L'espressione della causa in ittita

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co 277 Hita I,'l'unda, HtlnHI + Nella lingua ittita l'espressione della causa, cioè del motivo che 111',giac(; alla base eli eventi, azioni o stati, è individuabile in testi originali di ('!:\ MJ l e NH, nonché in quelli di argomento mitologico, per cui una 11I11I~i()ne certa non sempre è possibile, mentre nella documentazione originalc antica non ci sono note espressioni che possano con certezza sere interpretate come tali. l Nel presente studio proporremo alcuni esempi tratti da testi MH e N Il () di argomento mitologico in cui tale nozione è presente. 1'(;1" l'espressione della causa la lingua ittita può ricorrere ai soli casi d('lla declinazione o a sintagmi posposizionali; i casi della declinazione nurrcssati sono il dat.loc., l'ablat. e lo strum., le posposizioni peran 2 e .~c'l: I I diversi modi di espressione sono da ricondursi ad una altrettanto .livcrsa valutazione della causa alla base del fatto o dell'evento da parte .k-llo scrivente ittita e che noi cercheremo eli ricostruire . • I~ingrazio i Professori Alfonso Archi e Onofrio Carruba per aver letto il presente ( 11111 ributo e averlo corredato di preziosi suggerimenti. Le abbreviazioni bibliografiche e Il"Niglc sono conformi a quelle adottate da H.G. Giiterbock - H. A. Hoffner (edd.), The l ltttlrc Dictionsry of the Oricatsl Institutc of the University oEChicago. Chicago 1989 (' HI'J~. (= CHD). I l.c datazioni dei testi corrispondono a quelle proposte da H.e. Melchert, Ablative li/ti lnstrumcntal in Hiaite.Diss. Harvard University. Cambridge, Mass. 1977 p. 45 e p.P.' C da CHD, L-N et P, passim. L'assenza di espressioni interpretabili con certezza 11I1\e esprimenti causa dalla documentazione antica è probabilmente da imputarsi ad un 1111'110 della documentazione stessa. I Sull'espressione della causa in ittita si veda H. Otten, Sprachlicbc Stelluag und uicrung des Medduwatta- Textes. StBoT 11. Wiesbaden 1969, p. 11; in particolare sul IlIwgma dat.loc. peran V. G.E. Dunkel, "pme pavore , 11:Qò (jlÒ~OlO", IF 95 (1990), pp. ,(,l .170; Giiterbock - Hoffner, CHD, VoI. P/3. Chicago 1997, p. 306. \ Per l'espressione della causa nella lingua antica con ser si veda]. ].Friedrich, ,""Il(Svertl"iige des Hetti-Rciches in hethitiscber Sprache. I. (MVAeG 31.1). Leipzig \1)26, p. 30; Friedrich, Hethitisches Elcmcntsrbuclr. Heidelberg 1967, § 230. L'espressione ser + il pronome enclitico possessivo o personale suffisso, §er-.{it o sci- WII .~~i, è stata trattata da F. Starke, Die Funktionea der dimensionalen 1<:asl105 und ulvctbica fin Althethitischen. StBoT 23. Wiesbaden 1977, pp. 163-164; a nostro avviso luesta espressione più che la causa esprime il vantaggio: non "per lui = a causa sua io IHurcisco"ma "per lui = in suo favore io risarcisco", e come tale è interpretato da Ildt'drich, Die hethitischen Gesetze. Leiden 1959, p.131 "fur ihn", da F. Imparati, Le (i ittite: Roma 1964, p. 93 "per lui" con il commento a p. 268-269, e da H.A loffner, Tbe Laws of the Hittite. A CriticalEdition. Leiden 1997, p. 94, "for him",

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Hita I,'l'unda, HtlnHI +

Nella lingua ittita l'espressione della causa, cioè del motivo che111',giac(;alla base eli eventi, azioni o stati, è individuabile in testi originali

di ('!:\ MJ l e NH, nonché in quelli di argomento mitologico, per cui una11I11I~i()necerta non sempre è possibile, mentre nella documentazione

originalc antica non ci sono note espressioni che possano con certezzasere interpretate come tali. l

Nel presente studio proporremo alcuni esempi tratti da testi MH eN Il () di argomento mitologico in cui tale nozione è presente.

1'(;1" l'espressione della causa la lingua ittita può ricorrere ai soli casid('lla declinazione o a sintagmi posposizionali; i casi della declinazionenurrcssati sono il dat.loc., l'ablat. e lo strum., le posposizioni peran2 e.~c'l: I I diversi modi di espressione sono da ricondursi ad una altrettanto.livcrsa valutazione della causa alla base del fatto o dell'evento da parte.k-llo scrivente ittita e che noi cercheremo eli ricostruire .

• I~ingrazio i Professori Alfonso Archi e Onofrio Carruba per aver letto il presente( 11111 ributo e averlo corredato di preziosi suggerimenti. Le abbreviazioni bibliografiche eIl"Niglc sono conformi a quelle adottate da H.G. Giiterbock - H. A. Hoffner (edd.), Thel ltttlrc Dictionsry of the Oricatsl Institutc of the University oEChicago. Chicago 1989(' HI'J~.(= CHD).

I l.c datazioni dei testi corrispondono a quelle proposte da H.e. Melchert, Ablativeli/ti lnstrumcntal in Hiaite.Diss. Harvard University. Cambridge, Mass. 1977 p. 45 ep.P.' C da CHD, L-N et P, passim. L'assenza di espressioni interpretabili con certezza11I1\e esprimenti causa dalla documentazione antica è probabilmente da imputarsi ad un1111'110 della documentazione stessa.

I Sull'espressione della causa in ittita si veda H. Otten, Sprachlicbc Stelluag unduicrung des Medduwatta- Textes. StBoT 11. Wiesbaden 1969, p. 11; in particolare sul

IlIwgma dat.loc. peran V. G.E. Dunkel, "pme pavore , 11:Qò (jlÒ~OlO", IF 95 (1990), pp.,(,l .170; Giiterbock - Hoffner, CHD, VoI. P /3. Chicago 1997, p. 306.

\ Per l'espressione della causa nella lingua antica con ser si veda]. ].Friedrich,,""Il(Svertl"iige des Hetti-Rciches in hethitiscber Sprache. I. (MVAeG 31.1). Leipzig\1)26, p. 30; Friedrich, Hethitisches Elcmcntsrbuclr. Heidelberg 1967, § 230.L'espressione ser + il pronome enclitico possessivo o personale suffisso, §er-.{ito sci-WII .~~i,è stata trattata da F. Starke, Die Funktionea der dimensionalen 1<:asl105 undulvctbica fin Althethitischen. StBoT 23. Wiesbaden 1977, pp. 163-164; a nostro avvisoluesta espressione più che la causa esprime il vantaggio: non "per lui = a causa sua ioIHurcisco"ma "per lui = in suo favore io risarcisco", e come tale è interpretato da

Ildt'drich, Die hethitischen Gesetze. Leiden 1959, p.131 "fur ihn", da F. Imparati, Le(i ittite: Roma 1964, p. 93 "per lui" con il commento a p. 268-269, e da H.A

loffner, Tbe Laws of the Hittite. A CriticalEdition. Leiden 1997, p. 94, "for him",

Esaminiamo ora le atte stazioni in cui la causa è espressa dal solocaso della declinazione.

Espressione della causa con il caso dat.loc.

(1)- (NH) KUB XXVI 69, Vo. VI 13 na-at ka-as-ti s-ki-it "ed essimorirono di fame".

(2)- (mitologia) KBo XII 74, 9' [(na-as n)Ja-ah-sa-ra-at-ti [(kat-kat-ti-is-h-iz-zi)J "[(ed egli trema)] di paura"."

(3)- (mitologia) KUB XII 65, Ro. n 6 e-hu bal-zi-is-sa-i-wa-at-taDINGIRMES -es et-te-as clKu-msr-bi-is ud-da-ni-ma-wa-at-ta (7) ku-e-da-ni bal-zi-is-sa-i nu-wa ut-tet li-li-wa-an " 'vieni l ti chiama Kumarbi, ilpadre degli dei. Il motivo per cui egli ti chiama è un motivo urgente'"."

(4)- (NH) AM KUB XIV 15, Vo. In 42 nu-lcui fS-TUANSE.KUR.RAMES (43) ku-it se-ra-e pi-ea-nu-ms-eri-zi U-[(UL ki-sa-atnu d)UTUsf AJ-NA KARASljl.AGÌR-it (44) pc-re-eri bu-v-i-ya-nu-un tiu-ki[(n f-NA IjURSAG A)-ri-in-n(a-an-da GÌR-it (s)Ja-ra-a pa-a-un (45) Ca) au-lei. NAM RAMES k v· k: . f/"~ . d h,) L' v (- (b)an . a-as-tl a-m-gln-tz an- a ~,/a-at-K1-es-nu-nv -utinu)J-vs-si ma-ab-ba-an (46) ka-as-ti ka-ni-in-ti na-ak-kj[(-e§-ta nu-kdnNAM.RA MES kat-ta zi)J-e-ir na-st-mu GÌRMES -as (47) kat-ta-an ba-Jj-ya-an-da-at "poiché non era possibile salire con i cavalli, allora io, la maestà,andai davanti all'esercito a piedi e salii a piedi sul monte Arinnanda e lapopolazione oppressi per la fame e la sete. E come a loro (lett. sing.) <lasituazione> divenne intollerabile per la fame e la sete, allora lapopolazione venne giù e si prostrò ai miei piedi"."

I nomi in caso dat.loc. che esprimono una causa sono tutti astratti.L'espressione "morire di fame" è ricorrente nella letteratura ittita, ma

la sua codificazione può avvenire in modi diversi, in (1) e in (4) la causadella morte è in dat.loc. (kastl) ma, come si vedrà più avanti, la stessaespressione può trovarsi in caso strum. o con con il sintagmaposposizionale dat.loc. - pcran,' In (4)Ca) kasti e kaninti esprimono lacausa e sono indipendenti da anda, come si evince dal confronto con imedesimi termini in (4)(b) in cui anda è assente. Con il verbo batke§nu-"mettere alle strette, assediare, opprimere", presente in (4)Ca), anda è

4 Integrazione secondo duplicato KBo XII 75, 8'-9'.5 E. Laroche, Textes mythologiques hittites en trascnptJon. Dcuxiéme

parde.Mythologie d'origine étrangère. RHA XXVI/82 (1968), p. 48 e sgg. ; analogaespressione ma con mcmian- si trova in KUB XVII 10, Vo. III 12' me-mi-yu-ni: 44',I [NIM-n] i

6 A. G6tze, Die Annalen des MurSili§' (MVAeG 38), Leipzig 1933.7 SuIl'argomento si veda anche Starke, StBoT 23, pp. 61- 62.

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attestato anche in frasi senza alcun costituente in caso dat.loc. ed è instretta relazione al verbo di cui rafforza la semantica di base," cosa cheriteniamo accada anche in (4)(0).

L'espressione della causa in caso dat.loc. rimanda alla considerazionedella motivazione alla base della causa stessa, metaforicamenteimmaginata come una circostanza in cui l'evento può manifestarsi. Siosservi che i nomi interessati sono tutti astratti e, ad eccezione di uddani(3), kasti, nagsaratti e kaniniti esprimono sensazioni incontrollabili,rimarcate come tali dallo scrivente ittita proprio ricorrendo all'uso deldat.loc. La causa espressa in con questo caso è dunque ritenuta unacircostanza imprevedibile ed ineluttabile in cui ci si può trovare e chepuò coinvolgere sensazioni e stati d'animo.

Espressione della causa con il caso strumentale

(5)- (MH) Madd., Ro. 11 me-e-eri U-UL-ma [mt;lj- an-sa [-maj- t;lska-a-es-t! pé-ra-an UR.GIPA] ka-ri-e-pf-ir (12) ma-an-kin me-a-ari /l-N/lIAt-tar-si-ya gu-is-zi-e-tç:-ç:n-na Kt;l-a-as-ti-ta-ma-an s-ek-tc-en ""altrimentii cani vi avrebbero divorato per la fame. Se pure foste sopravvissuti adAttarsiya, sareste morti di fame">

(6)- (mitologia) KUB XVII 10, Ro. I 29' dIM-asdNIN.TU-ni te-c-ctma-ag-ga-an i-ya-u-e-ni (30') [lsJi-is-ta-an-ti-it gar-kl1-e-ni "il dio dellatempesta disse a Hannabanna: 'come faremo? Moriremo di fame !"'.1O

Le funzioni del caso strum., insieme a quelle dell'ablat., sono statooggetto di studio da parte di H.C Melchert, Diss., che ha evidenziatocome questi casi possano assolvere a diverse funzioni nei vari periodidella lingua e come, a partire dalle atte stazioni di età MH, l'ablat. cominci

8 (NH) AM KBo IV 4, Ro. I 41 LÙME5 URU Nu-/Jas-si-wa ku-it ku-u-tu-ur nu-wa-as-me-ss i-it (42) /Jal-Jd:JI.A-us ar-lJa lJar-ni-lk nu-we-re-es-ksia an-da lJa-at-ki-eS-nu-ut (43)[nu] IdLAMMA-as pe-it nu ÉRINMESANSE.KUR.RAtlI.A pé-e-hu-tc-ct nu 5.11 KURuRuNu-/Jas-si (44) [bal-kJ)tlI.A-uS ar-ija bar-ni-ik-ta nn-as-lcin an-da /Ja-at-ki-eS-ml-ut''poiché gli uomini di Nuhasse sono nemici, va, distruggi i loro raccolti e tienili sottopressione!'. [Allora] Kurunta andò e condusse fanti e cavalieri, distrusse i [raccol]ti delpaese di Nugasse e li mise alle strette"; (NH) Dupp., Vo. III 23 na-es-ma me-n-suiKUR TUM ku-it-ki za-a/J-bi-ya-za LUGAL KUR URU H.I1-.I1T- 17(24) an-da /Ja-at-ki-es-nu-ue-zi "oppure se il re del paese di .atti assedia con una battaglia un qualche paese"(Friedrich, SV.I, p. 1 e sgg.). Si veda anche G.F. Del Monte, Il trattato tra Mursili II diHattusa e Niqmcpa di Ugarit (OAC XVIII). Roma 1986, p. 77 e sgg.

9 A. Gòtze, Medduwettaé. (MVAeG 32.1). Leipzig 1928.10 Laroche, Textes mythologiques hittites en ttascription. Premiére partie.

Mythologie anatolienne. RHA XXIII/77 (1965), pp. 89-100. La datazione di questotesto non trova concordi gli studiosi: Melchert, Diss., p. 51 lo attribuisce al periodoMH, mentre in CHD, L-N, p. 174b, 192a, 264a etc., si ritiene essere una copia di etàmedia di un originale antico, "OH/MS".

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a dilagare a spese dello strum. in molte delle sue funzioni, tra cuil'espressione della causa, per poi affermarsi definitivamente in NH.II

Questo processo trova riscontro negli esempi da noi raccolti, infatti, leespressioni di causa in caso strum. in MH sono limitate al passo (5) enessun esempio, che possa essere ritenuto con certezza strum. di causa,ci è noto in NH.

Lo strum. kastit degli esempi (5) e (6) rimanda ad un concettoastratto. Se si confrontano le espressioni in dat.loc. kasti ak- (1) e construm. kasti: ak- (5) si noterà che esse, malgrado la diversa realizzazione,sono semanticamente affini, infatti, in entrambi gli esempi la fame portaalla morte e dunque è la causa dell'evento; ciò che cambia è il modo incui tale evento è ritenuto accadere. Il dat.loc., abbiamo visto, rimanda allamotivazione immaginata come una circostanza in cui una sensazioneincontrollabile può manifestarsi; lo strum., invece, allude implicitamenteallo strumento. Se dunque la morte per fame espressa in dat.loc. (kastJ) èritenuta una circostanza forse inevitabile, la stessa causa di morteespressa mediante lo strum. (kastii) è guardata come uno strumento checausa la fine.

Espressione della causa in caso ablativo 12

(7)- (NH) Huqq. A Va. III, 38 da-an-na-ma-za le-e i-Ia-jj-ya-s'~i0-UL-at a-a-ra a-pf-e-iz-kin (39) ud-da-na-az ar-ga sk-ki-is-ksn-ei "maprender<la> (:sessualmente) non è consentito! Per quel fatto sirnuore?"

(8) - (HG, I §2)14 KBo VI 3, Ro. I 4 [tiik-ku ARAD-an] ne-as-meGEME-an su-ul-Ia-an-na-az ku-is-ki ku-en-zi"[se] qualcuno in seguito aduna lite uccide [un servo] o una serva"

GIS(9) - (HG, II § 24) KBo VI 10, Ro. II 17 tdk-ku IG su-ul-Ia-an-na-az ku-is-ki ta-i-c-iz-zi "se qualcuno in seguito ad una lite una portaruba" ;

(10) - (NH) KUB XIII 4, Va. IV 25 tiu ma-a-an GU4.A[pIN.]LA(26) us-ni-ye-at-tc-ni ae-es-me-sn-ze-en-ken k[u]-en-na-at-te-n(i} (27) na-

ha e-i. . v v ke. DINGIRJYll's v 'v ·[,.7an er-çe c-iz-zs-et-tc-ru su-ma-as-ma-an- an . -as ta-a-ls-tler

11 Sull'argomento in particolare p. 300 e sgg; 327 e sgg.; 412 e sgg.; p. 423 e sgg. lostudioso ritiene kistsntit à: Madd. Vs. 12, es. (5) del presente studio, strum. di mezzo, p.300 ; la nostra scelta di considerarlo strum. di causa è motivata dal confronto con leespressioni simili in caso dat.loc. analizzate nel paragrafo precedente, es. (1) e (4).

12 Sull'argomento si veda Melchert, Diss; pp.192-193·? 9-290' 353-354; 3 5-386.13 Friedrich, SV II, pp. 103 e sgg.14 Friedricb, HG p. 16.

-ak-la-an-n[al-az-wa-ra-ai BAt ns-es-su-we-zs du-wa-ar-ni-..... (.J1) au a-pu-u-un GC .•s[ajr-ni-ik-te-m·-pit"se voi vendete unaratro o lo uccidete e lo mangiate, se voi lo presentate (lett.

merrete) agli dei <dicendo>: 'esso è morto di consunzione o si è!!:2.c.a!iSato.... allora dovrete proprio risarcire quel bue"'.

In ablat. ricorrono nomi astratti (7), (8), (9), (10) e la scelta di questoa pensare che si voglia alludere a ciò da cui la motivazione deriva:eguito alla consunzione, alla lite o a un dato fatto che l'azione o

ento espresso dal verbo trova attuazione."

econdo quanto si è accennato all'inizio, oltre ai soli casi dellaclinazione, la nozione di causa può essere resa anche con sintagmiposizionali:

Espressione della causa con peran

(11)- (MB) Madd., Ro. 11 ma-a-an U-UL-ma [m41-tln-srl[-ma}- f!.skf!.::.. -aS-ti pé-ra-an UR.GI7f!:PAJ ka-ri-e-pi-Ji- (12) ma-an-kin ma-a-ari 4-S)/At-tar-si-ya gu-iS-u-e-tf-fn-na ka-a-ss-ti-ts-ma-sn a-ak-te-en--"altrimenti i cani vi avrebbero divorato per la fame. Se pure fosteopravvissuti ad AttarSiya, sareste morti di fame"

(12)- (MH) HKM n. 24, Ro. 6 [nsm-mje-ss-èi-is-se-ea (7) ka-as-ti[pé-rla-an [ki-ijs-sa-an me-mi-is-kén-zi "e a essi (lett. sing.) per la fame sicontinua a dire così" 16

(13)- (MH) KUB XXX 10, Vo. 14 nu-mu É- YA i-na-m· Dé-ra-an pit-tu-li-ys-es É-ir ki-sa-et au-mu pit-tu-li-,va-i pé-ra-an (15) i§-ta-an-za-as-uu-is ta-ma-at-ta pc-e-di zs-ep-pi-is-ki-iz-ei "per la malattia la mia casa èdiventata una casa di angoscia; per l'angoscia la mia anima scorre versoun altro luogo"

(14)- (mitologia, NH) KUB XXXIII 120+, Ro. I 27 dA-nu-us (28)<A-NA> dKu-msr-bi me-mi-is-kfil-u-ws-en da-s-is A-NA PA-NI SÀ-[KAl-wa-az (29) du-us-ki-ls-ki-it-ta LO -na-tar-mi-it-wa ku-it pe-es-ta /(30) le-e-wa-az du-us-ki-is-ki-lt-ts PA-NISÀ-KA "e il dio Anu cominciò

15 Interessante è la forma apellaz di (NH) KUB XIV 4, 23' nu-kiin DAM- Y.I1 a-pé-el-la-az BAUS "mia moglie morì a causa sua (= della Tawananna)"interpretata comegen. apel + -zs in J. Friedrich - A Kammenhuber, HWZ,p. 139 e che costituirebbel'unico caso a me noto di espressione della causa con il gen.; da rilevare è anche ilsingolare uso di -za all'interno della frase. Data la particolarità dell'espressione, cichiediamo se si possa trattare una forma errata di ablat.

16 S. A1p,Hcthitische Briete aus Maset-Hoyiik. Ankara 1991.

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a dire al dio Kumarbi :'tu gioisci per le tue viscere, poiché hai inghiottitola mia virilità. Non gioire per le tue viscere!",17

(15)- (mitologia) KUB XXXIII 87 +, Ro. I 26' nu .se-pi-id-du-wa-enNA SVUU . (27') v v iik. . . . / (28')4 . -ia a-us-ta nU-US-Sl a1'-tlm-ml--,va-at-tlpe-ra-an xxx ts-mc-um-mc-is-ts "e vide la terribile diorite e a lui per l'ira <il volto> sistravolse't"

(16)- (mitologia) KUB XVII 7+, Vo. IV 39' nu-us-siTUKU.TUKU-at-ti pé-<ra>-an (40') [xx] te-mc-uim-mc-cs-ts] "e a lui <il volto> sistra[volse] per l'ira,,19

(17)- (NH) KBo II 2, Ro. I 43 pé-ra-an-kin ku-e-da-ni me~mi-,va-m'(44) la-ab-la-ab-bi-d-ga-u-e-ni (45) ne-en-ksn :ta-pa-as-sa-as a-pf-ya (45)ku-is-ki an-da u-c-mi-ye-zi (46) nu MUSENffUR-RINU.SIG5-du NU SIGs"il motivo per il quale noi siamo sempre preoccupati: qualche febbre(?)20lo (= il re) trova là, allora <l'oracolo (del»l'uccello ffUR-RI non siafavorevole! Non favorevole";

(18)- (NH) KBo II 2, Ro. II 6 ma-a-an-kin pé-ra-an-m[a] (7) la-ab-la-ab-bi-d-ga-u[-e]-ni"se siamo sempre preoccupati per <questo>".

Nella causa espressa da peran con il dat.loc. "davanti a", prevalgonoi nomi astratti, solo in (14) infatti vi è un nome concreto. Nei passi (11) e(12) ritroviamo il nome ksst- "fame", già incontrato in (1) in caso dat.loc.e in (5) e (6) in caso strum. Non si può mancare di osservare che mentrein questi passi i verbi di frase sono "morire", ak- (1) e (5), e "perire",bark- (6), e la fame è propria del soggetto della frase, in (11) e (12) iverbi, karap-/karip- "divorare" e memai- "parlare, dire", rimandano allacausa "davanti, rispetto a cui" le azioni sono considerate svolgersi. Leparole di Brugmann riguardo all'espressione della causa in latino conprae ci sembrano calzanti anche per chiarire l'espressione della causa inittita con dat.loc. peran: "etwas stellt sich V01' etwas und wird dsdurchAnlaf3 und Motiv fiir etwas,.21 In origine lat. pl'ae, come pure itt. peran, èun avverbio con semantica locale "avanti", come sia passato a esprimerela causa è ben chiarito da P. Meriggi: "mi pare che originariamente lacosa che sta davanti sia l'ostacolo all'azione e il prae/vor sia

17Laroche, Myth., p. 39 e sgg.18 Giiterbock, "The Song of Ullikummi. Revised Text of the Hittite Version of a

Hurrian Myth", JCS VI (1952),pp. 8-33.19 Gùterbock, Ulhk.,JCS V (1952),pp. 146-161.20Con punto interrogativo anche in Melchert, Cuaeiioan Luvian Lexicon. Chapell

Hill, N.C. 1993, p. 209.21 Si veda K. Brugmann, Grundriss der >ergIeich~ ea G.=man1.- der indog=-

ischen ìprschca. IP-. trassb 1911 -y- - .::

Espressione della causa con ser

(19) - H) KBo li 2, Ro. li 29 dUTU URUPU_paku-it A-NA GIG'Ì..:TUS1(30) se-ir SIxSA-at au-zs-lcin pa-iz-zi dUTUs1 (31) dUTU URUpU_Da EGIR-pa c-cp-zi "poiché la dea sole di Arinna per la malattia della

està fu fissata per oracolo, il re andò a riprendere la dea sole diArinna"

T'im "-eE-LV, ::""cco:nepczà impedire -anone ' ca condizioaeds~ odo es cazialc; il prac/vor deve essere passato ad indicare lacondizione che determina Fazione, ossia sostanzialmente la sua causa omo 0.-

(20)- (NH) Kup., F Vo. IV 9 zi-ik-ma me-mi-ya-an pé-ra-an pa-l'a-aX 10) [is-ta-ma-as-ti nu a-pa-a-aSJ en-tu-ub-se-es se-li: na-a!J-sa-li-ya-a[zJ-zi 'ma tu prima odi il fatto, [e quell'] uomo per <questo> diviene

oroso,,23

(21)- (NH) KUB XIII 35+, Ro. II 33 GIM-an-ma-wa-l-a-at u-ub-hu-rJ nu-wa-za-kin se-er ne-e-lui-un " 'ma come vidi ciò, divennioroso per <questo>,,,24

(22)- (NH) Man., A Ro. I 46 nu-ut-ta dUTUS'Ig[e-en-zJu da-a!J-!Ju-un-J [nu-ut-ta a7-pid-da-an se-er ka-[l'i}-yt;l-a!J-a!J-at"ed io, la maestà, ti

preso le ginocchia e per questo ti ho preso a ben volere"."

(23)- (MH) HKM n. 18, Vo. 23 ka-e-es-ms ÉRINMES URU1S-!Ju-u-pi-it-'24) E'RINME5 GIS l . v v k . (25) h l h' . k: ' . h. za-a -ta-l-ya-as-sa U-lIl ~ a - -1Il tu- an-Zl ~al'-

in-z}i (26) ki-nu-n« a-pé-e-da-ni hal-ki-i m.s. (27) dUTUs1 se-er me-[eJk-, fJa-as-ki-it "ecco, il grano e la paglia(?) che le truppe di ISgupitta e le

pe addette ai carri'? han[no]; ora la maestà per quel grano sarà moltoo.

(24)- (NH) Huqq., A Vo.liI 56 zi-ik-ws-Icin a-pu-u-un an-da ku-wa-'-(;l s-os-ta (57) na-as a-pé-e-da-ni ud-da-ni-i se-ir BA.US nu tu-u-wa-za

P-fTi3-an-tu[-v.rz7(58) se-il' en-tu-ulj-se-es !Jar-ak-ta " 'per quale motivo, guardata ?' Per quel motivo egli fu punito con la morte (lett. morì).

<dunque> l'uomo morì per aver guardato <troppo> lontano"."

- "Noterella di semantica comparata: lat. prae/ ted. vari it. di',enaeum» 50 (1972), p. 362.

-' Friedrich, SV I, p 95 e sgg.- R. Werner, Hethitischc Gcrichtsprotokolle. StBoT 4. Wiesbaden 1967, p. 4 e sgg,- Friedrich, SV II, p.l e sgg.

Friedrich, SV II, p. 103 e sgg. u-ws-en-tui-va] e il corrispondente ti-wa-an-ne-yacopia B (= KBo XIX 44+) Rs. 42 sono stati di recente individuati da Neu come

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Nell'epressione della causa con ser "sopra" e il dat.loc. prevalgooDancora una volta i nomi astratti, tranne che in (23). La causa con -rimanda implicitamente all'argomento su cui un accadimentofondamento, vale a dire in base alla quale motivazione un evento èaccadere.

Tanto pel"an quanto ser avverbi possono ricorrere in funziavverbiale, senza cioè essere in relazione ad alcun costituente indat.loc., come nei passi (18), (20), (21), mentre ser è attestato anche nespressioni composite accanto ad altri avverbiali, come in (22).27

In molti degli esempi con peran e sa i sintagmi posposizionali,documentati verbi che esprimono emozioni e moti dell'animo coduskisk- "gioire" (14), tsmeummcs- "stravolgersi" (16), labla,,_"preoccuparsi" (17) e (18), nabsal"iya- "diventare timoroso" (20), nag"temere" (21).

In ittita, dunque, nell'esprimere una nozione di causa è rivoparticolare attenzione a ciò che è alla base della causa stessa e comecausa è considerata: per una circostanza da cui non ci si può sottrarnusato il dat.loc.; lo strum. sottolinea l'espressione di una causa vista couno strumento; una causa da cui traggono origine di altri eventiespressa in ablat.; il sintagma dat.loc. - paan è riservato ad una causasi presenta davanti, mentre dat.loc. - ser ad una causa in base allaqualcosa accade.

dativi in "Nugae Hethiticae" in «Hethitica»XIV, 1999, p. 63 e sgg. con riferimentiinterpretazioni precedenti; l'autore pone l'accento anche sul ruolo sintattico di scr -questa espressione.

27 Per apaddan ser si veda Friedrich - Kammenhuber, HW2, pp. 168-170; perkuwatta sere simili,Friedrich, HW, p. 123.

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