Pubblico quotidiano. Beni collettivi a Gela tra azione dal basso e intervento statale
La povertà assoluta in Sicilia Persone, famiglie, stime del fabbisogno finanziario per una politica...
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La povertà assoluta in Sicilia
Persone, famiglie, stime del fabbisogno finanziario per una politica di intervento
Absolute Poverty in Sicily
Social Survey and Financial Estimates for Policy Making
Adam Asmundo
Fondazione RES, Università di Palermo
Summary – Measuring absolute poverty in a lagging region is a challenge, due to its relevant
implications in terms of economic, social and political implications.
This paper is based on the official national and regional aggregate statistics provided by ISTAT –
defining the relative and absolute poverty threshold in monetary terms – and is focused on the
territorial and family distribution of absolute poverty. Our estimates are driven by regional relative
poverty data and by the demographic and territorial distribution of population. Rural and older
population, in fact, is less hit by poverty than young families living in major urban areas. The
resulting estimates are then paired to the existing welfare aids for the more deprived people, in
order to assess the financial requirement for active intervention and inclusion policy.
The final results are encouraging, as they feasibly evaluate in about 65 million euro the cost of
bridging the gap of poverty for 200 thousand families (over 500 thousand people); that cost
increases rapidly, though, as poverty spreads throughout society.
Abstract - In tema di misure di contrasto alla povertà e al disagio sociale in Sicilia, questo studio
riproduce in sintesi l’impianto teorico e applicativo sul quale è basato il disegno di legge di
iniziativa popolare presentato dal Centro Pio La Torre Mercoledì 8 aprile 2015 (Centro Studi Pio La
Torre, 2015a).
Lo studio riprende i temi già analizzati in CongiunturaRes, n. 1/2014,”Crisi, povertà e misure di
contrasto in Sicilia”, orientando in questo l’analisi alla costruzione delle stime, necessarie e il più
possibile attendibili, sulle quali basare le relative misure di politica economica. Il successo di tali
misure dipende, anche in questo caso, dalla corretta lettura del quadro socio-economico di
riferimento e dalla sostenibilità degli interventi finanziari previsti.
1. Le famiglie e le persone: metodologia e stime attraverso i dati Istat – 2. Le Famiglie – 3. I
trattamenti INPS – 3. Le stime a copertura della misura – Appendice – Riferimenti
1. Le famiglie e le persone: metodologia e stime attraverso i dati ISTAT
Le famiglie in povertà assoluta
La stima indiretta dell’incidenza della povertà assoluta in Sicilia è stata effettuata utilizzando il
rapporto fra incidenza della povertà assoluta sulla povertà relativa nel Mezzogiorno – calcolati
dall’ISTAT – e applicando il coefficiente così ottenuto al dato ISTAT sulla povertà relativa in Sicilia,
attraverso la seguente formula
incPAssSic = incPRelSic/incPRelMez*incPAssMez
Il numero di famiglie residenti in povertà assoluta è stato ottenuto applicando il coefficiente di
incidenza stimato, secondo la formula
FamPAssSic = [(incPRelSic/incPRelMez)*incPAssMez] * FamResSic
L’intensità della povertà assoluta per le famiglie siciliane è stata calcolata seguendo un analogo
criterio, ovvero rapportando l’intensità della povertà assoluta delle famiglie nel Mezzogiorno
all’incidenza del fenomeno nella stessa area e moltiplicando il coefficiente ottenuto per l’incidenza
della povertà assoluta in Sicilia come sopra definito, secondo la formula
intPAssSic = (incPRelSic/incPRelMez)*intPAssMez
I risultati delle stime sono riportati nella Tav. 1, che riproduce ed estende lo schema del Prospetto 9
ISTAT (2014)
La successiva Tav. 2 riporta un confronto fra i dati assoluti stimati applicando i coefficienti di
incidenza per il Mezzogiorno rispetto a quelli stimati sopra in Tav. 1 e una media fra i risultati delle
due stime. Il calcolo di una media appare opportuno per ragioni di cautela, in quanto l’incidenza del
fenomeno in Sicilia potrebbe in realtà non discostarsi molto da quella del Mezzogiorno.
Relativamente alla Sicilia, inoltre, lo scarto assoluto fra i dati annuali stimati appare particolarmente
Tav. 1 - INDICATORI DI POVERTÀ ASSOLUTA PER RIPARTIZIONE GEOGRAFICA. Anni 2012-2013, migliaia di unità e valori percentuali
2012 2013 2012 2013 2012 2013 2012 2013 2012 2013
MIGLIAIA DI UNITÀ
famiglie povere 677 699 256 315 792 1.014 225 320 1.725 2.028
famiglie residenti 12.267 12.325 5.037 5.242 8.080 8.083 2.032 2.034 25.384 26.650
persone povere 1.783 2.038 684 910 2.347 3.072 636 945 4.814 6.020
persone residenti 27.693 27.802 11.947 12.017 20.810 20.787 5.000 5.095 60.450 60.605
INCIDENZA DELLA POVERTÀ (%)
famiglie 5,5 5,7 5,1 6,0 9,8 12,5 11,1 15,8 6,8 7,6
persone 6,4 7,3 5,7 7,6 11,3 14,8 12,7 18,6 8,0 9,9
INTENSITÀ DELLA POVERTÀ (%)
famiglie 16,7 16,4 17 16,3 18,0 20,0 20,3 25,1 17,3 18
dimensione media famiglia povera 2,63 2,92 2,67 2,89 2,96 3,03 2,83 2,95 2,79 2,97
Fonte: Istat (2014), stime Regione Sicilia (2014), stime Fondazione RES
Nord Centro Mezzogiorno ItaliaSicilia
elevato in una variazione di così breve periodo; in questo senso si potrebbe anche ipotizzare una
relativa rigidità (minore elasticità) della povertà assoluta rispetto a quella relativa, con aumenti
meno che proporzionali rispetto all’ampliamento della seconda.
Le persone in povertà assoluta per fascia d’età
La Tav. 3 riporta la popolazione residente in Sicilia e in Italia per fascia di età. Il confronto con i
dati nazionali evidenzia come nella regione la popolazione sia relativamente meno anziana e
relativamente più concentrata nella fascia 35-44 anni. Si tratta di un dato rilevante ai fini dell’analisi
e delle successive elaborazioni, in quanto la diversa distribuzione può configurare una diversa
incidenza e una diversa distribuzione della povertà assoluta rispetto alle medie nazionali.
Per un utile confronto con le stime aggregate precedenti, alla popolazione residente in Sicilia per
fascia di età sono stati applicati i coefficienti di incidenza della povertà assoluta per fascia di età in
Italia. I risultati delle elaborazioni sono riportati nella successiva Tav. 4 (colonna “Min (inc. Ita)”).
Data la diversa struttura per età della popolazione in Sicilia rispetto al dato nazionale e la diversa
incidenza strutturale del fenomeno, le evidenze confermano l’esigenza di affinare i coefficienti per
età stimati a livello regionale.
Il dato aggregato (924 mila persone circa) derivante dall’applicazione del coefficiente stimato
attraverso il rapporto
incPAssSic/incPAssIta
riprodotto poi per classi di età, appare interessante, in quanto intermedio fra le valutazioni Max e
media della precedente Tav. 2.
Tav. 2 - POVERTÀ ASSOLUTA IN SICILIA. Anni 2012-2013, migliaia di unità e valori percentuali
Residenti al 31 dicembre 2012 2013 2012 2013 2012 2013
famiglie residenti 2.031,88 2.034,23 2.031,88 2.034,23 2.031,88 2.034,23
persone residenti 4.999,93 5.094,94 4.999,93 5.094,94 4.999,93 5.094,94
stima famiglie in povertà assoluta 199,16 255,19 224,58 320,39 211,87 287,79
stima persone in povertà assoluta 563,90 752,95 635,88 945,33 599,89 849,14
dimensione media famiglia povera 2,83 2,95 2,83 2,95 2,83 2,95
Fonte: Istat (2014), stime Fondazione RES
Sicilia (inc. media)Sicilia (inc. stimata)Sicilia (inc. Mezz.)
Tav. 3 - POPOLAZIONE RESIDENTE PER FASCIA DI ETÀ - Sicilia e Italia, 2013
Sicilia % Italia %
fino a 34 anni 1.722.717 34,5 21.214.543 35,5
da 35 a 44 anni 1.008.953 20,2 9.252.827 15,5
da 45 a 54 anni 725.489 14,5 9.124.039 15,3
da 55 a 64 anni 638.166 12,8 7.453.989 12,5
65 anni e oltre 904.607 18,1 12.639.829 21,2
Totale 4.999.932 100,0 59.685.227 100,0
Fonte: Istat (2014), Popolazione al 1.1.2013
Il numero di persone residenti in Sicilia in condizione di povertà assoluta per fascia di età è stato
dunque ricalcolato in via indiretta, applicando la medesima metodologia delle elaborazioni relative
alle famiglie e al numero di persone residenti, controllando per i coefficienti di incidenza di ISTAT
(2014; Prospetto 11) e per quelli stimati secondo la metodologia adottata in precedenza per le
grandezze aggregate.
L’intensità assoluta (in termini di persone colpite) risulta maggiore nelle fasce estreme della
distribuzione (giovani e anziani) e decresce per quelle intermedie. Queste ultime, tuttavia, risultano
relativamente più colpite: la percentuale di persone in povertà fra i 45 e i 65 anni è nettamente più
elevata rispetto alla quota di popolazione residente in quella fascia di età.
La stima ha prodotto risultati utili anche nel confronto incrociato con dati di altre fonti e ai fini della
successiva determinazione dell’importo necessario a raggiungere la soglia della povertà calcolata
dall’ISTAT (2014, Prospetto 15), riportata in dettaglio in Appendice.
La Tav. 5 evidenzia infatti come la disoccupazione come condizione non sia in sé necessariamente
legata alla povertà assoluta, così come il numero di pensioni sociali supera quello delle persone
stimate in condizione di povertà assoluta nella fascia oltre i 65 anni.
Da un punto di vista statistico/demografico, il fenomeno in esame riguarda dunque soprattutto, per
diffusione, i giovani e gli anziani, anche se l’incidenza rispetto alla fascia di appartenenza appare
percentualmente maggiore nelle fasce di età intermedia.
2. Le famiglie
Tav. 4 - STIMA PERSONE IN POVERTÀ ASSOLUTA IN SICILIA PER FASCIA DI ETÀ - Sicilia 2013
inc. % Italia popolazione Min (inc. Ita) inc. % Sicilia* Max (inc. Sic) int. relativa*
fino a 34 anni 7,6 1.722.717 130.926 14,2 244.559 0,41
da 35 a 44 anni 9,5 1.008.953 95.851 17,7 179.040 0,88
da 45 a 54 anni 8,7 725.489 63.118 16,3 117.898 1,12
da 55 a 64 anni 7,9 638.166 50.415 14,8 94.171 1,16
65 anni e oltre 6,7 904.607 60.609 12,5 113.212 0,69
Totale 9,9 4.999.932 400.918 18,5 924.604 0,18
Fonte: Istat (2014), Popolazione al 1.1.2013; INPS (2014); * stime Fondazione RES
Tav. 5 - POPOLAZIONE PER CONDIZIONE E PER FASCIA DI ETÀ - Sicilia 2013
disoccupati pens. sociali
fino a 34 anni 662.310
da 35 a 44 anni o da 35 in su 387.676
da 45 a 54 anni
da 55 a 64 anni
65 anni e oltre 131.851
Totale 1.049.986
Fonte: Istat (2014), INPS (2014)
La stima del numero di famiglie in povertà assoluta richiede alcune considerazioni.
La Tav. 2 riporta stime effettuate tenendo conto del rapporto fra povertà assoluta e relativa nel
Mezzogiorno, assimilando dunque la Sicilia alla condizione media di quest’area, moltiplicando il
coefficiente ottenuto per l’incidenza media della povertà relativa in Sicilia. Questo procedimento
comporta un’evidente sovrastima del fenomeno, come già rilevato nell’analisi delle posizioni
individuali, dove è apparsa più realistica una misura intermedia – poco oltre 900 mila persone – fra
il valore massimo per il 2013 riportato in Tav. 2 e la media dei valori minimi e massimi per lo
stesso anno riportata nella stessa tabella.
La composizione dei nuclei familiari rivela in Sicilia una quota di popolazione anziana in
condizione singola e un numero medio di componenti leggermente superiori alla media nazionale,
caratteristiche rilevanti nell’analisi dei fenomeni di disagio economico e sociale.
Applicando alle famiglie, infine, le evidenze Istat relative alla distribuzione territoriale degli abitanti
(Tav. 7), si ottiene un ulteriore parametro – la località di residenza delle famiglie – utile a definire
con maggiore precisione le condizioni di disagio economico nelle quali esse versano. La località di
residenza è infatti un elemento importante nel definire la soglia di povertà.
Considerando omogenea la distribuzione della povertà sul territorio rispetto a quella delle famiglie
in complesso, le stime così ottenute verranno utilizzate per le elaborazioni successive. La
concentrazione relativa del disagio sociale è probabilmente maggiore nei maggiori agglomerati
urbani, ma ai fini di questa analisi la possibilità di una sottostima della frequenza del fenomeno in
tali aree appare comunque parzialmente compensata, nell’aggregato,
- dalla più elevata soglia di povertà calcolata dall’Istat e, di conseguenza,
- dal più elevato ammontare di risorse finanziarie da destinare alla misura di contrasto.
Tav. 6 - Famiglie per numero di componenti - migliaia, Sicilia 2013
migliaia %
Persone sole 574 28,2%
Persone sole > 60 anni 335 16,5%
Monogenitori 197 9,7%
Coppie con figli 833 41,0%
altre 1.460 71,8%
Totale 2.034 100,0%
n. medio componenti 2,5
Fonte: Istat (2014)
Tav. 7 - Distribuzione popolazione per comuni - Sicilia 2013
abitanti % famiglie*
fino a 50mila 3.054.161 61,0% 1.241.854
oltre 50mila 1.948.743 39,0% 792.380
da 50mila a 250mila 754.018 15,1% 306.592
aree metropolitane 1.194.725 23,9% 485.788
totale generale 5.002.904 100,0% 2.034.234
Fonte: Istat (2014), * nostre elaborazioni
3. I trattamenti INPS
I trattamenti INPS possono rivelarsi utili indicatori indiretti del disagio sociale qui analizzato, sia
per via della numerosità dei soggetti coinvolti, sia in rapporto all’importo medio delle erogazioni,
utile a definire l’eventuale differenziale utile al raggiungimento della soglia di povertà da parte dei
beneficiari.
L’assegno sociale
Con la circolare n.1 del 9 gennaio 2015, l’INPS ha comunicato l’importo annuo dell’assegno sociale
aggiornato al 2015. Il nuovo importo è pari ad euro 5.830,63 (euro 448,51 mensili per 13 mensilità).
Ai fini di questa analisi, riporteremo nei calcoli successivi tale cifra in termini di 12 mensilità
(485,88 euro) per persona, utilizzando lo schema descritto nel capitolo successivo in riferimento
alla famiglia media.
Le pensioni “integrate” al trattamento minimo
La Tav. 8 riporta i dati relativi alle pensioni cosiddette “integrate” al trattamento minimo. Si tratta
di un’integrazione che lo Stato, tramite l’INPS, corrisponde al pensionato quando la pensione,
derivante dal calcolo dei contributi versati, è di importo molto basso, al di sotto di quello che viene
considerato il “minimo vitale”. In tal caso l’importo della pensione spettante viene aumentato
(“integrato”) fino a raggiungere una cifra stabilita di anno in anno dalla legge. Il trattamento
minimo per l'anno 2014 è fissato in 501,37 euro.
I requisiti di reddito interessano i soggetti non coniugati con limite pari a 6.517,94 euro, mentre
l'integrazione sarà parziale oltre il limite precedente e sino a 13.035,88 euro (cioè due volte il
trattamento minimo dell'anno in questione).
Le pensioni di invalidità civile (Tav. 9), pur presenti fra i trattamenti riportati nel prospetto
precedente, in linea generale devono invece essere considerate con cautela, nell’associazione agli
indicatori di povertà, in quanto più diffuse e più facilmente ascrivibili, in termini di beneficiari, alla
società nel suo complesso che non alle categorie meno abbienti.
Ai fini delle successive stime, verranno prese in considerazione soprattutto le voci della Tav. 8, in
quanto statisticamente e formalmente più aderenti al modello di intervento allo studio. Rimangono
ovviamente aperte le difficoltà di riferimento alla posizione delle singole persone e alla possibile
cumulabilità per i singoli o per i nuclei familiari di queste e altre voci di spesa sociale, ma
l’ascrivibilità di quest’ultima alla categoria degli interventi contro la povertà e la possibilità di
controlli contro gli abusi offrono comunque la possibilità di calibrare l’intervento finanziario
regionale in maniera ottimale.
Tav. 8 - PENSIONI PARZIALMENTE E TOTALMENTE INTEGRATE - Sicilia e Italia, 2013
Sicilia
Numero
Pensioni
Importo
medio
mensile
della
pensione
Numero
Pensioni
Importo
medio
mensile della
pensione
Numero
Pensioni
Importo
medio
mensile
della
pensione
Numero
Pensioni
Importo
medio
mensile
della
pensione
Parzialmente integrate 4.268 412,19 3.999 411,84 7.798 412,74 16.065 412,37
Totalmente integrate 103.324 504,71 66.323 510,19 111.742 534,76 281.389 517,93
Totale 107.592 491,91 70.322 493,7 119.540 514,54 297.454 501,46
Totale e media ponderata* 107.592 501,04 70.322 504,60 119.540 526,80 297.454 512,23
Italia
Numero
Pensioni
Importo
medio
mensile
della
pensione
Numero
Pensioni
Importo
medio
mensile della
pensione
Numero
Pensioni
Importo
medio
mensile
della
pensione
Numero
Pensioni
Importo
medio
mensile
della
pensione
Parzialmente integrate 201.690 401,53 66.770 403,6 106.062 410,12 374.522 404,33
Totalmente integrate 1.603.902 504,51 550.820 509,77 856.270 527,19 3.010.992 511,92
Totale 1.805.592 480,65 617.590 485,17 962.332 495,24 3.385.514 485,66
Totale e media ponderata* 1.805.592 493,01 617.590 498,29 962.332 514,29 3.385.514 500,02
Fonte: INPS (2014), * nostre stime
Superstite Totale
Vecchiaia Invalidità Superstite Totale
Vecchiaia Invalidità
Tav. 9 - Pensioni di invalidità civile - Persone e famiglie, Sicilia 2013
pens ioni imp. m mens res identi 2013 p.inv/res% n. famigl ie res . p.inv/fam%
Trapani 22.196 399,99 436.150 5,09% 168.760 13,2%
Palermo 78.372 408,16 1.275.598 6,14% 501.901 15,6%
Messina 47.243 422,96 648.371 7,29% 278.710 17,0%
Agrigento 27.415 400,33 448.831 6,11% 174.584 15,7%
Caltanissetta 15.529 391,73 274.731 5,65% 107.646 14,4%
Enna 9.930 406,40 172.456 5,76% 70.668 14,1%
Catania 55.984 401,13 1.115.704 5,02% 444.725 12,6%
Ragusa 20.156 423,99 318.249 6,33% 126.689 15,9%
Siracusa 24.427 403,67 404.847 6,03% 160.551 15,2%
Totale Sicilia 301.252 407,65 5.094.937 5,91% 2.034.234 14,8%
Totale Nazionale 2.838.698 420,42 60.782.668 4,67% 25.791.690 11,0%
Fonte: INPS (2014), * nostre elaborazioni
4. Le stime a copertura della misura
La stima del numero dei soggetti interessati a una misura di sostegno che copra la differenza fra le
condizioni reddituali della famiglia e la soglia di povertà calcolata dall’ISTAT va effettuata con
riferimento alle condizioni delle famiglie. Per quanto il disagio della condizione vissuta sia innanzi
tutto individuale, infatti, il riferimento alle singole persone nel computo di misure di sostegno al
reddito rischia di produrre, nell’aggregato, notevoli sovrastime. Gran parte della popolazione
siciliana infatti vive in famiglie di diversa ampiezza variamente distribuite sul territorio, in
condizioni anche di mutuo sostegno che modificano, in positivo, i parametri di stima del fabbisogno
monetario a copertura del disagio.
Le elaborazioni successive sono basate sulle stime relative al 2013, prevalente anno di riferimento
dell’analisi, e su un numero massimo di oltre 313 mila famiglie in condizioni di povertà assoluta.
Tale cifra appare in certa misura prudenziale ma, allo stesso tempo, sovrastimata, in quanto
l’accelerazione del fenomeno, registrato dall’Istituto centrale di statistica in termini di ampliamento
dell’incidenza della povertà relativa, non presenta in sé, specie nel breve periodo, una così diretta
proporzionalità con la povertà assoluta, tendenzialmente meno elastica (o più “rigida”) in termini di
popolazione colpita. Una parziale conferma di questa evidenza si ha considerando le caratteristiche
strutturali dei nuclei familiari, per ampiezza, classi di età e condizione occupazionale, analizzati in
precedenza.
L’algoritmo adottato per le stime del fabbisogno finanziario a copertura della misura tiene dunque
conto del numero di stimato di famiglie in povertà assoluta (Fam) per composizione (comp) e per
residenza (res) nelle tre tipologie di aree territoriali (aree metropolitane, grandi centri, piccoli
centri); delle soglie di povertà assoluta calcolate dall’Istat (2014, cfr. prospetto in appendice),
ancora una volta per classe di ampiezza (comp) e residenza (res) del nucleo familiare;
all’ammontare risultante verrà sottratto il totale dei trattamenti integrativi INPS (riportato in ragione
annua):
∑ Famcomp,res*soglia PAsscomp,res – ∑ trattamenti INPS
L’ultima variabile (trattamenti INPS), utilizzata come valore approssimato degli interventi riferiti
alle fasce più deboli, interessa – come si è visto – oltre 297 mila soggetti e può ritenersi anche
stabile o pressoché costante nel breve periodo.
Una volta effettuata la stima dei parametri (Tav. 10), sarà dunque opportuno fare riferimento anche
a simulazioni effettuate con riferimento a un numero inferiore, per quanto pur sempre elevato, di
famiglie in povertà assoluta.
I coefficienti relativi ai nuclei familiari composti da una singola persona, riportati in Tav. 10, sono
ponderati in base alle statistiche ufficiali ISTAT (2015) riferite al biennio 2012-2013; al netto di
questi, i coefficienti riferiti ai nuclei familiari prevalenti, compresi in media fra le 2 e le tre persone
nelle diverse classi di età e piuttosto eterogenei nella composizione, sono stati calcolati
- con riferimento alla media delle relative righe da 2 a 3 componenti del Prospetto 15 di ISTAT
(2014), qui riportato in Appendice, e
- con riferimento alla scala di equivalenza riportata nella stessa sede (ISTAT 2014, Appendice)
riponderata al fine di ricomprendere entrambe le fasce (rispettivamente due e tre
componenti).
Il secondo di questi ultimi coefficienti (scala di equivalenza 1,15) è stato preferito al primo in via
prudenziale, in quanto comporta, nell’aggregato, una leggera sovrastima del fabbisogno finanziario
– e quindi una possibilità più realistica di copertura del disagio delle famiglie più numerose (dato
statisticamente meno diffuso, ma presente nella realtà regionale).
In sintesi, i calcoli sono stati effettuati secondo il seguente procedimento: il numero di persone
singole con meno di 60 anni è stato diviso per località di residenza adottando i parametri di
distribuzione territoriale della popolazione (Tav. 7); i numeri così ottenuti sono stati moltiplicati per
Tav. 10 - Beneficiari e coefficienti stimati, 2013
n. beneficiari Max 2013 Min 2012
persone 924.604 599.891
famiglie 313.367 211.875
coefficienti stimati
composizione familiare % popolazione
oltre 250 fra 50 e 250 fino a 50
1 persona 28,2% 6,7% 4,3% 17,2%
1 persona < 60 11,8% 2,8% 1,8% 7,2%
1 persona > 60 (media) 16,5% 3,9% 2,5% 10,0%
2-3 persone (media) 71,8% 17,2% 10,8% 43,8%
scala di equivalenza 1,15 71,8% 17,2% 10,8% 43,8%
n. Max famiglie (oltre 313 mila) da coefficienti stimati
composizione familiare % popolazione
oltre 250 fra 50 e 250 fino a 50
1 persona 88.433 21.136 13.353 53.944
1 persona < 60 36.821 8.800 5.560 22.461
1 persona > 60 (media) 51.612 12.335 7.793 31.483
2-3 persone (media) 224.934 53.759 33.965 137.210
scala di equivalenza 1,15 224.934 53.759 33.965 137.210
n. Min famiglie (212 mila ca.) da coefficienti stimati
composizione familiare % popolazione
oltre 250 fra 50 e 250 fino a 50
1 persona 59.792 14.290 9.029 36.473
1 persona < 60 24.896 5.950 3.759 15.186
1 persona > 60 (media) 34.896 8.340 5.269 21.286
2-3 persone (media) 152.083 36.348 22.965 92.771
scala di equivalenza 1,15 152.083 36.348 22.965 92.771
Fonte: Istat (2014), INPS (2014), nostre stime
residenza in comuni
residenza in comuni
residenza in comuni
le corrispondenti soglie di povertà assoluta. La procedura è stata ripetuta per le altre categorie
aggregate esaminate (persone singole oltre i 60 anni di età e famiglie medie), i risultati sono stati
sommati e al totale risultante è stato sottratto l’ammontare delle integrazioni INPS di cui alla
precedente Tav. 8.
I risultati finali delle procedure di stima sono presentati in Tav. 11.
Le prime righe della tabella riportano, in termini mensili e nei dodici mesi, le simulazioni effettuate
con riferimento al numero (massimo, Max famiglie) di famiglie stimate in povertà assoluta per il
2013 (oltre 313 mila, Tav. 10) e, per utile confronto, al precedente (minimo, Min famiglie) dato
2012 (poco meno di 212 mila). Tale numero è fortemente condizionato, come si è evidenziato, dalla
stima dell’incidenza del fenomeno. Le righe successive riportano, a fini di conoscenza e
valutazione, simulazioni effettuate ipotizzando frequenze diverse del fenomeno.
Risulta innanzi tutto evidente il notevole ruolo di contrasto alla povertà realizzato dagli strumenti
posti in essere attraverso l’INPS. Allo stesso tempo, è evidente come i dati siano fortemente
condizionati dall’andamento del ciclo economico e dalla fragilità del tessuto economico e sociale
dell’Isola, che nelle condizioni correnti tendono ad ampliare o restringere con rapidità l’area del
disagio e rendere urgenti le politiche di intervento.
Le simulazioni effettuate su una diversa numerosità dei beneficiari, tuttavia, appaiono incoraggianti
e invitano a considerare positivamente i possibili effetti delle misure e delle politiche di contrasto,
almeno in due principali direzioni:
- una corretta individuazione dei beneficiari attraverso opportune verifiche reddituali e
patrimoniali (il riferimento è soprattutto al nuovo ISEE – cfr. Ministero del lavoro, 2015 –
che introduce migliori criteri di valutazione del reddito e del patrimonio), nonché
- misure di monitoraggio e controllo dell’efficacia degli strumenti e delle erogazioni
Tav. 11 - Stime fabbisogno di risorse a copertura della soglia di povertà assoluta, su dati 2013
mensile
a copertura integrale trattamenti INPS al netto INPS
stima Max famiglie 2013 247.230.970,85 152.364.528,82 94.866.442,03
stima Min famiglie 2012 167.158.291,35 152.364.528,82 14.793.762,53
12 mesi
a copertura integrale trattamenti INPS al netto INPS
stima Max famiglie 2013 2.966.771.650,16 1.828.374.345,84 1.138.397.304,32
stima Min famiglie 2012 2.005.899.496,22 1.828.374.345,84 177.525.150,38
12 mesi - simulazioni
a copertura integrale trattamenti INPS al netto INPS
300 mila famiglie 2.840.216.653,50 1.828.374.345,84 1.011.842.307,66
250 mila famiglie 2.366.847.211,25 1.828.374.345,84 538.472.865,41
200 mila famiglie 1.893.477.769,00 1.828.374.345,84 65.103.423,16
190 mila famiglie* 1.798.803.880,55 1.828.374.345,84 29.570.465,29-
Fonte: nostre stime
* N.B. al di sotto delle 195 mila famiglie la condizione appare totalmente coperta dai
trattamenti INPS (fabbisogno negativo)
possono contribuire in maniera determinante alla minimizzazione finanziaria dell’intervento e alla
massimizzazione della sua efficacia.
Nella prima fase di avvio del provvedimento, il fabbisogno finanziario a copertura dell’intervento
può essere stimato fra i 70 e i 120 milioni di euro, in riferimento a circa 250 mila famiglie e in
considerazione dei ritardi informativi e applicativi da parte dei beneficiari e degli organismi
competenti. Negli esercizi successivi il costo del rifinanziamento potrebbe rivelarsi anche minore,
in parallelo con l’uscita dall’attuale fasi depressiva del ciclo economico regionale. In termini
intertemporali, inoltre, non vanno sottovalutati i possibili effetti positivi del provvedimento, in
grado di innescare in via esogena
- un miglioramento delle condizioni di vita e delle aspettative di un’ampia quota di
popolazione – con ripercussioni positive sulla stessa incidenza della povertà assoluta, in
diminuzione già nel breve termine;
- effetti moltiplicativi sulla spesa delle famiglie, in prima istanza su beni e servizi di prima
necessità (le fasce disagiate hanno un elevata propensione marginale al consumo) e – in via
indiretta – sull’ampliamento della capacità di spesa dell’intero sistema regionale.
La progressiva uscita dalla condizione di povertà rimane, in questi termini, un obiettivo
positivamente perseguibile e realizzabile in tempi certi.
Appendice
Le soglie mensili di povertà
La scala di equivalenza
Si tratta dell’insieme dei coefficienti di correzione utilizzati per determinare la soglia di povertà
quando le famiglie hanno un numero di componenti diverso da due. Ad esempio, la soglia di
povertà per una famiglia di quattro persone è pari a 1,63 volte quella per due componenti (1.585,21
euro), la soglia per una famiglia di sei persone è di 2,16 volte (2.100,64 euro).
PROSPETTO 15. Soglie mensili di povertà assoluta per alcune tipologie familiari, ripartizione geografica e tipo di comune – Anno 2013, euro
Area
metropolitan
a
Grandi
comuni
Piccoli
comuni
Area
metropolitan
a
Grandi
comuni
Piccoli
comuni
Area
metropolita
na
Grandi
comuni
Piccoli
comuni
1 comp. 18-59 820,19 781,22 736,20 798,76 756,93 708,62 602,81 582,21 546,36
1 comp. 60-74 789,65 750,68 705,66 772,95 731,12 682,81 577,35 556,75 520,90
1 comp. 75+ 749,00 710,03 665,01 736,61 694,78 646,47 541,62 521,02 485,17
2 comp. 18-59 1.131,36 1.084,33 1.030,99 1.085,31 1.034,83 977,59 859,00 834,92 793,48
2 comp. 60-74 1.070,82 1.023,79 970,45 1.033,79 983,31 926,07 808,20 784,12 742,68
2 comp. 75+ 998,93 951,90 898,56 969,47 918,99 861,75 744,90 720,82 679,38
1 comp. 60-74 e 1 1.034,60 987,57 934,23 1.001,38 950,90 893,66 776,31 752,23 710,79
1 comp. 18-59 e 1 1.063,28 1.016,25 962,91 1.025,74 975,26 918,02 800,32 776,24 734,80
1 comp. 18-59 e 1 1.100,43 1.053,40 1.000,06 1.058,97 1.008,49 951,25 833,03 808,95 767,51
1 comp. 11-17 e 1 1.145,69 1.098,66 1.045,32 1.098,00 1.047,52 990,28 871,97 847,89 806,45
1 comp. 4-10 e 1 1.089,62 1.042,59 989,25 1.049,75 999,27 942,03 824,36 800,28 758,84
1 comp. 18-59 e 2 1.275,37 1.221,09 1.160,40 1.223,78 1.165,53 1.100,40 972,43 945,35 899,19
1 comp. 18-59 e 1 1.310,15 1.255,87 1.195,18 1.254,91 1.196,66 1.131,53 1.003,09 976,01 929,85
1 comp. 18-59 e 2 1.345,49 1.291,21 1.230,52 1.286,55 1.228,30 1.163,17 1.034,26 1.007,18 961,02
2 comp. 18-59 e 1 1.340,76 1.286,48 1.225,79 1.281,10 1.222,85 1.157,72 1.028,92 1.001,84 955,68
2 comp. 18-59 e 1 1.377,06 1.322,78 1.262,09 1.313,60 1.255,35 1.190,22 1.060,92 1.033,84 987,68
3 comp. 18-59 1.410,09 1.355,81 1.295,12 1.341,90 1.283,65 1.218,52 1.088,85 1.061,77 1.015,61
1 comp. 11-17 e 2 1.423,15 1.368,87 1.308,18 1.353,44 1.295,19 1.230,06 1.100,64 1.073,56 1.027,40
1 comp. 4-10 e 2 1.373,37 1.319,09 1.258,40 1.310,64 1.252,39 1.187,26 1.058,39 1.031,31 985,15
1 comp. 0-3 e 2 comp. 1.274,10 1.219,82 1.159,13 1.220,80 1.162,55 1.097,42 969,43 942,35 896,19
2 comp. 18-59 e 2 1.628,12 1.561,02 1.487,57 1.550,80 1.478,79 1.399,97 1.254,82 1.222,73 1.168,80
3 comp. 18-59 e 1 1.662,24 1.595,14 1.521,69 1.580,18 1.508,17 1.429,35 1.283,82 1.251,73 1.197,80
4 comp. 18-59 1.697,95 1.630,85 1.557,40 1.610,95 1.538,94 1.460,12 1.314,19 1.282,10 1.228,17
1 comp. 11-17 e 3 1.710,25 1.643,15 1.569,70 1.621,82 1.549,81 1.470,99 1.325,26 1.293,17 1.239,24
2 comp. 11-17 e 2 1.722,55 1.655,45 1.582,00 1.632,69 1.560,68 1.481,86 1.336,35 1.304,26 1.250,33
1 comp. 4-10 e 1 1.677,14 1.610,04 1.536,59 1.593,67 1.521,66 1.442,84 1.297,85 1.265,76 1.211,83
2 comp. 4-10 e 2 1.631,27 1.564,17 1.490,72 1.554,26 1.482,25 1.403,43 1.258,96 1.226,87 1.172,94
1 comp. 0-3 e 1 comp. 1.534,03 1.466,93 1.393,48 1.466,24 1.394,23 1.315,41 1.171,78 1.139,69 1.085,76
1 comp. 4-10 e 3 1.664,77 1.597,67 1.524,22 1.582,75 1.510,74 1.431,92 1.286,70 1.254,61 1.200,68
2 comp. 0-3 e 2 comp. 1.439,22 1.372,12 1.298,67 1.380,43 1.308,42 1.229,60 1.086,79 1.054,70 1.000,77
3 comp. 18-59 e 1 1.625,84 1.558,74 1.485,29 1.547,59 1.475,58 1.396,76 1.251,70 1.219,61 1.165,68
1 comp. 0-3 e 1 1.579,81 1.512,71 1.439,26 1.505,59 1.433,58 1.354,76 1.210,60 1.178,51 1.124,58
5 comp. 18-59 1.958,20 1.880,92 1.797,56 1.852,25 1.769,32 1.679,86 1.520,98 1.485,13 1.425,53
1 comp. 11-17 e 4 1.969,99 1.892,71 1.809,35 1.862,66 1.779,73 1.690,27 1.531,60 1.495,75 1.436,15
1 comp. 4-10 e 2 1.951,56 1.874,28 1.790,92 1.847,42 1.764,49 1.675,03 1.517,24 1.481,39 1.421,79
2 comp. 11-17 e 3 1.981,80 1.904,52 1.821,16 1.873,09 1.790,16 1.700,70 1.542,22 1.506,37 1.446,77
1 comp. 4-10 e 1 1.939,69 1.862,41 1.779,05 1.836,93 1.754,00 1.664,54 1.506,56 1.470,71 1.411,11
2 comp. 4-10 e 1 1.909,07 1.831,79 1.748,43 1.810,96 1.728,03 1.638,57 1.481,26 1.445,41 1.385,81
Fonte: Istat (2014)
Mezzogiorno
Tipologia familiare
Nord Centro
L’assegno sociale
Comunicato con circolare INPS n.1 del 9 gennaio 2015, l’importo dell’assegno sociale è
fondamentale per i cittadini stranieri perché stabilisce i parametri di reddito minimi previsti nelle
richieste di ricongiungimento familiare o di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo
periodo. In particolare si ricorda che:
- per la richiesta di ricongiungimento familiare il cittadino o la cittadina straniero/a puo’ richiedere
il nulla osta all’ingresso di uno o più familiari in base all’ art. 29 del Decreto Legislativo 25 luglio
1998, n. 286, il Testo Unico Immigrazione, se dimostra di avere un reddito, pari almeno all’importo
annuo dell’assegno sociale aumentato della sua metà per ogni persona da ricongiungere(vedasi
tabella);
- Il cittadino straniero che chiede il rilascio del permesso CE soggiornanti di lungo periodo, ai sensi
dell’art. 9 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, deve dimostrare un reddito pari
all’importo dell’assegno sociale
Assegno sociale (per 1 persona) €. 5,830,76
n. 1 familiare da ricongiungere €. 8,746,14
n. 2 familiari da ricongiungere €. 11.661,52
n. 3 familiari da ricongiungere €. 14.576,90
n. 4 familiari da ricongiungere €. 17.492,28
n. 5 familiari da ricongiungere €. 20.407,66
n. 6 familiari da ricongiungere €. 23.323,04
Se si ricongiungono due o più figli minori di 14 anni il reddito minimo richiesto per il 2015 euro è
di 11.661,52. Per ogni altro ricongiunto oltre ai minori di 14 anni (figli, coniugi o genitori),
all’importo di 11.661,52 euro si deve aggiungere per ogni persona l’importo di 2.915,38 euro.
Questi importi valgono anche per la richiesta del permesso di soggiorno UE.
SCALA DI EQUIVALENZA - 2013
Ampiezza della
famiglia
Scala di
equivalenza
(coefficienti)
Linea di
povertà
1 0,6 583,51
2 1 972,52
3 1,33 1.293,45
4 1,63 1.585,21
5 1,9 1.847,79
6 2,16 2.100,64
7 o più 2,4 2.334,05
Fonte: Istat (2014)
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sull'integrazione al reddito per le famiglie in condizione di povertà assoluta,
http://www.piolatorre.it/public/eventi/557_Relazione%20di%20accompagnamento.pdf
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Ranci Ortigiosa (a cura di) Povertà, esclusione sociale e politiche di contrasto, in Quid n.10, pp.
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http://www.lombardiasociale.it/2013/11/14/lotta-alla-poverta-e-regioni-una-mappatura-delle-
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