La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII), in Studi sul medioevo cristiano offerti a...

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Andrea Castagnetti La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII), in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello Morghen per il 90° anniversario dell’Istituto Storico Italiano (1883-1973), voll. 2, Roma, 1974, I, pp. 251-292

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Andrea Castagnetti

La famiglia veronese degli Avvocati (secoli XI-XIII) in Studi sul medioevo cristiano offerti a Raffaello Morghen

per il 90deg anniversario dellrsquoIstituto Storico Italiano (1883-1973) voll 2 Roma 1974 I pp 251-292

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A CASTAGNETII

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Nei documenti veronesi del primo periodo comunale comshypaiono dei personaggi qualificati come laquo de Advocato raquo o laquo de Advoshycatis raquo ricoprenti magistrature cittadine e detentori di diritti di natura pubblica in cittagrave e nel contado Si pone il problema da un lato dei legami eventuali fra loro e con i discendenti di un laquo Advocatus raquo appartenenti come vedremo a una fra le maggiori famiglie veronesi dallaltro dellorigine del loro cognome che postula immediatamente un rapporto di avvocazia con un ente ecclesiastico ed evoca quel clima di favori ed usurpazioni che ha in molti casi consentito larricchimento a spese dellente stesso per le persone che avrebbero dovuto servirlo

Incontriamo i nostri personaggi a Vigasio localitagrave a circa 15 chilometri a sud di Verona La giurisdizione della villa apparteshyneva al monastero di San Zeno di Verona ma vi avevano diritti anche tre consorti laquo Albertus de Marchisioraquo di Nogara laquo Fatinus de Benfato Musio raquo e laquo Nicolaus de Advocato raquo figlio di laquo Godus advocatus ) (1) A partire dal 1172 i consorti tentarono di sottrarre

(1) Le notizie necessariamente sommarie relative alle vicende della giurisdizione del monastero di San Zeno in Vigasio nella seconda metagrave del secolo XII sono desunte in gran parte dalle testimonianze rese al processo concernente una lite fra labate e Nicolograve degli Avvocati per una casa-torre costruita dal secondo in Vigasio contro il volere del primo Il processo si svolse nel 1187 di fronte ai consoli veronesi i verbali delle deposizioni sono conservati nellArchivio di Stato di Verona Ospitale Civico perg n 133 1187 gennaio lO 12 22 27 febbraio 13 16 marzo 11 19 23 aprile 13 perg n 134 1187 gennaio 12 27 febbraio 12 13 perg n 136 1187 marzo 11 19 24 31 aprile 6 8 13 Dora in poi citeremo i fondi dellArchivio di Stato di Verona premettendo la sigla ASv ed abbreviando il nome del fondo dopo la prima citazione

18middot I

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la villa alla giurisdizione dellente ecclesiastico Il primo tentativo fu compiuto da laquo Albertus de Marchisio raquo che daccordo con gli altri due iniziograve la costruzione di una casa-torre una laquo domus per defensionem ve batallam raquo su un terreno di sua proprietagrave e) al fine di liberare la villa dalla giurisdizione di San Zeno ( unde terra nostra debeat esse liberaraquo (3) Gli abitanti laquo rustici raquo furono chiamati a partecipare allimpresa laquo debeat illa domus fieri ad honorem et defensionem predictorum dominorum (cioegrave i tre conshysorti) et illorum rusticorum raquo (4) Il tentativo fu stroncato dallabate Gerardo che recatosi sul luogo impose ai lavoranti di cessare immediatamente lopera e ordinograve ai suoi uomini e ai vicini di Vigasio di spianare il fossato e abbattere la costruzione

Nel 1186 iniziograve ad edificare una casa fortificata Nicolograve degli Avvocati Labate questa volta non intervenne direttamente a distruggerla ma citograve Nicolograve in giudizio di fronte ai consoli veroshynesi affermando che nella laquocuriaraquo di Vigasio non potevano essere edificate case fortificate senza la sua autorizzazione al che Nicolograve contrapponeva di poterla costruire sul terreno di sua proprietagrave (5) I consoli in un primo momento posero linterdetto sulla costruzione poco dopo il 31 dicembre 1186 lo tolsero senza per questo pronunciare una sentenza Dal 10 gennaio 1187 di fronte ai nuovi consoli si svolse il processo Con la sentenza proshynunciata il 30 luglio 1187 labate vide riconosciuto in linea di principio il suo diritto ma non per questo Nicolograve fu condannato a distruggere la casa i consoli affermarono che nella pertinenza di Vigasio non potevano essere edificate laquo domus ad munitionem et defensionem raquo senza lautorizzazione dellabate ma dichiararono nel contempo che la casa oggetto della lite non era da considerarsi tale e pertanto non doveva essere distrutta Nicolograve non soddisfatto

(2) ASV Osp Civ perg n 133 testimonianza di Morando altre numeshyrose testimonianze sullepisodio sono riportate in questa pergamena e nelle altre citate alla nota precdente

(3) ASV Osp Civ perg n 133 testimonianza di Senechino testimoshynianza di Gerardino laquodicebat (sc uno dei consorti) quod faciebat illam domum facere ad opus comunis Vicoatesis raquo

(4) Ibidem testimonianza di Offredo clerico (5) I termini della questione sono brevemente esposti nella sentenza

dei consoli ASV Osp civ perg n 17 1187 luglio () 30 ()

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ricorse al tribunale di appello del marchese Obizzo dEste (6) che tuttavia confermograve la sentenza (1)

Il Simeoni nel suo studio sui comuni rurali veronesi ha definito Nicolograve degli Avvocati come appartenente alla categoria dei laquo milites ) (8) che anche in altre localitagrave del Veronese rifiutano in questo periodo obbedienza ai giurisdicenti (9) Altra volta tratshytando della famigHa degli Avvocati veronesi ha negato la possibilitagrave di delinearne una genealogia citando come distinti da loro anche gli Avvocati presenti in Vigasio Nicolograve e il fratello maggiore Arduino figli di Godo (lO) Il Mor pur seguendo il Simeoni ha posto in relazione i due Avvocati nominati nei documenti di Vigasio che egli ritiene avvocati del monastero di San Zeno con Carlo e il padre suo Godo avvocati del monastero di San Giorgio in Braida

(6) Al marchese Obizzo dEste era stato affidato da Federico I il giudizio sulle cause di appello di tutta la Marca veronese conformemente a quanto stabilito dalla pace di Costanza MGH Constitutiones et acta publica imperatorum et regum t I Hannover 1893 n 293 pr lO

(7) ASV Osp civ perg n 139 1187 ottobre 27 doc edito in L A MURAshyTORI Antiquitates ltalicae Medii Aevi tomi 6 Milano 1739-1742 IV (1741) collo 479-480

(8) L SIMEONI Il Comune rurale nel territorio veronese in Nuovo Archivio Veneto n s XLII (1921) pp 152-200 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 203-250 a p 232

(9) Ostacoli nellesercizio della giurisdizione da parte degli abitanti delle ville sono incontrati dai Canonici a Bionde Calmasino Cerea Grezzana Marzana Poiano Porcile dal monastero di San Zeno a Parona dalla Conshygregazione del Clero Intrinseco a Marega dai Lendinara a Zevio (SIMEONI Il Comune rurale cit pp 244-250) dal monastero di San Giorgio in Braida a Sabbion (C CIPOLLA I primi accenni alla organizzazione comunale in un piccolo villaggio presso Cologna Veneta dalla pace di Venezia a quella di Costanza Lucca 1915) I laquomilitesraquo sono presenti sembra a Bionde Cerea Porcile Zevio Sabbion

(lO) L SIMEONI Le origini del Comune di Verona in Nuovo Archivio Veneto n s XIII (1913) pp 49-143 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 87-190 a p 112 Arduino non Adriano come cita il Simeoni compare in un documento del 1163 concernente Vigasio ASV Osp Civ perg n 194 1163 luglio 22 doveva essere fratello maggiore di Nicolograve sia percheacute viene nominato per primo sia percheacute come vedremo piugrave avanti (cfr testo corrispondente alle note 210-218) egli egrave il primo dei figli di laquoGodus advocatus a comparire nei documenti e a partecipare alla vita pubblica

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di Verona negli anni 1074-1121 (11) Godo padre di Arduino e Nicolograve potrebbe essere figlio di Carlo di Godo ma non piugrave avvocato di San Giorgio poicheacute Carlo nel 1121 aveva refutato nelle mani di Bernardo vescovo di Verona e di Pellegrino prevosto di San Giorshygio lavvocazia con il feudo annesso laquoadvocatiam et totum feushydumraquo per le prevaricazioni da lui compiute nei confronti dellente religioso laquopropter nimiam maliciam quam contra venerandum sancti Georgii in Braida locum sepissime fecerat ad ultimum propter maximam equarum predam quam in Sabulone exershycuerat raquo (12)

A noi egrave sembrato che gli Avvocati di Vigasio dovessero non solo essere posti in relazione oltre che con quelli di San Giorgio in Braida con gli Avvocati veronesi della seconda metagrave del secolo XII

ma fossero anche della stessa famiglia Fra i testi chiamati a deporre durante il processo per la casa-torre edificata da Nicolograve in Vigasio si trovano tutti gli Avvocati veronesi di cui si abbiano notizie per il periodo Viviano Bozoto Alberto oltre naturalmente a Nicolograve e suo figlio Gerardo Non potendo pensare a loro interessi in Vigasio poicheacute in tutta la documentazione successiva concernente questa villa fra la fine del secolo XII e i primi decenni del seguente non compaiono piugrave in alcun modo (13) si puograve supporre lesistenza

(11) CG MOR Dalla caduta dellimpero al comune in Verona e il suo territorio II Verona 1964 pp 3-242 a pp 143-144 il Mor si avvale della documentazione raccolta da L SIMEONI Documenti e note sulletagrave precoshymunale e comunale a Verona in Atti e memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s Sa VI (1929) pp 269-309 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 41-85 a p 49 e a pp 76-77 Alle considerashyzioni del Mor si aggiunga la constatazione che nei documenti veronesi conshytemporanei il nome laquoGodus compare molto raramente

(12) Doc 1121 luglio 22 edito in SIMEONI Documenti cit pp 76-77 Sabbion si trova a due chilometri a nord di Cologna Veneta a sud-est di Verona da cui dista circa 40 chilometri Sulla giurisdizione della villa che apparteneva al monastero di San Giorgio in Braida si vedano CIPOllA I primi accenni cit e G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II in Atti del Reale Istituto Veneta di Scienze Lettere ed Arti XCIV 2 (1934-1935) pp 589-684 a p 611 ss

(13) Dal 1187 al 1234 nellarchivio abbaziale di San Zeno fondo Ospitale Civico (sulle vicende dellarchivio di San Zeno si veda G SANCASSANI Gli urchivi veronesi dal Medioevo ai nostri giorni in LArchivio di Stato di Verona Verona 1961 pp 7-105 a pp 30-31) i documenti concernenti Vigasio sono unottantina divengono poi meno frequenti

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di legami familiari Lesame di numerosissimi documenti veronesi ancora inediti ci ha permesso di stabilire in modo certo i rapporti esistenti tra Nicolograve e gli altri Avvocati (14)

Arduino e Nicolograve sono figli di ( Godus advocatus ) (15) da non confondere con laltro Godo avvocato del monastero di San Giorshygio in Braida nel secolo precedente (6) Viviano e Bozoto sono fratelli (17) Lanello di congiunzione fra le due coppie di fratelli egrave dato da un documento del 1175 un atto di refutazione di terra al Capitolo dei Canonici di Verona effettuato da Albertino e Viscarshy

(14) E indispensabile per la comprensione di quanto veniamo dicendo tenere presente la tabella genealogica qui a fronte Si tenga presente che in questa i nomi sono stati volgarizzati e non egrave stato tenuto conto delle varianti ortografiche per ognuno sono indicati il primo ed ultimo anno in cui compare nei documenti con laquo q laquoquondam raquo egrave indicato il primo anno in cui viene nominato come defunto Nel delineare la genealogia della famiglia ci serviamo dei documenti non molti ove sono indicati i rapporti di parentela proprio luso infatti del nome di famiglia poco frequente in questetagrave comporta spesso labolizione del nome del padre e dellavo Sui criteri metodologici si vedano C VIOLANTE La Pataria milanese e la riforma ecclesiastica I Le premesse (1045-1057) Roma 1955 pp 39-40 in nota M L CORSI Note sulla famiglia da Baggio (secoli IX-XIII) in Contributi dellIstituto di Storia medioevale I Milano 1967 pp 168-204 a p 169 M LUZZATI Le origini di una nobile famiglia pisana i Roncioni nei secolt XII e XIII in Bullettino Senese di Storia Patria LXXII-LXXV (1966-1968) p 32 dellestratto Al Violante e ai suoi numerosi allievi va il merito di aver sostenuto la necessitagrave dellindagine prosopografica nellambito degli studi medievali italiani segnaliamo per rigorositagrave di metodo e ricchezza di risultati gli studi di V FUMAGALLI Le origini di una grande dinastia feudale Adalberto - Atto di Canossa Tiibingen 1971 e di P CfuvlMAROSANO La famiglia dei Berardenghi sino agli inizi del secolo XII in Studi Medievali s 3a XI (1970) pp 103-176 e ID I Berardenghi nelletagrave comunale ibidem XII (1971) pp 177-251

(15) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 Arduino e Nicolograve fratelli ASV San Leonardo busta 24 mazzo CIV perg n l 1160 gennaio 20 Arduino figlio del fu laquo Godus advocatus raquo ASV Osp Civ perg n 134 del 1187 Nicolograve figlio di Godo avvocato

(6) Cfr sopra nota 12 Nellatto di refutazione dellavvocazia da parte di Carlo di Godo non si dice che Godo egrave morto tuttavia il fatto che questi esercita lavvocazigravea dal 1074 e che nel 1121 egrave avvocato il figlio Carlo fa supporre che sia scomparso o non piugrave attivo invece Godo padre di Arduino e Nicolograve egrave presente in Vigasio intorno alla metagrave del secolo (cfr avanti testo corrispondente alle note 204-209) e nel 1140 effettua piugrave locazioni in Montorio (cfr avanti nota 193)

(17) ASv Osp Civ perg n 139 1187 ottobre 27

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dino figli del defunto Arduino presenziano allatto Viviano e Nicolograve laquode Advocato raquo fratelli il primo ne egrave anche garante (18) Quindi Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto sono figli di Godo Laltro Avvocato presente al processo del 1187 Alberto egrave da idenshytificare con Albertino figlio di Arduino che abbiamo sopra nomishynato (19) Numerosi membri della famiglia nipoti e pronipoti di Godo compaiono nei documenti della fine del secolo XII e della prima metagrave del successivo Oltre ad Alberto Arduino ha avuto in prime nozze Gemmolina Petrolina e Viscardo (2ll) in seconde nozze con Turca (21) Bartolomeo Arduino Varnaldino Tebaldino e Bonishyfacio dei quali sopravvive nel 1188 solo Tebaldino (22) Di lui conoshysciamo anche un figlio Flamego (23) Gerardo figlio di Nicolograve (24) lascia cinque figli Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina e Lushy

(18) Archivio Capitolare di Verona (dora in poi ACV) perg II 7 8v 1175 settembre 8 ancora ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Viviano fratello di Arduino ibidem perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Bozoto e Nicolograve fratelli

(19) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Alberto egrave definito nipote di Bozoto e Nicolograve ibidem perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 Alberto nipote di Vivi ano ha possessi in Minerbe - cfr avanti nota 198 shye appunto tutti i propri beni in Minerbe Arduino lascia ai figli Albertino e Viscardino ibidem perg 23 XCIX 1 del 1188 Alberto egrave quasi sempre chiamiddot mato nei documenti laquocausidicus come il padre suo Arduino proprio in tale veste egli compare nel 1182 a Zevio (P SCHEFFER-BOIcHoRsr Veroneser Zeugenverhor von 1181 Ein Beitrag zu den Regesten Kaiser Friedrichs l und zur Geschichte der Reichsburg Garda in Neues Archiv 19 (1893-1894) pp 575-602 a pp 577-578 nota 6 ASV Archivio Notarile perg n 4 1182 gennaio 20) con un altro causidico Guido ( de Runco piugrave anziano ed esperto - egrave testimoniato dll 1156 come causidico (doc 1156 gennaio 19 in SIMEONI Documenti cit p 79) in seguito giudice e console - difendono i valvassori del luogo di fronte ai consoli veronesi contro i Lendinara

(20) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (21) Turca era forse figlia di Turco che compare come teste a un

contratto di vendita di Arduino nel 1160 ASV S Leon perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(22) Ibidem perg 24 IC 1 del 1188 deposizione di Viviano degli Avvocati a proposito dellereditagrave del fratello Arduino la pergamena egrave guasta ne abbiamo letto una buona parte con lausilio della lampada di Wood

(23) Archivio Vaticano Nunziatura Veneta perg n 15090 1216 febbraio 3 ASV S Leon perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 12

(24) ASV Osp Civ perg n 134 1187 gennaio 27 doc 1184 giugno 14 edito in CIPOLLA [ primi accenni cit pp 24-25

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cia (25) di Viviano conosciamo due figli Corradino (26) e Bershynardo (27) Corradino ha due figli Godo (28) e Giacobino (29) Bershynardo uno Uberto (30) di un altro figlio di Viviano ignoriamo il nome ma ne conosciamo la discendenza Viviano (31) e i suoi cinque figli Tommaso Filippo Uberto (32) Inviola e Gilberga (33) Di Bozoto non compaiono discendenti

Un Alberto figlio di laquo Godus advocatus raquo da non identificare con Alberto figlio di Arduino egrave presente nel 1140 con molti altri cittadini alla consacrazione della chiesa di San Giorgio da parte del patriarca di Aquileia Pellegrino (34) non pare probabile che egli sia fratello di Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto propendiamo a ritenerlo figlio del primo Godo lavvocato di San Giorgio in Braida fratello quindi di Carlo pure avvocato di San Giorgio

Secondo il Mor (35) gli Avvocati presenti in Vigasio Arduino e Nicolograve avrebbero rivestito lufficio di avvocazia del monastero di San Zeno Nessun documento dellarchivio abbaziale indica i due Avvocati come detentori dellufficio anzi dallo spoglio sistematico dei documenti egrave risultato che avvocati dellabbazia nel secolo XII

erano i Crescenzi Lo attesta innanzitutto il diploma dellimperashy

(25) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 testamento di Gerardo degli Avvocati In G B BIANCOLINI Notizie storiche delle chzese di Verona vv 8 1757-1771 IV (1752) p 585 doc 1239 marzo 23 compare un altro figlio di Gerardo laquo magister Wilielmus raquo si tratta di un errore di lettura avendo il Biancolini omesso il nome di Ardizzone (ASV Santo Stefano perg n 197)

(26) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 5 e 28 agosto 20 (27) ASV S Leon perg 17 LU 124 1204 marzo 20 laquo Bernardus

filius quondam domini Viviani raquo ASV San Nazaro perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 il nome di Bernardo non egrave nuovo nella famiglia nellatto della refutazione del 1121 egrave presente un Bernardo nipote di Godo avvocato di San Giorgio in Braida (doc citato sopra alla nota 12)

(28) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (29) Ibidem perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 (30) Ibidem (31) Ibidem perg 16 LJI J24 1204 marzo 20 (32) ASV Bevilacqua - Verona perg n 29 1239 novembre 7 (33) Ibidem perg n 30 1240 maggio 6 (34) F UGHELLI Italia Sacra V colI 778-780 doc 1140 dicembre 1 (35) MOR op cit p 144 nota 1

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tore Federico II al monastero del 1221 (li) ove fra laltro si conshyferma la refutazione dellavvocazia compiuta da Carlassario dei Crescenzi e dal figlio Crescenzio in mano dellabate Gerardo (1163-1187) Carlassario in un documento molto noto la sentenza di Oberto dellOrto nella lite fra il monastero di San Zeno appogshygiato dal comune veronese e la cittagrave di Ferrara per il possesso di Ostiglia egrave chiamato console e avvocato di San Zeno (37) Lo stesso Carlassario in veste di avvocato del monastero compare come teste in atti del 1163 concernenti la ripartizione di terre boschive nella bassa pianura veronese (38) e nella refutazione di beni comuni da parte dei laquo domini raquo San Zeno e i tre consorti di cui si egrave detto sopra agli uomini di Vigasio (39) Sempre nel 1163 egli accompagna labate a Monza presso imperatore Federico I (40) che in quelloccasione rilascia un diploma al monastero (41)

A questo punto constatato che Arduino e Nicolograve non possono essere stati avvocati del monastero nella seconda metagrave del secolo XII

si potrebbe supporre che lo siano stati in un periodo antecedente Ma dallesame di alcuni documenti inediti (42) riportanti i verbali di numerose testimonianze intorno ai diritti di San Zeno su Ostishy

(36) BIANCOLTNI op cit V l (1761) doc n XL 1221 gennaio 2 pp 110shy116 J L A HUILLARD-BREacuteHOLLES Historia Diplomatica Friderici secundi Paris 1852 II l pp 93-100 J E BOHMER-J FICKER Die Regesten der Kaiserreichs unter Philip Otto IV Friedrich II Innsbruck 1881-1891 n 1266 La refutazione delIavvocazia deve essere avvenuta poco dopo il 1163 anno in cui fu eletto abate Gerardo negli anni seguenti non troviamo piugrave cenno di Carlassario avvocato

(37) UGHELLI op cit colI 793-794 C CIPOLLA Antiche cronache veronesi I Venezia 1890 pp 497-499 in nota

(38) ASV San Zeno Maggiore perg n 6 a 1163 luglio 21 (edito in BIANCOLINI op cit V l doc n XXXI) perg n 6 b 1163 luglio 21 perg n 6 c 1163 luglio 22

(39) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 (40) Ibidem perg n 134 testimonianza di laquoAdamraquo notaio (41) BIANCOLTNI op cit V l doc n XXXII 1163 dicembre 6 K F

STUMPF-BRENTANO Die Reichskanzler vornehmlich des X XI und XII Jahrmiddot hunderts II Die Kaiserurkunden des X XI und XII Jahrhunderts Innsshybruck 1865-1883 n 4000

(42) ASv Osp Civ perg n 1 app perg n 223 senza data e sottoshyscrizione notarile le deposizioni testimoniali contenutevi sono da porre in relazione alla sentenza di Oberto dellOrto su Ostiglia del 1151 Torneremo su questo punto in un prossimo studio dove daremo ragione approfondita della datazione proposta

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glia risulta che al tempo degli abati Umberto (1110-1115) Ambroshygio (1120-1132) e Silvestro (1132-1139) era avvocato del monastero Bonzeno dei Crescenzi (43) e durante labbaziato di Nobile (1139shy1163) in un primo tempo suo figlio Crescenzio (44) poi il figlio di questi Carlassario Nemmeno consta che Godo e figli fossero tra lXI e il XII secolo avvocati di altri enti ecclesiastici veronesi (45)

(43) Ibidem perg n 1 app testimonianze di Martino laquode Insola da Stanti raquo Enrico laquode Artuicho raquo perg n 223 Gerardino gastaldo Turrisendo monaco Prima di Bonzeno dei Crescenzi erano avvocati del monastero di San Zeno certo Vinizone e suo figlio Peregrino allepoca dellabate Varnerio (1072-1108) il figlio egrave avvocato anche durante labbaziato di Uberto (1110middot 1115) (testimonianze di Ruberto laquo da Gazo Oddone ed Enrico laquomerccediladro da Veronaraquo) in questo periodo deve essere stato sostituito da Bonzeno

(44) Ibidem testimonianze di ( Berizo Stancaro laquoBissolo raquo Guglielmo ( de Bertifredo raquo

(45) Si conoscono i nomi di avvocati fra lXI e il XII secolo di alcuni dei maggiori enti ecclesiastici provvisti non solo di possessi ma anche di giurisdizione su ville del contado veronese Del Capitolo dei Canonici nel 1055 egrave avvocato laquoAdelardusraquo (I FICKER Forschungen zur Reichs - und Rechtsgeschichte Italiens Innsbruck 1868-1874 IV (1874) doc n 65 1055 maggio 6) nel 1065 egrave avvocato Uberto (ACV perg I 5 4 v 1065 aprile 26) nel 1078 Giovanni giudice (FICKER op cit doc n 78 1078 maggio 4) nel 1120 laquo Amizoraquo (FICKER op cit doc n 97 1120 gennaio 28 ACV perg II 6 5 v 1120 dicembre 11) negli anni 1139-1140 il figlio Giordano (FICKER op cit doc n 110 1139 gennaio 11 B CAMPAGNOLA (a cura di) Liber Iuris Civilis Urbis Ve rana e Verona 1728 pp XII-XV doc 1140 gennaio 11) del monastero di Santa Maria nel 1035 egrave avvocato Ermenardo (ASV Santa Maria in Organo perg n 52 1035 settembre 15) nel 1073 Rustico (ibidem perg n 39 1073 ottobre 10) nel 1101 Giovanni giudice (ibidem perg 58 app 1101 aprile 13) nel 1121 laquoAntoraquo (ibidem pcrg n 68 1121 aprile 6) nel 1160 laquoTeuccedilolinusraquo (ibidem perg n 97 1160 luglio 13) del monastero di San Nazaro Lanfranco dal 1096 (BIANCOLINI op cit V 2 doc XXVIII 1096 giugno 25) al 1109 (ibidem doc n XXXII 1109 luglio 17) nel 1145 laquoTinaciusraquo (ibidem doc n XXXIV 1145 agosto 5) del monastero di San Giorgio in Braida e di San Zeno abbiamo giagrave detto Gli avvocati del Vescovato non compaiono a quanto sembra nel secolo XI numerosi invece l ( viceagraveomini in genere ecclesiastici (su questo punto si vedano SIMEONI Documenti cit p 43 e V CAVALLARI Raterio e Verona Verona 1967 p 71 nota 25) ne nominiamo alcuni senza pretesa di completezza Retalagraveo (ACV perg I 5 1 v 1011 aprile) Bruno (M VENTUshyRINI Vita e attivigravetagrave dello laquoscriptorium veronese nel secolo XI Verona 1930 p 25 doc 1021 agraveicembre 12 ASV Osp Civ perg n 25 1023 marzo 6 ibidem perg n 28 1025 aprile 25) TebaIdo (BIANCOLINI op cit IV p 712 doc del 1034 ACV perg I 5 2 v 1036 giugno 30) Cadalo (V CAVALLARI Cadalo e gli Erzoni in Studi Storici Veronesi XV (1965) pp 59-170 a p 95 con documenti del 1041 in appendice) Ermanno (ASV Clero Intrmseco

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Lipotesi formulata dal Mor resta dunque valida per quanto conshycerne la discendenza dagli avvocati di San Giorgio in Braida (46) ma

Istrumenti antichi registro II c 63 1069 marzo 14 copia del 1326 UGHELLI op cit collo 766-767 doc 1071 gennaio 19) Adelardo (ACV perg A 66 3 8 1073 gennaio 21) ( Orizoraquo (G DIONISI De due Uldarici nella chiesa di Trento non immediatamente successi Verona 1760 doc n III 1077 gennaio 5) Varnerio (ASv Clero Intrinseco Istrum ant reg II c 66 1099 gennaio 14) Aldegerio (ASV Osp Civ perg n 60 1100 aprile 4 San Nazaro perg M 1 1 1110 novembre 17 ibidem perg LL 4 7 1118 gennaio 18) TillltIiIIQ1 ~AHtebflU IV W fttl-iHigrave due 1134 feblJiaie ) nella prima metagrave del secolo XII compare un Adelardo avvocato dellepiscopato (UGHELLI op cit collo 773-774 doc 1127 ACV perg I 6 4 r 1139 gennaio 27) Verso la fine del secolo XII nei documenti non compaiono piugrave avvocati per gli enti eccleshysiastici sopra nominati Per quante riguarda San Zeno dopo la refutazione dellavvocazia da parte di Carlassario dei Crescenzi nelle mani dellabate Gerardo (cfr sopra nota 36) non cegrave piugrave traccia di intervento di un avvocato del monastero Nei contrasti sullesercizio della giurisdizione in Vigasio inishyziati nel 1172 labate Gerardo agisce da solo nel 1186 si presenta egli stesso di fronte ai consoli veronesi per chiedere la demolizione della casa-torre di Nicolograve Nel processo del 1187 il monastero egrave rappresentato dal priore Rishyprando - si tenga presente che dal marzo 1187 vi egrave un nuovo abate Ugo - Altre volte la difesa degli interessi abbaziali egrave affidata a un monaco o anche a un laico a ciograve delegati mediante il conferimento di un ( sindicatus) speshyciale laquoad hocraquo (su questo aspetto si veda P GROSSI Le abbazie benedettine nellalto Medioevo italiano Struttura giuridica amministrazione e giurlsdishyzione Firenze 1957 p 158) Nel 1195 per esempio Enrigeto laquode Sineverto raquo cittadino veronese non fra i minori (consigliere del comune nel 1198 e nel 1201 C CIPOLLA Trattati commerciali e politici del secolo XII inediti o imperfettamente noti in Nuovo Archivio Veneto XV (1898) pp 239-352 doc n VIII 1198 ottobre 24 e L SIMEONI Il Comune veronese sino ad Ezzeligraveno e il suo primo statuto in Miscellanea di Storia Veneta s 3 XV (1922) pp 1-131 ora in Studi Storici Veronesi X (1959) pp 5-129 Appendice II doc n V 1201 novembre 7 console di giustizia nel 1202 C CIPOLLA Documenti per la storia delle relazioni fra llerona e Mantova nel secolo XIII Milano 1901 doc n II) vassallo di San Zeno (ASV Orfanotrofio Femminile Abbashyzia di San Zeno registro 1-6 c 106 v 1217 gennaio 25 carta di manigravefestazione di feudo tenuto dagli avi da parte di Viviano laquoq Enrigeti de Sinevertoraquo) cita in giudizio di fronte al tribunale del podestagrave certo laquoBuccaduraraquo di Vigasio che non voleva riconoscere la giurisdizione del monastero (ASV Osp Civ perg n 194 1195 giugno lO) Un incarico simile egrave affidato nel 1196 dallabate di San Nazaro ad Alberto degli Avvocati che appunto ne difende in giudizio i diritti giurigravesdizi0nali contro la comunitagrave di Coriano (cfr avanti testo corrispondente alle note 144-147)

(46) Che la famigligravea derivasse il nome dallufficio esercitato per un monastero e non per il Vescovo non sarebbe un caso unico Nella vicina cittagrave di Mantova la famiglia degli Avvocati presente in epoca comunale

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 261

non per lesercizio della stessa funzione anche per il monastero di San Zeno

B possibile seguire nel tempo la trasformazione dellappellashytivo ( advocatus raquo in nome di famiglia Il secondo Godo egrave sempre chiamato ( advocatus raquo mai ( de Advocato raquo o laquo de Advocatis ) (47) il figlio Arduino designato per lo piugrave come laquo de Advocato raquo (48) a volte egrave anche chiamato semplicemente laquo advocatusraquo (49) Il nome della famiglia nelle alternanze ( de Advocato raquo e laquo de Advocatis raquo

si afferma con i fratelli che compaiono piugrave tardi nella documenshytazione quasi un decennio dopo Nicolograve (SO) Viviano Cl) Bozoto (Sl)

deriva il nome dallufficio di avvocazia rivestito per il monastero di SantAnshydrea si veda P TORELLI Un Comune cittadino in territorio ad economia agricola II Uomini e classi al potere Mantova 1952 pp 142-152 Purtroppo larchivio del monastero di San Giorgio in Braida che si conserva presso lArchivio Vaticano Nunziatura Veneta ricco per il secolo XII di un migliaio di pergamene regestate (cfr P CENCI Larchivio della Cancelleria della Nunshyziatura Veneta in Miscellanea F Ehrle Roma 1924 V pp 273-330) non ha forshynito altre indicazioni utili alla ricostruzione della genealogia della famiglia oltre a quelle giagrave utilizzate dal Mor Il motivo puograve essere ravvisato nel fatto che in seguito alla refutazione dellavvocazia e del feudo nel 1121 gli Avvocati non abbiano piugrave avuto rapporti con il monastero siano mancati in partishycolare i rapporti di tipo patrimoniale che caratterizzano gran parte della documentazione conservata negli archivi ecclesiastici

(47) BIANCOLINI op cit II pp 592-593 doc 1141 aprile 6 ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia Alberto laquo Gatus raquo Marchesio Raimondino Cicherio e Senechino S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(48) SIMEONJ Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVI 1165 settembre 10 ASV Cl Intr Istrum ant reg II c 197 r 1166 luglio 1 copia del 1326 S Alaria Org perg n 106 1167 giugno 27 San Salvar Corte Regia perg n 15 1167 novembre 27 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 ACv perg II 7 8 v 1175 settembre 8 (figli laquode Arduino de Advocato raquo ASV San Michele in Campagna perg n 78 1181 marzo 4 (laquoTebaldinus filius quondam domini Arduini de Advocatoraquo)

(49) SIMEONI Documenti cit p 55 nota doc 1156 agosto 23 (edIzione parziale) ibidem p 54 nota doc 1160 dicembre 15 ACVbull perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febbraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29

(50) Nicolograve ( de Advocato ACV perg II 7 8 v 1175 settembre 8 perg III 8 6 v 1176 giugno 30 CIPOLLA I primi accenni cit doc 1184 giugno 14 pp 24-25 ( de Advocatis ASV Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 perg n 225 c senza data ma della fine del secolo XII copia del secolo XIII (per le note 51 e 52 Vedi pagina seguente)

262 ANDREA CASTAGNETTI

ma non in modo cosigrave definitivo che talvolta non ricompaia lappelshylativo advocatus raquo in funzione di semplice apposizione indicante quindi ancora una funzione come allorigine (53) Con la generazione successiva il nome si stabilizza nella forma ( de Advocatis raquo

La famiglia degli Avvocati occupa un posto di rilievo nella societagrave veronese comunale Lo conferma innanzitutto un importante documento di natura pubblica il ( Breve recti mercati et portarum et civitatis et castri raquo composto in tre tempi 1173 1176 e 1184 (54) che mostra gli Avvocati detentori di alcuni diritti sul dazio delle

(51) Viviano laquode Advocatoraquo in sei documenti dal 1165 (L SIMEONI Comuni rurali veronesi (Valpolicella - Valpantena - Gardesana) in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 5 I (1924) pp 137middot220 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 109-202 a pp 140-141 doc 1165 ottobre 3) al 1193 (G SANDR Nuove notizie sullantico cartolario del Comune di Verona in Atti Acc Verona s 5 XXXIV (1946-1947) pp 37-52 ora in Scritti di Gino Sandri a cura di G SANCASSANI Verona 1969 pp 9-25 Appendice doc n II 1193 settembre 8) laquo de Advocatisraquo in 16 docushymenti dal 1172 (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO) al 1202 (CIPOLLA Documenti cit doc n I)

(52) Bozoto laquode Advocato raquo ASV S Leon perg 17 LUI 2 1168 aprile 25 1184 febbraio 3 (C CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa in Nuovo Archivio Veneto X (1895) a p 72 dellestratto) laquode Advocatisraquo 1178 ottobre 7 (UGHELLI op cit col 714 presente nella concione del comune con il fratello Vivianc e il figlio di questi Corradino)

(53) Viviano laquoadvocatus raquo ASV S Naz perg CCCCC 2 3 1196 agoshysto 22 SIMEONI Il Comune cit pp 73-74 nota doc 1197 settembre 27 P TORELL Regesto Mantovano Roma 1914 docc nn 618 619 620 1198 giugno 2 e 5 ASv S Leon perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 ibidem perg 16 LII 124 1204 marzo 20 ( quondam domini Viviani advocati raquo Bozoto laquoadvoshycatus raquo P F KEHR Italia Pontificia VII 1 Berolini 1923 pp 292-293 doc n 1 1171 maggio 29 e n 2 1185 giugno 12 ASV S Leon perg 27 LUI 23 1184 ottobre 20 perg 24 CIV S 1190 aprile 7

(54) CIPOLLA Verona cit pp 67-73 egrave uno dei pochi documenti rima3tici fra quelli di natura pubblica che dal 1184 in poi per ordine dei procuratori del comune vennero raccolti e conservati in un laquo Liber Comunis raquo andato perduto in etagrave moderna (SANDR op cit) Sui caratteri diplomatici del docushymento si veda P TORELL Studi e ricerche di diplomatica comunale in Atti e Memorie della Reale Accademia Virgiliana di Mantova n S XIV (1911) a pp 82084 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

264 ANDREA CASTAGNETTI

Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

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efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

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Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

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rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

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di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

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appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

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dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

--

A CASTAGNETII

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Nei documenti veronesi del primo periodo comunale comshypaiono dei personaggi qualificati come laquo de Advocato raquo o laquo de Advoshycatis raquo ricoprenti magistrature cittadine e detentori di diritti di natura pubblica in cittagrave e nel contado Si pone il problema da un lato dei legami eventuali fra loro e con i discendenti di un laquo Advocatus raquo appartenenti come vedremo a una fra le maggiori famiglie veronesi dallaltro dellorigine del loro cognome che postula immediatamente un rapporto di avvocazia con un ente ecclesiastico ed evoca quel clima di favori ed usurpazioni che ha in molti casi consentito larricchimento a spese dellente stesso per le persone che avrebbero dovuto servirlo

Incontriamo i nostri personaggi a Vigasio localitagrave a circa 15 chilometri a sud di Verona La giurisdizione della villa apparteshyneva al monastero di San Zeno di Verona ma vi avevano diritti anche tre consorti laquo Albertus de Marchisioraquo di Nogara laquo Fatinus de Benfato Musio raquo e laquo Nicolaus de Advocato raquo figlio di laquo Godus advocatus ) (1) A partire dal 1172 i consorti tentarono di sottrarre

(1) Le notizie necessariamente sommarie relative alle vicende della giurisdizione del monastero di San Zeno in Vigasio nella seconda metagrave del secolo XII sono desunte in gran parte dalle testimonianze rese al processo concernente una lite fra labate e Nicolograve degli Avvocati per una casa-torre costruita dal secondo in Vigasio contro il volere del primo Il processo si svolse nel 1187 di fronte ai consoli veronesi i verbali delle deposizioni sono conservati nellArchivio di Stato di Verona Ospitale Civico perg n 133 1187 gennaio lO 12 22 27 febbraio 13 16 marzo 11 19 23 aprile 13 perg n 134 1187 gennaio 12 27 febbraio 12 13 perg n 136 1187 marzo 11 19 24 31 aprile 6 8 13 Dora in poi citeremo i fondi dellArchivio di Stato di Verona premettendo la sigla ASv ed abbreviando il nome del fondo dopo la prima citazione

18middot I

252 ANDREA CASTAGNETTI

la villa alla giurisdizione dellente ecclesiastico Il primo tentativo fu compiuto da laquo Albertus de Marchisio raquo che daccordo con gli altri due iniziograve la costruzione di una casa-torre una laquo domus per defensionem ve batallam raquo su un terreno di sua proprietagrave e) al fine di liberare la villa dalla giurisdizione di San Zeno ( unde terra nostra debeat esse liberaraquo (3) Gli abitanti laquo rustici raquo furono chiamati a partecipare allimpresa laquo debeat illa domus fieri ad honorem et defensionem predictorum dominorum (cioegrave i tre conshysorti) et illorum rusticorum raquo (4) Il tentativo fu stroncato dallabate Gerardo che recatosi sul luogo impose ai lavoranti di cessare immediatamente lopera e ordinograve ai suoi uomini e ai vicini di Vigasio di spianare il fossato e abbattere la costruzione

Nel 1186 iniziograve ad edificare una casa fortificata Nicolograve degli Avvocati Labate questa volta non intervenne direttamente a distruggerla ma citograve Nicolograve in giudizio di fronte ai consoli veroshynesi affermando che nella laquocuriaraquo di Vigasio non potevano essere edificate case fortificate senza la sua autorizzazione al che Nicolograve contrapponeva di poterla costruire sul terreno di sua proprietagrave (5) I consoli in un primo momento posero linterdetto sulla costruzione poco dopo il 31 dicembre 1186 lo tolsero senza per questo pronunciare una sentenza Dal 10 gennaio 1187 di fronte ai nuovi consoli si svolse il processo Con la sentenza proshynunciata il 30 luglio 1187 labate vide riconosciuto in linea di principio il suo diritto ma non per questo Nicolograve fu condannato a distruggere la casa i consoli affermarono che nella pertinenza di Vigasio non potevano essere edificate laquo domus ad munitionem et defensionem raquo senza lautorizzazione dellabate ma dichiararono nel contempo che la casa oggetto della lite non era da considerarsi tale e pertanto non doveva essere distrutta Nicolograve non soddisfatto

(2) ASV Osp Civ perg n 133 testimonianza di Morando altre numeshyrose testimonianze sullepisodio sono riportate in questa pergamena e nelle altre citate alla nota precdente

(3) ASV Osp Civ perg n 133 testimonianza di Senechino testimoshynianza di Gerardino laquodicebat (sc uno dei consorti) quod faciebat illam domum facere ad opus comunis Vicoatesis raquo

(4) Ibidem testimonianza di Offredo clerico (5) I termini della questione sono brevemente esposti nella sentenza

dei consoli ASV Osp civ perg n 17 1187 luglio () 30 ()

253 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

ricorse al tribunale di appello del marchese Obizzo dEste (6) che tuttavia confermograve la sentenza (1)

Il Simeoni nel suo studio sui comuni rurali veronesi ha definito Nicolograve degli Avvocati come appartenente alla categoria dei laquo milites ) (8) che anche in altre localitagrave del Veronese rifiutano in questo periodo obbedienza ai giurisdicenti (9) Altra volta tratshytando della famigHa degli Avvocati veronesi ha negato la possibilitagrave di delinearne una genealogia citando come distinti da loro anche gli Avvocati presenti in Vigasio Nicolograve e il fratello maggiore Arduino figli di Godo (lO) Il Mor pur seguendo il Simeoni ha posto in relazione i due Avvocati nominati nei documenti di Vigasio che egli ritiene avvocati del monastero di San Zeno con Carlo e il padre suo Godo avvocati del monastero di San Giorgio in Braida

(6) Al marchese Obizzo dEste era stato affidato da Federico I il giudizio sulle cause di appello di tutta la Marca veronese conformemente a quanto stabilito dalla pace di Costanza MGH Constitutiones et acta publica imperatorum et regum t I Hannover 1893 n 293 pr lO

(7) ASV Osp civ perg n 139 1187 ottobre 27 doc edito in L A MURAshyTORI Antiquitates ltalicae Medii Aevi tomi 6 Milano 1739-1742 IV (1741) collo 479-480

(8) L SIMEONI Il Comune rurale nel territorio veronese in Nuovo Archivio Veneto n s XLII (1921) pp 152-200 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 203-250 a p 232

(9) Ostacoli nellesercizio della giurisdizione da parte degli abitanti delle ville sono incontrati dai Canonici a Bionde Calmasino Cerea Grezzana Marzana Poiano Porcile dal monastero di San Zeno a Parona dalla Conshygregazione del Clero Intrinseco a Marega dai Lendinara a Zevio (SIMEONI Il Comune rurale cit pp 244-250) dal monastero di San Giorgio in Braida a Sabbion (C CIPOLLA I primi accenni alla organizzazione comunale in un piccolo villaggio presso Cologna Veneta dalla pace di Venezia a quella di Costanza Lucca 1915) I laquomilitesraquo sono presenti sembra a Bionde Cerea Porcile Zevio Sabbion

(lO) L SIMEONI Le origini del Comune di Verona in Nuovo Archivio Veneto n s XIII (1913) pp 49-143 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 87-190 a p 112 Arduino non Adriano come cita il Simeoni compare in un documento del 1163 concernente Vigasio ASV Osp Civ perg n 194 1163 luglio 22 doveva essere fratello maggiore di Nicolograve sia percheacute viene nominato per primo sia percheacute come vedremo piugrave avanti (cfr testo corrispondente alle note 210-218) egli egrave il primo dei figli di laquoGodus advocatus a comparire nei documenti e a partecipare alla vita pubblica

254 ANDREA CASTAGNETTI

di Verona negli anni 1074-1121 (11) Godo padre di Arduino e Nicolograve potrebbe essere figlio di Carlo di Godo ma non piugrave avvocato di San Giorgio poicheacute Carlo nel 1121 aveva refutato nelle mani di Bernardo vescovo di Verona e di Pellegrino prevosto di San Giorshygio lavvocazia con il feudo annesso laquoadvocatiam et totum feushydumraquo per le prevaricazioni da lui compiute nei confronti dellente religioso laquopropter nimiam maliciam quam contra venerandum sancti Georgii in Braida locum sepissime fecerat ad ultimum propter maximam equarum predam quam in Sabulone exershycuerat raquo (12)

A noi egrave sembrato che gli Avvocati di Vigasio dovessero non solo essere posti in relazione oltre che con quelli di San Giorgio in Braida con gli Avvocati veronesi della seconda metagrave del secolo XII

ma fossero anche della stessa famiglia Fra i testi chiamati a deporre durante il processo per la casa-torre edificata da Nicolograve in Vigasio si trovano tutti gli Avvocati veronesi di cui si abbiano notizie per il periodo Viviano Bozoto Alberto oltre naturalmente a Nicolograve e suo figlio Gerardo Non potendo pensare a loro interessi in Vigasio poicheacute in tutta la documentazione successiva concernente questa villa fra la fine del secolo XII e i primi decenni del seguente non compaiono piugrave in alcun modo (13) si puograve supporre lesistenza

(11) CG MOR Dalla caduta dellimpero al comune in Verona e il suo territorio II Verona 1964 pp 3-242 a pp 143-144 il Mor si avvale della documentazione raccolta da L SIMEONI Documenti e note sulletagrave precoshymunale e comunale a Verona in Atti e memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s Sa VI (1929) pp 269-309 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 41-85 a p 49 e a pp 76-77 Alle considerashyzioni del Mor si aggiunga la constatazione che nei documenti veronesi conshytemporanei il nome laquoGodus compare molto raramente

(12) Doc 1121 luglio 22 edito in SIMEONI Documenti cit pp 76-77 Sabbion si trova a due chilometri a nord di Cologna Veneta a sud-est di Verona da cui dista circa 40 chilometri Sulla giurisdizione della villa che apparteneva al monastero di San Giorgio in Braida si vedano CIPOllA I primi accenni cit e G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II in Atti del Reale Istituto Veneta di Scienze Lettere ed Arti XCIV 2 (1934-1935) pp 589-684 a p 611 ss

(13) Dal 1187 al 1234 nellarchivio abbaziale di San Zeno fondo Ospitale Civico (sulle vicende dellarchivio di San Zeno si veda G SANCASSANI Gli urchivi veronesi dal Medioevo ai nostri giorni in LArchivio di Stato di Verona Verona 1961 pp 7-105 a pp 30-31) i documenti concernenti Vigasio sono unottantina divengono poi meno frequenti

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 255

di legami familiari Lesame di numerosissimi documenti veronesi ancora inediti ci ha permesso di stabilire in modo certo i rapporti esistenti tra Nicolograve e gli altri Avvocati (14)

Arduino e Nicolograve sono figli di ( Godus advocatus ) (15) da non confondere con laltro Godo avvocato del monastero di San Giorshygio in Braida nel secolo precedente (6) Viviano e Bozoto sono fratelli (17) Lanello di congiunzione fra le due coppie di fratelli egrave dato da un documento del 1175 un atto di refutazione di terra al Capitolo dei Canonici di Verona effettuato da Albertino e Viscarshy

(14) E indispensabile per la comprensione di quanto veniamo dicendo tenere presente la tabella genealogica qui a fronte Si tenga presente che in questa i nomi sono stati volgarizzati e non egrave stato tenuto conto delle varianti ortografiche per ognuno sono indicati il primo ed ultimo anno in cui compare nei documenti con laquo q laquoquondam raquo egrave indicato il primo anno in cui viene nominato come defunto Nel delineare la genealogia della famiglia ci serviamo dei documenti non molti ove sono indicati i rapporti di parentela proprio luso infatti del nome di famiglia poco frequente in questetagrave comporta spesso labolizione del nome del padre e dellavo Sui criteri metodologici si vedano C VIOLANTE La Pataria milanese e la riforma ecclesiastica I Le premesse (1045-1057) Roma 1955 pp 39-40 in nota M L CORSI Note sulla famiglia da Baggio (secoli IX-XIII) in Contributi dellIstituto di Storia medioevale I Milano 1967 pp 168-204 a p 169 M LUZZATI Le origini di una nobile famiglia pisana i Roncioni nei secolt XII e XIII in Bullettino Senese di Storia Patria LXXII-LXXV (1966-1968) p 32 dellestratto Al Violante e ai suoi numerosi allievi va il merito di aver sostenuto la necessitagrave dellindagine prosopografica nellambito degli studi medievali italiani segnaliamo per rigorositagrave di metodo e ricchezza di risultati gli studi di V FUMAGALLI Le origini di una grande dinastia feudale Adalberto - Atto di Canossa Tiibingen 1971 e di P CfuvlMAROSANO La famiglia dei Berardenghi sino agli inizi del secolo XII in Studi Medievali s 3a XI (1970) pp 103-176 e ID I Berardenghi nelletagrave comunale ibidem XII (1971) pp 177-251

(15) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 Arduino e Nicolograve fratelli ASV San Leonardo busta 24 mazzo CIV perg n l 1160 gennaio 20 Arduino figlio del fu laquo Godus advocatus raquo ASV Osp Civ perg n 134 del 1187 Nicolograve figlio di Godo avvocato

(6) Cfr sopra nota 12 Nellatto di refutazione dellavvocazia da parte di Carlo di Godo non si dice che Godo egrave morto tuttavia il fatto che questi esercita lavvocazigravea dal 1074 e che nel 1121 egrave avvocato il figlio Carlo fa supporre che sia scomparso o non piugrave attivo invece Godo padre di Arduino e Nicolograve egrave presente in Vigasio intorno alla metagrave del secolo (cfr avanti testo corrispondente alle note 204-209) e nel 1140 effettua piugrave locazioni in Montorio (cfr avanti nota 193)

(17) ASv Osp Civ perg n 139 1187 ottobre 27

ANDREA CASTAGNETTI

dino figli del defunto Arduino presenziano allatto Viviano e Nicolograve laquode Advocato raquo fratelli il primo ne egrave anche garante (18) Quindi Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto sono figli di Godo Laltro Avvocato presente al processo del 1187 Alberto egrave da idenshytificare con Albertino figlio di Arduino che abbiamo sopra nomishynato (19) Numerosi membri della famiglia nipoti e pronipoti di Godo compaiono nei documenti della fine del secolo XII e della prima metagrave del successivo Oltre ad Alberto Arduino ha avuto in prime nozze Gemmolina Petrolina e Viscardo (2ll) in seconde nozze con Turca (21) Bartolomeo Arduino Varnaldino Tebaldino e Bonishyfacio dei quali sopravvive nel 1188 solo Tebaldino (22) Di lui conoshysciamo anche un figlio Flamego (23) Gerardo figlio di Nicolograve (24) lascia cinque figli Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina e Lushy

(18) Archivio Capitolare di Verona (dora in poi ACV) perg II 7 8v 1175 settembre 8 ancora ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Viviano fratello di Arduino ibidem perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Bozoto e Nicolograve fratelli

(19) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Alberto egrave definito nipote di Bozoto e Nicolograve ibidem perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 Alberto nipote di Vivi ano ha possessi in Minerbe - cfr avanti nota 198 shye appunto tutti i propri beni in Minerbe Arduino lascia ai figli Albertino e Viscardino ibidem perg 23 XCIX 1 del 1188 Alberto egrave quasi sempre chiamiddot mato nei documenti laquocausidicus come il padre suo Arduino proprio in tale veste egli compare nel 1182 a Zevio (P SCHEFFER-BOIcHoRsr Veroneser Zeugenverhor von 1181 Ein Beitrag zu den Regesten Kaiser Friedrichs l und zur Geschichte der Reichsburg Garda in Neues Archiv 19 (1893-1894) pp 575-602 a pp 577-578 nota 6 ASV Archivio Notarile perg n 4 1182 gennaio 20) con un altro causidico Guido ( de Runco piugrave anziano ed esperto - egrave testimoniato dll 1156 come causidico (doc 1156 gennaio 19 in SIMEONI Documenti cit p 79) in seguito giudice e console - difendono i valvassori del luogo di fronte ai consoli veronesi contro i Lendinara

(20) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (21) Turca era forse figlia di Turco che compare come teste a un

contratto di vendita di Arduino nel 1160 ASV S Leon perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(22) Ibidem perg 24 IC 1 del 1188 deposizione di Viviano degli Avvocati a proposito dellereditagrave del fratello Arduino la pergamena egrave guasta ne abbiamo letto una buona parte con lausilio della lampada di Wood

(23) Archivio Vaticano Nunziatura Veneta perg n 15090 1216 febbraio 3 ASV S Leon perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 12

(24) ASV Osp Civ perg n 134 1187 gennaio 27 doc 1184 giugno 14 edito in CIPOLLA [ primi accenni cit pp 24-25

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 257

cia (25) di Viviano conosciamo due figli Corradino (26) e Bershynardo (27) Corradino ha due figli Godo (28) e Giacobino (29) Bershynardo uno Uberto (30) di un altro figlio di Viviano ignoriamo il nome ma ne conosciamo la discendenza Viviano (31) e i suoi cinque figli Tommaso Filippo Uberto (32) Inviola e Gilberga (33) Di Bozoto non compaiono discendenti

Un Alberto figlio di laquo Godus advocatus raquo da non identificare con Alberto figlio di Arduino egrave presente nel 1140 con molti altri cittadini alla consacrazione della chiesa di San Giorgio da parte del patriarca di Aquileia Pellegrino (34) non pare probabile che egli sia fratello di Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto propendiamo a ritenerlo figlio del primo Godo lavvocato di San Giorgio in Braida fratello quindi di Carlo pure avvocato di San Giorgio

Secondo il Mor (35) gli Avvocati presenti in Vigasio Arduino e Nicolograve avrebbero rivestito lufficio di avvocazia del monastero di San Zeno Nessun documento dellarchivio abbaziale indica i due Avvocati come detentori dellufficio anzi dallo spoglio sistematico dei documenti egrave risultato che avvocati dellabbazia nel secolo XII

erano i Crescenzi Lo attesta innanzitutto il diploma dellimperashy

(25) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 testamento di Gerardo degli Avvocati In G B BIANCOLINI Notizie storiche delle chzese di Verona vv 8 1757-1771 IV (1752) p 585 doc 1239 marzo 23 compare un altro figlio di Gerardo laquo magister Wilielmus raquo si tratta di un errore di lettura avendo il Biancolini omesso il nome di Ardizzone (ASV Santo Stefano perg n 197)

(26) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 5 e 28 agosto 20 (27) ASV S Leon perg 17 LU 124 1204 marzo 20 laquo Bernardus

filius quondam domini Viviani raquo ASV San Nazaro perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 il nome di Bernardo non egrave nuovo nella famiglia nellatto della refutazione del 1121 egrave presente un Bernardo nipote di Godo avvocato di San Giorgio in Braida (doc citato sopra alla nota 12)

(28) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (29) Ibidem perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 (30) Ibidem (31) Ibidem perg 16 LJI J24 1204 marzo 20 (32) ASV Bevilacqua - Verona perg n 29 1239 novembre 7 (33) Ibidem perg n 30 1240 maggio 6 (34) F UGHELLI Italia Sacra V colI 778-780 doc 1140 dicembre 1 (35) MOR op cit p 144 nota 1

258 ANDREA CASTAGNETTI

tore Federico II al monastero del 1221 (li) ove fra laltro si conshyferma la refutazione dellavvocazia compiuta da Carlassario dei Crescenzi e dal figlio Crescenzio in mano dellabate Gerardo (1163-1187) Carlassario in un documento molto noto la sentenza di Oberto dellOrto nella lite fra il monastero di San Zeno appogshygiato dal comune veronese e la cittagrave di Ferrara per il possesso di Ostiglia egrave chiamato console e avvocato di San Zeno (37) Lo stesso Carlassario in veste di avvocato del monastero compare come teste in atti del 1163 concernenti la ripartizione di terre boschive nella bassa pianura veronese (38) e nella refutazione di beni comuni da parte dei laquo domini raquo San Zeno e i tre consorti di cui si egrave detto sopra agli uomini di Vigasio (39) Sempre nel 1163 egli accompagna labate a Monza presso imperatore Federico I (40) che in quelloccasione rilascia un diploma al monastero (41)

A questo punto constatato che Arduino e Nicolograve non possono essere stati avvocati del monastero nella seconda metagrave del secolo XII

si potrebbe supporre che lo siano stati in un periodo antecedente Ma dallesame di alcuni documenti inediti (42) riportanti i verbali di numerose testimonianze intorno ai diritti di San Zeno su Ostishy

(36) BIANCOLTNI op cit V l (1761) doc n XL 1221 gennaio 2 pp 110shy116 J L A HUILLARD-BREacuteHOLLES Historia Diplomatica Friderici secundi Paris 1852 II l pp 93-100 J E BOHMER-J FICKER Die Regesten der Kaiserreichs unter Philip Otto IV Friedrich II Innsbruck 1881-1891 n 1266 La refutazione delIavvocazia deve essere avvenuta poco dopo il 1163 anno in cui fu eletto abate Gerardo negli anni seguenti non troviamo piugrave cenno di Carlassario avvocato

(37) UGHELLI op cit colI 793-794 C CIPOLLA Antiche cronache veronesi I Venezia 1890 pp 497-499 in nota

(38) ASV San Zeno Maggiore perg n 6 a 1163 luglio 21 (edito in BIANCOLINI op cit V l doc n XXXI) perg n 6 b 1163 luglio 21 perg n 6 c 1163 luglio 22

(39) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 (40) Ibidem perg n 134 testimonianza di laquoAdamraquo notaio (41) BIANCOLTNI op cit V l doc n XXXII 1163 dicembre 6 K F

STUMPF-BRENTANO Die Reichskanzler vornehmlich des X XI und XII Jahrmiddot hunderts II Die Kaiserurkunden des X XI und XII Jahrhunderts Innsshybruck 1865-1883 n 4000

(42) ASv Osp Civ perg n 1 app perg n 223 senza data e sottoshyscrizione notarile le deposizioni testimoniali contenutevi sono da porre in relazione alla sentenza di Oberto dellOrto su Ostiglia del 1151 Torneremo su questo punto in un prossimo studio dove daremo ragione approfondita della datazione proposta

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 259

glia risulta che al tempo degli abati Umberto (1110-1115) Ambroshygio (1120-1132) e Silvestro (1132-1139) era avvocato del monastero Bonzeno dei Crescenzi (43) e durante labbaziato di Nobile (1139shy1163) in un primo tempo suo figlio Crescenzio (44) poi il figlio di questi Carlassario Nemmeno consta che Godo e figli fossero tra lXI e il XII secolo avvocati di altri enti ecclesiastici veronesi (45)

(43) Ibidem perg n 1 app testimonianze di Martino laquode Insola da Stanti raquo Enrico laquode Artuicho raquo perg n 223 Gerardino gastaldo Turrisendo monaco Prima di Bonzeno dei Crescenzi erano avvocati del monastero di San Zeno certo Vinizone e suo figlio Peregrino allepoca dellabate Varnerio (1072-1108) il figlio egrave avvocato anche durante labbaziato di Uberto (1110middot 1115) (testimonianze di Ruberto laquo da Gazo Oddone ed Enrico laquomerccediladro da Veronaraquo) in questo periodo deve essere stato sostituito da Bonzeno

(44) Ibidem testimonianze di ( Berizo Stancaro laquoBissolo raquo Guglielmo ( de Bertifredo raquo

(45) Si conoscono i nomi di avvocati fra lXI e il XII secolo di alcuni dei maggiori enti ecclesiastici provvisti non solo di possessi ma anche di giurisdizione su ville del contado veronese Del Capitolo dei Canonici nel 1055 egrave avvocato laquoAdelardusraquo (I FICKER Forschungen zur Reichs - und Rechtsgeschichte Italiens Innsbruck 1868-1874 IV (1874) doc n 65 1055 maggio 6) nel 1065 egrave avvocato Uberto (ACV perg I 5 4 v 1065 aprile 26) nel 1078 Giovanni giudice (FICKER op cit doc n 78 1078 maggio 4) nel 1120 laquo Amizoraquo (FICKER op cit doc n 97 1120 gennaio 28 ACV perg II 6 5 v 1120 dicembre 11) negli anni 1139-1140 il figlio Giordano (FICKER op cit doc n 110 1139 gennaio 11 B CAMPAGNOLA (a cura di) Liber Iuris Civilis Urbis Ve rana e Verona 1728 pp XII-XV doc 1140 gennaio 11) del monastero di Santa Maria nel 1035 egrave avvocato Ermenardo (ASV Santa Maria in Organo perg n 52 1035 settembre 15) nel 1073 Rustico (ibidem perg n 39 1073 ottobre 10) nel 1101 Giovanni giudice (ibidem perg 58 app 1101 aprile 13) nel 1121 laquoAntoraquo (ibidem pcrg n 68 1121 aprile 6) nel 1160 laquoTeuccedilolinusraquo (ibidem perg n 97 1160 luglio 13) del monastero di San Nazaro Lanfranco dal 1096 (BIANCOLINI op cit V 2 doc XXVIII 1096 giugno 25) al 1109 (ibidem doc n XXXII 1109 luglio 17) nel 1145 laquoTinaciusraquo (ibidem doc n XXXIV 1145 agosto 5) del monastero di San Giorgio in Braida e di San Zeno abbiamo giagrave detto Gli avvocati del Vescovato non compaiono a quanto sembra nel secolo XI numerosi invece l ( viceagraveomini in genere ecclesiastici (su questo punto si vedano SIMEONI Documenti cit p 43 e V CAVALLARI Raterio e Verona Verona 1967 p 71 nota 25) ne nominiamo alcuni senza pretesa di completezza Retalagraveo (ACV perg I 5 1 v 1011 aprile) Bruno (M VENTUshyRINI Vita e attivigravetagrave dello laquoscriptorium veronese nel secolo XI Verona 1930 p 25 doc 1021 agraveicembre 12 ASV Osp Civ perg n 25 1023 marzo 6 ibidem perg n 28 1025 aprile 25) TebaIdo (BIANCOLINI op cit IV p 712 doc del 1034 ACV perg I 5 2 v 1036 giugno 30) Cadalo (V CAVALLARI Cadalo e gli Erzoni in Studi Storici Veronesi XV (1965) pp 59-170 a p 95 con documenti del 1041 in appendice) Ermanno (ASV Clero Intrmseco

260 ANDREA CASTAGNETTI

Lipotesi formulata dal Mor resta dunque valida per quanto conshycerne la discendenza dagli avvocati di San Giorgio in Braida (46) ma

Istrumenti antichi registro II c 63 1069 marzo 14 copia del 1326 UGHELLI op cit collo 766-767 doc 1071 gennaio 19) Adelardo (ACV perg A 66 3 8 1073 gennaio 21) ( Orizoraquo (G DIONISI De due Uldarici nella chiesa di Trento non immediatamente successi Verona 1760 doc n III 1077 gennaio 5) Varnerio (ASv Clero Intrinseco Istrum ant reg II c 66 1099 gennaio 14) Aldegerio (ASV Osp Civ perg n 60 1100 aprile 4 San Nazaro perg M 1 1 1110 novembre 17 ibidem perg LL 4 7 1118 gennaio 18) TillltIiIIQ1 ~AHtebflU IV W fttl-iHigrave due 1134 feblJiaie ) nella prima metagrave del secolo XII compare un Adelardo avvocato dellepiscopato (UGHELLI op cit collo 773-774 doc 1127 ACV perg I 6 4 r 1139 gennaio 27) Verso la fine del secolo XII nei documenti non compaiono piugrave avvocati per gli enti eccleshysiastici sopra nominati Per quante riguarda San Zeno dopo la refutazione dellavvocazia da parte di Carlassario dei Crescenzi nelle mani dellabate Gerardo (cfr sopra nota 36) non cegrave piugrave traccia di intervento di un avvocato del monastero Nei contrasti sullesercizio della giurisdizione in Vigasio inishyziati nel 1172 labate Gerardo agisce da solo nel 1186 si presenta egli stesso di fronte ai consoli veronesi per chiedere la demolizione della casa-torre di Nicolograve Nel processo del 1187 il monastero egrave rappresentato dal priore Rishyprando - si tenga presente che dal marzo 1187 vi egrave un nuovo abate Ugo - Altre volte la difesa degli interessi abbaziali egrave affidata a un monaco o anche a un laico a ciograve delegati mediante il conferimento di un ( sindicatus) speshyciale laquoad hocraquo (su questo aspetto si veda P GROSSI Le abbazie benedettine nellalto Medioevo italiano Struttura giuridica amministrazione e giurlsdishyzione Firenze 1957 p 158) Nel 1195 per esempio Enrigeto laquode Sineverto raquo cittadino veronese non fra i minori (consigliere del comune nel 1198 e nel 1201 C CIPOLLA Trattati commerciali e politici del secolo XII inediti o imperfettamente noti in Nuovo Archivio Veneto XV (1898) pp 239-352 doc n VIII 1198 ottobre 24 e L SIMEONI Il Comune veronese sino ad Ezzeligraveno e il suo primo statuto in Miscellanea di Storia Veneta s 3 XV (1922) pp 1-131 ora in Studi Storici Veronesi X (1959) pp 5-129 Appendice II doc n V 1201 novembre 7 console di giustizia nel 1202 C CIPOLLA Documenti per la storia delle relazioni fra llerona e Mantova nel secolo XIII Milano 1901 doc n II) vassallo di San Zeno (ASV Orfanotrofio Femminile Abbashyzia di San Zeno registro 1-6 c 106 v 1217 gennaio 25 carta di manigravefestazione di feudo tenuto dagli avi da parte di Viviano laquoq Enrigeti de Sinevertoraquo) cita in giudizio di fronte al tribunale del podestagrave certo laquoBuccaduraraquo di Vigasio che non voleva riconoscere la giurisdizione del monastero (ASV Osp Civ perg n 194 1195 giugno lO) Un incarico simile egrave affidato nel 1196 dallabate di San Nazaro ad Alberto degli Avvocati che appunto ne difende in giudizio i diritti giurigravesdizi0nali contro la comunitagrave di Coriano (cfr avanti testo corrispondente alle note 144-147)

(46) Che la famigligravea derivasse il nome dallufficio esercitato per un monastero e non per il Vescovo non sarebbe un caso unico Nella vicina cittagrave di Mantova la famiglia degli Avvocati presente in epoca comunale

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 261

non per lesercizio della stessa funzione anche per il monastero di San Zeno

B possibile seguire nel tempo la trasformazione dellappellashytivo ( advocatus raquo in nome di famiglia Il secondo Godo egrave sempre chiamato ( advocatus raquo mai ( de Advocato raquo o laquo de Advocatis ) (47) il figlio Arduino designato per lo piugrave come laquo de Advocato raquo (48) a volte egrave anche chiamato semplicemente laquo advocatusraquo (49) Il nome della famiglia nelle alternanze ( de Advocato raquo e laquo de Advocatis raquo

si afferma con i fratelli che compaiono piugrave tardi nella documenshytazione quasi un decennio dopo Nicolograve (SO) Viviano Cl) Bozoto (Sl)

deriva il nome dallufficio di avvocazia rivestito per il monastero di SantAnshydrea si veda P TORELLI Un Comune cittadino in territorio ad economia agricola II Uomini e classi al potere Mantova 1952 pp 142-152 Purtroppo larchivio del monastero di San Giorgio in Braida che si conserva presso lArchivio Vaticano Nunziatura Veneta ricco per il secolo XII di un migliaio di pergamene regestate (cfr P CENCI Larchivio della Cancelleria della Nunshyziatura Veneta in Miscellanea F Ehrle Roma 1924 V pp 273-330) non ha forshynito altre indicazioni utili alla ricostruzione della genealogia della famiglia oltre a quelle giagrave utilizzate dal Mor Il motivo puograve essere ravvisato nel fatto che in seguito alla refutazione dellavvocazia e del feudo nel 1121 gli Avvocati non abbiano piugrave avuto rapporti con il monastero siano mancati in partishycolare i rapporti di tipo patrimoniale che caratterizzano gran parte della documentazione conservata negli archivi ecclesiastici

(47) BIANCOLINI op cit II pp 592-593 doc 1141 aprile 6 ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia Alberto laquo Gatus raquo Marchesio Raimondino Cicherio e Senechino S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(48) SIMEONJ Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVI 1165 settembre 10 ASV Cl Intr Istrum ant reg II c 197 r 1166 luglio 1 copia del 1326 S Alaria Org perg n 106 1167 giugno 27 San Salvar Corte Regia perg n 15 1167 novembre 27 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 ACv perg II 7 8 v 1175 settembre 8 (figli laquode Arduino de Advocato raquo ASV San Michele in Campagna perg n 78 1181 marzo 4 (laquoTebaldinus filius quondam domini Arduini de Advocatoraquo)

(49) SIMEONI Documenti cit p 55 nota doc 1156 agosto 23 (edIzione parziale) ibidem p 54 nota doc 1160 dicembre 15 ACVbull perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febbraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29

(50) Nicolograve ( de Advocato ACV perg II 7 8 v 1175 settembre 8 perg III 8 6 v 1176 giugno 30 CIPOLLA I primi accenni cit doc 1184 giugno 14 pp 24-25 ( de Advocatis ASV Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 perg n 225 c senza data ma della fine del secolo XII copia del secolo XIII (per le note 51 e 52 Vedi pagina seguente)

262 ANDREA CASTAGNETTI

ma non in modo cosigrave definitivo che talvolta non ricompaia lappelshylativo advocatus raquo in funzione di semplice apposizione indicante quindi ancora una funzione come allorigine (53) Con la generazione successiva il nome si stabilizza nella forma ( de Advocatis raquo

La famiglia degli Avvocati occupa un posto di rilievo nella societagrave veronese comunale Lo conferma innanzitutto un importante documento di natura pubblica il ( Breve recti mercati et portarum et civitatis et castri raquo composto in tre tempi 1173 1176 e 1184 (54) che mostra gli Avvocati detentori di alcuni diritti sul dazio delle

(51) Viviano laquode Advocatoraquo in sei documenti dal 1165 (L SIMEONI Comuni rurali veronesi (Valpolicella - Valpantena - Gardesana) in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 5 I (1924) pp 137middot220 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 109-202 a pp 140-141 doc 1165 ottobre 3) al 1193 (G SANDR Nuove notizie sullantico cartolario del Comune di Verona in Atti Acc Verona s 5 XXXIV (1946-1947) pp 37-52 ora in Scritti di Gino Sandri a cura di G SANCASSANI Verona 1969 pp 9-25 Appendice doc n II 1193 settembre 8) laquo de Advocatisraquo in 16 docushymenti dal 1172 (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO) al 1202 (CIPOLLA Documenti cit doc n I)

(52) Bozoto laquode Advocato raquo ASV S Leon perg 17 LUI 2 1168 aprile 25 1184 febbraio 3 (C CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa in Nuovo Archivio Veneto X (1895) a p 72 dellestratto) laquode Advocatisraquo 1178 ottobre 7 (UGHELLI op cit col 714 presente nella concione del comune con il fratello Vivianc e il figlio di questi Corradino)

(53) Viviano laquoadvocatus raquo ASV S Naz perg CCCCC 2 3 1196 agoshysto 22 SIMEONI Il Comune cit pp 73-74 nota doc 1197 settembre 27 P TORELL Regesto Mantovano Roma 1914 docc nn 618 619 620 1198 giugno 2 e 5 ASv S Leon perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 ibidem perg 16 LII 124 1204 marzo 20 ( quondam domini Viviani advocati raquo Bozoto laquoadvoshycatus raquo P F KEHR Italia Pontificia VII 1 Berolini 1923 pp 292-293 doc n 1 1171 maggio 29 e n 2 1185 giugno 12 ASV S Leon perg 27 LUI 23 1184 ottobre 20 perg 24 CIV S 1190 aprile 7

(54) CIPOLLA Verona cit pp 67-73 egrave uno dei pochi documenti rima3tici fra quelli di natura pubblica che dal 1184 in poi per ordine dei procuratori del comune vennero raccolti e conservati in un laquo Liber Comunis raquo andato perduto in etagrave moderna (SANDR op cit) Sui caratteri diplomatici del docushymento si veda P TORELL Studi e ricerche di diplomatica comunale in Atti e Memorie della Reale Accademia Virgiliana di Mantova n S XIV (1911) a pp 82084 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

264 ANDREA CASTAGNETTI

Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

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appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

============================~~~------------------------====~

284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

252 ANDREA CASTAGNETTI

la villa alla giurisdizione dellente ecclesiastico Il primo tentativo fu compiuto da laquo Albertus de Marchisio raquo che daccordo con gli altri due iniziograve la costruzione di una casa-torre una laquo domus per defensionem ve batallam raquo su un terreno di sua proprietagrave e) al fine di liberare la villa dalla giurisdizione di San Zeno ( unde terra nostra debeat esse liberaraquo (3) Gli abitanti laquo rustici raquo furono chiamati a partecipare allimpresa laquo debeat illa domus fieri ad honorem et defensionem predictorum dominorum (cioegrave i tre conshysorti) et illorum rusticorum raquo (4) Il tentativo fu stroncato dallabate Gerardo che recatosi sul luogo impose ai lavoranti di cessare immediatamente lopera e ordinograve ai suoi uomini e ai vicini di Vigasio di spianare il fossato e abbattere la costruzione

Nel 1186 iniziograve ad edificare una casa fortificata Nicolograve degli Avvocati Labate questa volta non intervenne direttamente a distruggerla ma citograve Nicolograve in giudizio di fronte ai consoli veroshynesi affermando che nella laquocuriaraquo di Vigasio non potevano essere edificate case fortificate senza la sua autorizzazione al che Nicolograve contrapponeva di poterla costruire sul terreno di sua proprietagrave (5) I consoli in un primo momento posero linterdetto sulla costruzione poco dopo il 31 dicembre 1186 lo tolsero senza per questo pronunciare una sentenza Dal 10 gennaio 1187 di fronte ai nuovi consoli si svolse il processo Con la sentenza proshynunciata il 30 luglio 1187 labate vide riconosciuto in linea di principio il suo diritto ma non per questo Nicolograve fu condannato a distruggere la casa i consoli affermarono che nella pertinenza di Vigasio non potevano essere edificate laquo domus ad munitionem et defensionem raquo senza lautorizzazione dellabate ma dichiararono nel contempo che la casa oggetto della lite non era da considerarsi tale e pertanto non doveva essere distrutta Nicolograve non soddisfatto

(2) ASV Osp Civ perg n 133 testimonianza di Morando altre numeshyrose testimonianze sullepisodio sono riportate in questa pergamena e nelle altre citate alla nota precdente

(3) ASV Osp Civ perg n 133 testimonianza di Senechino testimoshynianza di Gerardino laquodicebat (sc uno dei consorti) quod faciebat illam domum facere ad opus comunis Vicoatesis raquo

(4) Ibidem testimonianza di Offredo clerico (5) I termini della questione sono brevemente esposti nella sentenza

dei consoli ASV Osp civ perg n 17 1187 luglio () 30 ()

253 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

ricorse al tribunale di appello del marchese Obizzo dEste (6) che tuttavia confermograve la sentenza (1)

Il Simeoni nel suo studio sui comuni rurali veronesi ha definito Nicolograve degli Avvocati come appartenente alla categoria dei laquo milites ) (8) che anche in altre localitagrave del Veronese rifiutano in questo periodo obbedienza ai giurisdicenti (9) Altra volta tratshytando della famigHa degli Avvocati veronesi ha negato la possibilitagrave di delinearne una genealogia citando come distinti da loro anche gli Avvocati presenti in Vigasio Nicolograve e il fratello maggiore Arduino figli di Godo (lO) Il Mor pur seguendo il Simeoni ha posto in relazione i due Avvocati nominati nei documenti di Vigasio che egli ritiene avvocati del monastero di San Zeno con Carlo e il padre suo Godo avvocati del monastero di San Giorgio in Braida

(6) Al marchese Obizzo dEste era stato affidato da Federico I il giudizio sulle cause di appello di tutta la Marca veronese conformemente a quanto stabilito dalla pace di Costanza MGH Constitutiones et acta publica imperatorum et regum t I Hannover 1893 n 293 pr lO

(7) ASV Osp civ perg n 139 1187 ottobre 27 doc edito in L A MURAshyTORI Antiquitates ltalicae Medii Aevi tomi 6 Milano 1739-1742 IV (1741) collo 479-480

(8) L SIMEONI Il Comune rurale nel territorio veronese in Nuovo Archivio Veneto n s XLII (1921) pp 152-200 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 203-250 a p 232

(9) Ostacoli nellesercizio della giurisdizione da parte degli abitanti delle ville sono incontrati dai Canonici a Bionde Calmasino Cerea Grezzana Marzana Poiano Porcile dal monastero di San Zeno a Parona dalla Conshygregazione del Clero Intrinseco a Marega dai Lendinara a Zevio (SIMEONI Il Comune rurale cit pp 244-250) dal monastero di San Giorgio in Braida a Sabbion (C CIPOLLA I primi accenni alla organizzazione comunale in un piccolo villaggio presso Cologna Veneta dalla pace di Venezia a quella di Costanza Lucca 1915) I laquomilitesraquo sono presenti sembra a Bionde Cerea Porcile Zevio Sabbion

(lO) L SIMEONI Le origini del Comune di Verona in Nuovo Archivio Veneto n s XIII (1913) pp 49-143 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 87-190 a p 112 Arduino non Adriano come cita il Simeoni compare in un documento del 1163 concernente Vigasio ASV Osp Civ perg n 194 1163 luglio 22 doveva essere fratello maggiore di Nicolograve sia percheacute viene nominato per primo sia percheacute come vedremo piugrave avanti (cfr testo corrispondente alle note 210-218) egli egrave il primo dei figli di laquoGodus advocatus a comparire nei documenti e a partecipare alla vita pubblica

254 ANDREA CASTAGNETTI

di Verona negli anni 1074-1121 (11) Godo padre di Arduino e Nicolograve potrebbe essere figlio di Carlo di Godo ma non piugrave avvocato di San Giorgio poicheacute Carlo nel 1121 aveva refutato nelle mani di Bernardo vescovo di Verona e di Pellegrino prevosto di San Giorshygio lavvocazia con il feudo annesso laquoadvocatiam et totum feushydumraquo per le prevaricazioni da lui compiute nei confronti dellente religioso laquopropter nimiam maliciam quam contra venerandum sancti Georgii in Braida locum sepissime fecerat ad ultimum propter maximam equarum predam quam in Sabulone exershycuerat raquo (12)

A noi egrave sembrato che gli Avvocati di Vigasio dovessero non solo essere posti in relazione oltre che con quelli di San Giorgio in Braida con gli Avvocati veronesi della seconda metagrave del secolo XII

ma fossero anche della stessa famiglia Fra i testi chiamati a deporre durante il processo per la casa-torre edificata da Nicolograve in Vigasio si trovano tutti gli Avvocati veronesi di cui si abbiano notizie per il periodo Viviano Bozoto Alberto oltre naturalmente a Nicolograve e suo figlio Gerardo Non potendo pensare a loro interessi in Vigasio poicheacute in tutta la documentazione successiva concernente questa villa fra la fine del secolo XII e i primi decenni del seguente non compaiono piugrave in alcun modo (13) si puograve supporre lesistenza

(11) CG MOR Dalla caduta dellimpero al comune in Verona e il suo territorio II Verona 1964 pp 3-242 a pp 143-144 il Mor si avvale della documentazione raccolta da L SIMEONI Documenti e note sulletagrave precoshymunale e comunale a Verona in Atti e memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s Sa VI (1929) pp 269-309 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 41-85 a p 49 e a pp 76-77 Alle considerashyzioni del Mor si aggiunga la constatazione che nei documenti veronesi conshytemporanei il nome laquoGodus compare molto raramente

(12) Doc 1121 luglio 22 edito in SIMEONI Documenti cit pp 76-77 Sabbion si trova a due chilometri a nord di Cologna Veneta a sud-est di Verona da cui dista circa 40 chilometri Sulla giurisdizione della villa che apparteneva al monastero di San Giorgio in Braida si vedano CIPOllA I primi accenni cit e G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II in Atti del Reale Istituto Veneta di Scienze Lettere ed Arti XCIV 2 (1934-1935) pp 589-684 a p 611 ss

(13) Dal 1187 al 1234 nellarchivio abbaziale di San Zeno fondo Ospitale Civico (sulle vicende dellarchivio di San Zeno si veda G SANCASSANI Gli urchivi veronesi dal Medioevo ai nostri giorni in LArchivio di Stato di Verona Verona 1961 pp 7-105 a pp 30-31) i documenti concernenti Vigasio sono unottantina divengono poi meno frequenti

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 255

di legami familiari Lesame di numerosissimi documenti veronesi ancora inediti ci ha permesso di stabilire in modo certo i rapporti esistenti tra Nicolograve e gli altri Avvocati (14)

Arduino e Nicolograve sono figli di ( Godus advocatus ) (15) da non confondere con laltro Godo avvocato del monastero di San Giorshygio in Braida nel secolo precedente (6) Viviano e Bozoto sono fratelli (17) Lanello di congiunzione fra le due coppie di fratelli egrave dato da un documento del 1175 un atto di refutazione di terra al Capitolo dei Canonici di Verona effettuato da Albertino e Viscarshy

(14) E indispensabile per la comprensione di quanto veniamo dicendo tenere presente la tabella genealogica qui a fronte Si tenga presente che in questa i nomi sono stati volgarizzati e non egrave stato tenuto conto delle varianti ortografiche per ognuno sono indicati il primo ed ultimo anno in cui compare nei documenti con laquo q laquoquondam raquo egrave indicato il primo anno in cui viene nominato come defunto Nel delineare la genealogia della famiglia ci serviamo dei documenti non molti ove sono indicati i rapporti di parentela proprio luso infatti del nome di famiglia poco frequente in questetagrave comporta spesso labolizione del nome del padre e dellavo Sui criteri metodologici si vedano C VIOLANTE La Pataria milanese e la riforma ecclesiastica I Le premesse (1045-1057) Roma 1955 pp 39-40 in nota M L CORSI Note sulla famiglia da Baggio (secoli IX-XIII) in Contributi dellIstituto di Storia medioevale I Milano 1967 pp 168-204 a p 169 M LUZZATI Le origini di una nobile famiglia pisana i Roncioni nei secolt XII e XIII in Bullettino Senese di Storia Patria LXXII-LXXV (1966-1968) p 32 dellestratto Al Violante e ai suoi numerosi allievi va il merito di aver sostenuto la necessitagrave dellindagine prosopografica nellambito degli studi medievali italiani segnaliamo per rigorositagrave di metodo e ricchezza di risultati gli studi di V FUMAGALLI Le origini di una grande dinastia feudale Adalberto - Atto di Canossa Tiibingen 1971 e di P CfuvlMAROSANO La famiglia dei Berardenghi sino agli inizi del secolo XII in Studi Medievali s 3a XI (1970) pp 103-176 e ID I Berardenghi nelletagrave comunale ibidem XII (1971) pp 177-251

(15) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 Arduino e Nicolograve fratelli ASV San Leonardo busta 24 mazzo CIV perg n l 1160 gennaio 20 Arduino figlio del fu laquo Godus advocatus raquo ASV Osp Civ perg n 134 del 1187 Nicolograve figlio di Godo avvocato

(6) Cfr sopra nota 12 Nellatto di refutazione dellavvocazia da parte di Carlo di Godo non si dice che Godo egrave morto tuttavia il fatto che questi esercita lavvocazigravea dal 1074 e che nel 1121 egrave avvocato il figlio Carlo fa supporre che sia scomparso o non piugrave attivo invece Godo padre di Arduino e Nicolograve egrave presente in Vigasio intorno alla metagrave del secolo (cfr avanti testo corrispondente alle note 204-209) e nel 1140 effettua piugrave locazioni in Montorio (cfr avanti nota 193)

(17) ASv Osp Civ perg n 139 1187 ottobre 27

ANDREA CASTAGNETTI

dino figli del defunto Arduino presenziano allatto Viviano e Nicolograve laquode Advocato raquo fratelli il primo ne egrave anche garante (18) Quindi Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto sono figli di Godo Laltro Avvocato presente al processo del 1187 Alberto egrave da idenshytificare con Albertino figlio di Arduino che abbiamo sopra nomishynato (19) Numerosi membri della famiglia nipoti e pronipoti di Godo compaiono nei documenti della fine del secolo XII e della prima metagrave del successivo Oltre ad Alberto Arduino ha avuto in prime nozze Gemmolina Petrolina e Viscardo (2ll) in seconde nozze con Turca (21) Bartolomeo Arduino Varnaldino Tebaldino e Bonishyfacio dei quali sopravvive nel 1188 solo Tebaldino (22) Di lui conoshysciamo anche un figlio Flamego (23) Gerardo figlio di Nicolograve (24) lascia cinque figli Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina e Lushy

(18) Archivio Capitolare di Verona (dora in poi ACV) perg II 7 8v 1175 settembre 8 ancora ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Viviano fratello di Arduino ibidem perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Bozoto e Nicolograve fratelli

(19) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Alberto egrave definito nipote di Bozoto e Nicolograve ibidem perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 Alberto nipote di Vivi ano ha possessi in Minerbe - cfr avanti nota 198 shye appunto tutti i propri beni in Minerbe Arduino lascia ai figli Albertino e Viscardino ibidem perg 23 XCIX 1 del 1188 Alberto egrave quasi sempre chiamiddot mato nei documenti laquocausidicus come il padre suo Arduino proprio in tale veste egli compare nel 1182 a Zevio (P SCHEFFER-BOIcHoRsr Veroneser Zeugenverhor von 1181 Ein Beitrag zu den Regesten Kaiser Friedrichs l und zur Geschichte der Reichsburg Garda in Neues Archiv 19 (1893-1894) pp 575-602 a pp 577-578 nota 6 ASV Archivio Notarile perg n 4 1182 gennaio 20) con un altro causidico Guido ( de Runco piugrave anziano ed esperto - egrave testimoniato dll 1156 come causidico (doc 1156 gennaio 19 in SIMEONI Documenti cit p 79) in seguito giudice e console - difendono i valvassori del luogo di fronte ai consoli veronesi contro i Lendinara

(20) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (21) Turca era forse figlia di Turco che compare come teste a un

contratto di vendita di Arduino nel 1160 ASV S Leon perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(22) Ibidem perg 24 IC 1 del 1188 deposizione di Viviano degli Avvocati a proposito dellereditagrave del fratello Arduino la pergamena egrave guasta ne abbiamo letto una buona parte con lausilio della lampada di Wood

(23) Archivio Vaticano Nunziatura Veneta perg n 15090 1216 febbraio 3 ASV S Leon perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 12

(24) ASV Osp Civ perg n 134 1187 gennaio 27 doc 1184 giugno 14 edito in CIPOLLA [ primi accenni cit pp 24-25

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 257

cia (25) di Viviano conosciamo due figli Corradino (26) e Bershynardo (27) Corradino ha due figli Godo (28) e Giacobino (29) Bershynardo uno Uberto (30) di un altro figlio di Viviano ignoriamo il nome ma ne conosciamo la discendenza Viviano (31) e i suoi cinque figli Tommaso Filippo Uberto (32) Inviola e Gilberga (33) Di Bozoto non compaiono discendenti

Un Alberto figlio di laquo Godus advocatus raquo da non identificare con Alberto figlio di Arduino egrave presente nel 1140 con molti altri cittadini alla consacrazione della chiesa di San Giorgio da parte del patriarca di Aquileia Pellegrino (34) non pare probabile che egli sia fratello di Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto propendiamo a ritenerlo figlio del primo Godo lavvocato di San Giorgio in Braida fratello quindi di Carlo pure avvocato di San Giorgio

Secondo il Mor (35) gli Avvocati presenti in Vigasio Arduino e Nicolograve avrebbero rivestito lufficio di avvocazia del monastero di San Zeno Nessun documento dellarchivio abbaziale indica i due Avvocati come detentori dellufficio anzi dallo spoglio sistematico dei documenti egrave risultato che avvocati dellabbazia nel secolo XII

erano i Crescenzi Lo attesta innanzitutto il diploma dellimperashy

(25) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 testamento di Gerardo degli Avvocati In G B BIANCOLINI Notizie storiche delle chzese di Verona vv 8 1757-1771 IV (1752) p 585 doc 1239 marzo 23 compare un altro figlio di Gerardo laquo magister Wilielmus raquo si tratta di un errore di lettura avendo il Biancolini omesso il nome di Ardizzone (ASV Santo Stefano perg n 197)

(26) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 5 e 28 agosto 20 (27) ASV S Leon perg 17 LU 124 1204 marzo 20 laquo Bernardus

filius quondam domini Viviani raquo ASV San Nazaro perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 il nome di Bernardo non egrave nuovo nella famiglia nellatto della refutazione del 1121 egrave presente un Bernardo nipote di Godo avvocato di San Giorgio in Braida (doc citato sopra alla nota 12)

(28) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (29) Ibidem perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 (30) Ibidem (31) Ibidem perg 16 LJI J24 1204 marzo 20 (32) ASV Bevilacqua - Verona perg n 29 1239 novembre 7 (33) Ibidem perg n 30 1240 maggio 6 (34) F UGHELLI Italia Sacra V colI 778-780 doc 1140 dicembre 1 (35) MOR op cit p 144 nota 1

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tore Federico II al monastero del 1221 (li) ove fra laltro si conshyferma la refutazione dellavvocazia compiuta da Carlassario dei Crescenzi e dal figlio Crescenzio in mano dellabate Gerardo (1163-1187) Carlassario in un documento molto noto la sentenza di Oberto dellOrto nella lite fra il monastero di San Zeno appogshygiato dal comune veronese e la cittagrave di Ferrara per il possesso di Ostiglia egrave chiamato console e avvocato di San Zeno (37) Lo stesso Carlassario in veste di avvocato del monastero compare come teste in atti del 1163 concernenti la ripartizione di terre boschive nella bassa pianura veronese (38) e nella refutazione di beni comuni da parte dei laquo domini raquo San Zeno e i tre consorti di cui si egrave detto sopra agli uomini di Vigasio (39) Sempre nel 1163 egli accompagna labate a Monza presso imperatore Federico I (40) che in quelloccasione rilascia un diploma al monastero (41)

A questo punto constatato che Arduino e Nicolograve non possono essere stati avvocati del monastero nella seconda metagrave del secolo XII

si potrebbe supporre che lo siano stati in un periodo antecedente Ma dallesame di alcuni documenti inediti (42) riportanti i verbali di numerose testimonianze intorno ai diritti di San Zeno su Ostishy

(36) BIANCOLTNI op cit V l (1761) doc n XL 1221 gennaio 2 pp 110shy116 J L A HUILLARD-BREacuteHOLLES Historia Diplomatica Friderici secundi Paris 1852 II l pp 93-100 J E BOHMER-J FICKER Die Regesten der Kaiserreichs unter Philip Otto IV Friedrich II Innsbruck 1881-1891 n 1266 La refutazione delIavvocazia deve essere avvenuta poco dopo il 1163 anno in cui fu eletto abate Gerardo negli anni seguenti non troviamo piugrave cenno di Carlassario avvocato

(37) UGHELLI op cit colI 793-794 C CIPOLLA Antiche cronache veronesi I Venezia 1890 pp 497-499 in nota

(38) ASV San Zeno Maggiore perg n 6 a 1163 luglio 21 (edito in BIANCOLINI op cit V l doc n XXXI) perg n 6 b 1163 luglio 21 perg n 6 c 1163 luglio 22

(39) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 (40) Ibidem perg n 134 testimonianza di laquoAdamraquo notaio (41) BIANCOLTNI op cit V l doc n XXXII 1163 dicembre 6 K F

STUMPF-BRENTANO Die Reichskanzler vornehmlich des X XI und XII Jahrmiddot hunderts II Die Kaiserurkunden des X XI und XII Jahrhunderts Innsshybruck 1865-1883 n 4000

(42) ASv Osp Civ perg n 1 app perg n 223 senza data e sottoshyscrizione notarile le deposizioni testimoniali contenutevi sono da porre in relazione alla sentenza di Oberto dellOrto su Ostiglia del 1151 Torneremo su questo punto in un prossimo studio dove daremo ragione approfondita della datazione proposta

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 259

glia risulta che al tempo degli abati Umberto (1110-1115) Ambroshygio (1120-1132) e Silvestro (1132-1139) era avvocato del monastero Bonzeno dei Crescenzi (43) e durante labbaziato di Nobile (1139shy1163) in un primo tempo suo figlio Crescenzio (44) poi il figlio di questi Carlassario Nemmeno consta che Godo e figli fossero tra lXI e il XII secolo avvocati di altri enti ecclesiastici veronesi (45)

(43) Ibidem perg n 1 app testimonianze di Martino laquode Insola da Stanti raquo Enrico laquode Artuicho raquo perg n 223 Gerardino gastaldo Turrisendo monaco Prima di Bonzeno dei Crescenzi erano avvocati del monastero di San Zeno certo Vinizone e suo figlio Peregrino allepoca dellabate Varnerio (1072-1108) il figlio egrave avvocato anche durante labbaziato di Uberto (1110middot 1115) (testimonianze di Ruberto laquo da Gazo Oddone ed Enrico laquomerccediladro da Veronaraquo) in questo periodo deve essere stato sostituito da Bonzeno

(44) Ibidem testimonianze di ( Berizo Stancaro laquoBissolo raquo Guglielmo ( de Bertifredo raquo

(45) Si conoscono i nomi di avvocati fra lXI e il XII secolo di alcuni dei maggiori enti ecclesiastici provvisti non solo di possessi ma anche di giurisdizione su ville del contado veronese Del Capitolo dei Canonici nel 1055 egrave avvocato laquoAdelardusraquo (I FICKER Forschungen zur Reichs - und Rechtsgeschichte Italiens Innsbruck 1868-1874 IV (1874) doc n 65 1055 maggio 6) nel 1065 egrave avvocato Uberto (ACV perg I 5 4 v 1065 aprile 26) nel 1078 Giovanni giudice (FICKER op cit doc n 78 1078 maggio 4) nel 1120 laquo Amizoraquo (FICKER op cit doc n 97 1120 gennaio 28 ACV perg II 6 5 v 1120 dicembre 11) negli anni 1139-1140 il figlio Giordano (FICKER op cit doc n 110 1139 gennaio 11 B CAMPAGNOLA (a cura di) Liber Iuris Civilis Urbis Ve rana e Verona 1728 pp XII-XV doc 1140 gennaio 11) del monastero di Santa Maria nel 1035 egrave avvocato Ermenardo (ASV Santa Maria in Organo perg n 52 1035 settembre 15) nel 1073 Rustico (ibidem perg n 39 1073 ottobre 10) nel 1101 Giovanni giudice (ibidem perg 58 app 1101 aprile 13) nel 1121 laquoAntoraquo (ibidem pcrg n 68 1121 aprile 6) nel 1160 laquoTeuccedilolinusraquo (ibidem perg n 97 1160 luglio 13) del monastero di San Nazaro Lanfranco dal 1096 (BIANCOLINI op cit V 2 doc XXVIII 1096 giugno 25) al 1109 (ibidem doc n XXXII 1109 luglio 17) nel 1145 laquoTinaciusraquo (ibidem doc n XXXIV 1145 agosto 5) del monastero di San Giorgio in Braida e di San Zeno abbiamo giagrave detto Gli avvocati del Vescovato non compaiono a quanto sembra nel secolo XI numerosi invece l ( viceagraveomini in genere ecclesiastici (su questo punto si vedano SIMEONI Documenti cit p 43 e V CAVALLARI Raterio e Verona Verona 1967 p 71 nota 25) ne nominiamo alcuni senza pretesa di completezza Retalagraveo (ACV perg I 5 1 v 1011 aprile) Bruno (M VENTUshyRINI Vita e attivigravetagrave dello laquoscriptorium veronese nel secolo XI Verona 1930 p 25 doc 1021 agraveicembre 12 ASV Osp Civ perg n 25 1023 marzo 6 ibidem perg n 28 1025 aprile 25) TebaIdo (BIANCOLINI op cit IV p 712 doc del 1034 ACV perg I 5 2 v 1036 giugno 30) Cadalo (V CAVALLARI Cadalo e gli Erzoni in Studi Storici Veronesi XV (1965) pp 59-170 a p 95 con documenti del 1041 in appendice) Ermanno (ASV Clero Intrmseco

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Lipotesi formulata dal Mor resta dunque valida per quanto conshycerne la discendenza dagli avvocati di San Giorgio in Braida (46) ma

Istrumenti antichi registro II c 63 1069 marzo 14 copia del 1326 UGHELLI op cit collo 766-767 doc 1071 gennaio 19) Adelardo (ACV perg A 66 3 8 1073 gennaio 21) ( Orizoraquo (G DIONISI De due Uldarici nella chiesa di Trento non immediatamente successi Verona 1760 doc n III 1077 gennaio 5) Varnerio (ASv Clero Intrinseco Istrum ant reg II c 66 1099 gennaio 14) Aldegerio (ASV Osp Civ perg n 60 1100 aprile 4 San Nazaro perg M 1 1 1110 novembre 17 ibidem perg LL 4 7 1118 gennaio 18) TillltIiIIQ1 ~AHtebflU IV W fttl-iHigrave due 1134 feblJiaie ) nella prima metagrave del secolo XII compare un Adelardo avvocato dellepiscopato (UGHELLI op cit collo 773-774 doc 1127 ACV perg I 6 4 r 1139 gennaio 27) Verso la fine del secolo XII nei documenti non compaiono piugrave avvocati per gli enti eccleshysiastici sopra nominati Per quante riguarda San Zeno dopo la refutazione dellavvocazia da parte di Carlassario dei Crescenzi nelle mani dellabate Gerardo (cfr sopra nota 36) non cegrave piugrave traccia di intervento di un avvocato del monastero Nei contrasti sullesercizio della giurisdizione in Vigasio inishyziati nel 1172 labate Gerardo agisce da solo nel 1186 si presenta egli stesso di fronte ai consoli veronesi per chiedere la demolizione della casa-torre di Nicolograve Nel processo del 1187 il monastero egrave rappresentato dal priore Rishyprando - si tenga presente che dal marzo 1187 vi egrave un nuovo abate Ugo - Altre volte la difesa degli interessi abbaziali egrave affidata a un monaco o anche a un laico a ciograve delegati mediante il conferimento di un ( sindicatus) speshyciale laquoad hocraquo (su questo aspetto si veda P GROSSI Le abbazie benedettine nellalto Medioevo italiano Struttura giuridica amministrazione e giurlsdishyzione Firenze 1957 p 158) Nel 1195 per esempio Enrigeto laquode Sineverto raquo cittadino veronese non fra i minori (consigliere del comune nel 1198 e nel 1201 C CIPOLLA Trattati commerciali e politici del secolo XII inediti o imperfettamente noti in Nuovo Archivio Veneto XV (1898) pp 239-352 doc n VIII 1198 ottobre 24 e L SIMEONI Il Comune veronese sino ad Ezzeligraveno e il suo primo statuto in Miscellanea di Storia Veneta s 3 XV (1922) pp 1-131 ora in Studi Storici Veronesi X (1959) pp 5-129 Appendice II doc n V 1201 novembre 7 console di giustizia nel 1202 C CIPOLLA Documenti per la storia delle relazioni fra llerona e Mantova nel secolo XIII Milano 1901 doc n II) vassallo di San Zeno (ASV Orfanotrofio Femminile Abbashyzia di San Zeno registro 1-6 c 106 v 1217 gennaio 25 carta di manigravefestazione di feudo tenuto dagli avi da parte di Viviano laquoq Enrigeti de Sinevertoraquo) cita in giudizio di fronte al tribunale del podestagrave certo laquoBuccaduraraquo di Vigasio che non voleva riconoscere la giurisdizione del monastero (ASV Osp Civ perg n 194 1195 giugno lO) Un incarico simile egrave affidato nel 1196 dallabate di San Nazaro ad Alberto degli Avvocati che appunto ne difende in giudizio i diritti giurigravesdizi0nali contro la comunitagrave di Coriano (cfr avanti testo corrispondente alle note 144-147)

(46) Che la famigligravea derivasse il nome dallufficio esercitato per un monastero e non per il Vescovo non sarebbe un caso unico Nella vicina cittagrave di Mantova la famiglia degli Avvocati presente in epoca comunale

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 261

non per lesercizio della stessa funzione anche per il monastero di San Zeno

B possibile seguire nel tempo la trasformazione dellappellashytivo ( advocatus raquo in nome di famiglia Il secondo Godo egrave sempre chiamato ( advocatus raquo mai ( de Advocato raquo o laquo de Advocatis ) (47) il figlio Arduino designato per lo piugrave come laquo de Advocato raquo (48) a volte egrave anche chiamato semplicemente laquo advocatusraquo (49) Il nome della famiglia nelle alternanze ( de Advocato raquo e laquo de Advocatis raquo

si afferma con i fratelli che compaiono piugrave tardi nella documenshytazione quasi un decennio dopo Nicolograve (SO) Viviano Cl) Bozoto (Sl)

deriva il nome dallufficio di avvocazia rivestito per il monastero di SantAnshydrea si veda P TORELLI Un Comune cittadino in territorio ad economia agricola II Uomini e classi al potere Mantova 1952 pp 142-152 Purtroppo larchivio del monastero di San Giorgio in Braida che si conserva presso lArchivio Vaticano Nunziatura Veneta ricco per il secolo XII di un migliaio di pergamene regestate (cfr P CENCI Larchivio della Cancelleria della Nunshyziatura Veneta in Miscellanea F Ehrle Roma 1924 V pp 273-330) non ha forshynito altre indicazioni utili alla ricostruzione della genealogia della famiglia oltre a quelle giagrave utilizzate dal Mor Il motivo puograve essere ravvisato nel fatto che in seguito alla refutazione dellavvocazia e del feudo nel 1121 gli Avvocati non abbiano piugrave avuto rapporti con il monastero siano mancati in partishycolare i rapporti di tipo patrimoniale che caratterizzano gran parte della documentazione conservata negli archivi ecclesiastici

(47) BIANCOLINI op cit II pp 592-593 doc 1141 aprile 6 ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia Alberto laquo Gatus raquo Marchesio Raimondino Cicherio e Senechino S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(48) SIMEONJ Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVI 1165 settembre 10 ASV Cl Intr Istrum ant reg II c 197 r 1166 luglio 1 copia del 1326 S Alaria Org perg n 106 1167 giugno 27 San Salvar Corte Regia perg n 15 1167 novembre 27 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 ACv perg II 7 8 v 1175 settembre 8 (figli laquode Arduino de Advocato raquo ASV San Michele in Campagna perg n 78 1181 marzo 4 (laquoTebaldinus filius quondam domini Arduini de Advocatoraquo)

(49) SIMEONI Documenti cit p 55 nota doc 1156 agosto 23 (edIzione parziale) ibidem p 54 nota doc 1160 dicembre 15 ACVbull perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febbraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29

(50) Nicolograve ( de Advocato ACV perg II 7 8 v 1175 settembre 8 perg III 8 6 v 1176 giugno 30 CIPOLLA I primi accenni cit doc 1184 giugno 14 pp 24-25 ( de Advocatis ASV Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 perg n 225 c senza data ma della fine del secolo XII copia del secolo XIII (per le note 51 e 52 Vedi pagina seguente)

262 ANDREA CASTAGNETTI

ma non in modo cosigrave definitivo che talvolta non ricompaia lappelshylativo advocatus raquo in funzione di semplice apposizione indicante quindi ancora una funzione come allorigine (53) Con la generazione successiva il nome si stabilizza nella forma ( de Advocatis raquo

La famiglia degli Avvocati occupa un posto di rilievo nella societagrave veronese comunale Lo conferma innanzitutto un importante documento di natura pubblica il ( Breve recti mercati et portarum et civitatis et castri raquo composto in tre tempi 1173 1176 e 1184 (54) che mostra gli Avvocati detentori di alcuni diritti sul dazio delle

(51) Viviano laquode Advocatoraquo in sei documenti dal 1165 (L SIMEONI Comuni rurali veronesi (Valpolicella - Valpantena - Gardesana) in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 5 I (1924) pp 137middot220 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 109-202 a pp 140-141 doc 1165 ottobre 3) al 1193 (G SANDR Nuove notizie sullantico cartolario del Comune di Verona in Atti Acc Verona s 5 XXXIV (1946-1947) pp 37-52 ora in Scritti di Gino Sandri a cura di G SANCASSANI Verona 1969 pp 9-25 Appendice doc n II 1193 settembre 8) laquo de Advocatisraquo in 16 docushymenti dal 1172 (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO) al 1202 (CIPOLLA Documenti cit doc n I)

(52) Bozoto laquode Advocato raquo ASV S Leon perg 17 LUI 2 1168 aprile 25 1184 febbraio 3 (C CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa in Nuovo Archivio Veneto X (1895) a p 72 dellestratto) laquode Advocatisraquo 1178 ottobre 7 (UGHELLI op cit col 714 presente nella concione del comune con il fratello Vivianc e il figlio di questi Corradino)

(53) Viviano laquoadvocatus raquo ASV S Naz perg CCCCC 2 3 1196 agoshysto 22 SIMEONI Il Comune cit pp 73-74 nota doc 1197 settembre 27 P TORELL Regesto Mantovano Roma 1914 docc nn 618 619 620 1198 giugno 2 e 5 ASv S Leon perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 ibidem perg 16 LII 124 1204 marzo 20 ( quondam domini Viviani advocati raquo Bozoto laquoadvoshycatus raquo P F KEHR Italia Pontificia VII 1 Berolini 1923 pp 292-293 doc n 1 1171 maggio 29 e n 2 1185 giugno 12 ASV S Leon perg 27 LUI 23 1184 ottobre 20 perg 24 CIV S 1190 aprile 7

(54) CIPOLLA Verona cit pp 67-73 egrave uno dei pochi documenti rima3tici fra quelli di natura pubblica che dal 1184 in poi per ordine dei procuratori del comune vennero raccolti e conservati in un laquo Liber Comunis raquo andato perduto in etagrave moderna (SANDR op cit) Sui caratteri diplomatici del docushymento si veda P TORELL Studi e ricerche di diplomatica comunale in Atti e Memorie della Reale Accademia Virgiliana di Mantova n S XIV (1911) a pp 82084 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

264 ANDREA CASTAGNETTI

Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

~~--------------------------------------------~------~

292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

253 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

ricorse al tribunale di appello del marchese Obizzo dEste (6) che tuttavia confermograve la sentenza (1)

Il Simeoni nel suo studio sui comuni rurali veronesi ha definito Nicolograve degli Avvocati come appartenente alla categoria dei laquo milites ) (8) che anche in altre localitagrave del Veronese rifiutano in questo periodo obbedienza ai giurisdicenti (9) Altra volta tratshytando della famigHa degli Avvocati veronesi ha negato la possibilitagrave di delinearne una genealogia citando come distinti da loro anche gli Avvocati presenti in Vigasio Nicolograve e il fratello maggiore Arduino figli di Godo (lO) Il Mor pur seguendo il Simeoni ha posto in relazione i due Avvocati nominati nei documenti di Vigasio che egli ritiene avvocati del monastero di San Zeno con Carlo e il padre suo Godo avvocati del monastero di San Giorgio in Braida

(6) Al marchese Obizzo dEste era stato affidato da Federico I il giudizio sulle cause di appello di tutta la Marca veronese conformemente a quanto stabilito dalla pace di Costanza MGH Constitutiones et acta publica imperatorum et regum t I Hannover 1893 n 293 pr lO

(7) ASV Osp civ perg n 139 1187 ottobre 27 doc edito in L A MURAshyTORI Antiquitates ltalicae Medii Aevi tomi 6 Milano 1739-1742 IV (1741) collo 479-480

(8) L SIMEONI Il Comune rurale nel territorio veronese in Nuovo Archivio Veneto n s XLII (1921) pp 152-200 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 203-250 a p 232

(9) Ostacoli nellesercizio della giurisdizione da parte degli abitanti delle ville sono incontrati dai Canonici a Bionde Calmasino Cerea Grezzana Marzana Poiano Porcile dal monastero di San Zeno a Parona dalla Conshygregazione del Clero Intrinseco a Marega dai Lendinara a Zevio (SIMEONI Il Comune rurale cit pp 244-250) dal monastero di San Giorgio in Braida a Sabbion (C CIPOLLA I primi accenni alla organizzazione comunale in un piccolo villaggio presso Cologna Veneta dalla pace di Venezia a quella di Costanza Lucca 1915) I laquomilitesraquo sono presenti sembra a Bionde Cerea Porcile Zevio Sabbion

(lO) L SIMEONI Le origini del Comune di Verona in Nuovo Archivio Veneto n s XIII (1913) pp 49-143 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 87-190 a p 112 Arduino non Adriano come cita il Simeoni compare in un documento del 1163 concernente Vigasio ASV Osp Civ perg n 194 1163 luglio 22 doveva essere fratello maggiore di Nicolograve sia percheacute viene nominato per primo sia percheacute come vedremo piugrave avanti (cfr testo corrispondente alle note 210-218) egli egrave il primo dei figli di laquoGodus advocatus a comparire nei documenti e a partecipare alla vita pubblica

254 ANDREA CASTAGNETTI

di Verona negli anni 1074-1121 (11) Godo padre di Arduino e Nicolograve potrebbe essere figlio di Carlo di Godo ma non piugrave avvocato di San Giorgio poicheacute Carlo nel 1121 aveva refutato nelle mani di Bernardo vescovo di Verona e di Pellegrino prevosto di San Giorshygio lavvocazia con il feudo annesso laquoadvocatiam et totum feushydumraquo per le prevaricazioni da lui compiute nei confronti dellente religioso laquopropter nimiam maliciam quam contra venerandum sancti Georgii in Braida locum sepissime fecerat ad ultimum propter maximam equarum predam quam in Sabulone exershycuerat raquo (12)

A noi egrave sembrato che gli Avvocati di Vigasio dovessero non solo essere posti in relazione oltre che con quelli di San Giorgio in Braida con gli Avvocati veronesi della seconda metagrave del secolo XII

ma fossero anche della stessa famiglia Fra i testi chiamati a deporre durante il processo per la casa-torre edificata da Nicolograve in Vigasio si trovano tutti gli Avvocati veronesi di cui si abbiano notizie per il periodo Viviano Bozoto Alberto oltre naturalmente a Nicolograve e suo figlio Gerardo Non potendo pensare a loro interessi in Vigasio poicheacute in tutta la documentazione successiva concernente questa villa fra la fine del secolo XII e i primi decenni del seguente non compaiono piugrave in alcun modo (13) si puograve supporre lesistenza

(11) CG MOR Dalla caduta dellimpero al comune in Verona e il suo territorio II Verona 1964 pp 3-242 a pp 143-144 il Mor si avvale della documentazione raccolta da L SIMEONI Documenti e note sulletagrave precoshymunale e comunale a Verona in Atti e memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s Sa VI (1929) pp 269-309 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 41-85 a p 49 e a pp 76-77 Alle considerashyzioni del Mor si aggiunga la constatazione che nei documenti veronesi conshytemporanei il nome laquoGodus compare molto raramente

(12) Doc 1121 luglio 22 edito in SIMEONI Documenti cit pp 76-77 Sabbion si trova a due chilometri a nord di Cologna Veneta a sud-est di Verona da cui dista circa 40 chilometri Sulla giurisdizione della villa che apparteneva al monastero di San Giorgio in Braida si vedano CIPOllA I primi accenni cit e G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II in Atti del Reale Istituto Veneta di Scienze Lettere ed Arti XCIV 2 (1934-1935) pp 589-684 a p 611 ss

(13) Dal 1187 al 1234 nellarchivio abbaziale di San Zeno fondo Ospitale Civico (sulle vicende dellarchivio di San Zeno si veda G SANCASSANI Gli urchivi veronesi dal Medioevo ai nostri giorni in LArchivio di Stato di Verona Verona 1961 pp 7-105 a pp 30-31) i documenti concernenti Vigasio sono unottantina divengono poi meno frequenti

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 255

di legami familiari Lesame di numerosissimi documenti veronesi ancora inediti ci ha permesso di stabilire in modo certo i rapporti esistenti tra Nicolograve e gli altri Avvocati (14)

Arduino e Nicolograve sono figli di ( Godus advocatus ) (15) da non confondere con laltro Godo avvocato del monastero di San Giorshygio in Braida nel secolo precedente (6) Viviano e Bozoto sono fratelli (17) Lanello di congiunzione fra le due coppie di fratelli egrave dato da un documento del 1175 un atto di refutazione di terra al Capitolo dei Canonici di Verona effettuato da Albertino e Viscarshy

(14) E indispensabile per la comprensione di quanto veniamo dicendo tenere presente la tabella genealogica qui a fronte Si tenga presente che in questa i nomi sono stati volgarizzati e non egrave stato tenuto conto delle varianti ortografiche per ognuno sono indicati il primo ed ultimo anno in cui compare nei documenti con laquo q laquoquondam raquo egrave indicato il primo anno in cui viene nominato come defunto Nel delineare la genealogia della famiglia ci serviamo dei documenti non molti ove sono indicati i rapporti di parentela proprio luso infatti del nome di famiglia poco frequente in questetagrave comporta spesso labolizione del nome del padre e dellavo Sui criteri metodologici si vedano C VIOLANTE La Pataria milanese e la riforma ecclesiastica I Le premesse (1045-1057) Roma 1955 pp 39-40 in nota M L CORSI Note sulla famiglia da Baggio (secoli IX-XIII) in Contributi dellIstituto di Storia medioevale I Milano 1967 pp 168-204 a p 169 M LUZZATI Le origini di una nobile famiglia pisana i Roncioni nei secolt XII e XIII in Bullettino Senese di Storia Patria LXXII-LXXV (1966-1968) p 32 dellestratto Al Violante e ai suoi numerosi allievi va il merito di aver sostenuto la necessitagrave dellindagine prosopografica nellambito degli studi medievali italiani segnaliamo per rigorositagrave di metodo e ricchezza di risultati gli studi di V FUMAGALLI Le origini di una grande dinastia feudale Adalberto - Atto di Canossa Tiibingen 1971 e di P CfuvlMAROSANO La famiglia dei Berardenghi sino agli inizi del secolo XII in Studi Medievali s 3a XI (1970) pp 103-176 e ID I Berardenghi nelletagrave comunale ibidem XII (1971) pp 177-251

(15) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 Arduino e Nicolograve fratelli ASV San Leonardo busta 24 mazzo CIV perg n l 1160 gennaio 20 Arduino figlio del fu laquo Godus advocatus raquo ASV Osp Civ perg n 134 del 1187 Nicolograve figlio di Godo avvocato

(6) Cfr sopra nota 12 Nellatto di refutazione dellavvocazia da parte di Carlo di Godo non si dice che Godo egrave morto tuttavia il fatto che questi esercita lavvocazigravea dal 1074 e che nel 1121 egrave avvocato il figlio Carlo fa supporre che sia scomparso o non piugrave attivo invece Godo padre di Arduino e Nicolograve egrave presente in Vigasio intorno alla metagrave del secolo (cfr avanti testo corrispondente alle note 204-209) e nel 1140 effettua piugrave locazioni in Montorio (cfr avanti nota 193)

(17) ASv Osp Civ perg n 139 1187 ottobre 27

ANDREA CASTAGNETTI

dino figli del defunto Arduino presenziano allatto Viviano e Nicolograve laquode Advocato raquo fratelli il primo ne egrave anche garante (18) Quindi Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto sono figli di Godo Laltro Avvocato presente al processo del 1187 Alberto egrave da idenshytificare con Albertino figlio di Arduino che abbiamo sopra nomishynato (19) Numerosi membri della famiglia nipoti e pronipoti di Godo compaiono nei documenti della fine del secolo XII e della prima metagrave del successivo Oltre ad Alberto Arduino ha avuto in prime nozze Gemmolina Petrolina e Viscardo (2ll) in seconde nozze con Turca (21) Bartolomeo Arduino Varnaldino Tebaldino e Bonishyfacio dei quali sopravvive nel 1188 solo Tebaldino (22) Di lui conoshysciamo anche un figlio Flamego (23) Gerardo figlio di Nicolograve (24) lascia cinque figli Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina e Lushy

(18) Archivio Capitolare di Verona (dora in poi ACV) perg II 7 8v 1175 settembre 8 ancora ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Viviano fratello di Arduino ibidem perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Bozoto e Nicolograve fratelli

(19) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Alberto egrave definito nipote di Bozoto e Nicolograve ibidem perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 Alberto nipote di Vivi ano ha possessi in Minerbe - cfr avanti nota 198 shye appunto tutti i propri beni in Minerbe Arduino lascia ai figli Albertino e Viscardino ibidem perg 23 XCIX 1 del 1188 Alberto egrave quasi sempre chiamiddot mato nei documenti laquocausidicus come il padre suo Arduino proprio in tale veste egli compare nel 1182 a Zevio (P SCHEFFER-BOIcHoRsr Veroneser Zeugenverhor von 1181 Ein Beitrag zu den Regesten Kaiser Friedrichs l und zur Geschichte der Reichsburg Garda in Neues Archiv 19 (1893-1894) pp 575-602 a pp 577-578 nota 6 ASV Archivio Notarile perg n 4 1182 gennaio 20) con un altro causidico Guido ( de Runco piugrave anziano ed esperto - egrave testimoniato dll 1156 come causidico (doc 1156 gennaio 19 in SIMEONI Documenti cit p 79) in seguito giudice e console - difendono i valvassori del luogo di fronte ai consoli veronesi contro i Lendinara

(20) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (21) Turca era forse figlia di Turco che compare come teste a un

contratto di vendita di Arduino nel 1160 ASV S Leon perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(22) Ibidem perg 24 IC 1 del 1188 deposizione di Viviano degli Avvocati a proposito dellereditagrave del fratello Arduino la pergamena egrave guasta ne abbiamo letto una buona parte con lausilio della lampada di Wood

(23) Archivio Vaticano Nunziatura Veneta perg n 15090 1216 febbraio 3 ASV S Leon perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 12

(24) ASV Osp Civ perg n 134 1187 gennaio 27 doc 1184 giugno 14 edito in CIPOLLA [ primi accenni cit pp 24-25

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 257

cia (25) di Viviano conosciamo due figli Corradino (26) e Bershynardo (27) Corradino ha due figli Godo (28) e Giacobino (29) Bershynardo uno Uberto (30) di un altro figlio di Viviano ignoriamo il nome ma ne conosciamo la discendenza Viviano (31) e i suoi cinque figli Tommaso Filippo Uberto (32) Inviola e Gilberga (33) Di Bozoto non compaiono discendenti

Un Alberto figlio di laquo Godus advocatus raquo da non identificare con Alberto figlio di Arduino egrave presente nel 1140 con molti altri cittadini alla consacrazione della chiesa di San Giorgio da parte del patriarca di Aquileia Pellegrino (34) non pare probabile che egli sia fratello di Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto propendiamo a ritenerlo figlio del primo Godo lavvocato di San Giorgio in Braida fratello quindi di Carlo pure avvocato di San Giorgio

Secondo il Mor (35) gli Avvocati presenti in Vigasio Arduino e Nicolograve avrebbero rivestito lufficio di avvocazia del monastero di San Zeno Nessun documento dellarchivio abbaziale indica i due Avvocati come detentori dellufficio anzi dallo spoglio sistematico dei documenti egrave risultato che avvocati dellabbazia nel secolo XII

erano i Crescenzi Lo attesta innanzitutto il diploma dellimperashy

(25) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 testamento di Gerardo degli Avvocati In G B BIANCOLINI Notizie storiche delle chzese di Verona vv 8 1757-1771 IV (1752) p 585 doc 1239 marzo 23 compare un altro figlio di Gerardo laquo magister Wilielmus raquo si tratta di un errore di lettura avendo il Biancolini omesso il nome di Ardizzone (ASV Santo Stefano perg n 197)

(26) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 5 e 28 agosto 20 (27) ASV S Leon perg 17 LU 124 1204 marzo 20 laquo Bernardus

filius quondam domini Viviani raquo ASV San Nazaro perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 il nome di Bernardo non egrave nuovo nella famiglia nellatto della refutazione del 1121 egrave presente un Bernardo nipote di Godo avvocato di San Giorgio in Braida (doc citato sopra alla nota 12)

(28) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (29) Ibidem perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 (30) Ibidem (31) Ibidem perg 16 LJI J24 1204 marzo 20 (32) ASV Bevilacqua - Verona perg n 29 1239 novembre 7 (33) Ibidem perg n 30 1240 maggio 6 (34) F UGHELLI Italia Sacra V colI 778-780 doc 1140 dicembre 1 (35) MOR op cit p 144 nota 1

258 ANDREA CASTAGNETTI

tore Federico II al monastero del 1221 (li) ove fra laltro si conshyferma la refutazione dellavvocazia compiuta da Carlassario dei Crescenzi e dal figlio Crescenzio in mano dellabate Gerardo (1163-1187) Carlassario in un documento molto noto la sentenza di Oberto dellOrto nella lite fra il monastero di San Zeno appogshygiato dal comune veronese e la cittagrave di Ferrara per il possesso di Ostiglia egrave chiamato console e avvocato di San Zeno (37) Lo stesso Carlassario in veste di avvocato del monastero compare come teste in atti del 1163 concernenti la ripartizione di terre boschive nella bassa pianura veronese (38) e nella refutazione di beni comuni da parte dei laquo domini raquo San Zeno e i tre consorti di cui si egrave detto sopra agli uomini di Vigasio (39) Sempre nel 1163 egli accompagna labate a Monza presso imperatore Federico I (40) che in quelloccasione rilascia un diploma al monastero (41)

A questo punto constatato che Arduino e Nicolograve non possono essere stati avvocati del monastero nella seconda metagrave del secolo XII

si potrebbe supporre che lo siano stati in un periodo antecedente Ma dallesame di alcuni documenti inediti (42) riportanti i verbali di numerose testimonianze intorno ai diritti di San Zeno su Ostishy

(36) BIANCOLTNI op cit V l (1761) doc n XL 1221 gennaio 2 pp 110shy116 J L A HUILLARD-BREacuteHOLLES Historia Diplomatica Friderici secundi Paris 1852 II l pp 93-100 J E BOHMER-J FICKER Die Regesten der Kaiserreichs unter Philip Otto IV Friedrich II Innsbruck 1881-1891 n 1266 La refutazione delIavvocazia deve essere avvenuta poco dopo il 1163 anno in cui fu eletto abate Gerardo negli anni seguenti non troviamo piugrave cenno di Carlassario avvocato

(37) UGHELLI op cit colI 793-794 C CIPOLLA Antiche cronache veronesi I Venezia 1890 pp 497-499 in nota

(38) ASV San Zeno Maggiore perg n 6 a 1163 luglio 21 (edito in BIANCOLINI op cit V l doc n XXXI) perg n 6 b 1163 luglio 21 perg n 6 c 1163 luglio 22

(39) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 (40) Ibidem perg n 134 testimonianza di laquoAdamraquo notaio (41) BIANCOLTNI op cit V l doc n XXXII 1163 dicembre 6 K F

STUMPF-BRENTANO Die Reichskanzler vornehmlich des X XI und XII Jahrmiddot hunderts II Die Kaiserurkunden des X XI und XII Jahrhunderts Innsshybruck 1865-1883 n 4000

(42) ASv Osp Civ perg n 1 app perg n 223 senza data e sottoshyscrizione notarile le deposizioni testimoniali contenutevi sono da porre in relazione alla sentenza di Oberto dellOrto su Ostiglia del 1151 Torneremo su questo punto in un prossimo studio dove daremo ragione approfondita della datazione proposta

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 259

glia risulta che al tempo degli abati Umberto (1110-1115) Ambroshygio (1120-1132) e Silvestro (1132-1139) era avvocato del monastero Bonzeno dei Crescenzi (43) e durante labbaziato di Nobile (1139shy1163) in un primo tempo suo figlio Crescenzio (44) poi il figlio di questi Carlassario Nemmeno consta che Godo e figli fossero tra lXI e il XII secolo avvocati di altri enti ecclesiastici veronesi (45)

(43) Ibidem perg n 1 app testimonianze di Martino laquode Insola da Stanti raquo Enrico laquode Artuicho raquo perg n 223 Gerardino gastaldo Turrisendo monaco Prima di Bonzeno dei Crescenzi erano avvocati del monastero di San Zeno certo Vinizone e suo figlio Peregrino allepoca dellabate Varnerio (1072-1108) il figlio egrave avvocato anche durante labbaziato di Uberto (1110middot 1115) (testimonianze di Ruberto laquo da Gazo Oddone ed Enrico laquomerccediladro da Veronaraquo) in questo periodo deve essere stato sostituito da Bonzeno

(44) Ibidem testimonianze di ( Berizo Stancaro laquoBissolo raquo Guglielmo ( de Bertifredo raquo

(45) Si conoscono i nomi di avvocati fra lXI e il XII secolo di alcuni dei maggiori enti ecclesiastici provvisti non solo di possessi ma anche di giurisdizione su ville del contado veronese Del Capitolo dei Canonici nel 1055 egrave avvocato laquoAdelardusraquo (I FICKER Forschungen zur Reichs - und Rechtsgeschichte Italiens Innsbruck 1868-1874 IV (1874) doc n 65 1055 maggio 6) nel 1065 egrave avvocato Uberto (ACV perg I 5 4 v 1065 aprile 26) nel 1078 Giovanni giudice (FICKER op cit doc n 78 1078 maggio 4) nel 1120 laquo Amizoraquo (FICKER op cit doc n 97 1120 gennaio 28 ACV perg II 6 5 v 1120 dicembre 11) negli anni 1139-1140 il figlio Giordano (FICKER op cit doc n 110 1139 gennaio 11 B CAMPAGNOLA (a cura di) Liber Iuris Civilis Urbis Ve rana e Verona 1728 pp XII-XV doc 1140 gennaio 11) del monastero di Santa Maria nel 1035 egrave avvocato Ermenardo (ASV Santa Maria in Organo perg n 52 1035 settembre 15) nel 1073 Rustico (ibidem perg n 39 1073 ottobre 10) nel 1101 Giovanni giudice (ibidem perg 58 app 1101 aprile 13) nel 1121 laquoAntoraquo (ibidem pcrg n 68 1121 aprile 6) nel 1160 laquoTeuccedilolinusraquo (ibidem perg n 97 1160 luglio 13) del monastero di San Nazaro Lanfranco dal 1096 (BIANCOLINI op cit V 2 doc XXVIII 1096 giugno 25) al 1109 (ibidem doc n XXXII 1109 luglio 17) nel 1145 laquoTinaciusraquo (ibidem doc n XXXIV 1145 agosto 5) del monastero di San Giorgio in Braida e di San Zeno abbiamo giagrave detto Gli avvocati del Vescovato non compaiono a quanto sembra nel secolo XI numerosi invece l ( viceagraveomini in genere ecclesiastici (su questo punto si vedano SIMEONI Documenti cit p 43 e V CAVALLARI Raterio e Verona Verona 1967 p 71 nota 25) ne nominiamo alcuni senza pretesa di completezza Retalagraveo (ACV perg I 5 1 v 1011 aprile) Bruno (M VENTUshyRINI Vita e attivigravetagrave dello laquoscriptorium veronese nel secolo XI Verona 1930 p 25 doc 1021 agraveicembre 12 ASV Osp Civ perg n 25 1023 marzo 6 ibidem perg n 28 1025 aprile 25) TebaIdo (BIANCOLINI op cit IV p 712 doc del 1034 ACV perg I 5 2 v 1036 giugno 30) Cadalo (V CAVALLARI Cadalo e gli Erzoni in Studi Storici Veronesi XV (1965) pp 59-170 a p 95 con documenti del 1041 in appendice) Ermanno (ASV Clero Intrmseco

260 ANDREA CASTAGNETTI

Lipotesi formulata dal Mor resta dunque valida per quanto conshycerne la discendenza dagli avvocati di San Giorgio in Braida (46) ma

Istrumenti antichi registro II c 63 1069 marzo 14 copia del 1326 UGHELLI op cit collo 766-767 doc 1071 gennaio 19) Adelardo (ACV perg A 66 3 8 1073 gennaio 21) ( Orizoraquo (G DIONISI De due Uldarici nella chiesa di Trento non immediatamente successi Verona 1760 doc n III 1077 gennaio 5) Varnerio (ASv Clero Intrinseco Istrum ant reg II c 66 1099 gennaio 14) Aldegerio (ASV Osp Civ perg n 60 1100 aprile 4 San Nazaro perg M 1 1 1110 novembre 17 ibidem perg LL 4 7 1118 gennaio 18) TillltIiIIQ1 ~AHtebflU IV W fttl-iHigrave due 1134 feblJiaie ) nella prima metagrave del secolo XII compare un Adelardo avvocato dellepiscopato (UGHELLI op cit collo 773-774 doc 1127 ACV perg I 6 4 r 1139 gennaio 27) Verso la fine del secolo XII nei documenti non compaiono piugrave avvocati per gli enti eccleshysiastici sopra nominati Per quante riguarda San Zeno dopo la refutazione dellavvocazia da parte di Carlassario dei Crescenzi nelle mani dellabate Gerardo (cfr sopra nota 36) non cegrave piugrave traccia di intervento di un avvocato del monastero Nei contrasti sullesercizio della giurisdizione in Vigasio inishyziati nel 1172 labate Gerardo agisce da solo nel 1186 si presenta egli stesso di fronte ai consoli veronesi per chiedere la demolizione della casa-torre di Nicolograve Nel processo del 1187 il monastero egrave rappresentato dal priore Rishyprando - si tenga presente che dal marzo 1187 vi egrave un nuovo abate Ugo - Altre volte la difesa degli interessi abbaziali egrave affidata a un monaco o anche a un laico a ciograve delegati mediante il conferimento di un ( sindicatus) speshyciale laquoad hocraquo (su questo aspetto si veda P GROSSI Le abbazie benedettine nellalto Medioevo italiano Struttura giuridica amministrazione e giurlsdishyzione Firenze 1957 p 158) Nel 1195 per esempio Enrigeto laquode Sineverto raquo cittadino veronese non fra i minori (consigliere del comune nel 1198 e nel 1201 C CIPOLLA Trattati commerciali e politici del secolo XII inediti o imperfettamente noti in Nuovo Archivio Veneto XV (1898) pp 239-352 doc n VIII 1198 ottobre 24 e L SIMEONI Il Comune veronese sino ad Ezzeligraveno e il suo primo statuto in Miscellanea di Storia Veneta s 3 XV (1922) pp 1-131 ora in Studi Storici Veronesi X (1959) pp 5-129 Appendice II doc n V 1201 novembre 7 console di giustizia nel 1202 C CIPOLLA Documenti per la storia delle relazioni fra llerona e Mantova nel secolo XIII Milano 1901 doc n II) vassallo di San Zeno (ASV Orfanotrofio Femminile Abbashyzia di San Zeno registro 1-6 c 106 v 1217 gennaio 25 carta di manigravefestazione di feudo tenuto dagli avi da parte di Viviano laquoq Enrigeti de Sinevertoraquo) cita in giudizio di fronte al tribunale del podestagrave certo laquoBuccaduraraquo di Vigasio che non voleva riconoscere la giurisdizione del monastero (ASV Osp Civ perg n 194 1195 giugno lO) Un incarico simile egrave affidato nel 1196 dallabate di San Nazaro ad Alberto degli Avvocati che appunto ne difende in giudizio i diritti giurigravesdizi0nali contro la comunitagrave di Coriano (cfr avanti testo corrispondente alle note 144-147)

(46) Che la famigligravea derivasse il nome dallufficio esercitato per un monastero e non per il Vescovo non sarebbe un caso unico Nella vicina cittagrave di Mantova la famiglia degli Avvocati presente in epoca comunale

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 261

non per lesercizio della stessa funzione anche per il monastero di San Zeno

B possibile seguire nel tempo la trasformazione dellappellashytivo ( advocatus raquo in nome di famiglia Il secondo Godo egrave sempre chiamato ( advocatus raquo mai ( de Advocato raquo o laquo de Advocatis ) (47) il figlio Arduino designato per lo piugrave come laquo de Advocato raquo (48) a volte egrave anche chiamato semplicemente laquo advocatusraquo (49) Il nome della famiglia nelle alternanze ( de Advocato raquo e laquo de Advocatis raquo

si afferma con i fratelli che compaiono piugrave tardi nella documenshytazione quasi un decennio dopo Nicolograve (SO) Viviano Cl) Bozoto (Sl)

deriva il nome dallufficio di avvocazia rivestito per il monastero di SantAnshydrea si veda P TORELLI Un Comune cittadino in territorio ad economia agricola II Uomini e classi al potere Mantova 1952 pp 142-152 Purtroppo larchivio del monastero di San Giorgio in Braida che si conserva presso lArchivio Vaticano Nunziatura Veneta ricco per il secolo XII di un migliaio di pergamene regestate (cfr P CENCI Larchivio della Cancelleria della Nunshyziatura Veneta in Miscellanea F Ehrle Roma 1924 V pp 273-330) non ha forshynito altre indicazioni utili alla ricostruzione della genealogia della famiglia oltre a quelle giagrave utilizzate dal Mor Il motivo puograve essere ravvisato nel fatto che in seguito alla refutazione dellavvocazia e del feudo nel 1121 gli Avvocati non abbiano piugrave avuto rapporti con il monastero siano mancati in partishycolare i rapporti di tipo patrimoniale che caratterizzano gran parte della documentazione conservata negli archivi ecclesiastici

(47) BIANCOLINI op cit II pp 592-593 doc 1141 aprile 6 ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia Alberto laquo Gatus raquo Marchesio Raimondino Cicherio e Senechino S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(48) SIMEONJ Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVI 1165 settembre 10 ASV Cl Intr Istrum ant reg II c 197 r 1166 luglio 1 copia del 1326 S Alaria Org perg n 106 1167 giugno 27 San Salvar Corte Regia perg n 15 1167 novembre 27 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 ACv perg II 7 8 v 1175 settembre 8 (figli laquode Arduino de Advocato raquo ASV San Michele in Campagna perg n 78 1181 marzo 4 (laquoTebaldinus filius quondam domini Arduini de Advocatoraquo)

(49) SIMEONI Documenti cit p 55 nota doc 1156 agosto 23 (edIzione parziale) ibidem p 54 nota doc 1160 dicembre 15 ACVbull perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febbraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29

(50) Nicolograve ( de Advocato ACV perg II 7 8 v 1175 settembre 8 perg III 8 6 v 1176 giugno 30 CIPOLLA I primi accenni cit doc 1184 giugno 14 pp 24-25 ( de Advocatis ASV Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 perg n 225 c senza data ma della fine del secolo XII copia del secolo XIII (per le note 51 e 52 Vedi pagina seguente)

262 ANDREA CASTAGNETTI

ma non in modo cosigrave definitivo che talvolta non ricompaia lappelshylativo advocatus raquo in funzione di semplice apposizione indicante quindi ancora una funzione come allorigine (53) Con la generazione successiva il nome si stabilizza nella forma ( de Advocatis raquo

La famiglia degli Avvocati occupa un posto di rilievo nella societagrave veronese comunale Lo conferma innanzitutto un importante documento di natura pubblica il ( Breve recti mercati et portarum et civitatis et castri raquo composto in tre tempi 1173 1176 e 1184 (54) che mostra gli Avvocati detentori di alcuni diritti sul dazio delle

(51) Viviano laquode Advocatoraquo in sei documenti dal 1165 (L SIMEONI Comuni rurali veronesi (Valpolicella - Valpantena - Gardesana) in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 5 I (1924) pp 137middot220 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 109-202 a pp 140-141 doc 1165 ottobre 3) al 1193 (G SANDR Nuove notizie sullantico cartolario del Comune di Verona in Atti Acc Verona s 5 XXXIV (1946-1947) pp 37-52 ora in Scritti di Gino Sandri a cura di G SANCASSANI Verona 1969 pp 9-25 Appendice doc n II 1193 settembre 8) laquo de Advocatisraquo in 16 docushymenti dal 1172 (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO) al 1202 (CIPOLLA Documenti cit doc n I)

(52) Bozoto laquode Advocato raquo ASV S Leon perg 17 LUI 2 1168 aprile 25 1184 febbraio 3 (C CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa in Nuovo Archivio Veneto X (1895) a p 72 dellestratto) laquode Advocatisraquo 1178 ottobre 7 (UGHELLI op cit col 714 presente nella concione del comune con il fratello Vivianc e il figlio di questi Corradino)

(53) Viviano laquoadvocatus raquo ASV S Naz perg CCCCC 2 3 1196 agoshysto 22 SIMEONI Il Comune cit pp 73-74 nota doc 1197 settembre 27 P TORELL Regesto Mantovano Roma 1914 docc nn 618 619 620 1198 giugno 2 e 5 ASv S Leon perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 ibidem perg 16 LII 124 1204 marzo 20 ( quondam domini Viviani advocati raquo Bozoto laquoadvoshycatus raquo P F KEHR Italia Pontificia VII 1 Berolini 1923 pp 292-293 doc n 1 1171 maggio 29 e n 2 1185 giugno 12 ASV S Leon perg 27 LUI 23 1184 ottobre 20 perg 24 CIV S 1190 aprile 7

(54) CIPOLLA Verona cit pp 67-73 egrave uno dei pochi documenti rima3tici fra quelli di natura pubblica che dal 1184 in poi per ordine dei procuratori del comune vennero raccolti e conservati in un laquo Liber Comunis raquo andato perduto in etagrave moderna (SANDR op cit) Sui caratteri diplomatici del docushymento si veda P TORELL Studi e ricerche di diplomatica comunale in Atti e Memorie della Reale Accademia Virgiliana di Mantova n S XIV (1911) a pp 82084 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

264 ANDREA CASTAGNETTI

Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

254 ANDREA CASTAGNETTI

di Verona negli anni 1074-1121 (11) Godo padre di Arduino e Nicolograve potrebbe essere figlio di Carlo di Godo ma non piugrave avvocato di San Giorgio poicheacute Carlo nel 1121 aveva refutato nelle mani di Bernardo vescovo di Verona e di Pellegrino prevosto di San Giorshygio lavvocazia con il feudo annesso laquoadvocatiam et totum feushydumraquo per le prevaricazioni da lui compiute nei confronti dellente religioso laquopropter nimiam maliciam quam contra venerandum sancti Georgii in Braida locum sepissime fecerat ad ultimum propter maximam equarum predam quam in Sabulone exershycuerat raquo (12)

A noi egrave sembrato che gli Avvocati di Vigasio dovessero non solo essere posti in relazione oltre che con quelli di San Giorgio in Braida con gli Avvocati veronesi della seconda metagrave del secolo XII

ma fossero anche della stessa famiglia Fra i testi chiamati a deporre durante il processo per la casa-torre edificata da Nicolograve in Vigasio si trovano tutti gli Avvocati veronesi di cui si abbiano notizie per il periodo Viviano Bozoto Alberto oltre naturalmente a Nicolograve e suo figlio Gerardo Non potendo pensare a loro interessi in Vigasio poicheacute in tutta la documentazione successiva concernente questa villa fra la fine del secolo XII e i primi decenni del seguente non compaiono piugrave in alcun modo (13) si puograve supporre lesistenza

(11) CG MOR Dalla caduta dellimpero al comune in Verona e il suo territorio II Verona 1964 pp 3-242 a pp 143-144 il Mor si avvale della documentazione raccolta da L SIMEONI Documenti e note sulletagrave precoshymunale e comunale a Verona in Atti e memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s Sa VI (1929) pp 269-309 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 41-85 a p 49 e a pp 76-77 Alle considerashyzioni del Mor si aggiunga la constatazione che nei documenti veronesi conshytemporanei il nome laquoGodus compare molto raramente

(12) Doc 1121 luglio 22 edito in SIMEONI Documenti cit pp 76-77 Sabbion si trova a due chilometri a nord di Cologna Veneta a sud-est di Verona da cui dista circa 40 chilometri Sulla giurisdizione della villa che apparteneva al monastero di San Giorgio in Braida si vedano CIPOllA I primi accenni cit e G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona Note storiche II in Atti del Reale Istituto Veneta di Scienze Lettere ed Arti XCIV 2 (1934-1935) pp 589-684 a p 611 ss

(13) Dal 1187 al 1234 nellarchivio abbaziale di San Zeno fondo Ospitale Civico (sulle vicende dellarchivio di San Zeno si veda G SANCASSANI Gli urchivi veronesi dal Medioevo ai nostri giorni in LArchivio di Stato di Verona Verona 1961 pp 7-105 a pp 30-31) i documenti concernenti Vigasio sono unottantina divengono poi meno frequenti

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 255

di legami familiari Lesame di numerosissimi documenti veronesi ancora inediti ci ha permesso di stabilire in modo certo i rapporti esistenti tra Nicolograve e gli altri Avvocati (14)

Arduino e Nicolograve sono figli di ( Godus advocatus ) (15) da non confondere con laltro Godo avvocato del monastero di San Giorshygio in Braida nel secolo precedente (6) Viviano e Bozoto sono fratelli (17) Lanello di congiunzione fra le due coppie di fratelli egrave dato da un documento del 1175 un atto di refutazione di terra al Capitolo dei Canonici di Verona effettuato da Albertino e Viscarshy

(14) E indispensabile per la comprensione di quanto veniamo dicendo tenere presente la tabella genealogica qui a fronte Si tenga presente che in questa i nomi sono stati volgarizzati e non egrave stato tenuto conto delle varianti ortografiche per ognuno sono indicati il primo ed ultimo anno in cui compare nei documenti con laquo q laquoquondam raquo egrave indicato il primo anno in cui viene nominato come defunto Nel delineare la genealogia della famiglia ci serviamo dei documenti non molti ove sono indicati i rapporti di parentela proprio luso infatti del nome di famiglia poco frequente in questetagrave comporta spesso labolizione del nome del padre e dellavo Sui criteri metodologici si vedano C VIOLANTE La Pataria milanese e la riforma ecclesiastica I Le premesse (1045-1057) Roma 1955 pp 39-40 in nota M L CORSI Note sulla famiglia da Baggio (secoli IX-XIII) in Contributi dellIstituto di Storia medioevale I Milano 1967 pp 168-204 a p 169 M LUZZATI Le origini di una nobile famiglia pisana i Roncioni nei secolt XII e XIII in Bullettino Senese di Storia Patria LXXII-LXXV (1966-1968) p 32 dellestratto Al Violante e ai suoi numerosi allievi va il merito di aver sostenuto la necessitagrave dellindagine prosopografica nellambito degli studi medievali italiani segnaliamo per rigorositagrave di metodo e ricchezza di risultati gli studi di V FUMAGALLI Le origini di una grande dinastia feudale Adalberto - Atto di Canossa Tiibingen 1971 e di P CfuvlMAROSANO La famiglia dei Berardenghi sino agli inizi del secolo XII in Studi Medievali s 3a XI (1970) pp 103-176 e ID I Berardenghi nelletagrave comunale ibidem XII (1971) pp 177-251

(15) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 Arduino e Nicolograve fratelli ASV San Leonardo busta 24 mazzo CIV perg n l 1160 gennaio 20 Arduino figlio del fu laquo Godus advocatus raquo ASV Osp Civ perg n 134 del 1187 Nicolograve figlio di Godo avvocato

(6) Cfr sopra nota 12 Nellatto di refutazione dellavvocazia da parte di Carlo di Godo non si dice che Godo egrave morto tuttavia il fatto che questi esercita lavvocazigravea dal 1074 e che nel 1121 egrave avvocato il figlio Carlo fa supporre che sia scomparso o non piugrave attivo invece Godo padre di Arduino e Nicolograve egrave presente in Vigasio intorno alla metagrave del secolo (cfr avanti testo corrispondente alle note 204-209) e nel 1140 effettua piugrave locazioni in Montorio (cfr avanti nota 193)

(17) ASv Osp Civ perg n 139 1187 ottobre 27

ANDREA CASTAGNETTI

dino figli del defunto Arduino presenziano allatto Viviano e Nicolograve laquode Advocato raquo fratelli il primo ne egrave anche garante (18) Quindi Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto sono figli di Godo Laltro Avvocato presente al processo del 1187 Alberto egrave da idenshytificare con Albertino figlio di Arduino che abbiamo sopra nomishynato (19) Numerosi membri della famiglia nipoti e pronipoti di Godo compaiono nei documenti della fine del secolo XII e della prima metagrave del successivo Oltre ad Alberto Arduino ha avuto in prime nozze Gemmolina Petrolina e Viscardo (2ll) in seconde nozze con Turca (21) Bartolomeo Arduino Varnaldino Tebaldino e Bonishyfacio dei quali sopravvive nel 1188 solo Tebaldino (22) Di lui conoshysciamo anche un figlio Flamego (23) Gerardo figlio di Nicolograve (24) lascia cinque figli Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina e Lushy

(18) Archivio Capitolare di Verona (dora in poi ACV) perg II 7 8v 1175 settembre 8 ancora ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Viviano fratello di Arduino ibidem perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Bozoto e Nicolograve fratelli

(19) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Alberto egrave definito nipote di Bozoto e Nicolograve ibidem perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 Alberto nipote di Vivi ano ha possessi in Minerbe - cfr avanti nota 198 shye appunto tutti i propri beni in Minerbe Arduino lascia ai figli Albertino e Viscardino ibidem perg 23 XCIX 1 del 1188 Alberto egrave quasi sempre chiamiddot mato nei documenti laquocausidicus come il padre suo Arduino proprio in tale veste egli compare nel 1182 a Zevio (P SCHEFFER-BOIcHoRsr Veroneser Zeugenverhor von 1181 Ein Beitrag zu den Regesten Kaiser Friedrichs l und zur Geschichte der Reichsburg Garda in Neues Archiv 19 (1893-1894) pp 575-602 a pp 577-578 nota 6 ASV Archivio Notarile perg n 4 1182 gennaio 20) con un altro causidico Guido ( de Runco piugrave anziano ed esperto - egrave testimoniato dll 1156 come causidico (doc 1156 gennaio 19 in SIMEONI Documenti cit p 79) in seguito giudice e console - difendono i valvassori del luogo di fronte ai consoli veronesi contro i Lendinara

(20) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (21) Turca era forse figlia di Turco che compare come teste a un

contratto di vendita di Arduino nel 1160 ASV S Leon perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(22) Ibidem perg 24 IC 1 del 1188 deposizione di Viviano degli Avvocati a proposito dellereditagrave del fratello Arduino la pergamena egrave guasta ne abbiamo letto una buona parte con lausilio della lampada di Wood

(23) Archivio Vaticano Nunziatura Veneta perg n 15090 1216 febbraio 3 ASV S Leon perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 12

(24) ASV Osp Civ perg n 134 1187 gennaio 27 doc 1184 giugno 14 edito in CIPOLLA [ primi accenni cit pp 24-25

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 257

cia (25) di Viviano conosciamo due figli Corradino (26) e Bershynardo (27) Corradino ha due figli Godo (28) e Giacobino (29) Bershynardo uno Uberto (30) di un altro figlio di Viviano ignoriamo il nome ma ne conosciamo la discendenza Viviano (31) e i suoi cinque figli Tommaso Filippo Uberto (32) Inviola e Gilberga (33) Di Bozoto non compaiono discendenti

Un Alberto figlio di laquo Godus advocatus raquo da non identificare con Alberto figlio di Arduino egrave presente nel 1140 con molti altri cittadini alla consacrazione della chiesa di San Giorgio da parte del patriarca di Aquileia Pellegrino (34) non pare probabile che egli sia fratello di Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto propendiamo a ritenerlo figlio del primo Godo lavvocato di San Giorgio in Braida fratello quindi di Carlo pure avvocato di San Giorgio

Secondo il Mor (35) gli Avvocati presenti in Vigasio Arduino e Nicolograve avrebbero rivestito lufficio di avvocazia del monastero di San Zeno Nessun documento dellarchivio abbaziale indica i due Avvocati come detentori dellufficio anzi dallo spoglio sistematico dei documenti egrave risultato che avvocati dellabbazia nel secolo XII

erano i Crescenzi Lo attesta innanzitutto il diploma dellimperashy

(25) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 testamento di Gerardo degli Avvocati In G B BIANCOLINI Notizie storiche delle chzese di Verona vv 8 1757-1771 IV (1752) p 585 doc 1239 marzo 23 compare un altro figlio di Gerardo laquo magister Wilielmus raquo si tratta di un errore di lettura avendo il Biancolini omesso il nome di Ardizzone (ASV Santo Stefano perg n 197)

(26) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 5 e 28 agosto 20 (27) ASV S Leon perg 17 LU 124 1204 marzo 20 laquo Bernardus

filius quondam domini Viviani raquo ASV San Nazaro perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 il nome di Bernardo non egrave nuovo nella famiglia nellatto della refutazione del 1121 egrave presente un Bernardo nipote di Godo avvocato di San Giorgio in Braida (doc citato sopra alla nota 12)

(28) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (29) Ibidem perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 (30) Ibidem (31) Ibidem perg 16 LJI J24 1204 marzo 20 (32) ASV Bevilacqua - Verona perg n 29 1239 novembre 7 (33) Ibidem perg n 30 1240 maggio 6 (34) F UGHELLI Italia Sacra V colI 778-780 doc 1140 dicembre 1 (35) MOR op cit p 144 nota 1

258 ANDREA CASTAGNETTI

tore Federico II al monastero del 1221 (li) ove fra laltro si conshyferma la refutazione dellavvocazia compiuta da Carlassario dei Crescenzi e dal figlio Crescenzio in mano dellabate Gerardo (1163-1187) Carlassario in un documento molto noto la sentenza di Oberto dellOrto nella lite fra il monastero di San Zeno appogshygiato dal comune veronese e la cittagrave di Ferrara per il possesso di Ostiglia egrave chiamato console e avvocato di San Zeno (37) Lo stesso Carlassario in veste di avvocato del monastero compare come teste in atti del 1163 concernenti la ripartizione di terre boschive nella bassa pianura veronese (38) e nella refutazione di beni comuni da parte dei laquo domini raquo San Zeno e i tre consorti di cui si egrave detto sopra agli uomini di Vigasio (39) Sempre nel 1163 egli accompagna labate a Monza presso imperatore Federico I (40) che in quelloccasione rilascia un diploma al monastero (41)

A questo punto constatato che Arduino e Nicolograve non possono essere stati avvocati del monastero nella seconda metagrave del secolo XII

si potrebbe supporre che lo siano stati in un periodo antecedente Ma dallesame di alcuni documenti inediti (42) riportanti i verbali di numerose testimonianze intorno ai diritti di San Zeno su Ostishy

(36) BIANCOLTNI op cit V l (1761) doc n XL 1221 gennaio 2 pp 110shy116 J L A HUILLARD-BREacuteHOLLES Historia Diplomatica Friderici secundi Paris 1852 II l pp 93-100 J E BOHMER-J FICKER Die Regesten der Kaiserreichs unter Philip Otto IV Friedrich II Innsbruck 1881-1891 n 1266 La refutazione delIavvocazia deve essere avvenuta poco dopo il 1163 anno in cui fu eletto abate Gerardo negli anni seguenti non troviamo piugrave cenno di Carlassario avvocato

(37) UGHELLI op cit colI 793-794 C CIPOLLA Antiche cronache veronesi I Venezia 1890 pp 497-499 in nota

(38) ASV San Zeno Maggiore perg n 6 a 1163 luglio 21 (edito in BIANCOLINI op cit V l doc n XXXI) perg n 6 b 1163 luglio 21 perg n 6 c 1163 luglio 22

(39) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 (40) Ibidem perg n 134 testimonianza di laquoAdamraquo notaio (41) BIANCOLTNI op cit V l doc n XXXII 1163 dicembre 6 K F

STUMPF-BRENTANO Die Reichskanzler vornehmlich des X XI und XII Jahrmiddot hunderts II Die Kaiserurkunden des X XI und XII Jahrhunderts Innsshybruck 1865-1883 n 4000

(42) ASv Osp Civ perg n 1 app perg n 223 senza data e sottoshyscrizione notarile le deposizioni testimoniali contenutevi sono da porre in relazione alla sentenza di Oberto dellOrto su Ostiglia del 1151 Torneremo su questo punto in un prossimo studio dove daremo ragione approfondita della datazione proposta

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 259

glia risulta che al tempo degli abati Umberto (1110-1115) Ambroshygio (1120-1132) e Silvestro (1132-1139) era avvocato del monastero Bonzeno dei Crescenzi (43) e durante labbaziato di Nobile (1139shy1163) in un primo tempo suo figlio Crescenzio (44) poi il figlio di questi Carlassario Nemmeno consta che Godo e figli fossero tra lXI e il XII secolo avvocati di altri enti ecclesiastici veronesi (45)

(43) Ibidem perg n 1 app testimonianze di Martino laquode Insola da Stanti raquo Enrico laquode Artuicho raquo perg n 223 Gerardino gastaldo Turrisendo monaco Prima di Bonzeno dei Crescenzi erano avvocati del monastero di San Zeno certo Vinizone e suo figlio Peregrino allepoca dellabate Varnerio (1072-1108) il figlio egrave avvocato anche durante labbaziato di Uberto (1110middot 1115) (testimonianze di Ruberto laquo da Gazo Oddone ed Enrico laquomerccediladro da Veronaraquo) in questo periodo deve essere stato sostituito da Bonzeno

(44) Ibidem testimonianze di ( Berizo Stancaro laquoBissolo raquo Guglielmo ( de Bertifredo raquo

(45) Si conoscono i nomi di avvocati fra lXI e il XII secolo di alcuni dei maggiori enti ecclesiastici provvisti non solo di possessi ma anche di giurisdizione su ville del contado veronese Del Capitolo dei Canonici nel 1055 egrave avvocato laquoAdelardusraquo (I FICKER Forschungen zur Reichs - und Rechtsgeschichte Italiens Innsbruck 1868-1874 IV (1874) doc n 65 1055 maggio 6) nel 1065 egrave avvocato Uberto (ACV perg I 5 4 v 1065 aprile 26) nel 1078 Giovanni giudice (FICKER op cit doc n 78 1078 maggio 4) nel 1120 laquo Amizoraquo (FICKER op cit doc n 97 1120 gennaio 28 ACV perg II 6 5 v 1120 dicembre 11) negli anni 1139-1140 il figlio Giordano (FICKER op cit doc n 110 1139 gennaio 11 B CAMPAGNOLA (a cura di) Liber Iuris Civilis Urbis Ve rana e Verona 1728 pp XII-XV doc 1140 gennaio 11) del monastero di Santa Maria nel 1035 egrave avvocato Ermenardo (ASV Santa Maria in Organo perg n 52 1035 settembre 15) nel 1073 Rustico (ibidem perg n 39 1073 ottobre 10) nel 1101 Giovanni giudice (ibidem perg 58 app 1101 aprile 13) nel 1121 laquoAntoraquo (ibidem pcrg n 68 1121 aprile 6) nel 1160 laquoTeuccedilolinusraquo (ibidem perg n 97 1160 luglio 13) del monastero di San Nazaro Lanfranco dal 1096 (BIANCOLINI op cit V 2 doc XXVIII 1096 giugno 25) al 1109 (ibidem doc n XXXII 1109 luglio 17) nel 1145 laquoTinaciusraquo (ibidem doc n XXXIV 1145 agosto 5) del monastero di San Giorgio in Braida e di San Zeno abbiamo giagrave detto Gli avvocati del Vescovato non compaiono a quanto sembra nel secolo XI numerosi invece l ( viceagraveomini in genere ecclesiastici (su questo punto si vedano SIMEONI Documenti cit p 43 e V CAVALLARI Raterio e Verona Verona 1967 p 71 nota 25) ne nominiamo alcuni senza pretesa di completezza Retalagraveo (ACV perg I 5 1 v 1011 aprile) Bruno (M VENTUshyRINI Vita e attivigravetagrave dello laquoscriptorium veronese nel secolo XI Verona 1930 p 25 doc 1021 agraveicembre 12 ASV Osp Civ perg n 25 1023 marzo 6 ibidem perg n 28 1025 aprile 25) TebaIdo (BIANCOLINI op cit IV p 712 doc del 1034 ACV perg I 5 2 v 1036 giugno 30) Cadalo (V CAVALLARI Cadalo e gli Erzoni in Studi Storici Veronesi XV (1965) pp 59-170 a p 95 con documenti del 1041 in appendice) Ermanno (ASV Clero Intrmseco

260 ANDREA CASTAGNETTI

Lipotesi formulata dal Mor resta dunque valida per quanto conshycerne la discendenza dagli avvocati di San Giorgio in Braida (46) ma

Istrumenti antichi registro II c 63 1069 marzo 14 copia del 1326 UGHELLI op cit collo 766-767 doc 1071 gennaio 19) Adelardo (ACV perg A 66 3 8 1073 gennaio 21) ( Orizoraquo (G DIONISI De due Uldarici nella chiesa di Trento non immediatamente successi Verona 1760 doc n III 1077 gennaio 5) Varnerio (ASv Clero Intrinseco Istrum ant reg II c 66 1099 gennaio 14) Aldegerio (ASV Osp Civ perg n 60 1100 aprile 4 San Nazaro perg M 1 1 1110 novembre 17 ibidem perg LL 4 7 1118 gennaio 18) TillltIiIIQ1 ~AHtebflU IV W fttl-iHigrave due 1134 feblJiaie ) nella prima metagrave del secolo XII compare un Adelardo avvocato dellepiscopato (UGHELLI op cit collo 773-774 doc 1127 ACV perg I 6 4 r 1139 gennaio 27) Verso la fine del secolo XII nei documenti non compaiono piugrave avvocati per gli enti eccleshysiastici sopra nominati Per quante riguarda San Zeno dopo la refutazione dellavvocazia da parte di Carlassario dei Crescenzi nelle mani dellabate Gerardo (cfr sopra nota 36) non cegrave piugrave traccia di intervento di un avvocato del monastero Nei contrasti sullesercizio della giurisdizione in Vigasio inishyziati nel 1172 labate Gerardo agisce da solo nel 1186 si presenta egli stesso di fronte ai consoli veronesi per chiedere la demolizione della casa-torre di Nicolograve Nel processo del 1187 il monastero egrave rappresentato dal priore Rishyprando - si tenga presente che dal marzo 1187 vi egrave un nuovo abate Ugo - Altre volte la difesa degli interessi abbaziali egrave affidata a un monaco o anche a un laico a ciograve delegati mediante il conferimento di un ( sindicatus) speshyciale laquoad hocraquo (su questo aspetto si veda P GROSSI Le abbazie benedettine nellalto Medioevo italiano Struttura giuridica amministrazione e giurlsdishyzione Firenze 1957 p 158) Nel 1195 per esempio Enrigeto laquode Sineverto raquo cittadino veronese non fra i minori (consigliere del comune nel 1198 e nel 1201 C CIPOLLA Trattati commerciali e politici del secolo XII inediti o imperfettamente noti in Nuovo Archivio Veneto XV (1898) pp 239-352 doc n VIII 1198 ottobre 24 e L SIMEONI Il Comune veronese sino ad Ezzeligraveno e il suo primo statuto in Miscellanea di Storia Veneta s 3 XV (1922) pp 1-131 ora in Studi Storici Veronesi X (1959) pp 5-129 Appendice II doc n V 1201 novembre 7 console di giustizia nel 1202 C CIPOLLA Documenti per la storia delle relazioni fra llerona e Mantova nel secolo XIII Milano 1901 doc n II) vassallo di San Zeno (ASV Orfanotrofio Femminile Abbashyzia di San Zeno registro 1-6 c 106 v 1217 gennaio 25 carta di manigravefestazione di feudo tenuto dagli avi da parte di Viviano laquoq Enrigeti de Sinevertoraquo) cita in giudizio di fronte al tribunale del podestagrave certo laquoBuccaduraraquo di Vigasio che non voleva riconoscere la giurisdizione del monastero (ASV Osp Civ perg n 194 1195 giugno lO) Un incarico simile egrave affidato nel 1196 dallabate di San Nazaro ad Alberto degli Avvocati che appunto ne difende in giudizio i diritti giurigravesdizi0nali contro la comunitagrave di Coriano (cfr avanti testo corrispondente alle note 144-147)

(46) Che la famigligravea derivasse il nome dallufficio esercitato per un monastero e non per il Vescovo non sarebbe un caso unico Nella vicina cittagrave di Mantova la famiglia degli Avvocati presente in epoca comunale

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 261

non per lesercizio della stessa funzione anche per il monastero di San Zeno

B possibile seguire nel tempo la trasformazione dellappellashytivo ( advocatus raquo in nome di famiglia Il secondo Godo egrave sempre chiamato ( advocatus raquo mai ( de Advocato raquo o laquo de Advocatis ) (47) il figlio Arduino designato per lo piugrave come laquo de Advocato raquo (48) a volte egrave anche chiamato semplicemente laquo advocatusraquo (49) Il nome della famiglia nelle alternanze ( de Advocato raquo e laquo de Advocatis raquo

si afferma con i fratelli che compaiono piugrave tardi nella documenshytazione quasi un decennio dopo Nicolograve (SO) Viviano Cl) Bozoto (Sl)

deriva il nome dallufficio di avvocazia rivestito per il monastero di SantAnshydrea si veda P TORELLI Un Comune cittadino in territorio ad economia agricola II Uomini e classi al potere Mantova 1952 pp 142-152 Purtroppo larchivio del monastero di San Giorgio in Braida che si conserva presso lArchivio Vaticano Nunziatura Veneta ricco per il secolo XII di un migliaio di pergamene regestate (cfr P CENCI Larchivio della Cancelleria della Nunshyziatura Veneta in Miscellanea F Ehrle Roma 1924 V pp 273-330) non ha forshynito altre indicazioni utili alla ricostruzione della genealogia della famiglia oltre a quelle giagrave utilizzate dal Mor Il motivo puograve essere ravvisato nel fatto che in seguito alla refutazione dellavvocazia e del feudo nel 1121 gli Avvocati non abbiano piugrave avuto rapporti con il monastero siano mancati in partishycolare i rapporti di tipo patrimoniale che caratterizzano gran parte della documentazione conservata negli archivi ecclesiastici

(47) BIANCOLINI op cit II pp 592-593 doc 1141 aprile 6 ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia Alberto laquo Gatus raquo Marchesio Raimondino Cicherio e Senechino S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(48) SIMEONJ Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVI 1165 settembre 10 ASV Cl Intr Istrum ant reg II c 197 r 1166 luglio 1 copia del 1326 S Alaria Org perg n 106 1167 giugno 27 San Salvar Corte Regia perg n 15 1167 novembre 27 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 ACv perg II 7 8 v 1175 settembre 8 (figli laquode Arduino de Advocato raquo ASV San Michele in Campagna perg n 78 1181 marzo 4 (laquoTebaldinus filius quondam domini Arduini de Advocatoraquo)

(49) SIMEONI Documenti cit p 55 nota doc 1156 agosto 23 (edIzione parziale) ibidem p 54 nota doc 1160 dicembre 15 ACVbull perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febbraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29

(50) Nicolograve ( de Advocato ACV perg II 7 8 v 1175 settembre 8 perg III 8 6 v 1176 giugno 30 CIPOLLA I primi accenni cit doc 1184 giugno 14 pp 24-25 ( de Advocatis ASV Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 perg n 225 c senza data ma della fine del secolo XII copia del secolo XIII (per le note 51 e 52 Vedi pagina seguente)

262 ANDREA CASTAGNETTI

ma non in modo cosigrave definitivo che talvolta non ricompaia lappelshylativo advocatus raquo in funzione di semplice apposizione indicante quindi ancora una funzione come allorigine (53) Con la generazione successiva il nome si stabilizza nella forma ( de Advocatis raquo

La famiglia degli Avvocati occupa un posto di rilievo nella societagrave veronese comunale Lo conferma innanzitutto un importante documento di natura pubblica il ( Breve recti mercati et portarum et civitatis et castri raquo composto in tre tempi 1173 1176 e 1184 (54) che mostra gli Avvocati detentori di alcuni diritti sul dazio delle

(51) Viviano laquode Advocatoraquo in sei documenti dal 1165 (L SIMEONI Comuni rurali veronesi (Valpolicella - Valpantena - Gardesana) in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 5 I (1924) pp 137middot220 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 109-202 a pp 140-141 doc 1165 ottobre 3) al 1193 (G SANDR Nuove notizie sullantico cartolario del Comune di Verona in Atti Acc Verona s 5 XXXIV (1946-1947) pp 37-52 ora in Scritti di Gino Sandri a cura di G SANCASSANI Verona 1969 pp 9-25 Appendice doc n II 1193 settembre 8) laquo de Advocatisraquo in 16 docushymenti dal 1172 (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO) al 1202 (CIPOLLA Documenti cit doc n I)

(52) Bozoto laquode Advocato raquo ASV S Leon perg 17 LUI 2 1168 aprile 25 1184 febbraio 3 (C CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa in Nuovo Archivio Veneto X (1895) a p 72 dellestratto) laquode Advocatisraquo 1178 ottobre 7 (UGHELLI op cit col 714 presente nella concione del comune con il fratello Vivianc e il figlio di questi Corradino)

(53) Viviano laquoadvocatus raquo ASV S Naz perg CCCCC 2 3 1196 agoshysto 22 SIMEONI Il Comune cit pp 73-74 nota doc 1197 settembre 27 P TORELL Regesto Mantovano Roma 1914 docc nn 618 619 620 1198 giugno 2 e 5 ASv S Leon perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 ibidem perg 16 LII 124 1204 marzo 20 ( quondam domini Viviani advocati raquo Bozoto laquoadvoshycatus raquo P F KEHR Italia Pontificia VII 1 Berolini 1923 pp 292-293 doc n 1 1171 maggio 29 e n 2 1185 giugno 12 ASV S Leon perg 27 LUI 23 1184 ottobre 20 perg 24 CIV S 1190 aprile 7

(54) CIPOLLA Verona cit pp 67-73 egrave uno dei pochi documenti rima3tici fra quelli di natura pubblica che dal 1184 in poi per ordine dei procuratori del comune vennero raccolti e conservati in un laquo Liber Comunis raquo andato perduto in etagrave moderna (SANDR op cit) Sui caratteri diplomatici del docushymento si veda P TORELL Studi e ricerche di diplomatica comunale in Atti e Memorie della Reale Accademia Virgiliana di Mantova n S XIV (1911) a pp 82084 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

264 ANDREA CASTAGNETTI

Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

============================~~~------------------------====~

284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

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291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 255

di legami familiari Lesame di numerosissimi documenti veronesi ancora inediti ci ha permesso di stabilire in modo certo i rapporti esistenti tra Nicolograve e gli altri Avvocati (14)

Arduino e Nicolograve sono figli di ( Godus advocatus ) (15) da non confondere con laltro Godo avvocato del monastero di San Giorshygio in Braida nel secolo precedente (6) Viviano e Bozoto sono fratelli (17) Lanello di congiunzione fra le due coppie di fratelli egrave dato da un documento del 1175 un atto di refutazione di terra al Capitolo dei Canonici di Verona effettuato da Albertino e Viscarshy

(14) E indispensabile per la comprensione di quanto veniamo dicendo tenere presente la tabella genealogica qui a fronte Si tenga presente che in questa i nomi sono stati volgarizzati e non egrave stato tenuto conto delle varianti ortografiche per ognuno sono indicati il primo ed ultimo anno in cui compare nei documenti con laquo q laquoquondam raquo egrave indicato il primo anno in cui viene nominato come defunto Nel delineare la genealogia della famiglia ci serviamo dei documenti non molti ove sono indicati i rapporti di parentela proprio luso infatti del nome di famiglia poco frequente in questetagrave comporta spesso labolizione del nome del padre e dellavo Sui criteri metodologici si vedano C VIOLANTE La Pataria milanese e la riforma ecclesiastica I Le premesse (1045-1057) Roma 1955 pp 39-40 in nota M L CORSI Note sulla famiglia da Baggio (secoli IX-XIII) in Contributi dellIstituto di Storia medioevale I Milano 1967 pp 168-204 a p 169 M LUZZATI Le origini di una nobile famiglia pisana i Roncioni nei secolt XII e XIII in Bullettino Senese di Storia Patria LXXII-LXXV (1966-1968) p 32 dellestratto Al Violante e ai suoi numerosi allievi va il merito di aver sostenuto la necessitagrave dellindagine prosopografica nellambito degli studi medievali italiani segnaliamo per rigorositagrave di metodo e ricchezza di risultati gli studi di V FUMAGALLI Le origini di una grande dinastia feudale Adalberto - Atto di Canossa Tiibingen 1971 e di P CfuvlMAROSANO La famiglia dei Berardenghi sino agli inizi del secolo XII in Studi Medievali s 3a XI (1970) pp 103-176 e ID I Berardenghi nelletagrave comunale ibidem XII (1971) pp 177-251

(15) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 Arduino e Nicolograve fratelli ASV San Leonardo busta 24 mazzo CIV perg n l 1160 gennaio 20 Arduino figlio del fu laquo Godus advocatus raquo ASV Osp Civ perg n 134 del 1187 Nicolograve figlio di Godo avvocato

(6) Cfr sopra nota 12 Nellatto di refutazione dellavvocazia da parte di Carlo di Godo non si dice che Godo egrave morto tuttavia il fatto che questi esercita lavvocazigravea dal 1074 e che nel 1121 egrave avvocato il figlio Carlo fa supporre che sia scomparso o non piugrave attivo invece Godo padre di Arduino e Nicolograve egrave presente in Vigasio intorno alla metagrave del secolo (cfr avanti testo corrispondente alle note 204-209) e nel 1140 effettua piugrave locazioni in Montorio (cfr avanti nota 193)

(17) ASv Osp Civ perg n 139 1187 ottobre 27

ANDREA CASTAGNETTI

dino figli del defunto Arduino presenziano allatto Viviano e Nicolograve laquode Advocato raquo fratelli il primo ne egrave anche garante (18) Quindi Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto sono figli di Godo Laltro Avvocato presente al processo del 1187 Alberto egrave da idenshytificare con Albertino figlio di Arduino che abbiamo sopra nomishynato (19) Numerosi membri della famiglia nipoti e pronipoti di Godo compaiono nei documenti della fine del secolo XII e della prima metagrave del successivo Oltre ad Alberto Arduino ha avuto in prime nozze Gemmolina Petrolina e Viscardo (2ll) in seconde nozze con Turca (21) Bartolomeo Arduino Varnaldino Tebaldino e Bonishyfacio dei quali sopravvive nel 1188 solo Tebaldino (22) Di lui conoshysciamo anche un figlio Flamego (23) Gerardo figlio di Nicolograve (24) lascia cinque figli Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina e Lushy

(18) Archivio Capitolare di Verona (dora in poi ACV) perg II 7 8v 1175 settembre 8 ancora ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Viviano fratello di Arduino ibidem perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Bozoto e Nicolograve fratelli

(19) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Alberto egrave definito nipote di Bozoto e Nicolograve ibidem perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 Alberto nipote di Vivi ano ha possessi in Minerbe - cfr avanti nota 198 shye appunto tutti i propri beni in Minerbe Arduino lascia ai figli Albertino e Viscardino ibidem perg 23 XCIX 1 del 1188 Alberto egrave quasi sempre chiamiddot mato nei documenti laquocausidicus come il padre suo Arduino proprio in tale veste egli compare nel 1182 a Zevio (P SCHEFFER-BOIcHoRsr Veroneser Zeugenverhor von 1181 Ein Beitrag zu den Regesten Kaiser Friedrichs l und zur Geschichte der Reichsburg Garda in Neues Archiv 19 (1893-1894) pp 575-602 a pp 577-578 nota 6 ASV Archivio Notarile perg n 4 1182 gennaio 20) con un altro causidico Guido ( de Runco piugrave anziano ed esperto - egrave testimoniato dll 1156 come causidico (doc 1156 gennaio 19 in SIMEONI Documenti cit p 79) in seguito giudice e console - difendono i valvassori del luogo di fronte ai consoli veronesi contro i Lendinara

(20) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (21) Turca era forse figlia di Turco che compare come teste a un

contratto di vendita di Arduino nel 1160 ASV S Leon perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(22) Ibidem perg 24 IC 1 del 1188 deposizione di Viviano degli Avvocati a proposito dellereditagrave del fratello Arduino la pergamena egrave guasta ne abbiamo letto una buona parte con lausilio della lampada di Wood

(23) Archivio Vaticano Nunziatura Veneta perg n 15090 1216 febbraio 3 ASV S Leon perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 12

(24) ASV Osp Civ perg n 134 1187 gennaio 27 doc 1184 giugno 14 edito in CIPOLLA [ primi accenni cit pp 24-25

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 257

cia (25) di Viviano conosciamo due figli Corradino (26) e Bershynardo (27) Corradino ha due figli Godo (28) e Giacobino (29) Bershynardo uno Uberto (30) di un altro figlio di Viviano ignoriamo il nome ma ne conosciamo la discendenza Viviano (31) e i suoi cinque figli Tommaso Filippo Uberto (32) Inviola e Gilberga (33) Di Bozoto non compaiono discendenti

Un Alberto figlio di laquo Godus advocatus raquo da non identificare con Alberto figlio di Arduino egrave presente nel 1140 con molti altri cittadini alla consacrazione della chiesa di San Giorgio da parte del patriarca di Aquileia Pellegrino (34) non pare probabile che egli sia fratello di Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto propendiamo a ritenerlo figlio del primo Godo lavvocato di San Giorgio in Braida fratello quindi di Carlo pure avvocato di San Giorgio

Secondo il Mor (35) gli Avvocati presenti in Vigasio Arduino e Nicolograve avrebbero rivestito lufficio di avvocazia del monastero di San Zeno Nessun documento dellarchivio abbaziale indica i due Avvocati come detentori dellufficio anzi dallo spoglio sistematico dei documenti egrave risultato che avvocati dellabbazia nel secolo XII

erano i Crescenzi Lo attesta innanzitutto il diploma dellimperashy

(25) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 testamento di Gerardo degli Avvocati In G B BIANCOLINI Notizie storiche delle chzese di Verona vv 8 1757-1771 IV (1752) p 585 doc 1239 marzo 23 compare un altro figlio di Gerardo laquo magister Wilielmus raquo si tratta di un errore di lettura avendo il Biancolini omesso il nome di Ardizzone (ASV Santo Stefano perg n 197)

(26) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 5 e 28 agosto 20 (27) ASV S Leon perg 17 LU 124 1204 marzo 20 laquo Bernardus

filius quondam domini Viviani raquo ASV San Nazaro perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 il nome di Bernardo non egrave nuovo nella famiglia nellatto della refutazione del 1121 egrave presente un Bernardo nipote di Godo avvocato di San Giorgio in Braida (doc citato sopra alla nota 12)

(28) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (29) Ibidem perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 (30) Ibidem (31) Ibidem perg 16 LJI J24 1204 marzo 20 (32) ASV Bevilacqua - Verona perg n 29 1239 novembre 7 (33) Ibidem perg n 30 1240 maggio 6 (34) F UGHELLI Italia Sacra V colI 778-780 doc 1140 dicembre 1 (35) MOR op cit p 144 nota 1

258 ANDREA CASTAGNETTI

tore Federico II al monastero del 1221 (li) ove fra laltro si conshyferma la refutazione dellavvocazia compiuta da Carlassario dei Crescenzi e dal figlio Crescenzio in mano dellabate Gerardo (1163-1187) Carlassario in un documento molto noto la sentenza di Oberto dellOrto nella lite fra il monastero di San Zeno appogshygiato dal comune veronese e la cittagrave di Ferrara per il possesso di Ostiglia egrave chiamato console e avvocato di San Zeno (37) Lo stesso Carlassario in veste di avvocato del monastero compare come teste in atti del 1163 concernenti la ripartizione di terre boschive nella bassa pianura veronese (38) e nella refutazione di beni comuni da parte dei laquo domini raquo San Zeno e i tre consorti di cui si egrave detto sopra agli uomini di Vigasio (39) Sempre nel 1163 egli accompagna labate a Monza presso imperatore Federico I (40) che in quelloccasione rilascia un diploma al monastero (41)

A questo punto constatato che Arduino e Nicolograve non possono essere stati avvocati del monastero nella seconda metagrave del secolo XII

si potrebbe supporre che lo siano stati in un periodo antecedente Ma dallesame di alcuni documenti inediti (42) riportanti i verbali di numerose testimonianze intorno ai diritti di San Zeno su Ostishy

(36) BIANCOLTNI op cit V l (1761) doc n XL 1221 gennaio 2 pp 110shy116 J L A HUILLARD-BREacuteHOLLES Historia Diplomatica Friderici secundi Paris 1852 II l pp 93-100 J E BOHMER-J FICKER Die Regesten der Kaiserreichs unter Philip Otto IV Friedrich II Innsbruck 1881-1891 n 1266 La refutazione delIavvocazia deve essere avvenuta poco dopo il 1163 anno in cui fu eletto abate Gerardo negli anni seguenti non troviamo piugrave cenno di Carlassario avvocato

(37) UGHELLI op cit colI 793-794 C CIPOLLA Antiche cronache veronesi I Venezia 1890 pp 497-499 in nota

(38) ASV San Zeno Maggiore perg n 6 a 1163 luglio 21 (edito in BIANCOLINI op cit V l doc n XXXI) perg n 6 b 1163 luglio 21 perg n 6 c 1163 luglio 22

(39) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 (40) Ibidem perg n 134 testimonianza di laquoAdamraquo notaio (41) BIANCOLTNI op cit V l doc n XXXII 1163 dicembre 6 K F

STUMPF-BRENTANO Die Reichskanzler vornehmlich des X XI und XII Jahrmiddot hunderts II Die Kaiserurkunden des X XI und XII Jahrhunderts Innsshybruck 1865-1883 n 4000

(42) ASv Osp Civ perg n 1 app perg n 223 senza data e sottoshyscrizione notarile le deposizioni testimoniali contenutevi sono da porre in relazione alla sentenza di Oberto dellOrto su Ostiglia del 1151 Torneremo su questo punto in un prossimo studio dove daremo ragione approfondita della datazione proposta

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 259

glia risulta che al tempo degli abati Umberto (1110-1115) Ambroshygio (1120-1132) e Silvestro (1132-1139) era avvocato del monastero Bonzeno dei Crescenzi (43) e durante labbaziato di Nobile (1139shy1163) in un primo tempo suo figlio Crescenzio (44) poi il figlio di questi Carlassario Nemmeno consta che Godo e figli fossero tra lXI e il XII secolo avvocati di altri enti ecclesiastici veronesi (45)

(43) Ibidem perg n 1 app testimonianze di Martino laquode Insola da Stanti raquo Enrico laquode Artuicho raquo perg n 223 Gerardino gastaldo Turrisendo monaco Prima di Bonzeno dei Crescenzi erano avvocati del monastero di San Zeno certo Vinizone e suo figlio Peregrino allepoca dellabate Varnerio (1072-1108) il figlio egrave avvocato anche durante labbaziato di Uberto (1110middot 1115) (testimonianze di Ruberto laquo da Gazo Oddone ed Enrico laquomerccediladro da Veronaraquo) in questo periodo deve essere stato sostituito da Bonzeno

(44) Ibidem testimonianze di ( Berizo Stancaro laquoBissolo raquo Guglielmo ( de Bertifredo raquo

(45) Si conoscono i nomi di avvocati fra lXI e il XII secolo di alcuni dei maggiori enti ecclesiastici provvisti non solo di possessi ma anche di giurisdizione su ville del contado veronese Del Capitolo dei Canonici nel 1055 egrave avvocato laquoAdelardusraquo (I FICKER Forschungen zur Reichs - und Rechtsgeschichte Italiens Innsbruck 1868-1874 IV (1874) doc n 65 1055 maggio 6) nel 1065 egrave avvocato Uberto (ACV perg I 5 4 v 1065 aprile 26) nel 1078 Giovanni giudice (FICKER op cit doc n 78 1078 maggio 4) nel 1120 laquo Amizoraquo (FICKER op cit doc n 97 1120 gennaio 28 ACV perg II 6 5 v 1120 dicembre 11) negli anni 1139-1140 il figlio Giordano (FICKER op cit doc n 110 1139 gennaio 11 B CAMPAGNOLA (a cura di) Liber Iuris Civilis Urbis Ve rana e Verona 1728 pp XII-XV doc 1140 gennaio 11) del monastero di Santa Maria nel 1035 egrave avvocato Ermenardo (ASV Santa Maria in Organo perg n 52 1035 settembre 15) nel 1073 Rustico (ibidem perg n 39 1073 ottobre 10) nel 1101 Giovanni giudice (ibidem perg 58 app 1101 aprile 13) nel 1121 laquoAntoraquo (ibidem pcrg n 68 1121 aprile 6) nel 1160 laquoTeuccedilolinusraquo (ibidem perg n 97 1160 luglio 13) del monastero di San Nazaro Lanfranco dal 1096 (BIANCOLINI op cit V 2 doc XXVIII 1096 giugno 25) al 1109 (ibidem doc n XXXII 1109 luglio 17) nel 1145 laquoTinaciusraquo (ibidem doc n XXXIV 1145 agosto 5) del monastero di San Giorgio in Braida e di San Zeno abbiamo giagrave detto Gli avvocati del Vescovato non compaiono a quanto sembra nel secolo XI numerosi invece l ( viceagraveomini in genere ecclesiastici (su questo punto si vedano SIMEONI Documenti cit p 43 e V CAVALLARI Raterio e Verona Verona 1967 p 71 nota 25) ne nominiamo alcuni senza pretesa di completezza Retalagraveo (ACV perg I 5 1 v 1011 aprile) Bruno (M VENTUshyRINI Vita e attivigravetagrave dello laquoscriptorium veronese nel secolo XI Verona 1930 p 25 doc 1021 agraveicembre 12 ASV Osp Civ perg n 25 1023 marzo 6 ibidem perg n 28 1025 aprile 25) TebaIdo (BIANCOLINI op cit IV p 712 doc del 1034 ACV perg I 5 2 v 1036 giugno 30) Cadalo (V CAVALLARI Cadalo e gli Erzoni in Studi Storici Veronesi XV (1965) pp 59-170 a p 95 con documenti del 1041 in appendice) Ermanno (ASV Clero Intrmseco

260 ANDREA CASTAGNETTI

Lipotesi formulata dal Mor resta dunque valida per quanto conshycerne la discendenza dagli avvocati di San Giorgio in Braida (46) ma

Istrumenti antichi registro II c 63 1069 marzo 14 copia del 1326 UGHELLI op cit collo 766-767 doc 1071 gennaio 19) Adelardo (ACV perg A 66 3 8 1073 gennaio 21) ( Orizoraquo (G DIONISI De due Uldarici nella chiesa di Trento non immediatamente successi Verona 1760 doc n III 1077 gennaio 5) Varnerio (ASv Clero Intrinseco Istrum ant reg II c 66 1099 gennaio 14) Aldegerio (ASV Osp Civ perg n 60 1100 aprile 4 San Nazaro perg M 1 1 1110 novembre 17 ibidem perg LL 4 7 1118 gennaio 18) TillltIiIIQ1 ~AHtebflU IV W fttl-iHigrave due 1134 feblJiaie ) nella prima metagrave del secolo XII compare un Adelardo avvocato dellepiscopato (UGHELLI op cit collo 773-774 doc 1127 ACV perg I 6 4 r 1139 gennaio 27) Verso la fine del secolo XII nei documenti non compaiono piugrave avvocati per gli enti eccleshysiastici sopra nominati Per quante riguarda San Zeno dopo la refutazione dellavvocazia da parte di Carlassario dei Crescenzi nelle mani dellabate Gerardo (cfr sopra nota 36) non cegrave piugrave traccia di intervento di un avvocato del monastero Nei contrasti sullesercizio della giurisdizione in Vigasio inishyziati nel 1172 labate Gerardo agisce da solo nel 1186 si presenta egli stesso di fronte ai consoli veronesi per chiedere la demolizione della casa-torre di Nicolograve Nel processo del 1187 il monastero egrave rappresentato dal priore Rishyprando - si tenga presente che dal marzo 1187 vi egrave un nuovo abate Ugo - Altre volte la difesa degli interessi abbaziali egrave affidata a un monaco o anche a un laico a ciograve delegati mediante il conferimento di un ( sindicatus) speshyciale laquoad hocraquo (su questo aspetto si veda P GROSSI Le abbazie benedettine nellalto Medioevo italiano Struttura giuridica amministrazione e giurlsdishyzione Firenze 1957 p 158) Nel 1195 per esempio Enrigeto laquode Sineverto raquo cittadino veronese non fra i minori (consigliere del comune nel 1198 e nel 1201 C CIPOLLA Trattati commerciali e politici del secolo XII inediti o imperfettamente noti in Nuovo Archivio Veneto XV (1898) pp 239-352 doc n VIII 1198 ottobre 24 e L SIMEONI Il Comune veronese sino ad Ezzeligraveno e il suo primo statuto in Miscellanea di Storia Veneta s 3 XV (1922) pp 1-131 ora in Studi Storici Veronesi X (1959) pp 5-129 Appendice II doc n V 1201 novembre 7 console di giustizia nel 1202 C CIPOLLA Documenti per la storia delle relazioni fra llerona e Mantova nel secolo XIII Milano 1901 doc n II) vassallo di San Zeno (ASV Orfanotrofio Femminile Abbashyzia di San Zeno registro 1-6 c 106 v 1217 gennaio 25 carta di manigravefestazione di feudo tenuto dagli avi da parte di Viviano laquoq Enrigeti de Sinevertoraquo) cita in giudizio di fronte al tribunale del podestagrave certo laquoBuccaduraraquo di Vigasio che non voleva riconoscere la giurisdizione del monastero (ASV Osp Civ perg n 194 1195 giugno lO) Un incarico simile egrave affidato nel 1196 dallabate di San Nazaro ad Alberto degli Avvocati che appunto ne difende in giudizio i diritti giurigravesdizi0nali contro la comunitagrave di Coriano (cfr avanti testo corrispondente alle note 144-147)

(46) Che la famigligravea derivasse il nome dallufficio esercitato per un monastero e non per il Vescovo non sarebbe un caso unico Nella vicina cittagrave di Mantova la famiglia degli Avvocati presente in epoca comunale

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 261

non per lesercizio della stessa funzione anche per il monastero di San Zeno

B possibile seguire nel tempo la trasformazione dellappellashytivo ( advocatus raquo in nome di famiglia Il secondo Godo egrave sempre chiamato ( advocatus raquo mai ( de Advocato raquo o laquo de Advocatis ) (47) il figlio Arduino designato per lo piugrave come laquo de Advocato raquo (48) a volte egrave anche chiamato semplicemente laquo advocatusraquo (49) Il nome della famiglia nelle alternanze ( de Advocato raquo e laquo de Advocatis raquo

si afferma con i fratelli che compaiono piugrave tardi nella documenshytazione quasi un decennio dopo Nicolograve (SO) Viviano Cl) Bozoto (Sl)

deriva il nome dallufficio di avvocazia rivestito per il monastero di SantAnshydrea si veda P TORELLI Un Comune cittadino in territorio ad economia agricola II Uomini e classi al potere Mantova 1952 pp 142-152 Purtroppo larchivio del monastero di San Giorgio in Braida che si conserva presso lArchivio Vaticano Nunziatura Veneta ricco per il secolo XII di un migliaio di pergamene regestate (cfr P CENCI Larchivio della Cancelleria della Nunshyziatura Veneta in Miscellanea F Ehrle Roma 1924 V pp 273-330) non ha forshynito altre indicazioni utili alla ricostruzione della genealogia della famiglia oltre a quelle giagrave utilizzate dal Mor Il motivo puograve essere ravvisato nel fatto che in seguito alla refutazione dellavvocazia e del feudo nel 1121 gli Avvocati non abbiano piugrave avuto rapporti con il monastero siano mancati in partishycolare i rapporti di tipo patrimoniale che caratterizzano gran parte della documentazione conservata negli archivi ecclesiastici

(47) BIANCOLINI op cit II pp 592-593 doc 1141 aprile 6 ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia Alberto laquo Gatus raquo Marchesio Raimondino Cicherio e Senechino S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(48) SIMEONJ Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVI 1165 settembre 10 ASV Cl Intr Istrum ant reg II c 197 r 1166 luglio 1 copia del 1326 S Alaria Org perg n 106 1167 giugno 27 San Salvar Corte Regia perg n 15 1167 novembre 27 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 ACv perg II 7 8 v 1175 settembre 8 (figli laquode Arduino de Advocato raquo ASV San Michele in Campagna perg n 78 1181 marzo 4 (laquoTebaldinus filius quondam domini Arduini de Advocatoraquo)

(49) SIMEONI Documenti cit p 55 nota doc 1156 agosto 23 (edIzione parziale) ibidem p 54 nota doc 1160 dicembre 15 ACVbull perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febbraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29

(50) Nicolograve ( de Advocato ACV perg II 7 8 v 1175 settembre 8 perg III 8 6 v 1176 giugno 30 CIPOLLA I primi accenni cit doc 1184 giugno 14 pp 24-25 ( de Advocatis ASV Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 perg n 225 c senza data ma della fine del secolo XII copia del secolo XIII (per le note 51 e 52 Vedi pagina seguente)

262 ANDREA CASTAGNETTI

ma non in modo cosigrave definitivo che talvolta non ricompaia lappelshylativo advocatus raquo in funzione di semplice apposizione indicante quindi ancora una funzione come allorigine (53) Con la generazione successiva il nome si stabilizza nella forma ( de Advocatis raquo

La famiglia degli Avvocati occupa un posto di rilievo nella societagrave veronese comunale Lo conferma innanzitutto un importante documento di natura pubblica il ( Breve recti mercati et portarum et civitatis et castri raquo composto in tre tempi 1173 1176 e 1184 (54) che mostra gli Avvocati detentori di alcuni diritti sul dazio delle

(51) Viviano laquode Advocatoraquo in sei documenti dal 1165 (L SIMEONI Comuni rurali veronesi (Valpolicella - Valpantena - Gardesana) in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 5 I (1924) pp 137middot220 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 109-202 a pp 140-141 doc 1165 ottobre 3) al 1193 (G SANDR Nuove notizie sullantico cartolario del Comune di Verona in Atti Acc Verona s 5 XXXIV (1946-1947) pp 37-52 ora in Scritti di Gino Sandri a cura di G SANCASSANI Verona 1969 pp 9-25 Appendice doc n II 1193 settembre 8) laquo de Advocatisraquo in 16 docushymenti dal 1172 (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO) al 1202 (CIPOLLA Documenti cit doc n I)

(52) Bozoto laquode Advocato raquo ASV S Leon perg 17 LUI 2 1168 aprile 25 1184 febbraio 3 (C CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa in Nuovo Archivio Veneto X (1895) a p 72 dellestratto) laquode Advocatisraquo 1178 ottobre 7 (UGHELLI op cit col 714 presente nella concione del comune con il fratello Vivianc e il figlio di questi Corradino)

(53) Viviano laquoadvocatus raquo ASV S Naz perg CCCCC 2 3 1196 agoshysto 22 SIMEONI Il Comune cit pp 73-74 nota doc 1197 settembre 27 P TORELL Regesto Mantovano Roma 1914 docc nn 618 619 620 1198 giugno 2 e 5 ASv S Leon perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 ibidem perg 16 LII 124 1204 marzo 20 ( quondam domini Viviani advocati raquo Bozoto laquoadvoshycatus raquo P F KEHR Italia Pontificia VII 1 Berolini 1923 pp 292-293 doc n 1 1171 maggio 29 e n 2 1185 giugno 12 ASV S Leon perg 27 LUI 23 1184 ottobre 20 perg 24 CIV S 1190 aprile 7

(54) CIPOLLA Verona cit pp 67-73 egrave uno dei pochi documenti rima3tici fra quelli di natura pubblica che dal 1184 in poi per ordine dei procuratori del comune vennero raccolti e conservati in un laquo Liber Comunis raquo andato perduto in etagrave moderna (SANDR op cit) Sui caratteri diplomatici del docushymento si veda P TORELL Studi e ricerche di diplomatica comunale in Atti e Memorie della Reale Accademia Virgiliana di Mantova n S XIV (1911) a pp 82084 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

264 ANDREA CASTAGNETTI

Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

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appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

============================~~~------------------------====~

284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

ANDREA CASTAGNETTI

dino figli del defunto Arduino presenziano allatto Viviano e Nicolograve laquode Advocato raquo fratelli il primo ne egrave anche garante (18) Quindi Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto sono figli di Godo Laltro Avvocato presente al processo del 1187 Alberto egrave da idenshytificare con Albertino figlio di Arduino che abbiamo sopra nomishynato (19) Numerosi membri della famiglia nipoti e pronipoti di Godo compaiono nei documenti della fine del secolo XII e della prima metagrave del successivo Oltre ad Alberto Arduino ha avuto in prime nozze Gemmolina Petrolina e Viscardo (2ll) in seconde nozze con Turca (21) Bartolomeo Arduino Varnaldino Tebaldino e Bonishyfacio dei quali sopravvive nel 1188 solo Tebaldino (22) Di lui conoshysciamo anche un figlio Flamego (23) Gerardo figlio di Nicolograve (24) lascia cinque figli Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina e Lushy

(18) Archivio Capitolare di Verona (dora in poi ACV) perg II 7 8v 1175 settembre 8 ancora ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Viviano fratello di Arduino ibidem perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Bozoto e Nicolograve fratelli

(19) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 Alberto egrave definito nipote di Bozoto e Nicolograve ibidem perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 Alberto nipote di Vivi ano ha possessi in Minerbe - cfr avanti nota 198 shye appunto tutti i propri beni in Minerbe Arduino lascia ai figli Albertino e Viscardino ibidem perg 23 XCIX 1 del 1188 Alberto egrave quasi sempre chiamiddot mato nei documenti laquocausidicus come il padre suo Arduino proprio in tale veste egli compare nel 1182 a Zevio (P SCHEFFER-BOIcHoRsr Veroneser Zeugenverhor von 1181 Ein Beitrag zu den Regesten Kaiser Friedrichs l und zur Geschichte der Reichsburg Garda in Neues Archiv 19 (1893-1894) pp 575-602 a pp 577-578 nota 6 ASV Archivio Notarile perg n 4 1182 gennaio 20) con un altro causidico Guido ( de Runco piugrave anziano ed esperto - egrave testimoniato dll 1156 come causidico (doc 1156 gennaio 19 in SIMEONI Documenti cit p 79) in seguito giudice e console - difendono i valvassori del luogo di fronte ai consoli veronesi contro i Lendinara

(20) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (21) Turca era forse figlia di Turco che compare come teste a un

contratto di vendita di Arduino nel 1160 ASV S Leon perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(22) Ibidem perg 24 IC 1 del 1188 deposizione di Viviano degli Avvocati a proposito dellereditagrave del fratello Arduino la pergamena egrave guasta ne abbiamo letto una buona parte con lausilio della lampada di Wood

(23) Archivio Vaticano Nunziatura Veneta perg n 15090 1216 febbraio 3 ASV S Leon perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 12

(24) ASV Osp Civ perg n 134 1187 gennaio 27 doc 1184 giugno 14 edito in CIPOLLA [ primi accenni cit pp 24-25

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 257

cia (25) di Viviano conosciamo due figli Corradino (26) e Bershynardo (27) Corradino ha due figli Godo (28) e Giacobino (29) Bershynardo uno Uberto (30) di un altro figlio di Viviano ignoriamo il nome ma ne conosciamo la discendenza Viviano (31) e i suoi cinque figli Tommaso Filippo Uberto (32) Inviola e Gilberga (33) Di Bozoto non compaiono discendenti

Un Alberto figlio di laquo Godus advocatus raquo da non identificare con Alberto figlio di Arduino egrave presente nel 1140 con molti altri cittadini alla consacrazione della chiesa di San Giorgio da parte del patriarca di Aquileia Pellegrino (34) non pare probabile che egli sia fratello di Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto propendiamo a ritenerlo figlio del primo Godo lavvocato di San Giorgio in Braida fratello quindi di Carlo pure avvocato di San Giorgio

Secondo il Mor (35) gli Avvocati presenti in Vigasio Arduino e Nicolograve avrebbero rivestito lufficio di avvocazia del monastero di San Zeno Nessun documento dellarchivio abbaziale indica i due Avvocati come detentori dellufficio anzi dallo spoglio sistematico dei documenti egrave risultato che avvocati dellabbazia nel secolo XII

erano i Crescenzi Lo attesta innanzitutto il diploma dellimperashy

(25) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 testamento di Gerardo degli Avvocati In G B BIANCOLINI Notizie storiche delle chzese di Verona vv 8 1757-1771 IV (1752) p 585 doc 1239 marzo 23 compare un altro figlio di Gerardo laquo magister Wilielmus raquo si tratta di un errore di lettura avendo il Biancolini omesso il nome di Ardizzone (ASV Santo Stefano perg n 197)

(26) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 5 e 28 agosto 20 (27) ASV S Leon perg 17 LU 124 1204 marzo 20 laquo Bernardus

filius quondam domini Viviani raquo ASV San Nazaro perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 il nome di Bernardo non egrave nuovo nella famiglia nellatto della refutazione del 1121 egrave presente un Bernardo nipote di Godo avvocato di San Giorgio in Braida (doc citato sopra alla nota 12)

(28) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (29) Ibidem perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 (30) Ibidem (31) Ibidem perg 16 LJI J24 1204 marzo 20 (32) ASV Bevilacqua - Verona perg n 29 1239 novembre 7 (33) Ibidem perg n 30 1240 maggio 6 (34) F UGHELLI Italia Sacra V colI 778-780 doc 1140 dicembre 1 (35) MOR op cit p 144 nota 1

258 ANDREA CASTAGNETTI

tore Federico II al monastero del 1221 (li) ove fra laltro si conshyferma la refutazione dellavvocazia compiuta da Carlassario dei Crescenzi e dal figlio Crescenzio in mano dellabate Gerardo (1163-1187) Carlassario in un documento molto noto la sentenza di Oberto dellOrto nella lite fra il monastero di San Zeno appogshygiato dal comune veronese e la cittagrave di Ferrara per il possesso di Ostiglia egrave chiamato console e avvocato di San Zeno (37) Lo stesso Carlassario in veste di avvocato del monastero compare come teste in atti del 1163 concernenti la ripartizione di terre boschive nella bassa pianura veronese (38) e nella refutazione di beni comuni da parte dei laquo domini raquo San Zeno e i tre consorti di cui si egrave detto sopra agli uomini di Vigasio (39) Sempre nel 1163 egli accompagna labate a Monza presso imperatore Federico I (40) che in quelloccasione rilascia un diploma al monastero (41)

A questo punto constatato che Arduino e Nicolograve non possono essere stati avvocati del monastero nella seconda metagrave del secolo XII

si potrebbe supporre che lo siano stati in un periodo antecedente Ma dallesame di alcuni documenti inediti (42) riportanti i verbali di numerose testimonianze intorno ai diritti di San Zeno su Ostishy

(36) BIANCOLTNI op cit V l (1761) doc n XL 1221 gennaio 2 pp 110shy116 J L A HUILLARD-BREacuteHOLLES Historia Diplomatica Friderici secundi Paris 1852 II l pp 93-100 J E BOHMER-J FICKER Die Regesten der Kaiserreichs unter Philip Otto IV Friedrich II Innsbruck 1881-1891 n 1266 La refutazione delIavvocazia deve essere avvenuta poco dopo il 1163 anno in cui fu eletto abate Gerardo negli anni seguenti non troviamo piugrave cenno di Carlassario avvocato

(37) UGHELLI op cit colI 793-794 C CIPOLLA Antiche cronache veronesi I Venezia 1890 pp 497-499 in nota

(38) ASV San Zeno Maggiore perg n 6 a 1163 luglio 21 (edito in BIANCOLINI op cit V l doc n XXXI) perg n 6 b 1163 luglio 21 perg n 6 c 1163 luglio 22

(39) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 (40) Ibidem perg n 134 testimonianza di laquoAdamraquo notaio (41) BIANCOLTNI op cit V l doc n XXXII 1163 dicembre 6 K F

STUMPF-BRENTANO Die Reichskanzler vornehmlich des X XI und XII Jahrmiddot hunderts II Die Kaiserurkunden des X XI und XII Jahrhunderts Innsshybruck 1865-1883 n 4000

(42) ASv Osp Civ perg n 1 app perg n 223 senza data e sottoshyscrizione notarile le deposizioni testimoniali contenutevi sono da porre in relazione alla sentenza di Oberto dellOrto su Ostiglia del 1151 Torneremo su questo punto in un prossimo studio dove daremo ragione approfondita della datazione proposta

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 259

glia risulta che al tempo degli abati Umberto (1110-1115) Ambroshygio (1120-1132) e Silvestro (1132-1139) era avvocato del monastero Bonzeno dei Crescenzi (43) e durante labbaziato di Nobile (1139shy1163) in un primo tempo suo figlio Crescenzio (44) poi il figlio di questi Carlassario Nemmeno consta che Godo e figli fossero tra lXI e il XII secolo avvocati di altri enti ecclesiastici veronesi (45)

(43) Ibidem perg n 1 app testimonianze di Martino laquode Insola da Stanti raquo Enrico laquode Artuicho raquo perg n 223 Gerardino gastaldo Turrisendo monaco Prima di Bonzeno dei Crescenzi erano avvocati del monastero di San Zeno certo Vinizone e suo figlio Peregrino allepoca dellabate Varnerio (1072-1108) il figlio egrave avvocato anche durante labbaziato di Uberto (1110middot 1115) (testimonianze di Ruberto laquo da Gazo Oddone ed Enrico laquomerccediladro da Veronaraquo) in questo periodo deve essere stato sostituito da Bonzeno

(44) Ibidem testimonianze di ( Berizo Stancaro laquoBissolo raquo Guglielmo ( de Bertifredo raquo

(45) Si conoscono i nomi di avvocati fra lXI e il XII secolo di alcuni dei maggiori enti ecclesiastici provvisti non solo di possessi ma anche di giurisdizione su ville del contado veronese Del Capitolo dei Canonici nel 1055 egrave avvocato laquoAdelardusraquo (I FICKER Forschungen zur Reichs - und Rechtsgeschichte Italiens Innsbruck 1868-1874 IV (1874) doc n 65 1055 maggio 6) nel 1065 egrave avvocato Uberto (ACV perg I 5 4 v 1065 aprile 26) nel 1078 Giovanni giudice (FICKER op cit doc n 78 1078 maggio 4) nel 1120 laquo Amizoraquo (FICKER op cit doc n 97 1120 gennaio 28 ACV perg II 6 5 v 1120 dicembre 11) negli anni 1139-1140 il figlio Giordano (FICKER op cit doc n 110 1139 gennaio 11 B CAMPAGNOLA (a cura di) Liber Iuris Civilis Urbis Ve rana e Verona 1728 pp XII-XV doc 1140 gennaio 11) del monastero di Santa Maria nel 1035 egrave avvocato Ermenardo (ASV Santa Maria in Organo perg n 52 1035 settembre 15) nel 1073 Rustico (ibidem perg n 39 1073 ottobre 10) nel 1101 Giovanni giudice (ibidem perg 58 app 1101 aprile 13) nel 1121 laquoAntoraquo (ibidem pcrg n 68 1121 aprile 6) nel 1160 laquoTeuccedilolinusraquo (ibidem perg n 97 1160 luglio 13) del monastero di San Nazaro Lanfranco dal 1096 (BIANCOLINI op cit V 2 doc XXVIII 1096 giugno 25) al 1109 (ibidem doc n XXXII 1109 luglio 17) nel 1145 laquoTinaciusraquo (ibidem doc n XXXIV 1145 agosto 5) del monastero di San Giorgio in Braida e di San Zeno abbiamo giagrave detto Gli avvocati del Vescovato non compaiono a quanto sembra nel secolo XI numerosi invece l ( viceagraveomini in genere ecclesiastici (su questo punto si vedano SIMEONI Documenti cit p 43 e V CAVALLARI Raterio e Verona Verona 1967 p 71 nota 25) ne nominiamo alcuni senza pretesa di completezza Retalagraveo (ACV perg I 5 1 v 1011 aprile) Bruno (M VENTUshyRINI Vita e attivigravetagrave dello laquoscriptorium veronese nel secolo XI Verona 1930 p 25 doc 1021 agraveicembre 12 ASV Osp Civ perg n 25 1023 marzo 6 ibidem perg n 28 1025 aprile 25) TebaIdo (BIANCOLINI op cit IV p 712 doc del 1034 ACV perg I 5 2 v 1036 giugno 30) Cadalo (V CAVALLARI Cadalo e gli Erzoni in Studi Storici Veronesi XV (1965) pp 59-170 a p 95 con documenti del 1041 in appendice) Ermanno (ASV Clero Intrmseco

260 ANDREA CASTAGNETTI

Lipotesi formulata dal Mor resta dunque valida per quanto conshycerne la discendenza dagli avvocati di San Giorgio in Braida (46) ma

Istrumenti antichi registro II c 63 1069 marzo 14 copia del 1326 UGHELLI op cit collo 766-767 doc 1071 gennaio 19) Adelardo (ACV perg A 66 3 8 1073 gennaio 21) ( Orizoraquo (G DIONISI De due Uldarici nella chiesa di Trento non immediatamente successi Verona 1760 doc n III 1077 gennaio 5) Varnerio (ASv Clero Intrinseco Istrum ant reg II c 66 1099 gennaio 14) Aldegerio (ASV Osp Civ perg n 60 1100 aprile 4 San Nazaro perg M 1 1 1110 novembre 17 ibidem perg LL 4 7 1118 gennaio 18) TillltIiIIQ1 ~AHtebflU IV W fttl-iHigrave due 1134 feblJiaie ) nella prima metagrave del secolo XII compare un Adelardo avvocato dellepiscopato (UGHELLI op cit collo 773-774 doc 1127 ACV perg I 6 4 r 1139 gennaio 27) Verso la fine del secolo XII nei documenti non compaiono piugrave avvocati per gli enti eccleshysiastici sopra nominati Per quante riguarda San Zeno dopo la refutazione dellavvocazia da parte di Carlassario dei Crescenzi nelle mani dellabate Gerardo (cfr sopra nota 36) non cegrave piugrave traccia di intervento di un avvocato del monastero Nei contrasti sullesercizio della giurisdizione in Vigasio inishyziati nel 1172 labate Gerardo agisce da solo nel 1186 si presenta egli stesso di fronte ai consoli veronesi per chiedere la demolizione della casa-torre di Nicolograve Nel processo del 1187 il monastero egrave rappresentato dal priore Rishyprando - si tenga presente che dal marzo 1187 vi egrave un nuovo abate Ugo - Altre volte la difesa degli interessi abbaziali egrave affidata a un monaco o anche a un laico a ciograve delegati mediante il conferimento di un ( sindicatus) speshyciale laquoad hocraquo (su questo aspetto si veda P GROSSI Le abbazie benedettine nellalto Medioevo italiano Struttura giuridica amministrazione e giurlsdishyzione Firenze 1957 p 158) Nel 1195 per esempio Enrigeto laquode Sineverto raquo cittadino veronese non fra i minori (consigliere del comune nel 1198 e nel 1201 C CIPOLLA Trattati commerciali e politici del secolo XII inediti o imperfettamente noti in Nuovo Archivio Veneto XV (1898) pp 239-352 doc n VIII 1198 ottobre 24 e L SIMEONI Il Comune veronese sino ad Ezzeligraveno e il suo primo statuto in Miscellanea di Storia Veneta s 3 XV (1922) pp 1-131 ora in Studi Storici Veronesi X (1959) pp 5-129 Appendice II doc n V 1201 novembre 7 console di giustizia nel 1202 C CIPOLLA Documenti per la storia delle relazioni fra llerona e Mantova nel secolo XIII Milano 1901 doc n II) vassallo di San Zeno (ASV Orfanotrofio Femminile Abbashyzia di San Zeno registro 1-6 c 106 v 1217 gennaio 25 carta di manigravefestazione di feudo tenuto dagli avi da parte di Viviano laquoq Enrigeti de Sinevertoraquo) cita in giudizio di fronte al tribunale del podestagrave certo laquoBuccaduraraquo di Vigasio che non voleva riconoscere la giurisdizione del monastero (ASV Osp Civ perg n 194 1195 giugno lO) Un incarico simile egrave affidato nel 1196 dallabate di San Nazaro ad Alberto degli Avvocati che appunto ne difende in giudizio i diritti giurigravesdizi0nali contro la comunitagrave di Coriano (cfr avanti testo corrispondente alle note 144-147)

(46) Che la famigligravea derivasse il nome dallufficio esercitato per un monastero e non per il Vescovo non sarebbe un caso unico Nella vicina cittagrave di Mantova la famiglia degli Avvocati presente in epoca comunale

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 261

non per lesercizio della stessa funzione anche per il monastero di San Zeno

B possibile seguire nel tempo la trasformazione dellappellashytivo ( advocatus raquo in nome di famiglia Il secondo Godo egrave sempre chiamato ( advocatus raquo mai ( de Advocato raquo o laquo de Advocatis ) (47) il figlio Arduino designato per lo piugrave come laquo de Advocato raquo (48) a volte egrave anche chiamato semplicemente laquo advocatusraquo (49) Il nome della famiglia nelle alternanze ( de Advocato raquo e laquo de Advocatis raquo

si afferma con i fratelli che compaiono piugrave tardi nella documenshytazione quasi un decennio dopo Nicolograve (SO) Viviano Cl) Bozoto (Sl)

deriva il nome dallufficio di avvocazia rivestito per il monastero di SantAnshydrea si veda P TORELLI Un Comune cittadino in territorio ad economia agricola II Uomini e classi al potere Mantova 1952 pp 142-152 Purtroppo larchivio del monastero di San Giorgio in Braida che si conserva presso lArchivio Vaticano Nunziatura Veneta ricco per il secolo XII di un migliaio di pergamene regestate (cfr P CENCI Larchivio della Cancelleria della Nunshyziatura Veneta in Miscellanea F Ehrle Roma 1924 V pp 273-330) non ha forshynito altre indicazioni utili alla ricostruzione della genealogia della famiglia oltre a quelle giagrave utilizzate dal Mor Il motivo puograve essere ravvisato nel fatto che in seguito alla refutazione dellavvocazia e del feudo nel 1121 gli Avvocati non abbiano piugrave avuto rapporti con il monastero siano mancati in partishycolare i rapporti di tipo patrimoniale che caratterizzano gran parte della documentazione conservata negli archivi ecclesiastici

(47) BIANCOLINI op cit II pp 592-593 doc 1141 aprile 6 ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia Alberto laquo Gatus raquo Marchesio Raimondino Cicherio e Senechino S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(48) SIMEONJ Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVI 1165 settembre 10 ASV Cl Intr Istrum ant reg II c 197 r 1166 luglio 1 copia del 1326 S Alaria Org perg n 106 1167 giugno 27 San Salvar Corte Regia perg n 15 1167 novembre 27 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 ACv perg II 7 8 v 1175 settembre 8 (figli laquode Arduino de Advocato raquo ASV San Michele in Campagna perg n 78 1181 marzo 4 (laquoTebaldinus filius quondam domini Arduini de Advocatoraquo)

(49) SIMEONI Documenti cit p 55 nota doc 1156 agosto 23 (edIzione parziale) ibidem p 54 nota doc 1160 dicembre 15 ACVbull perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febbraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29

(50) Nicolograve ( de Advocato ACV perg II 7 8 v 1175 settembre 8 perg III 8 6 v 1176 giugno 30 CIPOLLA I primi accenni cit doc 1184 giugno 14 pp 24-25 ( de Advocatis ASV Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 perg n 225 c senza data ma della fine del secolo XII copia del secolo XIII (per le note 51 e 52 Vedi pagina seguente)

262 ANDREA CASTAGNETTI

ma non in modo cosigrave definitivo che talvolta non ricompaia lappelshylativo advocatus raquo in funzione di semplice apposizione indicante quindi ancora una funzione come allorigine (53) Con la generazione successiva il nome si stabilizza nella forma ( de Advocatis raquo

La famiglia degli Avvocati occupa un posto di rilievo nella societagrave veronese comunale Lo conferma innanzitutto un importante documento di natura pubblica il ( Breve recti mercati et portarum et civitatis et castri raquo composto in tre tempi 1173 1176 e 1184 (54) che mostra gli Avvocati detentori di alcuni diritti sul dazio delle

(51) Viviano laquode Advocatoraquo in sei documenti dal 1165 (L SIMEONI Comuni rurali veronesi (Valpolicella - Valpantena - Gardesana) in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 5 I (1924) pp 137middot220 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 109-202 a pp 140-141 doc 1165 ottobre 3) al 1193 (G SANDR Nuove notizie sullantico cartolario del Comune di Verona in Atti Acc Verona s 5 XXXIV (1946-1947) pp 37-52 ora in Scritti di Gino Sandri a cura di G SANCASSANI Verona 1969 pp 9-25 Appendice doc n II 1193 settembre 8) laquo de Advocatisraquo in 16 docushymenti dal 1172 (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO) al 1202 (CIPOLLA Documenti cit doc n I)

(52) Bozoto laquode Advocato raquo ASV S Leon perg 17 LUI 2 1168 aprile 25 1184 febbraio 3 (C CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa in Nuovo Archivio Veneto X (1895) a p 72 dellestratto) laquode Advocatisraquo 1178 ottobre 7 (UGHELLI op cit col 714 presente nella concione del comune con il fratello Vivianc e il figlio di questi Corradino)

(53) Viviano laquoadvocatus raquo ASV S Naz perg CCCCC 2 3 1196 agoshysto 22 SIMEONI Il Comune cit pp 73-74 nota doc 1197 settembre 27 P TORELL Regesto Mantovano Roma 1914 docc nn 618 619 620 1198 giugno 2 e 5 ASv S Leon perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 ibidem perg 16 LII 124 1204 marzo 20 ( quondam domini Viviani advocati raquo Bozoto laquoadvoshycatus raquo P F KEHR Italia Pontificia VII 1 Berolini 1923 pp 292-293 doc n 1 1171 maggio 29 e n 2 1185 giugno 12 ASV S Leon perg 27 LUI 23 1184 ottobre 20 perg 24 CIV S 1190 aprile 7

(54) CIPOLLA Verona cit pp 67-73 egrave uno dei pochi documenti rima3tici fra quelli di natura pubblica che dal 1184 in poi per ordine dei procuratori del comune vennero raccolti e conservati in un laquo Liber Comunis raquo andato perduto in etagrave moderna (SANDR op cit) Sui caratteri diplomatici del docushymento si veda P TORELL Studi e ricerche di diplomatica comunale in Atti e Memorie della Reale Accademia Virgiliana di Mantova n S XIV (1911) a pp 82084 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

264 ANDREA CASTAGNETTI

Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

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appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

============================~~~------------------------====~

284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 257

cia (25) di Viviano conosciamo due figli Corradino (26) e Bershynardo (27) Corradino ha due figli Godo (28) e Giacobino (29) Bershynardo uno Uberto (30) di un altro figlio di Viviano ignoriamo il nome ma ne conosciamo la discendenza Viviano (31) e i suoi cinque figli Tommaso Filippo Uberto (32) Inviola e Gilberga (33) Di Bozoto non compaiono discendenti

Un Alberto figlio di laquo Godus advocatus raquo da non identificare con Alberto figlio di Arduino egrave presente nel 1140 con molti altri cittadini alla consacrazione della chiesa di San Giorgio da parte del patriarca di Aquileia Pellegrino (34) non pare probabile che egli sia fratello di Arduino Nicolograve Viviano e Bozoto propendiamo a ritenerlo figlio del primo Godo lavvocato di San Giorgio in Braida fratello quindi di Carlo pure avvocato di San Giorgio

Secondo il Mor (35) gli Avvocati presenti in Vigasio Arduino e Nicolograve avrebbero rivestito lufficio di avvocazia del monastero di San Zeno Nessun documento dellarchivio abbaziale indica i due Avvocati come detentori dellufficio anzi dallo spoglio sistematico dei documenti egrave risultato che avvocati dellabbazia nel secolo XII

erano i Crescenzi Lo attesta innanzitutto il diploma dellimperashy

(25) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 testamento di Gerardo degli Avvocati In G B BIANCOLINI Notizie storiche delle chzese di Verona vv 8 1757-1771 IV (1752) p 585 doc 1239 marzo 23 compare un altro figlio di Gerardo laquo magister Wilielmus raquo si tratta di un errore di lettura avendo il Biancolini omesso il nome di Ardizzone (ASV Santo Stefano perg n 197)

(26) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 5 e 28 agosto 20 (27) ASV S Leon perg 17 LU 124 1204 marzo 20 laquo Bernardus

filius quondam domini Viviani raquo ASV San Nazaro perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 il nome di Bernardo non egrave nuovo nella famiglia nellatto della refutazione del 1121 egrave presente un Bernardo nipote di Godo avvocato di San Giorgio in Braida (doc citato sopra alla nota 12)

(28) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (29) Ibidem perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 (30) Ibidem (31) Ibidem perg 16 LJI J24 1204 marzo 20 (32) ASV Bevilacqua - Verona perg n 29 1239 novembre 7 (33) Ibidem perg n 30 1240 maggio 6 (34) F UGHELLI Italia Sacra V colI 778-780 doc 1140 dicembre 1 (35) MOR op cit p 144 nota 1

258 ANDREA CASTAGNETTI

tore Federico II al monastero del 1221 (li) ove fra laltro si conshyferma la refutazione dellavvocazia compiuta da Carlassario dei Crescenzi e dal figlio Crescenzio in mano dellabate Gerardo (1163-1187) Carlassario in un documento molto noto la sentenza di Oberto dellOrto nella lite fra il monastero di San Zeno appogshygiato dal comune veronese e la cittagrave di Ferrara per il possesso di Ostiglia egrave chiamato console e avvocato di San Zeno (37) Lo stesso Carlassario in veste di avvocato del monastero compare come teste in atti del 1163 concernenti la ripartizione di terre boschive nella bassa pianura veronese (38) e nella refutazione di beni comuni da parte dei laquo domini raquo San Zeno e i tre consorti di cui si egrave detto sopra agli uomini di Vigasio (39) Sempre nel 1163 egli accompagna labate a Monza presso imperatore Federico I (40) che in quelloccasione rilascia un diploma al monastero (41)

A questo punto constatato che Arduino e Nicolograve non possono essere stati avvocati del monastero nella seconda metagrave del secolo XII

si potrebbe supporre che lo siano stati in un periodo antecedente Ma dallesame di alcuni documenti inediti (42) riportanti i verbali di numerose testimonianze intorno ai diritti di San Zeno su Ostishy

(36) BIANCOLTNI op cit V l (1761) doc n XL 1221 gennaio 2 pp 110shy116 J L A HUILLARD-BREacuteHOLLES Historia Diplomatica Friderici secundi Paris 1852 II l pp 93-100 J E BOHMER-J FICKER Die Regesten der Kaiserreichs unter Philip Otto IV Friedrich II Innsbruck 1881-1891 n 1266 La refutazione delIavvocazia deve essere avvenuta poco dopo il 1163 anno in cui fu eletto abate Gerardo negli anni seguenti non troviamo piugrave cenno di Carlassario avvocato

(37) UGHELLI op cit colI 793-794 C CIPOLLA Antiche cronache veronesi I Venezia 1890 pp 497-499 in nota

(38) ASV San Zeno Maggiore perg n 6 a 1163 luglio 21 (edito in BIANCOLINI op cit V l doc n XXXI) perg n 6 b 1163 luglio 21 perg n 6 c 1163 luglio 22

(39) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 (40) Ibidem perg n 134 testimonianza di laquoAdamraquo notaio (41) BIANCOLTNI op cit V l doc n XXXII 1163 dicembre 6 K F

STUMPF-BRENTANO Die Reichskanzler vornehmlich des X XI und XII Jahrmiddot hunderts II Die Kaiserurkunden des X XI und XII Jahrhunderts Innsshybruck 1865-1883 n 4000

(42) ASv Osp Civ perg n 1 app perg n 223 senza data e sottoshyscrizione notarile le deposizioni testimoniali contenutevi sono da porre in relazione alla sentenza di Oberto dellOrto su Ostiglia del 1151 Torneremo su questo punto in un prossimo studio dove daremo ragione approfondita della datazione proposta

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 259

glia risulta che al tempo degli abati Umberto (1110-1115) Ambroshygio (1120-1132) e Silvestro (1132-1139) era avvocato del monastero Bonzeno dei Crescenzi (43) e durante labbaziato di Nobile (1139shy1163) in un primo tempo suo figlio Crescenzio (44) poi il figlio di questi Carlassario Nemmeno consta che Godo e figli fossero tra lXI e il XII secolo avvocati di altri enti ecclesiastici veronesi (45)

(43) Ibidem perg n 1 app testimonianze di Martino laquode Insola da Stanti raquo Enrico laquode Artuicho raquo perg n 223 Gerardino gastaldo Turrisendo monaco Prima di Bonzeno dei Crescenzi erano avvocati del monastero di San Zeno certo Vinizone e suo figlio Peregrino allepoca dellabate Varnerio (1072-1108) il figlio egrave avvocato anche durante labbaziato di Uberto (1110middot 1115) (testimonianze di Ruberto laquo da Gazo Oddone ed Enrico laquomerccediladro da Veronaraquo) in questo periodo deve essere stato sostituito da Bonzeno

(44) Ibidem testimonianze di ( Berizo Stancaro laquoBissolo raquo Guglielmo ( de Bertifredo raquo

(45) Si conoscono i nomi di avvocati fra lXI e il XII secolo di alcuni dei maggiori enti ecclesiastici provvisti non solo di possessi ma anche di giurisdizione su ville del contado veronese Del Capitolo dei Canonici nel 1055 egrave avvocato laquoAdelardusraquo (I FICKER Forschungen zur Reichs - und Rechtsgeschichte Italiens Innsbruck 1868-1874 IV (1874) doc n 65 1055 maggio 6) nel 1065 egrave avvocato Uberto (ACV perg I 5 4 v 1065 aprile 26) nel 1078 Giovanni giudice (FICKER op cit doc n 78 1078 maggio 4) nel 1120 laquo Amizoraquo (FICKER op cit doc n 97 1120 gennaio 28 ACV perg II 6 5 v 1120 dicembre 11) negli anni 1139-1140 il figlio Giordano (FICKER op cit doc n 110 1139 gennaio 11 B CAMPAGNOLA (a cura di) Liber Iuris Civilis Urbis Ve rana e Verona 1728 pp XII-XV doc 1140 gennaio 11) del monastero di Santa Maria nel 1035 egrave avvocato Ermenardo (ASV Santa Maria in Organo perg n 52 1035 settembre 15) nel 1073 Rustico (ibidem perg n 39 1073 ottobre 10) nel 1101 Giovanni giudice (ibidem perg 58 app 1101 aprile 13) nel 1121 laquoAntoraquo (ibidem pcrg n 68 1121 aprile 6) nel 1160 laquoTeuccedilolinusraquo (ibidem perg n 97 1160 luglio 13) del monastero di San Nazaro Lanfranco dal 1096 (BIANCOLINI op cit V 2 doc XXVIII 1096 giugno 25) al 1109 (ibidem doc n XXXII 1109 luglio 17) nel 1145 laquoTinaciusraquo (ibidem doc n XXXIV 1145 agosto 5) del monastero di San Giorgio in Braida e di San Zeno abbiamo giagrave detto Gli avvocati del Vescovato non compaiono a quanto sembra nel secolo XI numerosi invece l ( viceagraveomini in genere ecclesiastici (su questo punto si vedano SIMEONI Documenti cit p 43 e V CAVALLARI Raterio e Verona Verona 1967 p 71 nota 25) ne nominiamo alcuni senza pretesa di completezza Retalagraveo (ACV perg I 5 1 v 1011 aprile) Bruno (M VENTUshyRINI Vita e attivigravetagrave dello laquoscriptorium veronese nel secolo XI Verona 1930 p 25 doc 1021 agraveicembre 12 ASV Osp Civ perg n 25 1023 marzo 6 ibidem perg n 28 1025 aprile 25) TebaIdo (BIANCOLINI op cit IV p 712 doc del 1034 ACV perg I 5 2 v 1036 giugno 30) Cadalo (V CAVALLARI Cadalo e gli Erzoni in Studi Storici Veronesi XV (1965) pp 59-170 a p 95 con documenti del 1041 in appendice) Ermanno (ASV Clero Intrmseco

260 ANDREA CASTAGNETTI

Lipotesi formulata dal Mor resta dunque valida per quanto conshycerne la discendenza dagli avvocati di San Giorgio in Braida (46) ma

Istrumenti antichi registro II c 63 1069 marzo 14 copia del 1326 UGHELLI op cit collo 766-767 doc 1071 gennaio 19) Adelardo (ACV perg A 66 3 8 1073 gennaio 21) ( Orizoraquo (G DIONISI De due Uldarici nella chiesa di Trento non immediatamente successi Verona 1760 doc n III 1077 gennaio 5) Varnerio (ASv Clero Intrinseco Istrum ant reg II c 66 1099 gennaio 14) Aldegerio (ASV Osp Civ perg n 60 1100 aprile 4 San Nazaro perg M 1 1 1110 novembre 17 ibidem perg LL 4 7 1118 gennaio 18) TillltIiIIQ1 ~AHtebflU IV W fttl-iHigrave due 1134 feblJiaie ) nella prima metagrave del secolo XII compare un Adelardo avvocato dellepiscopato (UGHELLI op cit collo 773-774 doc 1127 ACV perg I 6 4 r 1139 gennaio 27) Verso la fine del secolo XII nei documenti non compaiono piugrave avvocati per gli enti eccleshysiastici sopra nominati Per quante riguarda San Zeno dopo la refutazione dellavvocazia da parte di Carlassario dei Crescenzi nelle mani dellabate Gerardo (cfr sopra nota 36) non cegrave piugrave traccia di intervento di un avvocato del monastero Nei contrasti sullesercizio della giurisdizione in Vigasio inishyziati nel 1172 labate Gerardo agisce da solo nel 1186 si presenta egli stesso di fronte ai consoli veronesi per chiedere la demolizione della casa-torre di Nicolograve Nel processo del 1187 il monastero egrave rappresentato dal priore Rishyprando - si tenga presente che dal marzo 1187 vi egrave un nuovo abate Ugo - Altre volte la difesa degli interessi abbaziali egrave affidata a un monaco o anche a un laico a ciograve delegati mediante il conferimento di un ( sindicatus) speshyciale laquoad hocraquo (su questo aspetto si veda P GROSSI Le abbazie benedettine nellalto Medioevo italiano Struttura giuridica amministrazione e giurlsdishyzione Firenze 1957 p 158) Nel 1195 per esempio Enrigeto laquode Sineverto raquo cittadino veronese non fra i minori (consigliere del comune nel 1198 e nel 1201 C CIPOLLA Trattati commerciali e politici del secolo XII inediti o imperfettamente noti in Nuovo Archivio Veneto XV (1898) pp 239-352 doc n VIII 1198 ottobre 24 e L SIMEONI Il Comune veronese sino ad Ezzeligraveno e il suo primo statuto in Miscellanea di Storia Veneta s 3 XV (1922) pp 1-131 ora in Studi Storici Veronesi X (1959) pp 5-129 Appendice II doc n V 1201 novembre 7 console di giustizia nel 1202 C CIPOLLA Documenti per la storia delle relazioni fra llerona e Mantova nel secolo XIII Milano 1901 doc n II) vassallo di San Zeno (ASV Orfanotrofio Femminile Abbashyzia di San Zeno registro 1-6 c 106 v 1217 gennaio 25 carta di manigravefestazione di feudo tenuto dagli avi da parte di Viviano laquoq Enrigeti de Sinevertoraquo) cita in giudizio di fronte al tribunale del podestagrave certo laquoBuccaduraraquo di Vigasio che non voleva riconoscere la giurisdizione del monastero (ASV Osp Civ perg n 194 1195 giugno lO) Un incarico simile egrave affidato nel 1196 dallabate di San Nazaro ad Alberto degli Avvocati che appunto ne difende in giudizio i diritti giurigravesdizi0nali contro la comunitagrave di Coriano (cfr avanti testo corrispondente alle note 144-147)

(46) Che la famigligravea derivasse il nome dallufficio esercitato per un monastero e non per il Vescovo non sarebbe un caso unico Nella vicina cittagrave di Mantova la famiglia degli Avvocati presente in epoca comunale

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 261

non per lesercizio della stessa funzione anche per il monastero di San Zeno

B possibile seguire nel tempo la trasformazione dellappellashytivo ( advocatus raquo in nome di famiglia Il secondo Godo egrave sempre chiamato ( advocatus raquo mai ( de Advocato raquo o laquo de Advocatis ) (47) il figlio Arduino designato per lo piugrave come laquo de Advocato raquo (48) a volte egrave anche chiamato semplicemente laquo advocatusraquo (49) Il nome della famiglia nelle alternanze ( de Advocato raquo e laquo de Advocatis raquo

si afferma con i fratelli che compaiono piugrave tardi nella documenshytazione quasi un decennio dopo Nicolograve (SO) Viviano Cl) Bozoto (Sl)

deriva il nome dallufficio di avvocazia rivestito per il monastero di SantAnshydrea si veda P TORELLI Un Comune cittadino in territorio ad economia agricola II Uomini e classi al potere Mantova 1952 pp 142-152 Purtroppo larchivio del monastero di San Giorgio in Braida che si conserva presso lArchivio Vaticano Nunziatura Veneta ricco per il secolo XII di un migliaio di pergamene regestate (cfr P CENCI Larchivio della Cancelleria della Nunshyziatura Veneta in Miscellanea F Ehrle Roma 1924 V pp 273-330) non ha forshynito altre indicazioni utili alla ricostruzione della genealogia della famiglia oltre a quelle giagrave utilizzate dal Mor Il motivo puograve essere ravvisato nel fatto che in seguito alla refutazione dellavvocazia e del feudo nel 1121 gli Avvocati non abbiano piugrave avuto rapporti con il monastero siano mancati in partishycolare i rapporti di tipo patrimoniale che caratterizzano gran parte della documentazione conservata negli archivi ecclesiastici

(47) BIANCOLINI op cit II pp 592-593 doc 1141 aprile 6 ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia Alberto laquo Gatus raquo Marchesio Raimondino Cicherio e Senechino S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(48) SIMEONJ Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVI 1165 settembre 10 ASV Cl Intr Istrum ant reg II c 197 r 1166 luglio 1 copia del 1326 S Alaria Org perg n 106 1167 giugno 27 San Salvar Corte Regia perg n 15 1167 novembre 27 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 ACv perg II 7 8 v 1175 settembre 8 (figli laquode Arduino de Advocato raquo ASV San Michele in Campagna perg n 78 1181 marzo 4 (laquoTebaldinus filius quondam domini Arduini de Advocatoraquo)

(49) SIMEONI Documenti cit p 55 nota doc 1156 agosto 23 (edIzione parziale) ibidem p 54 nota doc 1160 dicembre 15 ACVbull perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febbraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29

(50) Nicolograve ( de Advocato ACV perg II 7 8 v 1175 settembre 8 perg III 8 6 v 1176 giugno 30 CIPOLLA I primi accenni cit doc 1184 giugno 14 pp 24-25 ( de Advocatis ASV Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 perg n 225 c senza data ma della fine del secolo XII copia del secolo XIII (per le note 51 e 52 Vedi pagina seguente)

262 ANDREA CASTAGNETTI

ma non in modo cosigrave definitivo che talvolta non ricompaia lappelshylativo advocatus raquo in funzione di semplice apposizione indicante quindi ancora una funzione come allorigine (53) Con la generazione successiva il nome si stabilizza nella forma ( de Advocatis raquo

La famiglia degli Avvocati occupa un posto di rilievo nella societagrave veronese comunale Lo conferma innanzitutto un importante documento di natura pubblica il ( Breve recti mercati et portarum et civitatis et castri raquo composto in tre tempi 1173 1176 e 1184 (54) che mostra gli Avvocati detentori di alcuni diritti sul dazio delle

(51) Viviano laquode Advocatoraquo in sei documenti dal 1165 (L SIMEONI Comuni rurali veronesi (Valpolicella - Valpantena - Gardesana) in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 5 I (1924) pp 137middot220 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 109-202 a pp 140-141 doc 1165 ottobre 3) al 1193 (G SANDR Nuove notizie sullantico cartolario del Comune di Verona in Atti Acc Verona s 5 XXXIV (1946-1947) pp 37-52 ora in Scritti di Gino Sandri a cura di G SANCASSANI Verona 1969 pp 9-25 Appendice doc n II 1193 settembre 8) laquo de Advocatisraquo in 16 docushymenti dal 1172 (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO) al 1202 (CIPOLLA Documenti cit doc n I)

(52) Bozoto laquode Advocato raquo ASV S Leon perg 17 LUI 2 1168 aprile 25 1184 febbraio 3 (C CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa in Nuovo Archivio Veneto X (1895) a p 72 dellestratto) laquode Advocatisraquo 1178 ottobre 7 (UGHELLI op cit col 714 presente nella concione del comune con il fratello Vivianc e il figlio di questi Corradino)

(53) Viviano laquoadvocatus raquo ASV S Naz perg CCCCC 2 3 1196 agoshysto 22 SIMEONI Il Comune cit pp 73-74 nota doc 1197 settembre 27 P TORELL Regesto Mantovano Roma 1914 docc nn 618 619 620 1198 giugno 2 e 5 ASv S Leon perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 ibidem perg 16 LII 124 1204 marzo 20 ( quondam domini Viviani advocati raquo Bozoto laquoadvoshycatus raquo P F KEHR Italia Pontificia VII 1 Berolini 1923 pp 292-293 doc n 1 1171 maggio 29 e n 2 1185 giugno 12 ASV S Leon perg 27 LUI 23 1184 ottobre 20 perg 24 CIV S 1190 aprile 7

(54) CIPOLLA Verona cit pp 67-73 egrave uno dei pochi documenti rima3tici fra quelli di natura pubblica che dal 1184 in poi per ordine dei procuratori del comune vennero raccolti e conservati in un laquo Liber Comunis raquo andato perduto in etagrave moderna (SANDR op cit) Sui caratteri diplomatici del docushymento si veda P TORELL Studi e ricerche di diplomatica comunale in Atti e Memorie della Reale Accademia Virgiliana di Mantova n S XIV (1911) a pp 82084 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

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Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

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del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

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mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

============================~~~------------------------====~

284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

258 ANDREA CASTAGNETTI

tore Federico II al monastero del 1221 (li) ove fra laltro si conshyferma la refutazione dellavvocazia compiuta da Carlassario dei Crescenzi e dal figlio Crescenzio in mano dellabate Gerardo (1163-1187) Carlassario in un documento molto noto la sentenza di Oberto dellOrto nella lite fra il monastero di San Zeno appogshygiato dal comune veronese e la cittagrave di Ferrara per il possesso di Ostiglia egrave chiamato console e avvocato di San Zeno (37) Lo stesso Carlassario in veste di avvocato del monastero compare come teste in atti del 1163 concernenti la ripartizione di terre boschive nella bassa pianura veronese (38) e nella refutazione di beni comuni da parte dei laquo domini raquo San Zeno e i tre consorti di cui si egrave detto sopra agli uomini di Vigasio (39) Sempre nel 1163 egli accompagna labate a Monza presso imperatore Federico I (40) che in quelloccasione rilascia un diploma al monastero (41)

A questo punto constatato che Arduino e Nicolograve non possono essere stati avvocati del monastero nella seconda metagrave del secolo XII

si potrebbe supporre che lo siano stati in un periodo antecedente Ma dallesame di alcuni documenti inediti (42) riportanti i verbali di numerose testimonianze intorno ai diritti di San Zeno su Ostishy

(36) BIANCOLTNI op cit V l (1761) doc n XL 1221 gennaio 2 pp 110shy116 J L A HUILLARD-BREacuteHOLLES Historia Diplomatica Friderici secundi Paris 1852 II l pp 93-100 J E BOHMER-J FICKER Die Regesten der Kaiserreichs unter Philip Otto IV Friedrich II Innsbruck 1881-1891 n 1266 La refutazione delIavvocazia deve essere avvenuta poco dopo il 1163 anno in cui fu eletto abate Gerardo negli anni seguenti non troviamo piugrave cenno di Carlassario avvocato

(37) UGHELLI op cit colI 793-794 C CIPOLLA Antiche cronache veronesi I Venezia 1890 pp 497-499 in nota

(38) ASV San Zeno Maggiore perg n 6 a 1163 luglio 21 (edito in BIANCOLINI op cit V l doc n XXXI) perg n 6 b 1163 luglio 21 perg n 6 c 1163 luglio 22

(39) ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 (40) Ibidem perg n 134 testimonianza di laquoAdamraquo notaio (41) BIANCOLTNI op cit V l doc n XXXII 1163 dicembre 6 K F

STUMPF-BRENTANO Die Reichskanzler vornehmlich des X XI und XII Jahrmiddot hunderts II Die Kaiserurkunden des X XI und XII Jahrhunderts Innsshybruck 1865-1883 n 4000

(42) ASv Osp Civ perg n 1 app perg n 223 senza data e sottoshyscrizione notarile le deposizioni testimoniali contenutevi sono da porre in relazione alla sentenza di Oberto dellOrto su Ostiglia del 1151 Torneremo su questo punto in un prossimo studio dove daremo ragione approfondita della datazione proposta

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 259

glia risulta che al tempo degli abati Umberto (1110-1115) Ambroshygio (1120-1132) e Silvestro (1132-1139) era avvocato del monastero Bonzeno dei Crescenzi (43) e durante labbaziato di Nobile (1139shy1163) in un primo tempo suo figlio Crescenzio (44) poi il figlio di questi Carlassario Nemmeno consta che Godo e figli fossero tra lXI e il XII secolo avvocati di altri enti ecclesiastici veronesi (45)

(43) Ibidem perg n 1 app testimonianze di Martino laquode Insola da Stanti raquo Enrico laquode Artuicho raquo perg n 223 Gerardino gastaldo Turrisendo monaco Prima di Bonzeno dei Crescenzi erano avvocati del monastero di San Zeno certo Vinizone e suo figlio Peregrino allepoca dellabate Varnerio (1072-1108) il figlio egrave avvocato anche durante labbaziato di Uberto (1110middot 1115) (testimonianze di Ruberto laquo da Gazo Oddone ed Enrico laquomerccediladro da Veronaraquo) in questo periodo deve essere stato sostituito da Bonzeno

(44) Ibidem testimonianze di ( Berizo Stancaro laquoBissolo raquo Guglielmo ( de Bertifredo raquo

(45) Si conoscono i nomi di avvocati fra lXI e il XII secolo di alcuni dei maggiori enti ecclesiastici provvisti non solo di possessi ma anche di giurisdizione su ville del contado veronese Del Capitolo dei Canonici nel 1055 egrave avvocato laquoAdelardusraquo (I FICKER Forschungen zur Reichs - und Rechtsgeschichte Italiens Innsbruck 1868-1874 IV (1874) doc n 65 1055 maggio 6) nel 1065 egrave avvocato Uberto (ACV perg I 5 4 v 1065 aprile 26) nel 1078 Giovanni giudice (FICKER op cit doc n 78 1078 maggio 4) nel 1120 laquo Amizoraquo (FICKER op cit doc n 97 1120 gennaio 28 ACV perg II 6 5 v 1120 dicembre 11) negli anni 1139-1140 il figlio Giordano (FICKER op cit doc n 110 1139 gennaio 11 B CAMPAGNOLA (a cura di) Liber Iuris Civilis Urbis Ve rana e Verona 1728 pp XII-XV doc 1140 gennaio 11) del monastero di Santa Maria nel 1035 egrave avvocato Ermenardo (ASV Santa Maria in Organo perg n 52 1035 settembre 15) nel 1073 Rustico (ibidem perg n 39 1073 ottobre 10) nel 1101 Giovanni giudice (ibidem perg 58 app 1101 aprile 13) nel 1121 laquoAntoraquo (ibidem pcrg n 68 1121 aprile 6) nel 1160 laquoTeuccedilolinusraquo (ibidem perg n 97 1160 luglio 13) del monastero di San Nazaro Lanfranco dal 1096 (BIANCOLINI op cit V 2 doc XXVIII 1096 giugno 25) al 1109 (ibidem doc n XXXII 1109 luglio 17) nel 1145 laquoTinaciusraquo (ibidem doc n XXXIV 1145 agosto 5) del monastero di San Giorgio in Braida e di San Zeno abbiamo giagrave detto Gli avvocati del Vescovato non compaiono a quanto sembra nel secolo XI numerosi invece l ( viceagraveomini in genere ecclesiastici (su questo punto si vedano SIMEONI Documenti cit p 43 e V CAVALLARI Raterio e Verona Verona 1967 p 71 nota 25) ne nominiamo alcuni senza pretesa di completezza Retalagraveo (ACV perg I 5 1 v 1011 aprile) Bruno (M VENTUshyRINI Vita e attivigravetagrave dello laquoscriptorium veronese nel secolo XI Verona 1930 p 25 doc 1021 agraveicembre 12 ASV Osp Civ perg n 25 1023 marzo 6 ibidem perg n 28 1025 aprile 25) TebaIdo (BIANCOLINI op cit IV p 712 doc del 1034 ACV perg I 5 2 v 1036 giugno 30) Cadalo (V CAVALLARI Cadalo e gli Erzoni in Studi Storici Veronesi XV (1965) pp 59-170 a p 95 con documenti del 1041 in appendice) Ermanno (ASV Clero Intrmseco

260 ANDREA CASTAGNETTI

Lipotesi formulata dal Mor resta dunque valida per quanto conshycerne la discendenza dagli avvocati di San Giorgio in Braida (46) ma

Istrumenti antichi registro II c 63 1069 marzo 14 copia del 1326 UGHELLI op cit collo 766-767 doc 1071 gennaio 19) Adelardo (ACV perg A 66 3 8 1073 gennaio 21) ( Orizoraquo (G DIONISI De due Uldarici nella chiesa di Trento non immediatamente successi Verona 1760 doc n III 1077 gennaio 5) Varnerio (ASv Clero Intrinseco Istrum ant reg II c 66 1099 gennaio 14) Aldegerio (ASV Osp Civ perg n 60 1100 aprile 4 San Nazaro perg M 1 1 1110 novembre 17 ibidem perg LL 4 7 1118 gennaio 18) TillltIiIIQ1 ~AHtebflU IV W fttl-iHigrave due 1134 feblJiaie ) nella prima metagrave del secolo XII compare un Adelardo avvocato dellepiscopato (UGHELLI op cit collo 773-774 doc 1127 ACV perg I 6 4 r 1139 gennaio 27) Verso la fine del secolo XII nei documenti non compaiono piugrave avvocati per gli enti eccleshysiastici sopra nominati Per quante riguarda San Zeno dopo la refutazione dellavvocazia da parte di Carlassario dei Crescenzi nelle mani dellabate Gerardo (cfr sopra nota 36) non cegrave piugrave traccia di intervento di un avvocato del monastero Nei contrasti sullesercizio della giurisdizione in Vigasio inishyziati nel 1172 labate Gerardo agisce da solo nel 1186 si presenta egli stesso di fronte ai consoli veronesi per chiedere la demolizione della casa-torre di Nicolograve Nel processo del 1187 il monastero egrave rappresentato dal priore Rishyprando - si tenga presente che dal marzo 1187 vi egrave un nuovo abate Ugo - Altre volte la difesa degli interessi abbaziali egrave affidata a un monaco o anche a un laico a ciograve delegati mediante il conferimento di un ( sindicatus) speshyciale laquoad hocraquo (su questo aspetto si veda P GROSSI Le abbazie benedettine nellalto Medioevo italiano Struttura giuridica amministrazione e giurlsdishyzione Firenze 1957 p 158) Nel 1195 per esempio Enrigeto laquode Sineverto raquo cittadino veronese non fra i minori (consigliere del comune nel 1198 e nel 1201 C CIPOLLA Trattati commerciali e politici del secolo XII inediti o imperfettamente noti in Nuovo Archivio Veneto XV (1898) pp 239-352 doc n VIII 1198 ottobre 24 e L SIMEONI Il Comune veronese sino ad Ezzeligraveno e il suo primo statuto in Miscellanea di Storia Veneta s 3 XV (1922) pp 1-131 ora in Studi Storici Veronesi X (1959) pp 5-129 Appendice II doc n V 1201 novembre 7 console di giustizia nel 1202 C CIPOLLA Documenti per la storia delle relazioni fra llerona e Mantova nel secolo XIII Milano 1901 doc n II) vassallo di San Zeno (ASV Orfanotrofio Femminile Abbashyzia di San Zeno registro 1-6 c 106 v 1217 gennaio 25 carta di manigravefestazione di feudo tenuto dagli avi da parte di Viviano laquoq Enrigeti de Sinevertoraquo) cita in giudizio di fronte al tribunale del podestagrave certo laquoBuccaduraraquo di Vigasio che non voleva riconoscere la giurisdizione del monastero (ASV Osp Civ perg n 194 1195 giugno lO) Un incarico simile egrave affidato nel 1196 dallabate di San Nazaro ad Alberto degli Avvocati che appunto ne difende in giudizio i diritti giurigravesdizi0nali contro la comunitagrave di Coriano (cfr avanti testo corrispondente alle note 144-147)

(46) Che la famigligravea derivasse il nome dallufficio esercitato per un monastero e non per il Vescovo non sarebbe un caso unico Nella vicina cittagrave di Mantova la famiglia degli Avvocati presente in epoca comunale

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 261

non per lesercizio della stessa funzione anche per il monastero di San Zeno

B possibile seguire nel tempo la trasformazione dellappellashytivo ( advocatus raquo in nome di famiglia Il secondo Godo egrave sempre chiamato ( advocatus raquo mai ( de Advocato raquo o laquo de Advocatis ) (47) il figlio Arduino designato per lo piugrave come laquo de Advocato raquo (48) a volte egrave anche chiamato semplicemente laquo advocatusraquo (49) Il nome della famiglia nelle alternanze ( de Advocato raquo e laquo de Advocatis raquo

si afferma con i fratelli che compaiono piugrave tardi nella documenshytazione quasi un decennio dopo Nicolograve (SO) Viviano Cl) Bozoto (Sl)

deriva il nome dallufficio di avvocazia rivestito per il monastero di SantAnshydrea si veda P TORELLI Un Comune cittadino in territorio ad economia agricola II Uomini e classi al potere Mantova 1952 pp 142-152 Purtroppo larchivio del monastero di San Giorgio in Braida che si conserva presso lArchivio Vaticano Nunziatura Veneta ricco per il secolo XII di un migliaio di pergamene regestate (cfr P CENCI Larchivio della Cancelleria della Nunshyziatura Veneta in Miscellanea F Ehrle Roma 1924 V pp 273-330) non ha forshynito altre indicazioni utili alla ricostruzione della genealogia della famiglia oltre a quelle giagrave utilizzate dal Mor Il motivo puograve essere ravvisato nel fatto che in seguito alla refutazione dellavvocazia e del feudo nel 1121 gli Avvocati non abbiano piugrave avuto rapporti con il monastero siano mancati in partishycolare i rapporti di tipo patrimoniale che caratterizzano gran parte della documentazione conservata negli archivi ecclesiastici

(47) BIANCOLINI op cit II pp 592-593 doc 1141 aprile 6 ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia Alberto laquo Gatus raquo Marchesio Raimondino Cicherio e Senechino S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(48) SIMEONJ Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVI 1165 settembre 10 ASV Cl Intr Istrum ant reg II c 197 r 1166 luglio 1 copia del 1326 S Alaria Org perg n 106 1167 giugno 27 San Salvar Corte Regia perg n 15 1167 novembre 27 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 ACv perg II 7 8 v 1175 settembre 8 (figli laquode Arduino de Advocato raquo ASV San Michele in Campagna perg n 78 1181 marzo 4 (laquoTebaldinus filius quondam domini Arduini de Advocatoraquo)

(49) SIMEONI Documenti cit p 55 nota doc 1156 agosto 23 (edIzione parziale) ibidem p 54 nota doc 1160 dicembre 15 ACVbull perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febbraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29

(50) Nicolograve ( de Advocato ACV perg II 7 8 v 1175 settembre 8 perg III 8 6 v 1176 giugno 30 CIPOLLA I primi accenni cit doc 1184 giugno 14 pp 24-25 ( de Advocatis ASV Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 perg n 225 c senza data ma della fine del secolo XII copia del secolo XIII (per le note 51 e 52 Vedi pagina seguente)

262 ANDREA CASTAGNETTI

ma non in modo cosigrave definitivo che talvolta non ricompaia lappelshylativo advocatus raquo in funzione di semplice apposizione indicante quindi ancora una funzione come allorigine (53) Con la generazione successiva il nome si stabilizza nella forma ( de Advocatis raquo

La famiglia degli Avvocati occupa un posto di rilievo nella societagrave veronese comunale Lo conferma innanzitutto un importante documento di natura pubblica il ( Breve recti mercati et portarum et civitatis et castri raquo composto in tre tempi 1173 1176 e 1184 (54) che mostra gli Avvocati detentori di alcuni diritti sul dazio delle

(51) Viviano laquode Advocatoraquo in sei documenti dal 1165 (L SIMEONI Comuni rurali veronesi (Valpolicella - Valpantena - Gardesana) in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 5 I (1924) pp 137middot220 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 109-202 a pp 140-141 doc 1165 ottobre 3) al 1193 (G SANDR Nuove notizie sullantico cartolario del Comune di Verona in Atti Acc Verona s 5 XXXIV (1946-1947) pp 37-52 ora in Scritti di Gino Sandri a cura di G SANCASSANI Verona 1969 pp 9-25 Appendice doc n II 1193 settembre 8) laquo de Advocatisraquo in 16 docushymenti dal 1172 (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO) al 1202 (CIPOLLA Documenti cit doc n I)

(52) Bozoto laquode Advocato raquo ASV S Leon perg 17 LUI 2 1168 aprile 25 1184 febbraio 3 (C CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa in Nuovo Archivio Veneto X (1895) a p 72 dellestratto) laquode Advocatisraquo 1178 ottobre 7 (UGHELLI op cit col 714 presente nella concione del comune con il fratello Vivianc e il figlio di questi Corradino)

(53) Viviano laquoadvocatus raquo ASV S Naz perg CCCCC 2 3 1196 agoshysto 22 SIMEONI Il Comune cit pp 73-74 nota doc 1197 settembre 27 P TORELL Regesto Mantovano Roma 1914 docc nn 618 619 620 1198 giugno 2 e 5 ASv S Leon perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 ibidem perg 16 LII 124 1204 marzo 20 ( quondam domini Viviani advocati raquo Bozoto laquoadvoshycatus raquo P F KEHR Italia Pontificia VII 1 Berolini 1923 pp 292-293 doc n 1 1171 maggio 29 e n 2 1185 giugno 12 ASV S Leon perg 27 LUI 23 1184 ottobre 20 perg 24 CIV S 1190 aprile 7

(54) CIPOLLA Verona cit pp 67-73 egrave uno dei pochi documenti rima3tici fra quelli di natura pubblica che dal 1184 in poi per ordine dei procuratori del comune vennero raccolti e conservati in un laquo Liber Comunis raquo andato perduto in etagrave moderna (SANDR op cit) Sui caratteri diplomatici del docushymento si veda P TORELL Studi e ricerche di diplomatica comunale in Atti e Memorie della Reale Accademia Virgiliana di Mantova n S XIV (1911) a pp 82084 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

264 ANDREA CASTAGNETTI

Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 259

glia risulta che al tempo degli abati Umberto (1110-1115) Ambroshygio (1120-1132) e Silvestro (1132-1139) era avvocato del monastero Bonzeno dei Crescenzi (43) e durante labbaziato di Nobile (1139shy1163) in un primo tempo suo figlio Crescenzio (44) poi il figlio di questi Carlassario Nemmeno consta che Godo e figli fossero tra lXI e il XII secolo avvocati di altri enti ecclesiastici veronesi (45)

(43) Ibidem perg n 1 app testimonianze di Martino laquode Insola da Stanti raquo Enrico laquode Artuicho raquo perg n 223 Gerardino gastaldo Turrisendo monaco Prima di Bonzeno dei Crescenzi erano avvocati del monastero di San Zeno certo Vinizone e suo figlio Peregrino allepoca dellabate Varnerio (1072-1108) il figlio egrave avvocato anche durante labbaziato di Uberto (1110middot 1115) (testimonianze di Ruberto laquo da Gazo Oddone ed Enrico laquomerccediladro da Veronaraquo) in questo periodo deve essere stato sostituito da Bonzeno

(44) Ibidem testimonianze di ( Berizo Stancaro laquoBissolo raquo Guglielmo ( de Bertifredo raquo

(45) Si conoscono i nomi di avvocati fra lXI e il XII secolo di alcuni dei maggiori enti ecclesiastici provvisti non solo di possessi ma anche di giurisdizione su ville del contado veronese Del Capitolo dei Canonici nel 1055 egrave avvocato laquoAdelardusraquo (I FICKER Forschungen zur Reichs - und Rechtsgeschichte Italiens Innsbruck 1868-1874 IV (1874) doc n 65 1055 maggio 6) nel 1065 egrave avvocato Uberto (ACV perg I 5 4 v 1065 aprile 26) nel 1078 Giovanni giudice (FICKER op cit doc n 78 1078 maggio 4) nel 1120 laquo Amizoraquo (FICKER op cit doc n 97 1120 gennaio 28 ACV perg II 6 5 v 1120 dicembre 11) negli anni 1139-1140 il figlio Giordano (FICKER op cit doc n 110 1139 gennaio 11 B CAMPAGNOLA (a cura di) Liber Iuris Civilis Urbis Ve rana e Verona 1728 pp XII-XV doc 1140 gennaio 11) del monastero di Santa Maria nel 1035 egrave avvocato Ermenardo (ASV Santa Maria in Organo perg n 52 1035 settembre 15) nel 1073 Rustico (ibidem perg n 39 1073 ottobre 10) nel 1101 Giovanni giudice (ibidem perg 58 app 1101 aprile 13) nel 1121 laquoAntoraquo (ibidem pcrg n 68 1121 aprile 6) nel 1160 laquoTeuccedilolinusraquo (ibidem perg n 97 1160 luglio 13) del monastero di San Nazaro Lanfranco dal 1096 (BIANCOLINI op cit V 2 doc XXVIII 1096 giugno 25) al 1109 (ibidem doc n XXXII 1109 luglio 17) nel 1145 laquoTinaciusraquo (ibidem doc n XXXIV 1145 agosto 5) del monastero di San Giorgio in Braida e di San Zeno abbiamo giagrave detto Gli avvocati del Vescovato non compaiono a quanto sembra nel secolo XI numerosi invece l ( viceagraveomini in genere ecclesiastici (su questo punto si vedano SIMEONI Documenti cit p 43 e V CAVALLARI Raterio e Verona Verona 1967 p 71 nota 25) ne nominiamo alcuni senza pretesa di completezza Retalagraveo (ACV perg I 5 1 v 1011 aprile) Bruno (M VENTUshyRINI Vita e attivigravetagrave dello laquoscriptorium veronese nel secolo XI Verona 1930 p 25 doc 1021 agraveicembre 12 ASV Osp Civ perg n 25 1023 marzo 6 ibidem perg n 28 1025 aprile 25) TebaIdo (BIANCOLINI op cit IV p 712 doc del 1034 ACV perg I 5 2 v 1036 giugno 30) Cadalo (V CAVALLARI Cadalo e gli Erzoni in Studi Storici Veronesi XV (1965) pp 59-170 a p 95 con documenti del 1041 in appendice) Ermanno (ASV Clero Intrmseco

260 ANDREA CASTAGNETTI

Lipotesi formulata dal Mor resta dunque valida per quanto conshycerne la discendenza dagli avvocati di San Giorgio in Braida (46) ma

Istrumenti antichi registro II c 63 1069 marzo 14 copia del 1326 UGHELLI op cit collo 766-767 doc 1071 gennaio 19) Adelardo (ACV perg A 66 3 8 1073 gennaio 21) ( Orizoraquo (G DIONISI De due Uldarici nella chiesa di Trento non immediatamente successi Verona 1760 doc n III 1077 gennaio 5) Varnerio (ASv Clero Intrinseco Istrum ant reg II c 66 1099 gennaio 14) Aldegerio (ASV Osp Civ perg n 60 1100 aprile 4 San Nazaro perg M 1 1 1110 novembre 17 ibidem perg LL 4 7 1118 gennaio 18) TillltIiIIQ1 ~AHtebflU IV W fttl-iHigrave due 1134 feblJiaie ) nella prima metagrave del secolo XII compare un Adelardo avvocato dellepiscopato (UGHELLI op cit collo 773-774 doc 1127 ACV perg I 6 4 r 1139 gennaio 27) Verso la fine del secolo XII nei documenti non compaiono piugrave avvocati per gli enti eccleshysiastici sopra nominati Per quante riguarda San Zeno dopo la refutazione dellavvocazia da parte di Carlassario dei Crescenzi nelle mani dellabate Gerardo (cfr sopra nota 36) non cegrave piugrave traccia di intervento di un avvocato del monastero Nei contrasti sullesercizio della giurisdizione in Vigasio inishyziati nel 1172 labate Gerardo agisce da solo nel 1186 si presenta egli stesso di fronte ai consoli veronesi per chiedere la demolizione della casa-torre di Nicolograve Nel processo del 1187 il monastero egrave rappresentato dal priore Rishyprando - si tenga presente che dal marzo 1187 vi egrave un nuovo abate Ugo - Altre volte la difesa degli interessi abbaziali egrave affidata a un monaco o anche a un laico a ciograve delegati mediante il conferimento di un ( sindicatus) speshyciale laquoad hocraquo (su questo aspetto si veda P GROSSI Le abbazie benedettine nellalto Medioevo italiano Struttura giuridica amministrazione e giurlsdishyzione Firenze 1957 p 158) Nel 1195 per esempio Enrigeto laquode Sineverto raquo cittadino veronese non fra i minori (consigliere del comune nel 1198 e nel 1201 C CIPOLLA Trattati commerciali e politici del secolo XII inediti o imperfettamente noti in Nuovo Archivio Veneto XV (1898) pp 239-352 doc n VIII 1198 ottobre 24 e L SIMEONI Il Comune veronese sino ad Ezzeligraveno e il suo primo statuto in Miscellanea di Storia Veneta s 3 XV (1922) pp 1-131 ora in Studi Storici Veronesi X (1959) pp 5-129 Appendice II doc n V 1201 novembre 7 console di giustizia nel 1202 C CIPOLLA Documenti per la storia delle relazioni fra llerona e Mantova nel secolo XIII Milano 1901 doc n II) vassallo di San Zeno (ASV Orfanotrofio Femminile Abbashyzia di San Zeno registro 1-6 c 106 v 1217 gennaio 25 carta di manigravefestazione di feudo tenuto dagli avi da parte di Viviano laquoq Enrigeti de Sinevertoraquo) cita in giudizio di fronte al tribunale del podestagrave certo laquoBuccaduraraquo di Vigasio che non voleva riconoscere la giurisdizione del monastero (ASV Osp Civ perg n 194 1195 giugno lO) Un incarico simile egrave affidato nel 1196 dallabate di San Nazaro ad Alberto degli Avvocati che appunto ne difende in giudizio i diritti giurigravesdizi0nali contro la comunitagrave di Coriano (cfr avanti testo corrispondente alle note 144-147)

(46) Che la famigligravea derivasse il nome dallufficio esercitato per un monastero e non per il Vescovo non sarebbe un caso unico Nella vicina cittagrave di Mantova la famiglia degli Avvocati presente in epoca comunale

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 261

non per lesercizio della stessa funzione anche per il monastero di San Zeno

B possibile seguire nel tempo la trasformazione dellappellashytivo ( advocatus raquo in nome di famiglia Il secondo Godo egrave sempre chiamato ( advocatus raquo mai ( de Advocato raquo o laquo de Advocatis ) (47) il figlio Arduino designato per lo piugrave come laquo de Advocato raquo (48) a volte egrave anche chiamato semplicemente laquo advocatusraquo (49) Il nome della famiglia nelle alternanze ( de Advocato raquo e laquo de Advocatis raquo

si afferma con i fratelli che compaiono piugrave tardi nella documenshytazione quasi un decennio dopo Nicolograve (SO) Viviano Cl) Bozoto (Sl)

deriva il nome dallufficio di avvocazia rivestito per il monastero di SantAnshydrea si veda P TORELLI Un Comune cittadino in territorio ad economia agricola II Uomini e classi al potere Mantova 1952 pp 142-152 Purtroppo larchivio del monastero di San Giorgio in Braida che si conserva presso lArchivio Vaticano Nunziatura Veneta ricco per il secolo XII di un migliaio di pergamene regestate (cfr P CENCI Larchivio della Cancelleria della Nunshyziatura Veneta in Miscellanea F Ehrle Roma 1924 V pp 273-330) non ha forshynito altre indicazioni utili alla ricostruzione della genealogia della famiglia oltre a quelle giagrave utilizzate dal Mor Il motivo puograve essere ravvisato nel fatto che in seguito alla refutazione dellavvocazia e del feudo nel 1121 gli Avvocati non abbiano piugrave avuto rapporti con il monastero siano mancati in partishycolare i rapporti di tipo patrimoniale che caratterizzano gran parte della documentazione conservata negli archivi ecclesiastici

(47) BIANCOLINI op cit II pp 592-593 doc 1141 aprile 6 ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia Alberto laquo Gatus raquo Marchesio Raimondino Cicherio e Senechino S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(48) SIMEONJ Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVI 1165 settembre 10 ASV Cl Intr Istrum ant reg II c 197 r 1166 luglio 1 copia del 1326 S Alaria Org perg n 106 1167 giugno 27 San Salvar Corte Regia perg n 15 1167 novembre 27 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 ACv perg II 7 8 v 1175 settembre 8 (figli laquode Arduino de Advocato raquo ASV San Michele in Campagna perg n 78 1181 marzo 4 (laquoTebaldinus filius quondam domini Arduini de Advocatoraquo)

(49) SIMEONI Documenti cit p 55 nota doc 1156 agosto 23 (edIzione parziale) ibidem p 54 nota doc 1160 dicembre 15 ACVbull perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febbraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29

(50) Nicolograve ( de Advocato ACV perg II 7 8 v 1175 settembre 8 perg III 8 6 v 1176 giugno 30 CIPOLLA I primi accenni cit doc 1184 giugno 14 pp 24-25 ( de Advocatis ASV Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 perg n 225 c senza data ma della fine del secolo XII copia del secolo XIII (per le note 51 e 52 Vedi pagina seguente)

262 ANDREA CASTAGNETTI

ma non in modo cosigrave definitivo che talvolta non ricompaia lappelshylativo advocatus raquo in funzione di semplice apposizione indicante quindi ancora una funzione come allorigine (53) Con la generazione successiva il nome si stabilizza nella forma ( de Advocatis raquo

La famiglia degli Avvocati occupa un posto di rilievo nella societagrave veronese comunale Lo conferma innanzitutto un importante documento di natura pubblica il ( Breve recti mercati et portarum et civitatis et castri raquo composto in tre tempi 1173 1176 e 1184 (54) che mostra gli Avvocati detentori di alcuni diritti sul dazio delle

(51) Viviano laquode Advocatoraquo in sei documenti dal 1165 (L SIMEONI Comuni rurali veronesi (Valpolicella - Valpantena - Gardesana) in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 5 I (1924) pp 137middot220 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 109-202 a pp 140-141 doc 1165 ottobre 3) al 1193 (G SANDR Nuove notizie sullantico cartolario del Comune di Verona in Atti Acc Verona s 5 XXXIV (1946-1947) pp 37-52 ora in Scritti di Gino Sandri a cura di G SANCASSANI Verona 1969 pp 9-25 Appendice doc n II 1193 settembre 8) laquo de Advocatisraquo in 16 docushymenti dal 1172 (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO) al 1202 (CIPOLLA Documenti cit doc n I)

(52) Bozoto laquode Advocato raquo ASV S Leon perg 17 LUI 2 1168 aprile 25 1184 febbraio 3 (C CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa in Nuovo Archivio Veneto X (1895) a p 72 dellestratto) laquode Advocatisraquo 1178 ottobre 7 (UGHELLI op cit col 714 presente nella concione del comune con il fratello Vivianc e il figlio di questi Corradino)

(53) Viviano laquoadvocatus raquo ASV S Naz perg CCCCC 2 3 1196 agoshysto 22 SIMEONI Il Comune cit pp 73-74 nota doc 1197 settembre 27 P TORELL Regesto Mantovano Roma 1914 docc nn 618 619 620 1198 giugno 2 e 5 ASv S Leon perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 ibidem perg 16 LII 124 1204 marzo 20 ( quondam domini Viviani advocati raquo Bozoto laquoadvoshycatus raquo P F KEHR Italia Pontificia VII 1 Berolini 1923 pp 292-293 doc n 1 1171 maggio 29 e n 2 1185 giugno 12 ASV S Leon perg 27 LUI 23 1184 ottobre 20 perg 24 CIV S 1190 aprile 7

(54) CIPOLLA Verona cit pp 67-73 egrave uno dei pochi documenti rima3tici fra quelli di natura pubblica che dal 1184 in poi per ordine dei procuratori del comune vennero raccolti e conservati in un laquo Liber Comunis raquo andato perduto in etagrave moderna (SANDR op cit) Sui caratteri diplomatici del docushymento si veda P TORELL Studi e ricerche di diplomatica comunale in Atti e Memorie della Reale Accademia Virgiliana di Mantova n S XIV (1911) a pp 82084 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

264 ANDREA CASTAGNETTI

Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

~~--------------------------------------------~------~

292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

260 ANDREA CASTAGNETTI

Lipotesi formulata dal Mor resta dunque valida per quanto conshycerne la discendenza dagli avvocati di San Giorgio in Braida (46) ma

Istrumenti antichi registro II c 63 1069 marzo 14 copia del 1326 UGHELLI op cit collo 766-767 doc 1071 gennaio 19) Adelardo (ACV perg A 66 3 8 1073 gennaio 21) ( Orizoraquo (G DIONISI De due Uldarici nella chiesa di Trento non immediatamente successi Verona 1760 doc n III 1077 gennaio 5) Varnerio (ASv Clero Intrinseco Istrum ant reg II c 66 1099 gennaio 14) Aldegerio (ASV Osp Civ perg n 60 1100 aprile 4 San Nazaro perg M 1 1 1110 novembre 17 ibidem perg LL 4 7 1118 gennaio 18) TillltIiIIQ1 ~AHtebflU IV W fttl-iHigrave due 1134 feblJiaie ) nella prima metagrave del secolo XII compare un Adelardo avvocato dellepiscopato (UGHELLI op cit collo 773-774 doc 1127 ACV perg I 6 4 r 1139 gennaio 27) Verso la fine del secolo XII nei documenti non compaiono piugrave avvocati per gli enti eccleshysiastici sopra nominati Per quante riguarda San Zeno dopo la refutazione dellavvocazia da parte di Carlassario dei Crescenzi nelle mani dellabate Gerardo (cfr sopra nota 36) non cegrave piugrave traccia di intervento di un avvocato del monastero Nei contrasti sullesercizio della giurisdizione in Vigasio inishyziati nel 1172 labate Gerardo agisce da solo nel 1186 si presenta egli stesso di fronte ai consoli veronesi per chiedere la demolizione della casa-torre di Nicolograve Nel processo del 1187 il monastero egrave rappresentato dal priore Rishyprando - si tenga presente che dal marzo 1187 vi egrave un nuovo abate Ugo - Altre volte la difesa degli interessi abbaziali egrave affidata a un monaco o anche a un laico a ciograve delegati mediante il conferimento di un ( sindicatus) speshyciale laquoad hocraquo (su questo aspetto si veda P GROSSI Le abbazie benedettine nellalto Medioevo italiano Struttura giuridica amministrazione e giurlsdishyzione Firenze 1957 p 158) Nel 1195 per esempio Enrigeto laquode Sineverto raquo cittadino veronese non fra i minori (consigliere del comune nel 1198 e nel 1201 C CIPOLLA Trattati commerciali e politici del secolo XII inediti o imperfettamente noti in Nuovo Archivio Veneto XV (1898) pp 239-352 doc n VIII 1198 ottobre 24 e L SIMEONI Il Comune veronese sino ad Ezzeligraveno e il suo primo statuto in Miscellanea di Storia Veneta s 3 XV (1922) pp 1-131 ora in Studi Storici Veronesi X (1959) pp 5-129 Appendice II doc n V 1201 novembre 7 console di giustizia nel 1202 C CIPOLLA Documenti per la storia delle relazioni fra llerona e Mantova nel secolo XIII Milano 1901 doc n II) vassallo di San Zeno (ASV Orfanotrofio Femminile Abbashyzia di San Zeno registro 1-6 c 106 v 1217 gennaio 25 carta di manigravefestazione di feudo tenuto dagli avi da parte di Viviano laquoq Enrigeti de Sinevertoraquo) cita in giudizio di fronte al tribunale del podestagrave certo laquoBuccaduraraquo di Vigasio che non voleva riconoscere la giurisdizione del monastero (ASV Osp Civ perg n 194 1195 giugno lO) Un incarico simile egrave affidato nel 1196 dallabate di San Nazaro ad Alberto degli Avvocati che appunto ne difende in giudizio i diritti giurigravesdizi0nali contro la comunitagrave di Coriano (cfr avanti testo corrispondente alle note 144-147)

(46) Che la famigligravea derivasse il nome dallufficio esercitato per un monastero e non per il Vescovo non sarebbe un caso unico Nella vicina cittagrave di Mantova la famiglia degli Avvocati presente in epoca comunale

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 261

non per lesercizio della stessa funzione anche per il monastero di San Zeno

B possibile seguire nel tempo la trasformazione dellappellashytivo ( advocatus raquo in nome di famiglia Il secondo Godo egrave sempre chiamato ( advocatus raquo mai ( de Advocato raquo o laquo de Advocatis ) (47) il figlio Arduino designato per lo piugrave come laquo de Advocato raquo (48) a volte egrave anche chiamato semplicemente laquo advocatusraquo (49) Il nome della famiglia nelle alternanze ( de Advocato raquo e laquo de Advocatis raquo

si afferma con i fratelli che compaiono piugrave tardi nella documenshytazione quasi un decennio dopo Nicolograve (SO) Viviano Cl) Bozoto (Sl)

deriva il nome dallufficio di avvocazia rivestito per il monastero di SantAnshydrea si veda P TORELLI Un Comune cittadino in territorio ad economia agricola II Uomini e classi al potere Mantova 1952 pp 142-152 Purtroppo larchivio del monastero di San Giorgio in Braida che si conserva presso lArchivio Vaticano Nunziatura Veneta ricco per il secolo XII di un migliaio di pergamene regestate (cfr P CENCI Larchivio della Cancelleria della Nunshyziatura Veneta in Miscellanea F Ehrle Roma 1924 V pp 273-330) non ha forshynito altre indicazioni utili alla ricostruzione della genealogia della famiglia oltre a quelle giagrave utilizzate dal Mor Il motivo puograve essere ravvisato nel fatto che in seguito alla refutazione dellavvocazia e del feudo nel 1121 gli Avvocati non abbiano piugrave avuto rapporti con il monastero siano mancati in partishycolare i rapporti di tipo patrimoniale che caratterizzano gran parte della documentazione conservata negli archivi ecclesiastici

(47) BIANCOLINI op cit II pp 592-593 doc 1141 aprile 6 ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia Alberto laquo Gatus raquo Marchesio Raimondino Cicherio e Senechino S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(48) SIMEONJ Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVI 1165 settembre 10 ASV Cl Intr Istrum ant reg II c 197 r 1166 luglio 1 copia del 1326 S Alaria Org perg n 106 1167 giugno 27 San Salvar Corte Regia perg n 15 1167 novembre 27 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 ACv perg II 7 8 v 1175 settembre 8 (figli laquode Arduino de Advocato raquo ASV San Michele in Campagna perg n 78 1181 marzo 4 (laquoTebaldinus filius quondam domini Arduini de Advocatoraquo)

(49) SIMEONI Documenti cit p 55 nota doc 1156 agosto 23 (edIzione parziale) ibidem p 54 nota doc 1160 dicembre 15 ACVbull perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febbraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29

(50) Nicolograve ( de Advocato ACV perg II 7 8 v 1175 settembre 8 perg III 8 6 v 1176 giugno 30 CIPOLLA I primi accenni cit doc 1184 giugno 14 pp 24-25 ( de Advocatis ASV Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 perg n 225 c senza data ma della fine del secolo XII copia del secolo XIII (per le note 51 e 52 Vedi pagina seguente)

262 ANDREA CASTAGNETTI

ma non in modo cosigrave definitivo che talvolta non ricompaia lappelshylativo advocatus raquo in funzione di semplice apposizione indicante quindi ancora una funzione come allorigine (53) Con la generazione successiva il nome si stabilizza nella forma ( de Advocatis raquo

La famiglia degli Avvocati occupa un posto di rilievo nella societagrave veronese comunale Lo conferma innanzitutto un importante documento di natura pubblica il ( Breve recti mercati et portarum et civitatis et castri raquo composto in tre tempi 1173 1176 e 1184 (54) che mostra gli Avvocati detentori di alcuni diritti sul dazio delle

(51) Viviano laquode Advocatoraquo in sei documenti dal 1165 (L SIMEONI Comuni rurali veronesi (Valpolicella - Valpantena - Gardesana) in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 5 I (1924) pp 137middot220 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 109-202 a pp 140-141 doc 1165 ottobre 3) al 1193 (G SANDR Nuove notizie sullantico cartolario del Comune di Verona in Atti Acc Verona s 5 XXXIV (1946-1947) pp 37-52 ora in Scritti di Gino Sandri a cura di G SANCASSANI Verona 1969 pp 9-25 Appendice doc n II 1193 settembre 8) laquo de Advocatisraquo in 16 docushymenti dal 1172 (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO) al 1202 (CIPOLLA Documenti cit doc n I)

(52) Bozoto laquode Advocato raquo ASV S Leon perg 17 LUI 2 1168 aprile 25 1184 febbraio 3 (C CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa in Nuovo Archivio Veneto X (1895) a p 72 dellestratto) laquode Advocatisraquo 1178 ottobre 7 (UGHELLI op cit col 714 presente nella concione del comune con il fratello Vivianc e il figlio di questi Corradino)

(53) Viviano laquoadvocatus raquo ASV S Naz perg CCCCC 2 3 1196 agoshysto 22 SIMEONI Il Comune cit pp 73-74 nota doc 1197 settembre 27 P TORELL Regesto Mantovano Roma 1914 docc nn 618 619 620 1198 giugno 2 e 5 ASv S Leon perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 ibidem perg 16 LII 124 1204 marzo 20 ( quondam domini Viviani advocati raquo Bozoto laquoadvoshycatus raquo P F KEHR Italia Pontificia VII 1 Berolini 1923 pp 292-293 doc n 1 1171 maggio 29 e n 2 1185 giugno 12 ASV S Leon perg 27 LUI 23 1184 ottobre 20 perg 24 CIV S 1190 aprile 7

(54) CIPOLLA Verona cit pp 67-73 egrave uno dei pochi documenti rima3tici fra quelli di natura pubblica che dal 1184 in poi per ordine dei procuratori del comune vennero raccolti e conservati in un laquo Liber Comunis raquo andato perduto in etagrave moderna (SANDR op cit) Sui caratteri diplomatici del docushymento si veda P TORELL Studi e ricerche di diplomatica comunale in Atti e Memorie della Reale Accademia Virgiliana di Mantova n S XIV (1911) a pp 82084 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

264 ANDREA CASTAGNETTI

Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

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appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

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sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

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dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

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seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

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POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

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291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 261

non per lesercizio della stessa funzione anche per il monastero di San Zeno

B possibile seguire nel tempo la trasformazione dellappellashytivo ( advocatus raquo in nome di famiglia Il secondo Godo egrave sempre chiamato ( advocatus raquo mai ( de Advocato raquo o laquo de Advocatis ) (47) il figlio Arduino designato per lo piugrave come laquo de Advocato raquo (48) a volte egrave anche chiamato semplicemente laquo advocatusraquo (49) Il nome della famiglia nelle alternanze ( de Advocato raquo e laquo de Advocatis raquo

si afferma con i fratelli che compaiono piugrave tardi nella documenshytazione quasi un decennio dopo Nicolograve (SO) Viviano Cl) Bozoto (Sl)

deriva il nome dallufficio di avvocazia rivestito per il monastero di SantAnshydrea si veda P TORELLI Un Comune cittadino in territorio ad economia agricola II Uomini e classi al potere Mantova 1952 pp 142-152 Purtroppo larchivio del monastero di San Giorgio in Braida che si conserva presso lArchivio Vaticano Nunziatura Veneta ricco per il secolo XII di un migliaio di pergamene regestate (cfr P CENCI Larchivio della Cancelleria della Nunshyziatura Veneta in Miscellanea F Ehrle Roma 1924 V pp 273-330) non ha forshynito altre indicazioni utili alla ricostruzione della genealogia della famiglia oltre a quelle giagrave utilizzate dal Mor Il motivo puograve essere ravvisato nel fatto che in seguito alla refutazione dellavvocazia e del feudo nel 1121 gli Avvocati non abbiano piugrave avuto rapporti con il monastero siano mancati in partishycolare i rapporti di tipo patrimoniale che caratterizzano gran parte della documentazione conservata negli archivi ecclesiastici

(47) BIANCOLINI op cit II pp 592-593 doc 1141 aprile 6 ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia Alberto laquo Gatus raquo Marchesio Raimondino Cicherio e Senechino S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 perg 24 CIV 1 1160 gennaio 20

(48) SIMEONJ Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 ASV Osp Civ perg n 94 1163 luglio 22 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVI 1165 settembre 10 ASV Cl Intr Istrum ant reg II c 197 r 1166 luglio 1 copia del 1326 S Alaria Org perg n 106 1167 giugno 27 San Salvar Corte Regia perg n 15 1167 novembre 27 BIANCOLINI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 ACv perg II 7 8 v 1175 settembre 8 (figli laquode Arduino de Advocato raquo ASV San Michele in Campagna perg n 78 1181 marzo 4 (laquoTebaldinus filius quondam domini Arduini de Advocatoraquo)

(49) SIMEONI Documenti cit p 55 nota doc 1156 agosto 23 (edIzione parziale) ibidem p 54 nota doc 1160 dicembre 15 ACVbull perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febbraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29

(50) Nicolograve ( de Advocato ACV perg II 7 8 v 1175 settembre 8 perg III 8 6 v 1176 giugno 30 CIPOLLA I primi accenni cit doc 1184 giugno 14 pp 24-25 ( de Advocatis ASV Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 perg n 225 c senza data ma della fine del secolo XII copia del secolo XIII (per le note 51 e 52 Vedi pagina seguente)

262 ANDREA CASTAGNETTI

ma non in modo cosigrave definitivo che talvolta non ricompaia lappelshylativo advocatus raquo in funzione di semplice apposizione indicante quindi ancora una funzione come allorigine (53) Con la generazione successiva il nome si stabilizza nella forma ( de Advocatis raquo

La famiglia degli Avvocati occupa un posto di rilievo nella societagrave veronese comunale Lo conferma innanzitutto un importante documento di natura pubblica il ( Breve recti mercati et portarum et civitatis et castri raquo composto in tre tempi 1173 1176 e 1184 (54) che mostra gli Avvocati detentori di alcuni diritti sul dazio delle

(51) Viviano laquode Advocatoraquo in sei documenti dal 1165 (L SIMEONI Comuni rurali veronesi (Valpolicella - Valpantena - Gardesana) in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 5 I (1924) pp 137middot220 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 109-202 a pp 140-141 doc 1165 ottobre 3) al 1193 (G SANDR Nuove notizie sullantico cartolario del Comune di Verona in Atti Acc Verona s 5 XXXIV (1946-1947) pp 37-52 ora in Scritti di Gino Sandri a cura di G SANCASSANI Verona 1969 pp 9-25 Appendice doc n II 1193 settembre 8) laquo de Advocatisraquo in 16 docushymenti dal 1172 (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO) al 1202 (CIPOLLA Documenti cit doc n I)

(52) Bozoto laquode Advocato raquo ASV S Leon perg 17 LUI 2 1168 aprile 25 1184 febbraio 3 (C CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa in Nuovo Archivio Veneto X (1895) a p 72 dellestratto) laquode Advocatisraquo 1178 ottobre 7 (UGHELLI op cit col 714 presente nella concione del comune con il fratello Vivianc e il figlio di questi Corradino)

(53) Viviano laquoadvocatus raquo ASV S Naz perg CCCCC 2 3 1196 agoshysto 22 SIMEONI Il Comune cit pp 73-74 nota doc 1197 settembre 27 P TORELL Regesto Mantovano Roma 1914 docc nn 618 619 620 1198 giugno 2 e 5 ASv S Leon perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 ibidem perg 16 LII 124 1204 marzo 20 ( quondam domini Viviani advocati raquo Bozoto laquoadvoshycatus raquo P F KEHR Italia Pontificia VII 1 Berolini 1923 pp 292-293 doc n 1 1171 maggio 29 e n 2 1185 giugno 12 ASV S Leon perg 27 LUI 23 1184 ottobre 20 perg 24 CIV S 1190 aprile 7

(54) CIPOLLA Verona cit pp 67-73 egrave uno dei pochi documenti rima3tici fra quelli di natura pubblica che dal 1184 in poi per ordine dei procuratori del comune vennero raccolti e conservati in un laquo Liber Comunis raquo andato perduto in etagrave moderna (SANDR op cit) Sui caratteri diplomatici del docushymento si veda P TORELL Studi e ricerche di diplomatica comunale in Atti e Memorie della Reale Accademia Virgiliana di Mantova n S XIV (1911) a pp 82084 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

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Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

~~--------------------------------------------~------~

292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

262 ANDREA CASTAGNETTI

ma non in modo cosigrave definitivo che talvolta non ricompaia lappelshylativo advocatus raquo in funzione di semplice apposizione indicante quindi ancora una funzione come allorigine (53) Con la generazione successiva il nome si stabilizza nella forma ( de Advocatis raquo

La famiglia degli Avvocati occupa un posto di rilievo nella societagrave veronese comunale Lo conferma innanzitutto un importante documento di natura pubblica il ( Breve recti mercati et portarum et civitatis et castri raquo composto in tre tempi 1173 1176 e 1184 (54) che mostra gli Avvocati detentori di alcuni diritti sul dazio delle

(51) Viviano laquode Advocatoraquo in sei documenti dal 1165 (L SIMEONI Comuni rurali veronesi (Valpolicella - Valpantena - Gardesana) in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 5 I (1924) pp 137middot220 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 109-202 a pp 140-141 doc 1165 ottobre 3) al 1193 (G SANDR Nuove notizie sullantico cartolario del Comune di Verona in Atti Acc Verona s 5 XXXIV (1946-1947) pp 37-52 ora in Scritti di Gino Sandri a cura di G SANCASSANI Verona 1969 pp 9-25 Appendice doc n II 1193 settembre 8) laquo de Advocatisraquo in 16 docushymenti dal 1172 (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO) al 1202 (CIPOLLA Documenti cit doc n I)

(52) Bozoto laquode Advocato raquo ASV S Leon perg 17 LUI 2 1168 aprile 25 1184 febbraio 3 (C CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa in Nuovo Archivio Veneto X (1895) a p 72 dellestratto) laquode Advocatisraquo 1178 ottobre 7 (UGHELLI op cit col 714 presente nella concione del comune con il fratello Vivianc e il figlio di questi Corradino)

(53) Viviano laquoadvocatus raquo ASV S Naz perg CCCCC 2 3 1196 agoshysto 22 SIMEONI Il Comune cit pp 73-74 nota doc 1197 settembre 27 P TORELL Regesto Mantovano Roma 1914 docc nn 618 619 620 1198 giugno 2 e 5 ASv S Leon perg 15 XXXXVII 3 1203 gennaio 20 ibidem perg 16 LII 124 1204 marzo 20 ( quondam domini Viviani advocati raquo Bozoto laquoadvoshycatus raquo P F KEHR Italia Pontificia VII 1 Berolini 1923 pp 292-293 doc n 1 1171 maggio 29 e n 2 1185 giugno 12 ASV S Leon perg 27 LUI 23 1184 ottobre 20 perg 24 CIV S 1190 aprile 7

(54) CIPOLLA Verona cit pp 67-73 egrave uno dei pochi documenti rima3tici fra quelli di natura pubblica che dal 1184 in poi per ordine dei procuratori del comune vennero raccolti e conservati in un laquo Liber Comunis raquo andato perduto in etagrave moderna (SANDR op cit) Sui caratteri diplomatici del docushymento si veda P TORELL Studi e ricerche di diplomatica comunale in Atti e Memorie della Reale Accademia Virgiliana di Mantova n S XIV (1911) a pp 82084 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

264 ANDREA CASTAGNETTI

Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 263

porte e sul teloneo del mercato (55) Nel 1173 (56) viene svolta uninshychiesta sul dazio delle porte e sul teloneo del mercato ordinata dal podestagrave Wibertino delle Carceri per accertare i diritti del Conte del Visconte dellAvvocato e dei ( Portenari ) (57) In un secondo tempo nel 1176 (58) le consuetudini accertate vengono confermate nella concione dal podestagrave Turrisendo Infine nel 1184 dopo aver apportato una modifica sul dazio del sale (59) i consoli fanno preshycetto prima a Bozoto degli Avvocati poi a Rodolfo dei Visconti e a suo nipote e ad altri aventi diritto (60) di seguire in tutto e per tutto le consuetudini accertate e promulgate sotto pena di essere posti ( in tregua) del comune e condannati al pagamento di 50 lire (61)

Dalle testimonianze prestate nel 1173 gli Avvocati risultano essere in possesso dei seguenti diritti un quarto del dazio su frutta e verdura transitanti per le porte del laquocastrum cioegrave porta di

(55) Sotto questo aspetto VelOna si differenzia da quasi tutte le altre cittagrave ove nel corso del secolo XII lesercizio delle regalie di mercato egrave passhysato al comune F CARLI Storia del commercio italiano II Il mercato nelshyletagrave del Comune Padova 1936 pp 318-319

(56) Anno 1173 ottobre lO 12 15 novembre 9 19 (CIPOLLA Verona cit pp 67-70)

(57) I laquoPortenari raquo qui nominati non stanno ad indicare genericamente coloro che sono preposti alla riscossione dei dazi delle porte a nome del comune come sostiene il CARLI op cit p 318 Forse saragrave stato cosigrave allorishygine ma anche per loro dallappellativo indicante la funzione egrave derivato il nome di famiglia Un Albertc de Portenaris) compare nel 1166 (ASV S Maria Org perg n 104 1166 agosto 12) egrave padre di Veritas raquo come risulta da un altro documento (ibidem perg n 109 1169 marzo 4) laquoVeritas raquo con il fratello laquoBonzavanus raquo egrave fra coloro che nel 1171 sono investiti di terre dellIsolo dal Vescovo Ognibene (doc citato avanti nota 82) intorno al 1184 (SANDRI op cit pp 20-21 documento senza indicazioni cronologiche) egli con i fratelli egrave riammesso in tregua dal comune di Verona suo figlio laquoDomasius de Portenarisraquo (risulta figlio di laquoVeritasraquo in un documento del 1178 ASV Veritagrave perg n 1 1178 luglio 12) egrave nel 1201 fra i consiglieri del comune (SIMEONI Il Comune cit Appendice II doc n V 1201 novembre 7)

(58) CIPOLLA Verona cit pp 70-71 1176 novembre 21 (59) Ibidem pp 71-72 1184 febbraio 2 (60) Il precetto egrave rivolto a Bozoto in rappresentanza della famiglia degli

Avvocati cosigrave per i Visconti egrave rivolto a Rodolfo e al nipote Aldrigeto per laquo Portenari raquo a uno di loro laquo Veritas a nome anche dei fratelli assenti

(61) CIPOLLA Verona cit pp 72-73 1184 febbraio 3

264 ANDREA CASTAGNETTI

Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

============================~~~------------------------====~

284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

264 ANDREA CASTAGNETTI

Santo Stefano e porta del Vescovo (62) un denaro laquopro somaraquo sulla vendita di frutta e verdura e sembra dellolio nel mercato inoltre mezzo denaro da riscuotersi dai venditori al minuto un vaso laquo pro somaraquo dai laquo Francine raquo (ltlt Francigeni ) ) che entrano in cittagrave laquo cum napis raquo solo nel caso che vendano nel mercato i loro prodotti Nel laquo Breveraquo non si parla di unaltra funzione esercitata dagli Avvocati insieme con i Visconti la custodia delle pugne giushydiziarie in Arena come risulta dallinchiesta sui dazi svolta negli anni 1263-1264 (63) in occasione di una lite per la loro attribuzione fra il Comune e la famiglia dei Visconti (64)

E stata avanzata lipotesi che agli Avvocati fossero stati devoshyluti i diritti di natura pubblica che abbiamo esaminati dal veshyscovo (65) In effetti sin dal secolo IX il vescovo deteneva diritti su porte e mercati giagrave Carlo Magno (66) aveva concesso al vescovo Ratoldo la terza parte del meregraveato annuale di San Zeno Prima

(62) Il dazio delle porte sull2 frutta e la verdura veniva riscosso in natura una quantitagrave corrispondente a una laquopIena manus raquo probabilmente laquo pro somaraquo (ibidem p 68)

(63) ASV Bevilacqua-Verona perg n 30 parzialmente edita in L SrshyMEONI Dazi e telonei medievali di diritto privato a Verona in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 61-121 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957middot1958) pp 191middot248 doc n 1 anni 1263-1264 pp 221middot227

(64) I Visconti rientrati in cittagrave dallesilio dopo la morte di Ezzelino da Romano riebbero eon gli altri beni anehe i diritti sul dazio delle porte ma poeo dopo nel 1263 lesazione ne fu vietata dagli Anziani del eomune e i Viseonti ricorsero in giudizio (SIMEONI Dazi cit p 196 per il doc cfr nota precedente) I testimoni fri laltro affermarono che per la eustodia delle pugne giudiziarie nellanfiteatro romano da effettuarsi con una scorta di uomini armati Visconti ed Avvocati ricevevano 25 lire Non si fanno cenni ad altri diritti degli Avvocati in effetti linchiesta verteva solo sui diritti dei Visconti e il riferimento occasionale agli Avvocati si puograve spiegare con la stretta connessione presente nelle menti dei testimoni fra le due famiglie a proposito dei duelli giudiziari dovendo esse assicurare lordine pubblico e il regolare svolgimento delle prove Daltronde gli Avvocati non compaiono in alcuna fase ddlinchiesta nei loro diritti era probabilmente subentrato il comune

(65) SIMEONI Dazi cit p 195 MOR op cit p 150 nota afferma che gli Avvocati avevano ricevuto i diritti di natura pubblica dal vescovo i Visconti dal conte sarebbe questo un aspetto della diarchia tra vescovo e conte

(66) V FAINELLI Codice Diplomatico Veronese I Venezia 1940 doc n 96 anno 812()

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

============================~~~------------------------====~

284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 265

del 967 i vescovi vennero investiti anche di una parte del dazio di due porte e del teloneo dellaltro mercato annuale della domenica delle Palme lo rivela un diploma del 967 di Ottone I (67) che affida al vescovo Raterio il resto laquo residuum di ciograve che i suoi predecesshysori avevano giagrave concesso ai vescovi veronesi del dazio cioegrave delle porte di San Zeno e di San Fermo e restituisce il teloneo dei due mercati annuali (68) Le porte suddette erano le principali della parte della cittagrave posta sulla destra dellAdige la laquocivitas (69) distinta fino al secolo XII dallaltra sulla sinistra del fiume il laquo castrum raquoCO

) Il vescovo non deve aver esercitato a lungo diretshytamente i suoi diritti certamente non ne esercitava alcuno nel secolo XII poicheacute di lui non si parla nel ( Breveraquo del mercato e delle porte anche se non risulta chi ne avesse investito Solo per il dazio della porta di San Zeno i documenti ci forniscono qualche notizia in modo perograve non continuo giagrave prima del 1007 era stato ceduto ai Canonici Cl) che un secolo dopo nel 1125 ne investono Tebaldo Musio della famiglia dei Turrisendi (72) ai quali rimase almeno fino al 1266 (13) nel secolo XIV esso era nuovamente nelle

(67) MGH Diplomata regum et imperatorum Germaniae I doc n 346 967 novembre 5

(68) Ottone I concede al vescovo Raterio ( quicquid residuum est de eo quod antecessores nostri antecessoribus ipsius ad portas duas civitatis pertinens contulerunt unam scilicet quccedil dicitur sancti Zenonis alteram quccedil nomine sancti Firmi vocatur cum theloneo de plaustris et omni nobis ex eisdem debito redditu Concedimus etiam immo reddimus ei mercatum in festivitate sancti Zenonis vel in ramis palmarum sicut antecessores nostri eidem ccedilcclesiccedil concessisse narrantur raquo (ibidem p 474) Sui due mercati annuali si vedano MOR op cil pp 115-116 e CAVALLARI Raterio cit pp 33-39 che mette anche in luce come nella seconda metagrave del secolo x fosse aUlva in Verona la categoria dei laquo negotiatores raquo

(69) Sulla topografia di Verona nel secolo x si veda L SIMEONI Verona nelletagrave precomunale in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Sczenze e Lettere di Verona s 4 XII (1911) pp 399429 ora in Studi Storici Veronesi VIII-IX (1957-1958) pp 7-39

(70) Sul laquo castrumraquo ibidem pp 24-27 (71) BIANCOLINI op cit I p 125 doc 1007 settembre 3 i Canonici

affittano per 29 anni il teloneo della porta di San Zeno a Giovanni prete della chiesa dei SS Apostoli per il fitto di lO soldi allanno (cfr SIMEONI Dazi cit p 193)

(72) C CIPOLLA Le popolazioni dei XIII comuni veronesi Venezia 1882 p 39 doc 1125 dicembre 30 pp 3940 doc 1137 maggio 29 (figlio Turrisendo)

(73) Ibidem pp 4041 doc 1266 marzo 22

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

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sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

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giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

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efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

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Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

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rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

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di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

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appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

266 ANDREA CASTAGNETTI

mani del vescovo (14) Del dazio delle due porte del laquo castrum raquo cioegrave di Santo Stefano e del Vescovo una quota del quale spettava agli Avvocati non egrave rimasta notizia anteriore allinchiesta del 1173 Anche per queste il vescovo aveva diritti pur se non vengono nominati nel laquo Breve raquo oltre che a suggerirlo il nome stesso di una delle due porte lo prova il fatto che nei secoli XIV e XV egli rientra in possesso di una porzione dei dazi di entrambe e) Per la custoshydia delle pugne giudiziarie in Arena non conosciamo altro allinshyfuori di ciograve che egrave detto nellinchiesta del 1263-1264 (16) E possibile dunque formulare lipotesi che gli Avvocati siano stati investiti - non abbiamo potuto accertare per quale via dei loro diritti dal vescovo dal momento che a lui appartenevano in origine il teloneo dei due mercati annuali il dazio delle porte della laquo civitas raquo

e una porzione di quello delle porte del laquo castrum raquo

Che la famiglia degli Avvocati nel secolo precedente fosse stata in rapporti con il vescovo egrave possibile supporre anche considerando la posizione del monastero di San Giorgio in Braida per il quale essa deteneva lufficio di avvocazia Il monastero allatto della fondazione nel 1046 (17) era stato posto sotto il controllo del vescovo non solo per quanto riguarda lelezione dellabate ( 5

) ma anche per lamministrazione delle proprietagrave e lesercizio della giushyrisdizione sulle ville soggette ( 9

) Nel terzo decennio del secolo XII

il controllo vescovile diviene particolarmente operante con il veshyscovo Bernardo (80) che si accinge a riformare il monastero irrishy

(74) SIMEONI Dazi cit p 197 (75) Per la porta del Vescovo si veda ibidem pp 201-202 per quella di

Santo Stefano p 204 (76) Non egrave da escludere che anche sullArena avesse diritti il vescovo

come nelle cittagrave vicine di Vicenza e Padova i cui vescovi furono investiti dagli imperatori del teatro romano G FASOLI Per la storia di Vicenza dal IX al XII secolo Conti - Vescovi - Vescovi Conti in Archivio Veneto s 5 XXXIV-XXXV (1945) p 9 dellestratto

(77) UGHELLI op cit collo 758-759 CAVALLARI Cada lo cit pp 138-140 doc 1046 aprile 24

(78) CAVALLARI Cadalo cit p 138 (79) Ibidem p 139 il controllo del vescovo riguardava lamministrashy

zione dei beni immobili laquo casis et rebus e lesercizio della giurisdizione sulle ville soggette laquo castris et capellis raquo Cfr MOR op cit pp 146-147

(80) Il vescovo Bernardo primo vescovo italiano a Verona dopo una lunga serie di vescovi di origine tedesca proveniva da Brescia (SIMEONI Le origini cit p 96) ove in seguito alla precoce diffusione delle idee di riforma

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

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efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

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Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

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rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

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di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

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appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

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dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

consenso

nelle canoniche

litagrave ( militesraquo egrave

op cit

19middot I

LA FAMIGI~IA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 267 ---__----_~__ _ _

mediabilmente decaduto cacciandone i monaci e ponendovi una congregazione di canonici regolari (81) Uno dei primi atti necessario per lavvio della riforma fu la rinuncia dellavvocazia nel 1121 da parte di Carlo di Godo nelle mani prima che del prevosto di San Giorgio del vescovo Bernardo In questo modo il monastero era sottratto ad una tutela che si era rivelata almeno negli ultimi tempi molto gravosa e dannosa Se dunque il vescovo intervenne per costringere Carlo alla refutazione dellavvocazia possiamo supshyporre che anche investitura dellufficio al padre Godo anteriore al 1074 fosse avvenuta se non per intervento diretto con il suo

Un altro documento di carattere privato di poco anteriore a quello visto sopra ma assai importante per la comprensione della struttura sociale del tempo pone gli Avvocati fra le maggiori famishyglie cittadine Nel 1171 (82) il vescovo veronese Ognibene allivella la terra dellIsolo (83) a piugrave persone con la proibizione espressa di cederne il possesso oltre che alle chiese e agli uomini di masnada a numerosi personaggi singolarmente nominati fra i quali i discenshydenti dell( Advocatus ) e a tutti i capitanei Secondo il Simeoni (84) tutti coloro per i quali egrave prevista 1esclusione appartengono alla classe dei laquo milites ) fra i maggiori della cittagrave (85) In effetti oltre alla categoria dei capitanei dei quali non sono fatti i nomi (86)

sigrave era estesa allinizio del secolo XII lorganizzazione del clero a vita comune C VIOLANTE La chiesa bresciana nel Medioevo in Storia digrave

Brescia I Brescia 1961 pp 999-1124 a p 1045 (81) UGHELLI op cit colI 773-774 anno 1127 (82) SIMEONI Le origini cit doc n IV pp 177-180 (83) Sul possesso dellIsolo fra i due rami dellAdige da parte del

vescovo si veda SIMEONI Verona cit pp 24-27 (84) SIMEONI Le origini cit p 127 (85) Nei contratti di locazione del tempo quando egrave prevista la possibigraveshydi vendita del diritto utile da parte dellaffittuario lesclusione dei

consueta nel nostro documento non si parla di milites ma si nominano eminenti cittadini

(86) Fra i capitanei veronesi del primo periodo comunale sono da porre sicuramente i Turrisendi gli Erzoni poi detti Lendinara OIderico Sacheto (SIMEONI Le origini cit pp 118-127 MOR op cit p 144) i Nogarole (FICKER

doc n 97 1120 gennaio 28 laquo Girardus capitaneus de Nogarole raquo ASV San Silvestro perg n 40 1186 aprile 27 laquo catanii de Nogarole raquo)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

~~--------------------------------------------~------~

292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

268 ANDREA CASTAGNETTI

sono inclusi nella lista fra gli altri i Visconti (87) i Crescenzi (88) i Monticoli (89) i discendenti di Pecorario di Mercato Nuovo (90) con i quali ultimi sono accomunati i figli e i nipoti delllaquo Advocashytus raquo Non tutte le famiglie escluse ovviamente quelle capitaneali erano alle origini inserite in un sistema di relazioni vassallatiche due fra di esse i Crescenzi e i Monticoli discendono da mershycanti (91) Come il Simeoni ha ampiamente dimostrato (92) in Verona alla formazione e al reggimento del primo comune collashyborarono le classi dei laquomilitesraquo e dei laquonegotiatores raquo I secondi non solo non si contrapposero ai primi ma ne rivestirono progresshysivamente il ruolo fino a confondersi con loro ricevendo in feudo o acquistando direttamente ampi possessi compresi anche diritti di giurisdizione E il caso appunto dei Crescenzi che acquistano nel 1100 il laquo castrum raquo di Albaredo sullAdige (93) e che pochi anni dopo risultano investiti anche dellimportante carica dellavvocazia del monastero di San Zeno (94) cui era certamente annesso un beneshyficio in tale veste essi esercitavano attivitagrave giurisdizionale nelle ville soggette allabbazia sicuramente in Vigasio (95) e in Ostiglia (96)

Altri documenti sempre di carattere privato confermano la posizione sociale degli Avvocati Nel 1190 (97) Bozoto Nicolograve e il loro nipote Alberto concedono in feudo a Balduinello e Frogerio figli del fu Ottone laquo de Pigna raquo una casa laquo tenuta et habitacio cum casamento raquo nella contrada della Pigna nel quartiere del Ferro (98) casa giagrave dei due fratelli e da loro venduta agli Avvocati gli investiti

(87) Sui Visconti si veda SIMEONI Le origini cit pp 115-118 (88) Sui Crescenzi ibidem pp 129-130 e quanto da noi detto sopra (89) Sui Monticoli ibidem gt 130 (90) Pecorario di Mercato Nuovo egrave nipote del vescovo veronese Tebaldo

(ibidem p 157) (91) Ibidem pp 127-130 (92) Ibidem pp 130-137 ripreso da MOR op cit pp 152-154 (93) F SCHNEIDER Aus San Giorgio in Braida zu Verona in Papstum

und Kaisertum (Festgabe P F Kehr) Mlinchen 1928 pp 185-205 doc n V 1100 novembre 30

(94) Cfr sopra testo corrispondente alle note 43middot44 (95) ASV Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo notaIO (96) Ibidem perg n 1 app perg n 223 (metagrave secolo XII) (97) ASV S Leon perg 24 CIV 5 1190 aprile 7 (98) E ROSSINI Evoluzione dellimpianto contradale di Verona nei

secoli XIII e XIF in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 6 XIX (1967middot1968) a p 14 dellestratto

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

============================~~~------------------------====~

284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 269

giurano fedeltagrave assumendo obblighi precisi i laquo dominiraquo debbono aver libero il passaggio attraverso la casa per raggiungere la torre che fu giagrave di certo Carlassario se lo desiderano possono sopraeleshyvare ledificio a loro piacimento laquo quantum sibi placuerit sine conshytradicione vasallorum raquo i due fratelli debbono porre a disposizione degli Avvocati se stessi e la casa nelle operazioni che questi intrashyprenderanno direttamente per seacute o come capi di una fazione laquo pro proprio facto dominorum vel pro facto pro quo se capita facient raquo nel caso di discordia fra i domini raquo i vassalli seguiranno la maior pars gt se le due parti in contrasto saranno eguali pares et equashyles raquo terranno la casa fincheacute non torni la concordia donec domini fuerint concordes raquo Clausole di questo tipo (99) mostrano che in Verona ancor prima dellinizio del secolo XIII quando le discordie divamparono in modo violento e inarrestabile fra i partiti (HIO) le lotte intestine giagrave nella seconda metagrave del secolo XII

sfociavano frequentemente in scontri armati Di qui scaturiva la necessitagrave per i membri delle famiglie maggiori capi per cosIgrave dire naturali delle fazioni come appunto gli Avvocati di avere alleati fidati che concorressero con loro negli assalti spesso improvvisi di difesa e di offesa Nel caso sopra citato i due fratelli potevano rappresentare per gli Avvocati un valido aiuto poicheacute da un lato lacquisto della loro casa permetteva luso sicuro della torre di Carlassario giagrave degli Avvocati dallaltro rafforzava le loro possishybilitagrave di difesa essendo ledificio dato in feudo e la torre ora nomishynata non distanti dalle abitazioni della famiglia la curtis Advocatorumraquo si trovava infatti nella contrada della Pigna (l0I) probabilmente presso la chiesa di Santa Maria Consolatrice (102) nella corte presso la casa di Arduino il maggiore dei figli di Godo si ergeva la torre familiare (103) Sempre in funzione di una difesa

(99) G BISCARO Attraverso le carte di S Giorgio in Braida di Verona esistenti nellArchivio Vaticano I in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti XCII 2 (1932-1933) pp 983-1051 a pp 995-1005 doc 1177 genmiddot naio 19 edito a pp 1003-1005 e doc 1191 giugno 20 - Arch VaL Nunz Ven perg n 7579 - illustrato nel testo a pp 1001-1003

(100) SIMEONI Il Comune cit pp 27 ss (101 igrave ASV S Leon perg 24 CIV 37 1260 maggio 11 registro protoshy

collo n l 1287 c 12 v la laquocurtis Avogariorum egrave posta in laquoora Pigne raquo (102) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 (103) Ibidem perg 23 IC 1 del 1188 Viviano depone in un processo

intorno ilereditagrave del fratello Arduino fra laltro afferma che la torre di

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

~~--------------------------------------------~------~

292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

270 ANDREA CASTAGNETTI

efficace gli Avvocati pur cedendo abitazioni ad altri si preoccushypavano che degli estranei non avessero residenza nella corte nel 1216 Gerardo concede in feudo un edificio nellambito della corte a laquo Ruccedilinentus raquo viatore del comune (1()) nel 1221 (105) i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni ne vendono un altro a laquo domina Iacobina uxor Alberti notarIgraveIgraveraquo con il permesso di elevare la casa laquo ultra tres punctosraquo (106) e costruire un ponticello fra ledificio venduto e gli altri della corte (UYI) Se la concessione in feudo non lascia dubbi sui legami tra la famiglia e gli investiti la vendita potrebbe sembrare a prima vista un indebolimento della possibishylitagrave di difesa della corte ma gli acquirenti non sono degli estranei Alberto notaio egrave figlio del notaio Gambarigraveno che giagrave nel 1186 aveva difeso in giudizio Nicolograve di fronte ai consoli veronesi nella lite con San Zeno per la casa-torre in Vigasio (108) era stato poi presente alle varie fasi del processo del 1187 comprese la sentenza dei consoli veronesi (109) e quella in appello del marchese Obizzo dEste (110) il figlio Alberto egrave anche rogatore ed esecutore del testamento di Gerardo figlio di Nicolograve (111)

Arduino ai cui piedi si trovava la casa dello stesso era stata lasciata in ereditagrave ai figli maschi con esclusione delle femmine fino alla settima geneshyrazione laquo usque dum erint masculi de tota domo Advocatorum raquo

(104) Ibidem perg 24 CIV 12 1216 agosto 16 perg 25 CIV 62 b 1220 marzo 20 copia del 1285 rinnovo del feudo a laquoRuccedilinentus da parte dei figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni perg 25 CIV 62 c 1285 febbraio 2 il priore di San Leonardo rinnova il feudo agli eredi di laquoRuccedilinentus raquo

(105) Ibidem perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27 (106) Il laquopunctus era equivalente a quattro piedi come attesta la

posta XC del Liber Iuris cito (sopra nota 45) una casa di tre laquopuncti era quindi alta dodici piedi poco piugrave di quattro metri Sempre secondo il Liber uris cit posta LXIII nessun edificio fortificato laquoquod ad munitionem pertishyneat puograve trovarsi nella zona del palazzo del comune a questo proposito ne viene data la definizione il muro di base non deve eccedere i due piedi di larshyghezza e ledificio non deve oltrepassare in altezza gli otto laquo puncti raquo nelle altre zone della cittagrave possono essere innalzati edifici fino a dodici laquopuncti e oltre la limitazione riguardeacute1 il encio di armi offensive che non possono essere scagliate da unaltezza superiore ai dodici laquopuncti raquo

(l07) Per condizioni analoghe si veda BISCARO I cit alla nota 12 p 1002

(108) ASv Osp Civ perg n 136 testimonianza di laquoAdamraquo lOtaio (109) Ibidem perg n 137 1187 luglio () 30 ()

(110) Ibidem perg n 139 1187 ottobre 27 (111) ASV S Leon perg 17 LU 22 1219 ottobre 2

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

============================~~~------------------------====~

284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

271 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Poco sappiamo sui legami di parentela contratti dagli Avvocati con famiglie veronesi mediante matrimoni le donne discendenti in linea diretta o entrate a far parte della famiglia raramente comshypaiono nei documenti a causa di una struttura giuridica e famishyliare che attribuiva loro un ruolo secondario (Jl2) I dati raccolti se non ci mostrano quali matrimoni contraessero le donne della famishyglia ci rivelano tuttavia che i membri maschi sposavano donne appartenenti a famiglie di rilievo per condizioni economiche e posizione sociale Nel processo del 1188 intorno allereditagrave di Arshyduino (113) Viviano afferma che i beni in Minerbe lasciati dal fratello ai figli di prime nozze Albertino e Viscardino provenivano dalla loro madre della quale non viene perograve fatto il nome Da un altro processo svoltosi a Verona nel 1200 del quale non si comshyprendono chiaramente le cause e non si conosce lesito (114) veniashymo a sapere ancora da Viviano che il figlio Corradino scomparso prima del 1200 aveva sposato certa laquodomina Willa raquo pur non conoscendone la famiglia di provenienza dobbiamo supporre che questa fosse in una posizione sociale rilevante se laquo domina Willa ) deteneva con altri diritti pubblici in Bovolone (115) che Corradino stesso aveva esercitato in nome della moglie In un caso conosciamo la famiglia della sposa nel 1216 il figlio del fu Tebaldino Flamego sposa Fontana figlia di Isnardo del fu Bernardino di Oliverio laquo dc Castelloraquo (116) La famiglia egrave nota (111) i figli di Oliverio Bernarshydino Maraboto e Guido figurano fra i consiglieri del comune (118) Maraboto egrave due volte console nel 1192 (119) e nel 1193 (120) sono in

(112) P S LEICHT Storia del diritto italiano Il diritto privato I Diritto delle persone e di famiglia Milano 1960 pp 95-101

(113) ASV S Leon perg 23 IC 1 del 1188 (114) ASV Silvestri perg del 1200 giugno 2 e 28 agosto 20 la pergashy

mena egrave in parte guasta (115) Bovolone egrave situata a sud-est di Verona dalla quale dista 23 chishy

lometri (116) Arch Vat Nunz Ven perg n 15090 1216 febbraio 3 carta di dote (117) Forse la famiglia di Oliverio ( de Castelloraquo era imparentata con

quella di Marcio laquo de Castello raquo ma non siamo per il momento riusciti a stabilire un legame

(118) UGHELLI op cit col 714 1178 ottobre 7 Bernardino e Maraboto nella concione del comune CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 Guido consigliere SIMEOegraveJI Il Comune cit doc n V 1201 novembre 7 Bershynardino e Maraboto consiglieri

(119) CIPOLLA Trattati cit doc n III 1192 settembre 21 (120) SAegraveJORI op cit doc n II 1193 giugno 18

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

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-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

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della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

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291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

272 ANDREA CASTAGNETTI -------------------------~~-

rapporti stretti con enti ecclesiastici Oliverio ha terre in feudo dal vescovo (121) e da San Giorgio in Braida (122) anzi per questultishymo presiedendo la curia dei vassalli decide tre liti fra lente e altri vassalli (123) cosigrave i loro possessi dovevano essere consistenti se Oliverio dona terre al monastero di San Giorgio (124) e altre ne dagrave in feudo al causidico Neroto (U5) e i figli danno in fitto dei diritti su terre allo stesso monastero (121))

Gli Avvocati vicini anche in questo alle piugrave importanti famishyglie veronesi sono in rapporto stretto con alcuni enti ecclesiastici In Verona la dispersione delle grandi proprietagrave ecclesiastiche si approfondisce a partire dalla fine del secolo XI (127) e prosegue per tutto il secolo XII e ne sono beneficiarie le famiglie che appaiono fra le maggiori nel periodo comunale Turrisendi (128) Erzoni (129)

(121) Arch Vat Nunz Ven perg n 7036 1160 marzo 14 (122) Ibidem perg n 7290 1178 febbraio 7 (123) Ibidem perg n 7438 1185 agosto 2 perg n 7535 a 1190 gennaio

12 perg n 7651 1194 gennaio lO (124) Ibidem perg n 7093 n 7094 n 7095 del 1164 settembre l (125) ASV San Michele in Campagna perg n 46 1172 febbraio 1

perg n 47 1172 marzo 1 (126) Arch Vat Nunz Ven perg n 7549 1190 luglio 27 (127) Secondo MOR op cit pp 149 ss in Verona la chiesa mantiene in

gran parte nelle sue mani fino alla fine del secolo XI il patrimonio fondiario (128) Tebaldo Musio e il figlio Turrisendo che giagrave avevano in feudo

dal Capitolo i dazi sulla porta di San Zeno ottengono anche i paesi di Alceshynago Lugo e Cologne sulle montltgne veronesi e quattro mansi in No~ara (CIPOLLA Le popolazioni cit pp 3941 doc 1125 dicembre 30 e 1137 maggio 29) dal vescovo tenevano le decime in Soave (CIPOLLA Verona cit pp 4749 doc 1147 luglio 7 e 1160 giugno 12 Turrisendo subinfeuda le decime ai Presshysoaldi) nel 1144 Turrisendo occupa beni del monastero di San Silvestro di Nonantola in Nogara (SIMEONI Le origini cit p 119) infine la famiglia aveva in feudo terre in varie localitagrave del Veronese dal monastero di San Zeno (AoSV Orfanotrofio Femminile Abbazia di San Zeno registro 1-6 cc 105 rshy105 v 1215 febbraio 13 carta di manifestazione di feudo giagrave tenuto dagli avi da parte di Tebaldo figlio di Turrisendo)

(129) Gli Erzoni tenevano Pontepossero dal Capitolo Montorio e Pigozzo dal monastero di San Zeno (SI~EONI Le origini cit p 125 MOR op cit p 144) nel 1142 risultano essere investiti di San Giorgio di Valpolicella metagrave dal Vescovo metagrave dal Conte (L SIMEONI Antichi patti tra Signori e Comuni rurali nelle carte veronesi in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VIII (1908) pp 51-72 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 89-107 a pp 100-107)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

~~--------------------------------------------~------~

292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 273

Crescenzi (130) Monticoli (m) le famiglie di Pecorara (132) e di Oldeshyrico Sacheto (133) Anche gli Avvocati erano probabilmente investiti di feudi da enti ecclesiastici non si vede infatti in che altro modo possano essere spiegati i rapporti costanti che alcuni di loro mantengono con due fra i maggiori di questi enti il Capitolo dei Canonici e il monastero di San Nazaro di Verona

I legami con il Capitolo sono documentati giagrave nel 1160 nei primi mesi dellanno Arduino presenzia per tre volte in Porcile ora Belfiore dAdige ad atti giurisdizionali compiuti dallarciprete (134) Nel 1176 presente al giuramento di fedeltagrave prestato dagli uomini di Porcile allarciprete egrave Nicolograve probabilmente in rappresentanza della famiglia di Arduino poicheacute i figli di questultimo erano veroshysimilmente ancora in etagrave minore (135) Tebaldino figlio di Arduino nel 1198(136) e nel 1200 (137) si trova a Cerea fra i laquomilites) al seguito dellarciprete colagrave recatosi per far rispettare i propri diritti di giurisdicente da parte degli abitanti riottosi (138) Obblighi

(130) I Crescenzi sono investiti da San Zeno dellavvocazia cui era certashymente annesso un beneficio nel secondo decennio del secolo XII (cfr sopra nota 47)

(131) I Monticoli nel 1165 ottengono da San Zeno Parona (SIMEONI Comuni rurali cit pp 140-141 dcc 1165 ottobre l e 3) avevano beni dal vescovo in Cavalpone (SIMEONI Le origini cit p 130)

(132) Pecorario nipote del vescovo Tebaldo nella dispersione dei beni da questi attuata riceve alcune ville del contado Porto Bovolone Brenzone Malcesine poi ricuperate dal vescovo Ognibene (SIMEONI Documentz cit p68)

(133) Olderico Sacheto ha beni dal vescovo in Negrar (L SIMEONI La carta lapidaria del campanile di Negrar in Nuovo Archivio Veneto xvn (1899) pp 268-281)

(134) ACV perg I 6 6 r 1160 gennaio 24 perg III 8 4 v 1160 febshybraio 16 perg III 8 4 v 1160 febbraio 29 Per la giurisdizione dei Canonici su Porcile ora Belfiore dAdige si veda C CROSATII Belfiore dAdige e il suo San Michele Verona 1906

(135) ACV perg III 8 6 v 1176 giugno 30 Nicolograve appare anche in Vigasio come rappresentante prima di Arduino poi del nipote Tebaldino esercitava infatti alcuni diritti concessi da San Zeno ricevuti non direttagraveshymente dal monastero ma dal fratello e dal nipote ai quali erano stati dati (ASV Osp Civ perg n 133 testimonianze di laquo Scutum ad collum raquo Frisono perg n 134 ( Boianus raquo Giselbertino perg n 136 Giovanni laquo de batalla)

(136) ACV perg I 8 3 v 1198 gennaio 25 (137) ACV perg II 9 l v 1200 febbraio 6 perg I 86 r 1200 febbraio 7 (138) Sulla giurisdizione dei Canonici in Cerea si veda C CIPOLLA Statuti

rurali veronesi I Venezia 1890 pp 115-125

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

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POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

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della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

274 ANDREA CASTAGNETTI

di tal fatta trasmessi di padre in figlio presuppongono un legame che puograve essere rappresentato solo da un beneficio Purtroppo la documentazione in proposito manca un Liber vassallorum del Capitolo citato dal Simeoni (139) non egrave attualmente reperibile

Anche con il monastero di San Nazaro i primi rapporti sono di Arduino egli egrave presente nel 1165 alla cessione al monastero da parte del vescovo Ognibene di tutto ciograve che questi possedeva in Coriano (140) pochi anni dopo - egrave lultima sua comparsa - preshysenzia alla vendita della corte di Gazolo non lontana da Coriano da parte di Tommasino di Guglielmo di Erzone allo stesso monashystero e allospedale di San Giovanni Gerosolimitano (141) Due decenni dopo il figlio di Arduino Alberto appare legato in vari modi al monastero Nel 1190 egrave presente a una sentenza pronunciata dai consoli veronesi in una lite per una terra in Porcile risoltasi a favore dellabate di San Nazaro (142) nel 1195 presenzia ad altre due sentenze sempre favorevoli a San Nazaro contro uomini di Coriano (143) Nel 1196 (144) egli stesso difende i diritti del monashystero di fronte ai consoli veronesi contro le usurpazioni compiute dagli abitanti di Coriano accusandoli di essere stato impedito nellesercizio della giurisdizjone per conto dellabate (145) i consoli condannano la comunitagrave di Coriano a pagargli le spese sostenute e a soddisfare agli obblighi cui sono tenuti nei confronti del monashy

(139) SIMEONJ Comuni rurali cit p 139 cfr anche CIPOLLA La poposhylazione cit p 41 nota 1

(140) BIANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVI lO 1165 settembre 14 dishycembre 13 Sulla giurisdizione del monastero di San Nazaro sulla villa di Coriano si veda SIMEONI Il Comune rurale cit pp 241 246-247

(141) BJANCOLlNI op cit V 2 doc n XXXVIII 1169 aprile 3 (142) ASV San Nazaro perg P 1 7 1190 settembre 28 Due anni prima

Alberto console aveva deciso in senso favorevole al monastero una lite con uomini di Coriano ibidem perg CCCCC 1 14 1188 luglio 4

(143) Tbidem perg CCCCC 2 1 1195 giugno 9 perg ZZZ 8 1195 noshyvembre 8

(144) Ibidem perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 (145) Nel documento non egrave detto per quale motivo labate abbia affidato

ad Alberto lincarico probabilmente per averne appoggio contro gli abitanti della villa ed eventualmente in giudizio di fronte ai consoli veronesi nella convinzione che Alberto avrebbe efficacemente difeso i diritti del monastero in quanto laquo causidicus raquo (cfr sopra nota 19) e appartenente a una importante famiglia cittadina

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

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POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

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della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

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consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 275

stero di San Nazaro e per esso ad Alberto (146) La sentenza egrave ribashydita nel precetto fatte al viatore del comune di recarsi a Coriano

47per fare eseguire quanto stabilito e ) Due anni dopo Alberto egrave presente alla cessione dei diritti di San Nazaro alla comunitagrave di Coriano con intervento e conferma del cardinale Adelardo escovo di Verona (148) Infine nel 1201 come arbitro risolve una lite fra labate e due uomini di Coriano per il pagamento della decima di alcune terre (149) Anche per questi casi sembra che il legame fra il monastero ed Alberto legame che si manifesta quasi sempre solo in rapporto a Coriano non possa essere spiegato se non presupposhynendo lesistenza di diritti di questi nella villa assunti dal monashystero di San Nazaro A diritti di Alberto purtroppo non ulteriorshymente specificati si riferisce labate stesso in un atto di cessione di tutto ciograve che possiede alla comunitagrave di Coriano (150)

Con un altro ente ecclesiastico veronese il monastero di San Leonardo in Monte un ramo della famiglia degli Avvocati ebbe stretti rapporti questa volta in veste di benefattori nel 1219 Gerardo figlio di Nicolograve lascia per testamento a San Leonardo allora chiesa collegiata aderiragrave nel 1236 alla Congregazione di San Marco di Mantova (151) un casale sul monte Donico ove

(146) ASV S Naz perg CCCCC 2 4 1196 agosto 15 fra i presenti Viviano degli Avvocati

(147) Ibidem perg CCCCC 2 3 1196 agosto 27 fra i presenti oltre ad Alberto Bernardo figlio di Viviano Nessun Avvocato compare tranne ovviamiddot mente Alberto dopo Arduino fra il 1170 e il 1220 neacute come attore neacute come teste nei documenti dellarchivio di San Nazaro allinfuori di questa occamiddot sione (larchivio comprende per il periodo suddetto oltre 200 pergamene) Solo gli atti relativi alla fondazione del monastero di San Giuliano di Lepia concernono Bozoto ma questi documenti non facevano parte originariashymente dellarchivio di San Nazaro vi sono confluiti in epoca piugrave tarda (cfr KEHR op cit p 292)

(148) Ibidem perg CCCCC 2 7 1198 dicembre 17 perg CCCCC 2 6 1198 dicembre 19 e 22

(149) Ibidem perg CCCCC 2 9 1201 febbraio 20 (150) Latto di cessione ci egrave giunto inserito in un atto successivo di

annullamento della cessione stessa ad opera del vescovo Adelardo ibidem perg CCCCC2 5 1196 settembre 3 copia

(151) ACV perg I 18 1 r 1236 luglio 25 Sul monastero di San Leoshynardo si veda M L PATUZZO Il monastero di San Leonardo in Monte di Verona dalle origini alla riforma lateranense 1407 tesi di laurea facoltagrave di Magistero dellUniversitagrave di Padova anno accademico 1969-1970 relatore P Sambin

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

~~--------------------------------------------~------~

292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

276 ANDREA CASTAGNETTI

appunto la chiesa sorgeva (152) legami e donazioni sono pure dei figli di Gerardo Ardizzone (153) Giovanni (154) e Matelda (155)

Iniziativa di un Avvocato Bozoto egrave la fondazione del monashystero di San Giuliano di Lepia Nel 1176 egli investe due sorelle Redalda e Gemma dei suoi beni allodiali in Lepia localitagrave a oriente di Verona (156) possessi certamente consistenti anche se non costishytuenti tutti quelli degli Avvocati (lS7) - una parte degli stessi beni di Bozoto era esclusa percheacute infeudata (158) - affincheacute esse potesshy

(152) ASV S Leon perg 17 LII 22 1219 ottobre 2 Gerardo aveva acquistato il casale dalla contessa Sofia nel 1204 S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 il lascito egrave subordinato ad alcune condizioni lolio e il vino ricavati debbono essere usati per le funzioni religiose la terra rimanga sempre alla chiesa altrimenti la proprietagrave saragrave trasferita al monastero di Santa Maria Maddalena in Campo Marzio ove egrave professa sua figlia Lucia o al frate Demelguardo prete di San Leonardo figlio del notaio Gambarino per il quale cfr sopra note 108-110 nellatto testamentario egrave detto anche che Gerardo aveva in precedenza fornito il denaro per la costruzione di una casa vicino alla chiesa

(153) Ibidem perg 7 XVIII 15 1245 febbraio 16 perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1 Ardizzone beneficograve largamente il monastero si veda il Necrologio di San Leonardo edito da BIANCOLINI op cit VII pp 147-156 ed erroneamente attribuito (pp 144-147) al monastero dei Santi Martino Vito e Modesto di Cerea debbo linformazione alla corshytesia di Maria Luisa Patuzzo - nel Necrologio oltre a laquodomnus Nicolaus de Avocatisraquo (p 150) per il quale San Leonardo aveva ricevuto il casale in monte Donico (nel testamento di Gerardo il lascito egrave fatto per lanima del padre Nicolograve e la propria) compaiono un domnus Gerardusraquo (p 154) senza altra specificazione che noi propendiamo ad identificare con il figlio di Nicolograve e il figlio di Gerardo Ardizzone (p 155) con la moglie ( domina Beatrixraquo (p 149) che aveva lasciato 1500 lire e la madre di questa laquodomina Finadorraquo (p 152) che aveva pure donato 300 lire I legami della famiglia con San Leonardo e le donazioni rendono ragione della presenza nellarchivio del monastero della numerosa documentazione concernente gli Avvocati 32 documenti fra il 1140 e il 1263

(154) ASV S Leon perg 5 IX 12 1222 febbraio 28 (155) Ibidem perg 17 LIII 12 1263 maggio 21 Matelda lascia per

testamento due campi di terra in Montorio al monastero e chiede di essere sepolta in San Leonardo

(156) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXVII 1176 settembre 2 Lepia egrave situata a est di Verona presso Vago di Lavagno sulla sinistra dellAdige

(157) Anche Viviano possedeva nella zona di Lepia ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 5

(158) BIANCOLINI op cit V 2 p 132 laquo excepto quod ipse habet infeushydatum raquo

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

~~--------------------------------------------~------~

292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGU AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 277

sero erigere un monastero Il 29 maggio del 1177 il pontefice Alessandro III indirizzandosi a Bozoto - si noti che Bozoto tratta direttamente con il papa - accolse il monastero dedicato alla beata Vergine e a San Giuliano di osservanza benedettina sotto la protezione della Sede Apostolica (159) il che fu riconfermato da Lucio III (160) Urbano III consacrograve laltare della chiesa (161) Al monastero fu anche concessa nel 1184 per intervento sempre di Bozoto da parte di Armano marchese della Marca Veronese il diritto di caccia pesca e pascolo su tutto il territorio di Lepia (162) La concessione di tali diritti era consistente date le caratteristiche naturali del territorio ricco di fauna palustre (163) La concessione

(159) Ibidem doc n LXVIII 1177 maggio 29 KEHR op cit p 292 n 1 (160) KEHR op cit p 292-293 n 2 1185 giugno 12 (161) UGHELLI op cit col 807 KEHR op cit p 293 n 3 1186 novemmiddot

bre 2 - si tenga presente che dal 1184 al 1187 la curia romana risiede a Verona - Il monastero corrispondeva alla Sede apostolica un censo di 12 denari La badessa eletta dal capitolo si recava a Roma per ricevere la conferma la benedizione e la consacrazione dal Pontefice piugrave tardi nel 1234 fu a ciograve delegato larciprete di San Giovanni in Valle (BIANCOLlNI op ci IV pp 643-644) Sui monasteri esenti direttamente dipendenti dalla Santa Sede molto numerosi nel secolo XII si veda GROSSI op cit pp 54-58

(162) BIANCOLINI op cit V 2 doc n LXIX 1184 maggio 22 per la comshyprensione del documento alla riga 5 si legga laquo nomineraquo e non laquonoveraquo (ASV S Naz perg LL 1 3) STUMPF-BREr-rrANo op cit n 4373

(163) A PASA M V DURANTE PASA S RUFFo Lambiente fisico e biologico del territorio veronese in Verona e il suo territorio I Verona 1960 pp 3-71 a p 51 laquo Carta bioclimatica del Veronese raquo Dal punto di vista geologico la zona in cui si trova Lepia egrave una pianura alluvionale postglaciale (ibidem p Il laquo Carta geomorfologica del Veroneseraquo) nel periodo di transizione dalmiddot lepoca diluviale a quella alluvionale vi scorreva lAdige Essa si stende dal confine di migrazione dellAdige a monte - da Campalto a Caldiero Soave ecc - a quello di divagazione a destra - da Ponticello a Zevio - quindi a sud di Caldiero e a nord di Zevio (E NICOLlS Sugli antichi corsi del fiume Adige in Bollellino della Societagrave Geologica Italiana XVII (1898) a p 37 delmiddot lestratto) Il nome stesso di Lepia secondo il Nicolis (ibidem p 50) sta a significare un alveo abbandonato del fiume successivamente colmato si tratta quindi di terre prevalentemente incolte con larghe zone paludose poicheacute negli antichi letti dellAdige convergono successivamente le acque dei fiumi di risorgiva sulla destra - Tartaro Menago Busseacute - (ibidem pp 27-29) o quelle dei corsi scendenti dalle vallate sulla sinistra come nel nostro caso il Fibbio e il torrente dIllasi formando una vasta zona di impaludamento Tutto ciograve egrave confermato dai toponimi che ricorrono nei docushymenti concernenti la pertinenza di Lepia a partire dalla fine del secolo XII

quando compare una documentazione per la zona dovuta allattivitagrave in campo

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

============================~~~------------------------====~

284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

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291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

278 ANDREA CASTAGNETTI

dellautoritagrave marchionale era anche necessaria per poter esercitare pienamente tali prerogative Lepia infatti era inclusa laquo ab antishyquO) nelle pertinenze di Illasi almeno dal 996 (164) quando alla presenza dellimperatore Ottone III si era svolta una lite fra gli uomini di Illasi Colognola (165) Caldiero (166) e Porcile (167) e quelli di Zevio (168) per diritti che entrambe le parti pretendevano sui luoghi posti alla sinistra dellAdige fra i quali Formigheacute e Lepia (169) limperatore aveva deciso che le localitagrave spettavano ai primi in particolare aveva confermato Lepia alla sola curia di Illasi (170) In

fondiario del nuovo monastero laquoinsula longa) (ASV S Naz perg LL 1 6 1194 giugno 15) laquopalusraquo (perg cit perg LL 1 9 1214 dicembre 29) laquo rupta) - e volgarmente laquorotaraquo (perg 1194 cit perg LL 1 7 1195 giugno 5 e 15) Le caratteristiche ambientali rendono ragione anche della scelta della zona di Lepia per la fondazione del monastero conformemente alla tradizione benedettina i cui monasteri venivano solitamente eretti in piaghe disabitate e bisognose di sistemazione agricola

(164) MGR Diplomata regum et imperatorum Germaniae II n 227 996 novemhre 23 C MANARESI I piaciti del laquoRegnum ltaliae l) II 1 Roma 1957 n 229 996 agosto 23

(165) A sud di Illasi nella valle omonima (166) Sulla sinistra dellAdige a nord di Lepia (167) Corrisponde allattuale Belfiore a sud-est di Caldiero pure sulla

riva sinistra dellAdige (168) A sud di Caldiero sulla riva destra dellAdige (169) Le localitagrave nominate nel placito tornano ad essere documentate

nei documenti relativi al monastero di Lepia laquopratum Scosagnum raquo non identificato (ASV S Naz perg LL 2 1 1268 marzo 7 perg LL 2 9 1282 novembre 8) laquoFormigedum raquo Formigheacute (perg LL 16 1194 giugno 15 perg LL 1 14 1260 settembre 15 laquolocus Formigei in pertinentia Epeie raquo) laquoinsula longaraquo (perg 1194 cit)

(170) Giagrave SIMEONI Il Comune rurale cit pp 210-211 pensava che i diritti avanzati dagli uomini di Zevio su territori sulla sinistra dellAdige possano essere spiegati con le oscillazioni del corso del fiume In effetti sembra che in etagrave romana lAdige scorresse piugrave a nord del suo attuale corso quasi paralshylelamente allantica strada romana presso Lepia (NICOLIS op cit p 50) la zona a sud di Lepia poteva forse aver fatto parte cosi della pertinenza di Zevio Una prova che i diritti degli abitanti di questultimo paese non fossero del tutto privi di fondamento egrave data da un altro documento anteriore di un secolo e mezzo (FAINElLI Codice cit doc 181 846 maggio 28) ove si parla di due case massaricie poste nellisola laquoLevanensisraquo in pertinenza di Zevio laquo casas massaricias duas in Gebitus in insula Levanense raquo Lisola derivando il proprio nome dalla villa di Lavagno posta a nord allo sbocco della valle di Mezzane doveva trovarsi necessariamente a settentrione di Zevio in una zona che potrebbe corrispondere a quella oggetto della lite nel 996 ugualshy

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 279

seguito alla concessione ottenuta da Bozoto per il monastero anche se Lepia continuava a rimanere formalmente inclusa nella curia suddetta (171) si forma intorno al monastero una zona sottratta agli interventi diretti della comunitagrave di Illasi ciograve egrave middotconfermato da due precetti che un secolo dopo il comune di Verona rivolge ai rappreshysentanti della villa di Illasi ordinando loro di non molestare in alcun modo i coloni del monastero in Lepia in particolare di non obbligarli a fare le fazioni con gli abitanti di Illasi (172) e di non avanzare diritti di decima e di saltaria sulle terre dellente eccleshysiastico (173) Gli uomini di Illasi non potevano piugrave dunque esercishytare i loro antichi diritti che certamente consistevano allora come nel secolo x nelluso di pascoli nella pesca e nella caccia e che rappresentavano un introito non indifferente dal momento che i prodotti di questa zona integravano quelli della loro valle

mente distante da Lavagno e da Zevio - la distanza in linea daria fra queste due localitagrave egrave di circa 7 chilometri - anche oggi il Comune di Zevio conserva nella sua circoscrizione una zona transatesina tra Ponte Perez Ca del Ferro e Mazzabograve il che ha indotto MOR op cit pp 56-57 e anche A CASTAGNETTf La distribuzione geografica dei possessi di un grande proprieshytario veronese del secolo IX Engelberto del fu Grimoaldo di Erbegrave in Rivista di Storia dellAgricoltura IX (1969) pp 15-26 a p 19 a identificarla con l insula Levanensis raquo la quale invece doveva estendersi piugrave a nord e corrimiddot spondere al territorio delle localitagrave nominate nel placito del 996 E probabile dunque che a metagrave del secolo IX pur forse separando giagrave il corso dellAdige la zona di Lepia da Zevio il ricordo delle antiche circoscrizioni persistesse la zona gravitava ormai piugrave su Lavagno che su Zevio ma per lestensore del documento essa era ancora in pertinenza di Zevio La modificazione definishytiva delle circoscrizioni avviene dopo il placito di Ottone III che tuttavia non assegna Lepia a Lavagno come ci si aspetterebbe data la naturale vicinanza ma a Illasi Oggi Lepia costituisce il limite meridionale del Comune di Lavagno

(171) ASV S Naz perg LL 1 8 1214 aprile 13 perg LL 1 lO 1218 dicembre 17

(172) n)idem perg LL 2 5 1277 agosto lO (173) Ibidem perg LL 2 6 1278 aprile 13 Sulle terre del monastero

si stabilirono akune famiglie di lavoranti non piugrave di quattro o cinque nel secolo xW ibidem perg LL 2 10 a 1287 settembre 5 Lepia non diventeragrave un centro abitato consistente non compare negli estimi del 1396 e del 1503 mentre vi figurano Formigheacute e laquoRota raquo domus campanee ultra Aticem (C FERRARI Lestimo generale del territorio veronese dalla fine del secolo XIV al principio de XVI in Atti e Memorie dellAccademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona s 4 VII (1907) pp 41-66 doc n III a 1396 e doc n IV a 1503)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

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291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

280 ANDREA CASTAGNETTI

Per quanto riguarda le condizioni economiche degli Avvocati i dati di cui disponiamo concernono soprattutto la proprietagrave fonshydiaria giagrave in loro possesso Eppure grazie allesercizio della loro funzione di esattori di dazi e telonei essi dovevano disporre di denaro liquido che avranno certamente impiegato Un documento del 1181 mostra Bozoto mallevadore in un mutuo se i debitori due tintori fossero stati insolventi Bozoto avrebbe soddisfatto il creditore un laquo calzarerius raquo ottenendo in compenso il pegno un podere presso Minerbe ma non si tratta di una somma ingente solo 18 lire (174) Lanno seguente (175) i debitori probabilmente per pagare il debito vendono alla badessa del monastero di San Mishychele in Campagna il podere di cui sopra per 17 lire e mezza senza che si accenni ad alcun intervento da parte di Bozoto Non sembra che in questo caso si possa parlare di unattivitagrave di prestito il motivo della mallevadoria puograve essere cercato nel desishyderio di entrare in possesso di nuove terre in una zona in cui gli Avvocati giagrave ne possedevano (176) o in qualche legame esistente fra Bozoto e i debitori che del resto abitavano laquo in curte illorum de Advocato raquo (177) Sappiamo che Gerardo compie degli acquisti ma per somme non rilevanti nel 1204 compera un casale sul monte Calvo o monte Donico presso la chiesa di San Leonardo dalla conshytessa Sofia per 15 lire (178) nel 1211 acquista un appezzamento in Negrar per 40 soldi dai Canonici veronesi (179) Di Alberto invece egrave documentata una forte disponibilitagrave di denaro liquido di cui egli si avvale per ingentiacquis-ti fondiari nei primi due decenni del secolo XIII Nel 1202 egli compera allasta terre da abitanti di Coriano (180) nel 1208 in unaltra asta (181) acquista per 600 lire i beni di certo laquo dominus Gotefredusraquo in Zimella terre dentro e fuori del castello una laquo canipa raquo due molini e la quarta parte del laquo honorraquo e della laquo marigancia) della terra e del castello di Zishy

(174) ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4 (175) Ibidem perg n 82 1182 giugno 12 (176) Cfr avanti nota 198 (177) Cfr sopra testo corrispondente alle note 101-111 (178) ASV S Leon perg 16 LII 124 1204 marzo 20 (179) Ibidem perg 17 LV 3 1211 settembre 2 (180) ASV S Naz perg CCCCC 2 11 1202 agosto 8 terre divise in

cinque parti quattro ad Alberto una a laquo Folkoinus raquo in tutto per il prezzo di lire 125 delle quali essi sono creditori verso i venditori

(181) Arch Vat Nunz Ven perg n 8156 1208 febbraio 16

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

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-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

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della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

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consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

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291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

~~--------------------------------------------~------~

292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

----------------------------LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AWOCATI (SECOLI XI-XIII) 281

POSUSSI DEampLl AVVOCATi bull -lufui Caltli llUli

laquo

2fll~l 4igrave

-1

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

282 ANDREA CASTAGNETTI

mella (182) acquista cioegrave terre e diritti giurisdizionali Con queste due operazioni fondiarie sembra che egli tenda a costituirsi un nucleo di possessi anche con giurisdizione in una zona relativashymente omogenea ove giagrave ne deteneva (183) Coriano e Zimella sono situate entrambe nella zona transatesina al confine fra il comitato veronese e quello vicentino Infine nel 1220 Alberto acquista per 2000 lire terre poste fuori della porta del Vescovo che il monashystero di San Nazaro vende per saldare dei debiti (184)

Gli Avvocati possedevano ampiamente in cittagrave e nel contado Le loro case nella contrada della Pigna (185) occupavano una supershyficie piuttosto ampia tanto da dare con il tempo il nome alla zona in cui si trovavano (186) Avevano altre case in cittagrave presso la chiesa di San Tornio (187) e in contrada di San Nazaro (188)

Nel contado la base del loro patrimonio fondiario era costishytuita dalle proprietagrave in Montorio Lepia e Vigasio a Vigasio essi possedevano beni molto ampi se il solo Nicolograve poco prima del

(182) In questo modo Alberto viene a detenere la quarta parte della giurisdizione il termine laquo marigancia infatti in uso soprattutto nei territori vicentini - Zimella fa parte di una zona a lungo contesa fra Verona e Vishycenza - sta a significare il diritt) del giurisdicente ad eleggere il laquo merigravecus raquo

della villa corrispondente al gastaldo dei comuni rurali veronesi Sigrave vedano a questo proposito F LAMPERTICO Degli statuti rurali nel Vicentino in Archi vio Storico Italiano n s XIII (1861) pp 60-66 Statuto del Comune di Carregrave a cura di A CAPPAROZZO Vicenza 1879 p 11 CIPOLLA Statuti cit p 64 E BESTA Fonti legislazione e scienza giuridica in P DEL GIUDICE Storia del Diritto Italiano v I p II Milano 1925 pp 489-490

(183) Alberto deteneva diritti in Coriano cfr sopra nota 150 (184) ASV S Naz perg PP 1 14 1220 ottobre 8 (185) Cfr sopra nota 101 (186) Il termine laquocurtis Advocatorum per designare la zona in cui si

trovavano le abitazioni degli Avvocati egrave usato nei documenti a partire dal 1181 (ASV S Mich Camp perg n 78 1181 marzo 4) fino al 1219 (ASV S Leon perg 16 LII 21 1219 maggio 8) in seguito egrave adoperato il termine laquo hora che normalmente indica una divisione del territorio cittadino o rurale dal 1221 (ASv S Leon perg 24 CIV 21 1221 febbraio 27) al 1270 (ASV Malaspina - Vari perg n 9 a 1270 aprile 16 copia del 27 novemshybre 1275)

(187) ASV S Leon perg 24 CIV l 1160 gennaio 20 Arduino vende una terra casaliva presso S Tomio per lire 100

(188) ASV S Naz perg VV 2 lO 1212 marzo Alberto confinante in contrada San Nazaro prima dellingente acquisto di terre nel 1220 nella stessa zona cfr sopra nota 184

r

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

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della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

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291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

-LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 283

1200 vende allabate di San Zeno ben 300 campi di terra colta e incolta (189) certamente solo una parte del patrimonio familiare poicheacute unaltra era di Arduino e poi di Tebaldino (190) a Lepia giagrave lo sappiamo - i beni del solo Bozoto servono a fondare un monashystero (191) ma se a Vigasio e a Lepia soprattutto i terreni dovevano essere largamente costituiti da incolti non cosIgrave a Montorio localitagrave prossima a Verona in Val Squaranto in una zona collinare favoreshyvole a colture pregiate quali la vite e lolivo (192) giagrave nel 1140 Godo egrave uno dei pochi documenti che lo riguardano dagrave a fitto perpetuo quattro appezzamenti di cui non sono date le misure ma che non sono di poca estensione poicheacute ciascuno egrave assegnato a piugrave persone del luogo con il patto di introdurvi la coltura della vite ( ad vites in eis peciebus (sic) plantandum et allevandum) (193) i beni in Montorio continuano ad essere docushymentati fino al 1263 (194) Altre proprietagrave appartenenti a vari memshybri della famiglia compaiono tra il XII e il XIII secolo in luoghi

(189) ASv Osp Civ perg n 221 1200 luglio 26 labate di San Zeno vende a varie persone terre in Vigasio per 300 campi con bosco e senza bosco che gli sono state vendute da Nicolograve degli Avvocati

(190) ASV S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188 Arduino lascia ai figravegli avuti da Turca fra i quali Tebaldino tutti i suoi beni in Vigasio

(191) Cfr sopra testo corrispondente a note 156-158 (192) CASTAGNETTI op cito (sopra nota 156) p 23 (193) ASV S Leon perg 17 LIII 1 1140 aprile 8 altra locazione di

Godo in Montorio ACV perg II 7 l r 1140 aprile 6 (194) ASV S Leon perg 17 LIII 2 1168 aprile 25 perg 17 LUI 23

1184 ottobre 20 ACV perg III 9 4 v 1186 aprile 4 locazioni di terre comshypiute da Bozoto ASV S Leon perg 17 LUI 12 1263 maggio 21 Matelda figlia di Gerardo lascia due campi a San Leonardomiddot Nel corso del secolo XIII

molte delle terre in Montorio erano probabilmente confluite per donazioni o lasciti nel patrimonio di San Leonardo lo attesta un inventario di terre non datato del monastero di San Leonardo in Montorio ibidem perg 17 LIII 31 laquo Iste sunt pecie terrarum iacentes in pertinentia Monteauri dominorum Adshyvocatorum de Verona raquo sono elencati 65 appezzamenti coltivati da persone diverse sul verso egrave riportato un altro elenco di cinque appezzamenti terre vendute che giagrave furono di Gerardc e del figlio Ardizzone laquoIste sunt terre vendite que fuerunt quondam domini Gerardi et domini Ardicioni raquo E questi non sono tutti i possessi degli Avvocati in Montorio fra i confinanti degli appezzamenti Gerardo e i figli compaiono per ben 21 volte e di alcuni conshyduttori nominati fra i confinanti egrave detto che tengono la terra per gli Avvoshycati Linventario puograve essere datato intorno alla metagrave del secolo XIII in quanto sono nominati i figli di Gerardo Ardizzone e Giovanni come ancora viventi

20 - I

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

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284 ANDREA CASTAGNETTI --~------

diversi del contado veronese Lavagno (195 Mezzane (196) Zevio (197) Minerbe (198) Porto (199) Valeggio sul Mincio Custoza e Somshymacampagna (200) Caprino (201) ma tranne che per Minerbe (202) nulla possiamo dire sulla loro costituzione e sulla antichitagrave del possesso dato il carattere frammentario della documentazione Uno spoglio completo in tutte le carte veronesi contemporanee concernenti donazioni permute vendite locazioni dei nomi dei confinanti degli appezzamenti spoglio peraltro giagrave compiuto fino a tutto il secolo XII per quasi tutti i fondi piugrave cons1stenti (203) potragrave fornire altre notizie forse anche importanti

Per avere unidea del ruolo svolto dal secondo Godo nella vita politica del primo comune data la scarsitagrave dei documenti che lo

(195) ASV S Naz perg I 2 9 1193 aprile 5 la badessa del monastero di San Giuliano digrave Lepia dagrave in locazione una terra con orto e tre olivi in Lavagno terra quam quondam dominus Boccedilotus iudicavit ecclesie sancti ccediluliani

(196) ASV S Leon perg 15 XLVIII 1 1202 agosto 12 (197) ASV S Naz perg Z 1 3 1169 marzo 15 Viviano confinante

di una pezza di terra in pertinenza di Zevio (198) Beni in Minerbe sono da Arduino lasciati ai figli Albertino e Vishy

scardino (ASv S Leon perg 23 XCIX 1 del 1188) ASV S Mich Camp perg n 72 1187 luglio 24 copia Advocatiraquo confinanti di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquoCortalis raquo ASV S Leon perg 15 XLVII 12 1214 luglio 30 Alberto confinante di un appezzamento in Minerbe localitagrave laquo Palus raquo perg 15 XLVII 15 1216 ottobre 16 Alberto nella sua casa in Minerbe vende due pezze di terra in localitagrave laquo Palus raquo per lire 20

(199) ACV I 7 4v 1188 marzo 11 Tebaldino confinante di un appezshyzamento in pertinenza di Porto ASv S Leon perg 19 LXIX 3 1234 dicemshybre 2 Ardizzone figlio di Gerardo vende una terra in territorio di Porto

(200) ASV Bevtlacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 Viviano degli Avvocati nipote del primo Viviano assegna alle figlie Inviola e GiIshyberga beni a Custoza Sommacampagna e Valeggio sul Mincio

(201) Ibidem perg n 29 1239 novembre 7 Viviano assegna ai figli Tommaso Filippo e Uberto i suoi possessi in Caprino

(202) Cfr sopra nota 198 (203) ASV fondi Ospitale Civico Santa Maria in Organo San Nazaro

Clero Intrinseco San Leonardo San Michele in Campagna SS Apostoli SantAnastasia San Silvestro Santo Stefano San Salvar Corte Regia Santo Spirito San Martino dAvesa SS Giuseppe e Fidenzio Scalzi Istituto Esposti Maggio Mensa Vescovile ACV

J

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

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291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 285

riguardano (204) bisogna rifarsi ancora una volta al processo del 1187 Due testi (205) riferendosi a circa mezzo secolo prima quindi circa al 1140 dopo aver affermato che la casa-torre del padre di Nicolograve si trovava nello stesso luogo in cui veniva edificata quella del figlio (206) aggiungono che a causa della guerra contro i Mantovani (207) le difese della casa erano state rafforzate e degli uomini vi stavano di guardia (208) Poicheacute la guerra dei Mantovani a cui accennano i testi era sicuramente diretta contro Verona e poicheacute la casa-torre era situata in un luogo strategicamente imporshytante non solo per la sicurezza del contado ma per quella stessa

(204) Godo oltre che nel 1140 (cfr sopra nota 193) compare nel 1141 (BJANCOLINI op cit pp 592-593 doc 1141 aprile 6) presente alla consacrazione della chiesa dei Malsani da parte del vescovo Tebaldo fra i cittadini piugrave autorevoli Viberto figlio del conte Riprando Tebaldo Musio dei Turrisendi laquo capitaneus Alberto Tenca futuro rettore del Comune Crescenzio di Bonshyzeno uno dei primi tre consoli veronesi (a 1136) padre di Carlassario con gli stessi egrave ancora presente nel 1146 ad un altro atto del vescovo Tebaldo concernente la chiesa dei Malsani (ASV 1st Esposti perg n 4 1146 genshynaio 1 copia del 1319) Non cegrave da stupirsi se non ci sono altri documenti riguardanti Godo i primi decenni della vita comunale sono scarsamente documentati anche per quanto riguarda le magistrature conosciamo pochi nomi si veda V FAINELLI Consoli podestagrave e giudici di Verona fino alla pace di Costanza in Atti dellIstituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t CXIV (1955-1956) pp 217-253

(205) ASv Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Alberto ( Gatus raquo

(206) La casa-torre sorgeva fuori del laquocastrumraquo e della villa a capo del ponte sul Tartaro ibidem perg n 134 testimonianze di Marchesio Cicherio e Giselbertino

(207) SIMEONI Le origini cit p 166 accenna a una guerra fra Mantova e Verona

(208) La casa-torre di Godo era protetta da un fossato attraversato da un ponte levatoio costituito da due travi ricoperte da un graticcio con quattro forcelle per sollevarlo il fossato era sormontato da una siepe laquo spinata raquo cioegrave una chiusura di spine sul ciglio della strada rinforzata con pali aguzzi sporgenti in fuori (ASV Osp Civ perg n 134 testimonianze di Armedia e Marchesino) Tali caratteristiche potevano avvicinarla a un laquo castrum )) essendo in quel tempo i castelli del contado spesso muniti assai rudimentalmente (cfr CIPOLLA Statuti cit pp 11-12) tuttavia del laquocastrumraquo mancano il belfredo (Armedia) la laquofrata e i laquoserravalli raquo forse per questo alcuni testi (Alberto laquoGatus Marchesio) aggiungono che non era una costruzione laquoper batallam))

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

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291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

286 ANDREA CASTAGNETTI

della cittagrave (209) la difesa approntata da Godo oltrepassava chiaramiddot mente interesse locale egrave probabile che tale iniziativa fosse stata da lui assunta dintesa con il comune veronese In questo modo nella difesa approntata da un grande proprietario cittadino i suoi interessi particolari e quelli generali del comune venivano a coinshycidere

Due figli di Godo Arduino e Viviano ricoprono piugrave volte magistrature comunali dal 1156 (210) anno in cui Arduino egrave assesshysore di Turrisendo rettore del comune allultimo decennio del secolo E questa una fase di evoluzione del governo comunale a un primo periodo in cui il comune era retto dai consoli (1136middot 1151) ne segue un altro (1151middot1163) caratterizzato dal primo (1151shy1152) e secondo (1162-1163) rettorato di Alberto Tenca e da quello di Turrisendo (1155-1156) (211) Dopo non si torna stabilmente al

(209) Il territorio a nord di Vigasio al di lagrave del Tartaro sulla sinistra fa parte di una piugrave vasta zona che si estende dalle colline moreniche di Sommacampagna fino a San Giovanni Lupatoto la laquo Campanea maior del comune di Verona (G FERRARI La Campagna di Verona dal secolo XII alla venuta dei Veneziani (1405) Contributo alla storia della proprietagrave comunale nellAlta Italia in Atti del Reale Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti t LXXIV 0914-1915) pp 41-103 a p 51) La zona a sud-ovest e a sud di Verona nel secolo XII era pressocheacute priva di centri abitati Vigasio controllando un importante passaggio sul Tartaro provvisto di fortificazioni illaquo castrum raquo

egrave nominato fin dal 1005 ASV Osp Civ perg n 19 1005 febbraio - conshytribuiva efficacemente alla difesa della cittagrave Proprio per consolidare questa difesa soprattutto contro attacchi dei Mantovani fu fondato nel 1185 il borgo fortificato di ViJ1afranca nella laquo Campanea maior otto chilometri a nord-ovest di Vigasio (FERRARI La Campagna cit pp 55-56 G FASOLI RlCershyche sui Borghi Franchi dellalta Italia in Rivista di Storia del Diritto Italiano XV (1942) a pp 6-7 dellestratto) nella cui fondazione come vedremo ha larga parte Viviano degli Avvocati

(210) SIMEONI Documenti cit doc n V 1156 gennaio 19 Nel 1163 alla presenza di Alberto Tenca Arduino laquo de Advocato e Alberico laquo Pastora causidici sono arbitri in una lite fra il conte Bonifacio e la comunitagrave di Bionde ACV perg 1 6 6 v 1163 luglio 14 copia

(211) SIMEONI Il Comune cit pp 8-10 In Documenti cit pp 52-57 La nuova magistratura non esclude il consolato poicheacute nel 1152 accanto ad Alberto Tenca rettore si trova come contutore del conte Bonifacio in minore etagrave il console Eliaziario V CAVALLARI Ricerche sul conte cittadino e sulle origini delle autonomie Verona 1971 pp 208middot212 doc 1152 giugno 23 in appendice pp 225-227

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

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politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

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291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

l bull

LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI Xl-XIII) 287

consolato fino al 1197 sigrave assiste alla alternanza di consoli (212) e podestagrave spesso cittadini (213) E questa una caratteristica di molti dei piugrave importanti comuni cittadini dellItalia centro-settentrionale in un periodo oscillante fra i dieci e i quarantanni la magistratura podestarile spesso assunta da cittadini si alterna con quella conshysolare nel governo comunale continuano ad esercitare un forte predominio le famiglie della aristocrazia cittadina (214) In Verona gli Avvocati rientrano appunto in quella ristretta cerchia di notashybili espressione di una laquo eacutelite raquo fra cui sono scelti generalmente gli ufficiali del comune consoli rettori procuratori podestagrave citshytadini (215)

Per quanto riguarda lorientamento politico del comune veroshynese dopo i rettorati di Alberto Tenca e Turrisendo durante i quali prevale un indirizzo filoimperiale (216) segue un periodo di attiva politica antimperiale segnato dalla adesione alla lega lomshybarda agli inizi del 1164 Tale svolta politica egrave dovuta alla premishynenza del partito che si appoggia alla classe mercantile (217) il troshyvare nel 1166 (218) Arduino fra i primi consoli di cui si ha notizia dopo il secondo rettorato del Tenca fa intende-e che gli Avvocati non solo non hanno ostacolato il nuovo corso politico ma ne sono stati anche parte attiva A conferma di ciograve sono gli incarichi

(212) Consolato anni 1166-1168 1174-1175 1181 1184middot1190 (I semestre) 1191 (II sem) 1193 (I sem) 1196 Cfr FAINELLI Consoli cit pp 239-253 SIMEONI Il Comune cit pp 107-109

(213) Podestagrave cittadini anni 1169 1171-1173 1176-1177 1179-1180 1182-1183 podestagrave forestieri 1178 1190 (II sem) - 1191 (I sem) 1193 (II sem) - 1195 dal 1197 in poi

(214) Su questo aspetto della costituzione comunale si veda E CRISTIANI Lalternanza fra consoli e podestagrave ed i podestagrave cittadini in Atti del Congresso Storico Internazionale per lVIII Centenario della prima Lega Lombarda Milano 1971 pp 47-57 a pp 47-48 a p 55 della discussione si veda lintervento di C G MOR a proposito del rettorato digrave Alberto Tenca in Verona

(215) SIMEONI Il Comune cit p 13 G FASOLI Le autonomie cittadme nel Medioevo in Nuove Questioni di Storia Medioevale Milano 1964 pp 145middot 176 a pp 152-154 CRISTIANI op cit p 48 La competenza giuridica inoltre di alcuni Avvocati - Arduino Alberto e Gerardo erano laquo causidici - ne facilitava laccesso alle magistrature cittadine (216) SIMEONI Documenti cit pp 52-57

(217) SIMEONI Il Comune cit pp lO S8

(218) ASV Clero Inr Istr ant reg II c 197 r 1166 luglio l copia del 1326

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

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291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

288 ANDREA CASTAGNETTI

politici ricoperti negli anni successivi dal fratello Viviano che riveste un ruolo di primo piano nella vita politica dellultimo quarto del secolo (219) console e rappresentante di Verona presso la lega a Montebello nel 1175 (220) presente probabilmente con Alberto alle trattative di Venezia nel 1177 (221) presente nel 1183 a Piacenza alla firma del trattato di pace fra la lega e limperatore (m) console lanno successivo (223 rettore della lega nel 1195 (224) Nel 1185 come procuratore del comune egrave incaricato della fondazione di Villafranca da lui sono avanzate le proposte nella concione per la regolamentazione dellimpresa e per la sistemazione agricola del territorio della nuova villa (225) Legata a ciograve egrave la designazione da

(219) La prima notizia di Viviano egrave del 1165 quando egli compare come teste allinvestitura di Parona da parte delIabate di San Zeno Gerardo a un Monticolo laquoIacobus Iohannis Montecliraquo (SIMEONI Comuni ruralr cit pp 104-141 doc 1165 ottobre 1 e 3) nel 1172 assiste in Verona a un processo riguardante i diritti sullacqua laquoGammundii che i pescatori di Nogara negavano allabate di Santa Maria in Organo (ASV S Maria Org perg n 115 1172 giugno lO)

(220) Il 16 aprile 1175 a Montebello giura per Verona il giorno seguente egrave presente con Marcio laquode Castelloraquo alle proposte di pace dei Lombardi allimperatore (MGR Constitutiones cit doc n 242 1175 aprile 16-17)

(221) CIPOllA Verona cit p 81 (222) MGR Constitutiones cit doc n 291 1183 aprile 30 Non ci sofshy

fermiamo sulle vicende della Lega Lombarda e sul ruolo svolto in questi anni da Verona per il primo aspetto si vedano le recenti messe a punto da parte degli studiosi convenuti ai Congressi di Bergamo (Atti del Congresso per lVIII Centenario cit) e di Alessandria (Popolo e Stato in Italia nelletagrave di Federico Barbarossa XXXIII Congresso Storico Subalpino Torino 1970) e di G FASOLI Federico Barbarossa e le cittagrave lombarde in Vortrage und Forschungen XII pp 121-142 e ID La Lega Lombarda Antecedenti formashyzione struttura ibidem pp 143-160 per il secondo allopera vecchia ma sempre utile e assai ricca di documentazione di CIPOLLA Verona e la guerra contro Federico Barbarossa cito

(223) CIPOLLA Verona cit p 72 doc 1173 febbraio 2 e 3 laquo Breveraquo del mercato

(224) Sulla funzione dei rettori della lega in rappresentanza del loro comune si veda FASOLI La Lega cit pp 154-159

Forse Viviano egrave console anche nel 1196 purtroppo i due documenti ove si parla di un Viviano console sono luno molto guasto (ASV Osp CLV perg n 152 1196 agosto 13) laltro irreperibile (ASV Maggio perg n 13 1196 agosto dal Regesto manoscritto)

(225) FERRARI Lestimo cit pp 11-12 La fondazione di Villafranca oltre che rispondere ad esigenze militari per la difesa della cittagrave contro i Mantoshyvani dava avvio alla sistemazione agricola del territorio della villa comshy

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

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291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

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ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

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I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

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Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

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Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

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LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII) 289

parte veronese come esperto per la soluzione delle questioni conshycernenti i confini fra Mantova e Verona nel trattato del 1202 (226) Infine nellultimo decennio del secolo egli egrave per tre volte conshysole dei mercanti 1191 (227) 1197 (228) 1198 (229) proprio il fatto di ricoprire questa magistratura conferma quanto giagrave sappiamo sullindirizzo politico della famiglia

La laquocomunantia negotiatorum) non ha nei primi tempi del comune una propria rappresentanza (230) 11 sorgere di una loro organizzazione specifica che prende a modello la costituzione comushynale (231) egrave da porre tra il 1164 e il 1175 durante il predominio polishytico del loro partito (232) Il primo console dei mercanti Carlassario dei Crescenzi compare infatti nel 1175 alla stipulazione del trattato commerciale con Venezia (233) Della magistratura non si hanno piugrave notizie fino al 1191 uno dei due consoli dei mercanti di questanno egrave Viviano I primi uomini scelti come capi dellassociazione sono personaggi politicamente noti Carlassario giagrave console nel 1151 Viviano piugrave volte console Ma se per Carlassario la designazione era ovvia appartenendo egli a una tra le maggiori famiglie di antica tradizione mercantile per Viviano la scelta doveva essere stata suggerita dallessere egli stato uno dei principali fautori

preso nella laquo Campanea maior raquo mediante lescavo di un fossato che portando lacqua dalla zona collinare e prealpinica a nord di Verona permetteva la irrigazione del terreno naturalmente ghiaioso ed arido

(226) CIPOLLA Documenti per la storia cit doc n I anno 1202 egrave lulshytima comparsa di Viviano

(227) CIPOLLA Trattati cit doc n II 1191 dicembre 7 (228) ASV Comune di Verona busta n 20 processo n 371 c 1 doc

1197 settembre 29 copia del secolo XVI

(229) TORELLI Regesto cit doc n 618 1198 giugno 2 n 619 1198 giushygno 5 n 620 1198 giugno 5 CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24

(230) CARLI op cit pp 305-306 dagrave lelenco delle cittagrave in cui per prime compaiono i consoli dei mercanti Piacenza 1154 Milano 1159 Vercelli 1165 Roma 1165 Pisa 1174

(231) F CALASSO Gli ordinamenti giuridici del rinascimento medioevale Milano 1965 pp 141-142

(232) L SIMEONI Gli antichi Statuti delle Arti veronesi secondo la revimiddot sione scaligera del 1319 Verona 1914 p xv Le magistrature dei laquonegotiashytores) seguono a quarantanni di distanza quelle comunali consoli del comune 1136 dei mercanti 1175 podestagrave del comune 1169 dei mercanti 1209 (ibidem pp XIII-XVI)

(233) CIPOLLA Verona cit pp 77-78 doc 1175 maggio 25

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

-

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

290 ANDREA CASTAGNETTI

dellindirizzo politico sostenuto dal ceto mercantile che ha caratteshyrizzato il periodo della guerra contro Federico I non si spiega altrIshymenti il fatto che egli abbia ricoperto il consolato dei mercanti per ben tre volte in un solo decennio quasi quanto il figlio di Carshylassario Crescentino console nello stesso decennio per quattro volte (234)

Della generazione successiva degli Avvocati Alberto egrave conshysole due volte nel 1185 (235) e nel 1188 (236) Bernardo nel 1198 (237) Tebaldino nel 1203 (238) Nel frattempo le condizioni politiche erano mutate il ceto mercantile che con a capo i Crescenzi e i Monticoli aveva sostenuto lindirizzo antimperiale si era frazionato i Creshyscenzi staccatisi dai loro vecchi alleati si erano accostati al partito dei Conti capeggiato nei primi anni del secolo XIII da conte Bonifacio di San Bonifacio e dal marchese Azzo dEste (239) Nel 1205 prevalsero momentaneamente i MonticoIi nel 1206 i Conti e Azzo dEste fu eletto podestagrave cacciato nel giugno del 1207 ritornograve stabilmente nel settembre i Monticoli e i loro seguaci furono coshystretti allesilio fino al 1213(240) Orbene nei primi mesi del 1207(240 bis) durante la prima podesteria dellEstense troviamo console Gerardo degli Avvocati egrave dunque probabile che gli Avvocati abbiano subito unevoluzione politica simile a quella dei Crescenzi con i quali dovevano essere legati giagrave al tempo di Viviano console dei mershycanti durante il predominio esercitato sulla laquo comunantia) dai CrescenzIgrave Anche se nessun membro della famiglia figura fra i fuoshyrusciti del partito dei Conti che giurano nellagosto del 1207 al seguito del conte Bonifacio e del marchese Azzo lalleanza con

(234) Si veda lelenco di magistrature dato per questi anni da SIMEONI Il Comune cit pp 109-111 per lanno 1193 primo semestre vanno aggiunti come consoli dei mercanti Balduinello laquo de Buccedila) e Corradino laquo da Manasse raquo

per il secondo semestre Crescenzio (SANDRI op cit pp 22-24) (235) CIPOLLA La popolazione cit p 22 ASV Maggio perg n 11 1185

dicembre 11 (236) ASv San Silvestro perg n 46 1188 agosto 23 S Naz perg

CCCCC 1 14 1188 luglio 14 (237) CIPOLLA Trattati cit doc n VIII 1198 ottobre 24 fra i consiglieri

del comune compaiono anche Tebaldino e Gerardo degli Avvocati (238) ASV S Leon perg 15 XLVII 3 1203 gennaio 20 (239) SIMEONI Il Comune cit p 28 (240) Ibidem pp 29-39 (240 bi) UGHELLI op cit col 813 doc 1207 febbraio 27 col 815 doc 1207

aprile 10 col 816 doc 1207 aprile 23

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291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

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Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

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(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

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ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

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I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

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Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

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Uberto (1219-1227) (1204-1240)

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I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

291 LA FAMIGLIA VERONESE DEGLI AVVOCATI (SECOLI XI-XIII)

Mantova (241) il consolato di Gerardo la presenza attiva in cittagrave nel 1208 di Alberto (242) il consolato di Godo figlio del fu Corradino di Viviano nel 1216 (243) durante la podesteria di Matteo di Corshyreggio voluta dal partito dei Conti (244) non possono lasciar dubbi sulladesione della famiglia a questo partito ancora Uberto degli Avvocati probabilmente il figlio di Bernardo nel 1227 appare fra i seguaci dei Conti (245) Tuttavia sembra che ladesione degli Avvoshycati al partito non si sia protratta nel tempo in modo attivo nesshysuno di loro figura nella lista di membri di famiglie fra le maggiori di Verona partigiani dei Conti che il 13 giugno 1239 (246) predomishynando i Monticoli ed Ezzelino vengono posti dal cancelliere Pier delle Vigne al bando dellimpero al contrario negli anni seguenti egrave attestata in cittagrave la presenza di Avvocati quali Ardizzone (247) e Giovanni (248) figli di Gerardo e i discendenti di Bernardo (249) Ma non appaiono piugrave in primo piano nella vita politica anche dei loro diritti di natura pubblica in cittagrave come di quelli del contado a Vigasio non si parla piugrave (250)

(241) CIPOLLA Documenti cit doc n VI 1207 agosto 28 (242) Cfr sopra nota 181 (243) ASV Malaspina - Vari perg n 4 1216 novembre 19 dicembre 9 (244) SIMEONI Il Comune cit p 40 (245) Ibidem p 61 (246) G B BIANCOLINI Dei vescovi e governatori digrave Verona Verona 1757

doc n 20 1239 giugno 13 HUILLARD-BREacuteHOLLES op cit V l pp 318-323 (247) ASV Malaspina - Vari perg n 9 c 1236 gennaio 18 copia del

1275 novembre 27 VIII - Vari perg n 61238 agosto 14 Bevilacqua Verona perg n 291239 novembre 7 Malaspina - Vari perg n 9b 1245 febbraio 16 copia del 1275 novembre 27 S Leon perg 26 CII 2 1246 maggio 19 perg 3 II 5 1248 novembre 1

(248) ASV Bevilacqua - Verona perg n 30 1240 maggio 6 laquodominus Iohannes qui Viso de Becco dicitur de Avocatis raquo L SIMBONI Nuovi docushymenti sullultimo periodo della Signoria di Ezzelino in Rendiconto delle Sessioni della Reale Accademia delle Scienze dellIstituto di Bologna Classe di Scienze Morali s 3 IV (1929-1930) pp 35-69 ora in Studi Storici Veronesi XIII (1962) pp 251-279 doc 1252 marzo 31 pp 263-270 nel Consiglio magshygiore di Verona laquoIohannes Viso de Becus de Advocatis raquo

(249) Viviano secondo e figligrave anni 1239-1240 cfr sopra note 200-201 (250) Nellinchiesta del 1263-1264 sui dazi gli Avvocati non compaiono a

reclamare i loro diritti (cfr sopra nota 63) A Vigasio lultima notizia conshycernente un loro intervento in atti di natura giurisdizionale egrave del 1214 (ASV Osp Civ perg n 300 a 1214 gennaio 5) i figli del defunto Tebaldino laquode Advocatis raquo dei quali non sono fatti i nomi sono rappresentati dal loro

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

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I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

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Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

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Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

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292 ANDREA CASTAGNETT

Lindagine condotta ha consentito di ricostruire lo schema proshysopografico di una famiglia che figura fra le piugrave ragguardevoli ltii Verona dalla fine del secolo XI agli inizi del XIII e di coglierne i rapporti con alcuni enti ecclesiastici fattore essenziale della sua fortuna politica ed economica Ha rilevato altresigrave i modi della parshytecipazione di alcuni dei suoi membri alla vita politica del primo comune mettendone in evidenza indirizzo politico e la collaborashyzione con il ceto mercantile e come scomparsi Arduino e Viviano i discendenti non abbiano mantenuto la posizione politica ragshygiunta divenendo in un primo tempo fazionari del partito dei Conti in seguito non esercitando piugrave un ruolo politico attivo Indagini analoghe sulle maggiori famiglie alcune ltielle quali posshysono essere seguite da un periodo anteriore a quella degli Avvocati ed hanno rivestito un ruolo anche piugrave importante nel periodo comunale costituiscono a nostro avviso una necessitagrave ineludibile per meglio comprendere la struttura della societagrave veronese in etagrave precomunale e comunale

villico in Vigasio nellelezione del gastaldo in tutti i documenti posteriori riguardanti la villa numerosi per gli anni 1215-1216 e spesso di carattere giurisdizionale essendo in questo periodo piugrave volte ostacolato dagli abitanti lesercizio della giurisdizione degli Avvocati non vegrave piugrave cenno

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

GLI AVVOCATI

Godo 0074-1109)

Carlo (1121)

I Godo

(1140-1146) (q 1160)

i

Alberto (1140)

sp X I

~ArduinQ-)o sp Turca (1156-1169) (q 1175)

Nicolograve (1163-1200) (q 1204)

Gemmolina (1188)

Petrolina (1188)

Alberto (1175-1226) sp Gisla

Viscardo (1175-1190)

x sp Ognibene (1219)

I Bartolomeo

(q 1188)

IArdumo (q 1188)

Vamaldino (q 1188)

Tebaldino (1188-1203(q]4))

i Bonifacio (q 1188)

Flamego sp Fontana (1216-1220)

Ardizzone (1219-1257) (q 1260)

sp Beatrice (1257-60)

Gerardo (1184-1219) (q 1220)

I

Giovanni (Viso de Becco)

(1219-1252)

lMatelda

(1219-1263)

(q 1260) sp Mama

(1260) sp Adc1ardino

Azzolina (1219)

Lucia (1219)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)

GLI AVVOCATI

Godo (1074-1109)

I

l

Carlo Alberto (1121) (1140)

I Godo

(1140-1146) (q P60)

I

II Nicolograve I

(1163-1200) (q 1204) l

l1

ado Gerardo Corradi sp Villa 88) (1184-1219) (1 78)

(q 1220) I ~~~r)I i

-1- --I-~-~-------I--- -----~--------I~

I I i I Ardizzone Giovanni Matelda Azzolina Lucia Godo Giacobino (1219-1257) (Viso de Becco) (1219-1263) (1219) (1219) (1204-1216) (1219) (q 1260) (1219-1252) (q 1260)

(q 1260) I I sp Beatrice sp Mama sp Adelardino 1

(1257-60) (1260) I I igrave Avogaria

(1260)l I

~-T igrave I I

Viviano ~p Gisla Bozoto (1165-1203) (1168-1190) (q 1204) (q 1193)

I r-Bernardo (1196-1198) x

~UW

Uberto (1219-1227) (1204-1240)

l jI f

I ITommaso Filippo Uberto Inviola Gilberga

(1239) (1239-1240) (1240) (1240) (1240)