso”.

Gli esempi presentati dalla pagina sono generalmente raccolti sulla piattaforma YA, in cui chiunque può rivolgere agli utenti della rete domande relative a qual siasi tipo di problema, dall’installazione di un software alla gestione dei rapporti personali. Chi inserisce la domanda si aspetta dunque non solo risposte m a anche aiuti concreti da parte degli altri utenti. Per incentivare questo meccanismo, YAha inserito un sistema di punti assegnati da chi pone la domanda all’utente che offre la risposta ritenuta più soddisfacente, cosicché i punteggi più alti rappresentano (o dovrebbero rappresentare) utenti più competenti10.

Spesso, tuttavia, le domande contengono una serie di tratti tipici di varietà sub standard di italiano e/o delle scritture in rete, che agli occhi degli altri utenti rap presentano degli errori rispetto all’uso normativo della lingua italiana. I gesto ri della pagina Ma ti è morta la maestra? selezionano alcuni dei casi più eclatan ti di presenza, preferenzialmente multipla, di tali errori e ripostano su Facebook, in formato immagine, le domande pubblicate su YA che li contengono, anonimiz- zando l ’autore laddove questa procedura si renda necessaria11. Nonostante l ’ov vio approccio normativo, l ’intento di Ma ti è morta la maestra? è tuttavia ironi-

9 http://www.facebook.com/MaTiEMortaLaMaestra?10 La pagina di regolamento del sito YA spiega l’uso dei punteggi nei termini seguen

ti: “Per promuovere la partecipazione e premiare le migliori risposte, Yahoo! Answers pre vede un sistema di punti e livelli. Il numero di punti che ottieni dipende dall’azione spe cifica che intraprendi. La tabella dei punti in basso riassume i punteggi delle varie azioni. Sebbene non sia possibile utilizzare i punti per comprare o recuperare niente, consentono a tutti gli utenti di comprendere quanto sei stato attivo e utile. (E ti forniscono un altro pre testo per vantarti con i tuoi amici)” (http://it.answers.yahoo.com/info/scoring_system;_ ylt=AhPb80CwSRTwEw0KsN_oMKvtDQx.;_ylv=3; consultato il 25/07/2013).

11 Spesso, infatti, gli utenti stessi di YA ricorrono a pseudonimi.

SFOTTIAMOL’ITAGLIANO. L’ERRORE LINGUISTICO IN RETE 81

co con qualche nota di sarcasmo, come si evince fin dalla presentazione della pa gina riportata in (1):

(1) Non sfottiamo l’itaGliano altrui perché siam cattive, semplicemente perché certe cose non si possono affrontare! Più si è, più ci si diverte :)Se non avete senso deH’umorismo, per favore evitate di venire qui a criticare. Andate a lavorare in qualche ministero [10.03.13]12

Si noti qui l ’evidente ironia della grafia itaGliano, in cui l ’uso del maiuscolo segnala l ’errore in maniera palese. Fin dalla presentazione, dunque, si può nota re una delle caratteristiche fondamentali del corpus di dati che si andrà ad esami nare in questa sezione, ossia l ’errore o, per meglio dire, l ’imitazione dell’errore a scopo di denuncia e derisione. Ciò è evidente nei commenti fomiti a un altro post tratto da YA (esempio 2):

(2) Ciao a tutti tutto bene???ce qualcuno che può darmi un sito che posso scaricare dragon ball z in faglia no 5 stelle13 a chi lo fa [YA 20.05.13]MM sei sicuro di volerlo proprio in fagliano?EC no, ma ti posso caricare di botte.VC tutto bene grazie ! ! a parte le palle rotanti !MV Io tutto bene prima di leggerti, ora un po’ meno... fagliano AZ Te ne posso fornire uno per scaricare ima buona grammatica, ma non in

fagliano [21.05.13]

Il post originale contiene alcuni tratti tipici delle scritture in rete, quali l ’uso ri petuto dei punti interrogativi, l ’omissione dell’apostrofo e dell’accento in ce ‘c ’è ’ e può ‘può’, nonché la grafia foneticamente motivata di itagliano. Quest’ultimo tratto è quello che sembra colpire maggiormente la sensibilità degli utenti del la pagina in esame, i quali, come si evince dai commenti, ignorano compieta- mente l ’assenza di apostrofo e accenti, concentrandosi sull’ortografia di itaglia no, che viene riproposta da MM, M V e AZ. La risposta di EC, invece, è ascrivi bile a un ’altra tipologia di reazione all’errore riscontrabile su Facebook, ossia la minaccia aggressiva nei confronti dell’utente responsabile della deviazione dal la norma linguistica.

12 II post era originariamente pubblicato tra le informazioni relative alla pagina stessa, ma negli ultimi mesi è stato rimosso. La data indicata tra parentesi fa riferimento al mo mento in cui è stato rilevato il post.

13 Si tratta in questo caso di una imprecisione dell’utente, che può attribuire punti e non “stelle” alla risposta migliore.

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La reazione più comune, che in qualche modo caratterizza gli utenti della pa gina, resta comunque quella della denuncia ironica attraverso la riproposizio ne dell’errore o degli errori presenti nel post originario, come si può osservare nell’esempio 3.

(3) Quanto tempo in media passate d’avanti al pc in un giorno? [YA 26.04.13]RG Io passo il mio tempo al d’avanzale, fa lo stesso??AK almeno io sto d’ietro lo schermo !MM ... per è arrivato il gioNro di fiondare d’Avanti ad un libro di Gramma

ticaEC non s’apreiAA io non passo mai del tempo “d’avanti” al pcSE io lo prenderei a calci nel di d’ietroALI D’avanti al pc per relax, d’avanti ai libri per leggere, qui d’avanti parec

chio perché mi piacete molto !GC Di solito è più avanti il pc, però a volte riesco a risalire a delle cose che

la prima ricerca non aveva dato risultatiSS In un giorno? Riesco a fare più cose utili di quante ne abbia fatte tu in

anni di scuola.

L’errore di battitura in giorno “giorno”, tipico della scarsa accuratezza formale delle scritture in rete (cfr. Berruto 2005, Gheno 2011), viene evidenziato solo da un utente, MM, che segnala la scorrettezza ortografica attraverso l ’uso della m a iuscola (gioNro). La stessa strategia grafica è utilizzata poco dopo per segnalare l ’uso errato dell’apostrofo in d ’avanti, rianalizzato da M M come d ’Avanti. Un al tro utente, ALI, evidenzia lo stesso problema di segmentazione, riproponendolo per ben tre volte consecutive, mentre AA preferisce ricorrere alla citazione diret ta attraverso l ’uso delle virgolette ( ‘‘d ’avanti”). L’errata segmentazione è la carat teristica maggiormente sanzionata anche da altri utenti della pagina, i quali prefe riscono però ricorrere alla strategia imitativa: si noti in questo senso il d ’ietro di AK e SE, pur se con referenti semantici diversi14, mentre EC arriva addirittura alla segmentazione del verbo in s'aprei “saprei”.

Altri esempi di sanzione indiretta dell’errore tramite imitazione si trovano nell’esempio 4.

(4) no il virus resta nel computer e poi pure che si potesse fare quello che ai dettosi infettereste la chiavetta [YA 28.04.13]

14 Si noti che la risposta di SE presenta un duplice problema di segmentazione, sia dell’apostrofo sia dello stacco tra le due parti dello stesso lessema, per cui “didietro” vie ne reso come di d ’ietro.

SFOTTIAMO RITAGLIANO. L’ERRORE LINGUISTICO IN RETE 83

RG Esc da questa chiavetta spirito immondo! Esc da questa chiavetta nel nome di Bill, di Steve e dello spirito infettante!

MM Ma che virus! ! Se si infetta la chiavetta era una manifestazione del ma ligno! ! Chiamate un esorcista! !

AK II virus è già nel cervello..GC Proteggi con un preservativo la chiavetta dal contagio.EC Sì, sì, si propagherebbe a macchia d’olio, siamo tutti in pericolo.GC Io ebbi fame, quasi quasi andressi a mangiare.

Se alcuni utenti ironizzano sul contenuto del messaggio (come ad esempio EC o il divertente commento di RG), GC fa direttamente riferimento all’errore morfo- sintattico relativo all’errata coniugazione del condizionale all’interno del periodo ipotetico nel post originario (pure che si potesse fare... si infettereste), riprenden dolo e mettendolo al centro della propria risposta, in cui viene aggiunto anche un errore puramente sintattico legato alla consecutio temporum (Io ebbi fame, quasi quasi andressi a mangiare).

La denuncia indiretta e ironica degli errori, dunque, spesso ingenera casi che potremmo definire di “iper-scorrettismo”15 che arrivano a superare gli errori origi nari da cui sono stati ispirati, come si può vedere nell’esempio (5), in cui la ripro posizione dell’errore diventa quasi ossessiva:

(5) BUONPOMRIGGIOATT.....IL SALUTO NN SI NEGA A NESSUNO..SALUTA E’ L’ECITO RISPONDERE E’EDUKAZIONE.... [FB 17.07.13]16NN ... leggerti è inquiet’ anteRG Sopratt’utto la’lfabeto e la grammatica non dovrebbero ess’ere un

opt’ional !LS ma che ignorante: edukazione si scrive con due KappaSE Li taliano é graditoMM Ti denuncio per illeciti grammaticali colposi ! !GC bna sita a ttti, bn ritrovti. Ora non fate li gnoranti e risalut’atemi.NN :-DGC ;-)VC mandarlo/a a farsi fottere è obbligatorio.AA scrivere bene, obbligatorio!

15 Con questo neologismo rimandiamo direttamente alla ben più nota nozione di iper- correttismo, così come esposta in Berruto (1993).

16 A differenza degli altri esempi, in questo caso l’immagine pubblicata dai gestori del la pagina era un post preso dallo stesso social network Facebook (d’ora in avanti FB, solo negli esempi).

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LB andare a scuola è dovere MZ Ti salutiamo si se hai la TT.GC “spcialmnte c’e cela impresta.”AE Misericordia!

L’esempio (5) presenta molti casi di omissioni vocaliche (tt ‘tutti’, nn ‘non’) e allografi connotativi (come la k al posto della c in edukazione; cfr. Pistoiesi 2004, 99) tipici dell’ortografia non standard della CM C17. Questi tratti sono ripresi con intento ironico da alcuni utenti, come è evidente, ad esempio, nella prima parte del commento di GC. Il tratto maggiormente sanzionato, tuttavia, è l ’errata seg mentazione della parola “lecito”, rianalizzata dall’autore del post originale come L ’ECITO. L’inaccuratezza formale viene denunciata da quasi tutti i commentatori del post ricorrendo alla strategia dell’imitazione ironica, come in NN (inquiet’an te). Il gioco linguistico, che abbiamo definito iper-scorrettismo, viene estremizza to nella risposta di RG, che introduce un apostrofo e una conseguente errata seg mentazione in quasi ogni parola piena del suo commento18. Si noti inoltre l ’aper ta sanzione dell’errore e del suo autore, che ricorre in tre diversi utenti con diver si gradi di forza illocutoria: se AE si limita a un ’esclamazione di sconcerto (Mi sericordia!), MM ironizza in maniera violenta sulle possibili conseguenze del le scorrettezze linguistiche (Ti denuncio per illeciti grammaticali colposi!!)', LS e LB spostano invece il focus dal messaggio all’autore, bollato in maniera esplici ta come ignorante, mentre VC opta per un registro molto basso, affermando senza mezzi termini: mandarlo/a a farsi fottere è obbligatorio.

Dagli esempi fomiti appare evidente come gli utenti di Ma ti è morta la mae stra? sanzionino apertamente solo alcune delle caratteristiche peculiari dell’uso della lingua in rete ricordate al § 1 .1 .1 diversi tratti di inaccuratezza formale, inol tre, ricevono sanzioni di impatto diverso: l ’uso di grafie foneticamente motivate è considerato meno “grave” rispetto all’uso di abbreviazioni, che invece viene iro nicamente replicato attraverso la volontaria omissione ossessiva delle vocali.

Negli esempi in analisi, sono risultati particolarmente rilevanti gli errori di segmentazione delle parole attraverso l ’uso non normativo dell’apostrofo. Le rea zioni degli utenti comprendono nuovamente l ’imitazione, anche in questo caso in modalità ossessiva, dell’anomalia; tale denuncia ironica dell’errore si trova però spesso accompagnata da aperte invocazioni alla norma e decise sanzioni dell’er rore in questione e di chi l ’ha prodotto, come si è osservato in (4). Gli utenti del-

17 Cfr. anche § 1.1 del presente contributo. Non pare opportuno considerare tra i trat ti anche l’uso dell’apostrofo in loco dell’accento nella terza persona del verbo essere, trat tandosi di una grafia maiuscola in cui questa strategia è maggiormente tollerata.

18 Fa eccezione in questo senso il verbo dovrebbero, che non è toccato dall’iper-scor- rettismo.

SFOTTIAMO RITAGLIANO. L’ERRORE LINGUISTICO IN RETE 85

la pagina non si concentrano tuttavia solo sulla forma, ma anche sul contenuto di alcuni messaggi raccolti su YA, specialmente laddove l ’uso di alcuni tratti tipici della CMC assurge a livelli tali da minare la comprensione stessa del messaggio, come vedremo al § 2.1.

2.1. Q u a n d o l ’e r r o r e m i n a l a c o m p r e n s i o n e

Lo scopo primario degli utenti di YA, si è detto, è di ottenere risposte a quesiti di varia natura, mentre quello di chi risponde dovrebbe essere di fornire le proprie conoscenze in aiuto a chi ha posto la domanda. In termini pragmatici, dunque, le domande e le risposte di YA dovrebbero rappresentare il caso estremo di applica zione del principio di cooperazione e delle massime di Grice (1975), in particola re della massima di quantità19 e di modo20. Tuttavia, non è raro incontrare su YA esempi che violano queste due massime, al punto da minare la comprensibilità del messaggio, come in (6):

(6) IO HO OPEN OFFICE e a me con qualche link lo fa anche a me. secondo me è un difetto si open ma se vuoi provare lo disistalli e poi lo ri istalli [FB 11.05.13]21MAESTRA Magari prova ad attivare il correttore automatico PB ma cosa voleva dire ???NN O lo disistalli oppure lo porti nelle stalle...insieme a te, asino!

[12.05.13]MM Sono rimasta in stallo, dalle stelle alle stalleAZ Meeeeee...VG segnalo abuso!

L’uso scorretto della punteggiatura e la grafia errata contribuiscono a rendere incomprensibile la risposta dell’utente in (6), violando la massima di modo e ve nendo meno di conseguenza a uno degli scopi principali della comunicazione. La non comprensione viene esplicitamente segnalata nel commento dell’utente PB

19 II principio fondamentale della massima di quantità è quello della pertinenza: il par lante dirà solo ed esclusivamente quanto è necessario e pertinente all’argomento della con versazione (cff. Grice 1975 e Penco 2004,133).

20 La massima di modo consiste essenzialmente nell’evitare l’ambiguità (cfr. Grice 1975 e Penco 2004,133).

21 L’esempio in questo caso non è tratto da YA, ma da un post su Facebook, che tutta via presenta a nostro parere le stesse istanze pragmatiche di una risposta su YA, in quan to è evidente come l’autore offra il proprio aiuto per risolvere il problema di un proprio contatto.

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(ma cosa voleva dire ???). Un esempio ancora più eclatante di violazione delle massime griceane a causa dell’eccessiva presenza di abbreviazioni, nonché dalla mancanza di interpunzione si può trovare in (7):

(7) SE VENDI PAGHI SE NN VENDI NN PAGHI HAI UN CONTRATTO KE DEVI RISPETTARE 6 MESI DELLA VENDITA O AFFITTO DI ANNUN CIO DI UN IMMOBILE SE LO TOGLI PENSO KE NN PAGHI XK NN HAI NE VENDUTO NE AFFITTATO XK AVRAI CAMBIATO IDEA MA SE LO VENDI IN PRIVATO ED HAI FATTO CONTRATTO CON L’AGENZIA PAGHI LA MONA CIOÈ MULTA SE LA VENDI IN PVT DOPO SCADU TO CONTRATTO NN SUCCEDE NNT IDEA SE VUOL VENDERE FATTI DARE LA CAPARRA COSI NESSUNO VIENE A SAPERE CS BLOCCHI LA VENDITA AL COMPRATORE ASPETTI KE SCADE ANNUNCIO LO VENDI DIRETTAMENTE IN PVT SENZA PAGARE ALLA AGENZIA DEL 3% [YA 20.07.13]MAESTRA PAGHI LA MONA? 0 _ 0 [20.07.13]MM Anche se avesse scritto PAGHI LA MORA non sarebbe stato

meno deprimente SE Tutto chiaro no? Specialmente la parte della monaVC Per la soluzione andare a pagina 777 di televideoAM Io Tarzan .. .tu Cita ... .puahahhahah JMR Forse non sarebbe sufficiente, ma un paio di virgole avrebbero

aiutato a rendere il concetto meno incomprensibile MM Mi esce il sangue dal naso

Il post presentato nell’esempio (7) rappresenta una chiara violazione della massima di quantità: l ’utente ripete lo stesso concetto più volte in una forma tale da risultare incomprensibile, violando quindi contemporaneamente anche la m as sima di modo. La violazione si realizza attraverso la quasi totale mancanza di punteggiatura, unita all’uso di alcune strategie grafiche tipiche della CMC, qua li le omissioni vocaliche, che contribuiscono a rendere il messaggio ancora più oscuro. In questo modo, anche un semplice errore di digitazione come MONA per “mora” suscita confusione negli utenti di Ma ti è morta la maestra?, che eviden ziano esplicitamente l ’incomprensibilità del messaggio (cff. MR: un paio di virgo le avrebbero aiutato a rendere il concetto meno incomprensibile).

Gli esempi citati mostrano come in alcuni casi la violazione della norma lingui stica porti alla violazione di una norma pragmatica, andando a minare la comunica zione stessa. Gli utenti della pagina Ma ti è morta la maestra? rilevano questo ul teriore aspetto dell’uso della lingua in rete e, anche in questo caso, spesso decidono di non segnalare esplicitamente il problema comunicativo, preferendovi invece la strategia che abbiamo definito di ironia imitativa con funzione critica. Anche negli esempi appena presentati i tratti maggiormente imitati e criticati riguardano errori di tipo lessicale legati all’omissione di alcuni grafemi (es. disistalli, nell’esempio 6) o all’errata segmentazione delle parole (come in ri istalli, sempre nell’esempio 6).

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3. Si a m o l a g e n t e , i l p o t e r e c i t e m o n o : quando l ’e r r o r e d iv e n ta lin g u a

La pagina Siamo la gente, il potere ci temono22, nata il 6 luglio 2012, conta, a fine luglio 2013, più di 35.500 iscritti. Creata con intento satirico nei confronti dei sostenitori di Beppe Grillo, la pagina impiega un linguaggio apertamente sgram maticato e scorretto a fini ludici e canzonatori nei confronti della categoria presa di mira, implicitamente accusata di esprimersi in tal modo. In particolare, come emerge dai risultati di un sondaggio proposto dagli amministratori della pagina a gennaio 201322 23, la “gente” in questione sarebbe composta da “grillini, commenta tori de II Fatto Quotidiano, fascistelli di fb [Facebook] nostalgici, condivisori di fb della controinformazione, complottisti paranoici su fb e fuori”24.

Uno dei primissimi post, datato 8 luglio 2012, recita:

(8) Tutti si possono ischivere al movimento pero’ non tutti, ci vogliono i reguisiti:1) Devi essere la gente2) Non devi essere la casta3) Devi essere itagliano al 100% compresi i parenti lontani tipo i cugini didecimo crado.4) Non devi essere zinghiri.

Già da queste poche righe emergono alcuni dei tratti ricorrenti della “lingua del popolo” (così ribattezzata dai suoi stessi scriventi, come vedremo in seguito): gra fie foneticamente motivate che richiamano un italiano regionale fortemente mar cato come meridionale {reguisiti, crado, zinghiri)-, una sintassi semplice, con fra si brevi e prevalentemente paratattiche, m a al tempo stesso contorte e contraddit torie (“Tutti si possono ischivere al movimento pero’ non tutti”); l ’uso insistito di stereotipi, quali i termini casta (che in altri post occorre come basta o kaStd25) e lo stesso zinghiri ‘zingari’, usati come etichette delle macrocategorie individuate dalla “gente” come totem polemici.

In un articolo online del 18 luglio 2012, il blogger Andrea Zitelli nota come la lingua impiegata nei post della pagina richiami volutamente quella

22 http://www.facebook.com/SiamoLaGenteIlPotereCiTemono.23 http://www.facebook.com/questions/401627529920237.24 Cfr. anche Claudio Pizzigallo, 23/01/2013, “Sono la Gente, il Potere li temono. E io

li intervisto”, http://ilblogdipizzi.blogspot.it/2013/01/sono-la-gente-il-potere-li-temono-e- io.html (consultato il 25/07/2013).

25 Con l’aggiunta, in questo caso, di un’ulteriore convenzione grafica (5 al posto di s), che enfatizza ulteriormente l’intento polemico dell’etichetta.

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presente in tutte quelle immagini che girano in maniera virale in rete con il propo sito di denunciare censure, fatti o scoperte scientifiche rivoluzionarie sconosciute ‘al popolo’. Un metodo comunicativo che per farsi ascoltare si differenzia fin dalla forma con l’uso del caps lock. (...) Altra caratteristica di questo linguaggio è l’er rore grammaticale. Anche in questo caso l’intenzione è quella di ironizzare sulle numerose sgrammaticature presenti nei famosi messaggi da ‘far girare’ a sostegno della ‘vera informazione’26.

In un post del 13 luglio, Siamo la gente giustifica tali sgrammaticature in que sto modo:

(9) la lingua corretta serve a fare i trattati per dichiarare la guerra e fare le leggi per inqulare il poppolo. La lingua del popolo non ha regole perche’ non in- quliamo nessuno. Per tutti quelli che ci imsultano dicendo che non ci siamo scrivere e ci temono diciamo soltanto: LA GENTE PARLA COME CI PARE [grassetto nostro]

Oltre ad alcune caratteristiche che vedremo meglio in seguito, come l ’errata selezione degli ausiliari e dei verbi modali {non ci siamo scrìvere), è interessante notare come la varietà utilizzata venga riconosciuta e definita come una lingua a sé, la “lingua del popolo” . Il 16 luglio, un altro post aggiunge:

(10) LA GENTE HA VOLTE RIMANE SENZA PAROLE.PER CUESTO CELE INVENTIAMO.NON SIAMO IGNIORANTI, SIAMO IGNIORATI!

Fin dall’inizio dunque emerge chiaramente la consapevolezza metalinguisti ca degli scriventi, che programmaticamente sfruttano le caratteristiche proprie di ima particolare varietà di italiano per i propri fini ludici e satirici; verranno ora esaminate le caratteristiche salienti delle produzioni linguistiche in Siamo la gen te, il potere ci temono, sulla base di alcuni post pubblicati sulla pagina tra marzo e giugno 2013.

26 Andrea Zitelli, 18/07/2012, “Come ti faccio a pezzi satiricamente la retorica ‘gril lina’. FATE GIRARE!”, http://www.valigiablu.it/doc/880/come-ti-faccio-a-pezzi-satirica- mente-la-retorica-grillina-fate-girare.htm (consultato il 23/07/2013).

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1.1. Tr a t t i o r t o g r a f i c i , m o r f o l o g i c i e s i n t a t t i c i

Prendiamo in considerazione gli esempi (11) e (12); in entrambi i casi, si trat ta della caricatura (nel senso di Genette 198227) di una lettera alla madre da parte di un neoeletto deputato del Movimento 5 Stelle. Le finte lettere28 sono state pub blicate rispettivamente il 15 e il 16 marzo 2013, circa venti giorni dopo le elezioni che hanno portato all’entrata in Parlamento di 163 esponenti del Movimento29:

(11) Kamera Deputati Roma 15/03/1 d.Peppe Cara Matre,oggi o stato x la 1 volta in Parlamendo.O visto i arazzi, o visto la rikeza, o visto i privileggi e o kapito xkè la Ggente e Zio Nino (a proposito, gli ai preso la kolfa?) stanno male.10 mamma mi faro’ vallere. O già pronta la petizzione su scii kimici, su aid- diesse, e ciò’ pure kon me le bolette di nonna Karmela ke è ingiusto ke stanno al buio solo xkè si anoia di pagarle.O stato in bagno ko uno della kasta vekio morto zombi. Ti tico kon orkoglio ke io ciò’ il pipino più lungo, grazzie mamma.Ti voglio tanto bene, ci vediamo a kasa, ricordati di dire a papa’ di fare kuella cosa in valigia di pelle, nel sottofondo, per gli amici di Gianrobbi. Ke tra poko arriva Paskua e Gesù deve stare bene, capisc’ a me.Vaffanculo,11 tuo onorevole figlio

(12) Kamera Deputati - Roma Secondo giorno dell’era Peppeolitica Cara Matre,oggi o fatto il mio 2secondo giorno in Parlamendo. Mi sono messo pure la kravatta, dovevi vedermi quanto ero figo.O portato l’apriskatole che mi ai dato tu e ci o giocato con gli amici peppiani ke sono tutti mattakkioni divertenti, c’è un ragazzo di napoli che mi a inzegna- to pure a scassinare le porte e una ragazza molto bella (me la sposo, ma?) che mi a spiegato come posso laudarmi senza studiare, mi a detto che devo andare

27 Ossia, nel senso di testo generato per imitazione satirica (nel nostro caso, del modo in cui gli scriventi presumono si presenterebbe una lettera di questo tipo).

28 La scelta della tipologia testuale della lettera è interessante in quanto ricorda i primi testi di italiano popolare analizzati negli anni ’70, come nel celebre volume di Annabella Rossi Lettere di una tarantata (Bari, De Donato, 1970).

29 Barbara Bisazza, “Debutto in Parlamento per 163 grillini”, 26/02/2013, http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-02-26/stelle-deputato-donna-132636. shtml?uuid=AbOcCWYH (consultato il 23/07/2013).

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negli usa, in valbrembana. E poi devo fare una vakanza coi cinesi, quelli gial li.O avuto pure lonore di vedere Peppe. Mamma, a tanto karisma ed è proprio una brava persona. Gli o detto che la Baldrakkini la votavo e mi a risposto -ke sagoma! - ke se lo faccio mi staccava la spina dorsale e poi se la vende su Ibei. uaahh, a pure tirato fuori il koltello! I30Poi ti mando una foto mia in kravatta, kosi’ la fai vedere alla vicina di casa, Nunziatina, ke skiatta d’invidia e finisce di spararsi le pose solo xkè il figlio legge tanti libbri e si conpra il kuotidiano alla mattina.Vaffanculo, Ma’. A te e a Papa’.Siete morti, dillo pure a zia Castina.Ricordati di togliere il cip al cane, ke non è vero ke kosi’ fa meno cacca.Il tuo onorevole cittadino figliuolo

Le caratteristiche più evidenti e numerose si riscontrano nell’ortografia. Si no tino in particolare:

(a) l ’uso esteso, seppure non sistematico, dell’allografo connotativo k al posto di c e eh, già visto al § 2., e l ’uso di jc al posto di per sia in isolamento sia come parte di parole plurisillabiche {xkè ‘perché’31; cfr. Tavosanis 2013,143);

(b) l ’uso, parimenti non sistematico e altrettanto tipico delle grafie online, dell’apostrofo in luogo dell’accento grafico (faro’,papa*)-,

(c) grafie foneticamente motivate, cui si è accennato al § 1.1, quali la sostitu zione delle consonanti sorde con le sonore, tratto, come già ricordato, considera to marcatamente meridionale: Parlamendo, fico ‘dico’ (allo stesso modo, la s vie ne sostituita dalla z: inzegnato)’, oppure allungamenti (grazzie, privileggi, libbri) e scempiamenti (rikeza, arnia) di consonanti in posizione intervocalica. Le grafie foneticamente motivate sono presenti anche nel caso di termini stranieri, sia che si tratti di prestiti (cip ‘chip’), sia che si tratti di nomi propri (Ibei ‘Ebay’, noto sito di compravendita online).

(d) l ’univerbazione dell’articolo (lonore)’,(e) la mancata applicazione di regole quali l ’utilizzo di h iniziale nelle forme

coniugate del verbo avere (a sua volta interpretabile come grafia foneticamente

30 L’uso di 1 in luogo di / (poiché i due simboli si trovano sullo stesso tasto della ta stiera, spesso si trovano l’uno al posto dell’altro nello scritto digitato frettoloso) è un trat to evidentemente percepito come tipico delle grafie delle persone che questa pagina si pro pone di sbeffeggiare, ed è ricorrente nei post.

31 Un altro tratto ricorrente, non presente negli esempi qui presi in considerazione, è l’uso di x per ss, anche questo tipico delle grafie giovanili (Tavosanis 2013, 143): astuti- ximo, paxare, piccolìximo.

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motivata): o kapito, ai preso', si veda anche la resa in forma agglutinata e accentata della forma c ’ho, tipica dell’italiano parlato, qui rianalizzata come ciò ’.

(f) l ’incertezza nell’uso delle maiuscole, spesso mancanti {napoli).

Per quanto riguarda la morfologia, si riscontrano invece:

(g) la regolarizzazione dei paradigmi nominali e aggettivali (cfr. D ’Achille 2010), con l ’adozione della forma maschile in -i {scii kimici);

(h) l ’errata selezione degli articoli determinativi, con sovraestensione delle forme più frequenti (i arazzi);

(i) l ’errata selezione di ausiliari (cfr. esempio 9).Dal punto di vista della sintassi, invece, rileviamo in particolare:(j) concordanze ad sensum tra soggetto e verbo, già presenti nel nome della pa

gina (il potere ci temono)(k) errori nella consecutio temporum (se lo faccio mi staccava la spina dorsa

le e poi se la vende su Ibei).

Per quanto riguarda il lessico, infine, sono presenti:

(l) neologismi (peppiani, da Peppe, il nomignolo - anch’esso deformato se condo una fonetica marcatamente meridionale - affibbiato a Beppe Grillo; m a an che morti zombi, espressione usata in riferimento ai parlamentari di lungo corso)

(m) espressioni tipiche di italiani regionali meridionali (spararsi le pose)(n) l ’uso del turpiloquio in funzione completamente desemantizzata, come è

evidente nell’utilizzo come formula di commiato di vaffanculo, parola simbolo del Movimento 5 Stelle32.

Altre ricorrenze lessicali, non presenti negli esempi sopra riportati, sono lega te al lessico attribuito al Movimento, come i termini legati all’invito alla condivi sione dei post (fate girare, condividi). Molto presenti sono inoltre le paraetimolo- gie e i malapropismi (Berruto 2012,154-155), di cui riportiamo qualche caso agli esempi (13) e (14):

(13) LA GENTE NN ABBIAMO PELI SUL LINGUINE [10.05.2013]

(14) SE HAI I DITI DELLE MANI COSI’, PUOI CANDIDARTI ALLE CULI NARIE [quirinarie] [14.04.2013]

32 Si veda per esempio l’organizzazione del Vaffanculo Day (o V-Day) nel settem bre 2007 (http://www.beppegrillo.it/2007/06/vaffanculoday.html, consultato il 23 luglio 2013).

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1.2. It a l ia n o po po l a r e o SILV (Spe c ia l In t e r n e t La n g u a g e Va r ie t y )?

È evidente come, in particolare dal punto di vista ortografico, morfologico e sintattico, le scelte degli scriventi della “lingua del popolo” tendano a ricalcare33 i tratti ritenuti tipici dell’italiano popolare (cff. per esempio D ’Achille 2010, Ber- ruto 2012); oltre a quelli individuati ai punti (b-k), troviamo, per quanto riguar da l ’ortografia, la semplificazione di nessi consonantici attraverso epentesi voca liche, come in (15) strikkinina ‘stricnina’, e assimilazioni consonantiche (Berruto 2012, 155), come in (16) termici ‘tecnici’:

(15) O E’ BERSANO KE METTONO LA STRIKKININA NEI BIKKIERI?’? LA GENTE STIAMO INDAKANDO [29.05.2013]

(16) UN PICCOLDOMO CAN-PIONARIO DI COMMENTI TENNICI [07.05.2013]

Per quanto riguarda la morfologia, troviamo anche “il rafforzamento ‘analiti co’ di comparativi e superlativi sintetici” (17) e “la sovraestensione del clitico da tivo ci, che assume anche il valore di ‘a lui’, ‘a lei’ ( ...) e ‘a loro’” (18, dove pe raltro ci è pleonastico); (D ’Achille 2010):

(17) NE’ DESTRA, NE’ SINISTRA... MA A SINISTRA È PIU’ PEGGIO! 1[25.05.2013]

(18) IO AI MIEI FIGLI MICA CI PAGO LE SCUOLE PER LABBOCCIATURA.[13.05.2013]

Per quanto riguarda la sintassi, infine, si rilevano occorrenze di che polivalen te (Berruto 2012, 148ss.), come il primo ke nell’esempio 19:

(19) GRANDE PEPPEIMMENZO STATISTA KE TUTTI FANNO QUELLO KE VUOI TU! [31.03.2013]

Parrebbe dunque di poter concludere che gli scriventi della “lingua del popo lo” caratterizzino questa attraverso l ’uso, non sistematico, di alcuni dei tratti tipi ci dell’italiano popolare, più comunemente interpretati come “errori” . È importan te notare che tali tratti ricorrono molto più frequentemente di altri fenomeni carat teristici della CMC, che si riducono quasi esclusivamente all’uso dei grafemi k e x (cfr. punto (a)), nonché a qualche lessema tipico della comunicazione elettroni ca come lol ‘laughing out loud’, che esprime divertimento, e troll, ossia “chi entra

33 Fatta eccezione per il punto (a), tipico invece delle grafìe online.

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sempre a gamba tesa nelle discussioni, magari con affermazioni offensive o fuo ri luogo” (Gheno 2011, 74).

A differenza dell’italiano popolare propriamente detto, però, la “lingua del po polo” nasce da una riflessione metalinguistica esplicita (cff. esempi 9 e 10), che si concretizza nella creazione, a scopo ludico, di una varietà specifica marcata dal punto di vista identitario. In tal senso, corrisponderebbe alla definizione che Her ring (2012a) dà di SILV ( ‘Special Internet Language Variety’):

a highly playful, nonstandard variant of a standard language which has arisen in a sub-cultural online context that involves frequent ingroup interaction, and which is characterized by a desire on the part of the participants to make their writing humorous, decorative, and/or obscure.

Tra i vari esempi di SILV, Herring (2012a) cita il Leetspeak, il Lolspeak e il Chanspeak per l ’inglese, il Padonki per il russo e il Fakatsa per l ’ebraico. Fino ad oggi (come ancora rimarca Tavosanis 2013, 142) non risultano SILV per l ’italia no; la “lingua del popolo” si potrebbe prefigurare quindi come un primo esem pio. In particolare, risulta avere molti punti di contatto con il Lolspeak, con il qua le condivide, oltre all’intento ludico e creativo, la manipolazione della lingua con quello che è stata definito “ ‘a display o f communicative virtuosity’ for an audien ce” (Androutsopoulos 2007, 285), nonché la consapevolezza metalinguistica de gli scriventi, che utilizzano una grammatica non standard altamente riconoscibi le per creare un sentimento identitario (Fiorentini 2013, 106), in questo caso con intenti satirici.

Se, dunque, come sostiene Moretti (2011, 61) “nessuno è parlante nativo del le varietà formali”, allo stesso modo nessuno degli scriventi della “lingua del po polo” è parlante nativo di tale varietà, che nasce dall’applicazione, tanto creativa quanto sistematica, di alcuni tratti tipici dell’italiano popolare: 1’‘errore’, impiega to creativamente e con fine ludico, diventa qui ‘norm a’ stilistica. Si potrebbe for se affermare, dunque, che sia proprio l ’estremizzazione di tali tratti ‘bassi’ (alcuni dei quali, soltanto, propri della CMC; v. § 1.), praticata con un certo grado di re golarità dagli scriventi di Siamo la gente, il potere ci temono, a costituire una sor ta di ‘norm a’: per la “lingua del popolo”, le deviazioni dallo standard sono regole (o regolarità) cui ci si attiene in maniera relativamente stretta, come nel caso del le grafie foneticamente motivate o delle concordanze ad sensum con collettivi, a volte apparentemente senza eccezioni (si veda il costante mancato impiego dell’// iniziale nelle forme coniugate del verbo avere che la richiederebbero).

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4. Co n c l u s i o n i

L’analisi proposta ha permesso di evidenziare alcune caratteristiche tipiche dell’uso della lingua nella rete e, in particolar modo, della percezione che ne han no gli utenti stessi. Dagli esempi presentati emerge l ’elevata consapevolezza m e talinguistica di questi ultimi, che non mancano di evidenziare alcuni tratti peculia ri della CMC, spesso in maniera critica e normativa, ma altrettanto frequentemen te con intento satirico e ludico. Tale intento è esplicito nei post di Siamo la gente, il potere ci temono, mentre nell’altra pagina Facebook analizzata, Ma ti è morta la maestra?, la riproposizione sistematica e quasi ossessiva dell’errore è un modo ironico per sanzionarlo e sanzionarne anche, più o meno direttamente, l ’autore.

D all’analisi dei dati è emerso come non tutti i tratti caratteristici delle varie tà di lingua in rete siano oggetto di sanzione da parte degli utenti. In particolare, sono oggetto di scarsa attenzione o sono comunque percepiti come meno gravi quegli “errori” legati alle modalità di scrittura proprie della CMC, ossia alla velo cità di digitazione che porta alla già evidenziata “ipoarticolazione grafica” (Ber- ruto 2005, 149), come l ’omissione vocalica e l ’uso di abbreviazioni (xk ‘perché’, es. 7), ai limiti della comprensione. Più diafasicamente e diastraticamente mar cate, e di conseguenza maggiormente sanzionate, risultano invece essere l ’errata segmentazione delle parole, con l ’introduzione di apostrofi non necessari (l ’ecito, es. 5), le concordanze ad sensum con collettivi e gli errori nella consecutio tem- porum.

Come abbiamo visto, la grande variabilità diamesica e diafasica della lingua in rete può arrivare a compromettere la comprensibilità del messaggio. A questo pro posito, è interessante rilevare come nei post di Siamo la gente, il potere ci temo no la manipolazione della lingua attraverso l ’impiego ludico dell’errore non pre giudichi affatto la comunicazione. Nelle istanze reali raccolte dalla pagina Ma ti è morta la maestra?, invece, viene spesso evidenziata la difficoltà di comprensione dei messaggi (cfr. esempio 7).

In conclusione, il presente contributo ha voluto offrire una prima panorami ca sulla percezione dell’errore linguistico in rete da parte degli utenti, evidenzian do come alcuni di questi errori siano utilizzati in maniera consapevole con inten to ironico e ludico. Future ricerche in questa direzione potranno indagare, attra verso la raccolta di un corpus di dati più ampio, quali siano gli errori più sanzio nati e quali quelli più consapevolmente utilizzati dagli utenti, come è stato bre vemente proposto in questa sede. Infine, sarà interessante monitorare lo sviluppo dell’uso ludico dell’errore linguistico nella “lingua del popolo”, al fine di verifica- re se sussistano gli estremi per considerarla la prima SILV italiana, nel senso in dicato da Herring (2012a).

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