Scuola Primaria di Abbiadori - Piano annuale per le Classi 3^A
SCAFURO M. (2009). LE CLASSI DEI MATERIALI, Anfore da trasporto. In: PONTRANDOLFO A.. FRATTE. IL...
Transcript of SCAFURO M. (2009). LE CLASSI DEI MATERIALI, Anfore da trasporto. In: PONTRANDOLFO A.. FRATTE. IL...
PROVINCIA DI SALERNOAssessorato ai Beni e alle Attività Culturali
Unione EuropeaLa presente pubblicazione è stata realizzata
nell’ambito del Programma d’Iniziativa Comunitaria INTERREG III B 2000-2006ARCHIMED MED.ARCHEO.SITES
Studio e valorizzazione dei siti archeologici dell’area mediterraneacofinanziato dall’Unione Europea tramite il FESR
FRATTEIL COMPLESSO
MONUMENTALE ARCAICO
Angela Pontrandolfoin collaborazione conAlfonso Santoriello
Unione Europea
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OCopertinaMar.qxp:copertinaxstampa.qxp 28-12-2009 12:53 Pagina 1
FRATTEIL COMPLESSO MONUMENTALE ARCAICO
Angela Pontrandolfoin collaborazione conAlfonso Santoriello
contributi diEmanuela CiteraBarbara DanzaPorfidio MondaMaria Luisa NavaNatascia PizzanoAngela PontrandolfoMatilde RomitoAlfonso SantorielloMichele ScafuroFrancesco Uliano ScelzaAntonia Serritella
PROVINCIA DI SALERNOAssessorato ai Beni e alle Attività Culturali
UNIONE EUROPEA
FRATTE IMPVelia.qxp:FRATTE IMPdef.qxp 21/12/09 18:35 Pagina 3
Elaborazione ed impaginazione supporti graficiRita Pinto
Planimetrie e sezioni di dettaglioArchivio del Laboratorio di Archeologia “Mario Napoli” del Dipartimento di BeniCulturali – Università di Salerno
Rilievi e ipotesi ricostruttive dell’edificioPaolo Vitti, Ottavio Voza
Elaborazioni digitali G.I.SFrancesco Uliano Scelza
Foto di scavoArchivio del Laboratorio di Archeologia “Mario Napoli” del Dipartimento di Beni Culturali – Università di Salerno e Archivio Ernesto Samaritani
Foto repertiArchivio del Laboratorio di archeologia “Mario Napoli” del Dipartimento di BeniCulturali – Università di Salerno
Disegni repertiAntonio Beatrice, Alessia Mete, Stefania Siano, Giusy Stelo
Il volume è il risultato di una ricerca collettanea sviluppatasi negli anni nell’ambito di un progetto scientifico diretto da Angela Pontrandolfo e coordinatosul campo da Alfonso Santoriello. Le diverse parti sono curate dai seguenti autori:
Emanuela Citera (E.C.)Barbara Danza (B.D.)Porfidio Monda (P.M.)Natascia Pizzano (N.P.)Angela Pontrandolfo (A.P.)Alfonso Santoriello (A.S.)Michele Scafuro (M.S.)Francesco Uliano Scelza (F.U.S.)Antonia Serritella (A.Se.)
L’intervento di restauro dell’area archeologicadi Fratte, scaturito dalle indagini scientifiche,è stato realizzato con fondi ARCUS S.p.a. -Società per lo sviluppo dell’arte della cultura e dello spettacolo
AMB = ambienteCA = canalettacfr. = confronta CL = colonnacm = centimetridiam = diametro E = estfig. = figurafigg. = figureF. = formaFS = fossaIO = insieme occidentaleIC = insieme centraleIE = insieme orientalem = metriMR = muroN = nordn. = numeronn. = numerinon id. = non identificataO = ovesto = orlop. = paginapp. = paginePO = pozzoPV = piano pavimentales. = seguentess. = seguentiS = sudt. = tombatt. = tombetav. = tavolatavv. = tavoleTR = trinceaUS = unità stratigraficaUUSS = unità stratigrafiche
VA = vascavol. = volume
At = anfore da trasportoB = buccheroc = cermicaCc = ceramica comuneEA = elementi architettonici F = fasce Fr = figure rossefr = frammentofrr. = FrammentiGC = grandi contenitoriI = instrumentaInd. = individui ME = oggetti metallicip = pietrePL = prodotti laterizi Of = oggetti fittiliR1 = rapporto proporzionale 1R2 = rapporto proporzionale 2rd = resti dendrologiciSub = subunitàV = variaVn = vernice nera
La documentazione grafica dei reperti ceramici nel capitolo relativo ai contesti chiusi, ove non diversamente indicato, è sempre 1:2. Nel capitolo relativo alle classi deimateriali la documentazione graficaè sempre 1:4 tranne che per gliinstrumenta (1:8) e i laterizi (1:16).
Abbreviazioni
INDICE
Matilde RomitoPREMESSA p. 9Per il Parco Archeologico di Fratte a Salerno
Maria Luisa NavaPRESENTAZIONE p. 11
Angela PontrandolfoINTRODUZIONE p. 12
ABSTRACT - THE ARCHAIC MONUMENTAL COMPLEX OF FRATTE p. 13
Angela Pontrandolfo - Alfonso Santoriello1. LA RICERCA ARCHEOLOGICA A FRATTE p. 17
Metodi e strategie di intervento negli ultimi venti anni (A.P.)L’impostazione della ricerca sul campo (A.S.)
Francesco Uliano Scelza2. LA RILETTURA DEL COMPLESSO MONUMENTALE p. 23
Barbara Danza - Michele Scafuro3. I CONTESTI CHIUSI p. 49
Le fosse di scarico (B.D.)Il pozzo 3272 (B.D.)Il pozzo 6009 (M.S.)Analisi delle archeofaune del pozzo 6009 (N.P.)
Antonia Serritella et Alii4. LE CLASSI DEI MATERIALI p. 101
Bucchero (E.C.) Ceramica a fasce (E.C.)Ceramica parzialmente verniciata (A.Se.)Ceramica a vernice nera (A.Se.) Unguentari acromi e decorati a fasce (A.Se.)Figure rosse italiote (M.S.)Ceramica di uso comune (B.D.) Anfore da trasporto (M.S.) Grandi contenitori (M.S.)Instrumenta (E.C.)Elementi architettonici (P.M.)Classi e forme nello sviluppo cronologico (A.Se.)
Francesco Uliano Scelza5. IL CONTRIBUTO DEL TRATTAMENTO DEI DATI p. 171
ALLA DEFINIZIONE DELLE FASI CRONOLOGICHE
Angela Pontrandolfo 6. VITA E TRASFORMAZIONI DELLA CASA PALAZZO p. 195
Emanuela Citera7. APPENDICE DOCUMENTARIA p. 201
Apparato degli Insiemi, degli Ambienti, dei Fatti e delle UUSSI materiali mobili di ciascuna US
BIBLIOGRAFIA p. 227
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Utilizzati per olle, caccabai e lopades i coperchi offrono una notevole varietà per dimensioni, altezza della vasca a pro-filo teso o arrotondato e per le caratteristiche morfologiche del bordo che per lo stato frammentario, spesso è l’u-nico elemento disponibile; ad una lopas è certamente riferibile il coperchio dell’US 6009 subunità d.
◊ Forme chiuse non identificate
IO: AMB1 / US 3026 (1), US 3032 (2), US 3212 (2); AMB2 / US 3144 (1); AMB3 / US 3137 (1); AMB5 / US 3146 (3)
IC: US 3097 (1); US 3099 (1); US 3115 (1); US 3272 subunità b (2)
IE: AMB6 / US 3203 (1), US 3210 (1); AMB6-7 / US 3126 (1), US 3177 (1);
US 1075 (2)
Forme non identificate
IO: AMB1 / US 1034 (1), US 3025 (1), US 3026 (1), US 3028 (1), US 3035 (1), US 3037 (1), US 3057 (1), US 3074 (1), US 3192 (1); AMB3-
5 / US 3270 (1), US 3274 (5)
IC: US 3094 (1); US 3098 (2); US 3099 (2); US 3145 (1); US 3153 (1); US 3160 (1); US 3196 (1); US 3247 (1); US 3255 (2); US 3257 (1);
US3272 subunità a (1)
IE: AMB6-7 / US 3172 (3); AMB7 / US 3193 (1), US 3230 (1), US 3262 (1), US 3285 (2); AMB9 / US 3266 (5); US 3269 (1)
US 1019 (1); US 1055 (3); US 1063 (1); US 1064 (1); US 1075 (1); US 1076 (1)
(B.D.)
ANFORE DA TRASPORTO (fig. 64)
IO: AMB1 / US 1034 (1), US 3026 (1), US 3030 (1), US 3032 (1), US 3035 (1), US 3037 (1), US 3055 (1), US 3056 (1),US 3057 (1), US3059 (1), US 3071 (1), US 3074 (1); AMB1-3 / US 3053 (1); AMB3-5 / US 3270 (1); AMB5 / US 3136 (1)IC: US 3079 (1); US 3086 (2); US 3090 (1); US 3094 (1); US 3097 (1); US 3108 (1); US 3115 (1); US 3153 (2); US 3247 (1); US 3255(1); US 3257 (1); US 3264 (1); US 3272 subunità b (1)IE: AMB6 / US 3182 (1), US 3203 (1); AMB6-7 / US 3128 (2), US 3201 (1); AMB7 / US 3230 (1), US 3260 (2); AMB9 / US 3266 (1), US3269 (1), US 3280 (1), US 3285 (3)US 1019 (1); US 1049 (1); US 1055 (1); 1057 (1) US 6009 subunità b (1), subunità c (1), subunità f (1)
Dei 47 frammenti di questa classe il 53 % è costituito da pareti che non consentono un inquadramento tipologicoma solo ambiti di produzione, mentre il 47 % grazie anche agli elementi morfologici conservati sono stati inseriti,per la maggior parte, nell’ambito delle tipologie del VanderMersch190.
◊ Anfore greco - occidentali
Le anfore greco-occidentali hanno ricevuto solo negli ultimi anni una specifica collocazione nell’ambito della clas-sificazione delle anfore greche precedentemente definite, a seconda delle caratteristiche morfologiche e delle pre-sunte provenienze, come: corinzie b, ionico-corinzie, massaliote, ionico-massaliote, chiote e pseudochiote. Si tratta di anforeprobabilmente imitate in Occidente, la cui produzione doveva interessare più centri ed aree anche distanti tra loro:dal Tirreno meridionale alla Sicilia191.
MGS IIC: US 3086 (1)
A tale raggruppamento è riferibile un esemplare di cui si conserva parte del labbro a sezione trapezoidale con orloa disco piatto e attacco del collo cilindrico. L’impasto è di colore beige (Munsell 10 YR 8/6) con numerosi inclusimicacei e in minore quantità bianchi e neri. Allo stato delle attuali conoscenze tale anfora sembra prodotta fra la
Antonia Serritella et Alii
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Fig. 64 Anfore da trasporto: a-h) UUSS 3272 subunità b; 3257; 3128; 3285; 3203; 3035; 3280; 3086
fine del V e i primi decenni del IV sec. a.C.192.
MGS II (fig. 64a-d)IC: US 3247 (1); US 3272 subunità b (1)IE: AMB7 / US 3128 (1), US 3285 (1)
All’interno di questo gruppo rientrano le anfore definite nella storia degli studi, per la somiglianza con quelle pro-dotte a Chio, anfore “chiote” e “pseudochiote”, a seconda delle caratteristiche del collo e dell’orlo, rispettivamente amandorla leggermente appuntito o ad echino sottolineato da listello. C. Van der Mersch individua nella Campaniameridionale, nella Lucania e nel Bruzio le grandi aree di produzione di questo tipo di anfore 193.Tra i frammenti rinvenuti a Fratte, due orli sono attribuibili al tipo di anfora “chiota” ( fig. 64 c-d) entrambi carat-terizzati da un orlo a mandorla leggermente appuntito e dal collo bombato essi sono contraddistinti da un impa-sto molto duro, di colore beige (Munsell 10 YR 8/6) con inclusi bruni e bianchi di piccole e medie dimensioni. Treorli sono invece riferibili alle anfore “pseudochiote”, con orli a echino, sottolineati esternamente da un listello e dif-ferenziati internamente da un’accentuata concavità (fig. 64 a-b) tutti e tre sono realizzati con un impasto moltoduro di colore arancio (Munsell 2.5 YR 7/8) contraddistinto da numerose lamelle di mica. Questi due tipi di anfo-ra, realizzati in argille differenti, sono diffusi in contesti databili nella seconda metà del IV sec. a. C 194.
MGS III/ IV (fig. 64e-g)IO: AMB1 / US 3035 (1)IC: US 3090 (1); US 3086 (1)IE: AMB6 / US 3203 (1), US 3257 (1); AMB7 / US 3260 (1); AMB9 / US 3280 (1); US 3285 (1)
LE CLASSI DEI MATERIALI
153
Alcuni frammenti, a causa del cattivo stato di conservazione, oscillano fra i gruppi MGS III e IV che raccolgono leanfore con orlo nettamente separato dal collo, con sezione a triangolo equilatero e bordo ancora orizzontale o leg-germente inclinato. I frammenti analizzati sono realizzati con un argilla di colore arancio (Munsell 2.5 YR 7/8) par-ticolarmente depurata. Queste anfore furono ampiamente prodotte in Italia Meridionale e in Sicilia e risultano lar-gamente diffuse nell’Italia meridionale in contesti datati dal IV ai primi decenni del III sec. a.C. In particolare per iltipo MGS IV C. Van der Mersch ha individuato una precisa rete di produzione ubicata nel “triangolo” Poseidonia-Taranto-Agrigento 195.
MGS V (fig. 65)IO: AMB1 / US 3255 (1)
Un solo frammento è contraddistinto da un orlo a sezione triangolare con la parte superiore fortemente inclina-ta196. È caratterizzato da un impasto molto compatto di colore giallo rossiccio (Munsell 7.5 YR 8/6), con piccoliinclusi micacei e rari inclusi bruni di piccole dimensioni. Anfore di questo tipo costituiscono il gruppo più anticodelle cosiddette “greco-italiche”, corrispondente alla forma A individuata da Lyding-Will 197. Il tipo, molto diffusoin contesti datati nella prima metà e gli anni centrali del III sec. a.C. 198 fu prodotto in molti centri della MagnaGrecia “a sud del Silaris” 199 e in Sicilia 200.
◊ Anfore puniche
IC: US 3086 (1) (fig. 64)IE: AMB 7/ US 3260 (1) (fig. 66)
Le anfore puniche sono attestate da due frammenti entrambi provenienti da fosse di scarico. L’esemplare della3086 è privo del corpo, fondamentale per un preciso inquadramento tipologico, essa presenta un orlo verticalegenericamente accostabile alla famiglia del Maña C, ed è prodotta con un’argilla di colore beige chiaro a consi-stenza compatta con numerosi inclusi di biotite e di tipo siliceo di medie e grandi dimensioni201
.
L’anfora della 3260, pur ricostruita quasi completamente, risulta priva dell’orlo il profilo del corpo si può confron-tare con le anfore C1 del Mañà, con il tipo C1a della tipologia di Guerrero Ayuso e con il tipo 7.1.2.1. di Ramòn -Torres. Questo tipo di anfora risulta particolarmente diffuso in Italia Meridionale202
.
Fig. 65 Anfora da trasporto MGS V: US 3255
Fig. 66Anfora da trasporto punica: US 3260
Antonia Serritella et Alii
Finito di stampare nel mese di settembre 2009presso la Tipolitografia Incisivo, Salerno.
Edizioni Menabò comunicazioneISBN 88-86635-36-2
PROVINCIA DI SALERNOAssessorato ai Beni e alle Attività Culturali
Unione EuropeaLa presente pubblicazione è stata realizzata
nell’ambito del Programma d’Iniziativa Comunitaria INTERREG III B 2000-2006ARCHIMED MED.ARCHEO.SITES
Studio e valorizzazione dei siti archeologici dell’area mediterraneacofinanziato dall’Unione Europea tramite il FESR
FRATTEIL COMPLESSO
MONUMENTALE ARCAICO
Angela Pontrandolfoin collaborazione conAlfonso Santoriello
Unione Europea
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