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www.gazzetta.it domenica 8 gennaio 2017 anno LXXIII - numero 1 euro 1,50
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MARTEDI’ IN REGALO L’ALBUM PANINI DEI CALCIATORIRICHIEDETELO AL VOSTRO EDICOLANTE CON LA GAZZETTA. E’ LA RACCOLTA DI FIGURINE PIU’ ATTESA DELL’ANNO
TITOLARE DOPO 78 GIORNI
BALLADYBALABALLALa Juve riparte col Bologna dopo lo shock in Supercoppa. Allegri: «A Doha poco seri:anni di elogi, posso pure sfogarmi».Buffon k.o., c’è Neto. Mercato: Evra non convocato, esame per il rossoblù Masina
Paulo Dybala
23 anni,
tra rebus
contratto,
polemiche
e voglia di
svoltare
IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchiw
Gasperini: «Gagliardini non giocherà per rispetto verso l’Inter». «Avrebbe dovuto farlo
anche Felipe Melo» hanno detto i tifosi interisti.
10
SUON DI GOL:NUOVO ANNO E UDINESEGLI AMULETIDI ICARDI
13
BRAMARDO A PAGINA 13
Inter, Maurito segna sempre dopo la pausa e spesso ai friulani
SINISA: «DUE NOTTI INSONNI»Il cuore Toro di Mihajlovic
«Ho appena detto no ai cinesi»
FRONGIA, GOZZINI, PASOTTO PAG. 8-9
8
Contro il Cagliari per interrompere il digiuno più lungo: 507’
MAL DI GOL:BACCACI RIPROVAE IL MILANCI CREDE
Maccarone! Trema pure CoriniNeve: a Pescara non si gioca
RISULTATI & CLASSIFICA19a GIORNATA
JUVENTUS* 42ROMA 38NAPOLI** 38LAZIO 34MILAN* 33ATALANTA 32INTER 30TORINO 28FIORENTINA 27UDINESE 25
CHIEVO 25GENOA 23CAGLIARI 23SAMPDORIA** 23BOLOGNA* 20SASSUOLO 17EMPOLI** 17PALERMO** 10CROTONE* 9PESCARA 9
IERIEMPOLI-PALERMO 1-0NAPOLI-SAMPDORIA 2-1OGGI ORE 15UDINESE-INTER (ORE 12.30) CHIEVO-ATALANTAGENOA-ROMALAZIO-CROTONEPESCARA-FIORENTINA RINV.SASSUOLO-TORINOMILAN-CAGLIARI (ORE 18)JUVE-BOLOGNA (ORE 20.45) *Una partita in meno **Una partita in più
STORIE E PERSONAGGIDA NON PERDERE
1 Rooney aggancia il mito:249 reti con lo Unitedcome Bobby CharltonBOLDRINI A PAGINA 19
2 Stadio di Buenos Aires Sivori ceduto alla Juveper finire il MonumentalSCHIANCHI A PAGINA 17
3 Djokovic trionfa a Doha Si ferma a 28 incontril’imbattibilità di MurrayCRIVELLI A PAGINA 30
L'ARTICOLO A PAGINA 2
L’INTERVENTO di Sandro Veronesi
2
PAULO, JORDANE UN CICLO AGLI INIZI
«Ho sbagliato più di 9000 tiri nella mia carriera. Ho perso quasi 300 partite. 26 volte mi hanno dato la fiducia per fare il tiro vincente e ho sbagliato. Ho fallito più e più e più volte nella mia vita. È per questo che vinco». Quando un ragazzo di 23 anni che ha sbagliato il rigore decisivo in una finale sfodera questa frase di Michael Jordan, siamo autorizzati a dedurne due cose...
26
BATTAGGIA, POLI PAG 26-27 - COMMENTO DI NARDUCCI PAG 21
SCI: 2a NEL GIGANTE A MARIBOR
Goggia al settimo... podioLa Maze la incorona erede:«Vai Sofia, ora tocca a te»
PANCHINE E RIVALITÀ
Spalletti non ha dubbi«Allenerei i bianconeri»
AQUINO, CECCHINI, CONTICELLO, DALLA VITE, DA RONCH, DELLA VALLE, ODDI ALLE PAGINE 2-3-4-5
5
La bergamasca Sofia Goggia, 24 anni, con Tina Maze, 33
NAPOLIRimonta la Samp rimasta in 10 per l’espulsione ingiusta di Silvestre. Di Gabbiadini e Tonelli al 95’ il 2-1: agganciata la Roma al 2° posto. Furia Ferrero: «Una vergogna, ha deciso l’arbitro Di Bello»
CECERE, D’ANGELO, MALFITANO, G. MONTI PAG. 6-7. COMMENTO DI CALAMAI PAG. 21
ELEFANTE, MEROI, TAIDELLI PAG. 10-11
ALL’ULTIMORESPIRO
Il gioco è vietato ai minori e può creare dipendenza.Consulta le percentuali di raccolta restituite su aams.it
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2
L’INTERVENTOdi SANDROVERONESI
PAULO,JORDANE UN CICLOAGLI INIZI
«H o sbagliato piùdi 9000 tirinella mia
carriera. Ho perso quasi 300 partite. 26 volte mi hanno dato la fiducia per fare il tiro vincente e ho sbagliato. Ho fallito più e più e più volte nella mia vita. È per questo che vinco».
Quando un ragazzo di 23 anni che ha sbagliato il rigore decisivo in una finale sfodera questa frase di Michael Jordan, siamo autorizzati a dedurne due cose: la prima è che lo sport, per lui, è veramente un mondo solido e pieno di insegnamenti, una scuola di vita, come si dice; la seconda, nel caso in cui il ricorso a quella frase gli sia stato consigliato da qualcuno, è che è circondato da persone ben piantate nei valori di quel mondo, e non da parassiti ingordi. Paulo Dybala, nel momento più difficile della sua storia juventina, cioè dopo la Supercoppa persa col Milan «per colpa sua», ha fatto questo: per comunicare il suo stato d’animo ha pubblicato su Twitter quelle parole del più grande campione di tutti i tempi. E ora che la stagione riparte, e come dice Allegri non c’è più tempo per sbagliare, gli occhi sono tutti puntati su di lui: se gioca o non gioca titolare, se ha digerito o no la delusione, se resta o non resta alla Juve il prossimo anno, eccetera. Una bella pressione. Ma, anche grazie a quel messaggio pubblicato su Twitter, e alle due cose che se ne possono dedurre, io, da tifoso, non sono per nulla preoccupato. Le sue qualità di calciatore non sono in discussione, anzi, devono ancora affermarsi fino in fondo, e collocarlo dove merita di stare, cioè tra i dieci migliori calciatori del mondo; unite a quelle morali e caratteriali, che ha già saputo mostrare in campo e fuori, io non ho dubbi che riscatterà immediatamente la serata balorda di Doha, renderà impossibile ad Allegri lasciarlo fuori dai titolari e non cambierà maglia per guadagnare di più, come ha fatto Pogba, ma solo quando il suo ciclo a Torino potrà dirsi esaurito, come ha fatto Zidane. E il suo ciclo a Torino è appena cominciato.
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Juventus E’ l’oradella Joya Dybala titolare dopo le polemicheE Max lo carica «Da qui alla fine sarà importante»
Fabiana Della ValleINVIATA A VINOVO (TORINO)
Paulo Dybala ha la faccia da ragazzino mala solidità mentale diun giocatore navigatoe non sarà un calcio di
rigore sbagliato a gettare ombre sul suo futuro. Se il 2016 èfinito come mai avrebbe voluto,allora a maggior ragione il 2017deve iniziare sotto una nuovastella. Le stagioni non sono maitutte uguali: nella scorsa, la prima in bianconero, era partitogiocando poco ma con buoneprestazioni e parecchi gol, tan
to che tutti chiedevano ad Allegri di utilizzarlo di più. Nel201617 invece è diventato titolare inamovibile nonostantel’arrivo estivo di Gonzalo Higuain, ma con meno gol (3 contro i 9 del 201516) e numerimeno rassicuranti. Colpa dell’infortunio, che l’ha tenutolontano dal campo per quasidue mesi, ma anche di una diversa posizione, più al serviziodi Re Pipita e più lontano dallaporta.
UN RITORNO DA PADRONE SeDybala avesse segnato quel rigore nello stadio di Doha, o meglio ancora se non avesse sba
gliato quel tiro da tre punti chegli è capitato durante la partita(non è da lui calciare alto unpallone così invitante), in Supercoppa avremmo celebrato ilritorno di SuperPaulo, l’eroe che nel cuore dei tifosi ha presoil posto di Paul Pogba. Invece lasconfitta con il Milan (controcui si era infortunato il 22 ottobre 2015 in campionato) è statoil momento più doloroso dellasua storia a tinte bianconere. Lapanchina inaspettata, il doppioerrore, le parole di Allegri(«Paulo ha giocato 60 minuti,doveva e poteva incidere sullapartita») hanno lasciato il segno nella testa di Dybala, ma
come insegna il suo mito Michael Jordan, la forza di uncampione sta nel saper trasformare ogni sconfitta nel primomattone per costruire un nuovosuccesso. Così Paulo prima hastaccato la spina e poi si è rimesso a lavorare per ritornareda protagonista. Il 2017 deveessere il suo anno e non perderà un secondo in più del suopreziosissimo tempo a rimuginare su Doha.
RIPRESA CON GOL Epifania significa segno, manifestazione:stavolta la ripresa del campionato non coincide con il giornodell’arrivo dei ReMagi, ma è comunque il debutto nel nuovo anno e l’attaccanteargentino la considera l’occasione giusta per tornare al centro delprogetto. L’annoscorso il 6 gennaio Dybala segnòal Verona e poichiuse il mese con 4 reti. Nel201415 col Palermo in quellostesso giorno fece doppietta alCagliari. Due mesi e mezzo dopo l’infortunio di San Siro (78giorni), Dybala tornerà a esseretitolare. «Non ho ancora decisola coppia d’attaccanti – ha dettoMassimiliano Allegri – e se lischiererò tutti e tre, ma sicuramente Dybala giocherà».
PIPITA DA 90 Paulo con Higuain e con Pjanic alle spalle èla soluzione più probabile, conl’intrigante idea del doppio trequartista: «L’albero di Natale ci
può stare – ha ammiccato il tecnico –, quando c’è Higuain incampo è normale che sia lui ilpunto più alto della squadra,con Mandzukic si può giocareanche in modo diverso». Pipitache ha dichiarato in un’intervista a Soccer 360 Magazine:«Voglio dimostrare alla Juveche valgo i 90 milioni spesi perme. Questo significa conquistare trofei ed essere protagonistanelle vittorie. La Champions èl’obiettivo primario».
PAULO COME PAUL Dybala amasvariare e inventare, vede per
corsi inimmaginabili per gliumani, disegnatraiettorie imprendibili. In patria è il successore designato diLeo Messi, chel’ha mandato dalsuo nutrizionistaitaliano, alla Juventus ha raccolto l’eredità di Pogba, perché nessuno come lui è
capace di infiammare lo Stadium anche nelle serate più gelide. E Allegri, che finora lo aveva sempre elogiato («Ha l’istinto killer, è un predestinato»),adesso ha cominciato a punzecchiarlo come faceva con Paul,perché da quelli come loro, daisupereroi, si aspetta semprequel tocco di magia in più. Paulo è un giocatore fuori daglischemi, esattamente come Pogba, e per questo il suo nome èdestinato a finire sempre alcentro di voci di mercato. DallaSpagna rimbalzano continuamente notizie di offerte irri
IN QATARRIGORE FALLITOE LACRIME
Sulla Supercoppa italiana giocata lo scorso 22 dicembre a Doha, pesa come un macigno l’errore dal dischetto di Paulo Dybala. Il rigore calciato dall’argentino durante la serie decisiva ha esaltato i riflessi di Donnarumma, che con la mano di richiamo ha regalato mezzo trofeo ai rossoneri. A fine gara, i compagni hanno consolato l’ex Palermo, addirittura in lacrime: qui, da destra, Alex Sandro, Mehdi Benatia e Juan Cuadrado a fine gara con Dybala, che stasera avrà la chance di dimenticare il Qatar LAPRESSE
Nel 2017 l’argentinopunta a tornare al centro del progetto di Allegri
E intanto Higuain rilancia: «Vogliodimostrare che valgo 90 milioni»
LA COPPIA
Serie ARIl personaggio
3DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
1Prima chancedall’inizio
dopo 78 giorniPaulo ha digerito
la strigliatadell’allenatorein Supercoppa
E col rinnovoi bianconeri
spegnerannole sirene delle big spagnole
IL CONFRONTOPAULO DYBALA
2015-16 2016-17
GOL
TIRI NELLO SPECCHIO
GOL
OCCASIONI CREATE
PASSAGGI POSITIVI
SPONDE
DRIBBLING RIUSCITI
FALLI SUBITI
Alla 18ª giornata9 3
Dati media a partita
TIRI FUORI
1,26
1,03
1,00
1,30
0,56 0,30
2,15
25,6
1,90
2,50 3,50
2,71 1,70
2,09 1,40
28,2
GDS
nunciabili di Barcellona e RealMadrid. «Non mi riguardano enon mi danno fastidio – hachiarito Allegri – perché Pauloè un giocatore della Juventus.Arriva da due mesi di assenza enella seconda parte della stagione per noi sarà molto importante. Come lo sarà Pjaca, chesta meglio, per il Bologna saràconvocato e tra domani (oggi,ndr) e la gara di mercoledì inCoppa Italia potrà avere spazio».
VOCI E CONTRATTO Max considera Dybala il valore aggiuntoche gli consentirà di migliorareil gioco della Juventus. Le voci
di mercato non preoccupanonemmeno la società, perchéPaulo ha un contratto di tre anni e mezzo ancora e la Juventusha deciso spontaneamente diprolungarlo di un altro anno(fino al 2021), adeguandogli lostipendio (tra parte fissa e premi arriverà quasi ai 7,5 milionidi euro di Higuain) per valorizzarlo. L’appuntamento con ilprocuratore è fissato per finegennaio, per quella data la Juvesi aspetta che siano state risoltele questioni pregresse con l’exagente del giocatore, GustavoMascardi, che non la riguardano.
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PERCHÉ VEDEREJUVENTUSBOLOGNADopo il panettone indigesto, Allegri riparte dal campionato e da uno Juventus Stadium che non perdona. Ma il Bologna, di record interrotti, ne saStadium, ore 20.45
fL’ALLENATORE
MASSIMILIANO ALLEGRI
«Noi poco seri a DohaDopo anni di elogiposso pure sfogarmi»1Il tecnico torna sulla sfuriata: «Sbagliata la gestione del match,adesso basta coi passi falsi. Il futuro? Vorrei restare qui a lungo»
INVIATA A VINOVO
M assimiliano Allegri lavede come Pep Guardiola: «Ad alti livelli la
carriera di un allenatore nonpuò durare più di 15 anni. Luiha iniziato molto presto e magari quando smetterà prenderà un indirizzo diverso». Il tecnico bianconero non si vede inpanchina con bastone e apparecchio acustico, però finchésiede al posto di comando rivendica la libertà di uno «sfogo adrenalinico» (copyrightBeppe Marotta) a fine partita.A 15 giorni e parecchi chilometri di distanza da Doha, loritroviamo pacioso e sorridente dottor Jekyll e non più mister Hyde furibondo e urlante.Però non si è pentito e ribadisce le sue ragioni, mandandoanche un messaggio ai suoi: seperseveriamo nell’errore commesso in Supercoppa contro ilMilan rischiamo di giocarciscudetto e Champions.
ARRABBIATURA LEGITTIMA «Il mio futuro non ha niente ache vedere con la mia sfuriata,sono due cose separate – spiega –, a Doha avete visto semplicemente lo sfogo di un allenatore che tiene molto al suolavoro e dopo tanti elogi ai suoi ragazzi una volta si è preso la libertà di urlare dopo unapartita in cui ci può stare perdere, ma non uscire dalla garadopo 35 minuti. Non abbiamosbagliato l’approccio ma la gestione, l’andamento del matchmi ha fatto molto arrabbiare,anche se sul campo non abbiamo perso perché la partita è finita 11 e l’hanno decisa i rigori. Questo gruppo è eccezionale, lo dimostrano i numeri:nessuno in Europa ha fatto100 punti nell’anno solare, laJuventus ci è riuscita con unagara in meno. A Doha non abbiamo capito l’importanzadella partita, dal minuto 35 al120 ci siamo comportati da squadra poco seria. E questo
non va bene. Ho fatto elogi pertre anni, non gratuiti ma perché se li meritano, una voltami posso pure arrabbiare...».
AL COMANDO DEL GIOCO Cose di campo che capitano spesso e che non hanno bisogno diessere spiegate: «Dopo la Supercoppa ci sono state le vacanze e ci siamo ritrovati il primo gennaio – aggiunge –, poiio sono stato malato un paio digiorni e quando sono rientratitutti non c’è stato alcun chiarimento ma solo un confrontonormale, come sempre succede dopo una partita. In Supercoppa abbiamo sbagliato atteggiamento, come a Genova,e noi queste cose dobbiamoevitarle, perché ora inizia laseconda parte della stagione enon possiamo più permettercidi sbagliare. Prima di Dohaavevamo battuto la Roma conuna partita tosta, gagliarda, non siamo stati capaci di riaccendere l’interruttore. Il miosfogo è stato legittimo e non èsintomo di crepe, però da domani (oggi, ndr) dobbiamo riprendere il cammino per vincere il sesto scudetto ed entrare nella leggenda. Ai ragazziho detto che dobbiamo migliorare e far crescere la qualitàdel gioco: in 17 partite abbiamo preso 14 gol, significa checoncediamo troppo agli avversari e non abbiamo il comandodella partita».
STO BENE ALLA JUVENTUS Allegri ne approfitta anche perspegnere le voci sul suo futuro: «Sto bene alla Juventus espero di rimanerci ancora alungo. Galeone dice che il miociclo qui è finito e che sto giàpensando all’Inghilterra? (Risata) Non è così, sono contento di stare alla Juventus e spero di starci il più a lungo possibile». Di sicuro non oltre i 60anni, perché Allegri adesso neha 49 e ha già 7 anni di Serie Aad alto livello alle spalle.
f.d.v.© RIPRODUZIONE RISERVATA
MASSIMILIANO ALLEGRISULLE PAROLE DI GUARDIOLA
PEP HA INIZIATOPRESTO, MAGARI
QUANDO SMETTERÀFARÀ ALTRO
AD ALTI LIVELLILA CARRIERA
NON PUÒ DURAREPIÙ DI 15 ANNI
Massimiliano Allegri, 49 anni, terza stagione alla Juve ANSA
La data di inizio e fine saldi è determinata in base alle disposizioni della Regione.mcarthurglen.it/serravalle
OGGI APERTI DALLE 9 ALLE 21
NUOVI NEGOZI DA SCOPRIRECON ANCORA PIÙ RISPARMIOSALDI
4 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
RIFLESSI DI MERCATO
Evra fuoridai convocati Che esameper Masina
UN CAMBIO OBBLIGATO
Buffon non ce la fa: così Neto può fare il bis da titolare1Il portiere deve recuperare dall’influenzaRara doppia occasione per il brasiliano:stasera e in Coppa Italia contro l’Atalanta
Filippo Conticello@filippocont
I l chiacchiericcio sull’eredec’era, c’è, ci sarà sempre.Ma meglio non scordare
che la Juve ha già seminato bene alle spalle di Buffon: esisteun portiere di valore da lanciare in casi estremi, come stasera.Causa assenza del tenutario,contro il Bologna giocherà ilpaziente vice Neto. Il brasilianosi è rassegnato a vivere la sua
seconda stagione all’ombra delgigante, anche se un portieredel suo livello farebbe il titolarein tre quarti delle squadre di A.La novità si deve a un turbolento inizio 2017 per Buffon: unabruttissima influenza ha limitato gli allenamenti di Gigi dopo la sosta ed ecco spiegata ladecisione di non convocarlo. Ilnumero uno bianconero e azzurro è, sì, guarito dall’influenza ma non ha ancora recuperato le energie. Per questo si è allenato per giorni da solo e lon
tano dal campo. Meglio evitarericadute come suggerito da Allegri a Vinovo: «Questa bottadell’influenza è stata bellagrossa e quindi domani (oggi,ndr) lavorerà e sarà pronto perFirenze». In mezzo, però, c’èpure un’altra partita, il mercoledì di Coppa Italia contro l’Atalanta: per il 27enne portierebrasiliano si prevedono quindidue gare da titolare di fila, unararità. Da quando indossa iguanti a Torino era successouna sola volta alla fine dell’anno scorso: Neto titolare nellasconfitta alla penultima col Verona e nella passerella con laSamp. Se si aggiungono i 120’della finale di Coppa Italia, all’epoca ha perfino fatto tris.
PRESO GUSTO Da un po’ i dirigenti bianconeri sfogliano lamargherita per il dopoBuffon:per il 2018 il sogno è consegnare il futuro nelle mani di GigioDonnarumma, sfruttando ibuoni uffici di Raiola e qualcheincertezza nel Milan cinese.Non dispiace neanche l’altraopzione baby, il portiere dellaSpal, di proprietà dell’Udinese,Alex Meret. Difficile quindi chesi imponga come numero 1, maNeto deve comunque sfruttarele occasioni sul cammino. Quest’anno, ad esempio, ne ha giàgiocate 3 in campionato, di cuidue dall’inizio, e una in Champions: parecchie, considerandoil cannibale che ha davanti.
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1 Gianluigi Buffon, 38 anni, alla Juve dal 2001: quest’anno 21 presenzetra Champions, A e Supercoppa 2 Neto, 27, seconda stagione alla Juve: è partito titolare contro Samp, Pescara e Dinamo Zagabria ANSA
1 2
Adam Masina, 22 anni GETTY
Luca AquinoBOLOGNA
Importante tappa di passaggio tra presente e futuro. Lo Juve Stadium
significa questo, stasera, perAdam Masina, 22enne laterale sinistro del Bologna chei bianconeri hanno individuato come candidato per ildopo Evra: non è un casoche alla fine il francese nonsia stato convocato. Già inconferenza stampa Allegriaveva lasciato poco spazioall’immaginazione: «Evra?Del mercato non parlo. I giocatori finché sono qui devono essere a disposizione:contro il Bologna o gioca luio Asamoah». Alla fine il tecnico ha scelto l’opzione B: ilfrancese, richiesto anche dalValencia, non è sufficientemente sereno e sta decidendo se accettare un ritornoimmediato allo United, conla possibilità di far parte dello staff di Mou dal prossimoanno. Così, per il 201718 laJuve considera Masina unprofilo interessante.
ALEX L’IDOLO L’esterno, chenon ha mai nascosto la stimaper Del Piero, aveva esorditomolto bene in A l’anno scorso prima che il suo rendimento subisse qualche alto ebasso di troppo nella seconda parte del campionato.Presenza fissa in Under 21,anche questa stagione è stata alterna, ma prima dellasosta Adam è molto cresciuto e ha anche trovato il gol aPescara. «Ha ottime potenzialità – sottolinea Donadoni – Se avrà una crescita costante è inevitabile che possa entrare nel radar di squadre importanti e io ne sonoorgoglioso». Il tecnico ha undubbio in difesa. Gastaldelloè acciaccato, se non dovessefarcela tocca a Oikonomou oFerrari.
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fIL DOPPIO EX
MARCO DI VAIO
«Credo nel BolognaE da lassù Pascuttici darà una mano»
1Il club manager firmò l’ultimo blitz in casa Juve«Vorrei che oggi si festeggiasse San... Ezio»
Matteo Dalla Vite
«O ggi vorrei che fosse... San Ezio». Pausa. «San Ezio Pa
scutti». Perché quel 26 febbraio2011, a Bologna fu... San Marco. Marco Di Vaio. Stadio Olimpico, JuveBologna 02, doppietta dell’attuale club manager rossoblu, «e quando tornammo in città trovammo2.000 persone all’aeroporto»,dice l’ex attaccante. Fu la nottedei miracoli. «Bellissima».
Di Vaio, notte ripetibile?«Davvero vorrei che l’8 gennaiodiventasse San Ezio. Sarebbebello e diverrebbe un modo diverso e stupendo di celebrarel’addio a un grande campionecon una vittoria a Torino chemanca da quel 2011. Pascutti(scomparso il 4 gennaio, ndr) èleggenda, un simbolo della voglia di vestire una maglia e portarla in alto. A chi assomiglia
va? Ho visto molti filmati suoi:un fenomeno dell’area. Avendoio giocato con Crespo e Trezeguet, ecco, Ezio è stato di quellapasta lì anni e anni prima».
Sei anni fa, l’ultima vittoria.Rewind, prego.«Arrivavamo da un periodo societario tribolato e quella vittoria fu l’uscita roboante proprioda quel periodo buio, un lassodi tempo in cui tutti ci compattammo, noi in campo con Malesani e con la città. Quei pallonidella doppietta? Me li diederoMutarelli e Meggiorini. Momenti splendidi».
In quel 2011 lo stadio era l’Olim-pico e oggi è lo Stadium, teatroin cui la Juve cerca il record divittorie di fila, 26, iniziato pro-prio contro il Bologna il 4 otto-bre 2015.«Mi piacerebbe poter dire unacosa: che questo record nons’ha da fare, ma so che lì dentrola Juve ha ancor più fame di
sempre, perché è così che sono:perennemente affamati».
Cosa dà in più uno stadio di pro-prietà?«E’ quello che vogliamo fare noigrazie alla serietà, alla serenitàe alla programmazione che cipermette Saputo. Al momentoabbiamo acquistato il Centrotecnico di Casteldebole, ed è unprimo mattoncino per poi progredire, crescere, fino ad arrivare dove questo club merita econ un suo Dall’Ara. Lo stadioproprio ti dà dai 5 agli 8 puntiin più, frutto di una forza inalienabile: il senso di appartenenza di tutti coloro che in quelmomento lo vivono. Lo Stadium fa questo effetto».
E quale può essere l’effetto-Bo-logna?«Che quantomeno proveremo abloccare quel record: veniamoda una settimana in Sicilia, Donadoni ha avuto l’opportunitàdi fare doppi allenamenti e la
vori specifici, e mettere benzina per un nuovo anno che dovrà essere dell’impennata. Purtroppo abbiamo perso qualchepunto di troppo nei minuti finali, ma siamo una squadra giovane, in embrione. Serve tempo, iprospetti sono notevoli. Dobbiamo arrivare al più presto a40, ma se avessimo quei puntiin più forse parleremmo di unaltro campionato».
La Juve fa un campionato a sé oppure no?«E’ la favorita per lo scudetto,ma devo dire che a me piacciono molto di più la Roma e soprattutto il Napoli che gioca ungran bel calcio».
Allegri pensa che col tempo siarriverà al tridente Higuain-Dy-bala-Mandzukic. Si può?«Nella Juve in cui giocavo io iltridente era NedvedDel PieroTrezeguet, più Camoranesi:considerando che sono tutti etre attaccanti che vedono laporta ma Dybala e Mandzukicsanno sacrificarsi, ecco, secondo me l’approdo più giusto saràproprio quello».
L’HD è la coppia più bella del campionato?«Mi piacciono molto, sì. Dybalae il Real? Dipende dalle sue ambizioni, ma la Juve è la migliorein Italia, ha tutto per diventarloin Europa e quindi Paulo dovrebbe capire che non è esattamente in un brutto posto».
A proposito di mercato: Masina alla Juve piace un bel po’.«Questo gli deve far piacere madargli ancor più senso di responsabilità».
Torniamo a oggi: cosa serve perfar sì che il Bologna torni a vin-cere a casa Juve?«Mostrare le potenzialità, checi sono, da Destro in poi». Uncolpo d’area. Alla... San Ezio.
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MARCO DI VAIOEX ATTACCANTE (1993-2014)
IL RECORD-JUVE? NON S’HA DA FARE ROMA E NAPOLI MI PIACCIONO DI PIU’
DYBALA-REAL? PAULO CAPISCA
CHE NON E’ IN UN BRUTTO POSTO...
1 Marco Di Vaio ai tempi della prima stagione alla Juve, 2002-03: rimase anche nell’anno successivo 2 Il primo dei due gol di Di Vaio a Torino nello 0-2 del suo Bologna contro la Juve il 26 febbraio 2011. Sotto Di Vaio, 40 anni, oggi club manager del Bologna OMEGA/ANSA
1 2
Serie ARL’intervista
5DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
COPPA ITALIA PRIMAVERA
Più Roma, Inter k.o. e Tumminello vola a Genova1Finisce 1-0 l’andata della semifinaleIl centravanti sarà vice Dzeko con i grandiNell’altra sfida 2-2 tra Fiorentina e Entella
ROMA-INTER 1-0
MARCATORI Autogol di Carraro al 37’ p.t.
ROMA (4-3-3) Crisanto; De Santis, Grossi, Marchizza, Pellegrini; Frattesi (48’ s.t. Ciavattini), Bordin (36’ s.t. Perfection), Spinozzi; Tumminello, Soleri, Keba (32’ s.t. Anocic). All. De Rossi.
INTER (4-3-1-2) Di Gregorio; Mattioli, Gravillon, Vanheusden, Miangue; Zonta, Awua (1’ s.t. Rivas), Carraro; Emmers (40’ s.t. Piscopo); Pinamonti, Bakayoko (21’ s.t. Belkheir). All. Vecchi.ARBITRO Proietti di Terni.
Francesco Oddi ROMA
L a sfida tra bomber la vinceun difensore centrale, laRoma si aggiudica quella
tra le squadre Primavera che aottobre si erano giocate la Supercoppa all’Olimpico. Quellasera l’Inter perse 40: lo stessoscore ora vale per gli scontri diretti più recenti, visto che prima dell’10 di ieri al Tre Fonta
ne – semifinale di andata diCoppa Italia – c’erano il 20 del2 ottobre in campionato e la semifinale scudetto del 31 maggio, 98 per i giallorossi ai rigori. Quel giorno Tumminello segnò 2 gol (prima di farsi cacciare dalla panchina) ePinamonti, di un anno più giovane, rimase in panchina perun’ora. In Supercoppa entrambi titolari e il romanista ne fecealtri 2. Ieri nuova puntata delloscontro tra i due centravantiche si contenderanno un postonell’Italia Under 19, ma è spuntato il terzo incomodo, il difensore Riccardo Marchizza, abilissimo nel cancellare dalla gara il 9 interista e decisivo nell’azione del golpartita: uno
due con Keba e tiro crossdeviato nella propria porta daCarraro, nel tentativo di anticipare proprio Tumminello.
AL POSTO DI ITURBE Il tuttodavanti al d.s. del Sassuolo,Giovanni Rossi: la Roma potrebbe riprendersi Pellegrini evaluta la fattibilità economicadi un prestito con riscatto diDefrel; il club neroverde, soddisfatto dei vari Mazzitelli, Politano e Antei, sta valutandochi potrebbe chiedere in cambio: Marchizza e Tumminello sono da mesi in cima alla lista.Il centravanti a fine gara si èfatto la doccia ed è corso a Fiumicino per volare a Genova: gli11 gol in 10 gare ufficiali han
no convinto Spalletti, oggi saràlui a occupare il posto liberatoda Iturbe. Meno allegro il volodell’Inter, in netta difficoltà per trequarti di gara, prima diun discreto finale. L’occasionemigliore l ’aveva creatoBakayoko, neutralizzato daCrisanto dopo 32’’ di ripresa: col gol in trasferta il ritorno del25 gennaio sarebbe stato diverso. Tutto aperto nell’altragara: l’Entella a Firenze – colpresidente Gozzi al seguito – èandata due volte in vantaggio,finale 22. Per i viola a segnoHagi e Mosti, il 21 dell’Entellaè di un figlio d’arte meno famoso, Zaniolo: fino a 6 mesi fagiocava per la Fiorentina.
© RIPRODUZIONE RISERVATAMarco Tumminello, 18 anni GETTY
IL TALENTO
Altalena OcamposIl Genoa aspettal’erede di Perotti 1L’esterno argentino sfida il «maestro»:l’obiettivo è ripeterne la parabola rossoblù
Lucas Ocampos, 22 anni, qui in azione contro il Torino GETTY
Alessio Da RonchGENOVA
D iego Perotti per lui èuno specchio in cuiguardarsi e giudicar
si, fissando il prossimoobiettivo. Lucas Ocamposoggi si troverà di frontel’esempio di un predecessore speciale, arrivato al Genoa per rilanciarsi nel momento più complicato dellacarriera e partito dal Grifone un anno e mezzo dopocome campione consacrato.Sulla corsia di sinistra dell’attacco del Genoa Perottiha regalato magie ed è tornato grande. Lui, invece,non c’è ancora riuscito: duegol, nessun assist, qualchelampo di una classe indubbia, ma, come ammette pureIvan Juric: «Solo a correntealternata». Del resto lo confermano i numeri: 11 presenze in campionato, 9 da titolare, 6 occasioni create, 6conclusioni nello specchiosu 12 totali, 15 cross distribuiti, neppure un passaggiofiltrante, 10 dribbling riusciti e 19 falliti. Statistiche chenon lo elevano certo al di sopra della media.
L’ATTESA Come Perotti, Lucas ha lasciato l’Argentina
giovanissimo per l’Europa, conl’etichetta del predestinato. Come lui ha subito trovato il successo, poi, ostacoli difficili dasuperare e un infortunio che gliha complicato la vita. Ora peròtutti aspettano un suo cambiodi passo, la conferma del suotalento. Assenze e partenze glihanno reso più agevole la conquista di un posto da titolarenel Genoa che, proprio su di luie Ninkovic punta per confermare la sua fama di ammazzagrandi al Ferraris. Qui sono cadute Milan, Fiorentina e Juve,il Napoli ha strappato un pari.
SENZA ALTERNATIVE Certo,quello era un Genoa diverso,con Rincon e Veloso e qualchevolta pure Pavoletti. Ora Juricdovrà fare a meno anche deirinforzi già ufficiali. «Pinilla eMorosini — conferma il tecnico— non sono pronti fisicamente,Beghetto è un ragazzo che devecrescere». L’emergenza a centrocampo gli toglierà pure l’arma tattica Rigoni: «Farò le cosesemplici piazzando i giocatorinei loro ruoli naturali. Questoci porterà ad essere molto offensivi e a perdere un po’ diequilibrio, ma non abbiamo alternative». Ocampos dovrà inventare e rendere compatta lasquadra. È il suo momento,quello in cui tornare a stupire.
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10 i dribbling riusciti da parte del genoano Ocampos nelle prime 18 giornate di campionato, con una media a partita pari a 0,91
40 i dribbling riusciti di Diego Perotti nel periodo rossoblù dello scorso campionato, prima del passaggio alla Roma. Lamedia a partita è stata di 3,08
Spalletti, la Juvee le libere scelte«Io ci andrei»1Il tecnico della Roma rivendica la professionalità «Possiamo parlare pure di Fiorentina, Inter o Milan»
Massimo CecchiniROMA
T ra i tanti meriti che Luciano Spalletti ha accumulato negli anni, sarebbe bel
lo che da ora in poi si potesseascrivergliene un altro: mandare in soffitta la leggenda neradel «traditore», che soprattuttoalla Roma ha aleggiato per tanti anni. Traditori Chivu, Mexes,Mancini, Aquilani, Pjanic e ovviamente Fabio Capello che –
dopo aver tacciato la Juve di«gesuitismo» – il 7 febbraio2004 disse: «Non andrò mai alla Juve». Com’è noto, le cosecambiarono in fretta e le polemiche non mancarono. Perquesto, alla domanda se andrebbe alla grande rivale l’allenatore della Roma rispondecon onestà: «Io faccio questo lavoro, sono un professionista.Possiamo parlare anche di Fiorentina, Inter e Milan. Se continuerò ad allenare, io vado datutte le parti». Giusto così. parlare di traditori significa esserelontani da quello che lo spiritodel calcio deve rappresentare.
FEGHOULI OK D’altronde, ilquadro che Spalletti dà è ineccepibile: si fa quel che si può,ma la squadra mi piace così.«Per quel che mi riguarda ilmercato poteva anche non esserci, perché questa è la squadra che ho scelto, ed è forte.Noi non siamo nelle condizioni
di dire: “Prendo questo o quello”. Per migliorarla bisogna investire somme che ora non possiamo investire. I nomi che fatesono corretti, ovvero Feghouli.Gli altri erano ipotesi che si sono raffreddate e quella più possibile è questa qui». Certo, Juvee Napoli si sono mosse con deci
sione. «Si sonorafforzate. Sonoacquisti mirati.Rincon piacevaanche a noi».
IO E PALLOTTAMa d’altronde unanno fa a Miamiil presidente Pallotta non gli aveva promessoniente. «Sonotornato perchémi sembrava una
squadra forte, mi piaceva lavorarci e sono contento di essereritornato. Io non ho chiestonessuno. Non voglio che mivengano fatte promesse di nessun genere. Trovo chiaro il messaggio dell’a.d. Gandini neimiei confronti, ovvero che lasocietà si aspetta di vincere perché c’è tutto per vincere. Per poter continuare a meritarequesta società bisogna vincere:se non vinco devo far posto adun altro. Qui c’è tutto per farlo.I giocatori sono forti, lo diconoanche loro e io sono d’accordo.Certo, bisogna pure crescere equi è un po’ più difficile. Orapuò succedere che viene unasquadra cinese crei una scorciatoia per il successo. Non si puòcompetere. Perciò ben venganole regole».
TRAPPOLA GENOA E mentre ilcalcio internazionale ridisegnale proprie strategie, la Roma hauna quotidianità a cui fare fronte, quella rossoblù. «Se vai a vedere le partite del Genoa controJuve, Milan e Fiorentina, hanno fatto vedere di essere veramente forti. Fanno una sorta dimarcatura a uomo, una battaglia individuale dentro le partite che riesce a stimolare il pubblico. Questa è la maggiore insidia, oltre al fatto che giocanoun bel calcio. Hanno un impatto fisico che è messo in risalto».
STADI E TIFO Insomma, unasorta di effetto Marassi che rende bella la cornice. «Per questoc’è bisogno di fare stadi nuovi, acominciare da quello della Roma. Se un giapponese accendela tv e trova una partita inglesee una italiana e non sa di calcio,stai tranquillo che guarda quella inglese». Non c’è dubbio perquesto il corollario è facile.«Vorrei che togliessero le barriera e facessero tornare i nostritifosi allo stadio. Calciatori e allenatori si possono sostituire,ma la loro passione no». Vero.Fatte malinconiche eccezioni,gli unici non professionisti, infondo, sono solo loro.
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PERCHÉ VEDEREGENOA-ROMAOcchio ai rossoblù, che in casa hanno prima fermato il Napoli e poi battuto Milan, Juve e Fiorentina. L’orgoglio degli ex assicura spettacolo: Burdisso, Perotti ed El ShaarawyFerraris, ore 15
IL PRECEDENTE
Capello disse «mai» Tre mesi dopo firmòEra febbraio 2004, poi in maggio
La pagina della Gazzetta datata 8 febbraio del 2004 con l’affermazione di Capello che poi il 27 maggio firmò per la Juve
Luciano Spalletti, 57 anni, in A ha allenato Empoli, Sampdoria, Venezia, Udinese e Roma GETTY
«Feghouli è la pista più concreta. Certo mi sarebbe piaciuto anche Rincon»
«Per meritare questa società devo vincere, se no farò spazio a un altro»
MERCATO E...
Serie ARLa frase
6
1 La gioia del Napoli con in mezzo Lorenzo Tonelli, 26 anni, autore del 2-1 2 Festa blucerchiata dopo lo 0-1 3 Il tocco di Gabbiadini per l’1-1 ANSA-REUTERS
3
1 2
Il Napoli rimonta e fa festa Un botto da San Silvestre... 1 La Samp gela il San Paolo (autogol di Hysaj) e spreca il match-point. L’espulsione ingiusta del difensore doriano ribalta il match: Gabbiadini e Tonelli eroi a sorpresa
Nicola CecereINVIATO A NAPOLI
Edesso la Smorfia siadegui: lo scampatopericolo fa... 95, il minuto del Napoli. Dopoil pari di Firenze, ac
ciuffato su rigore, ecco il sorpasso a una Sampdoria ammirevole. Firmato dal solito Manolo Gabbiadini, bomber conla valigia (in panchina è rimasto il neo acquisto Pavoletti nonancora al meglio della condizione) e, sorpresona, da Lorenzo Tonelli, difensore di scortaal debutto assoluto causa lungo infortunio (245 giorni distop, ultima partita in maggio)e gradi gerarchici (Koulibaly,Albiol, Chiriches), ieri sera preferito a Maksimovic (che diventerà un caso di mercato?).Anche grazie a questa intuizione Sarri, le cui scelte a centrocampo non hanno dato risultati
felici, porta a casa i tre puntimessi in preventivo con enorme sofferenza ma può ripartireverso la vetta: e alla fine è quelche conta.
SCHICKERIA Però che chocquella Schickeria blucerchiataalla mezz’ora del primo tempo.L’altra sorpresa della serata,Schick (non Muriel dall’inizio)si inventa uno slalom sulla linea di fondo bruciando Chiriches e poi spara un sinistro verso Quagliarella col pallone chesbatte sul petto di Hysaj, in recupero affannoso, e carambolaoltre la linea bianca. 10 per laSamp e non è un furto.
IMBARAZZI Fin lì si era vistoun Napoli irriconoscibile. Anzitutto per l’incredibile numerodi errori di misura nei passaggianche di pochi metri ma soprattutto nella mentalità.Squadra ferma, quasi svuotata,senza grinta, con pressing iso
lato e perciò affidato alla singola volontà anziché portato inmaniera corale, convinta. Specialmente il trio di centrocampisti, cambiato per due terzi rispetto all’ultima partita del2016, non reggeva i dirimpettaiblucerchiati, piùsereni e più abilinella circolazione della sfera.
LA SVEGLIA Ecco perché quando Schick si è inventato la suaazione da killer,non c’è statogrande stupore.Sì la conclusionedi quel raid è stata fortunosa, però nella sostanza il premio ai blucerchiati assegnato dallasorte non poteva dirsi immeritato. La Samp era piaciuta dipiù. E terrà botta con grandedisinvoltura agli avversari an
che nel finale di tempo. La prima sveglia agli azzurri arriva infatti in avvio di ripresa adopera di Mertens che sbaglia lamira su assistenza di Callejonma scuote comunque la squadra.
L’AIUTO Difficiledire cosa sarebbe accaduto, però, senza l’aiutoarrivato di lì apoco da una decisione sbagliatadell’arbitro checoglie un contrasto scorretto portato da Silvestresu Reina suglisviluppi di un attacco doriano.
Silvestre ammonito poco prima, si vede sventolare un altrogiallo e poi il rosso. Inutili lesue fondate proteste, in realtàReina è caduto da solo, l’arbitro ha preso un abbaglio, è ri
masto ingannato da quella caduta. Una furbata che potrebbeessere punita dal giudice sportivo una volta esaminate le immagini: quello del portiere azzurro non è stato certo un comportamento sportivo.
L’ASSEDIO Con l’uomo in menoGiampaolo è costretto a togliere Schick per Dodò e a lasciarequindi isolato Muriel, precedentemente inserito per Quagliarella. Proprio Muriel, ancora sull’10, andrà vicino al raddoppio con un destro a giro sulquale Reina si tuffa, stavolta sì,a ragione. Ma da quel momento in poi è solo Napoli. Gli ospitiarretrano nella loro metà campo. Sarri inserisce forze fresche, la palla gira con maggiorefacilità, soprattutto i raddoppiveloci sulle fasce funzionano eaprono la difesa blucerchiata.C’è un altro grossolano erroredi Mertens prima che Gabbiadini, entrato da 5’, trovi lo spi
raglio su perfetto cross di Callejon: 11 a meno di 15 dalla fine. La Samp si arrocca vieppiù,Puggioni sfodera un paio di interventi salva risultato e quando Giampaolo, rimasto solo inpanchina per la cacciata di trecollaboratori (!) crede di averguadagnato il sudatissimopunticino ecco che Strinic piazza l’unico spunto vincente dellasua serata negativa calibrandodal fondo un retropassaggio suldischetto sul quale Tonelli va dipiattone destro a botta sicura.
AMARO EPILOGO Per la Samp èuna beffa (e il presidente Ferrero sparerà a zero sull’arbitro),per il Napoli, alla prima rimonta in questo campionato, il felicissimo inizio di un gennaioche lo vedrà impegnato in casaaltre quattro volte (coppa Italiacompresa): può essere il mesedel grande rilancio, prima delReal Madrid.
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Il bravo Giampaolo incarta Sarri e lo spaventa anchein 10 con Muriel
Mertens e compagni sotto tono. Ma tre punti pesanti: Napoli secondo con la Roma
ALTI E BASSI
NAPOLI 6
Nel giorno dell’esordio assoluto, tra lo scetticismo generale, regala al Napoli 3 punti pesantissimi per la zona Champions
6,5
IL MIGLIORELORENZO
TONELLIREINA 5 Simula la caduta e inganna l’arbitro che espelle Silvestre. Non ha colpe sul gol.HYSAJ 5,5 Recuperato all’ultimo momento, spinge nella propria porta il cross di Schick che porta al vantaggio della Sampdoria.CHIRICHES 5 Rientrava dopo l’infortunio muscolare e ha sbagliatotanto, Schick lo brucia sul gol.STRINIC 6 Paga il poco impiego, specie in marcatura, ma cresce fino a servire a Tonelli la palla che vale la vittoria.ALLAN 5 Poco reattivo, è tra quelli che ha pagato di più la pausa di campionato. Diversi gli errori negli appoggi.ZIELINSKI 6 Tonico, sicuramente, e garantisce anche migliore qualità
nella fase finale.JORGINHO 5 Non ne ha indovinata una, lento e impacciato nei movimenti, finisce per essere sostituito nel secondo tempo.GABBIADINI 6,5 Due gol consecutivi in altrettante partite: si prospetta un addio amaro.HAMSIK 5 Quanti errori! Il capitano è apparso pesante e poco illuminante. Un calo imprevisto. CALLEJON 6 Un altro assist vincente, stavolta lo propizia per il gol di Gabbiadini che porta al pareggio del NapoliMERTENS 5 Vedergli sbagliare dei gol quasi fatti è stato strano: proprio lui che ne aveva segnati 8 nelle ultime 3. INSIGNE 5,5 Si nota soltanto sull’apertura per il gol del pareggio. Per il resto, solo tanti errori nelle conclusioni.
BUON IMPATTO DI ZIELINSKI, HAMSIK IN SERATA NO. MURIEL SEMINA IL PANICO, SCHICK LASCIA IL SEGNO
DI BELLO Una direzione disastrosa. Espelle Silvestre per un fallo che non commette e nel primo tempo non vede il rigore su Callejon. I collaboratori non lo assistono in un paio di fuorigioco non fischiati.
LE PAGELLE di MIMMO MALFITANO
4 MANGANELLI 4LO CICERO 5
BANTI 6FABBRI 5
Presenta un Napoli squilibrato, soprattutto a centrocampo. Ancora una volta la fortuna gli viene incontro, come a Firenze
IL TECNICOMAURIZIO
SARRI
5,5
SAMPDORIA 6
Entra dopo pochi minuti dall’inizio del secondo tempo e diventa l’uomo più pericoloso per la difesa napoletana.
6,5
IL MIGLIORELUIS
MURIELPUGGIONI 6,5 Compie due veri prodigi su Gabbiadini e Hamsik, ma non bastano per tenere in piedi il risultato.PEREIRA 6 Nell’assalto finale del Napoli diventa determinante con un salvataggio su Mertens.SILVESTRE 6 E’ vittima di una grave svista dell’arbitro Di Bello che lo espelle per un fallo su Reina che non commette.SKRINIAR 6 Resta il dubbio sulla posizione in occasione del gol di Tonelli. REGINI 5 Si fa bruciare sullo scatto da Gabbiadini, che non è un fulmine, in occasione del gol.BARRETO 6 Corre tanto, come sua abitudine. Controlla senza affanni un Hamsik giù di tono.
TORREIRA 6 Aspetta Jorginho nella propria metà campo e lo sovrasta in ogni contrasto.PRAET 6 Gioca spesso di anticipo su uno spento Allan. Prezioso nella fase d’interdizione.LINETTY 5 Entra nel momento di maggiore pressione del Napoli e non incide.ALVAREZ 5,5 Va a sbattere contro Hysaj che gli concede poco o nulla. Sfiora la traversa su punizione.SCHICK 6,5 Costruisce il vantaggio della Sampdoria. In un sol colpo fa fuori Strinic e Chiriches e propizia l’autorete di Hysaj.DODO’ 5,5 E’ in ritardo su Callejon in occasione del cross sul quale Gabbiadini pareggia.QUAGLIARELLA 5,5 Impalpabile. Riceve pochi palloni e non trova maila soluzione utile per calciare verso Reina.
Non avrebbe meritato la sconfitta, se l’è giocata senza timore ed è stato danneggiato dall’espulsione di Silvestre.
IL TECNICOMARCO
GIAMPAOLO
6
Serie ARAnticipi 19a giornata
7DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
IL DOPO GARA
L’ira di Ferrero: «VergognosoLa partita l’ha vinta Di Bello»NAPOLI
L e urla di Ferrero e Giampaolo fuori dagli spogliatoihanno squarciato ieri sera
il gelo di Fuorigrotta alla finedel match del San Paolo: «Lapartita l’ha decisa il signor DiBello — ha detto il presidenteblucerchiato —, peccato perche era davvero una bella partita e la decisione del direttore digara in occasione dell’espulsione di Silvestre mi lascia moltoamareggiato. Perdere così è vergognoso». Parole forti comeè forte il rammarico per la sconfitta, tanto che Giampaolo è ri
masto in silenzio: «Ce lo potevadire Di Bello, glieli davamo a tavolino i tre punti al Napoli —continua scatenato Ferrero —.Devono smetterla, il sistemadeve cambiare. Di Bello facessemea culpa. Perché ha dato 5 minuti di recupero? Adesso il direttore di gara dovrebbe veniredavanti alle telecamere e spiegare quanto è accaduto. L’errore umano ci sta ma in questa gara ce ne sono stati troppi e asenso unico». Chiosa finale sulrinnovo di Torreira: «Lui ha uncontratto con noi fino al 2020 egli abbiamo offerto un aumento. Non so cosa possiamo fare dipiù».
MAESTRO E 12o UOMO Ferreroha incrociato Sarri e gli ha fattoi complimenti: «Ho detto chesei un fuoriclasse, un maestro eche non ti serviva un dodicesimo uomo...». Il tecnico del Napoli, una volta tanto è più felicedel risultato che della prestazione. Il Napoli non ha giocatola sua migliore gara ma ha portato a casa i tre punti: «Avremmo bisogno di un terreno digioco migliore di questo, nelprimo tempo abbiamo sbagliato molto tecnicamente. L’atteggiamento mentale della ripresaè indice di un salto di qualità.Siamo stati bravi a non andarein confusione, vista la superiorità numerica abbiamo provatoqualcosa di diverso dal solito edalla fine il nostro coraggio è stato premiato e abbiamo vintocon cazzimma».
Malfitano-Monti© RIPRODUZIONE RISERVATA
Massimo Ferrero, 65 anni, presidente della Samp LAPRESSE
VIA AGLI OTTAVI DI COPPA ITALIA
Martedi 10 gennaio via agli ottavidi finale della coppa Italia, che proseguiranno poi nella settimana successiva. Si gioca in gara secca, In caso di parità dopo i tempi supplementari si va ai rigori. Tutte le partite in diretta sulla Rai. In corsa ancora due squadre di serie B, lo Spezia e il Cesena.Martedi 10NAPOLI-SPEZIA (ore 21, Rai 2)Mercoledi 11 FIORENTINA CHIEVO (ore 17.30, Rai 2)JUVENTUS ATALANTA (ore 20.45, Rai 1)Giovedi 12MILAN TORINO (ore 21, Rai 2)Martedi 17INTER BOLOGNA (ore 21, Rai 2)Mercoledi 18SASSUOLO CESENA(17.30, Rai 2)LAZIO GENOA (ore 21, Rai 2)
Giovedi 19ROMA SAMPDORIA (ore 21, Rai 3)
Così i quarti Anche i quarti di finale si giocheranno in gara secca e sono in programma il 24-25-31 gennaio e il 1 febbraio. La vincente di Napoli-Spezia affronterà quella di Fiorentina-Chievo, la vincente di Juventus-Atalanta quella di Milan-Torino, la vincente di Inter-Bologna quella di Lazio-Genoa, la vincente di Sassuolo-Cesena quella di Roma-Sampdoria. Finale a RomaIl solo turno che si gioca su gare di andata e ritorno è quello delle semifinali, secondo il meccanismo delle coppe europee con eventuali rigori in caso di parità. Le partite si disputeranno il 1 marzo e il 5 aprile 2017, mentre la finale sarà a Roma il 2 giugno.
Detentori La Juventus detiene il trofeo da due anni dopo i successi in finale nel 2014-15 contro la Lazio e nella scorsa stagione contro il Milan.
Aprono gli azzurriMartedì seracontro lo Spezia
3’ Cosa fai Lorenzo Sugli sviluppi di un corner, Insigne tenta laconclusione e la palla finisce addirittura in fallo laterale.
8’ Adesso va già meglio Insigne ci riprova da fuori, il tiro è nellospecchio della porta ma centrale e Puggioni para.
10’ Due volte Barreto Cresce la Samp, due volte va alla conclusioneil paraguaiano dalla lunga distanza, senza impensierire però Reina.
25’ Ecco Mertens Puggioni interviene in due tempi sul belga.
30’ AUTOGOL HYSAJ Schick sfugge sulla destra a Chiriches ecrossa. Nel tentativo di anticipare Quagliarella, l’albanese fa la frittata
14’ Chi lo ferma Muriel Il colombiano fa sfracelli sulla sinistra, granpalla a Schick: conclusione ravvicinata, deviata in angolo da Hysaj
23’ Mertens sbaglia Callejon fa da torre a un lancio di Jorginho e ilbelga spreca un rigore in movimento
32’ GOL GABBIADINI Insigne dalla sinistra innesca Callejon chedalla destra mette in area per Manolo che pareggia
39 e 41’ Strepitoso Puggioni Due miracoli su Gabbiadini e Hamsik
50’ GOL TONELLI Ultimo assalto, da fondo campo Strinic mettedietro per Tonelli che segna il gol del sorpasso
SAMPDORIANAPOLI 2 1
PRIMO TEMPO
SECONDO TEMPO
PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Autogol di Hysaj (N) al 30’ p.t.; Gabbiadini (N) al 32’, Tonelli (N) al 50’ s.t.
ARBITRO Di Bello di Brindisi NOTE Paganti 29.870, incasso di 543.968 euro. Tiri in porta 7-2. Tiri fuori 8-3. Angoli 9-2. In fuorigioco. 2-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’.
NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Tonelli, Chiriches, Strinic; Allan (dal 13’ s.t. Zielinski), Jorginho (dal 27’ s.t. Gabbiadini), Hamsik; Callejon, Mertens, L. Insigne. PANCHINA Rafael, Sepe, Giaccherini, Maggio, Maksimovic, Rog, Pavoletti, Diawara, R. Insigne, Lasicki. ALLENATORE Sarri.BARICENTRO ALTO 54,1 METRICAMBI DI SISTEMA 4-2-3-1 dal 28’ s.t.ESPULSI nessuno.AMMONITI Hysaj per gioco scorretto.
SAMPDORIA (4-3-1-2) Puggioni; Pereira, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto, Torreira, Praet (dal 31’ s.t. Linetty); Alvarez; Quagliarella (dal 6’ s.t. Muriel), Schick (dal 19’ s.t. Dodò) PANCHINA Krapikas, Tozzo, Duricic, Bereszynski, Budimir, Cigarini, Pavlovic, Palombo, Fernandes ALLENATORE GiampaoloBARICENTRO MOLTO BASSO 42,4 METRICAMBI SISTEMA 4-4-1 dal 20’ s.t.ESPULSI Silvestre 16’ s.t. per doppiaammonizione (entrambe gioco scorretto) AMMONITI nessuno
fI PROTAGONISTI
TONELLI & GABBIADINI
TONELLI GABBIADINI
MINUTI GIOCATI 90’ MINUTI GIOCATI 18’
IL SUO GOL
GOL 1
50’ ST
IL SUO GOL
GOL 1
32’ ST
TOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di pallaATTACCO
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TOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di pallaATTACCO
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GDS
Gianluca Monti NAPOLI
A vevano la valigia in mano, adesso almeno unodei due dovrà disfarla.
Strano il destino di Tonelli eGabbiadini, gli uomini della rimonta del Napoli aidanni della Sampdoria.Come a Firenze, la squadra azzurra ci ha credutofino alla fine ma stavoltaè riuscita addirittura a portare a casa il successo.
COME AD EMPOLI Merito, appunto, di Lorenzo Tonelli, cheha esordito ieri contro la Sampdoria per l’assenza contemporanea di Albiol, squalificato, eKoulibaly, impegnato in Coppad’Africa. Tonelli era stato indubbio fino a giovedì, poi Sarridurante la rifinitura lo ha provato in coppia con Chiriches egli ha dato un segnale di fiducia, il primo da quando l’ex empolese è arrivato a Napoli. Tonelli è stato preferito a Maksimovic perche ritenuto più adatto contro Quagliarella e ineffetti ha giocato una buonapartita in marcatura. In areaavversaria, poi, è risultato addirittura decisivo come gli capitava spesso proprio a Empoli(14 gol segnati in Toscana), conlo stesso Sarri in panchina. «Èindimenticabile e incredibilequanto è accaduto – ha dettoTonelli alla fine della partita E’quello che uno sogna da bambino, fare l’esordio al San Paolo esegnare il gol della vittoria all’ultimo minuto, fatico a trovare le parole per esprimere lamia gioia. Ho avuto difficoltàiniziali dovute ai problemi fisici, ma il lavoro paga sempre epoi il gruppo non ha mai smesso di aiutarmi, di sostenermi.Siamo molto uniti, lo si è vistoanche nell’esultanza. Non abbiamo mollato dopo un primotempo in cui siamo andati indifficoltà, ma alla fine abbiamoottenuto quello che meritavamo».
GIOIELLERIA Se Tonelli hamesso la firma sul successo del
Napoli, Gabbiadini ha realizzato il gol del pareggio come alFranchi. Segna sempre lui, eppure il Napoli sta per cederlo.Incredibile ma vero, da quandoin pratica il club azzurro hamesso le mani su Pavoletti,«Gabbia» è tornato quello deitempi della Sampdoria, propriola squadra che ha punito ierientrando, ancora una volta,dalla panchina. Un Gabbiadinidiverso quello visto nelle ultime due gare, quasi come sel’esplosione di Mertens e ilprossimo addio alla maglia azzurra lo avessero liberato dalpeso di essere il sostituto designato di Milik. Non è questionedi modulo, anche se il 4231ha portato il Napoli alla rimonta sia a Firenze sia contro i doriani in casa, ma di testa perchéManolo in entrambe le circostanze è entrato per fare il centravanti, dunque il ruolo nelquale fino alla partita del Franchi aveva segnato appena una
volta in campionato quest’annocontro il Chievo. Evidentemente, è scattato qualcosa nella suatesta perché a Firenze ha avutola freddezza di andare sul dischetto e trasformare un rigoreimportantissimo mentre ieriprima ha segnato, da rapinatore d’area, il gol del pari e poi hacostretto Puggioni a un miracolo. Insomma, Gabbiadini ha fatto in modo di mettersi in vetrina nel momento più importante della sua stagione, il momento nel quale il mercato è apertoe lui è appunto in vendita. Aquesto punto, la gioielleria delpresidente De Laurentiis diventerà ancora più cara. In estate ilNapoli ha rifiutato per Gabbiadini ben 25 milioni di euro dalWolfsburg, le cose non sonocambiate più di tanto. I tedeschi lo vogliono, come il Southampton e il Leicester. Ma ilclub azzurro vuole almeno 1820 milioni.
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LA MOVIOLAdi VINCENZO D’ANGELO
MANCA UN RIGORE AL NAPOLISILVESTRE: ROSSO SBAGLIATO Prestazione insufficiente per l’arbitro Di Bello di Brindisi. Due errori gravi in mezzo a tante decisioni errate. E anche la prova dei due assistenti ha qualche macchia. Ma andiamo con ordine. Due errori gravi, dicevamo. Il primo sullo 0-0: palla a campanile nell’area della Samp, Callejon e Praet guardano in area e corrono verso il pallone, lo spagnolo del Napoli arriva prima, sposta la palla e viene colpito dal belga. Contatto involontario, ma c’è il danno procurato e quindi era
rigore. Nella ripresa la Samp protesta per l’espulsione di Silvestre. Il difensore, già ammonito, rincorre Reina pronto al rinvio veloce ma si ferma un attimo prima del contatto, che invece il portiere accentua. Forse il primo tentativo di disturbo inganna Di Bello. Poi in chiusura di primo tempo Regini mette giù Callejon: la mano sulla spallec’è, ma non sembra così grave. Prima Di Bello non dà una punizione dal limite al Napoli, quando Skriniar ferma Mertens lanciato a rete.
Le star che non ti aspettiE che vetrina per Manolo1Parevano ai margini, hanno dato a Sarri 3 punti. Il centrale si gode l’impresa: «Il lavoro paga sempre». L’attaccante andrà all’estero
LA LORO PARTITA AI RAGGI X
Tweet Scarso scarso scarso scarso scarso scarso scarso(Emiliano Viviano, portiere della Sampdoria, subito dopo l’espulsione di Silvestre. Tweet poi rimosso)
8 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
GLI AVVERSARI
Effetto Meazza, il Cagliari ci riprova con Sau-Dessena1Rastelli, che in campionato fuori casa ha battuto solo l’Inter, rilancia i senatoriBorriello in panchina, Padoin squalificato
IL COMPLEANNO
Locatelli fa 19E la festa saràa San Siro1Gli auguri di Montella, che lo conferma: «Non perda la voglia di migliorarsi»
16 le presenze complessive di Locatelli in prima squadra, con due gol realizzati in campionato
Bacca, fame di golIl Milan lo aiuteràa rompere il digiuno 1Carlos sta vivendo la più lunga astinenza in carrieraMa Montella ci crede, e la difesa del Cagliari fa... gola
507 i minuti del digiuno attuale di Bacca: il colombiano è fermo al gol segnato il dueottobre scorso a San Siro contro il Sassuolo
Alessandra Gozzini MILANO
B acca ha lasciato diversiindizi, molti più dei treche bastano a fornire
una prova: Carlos è tornato ea dimostrarlo ci sono parecchisegnali. Uno: i sudamericanierano attesi a Milanello permartedì scorso ma Bacca, colombiano, ha anticipato ilgruppo e si è presentato alcentro sportivo già il giornoprima. Due: Bacca continua a
essere un uomo mercato ma ilMilan ne ha ribadito l’incedibilità proprio mentre Carlosrifiutava una ricchissima offerta da Pechino. Tre: la carica è evidente sui social, dovel’attaccante ha postato unoscatto dell’allenamento accompagnato dal solito motto«Vamos que Vamos». Ci sarebbero anche il quattro e il cinque: dopo l’allenamento digiovedì Bacca, insieme alla famiglia riunita, ha fatto visitaal museo rossonero di CasaMilan dove è appena arrivataanche la Supercoppa conquistata dalla squadra a Doha. Eancora, non bastasse un soloBacca in rossonero, ecco il figlio di Carlos, Daniel, che daqualche giorno è impegnatocon la maglia del Milan nellascuola calcio Palauno: Danielè un 2010 che gioca sotto età,con compagni più grandi diun anno. Tutto per dire del ritrovato feeling tra Bacca e ilMilan.
STRISCIA RECORD Ora mancherebbe solo ritrovare il feeling tra Bacca e il gol, interrotto ormai più di tre mesi fa. Carlos aveva segnato sei gol nelleprime sette giornate, poi piùnulla. L’attaccante è a stomacovuoto dal due ottobre scorso, gara casalinga contro il Sassuolo,ed è il più lungodigiuno di tuttala carriera. I 507minuti dell’attuale astinenzasuperano i 453dell’ultima volta, quando Bacca era rimastosenza gol tra il14 febbraio e il20 marzo del 2016. Stavoltal’occasione è ghiotta: Carlos affronta la difesa che fin qui hasubito più gol di tutti, 42, addirittura sette in più del Palermo,seconda peggiore del torneo e28 più della Juventus, la più
solida. Montella ammette:«Carlos non sta segnando molto ma è sempre dentro la partita. Sono contento di allenarlo esono certo che tornerà prestoal gol». Succedesse già oggi lastriscia negativa si fermerebbea 10 partite (più la Supercoppa), di cui 3 saltate per l’infortunio subito nel derby. In Colombia la striscia non si era maiallungata per più di 5 turnimentre in Belgio la più lungaastinenza era durata 439 minuti, dal 16 marzo al 21 aprile2013. Il più lungo digiuno spagnolo era invece durato 484’:da fine marzo a fine agosto2014 (prima giornata del campionato successivo) per un totale di 7 partite a cui si possonoaggiungere le 2 in cui era rimasto in panchina o tribuna.
TITOLARE Nel frattempo, altroparticolare che aveva reso malinconico l’attaccante, eraesploso Lapadula, rubandogli
la scena. Baccariparte dallapanchina control’Atalanta, ultima di campionato prima diDoha: Carlosera entrato soloa 8’ dalla fine.Lapadula sembrava esser riuscito a ribaltarele gerarchied’attacco, chesono poi tornate
alla tradizione in Supercoppa:Bacca titolare e Lapadula subentrato. In attesa di riprendersi il gol, Carlos si è almenoripreso il posto: è un altro indizio.
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Marco PasottoINVIATO A MILANELLO (VARESE)
S e i primi cinque mesidel 2017 gli darannoanche solo la metà
delle soddisfazioni e deisuccessi che gli hanno regalato gli ultimi quattro del2016, Manuel Locatelli vivrà sensazioni molto simili aquelle di Superman. PerManuel la seconda partedell’anno scorso è stata unascarica di adrenalina continua, un crescendo di emozioni con tempistiche impensabili anche per il più ottimista degli ottimisti: daldebutto stagionale al primogol sono passati sedici giorni, dal primo gol alla primada titolare quattordici, e dalla prima da titolare alprimo trofeo della sua carriera sessantotto. Oggi Manuel compie 19 anni ed evidentemente è un ragazzoche va di fretta visto che è
riuscito a racchiudere tutto ciòal primo anno da maggiorenne, quello in cui i suoi coetaneisolitamente si compiaccionoper la patente o la possibilità difirmare da soli il libretto scolastico delle assenze.
AUGURIO Manuel compie 19anni e li compirà in campo. Agiudicare dalle ripetute provelungo la settimana, ci sarà ancora lui davanti alla difesa oggipomeriggio a San Siro contro ilCagliari. E Montella lo festeggia così: «L’augurio è quelloche mantenga l’equilibrio e lavoglia di migliorarsi sempre, eche non si faccia turbare da tutto quello che può comportarel’essere calciatore. A volte ti girano attorno situazioni a velocità supersonica. Se assomigliaa Donnarumma? Ho la sensazione, quasi la certezza, che siano dei ragazzi eccezionaliproprio perché entrambi hanno alle spalle delle famiglieequilibrate».
ALTERNATIVA L’augurio è molto bello, ma in realtà per Manuel quel che conta è il regalo:una maglia da titolare per iniziare l’anno bene com’è finito aDoha. Possibilmente senzapensare a quella diffida che glipende sul collo da qualche partita e che aveva indotto il Milana non utilizzarlo contro l’Atalanta per non correre rischi invista della Supercoppa. Fortunatamente adesso all’orizzonte inizia a intravedersi un’alternativa che fino a pochissimotempo fa non c’era. Bertolaccista dimostrando di potersela
cavare anche al centro dellamediana, ora Manuel è un
po’ meno solo e anche sedal mercato non arrive
ranno rinforzi in quella zona del campo, Montella avràun’altra opzione. Perché a 19anni appena compiuti si puòessere bravi, anche molto bravi, ma non bisogna esagerarecon le responsabilità.
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6I gol fin qui segnati da Carlos in questo campionato, concentrati nelle prime 7 giornate
LA CIFRA
PERCHÉ VEDERE MILAN-CAGLIARII rossoneri riprendono dopo la vittoria in Supercoppa e gennaio è mese cruciale per Montella. I rossoblù, con l’ex Borriello in panchina, hanno subito 10 gol nelle ultime 3 partiteSan Siro, ore 18
Mario FrongiaCAGLIARI
C ol muso lungo, acciaccata, in partenza. La vecchia guardia al Cagliari
non se la passa bene. Ad esempio, non sono al top per condizione Ceppitelli, Farias e JoaoPedro. Tra i nuovi, sono in assestamento Bruno Alves e Isla. EBorriello va in altalena. Il bomber (7 reti) smaltisce la cavigliain disordine. Oggi va in panchi
na. Con una rabbia speciale: lastessa che al Sant’Elia contro ilSassuolo l’ha visto siglare dasubentrante la rete del 23, innesco della rimonta isolana. DaBorriello a capitan Dessena e alvice Sau. Con gli emiliani il numero 4, sostituito dal tecnico,ha lasciato il campo senza passare dalla panchina, ha scalciato un cartellone pubblicitario elanciato la fascia: «Si è impigliata, non riuscivo a toglierla».Sau, tap in per l’10, chiamatofuori a un quarto d’ora dalla fi
ne, ha rifiutato il «cinque» dell’allenatore. Per entrambi, multa e scuse pubbliche. Oggi, la ripartenza. Rastelli, assente Padoin per squalifica e conBorriello non al top, conta su diloro. I tifosi, spettatori increduli alle sortite, pure.
L’ADDIO DEL PORTIERE Nel2008 salvezza colta a fil di sirena. L’anno scorso la risalita darecord in A. Ma anche le storiepiù affascinanti, nella vita e nello sport, hanno un capolinea: Marco Storari saluta Cagliari e il Cagliari. Domani è attesa l’ufficializzazione delloscambio di prestiti: ritorno alMilan (per la terza volta in carriera) con Gabriel in Sardegna.
Per stasera Storari non è statoconvocato. In panchina perscelta tecnica con il Sassuolo, ilportiere pisano, 40 anni compiuti ieri, saluta con eleganza.Ma l’idillio con il club si è spezzato da un pezzo. Dopo il 20 diEmpoli, il punto di non ritorno.Lascia, per colpe condivise, unCagliari con 42 reti subite in 18gare. La curiosità? La fascia dacapitano, chiunque la indossi,in casa rossoblù pesa più unmacigno.
ATMOSFERA E RISCOSSA Contro il Milan, il Cagliari a +13dal Palermo terzultimo, ripartecon l’umore giusto: «Nel 2016abbiamo fatto bene, a San Sironon è facile ma siamo pronti»
dice Rastelli, che a Milano(contro l’Inter) ha vinto fin quil’unica partita in trasferta diquesto campionato. Il tecnico ha ballato («Non faccio caso alle voci. So che il nostro gironed’andata con 23 punti è il terzodopo quelli di Arrigoni e Allegri»). Giulini ha blindato l’allenatore. Pare che il cerino sia inmano al d.s. Capozucca, smentito anche da Storari: «Maichiesto di andare via da Cagliari». Il dopo Sassuolo è stato utile per vari faccia a faccia, tra responsabilità e avvelenamentodei pozzi. Il patron ha sentito,incollato, deciso. Il lavoro nonmanca. Il campo dirà se il restyling è stato proficuo.
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Marco Sau, tornato al Cagliari nell’estate del 2012 ANSA
Serie ARIl nodo
ManuelLocatelli, 19 GETTY
9DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
TOUR DE FORCEFINO A FEBBRAIO
Champions, le 45 giornate di Montella1«L’obiettivo è l’Europa, un mese e mezzo per capire a cosa può realisticamente ambire il Milan»
Marco PasottoINVIATO A MILANELLO (VARESE)
A casa Montella i tappi sono tornati a sigillare lebottiglie di spumante
abbastanza presto. Il tecnicorossonero è troppo esperto percadere nella trappola da eccesso di festeggiamenti. Scenderela scaletta dell’aereo accanto aGalliani con la Supercoppa inmano è stato bello, anzi una veralibidine, ma iltrofeo pesa e ilrischio di inciampare è alto.Meglio dargliun’ultima carezza, posarlo e osservare ciò chepotrebbe succedere nei prossimi cinque mesi.«Siamo tutti part i c o l a r m e n t econtenti di essere tornati a vincere – racconta l’allenatore –, èbello tornare a farlo e sonocontento di aver reso feliceBerlusconi in questo momentoparticolare della sua vita. Maora la coppa occorre metterlanel cassetto. Mi sono stancatodi festeggiare, adesso occorreguardare ai nuovi obiettivi».
NEMICO E poi c’è qualche statistica che volteggia infida sullespalle del tecnico e del suo Milan. Ad esempio, con riferimento all’ouverture annuale, ildato che ha visto sconfitti i rossoneri nelle ultime due uscite(entrambe a San Siro: 12 colSassuolo nel 2015 e 01 col Bologna un anno fa) e Montellauscito malconcio tre volte sucinque con Catania e Fiorentina, il tutto nell’ambito di un
mese in cui lamedia punti deltecnico subiscesolitamente ritocchi al ribasso(«avrò modo dismentire mestesso...», sorrideva ieri). Quest’ultimo è evidentemente ilvero nemico dacui guardarsi,perché i 33 puntiattuali in 17 par
tite – ovvero i famosi due a partita, croce e delizia di tutti gliallenatori con ambizioni europee – vanno benone per restareagganciati alla zona Champions, ma non possono essereerosi in alcun modo. Montellaparla di obiettivi e quando entra un po’ più nello specifico sicapisce meglio a cosa si sta rife
rendo: «I prossimi quarantacinque giorni serviranno percapire quale sarà realisticamente il nostro obiettivo, cheovviamente resta l’Europa». Sì,ma quale Europa? League? OEuropa e basta? Chi ascoltavagiura per la prima versione, luiassicura che se l’ha detta è successo senza accorgersene.
PARAMETRI Risate, perché comunque sia l’umore a Milanello è alto e il ragionamento diMontella è evidente: se nelleprossime otto partite di campionato – ovvero quei fatidici45 giorni – le cose andrannoper il verso giusto (ad esempiomantenere la media dei duepunti a gara), allora la parola
Champions potrà essere sdoganata senza remore. Perché ieril’allusione è stata chiara, ma iltermine è rimasto bloccato ingola. Di mezzo ci sarebbe pureil mercato, ma in questo campoè saggio usare il condizionalequando si parla di Milan. Montella ci riflette su e lancia unpaio di avvisi chiari: «Abbiamo
raggiunto un equilibrio importante come crescita di squadra,ma non si può non stare attential fatto che questo gruppo possa essere migliorato. Di qualcosa avremmo bisogno e se ci fosse qualcuno che piace e rientranei nostri parametri saremmotutti ben lieti. Ma se deve arrivare gente che rischia di minare gli equilibri, allora non hasenso. Bacca e Niang incedibili? Nessuno lo è, nemmenoio...», ride ancora il tecnico.
TOUR DE FORCE Il messaggio alclub – anzi, alle due anime delclub – comunque sembrerebbechiaro: il fatto che il Milan stiaandando molto bene non significa che la rosa non possa essere potenziata, a garanzia delleambizioni di tutti. Ma, nel caso, occorre farlo con cognizione di causa, altrimenti tantovale restare così. Montella è soprattutto uomo di campo e oggi scattano i famosi 45 giorni:di fronte otto partite di campionato (due al momento sonoscontri diretti per il podio), piùgli ottavi di Coppa Italia, che agennaio proporrà anche i quarti nel caso in cui i rossoneri superassero il Torino. Anche senza Europa, saranno settimanepiene.
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CONTENTODI AVER RESO
FELICE BERLUSCONI
CON UN TROFEO
IL MERCATO? STIAMO BENE
MA DI QUALCOSAAVREMMO
BISOGNO
VINCENZO MONTELLAALLENATORE MILAN
Ora la coppa occorre metterla nel cassetto. Basta festeggiamenti
Se Niang e Bacca sono incedibili? Nessuno lo è, nemmeno io...
IL MOMENTO
* In caso di vi�oria col Torino agli o�avi di finale, il Milan è a�eso dai quarti il 25 gennaio
MILAN33 punti
19ª GIORNATA
Cagliari
*COPPA ITALIA
Torino
20ª GIORNATA
TORINO
21ª GIORNATA
Napoli
22ª GIORNATA
UDINESE
23ª GIORNATA
Sampdoria
RECUPERO 18ª
BOLOGNA
24ª GIORNATA
LAZIO
25ª GIORNATA
Fiorentina
In MAIUSCOLO le partite in trasferta
Oggi 12/1 16/1 21/1 29/1 5/2 8/2 13/2 19/2
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Serie ARLo scenario
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LA COLLANA
10 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
GLI AVVERSARI
Dallo 0-4 a Delneri: fisico, Fofana e Thereau per la svolta1Il 12 dicembre 2015 l’Inter asfaltava l’Udinese in casa. Ora il tecnico friulanosta completando ricostruzione e rilancio
LA SFIDA
Mission Ederconvincerel’Inter e Pioli1Arrivato bomber, ora gregario:l’azzurro a caccia dell’occasione giusta. In ritiro anche Zhang jr
INVIATO A UDINE
P er un Icardi che si prende titoli e riflettori, c’è un Eder che fatica a tornare il goleador che fu. Arrivato un anno fa dalla
Samp con il pesante biglietto da visita di vicecapocannoniere (12 reti in metà stagione) dietro a Higuain, l’oriundo ha pagato gli stentidella squadra e segnato appena due reti incampionato, mai decisive. La prima in aprile,nel 31 proprio all’Udinese, sotto agli occhidei cinesi di Suning, alla prima a San Siro e inattesa di prendersi la società. E ieri sera nelritiro friulano è arrivato Steven Zhang, braccio operativo della nuova proprietà. La seconda rete è di questo campionato, con una granpunizione in casa dell’Atalanta poi vanificatadall’harakiri nel finale con il rigore di Kessie.
TRENO CHE NON ASPETTA A Milano Eder si ètrasformato in gregario di lusso. Non lo hannoaiutato le idee dei tre allenatori (Mancini, DeBoer e Pioli), visto che l’oriundo è una seconda punta (all’occorrenza prima) o un esternonel 433. Ma fatica in un 4231 che richiedea chi sta largo di sfiancarsi in copertura. Ederperò ha la scorza dura, prima di emergere hafatto gavetta e ha ribadito di voler vincere lasfida in nerazzurro. Malgrado le voci di mercato che, oltre a Jovetic, danno in uscita unotra lui e Palacio per fare spazio a Gabigol (senon andrà in prestito) e al baby Pinamonti.L’Inter di Pioli del resto è un treno che nonaspetta nessuno. Lo hanno capito Candreva eBrozovic, che dall’arrivo del nuovo tecnicohanno segnato tre gol a testa in campionato.Lo stesso Perisic, quello che più spesso entrain concorrenza con Eder, risulta spesso decisivo con cross e strappi ad aprire le difese. Eder,che rimane un punto fermo in Nazionale, oravuole trovare lasciare il segno anche nell’Inter. Pioli non chiede altro.
lu.tai.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Udinesealla ripresa?
Perfettoper il nuovo
Icardi1Sempre in gol dopo la pausa,
bestia nera dei friulani: Maurito ha la gara giusta per la svolta Inter
Mauro Icardi, 23 anni, è all’Inter dal 2013. In questa stagione ha segnato 16 gol GETTY
PERCHE’ VEDEREUDINESE-INTERL’Inter ha vinto le ultime tre partite, l’Udinese non perde da quattro. Mauro Icardi da solo ha segnato più (14 gol) della coppia Thereau-Zapata (13). Ma guai a fidarsi di quei dueDacia Arena, ore 12.30
Luca TaidelliINVIATO A UDINE
C on Maurito sei servito. Ilcapocannoniere del campionato è una sorta di ga
ranzia contro la ruggine da ripresa postpanettone. E Udineda nerazzurro gli ha sempreportato bene. Icardi insomma èil totem attorno al quale l’Interdi Stefano Pioli si stringe perinaugurare il 2017 col botto eper tenere il ritmo delle prime.
SENTENZA Da quando gioca inSerie A, Mauro ha sempre segnato — e sempre in trasferta— nella gara che inaugura l’anno solare. La prima volta fu inmaglia Sampdoria, all’alba del2013. Una sua doppietta strepitosa consentì ai blucerchiati divincere allo Stadium, fortino inprecedenza violato soltantodall’Inter di Stramaccioni, unpaio di mesi prima. In estateIcardi passa all’Inter, ma all’inizio fatica anche per la pubalgia.Viene operato di ernia in autunno inoltrato ed è per questoche va soltanto in panchina inun LazioInter deciso da Kloseche apre il 2014. Altro giro altracorsa nel gennaio seguente, colcapitano nerazzurro che si ripete contro la sua vittima prefe
rita. La Juve sprinta con Tevez,Icardi fa 11, poi involontariamente innesca il famoso litigioManciniOsvaldo, non passando all’argentino in un contropiede due contro uno il pallonedella probabile vittoria. E siamo all’anno scorso. Pur avendochiuso l’anno col k.o. internocontro la Lazio (di Pioli), l’Interrimane capolista grazie al graffio del solito Icardi, questa volta a Empoli. Poi seguirà un gennaio da incubo, ma questa èun’altra storia.
UDINE E DIPENDENZA Quelladi Maurito dice che su un campo in cui l’Inter ha vinto le ultime tre partite — oggi sarà laprima nella nuova Dacia Arena—, l’argentino ha segnato sianel 21 del 201415 sia nel 40dello scorso torneo, con tanto didoppietta in risposta a chi locriticava di partecipare poco algioco di un’Interche volava graziea una difesa ermetica. Ora,malgrado la tendenza di squadrasia migliore grazie alle ultime trevittorie, la classifica obbliga a una rincorsa chirurgica. E Icardi vuole fare il capitano in tutti i sensi. Non accontentandosi del miglior avvio di sempre — mai avevasegnato 14 gol nelle prime 18 dicampionato, e con un solo rigore —, ma cercando di completarsi come uomo squadra. Daquando è arrivato Pioli, il gruppo non dipende più dai gol del23enne di Rosario, come avveniva con De Boer.
LAVORO E NA-ZIONALE «Nelloscorso gennaioabbiamo rovinato un ottimo girone d’andata —ha spiegato l’ar
gentino alla Gazzetta — permettendo agli avversari diprendere fiducia. Un errore chein Italia paghi caro». Per evitaredi ricaderci, oggi sarà lui a dover suonare la carica. Continuando a fare quel lavoro sporco che tanto piace a Pioli. Lavoro confermato dai dati Opta chelo vedono ben sopra la media diruolo per assist (0,28 a garacontro lo 0,09 degli altri attaccanti del campionato), tiri nello
specchio (1,22 contro 0,74),percentuale realizzativa (25%contro 18%), occasioni create(1,22 contro 0,91) e media gol(0,78 contro 0,26), ma indietroper verticalizzazioni (2,56 contro 4,26), sponde (1,50 contro1,57) e cross (0,72 contro0,96). I margini di crescita nonmancano, malgrado a 23 anni ilragazzo abbia già scritto una(discussa) autobiografia e messo insieme numeri da fine carriera. Da quando è in A, soltanto Higuain ha segnato più retidi Maurito: 71 a 61. Quel Pipitache lo precede anche nelle gerarchie del c.t. dell’ArgentinaBauza. Ancora per quanto?
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61i gol di Maurito in A: meglio di lui nello stesso periodo solo il connazionale Higuain con 71 reti
IL NUMERO
Massimo MeroiUDINE
T re mesi e spiccioli fa sembrava in corsa per la panchina dell’Udinese. Oggi
arriva al Friuli da avversarioincensando chi in bianconeroci è arrivato davvero: Gigi Delneri. «Ha saputo adattarsi aigiocatori che ha a disposizione– le parole di Stefano Pioli – eha costruito una squadra moltofisica e di qualità». L’identikit è
abbastanza corretto. L’Udineseè una squadra fisica, sulla qualità si può lavorare. Di sicuroDelneri ci ha messo qualcosa disuo. Organizzazione, innanzitutto, ma anche fiducia in alcuni giocatori che nella gestionedi Iachini per motivi diversi non erano stati sfruttati.
MUSCOLI L’Udinese in mezzoal campo ha gente di peso.L’unico peso leggero è Kums,poi da Hallfredsson a Badu, daJanko a Fofana sono tutti gio
catori muscolari. L’uomo in piùè il francese. Fofana con Iachini giocò le prime due partitedavanti alla difesa, poi non vide più il campo. Nelle 11 garecon Delneri è il vicecannonieredella squadra con quattro centri, tutti in trasferta. Una squadra illustre come l’Inter sarebbe l’ideale per segnare la primarete davanti ai propri tifosi.
LE ROI Il giocatore più decisivodell’Udinese attuale, però, èCyril Thereau. Durante la sostail francese ha lavorato a ritmoridotto a causa di una infiammazione al ginocchio. Solo negli ultimi due giorni è tornatoin gruppo e questo dovrebbebastare per convincere Delneri
a puntare su di lui. «Dieci giorni di inattività non ti fanno perdere la condizione», ha dettoDelneri riferendosi alla suastella. Thereau ha segnato ottoreti in undici partite e fornitodue assist. È nella lista dei convocati, dalla quale sono statiesclusi i febbricitanti Balic edEvangelista. «In queste situazioni alle volte è meglio farpartire il giocatore titolare, allevolte è meglio che entri a garain corso. Vedremo», ha archiviato il discorso Delneri.
RIVOLUZIONE Un anno e spiccioli fa, il 12 dicembre del2015, l’Inter passò al Friuli per40. Risultato un po’ bugiardoma comunque eclatante. Fa
specie scoprire che di quell’undici iniziale (complici anche lesqualifiche di Danilo e Felipe)oggi ci saranno solo tre pedine:il portiere Karnezis, l’esternoWidmer e Thereau. Questo significa che la rivoluzione è stata fatta sì da Delneri, ma anchedalla società che si era resaconto di dover cambiare gli uomini per riaprire un nuovo ciclo e dare nuove motivazioni algruppo. E proprio sulle motivazioni ha insistito ieri Delneri: «L’ho detto ai miei giocatori: non mi interessa sentirmidire che siamo stati bravi e perdere. Si va in campo per vincere, per prendere tutto quelloche l’Inter ci concederà».
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Cyril Thereau, 33 anni, otto gol in questo campionato ANSA
Serie ARL’uomo del gol
ECCO IL NUOVO BUSSLOGAN ANTI-MILANSu gazzetta.it le foto del nuovo pullman dell’Inter. Da segnalare lo slogan sulla fiancata: «La squadra di Milano». In campo o in viaggio, è sempre derby...
11DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
Rincorsa Inter in 2 stepPrimo allungo a gennaio1E’ presto per pensare a Roma e Napoli: il calendario offre 4 gare alla portata per avvicinare Lazio, Milan, Atalanta e zona Champions
Andrea ElefanteMILANO
C ome tutti i tecnici lanciati da una serie positiva(tre vittorie di seguito),
Stefano Pioli salutò il 2016 conil vago rimpianto per una sostaarrivata a teoricamente spezzare ritmo ed entusiasmotrovati dall’Inter. Si sarà consolato, nel frattempo, pensandoall’obiettivo Coppa Italia, possibile scorciatoia per l’Europache sarà. Ma anche leggendo ilcalendario della sua squadra incampionato, da oggi alla sfidacon la Juventus del 5 febbraio:29 giorni, tutto compreso, permirare la partita dello Stadium
con l’obiettivo di arrivarci unpo’ più vicini, e non solo a parole e intenzioni, al traguardo.Quello che in casa nerazzurracontinua a essere disegnato come possibile, e dunque da provare a tagliare obbligatoriamente: non sfidare sulla lungadistanza la capolista, che è lontanissima; ma giocare come leila prossima Champions League. Traguardo complicato,certo. Ma puntarlo è il modomigliore per dare un senso forte più forte del profumo di Europa League a questa secondametà della stagione. E fare il secondo sgambetto su due allaprobabile vincitrice dello scudetto sarebbe una spinta di forza pari alla difficoltà dell’im
na. E il tabù gennaio. La gestione Leonardo fu l’ultima a usarequel mese come trampolino:negli ultimi anni, al di là di unpareggio con la Juve e la vittoria a Empoli dello scorso campionato, il post sosta per l’Interè stato un nemico pericolosissimo. Il ricordo più fresco è il piùsignificativo: dopo la promettente Epifania toscana, a inizio2016 arrivarono due sconfitte(Sassuolo in casa e derby) e duepareggi con Atalanta e Carpi (aproposito di impegni agevoli).
IL PRIMO STEP Quattro partite,dunque. Per ilprimo step dellapossibile rimonta: avvicinare leprime tre provando a guadagnare terrenosulle altre tre chela precedono.Ovvero Lazio,Milan e Atalan
ta, il cui calendario va giudicato sulla carta un po’ piùdifficile di quello dei neraz
zurri. Pensare a Napoli e magari Roma, che restano le ovviefavorite per la Champions, saràlo step successivo: solo piùavanti sarà possibile verificarela portata di loro eventuali frenate. Magari in parallelo con ilritorno degli impegni europei,che però vanno considerati motivi di rallentamento comunquemolto teorici.
UDINE GARA-CHIAVE L’impor
tanza di iniziare bene l’anno valetta alla luce di una valutazione oggettiva: è proprio quello dioggi a Udine l’impegno più tosto dei quattro. Un po’ perché èin trasferta, ed è tutta da verificare la guarigione dell’Inter daviaggio, visto che prima di vincere in casa del Sassuolo avevamesso in fila quattro sconfittelontana da San Siro (il pareggionel derby non conta). Moltoperché l’Udinese proprio a dicembre ha cambiato marcia,con 10 punti nelle ultime 4 partite e l’impronta della mano di
Delneri semprepiù chiara.
LE ALTRE TRE Aseguire la garacon il Chievo due vittorie e unpareggio primadella sconfittacon la Roma difficilmente diventerà una trappolase l’Inter confermerà la legge delMeazza mandata
in vigore a fine ottobre, controil Torino, con cinque vittorie sucinque. E a quel punto batterePalermo e Pescara sarà ancorapiù un obbligo. Anche contando sul fatto che l’effetto mercato, su cui le due pericolanti hanno deciso di puntare, probabilmente non si sentirà ancora abbastanza. Basterà? Magari no.Ma l’Inter non ha altra sceltache crederci, prima di scoprirecosa ci sarà in fondo a questasua strada così in salita.
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IL MESE DI CHI INSEGUE IL PODIO19ª GIORNATA
LAZIO34 punti
MILAN*33 punti
Crotone
Cagliari
20ª GIORNATA
Atalanta
TORINO
21ª GIORNATA
JUVENTUS
Napoli
22ª GIORNATA
Chievo
UDINESE
ATALANTA32 punti
INTER30 punti
CHIEVO
UDINESE
LAZIO
Chievo
Sampdoria
PALERMO
TORINO
Pescara
In MAIUSCOLO le partite in trasferta*una partita in meno COEFFICIENTE DIFFICOLTÀ: AltissimaAltaMediaBassaBassissima
GDS
Serie ARL’obiettivo
presa.
IL TABÙ GENNAIO Ma una spinta servirà all’Inter anche prima,ovvero da qui ad allora. Pioli èstato il primo a diffidare esplicitamente da avversarie teoricamente alla portata, e il passatodice che ha fatto bene. Però ilcalendario e la classifica diconoche prima della Juve ci sonoquattro partite tutt’altro che impossibili per continuare a cavalcare quell’onda da cui il tecnicospera di non scendere. Alla faccia di due ostacoli non da poco: il «dovere» di arrivare inChampions, che storicamente,da anni, per l’Inter si rivela prima un macigno psicologico e poi una frontiera troppo lonta
3 le vittorie di fila dell’Inter con Pioli: dopo la sconfitta di Napoli ha battuto nell’ordine Genoa (2-0), in trasferta Sassuolo (1-0) e prima della sosta Lazio (3-0)
13 i punti ottenuti da Pioli da quando allena l’Inter: prima del tris di vittorie, 2-2 nel derby, vittoria con la Fiorentina (4-2)e frenata a Napoli (3-0)
Negli ultimi anni il mese dopo la sosta è diventato un tabù da sfatare
Subito oggi unarisposta decisiva: è la gara più «tosta» del poker in arrivo
LO SCENARIO
Stefano Pioli,51, all’Inter da
novembre Finoall’anno scorso
guidava laLazio. Ha
iniziato datecnico nel
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12 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
LAZIO ALL’OLIMPICO
Inzaghi-Crotone, la partita dei destini incrociati1Contro il club che lo voleva a maggio può diventare, dopo Petkovic, il secondo miglior tecnico a metà torneo dell’era Lotito
Atalanta a casa dei nonniChievo, 1.584 gare in più1I ragazzi terribili di Gasperini sfidano la squadra dei veteraniLa banda Maran stravince come numero di presenze in Serie A
QUI ZINGONIA
L’Inter e la febbre: Gagliardini-Caldaragioielli in panchina1Gasp lascia fuori il centrocampista:«La scelta migliore». Guai fisici per il futuro juventino
PERCHÉ VEDERELAZIO-CROTONELa squadra di Inzaghi per riprendere a correre dopo il k.o. prenatalizio in casa dell’Inter, il Crotone per continuare a sperare anche dopo la vittoria dell’Empoli. Attenzione, non è una partita scontata Stadio Olimpico, ore 15
PERCHÉ VEDERECHIEVO-ATALANTASi sfidano due squadre in salute, con una classifica confortante. Da tenere d’occhio il nuovo centrocampo di Gasp, senza Kessie e Gagliardini tocca a Grassi e Freuler: sarà la stessa cosa? Bentegodi, ore 15
Al Bentegodi va in scena oggi pomeriggio un duello senza età: Dario Dainelli, 37 anni (a sinistra) e Andrea Petagna, 21 LAPRESSE-GETTY IMAGES
Roberto Gagliardini, 22, è cresciuto nel vivaio nerazzurro GETTY
Matteo SpiniBERGAMO
G asperini rinuncia aisuoi gioielli. Gagliardini e Caldara, ge
melli diversi lanciati in orbita dal tecnico nerazzurro epromessi sposi di Inter e Juventus, resteranno in panchina nella prima Atalantanel 2017, per motivi differenti. Gagliardini è ormaicon un piede a Milano,sponda Inter, e lo stesso Gasp non lo nasconde: «La situazione sembra definita,anche se non si è ancoraconcretizzata e non conoscola tempistica: gli accordi sono stati fatti e per me, comeper tutti, il giocatore sta perandare via. Contro il Chievo, Gagliardini andrà inpanchina: è convocato, manon giocherà dall’inizio edescludo di impiegarlo. Unascelta mia, non ci sono stateforzature: in questo momento è la soluzione migliore per lui, per l’Atalanta eper l’Inter». Caldara (cheandrà alla Juventus nel2018) resta invece fuori acausa della febbre: pure lui
in panchina, con Zukanovic incampo. Per il resto, solita formazione, con Berisha che torna tra i pali e FreulerGrassi titolari quasi obbligati a centrocampo.I riflettori sono puntatisu tanti atalantini, ma Gasperini non si scompone: «I giocatori sono professionisti, non possono farsi condizionare: non cidevono essere alibi». Nemmeno l’emergenza sulla medianapuò esserlo: «Le assenze sonopesanti perché riguardano lostesso reparto, ma numericamente siamo a posto. Comunque, anche Konko potrebbegiocare a centrocampo. Melegoni? Ora non può essereun’alternativa: lui e Bastonihanno cinque anni in meno diCaldara e Gagliardini e nonpossono essere affidabili».
OSTICO Quindi, fari sul Chievo: «Squadra ostica, campodifficile, ma non firmo mai perun pari: c’è fiducia in prestazione e risultato. Il nostro modo di proporci non cambierà:siamo all’altezza del mesescorso e vogliamo chiudere bene l’andata», promette Gasp.L’Atalanta ha già centrato il record di punti in A al giro di boa(è a 32, il precedente era di29): con un risultato positivo(anche un pari), lo migliorerebbe e raggiungerebbe pure lamiglior media punti (nel 20002001 fu 1,71, quando i 29 puntiarrivarono in 17 partite: ora è a1,78, ma per confermarsi è vietato perdere).
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Guglielmo Longhi
U na specie di conflitto generazionale. Oppureuna sfida tra opposti
estremismi: chi ha esperienzada vendere e chi ne ha pochissima e distribuita in dosi piccolema già preziose. ChievoAtalanta è anche questo, al di làdella classifica che premial’ambiziosa provincia: la squadra più vecchia della A (e deglialtri 4 maggiori campionati europei) contro la terza più giovane. I giocatori navigati e i talenti cresciuti in fretta e diventati subito obiettivi di mercato.
LE PRESENZE C’è un numeroche dice tutto: i titolari delChievo vantano la bellezza di1.584 presenze in A in più ri
spetto ai colleghi arrivati daBergamo: 2.320 contro 736.Una differenza enorme, è comese il gruppo di Maran valessequasi quattro volte quello delGasp. Una semplice considerazione statistica, perché la realtà è ben diversa, in campo nonci vanno le carte d’identità come dimostrano i 7 punti in piùdei nerazzurri. Ma se si prendono in considerazione i duellitra singoli il deficit di esperienza è notevole. Per esempio, c’èun difensore di 37 anni (Dainelli), con 414 presenze primatista tra i 22 del Bentegodi, chedovrà vedersela con un centravanti (Petagna), più giovane di16 e con appena 20 gare in A.La differenza è schiaccianteanche sulle fasce: la coppiaFreyGobbi, oltre 500 partite e68 anni in due, contro ContiSpinazzola, che superano dipoco le 50 presenze e i 45 anni.Per non parlare del centrocampo, dove Grassi e Freuler, chiamati a sostituire e a non farrimpiangere Kessie e Gagliardini, avranno di fronte l’ex Radovanovic, 28 anni e soprattutto 175 gettoni in A, oltre il quadruplo dei talenti atalantini.L’unica sfida in equilibrio èquella tra i trequartisti sloveni:Birsa, 4 gol e 4 assist, ha solo 12
presenze in meno del connazionale Kurtic (5 e 1). Le cifreconfermano il buon campionato dei due uomini di riferimento: il primo, inseguito dagli onnipresenti cinesi, è al centrodel 4312 costruito e maicambiato da Maran, il secondoha ricevuto compiti più offensivi da Gasperini ed è al centro dimolti schemi d’attacco: quando taglia sul primo palo percolpire di testa (3 gol finora)oppure quando prova il tiro dafuori area mentre Petagna attira i centrali avversari.
L’ETA’ E poi il confronto basatosull’età media della rosa, anchein questo caso non c’è storia: ilChievo stravince con 31 anni e201 giorni. Seguono Juve (29 e96) e Cagliari (29 e 74). Rovesciando la classifica, l’Atalantaè terza (26 anni e 72 giorni)dietro la Lazio (26 e 42) e il Milan (25 e 199). Cinque anni inmeno, sette punti in più. Gaspsi gode la meglio gioventù, Maran forse la starà rimpiangendo visto che la scorsa estate eraa un passo dalla panchina lasciata dal settantenne Reja, poiCampedelli ha bloccato tutto. Elui è rimasto, comunque felice,con i suoi over 30.
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CHIEVO OGGISORRENTINO 37 ANNI 278 GARE
FREY 32 ANNI 201 GARE
DAINELLI 37 ANNI 414 GARE
GAMBERINI 35 ANNI 360 GARE
GOBBI 36 ANNI 356 GARE
CASTRO 27 ANNI 115 GARE
RADOVANOVIC 28 ANNI 174 GARE
DE GUZMAN 29 ANNI 40 GARE
BIRSA 30 ANNI 128 GARE
MEGGIORINI 31 ANNI 211 GARE
INGLESE 25 ANNI 43 GARE
TOTALE 2.320 GARE IN A
ATALANTA OGGIBERISHA 27 ANNI 48 GARE
TOLOI 26 ANNI 42 GARE
MASIELLO 30 ANNI 155 GARE
ZUKANOVIC 29 ANNI 66 GARE
CONTI 22 ANNI 29 GARE
GRASSI 21 ANNI 21 GARE
FREULER 24 ANNI 20 GARE
SPINAZZOLA 23 ANNI 13 GARE
KURTIC 27 ANNI 140 GARE
PETAGNA 21 ANNI 20 GARE
GOMEZ 28 ANNI 182 GARE
TOTALE 736 GARE IN A
Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA)
S imone Inzaghi e la sfidache avrebbe potuto vivere al contrario. Ovvero,
quando temporeggiare può
cambiarti la vita. Il tecnico della Lazio era stato vicinissimoalla panchina del Crotone tramaggio e giugno. Quando Lotito continuava a contattare allenatori in mezzo mondo (Sampaoli, Prandelli, Bielsa) e lui siinterrogava su cosa fare dagrande dopo la prima (brevema intensa) esperienza su unapanchina di Serie A. Prese tempo, Inzaghino. Ed ebbe ragione. Perché Lotito, dopo averfatto il giro del mondo, tornò alpunto di partenza ed affidò alui la guida della squadra biancoceleste. Con buona pace delCrotone che, perso Juric e dopo aver pensato a Inzaghi perrimpiazzarlo, si affidò a DavideNicola.
A CACCIA DI PRIMATI Unascelta, quella di Inzaghi, chedopo mezzo campionato appare ancora più azzeccata. Perché, smentendo tutte le previsioni, il tecnico è riuscito a portare la sua Lazio dove nessunoaveva osato pronosticarla: al
quarto posto con vista sulla zona Champions. Un rendimentoal di sopra delle aspettative (eforse anche delle potenzialitàdella squadra) che oggi può essere ulteriormente miglioratoproprio contro quel Crotoneche poteva essere suo. Inzaghi
ha infatti la possibilità di diventare, da solo, il secondo miglior allenatore dell’era Lotitoper punti conquistati al termine del girone di andata. Il primato appartiene a Petkovicche, nella stagione 201213, girò a quota 39. Inzaghi ne ha giàcollezionati 34, quanti ne feceal termine del girone di andataReja nel campionato 201011.Con una partita ancora a disposizione è già secondo, se batte(o anche pareggia, ma è chiaroche la prima ipotesi è più allettante) si prende il posto in solitario.
ORFANI DI KEITA Un traguardo intermedio che, ovviamente, Inzaghi spera di confermareanche a fine stagione. «Dobbiamo ripartire con il piede giusto si raccomanda il tecnico . Laprima partita dopo la sosta natalizia è sempre un’incognita,ma abbiamo lavorato bene esono fiducioso. Occhio a non
sottovalutare il Crotone. Hamesso in difficoltà sia il Milansia l’Inter a San Siro, può farelo stesso con noi. E’ una partitadalla quale abbiamo tutto daperdere». E Inzaghi dovrà pureaffrontarla in emergenza. Nonci saranno gli squalificati Anderson e Lulic, l’infortunatoLukaku, il febbricitante Djordjevic e soprattutto Keita che partito per la Coppa d’Africa mancherà per oltre un mese.«Assenza pesante ammettel’allenatore . Saremo penalizzati, ma come noi anche altresocietà che perdono giocatoriper la Coppa d’Africa». Keita,peraltro, è pure al centro dellemanovre di mercato. L’ultimavoce lo dà nel mirino dello United che sarebbe addiritturapronto a investire oltre 30 milioni di euro per averlo. «A prescindere da cosa accadrà, davanti dobbiamo fare qualcosasul mercato», chiosa Inzaghi.
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Simone Inzaghi, 40 anni, allenatore della Lazio da aprile 2016 ANSA
Serie ARL’analisi
13DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
LE TRATTATIVE
Crotone: Gnoukouriadesso è a un passo Empoli: Grassi sì1Per Acerbi ci sono pure Wba e Sunderland.Pescara: Muntari si propone
PERCHÉ VEDERESASSUOLOTORINOMihajlovic vuole arrivare sempre più vicino a quell’Europa che Di Francesco (arriva da tre k.o. di fila) frequentava fino a un mese fa Mapei Stadium, ore 15
Sinisa Mihajlovic, 47 anni, prima stagione sulla panchina del Torino: al Milan era stato esonerato IPP
Luca PessinaAlessandro Russo
W eek end di pausaper il mercato, masolo in apparenza.
L’inizio settimana si preannuncia caldo. Tra domani emartedì a Crotone si aspettano il sì di Gnoukouri alprestito. L’Inter ha già datol’ok, lui va verso il sì ai calabresi (se no ci sono Bolognae Leganes). Il d.s. Ursinoproverà poi a portarsi avantisu Budimir (Sampdoria) perl’attacco, ma il giocatorepreferisce Bologna. Perl’esterno sale la candidaturadi Mbaye (Bologna), chepiace anche al Palermo.
MOSSE EMPOLI Il presidente Corsi lunedì proverà achiudere l’affare Grassi. Ieriil Napoli ha dato l’ok (c’eraanche il Chievo) al prestito,ma l’Atalanta deve accettaredi liberarlo in anticipo. A inizio settimana arriverà l’annuncio di Thiam (Juve) equello della risoluzione delcontratto di Gilardino.
PESCARA ALL’ATTACCO Gliabruzzesi aspettano che Gila sia libero per fargli firmare il contratto di sei mesi,con opzione per un altro anno in caso di salvezza. Muntari (svincolato) si è proposto per la mediana, Monachello è un’idea per l’attaccose saltasse Gilardino. Inuscita il difensore Gyomberpiace al Lokeren in Belgio.
GENOA E SAMP Il Genoa nonsi ferma: dopo Pinilla e Taarabt è il turno di Sanogo dello Young Boys. Domani ci sarà l’offerta per l’ivoriano,centrocampista ‘89. LaSamp è vicinissima a Oikonomou (Bologna) e si porta
avanti per l’estate col Pescaraper Verre e con l’Empoli perPiu. Per la difesa Pereira va verso il Benfica, Santon (Inter)può arrivare per sostituirlo.
DIFESA SASSUOLO Continua latelenovela Acerbi. Il Leicesterprosegue il pressing, ma Squinzi fa muro. Ora arrivano gli ammiccamenti pure da parte diWest Bromwich e Sunderland.A prescindere dall’ex Milan DiFrancesco ha chiesto un altrocentrale: nuovo assalto per Ranocchia (Inter).
ALTRI AFFARI Domani visiteper la coppia Storari (diretto alMilan) e Gabriel che va a Cagliari. Per la mediana Giulini hadato l’ok per Cigarini (Samp,c’è anche il Sassuolo). Miangue(Inter, ci sono anche la Samp eclub di Championship) èun’idea per la difesa, dopo il nodi Yao, che piace al Palermo,che cerca anche un esterno sinistro e si muove per Dramè(Atalanta). A Torino casting inmediana: Castro (Chievo) è ilpreferito ma costa 8 milioni,Donsah (Bologna) e Hiljemark(Palermo) le alternative. In uscita Maxi Lopez: ha offerteda Dubai, Martinez piace inMessico e al Bruges. Il Bolognasta per rinnovare Ferrari, trattaBudimir (Samp) e Cerci (Atletico) per l’attacco. Benaloune(Leicester) piace in difesa.L’Atalanta è in pressing per Orsolini (Ascoli, ma è vicino allaJuve) e tratta con la Juve Untersee (Brescia) e Vitale (Cesena)nell’affare Caldara. Sportiello,in uscita, vedrà la Lazio. Il Chievo valuta Duarte (Espanyol) eD’Elia (Vicenza). L’Udineseavanza per Faragò (Novara).
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Francesco BramardoTORINO
S i riparte, e con che ritmo.Sette partite in un mesetra campionato e Coppa
Italia per decidere la stagionedel Torino, dentro o fuori lecoppe, e chissà, in caso di passaggio del turno in coppa conil Milan, con la prospettiva diun derby in più con la Juve. ASassuolo i granata riprendono
la rincorsa al treno per l’Europa con Iturbe, in attesa di chiudere al più presto con il centrocampista che serve per dareforza fisica e sostanza allasquadra. Milan escluso, leprossime cinque partite dicampionato sono alla portatadi Belotti e compagni, a pattodi non commettere passi falsicome all’andata, quando unToro incompleto nel repartod’attacco pagò dazio perdendopunti preziosi contro Empoli ePescara.
QUOTA 66 «Sarà una settimanadecisiva, lotteremo per un posto in Europa anche se il campionato non finisce a gennaioma il Sassuolo e due volte Milan in pochi giorni posso decidere molto del nostro futuro»le parole di Sinisa Mihajlovic,le stesse pronunciate alla vigilia all’interno dello spogliatoiai giocatori. «La cosa più im
portante è superare se stessi, chiudere l’andata a 31 punticonvinto che nel girone di ritorno faremo meglio e con piùpunti. In fondo il Toro è cambiato molto, a giugno l’allena
tore, poi il modulo, i giocatorie siamo partiticon l’handicapdei tanti infortuni. Dovremo farecinquesei puntiin più rispettoall’andata perché la zona Europa si è alzata equest’anno dovrebbero servire6667 punti percentrarla».
CINA NO GRAZIE Per «dare unamano» al mister il presidenteCairo ha accelerato la campagna di gennaio consegnandoIturbe il primo giorno di mercato, con in più il difensore brasiliano Carlao, una «scommessa» come l’ha definita lo stessoSinisa, in attesa di altre mossein entrata e in uscita. Calciomercato che ha rischiato di appiedare il Toro del suo allenatore, come confessato dallostesso Mihajlovic nel mezzo diuna chiacchierata a propositodelle offerte... dalla Cina. «Adicembre hanno contattato anche me, ho ricevuto un’offertamolto importante dalla Cinama i soldi non sono tutto nellavita e non me la sono sentita dilasciare il lavoro a metà. Anchese nei due giorni successivi nonho dormito molto ripensando all’offerta (sorride n.d.r.). Inun anno guadagni quanto incinque o sei da noi, una voltacompravano giocatori bollitioggi campioni affermati manon so quanto durerà».
ECCO ITURBE Tornando alcampionato Sinisa deve sfatareun tabù che non lo ha visto proprio brillare alla prima delnuovo anno. «Il Sassuolo è unabuona squadra, ha pagato l’impegno nella Coppa, la preparazione diversa e i tanti infortuni. Ci vuole poco per passaredalle stelle alle stalle. L’annoscorso erano la rivelazione e DiFrancesco da panchina d’oro:non sarà facile per noi, è unagara molto insidiosa». ConIturbe in più, però. «E’ unascommessa che spero di vincere insieme a lui: due anni fa eral’uomo mercato, poi si è smarrito. Deve ritrovare la spensieratezza, la voglia di giocare e dirischiare. E’ senza dubbio unagrande occasione per lui e puòdarci una mano per centrare inostri obiettivi».
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Amore Mihajlovic«Dissi no ai cinesiIl Toro è un valore»1Il serbo: «Il contatto a dicembre, due notti insonni pensando all’offerta. Ma non lascio lavori a metà»
Assane Gnoukouri, 20 anni GETTY
Serie B e Lega ProRMercato
Trapani, il sogno si chiama EvacuoIl Catania vuole Rolando Bianchi1C’è Romagna per la difesa del Brescia.Pisa in pressing su Masucci. Il Veneziaci prova per Valiani
B - LA GUIDAIl campionato di Serie B è fermo. L’ultima giornata è stata disputata venerdì 30 e adesso si riprenderà sabato 21 con la prima giornata di ritorno. La capolista Verona saràimpegnata sul campo del Latina, che all’andata venne travolto 4-1. Il Frosinone invece andrà sul difficile campo dell’Entella.
CLASSIFICA Verona punti 41; Frosinone 38; Benevento (-1) e Spal 36; Cittadella 34; Carpi 32; Perugia 30; Entella e Bari 29; Spezia e Novara 28; Ascoli e Brescia 27; Vicenza 25; Salernitana e Pro Vercelli 24; Latina 23; Cesena 22; Pisa e Avellino 21; Ternana 20; Trapani 13.
PROSSIMO TURNO Sabato 21, ore 15 Brescia-Avellino (1-1), Carpi-Vicenza (2-0), Cittadella-Bari (2-1), Entella-Frosinone (0-2), Latina-Verona (1-4), Pisa-Ternana (0-1), Spal-Benevento (0-2) e Trapani-Novara (2-2); domenica 22, ore 15 Ascoli-Pro Vercelli (1-1), ore 17.30 Salernitana-Spezia (1-1);lunedì 23, ore 20.30 Perugia-Cesena (1-1).
LEGA PRO - LA GUIDA Classifiche e prossimo turno:GIRONE A Alessandria p. 50; Cremonese 45; Livorno 42; Arezzo 39; Lucchese (-1) e Renate 32; Giana, Viterbese e Piacenza 30; Siena* e Como 29; Olbia 28; Pistoiese 25; Carrarese 22; Tuttocuoio 21; Pontedera 20; Pro Piacenza* 19; Lupa Roma 18; Prato 13; Racing Club 12. (*una gara in meno). Domenica 22 ore, 14.30 Olbia-Pontedera (0-0) e Pistoiese-Prato (2-2); ore 16.30 Carrarese-Livorno (0-1), Cremonese-Pro Piacenza (3-2), Siena-Arezzo (1-2) e Tuttocuoio-Lupa Roma (2-1); ore 20.30 Alessandria-Lucchese (1-0), Como-Giana (3-1), Piacenza-Renate (1-1) e Racing Club-Viterbese (1-3).GIRONE B Venezia p. 42; Pordenone 41; Padova e Parma 39; Reggiana 37; Gubbio 35; Bassano 33; Samb 31; FeralpiSalò 29; Santarcangelo 27; AlbinoLeffe 26; Maceratese (-3) 24; Südtirol e Ancona 23; Lumezzane 22; Teramo, Modena e Forlì 19; Mantova 18; Fano 16. Domenica 22, ore 14.30 Bassano-Ancona (2-1), Fano-AlbinoLeffe (1-1), Gubbio-Lumezzane (1-0), Parma-Santarcangelo (0-0) e Teramo-Pordenone (1-3); ore 18.30 Feralpi Salò-Südtirol (2-1), Forlì-Padova (0-2), Maceratese-Modena (0-0), Mantova-Sambenedettese (3-1) e Reggiana-Venezia (1-1).GIRONE C Matera, Juve Stabia e Lecce p. 43; Foggia 41; Cosenza e Francavilla 33; Fondi (-1) e Fidelis Andria 29; Catania (-7) 28; Siracusa 27; Casertana (-2) e Monopoli 26; Paganese 23; Messina 21; Akragas 20; Taranto 19; Reggina 18; Catanzaro e Melfi (-1) 17; Vibonese 15. Sabato 21, ore 14.30 Francavilla-Messina (1-1), Siracusa-Taranto (0-0); ore 16.30 Lecce-Melfi (3-1), Reggina-Akragas (2-2), Vibonese-Foggia (0-3); ore 18.30 Cosenza-Matera (2-3) e Fidelis Andria-Catanzaro (0-3); ore 20.30 Casertana-Paganese (1-0), Juve Stabia-Monopoli (1-0); lunedì 23 ore 20.45 Fondi-Catania (1-1, su Rai Sport).
Nicolò Schira
I l Trapani per tentare la rimonta salvezza si rifà illook in attacco dopo le ces
sioni di Ferretti e De Cenco: dopo Fausto Rossi in arrivo Beretta (Entella), ma il sogno restaEvacuo (Parma).
SERIE B Casting difesa per ilBrescia: c’è Romagna (Novara), ora si cerca un centraleesperto tra Terranova (Sassuolo), Blanchard (Carpi) e Mila
novic (Palermo). Il Cesena siavvicina a Fedato (Bari). Moltoattivo il Pisa che ha offerto250mila euro al Mantova perZammarini, in mezzo in arrivoanche Cinelli (Cesena). Per l’attacco i nerazzurri trattano Masucci (Entella) e De Luca (Bari). Passi in avanti del Perugiaper Scozzarella (Trapani); simuove sugli esterni il Benevento che punta su Furlan (Bari).Latina su Fabinho (Vicenza).Porte girevoli al Bari: rinnovosino al 2020 per Micai, come vice in arrivo Furlan (Lumezzane) al posto di Ichazo che tornerà al Toro. In uscita Boateng:va all’Olimpia Lubiana.
LEGA PRO Mercato grandi firme quello della terza serie: ilCatania lavora al colpo Rolando Bianchi (Perugia) per l’attacco, anche se c’è da battere la
concorrenza delle ricche offerte arrivate da Cina e Giappone.Il Venezia è sulle tracce di Valiani (Bari), mentre il Parma, dopo aver bloccato Munari (Cagliari), è in pressing su Corazza(Novara). In uscita dai gialloblù Benassi, cercato dal Sudtirol. Si rinforza anche il Pordenone: in arrivo Diop dalla Viterbese. A proposito di punte: ilModena vuole Guazzo (Parma). Carrarese vicina a Miglietta (Parma). Il Fano si rinforzacon Melandri (Parma). Da Silva (Perugia) va alla Lupa Roma. Del Sante (Juve Stabia)verso la Viterbese. Petricciuolo(Juve Stabia) e Magnino (Udinese) vicini alla Casertana. IlLecce stringe per Pederzoli (Venezia) e Perucchini (Benevento). Doppietta Taranto: Guadalupi (Fondi) e Di Nicola (Fano).
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Felice Evacuo, 34 anni,
attaccante del Parma: prima, due
stagioni al Novara
IPP
7Le squadre allenate da Miha: Bologna, Catania, Fiorentina, Samp, Milan, Toro e nazionale serba
LA CARRIERA
SASSUOLO (s.f.) Conta su un Sassuolo cui la pausa ha restituito «energie fisiche e mentali» Di Francesco.L’emergenza-infortuni è passata solo in parte (rientrano Letschert e Politano dal 1’, Berardi va in panchina) ma il Sassuolo deve «ricominciare a fare punti». E pazienza se il Toro, in casa, i neroverdi non l’hanno mai battuto: il tecnico punta su un Sassuolo «solido» per invertire la tendenza e promuove Aquilani: «L’ho voluto io: sarà del match».
GLI AVVERSARI
Di Francesco:«Sassuolo, oravoglio i punti»
Serie ARIl progetto
14 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
EMPOLI 1
PALERMO 0PRIMO TEMPO 0–0MARCATORE Maccarone su rigore al 33’ s.t.
EMPOLI (4-3-1-2) Skorupski; Laurini, Bellusci, Cosic, Pasqual; Krunic, Diousse, Croce; Saponara (dal 20’ s.t. Pucciarelli); Mchedlidze, Marilungo (dal 31’ s.t. Maccarone). PANCHINA Pugliesi, Pelagotti, Dimarco, Veseli, Mauri, Pereira, Buchel, Tello, Tchanturia.ALLENATORE Martusciello.CAMBIO DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO BASSO 48,5 M. AMMONITI Laurini per gioco scorretto.
PALERMO (3-4-2-1) Posavec; Cionek (dal 36’ s.t. Diamanti), Gonzalez, Goldaniga; Rispoli, Jajalo (dal 38’ s.t. Balogh), Gazzi, Morganella (dal 30’ s.t. Aleesami); B. Henrique, Quaison; Nestorovski. PANCHINA Marson, Fulignati, Vitiello, Pezzella, Hiljemark, Chochev, Trajkovski, Embalo, Sallai.ALLENATORE Corini.CAMBIO DI SISTEMA dal 1’ s.t. 3-5-2. BARICENTRO MEDIO 53,1 M. ESPULSI Corini al 47’ s.t. per proteste. AMMONITI Morganella e Cionek per g.s., Bruno Henrique per proteste.
ARBITRO Valeri di RomaNOTE paganti 707, incasso di euro 8.274,10, abbonati 6.561, quota di 45.180,01 euro. Tiri in porta 2-4. Tiri fuori 2-2. In fuorigioco 4-3. Angoli 6–2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’
1 Il rigore decisivo firmato da Massimo Maccarone, 37 anni, nel finale 2 Eugenio Corini, 46 anni, dopo questa sconfitta rischia di essere esonerato dal presidente Zamparini 3 Faceva molto freddo a Empoli e sulla panchina del Palermo è spuntata anche una coperta GETTY
3
21
BigMac dopo il panettoneEmpoli gode, Corini trema1Maccarone entra e abbatte il Palermo: si procura e trasformail rigore decisivo, toscani a+7 sulla B. Zamparini pensa al De Zerbi-bis
Alessio D’UrsoINVIATO A EMPOLI (FIRENZE)
U n portentoso fascio di luce illumina il nuovo cammino dell’Empoli nel
2017: lo irradia il «grande vecchio» Massimo Maccarone, l’highlander dei toscani, quandoormai la gente del Castellani sisente circondata da una spessacortina di nebbia e il Palermoaccarezza l’idea di un pareggiomedicina per curare i suoi malidi classifica e restare in linea digalleggiamento. E invece no.Alla mezz’ora della ripresa, ilCastellani chiuso in una bolladi niente esplode all’improvviso: ne esce Big Mac in versione«Flash Gordon» con un gol pesantissimo (il 99° con gli azzurri) con cui i toscani spingono a7 i rosanero (rendendo precaria la posizione di Corini) lungoil sentiero minato della salvezza e agganciano per una notte il
Sassuolo a 17. Un trionfo di velocità e cinismo.
SPEEDY GONZALEZ Un nome ritrova in un gelido sabato d’inizio gennaio il suo status di goleador. E Maccarone, grande exdi giornata, 37 anni, decide diprendersi tutto in fretta, al volo, facendo scorrere appena118’’ dal suo ingresso prima didecidere l’atteso scontro salvezza dagli undici metri (soloCataldi della Lazio, in questaSerie A, era stato più rapidocon 101’’ segnando all’Atalantaappena entrato): rigore concesso per una trattenuta in area diCionek sul medesimo attaccante. E così una giornata cominciata in salita vola alta sopratroppi brutti film visti al Castellani nel recente passato e va astringere idealmente la mano aserate antiche, come quelle della scorsa stagione, segnate dalle imprese dell’allora onnipresente Maccarone, oggi riserva
di lusso di un Empoli che si èmeritato il titolo poco onorevole di peggior attacco d’Europa.
CORAGGIO Le differenze, allafine, sono nella capacità di avventarsi sulla fredda serata nelgigantesco freezer del Castellani. Ci riesce l’Empoli, sotto gliocchi del nuovo acquisto Thiam(in tribuna), mentre il Palermoripiomba nell’incubo nonostante una gara dignitosa: ilpresidente Zamparini si è presouna notte di riflessione maavrebbe già contattato De Zerbiper l’eventuale ritorno in panchina al posto di Corini; al momento lo stesso De Zerbi sembrerebbe poco convinto del bis.Due squadre in preda alla tensione, molto attente a non commettere errori, perché troppoalta è la posta in palio. Il primotempo, equilibrato, si condensain un tiro in porta, l’unico, diBellusci (siluro alzato sopra latraversa da Posavec) e in due
salvataggi di Cionek in area, ariprova di quanto il match siaultratattico e fisico. Corini gioca la carta Bruno Henrique trale linee, utile in appoggio a Nestorovski e prezioso in copertura su Krunic. Martusciello attende invece fino al 20’ della ripresa la giocata risolutiva diSaponara, che non arriverà.
SVOLTA E allora, mentre la partita si trascina tra inutili passaggi in mezzo, posti di bloccosulle fasce, falli a ripetizione eincursioni col contagocce, iltecnico di casa ha il merito diusare la panchina: avesse avutola possibilità, avrebbe inseritopure Gilardino (ai saluti). Gettanella mischia prima Pucciarellie poi Maccarone, e tanto basta.Sul bel cross di Krunic e lasplendida torre di Mchedlidze,al 31’ Big Mac si avventa sul pallone ma viene trattenuto per unbraccio da Cionek in ritardo:dagli undici metri l’uomo decisivo infilza Posavec e siglal’apoteosi dell’Empoli, superando pure Tavano di un golnella classifica dei bomber empolesi di sempre. A nulla servel’assedio finale rosanero, culminato con un assalto di Balogh e un contatto in area KrunicRispoli su cui gli ospiti recriminano (ma i due si strattonano avicenda). L’Empoli resiste e incassa tre punti pesantissimi. IlPalermo ripiomba nell’incubo esi prepara all’ennesimo possibile cambio in panchina.
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DOPO LA PARTITA
Martusciello: «Maccarone è un esempio»1Il tecnico: «A 37 anni, il 26 dicembre l’ha passato allenandosi». L’attaccante: «Ero freddo? Sì, ma il rigorista sono io»
Giacomo CioniEMPOLI
L a sensazione è che la vittoria dell’Empoli possa davvero essere pesante. Il Pa
lermo spinto a 7 punti, il terzoscontro diretto vinto su tre porta la squadra di Giovanni Martusciello in testa al minitorneoper non retrocedere. I toscanihanno vinto contro Crotone,Pescara e contro i siciliani: «Indubbiamente sono dati che ci
fanno piacere. Questi tre puntisono pesanti – spiega GiovanniMartusciello – perché arrivanoa fine girone di andata e a inizio2017. Partiamo bene e mi auguro che questo vantaggio ci diala serenità per esprimerci comesappiamo. Il gioco ha risentitodel campo praticamente ghiacciato. C’è voluta la bravura e lafreddezza di Maccarone per risolverla. Massimo ha avuto ilcoraggio di prendersi la responsabilità di battere il rigore.A 37 anni, nel giorno di Santo
Stefano, Massimo si stava allenando. È un grande professionista e un grande esempio pertutti».
BIGMAC FELICE E proprio ilbomber spiega il perché stiatrovando meno spazio rispettoallo scorso anno: «Purtroppoquando non segni è giusto chegiochino altri. Il passato è passato, e nel presente ho fatto meno gol. Il rigore? Il rigorista sono io, ed è giusto che mi prendale responsabilità. Mi sentivo dicalciarlo anche se ero freddo.Sulla gara? La sensazione è diaver fatto un risultato importante. Il campionato è ancoralungo, ma la vittoria ci dà un buon vantaggio».
TRISTEZZA PALERMO Per Eugenio Corini resta solo un grande rammarico: «Non credo chemeritassimo la sconfitta. Il rigore non so se c’era, sicuramente rivedrò il fallo su Rispoli nelfinale. Comunque sapevo cheper noi sarebbe stato un campionato di sofferenza. L’Empolifa un bel salto in avanti, ma attenzione, manca ancora tuttoun girone e può succedere davvero di tutto. Noi proseguiamoa lavorare così e a non mollaredi un centimetro». Ma bisognerà vedere se Corini avrà ancorala possibilità di guidare il Palermo: Zamparini sta valutando lasituazione e potrebbe esonerarlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATAGiovanni Martusciello, 45 anni
EMPOLI 6
Dà la scossa elettrica al match. Campione di rapidità, si procura il penalty e lo trasforma con precisione. Undici metri di felicità. Salvatore della patria.
7
IL MIGLIOREMASSIMO
MACCARONE
SKORUPSKI 6 Dice no a Quaison e Balogh, sugli standard di rendimento. Sicuro sui palloni alti.LAURINI 6,5 Presidio di fascia convincente. Limita Morganella.BELLUSCI 6 Il primo tiro in porta del match è suo: un siluro. Partita di ramazza.COSIC 6 Chiusura importante su Nestorovski, di testa tutte sue.PASQUAL 6 Di rado oltre la metà campo, che duello con Rispoli.KRUNIC 6,5 Suo il cross da cui origina il gol vittoria. C’è sempre nelle fasi calde. Dinamismo impressionante.DIOUSSE 6,5 Ci prova dal limite dell’area, gioca con ordine e disciplina. Regge bene al tackle.CROCE 6 Qualche assalto dei suoi, né miracoli né errori.SAPONARA 5,5 Non lascia tracce palpabili, Gazzi lo soffoca.PUCCIARELLI 6 Spinge su l’Empoli nella fase cruciale.MCHEDLIDZE 6,5 Si procura piazzati interessanti, ci mette il fisico. Torre d’alta scuola nella scena madre della sfida: Maccarone ringrazia, Cionek no.MARILUNGO 5,5 Meno incisivo di altre volte, tanta corsa ma non trova il guizzo vincente.ALL. MARTUSCIELLO 7 Sorprende Corini con le sue scelte e dimostra di avere coraggio. Vince il 3° scontro diretto su tre dopo le vittorie precedenti con Crotone e Pescara.
KRUNIC DINAMICOMCHEDLIDZE USABENE IL FISICORISPOLI CONCRETO
VALERIGiusto il penaltyall’Empoli,
discutibile il giallo a Cionek (secondo l’arbitro Maccarone non ha chiara occasione da gol). Non è da rigore il contatto Krunic-Rispoli.MARZALONI 6 - DEL GIOVANE 6 PAIRETTO 6 - PASQUA 6
PALERMO 5,5
L’unico in grado di spostare l’inerzia nei 16 metri, ha qualità da vendere e tempi giusti di inserimento. Impegna Skorupski in fondo a una serpentina. Ispirato.
6,5
IL MIGLIOREROBIN
QUAISON
POSAVEC 6 Stoppa Bellusci, riflessi da campione. Intuisce la traiettoria del rigore di Maccarone, ma non ci arriva.CIONEK 5 Salva due volte nella stessa azione il Palermo nel primo tempo, vanifica quanto di buono fatto atterrando Big Mac in area. (Diamanti s.v.)GONZALEZ 6 Pratico, senza fronzoli, libera l’area spesso.GOLDANIGA 5,5 Contiene Mchedlidze per un’ora, ma quanti appoggi sbagliati.RISPOLI 6,5 Solita partita piena di concretezza. Un tiro in avvio, tutti i suoi i cross del Palermo nella ripresa.JAJALO 6,5 Recupera palloni, un faro per i compagni. Tracciante di poco alto. (Balogh s.v.)GAZZI 6 Sulle tracce di Saponara, rispetta le consegne costringendo Martusciello ad intervenire.MORGANELLA 5 Cala alla distanza dopo un buon avvio. ALEESAMI 5 Non incide, entra quando i buoi sono scappati.BRUNO HENRIQUE 6 Lavoro oscuro tra le linee, oscilla e crea grattacapi soprattutto a Diousse. Arma tattica.NESTOROVSKI 5,5 Fa a sportellate con i centrali dell’Empoli, ma non vede la luce.ALL. CORINI 5,5 Il Palermo paga ancora una volta un erroredifensivo. Tocca a lui rimediare in fretta.
6
LE PAGELLEdi A.D’U.
Serie ARAnticipi 19a giornata
LA MOVIOLAdi GB.O.
CIONEK, FATALEINGENUITÀ
Al 31’ s.t. torre di Mchedlidze,Cionek è in ritardo, prende Maccarone per il braccio e dà una leggera tirata a pochi passi da Posavec. L’attaccante viene un po’ sbilanciato, Valeri fischia il rigore. Per Cionek solo il giallo: secondo l’arbitro Maccarone non era in possesso del pallone e quindi non si trattava di chiara occasione da gol. Decisione discutibile. Al 47’ reciproca trattenuta tra Rispoli e Krunic nell’area dell’Empoli: giusto non fischiare nulla.
15DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
1. HANDANOVIC
87. CANDREVA
6. JOAO MARIO
44. PERISIC
77. BROZOVIC
7. KONDOGBIA
9. ICARDI33. D’AMBROSIO
25. MIRANDA
24. MURILLO
15. ANSALDI
6. FOFANA
27. WIDMER5. DANILO
30. FELIPE
3. SAMIR
14. JANKTO
26. KUMS
10. DE PAUL
77. THEREAU
9. ZAPATA
1. KARNEZIS
OCCHI PUNTATI SU...
Udinese, il tabù è dentro casa Contro l’Inter non ride da 4 anni
PRECEDENTI A UDINE
RETI FATTE
Udinese
Inter42
60
ULTIME VOLTE
BILANCI CONTRO
Ultima vi�oria Inter:12/12/2015 Inter Udinese 4-0
Ultimo pareggio:27/01/2008, Udinese Inter 0-0
Ultima vi�oria Udinese:06/01/2013, Udinese Inter 3-0
INTER UDINESE
Vi�orie Udinese11
Vi�orie Inter18
Pareggi14
Delneri vs. Inter 21
Pioli vs. Udinese 126 7 8
3 4 5
Vinte Pari Perse
43
19aGIORNATA 1Il 6 gennaio 2013 (3-0) fu l’ultima volta in cui i bianconeri
superarono in Friuli i nerazzurri che, negli ultimi 3 confronti, hanno segnato 9 reti, subendone una. L’ultimo pari è del 2008
CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI
G V N P F S
JUVENTUS 42 17 14 0 3 36 14
ROMA 38 18 12 2 4 39 18
NAPOLI 38 19 11 5 3 42 22
LAZIO 34 18 10 4 4 32 21
MILAN 33 17 10 3 4 27 20
ATALANTA 32 18 10 2 6 27 21
INTER 30 18 9 3 6 28 21
TORINO 28 18 8 4 6 36 27
FIORENTINA 27 18 7 6 5 28 24
UDINESE 25 18 7 4 7 24 24
CHIEVO 25 18 7 4 7 19 20
GENOA 23 18 6 5 7 21 22
CAGLIARI 23 18 7 2 9 27 42
SAMPDORIA 23 19 6 5 8 22 26
BOLOGNA 20 17 5 5 7 17 22
SASSUOLO 17 18 5 2 11 24 33
EMPOLI 17 19 4 5 10 11 26
PALERMO 10 19 2 4 13 16 36
CROTONE 9 17 2 3 12 14 32
PESCARA 9 18 1 6 11 14 33
CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS
EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI
SABATO 14 GENNAIOCROTONE-BOLOGNA ore 18INTER-CHIEVO ore 20.45DOMENICA 15 GENNAIO, ore 15CAGLIARI-GENOA ore 12.30LAZIO-ATALANTANAPOLI-PESCARASAMPDORIA-EMPOLISASSUOLO-PALERMOUDINESE-ROMAFIORENTINA-JUVENTUS ore 20.45LUNEDÌ 16 GENNAIOTORINO-MILAN ore 20.45
20ª GIORNATA
MARCATORI
MILAN (4-3-3)
CAGLIARI (4-3-1-2)
OGGI ore 18 ARBITRO Giacomelli ASS. Marrazzo-Vivenzi IV Ranghetti ADD. Calvarese-Manganelli PREZZI 15-200 euroTV Sky Sport 1 HD; Premium Sport HD
DONNARUMMA
LOCATELLIPASALIC BONAVENTURA
BACCASUSO NIANG
DE SCIGLIOROMAGNOLIPALETTAABATE
RAFAEL
PISACANECEPPITELLIALVES CAPUANO
DESSENA ISLADI GENNARO
99
20 29 13 2
57380
11708
1
24 2 23 19
384
SAU FARIASBARELLA
1718
25
PANCHINA 1 Gabriel, 35 Plizzari, 96 Calabria, 17 Zapata, 15 G. Gomez, 4 Ely, 31 Antonelli, 16 Poli, 23 Sosa, 91 Bertolacci, 10 Honda, 9 LapadulaALLENATORE MontellaBALLOTTAGGI nessunoSQUALIF. nessuno DIFFIDATI LocatelliINDISPONIBILI Montolivo (4 mesi), M. Fernandez (da valutare), Kucka (5 giorni)
PANCHINA 12 Crosta, 13 Colombo, 34 Salamon, 29 Murru, 26 Bittante, 16 Munari, 77 Tachtsidis, 10 Joao Pedro, 22 Borriello, 32 Giannetti ALLENATORE Rastelli BALLOTTAGGI Dessena-Joao Pedro 60-40% SQUALIFICATI Padoin (1) DIFFIDATI Barella, Dessena INDISPONIBILI Melchiorri (60 giorni), Ionita (15)
CHIEVO (4-3-1-2)
ATALANTA (3-4-1-2)
OGGI ore 15 ARBITRO La Penna ASSISTENTI Barbirati-Liberti IV Preti ADDIZIONALI Gavillucci-PiccininiPREZZI 5-64 euro TV Sky Calcio 5 HD
SORRENTINO
BIRSA
MEGGIORINI INGLESE
RADOVANOVICCASTRO DE GUZMAN
GOBBIGAMBERINIDAINELLIFREY
BERISHA
CONTIGRASSIFREULERSPINAZZOLA
ZUKANOVIC TOLOIMASIELLO
1
21 3 5 18
45
23
69
1819
1
37 11 88 24
4056
GOMEZ PETAGNAKURTIC
2927
10
PANCHINA 32 Bressan, 98 Confente, 12 Cesar, 2 Spolli, 28 Bastien, 36 Costa, 97 Depaoli, 80 Kiyine, 13 Izco, 83 Floro Flores, 55 Vignato, 31 Pellissier ALL. MaranBALL. Gamberini-Cesar 60-40%, Inglese-Pellissier 55-45% SQUAL. nessuno DIFF. Cacciatore, Cesar, Radovanovic, Meggiorini, Hetemaj, Spolli INDISP. Cacciatore (5 giorni), Rigoni (4), Hetemaj (5), Sardo (12), Seculin (da valutare)
PANCHINA 57 Sportiello, 30 Bassi, 95 Bastoni, 13 Caldara, 25 Konko, 4 Gagliardini, 8 Migliaccio, 94 Melegoni, 7 D’Alessandro, 9 Pesic, 43 PaloschiALL. Gasperini BALL. nessuno SQUAL. nessuno DIFF. Kessie, Gomez INDISP. Kessie (Coppa d’Africa), Carmona e Cabezas, Dramé (5 giorni), Raimondi (5)
GENOA (3-4-3)
ROMA (3-4-2-1)
OGGI ore 15 ARBITRO Rizzoli ASS. Passeri-Tegoni IV Tasso ADD. Rocchi-Celi PREZZI 15-150 euro TV Sky Supercalcio HD, Sky Calcio 1 HD; Premium Sport 2 HD
PERIN
RIGONI
BURDISSOIZZO MUNOZ
LAXALTCOFIELAZOVIC
SZCZESNY
MANOLASFAZIORUDIGER
EMERSON BRUNO PERESSTROOTMAN
1
22 4 9330
2585
SIMEONENINKOVIC OCAMPOS11999
1
2 20 4
13633DE ROSSI
16
PEROTTI NAINGGOLAN
DZEKO 49
8
PANCHINA 23 Lamanna, 38 Zima, 3 Gentiletti, 14 Biraschi, 21 Orban, 16 Beghetto, 29 Fiamozzi, 2 Edenilson, 59 Quaini, 32 Morosini, 27 Pandev, 51 Pinilla ALLENATORE Juric BALLOTTAGGI Lazovic-Edenilson 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Izzo INDISPONIBILI Veloso (30 giorni)
PANCHINA 19 Alisson, 18 Lobont, 3 Juan Jesus, 21 Mario Rui, 17 Seck, 5 Paredes, 30 Gerson, 93 Tumminello, 10 Totti, 32 El Shaarawy ALLENATORE Spalletti BALLOTTAGGI Manolas-Juan Jesus 60-40%, Bruno Peres-El Shaarawy 60-40%SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Juan Jesus, De Rossi, Rudiger INDISPONIBILI Florenzi (30 giorni), Nura (5), Vermaelen (7), Salah (Coppa d’Africa)
LAZIO (4-3-3)
CROTONE (4-4-2)
OGGI ore 15 ARBITRO Maresca ASS. Di Liberatore-Zappatore IV Tonolini ADD. Guida-Ghersini PREZZI 14-200 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 1 HD
MARCHETTI
BIGLIAPAROLO MILINKOVIC
IMMOBILELOMBARDI L. ALBERTO
RADUHOEDTDE VRIJBASTA
FESTA
ROSICECCHERINIFERRARIMARTELLA
TROTTAFALCINELLI
22
8 3 2 26
212016
181725
5
87 13 17 22
ROHDENCAPEZZICRISETIGPALLADINO7 8 28 6
2911
PANCHINA 1 Strakosha, 55 Vargic, 15 Bastos, 13 Wallace, 4 Patric, 28 Vinicius, 23 Leitner, 96 Murgia, 5 Cataldi, 7 Kishna, 97 Rossi ALLENATORE S. Inzaghi BALL. Hoedt-Wallace 70-30%, Lombardi-Kishna 70-30% SQUALIFICATI Lulic (fino all’11 gennaio), F. Anderson (1) DIFFIDATI Lulic INDISPONIBILI Djordjevic (2 giorni), Lukaku (10), Keita (Coppa d’Africa)
PANCHINA 95 Cojocaru, 17 Viscovo, 3 Dos Santos, 23 Dussenne, 31 Sampirisi, 18 Barberis, 20 Salzano, 77 Fazzi, 7 Nalini, 12 Stoian, 99 Simy ALLENATORE Nicola BALLOTTAGGI Rosi-Sampirisi 60-40%, Capezzi-Barberis 60-40%, Palladino-Stoian 60-40% SQUALIFICATI Cordaz (1) DIFFIDATI Ferrari e Palladino INDISP. Tonev (10 giorni), Mesbah (Coppa d’Africa)
SASSUOLO (4-3-3)
TORINO (4-3-3)
OGGI ore 15 ARBITRO Irrati ASSISTENTI Paganessi-Di Iorio IV TolfoADDIZIONALI Damato-Di Martino PREZZI 10-65 euro TV Sky Calcio 4 HD
CONSIGLI
SENSIAQUILANI RAGUSA
DEFRELRICCI POLITANO
PELUSOACERBILESCHERTLIROLA
HART
ZAPPACOSTAROSSETTINIMORETTIBARRECA
LJAJIC IAGO FALQUEBELOTTI
47
20 55 15 13
901221
161127
21
23 24 13 7
14910
OBI BENASSIVALDIFIORI151822
PANCHINA 1 Pomini, 79 Pegolo, 26 Terranova, 38 Erlic, 39 Dell’Orco, 32 Duncan, 33 Franchini, 98 Adjapong, 9 Iemmello, 10 Matri, 17 Pierini, 25 BerardiALL. Di Francesco BALL. Politano-Matri 55-45%, Ragusa-Adjapong 60-40% SQUAL. Mazzitelli (1), Pellegrini (2) DIFF. nessuno INDISP. Biondini e Magnanelli (circa 4 mesi), Cannavaro (20 giorni), Antei, Gazzola e Missiroli (da valutare)
PANCHINA 1 Padelli, 90 Cucchietti, 29 De Silvestri, 93 Ajeti, 4 Castan, 25 Lukic, 8 Baselli, 19 Iturbe, 11 Maxi Lopez, 17 Martinez, 31 Boyé ALLENATORE Mihajlovic BALLOTTAGGI nessuno SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Castan INDISPONIBILI Molinaro (3 mesi),Gustafson (3 giorni), Vives (3)
1
2.80X
3.102
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7.50
JUVENTUS (4-3-1-2)
BOLOGNA (4-3-3)
OGGI 20.45 ARBITRO Mariani ASS. Cariolato-Valeriani IV FioritoADD. Massa-Abisso PREZZI 15-50 euro TV Sky Sport 1 HD; Premium Sport HD
NETO
PJANIC
HIGUAIN DYBALA
MARCHISIOKHEDIRA STURARO
ASAMOAHCHIELLINIRUGANILICHTSTEINER
MIRANTE
TOROSIDISMAIETTAGASTALDELLO MASINA
DZEMAILI NAGYVIVIANI
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KREJCI RIZZODESTRO221011
PANCHINA 32 Audero, 42 Del Favero, 15 Barzagli, 43 Semprini, 28 Rincon,11 Hernanes, 7 Cuadrado, 17 Mandzukic, 20 Pjaca ALL. Allegri BALL. Sturaro-Rincon 60-40%, Rugani-Barzagli 60-40% SQUAL. nessuno DIFF. Alex Sandro, Lichtsteiner, Rincon, Rugani, Sturaro INDISP. Alex Sandro (7 giorni), Bonucci (7), Alves (50), Buffon (3), Mattiello, Lemina (Coppa d’Africa), Benatia (Coppa d’Africa)
PANCHINA 1 Da Costa, 97 Sarr, 4 Krafth, 2 Oikonomou, 15 Mbaye, 24 Ferrari, 5 Pulgar, 17 Donsah, 7 Mounier, 14 Di Francesco, 26 Floccari, 30 OkwonkwoALLENATORE Donadoni BALL. Nagy-Donsah 60-40%, Rizzo-Mounier 55-45% SQUAL. nessuno DIFF. Dzemaili INDISP. Verdi (20 giorni), Sadiq (10)
1
1.20X
6.502
19.00
14 RETI Icardi (1, Inter).13 RETI Dzeko (1, Roma); Belotti (1, Torino).11 RETI Mertens (1, Napoli).10 RETI Higuain (Juventus).9 RETI Bernardeschi (2, Fiorentina); Immobile (2, Lazio).8 RETI Kalinic (1, Fiorentina); Salah (Roma); Iago Falque’ (2, Torino); Thereau (1, Udinese).7 RETI Borriello (Cagliari); Callejon (Napoli); Nestorovski (Palermo).6 RETI Kessie (2, Atalanta); Simeone (Genoa); Bacca (2, Milan); Perotti (6, Roma); Muriel (1, Sampdoria).5 RETI Kurtic (Atalanta); Falcinelli (Crotone); Pjanic (Juventus); Keita (Lazio); Suso (Milan); Hamsik e L. Insigne (Napoli); Defrel (Sassuolo); Ljajic (1, Torino); Zapata (1, Udinese).
OGGI ore 12.30 a UdineDacia Arena
ARBITRO DoveriASSISTENTI Costanzo-De Pinto
IV La RoccaADD. Tagliavento-Aureliano
PREZZI 5-60 euroTV Sky Calcio 1 HD;
Premium SportHD
INTER(4-2-3-1)
PANCHINA 30 Carrizo, 2 Andreolli, 13 Ranocchia, 21 Santon, 55 Nagatomo,
17 Medel, 19 Banega, 27 Gnoukouri, 8 Palacio, 11 Biabiany, 23 Eder, 96 Gabigol
ALLENATORE PioliBALLOTTAGGI Joao Mario-Banega 55-45%
SQUALIFICATI Melo (1)DIFFIDATI Brozovic, Miranda
INDISPONIBILI Radu (da valutare)ALTRI Berni, Yao, Miangue, Jovetic
UDINESE(4-3-3)PANCHINA 22 Scuffet, 25 Perisan, 4 Angella, 75 Heurtaux, 37 Faraoni, 53 Adnan, 23 Hallfredsson, 60 Bovolon, 61 Magnino,18 Matos, 19 Perica, 96 EwandroALLENATORE DelneriBALLOTTAGGI Jankto-Hallfredsson 55%-45%, De Paul-Matos 60%-40% Thereau-Perica 70%-30%SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI PericaINDISPONIBILI Balic ed Evangelista (da valutare), Badu (Coppa d’Africa), Wague (Coppa d’Africa) ALTRI Lodi, Kone
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CALCIO A 5Napoli k.o. a ImolaIl Pescara scappa La sconfitta del Napoli a Imola lancia la fuga del Pescara, ora a +5 sulla squadra di Cipolla. La Luparense rimonta il Latina e si avvicina al secondo posto. Oggi il posticipo tra Cioli Cogianco e Acqua&Sapone. 12a giornata Imola-Napoli 4-3, Kaos-Isola 5-5, Came Dosson-Rieti 4-5, Pescara-Lazio 3-1, Luparense-Latina 7-4. Oggi (18) Cioli Cogianco Genzano-Acqua&Sapone. Class. (prime) Pescara 32; Napoli 27; Luparense 23; Imola 20.
DONNEBrescia a valangaOggi la Fiorentina Cinque gol del Brescia al Luserna: agganciata la Fiorentina, che oggi ospita la Res Roma. 11a giornata Verona-Cuneo 4-1, Como-Tavagnacco 2-1, Mozzanica-San Zaccaria 3-1, Luserna-Brescia 0-5, Chieti-Jesina rinviata per neve. Oggi (14.30) Fiorentina-Res Roma. Class. (prime) Fiorentina e Brescia 24; Verona 21.
TACCUINOPESCARA-FIORENTINA
Adriatico chiuso per neveDomani la data di recupero1Ieri la decisionedel prefetto: spalti ghiacciati e viabilità a rischio. Si potrebbe giocare il 18 gennaio
Luciano RapaPESCARA
D omani la Lega Serie A fisserà la data del recuperodi PescaraFiorentina. La
gara è stata rinviata nella mattinata di ieri per motivi di ordine pubblico dal prefetto di Pescara, Andrea Provolo. Il Gos(Gruppo operativo sicurezza)aveva riscontrato l’impossibilità di garantire l’incolumità degli spettatori, attesi in oltre 10mila, a causa della presenza dineve e ghiaccio sulle gradinatedell’Adriatico, e su tale assuntoil prefetto ha adottato il provvedimento. La scelta è stata dettata anche dalle criticità dellaviabilità nelle zone adiacenti
all’impianto e dalle previsionimeteo che ipotizzano un ulteriore abbassamento della temperatura con nuovi possibili nevicate. «Il manto erboso ha però resistito bene», fa sapereGiuliano Diodati, l’assessore allo Sport.
NODO RECUPERO La notizia eraarrivata a Firenze mentre lasquadra stava effettuando la seduta di rifinitura e Sousa, comeil collega Oddo a Pescara, ha
annullato la conferenza stampain programma. Per il recupero,che si terrà in data infrasettimanale e presumibilmente inorario serale, si dovrà considerare il calendario fittissimo cheattende adesso la Fiorentina,impegnata anche in Coppa Italia e in Europa League. Le prime indiscrezioni indicano in mercoledì 18 gennaio la dataplausibile, con alternative 1febbraio o 25 gennaio se i violadovessero essere eliminati dal
Lo stadio Adriatico di Pescara: nelle due immagini uno scorcio delle condizioni di spalti e campo ieri ANSA
Serie ARLa guida
la Tim Cup dal Chievo (si giocherà al Franchi mercoledì alleore 17.30).
IL RICORSO DEL SASSUOLODomani, intanto, il Pescara conoscerà anche la decisione delCollegio di garanzia del Conisul ricorso del Sassuolo avversola sconfitta a tavolino comminata dal giudice sportivo e confermata in secondo grado dallaCorte sportiva d’appello.
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17DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
GLI STADI LA STORIA CONTENUTO
PREMIUM
IL CABEZON CEDUTO ALLA JUVEPER FINIRE IL MONUMENTAL
IL RIVER PLATE INCASSÒ 10 MILIONI DI PESOS PER LA VENDITA DEL FUORICLASSE E COSÌ POTÈ FINANZIARE I LAVORI PER LA COSTRUZIONE DEL SETTORE CHE MANCAVA
IL RACCONTO di ANDREA SCHIANCHI
Non c’è felicità senzasacrificio, non c’ègloria senza cheprima si sia attraversato il dolore. I
tifosi del River Plate se ne resero conto intorno alla fine deglianni Cinquanta. Prima eranoallegri, spensierati, vincenti.Poi accadde una faccenda cheaprì loro gli occhi: se volevanodi più, dovevano accettare diperdere qualcosa. Non era unpatto con il diavolo, o cose delgenere, ma semplicementeuna necessità. Per ampliare lostadio Monumental, anzi percompletarlo seguendo il disegno originario degli anni Trenta, erano costretti ad accettarela cessione del loro campionepiù famoso. Con i soldi ricavati, finalmente, si sarebbero terminati i lavori. Non fu semplice, dopo tanti successi e tantagioia, rimettere i piedi per terra e prendere in considerazione l’idea che il futuro dipendesse da una decisione così brutale. Qualunque strada sifosse scelta, qualunque risposta si fosse data, sarebbero rimasti malumori e delusioni,per non dire di polemiche, tensioni e persino risse.
GLI INIZI Lo stadio Monumental di Buenos Aires, la casa delRiver Plate, venne pensato nel1934 dall’allora giovane e ambizioso presidente del club:Antonio Vespucio Liberti. Per
570 mila pesos acquistò 84 mila metri quadrati di terreno,proprio a due passi dal Rio dela Plata, tra il quartiere Nuneze il quartiere Belgrano. L’ideaera quella di costruire un impianto con quattro tribune, madurante i lavori, che andaronoavanti per quattro anni, ci si rese conto che i soldi non sarebbero bastati. Al presidente Liberti non restò che una soluzione: ordinare di innalzaresoltanto tre tribune e lasciareuno spazio libero, proprioquello che dava sul fiume. Cosìil Monumental assunse, fin dasubito, fin da quando venneinaugurato il 25 maggio 1938,lo strano aspetto di uno stadioa forma di ferro di cavallo. E lìdentro, anche se mancava unpezzo di struttura, nacqueroleggende indimenticabili: inprimis, la famosa Maquina degli anni Quaranta allenata prima da Renato Cesarini e poi daJosè Minella, quella che schierava una linea offensiva formata da Munoz, Moreno, Pedernera, Labruna e Loustau, e chefece sgranare gli occhi aglispettatori di tutto il mondo.Giocava un calcio talmentebello, quella squadra, che persino un uruguaiano, il giornalista Borocotò, dovette inchinarsi e ammettere che non esisteva nulla di paragonabile.
IL TALENTO Mancava qualcosa, tuttavia, al River Plate. Vinceva ovunque e contro chiunque, ma c’era sempre quellostadio senza una curva ed eracome un corpo senza un arto.
Bisognava completarla, l’opera. Non c’erano soldi, però.Perlomeno non ce n’erano abbastanza. A quel punto i dirigenti si riunirono e misero l’argomento sul tavolo della discussione. Si capì immediatamente, fin dai primi interventidi quella riunione, che per finanziare i lavori si doveva mettere in vendita un calciatore. Ilpiù importante e, quindi, il piùcostoso. A quell’epoca, si eranegli anni Cinquanta, il migliore del River Plate era un ragazzino che Renato Cesarini avevaportato nelle giovanili direttamente da un quartiere dellaprovincia di Buenos Aires. Sichiamava Omar Sivori, era unassoluto fenomeno. Forse unpo’ rissoso e attaccabrighe congli avversari, ma decisamentegeniale. Tanto geniale che lostesso Cesarini lo segnalò allaJuventus, squadra nella qualeaveva giocato. Disse alla famiglia Agnelli, all’Avvocato inparticolare, che non potevanolasciarsi sfuggire un talento simile. A capo del club bianconero, nell’estate del 1957, c’era ilDottore, Umberto Agnelli, e fului a condurre la trattativa,d’accordo con il fratello. Il River Plate chiedeva una cifraspropositata: 10 milioni di pe
STADIOMONUMENTALLo stadio Monumental di Buenos Aires fu progettato nel 1935, su iniziativa dell’allora presidente del River Plate Antonio Vespucio Liberti. Venne inaugurato il 25 maggio 1938. Nacque senza una curva, a forma di ferro di cavallo, per mancanza di soldi. La struttura fu completata dopo che il club cedette Sivori alla Juventus.
sos. Tantissimi per un ragazzoche aveva soltanto 21 anni. Magli Agnelli accettarono lascommessa. Pagarono, prelevarono Sivori dal River Plate elo piazzarono in un attacco cheaveva già John Charles e Giampiero Boniperti. Un trio formidabile che, al primo campionato, conquistò subito lo scudettodopo sei anni di digiuno. L’Avvocato amava ripetere: «Sivoriè più di un fuoriclasse. Per chiama il calcio è un vizio». A quelvizio i tifosi del River Plate ebbero la forza e il coraggio di rinunciare.
LA SCELTA I dieci milioni di pesos furono investiti immediatamente per completare il Monumental. I lavori durarono pochi mesi, lo stadio «a ferro dicavallo» sparì e, di colpo, necomparve uno circondato daquattro tribune. Proprio comel’aveva immaginato il presidente Liberti. Non c’era più ilbuco, quello spazio aperto cheguardava sul Rio de la Plata. Finalmente la casa era terminata. E tuttavia, mentre Sivoriconquistava la gloria con lamaglia della Juventus, irridevail nemico con tunnel e dribbling, i tifosi del River si mordevano le mani perché non riuscivano più a vincere nemmeno lo straccio di un derby. Furono anni difficili, quelli che seguirono alla cessione delfuoriclasse. Anni di dolore e diprivazioni. E di polemiche furibonde, di accuse. Dal 1957, ultimo anno con Sivori, il RiverPlate tornò a conquistare il titolo nel 1975. Una fratturadentro la quale crebbero il malcontento e la frustrazione. Ci sidomandava, e non era un quesito irragionevole: valeva lapena cedere il miglior giocatore della squadra per poter completare lo stadio? Non conveniva tenersi quel fenomeno di Sivori e il Monumental senzauna tribuna? In fondo non eratanto brutto, i tifosi si eranopure affezionati a quella stranaforma: era un marchio di fabbrica, una specie di firma. Laverità, però, alla fine di questastoria, è che nella vita non si può avere tutto, e chi lo pensa èun folle: bisogna fare dellescelte e assumersi responsabilità che, a volte (spesso), diventano un peso insopportabile. Questo è il gioco.
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Una curvachiamata
Sivori
TRE SCUDETTIE QUANTITUNNEL!Omar Sivori (1935-2005), detto il Cabezon, sbarcò alla Juventus nella stagione 1957-58 e vinse subito lo scudetto. Con i bianconeri conquistò tre titoli e 2 Coppe Italia. Con il River Plate aveva vinto tre titoli. Nel 1961 si aggiudicò il Pallone d’Oro.
Il Monumental di Buenos Aires senza la curva nella parte che dà sul Rio de la Plata
CalcioRDodicesima puntata
RICORDI
D I C A L C I O
18 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
Il lustro del CholoCosì l’altra Madridè tornata grande1Simeone, cinque anni con l’Atletico: 5 trofei e due finali Champions. E ieri 2-0 in casa dell’Eibar
BATTUTO IL GRANADA
IRANSi dimetteil c.t. Queiroz TEHERAN Secondo la stampa iraniana Carlos Queiroz si è dimesso dalla carica di commissario tecnicodell’Iran. La Federcalcio locale non ha smentito, ma ha convocato con urgenza una riunione per oggi.
PORTOGALLOPorto, solo pari: è a -6 dal Benfica Il Porto, prossimo avversario della Juventus negli ottavi di Champions League ha pareggiato 0-0 sul campo del Pacos de Ferreira. In classifica Benfica primo con 41 punti, Porto 35.
LA POLEMICA Rummenigge: «Noal Mondiale a 48» BERLINO «Non ho cambiato opinione a riguardo, un Mondiale a 48 squadre sarebbe un errore. Le ragioni che stanno dietro questa proposta sono politiche, non sportive». Dalle pagine della «Sport Bild», Karl-Heinze Rummenigge ribadisceil suo no alla proposta del presidente Fifa Gianni Infantino di allargare la partecipazione alla fase finale dei Mondiali.L’amministratore delegato del Bayern Monaco e presidente dell’Eca, ritiene «incomprensibile voler cambiare l’attuale format a 32 squadre che ha funzionato sempre bene». Martedì il prossimo consiglio Fifa affronterà l’argomento.
TACCUINO
Cinquina Real, 39a senza k.o.e +6 sul Barça1Eguagliato il record 2016 dei catalani, CR7 mostra il suo oro con le altre stelle
CORRISPONDENTE DA MADRID
L’ incenso e la mirra sono rimasti fuori, alBernabeu i re magi
hanno portato solo oro. Giovedì sera Melchiorre, Gaspare e Baldassarre hannoanimato la tradizionale «cabalgata» dei magi che ogni 5gennaio riempie il madrileno Paseo de la Castellana esimbolizza l’arrivo dei regali nelle case spagnole, ieri ilBernabeu, appoggiato sullastessa strada madrilena, haaccolto i quattro Pallonid’Oro di Cristiano Ronaldoche ha offerto i suoi trofei alpubblico accompagnato daaltri illustri predecessoricon pedigree o un passatomadridista: Raymond Kopa, Michael Owen, Luis Figo, Ronaldo il fenomeno eovviamente Zidane. Kakà eFabio Cannavaro hannomandato videomessaggi.
PRIMATO EGUAGLIATO Poile tribune si sono dipinted’oro per il mosaico realizzato dai tifosi ed è cominciata Real MadridGranada.Gara senza storia, 50 con leprime 4 reti arrivate in pocopiù di mezz’ora, con un significato storico: la squadradi Zidane ha infilato la 39a
partita senza sconfitta nelle
varie competizioni eguagliando il record nazionale stabilitotra il 2015 e il 2016 dal Barcellona di Luis Enrique. Per i catalani 2 vittorie (32 a 30) e 10 gol(122 a 112) in più rispetto airivali. Giovedì al SanchezPizjuan nel ritorno degli ottavidi Coppa del Re però il Madridavrà la possibilità di arrivare alprimato solitario.
GOL PER TUTTI Ieri per il RealZizou sono andati a segno Isco(azione viziata da un fallo),Benzema (in fuorigioco, per ilfrancese settima gara di fila asegno contro il Granada), Ronaldo (11 reti in Liga, una inmeno di Messi e Suarez), ancora Isco e persino Casemiro: inquesta stagione nel Madridhanno segnato 20 giocatori,tutta la rosa meno i 3 portieri eCoentrao. Il Granada resta disperatamente penultimo, ilMadrid in testa con 6 punti divantaggio sul Barça impegnatostasera a Vilareal.
f.m.r.© RIPRODUZIONE RISERVATA
REAL MADRID-GRANADA 5-0
MARCATORI Isco al 12’, Benzema al 20’, Cristiano Ronaldo al 27’, Isco al 32’ p.t.; Casemiro al 13’ s.t.REAL MADRID (4-4-2) Keylor Navas 6; Carvajal 6,5, Varane 6, Nacho 6, Marcelo 7 (dal 23’ s.t. Coentrao 6); Modric 6,5, Casemiro 7, Isco 8 (dal 5’ s.t. Asensio 6), Kroos 7 (dal 1’ s.t. James Rodriguez 6,5); Benzema 7, Cristiano Ronaldo 7. All. Zidane 7.GRANADA (4-5-1) Ochoa 6; Tito 4, Vezo 4, Lomban 4,5, Gabriel Silva 4,5; Boga 5,5 (dal 20’ s.t. Bueno 5), Agbo 4,5 (dal 15’ s.t. Javi Marquez 5), Sam-per 4, Pereira 5, Tabanou 5 (dal 32’ s.t. Ponce 5); Kravets 5. All. Alcaraz 5.ARBITRO Vicandi Garrido 5.NOTE Spettatori 71.184. Ammoniti Samper (G), Agbo (G), Tabanou (G), Gabriel Silva (G).
IL SUO ATLETICOCOURTOIS
JUANFRAN MIRANDA GODIN
GABI MARIO SUAREZ
ARDA TURAN DIEGO
FALCAO
ADRIAN
FILIPE LUIS
4-2-3-1
GDS
2011-2012All’esordio vince l’Europa League.
2012-2013Supercoppa Uefa e Coppa del Re.
2013-2014Liga e finale di Champions.
2014-2015Vince la Supercoppa di Spagna.
2015-2016La seconda finale di Champions.
Filippo Maria RicciCORRISPONDENTE DA MADRID@filippomricci
C inque anni con il Cholo.Cinque trofei. Due finalidi Champions (perse). E
soprattutto una rinascita spettacolare, un’iniezione di fedein una parrocchia, quella rojiblanca, che aveva gettato laspugna, smesso di credere,perso ogni speranza ingobbitanel tradizionale ruolo di «pupas», sfigati.
MIRACOLO A MADRID Il 7 gennaio del 2012 Diego Simeonedebuttava sulla panchina dell’Atletico Madrid: alla Rosaledadi Malaga finì 00. Il salvatoreera arrivato due settimane prima per cercare dirisollevare morale e risultati diuna squadra partita per arrivarein zona Champions e che invece a Natale si eraritrovata fuoridalla Coppa delRe, eliminatad a l l ’A l b a c e t e(terza serie), edopo 17 giornatea 21 dal Madriddi Mou e solo a +4 sulla zonaretrocessione. Simeone al contrario di tanti suoi colleghi nonchiese rinforzi a gennaio. No, siè limitato a lavorare con ciò cheaveva il suo predecessore Manzano trasformando il piombo inoro. Un esempio su tutti: i quattro difensori che erano in campo contro l’Albacete, Juanfran,Miranda, Godin e Filipe Luis,giocheranno anche la finale diChampions solo un anno e mezzo dopo nella fatal Lisbona.
VITTORIE E TABÙ Simeonechiuse l’anno superando l’Athletic nella finale di Europa League, poi vinse la Supercoppad’Europa contro il Chelsea e alla fine del 2013 ruppe un primotabù: superando al Bernabeu ilMadrid nella finale di Coppadel Re (triste addio di Mourinho) offrì all’Atletico la prima
vittoria in underby dopo 14anni e 25 sfide(con 19 sconfitte). Nel 2014 altro miracolo: laconquista della
Liga, la prima dopo quella deldoblete del 1996 che lui avevavissuto da giocatore. Poi la Supercoppa di Spagna strappataal Madrid di Ancelotti e nel2016 la seconda finale di Champions persa contro i cugini, nelsuo San Siro. Due finali in 3 anni dopo che l’Atletico ne avevagiocata solo una in tutta la suastoria, nel 1974.
PARTIDO A PARTIDO Due ceffoni tremendi, quelli europei,dai quali però il Cholo è stato ingrado di riprendersi. È vero chequest’anno le voci di addio diSimeone si sono gonfiate comele vene del tecnico durante lepartite, però l’argentino continua a ripetere che l’Inter può attendere e intanto va forte inChampions ed è vivo in Coppadel Re. In Liga ieri ha battuto20 l’Eibar (gol di Saul e Griez
mann): vittoria numero 181nelle 287 panchine con l’Atletico. E, soprattutto, 153a
partita chiusa senza prendere gol, il 53%. La solidità difensiva è stata un pilastro diquesto lustro che ha portatonel vocabolario mondiale iltermine «Cholismo»: un impasto di lotta senza paura,ambizione, umiltà, lavoro,solidarietà e fede. E il mantra, ripetuto 287 volte: avanti «partido a partido».
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17ª GIORNATA Venerdì Espanyol-Deportivo 1-1 Ieri Real Madrid-Gra-nada 5-0; Eibar-Atl. Madrid 0-2; Las Palmas-Sp. Gijon 1-0; Real Sociedad-Siviglia 0-4 Oggi Ath. Bilbao-Alaves (ore 12, Fox Sports); Betis-Leganes (ore 16.15, Fox Spor-ts); Celta-Malaga (18.30, Fox Spor-ts); Villarreal-Barcellona (20.45, Fox Sports). Domani Osasuna-Va-lencia (ore 20.45, Fox Sports)CLASSIFICA Real Madrid 40; Siviglia 36; Barcellona 34; Atl. Madrid 31; Villarreal e Real Socie-dad 29; Ath. Bilbao 26; Las Palmas 24; Eibar ed Espanyol 23; Malaga, Alaves e Celta 21; Betis 18; Deporti-vo 17; Leganes 16; Valencia e Sp. Gijon 12; Granada 9, Osasuna 7.
Diego Simeone, oggi 46 anni, in trionfo dopo lavittoria dell’Atletico nella Coppa del Re 2013 AFP153
Le partite senza prendere gol (su 287), compresa quella di ieri vinta 2-0 contro l’Eibar
IL SEGRETO
FRANCIA
Psg, coppa felice: 7 gol al Bastiae nel finale segna anche Draxler Alessandro GrandessoPARIGI
I l risveglio dal letargo natalizio non è stato traumatico per il Psg. Anzi, tutt’al
tro come dimostra il 70 inflittoa un Bastia martirizzato dagliinfortuni. Un buon segnale inogni caso per una squadra percui anche un trentaduesimo dicoppa di Francia poteva essereconsiderato l’ennesimo test.Anche solo per farsi un’ideasulla stabilità del tecnico Emery che finora ha deluso i dirigenti, preoccupati ormai dalproibitivo ottavo di finale di
Champions contro il Barcellona. Intanto, dalla serata show,emerge pure il debutto, congol, del neoacquisto Draxler.
PRODIGE Gol in cavalcata edelegante nella rifinitura, quellodel tedesco, costato 42 milionibonus inclusi versati al Wolfsburg, che inaugura al megliola nuova vita da parigino, dopoaver preso il posto di Rabiot.Ovvero la vera nota positivadella serata. L’enfant prodigedi 21 anni formato in casa, lanciato da Ancelotti, cresciutosotto la tutela di Motta, sulle orme di Verratti, ieri preservato in panchina, è in crescita
continua. Splendido il gol del20 (42’ p.t.) per cancellaredue mesi di infortunio: stoccata di sinistro, rabbiosa, potenteda 25 metri.
SHOW Ma il Psg si gode anchel’altro talentino local, il diciannovenne Nkunku, al primo golufficiale, con un tiro da fuoriimprevedibile. Da annotare pure le reti di Silva (30’), uscitonella ripresa per infortunio, diMotta, in tuffo di testa su assistdi Ben Arfa (12’ s.t.), di Lucassu rigore (18’ s.t.), e pure quella di Di Maria (32’ s.t.). Il Psg,non pago, cerca comunque unapunta, per curarsi dalla rischiosa Cavani dipendenza.
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COPPA DI FRANCIA Risultati princi-pali dei 32esimi Monaco-Ajaccio 2-1, Psg-Bastia 7-0. Oggi Lorient-Nizza, Tolosa-Marsiglia (ore 14.15); Lione-Montpellier (ore 21).
Per Julian Draxler, 23 anni, esordio con gol in Coppa AFP
Cristiano Ronaldo, 31 anni, con i 4 palloni d’oro vinti AFP
MondoRSpagna
COURTOIS
JUANFRAN MIRANDA GODIN
DIEGO COSTA FALCAO
FILIPE LUIS
ARDA TURAN GABI MARIO SUAREZ KOKE
4-4-2
COURTOIS
JUANFRAN MIRANDA GODIN
DIEGO COSTA VILLA
FILIPE LUIS
ARDA TURAN GABI TIAGO KOKE
4-4-2
MOYÀ
JUANFRAN MIRANDA GODIN
MANDZUKIC GRIEZMANN
SIQUEIRA
ARDA TURAN GABI TIAGO KOKE
4-4-2
OBLAK
JUANFRAN GIMENEZ GODIN
TORRES GRIEZMANN
FILIPE LUIS
SAUL GABI AUGUSTOFERNANDEZ
KOKE
4-4-2
2016-2017Con Gameiro e Carrasco è 4-3-3.
OBLAK
JUANFRAN SAVIC GODIN
SAUL GABI KOKE
GRIEZMANN GAMEIRO CARRASCO
FILIPE LUIS
4-3-3
19DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
IL TRAGUARDO DI WAYNE AI RAGGI XI gol per competizioneI migliori marcatori del Manchester United Come ha segnato
Da dove ha segnato
13Altri
5
Coppadi Lega
179Premier League
30
ChampionsLeague
22FA Cup
Bobby Charlton
WAYNE ROONEY
Denis Law
Jack Rowley
George Best
Dennis Viollet
Ryan Giggs
Joe Spence
Mark Hughes
Paul Scholes
249GOL
249 gol249
237
211
179
179
168168
163
155
213dentrol’area 26
rigori
5calcidi punizionedire�a36
fuoridall’area
Piede destro
Piede sinistro
Testa
27
30
192
Sorridono i tecnici italiani nel 3° turno di FA Cup. Con una doppietta di Musa, il Leicester di Claudio Ranieri a Goodison Park ribalta il vantaggio dell’Everton (Lukaku) eliminando i Toffees. Nessun problema per il Watford di Walter Mazzarri contro il
Burton. Decidono Kabasele e Sinclair. Zola con il Birmingham costringe al replay il Newcastle di Rafa Benitez. Passa il turno l’Arsenal che nella ripresa rimonta il Preston con Ramsey e un gol nel finale di Giroud. Tra le altre squadre di Premier, eliminate
Stoke, Wba e Bournemouth e lo Swansea, battuto dall’Hull nell’altro match tra squadra della massima divisione. Costrette al replay Sunderland, Southampton e Palace. I PRINCIPALI RISULTATI Venerdì West Ham-Man. City 0-5 Ieri Man.
United-Reading 4-0; Stoke-Wolverhampton 0-2; Sunderland-Burnley 0-0; Birmingham-Newcastle 1-1; West Bromwich-Derby 1-2; Watford-Burton 2-0; Hull-Swansea 2-0; Norwich-Southampton 2-2; Everton-Leicester 1-2; Millwall-Bournemouth 3-
0; Bolton-Palace 0-0; Preston-Arsenal 1-2 Oggi Ore 12.30: Cardiff-Fulham. Ore 14.30: Liverpool-Plymouth (Fox Sports). Ore 16: Middlesbrough-Sheffield W.; Chelsea-Peterborough (Fox Sports Plus) Ore 17: Tottenham-Aston Villa Fox Sports).
FA CUPLEICESTER OK
NUMERI DA LEGGENDA CONTENUTO
PREMIUM
IL PRIMO GOL Rooney inizia da tre. Debutta contro il Fenerbahce in Champions, il 28 settembre 2004, e segna una tripletta: il primo gol su inserimento in profondità, di sinistro, su assist di Van Nistelrooy REUTERS
IL PIÙ BELLOAvvitamento aereo, coordinazione e perfetto impatto con il destro. Rooney segna in rovesciata il suo gol più bello, il 12 febbraio 2011, al City di Mancini che perde e dice: «Non resta che applaudire» LAPRESSE
LA RETE DEL PRIMATONon il più limpido della carriera ma il più importante. Su assist di Mata, Rooney con il ginocchio corregge in porta: in F.A. Cup contro il Reading di Jaap Stam entra nella storia dello United REUTERS
NELLA STORIACON CHARLTON:249 GOL UNITED
IL RACCONTO di STEFANO BOLDRINICORRISPONDENTE DA LONDRA
Lo ha fatto sotto gli occhi del vecchio primatista, nel terzo turno diF.A. Cup contro il Reading, all’Old Trafford.
Wayne Rooney ha raggiuntoBobby Charlton al primo postodei bomber di tutti i tempi delManchester United: 249 gol in543 gare. Un colpo da centravanti vero: deviazione acrobatica sul cross di Mata, al 7’ di unmatch senza storia, finito 40.Rooney ha guardato verso ilcielo. Bobby Charlton, in tribuna con cappello e sciarpa, è rimasto interdetto, con lo sguardo perso nel vuoto e un velo ditristezza. Sir Alex Ferguson,anche lui presente allo stadio,ha sorriso. «È un momento digrande orgoglio – le parole diRooney –. Sono onorato di avercentrato questo record in unclub prestigioso come il Manchester United e di aver affiancato nella classifica dei marcatori una leggenda come Bobby
Charlton. Non pensavo di poterraggiungere un traguardo come questo ed è bello averlo fatto nel nostro stadio, di fronte aimiei tifosi. Una festa perfetta».
SIR BOBBY Rooney ha semprerincorso Bobby Charlton. Nel2015, sorpassò il record di 49reti dell’ex star del ManchesterUnited con la maglia dell’Inghilterra: Wayne è ora a quota53. Ieri, questa nuova impresa.Il primato di Charlton risalivaal 1973. Sir Bobby, star dei RedDevils dal 1956 al 1973, impiegò quattro stagioni e 215 match in più rispetto a Rooney pertoccare quota 249: 758 gare in
tutto. Era un centrocampistaoffensivo, utilizzato spesso inattacco. Lui, George Best e Denis Law furono i simboli delManchester United campioned’Europa nel 1968.
ANALISI Rooney ha segnato isuoi 249 gol in tutti i modi: 192di destro, 27 di sinistro, 30 ditesta. La maggior parte, ben213, sono stati realizzati all’interno dell’area. Fuori «box»,36. I rigori sono stati 26 e 5quelli su punizione (uno deiquali nella tripletta del suo debutto in maglia rossa): il contributo dei calci da fermo appare decisamente più limitatorispetto ad altri illustri bomber. La squadra più tartassatada Rooney è l’Aston Villa: 14centri. Seguono Newcastle con13, Arsenal, Fulham e WestHam con 12, Manchester Citycon 11. Proprio in un derby, il12 febbraio 2011, Rooney firmò, in rovesciata, quella cheviene considerata la sua retepiù bella. Acquistato nel 2004dall’Everton (dove aveva debuttato tra i professionisti appena sedicenne) per 27
milioni di sterline, Wayne sipresentò al popolo dello United con una tripletta al Fenerbahce in Champions League. Èsempre andato in doppia cifra,anche nelle annate peggiori: 34 il record stagionale, nel200910 e nel 201112, quandoperò segnò di più in Premier –27 a 26 –, 14 il bottino più magro, nel 201415. Il rapportocon lo United visse un momento di crisi nell’ottobre 2010,quando Rooney, in rotta con ilclub durante la trattativa per ilrinnovo del contratto, aprì leporte al trasferimento al Manchester City. La contestazionedei tifosi, secondo alcune vocipilotata da Ferguson, provocòil dietrofront. Anche nella primavera del 2013, con l’esclusione in Champions contro ilReal Madrid, calò il gelo tra ilcentravanti e Sir Alex. ConMourinho, l’avventura è cominciata bene, ma, complici irisultati negativi dello scorsoautunno, Rooney è scivolato inpanchina. Ora, a 31 anni suonati e quasi un’intera carrieraspesa con i Red Devils, si parladi un possibile trasferimento a
fine stagione. Rooney piaceai club cinesi: la montagnadi denaro che potrebbe essere offerta al giocatore delManchester United potreb
be strapparlo all’amata Inghilterra.
MOURINHO Nel giorno di Rooney, fa festa anche Mourinho:ottavo successo di fila. La crisiè ormai alle spalle: dal 2006,alla guida del Chelsea, nonmarciava a questi livelli. AncheMourinho omaggia il suo bomber: «È un giorno speciale.Wayne ha compiuto una grande impresa, ma mi aspetto altrigol. È un ragazzo che si fa volerbene e tutti in squadra volevano che centrasse questo primato».
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MondoRInghilterra
Roo
ney
Wayne Rooney,31 anni, ha segnato 249 gol in 543 partite con il Manchester United, dove arrivò nel 2004 dall’EvertonREUTERS
Charlton ieri in tribuna AFP
EGUAGLIATO IL RECORD DI RETI CON LA MAGLIA DEI RED DEVILS, MA IL FUTURO POTREBBE ESSERE LONTANODA MANCHESTER: LA CINA CHIAMA
21DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
OPINIONI
Ci sarà pure un significatose la gara di addio di TinaMaze — se non proprio laregina assoluta sicuramente la più amata
fra le sciatrici dell’ultima era — ha coinciso con il gigante di Maribor in cui Sofia Goggia è arrivata più vicina alla vittoria in tutta la sua carriera. Ci sarà pure un significato se dopo il settimo podio stagionale, a soli 16 centesimi dalla travolgente vincitrice Tessa Worley, la rinata bergamasca ha potuto incassare l’investitura ufficiale della slovena d’Italia, felicemente accasata a Gorizia con l’amato Andrea Massi. Il significato, come sempre accade nello sport, è che per una campionessa che tramonta ce n’è sempre una che sorge e perché, allora, non sognare un passaggio di consegne MazeGoggia sull’asse immaginario che parte da Bergamo e attraversa Tarvisio. Paragone azzardato, lo sappiamo, soprattutto tecnicamente visto che parliamo della biolimpionica uscente di discesa e gigante che non ha mai disdegnato gli slalom (dove vanta ben quattro vittorie in Coppa del Mondo ) e di una newentry assoluta dei podi di Coppa che allo slalom quasi non ci pensa (oggi a Maribor lo riproverà per fare punti).
All’interno di un raggio di azione che comprende saldamente le prove veloci, è curioso notare come le due «sorelle promesse» dello sci si dividono sulla scelta della gara preferita: il gigante per la slovena, il superG per l’azzurra. Così diverse ma anche così uguali perché non è da oggi che l’esuberante Tina indica proprio Sofia come l’atleta del Circo Bianco che si avvicina di più a lei come indole e atteggiamento in gara: «Una bella ragazza che fuori dalla pista sa vivere la vita con femminilità ma che quando scatta il cronometro diventa un maschiaccio». Insomma si piacciono, e tanto, Sofia e Tina in questo amore sbocciato da tempo
che proprio ieri a Maribor, dove la slovena è cresciuta sciisticamente, ha raggiunto il suo apice con reciproche dichiarazioni di ammirazione. «La vittoria prima o poi arriverà ma qui avrebbe avuto un significato speciale perché avrei potuto dedicarla al mio idolo nel giorno dell’addio», ha detto Sofia con quella deferenza che si concede ai maestri. E che maestri: se Sofia, con questa carriera di Coppa del Mondo appena sbocciata a 24 anni (dopo due stagioni perse per infortunio) riuscisse a ripercorrere solo per metà il cammino della regina slovena avrebbe già recuperato il tempo perduto. Ma mai mettere limite alla provvidenza. In concreto, ieri, a Maribor c’è stato il passo di addio — con un saluto a metà pista quando il cronometro non concedeva più speranze — della slovena delle nevi che ha imparato a parlare italiano su Topolino. E un secondo posto che sa di beffa (visto che si è messa alle spalle fenomeni come Gut e Shiffrin) della cittadina che è riuscita a travestirsi da montanara partendo da Bergamo Alta.
Il flirt di noi cittadini con lo sci, a dire la verità, ha invece ricevuto il vero colpo al cuore guardando in tv il gigante di Adelboden, la più bella pista del mondo dove è nata la magia di Michael Von Gruenigen. Non bastassero le panoramiche mozzafiato, quelle che dovrebbero figurare nella cartoline ricordo per diffondere l’amore per lo sci anche nel Corno d’Africa, ci hanno pensato Pinturault e Hirscher a regalarci la garacapolavoro: la seconda manche dell’austriaco, passato al comando con 1”99 di vantaggio, sembrava insuperabile fin quando il leader della prima manche non è riuscito a piazzare la contromossa scavalcandolo per 4 centesimi. Come se Federer e Nadal, ai tempi d’oro, si fossero sfidati a Wimbledon e la sfida si fosse risolta all’ultimo tiebreak. La terza vittoria stagionale, nella sfida diretta, ha consacrato il 25enne talento di Annecy come il nuovo personaggio dello sci che ci aiuterà a non rimpiangere troppo Tina Maze. A proposito di paragoni.
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I l calcio regala storie bizzarre.L’ultima è andata in scena ierisera al San Paolo. Il Napoli
vince all’ultimo respiro grazie ai gol di Gabbiadini e Tonelli. Due giocatori che sono sempre stati ai margini del progettoSarri. Pronti, addirittura, a fare le valigie durante il mercato di gennaio. Cambierà qualcosa nel loro futuro dopo questo unodue? Il Napoli conquista tre punti che valgono oro. Ma che fatica per domare un’ottima Sampdoria. La squadra di Sarri diventa padrona della gara solo quando i ragazzi di Giampaolo si ritrovano in dieci per l’espulsione di Silvestre. Dopo aver passato cinque mesi a tormentarsi sul tema centravanti il Napoli scopre che il vero giocatore insostituibile forse è Koulibaly. Senza il suo regista arretrato, impegnato nella Coppa d’Africa, non riesce a
sviluppare il suo calcio migliore e perde solidità nella fase difensiva. La vittoria permette, comunque, agli azzurri di agganciare, momentaneamente, il secondo posto in classifica. Insieme alla Roma. E di continuare a proporsi come una possibile rivale della Juve.
La lotta per i primi tre posti, quelli che valgono scudetto e area Champions, è sempre più accesa. Oggi tocca alla Roma rispondere. Il pianeta giallorosso non vive un momento di grande euforia. L’assenza di Salah è una perdita pesante, pari a quella di Koulibaly. La trasferta di Marassi contro il Genoa è una bella trappola. La squadra giallorossa ha più che mai bisogno dei gol di Dzeko. Occhio, invece, alla voglia di crescere delle milanesi. L’Inter per il momento è fuori dalla zona Europa eppure sono in molti a ritenerla una seria candidata per un posto in Champions. Pioli invoca prudenza. Prima delle vacanze la squadra nerazzurra ha dato segnali promettenti sul piano dell’identità.
Ma deve ancora trovare i giusti equilibri in mezzo al campo. La sfida contro l’Udinese può essere un passaggio decisivo per un Kondogbia a rischio cessione. Il Milan, invece, ricomincia senza i rinforzi che aspettava. E che «merita» di avere. Montella è intenzionato a concedere fiducia a Bacca per abbattere il prevedibile bunker difensivo del Cagliari. In attesa che i proprietari vecchi o nuovi siano in grado di garantire i soldi necessari per regalare a Montella un centrocampista di classe.
E la Juve? I bianconeri dopo la sconfitta in Supercoppa non hanno trascorso vacanze serene tra dibattiti sul futuro di Allegri e sul momento luci e ombre del genietto Dybala. In passato simili «attenzioni» hanno regalato scosse positive ai campioni d’Italia che restano la squadra favorita per lo scudetto. La partita contro il Bologna dirà se anche in questo inizio di 2017 la Juve ha sempre la solita fame.
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Lo sci dalla Maze alla Goggia
IL FEELING GIGANTEFRA TINA E SOFIA
FILIPPO MAGNININuoto Il nostro tricolore oggi compie 200 anni! Onorato di aver gareggiato e di gareggiare per «te»! @FiloMagnini
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NICOLA MARCONITuffatore Buon compleanno alla nostra bandiera!! 220 anni ed essere sempre bella come il primo giorno!@NicolaMarconi
La vignettadi Stefano Frosini
Twitter CAROLINA KOSTNERPattinaggio ghiaccio 220 anni di te ed è sempre un’emozione!! #tricolore #buoncompleanno @msKOSTNER
ELIA VIVIANICiclismo Compie 220 anni oggi la nostra bandiera tricolore. 7 Gennaio 1797, sempre bello sventolarla.@eliaviviani
Oggi la risposta di Juve e Roma
NAPOLI, CHE FATICA SENZA KOULIBALY
L a montagna di soldi che i clubcinesi stanno investendo nelcalcio oltre a preoccupare gli
allenatori per il rischio della fuga di talenti verso l’Oriente sta creando due partiti tra i calciatori. Andare o no? Se persino Diego Armando Maradona dice che, sì, anche lui o Riquelme, avrebbero lasciato il Boca come ha fatto Carlitos Tevez, perché a certe cifre è impossibile rinunciare, allora la questione comincia a diventare seria. Marcello Lippi è stato uno dei primi ad approdare in Cina, poi lo hanno seguito Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara. Ma le situazioni sono diverse: Marcello aveva vinto tutto sia a livello di club che di nazionali e la sua scelta poteva avere un senso, così come quella di Cannavaro e Ferrara a caccia di
esperienza nel loro percorso di crescita professionale. E poi la carriera degli allenatori è molto più lunga di quella dei calciatori, che quando passano i trent’anni cominciano a pensare a cosa fare da grandi e arrivare ai quaranta con qualche decina di milioni di euro in più in tasca evidentemente è un modo meno stressante di affrontare la questione.
Ecco perché è difficile condannare le scelte di Pellè (31 anni), Tevez (32), Lavezzi (31), Hulk (30), Paulinho (28), Gervinho (29), Jackson Martinez (30), e Obi Mikel (29): parliamo di giocatori ormai nella fase calante della loro carriera e che in ogni caso nei club europei in cui giocavano prima guadagnavano molto meno degli ingaggi attuali. E in prospettiva per loro sarebbe stato difficile persino mantenerli certi contratti. Il dio denaro pesa eccome. Ma resta incomprensibile che una scelta del genere la faccia il brasiliano Oscar, 25 anni, star del Chelsea e della
nazionale brasiliana oppure il belga Axel Witsel (27 anni) già promessosi alla Juventus. Oscar allo Shanghai Sipg nei prossimi quattro anni guadagnerà cento milioni di euro (sì 100), ma non sarà più protagonista nel grande calcio e magari perderà pure la maglia verdeoro della nazionale brasiliana. Vuoi mettere che soddisfazione sarebbe stata per uno così dire no ai cinesi? E rispondere di ripassare tra qualche anno perché in fondo in Cina avranno tanti soldi da investire, ma il campionato è di un livello talmente basso che per un campione che ha un minimo di autostima giocarci è quasi umiliante. Più o meno quello che deve aver pensato Robert Lewandowski. All’attaccante polacco del Bayern è arrivata un’offerta dalla Cina di 40 milioni a stagione e più di 200 sarebbero andati al club. I tedeschi non ci pensano nemmeno a venderlo e lui da Monaco non si muove. Ai soldi dei cinesi si può anche dire no.
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La fuga verso Oriente
SI PU0’ ANCHE DIRE NO AI SOLDI CINESI
NON SOLO CALCIOdi FAUSTO NARDUCCIemail: fnarducci@rcs.ittwitter: @Ammapp1
IL COMMENTOdi LUCA CALAMAIemail: lcalamai@rcs.it
LO SPUNTOdi MIMMO CUGINIemail: mcugini@gazzetta.ittwitter: @mcugini1
FEDERICA PELLEGRININuoto Il tricolore ha sempre trascinato le imprese degli atleti! Tanti Auguri alla Bandiera Italiana! @mafaldina88
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23DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
Il segreto sta nell’altezza1Red Bull e Mercedes hanno studiato sospensioni per mantenere costante la distanza dell’auto dal suolo e migliorare il carico. Ma la Ferrari ha fatto ricorso e forse ha un asso...
Paolo Filisetti
L e regole tecniche 2017, ènoto, rivoluzionerannol’aspetto delle nuove mo
noposto: la larghezza maggioredelle gomme, della carreggiata, delle ali, della carrozzeria edel fondo sono ben note datempo. Così come gli effetti«presunti» di un incremento delcarico aerodinamico del 25% edel grip meccanico. Si è detto,quando le nuove norme sonostate decise, che questi parametri avrebbero generato un notevole miglioramento delle prestazioni, quantificabile addirittura in cinque secondi al giro.Ma queste previsioni quanto sono attendibili, e soprattutto come varieranno davvero l’aerodinamica, la gestione dei flussi,le pressioni generate nelle diverse aree delle monoposto, ecome saranno ripartiti gli incrementi di carico tra i vari elementi che lo generano?
SIMULAZIONI Da mesi i teamstanno simulando il comportamento delle nuove vetture etutti i parametri aerodinamici,per mezzo del CFD, cioè la fluidodinamica computazionale.In pratica vengono testati alcomputer vari modelli 3D dimonoposto, facendo un raffronto tra il modello virtualedella vettura che ha corso nel 2016, con quella (anzi con molteplici varianti di quella) chepoi diventerà la macchina 2017.Raccogliendo indiscrezioni dialcuni tecnici aerodinamici, impegnati nello studio delle prossime monoposto, è stato interessante venire a conoscenzadei risultati relativi al confronto diretto tra le monoposto della passata stagione e quelle chevedremo tra un mese e mezzocirca. L’inizio dello studio dellenuove vetture è iniziato moltopresto, in pratica all’inizio delloscorso Mondiale, e i primi risultati delle simulazioni sembravano in parte smentire l’ipotesidi un incremento pari o superiore al 25% di deportanza. Ma,nel corso dei mesi, migliorandoil modello matematico, anchegrazie alla conoscenza del profilo dei nuovi pneumatici, è stato possibile notare che questopossa essere ancora più consistente.
DEPORTANZA È interessantevedere come esso si distribuirà.Come è noto l’ala anteriore passerà da 165 a 180 cm, e questole consentirà di generare un carico maggiore rispetto al 2016,ma di quanto? A livello di percentuali, l’ala anteriore 2017avrà un peso simile a quella del2016, cioè contribuirà al carico
totale per circa il 30%, ma produrrà un carico superiore di unterzo al carico generato dall’aladello scorso anno. Analizzandoora l’apporto fornito dal fondoe dal diffusore, è stato possibilenotare come il loro contributocombinato nel 2016 fosse circadel 60% del carico totale, mentre nel 2017 dovrebbe esseredel 50%, ma con un incrementodel valore pari al 2526%. L’alaposteriore invece genererà uncarico pari a circa il 20% del totale, come lo scorso anno, macon un incremento del valorepari a circa il 18%.
PRESSIONI Accanto al carico, molto interessante è anchel’analisi della resistenza, cheper certi versi sorprende. Quella generata dalle ruote anteriori sarà maggiore rispetto al2016 solo del 5%, come per leposteriori, lo stesso vale per ilfondo e il diffusore. Un aumento del 10% riguarderà invecel’ala posteriore. Ciò che peròpuò essere considerato una vera mappa di come funzioneranno aerodinamicamente le mo
noposto è la distribuzione dellepressioni sotto di esse. Nel disegno a centro pagina è raffigurato il confronto da sotto dellemonoposto 2016 e 2017. Si nota(osservando la scala cromatica) che la distribuzione dellapressione sotto l’ala anteriore èpraticamente identica rispettoallo scorso anno, mentre perquanto riguarda il fondo si notache nel 2017 si avrà una distribuzione della pressione moltopiù avanzata rispetto allo scorso anno, nonostante la zona deldivergente sia stata arretrata di10 centimetri. Anche per quanto riguarda il diffusore si notacome ci sia una maggiore estensione in avanti della zona dibassa pressione e come questasia mantenuta sino al bordo diuscita del diffusore, con minime perdite di carico. Questofatto è ancora più visibile nel disegno della vista posterioredelle monoposto, dove si notaquanto ampia sia l’area di bassapressione (scura) rispetto almodello 2016.
LA CHIAVE Questi dati avvalorano la tesi che le monoposto2017 saranno molto più prestazionali, ma soprattutto mettono in luce un fattore fondamentale. Le due ampie zone di bassa pressione nella parte anteriore del fondo e del diffusoresaranno tali solo se le monoposto manterranno un assetto(rapporto tra le altezze da terra) più possibile costante, evitando di creare scompensi cheprovocherebbero instabilità.Non si avrebbe il problema se lepiste fossero prive di qualsiasiirregolarità, ma non è così. Ciòfa capire perché i team si sianoda tempo concentrati sullo studio di sospensioni che possanoridurre gli effetti nocivi dellevariazioni di altezza da terradel fondo della vettura. A maggior ragione da quando, conl’adozione di assetti picchiati inavanti (rake), i team hanno cercato di sfruttare tutta la lunghezza del fondo per generarecarico. La sospensione dellaMercedes, oggetto della richiesta di chiarimento da parte della Ferrari alla FIA, e quella dellaRed Bull, basata su una gestione controllata del beccheggio,sono gli esempi più lampantidella direzione seguita dallesquadre. La Ferrari ha in serbola realizzazione di una monoposto innovativa, che possasfruttare il regolamento al massimo, nel suo rispetto. Perciò èstato chiesto il chiarimento allaFia, in modo da definire i confini della questione. L’inizio delMondiale è ancora lontano, maè lecito prevedere venti di«guerra» nei prossimi mesi.
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LOTTA SULLE REGOLE In alto la Red Bull RB12, grazie alla sospensione a beccheggio controllato, poteva abbassare il retrotreno in rettilineo riducendo la resistenza e caricando il diffusore. Al centro, la distribuzione delle zone di bassa pressione sotto le vetture 2016 e 2017: si nota come ora la pressione si distribuisca per tutta l’altezza del diffusore. Nel tondo la sospensione Mercedes, con elemento idraulico per gestire l’altezza
NUBIFRAGIO, DAKAR NIENTE TAPPAIl maltempo si abbatte pesantemente sulla Dakar. Dopo che venerdì gli organizzatori sono stati costretti a cancellare la seconda parte della quinta speciale, ieri la pioggia fortissima (nella foto AFP un camion assistenza rovesciato nei pressi di un guado) ha costretto a cancellare l’intera tappa, che da Oruro, in Bolivia, dopo 786 chilometri avrebbe dovuto portare alla capitale La Paz. Oggi giornata di riposo: al giro di boa, l’inglese Sam Sunderland (Ktm) guida la gara moto, mentre nelle auto comanda Stephane Peterhansel (Peugeot).
TweetLINDSEY VONNSciatrice Felice compleanno al mio buon amico @LewisHamilton! Questo sarà un grande anno@lindseyvonn
Lindsey Vonn e Lewis Hamilton, che ieri ha compiuto 32 anni
Formula 1RFocus tecnico
25DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
fIL RETROSCENA
IL TEAM PROFESSIONAL
Arredondo, la scommessa di Nippo-Fantini 1Il colombiano, miglior scalatoredel Giro 2014, ha risolto i problemi alla schiena: «Volevo smettere, ora sorrido»
Gran freddo (fino a - 10°), cielo azzurro, tanta gente, gare spettacolari: i Tricolori di ciclocross a Silvelle di Trebaseleghe (Padova) hanno vissuto la prima delle due giornate. Ieri assegnati 8 titoli giovanili: tra questi, spicca la vittoria di Lucia Bramati, 13 anni, nelle Esordienti secondo anno. E’ la figlia del bergamasco Luca (stella del cross Anni 90 quando duellava con Pontoni) che ha pianto di commozione sul podio. Oggi alle 9, donne junior, under 23 (Teocchi) ed élite (Arzuffi, Lechner); 10.30,Junior; ore 12, Under 23;14, élite (Fontana e Bertolini). Tv: RaiSport dalle 16.30
TRICOLORI CICLOCROSS
Lucia Bramatifa piangere papà Oggi Fontana
Mattia Bazzoni
L e splendide immagini delle Cinque Terre lanciano il2017 della NippoVini
Fantini, che ieri ha alzato il sipario sulla nuova stagione dalteatro Tosti di Ortona (Chieti).Tante le novità per il team italiano al terzo anno da Professional: dall’arrivo nello staff dirigenziale di Valerio Tebaldi all’introduzione entro fine gennaio di una carta etica. «Sono iprincipi di un nuovo ciclismo dicui ci facciamo portatori —spiega il team manager Francesco Pelosi —. Intransigenza intema di doping (i passaportibiologici dei corridori saranno
consultabili dai loro profili social, ndr) e di etica finanziaria,nuove metodologie di lavoro edi comunicazione». L’organicoè passato da 17 a 19 corridoricon gli innesti di Julian Arredondo (TrekSegafredo), AlanMarangoni (Cannondale), l’extricolore Ivan Santaromita(Skydive Dubai) e Marco Canola (UnitedHealthcare).
DOLORE Simbolo della nuovaNippoVini Fantini è il colombiano Arredondo, che ha sceltodi ripartire dalla squadra in cuiha già corso nel 2012 e 2013dopo tre stagioni con la Trek.Julian affiancherà DamianoCunego, al 15° anno da pro’:vuole tornare sui livelli del Giro
2014, in cui vinse una tappa econquistò la maglia degli scalatori. «In sella mi sentivo ruotatoverso sinistra, con la gamba destra che non lavorava — racconta —. Questo scompenso micreava un male alla schiena danon riuscire ad allenarmi perpiù di un’ora. Ho girato il mondo senza trovare una soluzione,ero demoralizzato e sul puntodi smettere». Il lavoro al centroFk Team di Aulla, test osteopatici e un protocollo sviluppatoad hoc per il ciclismo hanno individuato i problemi nell’emibacino sinistro. «Dopo cinquesettimane di lavoro mi sentivogià recuperato. Mi è tornato ilsorriso. E la voglia di vincere».
© RIPRODUZIONE RISERVATAJulian Arredondo, 28 anni, primo al Rifugio Panarotta nel Giro 2014
Turismo, staff, percorsi: perché sarà in Croazial’ultimo test-Giro
INVIATO AD AL ZALLAQ
L a conferma del fatto che l’ultimo test perVincenzo Nibali prima del Giro d’Italiasarà il Giro di Croazia (1823 aprile) re
sta una notizia. Soprattutto perché in quellasettimana si disputano pure Giro del Trentino (ora Tour of the Alps, che lo Squalo vinsenel 2008 e nel 2013) e LiegiBastogneLiegi:la classica più amata dal siciliano, sempre (!)disputata da quando è professionista e sfiorata nel 2012 (secondo). Ma allora quali sonole motivazioni del cambiamento?C’è da dire anzitutto che la Croazia è un Paese ‘importante’ per la BahrainMerida. Lo dimostrano già gli accordi raggiunti con l’ufficio del turismo che hanno portato il team aPorec per la prima presa di contatto di fineottobre e a Rovigno per il ritiro di dicembre.Nell’organico, corridori croati non ce ne sono(6 invece sono della vicina Slovenia, comeMilan Erzen, il braccio destro del Principe)ma in diversi dello staff vengono da lì: uncuoco, una massaggiatrice, 2 meccanici, unwebdesigner. Senza dimenticare VladimirMiholjevic: ex professionista, già compagnodi Nibali alla Liquigas, fa parte nel gruppoallenatori guidato da Paolo Slongo ed è coinvolto in prima persona nell’organizzazione della corsa di casa.
PREPARAZIONE E qui si inserisce l’importante aspetto tecnico: la gara croata – senza cronometro si comporrà di 6 tappe di cui 2 decisive di salita, al secondo e al penultimo giorno (con un arrivo molto vicino all’Italia): idettagli del percorso sono in via di definizione. «Negli ultimi anni – dice Slongo – abbiamo visto che a fare la LiegiBastogneLiegidopo il Trentino, per di più reduci dall’altura,eravamo un po’ ‘tirati’. Il Giro è esigente dasubito, tra Sardegna e Etna alla quarta tappa,e non bisogna distrarsi cercando prima di strafare. Rispetto al solo Trentino, poi, in Crozia ci sono un giorno di gara in più e unchilometraggio complessivo maggiore. Infine, il fatto che l’abbia scelto Aru ci darà l’opportunità di avere un confronto diretto sullastrada che porterà alla caccia della rosa».
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Vincenzo Nibali, 32 anni: i fan non mancano
UN REGNO, 33 ISOLE
B A H R A I N
Manama
Q A T A RA R A B I AS A U D I T A
SuperficiePopolazioneReddito
750 km�1.340.00032.000 dollari
GDS
Nibali e Bahrainl’orgoglio del leader «È una nuova era»1Pedalata con 400 tifosi tra deserto e circuito di F.1Oggi il principe Nasser l’aspetta a Palazzo reale: diretta tv
VIDEO SU GAZZETTA.ITUn’immagine della pedalata di ieri,con Nibali in prima fila. Guardail videosu Gazzetta.it
Ciro ScognamiglioINVIATO AD AL ZALLAQ (BAHRAIN)twitter@cirogazzetta
M ariam («Sì, ci va la malla fine») ha 32 anni.E ’ c i t t a d i n a d e l
Bahrain, lavora in banca ed èappassionata di triathlon e bici. Ha appena finito la pedalatadi una cinquantina di chilometri assieme agli atleti della neonata BahrainMerida capitanata da Vincenzo Nibali e dice:«Questo è l’inizio di qualcosa digrande». Poco lontano da leic’è proprio lo Squalo, che affronta una piccola processionein cerca di selfie e autografi, ele fa eco: «Sono emozionato eorgoglioso, qui sta cominciando un nuovo capitolo per me eper il ciclismo».Sul mappamondo, il Bahrain(composto da 33 isole) non èfacilissimo da trovare al primosguardo. Questo Regno — exprotettorato britannico, indipendente dal 1971 e ancoramolto legato alla Gran Bretagna – è 10 volte più piccolo dell’area metropolitana di Milano,e ha quasi gli stessi abitanti delcapoluogo lombardo (1,3 milioni). Collegato con un ponteall’Arabia Saudita, di fatto nonesisteva nel mondo sempre piùglobale del ciclismo prima cheil Principe Nasser bin HamadAl Khalifa conoscesse Nibali ainizio 2015 e decidesse di costruirgli attornouna squadra diprima fascia.
SHOW Appassionato e praticantedi triathlon e ciclismo, ci saràpure lui oggi all’attesa presentazione dellasquadra (a Palazzo Reale e indiretta tv) che vuole essere anche il volano per lo svilupponel Paese dello sport e di unostile di vita ‘healthy’, «salutare». Il primo ideale passo è stato la pedalata di ieri, con più di400 persone (pure da Arabia eKuwait), tra cui le locali nazio
nali giovanili: ilserpentone èpassato per il deserto, ha costeggiato il mare ed èentrato nel circuito di F.1 cheospita il GP dal
2004. «E’ bello che un campione come Nibali sia il simbolo diquesta squadra — dice Ali Zainal, analista finanziario di 37anni —. Tiferemo tutti per lui».
ORGANICO A parte Haussler,che sta recuperando da un infortunio, i restanti 26 atleti del
la BahrainMerida ci sono tuttie si divertono per le foto in rivaal mare. Il team – progettotriennale, 17 milioni a stagione— coinvolge 77 persone, di cui39 italiane. Da Colbrelli a Bonifazio, da Visconti a Izagirre aNibali jr, sono diversi gli uomini su cui c’è curiosità, ma le attenzioni maggiori se le prendesempre Nibali senior (che hadetto: «Un corridore comeFroome almeno una volta devevenire al Giro per provare avincerlo»). A proposito: iericontrollo antidoping a sorpresa per Vincenzo e 9 compagni,
con gli ispettori arrivati da Copenaghen. Il general managerBrent Copeland: «Vincenzo ha32 anni ma ha davanti 23 stagioni molto buone. Negli occhi,negli atteggiamenti, vedo unentusiasmo contagioso». E illavoro verso il Giro è già iniziato: Nibali esordirà il 23 al Tourde San Juan (Arg) con Pellizotti, Boaro, Navardauskas, Siutsou e Agnoli, destinati a scortarlo come Visconti e JavierMoreno. Ma ora sono tutti qui,al sole del Bahrain. Il nuovo capitolo può davvero iniziare.
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CiclismoRLa squadra più attesa del 2017
Per Nibali e altri nove compagni controllo antidoping a sorpresa
Gli ispettori che hanno effettuato i test sono arrivati da Copenaghen
LA CHIAVE
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7 IN 17 GARE:E’ LA MIGLIOR AZZURRASofia Goggia ha raccolto ieri il 7° podio della stagione. Nessuna italiana ne aveva mai fatti tanti dopo 17 gare di Coppa: la Compagnoni due volte 6 (‘97: 3-3-0; ‘98: 3-2-1) e una volta 5 (‘92: 1-4-0), come la Karbon (2008: 4-0-1), due volte 4 per Isolde Kostner (2000: 3-0-1; 2002: 2-1-1).
26 NOVEMBRE 2016 TERZA IN GIGANTE KILLINGTON (USA)Primo podio di stagione con 1”11 di ritardo dalla Worley (Fra)
2 DICEMBRE 2016 SECONDA IN DISCESA LAKE LOUISE (CAN)In Canada Sofia è 2a in discesa a 22/100 dalla Stuhec (Slo)
4 DICEMBRE 2016 TERZA IN SUPERG LAKE LOUISE (CAN)A Lake Louise in superG arriva il 3° posto a 59/100 dalla Gut (Svi)
10 DICEMBRE 2016 SECONDA IN GIGANTE SESTRIERE Nel gigante del Sestriere è 2a a 15/100 dalla Worley (Fra)
16 DICEMBRE 2016 TERZA IN COMBINATA VAL D’ISERE (FRA)Nel combinata di Val d’Isere 3a a 16/100 dalla Stuhec (Slo)
Un podio gigantee la Maze la incorona
«Adesso tocca a te»1Sofia dopo 4 uscite è 2a a Maribor dietro Worley per 16/100
La slovena era un suo idolo: «Abbiamo pianto insieme»
Marisa Poli
C i sono state quattro uscite di fila, una in superG,due in gigante, una nello
slalom poco praticato. Ora ilpiede di Sofia Goggia è tornatoa schiacciare sull’acceleratore,da zero a sette podi in 42 giorni(e 17 gare), come mai nessun’altra italiana. A Maribor, inuna delle straclassiche dellaCoppa femminile, l’azzurra èdi nuovo lì davanti, secondadietro a Tessa Worley, espressione al femminile della supremazia in gigante della squadrafrancese e brava a risalire dalterzo posto con una secondamanche perfetta. «Non ho capito nemmeno io perché nonho vinto, forse ho tenuto troppo nel finale — spiega la Goggia —. Nella prima manche lìavevo tirato una riga, nella seconda è andata così».
SPRINT Solo 16/100 stavoltadividono Sofia dal primo successo di Coppa. L’analisi diràche li ha persi tutti (e anche dipiù) dall’ultimo intermedio altraguardo, pur senza commettere errori evidenti. Le è bastato però per lasciarsi dietro laGut e la Shiffrin, che dopo ilmiglior tempo della primamanche si è incartata ed è statarisucchiata al quarto posto.«Dopo la prima manche pensavo che questa potesse essere lavolta buona — spiega Sofia —,mi do un sette e mezzo per questa gara, non per lo sci in sé,perché ho fatto bene a tratti,ma ho ancora un margine pazzesco, sono ancora in una fasein cui mi sto consolidando. Maci sono e prima o poi arriverà».
TESTIMONE Voleva vincere Sofia, non fosse altro per rendereomaggio a Tina Maze, unacampionessa che l’ha sempreispirata, e che ieri ha dato uffi
cialmente l’addio con l’ultimagara in carriera davanti allasua gente. «Ho pianto comeuna bambina per mezz’ora daquando si è presentata al cancelletto fino al traguardo e poiancora — racconta Sofia —,sono andata ad abbracciarla equando mi ha visto così commossa si è messaa piangere conme. Mi ha detto:“Adesso tocca ate”». Per la Goggia la slovena èsempre stata unmodello: «Hosempre ammirato la sua dedizione, il lavoro, laconcentrazione,il fatto che sembrasse una macchina mostruosa, per la forza che ha sempremostrato».
STRESS Ammette la Goggiache queste due settimane nonsono state semplici. «ASemmering ero molto piùstressata, nei giorni di Natale acasa ho avuto tempo di realizzare quello che stava accadendo, mi è arrivata addosso la
stanchezza di un mese senzapause. Non è stato facile soprattutto a livello mentale —spiega , ma non è che mettevogli sci di traverso, stavo comunque sciando bene. In tanti michiedevano di questo appuntamento con la vittoria. Se arriva, arriva. Punto, stop. Ci sono
molto vicina». Eda Maribor partela seconda partedella stagione,«senza pressioni,perché se devoaverne io che sono arrivata quicon 6 podi in unmese, in 4 specialità, allora lealtre? Ho cercatoun’altra prospettiva, per averepiù chiarezza.
Qui sono partita tranquilla esono di nuovo sul podio, senzaaver fatto nulla di straordinario» sorride.
LA GARA Il fondo ghiacciato ela tracciatura del tecnico del Liechtenstein, Evers, nella prima manche hanno messo allaprova le atlete su un pendio disolito non così impegnativo. Le
prime due a partire, Tina Weirather e Federica Brignone, sono uscite nell’unica grandetrappola, intorno al quarantesimo secondo di gara, in unaporta affrontata con troppa velocità. Lì ha perso tempo la Bassino, decima e poi uscita mentre era in rimonta nella 2a manche, e sono passate indenniShiffrin, con il miglior tempo dimanche (7/100 meglio dellaGoggia), Worley e Gut. E solola Shiffrin manca all’appellodella seconda, scesa dal podiodopo i due successi di Semmering ma sempre in testa allaclassifica di coppa del Mondo.
AZZURRE Per una volta non èstraordinario il risultato disquadra. C’è ancora ManuelaMoelgg tra le prime dieci, settima a 1”20 dalla Worley, maMarta Bassino ha il rimpiantodi quell’uscita mentre era sullastrada per una rimonta. Ci sono altre tre nelle 15, Marsaglia(12a), Nadia Fanchini (13a) eElena Curtoni (15a). Così perdecidere la lista per i Mondialiresta l’ultima prova, nel gigante di Plan de Corones. Si puòdare di più.
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LA GUIDA
Gigante donne a Maribor (Slo): 1. Worley (Fra) in 2’16”96; 2. Goggia a 16/100; 3. Gut (Svi) a 25/100; 4. Shiffrin (Usa) a 42/100; 5. Rebensburg (Ger) a 98/100; 6. Mowinckel (Nor) a 1”12; 7. Moelgg a1”20; 8. Drev (Slo) 1”29; 9. Gagnon (Can) 1”34; 10. Frasse Sombet (Fra) 1”58; 11. Hector (Sve) 1”83; 12. Marsaglia 1”91; 13. N. Fanchini 2”30; 14. Stuhec (Slo) 2”41; 15. E. Curtoni 2”54; 27. I. Curtoni 4”29. Rit. I manche: Weirather (Lie),
Brignone, Loeseth (Nor), Brunner (Nor), Maze (Slo). Non qual. II manche: Pirovano. Rit. II manche: Bassino, Veith (Aut), Truppe (Aut).
Coppa del Mondo: 1. Shiffrin (Usa) 848; 2. Gut (Svi) 643; 3. Worley (Fra) 563; 4. Goggia 547; 5. Stuhec (Slo) 513; 12. Bassino 223; 15. N.Fanchini 216; 20. Moelgg 188; 11. Brignone 177.
Coppa gigante: 1. Worley (Fra) 500; 2.
Shiffrin (Usa) 415; 3. Gut (Svi) 310; 4. Goggia 265; 5. Bassino 205; 7. Moelgg 168.
Coppa slalom: 1. Shiffrin (Usa) 400; 2. Velez Zuzulova (Slk) 390; 3. Holdener (Svi) 260; 16. I.Curtoni 75; 18. Costazza 70.
Oggi slalom ore 9.15 e 12.15. I pettorali: 1. Hansdotter (Sve), 2. Holdener (Svi), 3. Strachova (R.Ceca), 4. Loeseth (Nor), 5. Shiffrin (Usa), 6. Vlhova (Slk), 7. Velez Zuzulova (Slk), 8. Gisin (Svi), 9. I. Curtoni, 10. Duerr (Ger), 11. Schild (Aut) 20. Costazza, 29. Moelgg, 31. Brignone, 32. Gut (Svi), 34. Goggia. In tv Diretta RaiSport1 ed Eurosport
Corsa alla Coppa: Gut 3a e Shiffrin 4a Italia: Moelgg 7a, Bassino e Brignone outOggi slalom alle 9.15 e 12.15 in diretta tv
NELLA SUA MARIBOR
Cinquanta secondie poi l’abbraccioTina, addio regale1La Maze al primo intermedio ha 69/100 dalla Shiffrin, poi taglia a piedi l’ultimo traguardo dopo 18 anni da ricordare
H a salutato da regina.Pettorale 34, tuta azzurra diversa da
quella della nazionale slovena, ieri Tina Maze ha detto addio alle gare davanti alsuo pubblico, a Maribor, dove aveva esordito in Coppadel Mondo il 2 gennaio1999, in un superG. Al cancelletto ha salutato il pubblico, per 50” ha sciato sulserio — al primo intermedio aveva 69/100 di distacco dalla Shiffrin —, ma poiha visto a bordo pista il compagno Andrea Massi e l’exallenatore Valerio Ghirardie li ha abbracciati. Si è fer
mata una seconda volta apochi centimetri dal traguardo: si è tolta gli sci, li haportati al cielo e ha deciso disuperare a piedi l’ultima linea rossa della sua vita.Chiude una carriera di 18anni con quattro medaglieolimpiche (ori in discesa egigante nel 2014, argenti insuperG e gigante nel 2010),nove medaglie iridate, quattro delle quali d’oro (gigante nel 2011, superG nel2013, discesa e combinatanel 2015) e 26 vittorie inCoppa del Mondo, con 81podi e il titolo generale nella stagione 201213.
«Ho visto Tina e mi sono commossa. E lei con me quando ci siamo abbracciate»
«La prima vittoria? Pensavo fosse la volta buona. Ma ci sono molto vicina»
PARLA SOFIA
SciRCoppa del Mondo
Goggia 7: il ritorno
27DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
17 DICEMBRE 2016 TERZA IN DISCESA VAL D’ISERE (FRA)Podio in discesa in Val d’Isere: è 3a a 32/100 dalla Stuhec (Slo)
7 GENNAIO 2016 SECONDA IN GIGANTE MARIBOR (SLO)Nel gigante di Maribor Sofia è 2a a 16/100 dalla Worley (Fra)
Super Hirscher non bastaPinturault nuovo padronedel tempio di Adelboden 1 Marcel indovina la 2a manche perfetta, ma il francese vince di 4/100 il gigante più bello davanti a 27.000 persone: «Che divertimento però»
Tina Maze, 33 anni, slovena, taglia l’ultimo traguardo della carrieraa piedi e con le braccia al cielo, sollevando gli sci. Nelle foto piccole, il saluto sul podio e gli abbracci lungo il tracciato GETTY/IPP
La bergamasca Sofia Goggia,24 anni, quarta in classificagenerale di Coppa e quarta
nella classifica di gigante GETTY
LA GUIDA
Gigante uomini ad Adelboden (Svi): 1. Pinturault (Fra) 2’23”99; 2. Hirscher (Aut) a 4/100; 3. Schoerghofer (Aut) a 1”94; 4. Kristoffersen (Nor) a 2”03; 5. Faivre (Fra) a 2”05; 6. Olsson (Sve) a 2”08; 7. Muffat-Jeandet (Fra) a 2”20; 8. Neureuther (Ger) a 2”27; 9. Eisath a 2”77; 10. Torsti (Fin) a 2”94; 13. Moelgg a 3”31; 27. Tonetti a 4”47;28. De Aliprandini a 4”54; 29. Nani a 4”57. Non qual. II manche: Ballerin, Sala. Rit. I m.: Murisier
(Svi), Luitz (Ger), Kilde (Nor), Sarrazin (Fra), Maurberger, Zingerle.Coppa del Mondo: 1. Hirscher (Aut) 833; 2. Pinturault (Fra) 565; 3. Kristoffersen (Nor) 492; 6. Moelgg 316.Coppa gigante: 1. Hirscher (Aut) 433; 2. Pinturault (Fra) 389; 3. Faivre (Fra) 315; 4. Kristoffersen (Nor) 232; 5. Neureuther (Ger) 205; 8.Eisath 142
Oggi slalom di Adelboden (Svi). Prima manche ore 10.30, seconda ore 13.30. Pettorali: 2. Neureuther (Ger), 3.
Kristoffersen (Nor), 4. Gross, 5. Moelgg, 6. Hirscher (Aus), 10. Ryding (Gb), 11. Matt (Aut), 12. Pinturault (Fra), 13. Yule (Svi), 14. Thaler, 23. Razzoli, 39. Tonetti, 40. Ballerin, 42. Sala, 52. Ronci. Coppa slalom: 1. Hirscher (Aut) 300; 2. Kristoffersen (Nor) 260; 3. Moelgg 246; 4. Matt (Aut) 189; 5. Gross 131; 6. Neureuther (Ger) 130.In tv Diretta RaiSport1-Eurosport
CAMBIA WENGEN È stata cancellata la prima prova di discesa di martedì, perché è in arrivo una perturbazione si parte mercoledì, confermato il programma: venerdì combinata, sabato discesa, domenica slalom.
Coppa: Hirscher resta saldo in testa Oggi sfida Kristoffersen, Gross e MoelggSlalom alle 10.30 e 13.30 in diretta tv
Simone BattaggiaINVIATO AD ADELBODEN (SVIZZERA)
A delboden è un setaccio. Giù per gli sbalzidi Chuenisbaergli, tra
fienili, tratturi e contropendenze, l’oro dello sci si separa dalle pietre. «Tu sei proprio matto», sembra direPhilipp Schoerghofer a Marcel Hirscher, quando si accorge di essere secondo a1”99 — un secondo e novantanove centesimi — dal connazionale. «Se non è bastatoquesto non so proprio cosafare» mima Hirscher un paiodi minuti dopo, quando realizza che Alexis Pinturaultgli è rimasto comunque davanti, che il francese ha saputo tenersi stretto 4 misericentesimi, che la sua folle seconda manche non è bastata. Eppure non è questionedi pazzia, né di calcoli o difortuna. Semplicemente,Adelboden si fa domare solodai migliori. Tutti gli altri arrivano due secondi dopo.
REBUS Ogni sciatore sogna
di vincere sulla Chuenisbaergli. Perché è il gigante più famoso del mondo, perché scendi di fronte a 27.000 persone,perché è terribilmente bello.«Peccato, speravo di far meglionella seconda manche. Che divertimento, però» raccontaRiccardo Tonetti, 27° a 4”47 efelice di essercistato. Dopo ilforfeit dell’annoscorso — le altet e m p e r a t u r eavevano reso laneve una poltiglia — quest’anno la classicasvizzera si è presentata con l’abito di gala: paesaggio innevato,temperature rigide, fondo duroma liscio e una luce strana, unbianco che si rifletteva tra terrae cielo e che dissolveva i trattidella pista. Un rebus. «Non sivede niente — avrebbe spiegato Manfred Moelgg —, si rischia sempre di arrivare lunghinelle curve e di sedersi». E poiil muro finale. «Il problema èche arrivi stanco — avrebberaccontato Florian Eisath, no
no e migliore degli azzurri —.Devi solo crederci, capire chenon è così difficile come sembra. Serve tattica, ma nessun rispetto».
BRUTALI Ecco, se c’è uno che dirispetto per le piste non ne haproprio, è Marcel Hirscher. So
prattutto nelleseconde manche. Non che ierinella prima fossestato particolarmente accortoma Pinturault —pettorale 1 — eSchoerghofer —33enne austriaco al sesto podioin Coppa — erano comunquestati più veloci dilui. Tre ore più
tardi, il cinque volte vincitoredella Coppa del Mondo sarebbe stato brutale. «Sapevo cheavrei potuto mettere pressionead Alexis — racconta l’austriaco —. Era la manche che cercavo da un po’ di tempo e questomi rende felice». Pinturault, allo start, avrebbe sentito unenorme boato salire dal fondovalle. «Certo che mi sono reso
conto che Marcel aveva fattouna grande manche. Qui c’è unpubblico enorme, è difficile gestire le emozioni. Mi sono solodetto che non potevo fare altroche sciare forte». Dei 70/100 divantaggio al cancelletto glienerestano prima 56, poi 27. All’arrivo, quattro. Le sfide tra titanisi risolvono sempre per inezie.
VERSO ST MORITZ Sembranormale, quasi doveroso, cheproprio ad Adelboden i duetocchino tappe significativedella loro carriera. Pinturaultsale a 19 vittorie in Coppa e finalmente supera JeanClaudeKilly nella classifica dei francesi più vincenti. «Killy resta Killy, erano altri anni. Nelle sue 18vittorie ci sono anche le tre aiGiochi di Grenoble, e poi lui siritirò a 25 anni, l’età che io hoadesso» sottolinea il francese, come a preannunciare altremeraviglie. Quanto a Hirscher,con il secondo posto di ieri salea 100 podi in Coppa. «Bello —si schermisce l’austriaco —,quando avrò 50 o 60 anni saròcurioso di vedere che qualcunovuole battere il mio record». Insomma, la sfida durerà a lungo.A iniziare dai Mondiali di StMoritz, dove entrambi cercheranno il primo oro iridato nellaspecialità.
AZZURRI L’Italia resta a guardare. Eisath è il migliore, nono,ma paga un brutto errore nellaprima manche. De Aliprandinise ne va infuriato perché hasciato bene, nella prima discesa (9°) aveva anche creduto diandar forte («In realtà stavo tenendo troppo») e nella seconda, più sciolto, avrebbe buttatoun gran piazzamento con unerrore a inizio muro. Quanto aMoelgg, comunque sorride. Ieri ha chiuso 12° ma oggi c’è loslalom. Nel setaccio di Adelboden può brillare lui.
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L’austriaco sale a 100 podi in carriera, Alexis è il francese più vincente: 19
Italia: ok Eisath 9°fuori De Aliprandini Bravo Moelgg 12°: e oggi c’è lo slalom
I PROTAGONISTI
1 Alexis Pinturault, 25 anni, al quarto successo stagionale, il terzo in gigante EPA 2 La stretta di mano all’arrivo con Marcel Hirscher, di spalle GETTY 3 La magia di Adelboden: un’immagine dell’arrivo EPA
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I NUMERI
4 Le vittorie in stagione di Alexis Pinturault dopo Soelden e Val d’Isère (giganti) e S.Caterina (combinata). Arriva a 19 vittorie in Coppa in 5 specialità
833 I punti di Hirscher, davanti ad altri due atleti delle discipline tecniche: a 565 Pinturault e 492 Kristoffersen, 4° Jansrud a 491. Primo azzurro Moelgg, 6° a 316
4 La posizione dell’Italia nella classifica uomini con 1349 punti, dietro Austria (2201), Norvegia (1859) e Francia (1841). Donne: Italia 1a (2066). 2a Svizzera (1815)
Classifica: Milano 24; Venezia* 22; Avellino 20; Reggio Emilia 18; Capo d’Orlando 16;Sassari, Caserta, Pistoia, Brindisi*, Torino* 14; Brescia, Cantù, Trento 12; Pesaro, Varese* 8; Cremona 6. *una gara in più. Il quadro della 15a giornata è completato da Cantù-Milano che si gioca martedì alle 20.45
LE ALTRE GARE: ORE 18.15
Avellino difende la terza posizione1Reggio ufficializza Kaukenas: esordio il 22 con Caserta Capo d’Orlando sempre k.o. con Pesaro, società che oggi sarà contestata dai tifosi
SASSARI
CASERTA ORE 12
(g.d.-l.b.) Solito turnover obbligato per Pasquini, che intanto recupera capitan Devecchi. In tribuna dovrebbero andare Olaseni e Carter. Caserta sempre con gli uomini contati. Bostic è infatti ancora indisponibile, Cefarelli ha avuto un colica e Czyz sarà in campo per dare una mano, infortunio al ginocchio permettendo.
Le vittorie di Dell’Agnello contro Sassari: 5 k.o., 2 con Caserta e 3 con Pesaro
0
Comanda Sassari negli scontri diretti: i sardi in casa sono 11-3
16-12
Arb.: Filippini, Weidmann, Grigioni (dir. Sky Sport 1)
REGGIO EMILIA
CREMONA
(f.p.-a.r.) Reggio Emilia con Polonara in dubbio per un virus gastrointestinale, anche Cervi non è al meglio per un’infiammazione al ginocchio, ma alla fine ci sarà. È diventata ufficiale intanto la firma di Kaukenasche tornerà in campo il 22 contro Caserta. Cremona, al completo, recupera Turner (influenza), e Gaspardo (schiena).
La percentuale di Reggio Emilia da due punti: nessuno fa meglio in A
56.2%
Bilancio in parità nelle sfide,con ugual bilancio tra casa e fuori, 2 vinte e 2 perse
4-4
Arbitri: Lanzarini, Di Francesco, Caiazza
PESARO
CAPO D’ORLANDO
(cam.ca.-s.p.) Pesaro al completo. Thornton ha recuperato da una lieve distorsione alla caviglia rimediata nell’allenamento di giovedì. I tifosi hanno annunciato una contestazione alla società. Capo d’Orlando con la solita assenza di Nicevic e lo sguardo sempre al mercato per trovare il sostituto di Fitipaldo.
I punti che mancano a Diener per raggiungere quota 500 con l’Orlandina
10
Solo vittorie di Pesaro nelle gare con Capo d’Orlando: doppio 3-0 tra casa e fuori
6-0
Arbitri: Seghetti, Paglialunga, Boninsegna
BRESCIA
PISTOIA
(al.ba.-fi.la.) Brescia: virus intestinali per Moss e Bruttini, con quest’ultimo che potrebbe restare out ed è quasi sicuramente alla sua ultima partita con Brescia. Pistoia: in netto miglioramento le condizioni di Antonutti, che potrebbe essere utilizzato. Superata l’influenza torna Cournooh ma su di lui ci sono voci di mercato in uscita.
Il bilancio stagionaledi Brescia in casa: ha una media di 84.5 punti segnati
3-3
I punti che Pistoia segna mediamente in trasferta:è la peggiore della A
64.9
Arbitri: Sabetta, Bettini, Ranaudo
AVELLINO
TRENTO ORE 20.45
(l.z.-m.ob.) Sidigas al completo: il club ha consigliato di raggiungere il palasport, preferibilmente a piedi, e con largo anticipo dopo gli oltre 20 cm di neve caduti in città. Trento dopo aver salutato Jefferson (rescissione consensuale) è al completo, in attesa del sostituto del centro americano: il nome caldo è quello dell’ex Sutton.
Negli scontro diretti tra gli allenatori, invece, comanda Sacripanti su Buscaglia
4-1
È Avellino che conduce nelle sfide contro Trento: in casa è 2-0
4-1
Arbitri: Sahin, Attard, Morelli (dir. Rai Sport 1)
Sicure di andare a Rimini sono Milano, Avellino, Venezia, Reggio Emilia e Capo d’Orlando. Delle otto squadre racchiuse in due punti, tre sono già fuori: Cantù, Trento e Torino. Chi vince tra Sassari e Caserta è dentro, così come è sicura di entrare Pistoia se batte Brescia. Caserta potrebbe farcela anche con un k.o.: nei 23 casi che la vedono coinvolta, 14 le sono favorevoli. Per Brescia, vincendo ci sono su 16 possibilità su 32. A-2: STOP CAMPO VIRTUS Sul derby bolognese si abbattono le sanzioni del giudice sportivo: una giornata al campo Virtus per le invasioni di campo durante il supplementare e a fine gara, inoltre 495 euro sempre alla Virtus e 1500 alla Fortitudo per lancio di monetine e per la rottura del plexiglass a protezione della panchina Virtus. A-1 DONNE: MASCIADRI 600 Raffaella Masciadri, capitana di Schio, viene premiata stasera per le 600 gare in A-1. Oggi la 2a di ritorno, ore 18: La Spezia-Torino; Broni-Ragusa; Venezia-Battipaglia; Schio-Umbertide; San Martino-Vigarano; Lucca-Napoli (dir.Sportitalia)
OGGI GLI ACCOPPIAMENTI
Final Eight Coppa Italia: sono in cinque a lottareper gli ultimi tre posti
MarQuez Haynes, 30 anni, ha dominato al Palapentassuglia: 28 punti con 5 triple e 9/9 nei liberi CIAMILLO
Super Haynes: blitz VeneziaChiude l’andatadietro Milano1Senza Tonut, Peric e Filloy, decide l’ultima tripla di Ress: Brindisi perde al supplementare
Giuseppe MazzoneBRINDISI
I l cuore di Venezia imponea Brindisi dopo un temposupplementare la settima
sconfitta in campionato (la seconda consecutiva) e la rimanda ad attendere i risultati dellealtre gare in programma persperare nelle risicate speranzedi accesso alle Final Eight diCoppa Italia. È stata una garacombattuta fino all’ultimo possesso dove l’Umana senza Tonut, Peric rimasto in albergocon l’influenza e Filloy in panchina per onore di firma haprovato a colmare le lacunenelle rotazioni con l’aggressività e l’agonismo. L’Enel, al contrario, questa partita la volevae la doveva vincere per diversimotivi. Scott e compagnia hanno scelto forse il match più delicato per confermare alcunipregi ma palesare, ancora unavolta, i difetti di una squadrache nel girone di andata avreb
be potuto raccogliere molto dipiù di quanto abbia seminato.
TORPORE L’inizio di gara è tutta di studio. L’Umana sprecatanto in attacco (6 palle persein un amen) ma non rinunciamai nel tornare a galla. M’Bayee Carter impalpabili per unquarto e mezzo si risveglianodal torpore spingendo sull’acceleratore per il momentaneo+7 (17’, 4033). Venezia contiene la spallata dimostrandogrande compattezza; poi Haynes salito decisamente di giri,con una tripla, ricuce a solodue punti (20’, 4745) il ritardoda Brindisi capace di tagliare iltraguardo dell’intervallo lungocon il 61% nel tiro dal campo.L’Enel riparte come un rullocompressore sospinta dall’energia di Scott vero leader silente della squadra. Hagins,Ejim ed Haynes sono duri adarrendersi: con tre minuti di altissima qualità ritrovano il vantaggio (7984) a 4’ dal termine.Il finale di gara è caldissimo:Hagins realizza il nuovo vantaggio esterno (39’, 8586) esempre M’Baye lo cancella. PoiGoss si addormenta sulla rimessa lasciando campo liberoa Ejim per il +3 (8790) a45’’dalla fine. Carter dall’angolo realizza da tre punti il nuovopareggio a quota 90. Ci sonosolo 15’’ da giocare: Venezia hail pallone della vittoria sprecato da Viggiano. Si va al supplementare. Haynes e Hagins provano a mettere subito il sigillosulla vittoria con tre giocate dienergia pura (43’, 9399).Brindisi reagisce con le ultimeforze provando il tutto per tutto con Goss e M’Baye (44’, 9899). È la tripla di Ress a tabellone (98102) a mettere il punto.
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BRINDISI 106
VENEZIA DTS 108(19-15, 47-45; 71-63, 90-90)
ENEL BRINDISI: Moore 8 (0/2, 1/3), Goss 17 (3/5, 3/6), Scott 14 (5/9, 0/2), M’Baye 33 (8/10, 4/7), Agbelese 6 (2/2); Mesicek 5 (1/3, 1/3), Cardillo (0/1), Spanghero 3 (1/1 da 3), Carter 20 (5/10, 2/4). N.e.: Sgobba, Orlandino, Capoccia. All.: Sacchetti. UMANA VENEZIA: Haynes 28 (2/7, 5/12), Bramos 11 (3/4, 1/5), Ejim 17 (1/3, 4/5), McGee 14 (4/7, 2/4), Ortner 6 (3/3); Visconti 3 (1/1 da 3), Ress 3 (1/3 da 3), Viggiano 10 (2/5, 2/5), Hagins 16 (5/9). N.e.: Filloy, Criconia. All.: De Raffaele
ARBITRI: Mazzoni, Baldini, Borgioni.NOTE - T.l.: Bri 22/35, Ven 20/22. Rimb.: Bri 36 (Carter 7), Ven 42 (Hagins 8). Ass.: Bri 16 (Moore 8), Ven 13 (Haynes, Viggiano 3). Usciti 5 falli: Ortner, Hagins. Progr.: 5’ 12-6, 15’ 31-33, 25’ 60-57, 35’ 79-78. Max vant.: Bri 13 (76-63), Ven 6 (104-98).
Una conclusione di Chris Wright, 27 anni: con 22 punti ha eguagliato il top stagionale CIAMILLO
Torino sorride Varese a piccoÈ il quarto k.o.consecutivo1La cura Caja non sembra funzionarePiemontesi con Alibegovic decisivo
Filippo BrusaVARESE
B uon sangue non mente e Mirza Alibegovic,figlio di Teo, vecchia
conoscenza della pallacanestro italiana, ha fatto la differenza a Masnago. È statala venticinquenne guardia atrascinare al successo Torino nella partita con Varese,che i lombardi non hannosaputo amministrare, sperperando il +12 accumulatonel terzo quarto (5947 eancora sul 6149). Alibegovic ha segnato le triple chehanno permesso alla squadra di Vitucci di dimezzareil distacco, proprio primadel terzo intervallo, e poicon due frecce infuocatedall’arco ha messo in ginocchio Varese nel finale dellagara. Vitucci, ex molto amato perché aveva trascinatoVarese alla semifinale deiplayoff nel 2013, non aveva
né Poeta né Harvey ed è statocostretto a inseguire per unamezz’ora abbondante i biancorossi, poi stroncati dalla costanza dei suoi: «È stata unapartita che dimostra tutto il nostro carattere e, anzi, credoche sia un piccolo capolavorodei miei. White aveva la febbree Okeke ci ha dato una grossamano – ha detto il coach –. Nelprimo quarto abbiamo giocatomale in difesa ma poi la zonaha pagato e ci ha permesso diconquistare i due punti. Sonosoddisfatto di questo girone diandata anche se sono rammaricato per l’esclusione dalle Final Eight di Coppa Italia».
NOTTE FONDA Torino si riprende dopo le due sconfitte conBrescia e Sassari mentre perVarese, alla quarta sconfittaconsecutiva, è ancora nottefonda. Eppure questa sembrava l’occasione giusta per festeggiare il primo successo dell’era Caja. Il coach non cercaalibi (Pelle è stato in panchinaper l’influenza e il frizzanteAvramovic non era al top) malegge la gara con pragmatismo: «Nel terzo quarto avevamo accumulato 12 punti divantaggio e Torino era in difficoltà ma poi siamo calati al tiroe in difesa. La chiave è tuttaqui». La sconfitta nell’ultimoquarto, dopo aver sperperatoun margine considerevole, puòrappresentare un ulteriore tegola mentale per Varese chemartedì tornerà in campo inChampions League contro i polacchi del Rosa Radom. Ora ilclub dovrebbe nuovamente intervenire sul mercato e Maynor, il play che finora è andatoa corrente alternata, potrebbeessere tagliato.
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VARESE 79
TORINO 86(29-21, 49-42; 63–57)
OPENJOBMETIS VARESE: Maynor 10 (3/7, 0/3), Johnson 19 (5/7, 3/15), Eyenga 23 (4/8, 5/9), Kangur 2 (0/6, 0/1), Anosike 11 (5/8); Avramovic 5 (1/2, 1/3), Bulleri 3 (0/4, 1/1), Cavaliero (0/4, 0/4), Ferrero 6 (2/2, 0/4). N.e.: Pelle, Canavesi, De Vita. All.: Caja.FIAT TORINO: Parente 3 (1/3 da 3), Wright 22 (3/9, 4/7), Washington 19 (7/9, 0/2), Wilson 18 (3/7, 3/4), White 13 (6/11); Alibegovic 11 (3/8 da 3), Okeke, Mazzola (0/3). N.e.: Fall, Vitale, Harvey. All.: Vitucci.
NOTE - Tiri liberi: Var 9/12, Tor 15/19. Rimbalzi: Var 50 (Anosike 17), Tor 37 (Wright 8). Ass.: Var 14 (Maynor 7), Tor 14 (Wright 7). Fallo antisportivo: Washington 21’18” (49-42), Wilson 24’06” (55-47). Progressione: 5’ 13-12, 15’ 36-37, 25’ 57-47, 35’ 65-71. Max vantaggio: Var 12 (61-49) Tor 7 (79-86). Spettatori 3.728.
BasketRSerie A: anticipi 15a giornata28
Sci di fondoRTour de Ski
La nevicata record che ha mandato in tilt Istanbul, ha costretto l’Olimpia Milano a rinviare il rientro dalla Turchia dopo la partita col Fenerbahce. Il quasi mezzo metro di neve caduto da venerdì sera nella metropoli ha infatti portato alla chiusura dell’aeroporto Ataturk, con la conseguente cancellazione del volo che avrebbe dovuto riportare i tricolori a Malpensa. Di conseguenza l’EA7 ha chiesto e ottenuto il rinvio del derby di domani con Cantù a martedì. La sfida si giocherà sempre al PalaDesio alle 20.45 con diretta su Sky Sport 1. Sono stati circa 6000 i passeggeri rimasti a terra che hanno trovato sistemazione in hotel, con oltre 20.000 pasti distribuiti a chi invece ha dovuto bivaccare in aeroporto. In emergenza, lo
staff dell’Armani ha convocato un allenamento atletico in piscina e palestra per ieri mattina. Nel pomeriggio ulteriore seduta per i giocatori meno impiegati nella partita di Eurolega e poi riunione tecnica per non perdere tutta la giornata inutilmente.L’Olimpia ha postato su twitter foto dei giocatori al lavoro nella sala pesi dell’albergo. La squadra dovrebbe rientrare oggi a Milano.
AEROPORTO CHIUSO
La nevicata record blocca Milano a Istanbul: il derby con Cantùposticipato a martedì (20.45)
Santa Sofia sotto la neve EPA
LA GUIDA
UOMINI 15 km tc ins. 1. Sundby (Nor) 40’40”; 2. Ustiugov (Rus) a 2”2; 3. Heinìkkinen (Fin) a 2”8; 4. De Fabiani a 3”2; 5. Larkov (Rus) a 3”3; 6. Dyrhaug (Nor) a 3”5; 7. Cologna (Svi) a 3”8; 8. Bessmerttnykh (Rus) a 3”9; 9. Holund (Nor) a 9”9; Hellner (Sve) 10”3; 33. Salvadori a 1’53”; 40. Rastelli a 3’10”5. Tour de ski (6/7): 1. Ustiugov (Rus) 2h54’20”2; 2. Sundby (Nor) a 1’11”9; 3. Cologna (Svi) a 2’04”1; 4. Heikkinen (Fin) a 2’32”9; 5. Manificat (Fra) a 2’34”6; 6. Harvey (Can) a 2’42”5; 7. Hellner (Sve) a 2’54”5; 10. De Fabiani a 4’36”6; 28. Savadori a 8’59”3; 40. Rastelli a 13’12”2. Coppa del Mondo: 1. Sundby (Nor) 796; 2. Ustiugov (Rus) 546; 3. Heikkinen (Fin) 515; 19. De Fabiani 178.
DONNE - 10 km tc ins.: 1. Nilsson (Sve) 30’20”8; 2. Kylloenen (Fin) a 3”; 3. Kalla (Sve) a 3”7; 4. Parmakoski (Fin) a 9”4; 5. Stadobler (Aut) a 10”1; 6. Chekaleva (Rus) a 10”5; 7. Weng (Nor) a 17”5; 8. Diggins (Usa) 19”5; 9. Niskanen (Fin) 19”8; 10. von
Siebenthal (Svi) 25”2; 18. Oestbertg (Nor) a 1’08”5; 21. De Martin a 1’38”6; 23. Brocard a 1’45”9; 25. Debertolis a 1’56”9; 30. Stuerz a 3’08”6.Tour de ski (6/7): 1. Nilsson (Sve) 1h53’45”9; 2. Weng a 19”2; 3. Parmakoski (Fin) a 53”9; 4. Oestberg (Nor) 1’23”3; 5. Diggins (Usa) a 1’56”5; 6. Chekaleva (Rus) a 3’16”6; 21. Debertolis a 6’50”4; 24. Brocard a 7’07”; 25. De Martin a 7’11”7; 30. Stuerz a 10’10”8. Coppa del Mondo: 1. Weng (Nor) 901; 2. Oestberg (Nor) 809; 3. Parmakoski (Fin) 680; 5. Nilsson (Sve) 592; 21. Debertolis 133. OGGI Lago Tesero-Alpe Cermis. Ore 11.30: 9 km tl donne in linea; ore 15.30: 9 km tl uomini. Diretta RaiSport 1 ed Eurosport
Donne, è solo Svezia: 1a Nilsson, 3a Kalla Oggi ultima tappa in tv
NBA
Memphis come... ChamberlainStorica rimonta in casa Warriors1Risale da -19 dopo 3 quarti: in trasferta controla numero 1 ci era riuscito solo Wilt
L a noia, avversaria pericolosa. Lo sanno bene i Warriors, così come i Cavs.
Ogni tanto, nel corso di unalunga stagione regolare fatta di82 partite, serve che suoni unasveglia. I vicecampioni l’hannosentita forte e chiara venerdìnotte in casa contro Memphis,perdendo (128119 dopo unsupplementare) per la secondavolta in stagione contro i Grizzlies (un anno fa non avevanomai lasciato fare il bis a un’avversaria).
FELICE «Sono contento d’averperso – diceva poi DraymondGreen – perché ci sono tante cose che dobbiamo sistemare sevogliamo vincere il titolo. Il nostro quarto periodo in attacco èstato orribile». Understatement, visto che i Warriors erano avanti di 24 punti nel 3° periodo (9066 a 4’52” dalla finedel quarto), e ancora di 19 allapenultima sirena. Prima di venerdì, le squadre in vantaggiodi almeno 19 punti dopo 3quarti, avevano vinto le ultime662 di fila. L’ultima volta cheGolden State si era fatta rimontare un vantaggio simile risali
va al ‘9899, quando i Lakers risalirono da 20 nell’ultimoquarto. Oltretutto il k.o. è arrivato nella partita in cui StephCurry, decisamente sotto il suostandard sin qui, è sembrato finalmente ritrovare il tocco,chiudendo con 40 punti.
WILT La rimonta dei Grizzlies èstorica. Solo i PhiladelphiaWarriors il 9 febbraio ‘62 riuscirono a vincere dopo essere statia 19 a fine terzo periodo in trasferta contro la squadra che deteneva il miglior bilancio dellalega, all’epoca i Boston Celticsdi Bill Russell. A trascinarli fuWilt Chamberlain con 48 puntie 29 rimbalzi. Stavolta a decidere è stato Mike Conley con untiro in sospensione a 8” dalla fine che è valso l’overtime dovepoi Marc Gasol e Zach Randolph hanno scavato il solco decisivo. Venerdì è stata la seratadelle rimonte. Anche i Knicks aMilwaukee, sotto di 18 (13 a fine terzo quarto), sono riuscitipoi a vincere 116111 con la tripla decisiva di Carmelo Anthony, chiudendo così a 6 la serie negativa. Vincono anche iCavs in casa dei Nets (116108), con l’arrivo del tiratoreKyle Korver da Atlanta ormaicosa fatta. Ma a LeBron non basta: «Ci serve un play» ha dettoil Prescelto. Tra i papabili, Jarret Jack, Mario Chalmers e Norris Cole, gli ultimi due già conJames a Miami.
m.o.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Mike Conley, 29 anni, play di Memphis contro Klay Thompson AP
Ustiugov battuto:fa festa Sundby Ma che De Fabiani!1Nella 15 km classica a inseguimento primo k.o. per il russo. L’azzurro è 4°, a un secondo dal podio
Stefano ArcobelliINVIATO A LAGO DI TESERO (TN)
I l Tour de ski resta aperto, viva il Tour: primadell’ultima rampa, la
(tremenda) scalata del Cermis che i fondisti devono affrontare al contrario dei discesisti. Da un’idea di 11 anni fa di Jurgen Capol, percreare suspence e attirarepiù attenzione intorno allaCoppa del Mondo, ridottadalla Norvegia quasi in uncampionato nazionale. Stavolta i padroni faticano come gli altri e fanno i conticon problemi di doping (lavincitrice del 2016 ThereseJohaug è a casa disperata inattesa di squalifica), rimastisenza Northug e la Bjoergenche preparano a casa i Mondiali. In questo Tour la Norvegia ha perso il comandotra le donne, a opera di unasvedese come Stina Nilsson,capace di destare sensazione con 4 successi; e ha fermato a 5 il record di vittorieconsecutive del siberianoSergej Ustiugov, battuto involata da Martin Sundby,dall’inizio l’unico vero inseguitore del russo per il trionfo finale. Il duello tra i due–prima degli ultimi 9 km askating – è racchiuso ora in1’11”, entrambi sono incalzati da Cologna, lo svizzerodi genitori italiani, che ilTour sa come si vince. E’ 3°,Dario, prima di affrontare ilCermis: 2’ di gap sono tuttoo nulla, quando si tratta didribblare le porte in salitacon dislivelli sino al 28%.
INCERTEZZA Chi strappa,chi salta, chi vince? Mai come stavolta sia tra le donneche tra gli uomini, può ancora succedere di tutto. «Aquesto punto spero che lovinca Ustiugov, anche percambiare un po’ facce rispetto a Sundby» fa Francesco De Fabiani, dopo averleprovate davvero tutte ierinella 15 km classica ad inseguimento: il podio del finlandese Heikkinen è a menodi 1”, ma per il valdostano,
al miglior risultato stagionale,è la conferma di una crescitacostante e di una consapevolezza crescente, verso i Mondiali di Lahti a febbraio. «Serveanche per il morale, per la fiducia, manca qualcosa nella condizione soprattutto nel finale,ma esco rafforzato di giorno ingiorno da questo Tour, e oravorrei migliorare il 9° posto finale di un anno fa sul Cermis».Un anno fa erano tutti ai piedidi Sundby, 3 Tour de ski domatie uno perso per doping nel2015. Nella bufera d’estate (eda Salbutamolo) sembravanon potersi riprendere più, invece il leader di Coppa delMondo aveva ieri l’espressionefurba di chi ha di nuovo in mano la situazione come ai vecchitempi, a prescindere dall’innocenza perduta, argomento aggirato: «Non parto per arrivare2°, ci voglio provare, ma sonofelice così: volevo battere Ustiugov e ci sono riuscito». Il russo, invece, avrebbe voluto vedere uno dei suoi connazionalial 1° posto: «Per quanto mihanno aiutato meritavano divincere. Il record interrotto?Avevo detto che non le avreivinte tutte, non sono tranquillocol norvegese a 1’, ma andròveloce».
OCCASIONE SVEDESE Se Sundby ha regalato una vittoria aiNorge, il tradimento stavolta èmaturato tra le donne: la capo
Francesco De Fabiani, aostano di 23 anni, 1.82 per 71 kg NEWSPOWER.IT
Km 2
Km 3
ARRIVO Km 9
Km 1
Lo sforzoFrequenze cardiache: da 170 al 190 (ba�iti al minuto). Tempi di recupero: 5-7 giorni
Quanto si guadagnaIn Euro ai primi 3 del Tour100.000-67.000-33.000
0
100
200
300
400
LagoTesero
Alpe CermisAlpe Cermis
LAGO TESERO
ALPE CERMISOGGI IL CERMIS
km 1 2 3 4 5 6 7 8 9
disli
vello
Dislivello 420 metriPendenza media dell’11% e punte del 28%Dislivello 420 metriPendenza media dell’11% e punte del 28% 4%
12,29%
24%
28%
TrentoVenezia
TrentinoAlto Adige
PARTENZA
9 km tecnica libera
Stina Nilsson (Sve) ANSA
RFrancesco: «Ora vorrei migliorareil 9° posto finaledi un anno fasul Cermis»
classifica e leader di Coppa delMondo Heidi Weng (sul podiofinale un anno fa al termine delTour) ha raccolto appena un 7°posto, la connazionale Oestberg ha incassato un 18° postoa 1’18” e stavolta è la Svezia aurlare di gioia con la Nilsson el’ex vincitrice del Tour, Charlotte Kalla, in mezzo alle qualis’è posta la finlandese Parmakoski, nonostante un ruzzolone in una curva in discesa,senza conseguenze, proprio insieme alla Kalla. Ma neancheper la Nilsson è ancora fatta:19” sono quasi uno scherzo perla talentuosa vichinga Weng,incalzata proprio dalla Parmakoski. Così saranno la Oestberg e l’americana Diggins adeterminare treni e alleanze,ma lassù ci arriverà per primachi avrà più benzina nelle gambe, ormai dure come legni. Leazzurre saliranno con l’orgoglio di voler chiudere in bellezza: Virginia De Martin è stata lapiù brava ieri nella 10 km in alternato (21a), Ilaria Debertolisè a sua volta 21a nella generale.L’Italia vincerà il Tour della generosità.
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29DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
30 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
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1Il serbo torna al successo dopo 3 mesi incerti: «Contro Andy mi sembra di giocare allo specchio»Lo scozzese fermato dopo 28 vittorie di fila
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Biathlon Windisch si ripete: 3°«So reagire»
I TORNEI
Chi si rivede. A Brisbane torna a risplendere il talento di Grigor Dimitrov, che elimina il campione in carica Raonic annullandogli un set point nel tie break del primo set e poi dominandolo nel secondo, quando ha ottenuto il break nel quinto game e da lì ha infilato quattro game consecutivi: in tutta la partita il bulgaro, 17 Atp, non ha mai concesso palle break. Decima finale in carriera per lui, ma l’ultima vittoria risale al Queen’s nel 2014 e da allora ne ha perse quattro su quattro. Ora ha Nishikori, che ha eliminato Wawrinka, con cui è sotto 3-0 nei precedenti. Tra le donne trionfa la Pliskova, con 7 ace e nessuna palla break concessa: unico set perso nel torneo dalla ceca, alla sesta vittoria in carriera in 17 finali, quello nei quarti contro la Vinci. Primi successi in carriera per la ceca Siniakova e l’americana Davis e prima finale Atp per il ventenne russo Medvedev detto «Bear», l’Orso. Nella finale di Hopman Cup, tradizionale esibizione a squadre di inizio anno, vittoria della Francia grazie al doppio, dopo che Gasquet nel primo singolare aveva annullato un match point a Sock e la Vandeweghe aveva riportato in parità la sfida contro la Mladenovic. Niente Australian Open invece per la tedesca Sabine Lisicki, finalista a Wimbledon nel 2013 e scesa al numero 92 del mondo: causa infortunio alla spalla destra si interrompe la sua striscia di 25 Slam consecutivi. La settimana degli italiani: Fognini, al debutto stagionale, contro il tedesco Kohlschreiber, Lorenzi contro l’altro tedesco Florian Mayer e la Vinci contro una qualificata a Sydney, dove escono nelle qualificazioni Fabbiano e Vanni; Errani contro la Mladenovic e Schiavone (wild card) contro una qualificata a Hobart. BRISBANE (cemento). Uomini (425.000 €), semifinali: Dimitrov (Bul) b. Raonic (Can) 7-6 (7) 6-2; Nishikori (Giap) b. Wawrinka (Svi) 7-6(3) 6-3. Donne (970.000 €), finale: Ka. Pliskova (Cec) b. Cornet (Fra) 6-0 6-3. SHENZEN (cemento, 728.000 €). Finale: Siniakova (R. Ceca) b. Riske (Usa) 6-3 6-4.AUCKLAND (cemento, 242.000 €). Finale: Davis (Usa) b. Konjuh (Cro) 6-3 6-1. CHENNAI (cemento, 434.000 €). Semifinale: Medvedev (Rus) b. Sela (Isr) 4-6 7-6 (2) 6-2; Bautista (Spa) b. Paire (Fra) 6-3 6-3. HOPMAN CUP Finale: Francia-Stati Uniti 2-1.
Brisbane, riecco DimitrovIl russo in finale con Nishikori
Oliver Anderson, 18 anni, col trofeo delloAustralian Open Junior, vinto un anno fa AP
D al trionfo alla gogna.Sotto processo per match fixing, la formula al
l’inglese e più elegante con cuisi definiscono i match truccati.Triste parabola, almeno perora, per l’australiano OliverAnderson, 19 anni il prossimo30 aprile, che giusto un annofa vinceva il titolo junior nelloSlam di casa contro l’uzbekoKarimov e adesso finisce sottoinchiesta con l’accusa di avertruccato una partita (o parte diessa) in cambio di denaro. Loha annunciato la polizia australiana dello stato di Victoria, spiegando che l’indagine èstata condotta con la collaborazione dei bookmakers e degli investigatori di Latrobe Valley.
IL MISFATTO La partita incriminata risalirebbe a fine ottobre al Challenger di Traralgon,in Australia, dove qualcunoavrebbe avvicinato Andersonpoco prima di scendere in campo contro il connazionale Lombe, che in quel momento gli era
dietro in classifica di 922 posizioni (1626 contro 704). Paregli sia stato chiesto di perdereun set e infatti il punteggio finale fu di 46 60 62 a suo favore. Per questa ragione Oliver(attualmente numero 743 delmondo e infortunato a unaspalla), allenato da Wayne Arthurs, ex buon giocatore aussie, comparirà davanti ai giudici il 2 marzo: «Sta collaborando con la autorità e sta aspettando i l processo», haconfermato un portavoce.
REAZIONI In attesa che si muova anche la Tennis IntegrityUnit, che dal 2008, anno dellasua creazione, ha provveduto asanzionare 18 giocatori con 6squalifiche a vita, nei confrontisoprattutto di giocatori poconoti, il numero uno del mondoMurray ha commentato cosìl’episodio: «Ogni volta che succede qualcosa del genere è veramente triste per il nostrosport, anche se al tempo stessoquando i colpevoli vengonofermati e messi sotto giudizio,
la vedo come una cosa positiva. E se i fatti venissero provati, dovrebbero esserci peneesemplari e ancora più severeper le persone coinvolte».Amareggiato anche Djokovic:«E’ una notizia molto deludente, soprattutto considerando lagiovane età e il fatto che avessevinto uno Slam Junior. Nonriesco a capire come abbia potuto farlo. Però tutti commettiamo degli errori».
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Riccardo CrivelliINVIATO A DOHA
È il Natale degli Ortodossi.È il Natale di Djokovic,che ritrova la stella come
ta del successo come non gliaccadeva da agosto a Toronto,nella sua testa un secolo fa.Rieccolo, Nole, che si lascia alla spalle tre mesi confusi, incerti, corrosi dai fantasmi deldubbio e nel primo match dellastoria tra numero uno e numero due del mondo che si è giocato già nel primo torneo dell’anno ripristinale gerarchie personali controMurray, il gemello diversoche da Wimbledon in giù gli hamangiato puntie convinzione fino al sorpasso inclassifica brutalee inatteso. Il Djoker è ancoral’emiro di Doha, come l’annoscorso, per il 67° sorriso in carriera, e poco importa se Andygli ha sottratto altri 150 piccolipunticini: a giudicare dallabattaglia di due ore e 54 minuticon cui hanno iniziato la stagione, la cavalcata a due per ilprimato riserverà emozioni daraccontare.
PIU’ AGGRESSIVO Quelle, a dire il vero, che il 36° confrontodiretto tra i due (adesso il bilancio è 2511 per il serbo) ac
cende solo alla fine del secondo set, quando Novak si ritrovaa servire per il match sul 54:fin lì ha meritato di stare davanti, perché ha servito meglio, è stato più aggressivo e hasfruttato due delle tre pallebreak avute , mentre Andy si èrifugiato in un attendismotroppo sterile e non ha alzato ilritmo sui due/tre punti chefanno la differenza.
SVOLTA Lì, però, il numero unoritrova la voce del padrone, annulla tre match point e con un
dritto saettanteottiene finalmente il primobreak, rimettendo in circoloadrenalina, coraggio e la suapartita. Nole,confuso, si beccaun penalty pointper il secondowarning (racchetta sfasciata,il primo era arrivato per un lan
cio di pallina non intenzionalein tribuna, atteggiamento chelui stesso stigmatizzerà alla fine: «Da un campione è un comportamento inqualificabile, accetterò qualunque sanzione», cioè una multa) e si squaglia.Ma quando sul 33 del terzoMurray ritorna un po’ remissivo e gli concede altre tre pallebreak, lui gli monta sopra conla furia dei bei tempi e si liberafinalmente di un incubo: «È ilmiglior scenario per me, nonpotevo cominciare l’anno in un
modo migliore sorriderà sollevato il serbo ho vinto cinquepartite e l’ultima contro il numero uno, una maratona diquasi tre ore che ha portato entrambi al limite. È un successoimportante, perché mi restituisce la fiducia che mi era un po’mancata negli ultimi tre mesidell’anno scorso, quando il livello del mio gioco non è maistato all’altezza delle mieaspettative».
NOSTALGIA E se Murray se ne
va un po’ ammaccato ma probabilmente sollevato dal nondover portare in Australia lasettimana prossima il peso di29 vittorie consecutive (si èfermato a 28, comunque suorecord), prendendola con filosofia («Sono mancato suipunti decisivi, ma potevo vincere Melbourne prima di questo torneo e posso continuarea vincerlo anche adesso»),Nole ha già l’occhio lungo: «Èsolo l’inizio di stagione e guardate che partita abbiamo gio
cato, quando lo affronto è come stare davanti a uno specchio, perché abbiamo stilimolto simili. Spero di affrontarlo ancora, più e più volte,perché significa che sarannofinali. Anche se sono contentodi ritrovare Federer e Nadal:mi sono mancati e sono mancati al tennis». Buon divertimento, allora.
Finale (1.201.000 €, cemento): Djoko-vic (Ser) b. Murray (Gb) 6-3 5-7 6-4.
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D ominik Windisch si ripete a Oberhof nellaCoppa del Mondo di
biathlon: da 3° nella sprint a3° nell’inseguimento, dopouna gara rocambolesca incui è passato da 1° a 7° a1’14” per 3 errori al poligonoal podio preso in spaccatasul norvegese Svendsen.«Un risultato frutto dell’esperienza, ormai so reagire ad ogni situazione di gara,anche di stare dietro al norvegese prima del rettilineofinale». Oggi va a caccia deltris nella massstart. Dorothea Wierer è 8a, FedericaSanfilippa 11a.
Uomini, inseg. 12.5 km: 1. M.Four-cade (Fra) 1 36’45”7 (1); 2. Pfeifer (Ger) a 1’09”9 (3); 3. D. Windisch a 1’32”4 (5); 4. Svendsen (Nor) a 1’32”6 (5); 5. Lesser (Ger) a 1’36”1 (5); 6. Babikov (Rus) a 1’40”7 (5); 12. L. Hofer (Ita) a 2’07”9 (5); 43. Montello a 5’28”6 (5). CdM: 1. Fourcade (Fra) 562; 2. Shipulin (Rus) 352; 12. Windi-sch 223. Donne, inseg. 10 km: 1. Dorin (Fra) 34’33”3 (2); 2. Koukalova (R.Cec) a 38”8 (3); 3. Makarainen (Fin) a 1’19”1 (4); 8. Wierer a 2’34”4 (4); 11. Sanfilippo a 2’50”9 (3); 46. A.Runggaldier a 7’03”9 (8). CdM: 1. Koukalova (R.Cec) 419; 5. Wierer 332. Oggi: mass start U e D ore 12.30 e 14.40 Eurosport.
COMBINATA NORDICA Samuel Costa è 5° nella tappa diLahti (Fin) per la Coppa delMondo di combinata nordica.L’azzurro, quarto dopo il salto, è rimasto sino a 15” dalpodio per quasi tutta la 10km, poi al traguardo è statosuperato dall’austriaco Denifl, ma ha ottenuto al migliorrisultato in carriera.
Risultati. Hs140+10 km: 1. Frenzel (Ger) 29’13”7 (2); 2. Hirvoen (Fin) a 4”1 (3); 3. Rydzek (Ger) a 26”4 (12); 4. Denifl (Aut) a 47”2 (5); 5. Costa a 48”9 (4). CdM: 1. Frenzel (Ger) 554; 2. Rydzek (Ger) 530; 17. Costa 69. Oggi: ore 9.30 e 13 Eurosport.
SALTO DONNE Ad Oberstdorf, per la Coppa del Mondidi salto donne, quarto successo su 5 per la nipponica SaraTakanashi. Azzurre: a puntisolo Manuela Malsiner, 29a.Oggi si replica.
Risultati. Hs-106: 1. Takanashi (Gia) 283.4; 2. Avvakumova (Rus) 260.5; 3. Ito (Gia) 259.7; 29. Man. Malsiner 157.7; 32. E. Runggaldier 71; 40. Insam 51.9. CdM: 1. Takanashi 460; 2. Ito (Gia) 302; 28. Malsiner 34. Oggi ore 16.25 Eurosport.
SNOWBOARD E SKELETON Davide Boggio, 14° con 76.75,e Nicola Liviero, 37° con23.50, non sono entrati nellafinale del big air di Coppa delMonaco a Mosca. Skeleton: alrientro in Coppa del Mondo,ad Altenberg (Ger), Mattia Gaspari è 14° nello skeleton.Bertazzo 20° nel bob a 2. Oggidalle 10 il bob a 4.
Risultati. Uomini. Skeleton: 1. Gro-other (Ger) 1’52”30 (1°+1°); 2. M. Dukurs (Let) a 0”30 (2°+2°); 3. Jungk (Ger) a 0”47 (3°+3°); 14. Gaspari a 2”96 (14°+15°). Bob a 2: 1. Friedrich (Ger) 1’49”20 (1°+1°); 2. Kasjanov (Rus) a 0”64 (3°+4°); 3. Kibermanis (Let) a 0”70 (5°+2°); 20. Bertazzo-Costa 55”64.
Dominik Windisch, 27 anni AFP
Nole Djokovic, 29 anni. A Doha firma il bis dopo il successo 2016 EPA
ANDY MURRAYNUMERO 1 DEL MONDO
AUSTRALIAN OPEN? POTEVO VINCERE
PRIMA E LO POSSO FARE ANCHE ORA
25le vittorie di Nole Djokovic, mentre sono 11 quelle di Andy Murray nei confronti diretti
IL BILANCIO
TennisRFinale a Doha
SCOMMESSE
Dallo Slam alle partite truccateNei guai stellina australiana1Sotto processo Anderson, 18 anni: un anno fa ha vinto l’Australian Open Junior
31DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
1VELA: CAMPOBASSO (r.ra) A Gaia Falco il 24° trofeo Campobasso, regata di optimist organizzata a Napoli dal Circolo Savoia (160 atleti). Trofeo Unicef per cadetti all’israeliano Levy Roy (2° Giancarlo Balsamo, 3a Carolina Raganati). Il Circolo Italia miglior squadra.TUTTENOTIZIE
ATLETICACROSS DI EDIMBURGOFLOP FARAH: SETTIMOFlop di Mo Farah al cross di Edimburgo: il doppio campione olimpico di 5000 e 10.000 è finito 7°, a 46” dal vincitore, il naturalizzato statunitense Leonard Komen e addirittura preceduto da un britannico, Callun Hawkins, secondo (16° Salami, 25° Razine). Uomini. Sr (km 8): 1. L. Korir (Usa) 24’03”; 2. Hawkins (Gb) 24’04”; 3. Kaya (Tur) 24’21”; 4. Chelanga (Usa) 24’23”; 5. Kebenei (Usa) 24’39”; 6. Heath (Usa) 24’43”; 7. Farah (Gb) 24’49”; 8. Bouchikhi (Bel) 24’56”; 16. Salami 25’23”; 25. Razine 25’47”. Jr (km 6): 1. Affolder (Usa) 19’29”; 2. Gonzalez (Spa) 19’34”; 3. Lundy (Usa) 19’36”. Donne. Sr (km 6): 1. Can (Tur) 20’36”; 2. McCormack (Irl) 20’57”; 3. Akdag (Tur) 21’02”; 4. Lipari (Usa) 21’17”; 5. Bobocel (Rom) 21’18”; 6. Barca (Rom) 21’21”. Jr (km 4): 1. Knowles-Jones (Gb) 13’56”. 4x1 km: 1. Gran Bretagna (con Muir) 11’10”; 2. Usa 11’17”; 3. Scozia A 11’18”; 5. Europa (con El Kabbouri) 11”23. Squadre: 1. Usa 149; 2. Europa 152; 3. Gran Bretagna 208. UKHOV 2.30 (si.g.) A Yekaterinburg (Rus), 2.30 indoor nell’alto di Ivan Ukhov che ha tentato poi i 2.36. Uomini. 3000: Nikitin 7’48”13. 60 hs: K. Shabanov 7”68. Alto: 2. Semenov 2.27. Donne. 60: Sivkova 7”31. 300: Renzhina 37”63. 1000: Gulyayeva 2’39”76.
BOXE AVOSANI (r.g.) Il leggero Massimo Avosani (6-2-1) 25 anni, di Mantova si è detto pronto a sostituire Francesco Acatullo (9-7-1), per l’esordio di Mirco Valentino, iridato 2009, argento europeo 2011, tre presenze ai Giochi (2004-2008-2012), fissato il 24 febbraio.
DOPINGATTACCHI INFORMATICI USAFIGLI DELL’INCHIESTE WADA?Secondo dirigenti dell’intelligence statunitense, gli attacchi informatici dei quali il Paese è
stato vittima nelle scorse settimane anche nell’ambito della campagna elettorale, sarebbero dovuti anche alle inchieste di matrice Wada che hanno portato alla mancata partecipazione forzata di decine di atleti russi all’Olimpiade di Rio. Lo sostiene un report di 25 pagine pubblicato venerdì da Cia, Fbi e Agenzia della Sicurezza Nazionale. «Il presidente Putin – si legge – ha indicato gli scandali doping quale esempio di tentativo statunitense di discreditare la Russia».
GINNASTICA AZZURRE (an.me.) Una delegazione di azzurre di artistica è da ieri a Dallas (Texas, Usa) per un training camp internazionale. Col tecnico Citton e gli allenatori Campodonico, Di Rienzo e Ugolini ci sono Sofia Arosio, Sara Berardinelli, Giulia Bencini, Benedetta Ciammarughi, Caterina Cerenghetti, Francesca Noemi Linari, Giorgia Villa, Asia e Alice D’Amato ed Elisa Iorio.
HOCKEY GHIACCIO QUI BOLZANO (m.l.) Il Bolzano, conquistati i playoff) oggi (ore 17.30), per il 41° turno di Ebel, gioca a Lubiana. Classifica: Vienna 91; Salisburgo 79; Linz 78; Bolzano 71; Innsbruck 62; Klagenfurt 60; Znojmo, Villach 56; Fehervar 53; Graz 52; Dornbirner 43; Lubiana 19.
IPPICA A PARIGI A Vincennes oggi c’è il Calvados (ore 15.45, m 2850) al trotto montato, preparazione al Cornulier (mondiale di specialità) di domenica 22. Da battere Bellissima France, che resta sui successi nel Lafosse e nel Lemonnier. Al via anche l’italiano Nenédegli Ulivi, specialista delle prove sotto la sella (20 successi) ma che non potrà esserci visto che è un castrone. Nel pomeriggio anche il Prix de Lille (ore 15.15, m 2100) coi buona chance per i nostri Sugar Rey (R. Andreghetti) e Orient Horse (P. Levesque). IERI NIENTE QUINTÉ A causa dell’impraticabilità della pista la tris-quarté-quinté di ieri non è stata disputata. Scommesse rimborsate. OGGI Trotto: Firenze (13.55), Milano (13.20) e Montegiorgio (14.20). Galoppo: Pisa (14.05) e Siracusa (14.55).
NUOTO GIAVI (al.f.) Memorial Chiara Giavi a Montebelluna (Tv, 25 m). Uomini: 100 sl Zuin 50”29, Sciocchetti 50”36; 200 ra Ferraro 2’14”46. Donne: 400 sl Grotto 4’16”33; 100 fa Lucchese 1’01”44.
RUGBY ECCELLENZA (i.m.) Nel 7° turno di Eccellenza, Calvisano conserva l’imbattibilità: al 60’ era sotto 19-9 in casa con le redivive Fiamme Oro. Risultati: Piacenza-Viadana 18-28; Lazio-Reggio 29-30; Padova-San Donà 48-19; Calvisano-FiammeOro 29-22; Mogliano-Rovigo 16-34. Classifica: Calvisano 33; Padova 28; Rovigo 25; Viadana 18; Reggio 16; Mogliano 14; Fiamme Oro 13; San Donà 10; Lazio 8; Piacenza 6. PRO 12 (i.m.) Nel proseguimento del 13° turno di Pro 12, ieri la capolista Ospreys ha battuto il Connacht 29-7. Classifica: Ospreys 49; Munster*, Leinster 46; Scarlets 40; Glasgow* 36; Ulster* 33; Cardiff* 27; Connacht* 21; Dragons 19; Edimburgo* 18; Treviso 11; Zebre** 9 (*una in meno). RECUPERO Ieri, in un recupero del 1° turno del girone 1 di Coppa Europa, Racing-Munster 7-32. Classifica: Munster 16; Glasgow 13; Leicester 8; Racing 0.
SPORT INVERNALI CASSE BIS (s.f.) Bis in coppa Europa d’alpino per Mattia Casse che vince in 1’35”66 anche il secondo superG di Wengen (Svi). Ieri l’azzurro (al quarto successo nel circuito) ha preceduto di 39/100 Biesemeyer (Usa) e di 66 Rogentin (Svi); 14° a 1’72 Werner Heel, 16° a 1’80 Buzzi. FONDO (g.v.) Nella 5 km tl di Coppa Europa di fondo a Planica (Slo) successo di Sara Pellegrini su Caterina Ganz. Venerdì nella Sprint tl 2a Greta Laurent e 3a Francesca Baudin. PUSTERTALER (g.v.) Nella 40a Pustertaler Ski Marathon, 35 km tc da Braies a Sesto (Bz), successo del ceco Stanislav Rezác su Brigadoi e Di Centa e della finlandese Heli Heiskanen.
Massimo SalmasoPADOVA
Q uesta partita s’ha dafare, e si farà. E soprattutto si vedrà.Exprivia Molfetta
Kioene Padova andrà regolarmente in onda oggi alle18 con diretta su RaiSport,nonostante neve, ghiaccio evoli cancellati. Padova è infatti arrivata nella notte inPuglia, dopo un lunghissimo viaggio in pullman. Lacronostoria della giornata padovana comincia ierimattina quando arriva lanotizia che l’aeroporto diBari è chiuso fino alle 12 perneve. La squadra di Baldovin si sta allenando, comeda programma, perché ilvolo da Bologna è previstoalle 18.05 con Ryanair. Il te
mente è stato un viaggio stancante, ma abbiamo semplicemente seguito le indicazionidella Lega. Diciamo che la diretta Rai non ci ha avvantaggiato, questa volta. Allo stessomodo non voglio che questacosa sia presa come alibi, dobbiamo solo pensare a giocare apallavolo. E bene».
TRA LA NEVE Torpedone subito a disposizione, quindi, e alle15 esatte tutti al proprio posto,direzione Molfetta. Una primasosta a Forlì e quindi cena all’altezza di Pescara, alle 20.30.E poi a testa bassa tra la nevefino a Molfetta. Nel frattempoarrivava, al contrario, la notizia che la partita di A2 traAlessano e Santa Croce venivarinviata. Difficoltà vere, quindi. E per tutti, nel muoversi inPuglia (anche la partita di hockey pista di ieri sera Giovinaz
zoBassano è stata rinviata nonostante gli ospiti fossero già in Puglia). Un inghippo non indifferente per una sfida delicata e importante tra le due squadre più «influenzate» del momento: nelle ultime sette partite c’è una sola vittoria neltabellino di queste due formazioni. L’ha portata a casa l’Exprivia con Verona. Oggi, allora,tutti ai propri posti al PalaPoli edavanti alla tv. Senza sconvolgimenti del palinsesto Rai.
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In alto la situazione di ieri dell’aeroporto di Bari Palese dove avrebbe dovuto atterrare Padova; sotto la squadra veneta durante il viaggio in pullman per Molfetta
Caster Semenya non avrebbe potuto festeggiare meglio il 26° compleanno. Ieri la campionessa olimpica degli 800, a Pretoria, ha sposato Violet Raseboya, sua partner di lunga data. La sudafricana, nelle foto postate sui propri account social, in mano un bouquet di fiori, appare in un elegante costume scuro con ricami dorati, mentre Violet indossa un tradizionale vestito bianco. «Il nostro giorno perfetto – ha scritto Caster a mo’ di didascalia sotto l’immagine – #Cel’abbia-mofatta #Sposate #Ilgiorno-delnostromatrimonio #amore #ilmatrimoniodicasevio».Le due, già nel dicembre 2015, avevano celebrato la relazione con una tradizionale cerimonia nella provincia del nord del Limpopo. Tantissimi ieri, sempre via social, i
complimenti e gli auguri. La felice unione, inevitabilmente, riporta alla luce la difficile storia di Caster, apparsa praticamente dal nulla ai Mondiali di Berlino 2009, dominati a 19 anni. Tanti i dubbi circa il suo genere sessuale, con il dubbio che il suo corpo producesse naturalmente livelli eccessivi e fuori norma di ormoni maschili. Diverse rivali hanno sollevato perplessità circa i possibili vantaggi che ne avrebbe ricevuto in pista. Sottoposta a specifici test medici, nel 2010 fu fermata per quasi un anno dalle competizioni.Tornata nel 2011, sempre negli 800, fu d’argento ai Mondiali di Daegu, così come all’Olimpiade di Londra 2012. Fino al trionfo brasiliano della scorsa estate, al termine di una stagione da imbattuta. Il prossimo obiettivo, non dichiarato, potrebbe essere il record del mondo della ceca Jarmila Kratochvilova, quell’1’53”28 centrato nel luglio 1983.
GHIACCIO
Europei lungaGiovannini 4°a metà gara Ottimo 4° posto parziale di Andrea Giovannini agli Euro-pei allround in pista lunga di Heerenveen (Ola). L’azzurro, 10° nei 500 e 4° nei 5000, oggi (RaiSport ore 22.45) tra 1500 e 10.000 cerca uno storico podio (ora a 1”14). Titolo donne all’olandese Ireen Wüst (5a volta), con Francesca Lollobrigida 12a. Sprint maschi-le al connazionale Kai Verbij. Sprint - Uomini. 500 (II): 1. Mulder (Ola) 35”08; 13. Zan-ghellini 35”79; 16. Nenzi 36”09. 1000 (II): 1. Nuis (Ola) 1’08”85; 17. Zanghellini 1’12.37; 18. Nenzi 1’13”22. Classifica: 1. Verbij (Ola) 139.230; 2. Nuis (Ola) 139.700; 3. N. Ihle (Ger) 139.785; 17. Zanghellini 144.365; 18. Nenzi 145.165. Donne. 500 (I): 1. Fatkulina (Rus) 38”16; 15. Bettrone 40”69. 1000 (I): 1. Ter Mors (Ola) 1’15”58; 13. Bettrone 1’19”75. Classifica: 1. Erbanova (R.Ce-c) 76.075; 14. Bettrone 80.565.Allroud - Uomini. 500: 1. Henriksen (Nor) 36”30; 10. Giovannini 36”95; 13. Tumole-ro 37”19; 20. Ghiotto 38”94. 5000: 1. Kramer (Ola) 6’10”58; 4. Giovannini 6’21”78; 9. Ghiot-to 6’28”13; 10. Tumolero 6’29”78. Classifica: 1. Kramer (Ola) 73.868; 2. Blokhuijsen (Ola) 74.116; 3. Pedersen (Nor) 74.747; 4. Giovannini 75”128; 10. Tumolero 76.168; 17. Ghiotto 77.753. Donne. 1500: 1. Wüst (Ola) 1’56”57; 12. Lollobrigida 2’03”12. 5000: 1. Sablikova (R.Ceca) 6’57”47. Classifica: 1. Wüst (Ola) 161.125; 2. Sablikova (R.Ceca) 162.288; 3. De Jong (Ola) 162.645; 4. Nauta (Ola) 164.267; 12. Lollobrigida.
Si gioca per forza Padova a Molfetta in bus tra la neve1Aeroporto di Bari chiuso e gara non rinviabile per la diretta Rai. Dalle 15 il viaggio in autostrada
VOLLEY/SUPERLEGA
am manager Sandro Camporese si attiva immediatamente,ma l’incertezza — come ovvioin questi casi —, regna sovranasia a Bari che a Bologna. Durante il pranzo arriva la notizia: l’aeroporto prolunga la suachiusura e il volo, come tutti glialtri su Palese, è cancellato. Aquesto punto il d.s. StefanoSantuz telefona a Massimo Righi, amministratore delegatodella Lega, per capire se ci sonogli spazi per un rinvio. «Righimi ha confermato che la partita si sarebbe comunque disputata — racconta Santuz —, aquel punto abbiamo deciso difar partire la squadra in pullman. Il viaggio in treno avrebbe avuto molte più difficoltà, enon c’era certezza di avere posti a sedere per tutti. Meglio ilnostro pullman, nonostantetutto, anche per le soste e per lacomodità degli spazi. Ovvia
18a GIORNATA ALLE 18
MODENA-LATINA(p.r.-p.a.) Modena con Orduna-Vettori, di banda Ngapeth e Petric, al centro Holt e uno Piano e Le Roux, con Rossini libero. Latina inizierà con Sottile in regia in diagonale con Fei, Rossi e Gitto al centro, Maruotti e Klinkenberg di banda; libero Fanuli. MOLFETTA-PADOVA (diretta Rai Sport)(fv-ma.s.) Molfetta schiererà la coppia Thiago-Sabbi, Joao Rafael e Olteanu in banda, centrali Leite e Polo, libero De Pandis. Padova con Shaw-Milan, Averill-Volpato, Fedrizzi-Maar, Balaso libero.VERONA-RAVENNA(rp-s.cam) Verona con Baranowicz-Djuric, Kovacevic-Randazzo, Zingel-Anzani, Giovi libero. Ravenna con la diagonale formata dall’ex Spirito e Torres, Bossi e Ricci al centro, Lyneel e Van Garderen in banda e Goi libero.TRENTO-PIACENZA(niba-m.mar) Trento con Giannelli in regia, Stokr opposto, Lanza e Urnaut schiacciatori, Solè e Van de Voorde centrali con Colaci libero. Piacenza, senza Tencati, schiera Yosifov al centro e Parodi di banda, con uno fra Clevenot e Marshall sacrificato. Per il resto Hierrezuelo-Hernandez, Alletti al centro e Manià-Papi liberi.MONZA-SORA(giu.ma.-al.bi.) Monza con la diagonale Jovovic-Hirsch, centrali Beretta-Verhees, schiacciatori Botto-Fromm, libero Rizzo. Sora partirà con Seganov in cabina di regia opposto a Miskevich, Kalinin e Rosso come schiacciatori, Gotsev e Sperandio al centro della rete, e Santucci libero. PERUGIA-VIBO VALENTIA(an.me.-mi.fa.) All’inizio Perugia con De Cecco in regia, Atanasijevic opposto, Podrascanin e Birarelli al centro, Zaytsev e Russell schiacciatori, Bari libero. Vibo con Michalovic opposto, Coscione in regia, Barone e Costa al centro, Kadu e Geiler in posto 4 con Marra libero. Classifica: Civitanova* 47; Trento 41; Perugia 40; Modena 38; Verona 31; Piacenza 27; Monza 25; Vibo Valentia 24; Ravenna 19; Molfetta 15; Latina e Padova 14; Milano* 13; Sora 12. *una gara in più.COPPA ITALIA DONNE Oggi alle 17 ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia. Programma: Casalmaggiore-Modena (andata 0-3); Bergamo-Scandicci (and. 0-3); Conegliano-Bolzano (and. 3-0); Novara-Busto Arsizio (and. 3-2).
Perugia rilancia RussellPiacenza con il ballottaggio tra Marshall e Clevenot
ATLETICA
Felicità SemenyaHa sposato Violet
Caster Semenya, 27 anni, a destra, olimpionica degli 800 e Violet
33DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
La sede della Cia a Langley, in Virginia: per la Central Intelligence Agency lavorano, secondo le ultime stime, 21.500 persone AP
Ma gli hacker russisono una minacciaanche per le futureelezioni in Europa?1Negli Stati Uniti polemiche per le accuse degli 007«Putin favorì Trump». Altre intelligence in allerta: reti di Italia e Germania già violate dalle cyber talpe
di GIORGIO DELL’ARTIgda@vespina.com
Il quasipresidente degli StatiUniti, Donald Trump, fa spallucce anche di fronte all’ultimoscandalo che lo riguarda, indifferente ai titoloni dei giornali ealle intemerate televisive.
1Di che si tratta?È la storia degli hackerrussi che avrebbero lavo
rato non tanto per far vincereThe Donald quanto per farperdere la Clinton. Il Washington Post ha pubblicato il contenuto di alcune intercettazioni da cui si capisce che i funzionari di Mosca, all’annunciodella vittoria del magnatebiondo, esultavano e si congratulavano tra di loro. Aleksandr Vjarja, un programmatore che lavorava per i russi colcompito di difendere il sistemadalle incursioni di hacker nemici (principalmente americani), è fuggito in Finlandiaquando gli hanno chiesto di fa
re il lavoro contrario: trasformarsi in hacker e andare a disturbare i sistemi degli StatiUniti. Da Vjarja e da altri si sono avute altre notizie su ciòche peraltro era noto: Putinsta lavorando da almeno treanni alla formazione di unesercito di pirati informatici,pescando anche tra i criminalie persino tra i criminali finitiin galera per qualche truffa inRete. Si inquadrano gli assuntiin società appaltatrici dell’esercito, che mantiene il controllo delle azioni (è la famosaGru). Uno studente che sappiasmanettare e voglia evitare ilservizio militare sa dove presentarsi, dato che gli annuncivengono regolarmente pubblicati su VKontakte, il social piùpopolare da quelle parti.
2 E in questo modo Putinavrebbe fatto vincereTrump? E senza le incur-
sioni degli hacker avrebbe vin-to Hillary?L’altro giorno James Clapper,direttore nazionale dell’intelligence americana, insieme conJohn Brennan (capo dellaCia), James Comey (capo dell’Fbi) e Mike Rogers (capo dell’Nsa) è andato a trovareTrump nella Trump Tower e gliha consegnato un dossier di 25pagine. Alla fine dell’incontroha emesso questo comunicato:«Noi riteniamo che il presidente russo Vladimir Putin abbia ordinato una campagnanel 2016 finalizzata ad influenzare le elezioni americane. L’obiettivo era minare la fiducia del pubblico nel processo democratico degli Usa, denigrare il segretario Clinton,danneggiare la sua eleggibilità e potenziale presidenza.Inoltre, riteniamo che Putin eil governo russo avessero sviluppato una chiara preferenzaper il presidente elettoTrump». È abbastanza per farparlare i giornali, non abbastanza (ancora) per mettere indifficoltà il quasipresidente. Non si dice infatti che il votosia stato manipolato dai russiin favore di Trump, si ammetteche non ci sono state «alterazioni nelle macchine per votare»: insomma, «gli hackeraggiordinati dal Cremlino nonhanno avuto alcun effetto sulrisultato delle elezioni». Putin,in questo modo, si sarebbevendicato dello scandalo relativo al doping degli atleti russi,ampiamente cavalcato dagli
americani. Trump, alla finedei novanta minuti di briefing,s’è limitato a rispondere: «Èstato un incontro costruttivo».E ha aggiunto di aver incaricato i capi delle spie (anche seBrennan e Clapper saranno sostituiti subito dopo l’insediamento, il 20 gennaio) di presentargli un piano su come«combattere e fermare i cyberattacchi contro gli Stati Uniti».Quindi se l’è presa con la stampa «che scrive falsità». Nientedi nuovo, su questo.
3Mi chiedo se il furbo Putinpotrebbe tentare qualchecolpo anche nei Paesi do-
ve si vota quest’anno.I capi delle spie statunitensi dicono di sì. Il rapporto annota:«Mosca applicherà le lezioniimparate per futuri sforzi di influenza a livello mondiale, anche contro gli alleati degli Stati Uniti e i loro processi elettorali». Tradotto: in Germaniatenterà di far perdere la Merkel, in Francia di far vincere laLe Pen e da noi tiferà probabilmente per Berlusconi e la Lega(un altro punto di contatto conTrump, dato che uomini vicinial quasipresidente hannoconfermato ieri alla Stampa lasimpatia della nuova amministrazione per il fronte del No ecomunque per le forze antieuropeiste).
4Gli americani votano inmolti posti elettronica-mente, da noi si procede
ancora con le schede di carta.Ma i russi hanno già fatto leprove, e a maggio si sono infiltrati nel sistema tedesco, inquello belga e in quello italiano (rete della Farnesina e retedel ministero della Difesa). Arne Schönborn, in Germaniapresidente dell’Ufficio federale per la sicurezza informatica,dopo le incursioni nella retedel Bundestag, in quella deisocialdemocratici, in quelladella Linke e in quella dei giovani della Cdu, ha detto aigiornalisti che «le indicazionipuntano all’Advanced Persistent Threat (Apt28)», associazione di hacker russi anchenoti come Sofacy Group.
5 L’elezione di Trump è a ri-schio?Se si potesse provare che
era d’accordo con i russi... E idemocratici, mai così giù come adesso, ci stanno facendoun pensierino.
IL FATTODEL GIORNOLA GUERRAIN RETE
Il 2017 sarà per l’Italia un anno in chiaroscuro: meno tasse e più lavoro anche se l’economia tornerà ai livelli pre-crisi solo nel 2024. È l’analisi della Cgia di Mestre, che - per i prossimi mesi - prevede un calo della pressione fiscale dello 0,3% (attestandola al 42,3%), un punto di Pil in più e 112.000 nuovi occupati.
L’ANALISI DELLA CGIA
Le previsioni 2017Più posti di lavoroe calo delle tasse
Appuntamento domani al ministero dello Sviluppo economico: da un lato del tavolo, Carlo Calenda ma anche i colleghi dei Trasporti Graziano Delrio e dell’Economia Pier Carlo Padoan; dall’altro, i vertici di Alitalia. Obiettivo, fare chiarezza sul nuovo piano industriale, sul taglio dei costi e sugli esuberi: 4 mila, secondo alcune voci («cifra totalmente priva di fondamento», assicurano fonti Alitalia), 1600 per i sindacati. Un taglio che dovrebbe riguardare soprattutto il personale che lavora in ufficio. Alitalia, nel 2015, ha trasportato 22,9 milioni di passeggeri. Intanto il viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini, annuncia 5 miliardi di euro di investimenti in arrivo negli aeroporti, destinati soprattutto agli scali di Roma, Milano e Venezia.
DOMANI INCONTRO CON L’AZIENDA
Alitalia schiera complessivamente una flotta di 122 aerei ANSA
Grana Alitalia per il governoI sindacati: 1600 esuberi
La Merkel e il ministro Gabriel
Il Portogallo piange il suo ex presidente socialista Mario Soares, scomparso ieri a Lisbona a 92 anni. Presidente della Repubblica per dieci anni, dal 1986 al 1996, era stato protagoni-sta della lotta contro la dittatura di Salazar e Caetano e della transizione democratica che con la Rivoluzione dei Garofani del 25 aprile 1974 aveva ridato al
Portogallo la libertà. Prima di diventare presidente era stato per due volte premier, tra il 1976 e il 1985. Soares era ricoverato da un paio di settimane all’ospe-dale della Croce Rossa di Lisbona ed era entrato in coma a Natale.
CONTRO LA DITTATURA
È morto Soares,amato presidentedel Portogallo
Mario Soares aveva 92 anni AFP
Si scalda l’atmosfera in Germania in vista delle elezioni politiche di settembre. Ieri Angela Markel, che si candiderà per la quarta volte, è stata duramente attaccata dal vicepremier e ministro dell’Economia Sigmar Gabriel, il socialdemocratico che entro la fine del mese deciderà se scendere in campo contro la cancelliera. «Visto chenell’eurozona la Germania ha puntato esclusivamente sulla politica di austerità - ha detto Gabriel - l’Europa è ora più divisa che mai. È inaccettabile che stati come Francia e Italia, che hanno varato riforme, debbano fare sforzi giganteschi per ridurre di mezzo punto il deficit di bilancio. Ho chiesto alla cancelliera cosa costerà di più alla Germania: se la Francia aumenta il deficit di mezzo punto o se Marine Le Pen diventa presidente? Aspetto ancora una risposta...».
IL SOCIALDEMOCRATICO GABRIEL
Berlino, il ministro attacca la Merkel«L’austerity ha finito per dividere l’Ue»
NOTIZIE TASCABILI
Apre il portale delle iscrizioni online a scuola: da lunedì alle 9, le famiglie potranno cominciare a registrarsi. Le domande potranno poi essere inoltrate dalle 8 del 16 gennaio alle 20 del 6 febbraio. Le iscrizioni online riguardano le classi prime delle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado.
FINO ALL’8 FEBBRAIO
Scuola, da domanivia alle iscrizionisul portale online
Le ceneri dell’attrice Carrie Fisher sono state sepolte ieri a Los Angeles con quelle della madre Debbie Reynolds dopo essere state trasportate in un’urna a forma di pillola di Prozac. «Era qui che voleva stare», ha detto il fratello Todd. La Fisher, mitica principessa Leila di «Star Wars», non ha mai nascosto di essere bipolare.
A LOS ANGELES
Addio alla FisherLe ceneri in urnaa forma di Prozac
AltriMondiR
34 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
UNO DEI PRETI È GRAVE
Neve sui trulli di Alberobello. In alcune zone della Puglia ha raggiunto i due metri di altezza ANSA
Ondata di gelo e neve:otto vittime in tre giorniAllerta in sei regioni 1Morti ieri due senzatetto e un anziano. Appelli per i clochard Il Papa mette a disposizione dormitori e auto. Bloccata la Puglia
Elisabetta Esposito
I l freddo che ha travoltol’Italia continua a crearefortissimi disagi e soprat
tutto ad uccidere. Ieri è statotrovato senza vita un clochard aFirenze e si è diffusa la notiziadi un altro morto a Milano tregiorni fa. Non ce l’ha fatta anche un pensionato di 81 anni,Nando Molteni: era malato diAlzheimer, venerdì a Capriano(Monza) è uscito in maglione eciabatte e si è a perso. Lo hannotrovato ieri a ridosso del fiumeBevera a Briosco, non lontanoda casa, morto a causa dell’ipotermia. Da quando la perturbazione è arrivata sul nostro paese le vittime sono otto, sei dellequali senzatetto. Una situazione drammatica che ha spinto iComuni di tutta Italia a fare appelli ai cittadini, chiedendo almeno di segnalare le personeche ritengono più a rischio. Anche Papa Francesco si sta dando da fare: i dormitori adesso
resteranno aperti 24 ore e offriranno bevande e pasti caldi, iclochard avranno poi a disposizione le auto dell’Elemosineriaper passare la notte e a chi nonvolesse lasciare la strada verranno donati sacchi a pelo termici, capaci di scaldare anchecon 20 gradi sotto zero. Il presidente del consiglio Gentiloniieri è andato a far visita ai poveri della comunità di Sant’Egidio, dopo aver incontrato laProtezione Civile per definireun piano contro il maltempo:«Si sta lavorando con il massimo impegno per ridurre e farfronte ai disagi che si stanno vivendo in buona parte d’Italia».E il capo della Protezione CivileCurcio ha invitato tutti a «evitare gli spostamenti», sottolineando poi la criticità nelle zonedevastate dal sisma, dove il termometro è sceso a 10°.
L’EMERGENZA Tra le zone piùcolpite c’è senza dubbio la Puglia. Il governatore Emiliano hapubblicato il suo cellulare su
Facebook invitando i cittadini achiamare per segnalare problemi: «Lo stanno usando con attenzione e educazione — hadetto —. Purtroppo negli ultimicento anni non si era mai vistonulla del genere, la neve è arrivata anche a due metri e nonsmette». Qui sono stati chiusiaeroporti, cancellati o dirottativoli, i treni hanno subito pesanti ritardi e alcuni casolari sonorimasti isolati e elettricità. Disagi fortissimi anche in Sicilia(una ventina di turisti sono rimasti per ore bloccati sull’Etna), nel Beneventano, a Campobasso: ovunque la neve abassa quota ha messo in ginocchio i servizi. Tanti comuni, daMatera a Pescara, hanno giàdeciso di tenere chiuse le scuole domani. E oggi la situazionesarà ancora problematica. LaProtezione Civile ha emesso unnuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse per Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia.
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Il ministro Graziano Delrio nel 2014 ha riformato le ProvinceLAPRESSE
I l maltempo pesa anchesulle elezioni dei Consigliprovinciali, il cui voto era
previsto per oggi in 39 territori. A Pescara, Chieti, Isernia, Potenza, Matera, Foggia, Taranto, Brindisi e Lecce si è deciso di rinviare la tornata elettorale, ma sono comunque moltii sindaci e consiglieri comunalichiamati ad esprimere la loropreferenza, come vuole la Legge Delrio, entrata in vigore nell’aprile del 2014 riformando leProvince. Si tratta di quelli diAncona, Ascoli Piceno, Bellu
no, Brescia, Como, ForlìCesena, Frosinone, Grosseto, LaSpezia, Latina, Lecco, Livorno,MonzaBrianza, Novara, Padova, Perugia, PesaroUrbino, Pisa, Pistoia, Prato, Rieti, Rovigo,Salerno, Savona, Siena, Teramo, Terni, Verbano Cusio Ossola, Verona e Vicenza. AltreProvince, tra cui quelle chenon possono votare oggi, andranno alle urne domani (Crotone), il 10 gennaio (Benevento e Piacenza), l’11 (Biella, Pescara, Matera e Potenza), il 12(Isernia), il 15 (Chieti, Foggia,Taranto, Brindisi e Lecce) e il29 (Cosenza). Ma non mancano le polemiche. La Fp Cgil Nazionale denuncia: «Il silenzioche si registra è metro di misura del baratro nel quale sonoprecipitate le Province e cittàmetropolitane, a due anni emezzo dall’approvazione dellalegge Delrio. Le Province sonoal collasso economico, impossibilitate a predisporre i bilanciper quest’anno a causa dei ripetuti tagli».
La basilica di Santa Maria Maggiore a Roma
Paura ieri a Roma per il gesto di unosquilibrato: Renzo Cerro, un 41 anni originario del Frusinate con precedenti penali, è entrato nella chiesa di Santa Maria Maggiore, armato di un coccio di bottiglia e ha sfregiato due sacerdoti. Poi è fuggito, ma i carabinieri - messi in allarme dalle urla che arrivavano dalla chiesa - lo hanno arrestato. L’uomo ha ferito padre Angelo Gaeta, addetto alla sagrestia, dallo zigomo al mento e poi padre Adolfo Ralph dei frati dell’Immacolata: il primo è grave ma non in pericolo di vita, il secondo è già stato curato. L’aggressione è avvenuta in sacrestia: eppure la chiesa è considerata obiettivo sensibile per il terrorismo. «Sono un incompreso, la Chiesa non mi ha capito», ha detto Cerro ai carabinieri.
Roma, entra in chiesae sfregia due sacerdotiPreso uno squilibrato
MOLTI I RINVII
Oggi 30 province al votoSi scelgono i nuovi Consigli
L’ Fbi indaga ancora nella vita di Esteban Santiago, il reduce (deco
rato) dall’Iraq che venerdìha ucciso 5 persone nell’aereoporto di Fort Lauderdale,in Florida. Dove era arrivato«appositamente per colpire», spiegano gli inquirenti.Santiago, 26enne di origineportoricana, padre da pochimesi, viveva in Alaska, doveaveva dato segni di squilibrio, confermati da un parente: in novembre era entrato in un ufficio dell’Fbi dicendo che «la sua mente eracontrollata da un’agenzia diintelligence americana e cheera costretto a guardare video per l’Isis». Ma l’Fbi nonfece nulla. L’uomo ha viaggiato con un’arma da fuoco,regolarmente denunciata,nel bagaglio: negli Usa sipuò volare con armi, scariche e in un apposito contenitore e con proiettili in valigia. Le indagini non escludono ancora la pista terroristi
ca (anche se Santiago,interrogato, non avrebbe dettonulla che possa avvalorare questa tesi) ma resta forte l’ipotesiche si tratti di un caso di problemi mentali legati alle conseguenze della guerra: secondouno studio del 2016, ci sono 20casi di suicidio al giorno fra i veterani Usa. Fonti federali spiegano che l’uomo potrebbe averudito «voci nella sua testa» chegli hanno ordinato di compiereatti violenti. Domani Santiagocomparirà in tribunale. L’aeroporto è tornato operativo.
L’ATTACCO IN AEROPORTO
Il killer della Florida«Sentiva delle voci»
Esteban Santiago, 26 anni AFP
Saranno un’inchiesta della Procura - che ipotizza il reato di omicidio colposo - e una task force del ministero della Salute a far chiarezza sulla morte di una bambina di 4 mesi nell’isola di Procida, 10 mila abitanti in Campania. La piccola Tea era stata portata venerdì sera dai genitori al pronto soccorso di Procida, ma i medici, dopo averla visitata, l’avevano rimandata a casa. «I genitori hanno detto che in giornata aveva avuto la febbre a 39° - spiega un medico dell’ospedale - ma quando è arrivata non aveva febbre e i parametri vitali erano buoni. Non c’erano motivi per ricoverarla». Ieri mattina, però, la piccola è stata riportata in ospedale, accompagnata anche dal pediatra di famiglia e sono emersi «problemi di frequenza cardiaca bassa: il rianimatore l’ha intubata e le sono state praticate tutte le cure». Tea, tuttavia, è morta, ufficialmente per arresto cardiocircolatorio ma sarà l’autopsia a chiarire la e cause. La task force del ministero sarà impegnata anche a verificare le procedure di quanto accaduto a Vibo Valentia, in Calabria, dove il 5 gennaio è deceduta una donna che tre giorni prima aveva dato alla luce una bambina. Tre arresti cardiaci, uno dopo l’altro, che hanno spento la vita di una mamma di 37enne, Tiziana. La morte era stata definita dagli stessi dirigentidell’ospedale, «epilogo di una gravidanza a rischio».
NEL NAPOLETANO
Bimba dimessadall’ospedale:muore a 4 mesiLorenzin indaga
Indagini a Procida ANSA
TERRORISMO
Il rischio attentatie l’Italia nel mirinoAllarme di Gabrielli1Il capo della polizia:«Prima o poi l’Isis colpirà anche noi» Plauso della Legasul tema rimpatri
SIRIA, BOMBA UCCIDE 60 PERSONEUn camion-bomba è esploso in Siria, ad Azaz, città in mano ai ribelli al confine con la Turchia, dove si trovano migliaia di sfollati: il bilancio è di almeno 60 morti. Nessuna rivendica-zione, ma in passato Azaz era stata presa di mira dall’Isis.
C he l’attenzione sulfronte attentati in Italia sia massima è cosa
nota, ma l’affermazione delcapo della polizia FrancoGabrielli fa comunque discutere. «Lo dico in manieramolto cruda: prima o poi anche noi un prezzo lo dovremo pagare. Ci auguriamo siaquanto più contenuto possibile. Noi, dentro a quella minaccia, ci siamo», ha detto inun’intervista al Giornale eQn, sottolineando poi che leindagini seguite a molti rimpatri hanno dimostrato che«buona parte delle personefermate nel nostro Paeseperché vicine all’Isis stavarealmente per compiere attentati e fare morti». Gabrielli è favorevole all’aumento dei Cie e sui rimpatri dei migranti che fanno ri
corso per la negazione deldiritto d’asilo annuncia, ricevendo il plauso della Lega Nordma anche di Forza Italia, che«la normativa europea prevedealmeno un grado di giudizio, ilnostro sistema giudiziario tre.Intendiamo fermarci al primo».
AMRI Continuano intanto le indagini su Anis Amri, il presuntoattentatore di Berlino ucciso aSesto San Giovanni dalla polizia italiana. Secondo la rete tvtedesca Zdf, il tunisino si sarebbe procurato in Svizzera la pistola usata durante l’attacco almercatino di Natale. E resta incarcere a Tunisi il nipote delterrorista. Secondo i media locali, sono stati confermati icontatti attraverso Telegramcon codice cifrato tra il giovanee lo zio a dicembre in Germania, dove il ragazzo avrebbe riconosciuto la sua adesione all’Isis. Sempre ieri la magistratura tunisina ha notificato in carcere quattro ordini di custodiacautelare al terrorista MoezFezzani, considerato tra i reclutatori dell’Isis in Italia ed estradato dalle autorità del Sudan inTunisia il 23 dicembre.
AltriMondiR
35DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA
OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI
LA SERIE «CHE DIO CI AIUTI 4»
LA SUORACHE BENEDICEGLI ASCOLTITorna su Rai Uno la suoradetective interpretata da Elena Sofia Ricci in «Che Dio ci aiuti 4»: tra le novità, le nozze fra Azzurra e Guido (sorprese in vista), l’arrivo di Nico, un affascinante avvocato, e di Monica, figlioccia di suor Angela. La precedente stagione della serie si era conclusa nel novembre 2014 con l’episodio «Una spina nel cuore», visto da 7 milioni di spettatori.DA VEDERE STASERA SU RAI UNO ALLE 21.30
Juventus - BolognaSerieA20.45 - SkySport1,SkySupercAlcio,SkycAlcio1,mpSportvillarreal -Barcellonaliga20.45 - foxSportS
BasketBanco di sardegnasassari - Pastareggia casertaSerieAmaschile12.00 - SkySport1Milwaukee Bucks -washington wizardsNBA20.00 - SkySportmix,SkySport2sidigas avellino -doloMiti energiatrentinoSerieAmaschile20.45 - rAiSport1
footBallPittsBurgh steelers-MiaMi dolPhinsNfl19.00 - SkySportpluSgreen Bay Packers -new york giantsNfl22.30 - SkySportpluS
sci alPinocoPPa del MondoSlalomfemminile.1ªmanche9.15 - rAiSport1,euroSportcoPPa del MondoSlalomfemminile.2ªmanche12.15 - rAiSport1coPPa del MondoSlalommaschile.2ªmanche13.30 - rAiSport1,euroSport
sci di fondocoPPa del Mondo9kmfemminile11.30 - rAiSport1coPPa del Mondo9kmmaschile15.30 - rAiSport1
tennisatP chennaifinale13.00 - SuperteNNiS
volleyexPrivia Molfetta -kioene PadovaSuperlegamaschile18.00 - rAiSport1
calcioathletic BilBao -alavesliga12.00 - foxSportSudinese - interSerieA12.30 - SkySupercAlcio,SkycAlcio1,mpSportliverPool-PlyMouth a.fAcup14.30 - foxSportSgenoa - roMaSerieA15.00 - SkycAlcio1,mpSport2lazio - crotoneSerieA15.00 - SkycAlcio2,mpcAlcio1sassuolo - torinoSerieA15.00 - SkycAlcio4chievo - atalantaSerieA15.00 - SkycAlcio5chelsea -PeterBorough unitedfAcup16.00 - foxSportSMilan - cagliariSerieA18.00 - SkySupercAlcio,SkycAlcio1,mpSport
GAZZAMETEO Roma
MAXMIN
MAXMIN
MAXMIN
MAXMIN
MilanoMAXMIN
OGGIRomaMilano
MAXMIN
DOMANIRomaMilano
DOPODOMANI
a cura di 3BMETEO.COM3°
-2° -1° -1°7°8°6°
-2° -2° -3°5°4°
Domenica di gennaio, che freddo fa, la Luna esorta al narcisismo, all’edonismo, al suinismo. But don’t scler per le sciocchezze.
21/3 - 20/4ARIETE
7
Il vostro umore è un cicinìn grigio. Ma senza motivo. Ergo: don’t romp. E state su, con unocchio alle spese. Golosità suine giungono e vi beano.
23/9 - 22/10BILANCIA
6-
La botta di glutei pare dietro l’angolo. Ovunque vitroviate, qualunque cosa stiate facendo. E si fornica con fantasia, in location ardite, pure.
21/4 - 20/5TORO
7,5
Domenica un cicinìn tesa. Il lavoro vi stressa, la famiglia stanca,il dì di festa deludicchia. Il sudombelico, però, no. Anzi, espleta a rout de coll.
23/10 - 22/11SCORPIONE
6
Decidete: o vi isolate o accettate di farvi un sedere come il Maracanà per le tante cose da sbrigare. L’amor is a ciofec, ma l’attività suina ferve.
21/5 - 21/6GEMELLI
6
Luna OK per sbrigare impegni, lavori di fino e dedicarvi mucho narcisismo. Mala fornicazione appassiona come una televendita di pancere. Sigh.
23/11 - 21/12SAGITTARIO
7+
La Luna rasserena, mentre gli amici aderiscono a richieste e progetti. Amor e fornicazione, poi, vi riscattano, rinvigoriscono, ringiovaniscono.
22/6 - 22/7CANCRO
7 +
Domenica mira-bolante per svaghi, festa e/o lavoro. La vita amorososuina vince pure l’oro olimpico. Con procreazione annessa, volendo e potendo.
22/12 - 20/1CAPRICORNO
8
La Luna vi stanca. Ma Giove sponsorizza viaggi, lavoro, svaghi. Non abbattetevi, però, e non addentate il perone di chi vi rompe. Mirabilie suine!
23/7 - 23/8LEONE
6,5
Luna stortarella. Così, la famiglia vi fa sclerare, voi non riuscite e rilassarvi, il lavoro stenta. Siete fighi, però. E risvegli suini paiono in atto.
21/1 - 19/2ACQUARIO
6
Viaggi, sport e rapporti con individui lontani fruttano, il lavoro vi appaga, voi siete sereni. C’è pure un ritorno alla fornicazione, muy esplosivo.
24/8 - 22/9VERGINE
7,5
Domenica piena di idee brillanti, ottima per viaggia-re e socializzare. L’amore, poi, gratifica còr e vanità, la fornicazione v’erge e deterge le ansie.
20/2 - 20/3PESCI
7
LO SPORT IN TVCONSIGLI
AltriMondiR
1 Il Cinemood Storyteller, proiettore tascabile con cartoon in memoria; 2 I jeans di Spinali Design: connessi allo smartphone per indicare la direzione; 3 Il guanto Raphael che trasforma gli esercizi di riabilitazione in semplici videogame; 4 Un spazzolino da denti «intelligente» AP/AFP
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Dallo spazzolino ai jeansSiamo sempre più hi-tech1Le novità del Ces di Las Vegas: è boom di oggetti «intelligenti»E la casa diventa smart: c’è persino il computer che sfama i gatti
Francesco Rizzo
C i sono così tante trovateper farci risparmiare tempo, fra i gadget del Ces di
Las Vegas, che vien da domandarsi cosa ne faremo, di tuttoquesto tempo. La fiera tecnologica del Nevada, che si chiudeoggi, non offre solo televisori Lgspessi 2,57 millimetri da incollare alla parete, computer portatiliSamsung pensati per videogiocatori o frigo Smarter con telecamera per vedere che cosamanca (a distanza) ma ancheoggetti più banali dotati di “pensiero”. Come l’HiMirror, specchio da bagno che analizza lapelle del viso e ci consiglia comecurarla (sviluppo di un’idea giàal Ces 2 anni fa che rende inutileandare dall’estetista); o il Catspad, un dispenser per gatti cheeroga acqua e cibo (e con menodi 200 euro non ci pensate più);
ma anche il primo spazzolinocon intelligenza artificiale, cheanalizza il modo in cui ci laviamo i denti (79 euro, ma risparmiate sul dentista). Del resto, sela casa si fa sempre più “smart” grandi aziende indicano nel2017 l’anno decisivo per gli elettrodomestici che dialogano fraloro non può non esserlo neidettagli. Invadendo persino piaceri della vita, come scrivere unmessaggio romantico a mano:macché, a giugno negli Usa arriva Lovebox, 113 euro per spedire via smartphone un «ti amo»che comparirà su un display incastonato nel legno. Altro che lesolite rose rosse.
PESCA Cosa faremo, dunque,del tempo guadagnato? Dipende, ma saremo sempre più assistiti dalla tecnologia. Adorate lamusica? Un 33enne napoletano,Giuseppe Pinto, con laboratorioin un sottoscala, lancia On, gira
dischi plug and play che, in 6,5cm di altezza, gestisce tutte lesorgenti, dall’analogico al digitale. Preferite il cinema? EccoCinemood Storyteller, proiettore da parete tascabile con oltre100 cartoni in memoria. Chi va apasseggio, può provare i jeansconnessi di Spinali Design chevibrano per indicare la strada,senza che si debba guardare lamappa. E ancora: il drone chescandaglia i fondali (la meditazione della pesca diventa videogame); tra le auto, la PortalChrysler semiautonoma che“parla” con la casa (se di tipo“smart”). A proposito: in Nevada, nel 2016, i decessi per incidenti che hanno coinvolto pedoni e ciclisti sono aumentati del5%. E così, a Las Vegas, studianocome informare le auto sul traffico o sulla folla. Sarebbe utilissimo anche da noi. Per usare bene il tempo risparmiato.
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SUCCESSI ITALIANI
Musei alla riscossa Nel 2016 recorddi visite e incassi1Presenze cresciutedel 4% in un anno, guadagni del 12. Il ministro: «Soldiche reinvestiremo»
In coda per il Colosseo ANSA
G li italiani tornano ascoprire i musei. Il2016 ha segnato un
nuovo record di visitatori eincassi, saliti rispetto al2015 del 4 e del 12%, pari a44,5 milioni di persone e172 milioni di euro. Considerato che l’anno passato,complice l’allarme terrorismo, non è stato particolarmente generoso con il turismo, devono per forza essere stati gli italiani a ritrovare interessi nella storia enell’arte del nostro paese.Più che soddisfatto il ministro dei Beni culturali DarioFranceschini, che sottolinea: «Negli ultimi tre anniabbiamo assistito ad un incremento di 6 milioni di visitatori, pari al 15%, che haportato ad un aumento de
gli incassi di 45 milioni. Sonorisorse preziose che torneranno interamente ai musei. Inquesta crescita il Sud gioca unruolo importante, con la Campania anche nel 2016 al secondo posto nella classifica delleregioni più visitate (dopo il Lazio, ndr) grazie agli oltre 8 milioni di ingressi registrati, unaumento del 14,2% sul 2015».Ad attirare la gente è soprattutto il patrimonio archeologico:Colosseo, Foro Romano, Palatino. museo archeologico diNapoli, parco archeologico diPaestum e Scavi di Pompei dasoli hanno incassato staccatocirca 11 milioni di biglietti.
PITTI AL VIA: VOTA SU GAZZETTA.ITTutto pronto per la 91a edizione di Pitti Uomo a Firenze, la più grande fiera della moda maschile al via martedì alla Fortezza da Basso (nella foto l’edizione 2016) con più di 1200 espositori. Il tema sarà la danza. La «Gazzetta dello Sport» torna protago-nista come da tradizione: seguirà la rassegna con lo speciale in edicola martedì e con il concorso GazzaLook che premia i capi più originali. Si può votare su gazzetta.it fino alle 16 di martedì.
287 Nel 2016, i consumatori americani hanno speso 287 miliardi di dollari in prodotti tecnologici: si prevede che nel 2017 arrivino a 292 miliardi
58 Le stime americane prevedono che nel 2020 il mercato delle case connesse potrebbe salire fino a un giro di 58 miliardi di dollari