La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM ) e le nuove tecnologie per l'insegnamento. LIM e Ambienti...

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Facoltà di Giurisprudenza Anno Accademico 2011/2012 Corso di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale (200 ore 8 Crediti Formativi) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett. C ) in: “La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM ) e le nuove tecnologie per l’insegnamento" CANDIDATO/A:

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Facoltà di Giurisprudenza

Anno Accademico 2011/2012

Corso di Perfezionamento e di Aggiornamento Professionale

(200 ore – 8 Crediti Formativi) (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett. C )

in:

“La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM ) e le nuove tecnologie per l’insegnamento"

CANDIDATO/A:

Corsista: Giancarlo Memmo La Lavagna Interattiva Multimediale (LIM ) e le nuove tecnologie per l’insegnamento

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Il MIUR, al fine di condividere esperienze e risorse digitali, per mezzo dei progetti Innovascuola e classi 2.0., ha promosso l’innovazione tecnica nelle modalità didattiche: la LIM è l’elemento essenziale della procedura. I progetti sono ambiziosi, tendono a rilanciare la scuola digitale, dove la classe diventa un laboratorio dinamico, mentre la LIM diventa uno strumento positivamente invasivo e favorisce un ibridismo tra la didattica in presenza e quella a distanza (blended).

Si favorisce quell’evoluzione del concetto di classe che è utile per cogliere le nuove sfide formative che devono superare l’analfabetismo digitale:

passando quindi dal setting, cioè il contesto didattico, all’ecosistema sociale-formativo, per approdare agli AIdA.

La LIM pur favorendo potenziali processi esterni educativi, da sola o insieme alle

tecnologie, sono condizioni necessarie e non sufficienti di innovazione (ricordiamoci ad esempio come la tecnologia subita e non agita possa determinare alti livelli di passività degli studenti). La LIM, cioè la sua introduzione in classe e nella pratica didattica, può contribuire ad accorciare le distanze cioè ad instaurare quel ponte valoriale tra nativi digitali (i nostri studenti) e gli immigrati digitali (gli insegnanti).

L’ambiente è la madre di tutti i cambiamenti e solo un approccio ambientale integrato determina efficaci cambiamenti virtuosi ed incrementali.

La LIM contribuisce alla limitazione del digital divide, cioè limitando l’esclusione e/o la scarsità di accesso alle tecnologie digitali, favorendo quindi prospettive di progresso sociale. Inoltre, l’introduzione della “lavagna digitale” ( proprio perché strumento analogo alla “lavagna”), rientra tra gli strumenti presenti nell’esperienza della pratica didattica di ogni docente, questo effetto “alone” tende a limitare quel pericoloso processo di espulsione della tecnica dalle organizzazioni didattiche, cioè limita gli atteggiamenti luddistici.

La funzionale integrazione e immediata utilizzazione nell’ambiente educativo, la sua connessione con gli ambienti on-line, permette alla LIM di favorire una lenta e costante erosione di quella apparente stabilità, fatta di routine e regolarità giornaliere,presenti tradizionalmente nel fare-scuola con scarsi risultati, aprendo invece prospettive verso scenari dinamici e nuovi orizzonti formativi (cfr. Baldascino op.cit.).

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La LIM modifica i contesti creando un ponte tra innovazione e tradizione, favorendo un connubio tra formazione a distanza e formazione in presenza, lavoro individuale e lavoro di gruppo, supporto attivo e supporto interattivo.

Si afferma quindi con la LIM uno spazio formativo ibrido, unicum e continuum, in quanto riunisce le attività in presenza con quanto avviene a distanza negli ambienti on-line. Il ventaglio di opportunità didattiche, comunicative e formative, che si possono implementare si espandono a dismisura insieme ai risultati che si possono realizzare: ad esempio si pensi all’implementazione di tecniche web 2.0. come quelle di scrittura condivisa (wiki), di chat, forum tematici, blog e così via.

La LIM che modifica i contesti per intercettare e sostenere la complessità educativa può essere integrata, secondo il principio di economicità con applicazioni freeware/open source.

In termini sintetici gli AIdA sono sinergicamente composti da: -hardware formativo (ambiente fisico); -software formativo(ambiente comunicativo-educativo); -webware formativo (ambiente di apprendimento virtuale).

La figura mostra la dinamicità degli AIdA, tramite azioni di correttive di adattamento e riadattamento svolte in itinere, che riconfigurano l’ambiente riprogrammando (se necessario) gli elementi che lo costituiscono. Ad esempio l’AIdA1 vede una prevalenza di software e hardware formativi. La LIM dovrebbe aiutare ad implementare ambienti di apprendimento stimolanti, tuttavia il ruolo dell’insegnante è sempre decisivo, sia perché un conto è la padronanza delle tecniche e un conto è avvalersi efficacemente delle stesse, sia perché il ruolo delle nuove tecnologie non influenzano direttamente (in prima approssimazione) i processi cognitivi e apprenditivi. L’insegnante diventa quindi il punto di equilibrio tra metodologia e tecnologia, evitando un pericoloso cortocircuito tra studenti e contenuti, che metterebbe “all’angolo” il docente. Il contesto educativo deve sviluppare le capacità di afferrare le potenzialità del mezzo e trasporle utilmente negli obiettivi di apprendimento.

Secondo Zambotti (op. cit.), la LIM nella scuola italiana: a) è un’innovazione tecnologica; b) è una risposta all’arretratezza tecnologica delle scuole italiane; c) è un’opportunità e una sfida per i docenti; d) è una risorsa nelle mani degli studenti che non sono più mero “pubblico”; e) è un’ambiente di apprendimento; f) è un’opportunità per ridurre il divario digitale nazionale;

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g) è una possibilità per soddisfare il diritto di ciascuno ad avere competenze digitali;

h) è l’inizio del processo di innovazione tecnologica.

Il valore aggiunto della LIM è legato alla facilità di interazione diretta con i contenuti e con un grande e piccolo gruppo. Si trasforma così il ruolo degli studenti: da pubblico a discente attivo nel processo di apprendimento, tramite uno spazio condiviso che supporta tutte le fasi del lavoro.

Nella didattica in classe con la LIM occorre tenere presente, secondo Zambotti, che: 1) la LIM è una risorsa ideale per l’ambiente classe (non va chiusa in luoghi

inacessibili); 2) la LIM è sempre un potenziale problema tecnico come tutte le tecnologie, quindi

occorre un funzionale piano di assistenza tecnica,in questo modo il docente, solo se si sentirà rassicurato sull’efficienza dello strumento, eviterà di prendere altre vie, magari meno multimediali, ma più sicure;

3) la LIM è una potente risorsa per incentivare strategie didattiche individualizzate e pratiche didattiche di integrazione e inclusione (classe digitale inclusiva);

4) la LIM è per tutti (nella posa in opera occorre tenere conto degli accorgimenti adatti ad evitare la creazione di “barriere architettoniche”);

5) la LIM è ideale per la didattica cooperativa; 6) la LIM è ideale per la didattica metacognitiva (permette di conservare lo “storico”

delle schermate); 7) la LIM come spazio di lavoro condivisibile a distanza, può migliorare il senso di

appartenenza degli studenti. Di seguito alcune linee guida sui materiali didattici per gli insegnanti: - non presentare materiali didattici inerti(superare lo stile trasmissivo-

nozionistico); - prepara semi-lavorati che servano da punto di partenza per l’attività in classe e

che sia possibile proseguire a casa; - non pensare solo ai più bravi, prevedi livelli di facilitazione utili per i diversi livelli

presenti in classe magari collaborando con l’insegnante di sostegno per la creazione di strategie didattiche inclusive;

- le intelligenze sono multiple, fai che lo siano anche i tuoi materiali (rispettare i diversi stili di apprendimento);

- il troppo distrae (e alla lunga annoia), il vuoto spaventa (rispettare il carico cognitivo);

- comincia a costruire giorno per giorno un archivio individualizzato di risorsemultimediali per le tue classi;

- cambia spesso pagina di lavoro mentre conduci l’attività in classe; - non ti vergognare di chiedere aiuto agli studenti.

E’ utile riassumere come opera la curva dell’apprendimento della classe virtuale (Rowntree 1995) per valutare quando la comunità che apprende può essere considerata pienamente operativa:

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Dall’osservazione si evidenzia come le competenze tecniche sono quelle che si imparano più velocemente e più facilmente: ad esempio non sono necessari sforzi particolari per prendere confidenza con il browser e con il client per la posta elettronica.

In un secondo momento e su un piano di difficoltà relativamente più alto si collocano le abilità necessarie per accedere ai contenuti e quindi comprenderli. La maggiore difficoltà che gli studenti di una classe virtuale incontrano in questa fase va quindi intesa non tanto come relativa alla comprensione dei contenuti in sé, ma alle modalità attraverso cui vengono erogati.

Nell’ordine, s’imparerà, non senza una certa difficoltà, a gestire i tempi, ovvero a darsi delle regole per mantenere un rapporto costante e proficuo con un ambiente di apprendimenti che, per la sua stessa flessibilità, potrebbe risultare dispersivo in assenza di capacità di autocontrollo.

Si imparerà infine ad interagire con gli altri componenti della comunità virtuale, obiettivo tra i più difficili da raggiungere e non sempre raggiunto da chi partecipa a esperienze formative in rete, tanto che si potrebbe considerare un fattore discriminante per determinare il successo o il fallimento di un corso.

E’ chiaro che il fattore tempo e la capacità di risolvere le difficoltà del caso possono variare sensibilmente da persona a persona, sia in relazione agli stili di apprendimento di ciascuno sia perché all’interno di un gruppo di studenti in rete possono esserci soggetti che hanno già maturato esperienza in attività on-line, ad esempio partecipando a gruppi di discussione. E’ altrettanto evidente che l’acquisizione dell’insieme delle abilità fondamentali dipende da come l’esperienza di formazione in rete è stata progettata e da come e quanto i tutor o gli altri attori coinvolti nel processo sono in grado di rispondere a questa somma di bisogni formativi (op.cit.).

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Tra le metodologie didattiche che si integrano con la LIM c’è sicuramente il webquest, metodo ascrivibile al costruttivismo e all’apprendimento cooperativo, in pratica si tratta di una ricerca guidata su internet, su siti pre-selezionati, al fine di realizzare un prodotto finale. Il webquest sviluppa nell’allievo capacità di analisi,sintesi e valutazione. Il webquest può anche essere interdisciplinare in modo che possano intercettare l’eterogeneità del reale, in questo modalità l’allievo sviluppa anche competenze trasversali, come la competenza base per eccellenza: apprendere ad apprendere(capacità auto-formative). Nel webquest, il punto di forza è lo studente che non fa più solo riferimento a risorse ad hoc per lui ma a risorse universalmente fruibili cioè connaturate alla realtà esterna(cfr. Alexandra Tosi, op. cit.).

Un’altra metodologia che è stata definita “l’espressione moderna dell’antico mestiere del cantastorie”, è il digital storytelling (narrazione digitale e documento visuale), di cui l’applicazione più immediata potrebbe essere la promozione del POF di istituto. Questi metodi non sono alternativi ed escludenti di altre metodologie tradizionali, ma potrebbero recuperare abilità ormai desuete, ad esempio con le digital story tales si potrebbe recuperare il gusto per la lettura (cfr. Isabel de Maurissens, op.cit.).

Le LIM sollecitano la costruzione di oggetti didattici cioè di risorse digitali utili a supportare l’apprendimento (ad esempio utilizzando le banche dati dell’Indire) anche per mezzo della peer education: le ricerche mostrano che si impara meglio dai coetanei, perché ad esempio ci si sente meno giudicati, ci si rapporta con terminologia più familiare e concreta,quindi si migliora la motivazione competitiva all’apprendimento (cfr.Panzavolta op.cit.).

E’ solo possibile citare in questa sede il legame importante che esiste tra le Tecnologie di Informazione e Comunicazione (TIC) e le LIM.

Le LIM sono la condizione di innesco, sono la sfida di portare le ICT fuori dall’aula speciale per ridisegnare l’aula come spazio di apprendimento (integrazione della tecnologia nella didattica).

Le LIM sono state introdotte in Messico accompagnando i docenti in servizio con un massiccio ricorso agli esperti di didattica disciplinare reperiti dall’università. Anche la Francia ha coinvolto pesantemente le equipe universitarie. Nel Regno Unito, dove le LIM sono presenti nel 60% delle classi, si è affiancato al training tecnico del settore privato (di solito i fornitori di LIM) un servizio di consulenza didattica svolto da esperti.

Si è osservato che solo dopo due anni di esperienza in classe con la LIM, i docenti possono proporre un uso efficace con ricadute positive sull’apprendimento degli studenti.

Negli Stati Uniti, Canada e Australia la formazione metodologica è stata affidata alle scuole (tramite work in progress, summer school o workshop,peer tutoring o comunità di pari in presenza o on-line).

In Italia l’Indire, dall’a.s. 2009/2010, ha utilizzato un modello di supporto formativo che si è evoluto: da modello blended (prevalentemente per il disciplinare), a modello di accompagnamento e supporto on the job. Anche la figura del tutor è risultata flessibile: da facilitatore a coach attento all’ascolto, alla rilevazione, all’orientamento (cfr. per approfondimenti Tania Iommi e Laura Parigi, op. cit.).

Ventimiglia, maggio 2012 Giancarlo Memmo

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SITOGRAFIA

Erikson, “Didattica Attiva con la LIM”

http://www.erickson.it/Pagine/Promo-LIM.aspx?gclid=CPHtmLOm4a8CFYZN3wodR1xV7g

http://formare.erickson.it/archivio/novembre_09/3_BALDASCINO.html

Web 2.0

http://it.wikipedia.org/wiki/Web_2.0

Saper usare la LIM

http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1593

La classe virtuale

http://digilander.libero.it/Sary00/

Sul webquest:

http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1505

Sul Digital Storytelling http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1468 Sul progetto Innovascuola http://www.innovascuola.gov.it/

Sulla costruzione di oggetti didattici

http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1146

http://it.wikipedia.org/wiki/Learning_object

BIBLIOGRAFIA

Roberto Baldascino

Ambienti integrati di apprendimento, costruire contesti per sviluppare competenze, Tecnodid, Napoli,

febbraio 2011.

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APPENDICE: ESEMPIO DI CAPITOLATO TECNICO PER ACQUISTO LIM PER LA SCUOLA. Capitolato tecnico per acquisto LIM v2.0 Versione ufficiale USR DELLA REGIONE PIEMONTE, rivista e corretta da Dario Zucchini Punto di partenza per ordinare una Lavagna Interattiva Multimediale affidabile e funzionale liberamente modificabile secondo le esigenze delle scuole

Kit composti da: lavagna interattiva multimediale, videoproiettore a focale ultracorta, personal computer, altoparlanti stereofonici, trasporto e installazione, supporti di montaggio finiture e cablaggi nascosti, certificazioni e formazione tecnica. Requisiti di conformità attrezzature I lavori di installazione, gli impianti, i cablaggi e le attrezzature fornite devono essere corredati delle certificazioni di sicurezza conformi alle normative vigenti. L’attività lavorativa deve essere conforme con quanto previsto dalla legislazione in materia di tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori. La conformità deve essere estesa alle disposizioni internazionali e alle norme vigenti ai fini della sicurezza degli utilizzatori. A fine lavori si richiede, inoltre, il rilascio della Certificazione 46/90 dell’impianto eseguito a regola d’arte, corredata di tutti gli allegati, compresi i dati rilevati con la strumentazione necessaria ed idonea a norma di legge. Lavagna interattiva (LIM) Caratteristiche minime richieste: dimensione superficie utilizzabile 77 pollici (diagonale) con proporzioni schermo di 4:3 (è possibile anche fornire una lavagna 16:9 o 16:10 purché abbinata ad un proiettore con il medesimo rapporto nativo) La lavagna deve essere utilizzabile direttamente con le dita oltre che con altri dispositivi di puntamento (pennarello). software di gestione in lingua italiana compatibile con Windows XP e successivi o MAC OS X software autore della LIM liberamente installabile sia dai docenti che dagli studenti e tale da consentire il maggior livello di interoperabilità con i più diffusi formati digitali; connettività di tipo USB; il kit deve essere dotato di staffe per il montaggio a muro di tutti i componenti.

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La struttura di supporto del videoproiettore deve essere posizionata nella parte superiore della LIM a distanza molto ravvicinata. L’immagine proiettata deve essere perfettamente a fuoco e coprire esattamente l’intera superficie attiva della LIM. La LIM non deve essere installata troppo in alto in posizione tale da non essere utilizzabile dagli studenti (concordare in base alla età degli studenti) Videoproiettore Caratteristiche minime richieste: Focale Ultra CORTA; La distanza di proiezione dal piano della LIM alla lente, o specchio di proiezione, deve essere minore o uguale a 50 cm, per un’area di proiezione pari all’area attiva della LIM; Luminosità: 1500 ANSI Lumen; Proporzioni schermo reali identiche alla LIM (4:3) non sono accettati proiettori con formati nativi diversi dalla LIM anche se compatibili; Risoluzione nativa: XGA (1024*768) o superiore; telecomando; Altoparlanti Coppia di altoparlanti monitor amplificati semiprofessionali con supporti per il fissaggio a muro senza subwoofer; Connessione audio analogica, digitale o USB potenza minima 14W RMS per canale; due vie, risposta in frequenza minima da 80Hz - 20 kHz Dimensioni contenute, peso <3kg per altoparlante Montaggio ai lati della LIM Personal Computer NetTop Caratteristiche minime richieste: Processore: Intel Atom 330 dual core o superiore; Memoria RAM 2GB Hard disk: 250GB Scheda video in grado di riprodurre flussi Full HD Scheda Audio con collegamenti per altoparlanti e microfono 6 Porte USB 2.0 Interfaccia di rete Gigabit LAN e Wi-Fi Tastiera, Mouse e telecomando wireless, Lettore/masterizzatore DVD± RW dual layer; Sistema operativo: Windows 7 + Componenti Tablet PC + Microsoft Touch Pack:

I sistemi operativi possibili (in base al PC scelto) sono o Windows 7 o Mac OS X Snow Leopard. Si tratta in entrambi i casi di sistemi che integrano al loro interno il riconoscimento del “multi touch”, il tocco simultaneo di due dita per ingrandire, ruotare o spostare gli oggetti come sull’iPhone. Con Windows 7 viene consigliata l’installazione anche dei Componenti Tablet PC e del Microsoft Touch Pack un insieme di software specifici proprio per LIM e touch screen tra cui il riconoscimento della scrittura (anche in corsivo), un simpatico mappamondo simile a Google Earth utilizzabile direttamente con le mani e alcuni giochi tra cui una lavagna in ardesia che ricorda “the incredible machine”. Le LIM che consentono l’utilizzo diretto delle dita non sono molte (principalmente Hitachi e Smart) quella che consente il tocco multiplo per adesso è solo l’Hitachi. L’utilizzo diretto delle dita al posto di pennarelli elettronici è comunque fondamentale nelle scuole dell’obbligo.

Protezione computer: Deep Freeze Fattore di forma NetTop ultra compatto Consumo minore di 80W In alternativa Personal Computer Mac Mini (caratteristiche analoghe o superiori) Consegna e installazione trasporto, consegna, installazione nell’aula indicata, collaudo, posa in opera mediante tasselli a muro di supporti per LIM e proiettore, cablaggio dei cavi di collegamento e asporto degli imballaggi;

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Fissaggio a muro di LIM, Videoproiettore, Altoparlanti e Computer e connessione degli stessi mediante cablaggi nascosti posa e realizzazione di tutti i cablaggi necessari al funzionamento, rete dati o wireless e all’alimentazione con collegamento ad una presa elettrica posta nelle vicinanze della lavagna. Tutti i cablaggi devono essere canalizzati e realizzati a norma di legge. Installazione e configurazione di tutto il software a corredo di LIM e personal computer, calibrazione LIM e ottimizzazione ambiente di lavoro. Protezione del computer mediante software Deep Freeze Garanzia Garanzia di 36 mesi on-site su tutte le attrezzature, inclusiva di assistenza e manutenzione con decorrenza dalla “data di collaudo positivo” della fornitura e con intervento in loco entro il termine di 3 gg. lavorativi successivi alla segnalazione di anomalia. Formazione tecnica personale della scuola Devono essere previste almeno 3 ore di training tali da coprire i seguenti aspetti: Componenti Funzioni e manutenzione del proiettore Funzioni e manutenzione del telecomando Manutenzione della superficie interattiva Interruttori e spie di accensione LIM e proiettore Funzionamento delle penne o eventuali altri dispositivi di puntamento Collegamenti tra computer, LIM, videoproiettore, casse e altre periferiche Avvio e arresto delle apparecchiature Spiegazione delle operazioni di accensione, avvio e spegnimento Calibrazione del sistema Comandi e funzioni di avvio rapido sulla superficie/struttura della lavagna Interazione con la superficie (selezione, trascinamento, funzionalità “tasto destro mouse”) Pannello di controllo Risoluzione dei problemi più frequenti di visualizzazione e di interazione Modalità di fruizione del servizio di assistenza Gestione risorse multimediali Utilizzare una presentazione Importare e gestire testo Utilizzo file audio Utilizzo immagini Utilizzo file video Utilizzo risorse interattive Inserimento e gestione collegamenti a risorse interne/esterne e siti internet Utilizzo della LIM come mouse con qualsiasi tipo di software Funzioni e software di windows 7 specifici per dispositivi touch screen Scrittura Scrivere, cancellare, usare i colori Usare frecce, linee, forme Riconoscimento testo Riconoscimento forme Usare la tastiera virtuale Salvataggio, importazione, esportazione, registrazione Creazione e gestione sequenza pagine Salvataggio di un file creato Importazione un file di altro formato Esportazione in un formato diverso Cattura schermo Registrazione di in formato audio-video Utilizzo di altri software (es. Word, Excel, Powerpoint, Acrobat, ecc)

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Il nuovo modello 685ix della SMART ha un sistema completamente integrato che comprende una lavagna interattiva SMART Board 685 e il nuovo proiettore UX60 con focale ultra cortissimissima di soli 30cm! Devo usare il termine cortissimissima perchè nei bandi delle LIM si è fatta molta confusione definendo ultra corta una distanza 1,5 metri. (fino a 60 cm è ultra corta, di più è corta o normale). Con questa accoppiata di lavagna+videoproiettore integrati si eliminano quasi del tutto ombre e riflessi e le pericolanti staffe sospese sulla testa degli studenti. Non solo ma l’assenza di “carichi sporgenti” semplifica le operazioni di installazione e consente di posizionare la LIM anche in basso, su un pavimento, o in orizzontale su un tavolo consentendo così finalmente di farla utilizzare anche ai bambini più piccoli. La quasi totale assenza di ombre e la possibilità di utilizzarla direttamente con le mani e non con scomodi gessetti elettronici la rende un prodotto davvero usabile per tutti gli studenti anche per i portatori di handicap.