Post on 27-Jan-2023
CENNI DI ARCHITETTURA NAVALE ANTICA
� Ipotesi di ricostruzione della nave oneraria romana Saint-Gervais.
� Il relitto è stato rinvenuto a Fos sur Mer (FossaeMarianae)nei pressi di Marsiglia.
� Nave di modeste dimensioni usata per il trasporto di olio, vino e salsa di pesce (garum).
� Carico principale indicato dai tituli picti:
� Olio dalla Betica (Spagna);
� Vino gallico imbarcato forse a Narbona;� Garum di produzione spagnola.
� Probabile del naufragio metà II sec. d. C.
APPUNTI diARCHITETTURA NAVALE ANTICA
IL MUSEO DELLE ANFOREIL MUSEO DELLE ANFORES. Benedetto del TrontoS. Benedetto del Tronto
�PRINCIPI E METODI di COSTRUZIONE
� DUE METODI PER COSTRUIRE LA CARENA:
� “A STRUTTURA TRASVERSALE”
(sistema medievale e moderno)
� “A GUSCIO – SHELL FIRST”
(sistema antico)
IPOTESI DI RICOSTRUZIONE DELLA NAVE ROMANA SAINT-GERVAIS 3 - II sec. d.C.
-il relitto è stato rinvenuto a Fos sur Mer (FossaeMarianae) nei pressi di Marsiglia
-nave di piccolo/medio tonnellaggio usata per il trasporto di olio, vino e salsa di pesce
-carico principale indicato dai tituli picta :.olio dalla Betica.vino gallico.garum spagnolo
� LA STRUTTURA LIGNEA POSIZIONATA NEL MUSEO DELLE ANFORE RAPPRESENTA, IN SCALA LEGGERMENTE RIDOTTA (x0.85), DEL RELITTO
� L’OSSATURA (CHIGLIA, MADIERI, COSTOLE, ECC.) è la parte avanti della nave
� Ha una larghezza alla sez. maestra di 6.40 m, un’altezza al capodibanda di 3.40 m ed una larghezza di 8.60 m (pari a circa metà nave)
� È stata realizzata dal cantiere Ascolani F. di S. Benedetto del Tronto
Approfondimento tecnico fatto sul lavoro di Liou-Gassend-RomanL’Epave Saint Gervais 3 a’ Fos sur Mer –ARCHAEONAUTICA 10, 1990, PP. 157-264
-finalizzato alla ricostruzione di una parte dell’ossatura
-aspetti dimensionali generali:lunghezza pp 57 piedilarghezza sez. maestra 25 piedialtezza di costruzione 10 piedi
LEGNI ADOPERATI NELLE COSTRUZIONI NAVALI
- nelle navi moderne si sostituiscono le essenze europee tradizionali con legnami esotici
-Nelle navi antiche le strutture principali dell’opera viva erano costituite da essenze di cui c’era ottima disponibilità, anche in zone costiere
- cipresso, olmo, pino d’aleppo