ULTIMO RESPIRO - Investire Oggi

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www.gazzetta.it domenica 8 gennaio 2017 anno LXXIII - numero 1 euro 1,50 9 771120 506000 70 1 0 8> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano MARTEDI’ IN REGALO L’ALBUM PANINI DEI CALCIATORI RICHIEDETELO AL VOSTRO EDICOLANTE CON LA GAZZETTA. E’ LA RACCOLTA DI FIGURINE PIU’ ATTESA DELL’ANNO TITOLARE DOPO 78 GIORNI BALLA DYBALA BALLA La Juve riparte col Bologna dopo lo shock in Supercoppa. Allegri: «A Doha poco seri: anni di elogi, posso pure sfogarmi». Buffon k.o., c’è Neto. Mercato: Evra non convocato, esame per il rossoblù Masina Paulo Dybala 23 anni, tra rebus contratto, polemiche e voglia di svoltare IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi w Gasperini: «Gagliardini non giocherà per rispetto verso l’Inter». «Avrebbe dovuto farlo anche Felipe Melo» hanno detto i tifosi interisti. 10 SUON DI GOL: NUOVO ANNO E UDINESE GLI AMULETI DI ICARDI 13 BRAMARDO A PAGINA 13 Inter, Maurito segna sempre dopo la pausa e spesso ai friulani SINISA: «DUE NOTTI INSONNI» Il cuore Toro di Mihajlovic «Ho appena detto no ai cinesi» FRONGIA, GOZZINI, PASOTTO PAG. 8-9 8 Contro il Cagliari per interrompere il digiuno più lungo: 507’ MAL DI GOL: BACCA CI RIPROVA E IL MILAN CI CREDE Maccarone! Trema pure Corini Neve: a Pescara non si gioca RISULTATI & CLASSIFICA 19 a GIORNATA JUVENTUS* 42 ROMA 38 NAPOLI** 38 LAZIO 34 MILAN* 33 ATALANTA 32 INTER 30 TORINO 28 FIORENTINA 27 UDINESE 25 CHIEVO 25 GENOA 23 CAGLIARI 23 SAMPDORIA** 23 BOLOGNA* 20 SASSUOLO 17 EMPOLI** 17 PALERMO** 10 CROTONE* 9 PESCARA 9 IERI EMPOLI-PALERMO 1-0 NAPOLI-SAMPDORIA 2-1 OGGI ORE 15 UDINESE-INTER (ORE 12.30) CHIEVO-ATALANTA GENOA-ROMA LAZIO-CROTONE PESCARA-FIORENTINA RINV. SASSUOLO-TORINO MILAN-CAGLIARI (ORE 18) JUVE-BOLOGNA (ORE 20.45) *Una partita in meno **Una partita in più STORIE E PERSONAGGI DA NON PERDERE 1 Rooney aggancia il mito: 249 reti con lo United come Bobby Charlton BOLDRINI A PAGINA 19 2 Stadio di Buenos Aires Sivori ceduto alla Juve per finire il Monumental SCHIANCHI A PAGINA 17 3 Djokovic trionfa a Doha Si ferma a 28 incontri l’imbattibilità di Murray CRIVELLI A PAGINA 30 L'ARTICOLO A PAGINA 2 L’INTERVENTO di Sandro Veronesi 2 PAULO, JORDAN E UN CICLO AGLI INIZI «Ho sbagliato più di 9000 tiri nella mia carriera. Ho perso quasi 300 partite. 26 volte mi hanno dato la fiducia per fare il tiro vincente e ho sbagliato. Ho fallito più e più e più volte nella mia vita. È per questo che vinco». Quando un ragazzo di 23 anni che ha sbagliato il rigore decisivo in una finale sfodera questa frase di Michael Jordan, siamo autorizzati a dedurne due cose... 26 BATTAGGIA, POLI PAG 26-27 - COMMENTO DI NARDUCCI PAG 21 SCI: 2 a NEL GIGANTE A MARIBOR Goggia al settimo... podio La Maze la incorona erede: «Vai Sofia, ora tocca a te» PANCHINE E RIVALITÀ Spalletti non ha dubbi «Allenerei i bianconeri» AQUINO, CECCHINI, CONTICELLO, DALLA VITE, DA RONCH, DELLA VALLE, ODDI ALLE PAGINE 2-3-4-5 5 La bergamasca Sofia Goggia, 24 anni, con Tina Maze, 33 NAPOLI Rimonta la Samp rimasta in 10 per l’espulsione ingiusta di Silvestre. Di Gabbiadini e Tonelli al 95’ il 2-1: agganciata la Roma al 2° posto. Furia Ferrero: «Una vergogna, ha deciso l’arbitro Di Bello» CECERE, D’ANGELO, MALFITANO, G. MONTI PAG. 6-7. COMMENTO DI CALAMAI PAG. 21 ELEFANTE, MEROI, TAIDELLI PAG. 10-11 ALL’ULTIMO RESPIRO Il gioco è vietato ai minori e può creare dipendenza. Consulta le percentuali di raccolta restituite su aams.it .it sport

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www.gazzetta.it domenica 8 gennaio 2017 anno LXXIII - numero 1 euro 1,50

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MARTEDI’ IN REGALO L’ALBUM PANINI DEI CALCIATORIRICHIEDETELO AL VOSTRO EDICOLANTE CON LA GAZZETTA. E’ LA RACCOLTA DI FIGURINE PIU’ ATTESA DELL’ANNO

TITOLARE DOPO 78 GIORNI

BALLADYBALABALLALa Juve riparte col Bologna dopo lo shock in Supercoppa. Allegri: «A Doha poco seri:anni di elogi, posso pure sfogarmi».Buffon k.o., c’è Neto. Mercato: Evra non convocato, esame per il rossoblù Masina

Paulo Dybala

23 anni,

tra rebus

contratto,

polemiche

e voglia di

svoltare

IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchiw

Gasperini: «Gagliardini non giocherà per rispetto verso l’Inter». «Avrebbe dovuto farlo

anche Felipe Melo» hanno detto i tifosi interisti.

10

SUON DI GOL:NUOVO ANNO E UDINESEGLI AMULETIDI ICARDI

13

BRAMARDO A PAGINA 13

Inter, Maurito segna sempre dopo la pausa e spesso ai friulani

SINISA: «DUE NOTTI INSONNI»Il cuore Toro di Mihajlovic

«Ho appena detto no ai cinesi»

FRONGIA, GOZZINI, PASOTTO PAG. 8-9

8

Contro il Cagliari per interrompere il digiuno più lungo: 507’

MAL DI GOL:BACCACI RIPROVAE IL MILANCI CREDE

Maccarone! Trema pure CoriniNeve: a Pescara non si gioca

RISULTATI & CLASSIFICA19a GIORNATA

JUVENTUS* 42ROMA 38NAPOLI** 38LAZIO 34MILAN* 33ATALANTA 32INTER 30TORINO 28FIORENTINA 27UDINESE 25

CHIEVO 25GENOA 23CAGLIARI 23SAMPDORIA** 23BOLOGNA* 20SASSUOLO 17EMPOLI** 17PALERMO** 10CROTONE* 9PESCARA 9

IERIEMPOLI-PALERMO 1-0NAPOLI-SAMPDORIA 2-1OGGI ORE 15UDINESE-INTER (ORE 12.30) CHIEVO-ATALANTAGENOA-ROMALAZIO-CROTONEPESCARA-FIORENTINA RINV.SASSUOLO-TORINOMILAN-CAGLIARI (ORE 18)JUVE-BOLOGNA (ORE 20.45) *Una partita in meno **Una partita in più

STORIE E PERSONAGGIDA NON PERDERE

1 Rooney aggancia il mito:249 reti con lo Unitedcome Bobby CharltonBOLDRINI A PAGINA 19

2 Stadio di Buenos Aires Sivori ceduto alla Juveper finire il MonumentalSCHIANCHI A PAGINA 17

3 Djokovic trionfa a Doha Si ferma a 28 incontril’imbattibilità di MurrayCRIVELLI A PAGINA 30

L'ARTICOLO A PAGINA 2

L’INTERVENTO di Sandro Veronesi

2

PAULO, JORDANE UN CICLO AGLI INIZI

«Ho sbagliato più di 9000 tiri nella mia carriera. Ho perso quasi 300 partite. 26 volte mi hanno dato la fiducia per fare il tiro vincente e ho sbagliato. Ho fallito più e più e più volte nella mia vita. È per questo che vinco». Quando un ragazzo di 23 anni che ha sbagliato il rigore decisivo in una finale sfodera questa frase di Michael Jordan, siamo autorizzati a dedurne due cose...

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BATTAGGIA, POLI PAG 26-27 - COMMENTO DI NARDUCCI PAG 21

SCI: 2a NEL GIGANTE A MARIBOR

Goggia al settimo... podioLa Maze la incorona erede:«Vai Sofia, ora tocca a te»

PANCHINE E RIVALITÀ

Spalletti non ha dubbi«Allenerei i bianconeri»

AQUINO, CECCHINI, CONTICELLO, DALLA VITE, DA RONCH, DELLA VALLE, ODDI ALLE PAGINE 2-3-4-5

5

La bergamasca Sofia Goggia, 24 anni, con Tina Maze, 33

NAPOLIRimonta la Samp rimasta in 10 per l’espulsione ingiusta di Silvestre. Di Gabbiadini e Tonelli al 95’ il 2-1: agganciata la Roma al 2° posto. Furia Ferrero: «Una vergogna, ha deciso l’arbitro Di Bello»

CECERE, D’ANGELO, MALFITANO, G. MONTI PAG. 6-7. COMMENTO DI CALAMAI PAG. 21

ELEFANTE, MEROI, TAIDELLI PAG. 10-11

ALL’ULTIMORESPIRO

Il gioco è vietato ai minori e può creare dipendenza.Consulta le percentuali di raccolta restituite su aams.it

.itsport

2

L’INTERVENTOdi SANDROVERONESI

PAULO,JORDANE UN CICLOAGLI INIZI

«H o sbagliato piùdi 9000 tirinella mia

carriera. Ho perso quasi 300 partite. 26 volte mi hanno dato la fiducia per fare il tiro vincente e ho sbagliato. Ho fallito più e più e più volte nella mia vita. È per questo che vinco».

Quando un ragazzo di 23 anni che ha sbagliato il rigore decisivo in una finale sfodera questa frase di Michael Jordan, siamo autorizzati a dedurne due cose: la prima è che lo sport, per lui, è veramente un mondo solido e pieno di insegnamenti, una scuola di vita, come si dice; la seconda, nel caso in cui il ricorso a quella frase gli sia stato consigliato da qualcuno, è che è circondato da persone ben piantate nei valori di quel mondo, e non da parassiti ingordi. Paulo Dybala, nel momento più difficile della sua storia juventina, cioè dopo la Supercoppa persa col Milan «per colpa sua», ha fatto questo: per comunicare il suo stato d’animo ha pubblicato su Twitter quelle parole del più grande campione di tutti i tempi. E ora che la stagione riparte, e come dice Allegri non c’è più tempo per sbagliare, gli occhi sono tutti puntati su di lui: se gioca o non gioca titolare, se ha digerito o no la delusione, se resta o non resta alla Juve il prossimo anno, eccetera. Una bella pressione. Ma, anche grazie a quel messaggio pubblicato su Twitter, e alle due cose che se ne possono dedurre, io, da tifoso, non sono per nulla preoccupato. Le sue qualità di calciatore non sono in discussione, anzi, devono ancora affermarsi fino in fondo, e collocarlo dove merita di stare, cioè tra i dieci migliori calciatori del mondo; unite a quelle morali e caratteriali, che ha già saputo mostrare in campo e fuori, io non ho dubbi che riscatterà immediatamente la serata balorda di Doha, renderà impossibile ad Allegri lasciarlo fuori dai titolari e non cambierà maglia per guadagnare di più, come ha fatto Pogba, ma solo quando il suo ciclo a Torino potrà dirsi esaurito, come ha fatto Zidane. E il suo ciclo a Torino è appena cominciato.

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Juventus E’ l’oradella Joya Dybala titolare dopo le polemicheE Max lo carica «Da qui alla fine sarà importante»

Fabiana Della ValleINVIATA A VINOVO (TORINO)

Paulo Dybala ha la fac­cia da ragazzino mala solidità mentale diun giocatore navigatoe non sarà un calcio di

rigore sbagliato a gettare om­bre sul suo futuro. Se il 2016 èfinito come mai avrebbe voluto,allora a maggior ragione il 2017deve iniziare sotto una nuovastella. Le stagioni non sono maitutte uguali: nella scorsa, la pri­ma in bianconero, era partitogiocando poco ma con buoneprestazioni e parecchi gol, tan­

to che tutti chiedevano ad Alle­gri di utilizzarlo di più. Nel2016­17 invece è diventato tito­lare inamovibile nonostantel’arrivo estivo di Gonzalo Hi­guain, ma con meno gol (3 con­tro i 9 del 2015­16) e numerimeno rassicuranti. Colpa del­l’infortunio, che l’ha tenutolontano dal campo per quasidue mesi, ma anche di una di­versa posizione, più al serviziodi Re Pipita e più lontano dallaporta.

UN RITORNO DA PADRONE SeDybala avesse segnato quel ri­gore nello stadio di Doha, o me­glio ancora se non avesse sba­

gliato quel tiro da tre punti chegli è capitato durante la partita(non è da lui calciare alto unpallone così invitante), in Su­percoppa avremmo celebrato ilritorno di SuperPaulo, l’eroe che nel cuore dei tifosi ha presoil posto di Paul Pogba. Invece lasconfitta con il Milan (controcui si era infortunato il 22 otto­bre 2015 in campionato) è statoil momento più doloroso dellasua storia a tinte bianconere. Lapanchina inaspettata, il doppioerrore, le parole di Allegri(«Paulo ha giocato 60 minuti,doveva e poteva incidere sullapartita») hanno lasciato il se­gno nella testa di Dybala, ma

come insegna il suo mito Mi­chael Jordan, la forza di uncampione sta nel saper trasfor­mare ogni sconfitta nel primomattone per costruire un nuovosuccesso. Così Paulo prima hastaccato la spina e poi si è ri­messo a lavorare per ritornareda protagonista. Il 2017 deveessere il suo anno e non perde­rà un secondo in più del suopreziosissimo tempo a rimugi­nare su Doha.

RIPRESA CON GOL Epifania si­gnifica segno, manifestazione:stavolta la ripresa del campio­nato non coinci­de con il giornodell’arrivo dei ReMagi, ma è co­munque il debut­to nel nuovo an­no e l’attaccanteargentino la con­sidera l’occasio­ne giusta per tor­nare al centro delprogetto. L’annoscorso il 6 genna­io Dybala segnòal Verona e poichiuse il mese con 4 reti. Nel2014­15 col Palermo in quellostesso giorno fece doppietta alCagliari. Due mesi e mezzo do­po l’infortunio di San Siro (78giorni), Dybala tornerà a esseretitolare. «Non ho ancora decisola coppia d’attaccanti – ha dettoMassimiliano Allegri – e se lischiererò tutti e tre, ma sicura­mente Dybala giocherà».

PIPITA DA 90 Paulo con Hi­guain e con Pjanic alle spalle èla soluzione più probabile, conl’intrigante idea del doppio tre­quartista: «L’albero di Natale ci

può stare – ha ammiccato il tec­nico –, quando c’è Higuain incampo è normale che sia lui ilpunto più alto della squadra,con Mandzukic si può giocareanche in modo diverso». Pipitache ha dichiarato in un’intervi­sta a Soccer 360 Magazine:«Voglio dimostrare alla Juveche valgo i 90 milioni spesi perme. Questo significa conquista­re trofei ed essere protagonistanelle vittorie. La Champions èl’obiettivo primario».

PAULO COME PAUL Dybala amasvariare e inventare, vede per­

corsi inimmagi­nabili per gliumani, disegnatraiettorie im­prendibili. In pa­tria è il successo­re designato diLeo Messi, chel’ha mandato dalsuo nutrizionistaitaliano, alla Ju­ventus ha raccol­to l’eredità di Po­gba, perché nes­suno come lui è

capace di infiammare lo Sta­dium anche nelle serate più ge­lide. E Allegri, che finora lo ave­va sempre elogiato («Ha l’istin­to killer, è un predestinato»),adesso ha cominciato a punzec­chiarlo come faceva con Paul,perché da quelli come loro, daisupereroi, si aspetta semprequel tocco di magia in più. Pau­lo è un giocatore fuori daglischemi, esattamente come Pog­ba, e per questo il suo nome èdestinato a finire sempre alcentro di voci di mercato. DallaSpagna rimbalzano continua­mente notizie di offerte irri­

IN QATARRIGORE FALLITOE LACRIME

Sulla Supercoppa italiana giocata lo scorso 22 dicembre a Doha, pesa come un macigno l’errore dal dischetto di Paulo Dybala. Il rigore calciato dall’argentino durante la serie decisiva ha esaltato i riflessi di Donnarumma, che con la mano di richiamo ha regalato mezzo trofeo ai rossoneri. A fine gara, i compagni hanno consolato l’ex Palermo, addirittura in lacrime: qui, da destra, Alex Sandro, Mehdi Benatia e Juan Cuadrado a fine gara con Dybala, che stasera avrà la chance di dimenticare il Qatar LAPRESSE

Nel 2017 l’argentinopunta a tornare al centro del progetto di Allegri

E intanto Higuain rilancia: «Vogliodimostrare che valgo 90 milioni»

LA COPPIA

Serie ARIl personaggio

3DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

1Prima chancedall’inizio

dopo 78 giorniPaulo ha digerito

la strigliatadell’allenatorein Supercoppa

E col rinnovoi bianconeri

spegnerannole sirene delle big spagnole

IL CONFRONTOPAULO DYBALA

2015-16 2016-17

GOL

TIRI NELLO SPECCHIO

GOL

OCCASIONI CREATE

PASSAGGI POSITIVI

SPONDE

DRIBBLING RIUSCITI

FALLI SUBITI

Alla 18ª giornata9 3

Dati media a partita

TIRI FUORI

1,26

1,03

1,00

1,30

0,56 0,30

2,15

25,6

1,90

2,50 3,50

2,71 1,70

2,09 1,40

28,2

GDS

nunciabili di Barcellona e RealMadrid. «Non mi riguardano enon mi danno fastidio – hachiarito Allegri – perché Pauloè un giocatore della Juventus.Arriva da due mesi di assenza enella seconda parte della sta­gione per noi sarà molto impor­tante. Come lo sarà Pjaca, chesta meglio, per il Bologna saràconvocato e tra domani (oggi,ndr) e la gara di mercoledì inCoppa Italia potrà avere spa­zio».

VOCI E CONTRATTO Max consi­dera Dybala il valore aggiuntoche gli consentirà di migliorareil gioco della Juventus. Le voci

di mercato non preoccupanonemmeno la società, perchéPaulo ha un contratto di tre an­ni e mezzo ancora e la Juventusha deciso spontaneamente diprolungarlo di un altro anno(fino al 2021), adeguandogli lostipendio (tra parte fissa e pre­mi arriverà quasi ai 7,5 milionidi euro di Higuain) per valoriz­zarlo. L’appuntamento con ilprocuratore è fissato per finegennaio, per quella data la Juvesi aspetta che siano state risoltele questioni pregresse con l’exagente del giocatore, GustavoMascardi, che non la riguarda­no.

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PERCHÉ VEDEREJUVENTUSBOLOGNADopo il panettone indigesto, Allegri riparte dal campionato e da uno Juventus Stadium che non perdona. Ma il Bologna, di record interrotti, ne saStadium, ore 20.45

fL’ALLENATORE

MASSIMILIANO ALLEGRI

«Noi poco seri a DohaDopo anni di elogiposso pure sfogarmi»1Il tecnico torna sulla sfuriata: «Sbagliata la gestione del match,adesso basta coi passi falsi. Il futuro? Vorrei restare qui a lungo»

INVIATA A VINOVO

M assimiliano Allegri lavede come Pep Guar­diola: «Ad alti livelli la

carriera di un allenatore nonpuò durare più di 15 anni. Luiha iniziato molto presto e ma­gari quando smetterà prende­rà un indirizzo diverso». Il tec­nico bianconero non si vede inpanchina con bastone e appa­recchio acustico, però finchésiede al posto di comando ri­vendica la libertà di uno «sfo­go adrenalinico» (copyrightBeppe Marotta) a fine partita.A 15 giorni e parecchi chilo­metri di distanza da Doha, loritroviamo pacioso e sorriden­te dottor Jekyll e non più mi­ster Hyde furibondo e urlante.Però non si è pentito e ribadi­sce le sue ragioni, mandandoanche un messaggio ai suoi: seperseveriamo nell’errore com­messo in Supercoppa contro ilMilan rischiamo di giocarciscudetto e Champions.

ARRABBIATURA LEGITTIMA «Il mio futuro non ha niente ache vedere con la mia sfuriata,sono due cose separate – spie­ga –, a Doha avete visto sem­plicemente lo sfogo di un alle­natore che tiene molto al suolavoro e dopo tanti elogi ai suoi ragazzi una volta si è pre­so la libertà di urlare dopo unapartita in cui ci può stare per­dere, ma non uscire dalla garadopo 35 minuti. Non abbiamosbagliato l’approccio ma la ge­stione, l’andamento del matchmi ha fatto molto arrabbiare,anche se sul campo non abbia­mo perso perché la partita è fi­nita 1­1 e l’hanno decisa i rigo­ri. Questo gruppo è ecceziona­le, lo dimostrano i numeri:nessuno in Europa ha fatto100 punti nell’anno solare, laJuventus ci è riuscita con unagara in meno. A Doha non ab­biamo capito l’importanzadella partita, dal minuto 35 al120 ci siamo comportati da squadra poco seria. E questo

non va bene. Ho fatto elogi pertre anni, non gratuiti ma per­ché se li meritano, una voltami posso pure arrabbiare...».

AL COMANDO DEL GIOCO Co­se di campo che capitano spes­so e che non hanno bisogno diessere spiegate: «Dopo la Su­percoppa ci sono state le va­canze e ci siamo ritrovati il pri­mo gennaio – aggiunge –, poiio sono stato malato un paio digiorni e quando sono rientratitutti non c’è stato alcun chiari­mento ma solo un confrontonormale, come sempre succe­de dopo una partita. In Super­coppa abbiamo sbagliato at­teggiamento, come a Genova,e noi queste cose dobbiamoevitarle, perché ora inizia laseconda parte della stagione enon possiamo più permettercidi sbagliare. Prima di Dohaavevamo battuto la Roma conuna partita tosta, gagliarda, non siamo stati capaci di riac­cendere l’interruttore. Il miosfogo è stato legittimo e non èsintomo di crepe, però da do­mani (oggi, ndr) dobbiamo ri­prendere il cammino per vin­cere il sesto scudetto ed entra­re nella leggenda. Ai ragazziho detto che dobbiamo miglio­rare e far crescere la qualitàdel gioco: in 17 partite abbia­mo preso 14 gol, significa checoncediamo troppo agli avver­sari e non abbiamo il comandodella partita».

STO BENE ALLA JUVENTUS Al­legri ne approfitta anche perspegnere le voci sul suo futu­ro: «Sto bene alla Juventus espero di rimanerci ancora alungo. Galeone dice che il miociclo qui è finito e che sto giàpensando all’Inghilterra? (Ri­sata) Non è così, sono conten­to di stare alla Juventus e spe­ro di starci il più a lungo possi­bile». Di sicuro non oltre i 60anni, perché Allegri adesso neha 49 e ha già 7 anni di Serie Aad alto livello alle spalle.

f.d.v.© RIPRODUZIONE RISERVATA

MASSIMILIANO ALLEGRISULLE PAROLE DI GUARDIOLA

PEP HA INIZIATOPRESTO, MAGARI

QUANDO SMETTERÀFARÀ ALTRO

AD ALTI LIVELLILA CARRIERA

NON PUÒ DURAREPIÙ DI 15 ANNI

Massimiliano Allegri, 49 anni, terza stagione alla Juve ANSA

La data di inizio e fine saldi è determinata in base alle disposizioni della Regione.mcarthurglen.it/serravalle

OGGI APERTI DALLE 9 ALLE 21

NUOVI NEGOZI DA SCOPRIRECON ANCORA PIÙ RISPARMIOSALDI

4 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

RIFLESSI DI MERCATO

Evra fuoridai convocati Che esameper Masina

UN CAMBIO OBBLIGATO

Buffon non ce la fa: così Neto può fare il bis da titolare1Il portiere deve recuperare dall’influenzaRara doppia occasione per il brasiliano:stasera e in Coppa Italia contro l’Atalanta

Filippo Conticello@filippocont

I l chiacchiericcio sull’eredec’era, c’è, ci sarà sempre.Ma meglio non scordare

che la Juve ha già seminato be­ne alle spalle di Buffon: esisteun portiere di valore da lancia­re in casi estremi, come stasera.Causa assenza del tenutario,contro il Bologna giocherà ilpaziente vice Neto. Il brasilianosi è rassegnato a vivere la sua

seconda stagione all’ombra delgigante, anche se un portieredel suo livello farebbe il titolarein tre quarti delle squadre di A.La novità si deve a un turbolen­to inizio 2017 per Buffon: unabruttissima influenza ha limi­tato gli allenamenti di Gigi do­po la sosta ed ecco spiegata ladecisione di non convocarlo. Ilnumero uno bianconero e az­zurro è, sì, guarito dall’influen­za ma non ha ancora recupera­to le energie. Per questo si è al­lenato per giorni da solo e lon­

tano dal campo. Meglio evitarericadute come suggerito da Al­legri a Vinovo: «Questa bottadell’influenza è stata bellagrossa e quindi domani (oggi,ndr) lavorerà e sarà pronto perFirenze». In mezzo, però, c’èpure un’altra partita, il merco­ledì di Coppa Italia contro l’Ata­lanta: per il 27enne portierebrasiliano si prevedono quindidue gare da titolare di fila, unararità. Da quando indossa iguanti a Torino era successouna sola volta alla fine dell’an­no scorso: Neto titolare nellasconfitta alla penultima col Ve­rona e nella passerella con laSamp. Se si aggiungono i 120’della finale di Coppa Italia, al­l’epoca ha perfino fatto tris.

PRESO GUSTO Da un po’ i diri­genti bianconeri sfogliano lamargherita per il dopo­Buffon:per il 2018 il sogno è consegna­re il futuro nelle mani di GigioDonnarumma, sfruttando ibuoni uffici di Raiola e qualcheincertezza nel Milan cinese.Non dispiace neanche l’altraopzione baby, il portiere dellaSpal, di proprietà dell’Udinese,Alex Meret. Difficile quindi chesi imponga come numero 1, maNeto deve comunque sfruttarele occasioni sul cammino. Que­st’anno, ad esempio, ne ha giàgiocate 3 in campionato, di cuidue dall’inizio, e una in Cham­pions: parecchie, considerandoil cannibale che ha davanti.

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1 Gianluigi Buffon, 38 anni, alla Juve dal 2001: quest’anno 21 presenzetra Champions, A e Supercoppa 2 Neto, 27, seconda stagione alla Juve: è partito titolare contro Samp, Pescara e Dinamo Zagabria ANSA

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Adam Masina, 22 anni GETTY

Luca AquinoBOLOGNA

Importante tappa di pas­saggio tra presente e fu­turo. Lo Juve Stadium

significa questo, stasera, perAdam Masina, 22enne late­rale sinistro del Bologna chei bianconeri hanno indivi­duato come candidato per ildopo Evra: non è un casoche alla fine il francese nonsia stato convocato. Già inconferenza stampa Allegriaveva lasciato poco spazioall’immaginazione: «Evra?Del mercato non parlo. I gio­catori finché sono qui devo­no essere a disposizione:contro il Bologna o gioca luio Asamoah». Alla fine il tec­nico ha scelto l’opzione B: ilfrancese, richiesto anche dalValencia, non è sufficiente­mente sereno e sta deciden­do se accettare un ritornoimmediato allo United, conla possibilità di far parte del­lo staff di Mou dal prossimoanno. Così, per il 2017­18 laJuve considera Masina unprofilo interessante.

ALEX L’IDOLO L’esterno, chenon ha mai nascosto la stimaper Del Piero, aveva esorditomolto bene in A l’anno scor­so prima che il suo rendi­mento subisse qualche alto ebasso di troppo nella secon­da parte del campionato.Presenza fissa in Under 21,anche questa stagione è sta­ta alterna, ma prima dellasosta Adam è molto cresciu­to e ha anche trovato il gol aPescara. «Ha ottime poten­zialità – sottolinea Donado­ni – Se avrà una crescita co­stante è inevitabile che pos­sa entrare nel radar di squa­dre importanti e io ne sonoorgoglioso». Il tecnico ha undubbio in difesa. Gastaldelloè acciaccato, se non dovessefarcela tocca a Oikonomou oFerrari.

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fIL DOPPIO EX

MARCO DI VAIO

«Credo nel BolognaE da lassù Pascuttici darà una mano»

1Il club manager firmò l’ultimo blitz in casa Juve«Vorrei che oggi si festeggiasse San... Ezio»

Matteo Dalla Vite

«O ggi vorrei che fos­se... San Ezio». Pau­sa. «San Ezio Pa­

scutti». Perché quel 26 febbraio2011, a Bologna fu... San Mar­co. Marco Di Vaio. Stadio Olim­pico, Juve­Bologna 0­2, dop­pietta dell’attuale club mana­ger rossoblu, «e quando tor­nammo in città trovammo2.000 persone all’aeroporto»,dice l’ex attaccante. Fu la nottedei miracoli. «Bellissima».

Di Vaio, notte ripetibile?«Davvero vorrei che l’8 gennaiodiventasse San Ezio. Sarebbebello e diverrebbe un modo di­verso e stupendo di celebrarel’addio a un grande campionecon una vittoria a Torino chemanca da quel 2011. Pascutti(scomparso il 4 gennaio, ndr) èleggenda, un simbolo della vo­glia di vestire una maglia e por­tarla in alto. A chi assomiglia­

va? Ho visto molti filmati suoi:un fenomeno dell’area. Avendoio giocato con Crespo e Treze­guet, ecco, Ezio è stato di quellapasta lì anni e anni prima».

Sei anni fa, l’ultima vittoria.Rewind, prego.«Arrivavamo da un periodo so­cietario tribolato e quella vitto­ria fu l’uscita roboante proprioda quel periodo buio, un lassodi tempo in cui tutti ci compat­tammo, noi in campo con Male­sani e con la città. Quei pallonidella doppietta? Me li diederoMutarelli e Meggiorini. Mo­menti splendidi».

In quel 2011 lo stadio era l’Olim-pico e oggi è lo Stadium, teatroin cui la Juve cerca il record divittorie di fila, 26, iniziato pro-prio contro il Bologna il 4 otto-bre 2015.«Mi piacerebbe poter dire unacosa: che questo record nons’ha da fare, ma so che lì dentrola Juve ha ancor più fame di

sempre, perché è così che sono:perennemente affamati».

Cosa dà in più uno stadio di pro-prietà?«E’ quello che vogliamo fare noigrazie alla serietà, alla serenitàe alla programmazione che cipermette Saputo. Al momentoabbiamo acquistato il Centrotecnico di Casteldebole, ed è unprimo mattoncino per poi pro­gredire, crescere, fino ad arri­vare dove questo club merita econ un suo Dall’Ara. Lo stadioproprio ti dà dai 5 agli 8 puntiin più, frutto di una forza ina­lienabile: il senso di apparte­nenza di tutti coloro che in quelmomento lo vivono. Lo Sta­dium fa questo effetto».

E quale può essere l’effetto-Bo-logna?«Che quantomeno proveremo abloccare quel record: veniamoda una settimana in Sicilia, Do­nadoni ha avuto l’opportunitàdi fare doppi allenamenti e la­

vori specifici, e mettere benzi­na per un nuovo anno che do­vrà essere dell’impennata. Pur­troppo abbiamo perso qualchepunto di troppo nei minuti fina­li, ma siamo una squadra giova­ne, in embrione. Serve tempo, iprospetti sono notevoli. Dob­biamo arrivare al più presto a40, ma se avessimo quei puntiin più forse parleremmo di unaltro campionato».

La Juve fa un campionato a sé oppure no?«E’ la favorita per lo scudetto,ma devo dire che a me piaccio­no molto di più la Roma e so­prattutto il Napoli che gioca ungran bel calcio».

Allegri pensa che col tempo siarriverà al tridente Higuain-Dy-bala-Mandzukic. Si può?«Nella Juve in cui giocavo io iltridente era Nedved­Del Piero­Trezeguet, più Camoranesi:considerando che sono tutti etre attaccanti che vedono laporta ma Dybala e Mandzukicsanno sacrificarsi, ecco, secon­do me l’approdo più giusto saràproprio quello».

L’HD è la coppia più bella del campionato?«Mi piacciono molto, sì. Dybalae il Real? Dipende dalle sue am­bizioni, ma la Juve è la migliorein Italia, ha tutto per diventarloin Europa e quindi Paulo do­vrebbe capire che non è esatta­mente in un brutto posto».

A proposito di mercato: Masina alla Juve piace un bel po’.«Questo gli deve far piacere madargli ancor più senso di re­sponsabilità».

Torniamo a oggi: cosa serve perfar sì che il Bologna torni a vin-cere a casa Juve?«Mostrare le potenzialità, checi sono, da Destro in poi». Uncolpo d’area. Alla... San Ezio.

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MARCO DI VAIOEX ATTACCANTE (1993-2014)

IL RECORD-JUVE? NON S’HA DA FARE ROMA E NAPOLI MI PIACCIONO DI PIU’

DYBALA-REAL? PAULO CAPISCA

CHE NON E’ IN UN BRUTTO POSTO...

1 Marco Di Vaio ai tempi della prima stagione alla Juve, 2002-03: rimase anche nell’anno successivo 2 Il primo dei due gol di Di Vaio a Torino nello 0-2 del suo Bologna contro la Juve il 26 febbraio 2011. Sotto Di Vaio, 40 anni, oggi club manager del Bologna OMEGA/ANSA

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Serie ARL’intervista

5DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

COPPA ITALIA PRIMAVERA

Più Roma, Inter k.o. e Tumminello vola a Genova1Finisce 1-0 l’andata della semifinaleIl centravanti sarà vice Dzeko con i grandiNell’altra sfida 2-2 tra Fiorentina e Entella

ROMA-INTER 1-0

MARCATORI Autogol di Carraro al 37’ p.t.

ROMA (4-3-3) Crisanto; De Santis, Grossi, Marchizza, Pellegrini; Frattesi (48’ s.t. Ciavattini), Bordin (36’ s.t. Perfection), Spinozzi; Tumminello, Soleri, Keba (32’ s.t. Anocic). All. De Rossi.

INTER (4-3-1-2) Di Gregorio; Mattioli, Gravillon, Vanheusden, Miangue; Zonta, Awua (1’ s.t. Rivas), Carraro; Emmers (40’ s.t. Piscopo); Pinamonti, Bakayoko (21’ s.t. Belkheir). All. Vecchi.ARBITRO Proietti di Terni.

Francesco Oddi ROMA

L a sfida tra bomber la vinceun difensore centrale, laRoma si aggiudica quella

tra le squadre Primavera che aottobre si erano giocate la Su­percoppa all’Olimpico. Quellasera l’Inter perse 4­0: lo stessoscore ora vale per gli scontri di­retti più recenti, visto che pri­ma dell’1­0 di ieri al Tre Fonta­

ne – semifinale di andata diCoppa Italia – c’erano il 2­0 del2 ottobre in campionato e la se­mifinale scudetto del 31 mag­gio, 9­8 per i giallorossi ai rigo­ri. Quel giorno Tumminello se­gnò 2 gol (prima di farsi cac­ciare dalla panchina) ePinamonti, di un anno più gio­vane, rimase in panchina perun’ora. In Supercoppa entram­bi titolari e il romanista ne fecealtri 2. Ieri nuova puntata delloscontro tra i due centravantiche si contenderanno un postonell’Italia Under 19, ma è spun­tato il terzo incomodo, il difen­sore Riccardo Marchizza, abi­lissimo nel cancellare dalla ga­ra il 9 interista e decisivo nel­l’azione del gol­partita: uno­

due con Keba e tiro crossdeviato nella propria porta daCarraro, nel tentativo di antici­pare proprio Tumminello.

AL POSTO DI ITURBE Il tuttodavanti al d.s. del Sassuolo,Giovanni Rossi: la Roma po­trebbe riprendersi Pellegrini evaluta la fattibilità economicadi un prestito con riscatto diDefrel; il club neroverde, sod­disfatto dei vari Mazzitelli, Po­litano e Antei, sta valutandochi potrebbe chiedere in cam­bio: Marchizza e Tumminello sono da mesi in cima alla lista.Il centravanti a fine gara si èfatto la doccia ed è corso a Fiu­micino per volare a Genova: gli11 gol in 10 gare ufficiali han­

no convinto Spalletti, oggi saràlui a occupare il posto liberatoda Iturbe. Meno allegro il volodell’Inter, in netta difficoltà per trequarti di gara, prima diun discreto finale. L’occasionemigliore l ’aveva creatoBakayoko, neutralizzato daCrisanto dopo 32’’ di ripresa: col gol in trasferta il ritorno del25 gennaio sarebbe stato di­verso. Tutto aperto nell’altragara: l’Entella a Firenze – colpresidente Gozzi al seguito – èandata due volte in vantaggio,finale 2­2. Per i viola a segnoHagi e Mosti, il 2­1 dell’Entellaè di un figlio d’arte meno famo­so, Zaniolo: fino a 6 mesi fagiocava per la Fiorentina.

© RIPRODUZIONE RISERVATAMarco Tumminello, 18 anni GETTY

IL TALENTO

Altalena OcamposIl Genoa aspettal’erede di Perotti 1L’esterno argentino sfida il «maestro»:l’obiettivo è ripeterne la parabola rossoblù

Lucas Ocampos, 22 anni, qui in azione contro il Torino GETTY

Alessio Da RonchGENOVA

D iego Perotti per lui èuno specchio in cuiguardarsi e giudicar­

si, fissando il prossimoobiettivo. Lucas Ocamposoggi si troverà di frontel’esempio di un predecesso­re speciale, arrivato al Ge­noa per rilanciarsi nel mo­mento più complicato dellacarriera e partito dal Grifo­ne un anno e mezzo dopocome campione consacrato.Sulla corsia di sinistra del­l’attacco del Genoa Perottiha regalato magie ed è tor­nato grande. Lui, invece,non c’è ancora riuscito: duegol, nessun assist, qualchelampo di una classe indub­bia, ma, come ammette pureIvan Juric: «Solo a correntealternata». Del resto lo con­fermano i numeri: 11 pre­senze in campionato, 9 da ti­tolare, 6 occasioni create, 6conclusioni nello specchiosu 12 totali, 15 cross distri­buiti, neppure un passaggiofiltrante, 10 dribbling riusci­ti e 19 falliti. Statistiche chenon lo elevano certo al di so­pra della media.

L’ATTESA Come Perotti, Lu­cas ha lasciato l’Argentina

giovanissimo per l’Europa, conl’etichetta del predestinato. Co­me lui ha subito trovato il suc­cesso, poi, ostacoli difficili dasuperare e un infortunio che gliha complicato la vita. Ora peròtutti aspettano un suo cambiodi passo, la conferma del suotalento. Assenze e partenze glihanno reso più agevole la con­quista di un posto da titolarenel Genoa che, proprio su di luie Ninkovic punta per confer­mare la sua fama di ammazza­grandi al Ferraris. Qui sono ca­dute Milan, Fiorentina e Juve,il Napoli ha strappato un pari.

SENZA ALTERNATIVE Certo,quello era un Genoa diverso,con Rincon e Veloso e qualchevolta pure Pavoletti. Ora Juricdovrà fare a meno anche deirinforzi già ufficiali. «Pinilla eMorosini — conferma il tecnico— non sono pronti fisicamente,Beghetto è un ragazzo che devecrescere». L’emergenza a cen­trocampo gli toglierà pure l’ar­ma tattica Rigoni: «Farò le cosesemplici piazzando i giocatorinei loro ruoli naturali. Questoci porterà ad essere molto of­fensivi e a perdere un po’ diequilibrio, ma non abbiamo al­ternative». Ocampos dovrà in­ventare e rendere compatta lasquadra. È il suo momento,quello in cui tornare a stupire.

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10 i dribbling riusciti da parte del genoano Ocampos nelle prime 18 giornate di campionato, con una media a partita pari a 0,91

40 i dribbling riusciti di Diego Perotti nel periodo rossoblù dello scorso campionato, prima del passaggio alla Roma. Lamedia a partita è stata di 3,08

Spalletti, la Juvee le libere scelte«Io ci andrei»1Il tecnico della Roma rivendica la professionalità «Possiamo parlare pure di Fiorentina, Inter o Milan»

Massimo CecchiniROMA

T ra i tanti meriti che Lucia­no Spalletti ha accumula­to negli anni, sarebbe bel­

lo che da ora in poi si potesseascrivergliene un altro: manda­re in soffitta la leggenda neradel «traditore», che soprattuttoalla Roma ha aleggiato per tan­ti anni. Traditori Chivu, Mexes,Mancini, Aquilani, Pjanic e ov­viamente Fabio Capello che –

dopo aver tacciato la Juve di«gesuitismo» – il 7 febbraio2004 disse: «Non andrò mai al­la Juve». Com’è noto, le cosecambiarono in fretta e le pole­miche non mancarono. Perquesto, alla domanda se an­drebbe alla grande rivale l’alle­natore della Roma rispondecon onestà: «Io faccio questo la­voro, sono un professionista.Possiamo parlare anche di Fio­rentina, Inter e Milan. Se conti­nuerò ad allenare, io vado datutte le parti». Giusto così. par­lare di traditori significa esserelontani da quello che lo spiritodel calcio deve rappresentare.

FEGHOULI OK D’altronde, ilquadro che Spalletti dà è inec­cepibile: si fa quel che si può,ma la squadra mi piace così.«Per quel che mi riguarda ilmercato poteva anche non es­serci, perché questa è la squa­dra che ho scelto, ed è forte.Noi non siamo nelle condizioni

di dire: “Prendo questo o quel­lo”. Per migliorarla bisogna in­vestire somme che ora non pos­siamo investire. I nomi che fatesono corretti, ovvero Feghouli.Gli altri erano ipotesi che si so­no raffreddate e quella più pos­sibile è questa qui». Certo, Juvee Napoli si sono mosse con deci­

sione. «Si sonorafforzate. Sonoacquisti mirati.Rincon piacevaanche a noi».

IO E PALLOTTAMa d’altronde unanno fa a Miamiil presidente Pal­lotta non gli ave­va promessoniente. «Sonotornato perchémi sembrava una

squadra forte, mi piaceva lavo­rarci e sono contento di essereritornato. Io non ho chiestonessuno. Non voglio che mivengano fatte promesse di nes­sun genere. Trovo chiaro il mes­saggio dell’a.d. Gandini neimiei confronti, ovvero che lasocietà si aspetta di vincere per­ché c’è tutto per vincere. Per poter continuare a meritarequesta società bisogna vincere:se non vinco devo far posto adun altro. Qui c’è tutto per farlo.I giocatori sono forti, lo diconoanche loro e io sono d’accordo.Certo, bisogna pure crescere equi è un po’ più difficile. Orapuò succedere che viene unasquadra cinese crei una scorcia­toia per il successo. Non si puòcompetere. Perciò ben venganole regole».

TRAPPOLA GENOA E mentre ilcalcio internazionale ridisegnale proprie strategie, la Roma hauna quotidianità a cui fare fron­te, quella rossoblù. «Se vai a ve­dere le partite del Genoa controJuve, Milan e Fiorentina, han­no fatto vedere di essere vera­mente forti. Fanno una sorta dimarcatura a uomo, una batta­glia individuale dentro le parti­te che riesce a stimolare il pub­blico. Questa è la maggiore in­sidia, oltre al fatto che giocanoun bel calcio. Hanno un impat­to fisico che è messo in risalto».

STADI E TIFO Insomma, unasorta di effetto Marassi che ren­de bella la cornice. «Per questoc’è bisogno di fare stadi nuovi, acominciare da quello della Ro­ma. Se un giapponese accendela tv e trova una partita inglesee una italiana e non sa di calcio,stai tranquillo che guarda quel­la inglese». Non c’è dubbio perquesto il corollario è facile.«Vorrei che togliessero le bar­riera e facessero tornare i nostritifosi allo stadio. Calciatori e al­lenatori si possono sostituire,ma la loro passione no». Vero.Fatte malinconiche eccezioni,gli unici non professionisti, infondo, sono solo loro.

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PERCHÉ VEDEREGENOA-ROMAOcchio ai rossoblù, che in casa hanno prima fermato il Napoli e poi battuto Milan, Juve e Fiorentina. L’orgoglio degli ex assicura spettacolo: Burdisso, Perotti ed El ShaarawyFerraris, ore 15

IL PRECEDENTE

Capello disse «mai» Tre mesi dopo firmòEra febbraio 2004, poi in maggio

La pagina della Gazzetta datata 8 febbraio del 2004 con l’affermazione di Capello che poi il 27 maggio firmò per la Juve

Luciano Spalletti, 57 anni, in A ha allenato Empoli, Sampdoria, Venezia, Udinese e Roma GETTY

«Feghouli è la pista più concreta. Certo mi sarebbe piaciuto anche Rincon»

«Per meritare questa società devo vincere, se no farò spazio a un altro»

MERCATO E...

Serie ARLa frase

6

1 La gioia del Napoli con in mezzo Lorenzo Tonelli, 26 anni, autore del 2-1 2 Festa blucerchiata dopo lo 0-1 3 Il tocco di Gabbiadini per l’1-1 ANSA-REUTERS

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Il Napoli rimonta e fa festa Un botto da San Silvestre... 1 La Samp gela il San Paolo (autogol di Hysaj) e spreca il match-point. L’espulsione ingiusta del difensore doriano ribalta il match: Gabbiadini e Tonelli eroi a sorpresa

Nicola CecereINVIATO A NAPOLI

Edesso la Smorfia siadegui: lo scampatopericolo fa... 95, il mi­nuto del Napoli. Dopoil pari di Firenze, ac­

ciuffato su rigore, ecco il sor­passo a una Sampdoria ammi­revole. Firmato dal solito Ma­nolo Gabbiadini, bomber conla valigia (in panchina è rima­sto il neo acquisto Pavoletti nonancora al meglio della condi­zione) e, sorpresona, da Loren­zo Tonelli, difensore di scortaal debutto assoluto causa lun­go infortunio (245 giorni distop, ultima partita in maggio)e gradi gerarchici (Koulibaly,Albiol, Chiriches), ieri sera pre­ferito a Maksimovic (che di­venterà un caso di mercato?).Anche grazie a questa intuizio­ne Sarri, le cui scelte a centro­campo non hanno dato risultati

felici, porta a casa i tre puntimessi in preventivo con enor­me sofferenza ma può ripartireverso la vetta: e alla fine è quelche conta.

SCHICKERIA Però che chocquella Schickeria blucerchiataalla mezz’ora del primo tempo.L’altra sorpresa della serata,Schick (non Muriel dall’inizio)si inventa uno slalom sulla li­nea di fondo bruciando Chiri­ches e poi spara un sinistro ver­so Quagliarella col pallone chesbatte sul petto di Hysaj, in re­cupero affannoso, e carambolaoltre la linea bianca. 1­0 per laSamp e non è un furto.

IMBARAZZI Fin lì si era vistoun Napoli irriconoscibile. Anzi­tutto per l’incredibile numerodi errori di misura nei passaggianche di pochi metri ma so­prattutto nella mentalità.Squadra ferma, quasi svuotata,senza grinta, con pressing iso­

lato e perciò affidato alla singo­la volontà anziché portato inmaniera corale, convinta. Spe­cialmente il trio di centrocam­pisti, cambiato per due terzi ri­spetto all’ultima partita del2016, non reggeva i dirimpettaiblucerchiati, piùsereni e più abilinella circolazio­ne della sfera.

LA SVEGLIA Ec­co perché quan­do Schick si è in­ventato la suaazione da killer,non c’è statogrande stupore.Sì la conclusionedi quel raid è sta­ta fortunosa, pe­rò nella sostanza il premio ai blucerchiati assegnato dallasorte non poteva dirsi immeri­tato. La Samp era piaciuta dipiù. E terrà botta con grandedisinvoltura agli avversari an­

che nel finale di tempo. La pri­ma sveglia agli azzurri arriva infatti in avvio di ripresa adopera di Mertens che sbaglia lamira su assistenza di Callejonma scuote comunque la squa­dra.

L’AIUTO Difficiledire cosa sareb­be accaduto, pe­rò, senza l’aiutoarrivato di lì apoco da una de­cisione sbagliatadell’arbitro checoglie un contra­sto scorretto por­tato da Silvestresu Reina suglisviluppi di un at­tacco doriano.

Silvestre ammonito poco pri­ma, si vede sventolare un altrogiallo e poi il rosso. Inutili lesue fondate proteste, in realtàReina è caduto da solo, l’arbi­tro ha preso un abbaglio, è ri­

masto ingannato da quella ca­duta. Una furbata che potrebbeessere punita dal giudice spor­tivo una volta esaminate le im­magini: quello del portiere az­zurro non è stato certo un com­portamento sportivo.

L’ASSEDIO Con l’uomo in menoGiampaolo è costretto a toglie­re Schick per Dodò e a lasciarequindi isolato Muriel, prece­dentemente inserito per Qua­gliarella. Proprio Muriel, anco­ra sull’1­0, andrà vicino al rad­doppio con un destro a giro sulquale Reina si tuffa, stavolta sì,a ragione. Ma da quel momen­to in poi è solo Napoli. Gli ospitiarretrano nella loro metà cam­po. Sarri inserisce forze fre­sche, la palla gira con maggiorefacilità, soprattutto i raddoppiveloci sulle fasce funzionano eaprono la difesa blucerchiata.C’è un altro grossolano erroredi Mertens prima che Gabbia­dini, entrato da 5’, trovi lo spi­

raglio su perfetto cross di Cal­lejon: 1­1 a meno di 15 dalla fi­ne. La Samp si arrocca vieppiù,Puggioni sfodera un paio di in­terventi salva risultato e quan­do Giampaolo, rimasto solo inpanchina per la cacciata di trecollaboratori (!) crede di averguadagnato il sudatissimopunticino ecco che Strinic piaz­za l’unico spunto vincente dellasua serata negativa calibrandodal fondo un retropassaggio suldischetto sul quale Tonelli va dipiattone destro a botta sicura.

AMARO EPILOGO Per la Samp èuna beffa (e il presidente Ferre­ro sparerà a zero sull’arbitro),per il Napoli, alla prima rimon­ta in questo campionato, il feli­cissimo inizio di un gennaioche lo vedrà impegnato in casaaltre quattro volte (coppa Italiacompresa): può essere il mesedel grande rilancio, prima delReal Madrid.

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Il bravo Giampaolo incarta Sarri e lo spaventa anchein 10 con Muriel

Mertens e compagni sotto tono. Ma tre punti pesanti: Napoli secondo con la Roma

ALTI E BASSI

NAPOLI 6

Nel giorno dell’esordio assoluto, tra lo scetticismo generale, regala al Napoli 3 punti pesantissimi per la zona Champions

6,5

IL MIGLIORELORENZO

TONELLIREINA 5 Simula la caduta e inganna l’arbitro che espelle Silvestre. Non ha colpe sul gol.HYSAJ 5,5 Recuperato all’ultimo momento, spinge nella propria porta il cross di Schick che porta al vantaggio della Sampdoria.CHIRICHES 5 Rientrava dopo l’infortunio muscolare e ha sbagliatotanto, Schick lo brucia sul gol.STRINIC 6 Paga il poco impiego, specie in marcatura, ma cresce fino a servire a Tonelli la palla che vale la vittoria.ALLAN 5 Poco reattivo, è tra quelli che ha pagato di più la pausa di campionato. Diversi gli errori negli appoggi.ZIELINSKI 6 Tonico, sicuramente, e garantisce anche migliore qualità

nella fase finale.JORGINHO 5 Non ne ha indovinata una, lento e impacciato nei movimenti, finisce per essere sostituito nel secondo tempo.GABBIADINI 6,5 Due gol consecutivi in altrettante partite: si prospetta un addio amaro.HAMSIK 5 Quanti errori! Il capitano è apparso pesante e poco illuminante. Un calo imprevisto. CALLEJON 6 Un altro assist vincente, stavolta lo propizia per il gol di Gabbiadini che porta al pareggio del NapoliMERTENS 5 Vedergli sbagliare dei gol quasi fatti è stato strano: proprio lui che ne aveva segnati 8 nelle ultime 3. INSIGNE 5,5 Si nota soltanto sull’apertura per il gol del pareggio. Per il resto, solo tanti errori nelle conclusioni.

BUON IMPATTO DI ZIELINSKI, HAMSIK IN SERATA NO. MURIEL SEMINA IL PANICO, SCHICK LASCIA IL SEGNO

DI BELLO Una direzione disastrosa. Espelle Silvestre per un fallo che non commette e nel primo tempo non vede il rigore su Callejon. I collaboratori non lo assistono in un paio di fuorigioco non fischiati.

LE PAGELLE di MIMMO MALFITANO

4 MANGANELLI 4LO CICERO 5

BANTI 6FABBRI 5

Presenta un Napoli squilibrato, soprattutto a centrocampo. Ancora una volta la fortuna gli viene incontro, come a Firenze

IL TECNICOMAURIZIO

SARRI

5,5

SAMPDORIA 6

Entra dopo pochi minuti dall’inizio del secondo tempo e diventa l’uomo più pericoloso per la difesa napoletana.

6,5

IL MIGLIORELUIS

MURIELPUGGIONI 6,5 Compie due veri prodigi su Gabbiadini e Hamsik, ma non bastano per tenere in piedi il risultato.PEREIRA 6 Nell’assalto finale del Napoli diventa determinante con un salvataggio su Mertens.SILVESTRE 6 E’ vittima di una grave svista dell’arbitro Di Bello che lo espelle per un fallo su Reina che non commette.SKRINIAR 6 Resta il dubbio sulla posizione in occasione del gol di Tonelli. REGINI 5 Si fa bruciare sullo scatto da Gabbiadini, che non è un fulmine, in occasione del gol.BARRETO 6 Corre tanto, come sua abitudine. Controlla senza affanni un Hamsik giù di tono.

TORREIRA 6 Aspetta Jorginho nella propria metà campo e lo sovrasta in ogni contrasto.PRAET 6 Gioca spesso di anticipo su uno spento Allan. Prezioso nella fase d’interdizione.LINETTY 5 Entra nel momento di maggiore pressione del Napoli e non incide.ALVAREZ 5,5 Va a sbattere contro Hysaj che gli concede poco o nulla. Sfiora la traversa su punizione.SCHICK 6,5 Costruisce il vantaggio della Sampdoria. In un sol colpo fa fuori Strinic e Chiriches e propizia l’autorete di Hysaj.DODO’ 5,5 E’ in ritardo su Callejon in occasione del cross sul quale Gabbiadini pareggia.QUAGLIARELLA 5,5 Impalpabile. Riceve pochi palloni e non trova maila soluzione utile per calciare verso Reina.

Non avrebbe meritato la sconfitta, se l’è giocata senza timore ed è stato danneggiato dall’espulsione di Silvestre.

IL TECNICOMARCO

GIAMPAOLO

6

Serie ARAnticipi 19a giornata

7DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

IL DOPO GARA

L’ira di Ferrero: «VergognosoLa partita l’ha vinta Di Bello»NAPOLI

L e urla di Ferrero e Giampa­olo fuori dagli spogliatoihanno squarciato ieri sera

il gelo di Fuorigrotta alla finedel match del San Paolo: «Lapartita l’ha decisa il signor DiBello — ha detto il presidenteblucerchiato —, peccato per­che era davvero una bella parti­ta e la decisione del direttore digara in occasione dell’espulsio­ne di Silvestre mi lascia moltoamareggiato. Perdere così è vergognoso». Parole forti comeè forte il rammarico per la scon­fitta, tanto che Giampaolo è ri­

masto in silenzio: «Ce lo potevadire Di Bello, glieli davamo a ta­volino i tre punti al Napoli —continua scatenato Ferrero —.Devono smetterla, il sistemadeve cambiare. Di Bello facessemea culpa. Perché ha dato 5 mi­nuti di recupero? Adesso il di­rettore di gara dovrebbe veniredavanti alle telecamere e spie­gare quanto è accaduto. L’erro­re umano ci sta ma in questa ga­ra ce ne sono stati troppi e asenso unico». Chiosa finale sulrinnovo di Torreira: «Lui ha uncontratto con noi fino al 2020 egli abbiamo offerto un aumen­to. Non so cosa possiamo fare dipiù».

MAESTRO E 12o UOMO Ferreroha incrociato Sarri e gli ha fattoi complimenti: «Ho detto chesei un fuoriclasse, un maestro eche non ti serviva un dodicesi­mo uomo...». Il tecnico del Na­poli, una volta tanto è più felicedel risultato che della presta­zione. Il Napoli non ha giocatola sua migliore gara ma ha por­tato a casa i tre punti: «Avrem­mo bisogno di un terreno digioco migliore di questo, nelprimo tempo abbiamo sbaglia­to molto tecnicamente. L’atteg­giamento mentale della ripresaè indice di un salto di qualità.Siamo stati bravi a non andarein confusione, vista la superio­rità numerica abbiamo provatoqualcosa di diverso dal solito edalla fine il nostro coraggio è sta­to premiato e abbiamo vintocon cazzimma».

Malfitano-Monti© RIPRODUZIONE RISERVATA

Massimo Ferrero, 65 anni, presidente della Samp LAPRESSE

VIA AGLI OTTAVI DI COPPA ITALIA

Martedi 10 gennaio via agli ottavidi finale della coppa Italia, che proseguiranno poi nella settimana successiva. Si gioca in gara secca, In caso di parità dopo i tempi supplementari si va ai rigori. Tutte le partite in diretta sulla Rai. In corsa ancora due squadre di serie B, lo Spezia e il Cesena.Martedi 10NAPOLI-SPEZIA (ore 21, Rai 2)Mercoledi 11 FIORENTINA CHIEVO (ore 17.30, Rai 2)JUVENTUS ATALANTA (ore 20.45, Rai 1)Giovedi 12MILAN TORINO (ore 21, Rai 2)Martedi 17INTER BOLOGNA (ore 21, Rai 2)Mercoledi 18SASSUOLO CESENA(17.30, Rai 2)LAZIO GENOA (ore 21, Rai 2)

Giovedi 19ROMA SAMPDORIA (ore 21, Rai 3)

Così i quarti Anche i quarti di finale si giocheranno in gara secca e sono in programma il 24-25-31 gennaio e il 1 febbraio. La vincente di Napoli-Spezia affronterà quella di Fiorentina-Chievo, la vincente di Juventus-Atalanta quella di Milan-Torino, la vincente di Inter-Bologna quella di Lazio-Genoa, la vincente di Sassuolo-Cesena quella di Roma-Sampdoria. Finale a RomaIl solo turno che si gioca su gare di andata e ritorno è quello delle semifinali, secondo il meccanismo delle coppe europee con eventuali rigori in caso di parità. Le partite si disputeranno il 1 marzo e il 5 aprile 2017, mentre la finale sarà a Roma il 2 giugno.

Detentori La Juventus detiene il trofeo da due anni dopo i successi in finale nel 2014-15 contro la Lazio e nella scorsa stagione contro il Milan.

Aprono gli azzurriMartedì seracontro lo Spezia

3’ Cosa fai Lorenzo Sugli sviluppi di un corner, Insigne tenta laconclusione e la palla finisce addirittura in fallo laterale.

8’ Adesso va già meglio Insigne ci riprova da fuori, il tiro è nellospecchio della porta ma centrale e Puggioni para.

10’ Due volte Barreto Cresce la Samp, due volte va alla conclusioneil paraguaiano dalla lunga distanza, senza impensierire però Reina.

25’ Ecco Mertens Puggioni interviene in due tempi sul belga.

30’ AUTOGOL HYSAJ Schick sfugge sulla destra a Chiriches ecrossa. Nel tentativo di anticipare Quagliarella, l’albanese fa la frittata

14’ Chi lo ferma Muriel Il colombiano fa sfracelli sulla sinistra, granpalla a Schick: conclusione ravvicinata, deviata in angolo da Hysaj

23’ Mertens sbaglia Callejon fa da torre a un lancio di Jorginho e ilbelga spreca un rigore in movimento

32’ GOL GABBIADINI Insigne dalla sinistra innesca Callejon chedalla destra mette in area per Manolo che pareggia

39 e 41’ Strepitoso Puggioni Due miracoli su Gabbiadini e Hamsik

50’ GOL TONELLI Ultimo assalto, da fondo campo Strinic mettedietro per Tonelli che segna il gol del sorpasso

SAMPDORIANAPOLI 2 1

PRIMO TEMPO

SECONDO TEMPO

PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Autogol di Hysaj (N) al 30’ p.t.; Gabbiadini (N) al 32’, Tonelli (N) al 50’ s.t.

ARBITRO Di Bello di Brindisi NOTE Paganti 29.870, incasso di 543.968 euro. Tiri in porta 7-2. Tiri fuori 8-3. Angoli 9-2. In fuorigioco. 2-2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 6’.

NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Tonelli, Chiriches, Strinic; Allan (dal 13’ s.t. Zielinski), Jorginho (dal 27’ s.t. Gabbiadini), Hamsik; Callejon, Mertens, L. Insigne. PANCHINA Rafael, Sepe, Giaccherini, Maggio, Maksimovic, Rog, Pavoletti, Diawara, R. Insigne, Lasicki. ALLENATORE Sarri.BARICENTRO ALTO 54,1 METRICAMBI DI SISTEMA 4-2-3-1 dal 28’ s.t.ESPULSI nessuno.AMMONITI Hysaj per gioco scorretto.

SAMPDORIA (4-3-1-2) Puggioni; Pereira, Silvestre, Skriniar, Regini; Barreto, Torreira, Praet (dal 31’ s.t. Linetty); Alvarez; Quagliarella (dal 6’ s.t. Muriel), Schick (dal 19’ s.t. Dodò) PANCHINA Krapikas, Tozzo, Duricic, Bereszynski, Budimir, Cigarini, Pavlovic, Palombo, Fernandes ALLENATORE GiampaoloBARICENTRO MOLTO BASSO 42,4 METRICAMBI SISTEMA 4-4-1 dal 20’ s.t.ESPULSI Silvestre 16’ s.t. per doppiaammonizione (entrambe gioco scorretto) AMMONITI nessuno

fI PROTAGONISTI

TONELLI & GABBIADINI

TONELLI GABBIADINI

MINUTI GIOCATI 90’ MINUTI GIOCATI 18’

IL SUO GOL

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50’ ST

IL SUO GOL

GOL 1

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TOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di pallaATTACCO

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TOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di pallaATTACCO

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GDS

Gianluca Monti NAPOLI

A vevano la valigia in ma­no, adesso almeno unodei due dovrà disfarla.

Strano il destino di Tonelli eGabbiadini, gli uomini del­la rimonta del Napoli aidanni della Sampdoria.Come a Firenze, la squa­dra azzurra ci ha credutofino alla fine ma stavoltaè riuscita addirittura a por­tare a casa il successo.

COME AD EMPOLI Merito, ap­punto, di Lorenzo Tonelli, cheha esordito ieri contro la Samp­doria per l’assenza contempo­ranea di Albiol, squalificato, eKoulibaly, impegnato in Coppad’Africa. Tonelli era stato indubbio fino a giovedì, poi Sarridurante la rifinitura lo ha pro­vato in coppia con Chiriches egli ha dato un segnale di fidu­cia, il primo da quando l’ex em­polese è arrivato a Napoli. To­nelli è stato preferito a Maksi­movic perche ritenuto più adat­to contro Quagliarella e ineffetti ha giocato una buonapartita in marcatura. In areaavversaria, poi, è risultato ad­dirittura decisivo come gli capi­tava spesso proprio a Empoli(14 gol segnati in Toscana), conlo stesso Sarri in panchina. «Èindimenticabile e incredibilequanto è accaduto – ha dettoTonelli alla fine della partita ­ E’quello che uno sogna da bambi­no, fare l’esordio al San Paolo esegnare il gol della vittoria al­l’ultimo minuto, fatico a trova­re le parole per esprimere lamia gioia. Ho avuto difficoltàiniziali dovute ai problemi fisi­ci, ma il lavoro paga sempre epoi il gruppo non ha mai smes­so di aiutarmi, di sostenermi.Siamo molto uniti, lo si è vistoanche nell’esultanza. Non ab­biamo mollato dopo un primotempo in cui siamo andati indifficoltà, ma alla fine abbiamoottenuto quello che meritava­mo».

GIOIELLERIA Se Tonelli hamesso la firma sul successo del

Napoli, Gabbiadini ha realizza­to il gol del pareggio come alFranchi. Segna sempre lui, ep­pure il Napoli sta per cederlo.Incredibile ma vero, da quandoin pratica il club azzurro hamesso le mani su Pavoletti,«Gabbia» è tornato quello deitempi della Sampdoria, propriola squadra che ha punito ierientrando, ancora una volta,dalla panchina. Un Gabbiadinidiverso quello visto nelle ulti­me due gare, quasi come sel’esplosione di Mertens e ilprossimo addio alla maglia az­zurra lo avessero liberato dalpeso di essere il sostituto desi­gnato di Milik. Non è questionedi modulo, anche se il 4­2­3­1ha portato il Napoli alla rimon­ta sia a Firenze sia contro i do­riani in casa, ma di testa perchéManolo in entrambe le circo­stanze è entrato per fare il cen­travanti, dunque il ruolo nelquale fino alla partita del Fran­chi aveva segnato appena una

volta in campionato quest’annocontro il Chievo. Evidentemen­te, è scattato qualcosa nella suatesta perché a Firenze ha avutola freddezza di andare sul di­schetto e trasformare un rigoreimportantissimo mentre ieriprima ha segnato, da rapinato­re d’area, il gol del pari e poi hacostretto Puggioni a un miraco­lo. Insomma, Gabbiadini ha fat­to in modo di mettersi in vetri­na nel momento più importan­te della sua stagione, il momen­to nel quale il mercato è apertoe lui è appunto in vendita. Aquesto punto, la gioielleria delpresidente De Laurentiis diven­terà ancora più cara. In estate ilNapoli ha rifiutato per Gabbia­dini ben 25 milioni di euro dalWolfsburg, le cose non sonocambiate più di tanto. I tede­schi lo vogliono, come il Sou­thampton e il Leicester. Ma ilclub azzurro vuole almeno 18­20 milioni.

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LA MOVIOLAdi VINCENZO D’ANGELO

MANCA UN RIGORE AL NAPOLISILVESTRE: ROSSO SBAGLIATO Prestazione insufficiente per l’arbitro Di Bello di Brindisi. Due errori gravi in mezzo a tante decisioni errate. E anche la prova dei due assistenti ha qualche macchia. Ma andiamo con ordine. Due errori gravi, dicevamo. Il primo sullo 0-0: palla a campanile nell’area della Samp, Callejon e Praet guardano in area e corrono verso il pallone, lo spagnolo del Napoli arriva prima, sposta la palla e viene colpito dal belga. Contatto involontario, ma c’è il danno procurato e quindi era

rigore. Nella ripresa la Samp protesta per l’espulsione di Silvestre. Il difensore, già ammonito, rincorre Reina pronto al rinvio veloce ma si ferma un attimo prima del contatto, che invece il portiere accentua. Forse il primo tentativo di disturbo inganna Di Bello. Poi in chiusura di primo tempo Regini mette giù Callejon: la mano sulla spallec’è, ma non sembra così grave. Prima Di Bello non dà una punizione dal limite al Napoli, quando Skriniar ferma Mertens lanciato a rete.

Le star che non ti aspettiE che vetrina per Manolo1Parevano ai margini, hanno dato a Sarri 3 punti. Il centrale si gode l’impresa: «Il lavoro paga sempre». L’attaccante andrà all’estero

LA LORO PARTITA AI RAGGI X

Tweet Scarso scarso scarso scarso scarso scarso scarso(Emiliano Viviano, portiere della Sampdoria, subito dopo l’espulsione di Silvestre. Tweet poi rimosso)

8 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

GLI AVVERSARI

Effetto Meazza, il Cagliari ci riprova con Sau-Dessena1Rastelli, che in campionato fuori casa ha battuto solo l’Inter, rilancia i senatoriBorriello in panchina, Padoin squalificato

IL COMPLEANNO

Locatelli fa 19E la festa saràa San Siro1Gli auguri di Montella, che lo conferma: «Non perda la voglia di migliorarsi»

16 le presenze complessive di Locatelli in prima squadra, con due gol realizzati in campionato

Bacca, fame di golIl Milan lo aiuteràa rompere il digiuno 1Carlos sta vivendo la più lunga astinenza in carrieraMa Montella ci crede, e la difesa del Cagliari fa... gola

507 i minuti del digiuno attuale di Bacca: il colombiano è fermo al gol segnato il dueottobre scorso a San Siro contro il Sassuolo

Alessandra Gozzini MILANO

B acca ha lasciato diversiindizi, molti più dei treche bastano a fornire

una prova: Carlos è tornato ea dimostrarlo ci sono parecchisegnali. Uno: i sudamericanierano attesi a Milanello permartedì scorso ma Bacca, co­lombiano, ha anticipato ilgruppo e si è presentato alcentro sportivo già il giornoprima. Due: Bacca continua a

essere un uomo mercato ma ilMilan ne ha ribadito l’incedi­bilità proprio mentre Carlosrifiutava una ricchissima of­ferta da Pechino. Tre: la cari­ca è evidente sui social, dovel’attaccante ha postato unoscatto dell’allenamento ac­compagnato dal solito motto«Vamos que Vamos». Ci sareb­bero anche il quattro e il cin­que: dopo l’allenamento digiovedì Bacca, insieme alla fa­miglia riunita, ha fatto visitaal museo rossonero di CasaMilan dove è appena arrivataanche la Supercoppa conqui­stata dalla squadra a Doha. Eancora, non bastasse un soloBacca in rossonero, ecco il fi­glio di Carlos, Daniel, che daqualche giorno è impegnatocon la maglia del Milan nellascuola calcio Palauno: Danielè un 2010 che gioca sotto età,con compagni più grandi diun anno. Tutto per dire del ri­trovato feeling tra Bacca e ilMilan.

STRISCIA RECORD Ora man­cherebbe solo ritrovare il fee­ling tra Bacca e il gol, interrot­to ormai più di tre mesi fa. Car­los aveva segnato sei gol nelleprime sette giornate, poi piùnulla. L’attaccante è a stomacovuoto dal due ot­tobre scorso, ga­ra casalinga con­tro il Sassuolo,ed è il più lungodigiuno di tuttala carriera. I 507minuti dell’at­tuale astinenzasuperano i 453dell’ultima vol­ta, quando Bac­ca era rimastosenza gol tra il14 febbraio e il20 marzo del 2016. Stavoltal’occasione è ghiotta: Carlos af­fronta la difesa che fin qui hasubito più gol di tutti, 42, addi­rittura sette in più del Palermo,seconda peggiore del torneo e28 più della Juventus, la più

solida. Montella ammette:«Carlos non sta segnando mol­to ma è sempre dentro la parti­ta. Sono contento di allenarlo esono certo che tornerà prestoal gol». Succedesse già oggi lastriscia negativa si fermerebbea 10 partite (più la Supercop­pa), di cui 3 saltate per l’infor­tunio subito nel derby. In Co­lombia la striscia non si era maiallungata per più di 5 turnimentre in Belgio la più lungaastinenza era durata 439 mi­nuti, dal 16 marzo al 21 aprile2013. Il più lungo digiuno spa­gnolo era invece durato 484’:da fine marzo a fine agosto2014 (prima giornata del cam­pionato successivo) per un to­tale di 7 partite a cui si possonoaggiungere le 2 in cui era rima­sto in panchina o tribuna.

TITOLARE Nel frattempo, altroparticolare che aveva reso ma­linconico l’attaccante, eraesploso Lapadula, rubandogli

la scena. Baccariparte dallapanchina control’Atalanta, ulti­ma di campio­nato prima diDoha: Carlosera entrato soloa 8’ dalla fine.Lapadula sem­brava esser riu­scito a ribaltarele gerarchied’attacco, chesono poi tornate

alla tradizione in Supercoppa:Bacca titolare e Lapadula su­bentrato. In attesa di ripren­dersi il gol, Carlos si è almenoripreso il posto: è un altro in­dizio.

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Marco PasottoINVIATO A MILANELLO (VARESE)

S e i primi cinque mesidel 2017 gli darannoanche solo la metà

delle soddisfazioni e deisuccessi che gli hanno rega­lato gli ultimi quattro del2016, Manuel Locatelli vi­vrà sensazioni molto simili aquelle di Superman. PerManuel la seconda partedell’anno scorso è stata unascarica di adrenalina conti­nua, un crescendo di emo­zioni con tempistiche im­pensabili anche per il più ot­timista degli ottimisti: daldebutto stagionale al primogol sono passati sedici gior­ni, dal primo gol alla primada titolare quattordici, e dalla prima da titolare alprimo trofeo della sua car­riera sessantotto. Oggi Ma­nuel compie 19 anni ed evi­dentemente è un ragazzoche va di fretta visto che è

riuscito a racchiudere tutto ciòal primo anno da maggioren­ne, quello in cui i suoi coetaneisolitamente si compiaccionoper la patente o la possibilità difirmare da soli il libretto scola­stico delle assenze.

AUGURIO Manuel compie 19anni e li compirà in campo. Agiudicare dalle ripetute provelungo la settimana, ci sarà an­cora lui davanti alla difesa oggipomeriggio a San Siro contro ilCagliari. E Montella lo festeg­gia così: «L’augurio è quelloche mantenga l’equilibrio e lavoglia di migliorarsi sempre, eche non si faccia turbare da tut­to quello che può comportarel’essere calciatore. A volte ti gi­rano attorno situazioni a velo­cità supersonica. Se assomigliaa Donnarumma? Ho la sensa­zione, quasi la certezza, che si­ano dei ragazzi eccezionaliproprio perché entrambi han­no alle spalle delle famiglieequilibrate».

ALTERNATIVA L’augurio è mol­to bello, ma in realtà per Ma­nuel quel che conta è il regalo:una maglia da titolare per ini­ziare l’anno bene com’è finito aDoha. Possibilmente senzapensare a quella diffida che glipende sul collo da qualche par­tita e che aveva indotto il Milana non utilizzarlo contro l’Ata­lanta per non correre rischi invista della Supercoppa. Fortu­natamente adesso all’orizzon­te inizia a intravedersi un’alter­nativa che fino a pochissimotempo fa non c’era. Bertolaccista dimostrando di potersela

cavare anche al centro dellamediana, ora Manuel è un

po’ meno solo e anche sedal mercato non arrive­

ranno rinforzi in quella zo­na del campo, Montella avràun’altra opzione. Perché a 19anni appena compiuti si puòessere bravi, anche molto bra­vi, ma non bisogna esagerarecon le responsabilità.

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6I gol fin qui segnati da Carlos in questo campionato, concentrati nelle prime 7 giornate

LA CIFRA

PERCHÉ VEDERE MILAN-CAGLIARII rossoneri riprendono dopo la vittoria in Supercoppa e gennaio è mese cruciale per Montella. I rossoblù, con l’ex Borriello in panchina, hanno subito 10 gol nelle ultime 3 partiteSan Siro, ore 18

Mario FrongiaCAGLIARI

C ol muso lungo, acciacca­ta, in partenza. La vec­chia guardia al Cagliari

non se la passa bene. Ad esem­pio, non sono al top per condi­zione Ceppitelli, Farias e JoaoPedro. Tra i nuovi, sono in asse­stamento Bruno Alves e Isla. EBorriello va in altalena. Il bom­ber (7 reti) smaltisce la cavigliain disordine. Oggi va in panchi­

na. Con una rabbia speciale: lastessa che al Sant’Elia contro ilSassuolo l’ha visto siglare dasubentrante la rete del 2­3, in­nesco della rimonta isolana. DaBorriello a capitan Dessena e alvice Sau. Con gli emiliani il nu­mero 4, sostituito dal tecnico,ha lasciato il campo senza pas­sare dalla panchina, ha scalcia­to un cartellone pubblicitario elanciato la fascia: «Si è impi­gliata, non riuscivo a toglierla».Sau, tap in per l’1­0, chiamatofuori a un quarto d’ora dalla fi­

ne, ha rifiutato il «cinque» del­l’allenatore. Per entrambi, mul­ta e scuse pubbliche. Oggi, la ri­partenza. Rastelli, assente Pa­doin per squalifica e conBorriello non al top, conta su diloro. I tifosi, spettatori incredu­li alle sortite, pure.

L’ADDIO DEL PORTIERE Nel2008 salvezza colta a fil di sire­na. L’anno scorso la risalita darecord in A. Ma anche le storiepiù affascinanti, nella vita e nello sport, hanno un capoli­nea: Marco Storari saluta Ca­gliari e il Cagliari. Domani è at­tesa l’ufficializzazione delloscambio di prestiti: ritorno alMilan (per la terza volta in car­riera) con Gabriel in Sardegna.

Per stasera Storari non è statoconvocato. In panchina perscelta tecnica con il Sassuolo, ilportiere pisano, 40 anni com­piuti ieri, saluta con eleganza.Ma l’idillio con il club si è spez­zato da un pezzo. Dopo il 2­0 diEmpoli, il punto di non ritorno.Lascia, per colpe condivise, unCagliari con 42 reti subite in 18gare. La curiosità? La fascia dacapitano, chiunque la indossi,in casa rossoblù pesa più unmacigno.

ATMOSFERA E RISCOSSA Con­tro il Milan, il Cagliari a +13dal Palermo terzultimo, ripartecon l’umore giusto: «Nel 2016abbiamo fatto bene, a San Sironon è facile ma siamo pronti»

dice Rastelli, che a Milano(contro l’Inter) ha vinto fin quil’unica partita in trasferta diquesto campionato. Il tecnico ha ballato («Non faccio caso al­le voci. So che il nostro gironed’andata con 23 punti è il terzodopo quelli di Arrigoni e Alle­gri»). Giulini ha blindato l’alle­natore. Pare che il cerino sia inmano al d.s. Capozucca, smen­tito anche da Storari: «Maichiesto di andare via da Caglia­ri». Il dopo Sassuolo è stato uti­le per vari faccia a faccia, tra re­sponsabilità e avvelenamentodei pozzi. Il patron ha sentito,incollato, deciso. Il lavoro nonmanca. Il campo dirà se il re­styling è stato proficuo.

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Marco Sau, tornato al Cagliari nell’estate del 2012 ANSA

Serie ARIl nodo

ManuelLocatelli, 19 GETTY

9DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

TOUR DE FORCEFINO A FEBBRAIO

Champions, le 45 giornate di Montella1«L’obiettivo è l’Europa, un mese e mezzo per capire a cosa può realisticamente ambire il Milan»

Marco PasottoINVIATO A MILANELLO (VARESE)

A casa Montella i tappi so­no tornati a sigillare lebottiglie di spumante

abbastanza presto. Il tecnicorossonero è troppo esperto percadere nella trappola da ecces­so di festeggiamenti. Scenderela scaletta dell’aereo accanto aGalliani con la Supercoppa inmano è stato bel­lo, anzi una veralibidine, ma iltrofeo pesa e ilrischio di in­ciampare è alto.Meglio dargliun’ultima carez­za, posarlo e os­servare ciò chepotrebbe succe­dere nei prossi­mi cinque mesi.«Siamo tutti par­t i c o l a r m e n t econtenti di essere tornati a vin­cere – racconta l’allenatore –, èbello tornare a farlo e sonocontento di aver reso feliceBerlusconi in questo momentoparticolare della sua vita. Maora la coppa occorre metterlanel cassetto. Mi sono stancatodi festeggiare, adesso occorreguardare ai nuovi obiettivi».

NEMICO E poi c’è qualche stati­stica che volteggia infida sullespalle del tecnico e del suo Mi­lan. Ad esempio, con riferi­mento all’ouverture annuale, ildato che ha visto sconfitti i ros­soneri nelle ultime due uscite(entrambe a San Siro: 1­2 colSassuolo nel 2015 e 0­1 col Bo­logna un anno fa) e Montellauscito malconcio tre volte sucinque con Catania e Fiorenti­na, il tutto nell’ambito di un

mese in cui lamedia punti deltecnico subiscesolitamente ri­tocchi al ribasso(«avrò modo dismentire mestesso...», sorri­deva ieri). Que­st’ultimo è evi­dentemente ilvero nemico dacui guardarsi,perché i 33 puntiattuali in 17 par­

tite – ovvero i famosi due a par­tita, croce e delizia di tutti gliallenatori con ambizioni euro­pee – vanno benone per restareagganciati alla zona Cham­pions, ma non possono essereerosi in alcun modo. Montellaparla di obiettivi e quando en­tra un po’ più nello specifico sicapisce meglio a cosa si sta rife­

rendo: «I prossimi quaranta­cinque giorni serviranno percapire quale sarà realistica­mente il nostro obiettivo, cheovviamente resta l’Europa». Sì,ma quale Europa? League? OEuropa e basta? Chi ascoltavagiura per la prima versione, luiassicura che se l’ha detta è suc­cesso senza accorgersene.

PARAMETRI Risate, perché co­munque sia l’umore a Milanel­lo è alto e il ragionamento diMontella è evidente: se nelleprossime otto partite di cam­pionato – ovvero quei fatidici45 giorni – le cose andrannoper il verso giusto (ad esempiomantenere la media dei duepunti a gara), allora la parola

Champions potrà essere sdoga­nata senza remore. Perché ieril’allusione è stata chiara, ma iltermine è rimasto bloccato ingola. Di mezzo ci sarebbe pureil mercato, ma in questo campoè saggio usare il condizionalequando si parla di Milan. Mon­tella ci riflette su e lancia unpaio di avvisi chiari: «Abbiamo

raggiunto un equilibrio impor­tante come crescita di squadra,ma non si può non stare attential fatto che questo gruppo pos­sa essere migliorato. Di qualco­sa avremmo bisogno e se ci fos­se qualcuno che piace e rientranei nostri parametri saremmotutti ben lieti. Ma se deve arri­vare gente che rischia di mina­re gli equilibri, allora non hasenso. Bacca e Niang incedibi­li? Nessuno lo è, nemmenoio...», ride ancora il tecnico.

TOUR DE FORCE Il messaggio alclub – anzi, alle due anime delclub – comunque sembrerebbechiaro: il fatto che il Milan stiaandando molto bene non signi­fica che la rosa non possa esse­re potenziata, a garanzia delleambizioni di tutti. Ma, nel ca­so, occorre farlo con cognizio­ne di causa, altrimenti tantovale restare così. Montella è so­prattutto uomo di campo e og­gi scattano i famosi 45 giorni:di fronte otto partite di cam­pionato (due al momento sonoscontri diretti per il podio), piùgli ottavi di Coppa Italia, che agennaio proporrà anche i quar­ti nel caso in cui i rossoneri su­perassero il Torino. Anche sen­za Europa, saranno settimanepiene.

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CONTENTODI AVER RESO

FELICE BERLUSCONI

CON UN TROFEO

IL MERCATO? STIAMO BENE

MA DI QUALCOSAAVREMMO

BISOGNO

VINCENZO MONTELLAALLENATORE MILAN

Ora la coppa occorre metterla nel cassetto. Basta festeggiamenti

Se Niang e Bacca sono incedibili? Nessuno lo è, nemmeno io...

IL MOMENTO

* In caso di vi�oria col Torino agli o�avi di finale, il Milan è a�eso dai quarti il 25 gennaio

MILAN33 punti

19ª GIORNATA

Cagliari

*COPPA ITALIA

Torino

20ª GIORNATA

TORINO

21ª GIORNATA

Napoli

22ª GIORNATA

UDINESE

23ª GIORNATA

Sampdoria

RECUPERO 18ª

BOLOGNA

24ª GIORNATA

LAZIO

25ª GIORNATA

Fiorentina

In MAIUSCOLO le partite in trasferta

Oggi 12/1 16/1 21/1 29/1 5/2 8/2 13/2 19/2

COEFFICIENTE DIFFICOLTA: AltissimaAltaMediaBassaBassissima

Serie ARLo scenario

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LA COLLANA

10 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

GLI AVVERSARI

Dallo 0-4 a Delneri: fisico, Fofana e Thereau per la svolta1Il 12 dicembre 2015 l’Inter asfaltava l’Udinese in casa. Ora il tecnico friulanosta completando ricostruzione e rilancio

LA SFIDA

Mission Ederconvincerel’Inter e Pioli1Arrivato bomber, ora gregario:l’azzurro a caccia dell’occasione giusta. In ritiro anche Zhang jr

INVIATO A UDINE

P er un Icardi che si prende titoli e rifletto­ri, c’è un Eder che fatica a tornare il go­leador che fu. Arrivato un anno fa dalla

Samp con il pesante biglietto da visita di vicecapocannoniere (12 reti in metà stagione) dietro a Higuain, l’oriundo ha pagato gli stentidella squadra e segnato appena due reti incampionato, mai decisive. La prima in aprile,nel 3­1 proprio all’Udinese, sotto agli occhidei cinesi di Suning, alla prima a San Siro e inattesa di prendersi la società. E ieri sera nelritiro friulano è arrivato Steven Zhang, brac­cio operativo della nuova proprietà. La secon­da rete è di questo campionato, con una granpunizione in casa dell’Atalanta poi vanificatadall’harakiri nel finale con il rigore di Kessie.

TRENO CHE NON ASPETTA A Milano Eder si ètrasformato in gregario di lusso. Non lo hannoaiutato le idee dei tre allenatori (Mancini, DeBoer e Pioli), visto che l’oriundo è una secon­da punta (all’occorrenza prima) o un esternonel 4­3­3. Ma fatica in un 4­2­3­1 che richiedea chi sta largo di sfiancarsi in copertura. Ederperò ha la scorza dura, prima di emergere hafatto gavetta e ha ribadito di voler vincere lasfida in nerazzurro. Malgrado le voci di mer­cato che, oltre a Jovetic, danno in uscita unotra lui e Palacio per fare spazio a Gabigol (senon andrà in prestito) e al baby Pinamonti.L’Inter di Pioli del resto è un treno che nonaspetta nessuno. Lo hanno capito Candreva eBrozovic, che dall’arrivo del nuovo tecnicohanno segnato tre gol a testa in campionato.Lo stesso Perisic, quello che più spesso entrain concorrenza con Eder, risulta spesso decisi­vo con cross e strappi ad aprire le difese. Eder,che rimane un punto fermo in Nazionale, oravuole trovare lasciare il segno anche nell’In­ter. Pioli non chiede altro.

lu.tai.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Udinesealla ripresa?

Perfettoper il nuovo

Icardi1Sempre in gol dopo la pausa,

bestia nera dei friulani: Maurito ha la gara giusta per la svolta Inter

Mauro Icardi, 23 anni, è all’Inter dal 2013. In questa stagione ha segnato 16 gol GETTY

PERCHE’ VEDEREUDINESE-INTERL’Inter ha vinto le ultime tre partite, l’Udinese non perde da quattro. Mauro Icardi da solo ha segnato più (14 gol) della coppia Thereau-Zapata (13). Ma guai a fidarsi di quei dueDacia Arena, ore 12.30

Luca TaidelliINVIATO A UDINE

C on Maurito sei servito. Ilcapocannoniere del cam­pionato è una sorta di ga­

ranzia contro la ruggine da ri­presa post­panettone. E Udineda nerazzurro gli ha sempreportato bene. Icardi insomma èil totem attorno al quale l’Interdi Stefano Pioli si stringe perinaugurare il 2017 col botto eper tenere il ritmo delle prime.

SENTENZA Da quando gioca inSerie A, Mauro ha sempre se­gnato — e sempre in trasferta— nella gara che inaugura l’an­no solare. La prima volta fu inmaglia Sampdoria, all’alba del2013. Una sua doppietta strepi­tosa consentì ai blucerchiati divincere allo Stadium, fortino inprecedenza violato soltantodall’Inter di Stramaccioni, unpaio di mesi prima. In estateIcardi passa all’Inter, ma all’ini­zio fatica anche per la pubalgia.Viene operato di ernia in au­tunno inoltrato ed è per questoche va soltanto in panchina inun Lazio­Inter deciso da Kloseche apre il 2014. Altro giro altracorsa nel gennaio seguente, colcapitano nerazzurro che si ri­pete contro la sua vittima prefe­

rita. La Juve sprinta con Tevez,Icardi fa 1­1, poi involontaria­mente innesca il famoso litigioMancini­Osvaldo, non passan­do all’argentino in un contro­piede due contro uno il pallonedella probabile vittoria. E sia­mo all’anno scorso. Pur avendochiuso l’anno col k.o. internocontro la Lazio (di Pioli), l’Interrimane capolista grazie al graf­fio del solito Icardi, questa vol­ta a Empoli. Poi seguirà un gen­naio da incubo, ma questa èun’altra storia.

UDINE E DIPENDENZA Quelladi Maurito dice che su un cam­po in cui l’Inter ha vinto le ulti­me tre partite — oggi sarà laprima nella nuova Dacia Arena—, l’argentino ha segnato sianel 2­1 del 2014­15 sia nel 4­0dello scorso tor­neo, con tanto didoppietta in ri­sposta a chi locriticava di par­tecipare poco algioco di un’Interche volava graziea una difesa er­metica. Ora,malgrado la ten­denza di squadrasia migliore gra­zie alle ultime trevittorie, la classi­fica obbliga a una rincorsa chi­rurgica. E Icardi vuole fare il ca­pitano in tutti i sensi. Non ac­contentandosi del miglior av­vio di sempre — mai avevasegnato 14 gol nelle prime 18 dicampionato, e con un solo rigo­re —, ma cercando di comple­tarsi come uomo squadra. Daquando è arrivato Pioli, il grup­po non dipende più dai gol del23enne di Rosario, come avve­niva con De Boer.

LAVORO E NA-ZIONALE «Nelloscorso gennaioabbiamo rovina­to un ottimo gi­rone d’andata —ha spiegato l’ar­

gentino alla Gazzetta — per­mettendo agli avversari diprendere fiducia. Un errore chein Italia paghi caro». Per evitaredi ricaderci, oggi sarà lui a do­ver suonare la carica. Conti­nuando a fare quel lavoro spor­co che tanto piace a Pioli. Lavo­ro confermato dai dati Opta chelo vedono ben sopra la media diruolo per assist (0,28 a garacontro lo 0,09 degli altri attac­canti del campionato), tiri nello

specchio (1,22 contro 0,74),percentuale realizzativa (25%contro 18%), occasioni create(1,22 contro 0,91) e media gol(0,78 contro 0,26), ma indietroper verticalizzazioni (2,56 con­tro 4,26), sponde (1,50 contro1,57) e cross (0,72 contro0,96). I margini di crescita nonmancano, malgrado a 23 anni ilragazzo abbia già scritto una(discussa) autobiografia e mes­so insieme numeri da fine car­riera. Da quando è in A, soltan­to Higuain ha segnato più retidi Maurito: 71 a 61. Quel Pipitache lo precede anche nelle ge­rarchie del c.t. dell’ArgentinaBauza. Ancora per quanto?

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61i gol di Maurito in A: meglio di lui nello stesso periodo solo il connazionale Higuain con 71 reti

IL NUMERO

Massimo MeroiUDINE

T re mesi e spiccioli fa sem­brava in corsa per la pan­china dell’Udinese. Oggi

arriva al Friuli da avversarioincensando chi in bianconeroci è arrivato davvero: Gigi Del­neri. «Ha saputo adattarsi aigiocatori che ha a disposizione– le parole di Stefano Pioli – eha costruito una squadra moltofisica e di qualità». L’identikit è

abbastanza corretto. L’Udineseè una squadra fisica, sulla qua­lità si può lavorare. Di sicuroDelneri ci ha messo qualcosa disuo. Organizzazione, innanzi­tutto, ma anche fiducia in alcu­ni giocatori che nella gestionedi Iachini ­ per motivi diversi ­non erano stati sfruttati.

MUSCOLI L’Udinese in mezzoal campo ha gente di peso.L’unico peso leggero è Kums,poi da Hallfredsson a Badu, daJanko a Fofana sono tutti gio­

catori muscolari. L’uomo in piùè il francese. Fofana con Iachi­ni giocò le prime due partitedavanti alla difesa, poi non vi­de più il campo. Nelle 11 garecon Delneri è il vicecannonieredella squadra con quattro cen­tri, tutti in trasferta. Una squa­dra illustre come l’Inter sareb­be l’ideale per segnare la primarete davanti ai propri tifosi.

LE ROI Il giocatore più decisivodell’Udinese attuale, però, èCyril Thereau. Durante la sostail francese ha lavorato a ritmoridotto a causa di una infiam­mazione al ginocchio. Solo ne­gli ultimi due giorni è tornatoin gruppo e questo dovrebbebastare per convincere Delneri

a puntare su di lui. «Dieci gior­ni di inattività non ti fanno per­dere la condizione», ha dettoDelneri riferendosi alla suastella. Thereau ha segnato ottoreti in undici partite e fornitodue assist. È nella lista dei con­vocati, dalla quale sono statiesclusi i febbricitanti Balic edEvangelista. «In queste situa­zioni alle volte è meglio farpartire il giocatore titolare, allevolte è meglio che entri a garain corso. Vedremo», ha archi­viato il discorso Delneri.

RIVOLUZIONE Un anno e spic­cioli fa, il 12 dicembre del2015, l’Inter passò al Friuli per4­0. Risultato un po’ bugiardoma comunque eclatante. Fa

specie scoprire che di quell’un­dici iniziale (complici anche lesqualifiche di Danilo e Felipe)oggi ci saranno solo tre pedine:il portiere Karnezis, l’esternoWidmer e Thereau. Questo si­gnifica che la rivoluzione è sta­ta fatta sì da Delneri, ma anchedalla società che si era resaconto di dover cambiare gli uo­mini per riaprire un nuovo ci­clo e dare nuove motivazioni algruppo. E proprio sulle moti­vazioni ha insistito ieri Del­neri: «L’ho detto ai miei gioca­tori: non mi interessa sentirmidire che siamo stati bravi e per­dere. Si va in campo per vince­re, per prendere tutto quelloche l’Inter ci concederà».

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Cyril Thereau, 33 anni, otto gol in questo campionato ANSA

Serie ARL’uomo del gol

ECCO IL NUOVO BUSSLOGAN ANTI-MILANSu gazzetta.it le foto del nuovo pullman dell’Inter. Da segnalare lo slogan sulla fiancata: «La squadra di Milano». In campo o in viaggio, è sempre derby...

11DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

Rincorsa Inter in 2 stepPrimo allungo a gennaio1E’ presto per pensare a Roma e Napoli: il calendario offre 4 gare alla portata per avvicinare Lazio, Milan, Atalanta e zona Champions

Andrea ElefanteMILANO

C ome tutti i tecnici lancia­ti da una serie positiva(tre vittorie di seguito),

Stefano Pioli salutò il 2016 conil vago rimpianto per una sostaarrivata a ­ teoricamente ­spezzare ritmo ed entusiasmotrovati dall’Inter. Si sarà conso­lato, nel frattempo, pensandoall’obiettivo Coppa Italia, pos­sibile scorciatoia per l’Europache sarà. Ma anche leggendo ilcalendario della sua squadra incampionato, da oggi alla sfidacon la Juventus del 5 febbraio:29 giorni, tutto compreso, permirare la partita dello Stadium

con l’obiettivo di arrivarci unpo’ più vicini, e non solo a paro­le e intenzioni, al traguardo.Quello che in casa nerazzurracontinua a essere disegnato co­me possibile, e dunque da pro­vare a tagliare obbligatoria­mente: non sfidare sulla lungadistanza la capolista, che è lon­tanissima; ma giocare come leila prossima Champions Lea­gue. Traguardo complicato,certo. Ma puntarlo è il modomigliore per dare un senso for­te ­ più forte del profumo di Eu­ropa League ­ a questa secondametà della stagione. E fare il se­condo sgambetto su due allaprobabile vincitrice dello scu­detto sarebbe una spinta di for­za pari alla difficoltà dell’im­

na. E il tabù gennaio. La gestio­ne Leonardo fu l’ultima a usarequel mese come trampolino:negli ultimi anni, al di là di unpareggio con la Juve e la vitto­ria a Empoli dello scorso cam­pionato, il post sosta per l’Interè stato un nemico pericolosissi­mo. Il ricordo più fresco è il piùsignificativo: dopo la promet­tente Epifania toscana, a inizio2016 arrivarono due sconfitte(Sassuolo in casa e derby) e duepareggi con Atalanta e Carpi (aproposito di impegni agevoli).

IL PRIMO STEP Quattro partite,dunque. Per ilprimo step dellapossibile rimon­ta: avvicinare leprime tre pro­vando a guada­gnare terrenosulle altre tre chela precedono.Ovvero Lazio,Milan e Atalan­

ta, il cui calen­dario va giu­dicato sulla carta un po’ piùdifficile di quello dei neraz­

zurri. Pensare a Napoli e ma­gari Roma, che restano le ovviefavorite per la Champions, saràlo step successivo: solo piùavanti sarà possibile verificarela portata di loro eventuali fre­nate. Magari in parallelo con ilritorno degli impegni europei,che però vanno considerati mo­tivi di rallentamento comunquemolto teorici.

UDINE GARA-CHIAVE L’impor­

tanza di iniziare bene l’anno valetta alla luce di una valutazio­ne oggettiva: è proprio quello dioggi a Udine l’impegno più to­sto dei quattro. Un po’ perché èin trasferta, ed è tutta da verifi­care la guarigione dell’Inter daviaggio, visto che prima di vin­cere in casa del Sassuolo avevamesso in fila quattro sconfittelontana da San Siro (il pareggionel derby non conta). Moltoperché l’Udinese proprio a di­cembre ha cambiato marcia,con 10 punti nelle ultime 4 par­tite e l’impronta della mano di

Delneri semprepiù chiara.

LE ALTRE TRE Aseguire la garacon il Chievo ­due vittorie e unpareggio primadella sconfittacon la Roma ­ dif­ficilmente diven­terà una trappolase l’Inter confer­merà la legge delMeazza mandata

in vigore a fine ottobre, controil Torino, con cinque vittorie sucinque. E a quel punto batterePalermo e Pescara sarà ancorapiù un obbligo. Anche contan­do sul fatto che l’effetto merca­to, su cui le due pericolanti han­no deciso di puntare, probabil­mente non si sentirà ancora ab­bastanza. Basterà? Magari no.Ma l’Inter non ha altra sceltache crederci, prima di scoprirecosa ci sarà in fondo a questasua strada così in salita.

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IL MESE DI CHI INSEGUE IL PODIO19ª GIORNATA

LAZIO34 punti

MILAN*33 punti

Crotone

Cagliari

20ª GIORNATA

Atalanta

TORINO

21ª GIORNATA

JUVENTUS

Napoli

22ª GIORNATA

Chievo

UDINESE

ATALANTA32 punti

INTER30 punti

CHIEVO

UDINESE

LAZIO

Chievo

Sampdoria

PALERMO

TORINO

Pescara

In MAIUSCOLO le partite in trasferta*una partita in meno COEFFICIENTE DIFFICOLTÀ: AltissimaAltaMediaBassaBassissima

GDS

Serie ARL’obiettivo

presa.

IL TABÙ GENNAIO Ma una spin­ta servirà all’Inter anche prima,ovvero da qui ad allora. Pioli èstato il primo a diffidare esplici­tamente da avversarie teorica­mente alla portata, e il passatodice che ha fatto bene. Però ilcalendario e la classifica diconoche prima della Juve ci sonoquattro partite tutt’altro che im­possibili per continuare a caval­care quell’onda da cui il tecnicospera di non scendere. Alla fac­cia di due ostacoli non da po­co: il «dovere» di arrivare inChampions, che storicamente,da anni, per l’Inter si rivela pri­ma un macigno psicologico e poi una frontiera troppo lonta­

3 le vittorie di fila dell’Inter con Pioli: dopo la sconfitta di Napoli ha battuto nell’ordine Genoa (2-0), in trasferta Sassuolo (1-0) e prima della sosta Lazio (3-0)

13 i punti ottenuti da Pioli da quando allena l’Inter: prima del tris di vittorie, 2-2 nel derby, vittoria con la Fiorentina (4-2)e frenata a Napoli (3-0)

Negli ultimi anni il mese dopo la sosta è diventato un tabù da sfatare

Subito oggi unarisposta decisiva: è la gara più «tosta» del poker in arrivo

LO SCENARIO

Stefano Pioli,51, all’Inter da

novembre Finoall’anno scorso

guidava laLazio. Ha

iniziato datecnico nel

1999 GETTY

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12 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

LAZIO ALL’OLIMPICO

Inzaghi-Crotone, la partita dei destini incrociati1Contro il club che lo voleva a maggio può diventare, dopo Petkovic, il secondo miglior tecnico a metà torneo dell’era Lotito

Atalanta a casa dei nonniChievo, 1.584 gare in più1I ragazzi terribili di Gasperini sfidano la squadra dei veteraniLa banda Maran stravince come numero di presenze in Serie A

QUI ZINGONIA

L’Inter e la febbre: Gagliardini-Caldaragioielli in panchina1Gasp lascia fuori il centrocampista:«La scelta migliore». Guai fisici per il futuro juventino

PERCHÉ VEDERELAZIO-CROTONELa squadra di Inzaghi per riprendere a correre dopo il k.o. prenatalizio in casa dell’Inter, il Crotone per continuare a sperare anche dopo la vittoria dell’Empoli. Attenzione, non è una partita scontata Stadio Olimpico, ore 15

PERCHÉ VEDERECHIEVO-ATALANTASi sfidano due squadre in salute, con una classifica confortante. Da tenere d’occhio il nuovo centrocampo di Gasp, senza Kessie e Gagliardini tocca a Grassi e Freuler: sarà la stessa cosa? Bentegodi, ore 15

Al Bentegodi va in scena oggi pomeriggio un duello senza età: Dario Dainelli, 37 anni (a sinistra) e Andrea Petagna, 21 LAPRESSE-GETTY IMAGES

Roberto Gagliardini, 22, è cresciuto nel vivaio nerazzurro GETTY

Matteo SpiniBERGAMO

G asperini rinuncia aisuoi gioielli. Gagliar­dini e Caldara, ge­

melli diversi lanciati in orbi­ta dal tecnico nerazzurro epromessi sposi di Inter e Ju­ventus, resteranno in pan­china nella prima Atalantanel 2017, per motivi diffe­renti. Gagliardini è ormaicon un piede a Milano,sponda Inter, e lo stesso Ga­sp non lo nasconde: «La si­tuazione sembra definita,anche se non si è ancoraconcretizzata e non conoscola tempistica: gli accordi so­no stati fatti e per me, comeper tutti, il giocatore sta perandare via. Contro il Chie­vo, Gagliardini andrà inpanchina: è convocato, manon giocherà dall’inizio edescludo di impiegarlo. Unascelta mia, non ci sono stateforzature: in questo mo­mento è la soluzione miglio­re per lui, per l’Atalanta eper l’Inter». Caldara (cheandrà alla Juventus nel2018) resta invece fuori acausa della febbre: pure lui

in panchina, con Zukanovic incampo. Per il resto, solita for­mazione, con Berisha che tor­na tra i pali e Freuler­Grassi ti­tolari quasi obbligati a centro­campo.I riflettori sono puntatisu tanti atalantini, ma Gasperi­ni non si scompone: «I giocato­ri sono professionisti, non pos­sono farsi condizionare: non cidevono essere alibi». Nemme­no l’emergenza sulla medianapuò esserlo: «Le assenze sonopesanti perché riguardano lostesso reparto, ma numerica­mente siamo a posto. Comun­que, anche Konko potrebbegiocare a centrocampo. Mele­goni? Ora non può essereun’alternativa: lui e Bastonihanno cinque anni in meno diCaldara e Gagliardini e nonpossono essere affidabili».

OSTICO Quindi, fari sul Chie­vo: «Squadra ostica, campodifficile, ma non firmo mai perun pari: c’è fiducia in presta­zione e risultato. Il nostro mo­do di proporci non cambierà:siamo all’altezza del mesescorso e vogliamo chiudere be­ne l’andata», promette Gasp.L’Atalanta ha già centrato il re­cord di punti in A al giro di boa(è a 32, il precedente era di29): con un risultato positivo(anche un pari), lo migliore­rebbe e raggiungerebbe pure lamiglior media punti (nel 2000­2001 fu 1,71, quando i 29 puntiarrivarono in 17 partite: ora è a1,78, ma per confermarsi è vie­tato perdere).

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Guglielmo Longhi

U na specie di conflitto ge­nerazionale. Oppureuna sfida tra opposti

estremismi: chi ha esperienzada vendere e chi ne ha pochissi­ma e distribuita in dosi piccolema già preziose. Chievo­Ata­lanta è anche questo, al di làdella classifica che premial’ambiziosa provincia: la squa­dra più vecchia della A (e deglialtri 4 maggiori campionati eu­ropei) contro la terza più gio­vane. I giocatori navigati e i ta­lenti cresciuti in fretta e diven­tati subito obiettivi di mercato.

LE PRESENZE C’è un numeroche dice tutto: i titolari delChievo vantano la bellezza di1.584 presenze in A in più ri­

spetto ai colleghi arrivati daBergamo: 2.320 contro 736.Una differenza enorme, è comese il gruppo di Maran valessequasi quattro volte quello delGasp. Una semplice considera­zione statistica, perché la real­tà è ben diversa, in campo nonci vanno le carte d’identità co­me dimostrano i 7 punti in piùdei nerazzurri. Ma se si pren­dono in considerazione i duellitra singoli il deficit di esperien­za è notevole. Per esempio, c’èun difensore di 37 anni (Dai­nelli), con 414 presenze prima­tista tra i 22 del Bentegodi, chedovrà vedersela con un centra­vanti (Petagna), più giovane di16 e con appena 20 gare in A.La differenza è schiaccianteanche sulle fasce: la coppiaFrey­Gobbi, oltre 500 partite e68 anni in due, contro Conti­Spinazzola, che superano dipoco le 50 presenze e i 45 anni.Per non parlare del centrocam­po, dove Grassi e Freuler, chia­mati a sostituire e a non farrimpiangere Kessie e Gagliar­dini, avranno di fronte l’ex Ra­dovanovic, 28 anni e soprattut­to 175 gettoni in A, oltre il qua­druplo dei talenti atalantini.L’unica sfida in equilibrio èquella tra i trequartisti sloveni:Birsa, 4 gol e 4 assist, ha solo 12

presenze in meno del conna­zionale Kurtic (5 e 1). Le cifreconfermano il buon campiona­to dei due uomini di riferimen­to: il primo, inseguito dagli on­nipresenti cinesi, è al centrodel 4­3­1­2 costruito e maicambiato da Maran, il secondoha ricevuto compiti più offensi­vi da Gasperini ed è al centro dimolti schemi d’attacco: quan­do taglia sul primo palo percolpire di testa (3 gol finora)oppure quando prova il tiro dafuori area mentre Petagna atti­ra i centrali avversari.

L’ETA’ E poi il confronto basatosull’età media della rosa, anchein questo caso non c’è storia: ilChievo stravince con 31 anni e201 giorni. Seguono Juve (29 e96) e Cagliari (29 e 74). Rove­sciando la classifica, l’Atalantaè terza (26 anni e 72 giorni)dietro la Lazio (26 e 42) e il Mi­lan (25 e 199). Cinque anni inmeno, sette punti in più. Gaspsi gode la meglio gioventù, Ma­ran forse la starà rimpiangen­do visto che la scorsa estate eraa un passo dalla panchina la­sciata dal settantenne Reja, poiCampedelli ha bloccato tutto. Elui è rimasto, comunque felice,con i suoi over 30.

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CHIEVO OGGISORRENTINO 37 ANNI 278 GARE

FREY 32 ANNI 201 GARE

DAINELLI 37 ANNI 414 GARE

GAMBERINI 35 ANNI 360 GARE

GOBBI 36 ANNI 356 GARE

CASTRO 27 ANNI 115 GARE

RADOVANOVIC 28 ANNI 174 GARE

DE GUZMAN 29 ANNI 40 GARE

BIRSA 30 ANNI 128 GARE

MEGGIORINI 31 ANNI 211 GARE

INGLESE 25 ANNI 43 GARE

TOTALE 2.320 GARE IN A

ATALANTA OGGIBERISHA 27 ANNI 48 GARE

TOLOI 26 ANNI 42 GARE

MASIELLO 30 ANNI 155 GARE

ZUKANOVIC 29 ANNI 66 GARE

CONTI 22 ANNI 29 GARE

GRASSI 21 ANNI 21 GARE

FREULER 24 ANNI 20 GARE

SPINAZZOLA 23 ANNI 13 GARE

KURTIC 27 ANNI 140 GARE

PETAGNA 21 ANNI 20 GARE

GOMEZ 28 ANNI 182 GARE

TOTALE 736 GARE IN A

Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA)

S imone Inzaghi e la sfidache avrebbe potuto vive­re al contrario. Ovvero,

quando temporeggiare può

cambiarti la vita. Il tecnico del­la Lazio era stato vicinissimoalla panchina del Crotone tramaggio e giugno. Quando Loti­to continuava a contattare alle­natori in mezzo mondo (Sam­paoli, Prandelli, Bielsa) e lui siinterrogava su cosa fare dagrande dopo la prima (brevema intensa) esperienza su unapanchina di Serie A. Prese tem­po, Inzaghino. Ed ebbe ragio­ne. Perché Lotito, dopo averfatto il giro del mondo, tornò alpunto di partenza ed affidò alui la guida della squadra bian­coceleste. Con buona pace delCrotone che, perso Juric e do­po aver pensato a Inzaghi perrimpiazzarlo, si affidò a DavideNicola.

A CACCIA DI PRIMATI Unascelta, quella di Inzaghi, chedopo mezzo campionato appa­re ancora più azzeccata. Per­ché, smentendo tutte le previ­sioni, il tecnico è riuscito a por­tare la sua Lazio dove nessunoaveva osato pronosticarla: al

quarto posto con vista sulla zo­na Champions. Un rendimentoal di sopra delle aspettative (eforse anche delle potenzialitàdella squadra) che oggi può es­sere ulteriormente miglioratoproprio contro quel Crotoneche poteva essere suo. Inzaghi

ha infatti la possibilità di di­ventare, da solo, il secondo mi­glior allenatore dell’era Lotitoper punti conquistati al termi­ne del girone di andata. Il pri­mato appartiene a Petkovicche, nella stagione 2012­13, gi­rò a quota 39. Inzaghi ne ha giàcollezionati 34, quanti ne feceal termine del girone di andataReja nel campionato 2010­11.Con una partita ancora a dispo­sizione è già secondo, se batte(o anche pareggia, ma è chiaroche la prima ipotesi è più allet­tante) si prende il posto in soli­tario.

ORFANI DI KEITA Un traguar­do intermedio che, ovviamen­te, Inzaghi spera di confermareanche a fine stagione. «Dobbia­mo ripartire con il piede giusto­ si raccomanda il tecnico ­. Laprima partita dopo la sosta na­talizia è sempre un’incognita,ma abbiamo lavorato bene esono fiducioso. Occhio a non

sottovalutare il Crotone. Hamesso in difficoltà sia il Milansia l’Inter a San Siro, può farelo stesso con noi. E’ una partitadalla quale abbiamo tutto daperdere». E Inzaghi dovrà pureaffrontarla in emergenza. Nonci saranno gli squalificati An­derson e Lulic, l’infortunatoLukaku, il febbricitante Djor­djevic e soprattutto Keita che ­partito per la Coppa d’Africa ­mancherà per oltre un mese.«Assenza pesante ­ ammettel’allenatore ­. Saremo penaliz­zati, ma come noi anche altresocietà che perdono giocatoriper la Coppa d’Africa». Keita,peraltro, è pure al centro dellemanovre di mercato. L’ultimavoce lo dà nel mirino dello Uni­ted che sarebbe addiritturapronto a investire oltre 30 mi­lioni di euro per averlo. «A pre­scindere da cosa accadrà, da­vanti dobbiamo fare qualcosasul mercato», chiosa Inzaghi.

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Simone Inzaghi, 40 anni, allenatore della Lazio da aprile 2016 ANSA

Serie ARL’analisi

13DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

LE TRATTATIVE

Crotone: Gnoukouriadesso è a un passo Empoli: Grassi sì1Per Acerbi ci sono pure Wba e Sunderland.Pescara: Muntari si propone

PERCHÉ VEDERESASSUOLOTORINOMihajlovic vuole arrivare sempre più vicino a quell’Europa che Di Francesco (arriva da tre k.o. di fila) frequentava fino a un mese fa Mapei Stadium, ore 15

Sinisa Mihajlovic, 47 anni, prima stagione sulla panchina del Torino: al Milan era stato esonerato IPP

Luca PessinaAlessandro Russo

W eek end di pausaper il mercato, masolo in apparenza.

L’inizio settimana si prean­nuncia caldo. Tra domani emartedì a Crotone si aspet­tano il sì di Gnoukouri alprestito. L’Inter ha già datol’ok, lui va verso il sì ai cala­bresi (se no ci sono Bolognae Leganes). Il d.s. Ursinoproverà poi a portarsi avantisu Budimir (Sampdoria) perl’attacco, ma il giocatorepreferisce Bologna. Perl’esterno sale la candidaturadi Mbaye (Bologna), chepiace anche al Palermo.

MOSSE EMPOLI Il presiden­te Corsi lunedì proverà achiudere l’affare Grassi. Ieriil Napoli ha dato l’ok (c’eraanche il Chievo) al prestito,ma l’Atalanta deve accettaredi liberarlo in anticipo. A ini­zio settimana arriverà l’an­nuncio di Thiam (Juve) equello della risoluzione delcontratto di Gilardino.

PESCARA ALL’ATTACCO Gliabruzzesi aspettano che Gi­la sia libero per fargli firma­re il contratto di sei mesi,con opzione per un altro an­no in caso di salvezza. Mun­tari (svincolato) si è propo­sto per la mediana, Mona­chello è un’idea per l’attaccose saltasse Gilardino. Inuscita il difensore Gyomberpiace al Lokeren in Belgio.

GENOA E SAMP Il Genoa nonsi ferma: dopo Pinilla e Taa­rabt è il turno di Sanogo del­lo Young Boys. Domani ci sa­rà l’offerta per l’ivoriano,centrocampista ‘89. LaSamp è vicinissima a Oiko­nomou (Bologna) e si porta

avanti per l’estate col Pescaraper Verre e con l’Empoli perPiu. Per la difesa Pereira va ver­so il Benfica, Santon (Inter)può arrivare per sostituirlo.

DIFESA SASSUOLO Continua latelenovela Acerbi. Il Leicesterprosegue il pressing, ma Squin­zi fa muro. Ora arrivano gli am­miccamenti pure da parte diWest Bromwich e Sunderland.A prescindere dall’ex Milan DiFrancesco ha chiesto un altrocentrale: nuovo assalto per Ra­nocchia (Inter).

ALTRI AFFARI Domani visiteper la coppia Storari (diretto alMilan) e Gabriel che va a Ca­gliari. Per la mediana Giulini hadato l’ok per Cigarini (Samp,c’è anche il Sassuolo). Miangue(Inter, ci sono anche la Samp eclub di Championship) èun’idea per la difesa, dopo il nodi Yao, che piace al Palermo,che cerca anche un esterno si­nistro e si muove per Dramè(Atalanta). A Torino casting inmediana: Castro (Chievo) è ilpreferito ma costa 8 milioni,Donsah (Bologna) e Hiljemark(Palermo) le alternative. In uscita Maxi Lopez: ha offerteda Dubai, Martinez piace inMessico e al Bruges. Il Bolognasta per rinnovare Ferrari, trattaBudimir (Samp) e Cerci (Atleti­co) per l’attacco. Benaloune(Leicester) piace in difesa.L’Atalanta è in pressing per Or­solini (Ascoli, ma è vicino allaJuve) e tratta con la Juve Unter­see (Brescia) e Vitale (Cesena)nell’affare Caldara. Sportiello,in uscita, vedrà la Lazio. Il Chie­vo valuta Duarte (Espanyol) eD’Elia (Vicenza). L’Udineseavanza per Faragò (Novara).

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Francesco BramardoTORINO

S i riparte, e con che ritmo.Sette partite in un mesetra campionato e Coppa

Italia per decidere la stagionedel Torino, dentro o fuori lecoppe, e chissà, in caso di pas­saggio del turno in coppa conil Milan, con la prospettiva diun derby in più con la Juve. ASassuolo i granata riprendono

la rincorsa al treno per l’Euro­pa con Iturbe, in attesa di chiu­dere al più presto con il centro­campista che serve per dareforza fisica e sostanza allasquadra. Milan escluso, leprossime cinque partite dicampionato sono alla portatadi Belotti e compagni, a pattodi non commettere passi falsicome all’andata, quando unToro incompleto nel repartod’attacco pagò dazio perdendopunti preziosi contro Empoli ePescara.

QUOTA 66 «Sarà una settimanadecisiva, lotteremo per un po­sto in Europa anche se il cam­pionato non finisce a gennaioma il Sassuolo e due volte Mi­lan in pochi giorni posso deci­dere molto del nostro futuro»le parole di Sinisa Mihajlovic,le stesse pronunciate alla vigi­lia all’interno dello spogliatoiai giocatori. «La cosa più im­

portante è superare se stessi, chiudere l’andata a 31 punticonvinto che nel girone di ri­torno faremo meglio e con piùpunti. In fondo il Toro è cam­biato molto, a giugno l’allena­

tore, poi il mo­dulo, i giocatorie siamo partiticon l’handicapdei tanti infortu­ni. Dovremo farecinque­sei puntiin più rispettoall’andata per­ché la zona Eu­ropa si è alzata equest’anno do­vrebbero servire66­67 punti percentrarla».

CINA NO GRAZIE Per «dare unamano» al mister il presidenteCairo ha accelerato la campa­gna di gennaio consegnandoIturbe il primo giorno di mer­cato, con in più il difensore bra­siliano Carlao, una «scommes­sa» come l’ha definita lo stessoSinisa, in attesa di altre mossein entrata e in uscita. Calcio­mercato che ha rischiato di ap­piedare il Toro del suo allena­tore, come confessato dallostesso Mihajlovic nel mezzo diuna chiacchierata a propositodelle offerte... dalla Cina. «Adicembre hanno contattato an­che me, ho ricevuto un’offertamolto importante dalla Cinama i soldi non sono tutto nellavita e non me la sono sentita dilasciare il lavoro a metà. Anchese nei due giorni successivi nonho dormito molto ripensando all’offerta (sorride n.d.r.). Inun anno guadagni quanto incinque o sei da noi, una voltacompravano giocatori bollitioggi campioni affermati manon so quanto durerà».

ECCO ITURBE Tornando alcampionato Sinisa deve sfatareun tabù che non lo ha visto pro­prio brillare alla prima delnuovo anno. «Il Sassuolo è unabuona squadra, ha pagato l’im­pegno nella Coppa, la prepara­zione diversa e i tanti infortu­ni. Ci vuole poco per passaredalle stelle alle stalle. L’annoscorso erano la rivelazione e DiFrancesco da panchina d’oro:non sarà facile per noi, è unagara molto insidiosa». ConIturbe in più, però. «E’ unascommessa che spero di vince­re insieme a lui: due anni fa eral’uomo mercato, poi si è smar­rito. Deve ritrovare la spensie­ratezza, la voglia di giocare e dirischiare. E’ senza dubbio unagrande occasione per lui e puòdarci una mano per centrare inostri obiettivi».

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Amore Mihajlovic«Dissi no ai cinesiIl Toro è un valore»1Il serbo: «Il contatto a dicembre, due notti insonni pensando all’offerta. Ma non lascio lavori a metà»

Assane Gnoukouri, 20 anni GETTY

Serie B e Lega ProRMercato

Trapani, il sogno si chiama EvacuoIl Catania vuole Rolando Bianchi1C’è Romagna per la difesa del Brescia.Pisa in pressing su Masucci. Il Veneziaci prova per Valiani

B - LA GUIDAIl campionato di Serie B è fermo. L’ultima giornata è stata disputata venerdì 30 e adesso si riprenderà sabato 21 con la prima giornata di ritorno. La capolista Verona saràimpegnata sul campo del Latina, che all’andata venne travolto 4-1. Il Frosinone invece andrà sul difficile campo dell’Entella.

CLASSIFICA Verona punti 41; Frosinone 38; Benevento (-1) e Spal 36; Cittadella 34; Carpi 32; Perugia 30; Entella e Bari 29; Spezia e Novara 28; Ascoli e Brescia 27; Vicenza 25; Salernitana e Pro Vercelli 24; Latina 23; Cesena 22; Pisa e Avellino 21; Ternana 20; Trapani 13.

PROSSIMO TURNO Sabato 21, ore 15 Brescia-Avellino (1-1), Carpi-Vicenza (2-0), Cittadella-Bari (2-1), Entella-Frosinone (0-2), Latina-Verona (1-4), Pisa-Ternana (0-1), Spal-Benevento (0-2) e Trapani-Novara (2-2); domenica 22, ore 15 Ascoli-Pro Vercelli (1-1), ore 17.30 Salernitana-Spezia (1-1);lunedì 23, ore 20.30 Perugia-Cesena (1-1).

LEGA PRO - LA GUIDA Classifiche e prossimo turno:GIRONE A Alessandria p. 50; Cremonese 45; Livorno 42; Arezzo 39; Lucchese (-1) e Renate 32; Giana, Viterbese e Piacenza 30; Siena* e Como 29; Olbia 28; Pistoiese 25; Carrarese 22; Tuttocuoio 21; Pontedera 20; Pro Piacenza* 19; Lupa Roma 18; Prato 13; Racing Club 12. (*una gara in meno). Domenica 22 ore, 14.30 Olbia-Pontedera (0-0) e Pistoiese-Prato (2-2); ore 16.30 Carrarese-Livorno (0-1), Cremonese-Pro Piacenza (3-2), Siena-Arezzo (1-2) e Tuttocuoio-Lupa Roma (2-1); ore 20.30 Alessandria-Lucchese (1-0), Como-Giana (3-1), Piacenza-Renate (1-1) e Racing Club-Viterbese (1-3).GIRONE B Venezia p. 42; Pordenone 41; Padova e Parma 39; Reggiana 37; Gubbio 35; Bassano 33; Samb 31; FeralpiSalò 29; Santarcangelo 27; AlbinoLeffe 26; Maceratese (-3) 24; Südtirol e Ancona 23; Lumezzane 22; Teramo, Modena e Forlì 19; Mantova 18; Fano 16. Domenica 22, ore 14.30 Bassano-Ancona (2-1), Fano-AlbinoLeffe (1-1), Gubbio-Lumezzane (1-0), Parma-Santarcangelo (0-0) e Teramo-Pordenone (1-3); ore 18.30 Feralpi Salò-Südtirol (2-1), Forlì-Padova (0-2), Maceratese-Modena (0-0), Mantova-Sambenedettese (3-1) e Reggiana-Venezia (1-1).GIRONE C Matera, Juve Stabia e Lecce p. 43; Foggia 41; Cosenza e Francavilla 33; Fondi (-1) e Fidelis Andria 29; Catania (-7) 28; Siracusa 27; Casertana (-2) e Monopoli 26; Paganese 23; Messina 21; Akragas 20; Taranto 19; Reggina 18; Catanzaro e Melfi (-1) 17; Vibonese 15. Sabato 21, ore 14.30 Francavilla-Messina (1-1), Siracusa-Taranto (0-0); ore 16.30 Lecce-Melfi (3-1), Reggina-Akragas (2-2), Vibonese-Foggia (0-3); ore 18.30 Cosenza-Matera (2-3) e Fidelis Andria-Catanzaro (0-3); ore 20.30 Casertana-Paganese (1-0), Juve Stabia-Monopoli (1-0); lunedì 23 ore 20.45 Fondi-Catania (1-1, su Rai Sport).

Nicolò Schira

I l Trapani per tentare la ri­monta salvezza si rifà illook in attacco dopo le ces­

sioni di Ferretti e De Cenco: do­po Fausto Rossi in arrivo Beret­ta (Entella), ma il sogno restaEvacuo (Parma).

SERIE B Casting difesa per ilBrescia: c’è Romagna (Nova­ra), ora si cerca un centraleesperto tra Terranova (Sassuo­lo), Blanchard (Carpi) e Mila­

novic (Palermo). Il Cesena siavvicina a Fedato (Bari). Moltoattivo il Pisa che ha offerto250mila euro al Mantova perZammarini, in mezzo in arrivoanche Cinelli (Cesena). Per l’at­tacco i nerazzurri trattano Ma­succi (Entella) e De Luca (Ba­ri). Passi in avanti del Perugiaper Scozzarella (Trapani); simuove sugli esterni il Beneven­to che punta su Furlan (Bari).Latina su Fabinho (Vicenza).Porte girevoli al Bari: rinnovosino al 2020 per Micai, come vi­ce in arrivo Furlan (Lumezza­ne) al posto di Ichazo che tor­nerà al Toro. In uscita Boateng:va all’Olimpia Lubiana.

LEGA PRO Mercato grandi fir­me quello della terza serie: ilCatania lavora al colpo Rolan­do Bianchi (Perugia) per l’at­tacco, anche se c’è da battere la

concorrenza delle ricche offer­te arrivate da Cina e Giappone.Il Venezia è sulle tracce di Valia­ni (Bari), mentre il Parma, do­po aver bloccato Munari (Ca­gliari), è in pressing su Corazza(Novara). In uscita dai giallo­blù Benassi, cercato dal Sudti­rol. Si rinforza anche il Porde­none: in arrivo Diop dalla Viter­bese. A proposito di punte: ilModena vuole Guazzo (Par­ma). Carrarese vicina a Migliet­ta (Parma). Il Fano si rinforzacon Melandri (Parma). Da Sil­va (Perugia) va alla Lupa Ro­ma. Del Sante (Juve Stabia)verso la Viterbese. Petricciuolo(Juve Stabia) e Magnino (Udi­nese) vicini alla Casertana. IlLecce stringe per Pederzoli (Ve­nezia) e Perucchini (Beneven­to). Doppietta Taranto: Guada­lupi (Fondi) e Di Nicola (Fano).

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Felice Evacuo, 34 anni,

attaccante del Parma: prima, due

stagioni al Novara

IPP

7Le squadre allenate da Miha: Bologna, Catania, Fiorentina, Samp, Milan, Toro e nazionale serba

LA CARRIERA

SASSUOLO (s.f.) Conta su un Sassuolo cui la pausa ha restituito «energie fisiche e mentali» Di Francesco.L’emergenza-infortuni è passata solo in parte (rientrano Letschert e Politano dal 1’, Berardi va in panchina) ma il Sassuolo deve «ricominciare a fare punti». E pazienza se il Toro, in casa, i neroverdi non l’hanno mai battuto: il tecnico punta su un Sassuolo «solido» per invertire la tendenza e promuove Aquilani: «L’ho voluto io: sarà del match».

GLI AVVERSARI

Di Francesco:«Sassuolo, oravoglio i punti»

Serie ARIl progetto

14 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

EMPOLI 1

PALERMO 0PRIMO TEMPO 0–0MARCATORE Maccarone su rigore al 33’ s.t.

EMPOLI (4-3-1-2) Skorupski; Laurini, Bellusci, Cosic, Pasqual; Krunic, Diousse, Croce; Saponara (dal 20’ s.t. Pucciarelli); Mchedlidze, Marilungo (dal 31’ s.t. Maccarone). PANCHINA Pugliesi, Pelagotti, Dimarco, Veseli, Mauri, Pereira, Buchel, Tello, Tchanturia.ALLENATORE Martusciello.CAMBIO DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO BASSO 48,5 M. AMMONITI Laurini per gioco scorretto.

PALERMO (3-4-2-1) Posavec; Cionek (dal 36’ s.t. Diamanti), Gonzalez, Goldaniga; Rispoli, Jajalo (dal 38’ s.t. Balogh), Gazzi, Morganella (dal 30’ s.t. Aleesami); B. Henrique, Quaison; Nestorovski. PANCHINA Marson, Fulignati, Vitiello, Pezzella, Hiljemark, Chochev, Trajkovski, Embalo, Sallai.ALLENATORE Corini.CAMBIO DI SISTEMA dal 1’ s.t. 3-5-2. BARICENTRO MEDIO 53,1 M. ESPULSI Corini al 47’ s.t. per proteste. AMMONITI Morganella e Cionek per g.s., Bruno Henrique per proteste.

ARBITRO Valeri di RomaNOTE paganti 707, incasso di euro 8.274,10, abbonati 6.561, quota di 45.180,01 euro. Tiri in porta 2-4. Tiri fuori 2-2. In fuorigioco 4-3. Angoli 6–2. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’

1 Il rigore decisivo firmato da Massimo Maccarone, 37 anni, nel finale 2 Eugenio Corini, 46 anni, dopo questa sconfitta rischia di essere esonerato dal presidente Zamparini 3 Faceva molto freddo a Empoli e sulla panchina del Palermo è spuntata anche una coperta GETTY

3

21

BigMac dopo il panettoneEmpoli gode, Corini trema1Maccarone entra e abbatte il Palermo: si procura e trasformail rigore decisivo, toscani a+7 sulla B. Zamparini pensa al De Zerbi-bis

Alessio D’UrsoINVIATO A EMPOLI (FIRENZE)

U n portentoso fascio di lu­ce illumina il nuovo cam­mino dell’Empoli nel

2017: lo irradia il «grande vec­chio» Massimo Maccarone, l’hi­ghlander dei toscani, quandoormai la gente del Castellani sisente circondata da una spessacortina di nebbia e il Palermoaccarezza l’idea di un pareggio­medicina per curare i suoi malidi classifica e restare in linea digalleggiamento. E invece no.Alla mezz’ora della ripresa, ilCastellani chiuso in una bolladi niente esplode all’improvvi­so: ne esce Big Mac in versione«Flash Gordon» con un gol pe­santissimo (il 99° con gli azzur­ri) con cui i toscani spingono a­7 i rosanero (rendendo preca­ria la posizione di Corini) lungoil sentiero minato della salvez­za e agganciano per una notte il

Sassuolo a 17. Un trionfo di ve­locità e cinismo.

SPEEDY GONZALEZ Un nome ri­trova in un gelido sabato d’ini­zio gennaio il suo status di go­leador. E Maccarone, grande exdi giornata, 37 anni, decide diprendersi tutto in fretta, al vo­lo, facendo scorrere appena118’’ dal suo ingresso prima didecidere l’atteso scontro sal­vezza dagli undici metri (soloCataldi della Lazio, in questaSerie A, era stato più rapidocon 101’’ segnando all’Atalantaappena entrato): rigore conces­so per una trattenuta in area diCionek sul medesimo attaccan­te. E così una giornata comin­ciata in salita vola alta sopratroppi brutti film visti al Castel­lani nel recente passato e va astringere idealmente la mano aserate antiche, come quelle del­la scorsa stagione, segnate dal­le imprese dell’allora onnipre­sente Maccarone, oggi riserva

di lusso di un Empoli che si èmeritato il titolo poco onorevo­le di peggior attacco d’Europa.

CORAGGIO Le differenze, allafine, sono nella capacità di av­ventarsi sulla fredda serata nelgigantesco freezer del Castella­ni. Ci riesce l’Empoli, sotto gliocchi del nuovo acquisto Thiam(in tribuna), mentre il Palermoripiomba nell’incubo nono­stante una gara dignitosa: ilpresidente Zamparini si è presouna notte di riflessione maavrebbe già contattato De Zerbiper l’eventuale ritorno in pan­china al posto di Corini; al mo­mento lo stesso De Zerbi sem­brerebbe poco convinto del bis.Due squadre in preda alla ten­sione, molto attente a non com­mettere errori, perché troppoalta è la posta in palio. Il primotempo, equilibrato, si condensain un tiro in porta, l’unico, diBellusci (siluro alzato sopra latraversa da Posavec) e in due

salvataggi di Cionek in area, ariprova di quanto il match siaultra­tattico e fisico. Corini gio­ca la carta Bruno Henrique trale linee, utile in appoggio a Ne­storovski e prezioso in copertu­ra su Krunic. Martusciello at­tende invece fino al 20’ della ri­presa la giocata risolutiva diSaponara, che non arriverà.

SVOLTA E allora, mentre la par­tita si trascina tra inutili pas­saggi in mezzo, posti di bloccosulle fasce, falli a ripetizione eincursioni col contagocce, iltecnico di casa ha il merito diusare la panchina: avesse avutola possibilità, avrebbe inseritopure Gilardino (ai saluti). Gettanella mischia prima Pucciarellie poi Maccarone, e tanto basta.Sul bel cross di Krunic e lasplendida torre di Mchedlidze,al 31’ Big Mac si avventa sul pal­lone ma viene trattenuto per unbraccio da Cionek in ritardo:dagli undici metri l’uomo deci­sivo infilza Posavec e siglal’apoteosi dell’Empoli, supe­rando pure Tavano di un golnella classifica dei bomber em­polesi di sempre. A nulla servel’assedio finale rosanero, cul­minato con un assalto di Balo­gh e un contatto in area Krunic­Rispoli su cui gli ospiti recrimi­nano (ma i due si strattonano avicenda). L’Empoli resiste e in­cassa tre punti pesantissimi. IlPalermo ripiomba nell’incubo esi prepara all’ennesimo possibi­le cambio in panchina.

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DOPO LA PARTITA

Martusciello: «Maccarone è un esempio»1Il tecnico: «A 37 anni, il 26 dicembre l’ha passato allenandosi». L’attaccante: «Ero freddo? Sì, ma il rigorista sono io»

Giacomo CioniEMPOLI

L a sensazione è che la vitto­ria dell’Empoli possa dav­vero essere pesante. Il Pa­

lermo spinto a ­7 punti, il terzoscontro diretto vinto su tre por­ta la squadra di Giovanni Mar­tusciello in testa al mini­torneoper non retrocedere. I toscanihanno vinto contro Crotone,Pescara e contro i siciliani: «In­dubbiamente sono dati che ci

fanno piacere. Questi tre puntisono pesanti – spiega GiovanniMartusciello – perché arrivanoa fine girone di andata e a inizio2017. Partiamo bene e mi augu­ro che questo vantaggio ci diala serenità per esprimerci comesappiamo. Il gioco ha risentitodel campo praticamente ghiac­ciato. C’è voluta la bravura e lafreddezza di Maccarone per ri­solverla. Massimo ha avuto ilcoraggio di prendersi la re­sponsabilità di battere il rigore.A 37 anni, nel giorno di Santo

Stefano, Massimo si stava alle­nando. È un grande professio­nista e un grande esempio pertutti».

BIGMAC FELICE E proprio ilbomber spiega il perché stiatrovando meno spazio rispettoallo scorso anno: «Purtroppoquando non segni è giusto chegiochino altri. Il passato è pas­sato, e nel presente ho fatto me­no gol. Il rigore? Il rigorista so­no io, ed è giusto che mi prendale responsabilità. Mi sentivo dicalciarlo anche se ero freddo.Sulla gara? La sensazione è diaver fatto un risultato impor­tante. Il campionato è ancoralungo, ma la vittoria ci dà un buon vantaggio».

TRISTEZZA PALERMO Per Eu­genio Corini resta solo un gran­de rammarico: «Non credo chemeritassimo la sconfitta. Il ri­gore non so se c’era, sicuramen­te rivedrò il fallo su Rispoli nelfinale. Comunque sapevo cheper noi sarebbe stato un cam­pionato di sofferenza. L’Empolifa un bel salto in avanti, ma at­tenzione, manca ancora tuttoun girone e può succedere dav­vero di tutto. Noi proseguiamoa lavorare così e a non mollaredi un centimetro». Ma bisogne­rà vedere se Corini avrà ancorala possibilità di guidare il Paler­mo: Zamparini sta valutando lasituazione e potrebbe esonerar­lo.

© RIPRODUZIONE RISERVATAGiovanni Martusciello, 45 anni

EMPOLI 6

Dà la scossa elettrica al match. Campione di rapidità, si procura il penalty e lo trasforma con precisione. Undici metri di felicità. Salvatore della patria.

7

IL MIGLIOREMASSIMO

MACCARONE

SKORUPSKI 6 Dice no a Quaison e Balogh, sugli standard di rendimento. Sicuro sui palloni alti.LAURINI 6,5 Presidio di fascia convincente. Limita Morganella.BELLUSCI 6 Il primo tiro in porta del match è suo: un siluro. Partita di ramazza.COSIC 6 Chiusura importante su Nestorovski, di testa tutte sue.PASQUAL 6 Di rado oltre la metà campo, che duello con Rispoli.KRUNIC 6,5 Suo il cross da cui origina il gol vittoria. C’è sempre nelle fasi calde. Dinamismo impressionante.DIOUSSE 6,5 Ci prova dal limite dell’area, gioca con ordine e disciplina. Regge bene al tackle.CROCE 6 Qualche assalto dei suoi, né miracoli né errori.SAPONARA 5,5 Non lascia tracce palpabili, Gazzi lo soffoca.PUCCIARELLI 6 Spinge su l’Empoli nella fase cruciale.MCHEDLIDZE 6,5 Si procura piazzati interessanti, ci mette il fisico. Torre d’alta scuola nella scena madre della sfida: Maccarone ringrazia, Cionek no.MARILUNGO 5,5 Meno incisivo di altre volte, tanta corsa ma non trova il guizzo vincente.ALL. MARTUSCIELLO 7 Sorprende Corini con le sue scelte e dimostra di avere coraggio. Vince il 3° scontro diretto su tre dopo le vittorie precedenti con Crotone e Pescara.

KRUNIC DINAMICOMCHEDLIDZE USABENE IL FISICORISPOLI CONCRETO

VALERIGiusto il penaltyall’Empoli,

discutibile il giallo a Cionek (secondo l’arbitro Maccarone non ha chiara occasione da gol). Non è da rigore il contatto Krunic-Rispoli.MARZALONI 6 - DEL GIOVANE 6 PAIRETTO 6 - PASQUA 6

PALERMO 5,5

L’unico in grado di spostare l’inerzia nei 16 metri, ha qualità da vendere e tempi giusti di inserimento. Impegna Skorupski in fondo a una serpentina. Ispirato.

6,5

IL MIGLIOREROBIN

QUAISON

POSAVEC 6 Stoppa Bellusci, riflessi da campione. Intuisce la traiettoria del rigore di Maccarone, ma non ci arriva.CIONEK 5 Salva due volte nella stessa azione il Palermo nel primo tempo, vanifica quanto di buono fatto atterrando Big Mac in area. (Diamanti s.v.)GONZALEZ 6 Pratico, senza fronzoli, libera l’area spesso.GOLDANIGA 5,5 Contiene Mchedlidze per un’ora, ma quanti appoggi sbagliati.RISPOLI 6,5 Solita partita piena di concretezza. Un tiro in avvio, tutti i suoi i cross del Palermo nella ripresa.JAJALO 6,5 Recupera palloni, un faro per i compagni. Tracciante di poco alto. (Balogh s.v.)GAZZI 6 Sulle tracce di Saponara, rispetta le consegne costringendo Martusciello ad intervenire.MORGANELLA 5 Cala alla distanza dopo un buon avvio. ALEESAMI 5 Non incide, entra quando i buoi sono scappati.BRUNO HENRIQUE 6 Lavoro oscuro tra le linee, oscilla e crea grattacapi soprattutto a Diousse. Arma tattica.NESTOROVSKI 5,5 Fa a sportellate con i centrali dell’Empoli, ma non vede la luce.ALL. CORINI 5,5 Il Palermo paga ancora una volta un erroredifensivo. Tocca a lui rimediare in fretta.

6

LE PAGELLEdi A.D’U.

Serie ARAnticipi 19a giornata

LA MOVIOLAdi GB.O.

CIONEK, FATALEINGENUITÀ

Al 31’ s.t. torre di Mchedlidze,Cionek è in ritardo, prende Maccarone per il braccio e dà una leggera tirata a pochi passi da Posavec. L’attaccante viene un po’ sbilanciato, Valeri fischia il rigore. Per Cionek solo il giallo: secondo l’arbitro Maccarone non era in possesso del pallone e quindi non si trattava di chiara occasione da gol. Decisione discutibile. Al 47’ reciproca trattenuta tra Rispoli e Krunic nell’area dell’Empoli: giusto non fischiare nulla.

15DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

1. HANDANOVIC

87. CANDREVA

6. JOAO MARIO

44. PERISIC

77. BROZOVIC

7. KONDOGBIA

9. ICARDI33. D’AMBROSIO

25. MIRANDA

24. MURILLO

15. ANSALDI

6. FOFANA

27. WIDMER5. DANILO

30. FELIPE

3. SAMIR

14. JANKTO

26. KUMS

10. DE PAUL

77. THEREAU

9. ZAPATA

1. KARNEZIS

OCCHI PUNTATI SU...

Udinese, il tabù è dentro casa Contro l’Inter non ride da 4 anni

PRECEDENTI A UDINE

RETI FATTE

Udinese

Inter42

60

ULTIME VOLTE

BILANCI CONTRO

Ultima vi�oria Inter:12/12/2015 Inter Udinese 4-0

Ultimo pareggio:27/01/2008, Udinese Inter 0-0

Ultima vi�oria Udinese:06/01/2013, Udinese Inter 3-0

INTER UDINESE

Vi�orie Udinese11

Vi�orie Inter18

Pareggi14

Delneri vs. Inter 21

Pioli vs. Udinese 126 7 8

3 4 5

Vinte Pari Perse

43

19aGIORNATA 1Il 6 gennaio 2013 (3-0) fu l’ultima volta in cui i bianconeri

superarono in Friuli i nerazzurri che, negli ultimi 3 confronti, hanno segnato 9 reti, subendone una. L’ultimo pari è del 2008

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 42 17 14 0 3 36 14

ROMA 38 18 12 2 4 39 18

NAPOLI 38 19 11 5 3 42 22

LAZIO 34 18 10 4 4 32 21

MILAN 33 17 10 3 4 27 20

ATALANTA 32 18 10 2 6 27 21

INTER 30 18 9 3 6 28 21

TORINO 28 18 8 4 6 36 27

FIORENTINA 27 18 7 6 5 28 24

UDINESE 25 18 7 4 7 24 24

CHIEVO 25 18 7 4 7 19 20

GENOA 23 18 6 5 7 21 22

CAGLIARI 23 18 7 2 9 27 42

SAMPDORIA 23 19 6 5 8 22 26

BOLOGNA 20 17 5 5 7 17 22

SASSUOLO 17 18 5 2 11 24 33

EMPOLI 17 19 4 5 10 11 26

PALERMO 10 19 2 4 13 16 36

CROTONE 9 17 2 3 12 14 32

PESCARA 9 18 1 6 11 14 33

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

SABATO 14 GENNAIOCROTONE-BOLOGNA ore 18INTER-CHIEVO ore 20.45DOMENICA 15 GENNAIO, ore 15CAGLIARI-GENOA ore 12.30LAZIO-ATALANTANAPOLI-PESCARASAMPDORIA-EMPOLISASSUOLO-PALERMOUDINESE-ROMAFIORENTINA-JUVENTUS ore 20.45LUNEDÌ 16 GENNAIOTORINO-MILAN ore 20.45

20ª GIORNATA

MARCATORI

MILAN (4-3-3)

CAGLIARI (4-3-1-2)

OGGI ore 18 ARBITRO Giacomelli ASS. Marrazzo-Vivenzi IV Ranghetti ADD. Calvarese-Manganelli PREZZI 15-200 euroTV Sky Sport 1 HD; Premium Sport HD

DONNARUMMA

LOCATELLIPASALIC BONAVENTURA

BACCASUSO NIANG

DE SCIGLIOROMAGNOLIPALETTAABATE

RAFAEL

PISACANECEPPITELLIALVES CAPUANO

DESSENA ISLADI GENNARO

99

20 29 13 2

57380

11708

1

24 2 23 19

384

SAU FARIASBARELLA

1718

25

PANCHINA 1 Gabriel, 35 Plizzari, 96 Calabria, 17 Zapata, 15 G. Gomez, 4 Ely, 31 Antonelli, 16 Poli, 23 Sosa, 91 Bertolacci, 10 Honda, 9 LapadulaALLENATORE MontellaBALLOTTAGGI nessunoSQUALIF. nessuno DIFFIDATI LocatelliINDISPONIBILI Montolivo (4 mesi), M. Fernandez (da valutare), Kucka (5 giorni)

PANCHINA 12 Crosta, 13 Colombo, 34 Salamon, 29 Murru, 26 Bittante, 16 Munari, 77 Tachtsidis, 10 Joao Pedro, 22 Borriello, 32 Giannetti ALLENATORE Rastelli BALLOTTAGGI Dessena-Joao Pedro 60-40% SQUALIFICATI Padoin (1) DIFFIDATI Barella, Dessena INDISPONIBILI Melchiorri (60 giorni), Ionita (15)

CHIEVO (4-3-1-2)

ATALANTA (3-4-1-2)

OGGI ore 15 ARBITRO La Penna ASSISTENTI Barbirati-Liberti IV Preti ADDIZIONALI Gavillucci-PiccininiPREZZI 5-64 euro TV Sky Calcio 5 HD

SORRENTINO

BIRSA

MEGGIORINI INGLESE

RADOVANOVICCASTRO DE GUZMAN

GOBBIGAMBERINIDAINELLIFREY

BERISHA

CONTIGRASSIFREULERSPINAZZOLA

ZUKANOVIC TOLOIMASIELLO

1

21 3 5 18

45

23

69

1819

1

37 11 88 24

4056

GOMEZ PETAGNAKURTIC

2927

10

PANCHINA 32 Bressan, 98 Confente, 12 Cesar, 2 Spolli, 28 Bastien, 36 Costa, 97 Depaoli, 80 Kiyine, 13 Izco, 83 Floro Flores, 55 Vignato, 31 Pellissier ALL. MaranBALL. Gamberini-Cesar 60-40%, Inglese-Pellissier 55-45% SQUAL. nessuno DIFF. Cacciatore, Cesar, Radovanovic, Meggiorini, Hetemaj, Spolli INDISP. Cacciatore (5 giorni), Rigoni (4), Hetemaj (5), Sardo (12), Seculin (da valutare)

PANCHINA 57 Sportiello, 30 Bassi, 95 Bastoni, 13 Caldara, 25 Konko, 4 Gagliardini, 8 Migliaccio, 94 Melegoni, 7 D’Alessandro, 9 Pesic, 43 PaloschiALL. Gasperini BALL. nessuno SQUAL. nessuno DIFF. Kessie, Gomez INDISP. Kessie (Coppa d’Africa), Carmona e Cabezas, Dramé (5 giorni), Raimondi (5)

GENOA (3-4-3)

ROMA (3-4-2-1)

OGGI ore 15 ARBITRO Rizzoli ASS. Passeri-Tegoni IV Tasso ADD. Rocchi-Celi PREZZI 15-150 euro TV Sky Supercalcio HD, Sky Calcio 1 HD; Premium Sport 2 HD

PERIN

RIGONI

BURDISSOIZZO MUNOZ

LAXALTCOFIELAZOVIC

SZCZESNY

MANOLASFAZIORUDIGER

EMERSON BRUNO PERESSTROOTMAN

1

22 4 9330

2585

SIMEONENINKOVIC OCAMPOS11999

1

2 20 4

13633DE ROSSI

16

PEROTTI NAINGGOLAN

DZEKO 49

8

PANCHINA 23 Lamanna, 38 Zima, 3 Gentiletti, 14 Biraschi, 21 Orban, 16 Beghetto, 29 Fiamozzi, 2 Edenilson, 59 Quaini, 32 Morosini, 27 Pandev, 51 Pinilla ALLENATORE Juric BALLOTTAGGI Lazovic-Edenilson 60-40% SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Izzo INDISPONIBILI Veloso (30 giorni)

PANCHINA 19 Alisson, 18 Lobont, 3 Juan Jesus, 21 Mario Rui, 17 Seck, 5 Paredes, 30 Gerson, 93 Tumminello, 10 Totti, 32 El Shaarawy ALLENATORE Spalletti BALLOTTAGGI Manolas-Juan Jesus 60-40%, Bruno Peres-El Shaarawy 60-40%SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Juan Jesus, De Rossi, Rudiger INDISPONIBILI Florenzi (30 giorni), Nura (5), Vermaelen (7), Salah (Coppa d’Africa)

LAZIO (4-3-3)

CROTONE (4-4-2)

OGGI ore 15 ARBITRO Maresca ASS. Di Liberatore-Zappatore IV Tonolini ADD. Guida-Ghersini PREZZI 14-200 euro TV Sky Calcio 2 HD; Premium Calcio 1 HD

MARCHETTI

BIGLIAPAROLO MILINKOVIC

IMMOBILELOMBARDI L. ALBERTO

RADUHOEDTDE VRIJBASTA

FESTA

ROSICECCHERINIFERRARIMARTELLA

TROTTAFALCINELLI

22

8 3 2 26

212016

181725

5

87 13 17 22

ROHDENCAPEZZICRISETIGPALLADINO7 8 28 6

2911

PANCHINA 1 Strakosha, 55 Vargic, 15 Bastos, 13 Wallace, 4 Patric, 28 Vinicius, 23 Leitner, 96 Murgia, 5 Cataldi, 7 Kishna, 97 Rossi ALLENATORE S. Inzaghi BALL. Hoedt-Wallace 70-30%, Lombardi-Kishna 70-30% SQUALIFICATI Lulic (fino all’11 gennaio), F. Anderson (1) DIFFIDATI Lulic INDISPONIBILI Djordjevic (2 giorni), Lukaku (10), Keita (Coppa d’Africa)

PANCHINA 95 Cojocaru, 17 Viscovo, 3 Dos Santos, 23 Dussenne, 31 Sampirisi, 18 Barberis, 20 Salzano, 77 Fazzi, 7 Nalini, 12 Stoian, 99 Simy ALLENATORE Nicola BALLOTTAGGI Rosi-Sampirisi 60-40%, Capezzi-Barberis 60-40%, Palladino-Stoian 60-40% SQUALIFICATI Cordaz (1) DIFFIDATI Ferrari e Palladino INDISP. Tonev (10 giorni), Mesbah (Coppa d’Africa)

SASSUOLO (4-3-3)

TORINO (4-3-3)

OGGI ore 15 ARBITRO Irrati ASSISTENTI Paganessi-Di Iorio IV TolfoADDIZIONALI Damato-Di Martino PREZZI 10-65 euro TV Sky Calcio 4 HD

CONSIGLI

SENSIAQUILANI RAGUSA

DEFRELRICCI POLITANO

PELUSOACERBILESCHERTLIROLA

HART

ZAPPACOSTAROSSETTINIMORETTIBARRECA

LJAJIC IAGO FALQUEBELOTTI

47

20 55 15 13

901221

161127

21

23 24 13 7

14910

OBI BENASSIVALDIFIORI151822

PANCHINA 1 Pomini, 79 Pegolo, 26 Terranova, 38 Erlic, 39 Dell’Orco, 32 Duncan, 33 Franchini, 98 Adjapong, 9 Iemmello, 10 Matri, 17 Pierini, 25 BerardiALL. Di Francesco BALL. Politano-Matri 55-45%, Ragusa-Adjapong 60-40% SQUAL. Mazzitelli (1), Pellegrini (2) DIFF. nessuno INDISP. Biondini e Magnanelli (circa 4 mesi), Cannavaro (20 giorni), Antei, Gazzola e Missiroli (da valutare)

PANCHINA 1 Padelli, 90 Cucchietti, 29 De Silvestri, 93 Ajeti, 4 Castan, 25 Lukic, 8 Baselli, 19 Iturbe, 11 Maxi Lopez, 17 Martinez, 31 Boyé ALLENATORE Mihajlovic BALLOTTAGGI nessuno SQUALIFICATI nessuno DIFFIDATI Castan INDISPONIBILI Molinaro (3 mesi),Gustafson (3 giorni), Vives (3)

 1

2.80X

3.102

2.75 

13.95

X3.70

21.90

 1

1.28X

5.752

12.00 

12.87

X3.55

22.40

 1

1.42X

4.752

7.50

JUVENTUS (4-3-1-2)

BOLOGNA (4-3-3)

OGGI 20.45 ARBITRO Mariani ASS. Cariolato-Valeriani IV FioritoADD. Massa-Abisso PREZZI 15-50 euro TV Sky Sport 1 HD; Premium Sport HD

NETO

PJANIC

HIGUAIN DYBALA

MARCHISIOKHEDIRA STURARO

ASAMOAHCHIELLINIRUGANILICHTSTEINER

MIRANTE

TOROSIDISMAIETTAGASTALDELLO MASINA

DZEMAILI NAGYVIVIANI

25

26 24 3 22

21

5

9

2786

83

25 28 20 35

16631

KREJCI RIZZODESTRO221011

PANCHINA 32 Audero, 42 Del Favero, 15 Barzagli, 43 Semprini, 28 Rincon,11 Hernanes, 7 Cuadrado, 17 Mandzukic, 20 Pjaca ALL. Allegri BALL. Sturaro-Rincon 60-40%, Rugani-Barzagli 60-40% SQUAL. nessuno DIFF. Alex Sandro, Lichtsteiner, Rincon, Rugani, Sturaro INDISP. Alex Sandro (7 giorni), Bonucci (7), Alves (50), Buffon (3), Mattiello, Lemina (Coppa d’Africa), Benatia (Coppa d’Africa)

PANCHINA 1 Da Costa, 97 Sarr, 4 Krafth, 2 Oikonomou, 15 Mbaye, 24 Ferrari, 5 Pulgar, 17 Donsah, 7 Mounier, 14 Di Francesco, 26 Floccari, 30 OkwonkwoALLENATORE Donadoni BALL. Nagy-Donsah 60-40%, Rizzo-Mounier 55-45% SQUAL. nessuno DIFF. Dzemaili INDISP. Verdi (20 giorni), Sadiq (10)

 1

1.20X

6.502

19.00

14 RETI Icardi (1, Inter).13 RETI Dzeko (1, Roma); Belotti (1, Torino).11 RETI Mertens (1, Napoli).10 RETI Higuain (Juventus).9 RETI Bernardeschi (2, Fiorentina); Immobile (2, Lazio).8 RETI Kalinic (1, Fiorentina); Salah (Roma); Iago Falque’ (2, Torino); Thereau (1, Udinese).7 RETI Borriello (Cagliari); Callejon (Napoli); Nestorovski (Palermo).6 RETI Kessie (2, Atalanta); Simeone (Genoa); Bacca (2, Milan); Perotti (6, Roma); Muriel (1, Sampdoria).5 RETI Kurtic (Atalanta); Falcinelli (Crotone); Pjanic (Juventus); Keita (Lazio); Suso (Milan); Hamsik e L. Insigne (Napoli); Defrel (Sassuolo); Ljajic (1, Torino); Zapata (1, Udinese).

OGGI ore 12.30 a UdineDacia Arena

ARBITRO DoveriASSISTENTI Costanzo-De Pinto

IV La RoccaADD. Tagliavento-Aureliano

PREZZI 5-60 euroTV Sky Calcio 1 HD;

Premium SportHD

INTER(4-2-3-1)

PANCHINA 30 Carrizo, 2 Andreolli, 13 Ranocchia, 21 Santon, 55 Nagatomo,

17 Medel, 19 Banega, 27 Gnoukouri, 8 Palacio, 11 Biabiany, 23 Eder, 96 Gabigol

ALLENATORE PioliBALLOTTAGGI Joao Mario-Banega 55-45%

SQUALIFICATI Melo (1)DIFFIDATI Brozovic, Miranda

INDISPONIBILI Radu (da valutare)ALTRI Berni, Yao, Miangue, Jovetic

UDINESE(4-3-3)PANCHINA 22 Scuffet, 25 Perisan, 4 Angella, 75 Heurtaux, 37 Faraoni, 53 Adnan, 23 Hallfredsson, 60 Bovolon, 61 Magnino,18 Matos, 19 Perica, 96 EwandroALLENATORE DelneriBALLOTTAGGI Jankto-Hallfredsson 55%-45%, De Paul-Matos 60%-40% Thereau-Perica 70%-30%SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI PericaINDISPONIBILI Balic ed Evangelista (da valutare), Badu (Coppa d’Africa), Wague (Coppa d’Africa) ALTRI Lodi, Kone

 1

4.00X

3.552

1.95

CALCIO A 5Napoli k.o. a ImolaIl Pescara scappa La sconfitta del Napoli a Imola lancia la fuga del Pescara, ora a +5 sulla squadra di Cipolla. La Luparense rimonta il Latina e si avvicina al secondo posto. Oggi il posticipo tra Cioli Cogianco e Acqua&Sapone. 12a giornata Imola-Napoli 4-3, Kaos-Isola 5-5, Came Dosson-Rieti 4-5, Pescara-Lazio 3-1, Luparense-Latina 7-4. Oggi (18) Cioli Cogianco Genzano-Acqua&Sapone. Class. (prime) Pescara 32; Napoli 27; Luparense 23; Imola 20.

DONNEBrescia a valangaOggi la Fiorentina Cinque gol del Brescia al Luserna: agganciata la Fiorentina, che oggi ospita la Res Roma. 11a giornata Verona-Cuneo 4-1, Como-Tavagnacco 2-1, Mozzanica-San Zaccaria 3-1, Luserna-Brescia 0-5, Chieti-Jesina rinviata per neve. Oggi (14.30) Fiorentina-Res Roma. Class. (prime) Fiorentina e Brescia 24; Verona 21.

TACCUINOPESCARA-FIORENTINA

Adriatico chiuso per neveDomani la data di recupero1Ieri la decisionedel prefetto: spalti ghiacciati e viabilità a rischio. Si potrebbe giocare il 18 gennaio

Luciano RapaPESCARA

D omani la Lega Serie A fis­serà la data del recuperodi Pescara­Fiorentina. La

gara è stata rinviata nella mat­tinata di ieri per motivi di ordi­ne pubblico dal prefetto di Pe­scara, Andrea Provolo. Il Gos(Gruppo operativo sicurezza)aveva riscontrato l’impossibili­tà di garantire l’incolumità de­gli spettatori, attesi in oltre 10mila, a causa della presenza dineve e ghiaccio sulle gradinatedell’Adriatico, e su tale assuntoil prefetto ha adottato il provve­dimento. La scelta è stata detta­ta anche dalle criticità dellaviabilità nelle zone adiacenti

all’impianto e dalle previsionimeteo che ipotizzano un ulte­riore abbassamento della tem­peratura con nuovi possibili ne­vicate. «Il manto erboso ha pe­rò resistito bene», fa sapereGiuliano Diodati, l’assessore al­lo Sport.

NODO RECUPERO La notizia eraarrivata a Firenze mentre lasquadra stava effettuando la se­duta di rifinitura e Sousa, comeil collega Oddo a Pescara, ha

annullato la conferenza stampain programma. Per il recupero,che si terrà in data infrasetti­manale e presumibilmente inorario serale, si dovrà conside­rare il calendario fittissimo cheattende adesso la Fiorentina,impegnata anche in Coppa Ita­lia e in Europa League. Le pri­me indiscrezioni indicano in mercoledì 18 gennaio la dataplausibile, con alternative 1febbraio o 25 gennaio se i violadovessero essere eliminati dal­

Lo stadio Adriatico di Pescara: nelle due immagini uno scorcio delle condizioni di spalti e campo ieri ANSA

Serie ARLa guida

la Tim Cup dal Chievo (si gio­cherà al Franchi mercoledì alleore 17.30).

IL RICORSO DEL SASSUOLODomani, intanto, il Pescara co­noscerà anche la decisione delCollegio di garanzia del Conisul ricorso del Sassuolo avversola sconfitta a tavolino commi­nata dal giudice sportivo e con­fermata in secondo grado dallaCorte sportiva d’appello.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

16 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

CONCON

17DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

GLI STADI LA STORIA CONTENUTO

PREMIUM

IL CABEZON CEDUTO ALLA JUVEPER FINIRE IL MONUMENTAL

IL RIVER PLATE INCASSÒ 10 MILIONI DI PESOS PER LA VENDITA DEL FUORICLASSE E COSÌ POTÈ FINANZIARE I LAVORI PER LA COSTRUZIONE DEL SETTORE CHE MANCAVA

IL RACCONTO di ANDREA SCHIANCHI

Non c’è felicità senzasacrificio, non c’ègloria senza cheprima si sia attra­versato il dolore. I

tifosi del River Plate se ne rese­ro conto intorno alla fine deglianni Cinquanta. Prima eranoallegri, spensierati, vincenti.Poi accadde una faccenda cheaprì loro gli occhi: se volevanodi più, dovevano accettare diperdere qualcosa. Non era unpatto con il diavolo, o cose delgenere, ma semplicementeuna necessità. Per ampliare lostadio Monumental, anzi percompletarlo seguendo il dise­gno originario degli anni Tren­ta, erano costretti ad accettarela cessione del loro campionepiù famoso. Con i soldi ricava­ti, finalmente, si sarebbero ter­minati i lavori. Non fu sempli­ce, dopo tanti successi e tantagioia, rimettere i piedi per ter­ra e prendere in considerazio­ne l’idea che il futuro dipen­desse da una decisione così brutale. Qualunque strada sifosse scelta, qualunque rispo­sta si fosse data, sarebbero ri­masti malumori e delusioni,per non dire di polemiche, ten­sioni e persino risse.

GLI INIZI Lo stadio Monumen­tal di Buenos Aires, la casa delRiver Plate, venne pensato nel1934 dall’allora giovane e am­bizioso presidente del club:Antonio Vespucio Liberti. Per

570 mila pesos acquistò 84 mi­la metri quadrati di terreno,proprio a due passi dal Rio dela Plata, tra il quartiere Nuneze il quartiere Belgrano. L’ideaera quella di costruire un im­pianto con quattro tribune, madurante i lavori, che andaronoavanti per quattro anni, ci si re­se conto che i soldi non sareb­bero bastati. Al presidente Li­berti non restò che una solu­zione: ordinare di innalzaresoltanto tre tribune e lasciareuno spazio libero, proprioquello che dava sul fiume. Cosìil Monumental assunse, fin dasubito, fin da quando venneinaugurato il 25 maggio 1938,lo strano aspetto di uno stadioa forma di ferro di cavallo. E lìdentro, anche se mancava unpezzo di struttura, nacqueroleggende indimenticabili: inprimis, la famosa Maquina de­gli anni Quaranta allenata pri­ma da Renato Cesarini e poi daJosè Minella, quella che schie­rava una linea offensiva forma­ta da Munoz, Moreno, Peder­nera, Labruna e Loustau, e chefece sgranare gli occhi aglispettatori di tutto il mondo.Giocava un calcio talmentebello, quella squadra, che per­sino un uruguaiano, il giornali­sta Borocotò, dovette inchinar­si e ammettere che non esiste­va nulla di paragonabile.

IL TALENTO Mancava qualco­sa, tuttavia, al River Plate. Vin­ceva ovunque e contro chiun­que, ma c’era sempre quellostadio senza una curva ed eracome un corpo senza un arto.

Bisognava completarla, l’ope­ra. Non c’erano soldi, però.Perlomeno non ce n’erano ab­bastanza. A quel punto i diri­genti si riunirono e misero l’ar­gomento sul tavolo della di­scussione. Si capì immediata­mente, fin dai primi interventidi quella riunione, che per fi­nanziare i lavori si doveva met­tere in vendita un calciatore. Ilpiù importante e, quindi, il piùcostoso. A quell’epoca, si eranegli anni Cinquanta, il miglio­re del River Plate era un ragaz­zino che Renato Cesarini avevaportato nelle giovanili diretta­mente da un quartiere dellaprovincia di Buenos Aires. Sichiamava Omar Sivori, era unassoluto fenomeno. Forse unpo’ rissoso e attaccabrighe congli avversari, ma decisamentegeniale. Tanto geniale che lostesso Cesarini lo segnalò allaJuventus, squadra nella qualeaveva giocato. Disse alla fami­glia Agnelli, all’Avvocato inparticolare, che non potevanolasciarsi sfuggire un talento si­mile. A capo del club biancone­ro, nell’estate del 1957, c’era ilDottore, Umberto Agnelli, e fului a condurre la trattativa,d’accordo con il fratello. Il Ri­ver Plate chiedeva una cifraspropositata: 10 milioni di pe­

STADIOMONUMENTALLo stadio Monumental di Buenos Aires fu progettato nel 1935, su iniziativa dell’allora presidente del River Plate Antonio Vespucio Liberti. Venne inaugurato il 25 maggio 1938. Nacque senza una curva, a forma di ferro di cavallo, per mancanza di soldi. La struttura fu completata dopo che il club cedette Sivori alla Juventus.

sos. Tantissimi per un ragazzoche aveva soltanto 21 anni. Magli Agnelli accettarono lascommessa. Pagarono, prele­varono Sivori dal River Plate elo piazzarono in un attacco cheaveva già John Charles e Giam­piero Boniperti. Un trio formi­dabile che, al primo campiona­to, conquistò subito lo scudettodopo sei anni di digiuno. L’Av­vocato amava ripetere: «Sivoriè più di un fuoriclasse. Per chiama il calcio è un vizio». A quelvizio i tifosi del River Plate eb­bero la forza e il coraggio di ri­nunciare.

LA SCELTA I dieci milioni di pe­sos furono investiti immediata­mente per completare il Monu­mental. I lavori durarono po­chi mesi, lo stadio «a ferro dicavallo» sparì e, di colpo, necomparve uno circondato daquattro tribune. Proprio comel’aveva immaginato il presi­dente Liberti. Non c’era più ilbuco, quello spazio aperto cheguardava sul Rio de la Plata. Fi­nalmente la casa era termina­ta. E tuttavia, mentre Sivoriconquistava la gloria con lamaglia della Juventus, irridevail nemico con tunnel e drib­bling, i tifosi del River si mor­devano le mani perché non riu­scivano più a vincere nemme­no lo straccio di un derby. Fu­rono anni difficili, quelli che seguirono alla cessione delfuoriclasse. Anni di dolore e diprivazioni. E di polemiche furi­bonde, di accuse. Dal 1957, ul­timo anno con Sivori, il RiverPlate tornò a conquistare il ti­tolo nel 1975. Una fratturadentro la quale crebbero il mal­contento e la frustrazione. Ci sidomandava, e non era un que­sito irragionevole: valeva lapena cedere il miglior giocato­re della squadra per poter com­pletare lo stadio? Non conveni­va tenersi quel fenomeno di Si­vori e il Monumental senzauna tribuna? In fondo non eratanto brutto, i tifosi si eranopure affezionati a quella stranaforma: era un marchio di fab­brica, una specie di firma. Laverità, però, alla fine di questastoria, è che nella vita non si può avere tutto, e chi lo pensa èun folle: bisogna fare dellescelte e assumersi responsabi­lità che, a volte (spesso), di­ventano un peso insopportabi­le. Questo è il gioco.

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Una curvachiamata

Sivori

TRE SCUDETTIE QUANTITUNNEL!Omar Sivori (1935-2005), detto il Cabezon, sbarcò alla Juventus nella stagione 1957-58 e vinse subito lo scudetto. Con i bianconeri conquistò tre titoli e 2 Coppe Italia. Con il River Plate aveva vinto tre titoli. Nel 1961 si aggiudicò il Pallone d’Oro.

Il Monumental di Buenos Aires senza la curva nella parte che dà sul Rio de la Plata

CalcioRDodicesima puntata

RICORDI

D I C A L C I O

18 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

Il lustro del CholoCosì l’altra Madridè tornata grande1Simeone, cinque anni con l’Atletico: 5 trofei e due finali Champions. E ieri 2-0 in casa dell’Eibar

BATTUTO IL GRANADA

IRANSi dimetteil c.t. Queiroz TEHERAN Secondo la stampa iraniana Carlos Queiroz si è dimesso dalla carica di commissario tecnicodell’Iran. La Federcalcio locale non ha smentito, ma ha convocato con urgenza una riunione per oggi.

PORTOGALLOPorto, solo pari: è a -6 dal Benfica Il Porto, prossimo avversario della Juventus negli ottavi di Champions League ha pareggiato 0-0 sul campo del Pacos de Ferreira. In classifica Benfica primo con 41 punti, Porto 35.

LA POLEMICA Rummenigge: «Noal Mondiale a 48» BERLINO «Non ho cambiato opinione a riguardo, un Mondiale a 48 squadre sarebbe un errore. Le ragioni che stanno dietro questa proposta sono politiche, non sportive». Dalle pagine della «Sport Bild», Karl-Heinze Rummenigge ribadisceil suo no alla proposta del presidente Fifa Gianni Infantino di allargare la partecipazione alla fase finale dei Mondiali.L’amministratore delegato del Bayern Monaco e presidente dell’Eca, ritiene «incomprensibile voler cambiare l’attuale format a 32 squadre che ha funzionato sempre bene». Martedì il prossimo consiglio Fifa affronterà l’argomento.

TACCUINO

Cinquina Real, 39a senza k.o.e +6 sul Barça1Eguagliato il record 2016 dei catalani, CR7 mostra il suo oro con le altre stelle

CORRISPONDENTE DA MADRID

L’ incenso e la mirra so­no rimasti fuori, alBernabeu i re magi

hanno portato solo oro. Gio­vedì sera Melchiorre, Ga­spare e Baldassarre hannoanimato la tradizionale «ca­balgata» dei magi che ogni 5gennaio riempie il madrile­no Paseo de la Castellana esimbolizza l’arrivo dei rega­li nelle case spagnole, ieri ilBernabeu, appoggiato sullastessa strada madrilena, haaccolto i quattro Pallonid’Oro di Cristiano Ronaldoche ha offerto i suoi trofei alpubblico accompagnato daaltri illustri predecessoricon pedigree o un passatomadridista: Raymond Ko­pa, Michael Owen, Luis Fi­go, Ronaldo il fenomeno eovviamente Zidane. Kakà eFabio Cannavaro hannomandato videomessaggi.

PRIMATO EGUAGLIATO Poile tribune si sono dipinted’oro per il mosaico realiz­zato dai tifosi ed è comincia­ta Real Madrid­Granada.Gara senza storia, 5­0 con leprime 4 reti arrivate in pocopiù di mezz’ora, con un si­gnificato storico: la squadradi Zidane ha infilato la 39a

partita senza sconfitta nelle

varie competizioni eguaglian­do il record nazionale stabilitotra il 2015 e il 2016 dal Barcel­lona di Luis Enrique. Per i cata­lani 2 vittorie (32 a 30) e 10 gol(122 a 112) in più rispetto airivali. Giovedì al SanchezPizjuan nel ritorno degli ottavidi Coppa del Re però il Madridavrà la possibilità di arrivare alprimato solitario.

GOL PER TUTTI Ieri per il RealZizou sono andati a segno Isco(azione viziata da un fallo),Benzema (in fuorigioco, per ilfrancese settima gara di fila asegno contro il Granada), Ro­naldo (11 reti in Liga, una inmeno di Messi e Suarez), anco­ra Isco e persino Casemiro: inquesta stagione nel Madridhanno segnato 20 giocatori,tutta la rosa meno i 3 portieri eCoentrao. Il Granada resta di­speratamente penultimo, ilMadrid in testa con 6 punti divantaggio sul Barça impegnatostasera a Vila­real.

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REAL MADRID-GRANADA 5-0

MARCATORI Isco al 12’, Benzema al 20’, Cristiano Ronaldo al 27’, Isco al 32’ p.t.; Casemiro al 13’ s.t.REAL MADRID (4-4-2) Keylor Navas 6; Carvajal 6,5, Varane 6, Nacho 6, Marcelo 7 (dal 23’ s.t. Coentrao 6); Modric 6,5, Casemiro 7, Isco 8 (dal 5’ s.t. Asensio 6), Kroos 7 (dal 1’ s.t. James Rodriguez 6,5); Benzema 7, Cristiano Ronaldo 7. All. Zidane 7.GRANADA (4-5-1) Ochoa 6; Tito 4, Vezo 4, Lomban 4,5, Gabriel Silva 4,5; Boga 5,5 (dal 20’ s.t. Bueno 5), Agbo 4,5 (dal 15’ s.t. Javi Marquez 5), Sam-per 4, Pereira 5, Tabanou 5 (dal 32’ s.t. Ponce 5); Kravets 5. All. Alcaraz 5.ARBITRO Vicandi Garrido 5.NOTE Spettatori 71.184. Ammoniti Samper (G), Agbo (G), Tabanou (G), Gabriel Silva (G).

IL SUO ATLETICOCOURTOIS

JUANFRAN MIRANDA GODIN

GABI MARIO SUAREZ

ARDA TURAN DIEGO

FALCAO

ADRIAN

FILIPE LUIS

4-2-3-1

GDS

2011-2012All’esordio vince l’Europa League.

2012-2013Supercoppa Uefa e Coppa del Re.

2013-2014Liga e finale di Champions.

2014-2015Vince la Supercoppa di Spagna.

2015-2016La seconda finale di Champions.

Filippo Maria RicciCORRISPONDENTE DA MADRID@filippomricci

C inque anni con il Cholo.Cinque trofei. Due finalidi Champions (perse). E

soprattutto una rinascita spet­tacolare, un’iniezione di fedein una parrocchia, quella roji­blanca, che aveva gettato laspugna, smesso di credere,perso ogni speranza ingobbitanel tradizionale ruolo di «pu­pas», sfigati.

MIRACOLO A MADRID Il 7 gen­naio del 2012 Diego Simeonedebuttava sulla panchina del­l’Atletico Madrid: alla Rosaledadi Malaga finì 0­0. Il salvatoreera arrivato due settimane pri­ma per cercare dirisollevare mora­le e risultati diuna squadra par­tita per arrivarein zona Cham­pions e che inve­ce a Natale si eraritrovata fuoridalla Coppa delRe, eliminatad a l l ’A l b a c e t e(terza serie), edopo 17 giornatea ­21 dal Madriddi Mou e solo a +4 sulla zonaretrocessione. Simeone al con­trario di tanti suoi colleghi nonchiese rinforzi a gennaio. No, siè limitato a lavorare con ciò cheaveva il suo predecessore Man­zano trasformando il piombo inoro. Un esempio su tutti: i quat­tro difensori che erano in cam­po contro l’Albacete, Juanfran,Miranda, Godin e Filipe Luis,giocheranno anche la finale diChampions solo un anno e mez­zo dopo nella fatal Lisbona.

VITTORIE E TABÙ Simeonechiuse l’anno superando l’Ath­letic nella finale di Europa Lea­gue, poi vinse la Supercoppad’Europa contro il Chelsea e al­la fine del 2013 ruppe un primotabù: superando al Bernabeu ilMadrid nella finale di Coppadel Re (triste addio di Mou­rinho) offrì all’Atletico la prima

vittoria in underby dopo 14anni e 25 sfide(con 19 sconfit­te). Nel 2014 al­tro miracolo: laconquista della

Liga, la prima dopo quella deldoblete del 1996 che lui avevavissuto da giocatore. Poi la Su­percoppa di Spagna strappataal Madrid di Ancelotti e nel2016 la seconda finale di Cham­pions persa contro i cugini, nelsuo San Siro. Due finali in 3 an­ni dopo che l’Atletico ne avevagiocata solo una in tutta la suastoria, nel 1974.

PARTIDO A PARTIDO Due cef­foni tremendi, quelli europei,dai quali però il Cholo è stato ingrado di riprendersi. È vero chequest’anno le voci di addio diSimeone si sono gonfiate comele vene del tecnico durante lepartite, però l’argentino conti­nua a ripetere che l’Inter può at­tendere e intanto va forte inChampions ed è vivo in Coppadel Re. In Liga ieri ha battuto2­0 l’Eibar (gol di Saul e Griez­

mann): vittoria numero 181nelle 287 panchine con l’At­letico. E, soprattutto, 153a

partita chiusa senza prende­re gol, il 53%. La solidità di­fensiva è stata un pilastro diquesto lustro che ha portatonel vocabolario mondiale iltermine «Cholismo»: un im­pasto di lotta senza paura,ambizione, umiltà, lavoro,solidarietà e fede. E il man­tra, ripetuto 287 volte: avan­ti «partido a partido».

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17ª GIORNATA Venerdì Espanyol-Deportivo 1-1 Ieri Real Madrid-Gra-nada 5-0; Eibar-Atl. Madrid 0-2; Las Palmas-Sp. Gijon 1-0; Real Sociedad-Siviglia 0-4 Oggi Ath. Bilbao-Alaves (ore 12, Fox Sports); Betis-Leganes (ore 16.15, Fox Spor-ts); Celta-Malaga (18.30, Fox Spor-ts); Villarreal-Barcellona (20.45, Fox Sports). Domani Osasuna-Va-lencia (ore 20.45, Fox Sports)CLASSIFICA Real Madrid 40; Siviglia 36; Barcellona 34; Atl. Madrid 31; Villarreal e Real Socie-dad 29; Ath. Bilbao 26; Las Palmas 24; Eibar ed Espanyol 23; Malaga, Alaves e Celta 21; Betis 18; Deporti-vo 17; Leganes 16; Valencia e Sp. Gijon 12; Granada 9, Osasuna 7.

Diego Simeone, oggi 46 anni, in trionfo dopo lavittoria dell’Atletico nella Coppa del Re 2013 AFP153

Le partite senza prendere gol (su 287), compresa quella di ieri vinta 2-0 contro l’Eibar

IL SEGRETO

FRANCIA

Psg, coppa felice: 7 gol al Bastiae nel finale segna anche Draxler Alessandro GrandessoPARIGI

I l risveglio dal letargo nata­lizio non è stato traumati­co per il Psg. Anzi, tutt’al­

tro come dimostra il 7­0 inflittoa un Bastia martirizzato dagliinfortuni. Un buon segnale inogni caso per una squadra percui anche un trentaduesimo dicoppa di Francia poteva essereconsiderato l’ennesimo test.Anche solo per farsi un’ideasulla stabilità del tecnico Eme­ry che finora ha deluso i diri­genti, preoccupati ormai dalproibitivo ottavo di finale di

Champions contro il Barcello­na. Intanto, dalla serata show,emerge pure il debutto, congol, del neoacquisto Draxler.

PRODIGE Gol in cavalcata edelegante nella rifinitura, quellodel tedesco, costato 42 milionibonus inclusi versati al Wolf­sburg, che inaugura al megliola nuova vita da parigino, dopoaver preso il posto di Rabiot.Ovvero la vera nota positivadella serata. L’enfant prodigedi 21 anni formato in casa, lan­ciato da Ancelotti, cresciutosotto la tutela di Motta, sulle orme di Verratti, ieri preserva­to in panchina, è in crescita

continua. Splendido il gol del2­0 (42’ p.t.) per cancellaredue mesi di infortunio: stocca­ta di sinistro, rabbiosa, potenteda 25 metri.

SHOW Ma il Psg si gode anchel’altro talentino local, il dician­novenne Nkunku, al primo golufficiale, con un tiro da fuoriimprevedibile. Da annotare pu­re le reti di Silva (30’), uscitonella ripresa per infortunio, diMotta, in tuffo di testa su assistdi Ben Arfa (12’ s.t.), di Lucassu rigore (18’ s.t.), e pure quel­la di Di Maria (32’ s.t.). Il Psg,non pago, cerca comunque unapunta, per curarsi dalla rischio­sa Cavani dipendenza.

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COPPA DI FRANCIA Risultati princi-pali dei 32esimi Monaco-Ajaccio 2-1, Psg-Bastia 7-0. Oggi Lorient-Nizza, Tolosa-Marsiglia (ore 14.15); Lione-Montpellier (ore 21).

Per Julian Draxler, 23 anni, esordio con gol in Coppa AFP

Cristiano Ronaldo, 31 anni, con i 4 palloni d’oro vinti AFP

MondoRSpagna

COURTOIS

JUANFRAN MIRANDA GODIN

DIEGO COSTA FALCAO

FILIPE LUIS

ARDA TURAN GABI MARIO SUAREZ KOKE

4-4-2

COURTOIS

JUANFRAN MIRANDA GODIN

DIEGO COSTA VILLA

FILIPE LUIS

ARDA TURAN GABI TIAGO KOKE

4-4-2

MOYÀ

JUANFRAN MIRANDA GODIN

MANDZUKIC GRIEZMANN

SIQUEIRA

ARDA TURAN GABI TIAGO KOKE

4-4-2

OBLAK

JUANFRAN GIMENEZ GODIN

TORRES GRIEZMANN

FILIPE LUIS

SAUL GABI AUGUSTOFERNANDEZ

KOKE

4-4-2

2016-2017Con Gameiro e Carrasco è 4-3-3.

OBLAK

JUANFRAN SAVIC GODIN

SAUL GABI KOKE

GRIEZMANN GAMEIRO CARRASCO

FILIPE LUIS

4-3-3

19DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

IL TRAGUARDO DI WAYNE AI RAGGI XI gol per competizioneI migliori marcatori del Manchester United Come ha segnato

Da dove ha segnato

13Altri

5

Coppadi Lega

179Premier League

30

ChampionsLeague

22FA Cup

Bobby Charlton

WAYNE ROONEY

Denis Law

Jack Rowley

George Best

Dennis Viollet

Ryan Giggs

Joe Spence

Mark Hughes

Paul Scholes

249GOL

249 gol249

237

211

179

179

168168

163

155

213dentrol’area 26

rigori

5calcidi punizionedire�a36

fuoridall’area

Piede destro

Piede sinistro

Testa

27

30

192

Sorridono i tecnici italiani nel 3° turno di FA Cup. Con una doppietta di Musa, il Leicester di Claudio Ranieri a Goodison Park ribalta il vantaggio dell’Everton (Lukaku) eliminando i Toffees. Nessun problema per il Watford di Walter Mazzarri contro il

Burton. Decidono Kabasele e Sinclair. Zola con il Birmingham costringe al replay il Newcastle di Rafa Benitez. Passa il turno l’Arsenal che nella ripresa rimonta il Preston con Ramsey e un gol nel finale di Giroud. Tra le altre squadre di Premier, eliminate

Stoke, Wba e Bournemouth e lo Swansea, battuto dall’Hull nell’altro match tra squadra della massima divisione. Costrette al replay Sunderland, Southampton e Palace. I PRINCIPALI RISULTATI Venerdì West Ham-Man. City 0-5 Ieri Man.

United-Reading 4-0; Stoke-Wolverhampton 0-2; Sunderland-Burnley 0-0; Birmingham-Newcastle 1-1; West Bromwich-Derby 1-2; Watford-Burton 2-0; Hull-Swansea 2-0; Norwich-Southampton 2-2; Everton-Leicester 1-2; Millwall-Bournemouth 3-

0; Bolton-Palace 0-0; Preston-Arsenal 1-2 Oggi Ore 12.30: Cardiff-Fulham. Ore 14.30: Liverpool-Plymouth (Fox Sports). Ore 16: Middlesbrough-Sheffield W.; Chelsea-Peterborough (Fox Sports Plus) Ore 17: Tottenham-Aston Villa Fox Sports).

FA CUPLEICESTER OK

NUMERI DA LEGGENDA CONTENUTO

PREMIUM

IL PRIMO GOL Rooney inizia da tre. Debutta contro il Fenerbahce in Champions, il 28 settembre 2004, e segna una tripletta: il primo gol su inserimento in profondità, di sinistro, su assist di Van Nistelrooy REUTERS

IL PIÙ BELLOAvvitamento aereo, coordinazione e perfetto impatto con il destro. Rooney segna in rovesciata il suo gol più bello, il 12 febbraio 2011, al City di Mancini che perde e dice: «Non resta che applaudire» LAPRESSE

LA RETE DEL PRIMATONon il più limpido della carriera ma il più importante. Su assist di Mata, Rooney con il ginocchio corregge in porta: in F.A. Cup contro il Reading di Jaap Stam entra nella storia dello United REUTERS

NELLA STORIACON CHARLTON:249 GOL UNITED

IL RACCONTO di STEFANO BOLDRINICORRISPONDENTE DA LONDRA

Lo ha fatto sotto gli oc­chi del vecchio prima­tista, nel terzo turno diF.A. Cup contro il Rea­ding, all’Old Trafford.

Wayne Rooney ha raggiuntoBobby Charlton al primo postodei bomber di tutti i tempi delManchester United: 249 gol in543 gare. Un colpo da centra­vanti vero: deviazione acroba­tica sul cross di Mata, al 7’ di unmatch senza storia, finito 4­0.Rooney ha guardato verso ilcielo. Bobby Charlton, in tribu­na con cappello e sciarpa, è ri­masto interdetto, con lo sguar­do perso nel vuoto e un velo ditristezza. Sir Alex Ferguson,anche lui presente allo stadio,ha sorriso. «È un momento digrande orgoglio – le parole diRooney –. Sono onorato di avercentrato questo record in unclub prestigioso come il Man­chester United e di aver affian­cato nella classifica dei marca­tori una leggenda come Bobby

Charlton. Non pensavo di poterraggiungere un traguardo co­me questo ed è bello averlo fat­to nel nostro stadio, di fronte aimiei tifosi. Una festa perfetta».

SIR BOBBY Rooney ha semprerincorso Bobby Charlton. Nel2015, sorpassò il record di 49reti dell’ex star del ManchesterUnited con la maglia dell’In­ghilterra: Wayne è ora a quota53. Ieri, questa nuova impresa.Il primato di Charlton risalivaal 1973. Sir Bobby, star dei RedDevils dal 1956 al 1973, impie­gò quattro stagioni e 215 ma­tch in più rispetto a Rooney pertoccare quota 249: 758 gare in

tutto. Era un centrocampistaoffensivo, utilizzato spesso inattacco. Lui, George Best e De­nis Law furono i simboli delManchester United campioned’Europa nel 1968.

ANALISI Rooney ha segnato isuoi 249 gol in tutti i modi: 192di destro, 27 di sinistro, 30 ditesta. La maggior parte, ben213, sono stati realizzati all’in­terno dell’area. Fuori «box»,36. I rigori sono stati 26 e 5quelli su punizione (uno deiquali nella tripletta del suo de­butto in maglia rossa): il con­tributo dei calci da fermo ap­pare decisamente più limitatorispetto ad altri illustri bom­ber. La squadra più tartassatada Rooney è l’Aston Villa: 14centri. Seguono Newcastle con13, Arsenal, Fulham e WestHam con 12, Manchester Citycon 11. Proprio in un derby, il12 febbraio 2011, Rooney fir­mò, in rovesciata, quella cheviene considerata la sua retepiù bella. Acquistato nel 2004dall’Everton (dove aveva de­buttato tra i professionisti ap­pena sedicenne) per 27

milioni di sterline, Wayne sipresentò al popolo dello Uni­ted con una tripletta al Fener­bahce in Champions League. Èsempre andato in doppia cifra,anche nelle annate peggiori: 34 il record stagionale, nel2009­10 e nel 2011­12, quandoperò segnò di più in Premier –27 a 26 –, 14 il bottino più ma­gro, nel 2014­15. Il rapportocon lo United visse un momen­to di crisi nell’ottobre 2010,quando Rooney, in rotta con ilclub durante la trattativa per ilrinnovo del contratto, aprì leporte al trasferimento al Man­chester City. La contestazionedei tifosi, secondo alcune vocipilotata da Ferguson, provocòil dietrofront. Anche nella pri­mavera del 2013, con l’esclu­sione in Champions contro ilReal Madrid, calò il gelo tra ilcentravanti e Sir Alex. ConMourinho, l’avventura è co­minciata bene, ma, complici irisultati negativi dello scorsoautunno, Rooney è scivolato inpanchina. Ora, a 31 anni suo­nati e quasi un’intera carrieraspesa con i Red Devils, si parladi un possibile trasferimento a

fine stagione. Rooney piaceai club cinesi: la montagnadi denaro che potrebbe es­sere offerta al giocatore delManchester United potreb­

be strapparlo all’amata In­ghilterra.

MOURINHO Nel giorno di Roo­ney, fa festa anche Mourinho:ottavo successo di fila. La crisiè ormai alle spalle: dal 2006,alla guida del Chelsea, nonmarciava a questi livelli. AncheMourinho omaggia il suo bom­ber: «È un giorno speciale.Wayne ha compiuto una gran­de impresa, ma mi aspetto altrigol. È un ragazzo che si fa volerbene e tutti in squadra voleva­no che centrasse questo prima­to».

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MondoRInghilterra

Roo

ney

Wayne Rooney,31 anni, ha segnato 249 gol in 543 partite con il Manchester United, dove arrivò nel 2004 dall’EvertonREUTERS

Charlton ieri in tribuna AFP

EGUAGLIATO IL RECORD DI RETI CON LA MAGLIA DEI RED DEVILS, MA IL FUTURO POTREBBE ESSERE LONTANODA MANCHESTER: LA CINA CHIAMA

20 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

21DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

OPINIONI

Ci sarà pure un significatose la gara di addio di TinaMaze — se non proprio laregina assoluta sicuramente la più amata

fra le sciatrici dell’ultima era — ha coinciso con il gigante di Maribor in cui Sofia Goggia è arrivata più vicina alla vittoria in tutta la sua carriera. Ci sarà pure un significato se dopo il settimo podio stagionale, a soli 16 centesimi dalla travolgente vincitrice Tessa Worley, la rinata bergamasca ha potuto incassare l’investitura ufficiale della slovena d’Italia, felicemente accasata a Gorizia con l’amato Andrea Massi. Il significato, come sempre accade nello sport, è che per una campionessa che tramonta ce n’è sempre una che sorge e perché, allora, non sognare un passaggio di consegne Maze­Goggia sull’asse immaginario che parte da Bergamo e attraversa Tarvisio. Paragone azzardato, lo sappiamo, soprattutto tecnicamente visto che parliamo della bi­olimpionica uscente di discesa e gigante che non ha mai disdegnato gli slalom (dove vanta ben quattro vittorie in Coppa del Mondo ) e di una new­entry assoluta dei podi di Coppa che allo slalom quasi non ci pensa (oggi a Maribor lo riproverà per fare punti).

All’interno di un raggio di azione che comprende saldamente le prove veloci, è curioso notare come le due «sorelle promesse» dello sci si dividono sulla scelta della gara preferita: il gigante per la slovena, il superG per l’azzurra. Così diverse ma anche così uguali perché non è da oggi che l’esuberante Tina indica proprio Sofia come l’atleta del Circo Bianco che si avvicina di più a lei come indole e atteggiamento in gara: «Una bella ragazza che fuori dalla pista sa vivere la vita con femminilità ma che quando scatta il cronometro diventa un maschiaccio». Insomma si piacciono, e tanto, Sofia e Tina in questo amore sbocciato da tempo

che proprio ieri a Maribor, dove la slovena è cresciuta sciisticamente, ha raggiunto il suo apice con reciproche dichiarazioni di ammirazione. «La vittoria prima o poi arriverà ma qui avrebbe avuto un significato speciale perché avrei potuto dedicarla al mio idolo nel giorno dell’addio», ha detto Sofia con quella deferenza che si concede ai maestri. E che maestri: se Sofia, con questa carriera di Coppa del Mondo appena sbocciata a 24 anni (dopo due stagioni perse per infortunio) riuscisse a ripercorrere solo per metà il cammino della regina slovena avrebbe già recuperato il tempo perduto. Ma mai mettere limite alla provvidenza. In concreto, ieri, a Maribor c’è stato il passo di addio — con un saluto a metà pista quando il cronometro non concedeva più speranze — della slovena delle nevi che ha imparato a parlare italiano su Topolino. E un secondo posto che sa di beffa (visto che si è messa alle spalle fenomeni come Gut e Shiffrin) della cittadina che è riuscita a travestirsi da montanara partendo da Bergamo Alta.

Il flirt di noi cittadini con lo sci, a dire la verità, ha invece ricevuto il vero colpo al cuore guardando in tv il gigante di Adelboden, la più bella pista del mondo dove è nata la magia di Michael Von Gruenigen. Non bastassero le panoramiche mozzafiato, quelle che dovrebbero figurare nella cartoline ricordo per diffondere l’amore per lo sci anche nel Corno d’Africa, ci hanno pensato Pinturault e Hirscher a regalarci la gara­capolavoro: la seconda manche dell’austriaco, passato al comando con 1”99 di vantaggio, sembrava insuperabile fin quando il leader della prima manche non è riuscito a piazzare la contromossa scavalcandolo per 4 centesimi. Come se Federer e Nadal, ai tempi d’oro, si fossero sfidati a Wimbledon e la sfida si fosse risolta all’ultimo tie­break. La terza vittoria stagionale, nella sfida diretta, ha consacrato il 25enne talento di Annecy come il nuovo personaggio dello sci che ci aiuterà a non rimpiangere troppo Tina Maze. A proposito di paragoni.

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I l calcio regala storie bizzarre.L’ultima è andata in scena ierisera al San Paolo. Il Napoli

vince all’ultimo respiro grazie ai gol di Gabbiadini e Tonelli. Due giocatori che sono sempre stati ai margini del progetto­Sarri. Pronti, addirittura, a fare le valigie durante il mercato di gennaio. Cambierà qualcosa nel loro futuro dopo questo uno­due? Il Napoli conquista tre punti che valgono oro. Ma che fatica per domare un’ottima Sampdoria. La squadra di Sarri diventa padrona della gara solo quando i ragazzi di Giampaolo si ritrovano in dieci per l’espulsione di Silvestre. Dopo aver passato cinque mesi a tormentarsi sul tema centravanti il Napoli scopre che il vero giocatore insostituibile forse è Koulibaly. Senza il suo regista arretrato, impegnato nella Coppa d’Africa, non riesce a

sviluppare il suo calcio migliore e perde solidità nella fase difensiva. La vittoria permette, comunque, agli azzurri di agganciare, momentaneamente, il secondo posto in classifica. Insieme alla Roma. E di continuare a proporsi come una possibile rivale della Juve.

La lotta per i primi tre posti, quelli che valgono scudetto e area Champions, è sempre più accesa. Oggi tocca alla Roma rispondere. Il pianeta giallorosso non vive un momento di grande euforia. L’assenza di Salah è una perdita pesante, pari a quella di Koulibaly. La trasferta di Marassi contro il Genoa è una bella trappola. La squadra giallorossa ha più che mai bisogno dei gol di Dzeko. Occhio, invece, alla voglia di crescere delle milanesi. L’Inter per il momento è fuori dalla zona Europa eppure sono in molti a ritenerla una seria candidata per un posto in Champions. Pioli invoca prudenza. Prima delle vacanze la squadra nerazzurra ha dato segnali promettenti sul piano dell’identità.

Ma deve ancora trovare i giusti equilibri in mezzo al campo. La sfida contro l’Udinese può essere un passaggio decisivo per un Kondogbia a rischio cessione. Il Milan, invece, ricomincia senza i rinforzi che aspettava. E che «merita» di avere. Montella è intenzionato a concedere fiducia a Bacca per abbattere il prevedibile bunker difensivo del Cagliari. In attesa che i proprietari vecchi o nuovi siano in grado di garantire i soldi necessari per regalare a Montella un centrocampista di classe.

E la Juve? I bianconeri dopo la sconfitta in Supercoppa non hanno trascorso vacanze serene tra dibattiti sul futuro di Allegri e sul momento luci e ombre del genietto Dybala. In passato simili «attenzioni» hanno regalato scosse positive ai campioni d’Italia che restano la squadra favorita per lo scudetto. La partita contro il Bologna dirà se anche in questo inizio di 2017 la Juve ha sempre la solita fame.

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Lo sci dalla Maze alla Goggia

IL FEELING GIGANTEFRA TINA E SOFIA

FILIPPO MAGNININuoto Il nostro tricolore oggi compie 200 anni! Onorato di aver gareggiato e di gareggiare per «te»! @FiloMagnini

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NICOLA MARCONITuffatore Buon compleanno alla nostra bandiera!! 220 anni ed essere sempre bella come il primo giorno!@NicolaMarconi

La vignettadi Stefano Frosini

Twitter CAROLINA KOSTNERPattinaggio ghiaccio 220 anni di te ed è sempre un’emozione!! #tricolore #buoncompleanno @msKOSTNER

ELIA VIVIANICiclismo Compie 220 anni oggi la nostra bandiera tricolore. 7 Gennaio 1797, sempre bello sventolarla.@eliaviviani

Oggi la risposta di Juve e Roma

NAPOLI, CHE FATICA SENZA KOULIBALY

L a montagna di soldi che i clubcinesi stanno investendo nelcalcio oltre a preoccupare gli

allenatori per il rischio della fuga di talenti verso l’Oriente sta creando due partiti tra i calciatori. Andare o no? Se persino Diego Armando Maradona dice che, sì, anche lui o Riquelme, avrebbero lasciato il Boca come ha fatto Carlitos Tevez, perché a certe cifre è impossibile rinunciare, allora la questione comincia a diventare seria. Marcello Lippi è stato uno dei primi ad approdare in Cina, poi lo hanno seguito Fabio Cannavaro e Ciro Ferrara. Ma le situazioni sono diverse: Marcello aveva vinto tutto sia a livello di club che di nazionali e la sua scelta poteva avere un senso, così come quella di Cannavaro e Ferrara a caccia di

esperienza nel loro percorso di crescita professionale. E poi la carriera degli allenatori è molto più lunga di quella dei calciatori, che quando passano i trent’anni cominciano a pensare a cosa fare da grandi e arrivare ai quaranta con qualche decina di milioni di euro in più in tasca evidentemente è un modo meno stressante di affrontare la questione.

Ecco perché è difficile condannare le scelte di Pellè (31 anni), Tevez (32), Lavezzi (31), Hulk (30), Paulinho (28), Gervinho (29), Jackson Martinez (30), e Obi Mikel (29): parliamo di giocatori ormai nella fase calante della loro carriera e che in ogni caso nei club europei in cui giocavano prima guadagnavano molto meno degli ingaggi attuali. E in prospettiva per loro sarebbe stato difficile persino mantenerli certi contratti. Il dio denaro pesa eccome. Ma resta incomprensibile che una scelta del genere la faccia il brasiliano Oscar, 25 anni, star del Chelsea e della

nazionale brasiliana oppure il belga Axel Witsel (27 anni) già promessosi alla Juventus. Oscar allo Shanghai Sipg nei prossimi quattro anni guadagnerà cento milioni di euro (sì 100), ma non sarà più protagonista nel grande calcio e magari perderà pure la maglia verdeoro della nazionale brasiliana. Vuoi mettere che soddisfazione sarebbe stata per uno così dire no ai cinesi? E rispondere di ripassare tra qualche anno perché in fondo in Cina avranno tanti soldi da investire, ma il campionato è di un livello talmente basso che per un campione che ha un minimo di autostima giocarci è quasi umiliante. Più o meno quello che deve aver pensato Robert Lewandowski. All’attaccante polacco del Bayern è arrivata un’offerta dalla Cina di 40 milioni a stagione e più di 200 sarebbero andati al club. I tedeschi non ci pensano nemmeno a venderlo e lui da Monaco non si muove. Ai soldi dei cinesi si può anche dire no.

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La fuga verso Oriente

SI PU0’ ANCHE DIRE NO AI SOLDI CINESI

NON SOLO CALCIOdi FAUSTO NARDUCCIemail: [email protected]: @Ammapp1

IL COMMENTOdi LUCA CALAMAIemail: [email protected]

LO SPUNTOdi MIMMO CUGINIemail: [email protected]: @mcugini1

FEDERICA PELLEGRININuoto Il tricolore ha sempre trascinato le imprese degli atleti! Tanti Auguri alla Bandiera Italiana! @mafaldina88

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22 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

23DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

Il segreto sta nell’altezza1Red Bull e Mercedes hanno studiato sospensioni per mantenere costante la distanza dell’auto dal suolo e migliorare il carico. Ma la Ferrari ha fatto ricorso e forse ha un asso...

Paolo Filisetti

L e regole tecniche 2017, ènoto, rivoluzionerannol’aspetto delle nuove mo­

noposto: la larghezza maggioredelle gomme, della carreggia­ta, delle ali, della carrozzeria edel fondo sono ben note datempo. Così come gli effetti«presunti» di un incremento delcarico aerodinamico del 25% edel grip meccanico. Si è detto,quando le nuove norme sonostate decise, che questi parame­tri avrebbero generato un note­vole miglioramento delle pre­stazioni, quantificabile addirit­tura in cinque secondi al giro.Ma queste previsioni quanto so­no attendibili, e soprattutto co­me varieranno davvero l’aero­dinamica, la gestione dei flussi,le pressioni generate nelle di­verse aree delle monoposto, ecome saranno ripartiti gli in­crementi di carico tra i vari ele­menti che lo generano?

SIMULAZIONI Da mesi i teamstanno simulando il comporta­mento delle nuove vetture etutti i parametri aerodinamici,per mezzo del CFD, cioè la flui­dodinamica computazionale.In pratica vengono testati alcomputer vari modelli 3D dimonoposto, facendo un raf­fronto tra il modello virtualedella vettura che ha corso nel 2016, con quella (anzi con mol­teplici varianti di quella) chepoi diventerà la macchina 2017.Raccogliendo indiscrezioni dialcuni tecnici aerodinamici, im­pegnati nello studio delle pros­sime monoposto, è stato inte­ressante venire a conoscenzadei risultati relativi al confron­to diretto tra le monoposto del­la passata stagione e quelle chevedremo tra un mese e mezzocirca. L’inizio dello studio dellenuove vetture è iniziato moltopresto, in pratica all’inizio delloscorso Mondiale, e i primi risul­tati delle simulazioni sembra­vano in parte smentire l’ipotesidi un incremento pari o supe­riore al 25% di deportanza. Ma,nel corso dei mesi, migliorandoil modello matematico, anchegrazie alla conoscenza del pro­filo dei nuovi pneumatici, è sta­to possibile notare che questopossa essere ancora più consi­stente.

DEPORTANZA È interessantevedere come esso si distribuirà.Come è noto l’ala anteriore pas­serà da 165 a 180 cm, e questole consentirà di generare un ca­rico maggiore rispetto al 2016,ma di quanto? A livello di per­centuali, l’ala anteriore 2017avrà un peso simile a quella del2016, cioè contribuirà al carico

totale per circa il 30%, ma pro­durrà un carico superiore di unterzo al carico generato dall’aladello scorso anno. Analizzandoora l’apporto fornito dal fondoe dal diffusore, è stato possibilenotare come il loro contributocombinato nel 2016 fosse circadel 60% del carico totale, men­tre nel 2017 dovrebbe esseredel 50%, ma con un incrementodel valore pari al 25­26%. L’alaposteriore invece genererà uncarico pari a circa il 20% del to­tale, come lo scorso anno, macon un incremento del valorepari a circa il 18%.

PRESSIONI Accanto al carico, molto interessante è anchel’analisi della resistenza, cheper certi versi sorprende. Quel­la generata dalle ruote anterio­ri sarà maggiore rispetto al2016 solo del 5%, come per leposteriori, lo stesso vale per ilfondo e il diffusore. Un aumen­to del 10% riguarderà invecel’ala posteriore. Ciò che peròpuò essere considerato una ve­ra mappa di come funzioneran­no aerodinamicamente le mo­

noposto è la distribuzione dellepressioni sotto di esse. Nel dise­gno a centro pagina è raffigura­to il confronto da sotto dellemonoposto 2016 e 2017. Si nota(osservando la scala cromati­ca) che la distribuzione dellapressione sotto l’ala anteriore èpraticamente identica rispettoallo scorso anno, mentre perquanto riguarda il fondo si notache nel 2017 si avrà una distri­buzione della pressione moltopiù avanzata rispetto allo scor­so anno, nonostante la zona deldivergente sia stata arretrata di10 centimetri. Anche per quan­to riguarda il diffusore si notacome ci sia una maggiore esten­sione in avanti della zona dibassa pressione e come questasia mantenuta sino al bordo diuscita del diffusore, con mini­me perdite di carico. Questofatto è ancora più visibile nel disegno della vista posterioredelle monoposto, dove si notaquanto ampia sia l’area di bassapressione (scura) rispetto almodello 2016.

LA CHIAVE Questi dati avvalo­rano la tesi che le monoposto2017 saranno molto più presta­zionali, ma soprattutto metto­no in luce un fattore fondamen­tale. Le due ampie zone di bas­sa pressione nella parte ante­riore del fondo e del diffusoresaranno tali solo se le monopo­sto manterranno un assetto(rapporto tra le altezze da ter­ra) più possibile costante, evi­tando di creare scompensi cheprovocherebbero instabilità.Non si avrebbe il problema se lepiste fossero prive di qualsiasiirregolarità, ma non è così. Ciòfa capire perché i team si sianoda tempo concentrati sullo stu­dio di sospensioni che possanoridurre gli effetti nocivi dellevariazioni di altezza da terradel fondo della vettura. A mag­gior ragione da quando, conl’adozione di assetti picchiati inavanti (rake), i team hanno cer­cato di sfruttare tutta la lun­ghezza del fondo per generarecarico. La sospensione dellaMercedes, oggetto della richie­sta di chiarimento da parte del­la Ferrari alla FIA, e quella dellaRed Bull, basata su una gestio­ne controllata del beccheggio,sono gli esempi più lampantidella direzione seguita dallesquadre. La Ferrari ha in serbola realizzazione di una mono­posto innovativa, che possasfruttare il regolamento al mas­simo, nel suo rispetto. Perciò èstato chiesto il chiarimento allaFia, in modo da definire i confi­ni della questione. L’inizio delMondiale è ancora lontano, maè lecito prevedere venti di«guerra» nei prossimi mesi.

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LOTTA SULLE REGOLE In alto la Red Bull RB12, grazie alla sospensione a beccheggio controllato, poteva abbassare il retrotreno in rettilineo riducendo la resistenza e caricando il diffusore. Al centro, la distribuzione delle zone di bassa pressione sotto le vetture 2016 e 2017: si nota come ora la pressione si distribuisca per tutta l’altezza del diffusore. Nel tondo la sospensione Mercedes, con elemento idraulico per gestire l’altezza

NUBIFRAGIO, DAKAR NIENTE TAPPAIl maltempo si abbatte pesantemente sulla Dakar. Dopo che venerdì gli organizzatori sono stati costretti a cancellare la seconda parte della quinta speciale, ieri la pioggia fortissima (nella foto AFP un camion assistenza rovesciato nei pressi di un guado) ha costretto a cancellare l’intera tappa, che da Oruro, in Bolivia, dopo 786 chilometri avrebbe dovuto portare alla capitale La Paz. Oggi giornata di riposo: al giro di boa, l’inglese Sam Sunderland (Ktm) guida la gara moto, mentre nelle auto comanda Stephane Peterhansel (Peugeot).

TweetLINDSEY VONNSciatrice Felice compleanno al mio buon amico @LewisHamilton! Questo sarà un grande anno@lindseyvonn

Lindsey Vonn e Lewis Hamilton, che ieri ha compiuto 32 anni

Formula 1RFocus tecnico

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25DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

fIL RETROSCENA

IL TEAM PROFESSIONAL

Arredondo, la scommessa di Nippo-Fantini 1Il colombiano, miglior scalatoredel Giro 2014, ha risolto i problemi alla schiena: «Volevo smettere, ora sorrido»

Gran freddo (fino a - 10°), cielo azzurro, tanta gente, gare spettacolari: i Tricolori di ciclocross a Silvelle di Trebaseleghe (Padova) hanno vissuto la prima delle due giornate. Ieri assegnati 8 titoli giovanili: tra questi, spicca la vittoria di Lucia Bramati, 13 anni, nelle Esordienti secondo anno. E’ la figlia del bergamasco Luca (stella del cross Anni 90 quando duellava con Pontoni) che ha pianto di commozione sul podio. Oggi alle 9, donne junior, under 23 (Teocchi) ed élite (Arzuffi, Lechner); 10.30,Junior; ore 12, Under 23;14, élite (Fontana e Bertolini). Tv: RaiSport dalle 16.30

TRICOLORI CICLOCROSS

Lucia Bramatifa piangere papà Oggi Fontana

Mattia Bazzoni

L e splendide immagini del­le Cinque Terre lanciano il2017 della Nippo­Vini

Fantini, che ieri ha alzato il si­pario sulla nuova stagione dalteatro Tosti di Ortona (Chieti).Tante le novità per il team ita­liano al terzo anno da Profes­sional: dall’arrivo nello staff di­rigenziale di Valerio Tebaldi al­l’introduzione entro fine gen­naio di una carta etica. «Sono iprincipi di un nuovo ciclismo dicui ci facciamo portatori —spiega il team manager France­sco Pelosi —. Intransigenza intema di doping (i passaportibiologici dei corridori saranno

consultabili dai loro profili so­cial, ndr) e di etica finanziaria,nuove metodologie di lavoro edi comunicazione». L’organicoè passato da 17 a 19 corridoricon gli innesti di Julian Arre­dondo (Trek­Segafredo), AlanMarangoni (Cannondale), l’extricolore Ivan Santaromita(Skydive Dubai) e Marco Cano­la (UnitedHealthcare).

DOLORE Simbolo della nuovaNippo­Vini Fantini è il colom­biano Arredondo, che ha sceltodi ripartire dalla squadra in cuiha già corso nel 2012 e 2013dopo tre stagioni con la Trek.Julian affiancherà DamianoCunego, al 15° anno da pro’:vuole tornare sui livelli del Giro

2014, in cui vinse una tappa econquistò la maglia degli scala­tori. «In sella mi sentivo ruotatoverso sinistra, con la gamba de­stra che non lavorava — rac­conta —. Questo scompenso micreava un male alla schiena danon riuscire ad allenarmi perpiù di un’ora. Ho girato il mon­do senza trovare una soluzione,ero demoralizzato e sul puntodi smettere». Il lavoro al centroFk Team di Aulla, test osteopa­tici e un protocollo sviluppatoad hoc per il ciclismo hanno in­dividuato i problemi nell’emi­bacino sinistro. «Dopo cinquesettimane di lavoro mi sentivogià recuperato. Mi è tornato ilsorriso. E la voglia di vincere».

© RIPRODUZIONE RISERVATAJulian Arredondo, 28 anni, primo al Rifugio Panarotta nel Giro 2014

Turismo, staff, percorsi: perché sarà in Croazial’ultimo test-Giro

INVIATO AD AL ZALLAQ

L a conferma del fatto che l’ultimo test perVincenzo Nibali prima del Giro d’Italiasarà il Giro di Croazia (18­23 aprile) re­

sta una notizia. Soprattutto perché in quellasettimana si disputano pure Giro del Trenti­no (ora Tour of the Alps, che lo Squalo vinsenel 2008 e nel 2013) e Liegi­Bastogne­Liegi:la classica più amata dal siciliano, sempre (!)disputata da quando è professionista e sfiora­ta nel 2012 (secondo). Ma allora quali sonole motivazioni del cambiamento?C’è da dire anzitutto che la Croazia è un Pae­se ‘importante’ per la Bahrain­Merida. Lo di­mostrano già gli accordi raggiunti con l’uffi­cio del turismo che hanno portato il team aPorec per la prima presa di contatto di fineottobre e a Rovigno per il ritiro di dicembre.Nell’organico, corridori croati non ce ne sono(6 invece sono della vicina Slovenia, comeMilan Erzen, il braccio destro del Principe)ma in diversi dello staff vengono da lì: uncuoco, una massaggiatrice, 2 meccanici, unweb­designer. Senza dimenticare VladimirMiholjevic: ex professionista, già compagnodi Nibali alla Liquigas, fa parte nel gruppo­al­lenatori guidato da Paolo Slongo ed è coin­volto in prima persona nell’organizzazione della corsa di casa.

PREPARAZIONE E qui si inserisce l’importan­te aspetto tecnico: la gara croata – senza cro­nometro ­ si comporrà di 6 tappe di cui 2 deci­sive di salita, al secondo e al penultimo gior­no (con un arrivo molto vicino all’Italia): idettagli del percorso sono in via di definizio­ne. «Negli ultimi anni – dice Slongo – abbia­mo visto che a fare la Liegi­Bastogne­Liegidopo il Trentino, per di più reduci dall’altura,eravamo un po’ ‘tirati’. Il Giro è esigente dasubito, tra Sardegna e Etna alla quarta tappa,e non bisogna distrarsi cercando prima di strafare. Rispetto al solo Trentino, poi, in Crozia ci sono un giorno di gara in più e unchilometraggio complessivo maggiore. Infi­ne, il fatto che l’abbia scelto Aru ci darà l’op­portunità di avere un confronto diretto sullastrada che porterà alla caccia della rosa».

ci. sco.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Vincenzo Nibali, 32 anni: i fan non mancano

UN REGNO, 33 ISOLE

B A H R A I N

Manama

Q A T A RA R A B I AS A U D I T A

SuperficiePopolazioneReddito

750 km�1.340.00032.000 dollari

GDS

Nibali e Bahrainl’orgoglio del leader «È una nuova era»1Pedalata con 400 tifosi tra deserto e circuito di F.1Oggi il principe Nasser l’aspetta a Palazzo reale: diretta tv

VIDEO SU GAZZETTA.ITUn’immagine della pedalata di ieri,con Nibali in prima fila. Guardail videosu Gazzetta.it

Ciro ScognamiglioINVIATO AD AL ZALLAQ (BAHRAIN)twitter@cirogazzetta

M ariam («Sì, ci va la malla fine») ha 32 anni.E ’ c i t t a d i n a d e l

Bahrain, lavora in banca ed èappassionata di triathlon e bi­ci. Ha appena finito la pedalatadi una cinquantina di chilome­tri assieme agli atleti della neo­nata Bahrain­Merida capitana­ta da Vincenzo Nibali e dice:«Questo è l’inizio di qualcosa digrande». Poco lontano da leic’è proprio lo Squalo, che af­fronta una piccola processionein cerca di selfie e autografi, ele fa eco: «Sono emozionato eorgoglioso, qui sta comincian­do un nuovo capitolo per me eper il ciclismo».Sul mappamondo, il Bahrain(composto da 33 isole) non èfacilissimo da trovare al primosguardo. Questo Regno — exprotettorato britannico, indi­pendente dal 1971 e ancoramolto legato alla Gran Breta­gna – è 10 volte più piccolo del­l’area metropolitana di Milano,e ha quasi gli stessi abitanti delcapoluogo lombardo (1,3 mi­lioni). Collegato con un ponteall’Arabia Saudita, di fatto nonesisteva nel mondo sempre piùglobale del ciclismo prima cheil Principe Nasser bin HamadAl Khalifa cono­scesse Nibali ainizio 2015 e de­cidesse di co­struirgli attornouna squadra diprima fascia.

SHOW Appassio­nato e praticantedi triathlon e ci­clismo, ci saràpure lui oggi al­l’attesa presen­tazione dellasquadra (a Palazzo Reale e indiretta tv) che vuole essere an­che il volano per lo svilupponel Paese dello sport e di unostile di vita ‘healthy’, «saluta­re». Il primo ideale passo è sta­to la pedalata di ieri, con più di400 persone (pure da Arabia eKuwait), tra cui le locali nazio­

nali giovanili: ilserpentone èpassato per il de­serto, ha costeg­giato il mare ed èentrato nel cir­cuito di F.1 cheospita il GP dal

2004. «E’ bello che un campio­ne come Nibali sia il simbolo diquesta squadra — dice Ali Zai­nal, analista finanziario di 37anni —. Tiferemo tutti per lui».

ORGANICO A parte Haussler,che sta recuperando da un in­fortunio, i restanti 26 atleti del­

la Bahrain­Merida ci sono tuttie si divertono per le foto in rivaal mare. Il team – progettotriennale, 17 milioni a stagione— coinvolge 77 persone, di cui39 italiane. Da Colbrelli a Boni­fazio, da Visconti a Izagirre aNibali jr, sono diversi gli uomi­ni su cui c’è curiosità, ma le at­tenzioni maggiori se le prendesempre Nibali senior (che hadetto: «Un corridore comeFroome almeno una volta devevenire al Giro per provare avincerlo»). A proposito: iericontrollo antidoping a sorpre­sa per Vincenzo e 9 compagni,

con gli ispettori arrivati da Co­penaghen. Il general managerBrent Copeland: «Vincenzo ha32 anni ma ha davanti 2­3 sta­gioni molto buone. Negli occhi,negli atteggiamenti, vedo unentusiasmo contagioso». E illavoro verso il Giro è già inizia­to: Nibali esordirà il 23 al Tourde San Juan (Arg) con Pellizot­ti, Boaro, Navardauskas, Siut­sou e Agnoli, destinati a scor­tarlo come Visconti e JavierMoreno. Ma ora sono tutti qui,al sole del Bahrain. Il nuovo ca­pitolo può davvero iniziare.

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CiclismoRLa squadra più attesa del 2017

Per Nibali e altri nove compagni controllo antidoping a sorpresa

Gli ispettori che hanno effettuato i test sono arrivati da Copenaghen

LA CHIAVE

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7 IN 17 GARE:E’ LA MIGLIOR AZZURRASofia Goggia ha raccolto ieri il 7° podio della stagione. Nessuna italiana ne aveva mai fatti tanti dopo 17 gare di Coppa: la Compagnoni due volte 6 (‘97: 3-3-0; ‘98: 3-2-1) e una volta 5 (‘92: 1-4-0), come la Karbon (2008: 4-0-1), due volte 4 per Isolde Kostner (2000: 3-0-1; 2002: 2-1-1).

26 NOVEMBRE 2016 TERZA IN GIGANTE KILLINGTON (USA)Primo podio di stagione con 1”11 di ritardo dalla Worley (Fra)

2 DICEMBRE 2016 SECONDA IN DISCESA LAKE LOUISE (CAN)In Canada Sofia è 2a in discesa a 22/100 dalla Stuhec (Slo)

4 DICEMBRE 2016 TERZA IN SUPERG LAKE LOUISE (CAN)A Lake Louise in superG arriva il 3° posto a 59/100 dalla Gut (Svi)

10 DICEMBRE 2016 SECONDA IN GIGANTE SESTRIERE Nel gigante del Sestriere è 2a a 15/100 dalla Worley (Fra)

16 DICEMBRE 2016 TERZA IN COMBINATA VAL D’ISERE (FRA)Nel combinata di Val d’Isere 3a a 16/100 dalla Stuhec (Slo)

Un podio gigantee la Maze la incorona

«Adesso tocca a te»1Sofia dopo 4 uscite è 2a a Maribor dietro Worley per 16/100

La slovena era un suo idolo: «Abbiamo pianto insieme»

Marisa Poli

C i sono state quattro usci­te di fila, una in superG,due in gigante, una nello

slalom poco praticato. Ora ilpiede di Sofia Goggia è tornatoa schiacciare sull’acceleratore,da zero a sette podi in 42 giorni(e 17 gare), come mai nessu­n’altra italiana. A Maribor, inuna delle straclassiche dellaCoppa femminile, l’azzurra èdi nuovo lì davanti, secondadietro a Tessa Worley, espres­sione al femminile della supre­mazia in gigante della squadrafrancese e brava a risalire dalterzo posto con una secondamanche perfetta. «Non ho ca­pito nemmeno io perché nonho vinto, forse ho tenuto trop­po nel finale — spiega la Gog­gia —. Nella prima manche lìavevo tirato una riga, nella se­conda è andata così».

SPRINT Solo 16/100 stavoltadividono Sofia dal primo suc­cesso di Coppa. L’analisi diràche li ha persi tutti (e anche dipiù) dall’ultimo intermedio altraguardo, pur senza commet­tere errori evidenti. Le è basta­to però per lasciarsi dietro laGut e la Shiffrin, che dopo ilmiglior tempo della primamanche si è incartata ed è statarisucchiata al quarto posto.«Dopo la prima manche pensa­vo che questa potesse essere lavolta buona — spiega Sofia —,mi do un sette e mezzo per que­sta gara, non per lo sci in sé,perché ho fatto bene a tratti,ma ho ancora un margine paz­zesco, sono ancora in una fasein cui mi sto consolidando. Maci sono e prima o poi arriverà».

TESTIMONE Voleva vincere So­fia, non fosse altro per rendereomaggio a Tina Maze, unacampionessa che l’ha sempreispirata, e che ieri ha dato uffi­

cialmente l’addio con l’ultimagara in carriera davanti allasua gente. «Ho pianto comeuna bambina per mezz’ora daquando si è presentata al can­celletto fino al traguardo e poiancora — racconta Sofia —,sono andata ad abbracciarla equando mi ha visto così com­mossa si è messaa piangere conme. Mi ha detto:“Adesso tocca ate”». Per la Gog­gia la slovena èsempre stata unmodello: «Hosempre ammira­to la sua dedizio­ne, il lavoro, laconcentrazione,il fatto che sem­brasse una mac­china mostruo­sa, per la forza che ha sempremostrato».

STRESS Ammette la Goggiache queste due settimane nonsono state semplici. «ASemmering ero molto piùstressata, nei giorni di Natale acasa ho avuto tempo di realiz­zare quello che stava accaden­do, mi è arrivata addosso la

stanchezza di un mese senzapause. Non è stato facile so­prattutto a livello mentale —spiega ­, ma non è che mettevogli sci di traverso, stavo comun­que sciando bene. In tanti michiedevano di questo appunta­mento con la vittoria. Se arri­va, arriva. Punto, stop. Ci sono

molto vicina». Eda Maribor partela seconda partedella stagione,«senza pressioni,perché se devoaverne io che so­no arrivata quicon 6 podi in unmese, in 4 spe­cialità, allora lealtre? Ho cercatoun’altra prospet­tiva, per averepiù chiarezza.

Qui sono partita tranquilla esono di nuovo sul podio, senzaaver fatto nulla di straordina­rio» sorride.

LA GARA Il fondo ghiacciato ela tracciatura del tecnico del Liechtenstein, Evers, nella pri­ma manche hanno messo allaprova le atlete su un pendio disolito non così impegnativo. Le

prime due a partire, Tina Wei­rather e Federica Brignone, so­no uscite nell’unica grandetrappola, intorno al quarante­simo secondo di gara, in unaporta affrontata con troppa ve­locità. Lì ha perso tempo la Bas­sino, decima e poi uscita men­tre era in rimonta nella 2a man­che, e sono passate indenniShiffrin, con il miglior tempo dimanche (7/100 meglio dellaGoggia), Worley e Gut. E solola Shiffrin manca all’appellodella seconda, scesa dal podiodopo i due successi di Semme­ring ma sempre in testa allaclassifica di coppa del Mondo.

AZZURRE Per una volta non èstraordinario il risultato disquadra. C’è ancora ManuelaMoelgg tra le prime dieci, setti­ma a 1”20 dalla Worley, maMarta Bassino ha il rimpiantodi quell’uscita mentre era sullastrada per una rimonta. Ci so­no altre tre nelle 15, Marsaglia(12a), Nadia Fanchini (13a) eElena Curtoni (15a). Così perdecidere la lista per i Mondialiresta l’ultima prova, nel gigan­te di Plan de Corones. Si puòdare di più.

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LA GUIDA

Gigante donne a Maribor (Slo): 1. Worley (Fra) in 2’16”96; 2. Goggia a 16/100; 3. Gut (Svi) a 25/100; 4. Shiffrin (Usa) a 42/100; 5. Rebensburg (Ger) a 98/100; 6. Mowinckel (Nor) a 1”12; 7. Moelgg a1”20; 8. Drev (Slo) 1”29; 9. Gagnon (Can) 1”34; 10. Frasse Sombet (Fra) 1”58; 11. Hector (Sve) 1”83; 12. Marsaglia 1”91; 13. N. Fanchini 2”30; 14. Stuhec (Slo) 2”41; 15. E. Curtoni 2”54; 27. I. Curtoni 4”29. Rit. I manche: Weirather (Lie),

Brignone, Loeseth (Nor), Brunner (Nor), Maze (Slo). Non qual. II manche: Pirovano. Rit. II manche: Bassino, Veith (Aut), Truppe (Aut).

Coppa del Mondo: 1. Shiffrin (Usa) 848; 2. Gut (Svi) 643; 3. Worley (Fra) 563; 4. Goggia 547; 5. Stuhec (Slo) 513; 12. Bassino 223; 15. N.Fanchini 216; 20. Moelgg 188; 11. Brignone 177.

Coppa gigante: 1. Worley (Fra) 500; 2.

Shiffrin (Usa) 415; 3. Gut (Svi) 310; 4. Goggia 265; 5. Bassino 205; 7. Moelgg 168.

Coppa slalom: 1. Shiffrin (Usa) 400; 2. Velez Zuzulova (Slk) 390; 3. Holdener (Svi) 260; 16. I.Curtoni 75; 18. Costazza 70.

Oggi slalom ore 9.15 e 12.15. I pettorali: 1. Hansdotter (Sve), 2. Holdener (Svi), 3. Strachova (R.Ceca), 4. Loeseth (Nor), 5. Shiffrin (Usa), 6. Vlhova (Slk), 7. Velez Zuzulova (Slk), 8. Gisin (Svi), 9. I. Curtoni, 10. Duerr (Ger), 11. Schild (Aut) 20. Costazza, 29. Moelgg, 31. Brignone, 32. Gut (Svi), 34. Goggia. In tv Diretta RaiSport1 ed Eurosport

Corsa alla Coppa: Gut 3a e Shiffrin 4a Italia: Moelgg 7a, Bassino e Brignone outOggi slalom alle 9.15 e 12.15 in diretta tv

NELLA SUA MARIBOR

Cinquanta secondie poi l’abbraccioTina, addio regale1La Maze al primo intermedio ha 69/100 dalla Shiffrin, poi taglia a piedi l’ultimo traguardo dopo 18 anni da ricordare

H a salutato da regina.Pettorale 34, tuta az­zurra diversa da

quella della nazionale slo­vena, ieri Tina Maze ha det­to addio alle gare davanti alsuo pubblico, a Maribor, do­ve aveva esordito in Coppadel Mondo il 2 gennaio1999, in un superG. Al can­celletto ha salutato il pub­blico, per 50” ha sciato sulserio — al primo interme­dio aveva 69/100 di distac­co dalla Shiffrin —, ma poiha visto a bordo pista il com­pagno Andrea Massi e l’exallenatore Valerio Ghirardie li ha abbracciati. Si è fer­

mata una seconda volta apochi centimetri dal tra­guardo: si è tolta gli sci, li haportati al cielo e ha deciso disuperare a piedi l’ultima li­nea rossa della sua vita.Chiude una carriera di 18anni con quattro medaglieolimpiche (ori in discesa egigante nel 2014, argenti insuperG e gigante nel 2010),nove medaglie iridate, quat­tro delle quali d’oro (gigan­te nel 2011, superG nel2013, discesa e combinatanel 2015) e 26 vittorie inCoppa del Mondo, con 81podi e il titolo generale nel­la stagione 2012­13.

«Ho visto Tina e mi sono commossa. E lei con me quando ci siamo abbracciate»

«La prima vittoria? Pensavo fosse la volta buona. Ma ci sono molto vicina»

PARLA SOFIA

SciRCoppa del Mondo

Goggia 7: il ritorno

27DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

17 DICEMBRE 2016 TERZA IN DISCESA VAL D’ISERE (FRA)Podio in discesa in Val d’Isere: è 3a a 32/100 dalla Stuhec (Slo)

7 GENNAIO 2016 SECONDA IN GIGANTE MARIBOR (SLO)Nel gigante di Maribor Sofia è 2a a 16/100 dalla Worley (Fra)

Super Hirscher non bastaPinturault nuovo padronedel tempio di Adelboden 1 Marcel indovina la 2a manche perfetta, ma il francese vince di 4/100 il gigante più bello davanti a 27.000 persone: «Che divertimento però»

Tina Maze, 33 anni, slovena, taglia l’ultimo traguardo della carrieraa piedi e con le braccia al cielo, sollevando gli sci. Nelle foto piccole, il saluto sul podio e gli abbracci lungo il tracciato GETTY/IPP

La bergamasca Sofia Goggia,24 anni, quarta in classificagenerale di Coppa e quarta

nella classifica di gigante GETTY

LA GUIDA

Gigante uomini ad Adelboden (Svi): 1. Pinturault (Fra) 2’23”99; 2. Hirscher (Aut) a 4/100; 3. Schoerghofer (Aut) a 1”94; 4. Kristoffersen (Nor) a 2”03; 5. Faivre (Fra) a 2”05; 6. Olsson (Sve) a 2”08; 7. Muffat-Jeandet (Fra) a 2”20; 8. Neureuther (Ger) a 2”27; 9. Eisath a 2”77; 10. Torsti (Fin) a 2”94; 13. Moelgg a 3”31; 27. Tonetti a 4”47;28. De Aliprandini a 4”54; 29. Nani a 4”57. Non qual. II manche: Ballerin, Sala. Rit. I m.: Murisier

(Svi), Luitz (Ger), Kilde (Nor), Sarrazin (Fra), Maurberger, Zingerle.Coppa del Mondo: 1. Hirscher (Aut) 833; 2. Pinturault (Fra) 565; 3. Kristoffersen (Nor) 492; 6. Moelgg 316.Coppa gigante: 1. Hirscher (Aut) 433; 2. Pinturault (Fra) 389; 3. Faivre (Fra) 315; 4. Kristoffersen (Nor) 232; 5. Neureuther (Ger) 205; 8.Eisath 142

Oggi slalom di Adelboden (Svi). Prima manche ore 10.30, seconda ore 13.30. Pettorali: 2. Neureuther (Ger), 3.

Kristoffersen (Nor), 4. Gross, 5. Moelgg, 6. Hirscher (Aus), 10. Ryding (Gb), 11. Matt (Aut), 12. Pinturault (Fra), 13. Yule (Svi), 14. Thaler, 23. Razzoli, 39. Tonetti, 40. Ballerin, 42. Sala, 52. Ronci. Coppa slalom: 1. Hirscher (Aut) 300; 2. Kristoffersen (Nor) 260; 3. Moelgg 246; 4. Matt (Aut) 189; 5. Gross 131; 6. Neureuther (Ger) 130.In tv Diretta RaiSport1-Eurosport

CAMBIA WENGEN È stata cancellata la prima prova di discesa di martedì, perché è in arrivo una perturbazione si parte mercoledì, confermato il programma: venerdì combinata, sabato discesa, domenica slalom.

Coppa: Hirscher resta saldo in testa Oggi sfida Kristoffersen, Gross e MoelggSlalom alle 10.30 e 13.30 in diretta tv

Simone BattaggiaINVIATO AD ADELBODEN (SVIZZERA)

A delboden è un setac­cio. Giù per gli sbalzidi Chuenisbaergli, tra

fienili, tratturi e contropen­denze, l’oro dello sci si sepa­ra dalle pietre. «Tu sei pro­prio matto», sembra direPhilipp Schoerghofer a Mar­cel Hirscher, quando si ac­corge di essere secondo a1”99 — un secondo e novan­tanove centesimi — dal con­nazionale. «Se non è bastatoquesto non so proprio cosafare» mima Hirscher un paiodi minuti dopo, quando rea­lizza che Alexis Pinturaultgli è rimasto comunque da­vanti, che il francese ha sa­puto tenersi stretto 4 misericentesimi, che la sua folle se­conda manche non è basta­ta. Eppure non è questionedi pazzia, né di calcoli o difortuna. Semplicemente,Adelboden si fa domare solodai migliori. Tutti gli altri ar­rivano due secondi dopo.

REBUS Ogni sciatore sogna

di vincere sulla Chuenisbaer­gli. Perché è il gigante più fa­moso del mondo, perché scen­di di fronte a 27.000 persone,perché è terribilmente bello.«Peccato, speravo di far meglionella seconda manche. Che di­vertimento, però» raccontaRiccardo Tonetti, 27° a 4”47 efelice di essercistato. Dopo ilforfeit dell’annoscorso — le altet e m p e r a t u r eavevano reso laneve una polti­glia — quest’an­no la classicasvizzera si è pre­sentata con l’abi­to di gala: pae­saggio innevato,temperature ri­gide, fondo duroma liscio e una luce strana, unbianco che si rifletteva tra terrae cielo e che dissolveva i trattidella pista. Un rebus. «Non sivede niente — avrebbe spiega­to Manfred Moelgg —, si ri­schia sempre di arrivare lunghinelle curve e di sedersi». E poiil muro finale. «Il problema èche arrivi stanco — avrebberaccontato Florian Eisath, no­

no e migliore degli azzurri —.Devi solo crederci, capire chenon è così difficile come sem­bra. Serve tattica, ma nessun rispetto».

BRUTALI Ecco, se c’è uno che dirispetto per le piste non ne haproprio, è Marcel Hirscher. So­

prattutto nelleseconde man­che. Non che ierinella prima fossestato particolar­mente accortoma Pinturault —pettorale 1 — eSchoerghofer —33enne austria­co al sesto podioin Coppa — era­no comunquestati più veloci dilui. Tre ore più

tardi, il cinque volte vincitoredella Coppa del Mondo sareb­be stato brutale. «Sapevo cheavrei potuto mettere pressionead Alexis — racconta l’austria­co —. Era la manche che cerca­vo da un po’ di tempo e questomi rende felice». Pinturault, al­lo start, avrebbe sentito unenorme boato salire dal fondo­valle. «Certo che mi sono reso

conto che Marcel aveva fattouna grande manche. Qui c’è unpubblico enorme, è difficile ge­stire le emozioni. Mi sono solodetto che non potevo fare altroche sciare forte». Dei 70/100 divantaggio al cancelletto glienerestano prima 56, poi 27. All’ar­rivo, quattro. Le sfide tra titanisi risolvono sempre per inezie.

VERSO ST MORITZ Sembranormale, quasi doveroso, cheproprio ad Adelboden i duetocchino tappe significativedella loro carriera. Pinturaultsale a 19 vittorie in Coppa e fi­nalmente supera Jean­ClaudeKilly nella classifica dei france­si più vincenti. «Killy resta Kil­ly, erano altri anni. Nelle sue 18vittorie ci sono anche le tre aiGiochi di Grenoble, e poi lui siritirò a 25 anni, l’età che io hoadesso» sottolinea il francese, come a preannunciare altremeraviglie. Quanto a Hirscher,con il secondo posto di ieri salea 100 podi in Coppa. «Bello —si schermisce l’austriaco —,quando avrò 50 o 60 anni saròcurioso di vedere che qualcunovuole battere il mio record». In­somma, la sfida durerà a lungo.A iniziare dai Mondiali di StMoritz, dove entrambi cerche­ranno il primo oro iridato nellaspecialità.

AZZURRI L’Italia resta a guar­dare. Eisath è il migliore, nono,ma paga un brutto errore nellaprima manche. De Aliprandinise ne va infuriato perché hasciato bene, nella prima disce­sa (9°) aveva anche creduto diandar forte («In realtà stavo te­nendo troppo») e nella secon­da, più sciolto, avrebbe buttatoun gran piazzamento con unerrore a inizio muro. Quanto aMoelgg, comunque sorride. Ie­ri ha chiuso 12° ma oggi c’è loslalom. Nel setaccio di Adelbo­den può brillare lui.

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L’austriaco sale a 100 podi in carriera, Alexis è il francese più vincente: 19

Italia: ok Eisath 9°fuori De Aliprandini Bravo Moelgg 12°: e oggi c’è lo slalom

I PROTAGONISTI

1 Alexis Pinturault, 25 anni, al quarto successo stagionale, il terzo in gigante EPA 2 La stretta di mano all’arrivo con Marcel Hirscher, di spalle GETTY 3 La magia di Adelboden: un’immagine dell’arrivo EPA

32

1

I NUMERI

4 Le vittorie in stagione di Alexis Pinturault dopo Soelden e Val d’Isère (giganti) e S.Caterina (combinata). Arriva a 19 vittorie in Coppa in 5 specialità

833 I punti di Hirscher, davanti ad altri due atleti delle discipline tecniche: a 565 Pinturault e 492 Kristoffersen, 4° Jansrud a 491. Primo azzurro Moelgg, 6° a 316

4 La posizione dell’Italia nella classifica uomini con 1349 punti, dietro Austria (2201), Norvegia (1859) e Francia (1841). Donne: Italia 1a (2066). 2a Svizzera (1815)

Classifica: Milano 24; Venezia* 22; Avellino 20; Reggio Emilia 18; Capo d’Orlando 16;Sassari, Caserta, Pistoia, Brindisi*, Torino* 14; Brescia, Cantù, Trento 12; Pesaro, Varese* 8; Cremona 6. *una gara in più. Il quadro della 15a giornata è completato da Cantù-Milano che si gioca martedì alle 20.45

LE ALTRE GARE: ORE 18.15

Avellino difende la terza posizione1Reggio ufficializza Kaukenas: esordio il 22 con Caserta Capo d’Orlando sempre k.o. con Pesaro, società che oggi sarà contestata dai tifosi

SASSARI

CASERTA ORE 12

(g.d.-l.b.) Solito turnover obbligato per Pasquini, che intanto recupera capitan Devecchi. In tribuna dovrebbero andare Olaseni e Carter. Caserta sempre con gli uomini contati. Bostic è infatti ancora indisponibile, Cefarelli ha avuto un colica e Czyz sarà in campo per dare una mano, infortunio al ginocchio permettendo.

Le vittorie di Dell’Agnello contro Sassari: 5 k.o., 2 con Caserta e 3 con Pesaro

0

Comanda Sassari negli scontri diretti: i sardi in casa sono 11-3

16-12

Arb.: Filippini, Weidmann, Grigioni (dir. Sky Sport 1)

REGGIO EMILIA

CREMONA

(f.p.-a.r.) Reggio Emilia con Polonara in dubbio per un virus gastrointestinale, anche Cervi non è al meglio per un’infiammazione al ginocchio, ma alla fine ci sarà. È diventata ufficiale intanto la firma di Kaukenasche tornerà in campo il 22 contro Caserta. Cremona, al completo, recupera Turner (influenza), e Gaspardo (schiena).

La percentuale di Reggio Emilia da due punti: nessuno fa meglio in A

56.2%

Bilancio in parità nelle sfide,con ugual bilancio tra casa e fuori, 2 vinte e 2 perse

4-4

Arbitri: Lanzarini, Di Francesco, Caiazza

PESARO

CAPO D’ORLANDO

(cam.ca.-s.p.) Pesaro al completo. Thornton ha recuperato da una lieve distorsione alla caviglia rimediata nell’allenamento di giovedì. I tifosi hanno annunciato una contestazione alla società. Capo d’Orlando con la solita assenza di Nicevic e lo sguardo sempre al mercato per trovare il sostituto di Fitipaldo.

I punti che mancano a Diener per raggiungere quota 500 con l’Orlandina

10

Solo vittorie di Pesaro nelle gare con Capo d’Orlando: doppio 3-0 tra casa e fuori

6-0

Arbitri: Seghetti, Paglialunga, Boninsegna

BRESCIA

PISTOIA

(al.ba.-fi.la.) Brescia: virus intestinali per Moss e Bruttini, con quest’ultimo che potrebbe restare out ed è quasi sicuramente alla sua ultima partita con Brescia. Pistoia: in netto miglioramento le condizioni di Antonutti, che potrebbe essere utilizzato. Superata l’influenza torna Cournooh ma su di lui ci sono voci di mercato in uscita.

Il bilancio stagionaledi Brescia in casa: ha una media di 84.5 punti segnati

3-3

I punti che Pistoia segna mediamente in trasferta:è la peggiore della A

64.9

Arbitri: Sabetta, Bettini, Ranaudo

AVELLINO

TRENTO ORE 20.45

(l.z.-m.ob.) Sidigas al completo: il club ha consigliato di raggiungere il palasport, preferibilmente a piedi, e con largo anticipo dopo gli oltre 20 cm di neve caduti in città. Trento dopo aver salutato Jefferson (rescissione consensuale) è al completo, in attesa del sostituto del centro americano: il nome caldo è quello dell’ex Sutton.

Negli scontro diretti tra gli allenatori, invece, comanda Sacripanti su Buscaglia

4-1

È Avellino che conduce nelle sfide contro Trento: in casa è 2-0

4-1

Arbitri: Sahin, Attard, Morelli (dir. Rai Sport 1)

Sicure di andare a Rimini sono Milano, Avellino, Venezia, Reggio Emilia e Capo d’Orlando. Delle otto squadre racchiuse in due punti, tre sono già fuori: Cantù, Trento e Torino. Chi vince tra Sassari e Caserta è dentro, così come è sicura di entrare Pistoia se batte Brescia. Caserta potrebbe farcela anche con un k.o.: nei 23 casi che la vedono coinvolta, 14 le sono favorevoli. Per Brescia, vincendo ci sono su 16 possibilità su 32. A-2: STOP CAMPO VIRTUS Sul derby bolognese si abbattono le sanzioni del giudice sportivo: una giornata al campo Virtus per le invasioni di campo durante il supplementare e a fine gara, inoltre 495 euro sempre alla Virtus e 1500 alla Fortitudo per lancio di monetine e per la rottura del plexiglass a protezione della panchina Virtus. A-1 DONNE: MASCIADRI 600 Raffaella Masciadri, capitana di Schio, viene premiata stasera per le 600 gare in A-1. Oggi la 2a di ritorno, ore 18: La Spezia-Torino; Broni-Ragusa; Venezia-Battipaglia; Schio-Umbertide; San Martino-Vigarano; Lucca-Napoli (dir.Sportitalia)

OGGI GLI ACCOPPIAMENTI

Final Eight Coppa Italia: sono in cinque a lottareper gli ultimi tre posti

MarQuez Haynes, 30 anni, ha dominato al Palapentassuglia: 28 punti con 5 triple e 9/9 nei liberi CIAMILLO

Super Haynes: blitz VeneziaChiude l’andatadietro Milano1Senza Tonut, Peric e Filloy, decide l’ultima tripla di Ress: Brindisi perde al supplementare

Giuseppe MazzoneBRINDISI

I l cuore di Venezia imponea Brindisi dopo un temposupplementare la settima

sconfitta in campionato (la se­conda consecutiva) e la riman­da ad attendere i risultati dellealtre gare in programma persperare nelle risicate speranzedi accesso alle Final Eight diCoppa Italia. È stata una garacombattuta fino all’ultimo pos­sesso dove l’Umana senza To­nut, Peric rimasto in albergocon l’influenza e Filloy in pan­china per onore di firma haprovato a colmare le lacunenelle rotazioni con l’aggressivi­tà e l’agonismo. L’Enel, al con­trario, questa partita la volevae la doveva vincere per diversimotivi. Scott e compagnia han­no scelto forse il match più de­licato per confermare alcunipregi ma palesare, ancora unavolta, i difetti di una squadrache nel girone di andata avreb­

be potuto raccogliere molto dipiù di quanto abbia seminato.

TORPORE L’inizio di gara è tut­ta di studio. L’Umana sprecatanto in attacco (6 palle persein un amen) ma non rinunciamai nel tornare a galla. M’Bayee Carter impalpabili per unquarto e mezzo si risveglianodal torpore spingendo sull’ac­celeratore per il momentaneo+7 (17’, 40­33). Venezia con­tiene la spallata dimostrandogrande compattezza; poi Hay­nes salito decisamente di giri,con una tripla, ricuce a solodue punti (20’, 47­45) il ritardoda Brindisi capace di tagliare iltraguardo dell’intervallo lungocon il 61% nel tiro dal campo.L’Enel riparte come un rullocompressore sospinta dal­l’energia di Scott vero leader si­lente della squadra. Hagins,Ejim ed Haynes sono duri adarrendersi: con tre minuti di al­tissima qualità ritrovano il van­taggio (79­84) a 4’ dal termine.Il finale di gara è caldissimo:Hagins realizza il nuovo van­taggio esterno (39’, 85­86) esempre M’Baye lo cancella. PoiGoss si addormenta sulla ri­messa lasciando campo liberoa Ejim per il +3 (87­90) a45’’dalla fine. Carter dall’ango­lo realizza da tre punti il nuovopareggio a quota 90. Ci sonosolo 15’’ da giocare: Venezia hail pallone della vittoria spreca­to da Viggiano. Si va al supple­mentare. Haynes e Hagins pro­vano a mettere subito il sigillosulla vittoria con tre giocate dienergia pura (43’, 93­99).Brindisi reagisce con le ultimeforze provando il tutto per tut­to con Goss e M’Baye (44’, 98­99). È la tripla di Ress a tabello­ne (98­102) a mettere il punto.

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BRINDISI 106

VENEZIA DTS 108(19-15, 47-45; 71-63, 90-90)

ENEL BRINDISI: Moore 8 (0/2, 1/3), Goss 17 (3/5, 3/6), Scott 14 (5/9, 0/2), M’Baye 33 (8/10, 4/7), Agbelese 6 (2/2); Mesicek 5 (1/3, 1/3), Cardillo (0/1), Spanghero 3 (1/1 da 3), Carter 20 (5/10, 2/4). N.e.: Sgobba, Orlandino, Capoccia. All.: Sacchetti. UMANA VENEZIA: Haynes 28 (2/7, 5/12), Bramos 11 (3/4, 1/5), Ejim 17 (1/3, 4/5), McGee 14 (4/7, 2/4), Ortner 6 (3/3); Visconti 3 (1/1 da 3), Ress 3 (1/3 da 3), Viggiano 10 (2/5, 2/5), Hagins 16 (5/9). N.e.: Filloy, Criconia. All.: De Raffaele

ARBITRI: Mazzoni, Baldini, Borgioni.NOTE - T.l.: Bri 22/35, Ven 20/22. Rimb.: Bri 36 (Carter 7), Ven 42 (Hagins 8). Ass.: Bri 16 (Moore 8), Ven 13 (Haynes, Viggiano 3). Usciti 5 falli: Ortner, Hagins. Progr.: 5’ 12-6, 15’ 31-33, 25’ 60-57, 35’ 79-78. Max vant.: Bri 13 (76-63), Ven 6 (104-98).

Una conclusione di Chris Wright, 27 anni: con 22 punti ha eguagliato il top stagionale CIAMILLO

Torino sorride Varese a piccoÈ il quarto k.o.consecutivo1La cura Caja non sembra funzionarePiemontesi con Alibegovic decisivo

Filippo BrusaVARESE

B uon sangue non men­te e Mirza Alibegovic,figlio di Teo, vecchia

conoscenza della pallacane­stro italiana, ha fatto la dif­ferenza a Masnago. È statala venticinquenne guardia atrascinare al successo Tori­no nella partita con Varese,che i lombardi non hannosaputo amministrare, sper­perando il +12 accumulatonel terzo quarto (59­47 eancora sul 61­49). Alibego­vic ha segnato le triple chehanno permesso alla squa­dra di Vitucci di dimezzareil distacco, proprio primadel terzo intervallo, e poicon due frecce infuocatedall’arco ha messo in ginoc­chio Varese nel finale dellagara. Vitucci, ex molto ama­to perché aveva trascinatoVarese alla semifinale deiplayoff nel 2013, non aveva

né Poeta né Harvey ed è statocostretto a inseguire per unamezz’ora abbondante i bianco­rossi, poi stroncati dalla co­stanza dei suoi: «È stata unapartita che dimostra tutto il nostro carattere e, anzi, credoche sia un piccolo capolavorodei miei. White aveva la febbree Okeke ci ha dato una grossamano – ha detto il coach –. Nelprimo quarto abbiamo giocatomale in difesa ma poi la zonaha pagato e ci ha permesso diconquistare i due punti. Sonosoddisfatto di questo girone diandata anche se sono ramma­ricato per l’esclusione dalle Fi­nal Eight di Coppa Italia».

NOTTE FONDA Torino si ripren­de dopo le due sconfitte conBrescia e Sassari mentre perVarese, alla quarta sconfittaconsecutiva, è ancora nottefonda. Eppure questa sembra­va l’occasione giusta per fe­steggiare il primo successo del­l’era Caja. Il coach non cercaalibi (Pelle è stato in panchinaper l’influenza e il frizzanteAvramovic non era al top) malegge la gara con pragmati­smo: «Nel terzo quarto aveva­mo accumulato 12 punti divantaggio e Torino era in diffi­coltà ma poi siamo calati al tiroe in difesa. La chiave è tuttaqui». La sconfitta nell’ultimoquarto, dopo aver sperperatoun margine considerevole, puòrappresentare un ulteriore te­gola mentale per Varese chemartedì tornerà in campo inChampions League contro i po­lacchi del Rosa Radom. Ora ilclub dovrebbe nuovamente in­tervenire sul mercato e May­nor, il play che finora è andatoa corrente alternata, potrebbeessere tagliato.

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VARESE 79

TORINO 86(29-21, 49-42; 63–57)

OPENJOBMETIS VARESE: Maynor 10 (3/7, 0/3), Johnson 19 (5/7, 3/15), Eyenga 23 (4/8, 5/9), Kangur 2 (0/6, 0/1), Anosike 11 (5/8); Avramovic 5 (1/2, 1/3), Bulleri 3 (0/4, 1/1), Cavaliero (0/4, 0/4), Ferrero 6 (2/2, 0/4). N.e.: Pelle, Canavesi, De Vita. All.: Caja.FIAT TORINO: Parente 3 (1/3 da 3), Wright 22 (3/9, 4/7), Washington 19 (7/9, 0/2), Wilson 18 (3/7, 3/4), White 13 (6/11); Alibegovic 11 (3/8 da 3), Okeke, Mazzola (0/3). N.e.: Fall, Vitale, Harvey. All.: Vitucci.

NOTE - Tiri liberi: Var 9/12, Tor 15/19. Rimbalzi: Var 50 (Anosike 17), Tor 37 (Wright 8). Ass.: Var 14 (Maynor 7), Tor 14 (Wright 7). Fallo antisportivo: Washington 21’18” (49-42), Wilson 24’06” (55-47). Progressione: 5’ 13-12, 15’ 36-37, 25’ 57-47, 35’ 65-71. Max vantaggio: Var 12 (61-49) Tor 7 (79-86). Spettatori 3.728.

BasketRSerie A: anticipi 15a giornata28

Sci di fondoRTour de Ski

La nevicata record che ha mandato in tilt Istanbul, ha costretto l’Olimpia Milano a rinviare il rientro dalla Turchia dopo la partita col Fenerbahce. Il quasi mezzo metro di neve caduto da venerdì sera nella metropoli ha infatti portato alla chiusura dell’aeroporto Ataturk, con la conseguente cancellazione del volo che avrebbe dovuto riportare i tricolori a Malpensa. Di conseguenza l’EA7 ha chiesto e ottenuto il rinvio del derby di domani con Cantù a martedì. La sfida si giocherà sempre al PalaDesio alle 20.45 con diretta su Sky Sport 1. Sono stati circa 6000 i passeggeri rimasti a terra che hanno trovato sistemazione in hotel, con oltre 20.000 pasti distribuiti a chi invece ha dovuto bivaccare in aeroporto. In emergenza, lo

staff dell’Armani ha convocato un allenamento atletico in piscina e palestra per ieri mattina. Nel pomeriggio ulteriore seduta per i giocatori meno impiegati nella partita di Eurolega e poi riunione tecnica per non perdere tutta la giornata inutilmente.L’Olimpia ha postato su twitter foto dei giocatori al lavoro nella sala pesi dell’albergo. La squadra dovrebbe rientrare oggi a Milano.

AEROPORTO CHIUSO

La nevicata record blocca Milano a Istanbul: il derby con Cantùposticipato a martedì (20.45)

Santa Sofia sotto la neve EPA

LA GUIDA

UOMINI 15 km tc ins. 1. Sundby (Nor) 40’40”; 2. Ustiugov (Rus) a 2”2; 3. Heinìkkinen (Fin) a 2”8; 4. De Fabiani a 3”2; 5. Larkov (Rus) a 3”3; 6. Dyrhaug (Nor) a 3”5; 7. Cologna (Svi) a 3”8; 8. Bessmerttnykh (Rus) a 3”9; 9. Holund (Nor) a 9”9; Hellner (Sve) 10”3; 33. Salvadori a 1’53”; 40. Rastelli a 3’10”5. Tour de ski (6/7): 1. Ustiugov (Rus) 2h54’20”2; 2. Sundby (Nor) a 1’11”9; 3. Cologna (Svi) a 2’04”1; 4. Heikkinen (Fin) a 2’32”9; 5. Manificat (Fra) a 2’34”6; 6. Harvey (Can) a 2’42”5; 7. Hellner (Sve) a 2’54”5; 10. De Fabiani a 4’36”6; 28. Savadori a 8’59”3; 40. Rastelli a 13’12”2. Coppa del Mondo: 1. Sundby (Nor) 796; 2. Ustiugov (Rus) 546; 3. Heikkinen (Fin) 515; 19. De Fabiani 178.

DONNE - 10 km tc ins.: 1. Nilsson (Sve) 30’20”8; 2. Kylloenen (Fin) a 3”; 3. Kalla (Sve) a 3”7; 4. Parmakoski (Fin) a 9”4; 5. Stadobler (Aut) a 10”1; 6. Chekaleva (Rus) a 10”5; 7. Weng (Nor) a 17”5; 8. Diggins (Usa) 19”5; 9. Niskanen (Fin) 19”8; 10. von

Siebenthal (Svi) 25”2; 18. Oestbertg (Nor) a 1’08”5; 21. De Martin a 1’38”6; 23. Brocard a 1’45”9; 25. Debertolis a 1’56”9; 30. Stuerz a 3’08”6.Tour de ski (6/7): 1. Nilsson (Sve) 1h53’45”9; 2. Weng a 19”2; 3. Parmakoski (Fin) a 53”9; 4. Oestberg (Nor) 1’23”3; 5. Diggins (Usa) a 1’56”5; 6. Chekaleva (Rus) a 3’16”6; 21. Debertolis a 6’50”4; 24. Brocard a 7’07”; 25. De Martin a 7’11”7; 30. Stuerz a 10’10”8. Coppa del Mondo: 1. Weng (Nor) 901; 2. Oestberg (Nor) 809; 3. Parmakoski (Fin) 680; 5. Nilsson (Sve) 592; 21. Debertolis 133. OGGI Lago Tesero-Alpe Cermis. Ore 11.30: 9 km tl donne in linea; ore 15.30: 9 km tl uomini. Diretta RaiSport 1 ed Eurosport

Donne, è solo Svezia: 1a Nilsson, 3a Kalla Oggi ultima tappa in tv

NBA

Memphis come... ChamberlainStorica rimonta in casa Warriors1Risale da -19 dopo 3 quarti: in trasferta controla numero 1 ci era riuscito solo Wilt

L a noia, avversaria perico­losa. Lo sanno bene i War­riors, così come i Cavs.

Ogni tanto, nel corso di unalunga stagione regolare fatta di82 partite, serve che suoni unasveglia. I vicecampioni l’hannosentita forte e chiara venerdìnotte in casa contro Memphis,perdendo (128­119 dopo unsupplementare) per la secondavolta in stagione contro i Griz­zlies (un anno fa non avevanomai lasciato fare il bis a un’av­versaria).

FELICE «Sono contento d’averperso – diceva poi DraymondGreen – perché ci sono tante co­se che dobbiamo sistemare sevogliamo vincere il titolo. Il no­stro quarto periodo in attacco èstato orribile». Understate­ment, visto che i Warriors era­no avanti di 24 punti nel 3° pe­riodo (90­66 a 4’52” dalla finedel quarto), e ancora di 19 allapenultima sirena. Prima di ve­nerdì, le squadre in vantaggiodi almeno 19 punti dopo 3quarti, avevano vinto le ultime662 di fila. L’ultima volta cheGolden State si era fatta rimon­tare un vantaggio simile risali­

va al ‘98­99, quando i Lakers ri­salirono da ­20 nell’ultimoquarto. Oltretutto il k.o. è arri­vato nella partita in cui StephCurry, decisamente sotto il suostandard sin qui, è sembrato fi­nalmente ritrovare il tocco,chiudendo con 40 punti.

WILT La rimonta dei Grizzlies èstorica. Solo i PhiladelphiaWarriors il 9 febbraio ‘62 riusci­rono a vincere dopo essere statia ­19 a fine terzo periodo in tra­sferta contro la squadra che de­teneva il miglior bilancio dellalega, all’epoca i Boston Celticsdi Bill Russell. A trascinarli fuWilt Chamberlain con 48 puntie 29 rimbalzi. Stavolta a deci­dere è stato Mike Conley con untiro in sospensione a 8” dalla fi­ne che è valso l’overtime dovepoi Marc Gasol e Zach Randol­ph hanno scavato il solco deci­sivo. Venerdì è stata la seratadelle rimonte. Anche i Knicks aMilwaukee, sotto di 18 (13 a fi­ne terzo quarto), sono riuscitipoi a vincere 116­111 con la tri­pla decisiva di Carmelo An­thony, chiudendo così a 6 la se­rie negativa. Vincono anche iCavs in casa dei Nets (116­108), con l’arrivo del tiratoreKyle Korver da Atlanta ormaicosa fatta. Ma a LeBron non ba­sta: «Ci serve un play» ha dettoil Prescelto. Tra i papabili, Jar­ret Jack, Mario Chalmers e Nor­ris Cole, gli ultimi due già conJames a Miami.

m.o.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mike Conley, 29 anni, play di Memphis contro Klay Thompson AP

Ustiugov battuto:fa festa Sundby Ma che De Fabiani!1Nella 15 km classica a inseguimento primo k.o. per il russo. L’azzurro è 4°, a un secondo dal podio

Stefano ArcobelliINVIATO A LAGO DI TESERO (TN)

I l Tour de ski resta aper­to, viva il Tour: primadell’ultima rampa, la

(tremenda) scalata del Cer­mis che i fondisti devono af­frontare al contrario dei di­scesisti. Da un’idea di 11 an­ni fa di Jurgen Capol, percreare suspence e attirarepiù attenzione intorno allaCoppa del Mondo, ridottadalla Norvegia quasi in uncampionato nazionale. Sta­volta i padroni faticano co­me gli altri e fanno i conticon problemi di doping (lavincitrice del 2016 ThereseJohaug è a casa disperata inattesa di squalifica), rimastisenza Northug e la Bjoergenche preparano a casa i Mon­diali. In questo Tour la Nor­vegia ha perso il comandotra le donne, a opera di unasvedese come Stina Nilsson,capace di destare sensazio­ne con 4 successi; e ha fer­mato a 5 il record di vittorieconsecutive del siberianoSergej Ustiugov, battuto involata da Martin Sundby,dall’inizio l’unico vero inse­guitore del russo per il trion­fo finale. Il duello tra i due–prima degli ultimi 9 km askating – è racchiuso ora in1’11”, entrambi sono incal­zati da Cologna, lo svizzerodi genitori italiani, che ilTour sa come si vince. E’ 3°,Dario, prima di affrontare ilCermis: 2’ di gap sono tuttoo nulla, quando si tratta didribblare le porte in salitacon dislivelli sino al 28%.

INCERTEZZA Chi strappa,chi salta, chi vince? Mai co­me stavolta sia tra le donneche tra gli uomini, può an­cora succedere di tutto. «Aquesto punto spero che lovinca Ustiugov, anche percambiare un po’ facce ri­spetto a Sundby» fa France­sco De Fabiani, dopo averleprovate davvero tutte ierinella 15 km classica ad inse­guimento: il podio del fin­landese Heikkinen è a menodi 1”, ma per il valdostano,

al miglior risultato stagionale,è la conferma di una crescitacostante e di una consapevo­lezza crescente, verso i Mon­diali di Lahti a febbraio. «Serveanche per il morale, per la fidu­cia, manca qualcosa nella con­dizione soprattutto nel finale,ma esco rafforzato di giorno ingiorno da questo Tour, e oravorrei migliorare il 9° posto fi­nale di un anno fa sul Cermis».Un anno fa erano tutti ai piedidi Sundby, 3 Tour de ski domatie uno perso per doping nel2015. Nella bufera d’estate (eda Salbutamolo) sembravanon potersi riprendere più, in­vece il leader di Coppa delMondo aveva ieri l’espressionefurba di chi ha di nuovo in ma­no la situazione come ai vecchitempi, a prescindere dall’inno­cenza perduta, argomento ag­girato: «Non parto per arrivare2°, ci voglio provare, ma sonofelice così: volevo battere Usti­ugov e ci sono riuscito». Il rus­so, invece, avrebbe voluto ve­dere uno dei suoi connazionalial 1° posto: «Per quanto mihanno aiutato meritavano divincere. Il record interrotto?Avevo detto che non le avreivinte tutte, non sono tranquillocol norvegese a 1’, ma andròveloce».

OCCASIONE SVEDESE Se Sun­dby ha regalato una vittoria aiNorge, il tradimento stavolta èmaturato tra le donne: la capo­

Francesco De Fabiani, aostano di 23 anni, 1.82 per 71 kg NEWSPOWER.IT

Km 2

Km 3

ARRIVO Km 9

Km 1

Lo sforzoFrequenze cardiache: da 170 al 190 (ba�iti al minuto). Tempi di recupero: 5-7 giorni

Quanto si guadagnaIn Euro ai primi 3 del Tour100.000-67.000-33.000

0

100

200

300

400

LagoTesero

Alpe CermisAlpe Cermis

LAGO TESERO

ALPE CERMISOGGI IL CERMIS

km 1 2 3 4 5 6 7 8 9

disli

vello

Dislivello 420 metriPendenza media dell’11% e punte del 28%Dislivello 420 metriPendenza media dell’11% e punte del 28% 4%

12,29%

24%

28%

TrentoVenezia

TrentinoAlto Adige

PARTENZA

9 km tecnica libera

Stina Nilsson (Sve) ANSA

RFrancesco: «Ora vorrei migliorareil 9° posto finaledi un anno fasul Cermis»

classifica e leader di Coppa delMondo Heidi Weng (sul podiofinale un anno fa al termine delTour) ha raccolto appena un 7°posto, la connazionale Oest­berg ha incassato un 18° postoa 1’18” e stavolta è la Svezia aurlare di gioia con la Nilsson el’ex vincitrice del Tour, Char­lotte Kalla, in mezzo alle qualis’è posta la finlandese Par­makoski, nonostante un ruzzo­lone in una curva in discesa,senza conseguenze, proprio in­sieme alla Kalla. Ma neancheper la Nilsson è ancora fatta:19” sono quasi uno scherzo perla talentuosa vichinga Weng,incalzata proprio dalla Par­makoski. Così saranno la Oest­berg e l’americana Diggins adeterminare treni e alleanze,ma lassù ci arriverà per primachi avrà più benzina nelle gam­be, ormai dure come legni. Leazzurre saliranno con l’orgo­glio di voler chiudere in bellez­za: Virginia De Martin è stata lapiù brava ieri nella 10 km in al­ternato (21a), Ilaria Debertolisè a sua volta 21a nella generale.L’Italia vincerà il Tour della ge­nerosità.

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29DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

30 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

Djokovic trova l’uscita del tunnel

Murray al tappetoma è solo l’inizio

1Il serbo torna al successo dopo 3 mesi incerti: «Contro Andy mi sembra di giocare allo specchio»Lo scozzese fermato dopo 28 vittorie di fila

SPORT INVERNALI

Biathlon Windisch si ripete: 3°«So reagire»

I TORNEI

Chi si rivede. A Brisbane torna a risplendere il talento di Grigor Dimitrov, che elimina il campione in carica Raonic annullandogli un set point nel tie break del primo set e poi dominandolo nel secondo, quando ha ottenuto il break nel quinto game e da lì ha infilato quattro game consecutivi: in tutta la partita il bulgaro, 17 Atp, non ha mai concesso palle break. Decima finale in carriera per lui, ma l’ultima vittoria risale al Queen’s nel 2014 e da allora ne ha perse quattro su quattro. Ora ha Nishikori, che ha eliminato Wawrinka, con cui è sotto 3-0 nei precedenti. Tra le donne trionfa la Pliskova, con 7 ace e nessuna palla break concessa: unico set perso nel torneo dalla ceca, alla sesta vittoria in carriera in 17 finali, quello nei quarti contro la Vinci. Primi successi in carriera per la ceca Siniakova e l’americana Davis e prima finale Atp per il ventenne russo Medvedev detto «Bear», l’Orso. Nella finale di Hopman Cup, tradizionale esibizione a squadre di inizio anno, vittoria della Francia grazie al doppio, dopo che Gasquet nel primo singolare aveva annullato un match point a Sock e la Vandeweghe aveva riportato in parità la sfida contro la Mladenovic. Niente Australian Open invece per la tedesca Sabine Lisicki, finalista a Wimbledon nel 2013 e scesa al numero 92 del mondo: causa infortunio alla spalla destra si interrompe la sua striscia di 25 Slam consecutivi. La settimana degli italiani: Fognini, al debutto stagionale, contro il tedesco Kohlschreiber, Lorenzi contro l’altro tedesco Florian Mayer e la Vinci contro una qualificata a Sydney, dove escono nelle qualificazioni Fabbiano e Vanni; Errani contro la Mladenovic e Schiavone (wild card) contro una qualificata a Hobart. BRISBANE (cemento). Uomini (425.000 €), semifinali: Dimitrov (Bul) b. Raonic (Can) 7-6 (7) 6-2; Nishikori (Giap) b. Wawrinka (Svi) 7-6(3) 6-3. Donne (970.000 €), finale: Ka. Pliskova (Cec) b. Cornet (Fra) 6-0 6-3. SHENZEN (cemento, 728.000 €). Finale: Siniakova (R. Ceca) b. Riske (Usa) 6-3 6-4.AUCKLAND (cemento, 242.000 €). Finale: Davis (Usa) b. Konjuh (Cro) 6-3 6-1. CHENNAI (cemento, 434.000 €). Semifinale: Medvedev (Rus) b. Sela (Isr) 4-6 7-6 (2) 6-2; Bautista (Spa) b. Paire (Fra) 6-3 6-3. HOPMAN CUP Finale: Francia-Stati Uniti 2-1.

Brisbane, riecco DimitrovIl russo in finale con Nishikori

Oliver Anderson, 18 anni, col trofeo delloAustralian Open Junior, vinto un anno fa AP

D al trionfo alla gogna.Sotto processo per ma­tch fixing, la formula al­

l’inglese e più elegante con cuisi definiscono i match truccati.Triste parabola, almeno perora, per l’australiano OliverAnderson, 19 anni il prossimo30 aprile, che giusto un annofa vinceva il titolo junior nelloSlam di casa contro l’uzbekoKarimov e adesso finisce sottoinchiesta con l’accusa di avertruccato una partita (o parte diessa) in cambio di denaro. Loha annunciato la polizia au­straliana dello stato di Victo­ria, spiegando che l’indagine èstata condotta con la collabo­razione dei bookmakers e de­gli investigatori di Latrobe Val­ley.

IL MISFATTO La partita incri­minata risalirebbe a fine otto­bre al Challenger di Traralgon,in Australia, dove qualcunoavrebbe avvicinato Andersonpoco prima di scendere in cam­po contro il connazionale Lom­be, che in quel momento gli era

dietro in classifica di 922 posi­zioni (1626 contro 704). Paregli sia stato chiesto di perdereun set e infatti il punteggio fi­nale fu di 4­6 6­0 6­2 a suo fa­vore. Per questa ragione Oliver(attualmente numero 743 delmondo e infortunato a unaspalla), allenato da Wayne Ar­thurs, ex buon giocatore aus­sie, comparirà davanti ai giudi­ci il 2 marzo: «Sta collaboran­do con la autorità e sta aspet­tando i l processo», haconfermato un portavoce.

REAZIONI In attesa che si muo­va anche la Tennis IntegrityUnit, che dal 2008, anno dellasua creazione, ha provveduto asanzionare 18 giocatori con 6squalifiche a vita, nei confrontisoprattutto di giocatori poconoti, il numero uno del mondoMurray ha commentato cosìl’episodio: «Ogni volta che suc­cede qualcosa del genere è ve­ramente triste per il nostrosport, anche se al tempo stessoquando i colpevoli vengonofermati e messi sotto giudizio,

la vedo come una cosa positi­va. E se i fatti venissero prova­ti, dovrebbero esserci peneesemplari e ancora più severeper le persone coinvolte».Amareggiato anche Djokovic:«E’ una notizia molto deluden­te, soprattutto considerando lagiovane età e il fatto che avessevinto uno Slam Junior. Nonriesco a capire come abbia po­tuto farlo. Però tutti commet­tiamo degli errori».

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Riccardo CrivelliINVIATO A DOHA

È il Natale degli Ortodossi.È il Natale di Djokovic,che ritrova la stella come­

ta del successo come non gliaccadeva da agosto a Toronto,nella sua testa un secolo fa.Rieccolo, Nole, che si lascia al­la spalle tre mesi confusi, in­certi, corrosi dai fantasmi deldubbio e nel primo match dellastoria tra numero uno e nume­ro due del mondo che si è gio­cato già nel pri­mo torneo del­l’anno ripristinale gerarchie per­sonali controMurray, il ge­mello diversoche da Wimble­don in giù gli hamangiato puntie convinzione fi­no al sorpasso inclassifica brutalee inatteso. Il Djo­ker è ancoral’emiro di Doha, come l’annoscorso, per il 67° sorriso in car­riera, e poco importa se Andygli ha sottratto altri 150 piccolipunticini: a giudicare dallabattaglia di due ore e 54 minuticon cui hanno iniziato la sta­gione, la cavalcata a due per ilprimato riserverà emozioni daraccontare.

PIU’ AGGRESSIVO Quelle, a di­re il vero, che il 36° confrontodiretto tra i due (adesso il bi­lancio è 25­11 per il serbo) ac­

cende solo alla fine del secon­do set, quando Novak si ritrovaa servire per il match sul 5­4:fin lì ha meritato di stare da­vanti, perché ha servito me­glio, è stato più aggressivo e hasfruttato due delle tre pallebreak avute , mentre Andy si èrifugiato in un attendismotroppo sterile e non ha alzato ilritmo sui due/tre punti chefanno la differenza.

SVOLTA Lì, però, il numero unoritrova la voce del padrone, an­nulla tre match point e con un

dritto saettanteottiene final­mente il primobreak, rimetten­do in circoloadrenalina, co­raggio e la suapartita. Nole,confuso, si beccaun penalty pointper il secondowarning (rac­chetta sfasciata,il primo era arri­vato per un lan­

cio di pallina non intenzionalein tribuna, atteggiamento chelui stesso stigmatizzerà alla fi­ne: «Da un campione è un com­portamento inqualificabile, ac­cetterò qualunque sanzione», cioè una multa) e si squaglia.Ma quando sul 3­3 del terzoMurray ritorna un po’ remissi­vo e gli concede altre tre pallebreak, lui gli monta sopra conla furia dei bei tempi e si liberafinalmente di un incubo: «È ilmiglior scenario per me, nonpotevo cominciare l’anno in un

modo migliore ­ sorriderà sol­levato il serbo ­ ho vinto cinquepartite e l’ultima contro il nu­mero uno, una maratona diquasi tre ore che ha portato en­trambi al limite. È un successoimportante, perché mi restitui­sce la fiducia che mi era un po’mancata negli ultimi tre mesidell’anno scorso, quando il li­vello del mio gioco non è maistato all’altezza delle mieaspettative».

NOSTALGIA E se Murray se ne

va un po’ ammaccato ma pro­babilmente sollevato dal nondover portare in Australia lasettimana prossima il peso di29 vittorie consecutive (si èfermato a 28, comunque suorecord), prendendola con fi­losofia («Sono mancato suipunti decisivi, ma potevo vin­cere Melbourne prima di que­sto torneo e posso continuarea vincerlo anche adesso»),Nole ha già l’occhio lungo: «Èsolo l’inizio di stagione e guar­date che partita abbiamo gio­

cato, quando lo affronto è co­me stare davanti a uno spec­chio, perché abbiamo stilimolto simili. Spero di affron­tarlo ancora, più e più volte,perché significa che sarannofinali. Anche se sono contentodi ritrovare Federer e Nadal:mi sono mancati e sono man­cati al tennis». Buon diverti­mento, allora.

Finale (1.201.000 €, cemento): Djoko-vic (Ser) b. Murray (Gb) 6-3 5-7 6-4.

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D ominik Windisch si ri­pete a Oberhof nellaCoppa del Mondo di

biathlon: da 3° nella sprint a3° nell’inseguimento, dopouna gara rocambolesca incui è passato da 1° a 7° a1’14” per 3 errori al poligonoal podio preso in spaccatasul norvegese Svendsen.«Un risultato frutto del­l’esperienza, ormai so reagi­re ad ogni situazione di gara,anche di stare dietro al nor­vegese prima del rettilineofinale». Oggi va a caccia deltris nella mass­start. Do­rothea Wierer è 8a, FedericaSanfilippa 11a.

Uomini, inseg. 12.5 km: 1. M.Four-cade (Fra) 1 36’45”7 (1); 2. Pfeifer (Ger) a 1’09”9 (3); 3. D. Windisch a 1’32”4 (5); 4. Svendsen (Nor) a 1’32”6 (5); 5. Lesser (Ger) a 1’36”1 (5); 6. Babikov (Rus) a 1’40”7 (5); 12. L. Hofer (Ita) a 2’07”9 (5); 43. Montello a 5’28”6 (5). CdM: 1. Fourcade (Fra) 562; 2. Shipulin (Rus) 352; 12. Windi-sch 223. Donne, inseg. 10 km: 1. Dorin (Fra) 34’33”3 (2); 2. Koukalova (R.Cec) a 38”8 (3); 3. Makarainen (Fin) a 1’19”1 (4); 8. Wierer a 2’34”4 (4); 11. Sanfilippo a 2’50”9 (3); 46. A.Runggaldier a 7’03”9 (8). CdM: 1. Koukalova (R.Cec) 419; 5. Wierer 332. Oggi: mass start U e D ore 12.30 e 14.40 Eurosport.

COMBINATA NORDICA Sa­muel Costa è 5° nella tappa diLahti (Fin) per la Coppa delMondo di combinata nordica.L’azzurro, quarto dopo il sal­to, è rimasto sino a 15” dalpodio per quasi tutta la 10km, poi al traguardo è statosuperato dall’austriaco Deni­fl, ma ha ottenuto al migliorrisultato in carriera.

Risultati. Hs140+10 km: 1. Frenzel (Ger) 29’13”7 (2); 2. Hirvoen (Fin) a 4”1 (3); 3. Rydzek (Ger) a 26”4 (12); 4. Denifl (Aut) a 47”2 (5); 5. Costa a 48”9 (4). CdM: 1. Frenzel (Ger) 554; 2. Rydzek (Ger) 530; 17. Costa 69. Oggi: ore 9.30 e 13 Eurosport.

SALTO DONNE Ad Oberst­dorf, per la Coppa del Mondidi salto donne, quarto succes­so su 5 per la nipponica SaraTakanashi. Azzurre: a puntisolo Manuela Malsiner, 29a.Oggi si replica.

Risultati. Hs-106: 1. Takanashi (Gia) 283.4; 2. Avvakumova (Rus) 260.5; 3. Ito (Gia) 259.7; 29. Man. Malsiner 157.7; 32. E. Runggaldier 71; 40. Insam 51.9. CdM: 1. Takanashi 460; 2. Ito (Gia) 302; 28. Malsiner 34. Oggi ore 16.25 Eurosport.

SNOWBOARD E SKELETON Davide Boggio, 14° con 76.75,e Nicola Liviero, 37° con23.50, non sono entrati nellafinale del big air di Coppa delMonaco a Mosca. Skeleton: alrientro in Coppa del Mondo,ad Altenberg (Ger), Mattia Gaspari è 14° nello skeleton.Bertazzo 20° nel bob a 2. Oggidalle 10 il bob a 4.

Risultati. Uomini. Skeleton: 1. Gro-other (Ger) 1’52”30 (1°+1°); 2. M. Dukurs (Let) a 0”30 (2°+2°); 3. Jungk (Ger) a 0”47 (3°+3°); 14. Gaspari a 2”96 (14°+15°). Bob a 2: 1. Friedrich (Ger) 1’49”20 (1°+1°); 2. Kasjanov (Rus) a 0”64 (3°+4°); 3. Kibermanis (Let) a 0”70 (5°+2°); 20. Bertazzo-Costa 55”64.

Dominik Windisch, 27 anni AFP

Nole Djokovic, 29 anni. A Doha firma il bis dopo il successo 2016 EPA

ANDY MURRAYNUMERO 1 DEL MONDO

AUSTRALIAN OPEN? POTEVO VINCERE

PRIMA E LO POSSO FARE ANCHE ORA

25le vittorie di Nole Djokovic, mentre sono 11 quelle di Andy Murray nei confronti diretti

IL BILANCIO

TennisRFinale a Doha

SCOMMESSE

Dallo Slam alle partite truccateNei guai stellina australiana1Sotto processo Anderson, 18 anni: un anno fa ha vinto l’Australian Open Junior

31DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

1VELA: CAMPOBASSO (r.ra) A Gaia Falco il 24° trofeo Campobasso, regata di optimist organizzata a Napoli dal Circolo Savoia (160 atleti). Trofeo Unicef per cadetti all’israeliano Levy Roy (2° Giancarlo Balsamo, 3a Carolina Raganati). Il Circolo Italia miglior squadra.TUTTENOTIZIE

ATLETICACROSS DI EDIMBURGOFLOP FARAH: SETTIMOFlop di Mo Farah al cross di Edimburgo: il doppio campione olimpico di 5000 e 10.000 è finito 7°, a 46” dal vincitore, il naturalizzato statunitense Leonard Komen e addirittura preceduto da un britannico, Callun Hawkins, secondo (16° Salami, 25° Razine). Uomini. Sr (km 8): 1. L. Korir (Usa) 24’03”; 2. Hawkins (Gb) 24’04”; 3. Kaya (Tur) 24’21”; 4. Chelanga (Usa) 24’23”; 5. Kebenei (Usa) 24’39”; 6. Heath (Usa) 24’43”; 7. Farah (Gb) 24’49”; 8. Bouchikhi (Bel) 24’56”; 16. Salami 25’23”; 25. Razine 25’47”. Jr (km 6): 1. Affolder (Usa) 19’29”; 2. Gonzalez (Spa) 19’34”; 3. Lundy (Usa) 19’36”. Donne. Sr (km 6): 1. Can (Tur) 20’36”; 2. McCormack (Irl) 20’57”; 3. Akdag (Tur) 21’02”; 4. Lipari (Usa) 21’17”; 5. Bobocel (Rom) 21’18”; 6. Barca (Rom) 21’21”. Jr (km 4): 1. Knowles-Jones (Gb) 13’56”. 4x1 km: 1. Gran Bretagna (con Muir) 11’10”; 2. Usa 11’17”; 3. Scozia A 11’18”; 5. Europa (con El Kabbouri) 11”23. Squadre: 1. Usa 149; 2. Europa 152; 3. Gran Bretagna 208. UKHOV 2.30 (si.g.) A Yekaterinburg (Rus), 2.30 indoor nell’alto di Ivan Ukhov che ha tentato poi i 2.36. Uomini. 3000: Nikitin 7’48”13. 60 hs: K. Shabanov 7”68. Alto: 2. Semenov 2.27. Donne. 60: Sivkova 7”31. 300: Renzhina 37”63. 1000: Gulyayeva 2’39”76.

BOXE AVOSANI (r.g.) Il leggero Massimo Avosani (6-2-1) 25 anni, di Mantova si è detto pronto a sostituire Francesco Acatullo (9-7-1), per l’esordio di Mirco Valentino, iridato 2009, argento europeo 2011, tre presenze ai Giochi (2004-2008-2012), fissato il 24 febbraio.

DOPINGATTACCHI INFORMATICI USAFIGLI DELL’INCHIESTE WADA?Secondo dirigenti dell’intelligence statunitense, gli attacchi informatici dei quali il Paese è

stato vittima nelle scorse settimane anche nell’ambito della campagna elettorale, sarebbero dovuti anche alle inchieste di matrice Wada che hanno portato alla mancata partecipazione forzata di decine di atleti russi all’Olimpiade di Rio. Lo sostiene un report di 25 pagine pubblicato venerdì da Cia, Fbi e Agenzia della Sicurezza Nazionale. «Il presidente Putin – si legge – ha indicato gli scandali doping quale esempio di tentativo statunitense di discreditare la Russia».

GINNASTICA AZZURRE (an.me.) Una delegazione di azzurre di artistica è da ieri a Dallas (Texas, Usa) per un training camp internazionale. Col tecnico Citton e gli allenatori Campodonico, Di Rienzo e Ugolini ci sono Sofia Arosio, Sara Berardinelli, Giulia Bencini, Benedetta Ciammarughi, Caterina Cerenghetti, Francesca Noemi Linari, Giorgia Villa, Asia e Alice D’Amato ed Elisa Iorio.

HOCKEY GHIACCIO QUI BOLZANO (m.l.) Il Bolzano, conquistati i playoff) oggi (ore 17.30), per il 41° turno di Ebel, gioca a Lubiana. Classifica: Vienna 91; Salisburgo 79; Linz 78; Bolzano 71; Innsbruck 62; Klagenfurt 60; Znojmo, Villach 56; Fehervar 53; Graz 52; Dornbirner 43; Lubiana 19.

IPPICA A PARIGI A Vincennes oggi c’è il Calvados (ore 15.45, m 2850) al trotto montato, preparazione al Cornulier (mondiale di specialità) di domenica 22. Da battere Bellissima France, che resta sui successi nel Lafosse e nel Lemonnier. Al via anche l’italiano Nenédegli Ulivi, specialista delle prove sotto la sella (20 successi) ma che non potrà esserci visto che è un castrone. Nel pomeriggio anche il Prix de Lille (ore 15.15, m 2100) coi buona chance per i nostri Sugar Rey (R. Andreghetti) e Orient Horse (P. Levesque). IERI NIENTE QUINTÉ A causa dell’impraticabilità della pista la tris-quarté-quinté di ieri non è stata disputata. Scommesse rimborsate. OGGI Trotto: Firenze (13.55), Milano (13.20) e Montegiorgio (14.20). Galoppo: Pisa (14.05) e Siracusa (14.55).

NUOTO GIAVI (al.f.) Memorial Chiara Giavi a Montebelluna (Tv, 25 m). Uomini: 100 sl Zuin 50”29, Sciocchetti 50”36; 200 ra Ferraro 2’14”46. Donne: 400 sl Grotto 4’16”33; 100 fa Lucchese 1’01”44.

RUGBY ECCELLENZA (i.m.) Nel 7° turno di Eccellenza, Calvisano conserva l’imbattibilità: al 60’ era sotto 19-9 in casa con le redivive Fiamme Oro. Risultati: Piacenza-Viadana 18-28; Lazio-Reggio 29-30; Padova-San Donà 48-19; Calvisano-FiammeOro 29-22; Mogliano-Rovigo 16-34. Classifica: Calvisano 33; Padova 28; Rovigo 25; Viadana 18; Reggio 16; Mogliano 14; Fiamme Oro 13; San Donà 10; Lazio 8; Piacenza 6. PRO 12 (i.m.) Nel proseguimento del 13° turno di Pro 12, ieri la capolista Ospreys ha battuto il Connacht 29-7. Classifica: Ospreys 49; Munster*, Leinster 46; Scarlets 40; Glasgow* 36; Ulster* 33; Cardiff* 27; Connacht* 21; Dragons 19; Edimburgo* 18; Treviso 11; Zebre** 9 (*una in meno). RECUPERO Ieri, in un recupero del 1° turno del girone 1 di Coppa Europa, Racing-Munster 7-32. Classifica: Munster 16; Glasgow 13; Leicester 8; Racing 0.

SPORT INVERNALI CASSE BIS (s.f.) Bis in coppa Europa d’alpino per Mattia Casse che vince in 1’35”66 anche il secondo superG di Wengen (Svi). Ieri l’azzurro (al quarto successo nel circuito) ha preceduto di 39/100 Biesemeyer (Usa) e di 66 Rogentin (Svi); 14° a 1’72 Werner Heel, 16° a 1’80 Buzzi. FONDO (g.v.) Nella 5 km tl di Coppa Europa di fondo a Planica (Slo) successo di Sara Pellegrini su Caterina Ganz. Venerdì nella Sprint tl 2a Greta Laurent e 3a Francesca Baudin. PUSTERTALER (g.v.) Nella 40a Pustertaler Ski Marathon, 35 km tc da Braies a Sesto (Bz), successo del ceco Stanislav Rezác su Brigadoi e Di Centa e della finlandese Heli Heiskanen.

Massimo SalmasoPADOVA

Q uesta partita s’ha dafare, e si farà. E so­prattutto si vedrà.Exprivia Molfetta­

Kioene Padova andrà rego­larmente in onda oggi alle18 con diretta su RaiSport,nonostante neve, ghiaccio evoli cancellati. Padova è in­fatti arrivata nella notte inPuglia, dopo un lunghissi­mo viaggio in pullman. Lacronostoria della giornata padovana comincia ierimattina quando arriva lanotizia che l’aeroporto diBari è chiuso fino alle 12 perneve. La squadra di Baldo­vin si sta allenando, comeda programma, perché ilvolo da Bologna è previstoalle 18.05 con Ryanair. Il te­

mente è stato un viaggio stan­cante, ma abbiamo semplice­mente seguito le indicazionidella Lega. Diciamo che la di­retta Rai non ci ha avvantag­giato, questa volta. Allo stessomodo non voglio che questacosa sia presa come alibi, dob­biamo solo pensare a giocare apallavolo. E bene».

TRA LA NEVE Torpedone subi­to a disposizione, quindi, e alle15 esatte tutti al proprio posto,direzione Molfetta. Una primasosta a Forlì e quindi cena al­l’altezza di Pescara, alle 20.30.E poi a testa bassa tra la nevefino a Molfetta. Nel frattempoarrivava, al contrario, la noti­zia che la partita di A­2 traAlessano e Santa Croce venivarinviata. Difficoltà vere, quin­di. E per tutti, nel muoversi inPuglia (anche la partita di hoc­key pista di ieri sera Giovinaz­

zo­Bassano è stata rinviata no­nostante gli ospiti fossero già in Puglia). Un inghippo non in­differente per una sfida delica­ta e importante tra le due squa­dre più «influenzate» del mo­mento: nelle ultime sette parti­te c’è una sola vittoria neltabellino di queste due forma­zioni. L’ha portata a casa l’Ex­privia con Verona. Oggi, allora,tutti ai propri posti al PalaPoli edavanti alla tv. Senza sconvol­gimenti del palinsesto Rai.

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In alto la situazione di ieri dell’aeroporto di Bari Palese dove avrebbe dovuto atterrare Padova; sotto la squadra veneta durante il viaggio in pullman per Molfetta

Caster Semenya non avrebbe potuto festeggiare meglio il 26° compleanno. Ieri la campionessa olimpica degli 800, a Pretoria, ha sposato Violet Raseboya, sua partner di lunga data. La sudafricana, nelle foto postate sui propri account social, in mano un bouquet di fiori, appare in un elegante costume scuro con ricami dorati, mentre Violet indossa un tradizionale vestito bianco. «Il nostro giorno perfetto – ha scritto Caster a mo’ di didascalia sotto l’immagine – #Cel’abbia-mofatta #Sposate #Ilgiorno-delnostromatrimonio #amore #ilmatrimoniodicasevio».Le due, già nel dicembre 2015, avevano celebrato la relazione con una tradizionale cerimonia nella provincia del nord del Limpopo. Tantissimi ieri, sempre via social, i

complimenti e gli auguri. La felice unione, inevitabilmente, riporta alla luce la difficile storia di Caster, apparsa praticamente dal nulla ai Mondiali di Berlino 2009, dominati a 19 anni. Tanti i dubbi circa il suo genere sessuale, con il dubbio che il suo corpo producesse naturalmente livelli eccessivi e fuori norma di ormoni maschili. Diverse rivali hanno sollevato perplessità circa i possibili vantaggi che ne avrebbe ricevuto in pista. Sottoposta a specifici test medici, nel 2010 fu fermata per quasi un anno dalle competizioni.Tornata nel 2011, sempre negli 800, fu d’argento ai Mondiali di Daegu, così come all’Olimpiade di Londra 2012. Fino al trionfo brasiliano della scorsa estate, al termine di una stagione da imbattuta. Il prossimo obiettivo, non dichiarato, potrebbe essere il record del mondo della ceca Jarmila Kratochvilova, quell’1’53”28 centrato nel luglio 1983.

GHIACCIO

Europei lungaGiovannini 4°a metà gara Ottimo 4° posto parziale di Andrea Giovannini agli Euro-pei allround in pista lunga di Heerenveen (Ola). L’azzurro, 10° nei 500 e 4° nei 5000, oggi (RaiSport ore 22.45) tra 1500 e 10.000 cerca uno storico podio (ora a 1”14). Titolo donne all’olandese Ireen Wüst (5a volta), con Francesca Lollobrigida 12a. Sprint maschi-le al connazionale Kai Verbij. Sprint - Uomini. 500 (II): 1. Mulder (Ola) 35”08; 13. Zan-ghellini 35”79; 16. Nenzi 36”09. 1000 (II): 1. Nuis (Ola) 1’08”85; 17. Zanghellini 1’12.37; 18. Nenzi 1’13”22. Classifica: 1. Verbij (Ola) 139.230; 2. Nuis (Ola) 139.700; 3. N. Ihle (Ger) 139.785; 17. Zanghellini 144.365; 18. Nenzi 145.165. Donne. 500 (I): 1. Fatkulina (Rus) 38”16; 15. Bettrone 40”69. 1000 (I): 1. Ter Mors (Ola) 1’15”58; 13. Bettrone 1’19”75. Classifica: 1. Erbanova (R.Ce-c) 76.075; 14. Bettrone 80.565.Allroud - Uomini. 500: 1. Henriksen (Nor) 36”30; 10. Giovannini 36”95; 13. Tumole-ro 37”19; 20. Ghiotto 38”94. 5000: 1. Kramer (Ola) 6’10”58; 4. Giovannini 6’21”78; 9. Ghiot-to 6’28”13; 10. Tumolero 6’29”78. Classifica: 1. Kramer (Ola) 73.868; 2. Blokhuijsen (Ola) 74.116; 3. Pedersen (Nor) 74.747; 4. Giovannini 75”128; 10. Tumolero 76.168; 17. Ghiotto 77.753. Donne. 1500: 1. Wüst (Ola) 1’56”57; 12. Lollobrigida 2’03”12. 5000: 1. Sablikova (R.Ceca) 6’57”47. Classifica: 1. Wüst (Ola) 161.125; 2. Sablikova (R.Ceca) 162.288; 3. De Jong (Ola) 162.645; 4. Nauta (Ola) 164.267; 12. Lollobrigida.

Si gioca per forza Padova a Molfetta in bus tra la neve1Aeroporto di Bari chiuso e gara non rinviabile per la diretta Rai. Dalle 15 il viaggio in autostrada

VOLLEY/SUPERLEGA

am manager Sandro Campore­se si attiva immediatamente,ma l’incertezza — come ovvioin questi casi —, regna sovranasia a Bari che a Bologna. Du­rante il pranzo arriva la noti­zia: l’aeroporto prolunga la suachiusura e il volo, come tutti glialtri su Palese, è cancellato. Aquesto punto il d.s. StefanoSantuz telefona a Massimo Ri­ghi, amministratore delegatodella Lega, per capire se ci sonogli spazi per un rinvio. «Righimi ha confermato che la parti­ta si sarebbe comunque dispu­tata — racconta Santuz —, aquel punto abbiamo deciso difar partire la squadra in pull­man. Il viaggio in treno avreb­be avuto molte più difficoltà, enon c’era certezza di avere po­sti a sedere per tutti. Meglio ilnostro pullman, nonostantetutto, anche per le soste e per lacomodità degli spazi. Ovvia­

18a GIORNATA ALLE 18

MODENA-LATINA(p.r.-p.a.) Modena con Orduna-Vettori, di banda Ngapeth e Petric, al centro Holt e uno Piano e Le Roux, con Rossini libero. Latina inizierà con Sottile in regia in diagonale con Fei, Rossi e Gitto al centro, Maruotti e Klinkenberg di banda; libero Fanuli. MOLFETTA-PADOVA (diretta Rai Sport)(fv-ma.s.) Molfetta schiererà la coppia Thiago-Sabbi, Joao Rafael e Olteanu in banda, centrali Leite e Polo, libero De Pandis. Padova con Shaw-Milan, Averill-Volpato, Fedrizzi-Maar, Balaso libero.VERONA-RAVENNA(rp-s.cam) Verona con Baranowicz-Djuric, Kovacevic-Randazzo, Zingel-Anzani, Giovi libero. Ravenna con la diagonale formata dall’ex Spirito e Torres, Bossi e Ricci al centro, Lyneel e Van Garderen in banda e Goi libero.TRENTO-PIACENZA(niba-m.mar) Trento con Giannelli in regia, Stokr opposto, Lanza e Urnaut schiacciatori, Solè e Van de Voorde centrali con Colaci libero. Piacenza, senza Tencati, schiera Yosifov al centro e Parodi di banda, con uno fra Clevenot e Marshall sacrificato. Per il resto Hierrezuelo-Hernandez, Alletti al centro e Manià-Papi liberi.MONZA-SORA(giu.ma.-al.bi.) Monza con la diagonale Jovovic-Hirsch, centrali Beretta-Verhees, schiacciatori Botto-Fromm, libero Rizzo. Sora partirà con Seganov in cabina di regia opposto a Miskevich, Kalinin e Rosso come schiacciatori, Gotsev e Sperandio al centro della rete, e Santucci libero. PERUGIA-VIBO VALENTIA(an.me.-mi.fa.) All’inizio Perugia con De Cecco in regia, Atanasijevic opposto, Podrascanin e Birarelli al centro, Zaytsev e Russell schiacciatori, Bari libero. Vibo con Michalovic opposto, Coscione in regia, Barone e Costa al centro, Kadu e Geiler in posto 4 con Marra libero. Classifica: Civitanova* 47; Trento 41; Perugia 40; Modena 38; Verona 31; Piacenza 27; Monza 25; Vibo Valentia 24; Ravenna 19; Molfetta 15; Latina e Padova 14; Milano* 13; Sora 12. *una gara in più.COPPA ITALIA DONNE Oggi alle 17 ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia. Programma: Casalmaggiore-Modena (andata 0-3); Bergamo-Scandicci (and. 0-3); Conegliano-Bolzano (and. 3-0); Novara-Busto Arsizio (and. 3-2).

Perugia rilancia RussellPiacenza con il ballottaggio tra Marshall e Clevenot

ATLETICA

Felicità SemenyaHa sposato Violet

Caster Semenya, 27 anni, a destra, olimpionica degli 800 e Violet

32 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

D’AUTORE

Tiziano Sclavi bianco e nero

33DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

La sede della Cia a Langley, in Virginia: per la Central Intelligence Agency lavorano, secondo le ultime stime, 21.500 persone AP

Ma gli hacker russisono una minacciaanche per le futureelezioni in Europa?1Negli Stati Uniti polemiche per le accuse degli 007«Putin favorì Trump». Altre intelligence in allerta: reti di Italia e Germania già violate dalle cyber talpe

di GIORGIO DELL’[email protected]

Il quasi­presidente degli StatiUniti, Donald Trump, fa spal­lucce anche di fronte all’ultimoscandalo che lo riguarda, indif­ferente ai titoloni dei giornali ealle intemerate televisive.

1Di che si tratta?È la storia degli hackerrussi che avrebbero lavo­

rato non tanto per far vincereThe Donald quanto per farperdere la Clinton. Il Washin­gton Post ha pubblicato il con­tenuto di alcune intercettazio­ni da cui si capisce che i fun­zionari di Mosca, all’annunciodella vittoria del magnatebiondo, esultavano e si con­gratulavano tra di loro. Alek­sandr Vjarja, un programma­tore che lavorava per i russi colcompito di difendere il sistemadalle incursioni di hacker ne­mici (principalmente america­ni), è fuggito in Finlandiaquando gli hanno chiesto di fa­

re il lavoro contrario: trasfor­marsi in hacker e andare a di­sturbare i sistemi degli StatiUniti. Da Vjarja e da altri si so­no avute altre notizie su ciòche peraltro era noto: Putinsta lavorando da almeno treanni alla formazione di unesercito di pirati informatici,pescando anche tra i criminalie persino tra i criminali finitiin galera per qualche truffa inRete. Si inquadrano gli assuntiin società appaltatrici del­l’esercito, che mantiene il con­trollo delle azioni (è la famosaGru). Uno studente che sappiasmanettare e voglia evitare ilservizio militare sa dove pre­sentarsi, dato che gli annuncivengono regolarmente pubbli­cati su VKontakte, il social piùpopolare da quelle parti.

2 E in questo modo Putinavrebbe fatto vincereTrump? E senza le incur-

sioni degli hacker avrebbe vin-to Hillary?L’altro giorno James Clapper,direttore nazionale dell’intelli­gence americana, insieme conJohn Brennan (capo dellaCia), James Comey (capo del­l’Fbi) e Mike Rogers (capo del­l’Nsa) è andato a trovareTrump nella Trump Tower e gliha consegnato un dossier di 25pagine. Alla fine dell’incontroha emesso questo comunicato:«Noi riteniamo che il presi­dente russo Vladimir Putin ab­bia ordinato una campagnanel 2016 finalizzata ad in­fluenzare le elezioni america­ne. L’obiettivo era minare la fi­ducia del pubblico nel proces­so democratico degli Usa, de­nigrare il segretario Clinton,danneggiare la sua eleggibili­tà e potenziale presidenza.Inoltre, riteniamo che Putin eil governo russo avessero svi­luppato una chiara preferenzaper il presidente elettoTrump». È abbastanza per farparlare i giornali, non abba­stanza (ancora) per mettere indifficoltà il quasi­presidente. Non si dice infatti che il votosia stato manipolato dai russiin favore di Trump, si ammetteche non ci sono state «altera­zioni nelle macchine per vota­re»: insomma, «gli hackeraggiordinati dal Cremlino nonhanno avuto alcun effetto sulrisultato delle elezioni». Putin,in questo modo, si sarebbevendicato dello scandalo rela­tivo al doping degli atleti russi,ampiamente cavalcato dagli

americani. Trump, alla finedei novanta minuti di briefing,s’è limitato a rispondere: «Èstato un incontro costruttivo».E ha aggiunto di aver incarica­to i capi delle spie (anche seBrennan e Clapper saranno so­stituiti subito dopo l’insedia­mento, il 20 gennaio) di pre­sentargli un piano su come«combattere e fermare i cyber­attacchi contro gli Stati Uniti».Quindi se l’è presa con la stam­pa «che scrive falsità». Nientedi nuovo, su questo.

3Mi chiedo se il furbo Putinpotrebbe tentare qualchecolpo anche nei Paesi do-

ve si vota quest’anno.I capi delle spie statunitensi di­cono di sì. Il rapporto annota:«Mosca applicherà le lezioniimparate per futuri sforzi di in­fluenza a livello mondiale, an­che contro gli alleati degli Sta­ti Uniti e i loro processi eletto­rali». Tradotto: in Germaniatenterà di far perdere la Me­rkel, in Francia di far vincere laLe Pen e da noi tiferà probabil­mente per Berlusconi e la Lega(un altro punto di contatto conTrump, dato che uomini vicinial quasi­presidente hannoconfermato ieri alla Stampa lasimpatia della nuova ammini­strazione per il fronte del No ecomunque per le forze anti­europeiste).

4Gli americani votano inmolti posti elettronica-mente, da noi si procede

ancora con le schede di carta.Ma i russi hanno già fatto leprove, e a maggio si sono infil­trati nel sistema tedesco, inquello belga e in quello italia­no (rete della Farnesina e retedel ministero della Difesa). Ar­ne Schönborn, in Germaniapresidente dell’Ufficio federa­le per la sicurezza informatica,dopo le incursioni nella retedel Bundestag, in quella deisocialdemocratici, in quelladella Linke e in quella dei gio­vani della Cdu, ha detto aigiornalisti che «le indicazionipuntano all’Advanced Persi­stent Threat (Apt28)», asso­ciazione di hacker russi anchenoti come Sofacy Group.

5 L’elezione di Trump è a ri-schio?Se si potesse provare che

era d’accordo con i russi... E idemocratici, mai così giù co­me adesso, ci stanno facendoun pensierino.

IL FATTODEL GIORNOLA GUERRAIN RETE

Il 2017 sarà per l’Italia un anno in chiaroscuro: meno tasse e più lavoro anche se l’economia tornerà ai livelli pre-crisi solo nel 2024. È l’analisi della Cgia di Mestre, che - per i prossimi mesi - prevede un calo della pressione fiscale dello 0,3% (attestandola al 42,3%), un punto di Pil in più e 112.000 nuovi occupati.

L’ANALISI DELLA CGIA

Le previsioni 2017Più posti di lavoroe calo delle tasse

Appuntamento domani al ministero dello Sviluppo economico: da un lato del tavolo, Carlo Calenda ma anche i colleghi dei Trasporti Graziano Delrio e dell’Economia Pier Carlo Padoan; dall’altro, i vertici di Alitalia. Obiettivo, fare chiarezza sul nuovo piano industriale, sul taglio dei costi e sugli esuberi: 4 mila, secondo alcune voci («cifra totalmente priva di fondamento», assicurano fonti Alitalia), 1600 per i sindacati. Un taglio che dovrebbe riguardare soprattutto il personale che lavora in ufficio. Alitalia, nel 2015, ha trasportato 22,9 milioni di passeggeri. Intanto il viceministro dei Trasporti, Riccardo Nencini, annuncia 5 miliardi di euro di investimenti in arrivo negli aeroporti, destinati soprattutto agli scali di Roma, Milano e Venezia.

DOMANI INCONTRO CON L’AZIENDA

Alitalia schiera complessivamente una flotta di 122 aerei ANSA

Grana Alitalia per il governoI sindacati: 1600 esuberi

La Merkel e il ministro Gabriel

Il Portogallo piange il suo ex presidente socialista Mario Soares, scomparso ieri a Lisbona a 92 anni. Presidente della Repubblica per dieci anni, dal 1986 al 1996, era stato protagoni-sta della lotta contro la dittatura di Salazar e Caetano e della transizione democratica che con la Rivoluzione dei Garofani del 25 aprile 1974 aveva ridato al

Portogallo la libertà. Prima di diventare presidente era stato per due volte premier, tra il 1976 e il 1985. Soares era ricoverato da un paio di settimane all’ospe-dale della Croce Rossa di Lisbona ed era entrato in coma a Natale.

CONTRO LA DITTATURA

È morto Soares,amato presidentedel Portogallo

Mario Soares aveva 92 anni AFP

Si scalda l’atmosfera in Germania in vista delle elezioni politiche di settembre. Ieri Angela Markel, che si candiderà per la quarta volte, è stata duramente attaccata dal vicepremier e ministro dell’Economia Sigmar Gabriel, il socialdemocratico che entro la fine del mese deciderà se scendere in campo contro la cancelliera. «Visto chenell’eurozona la Germania ha puntato esclusivamente sulla politica di austerità - ha detto Gabriel - l’Europa è ora più divisa che mai. È inaccettabile che stati come Francia e Italia, che hanno varato riforme, debbano fare sforzi giganteschi per ridurre di mezzo punto il deficit di bilancio. Ho chiesto alla cancelliera cosa costerà di più alla Germania: se la Francia aumenta il deficit di mezzo punto o se Marine Le Pen diventa presidente? Aspetto ancora una risposta...».

IL SOCIALDEMOCRATICO GABRIEL

Berlino, il ministro attacca la Merkel«L’austerity ha finito per dividere l’Ue»

NOTIZIE TASCABILI

Apre il portale delle iscrizioni online a scuola: da lunedì alle 9, le famiglie potranno cominciare a registrarsi. Le domande potranno poi essere inoltrate dalle 8 del 16 gennaio alle 20 del 6 febbraio. Le iscrizioni online riguardano le classi prime delle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado.

FINO ALL’8 FEBBRAIO

Scuola, da domanivia alle iscrizionisul portale online

Le ceneri dell’attrice Carrie Fisher sono state sepolte ieri a Los Angeles con quelle della madre Debbie Reynolds dopo essere state trasportate in un’urna a forma di pillola di Prozac. «Era qui che voleva stare», ha detto il fratello Todd. La Fisher, mitica principessa Leila di «Star Wars», non ha mai nascosto di essere bipolare.

A LOS ANGELES

Addio alla FisherLe ceneri in urnaa forma di Prozac

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34 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

UNO DEI PRETI È GRAVE

Neve sui trulli di Alberobello. In alcune zone della Puglia ha raggiunto i due metri di altezza ANSA

Ondata di gelo e neve:otto vittime in tre giorniAllerta in sei regioni 1Morti ieri due senzatetto e un anziano. Appelli per i clochard Il Papa mette a disposizione dormitori e auto. Bloccata la Puglia

Elisabetta Esposito

I l freddo che ha travoltol’Italia continua a crearefortissimi disagi e soprat­

tutto ad uccidere. Ieri è statotrovato senza vita un clochard aFirenze e si è diffusa la notiziadi un altro morto a Milano tregiorni fa. Non ce l’ha fatta an­che un pensionato di 81 anni,Nando Molteni: era malato diAlzheimer, venerdì a Capriano(Monza) è uscito in maglione eciabatte e si è a perso. Lo hannotrovato ieri a ridosso del fiumeBevera a Briosco, non lontanoda casa, morto a causa dell’ipo­termia. Da quando la perturba­zione è arrivata sul nostro pae­se le vittime sono otto, sei dellequali senzatetto. Una situazio­ne drammatica che ha spinto iComuni di tutta Italia a fare ap­pelli ai cittadini, chiedendo al­meno di segnalare le personeche ritengono più a rischio. An­che Papa Francesco si sta dan­do da fare: i dormitori adesso

resteranno aperti 24 ore e offri­ranno bevande e pasti caldi, iclochard avranno poi a disposi­zione le auto dell’Elemosineriaper passare la notte e a chi nonvolesse lasciare la strada ver­ranno donati sacchi a pelo ter­mici, capaci di scaldare anchecon 20 gradi sotto zero. Il presi­dente del consiglio Gentiloniieri è andato a far visita ai pove­ri della comunità di Sant’Egi­dio, dopo aver incontrato laProtezione Civile per definireun piano contro il maltempo:«Si sta lavorando con il massi­mo impegno per ridurre e farfronte ai disagi che si stanno vi­vendo in buona parte d’Italia».E il capo della Protezione CivileCurcio ha invitato tutti a «evita­re gli spostamenti», sottoline­ando poi la criticità nelle zonedevastate dal sisma, dove il ter­mometro è sceso a ­10°.

L’EMERGENZA Tra le zone piùcolpite c’è senza dubbio la Pu­glia. Il governatore Emiliano hapubblicato il suo cellulare su

Facebook invitando i cittadini achiamare per segnalare proble­mi: «Lo stanno usando con at­tenzione e educazione — hadetto —. Purtroppo negli ultimicento anni non si era mai vistonulla del genere, la neve è arri­vata anche a due metri e nonsmette». Qui sono stati chiusiaeroporti, cancellati o dirottativoli, i treni hanno subito pesan­ti ritardi e alcuni casolari sonorimasti isolati e elettricità. Di­sagi fortissimi anche in Sicilia(una ventina di turisti sono ri­masti per ore bloccati sull’Et­na), nel Beneventano, a Cam­pobasso: ovunque la neve abassa quota ha messo in ginoc­chio i servizi. Tanti comuni, daMatera a Pescara, hanno giàdeciso di tenere chiuse le scuo­le domani. E oggi la situazionesarà ancora problematica. LaProtezione Civile ha emesso unnuovo avviso di condizioni me­teorologiche avverse per Moli­se, Campania, Basilicata, Pu­glia, Calabria e Sicilia.

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Il ministro Graziano Delrio nel 2014 ha riformato le ProvinceLAPRESSE

I l maltempo pesa anchesulle elezioni dei Consigliprovinciali, il cui voto era

previsto per oggi in 39 territo­ri. A Pescara, Chieti, Isernia, Potenza, Matera, Foggia, Ta­ranto, Brindisi e Lecce si è deci­so di rinviare la tornata eletto­rale, ma sono comunque moltii sindaci e consiglieri comunalichiamati ad esprimere la loropreferenza, come vuole la Leg­ge Delrio, entrata in vigore nel­l’aprile del 2014 riformando leProvince. Si tratta di quelli diAncona, Ascoli Piceno, Bellu­

no, Brescia, Como, Forlì­Cese­na, Frosinone, Grosseto, LaSpezia, Latina, Lecco, Livorno,Monza­Brianza, Novara, Pado­va, Perugia, Pesaro­Urbino, Pi­sa, Pistoia, Prato, Rieti, Rovigo,Salerno, Savona, Siena, Tera­mo, Terni, Verbano Cusio Os­sola, Verona e Vicenza. AltreProvince, tra cui quelle chenon possono votare oggi, an­dranno alle urne domani (Cro­tone), il 10 gennaio (Beneven­to e Piacenza), l’11 (Biella, Pe­scara, Matera e Potenza), il 12(Isernia), il 15 (Chieti, Foggia,Taranto, Brindisi e Lecce) e il29 (Cosenza). Ma non manca­no le polemiche. La Fp Cgil Na­zionale denuncia: «Il silenzioche si registra è metro di misu­ra del baratro nel quale sonoprecipitate le Province e cittàmetropolitane, a due anni emezzo dall’approvazione dellalegge Delrio. Le Province sonoal collasso economico, impos­sibilitate a predisporre i bilanciper quest’anno a causa dei ri­petuti tagli».

La basilica di Santa Maria Maggiore a Roma

Paura ieri a Roma per il gesto di unosquilibrato: Renzo Cerro, un 41 anni originario del Frusinate con precedenti penali, è entrato nella chiesa di Santa Maria Maggiore, armato di un coccio di bottiglia e ha sfregiato due sacerdoti. Poi è fuggito, ma i carabinieri - messi in allarme dalle urla che arrivavano dalla chiesa - lo hanno arrestato. L’uomo ha ferito padre Angelo Gaeta, addetto alla sagrestia, dallo zigomo al mento e poi padre Adolfo Ralph dei frati dell’Immacolata: il primo è grave ma non in pericolo di vita, il secondo è già stato curato. L’aggressione è avvenuta in sacrestia: eppure la chiesa è considerata obiettivo sensibile per il terrorismo. «Sono un incompreso, la Chiesa non mi ha capito», ha detto Cerro ai carabinieri.

Roma, entra in chiesae sfregia due sacerdotiPreso uno squilibrato

MOLTI I RINVII

Oggi 30 province al votoSi scelgono i nuovi Consigli

L’ Fbi indaga ancora nel­la vita di Esteban San­tiago, il reduce (deco­

rato) dall’Iraq che venerdìha ucciso 5 persone nell’ae­reoporto di Fort Lauderdale,in Florida. Dove era arrivato«appositamente per colpi­re», spiegano gli inquirenti.Santiago, 26enne di origineportoricana, padre da pochimesi, viveva in Alaska, doveaveva dato segni di squili­brio, confermati da un pa­rente: in novembre era en­trato in un ufficio dell’Fbi di­cendo che «la sua mente eracontrollata da un’agenzia diintelligence americana e cheera costretto a guardare vi­deo per l’Isis». Ma l’Fbi nonfece nulla. L’uomo ha viag­giato con un’arma da fuoco,regolarmente denunciata,nel bagaglio: negli Usa sipuò volare con armi, scari­che e in un apposito conteni­tore e con proiettili in vali­gia. Le indagini non escludo­no ancora la pista terroristi­

ca (anche se Santiago,interrogato, non avrebbe dettonulla che possa avvalorare que­sta tesi) ma resta forte l’ipotesiche si tratti di un caso di proble­mi mentali legati alle conse­guenze della guerra: secondouno studio del 2016, ci sono 20casi di suicidio al giorno fra i ve­terani Usa. Fonti federali spie­gano che l’uomo potrebbe averudito «voci nella sua testa» chegli hanno ordinato di compiereatti violenti. Domani Santiagocomparirà in tribunale. L’aero­porto è tornato operativo.

L’ATTACCO IN AEROPORTO

Il killer della Florida«Sentiva delle voci»

Esteban Santiago, 26 anni AFP

Saranno un’inchiesta della Procura - che ipotizza il reato di omicidio colposo - e una task force del ministero della Salute a far chiarezza sulla morte di una bambina di 4 mesi nell’isola di Procida, 10 mila abitanti in Campania. La piccola Tea era stata portata venerdì sera dai genitori al pronto soccorso di Procida, ma i medici, dopo averla visitata, l’avevano rimandata a casa. «I genitori hanno detto che in giornata aveva avuto la febbre a 39° - spiega un medico dell’ospedale - ma quando è arrivata non aveva febbre e i parametri vitali erano buoni. Non c’erano motivi per ricoverarla». Ieri mattina, però, la piccola è stata riportata in ospedale, accompagnata anche dal pediatra di famiglia e sono emersi «problemi di frequenza cardiaca bassa: il rianimatore l’ha intubata e le sono state praticate tutte le cure». Tea, tuttavia, è morta, ufficialmente per arresto cardiocircolatorio ma sarà l’autopsia a chiarire la e cause. La task force del ministero sarà impegnata anche a verificare le procedure di quanto accaduto a Vibo Valentia, in Calabria, dove il 5 gennaio è deceduta una donna che tre giorni prima aveva dato alla luce una bambina. Tre arresti cardiaci, uno dopo l’altro, che hanno spento la vita di una mamma di 37enne, Tiziana. La morte era stata definita dagli stessi dirigentidell’ospedale, «epilogo di una gravidanza a rischio».

NEL NAPOLETANO

Bimba dimessadall’ospedale:muore a 4 mesiLorenzin indaga

Indagini a Procida ANSA

TERRORISMO

Il rischio attentatie l’Italia nel mirinoAllarme di Gabrielli1Il capo della polizia:«Prima o poi l’Isis colpirà anche noi» Plauso della Legasul tema rimpatri

SIRIA, BOMBA UCCIDE 60 PERSONEUn camion-bomba è esploso in Siria, ad Azaz, città in mano ai ribelli al confine con la Turchia, dove si trovano migliaia di sfollati: il bilancio è di almeno 60 morti. Nessuna rivendica-zione, ma in passato Azaz era stata presa di mira dall’Isis.

C he l’attenzione sulfronte attentati in Ita­lia sia massima è cosa

nota, ma l’affermazione delcapo della polizia FrancoGabrielli fa comunque di­scutere. «Lo dico in manieramolto cruda: prima o poi an­che noi un prezzo lo dovre­mo pagare. Ci auguriamo siaquanto più contenuto possi­bile. Noi, dentro a quella mi­naccia, ci siamo», ha detto inun’intervista al Giornale eQn, sottolineando poi che leindagini seguite a molti rim­patri hanno dimostrato che«buona parte delle personefermate nel nostro Paeseperché vicine all’Isis stavarealmente per compiere at­tentati e fare morti». Ga­brielli è favorevole all’au­mento dei Cie e ­ sui rimpa­tri dei migranti che fanno ri­

corso per la negazione deldiritto d’asilo ­ annuncia, rice­vendo il plauso della Lega Nordma anche di Forza Italia, che«la normativa europea prevedealmeno un grado di giudizio, ilnostro sistema giudiziario tre.Intendiamo fermarci al primo».

AMRI Continuano intanto le in­dagini su Anis Amri, il presuntoattentatore di Berlino ucciso aSesto San Giovanni dalla poli­zia italiana. Secondo la rete tvtedesca Zdf, il tunisino si sareb­be procurato in Svizzera la pi­stola usata durante l’attacco almercatino di Natale. E resta incarcere a Tunisi il nipote delterrorista. Secondo i media lo­cali, sono stati confermati icontatti attraverso Telegramcon codice cifrato tra il giovanee lo zio a dicembre in Germa­nia, dove il ragazzo avrebbe ri­conosciuto la sua adesione al­l’Isis. Sempre ieri la magistratu­ra tunisina ha notificato in car­cere quattro ordini di custodiacautelare al terrorista MoezFezzani, considerato tra i reclu­tatori dell’Isis in Italia ed estra­dato dalle autorità del Sudan inTunisia il 23 dicembre.

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35DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

LA SERIE «CHE DIO CI AIUTI 4»

LA SUORACHE BENEDICEGLI ASCOLTITorna su Rai Uno la suora­detective interpretata da Elena Sofia Ricci in «Che Dio ci aiuti 4»: tra le novità, le nozze fra Azzurra e Guido (sorprese in vista), l’arrivo di Nico, un affascinante avvocato, e di Monica, figlioccia di suor Angela. La precedente stagione della serie si era conclusa nel novembre 2014 con l’episodio «Una spina nel cuore», visto da 7 milioni di spettatori.DA VEDERE STASERA SU RAI UNO ALLE 21.30

Juventus - BolognaSerieA20.45 - SkySport1,SkySupercAlcio,SkycAlcio1,mpSportvillarreal -Barcellonaliga20.45 - foxSportS

BasketBanco di sardegnasassari - Pastareggia casertaSerieAmaschile12.00 - SkySport1Milwaukee Bucks -washington wizardsNBA20.00 - SkySportmix,SkySport2sidigas avellino -doloMiti energiatrentinoSerieAmaschile20.45 - rAiSport1

footBallPittsBurgh steelers-MiaMi dolPhinsNfl19.00 - SkySportpluSgreen Bay Packers -new york giantsNfl22.30 - SkySportpluS

sci alPinocoPPa del MondoSlalomfemminile.1ªmanche9.15 - rAiSport1,euroSportcoPPa del MondoSlalomfemminile.2ªmanche12.15 - rAiSport1coPPa del MondoSlalommaschile.2ªmanche13.30 - rAiSport1,euroSport

sci di fondocoPPa del Mondo9kmfemminile11.30 - rAiSport1coPPa del Mondo9kmmaschile15.30 - rAiSport1

tennisatP chennaifinale13.00 - SuperteNNiS

volleyexPrivia Molfetta -kioene PadovaSuperlegamaschile18.00 - rAiSport1

calcioathletic BilBao -alavesliga12.00 - foxSportSudinese - interSerieA12.30 - SkySupercAlcio,SkycAlcio1,mpSportliverPool-PlyMouth a.fAcup14.30 - foxSportSgenoa - roMaSerieA15.00 - SkycAlcio1,mpSport2lazio - crotoneSerieA15.00 - SkycAlcio2,mpcAlcio1sassuolo - torinoSerieA15.00 - SkycAlcio4chievo - atalantaSerieA15.00 - SkycAlcio5chelsea -PeterBorough unitedfAcup16.00 - foxSportSMilan - cagliariSerieA18.00 - SkySupercAlcio,SkycAlcio1,mpSport

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a cura di 3BMETEO.COM3°

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Domenica di gennaio, che freddo fa, la Luna esorta al narcisismo, all’edonismo, al suinismo. But don’t scler per le sciocchezze.

21/3 - 20/4ARIETE

7

Il vostro umore è un cicinìn grigio. Ma senza motivo. Ergo: don’t romp. E state su, con unocchio alle spese. Golosità suine giungono e vi beano.

23/9 - 22/10BILANCIA

6-

La botta di glutei pare dietro l’angolo. Ovunque vitroviate, qualunque cosa stiate facendo. E si fornica con fantasia, in location ardite, pure.

21/4 - 20/5TORO

7,5

Domenica un cicinìn tesa. Il lavoro vi stressa, la famiglia stanca,il dì di festa deludicchia. Il sudombelico, però, no. Anzi, espleta a rout de coll.

23/10 - 22/11SCORPIONE

6

Decidete: o vi isolate o accettate di farvi un sedere come il Maracanà per le tante cose da sbrigare. L’amor is a ciofec, ma l’attività suina ferve.

21/5 - 21/6GEMELLI

6

Luna OK per sbrigare impegni, lavori di fino e dedicarvi mucho narcisismo. Mala fornicazione appassiona come una televendita di pancere. Sigh.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

7+

La Luna rasserena, mentre gli amici aderiscono a richieste e progetti. Amor e fornicazione, poi, vi riscattano, rinvigoriscono, ringiovaniscono.

22/6 - 22/7CANCRO

7 +

Domenica mira-bolante per svaghi, festa e/o lavoro. La vita amorososuina vince pure l’oro olimpico. Con procreazione annessa, volendo e potendo.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

8

La Luna vi stanca. Ma Giove sponsorizza viaggi, lavoro, svaghi. Non abbattetevi, però, e non addentate il perone di chi vi rompe. Mirabilie suine!

23/7 - 23/8LEONE

6,5

Luna stortarella. Così, la famiglia vi fa sclerare, voi non riuscite e rilassarvi, il lavoro stenta. Siete fighi, però. E risvegli suini paiono in atto.

21/1 - 19/2ACQUARIO

6

Viaggi, sport e rapporti con individui lontani fruttano, il lavoro vi appaga, voi siete sereni. C’è pure un ritorno alla fornicazione, muy esplosivo.

24/8 - 22/9VERGINE

7,5

Domenica piena di idee brillanti, ottima per viaggia-re e socializzare. L’amore, poi, gratifica còr e vanità, la fornicazione v’erge e deterge le ansie.

20/2 - 20/3PESCI

7

LO SPORT IN TVCONSIGLI

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1 Il Cinemood Storyteller, proiettore tascabile con cartoon in memoria; 2 I jeans di Spinali Design: connessi allo smartphone per indicare la direzione; 3 Il guanto Raphael che trasforma gli esercizi di riabilitazione in semplici videogame; 4 Un spazzolino da denti «intelligente» AP/AFP

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Dallo spazzolino ai jeansSiamo sempre più hi-tech1Le novità del Ces di Las Vegas: è boom di oggetti «intelligenti»E la casa diventa smart: c’è persino il computer che sfama i gatti

Francesco Rizzo

C i sono così tante trovateper farci risparmiare tem­po, fra i gadget del Ces di

Las Vegas, che vien da doman­darsi cosa ne faremo, di tuttoquesto tempo. La fiera tecnolo­gica del Nevada, che si chiudeoggi, non offre solo televisori Lgspessi 2,57 millimetri da incolla­re alla parete, computer portatiliSamsung pensati per videogio­catori o frigo Smarter con tele­camera per vedere che cosamanca (a distanza) ma ancheoggetti più banali dotati di “pen­siero”. Come l’HiMirror, spec­chio da bagno che analizza lapelle del viso e ci consiglia comecurarla (sviluppo di un’idea giàal Ces 2 anni fa che rende inutileandare dall’estetista); o il Cat­spad, un dispenser per gatti cheeroga acqua e cibo (e con menodi 200 euro non ci pensate più);

ma anche il primo spazzolinocon intelligenza artificiale, cheanalizza il modo in cui ci lavia­mo i denti (79 euro, ma rispar­miate sul dentista). Del resto, sela casa si fa sempre più “smart” ­grandi aziende indicano nel2017 l’anno decisivo per gli elet­trodomestici che dialogano fraloro ­ non può non esserlo neidettagli. Invadendo persino pia­ceri della vita, come scrivere unmessaggio romantico a mano:macché, a giugno negli Usa arri­va Lovebox, 113 euro per spedi­re via smartphone un «ti amo»che comparirà su un display in­castonato nel legno. Altro che lesolite rose rosse.

PESCA Cosa faremo, dunque,del tempo guadagnato? Dipen­de, ma saremo sempre più assi­stiti dalla tecnologia. Adorate lamusica? Un 33enne napoletano,Giuseppe Pinto, con laboratorioin un sottoscala, lancia On, gira­

dischi plug and play che, in 6,5cm di altezza, gestisce tutte lesorgenti, dall’analogico al digi­tale. Preferite il cinema? EccoCinemood Storyteller, proietto­re da parete tascabile con oltre100 cartoni in memoria. Chi va apasseggio, può provare i jeansconnessi di Spinali Design chevibrano per indicare la strada,senza che si debba guardare lamappa. E ancora: il drone chescandaglia i fondali (la medita­zione della pesca diventa video­game); tra le auto, la PortalChrysler semi­autonoma che“parla” con la casa (se di tipo“smart”). A proposito: in Neva­da, nel 2016, i decessi per inci­denti che hanno coinvolto pedo­ni e ciclisti sono aumentati del5%. E così, a Las Vegas, studianocome informare le auto sul traf­fico o sulla folla. Sarebbe utilis­simo anche da noi. Per usare be­ne il tempo risparmiato.

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SUCCESSI ITALIANI

Musei alla riscossa Nel 2016 recorddi visite e incassi1Presenze cresciutedel 4% in un anno, guadagni del 12. Il ministro: «Soldiche reinvestiremo»

In coda per il Colosseo ANSA

G li italiani tornano ascoprire i musei. Il2016 ha segnato un

nuovo record di visitatori eincassi, saliti rispetto al2015 del 4 e del 12%, pari a44,5 milioni di persone e172 milioni di euro. Consi­derato che l’anno passato,complice l’allarme terrori­smo, non è stato particolar­mente generoso con il turi­smo, devono per forza esse­re stati gli italiani a ritrova­re interessi nella storia enell’arte del nostro paese.Più che soddisfatto il mini­stro dei Beni culturali DarioFranceschini, che sottoli­nea: «Negli ultimi tre anniabbiamo assistito ad un in­cremento di 6 milioni di vi­sitatori, pari al 15%, che haportato ad un aumento de­

gli incassi di 45 milioni. Sonorisorse preziose che torneran­no interamente ai musei. Inquesta crescita il Sud gioca unruolo importante, con la Cam­pania anche nel 2016 al secon­do posto nella classifica delleregioni più visitate (dopo il La­zio, ndr) grazie agli oltre 8 mi­lioni di ingressi registrati, unaumento del 14,2% sul 2015».Ad attirare la gente è soprattut­to il patrimonio archeologico:Colosseo, Foro Romano, Pala­tino. museo archeologico diNapoli, parco archeologico diPaestum e Scavi di Pompei dasoli hanno incassato staccatocirca 11 milioni di biglietti.

PITTI AL VIA: VOTA SU GAZZETTA.ITTutto pronto per la 91a edizione di Pitti Uomo a Firenze, la più grande fiera della moda maschile al via martedì alla Fortezza da Basso (nella foto l’edizione 2016) con più di 1200 espositori. Il tema sarà la danza. La «Gazzetta dello Sport» torna protago-nista come da tradizione: seguirà la rassegna con lo speciale in edicola martedì e con il concorso GazzaLook che premia i capi più originali. Si può votare su gazzetta.it fino alle 16 di martedì.

287 Nel 2016, i consumatori americani hanno speso 287 miliardi di dollari in prodotti tecnologici: si prevede che nel 2017 arrivino a 292 miliardi

58 Le stime americane prevedono che nel 2020 il mercato delle case connesse potrebbe salire fino a un giro di 58 miliardi di dollari

36 DOMENICA 8 GENNAIO 2017 LA GAZZETTA SPORTIVA