DESIGN E COMUNICAZIONE VISIVA - B2B24

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Organo Ufficiale di LA PRIMA RIVISTA DI INCISIONE, STAMPA DIGITALE, COMUNICAZIONE E NEW MEDIA 189 GENNAIO/FEBBRAIO 2013 Gennaio/Febbraio 2013 - Anno XXIV - 6,00 - Il Sole 24 ORE S.p.A. - Via Carlo Pisacane 1 - 20016 Pero (MI) STAMPA DIGITALE ESEMPI DI SUCCESSO IN VISTA DALLA SARDEGNA CON PASSIONE SPECIALE DESIGN E COMUNICAZIONE VISIVA

Transcript of DESIGN E COMUNICAZIONE VISIVA - B2B24

Organo Uffi ciale di

LA PRIMA RIVISTA DI INCISIONE, STAMPA DIGITALE, COMUNICAZIONE E NEW MEDIA

189 GENNAIO/FEBBRAIO 2013

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STAMPA DIGITALE ESEMPI DI SUCCESSO

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CON PASSIONE

SPECIALEDESIGN E COMUNICAZIONE VISIVA

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5gennaio/febbraio2013

editoriale

DI Valeria Teruzzi

In un momento di crisi in cui il lavoro è avvolto in una nube di incertezza sembra quasi un lusso parlare d’altro e cambiare prospettiva. Sembra quasi un lusso o un

qualcosa per pochi, fortunati eletti concentrarsi su ampie visioni, strategie di business, lungimiranti piani� cazioni. Sembra un lusso quindi anche soffermarci a parlare di design. Ma la progettualità oggi, in questo 2013 così faticoso e incerto, è davvero un lusso? No, non lo è. Soprattutto in questo 2013. Occorre fare uno sforzo in più e vedere più in là dell’essenzialità della produzione. Il design, inteso nel suo signi� cato originario di pregettazione, può essere una leva strategica per la competitività delle imprese, indipendentemente dal settore in cui operano e dalla loro dimensione, può essere, quindi, foriero di grandi potenzialità. Anzi, spingiamoci oltre, il design può essere, per le aziende che vogliono andare oltre la crisi, una necessità. A maggior ragione nella patria del Made in Italy che da sempre e ancora è sinonimo di qualità, di arte e creatività in tutto il mondo. Si rovescia dunque la prospettiva e il design diventa una opportunità per le aziende che, in un mercato sempre più competitivo, possono disporre di un’arma ef� cace per sviluppare con successo il proprio business.Noi, che di cultura e formazione cerchiamo nel nostro piccolo di occuparci, vorremmo contribuire alla diffusione generalizzata di una cultura della progettazione, non � ne a se stessa o sfoggio di chissà che cosa, ma proprio come strumento, mezzo, base per avere successo. Da questo punto di vista credo che di strada ce ne sia ancora davanti a noi, nonostante siano già molte le aziende che riconoscono l’importanza del design investendo in questa direzione. Lo diciamo da anni ormai che guardare solo al prezzo non paga e che l’unico risultato è un’omologazione verso il basso e soprattutto la riduzione dei margini e la distruzione di un mercato. La progettazione viaggia su un percorso completamente diverso e contribuisce a creare valore, unicità e di conseguenza possibilità di pro� tto. La parola design è oggi usata in moltissimi campi differenti. Deve diventare all’ordine del giorno anche per noi, deve diventare realmente protagonista del nostro lavoro quotidiano. Per tutti questi motivi abbiamo voluto iniziare l’anno con uno speciale dedicato al rapporto tra design e comunicazione visiva, che riesca a inquadrare le scelte strategiche di questo anno. Una lunga e interessante intervista a una rinomata esperta del settore, Dalia Gallico di SignumLab e dell’Università San Raffaele, che ci ha parlato con molta concretezza e realismo del design applicato alle nostre aziende.

Progetti di crescita

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6 gennaio/febbraio2013

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5 EDITORIALE

8 NEWS

15 COMPETENZA E SPECIFICITÀ

Come essere reattivi in un momento di forte disagio economico? Sicilsat punta tutto sulla professionalità e il suo Amministratore Delegato, Ciro Andrea Strazzeri, ci spiega come e perché

16 GUARDARE OLTRE

Con la sua azienda è riuscito a superare i confi ni naturali posti alla sua isola, la Sardegna. Fabrizio Selis ci parla di come vede il lavoro e il mercato dalla sua posizione di Responsabile Commerciale della Market ScreenTypographic

20 PIÙ CULTURA, PIÙ INNOVAZIONE, PIÙ POSSIBILITÀ

Il design non è un qualcosa di a sé stante, ma gioca un ruolo attivo nella quotidianità nostra e delle nostre aziende. A raccontarci i rapporti tra comunicazione visiva e design Dalia Gallico di SignumLab e Università San Raff aele di Roma

28 PUNTARE IN ALTO

La Romagna come non l’avete mai vista. Non solo spiagge e ombrelloni, ma territorio fertile anche dal punto di vista della visual communication. Ecco quanto ci dice chi lavora direttamente sul territorio

32 NESSUN SEGRETO PER IL SUCCESSO

La storia di Matteo Rigamonti e della sua PIxartprinting può essere una storia esemplare di successo. Se n’è accorta anche la Bocconi che l’ha invitato come ospite d’onore nella Tavola Rotonda “Rilanciare un mercato maturo”

36 NUOVI ORIZZONTI NELLA STAMPA DI MEZZO

Nel cuore dell’off erta Océ: la nuova Arizona 480 nelle due versioni GT e XT, illustrataci direttamente da Jaap Van Ooster, Direttore TDS e DGS di Canon Europe

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7gennaio/febbraio2013

189sommario

40 L’ALTA VELOCITÀ È VESTITA

Tack System è una realtà molto attiva che pone al centro del suo business, oggi più che mai, soluzioni decorative. Affi dandosi a MacTac

44 UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER TUTTI

Grazie a un’esperienza più che trentennale Esanastri fornisce un supporto a tutto campo, dalla progettazione all’applicazione fi nale. Con un prestigio davvero internazionale

48 SEMPRE AL FIANCO DEL CLIENTE

Sedersi al fi anco del cliente e andare avanti insieme, costruendo relazioni durevoli orientate alla crescita comune. Sulla base sempre della qualità dei prodotti. L’approccio al mercato di Sisma Pubblicità

52 STAMPARE PER CREDERE

Dal servizio face to face al web to print. FasterPrint è una realtà frizzante e moderna, che però vuole fondare le radici del proprio successo sulle basi solide della qualità

56 EFFETTO NOBILTÀ

Eff etti speciali, seducenti e aff ascinanti. Queste sono le armi della serigrafi a trentina Graphos per aff rontare il mercato con successo

60 DA 25 ANNI IL MOTORE CHE ACCENDE IL BUSINESS

Nuovi padiglioni, nuovi progetti all’insegna della creatività. E poi naturalmente il Viscom Regional. Ecco il 2013 di Viscom Italia

64 FARE RETE

La capacità di collaborare e stringere sinergie è diventata sempre più importante soprattutto in questo periodo diffi cile. Ce lo dimostra la storia di Samec di Rivoli

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8 gennaio/febbraio2013

fl ashnewsSCENARI

DI Valeria Teruzzi

NECLO SCHERMO DIVENTA UN MEDIA-ADVERTISINGNEC Display Solutions Europe annuncia il lancio sul mercato europeo di Vukunet, la piattaforma per i network di advertising DOOH (Digital out-of-Home) presentata per la prima volta al pubblico in occasione del NEC Showcase 2012. Tutto ciò che richiede la piattaforma Vukunet per trasfor-mare qualsiasi schermo in un media-advertising, è un collegamento a Internet. La nuova soluzione NEC permette di collegare i provider di sistemi DOOH alle agenzie media sem-pli� cando l’intero processo di creazione e diffusio-ne delle campagne. La piattaforma è indipendente da sistemi har-dware e software e permette l’immediata comu-nicazione a qualsiasi CMS (Content Management Systems), senza richiedere modi� che alle infra-strutture esistenti. “Nonostante DOOH sia un mezzo digitale, le agen-zie media non erano in grado � nora di piani� care in maniera ef� ciente ed ef� cace le proprie campa-gne sui network DOOH. Il motivo è che i network parlano diversi linguaggi nei vari mercati” spiega Antonio Zulianello, General Manager di NEC Display Solutions Europe. “VUKUNET risolve questo proble-ma. L’applicazione cloud consente, infatti, agli ope-ratori di media DOOH di consolidare i propri net-work sulla piattaforma con un’enorme sempli� ca-zione del processo di piani� cazione”.

WWW.NEC.IT

CIELLEVERSATILITÀ ED ECOSOSTENIBILITÀ La tutela dell’ambiente ha assunto un ruolo fondamentale, anche nell’indu-stria. Cielle ha sviluppato nuove tecno-logie per assicurare un basso impatto ambientale. La serie Kappa Green è il risultato di questa evoluzione: una macchina all’avanguardia che diven-ta fonte di risparmio energetico, gra-zie a software di ultima generazione. Kappa Green utilizza una tecnologia “verde” che consente di ottimizza-re la gestione delle risorse impiega-te dalla macchina. Frutto di uno stu-dio dei sistemi di lavorazione, questo dispositivo presenta caratteristiche molto simili allo Start&Stop in dota-

zione alle automobili, o allo stand-by dei computer di ultima generazione. Il sistema di gestione consente di ot-timizzare i consumi, minimizzare i co-sti di produzione e diminuire l’impat-to ambientale. Se Kappa Green non è operativa, infatti, entra in modali-tà stand-by. Alla ripresa del lavoro, tutte le perife-riche tornano in funzione in un tempo brevissimo, circa 5 secondi. L’intero processo avviene in maniera comple-

tamente automatica, senza la necessità di un intervento da parte dell’operatore.

Sistema di trasmissione preciso e veloce, piano aspirante di serie, due portautensili a rotazione vettoriale, si-stema F.P.C. per la lettura dei crocini. Ecco cosa rende Kappa Green adatta al settore della cartotecnica. Studiata per il grande formato, trova applica-zione in numerosi campi: dalla stam-pa digitale alla creazione di pannelli e sagome, � no agli allestimenti � eristi-ci e commerciali. Kappa Green è uti-lizzata per la lavorazione di materiali morbidi e sottili come carta, cartone alveolare, gomma e spugna.

WWW.CIELLE.IT

parte dell’operatore.Sistema di trasmissione preciso e

veloce, piano aspirante di serie, due portautensili a rotazione vettoriale, si-stema F.P.C. per la lettura dei crocini.

BOMPANDARIO RAMPINELLI APPRODA IN BOMPAN

Già nel 2011 Bompan annunciava “Il 2012 è l’Anno del Dragone, che se-condo la tradizione orientale è foriero di grandi novità”. Infatti, di novità in casa Bompan ce ne sono state tante durante il corso dell’anno. E altre no-vità in arrivo per il 2013. Un program-ma già intenso che l’azienda affronte-rà con un management ulteriormen-te strutturato, dando il benvenuto al nuovo Direttore Commerciale Dario

Rampinelli. Una nuova � gura manageriale, forte di un ex-pertise tecnico, a cui faranno capo le tre business unit aziendali: Sign Graphics, Industrial Products e Textiles & Apparel. A inizio anno, durante l’incontro con la stampa organizzato presso la sede di Tradate, Massimo Bompan attestava: “Stiamo vivendo una rivoluzione tecnologica. Siamo noi imprenditori che dobbiamo scrollarci di dosso il passato e muoverci verso il nuovo che avanza”. Una vi-sione messa in pratica dall’azienda che ha spinto sull’ac-celeratore per tutto l’anno, non solo puntando sull’innova-zione dei sistemi Mimaki, ma investendo in risorse uma-ne, il capitale più importante per una realtà imprendito-riale. Il rafforzamento dell’organico con nuove � gure pro-fessionali rientra nel piano strategico messo a punto da Bompan per supportare la crescita aziendale anche con investimenti in soluzioni gestionali di ultima generazione.

WWW.BOMPAN.IT

9gennaio/febbraio2013

fl ashnews

FOTOLIATEN COLLECTION: SECONDA STAGIONELo scorso dicembre 2011, Fotolia inaugurava la TEN Collection, un pro-getto formativo comunitario interna-zionale. Obiettivo primario: rendere disponibili a tutti pagine creative in PSD multilivello di grandi artisti in-ternazionali, coniugando arte digita-le, risorse gra  che e formazione. Per la Season 2, Fotolia ha sele-zionato un cast di 10 artisti di fama internazionale, e 2 artisti   nali, per ora segreti. Gli autori delle nuove ope-re sono stati invitati a espri-mersi al proprio meglio su un tema libero, e a condividere la tec-nica creativa con la community glo-bale Fotolia con   le PSD scaricabi-li gratuitamente ogni mese per 24 ore. Apre la Season 2 l’artista digi-tale argentino Gustavo Brigante, con una creazione sul tema “Al lavoro”.Un programma educativo: questo è stato il progetto TEN Collection nato dalla collaborazione tra Fotolia e due community gra  che, Wisibility e Amkashop. La TEN Collection si è rivelata un successo assoluto,

con più di 170 mila PSD scaricati dal sito dedicato www.fotolia.it/ten, che ha registrato più di 500 mila vi-sitatori unici. A seguito dell’entusia-smo generato dalla prima edizione, Fotolia ha rinnovato l’esperienza e il 10 gennaio 2013 ha presentato la prima creatività della TEN Collection Season 2, selezionando 10 famo-si artisti internazionali dai rispettivi

Paesi dove è   sicamente presen-te (Argentina, Brasile, Corea, Giappone, Russia, Polonia, Spagna, Gran Bretagna, e Germania). Fotolia presen-terà inoltre due lavori « spe-cial edition », provenienti da

una coppia di artisti francesi e da un’artista americana. Come per la prima edizione tutti gli utenti avran-no accesso ogni mese gratis per 24 ore, al   le PSD di un nuovo artista inclusi tutti i livelli e le risorse gra-  che. Ogni creatività sarà rilasciata con il video “making of” ripreso nel Paese d’origine dell’artista, e sotto-titolato in 12 lingue così da permet-tere a tutti di imparare i diversi me-todi di lavoro.

WWW.FOTOLIA.IT

DURSTINCHIOSTRICERTIFICATIDurst ha ottenuto la prestigiosa cer-ti  cazione Greenguard nell’ambito delle categorie “Indoor Air Quality” e “Children and Schools”. Il conferi-mento è avvenuto dopo aver sottopo-sto gli inchiostri Rho Premium Rigid 30DM, Rho Roll 30DM e gli inchiostri utilizzati con la Omega 1, a rigorosi test indipendenti. Per ottenere la cer tificazione Greenguard, infatti, è necessario ri-sultare conformi a rigidi requisiti in termini di emissioni chimiche, come la ricerca di oltre 10.000 composti organici volatili (VOC). Inoltre, per po-ter mantenere queste credenziali eli-tarie, i prodotti devono essere sotto-posti periodicamente a nuova certi-  cazione e test di monitoraggio del-la qualità.

Il Greenguard Environmental Institute (GEI) è un ente di certi  cazione indi-pendente del settore che quali  ca i prodotti in termini di basse emissioni chimiche. I prodotti certi  cati posso-no contribuire a incrementare il pun-teggio acquisito nell’ambito dei pro-grammi GreenBuilding, soddisfare codici, criteri di ordinanza o speci  -ci requisiti RFP in termini di qualità dell’aria in ambienti indoor.Michael Lackner, responsabile mar-keting Durst, ha commentato: “Siamo molto lieti di aver ricevuto un ricono-scimento ambientale di tale impor-tanza. La certi  cazione Greenguard è accreditata in tutto il mondo e te-stimonia ancora una volta l’impegno di Durst nello sviluppo di macchine e inchiostri che garantiscono sostenibi-lità e rispetto dell’ambiente”.

WWW.DURST.IT WWW.DURST-ONLINE.COM

la Season 2, Fotolia ha sele- te (Argentina, Brasile, Corea,

J-TECK3 I PRIMI 10 ANNIIl 2013 sarà un anno molto importan-te per J-Teck3. Infatti l’azienda festeg-gia 10 anni dalla fondazione avvenuta nel 2003. Il periodo 2003-2013 vede un’azienda nuova e giovane crescere rapidamente anno dopo anno   no a diventare un brand consolidato e rico-nosciuto tra i leader mondiali per la produzione di inchiostri dispersi per la stampa digitale in sublimazione e di-retta su poliestere. J-Teck3 celebrerà I primi 10 anni di attività con una se-rie di eventi che culmineranno, a giu-gno, con Fespa 2013 a Londra. Intanto, per il nuovo anno, la società presenta il calendario dedicato all’anniversario intitolato “The True Story”. Il calenda-rio racconta la storia della società e

le tappe più importanti della sua cre-scita collegata alla storia dell’uomo, rappresentato dal geco mascotte che funge da testimonial. È una storia buf-fa che ha l’intento di accompagnare ogni giorno del prossimo anno con il sorriso e l’ottimismo, com’è nello spi-rito dell’azienda.

WWW.J-TECK3.COM

10 gennaio/febbraio2013

flashnewsscenari

JJ GuandonGAccordo siglAto con DifolSiglato l’accordo tra Guandong e Difol, azienda protagonista nella fornitura di materiali e sistemi di stampa nell’area dei Balcani. Difol si aggiudica la distribuzione in esclusiva sul territorio serbo dei suppor-ti a marchio Guandong. Quello con l’azienda serba è il primo di una serie di accordi esclu-sivi che Guandong sta stipu-lando con i più importanti di-stributori di prodotti per la vi-sual communication in alcune aree-test d’Europa. Una scelta strategica ideata per risponde-re alla sempre maggiore richie-sta da parte delle grandi OEM internazionali di supporti brandizzati Guandong, garanzia di controllo quali-tà lungo tutta la filiera, capitolati con-divisi, innovazione costante e conformi-tà agli standard del mercato europeo.A partire dal successo riscosso dal Red Book, il Campionario contenente i sample di tutte le Collection firmate Guandong, il network aziendale ha con-tinuato ad espandersi su tutto il terri-torio europeo. La conseguente cresci-

ta della domanda dei materiali a mar-chio Guandong ha spinto l’azienda a ri-pensare la propria strategia, dando la possibilità ad alcune tra le più impor-tanti realtà europee di distribuire i sup-porti brandizzati in esclusiva.

“Siamo molto soddisfatti del recente accordo con Guandong” – commen-ta Mr. Dejan Bradic di Difol – “Grazie all’esclusiva sui loro prodotti abbiamo la garanzia di poter offrire ai nostri clien-ti un marchio sinonimo di qualità e in-novazione tecnologica pur rimanendo competitivi in un mercato concorren-ziale come quello serbo”.

www.guandong.eu

JJ LuxorolA sicurezzAincontra il DesignPer poter combattere la contraffa-zione, i produttori di marchi di pre-stigio devono garantire l’autenticità del proprio prodotto in modo sem-pre più sicuro ed affidabile. Grazie a Luxoro, distributore esclusivo per l’Ita-lia del Gruppo Kurz, è possibile non solo proteggere il proprio brand, ma anche nobilitarlo attraverso sofistica-ti elementi di sicurezza.Tra le numerose soluzioni troviamo Light Line Unique, un particolare foil adatto sia per la stampa a caldo che per la stampa a freddo. Questo pro-dotto incorpora informazioni nasco-ste invisibili a occhio nudo, che pos-sono essere visualizzate solo utiliz-zando una lente di ingrandimento. In questo modo, i produttori di mar-chi di prestigio possono proteggere il proprio articolo senza interferire con la grafica del packaging, ed esprime-re il proprio elevato valore attraverso un design elegante e non eccessiva-mente elaborato.

Altra novità è SecuPlus Color, ovve-ro un disegno nel quale aree metal-lizzate si mescolano ad aree com-pletamente trasparenti. Sino ad ora, non era mai stato possibile combina-re brillanti colori metallizzati con ni-tide aree trasparenti. Il nuovo effet-to SecuPlus Color, invece, dà la pos-sibilità di creare aree colorate, aree metallizzate e aree perfettamente tra-sparenti in design eleganti e raffinati.

www.luxoro.it

JJ MaCtaCNegozio persoNAlizzAtoMACtac dispone non solo di un’ampia gamma di prodotti per la perso-nalizzazione degli ambienti, ma anche di una rete di Converter specia-lizzati riuniti nel progetto MACtac Concept che mira alla diffusione nel

mondo professional e consumer di prodotti autoadesi-vi. Tutte le aziende selezionate sono in grado di offrire un servizio “chiavi in mano” che va dallo studio del pro-getto fino all’installazione finale delle pellicole. Un team capace di cambiare il volto a qualsiasi ambiente, com-merciale e privato, senza richiedere interventi struttu-rali, garantendo così un abbattimento dei costi davve-ro importante. Tra i progetti compiuti rientra il negozio Pollicino realiz-zato dall’azienda Serigrafica di Neodo Maurizio di Rovigo che ha dato vita a un ambiente personalizzato in ogni minimo dettaglio: dal bancone alle pareti, tutto è stato

curato per creare un luogo capace di accogliere grandi e piccini in un mondo fantastico. Sono bastati pochi step per regalare al negozio un accento fresco e moderno.

www.mactac.it

11gennaio/febbraio2013

flashnews

JJ Roland TuTTo sulla personalizzazioneSoluzioni grafiche applicative e personalizzazione digitale targata Roland per serigrafi, agenzie grafiche e distributori di oggettistica e gadget pubblicita-ri: Roland DG Mid Europe ha confermato la sua presenza al Promotion Trade 2013, che si è svolto a Fiera Milano City dal 16 al 18 gennaio 2013. PTE è da più di dieci anni la fiera di riferimento in Italia dell’oggetti-stica da regalo e per la promozione azien-dale, oltre a essere un importante momen-to di informazione, aggiornamento e scam-bio riservato agli operatori di settore come serigrafi, agenzie di pubblicità e distributo-ri. Alla manifestazione, Roland ha propo-sto tutte le sue più importanti periferiche grafiche per la personalizzazione degli oggetti e dell’abbigliamento, con le tecniche di stampa digitale e con tantissimi esempi a disposizione dei visitatori. In particolare all’interno del suo spazio espositivo, Roland ha messo a disposizione dei visitatori la peri-ferica VersaUV LEF- 12 che permette la stampa diretta su molteplici tipolo-gie di oggetti con inchiostro UV. Sono stati realizzati esempi di personalizza-zioni a colori con grafiche ed effetti speciali, ottenuti con l’inchiostro bian-co, trasparente lucido e opaco, in dotazione a LEF-12. Inoltre, con il plotter da taglio GX-24 e con la collaborazione di Siser, il visitatore ha potuto vede-re e sperimentare tutto il processo di personalizzazione di un capo di abbi-gliamento. Un ampio spazio è stato dedicato anche alle soluzioni di stam-pa & taglio, sia nel modello compatto VersaSTUDIO BN-20, che nel gran-de formato con la VersaCAMM VS-540, entrambi molto versatili nell’ambi-to della personalizzazione.

www.rolanddg.it

JJ XeRoXTraguardo digitaleLegoPrint, stabilimento del gruppo L.E.G.O. con sede a Lavis (TN), grazie alla consolidata partnership con Xerox ha messo in atto un importante proces-so di crescita e raggiunto l’ambizioso traguardo di 5 milioni di libri stampa-ti in digitale. L’azienda, nata agli inizi degli anni ’90 dall’unione di due im-prese attive da oltre venticinque anni nei settori della stampa e della lega-tura, grazie all’utilizzo della tecnologia Xerox ha potuto affermarsi nel mercato internazionale offrendo ai propri clienti soluzioni e servizi in grado di anticipa-re e soddisfare le loro esigenze in con-tinua evoluzione. In particolare, Xerox ha supportato Legoprint nella stampa digitale grazie a soluzioni e strumenti che le hanno consentito di raggiunge-re un’importante crescita in tale am-bito e superare il traguardo di 5 milio-ni di libri stampati. Il reparto di stam-pa digitale attivo presso LegoPrint è costituito da due linee di produzione a bobina Xerox 1300, una completa di finitura e una completa di cucitrice a filo refe, brossura e rifilo trilaterale. Per la stampa delle copertine viene invece utilizzato un dispositivo Xerox iGen4 EXP, che garantisce alta qualità dell’immagine, colori affidabili e una straordinaria flessibilità di supporti. Per la scansione dei libri è attiva una Xerox 4110. Il successo in ambito di-gitale ha spinto LegoPrint ad amplia-re i propri orizzonti ed incrementare le proprie opportunità di business con il lancio del sito www.biblis.it, che con-sente all’utente di realizzare i propri calendari e libri fotografici. Le richie-ste pervenute dal sito vengono rea-lizzate con la stampante iGen4 EXP che, grazie all’utilizzo di inchiostri fo-tografici, produce stampe coerenti ed uniformi, sia nei colori sia nei mezzi toni e nelle ombre, aspetto di fonda-mentale importanza per la produzio-ne di lavori ad alta copertura come li-bri fotografici.

www.xerox.it

JJ X-Rite riconoscimenTo inTernazionaleX-Rite, Incorporated, protagonista mondiale nelle tecnologie di gestio-ne, misurazione, e comunicazione del colore, annuncia che la nuova versio-ne i1Pro 2 del proprio spettrofotome-tro ha ricevuto un altro prestigioso ri-conoscimento internazionale: il pre-mio iF Product Design Award per l’an-no 2013. Il nuovo spettrofotometro i1Pro 2 è il frutto di una riprogetta-zione avvenuta nel 2012, ed è parte della linea di prodotti X-Rite i1, de-dicata alle soluzioni professionali di gestione colore. Lo spettrofotometro X-Rite i1Pro 2 ha vinto questo ambito premio sbaragliando una concorren-za di altri 3.011 prodotti provenien-ti da tutto il mondo. Dopo aver vin-to il premio internazionale Red Dot

Design nel 2012, questo è il secondo prestigioso riconoscimento nel campo del design industriale per l’i1Pro 2. La giuria del premio iF ha effettua-to la propria valutazione scegliendo il prodotto vincente in base alla qua-lità del design, le finiture, la scelta dei materiali, il grado di innovazione, l’impatto ambientale, le funzionalità, l’ergonomia, la chiarezza della desti-nazione d’uso, la sicurezza, il valore del marchio, e ad altri aspetti di uni-versal design.

www.xrite.com www.xritephoto.com

12 gennaio/febbraio2013

flashnewsscenari

JJ HPcreatività in fieraHP ha avviato una partnership con il famoso designer Karim Rashid per la fiera Heimtextil di Francoforte, la fiera del tessile e della decorazione di interni più famosa al mondo, e dimostrare così le possibilità offer-te dalla stampa digitale agli interior designer proiettati verso il futuro. Karim ha disegnato la lounge area del padiglione HP per ispirare i visi-tatori e dimostrare le possibilità of-ferte da HP per la stampa digitale.

JJ Océ realtà aumentataSi chiama R.E.A.L. il sistema portatile di assistenza remota di Océ che sfrut-ta le potenzialità della Realtà Aumentata. Océ, infatti, ha annunciato lo studio, in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze, di un siste-ma portatile di assistenza remota che sfrutta le potenzialità della Realtà Aumentata. Il progetto è stato supportato da una ricerca il cui scopo era indagare le opportunità di impiego e identificare le sfide da fronteggiare nell’introduzione delle tecnologie CAR (Collaborative Augmented Reality). “La realtà aumentata collaborativa (Collaborative Augmented Reality), su cui si basa lo sviluppo di R.E.A.L., è oggi una delle tecnologie emergenti ritenute più interessanti, per il contesto del service manutentivo. Ancora una volta, Océ si pone come pioniere nell’ambito dell’assistenza tecnica, ambito nel quale dimostra la propria leadership a livello globale, suppor-tando e investendo nella ricerca tecnologica e nei servizi” ha dichiarato Carlo Ruggeri National Service Manager di Océ. Grazie al nuovo sistema sviluppato da Océ, il personale tecnico può ricevere supporto audio e vi-deo da esperti a distanza attraverso uno strumento di visualizzazione del-le informazioni che può essere indossato dall’operatore. In questo modo, il tecnico sul campo, che indossa il dispositivo, può essere assistito pas-so dopo passo in diverse fasi: assistenza, manutenzione e risoluzione dei problemi. In particolare, R.E.A.L. è composto da un’unità centrale, basata su mini PC, un caschetto con Near Eye Display e videocamera, una vide-ocamera portatile, due batterie e i relativi cavi di collegamento. Il funzio-namento di R.E.A.L. è molto intuitivo: il tecnico che si trova presso il clien-te che ha richiesto l’intervento di assistenza, indossa un caschetto e gra-zie alla videocamera può trasmettere ciò che vede al tecnico da remoto, mentre un display gli permette di visualizzare le istruzioni virtuali (inviate da remoto) sovrapposte alla realtà.

www.oce.it

JJ Zund allargareformati e orizzonti Stampa Grafica è l’emblema di quella stampa offset “italian style” ormai in via di estinzione. L’azienda veronese guidata da due generazioni dalla fa-miglia Santi, ha giocato bene le pro-prie carte negli anni di crescita del mercato, concentrandosi sulla quali-tà delle applicazioni e della clientela, calibrando gli investimenti e ponendo una cura nell’offrire un prodotto di ec-cellenza dalla progettazione alla pro-totipazione, dalla stampa al prodotto finito. La premessa giusta per l’inve-stimento su un modernissimo repar-to di produzione, in cui la tecnologia di taglio Zund gioca un ruolo da pro-tagonista. Ampliare i servizi offerti ai

clienti consolidati è stata la motiva-zione principale che ha spinto inizial-mente Stampa Grafica ad abbraccia-re il digitale. Alberto Santi, co-titolare e Business Development Manager di Stampa Grafica, commenta: “In Zund abbiamo ritrovato la qualità costrutti-

va e lo spirito industriale dei fornito-ri cui siamo abituati. La solidità del-la serie G3 e la perfetta planarità del piano di lavoro ci hanno convinti fos-se la scelta giusta. Abbiamo punta-to sul formato da 3,2 metri anzitut-to per coerenza con la luce di stam-pa del nostro sistema digitale, ma an-che per poter gestire con facilità ma-teriali in bobina, tessuti e supporti di grandissime dimensioni. Tuttavia, un formato così ampio non pregiudica la precisione, che ci permette di ap-plicare il taglio digitale anche a car-te pregiate, packaging e stampati di lusso. L’acquisto di Zund ci ha mes-si nella condizione di non dover dire mai di no”.

www.zundlab.com

Da oggi, usando la tecnologia HP, i desi-gner potranno esprimere la loro creati-vità e creare pezzi unici e su misura in maniera più efficiente, andando incon-tro alle forti necessità dei compratori di oggi, sempre molto attenti al design. Karim Rashid ha commentato: “Il mondo sta diventando molto giudi-zioso nei confronti delle informazioni e del visivo e l’ornamentazione è un mo-dus operandi per la comunicazione, per fornire dimensioni, consistenza, fanta-sia, profondità e spirito, per decorare e aggiungere ricchezza alle superfici, ma-teriali e oggetti. Oggi può aggiungere emozione e signi-ficato al mondo piatto che il moderni-smo ha creato.

Il padiglione HP a Heimtextil rappre-senta un portale per il mondo digitale. Per sottolineare l’efficienza della stam-pa digitale HP i disegni sono applicati a una vasta gamma di mezzi. Ciò crea uno spazio funzionale e avvolgente sen-za sembrare un catalogo.”HP ha annunciato inoltre una nuova so-luzione di stampa HP per tappezzeria, che aiuta i fornitori di servizi di stampa (PSP) e l’industria della tappezzeria ad attrarre più clienti nel crescente mer-cato della decorazione personalizzata. La soluzione consiste in una gamma mo-dulare di opzioni front-end, media, stam-pa e rifinitura, tra cui HP WallArt Solution.

www.hp.it

JJ PixartPrintingNuovo servizio di verifica file Interfaccia userfriendly, procedure di preventivazione intuitive, rapidità nel-la conferma d’ordine e tempi di conse-gna certi sono solo alcune delle carat-teristiche del servizio di stampa online offerto da Pixartprinting. Da sempre, infatti, l’azienda opera con l’obiettivo di rendere il più possibile la vita facile ai propri clienti. Oggi ancora più facile con il nuovo ser-vizio di controllo file con operato-re. Oltre al con-trollo standard, automatico, gra-tuito e già garan-tito, il nuovo servi-zio opzionale con-sente di affidare al team di tecni-ci Pixartprinting la verifica finale di alcune caratteri-stiche che sono spesso oggetto di er-rori nella preparazione dei file: dalla grafica sui margini di sicurezza alla di-stanza degli elementi grafici dal bor-do, dall’orientamento del fronte e del retro al pdf per riviste e cataloghi (di-mensione dorso, numero di pagine, file di copertina) fino alla verifica del-

la corretta impostazione in caso di piega. Un’opportunità importante che rappresenta un’ulteriore dimostrazio-ne dell’impegno profuso dall’azienda di Quarto D’Altino per garantire eccel-lenza qualitativa a tutti i livelli. “Un risultato soddisfacente in termi-ni qualitativi dipende certamente dal-le tecnologie di stampa e dai supporti utilizzati” – afferma Marcello Libralato, HR e valori aziendali – “Ma per assi-curare eccellenza del risultato finale

è determinante anche la corret-tezza del file pre-parato dal clien-te. Pur rivolgen-do il nostro ser-vizio a operato-ri professiona-li, può capitare che il file di ori-gine non sia sta-to messo a pun-

to secondo i criteri richiesti. Con il nuo-vo servizio di controllo file con opera-tore intendiamo supportare i nostri clienti, anche i meno esperti, nell’uti-lizzo del servizio con la certezza di un risultato conforme a standard quali-tativi elevati”.

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gennaio/febbraio2013

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Italia

201313

London25-29 June 2013

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La crisi economica mondiale sta mettendo a dura prova la capacità di sopravvivenza di molte aziende. Alcune sono, purtroppo, destinate a chiudere. E, se è vero che molte usciranno dal mercato, o saranno assorbite, è altrettanto

vero che per altre si apriranno scenari nuovi e inesplorati.Sicilsat, che da vent’anni opera nel settore della stampa digitale, ha deciso di puntare sulla qualità e l’innovazione per affrontare un mercato che vive con forte preoccupazione la contrazione economica che l’ha investito.Ma come essere reattivi in un momento di forte disagio economico?Sicilsat punta tutto sul valore aggiunto dato dalla professionalità.È questo il motivo per il quale l’azienda ha deciso di investire molto sulla formazione, sul capitale umano, af� dando la produzione e la commercializzazione a � gure tecniche speci� che e altamente preparate e competenti.Rivolgendosi perlopiù a un mercato esigente e specializzato, quale quello delle Arti Gra� che, degli Studi Gra� ci e Fotogra� ci, Sicilsat fa del servizio di assistenza alla clientela uno dei punti di forza, garantendo il supporto tecnico costante per la risoluzione dei problemi.L’azienda, nella sua � loso� a di approccio e di sviluppo dei rapporti umani e di lavoro, ha scelto di stare al � anco dei propri clienti, dalla selezione dei prodotti, alla vendita e all’assistenza. Un autentico partner di lavoro grazie al quale è possibile fare sistema e guardare con � ducia ai mercati più esigenti. Sicilsat, grazie a una accurata selezione delle migliori tecnologie internazionali, alle soluzioni più innovative e ai percorsi formativi sempre più aggiornati e completi è in grado di offrire un ventaglio di nuove opportunità di business e nuove proposte tecnologicamente all’avanguardia.Per competere con le più grandi realtà presenti sulla rete internazionale.Dunque, una strategia che crea selezione, proprio attraverso la scelta coraggiosa, ma decisa di puntare sulla qualità dei prodotti, sulle risorse umane e sulle nuove tecnologie di stampa, sempre più so� sticate e oggi vera rivoluzione del mondo digitale.E, se da un lato la crisi globale rappresenta un punto di non ritorno, dall’altro si con� gura come una vera opportunità di crescita e di sviluppo, per quelle aziende, come la Sicilsat, che hanno intrapreso la strada delle competenze e delle speci� cità. Questo è il modello vincente. Quello in grado di superare la crisi senza esserne travolti.E vorrei concludere con un monito che vuole essere un augurio per questo nuovo anno ricordando quanto Albert Einstein diceva a proposito delle crisi: “È proprio nei momenti di crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone e interi paesi perché è proprio la crisi a portare il progresso”. G

15gennaio/febbraio2013

CIRO ANDREA STRAZZERI, AMMINISTRATORE DELEGATO DI SICILSAT

e specifi citàe specifi citàCompetenza

l’opinione

DI Ciro Andrea Strazzeri

invistaDI Valeria Teruzzi

16 gennaio/febbraio2013

IL MOTTO“Chi fa da sé fa più fatica”

Guardare

DA UN MERCATO REGIONALE LIMITATO ALLA SARDEGNA È RIUSCITO A SUPERARE I CONFINI POSTI DAL MARE E A IMPORRE LA SUA AZIENDA SU

TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE. COME? SPECIALIZZANDOSI, CON SERIETÀ E TANTA VOGLIA DI IMPARARE TUTTO DEL MERCATO GRAFICO. LA STORIA DI FABRIZIO SELIS,

RESPONSABILE COMMERCIALE DI MARKET SCREENTYPOGRAPHIC CHE CI SPIEGA

COME VANNO, OGGI, LE COSE

oltre

17gennaio/febbraio2013

invistaDI Valeria Teruzzi

CARTA D’IDENTITANOME

COGNOME

PROFESSIONE

AZIENDA

SEGNI PARTICOLARI DELLA SUA AZIENDA

IL POSTO PIÙ STRANO DOVE HA PARLATO DI

LAVORO

IL VIAGGIO DI LAVORO PIÙ BELLO

LA FIERA PREFERITA

PAESE DOVE PIACEREBBE LAVORARE

IL LIBRO CHE HA SUL COMODINO

STATO D’ANIMO ATTUALE

DA PICCOLO SOGNAVO DI FARE

IL DONO DI NATURA CHE VORREBBE

UN OGGETTO

LA CANZONE CHE CANTA SOTTO LA DOCCIA

FABRIZIO

SELIS

MANAGER

MARKET

SCREENTYPOGRAPHIC

INNOVATIVA

BASE AEREA REPARTO

FOTOGRAFIA

BRASILE

PSI DUSSELDORF

ITALIA

ARISTOCRATICI E SERVI DI GIORGIO SANGIORGI

ENTUSIASTA

IL CALCIATORE

INTONAZIONE NEL CANTO

LA MIA CHITARRA

L’ACQUA MI RILASSA E MI AIUTA

A RIFLETTERE, PER IL CANTO LA NATURA NON MI HA PRESO IN

CONSIDERAZIONE

e a prendere contatti con pubblicitari, neonisti, allestitori e decoratori. Questa esperienza mi ha fornito la conoscenza necessaria per superare i con ni regionali, permettendomi di divenire consulente specializzato di molte aziende gra che e oggi, grazie a un deposito di macchinari e materiali di circa 5.000 mq, fornitore con un servizio di pronta consegna che supera il limite territoriale dell’insularità”.

Che cosa l’aveva colpita all’inizio del mercato? E che cosa la colpisce oggi? “Quando ho iniziato, non conoscevo assolutamente nulla di questo mondo e ho cominciato a esplorarlo. Subito mi colpì la voglia che i clienti avevano di insegnarmi qualcosa, erano i miei consulenti, mi consigliavano sui prodotti che io

L’esordio è a ne anni ’80 e il lavoro si concentra sulla propria regione, la Sardegna.

Oggi Market Screentypographic è un’azienda di respiro nazionale a cui viene riconosciuta la grande professionalità ed esperienza. Come ci racconta il protagonista della nostra storia, Fabrizio Selis: “La Market Screentypographic Srl è un’azienda a conduzione familiare, che con due sorelle e un fratello abbiamo fondato nel 1989 grazie al contributo nanziario dei nostri genitori. Io ho la responsabilità del settore tecnico-commerciale. Ricoprire questo ruolo in un mercato gra co piccolo come quello della Sardegna, ha rappresentato sicuramente una grande scuola. Iniziai in un locale di 50 mq con la rivendita di macchinari e materiali per la stampa serigra ca acquisendo man mano un bagaglio tecnico-commerciale sempre più importante. Nei primi 10 anni si lavorava solo nel mercato regionale. Il numero dei clienti effettivi e potenziali era piuttosto basso. Il cliente sapeva di essere importante e spesso dettava le condizioni commerciali, mettendomi sempre in concorrenza con altri. Per incrementare le vendite, ho dovuto acquisire la specializzazione tecnica a 360 gradi nel mondo gra co. Iniziai a introdurmi nelle tipogra e, timbri ci, � essogra e, ricami ci

18 gennaio/febbraio2013

invista

stesso commercializzavo, volevano essere ed erano importanti per me. I tipogra� erano i professori; molti usavano persino il camice nero e mettevano soggezione. Un cliente mi indirizzava da un altro e spesso annunciava il mio passaggio con una telefonata. Oggi, invece, mi colpisce la riservatezza, la dif� denza, la chiusura alla condivisione, la paura del confronto nel mercato, la tendenza alla differenziazione solo tramite attrezzature più che la valutazione e la ricerca del proprio talento”.

Il momento più bello e quello più brutto della sua carriera?“Il momento più bello è rappresentato dai tanti riconoscimenti per il mio lavoro che svolgo con tanta passione. Il momento più brutto? Sinceramente non ne ricordo, vivo le dif� coltà come s� de”.

Caratteristiche di un buon manager? Cosa non deve mai fare?“Oggi un buon manager deve essere sempre più un Trainer, deve saper organizzare e scegliere i collaboratori, perché per avere risultati positivi e trend di crescita importanti e costanti nel tempo, deve sempre sapersi rinnovare e non pensare mai di essere arrivato. Ogni successo è un punto di partenza per una nuova s� da”.

Qual è l’aspetto più entusiasmante del suo lavoro?“Sicuramente la grande evoluzione tangibile quotidianamente nel mercato gra� co. Il mercato pullula di creativi che spesso vanno stimolati e per me questo è molto entusiasmante”.

Quali sono le doti personali che si sono rivelate più utili nella professione?“La mia insaziabile curiosità, Il voler sempre migliorare una

soluzione, saper percepire in anticipo le esigenze e le mutazioni di mercato”.

Su che cosa si gioca la concorrenza?“La concorrenza è una barriera che i clienti contribuiscono a costruire. Esistono vari tipi di concorrenza e precisamente: la concorrenza del professionista che stimola e aiuta il mercato a crescere, in questo caso a volte si perde e a volte si vince, ma si creano molte più chance lavorative; la concorrenza del piazzista che pensa solo al proprio affare in maniera egoistica e non costruttiva, in questo caso puntiamo molto sulla � delizzazione del cliente; la concorrenza dell’improvvisato che opera sul mercato senza strumenti idonei, agisce da “banca no pro� t” per sbaragliare gli altri concorrenti, sempre alla ricerca, tramite canali paralleli, di prodotti forniti in Italia dal distributore uf� ciale, perché gli piace operare su un mercato già esistente costruito da altri senza aver investito niente, con l’unico scopo di avere un prezzo inferiore. Varia velocemente e spesso i brand distribuiti. Unico obiettivo

FABRIZIO SELIS, RESPONSABILE COMMERCIALE DELLA MARKET SCREENTYPOGRAPHIC

19gennaio/febbraio2013

invista

G

Stiamo attraversando periodi diffi cili. Come sta reagendo il nostro mercato? Che cosa consiglia di fare e di non fare?“Nel nostro mercato ci sono tante piccole aziende gra che che, poco inclini al rischio, aspettano tempi migliori ma che, purtroppo, ancora fanno tanto credito perché lavorano principalmente in un mercato locale condizionato da legami di amicizia. Questo limite porta a un appiattimento nel proporre novità e soluzioni pubblicitarie. Il consiglio principale che mi sento di dare è quello di guardare oltre, cambiare i listini considerando la frammentazione delle quantità richieste oggi nel mercato, cambiare look creando show rooms più invitanti ed esporre i prodotti con eleganza. Oggi, per essere sempre competitivi, non occorre comprare tecnologia, ma la si può prendere a noleggio anche con contratti quadriennali con possibilità di adeguamento tecnologico biennale. Le aziende devono sempre potersi confrontare nella qualità, servizio e prezzo e non devono invecchiare con i macchinari, che spesso si trascinano solo perché ancora funzionanti e fortemente deprezzati per l’uscita della nuova tecnologia. La tecnologia deve essere sempre a disposizione del professionista”.

Quali sono i problemi maggiori che le aziende del settore incontrano?“Troppa burocrazia e tasse”.

Il mercato italiano in rapporto a quello straniero? Di che cosa ha bisogno?“Il mercato gra co Italiano è più frammentato rispetto a quello straniero. Molti Stati hanno un numero di aziende gra che inferiore al nostro, ma di dimensioni molto più grandi. Questo comporta che all’Estero c’è una maggiore stabilità nel mercato gra co. In Italia, essendoci molte piccole e

varie aziende con minori capitali si ha una crescita lenta e anche i nostri clienti devono rapportarsi alle diverse tipologie di concorrenza viste precedentemente.D’altra parte il mercato italiano, lo trovo oggi molto più interessante perché in prospettiva c’è ancora tanto da fare”.

Se potesse che cosa cambierebbe di questo mercato?“L’atmosfera che si percepisce nel settore è fatta di dif denza, poca condivisione e collaborazione, per questo ribadisco Chi fa da sé fa più fatica”.

Facciamo scherzosamente il gioco della torre. Che cosa chiede di più oggi il mercato. Tecnologia o creatività? “Creatività”

Qualità o quantità? “Qualità”

Green o tradizionale? ”Green al costo del tradizionale”.

quindi è solo quello di far fuori i concorrenti e non importa se i clienti negli anni a seguire possano avere necessità di un ricambio o di una qualunque continuità. Questo tipo di concorrenza, con il passare del tempo si autodistrugge, ma spesso purtroppo trascina con sé clienti attratti più dall’affare momentaneo che dalla scelta di programmazione e costruzione del pro tto. In questo caso cerco di far leva sulla parte professionale del cliente”.

Oggi tutti parlano di eco sostenibilità. È una moda o vede che in concreto si stanno facendo passi in tal senso?“Sicuramente è un argomento che ci coinvolge e ci orienta nelle nostre scelte. Sta diventando un elemento da non sottovalutare nella proposta di un prodotto e di un macchinario. Ne è un esempio il nostro ultimo investimento nella distribuzione di una macchina giapponese che, in serigra a, nella preparazione del quadro, esclude totalmente l’utilizzo di sostanze chimiche e acqua. Il grande apprezzamento da parte dei nostri clienti che hanno acquistato la macchina, ci ha fatto capire che la nostra scelta è stata giusta”.

“OGGI UN BUON MANAGER DEVE ESSERE SEMPRE PIÙ UN TRAINER” CI SPIEGA SELIS

20 gennaio/febbraio2013

SPECIALE

design&comunicazionevisiva

DESIGN E COMUNICAZIONE VISIVA DEVONO PERCORRERE LA STESSA STRADA. UNA STRADA FATTA DI TECNOLOGIA, DI INNOVAZIONE E DI CULTURA. LE AZIENDE NON POSSONO IGNORARE IL DESIGN PERCHÉ STRUMENTO DI COMPETITIVITÀ, PROCESSO, VOCAZIONE ALL’INNOVAZIONE APPLICATA A TUTTO CAMPO, DALLA PROGETTAZIONE ALLA COMUNICAZIONE. E ALLA FINE I RISULTATI ARRIVANO. STORICAMENTE AMMIRATO E RICERCATO IN TUTTO IL MONDO, NEMMENO IL DESIGN ITALIANO PUÒ ESIMERSI DAL CONFRONTARSI CON I NUOVI CANALI DI COMUNICAZIONE, COME ANALIZZA IN ESCLUSIVA PER NOI L’ESPERTA DALIA GALLICO*

DI Giuseppe Goglio

più innovazione, più possibilità

Anche la tecnologia più so� stica-ta e abbordabile, da sola non è suf� ciente a garantire le fortu-

ne di un’attività imprenditoriale o arti-gianale. Una componente essenziale resta il fattore umano, prima di tutto con la capacità di rimettersi continua-mente in discussione e quindi con il coraggio di seguire il proprio istinto e dare spazio alla creatività. Su queste basi, il sistema italiano ha saputo affermarsi a livello internazio-nale e anche in un momento dif� cile, la capacità di pensare fuori dagli sche-

più innovazione, Più cultura,

21gennaio/febbraio2013

design&comunicazionevisiva

*Presidente del Corso di Laurea in Moda e Design, Facoltà di Architettura e Design Università S. Raffaele Roma. Responsabile di Art Lab, laboratorio di comunicazione visiva delle mostre a Palazzo Reale. Presidente della Associazione Signum lab. Quando la cultura lascia il segno. Già Presidente di ADI Lombardia (Associazione Disegno Industriale) e Coordinatore dell’Osservatorio Permanente del Design Lombardo

DI Giuseppe Goglio

quello che c’è di nuovo nel mio pro-getto, partendo da monte e arrivando a valle altrimenti si interrompe il mes-saggio. Ormai, un’etichetta non basta più. Non a caso, recenti statistiche dan-no l’Italia in questo momento al 57° posto nella graduatoria mondiale del-la competitività e al 24° posto a livel-lo europeo. È d’altra parte vero che in-vestire in ricerca è costoso e richiede tempo, per cui non mi sento di chiede-re di investire a tutti i costi”.

Dove allora è possibile interveni-re a breve con effi cacia?“In un’azienda disposta a investire nel design come strumento di competitivi-tà, processo, quindi cultura dell’inno-vazione applicata a tutto campo, dal-la progettazione alla comunicazione, alla � ne i risultati arrivano. Mi capita spesso di trovare prodotti eccellenti, ma con brochure o siti Web tali da ri-sultare addirittura controproducenti. Questa è la cultura del processo, che deve accompagnare tutto, dalla proget-tazione a quello che io chiamo il ‘con-sum-attore’. Oggi è da lui che arriva-no le indicazioni più utili”.

Come è meglio procedere per rac-cogliere queste indicazioni?“Dove � no a poco tempo fa spesso per le ricerche di mercato mi af� davo ad agenzie di marketing, con costi eleva-ti e risultati quando oramai lo scena-rio era cambiato, oggi faccio doman-de direttamente su alcuni blog selezio-nati, dove contatto le persone e ho ri-sposte praticamente immediate. È un segnale importante che la direzione è giusta. Le nuove tecnologie ci aiutano a sfruttare la fantasia del designer per fornire risposte rapide”.

ALCUNI MOMENTI DELL’INCONTRO “IL DESIGN TRA CULTURA, TRADIZIONE E INNOVAZIONE” TENUTOSI DURANTE VISCOM ITALIA 2012

Quale può essere il punto di par-tenza per assecondare questo cam-biamento?“Dobbiamo rimettere in moto quel pensiero innovativo che io de� nisco virtuoso e circolare. Sarà banale, ma funziona sempre molto bene. Spingo i miei clienti a trovare il proprio faro in questa sorte di notte. Dobbiamo fare in modo che nel mondo si accorgano anche delle piccole realtà italiane in quanto portatrici di ‘unicità’. Avrò cre-ato qualcosa sul quale non ci sono dubbi riguardo l’opportunità di prose-guire. Le idee dell’azienda però devo-no essere chiare su come e cosa rac-contare. E la comunicazione visiva e le nuove tecnologie in questo ci aiuta-no molto... non abbiamo più limiti!”.

Come può concretizzarsi questo apporto?“In tutto quello che forma un grande progetto o un prodotto, se non viene comunicato in modo coerente adegua-to, viene a mancare qualcosa. È una sorta di ‘sinapsi’, devo spiegare tutto

mi e tradurre in opportunità concrete le idee può rivelarsi decisiva. Le dif� coltà esistono, i conti a � ne mese sono sempre più dif� cili da far torna-re, eppure anche da situazioni del ge-nere, grazie al desiderio di non arren-dersi e al coraggio di pensare in gran-de, possono scaturire occasioni, pri-ma di tutto accettando il cambiamen-to e provando quindi a girarlo a pro-prio favore. Applicando questa � loso-� a al mondo del design Dalia Gallico, protagonista di numerose iniziative nel settore della creatività e della comu-nicazione visiva, ha costruito una del-le massime espressioni utili a quanti-� care il potenziale tutto italiano della capacità di creare. Argomenti, tra l’al-tro, al centro di due interessanti con-vegni nel corso della recente edizio-ne di Viscom.

Professoressa Gallico, come defi -nirebbe il design in questo momen-to molto particolare?“Lo vedo come insostituibile strumen-to di competitività, dal quale nessuna azienda può chiamarsi fuori. Più in ge-nerale, rivolto a tutti coloro interessati a sperimentare e innovare. Per quan-to mi riguarda, la parola crisi mi piace pensarla come un momento di cambia-mento. Voglio dire che non dobbiamo arrenderci, ma imparare nuovamente a pensare, a progettare, a produrre e, non ultimo, a vendere”.

22 gennaio/febbraio2013

speciale

design&comunicazionevisiva

spiegare il perché un oggetto è rea-lizzato in un certo modo. Quel modo di pensare tipicamente italiano che il mondo ci invidia”.

I designer, i progettisti e gli italia-ni in generale, sono veramente di-sposti a condividere le proprie co-noscenze?“Personalmente, considero la reticen-za in questo senso come un segna-le di insicurezza. Non a caso, io so-stengo solo progetti basati sulla con-divisione del sapere. La gelosia e la paura di copiare non servono, perché oggi le informazioni si trovano comun-que. Se invece le trasmettiamo per-sonalmente, poi è più facile trovarci di fronte a persone che avranno sem-pre bisogno di noi per crescere. Oltre alla soddisfazione di vedere attecchire progetti. Non a caso, sono Presidente di un’Associazione del design, Signum Lab, derivata dall’etimologa latina de signum, “dare un nuovo segno, signi-ficato”. Il design è la cultura del pro-getto che permette di dare un nuovo significato alle cose”.

Sono più i vantaggi o i pericoli di rendere pubbliche le proprie co-noscenze?“Ho sempre più l’impressione che il mondo ci copi sempre di meno e stia invece investendo in ricerca e svilup-po, continuando sì ad ammirare l’Italia, ma per il modo di pensare e progetta-re, non per gli oggetti in sé. E questo nonostante l’Italia faccia ancora poco per farsi conoscere meglio all’estero. Per fortuna però basta andare in una qualsiasi città straniera per renderse-ne conto: lungo la via principale la mag-gior parte dei negozi sono marchi del Made in Italy, i nostri migliori ambascia-tori del bello e ben fatto nel mondo”.

A cosa porta questo modo di agire?“Ogni rivista ha una copertina, ma se realizzata da un bravo progettista avrà un nuovo significato. Photoshop è un programma alla portata di tutti, ma in mano a un bravo designer permetterà di dare un nuovo significato.

Per tante aziende, soprattutto le più piccole, la ricerca resta co-munque difficile, quasi impossi-bile. Come dovrebbero muoversi?“È possibile fare ricerca collaboran-do con scuole, università, sempre più orientate a diventare dei design cen-ter. Serve anche ad avviare un ciclo virtuoso, per aiutare i nostri giovani e proporre un incontro tra domanda e offerta. Scardiniamo l’alibi perfet-to per cui gli studenti non si impe-gnano spesso convinti che non tro-veranno un lavoro e le aziende non assumono perché non trovano giova-ni preparati. Possiamo venire incon-tro a entrambi realizzando progetti, riqualificando il personale (long life learning)”.

Come ci si può incamminare in questa direzione?“Per esempio, sfruttando meglio l’e-learning. Io stessa, in qualità di Presidente di un corso di Laurea all’Università Raffaele, curo un cor-so totalmente on line. È un progetto con un grande valore, prima di tutto proprio perché riqualifica le persone in un momento in cui spesso si tro-vano senza lavoro. Inoltre, è molto seguito dagli stranieri, segnale che nel mondo c’è un pubblico attento a quello che succede da noi”.

Non può essere un aspetto del qua-le preoccuparsi questo?“Per quanto riguarda la copia sì, ma è più importante come si stanno muo-vendo per imparare. Al momento, han-no ancora (ma sempre meno!) bisogno di informazioni e conoscenza e se non gliele diamo noi le troveranno comun-que altrove. Quindi, tanto vale che co-gliamo noi questa occasione. Dove al-trove si fa valere il know-how, noi pos-siamo metter e in campo il know-why,

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24 gennaio/febbraio2013

speciale

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Una sedia resta sempre una sedia, ep-pure nelle mani di un designer può rac-contare... una nuova storia. Esistono poi infiniti settori dove trovare nuove aree di progetto, la casa, il lavoro, i ser-vizi, gli spazi pubblici. Tutte aree ancora da interpretare e dove i nostri designer possono trovare opportunità. Per chi ha voglia di allargare i propri orizzon-ti i confini sono tutt’altro che chiusi”.

A parole sembra tutto facile. Lo è altrettanto nella realtà?“Posso portare a testimonianza il mio lavoro di consulente strategico per di-verse istituzioni locali, nazionali e in-ternazionali. Progetti mirati a trovare obiettivi comuni e mettere insieme le persone che in ciascun settore cre-dono in progetti ambiziosi. Per esem-pio, il sistema informativo turistico fat-to per il Comune di Milano, premiato da Federcultura, portale dove tutte le istituzioni, ma anche cinema, teatri, ri-storanti, taxi e aeroporti, condividesse-ro informazioni, con l’obiettivo di ‘ven-dere’ la città. Ricordo anche l’attivi-tà come art director delle mostre di Palazzo Reale che hanno un grande va-lore per una città come Milano, dove

i numeri di afflusso e le code di visi-tatori ci confortano sulla validità delle strategie adottate. Ancora, uno spor-tello realizzato in Assolombarda, dove qualsiasi azienda senta la necessità di incontrare un designer, ha la pos-sibilità di un primo incontro. I proget-ti che ne scaturiscono hanno sempre avuto successo!”.

Tra le sue numerose iniziative per raggiungere questi obiettivi rientra anche Boxing Design. Come ha de-ciso di portarlo a Viscom?“È uno dei progetti che mi è più caro, perché coinvolge istituzioni, designer

e aziende. Una sinergia che ruota in-torno a Mondadori Multicenter per rac-contare il passaggio generazionale e dire che non tutto è passato. I nostri maestri del design sono ancora mol-to preziosi, ma dobbiamo pensare an-che al ricambio generazionale. Dato che a Milano praticamente ogni set-timana c’è una fiera che porta inno-vazione, si cercano settori diversi per indurre il maestro di stile pluripremia-to di una generazione passata a dialo-gare con un giovane di talento già af-fermato, e attraverso una serie di do-mande e risposte, si aiuta il pubblico a capire cosa è cambiato”.

25gennaio/febbraio2013

design&comunicazionevisiva

studi che per lo stesso lavoro chiedo-no cifre molto diverse, e con la gene-rale tendenza della committenza al ri-basso si rischia di trascurare la vera professionalità. Tutta questa virtua-lità è vero che ha abbreviato i tempi e le distanza ma a volte tende a ren-dere virtuali anche i progetti, quando hanno comunque bisogno di tempi e approfondimenti più ampi di un “co-pia e incolla”.

Come aiutare allora il potenziale cliente a capire meglio il vero valo-re di un’offerta, evitando il rischio che nel passaggio tra virtuale e re-ale il risultato sia del tutto diverso?“Il nostro obiettivo deve essere proprio aiutare a capire la differenza. Nelle ini-ziative delle quali faccio parte cerco sempre di coinvolgere figure profes-sionali all’altezza. Per esempio, da Presidente di Adi Lombardia, l’Asso-ciazione dei designer, ho sempre cer-cato di enfatizzare che dietro un pro-getto nuovo c’era un gran lavoro meno appariscente del nome del designer. La bravura nascosta del prototipista,

del comunicatore e anche del vendi-tore. Nel settore importantissimo del-la distribuzione la voce comunicazio-ne visiva dovrà sempre avere maggio-re importanza”.

In quale direzione deve orientarsi la comunicazione?“Quello che riguarda il prodotto è già ben conosciuto, attraverso gli show room piuttosto che su Internet. Io pun-to a raccontare una storia. È tutt’altra cosa raccontare cosa sta dietro a una sedia, come si è arrivati a crearla, i pro-cessi. Un evento come Viscom dovreb-be avere un ruolo sempre più impor-tante anche in questo. Non basta più l’etichetta a indicare il valore di un pro-dotto, e neppure una pagina pubblici-taria. Bisogna pensare anche a cam-pagne su Internet, sui social network, capaci di raccontare storie diverse a target diversi”.

Come rapporta tutto questo con la stampa digitale?“Personalmente, ho un rapporto di grande scambio e sinergia. Parto con la convinzione di potersi arricchire a vi-cenda. Spesso un dialogo alla ricerca del perché e se ci si viene incontro a vicenda alla fine la soluzione si trova. È un qualcosa che arricchisce il nostro lavoro di progettisti, perché abbiamo imparato qualcosa di nuovo, da ricor-dare per un’occasione successiva”.

È facile arrivare a questa sorta di compromesso?“Personalmente lo trovo soprattutto sti-molante. E trovo possa essere di gran-de aiuto anche per le grandi aziende del settore che fanno investimenti, si

Cosa è emerso secondo lei da que-sti incontri?“Ci sono elementi comuni, ma probabil-mente il rapporto coni clienti, con i for-nitori con la concorrenza internaziona-le e anche con i consumatori è profon-damente cambiato. Alla fine, tra pas-sato e futuro non esce mai un vincito-re assoluto. Ci sono elementi di con-tinuità e quello che fa la differenza è la cultura del progetto. Ci aiuta anche per guardare al futuro con maggiore ottimismo”.

Un aspirante, o un giovane desi-gner, cosa può imparare da que-ste situazioni?“Dove prima si potevano avere soprat-tutto sogni difficili da raggiungere, oggi grazie alle nuove tecnologie, confronti, è più facile trovare stimoli e informa-zioni in tempo reale, dal mio punto di vista l’ingrediente principale del desi-gner. Ora tutto questo è a disposizio-ne e subito”.

Non c’è il pericolo che tutto diven-ti troppo facile?“È il rovescio della medaglia. In effetti, solo per il fatto che tutti possono ave-re una macchina digitale, Photoshop o una serie infinita di font, tanti si credo-no “ art director” solo perché possono scattare foto, eseguire montaggi o ap-plicare effetti speciali. Questo natural-mente nuoce a un settore che fa del-le competenze specifiche un punto di forza. È anche difficile valutarle a prio-ri e per questo ci troviamo di fronte a

26 gennaio/febbraio2013

speciale

design&comunicazionevisiva

dotano di macchine e tecno-logie potentissime e spesso non sanno cosa farsene. È una grande perdita di risor-se. Per esempio, da un de-signer può arrivare lo stimo-lo per andare oltre la stampa di magliette e proporsi a qualche mar-chio della moda che sta andando in-contro alla personalizzazione e alla la-vorazione “su misura”. Oppure, la col-laborazione può aiutare a trovare nuo-vi mercati, nuove opportunità. Si inne-sca un canale virtuoso, ma solo se è fortemente condiviso”.

Come convincere tanti operatori ad abbattere i limiti dentro ai qua-li spesso rischiano di chiudersi?“Alcune cose vanno eseguite per for-za da sole, seguendo la propria testa e la propria unicità. Altre cose, ben più ambiziose diventa impossibile farle per conto proprio. Serve umiltà e an-che il coraggio all’occorrenza di col-laborare con i propri concorrenti (co-opetition). Laddove non possiamo ar-rivare da soli, mettendoci in cordata, si può farcela. Penso ai grandi appal-ti, ai mercati internazionali. Ho avuto esperienze in commissioni di gare per

il contract ( alberghi, uffici in Cina, in Russia..) dove era richiesto l’autenti-co Made in Italy ma alla fine all’aper-tura delle buste non ci sono offerte di italiani. Probabilmente erano gare dif-ficili e mal comunicate”

Da dove si può partire?“Serve sicuramente l’aiuto delle isti-tuzioni, per far conoscere tali oppor-tunità. Fare in modo che tutti possa-no partecipare e quindi trovare que-sto coraggio di unirsi all’occorrenza ai competitor, ma tutti con un obiet-tivo comune. La continuità e identità di progetto alla fine paga, perché alla lunga si raggiunge la stessa sensibili-tà e si lavora in sintonia, anche quan-do è necessario trovare nuove figure. Lavorare nella moda, nel turismo, nel-la cultura e nel design mi ha permes-so di conoscere tante figure profes-sionali diverse e scoprire i vantaggi di contaminare di volta in volta le va-

rie esperienze per creare innovazione da un settore all’altro”.

In quale direzione pensa di evolve-re il suo pensiero?“È importante parlare al grande pub-blico, l’evangelizzazione della cultura progettuale. Per Boxing Design incon-tri, agili e combattivi, vertono su un serrato fuoco di domande e risposte per comprendere le mutazioni ideolo-giche e professionali che nel corso de-gli anni hanno resa continua e/o spez-zata la linea culturale che ha fatto af-fermare il prodotto italiano nel mondo. Come sono cambiate le regole del lavo-ro, nel rapporto tra designer e impren-ditore, come è cambiato il concetto di funzione nel prodotto, come si è tra-sformato il modo di affrontare il mer-cato, qual è la nuova etica del proget-tare in un mondo dove la produttività provoca danni all’ambiente e l’abbon-danza delle merci è alla continua ricer-ca di nuovi mercati. Bisogna recuperare alcune nozioni di-sperse. Le mostre di design di cui sono più orgogliosa sono quelle che ho fat-to accompagnando i bambini delle ele-mentari a vedere i grandi prodotti spie-gati loro dai grandi designer. La nostra generazione non è stata educata a va-lutare la differenza tra un progetto buo-no e uno no”.

C’è un progetto che ha curato per-sonalmente, capace di riassume-re tutto quanto ci ha raccontato?“Penso al semplice stendardo ros-so che accomuna tutte i luoghi della cultura del Comune di Milano Facile da riconoscere, è un fattore distin-tivo della città. Credo fermamente che la buona comunicazione visiva sia grafica di pubblica utilità, quella che aiuta a rendere più semplice e comprensibile la vita”.G

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25th International Trade Fair and Conference on Visual Communication

25a Mostra ConvegnoInternazionale diComunicazione Visiva

Pad. / Hall 8-12

28 gennaio/febbraio2013

girod’italiaROMAGNA

DI Giuseppe Goglio

Puntare in alto

UNA FORTE SPECIALIZZAZIONE PERMETTE A CIASCUN OPERATORE DELLA ROMAGNA DI TROVARE I PROPRI SPAZI E AL TEMPO STESSO CERCARE LA MASSIMA COLLABORAZIONE PER MIRARE A OBIETTIVI ANCHE ELEVATI ALTRIMENTI DIFFICILI DA RAGGIUNGERE

loquacità romagnola, maggiormente propensa a indugiare nei rapporti interpersonali anche in ambito professionale. Quest’anima sociale non può fare a meno di ripercuotersi nel mondo della comunicazione visiva, dove alla proverbiale cortesia della regione si accompagna una spiccata tendenza nell’agire a stretto contatto con i colleghi, ispirati dalla convinzione di aver più da guadagnare che da perdere in un confronto diretto anche con potenziali concorrenti.

Per la maggior parte delle persone che la attraversano, L’Emilia Romagna è una

lunga sequenza di paesi e città, intervallate da numerose attività imprenditoriali separate da tratti dedicati a colture e allevamenti. All’occhio più attento, quello che non rinuncia a scoprirne i tanti tesori, le differenze appaiono evidenti. Per esempio, si passa infatti da un’attenzione al lavoro più concentrata sull’attività e meno alla socialità, alla più nota

29gennaio/febbraio2013

girod’italia

tre, un problema soprattutto per le aziende più giovani. Nel 2012 la crescita è stata affare di pochi e anche ora, c’è grande attesa per le elezioni e quello che verrà dopo. Si spera tanto in bandi e concorsi, o qualcosa capace di indurre una maggiore apertura da parte delle banche”.

Chi si trova in particolare in diffi coltà?“Le aziende più piccole, quelle con pochi addetti, riescono a ALCUNE IMMAGINI DELLO STAFF E DELLA

SEDE DI MATITEGIOVANOTTE.FORLÌ

maggio 2012 sono ancora evidenti. Tanti macchinari già ordinati sono stati bloccati per i danni ai capannoni. Gli investimenti non son ancora saltati de­ nitivamente, ma al momento parecchi restano in sospeso. Più in generale, la Romagna può contare sul vantaggio del mare e delle tante piccole attività che si sviluppano intorno. C’è una maggiore vendita di plotter di piccole dimensioni rispetto alle province limitrofe”.

Come è cambiato il settore negli ultimi anni?“C’è tanta voglia di fare, contrastata da grandi dif­ coltà nell’ottenere i leasing. Dove prima bastavano due anni di bilanci depositati, ora ne servono almeno

districarsi meglio. Quelle grandi invece soffrono di più. Tante sono andate in dif­ coltà per i mancati pagamenti, il 2012 in questo senso si è rivelato complesso e in parte si ripercuote sui rivenditori come noi”.

In uno scenario così delicato, quanto spazio rimane ancora per gli aspetti produttivi veri e propri?“Personalmente, cerco di applicare al meglio la ­ loso­ a Roland, spingendo molto alla sperimentazione e allo scambio di idee. Fino al 2011 ha riscosso grande successo. Non a caso, sono il secondo rivenditore dell’azienda giapponese in Italia. Ho anche allestito una grande sala

SERENO STABILENonostante una natura fortemente ottimista, la Romagna non è esente dalle conseguenze di un momento dif­ cile per tutti, ulteriormente aggravato da circostanze eccezionali. Lungi dal voler restare passivi, la tendenza inquadrata dal punto di osservazione di Andrea Zucconi, titolare di V.I.P. Visual Ink & paper di Bologna, che lavora nel terriotrio romagnolo, conferma la volontà di scovare la soluzione migliore per superare ogni ostacolo

Signor Zucconi, cosa contraddistingue il mondo della comunicazione visiva in Romagna?“Rispetto alla vicina Emilia, pur essendo uf­ cialmente la stessa Regione, in realtà, sono due aree molto differenti. Si passa infatti da persone un po’ più chiuse, a volte anche testarde, a una maggiore propensione a discorrere. D’altra parte, mentre l’emiliano è più risoluto nel momento di chiudere un affare, il romagnolo tende a tirare più in lungo, anche se alla ­ ne il contratto arriva. Inoltre, la zona verso il mare tende maggiormente a interessarsi delle novità”.

Quali sono i maggiori problemi che sta attraversando la Romagna?“Anche se colpiti solo in parte, le conseguenze del terremoto del

30 gennaio/febbraio2013

girod’italiaromagna

demo e organizzo un calendario di corsi per garantire ai clienti l’aggiornamento costante. Lo scorso anno però, tutto questo è servito meno, perché la tendenza è sempre più guardare al prezzo”.

Cosa può aiutare a riprendere quota?“Bisogna agevolare le giovani aziende a investire, per fare in modo che possano ricambiare con maggiore produttività e competitività. Nel mio piccolo, ho sempre cercato di partecipare molto a fiere e organizzare open house, anche se pesano sempre di più sul bilancio. Se potessi aiutare a capire meglio le potenzialità dei macchinari che vendo, ci sarebbe un maggior ritorno, nell’interesse di tutti”.

L’unione fa La stampa La parola d’ordine per i più evoluti tra gli utenti di Internet è condividere esperienze e sensazioni. Anche quando la Rete non esisteva ancora, questo era però parte integrante

della filosofia di vita romagnola e in un settore come la comunicazione visiva non può rivelarsi altro se non un vantaggio, come dimostrano i risultati raggiunti da Giovanni Pizzigati, Direttore Creativo di Matitegiovanotte.forlì, e al tempo stesso impegnato in prima persona in diverse iniziative di categoria.

Signor Pizzigati, come descriverebbe il mondo della comunicazione nella vostra zona?“Seguiamo il settore sotto ogni aspetto e devo constatare come negli ultimi anni la tendenza sia sempre più quella di orientarsi maggiormente verso Internet, con la realizzazione di siti Web e grande attenzione ai social network. La stampa riesce a difendersi grazie alla diffusione del digitale, con una qualità che si avvicina sempre più all’offset, ma lascia ampi spazi alla personalizzazione e consente piccole tirature”.

Come reagiscono i tradizionali stampatori di fronte a questo cambiamento di scenario?“Si stanno evolvendo, adottando i diversi sistemi. Resta ancora qualche difficoltà da superare nell’affrontare i formati più grandi, ma si cerca di compensare con una forte specializzazione, spesso differente da quella che seguono gli altri operatori in zona. Per esempio, c’è una marcata specializzazione nel settore agroalimentare, con la stampa di etichette personalizzate per i numerosi prodotti”.

Più in generale, com’è l’umore delle aziende nel territorio?“Al momento, pessimista, con tendenza all’ottimismo. Il 2011 è risultato veramente difficile, mentre il 2012 ha dato qualche segnale più incoraggiante. Quello che si presenta sembra sarà l’anno più difficile, ma siamo pronti. Stanno arrivando diversi clienti anche

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girod’italia

G

da fuori regione e nell’insieme restiamo ragionevolmente ottimisti. Il momento resta però delicato, con tante aziende che hanno chiuso e molte persone alla ricerca di lavoro”.

Dove potete trovare l’impulso per uscire da questa situazione?“Sfruttiamo i vantaggi legati alla forte specializzazione. Non c’è grande concorrenza e di conseguenza è più facile collaborare. Alla � ne ognuno riesce a ritagliarsi un proprio ambito e non ci si scontra. Al contrario, collaborando su progetti più estesi, riusciamo a partecipare alle grandi gare tutti insieme con un’offerta più completa. Questo impegno è sfociato anche in un’iniziativa importante, il Romagna Creative District, che aiuta prima di tutto aziende e creativi a conoscersi tra loro e quindi a realizzare progetti insieme”.

Cosa manca per riuscire a spingervi ancora oltre e sfruttare al meglio le vostre capacità?“Servirebbe maggiore � ducia verso i giovani da parte delle istituzioni. Soprattutto, verso le iniziative proposte da loro. A volte possono

apparire titubanti, però alla � ne i risultati sono tali da giusti� care gli sforzi e i sacri� ci compiuti. Cerchiamo di insistere molto su questo e credo che alla lunga riusciremo a ottenere dei risultati”.

STRANIERI DI ROMAGNADal punto di vista strettamente amministrativo, San Marino è rigorosamente un mondo a parte rispetto alle regioni a cavallo delle quali si trova. Inevitabilmente però, la sua economia è strettamente legata alla Romagna e alle Marche, ed è proprio in queste terre che si

muove Gra� k Art, il cui panorama è proposto da Marco Venturi, socio dell'azienda.

Signor Venturi, quali sono gli aspetti più tipici del mercato romagnolo?“È il contesto territoriale nel quale svolgiamo una parte rilevante del nostro lavoro e presenta caratteristiche di grande dinamicità, oltre sicuramente a una forte stagionalità, grazie all’importante richiamo turistico che rappresenta”.

Oltre ai vantaggi legati a picchi produttivi, quali sono gli ostacoli che siete chiamati ad affrontare?“Abbiamo senz’altro accusato anche noi il dramma delle zone colpite del terremoto che, sommato alle dif� coltà della crisi economica, ci hanno fatto registrare un anno particolarmente delicato, dove il prezzo ha avuto quasi sempre la meglio sulla qualità e il servizio”.

In una fase così delicata, quale supporto possono garantirvi i vostri fornitori?“Proprio per la rilevanza dell’aspetto economico, questo ruolo si è rivelato importante e decisivo. In particolare Zund, che oltre a proporci strumenti di taglio e � nitura multifunzione si è dimostrato un partner strategico per la nostra attività, aiutandoci a ottenere il meglio dai nostri macchinari”.

GRAFIK ART, DI SAN MARINO MA CON UN BUSINESS FORTEMENTE ORIENTATO IN ROMAGNA, È PARTNER ZUND

32 gennaio/febbraio2013

stampadigitaleSCENARI

DI Giuseppe Goglio

Per chi si prepara a un futuro da imprenditore, o comunque a livelli direttivi, poter contare sull’esperienza di chi ha saputo trovare la via

migliore per tradurre in pratica le teorie didattiche è altrettanto importante quanto il cammino di studi. A maggior ragione, quando questa esperienza prende sì ispirazione dai testi, ma solo per individuare la strada del successo professionale senza paura di personalizzarle secondo i propri obiettivi e le proprie idee. Grazie proprio a una storia di successo con alcuni elementi in comune con i canoni dettati dal manuale del perfetto imprenditore, Matteo Rigamonti, Presidente di Pixartprinting è stato protagonista di un interessante incontro con gli studenti dell’Università Bocconi di Milano, durante il quale un centinaio di aspiranti manager ha potuto attingere a piene mani a un bagaglio di esperienza davvero fuori dal comune. Spetta a Giorgio Brunetti, Presidente EntER illustrare le ragioni che hanno indotto l’ateneo a organizzare l’incontro.

Signor Brunetti, cosa avete trovato di così particolare in Pixartprinting da invitarla a tenere un incontro?“Tutto è cominciato quando mi sono trovato a redigere un rapporto sull’andamento delle imprese. Per certi

DAVANTI A UNA SCHIERA DI FUTURI MANAGER, MATTEO RIGAMONTI SALE IN CATTEDRA PER CONDIVIDERE ALCUNI DEI PUNTI CHIAVE SU CUI È NATA E SI È SVILUPPATA LA REALTÀ PIXARTPRINTING, RACCONTANDO LE RAGIONI DEL SUO SUCCESSO. UNA RICETTA DA APPLICARE CON TEMPI E MODALITÀ GIUSTE

per il successoper il successo

Nessun segreto

33gennaio/febbraio2013

stampadigitale

Come ha risolto? “Nel migliore di modi, credo. Ho mandato una mail e nel giro di mezzora ho avuto risposta. Tra l’altro, ho scoperto che Matteo Rigamonti era stato mio studente. Mi sono fatto raccontare la storia, ci siamo incontrati e da qui è nata l’idea di spiegarla a un gruppo di studenti. In particolare mi ha colpito la vendita on line. Un numero enorme di clienti in un settore considerato saturo come la gra� ca. Per questo ho voluto fargli raccontare la sua idea, discuterne tra di noi e con gli studenti”.

LA STORIASpazio quindi al protagonista, con la sua storia sempre interessante, anche per chi già la conosce, e dalla quale ogni volta emergono nuovi spunti e dettagli inediti, come quelli selezionati perché tornino utili a chi ora o tra qualche anno sarà chiamato a fronteggiare un mercato per niente ospitale.

versi, siamo in un momento che non esiterei a de� nire tragico, con il Pil in caduta e la domanda stagnante. Dovevo realizzare anche una sezione con le aziende che invece si comportano bene e da una rapida indagine è saltato fuori subito il nome Pixartprinting”.

Cosa l’ha colpita in modo particolare? “In un’epoca di crisi, Pixartprinting presenta tassi di crescita sostenuti. Inoltre, è un’azienda relativamente giovane, cresciuta grazie all’iniziativa di un imprenditore in un settore considerato, tra l’altro, maturo. Quindi, un settore in caduta, dove però arriva un soggetto portatore di cambiamento e innovazione. A quel punto però, individuata l’azienda sorgeva il problema di riuscire a mettersi in contatto”.

A DESTRA MATTEO RIGAMONTI, PRESIDENTE DI PIXARTPRINTING

ALCUNI MOMENTI DELLA TAVOLA ROTONDA “RILANCIARE UN MERCATO MATURO” PRESSO L’UNIVERSITÀ BOCCONI DI MILANO. OSPITE D’ONORE MATTEO RIGAMONTI

per il successo

Nessun segreto

34 gennaio/febbraio2013

stampadigitalescenari

Signor Rigamonti, come inquadra il contesto nel quale anche la sua azienda è chiamata a destreggiarsi in questo periodo?“Per tanti anni la domanda è stata superiore all’offerta e c’è stato quindi poco spazio per lo sviluppo tecnologico. Tanti operatori si sono fossilizzati, perché per un paio di generazioni hanno potuto contare su utili senza sforzi particolari. Nel momento in cui l’aria è cambiata, si sono trovati in difficoltà. Inoltre, c’erano troppe aziende troppo piccole. Per esempio, a Mestre, di 40 tipografie degli Anni ‘90 ora ne è rimasta una. Quindi, guadagnare senza fare troppi sforzi ha fatto sì che non fosse stimolata una cultura imprenditoriale, con scarsa differenziazione e poca cura della qualità”.

In che cosa è sfociata oggi questa situazione?“Dobbiamo affrontare una sorta di crisi da fine impero romano. Siamo al termine di un periodo pieno di clienti, che spesso diventavano quasi una seccatura. Di conseguenza, le commesse erano gestite come capitava, senza una logica precisa. Probabilmente non era la regola, ma una tendenza molto diffusa. A rompere l’equilibrio è bastato poco. Prima, l’arrivo della stampa digitale, perché mentre un tempo le arti grafiche si imparavano, ora basta comprarsi una stampate e mettersi a produrre anche senza una cultura particolare. Poi, è arrivata anche la crisi nei pagamenti e la situazione si è aggravata”.

Come è riuscito a non lasciarsi travolgere?“Mi sono ispirato a un fenomeno secondo me straordinario. Un’azienda del comparto ha avviato una campagna pubblicitaria su tutti i giornali del settore mettendo in mostra ragazze, una cosa insolita, e ha avuto grande successo. Questo mi ha fatto capire che anch’io

potevo fare qualcosa del genere. Ho preso il modello, l’ho migliorato e ho impostato il business model sulla qualità”.

Dove ha trovato gli spunti e le energie per affrontare una sfida così impegnativa?“La forza di essere imprenditori arriva più da dentro di noi che da fuori. C’è stato anche un momento in cui ho iniziato a fare ragionamenti supportati da quello che avevo imparato all’università. Anche se devo ammettere che a lezione spesso mi annoiavo, quello che ho imparato è stato di un’utilità straordinaria e se fossi stato più attento avrei potuto fare anche di più”.

Quali sono stati i punti fermi della sua strategia?“Era il 2000, e non ne potevo più di clienti antipatici o che non pagavano. Senza pensarci due volte, ho deciso di eliminarli. Sono rimasto quasi senza e così ho dovuto darmi da fare per trovare i clienti che volevo, simpatici e che pagassero in anticipo. Da quel momento, come unico indice di bilancio ho tenuto il saldo del conto corrente: doveva essere a posto tutti i giorni, non lasciavo spazio a contestazioni, perché per me crediti e ricevute

bancarie non esistono. Tutti i nuovi clienti avrebbero dovuto pagare alla consegna. Grazie a Internet ho avuto la possibilità di scegliere in un mercato così grande da poter avere solo i clienti rispondono ai miei requisiti”.

Come è riuscito a convincere i clienti ad adattarsi a tutto questo?“Con due parole: puntualità e qualità. Chiedere un preventivo al tipografo era spesso un’impresa, si poteva aspettare anche settimane, quasi fosse un dono prezioso. Quindi, ci siamo organizzati per mettere il preventivo on line, con i prezzi pubblici e ben chiari per

35gennaio/febbraio2013

stampadigitale

tutti. Nel settore dei servizi farsi consegnare il lavoro era un’impresa e noi diamo la possibilità di essere perfettamente puntuali, grazie anche all’investimento in un software molto sofisticato. Inoltre, la qualità per noi è un obbligo, perché rispondere dei difetti ci costerebbe troppo. Infine, garantiamo un customer care efficiente, dove la gente deve trovare risposta subito. Nei limiti del possibile, cerchiamo anche di coprire gli errori del cliente nell’ordine, perché piccole cifre per noi possono

esser importanti per lui e così facendo si guadagna fiducia, che una volta conquistata è difficile da perdere. Il muro di diffidenza verso terzi in questo caso gioca a nostro vantaggio”.

Non sembrano novità inimmaginabili, eppure è proprio grazie a questo che Pixartprinting ha incontrato il successo…“Innovazione e comunicazione sono due facce della stessa medaglia, ma bisogna saperle combinare. Il nostro prodotto è sempre lo stesso, solo abbiamo cambiato la fruibilità. I biglietti da visita sono sempre gli stessi. Però, con noi è subito chiaro quanto costano e quando uno li riceve. Innovazione non vuol dire necessariamente un prodotto assolutamente nuovo. Il monopolio dura poco, richiede tanti investimenti e bisogna creare un mercato e una cultura di riferimento. Secondo me, l’innovazione che fa bene è quella di interpretare in modo diverso quello che c’è già”.

E per quanto riguarda la comunicazione?“Credo che debba essere soprattutto divertente, perché a tutti piace ridere. La comunicazione nei

giornali è sempre stata piuttosto noiosa. All’utente finale, dei prodotti e della storia dell’azienda interessa poco o niente. Quello che conta è la prospettiva di risparmiare e stare meglio”.

In definitiva, cosa si sente di consigliare ai futuri imprenditori?“Prima di tutto, i testi su cui io ho studiato nel 1984 sembrano scritti ieri. Nei libri universitari di oggi c’è tutto quanto serve. Seguendo una materia con attenzione avrete tutti gli strumenti adatti per essere artefici del vostro successo, con in più una buona dose di tempo libero. Inoltre, mantenere sempre il denaro come obiettivo, le aziende sono fatte per quello. Non è cattivo gusto, è la realtà delle imprese. Infine, bisogna eliminare i sentimenti. Un bel macchinario può non servire; anche se ce l’hanno tutti, non è detto sia indispensabile. Ogni decisione deve essere strategica all’azienda e l’azienda stessa è uno strumento. Soprattutto però, le cose belle della vita suon fuori dall’ufficio: la famiglia, la natura e il divertimento.Quindi, bisogna sapere delegare. Tante aziende non crescono proprio perché il titolare vuole fare tutto lui. E, naturalmente, non fare gli imprenditori se non ci si è portati”.G

36 gennaio/febbraio2013

stampadigitaleSCENARI

DI Giuseppe Goglio

digitale

nella stampa di mezzonella stampa nella stampa nella stampa

Nuovi orizzonti

PROPRIO AL CENTRO DELL’ARIZONA, OCÉ PROPONE LA NUOVA MACCHINA 480, NELLE DUE VERSIONI GT E XT. UNA TERRA ANCORA DA ESPLORARE, CON UNA GESTIONE DEI COLORI TUTTA NUOVA PER GARANTIRE MAGGIORE FLESSIBILITÀ O VELOCITÀ NEL LAVORO, A SECONDA DELLE CIRCOSTANZE

Le dif� coltà a far quadrare i conti sono solamente una parte delle s� de che il mondo della stampa

digitale si trova a dover affrontare. Anche il mercato si è ormai orientato verso una decisa trasformazione, in direzione di una gestione dei tempi sempre più ristretta, con intervalli tra l’ordine e la consegna nell’ordine dei giorni, quando non di ore, chiedendo comunque di mantenere invariati gli standard qualitativi. Lo stampatore è di conseguenza chiamato ad adeguarsi e spesso per raggiungere questo obiettivo l’attrezzatura ha bisogno di essere aggiornata. Servono macchinari in grado di seguire più da vicino le variazioni nella domanda, assecondare le richieste dei clienti e permettere agli operatori di ottenere il meglio dalle proprie capacità. Dal punto di vista di un produttore questo si traduce in un’offerta versatile e che deve essere ampliata o aggiornata di continuo, così da fornire apparecchiature in grado di adattarsi alle molteplici realtà. Questa è la strada seguita da Océ, in particolare con la linea di stampanti in piano per il grande formato Arizona, una famiglia in costante espansione, ispirata ad alcuni punti fermi ma al

tempo stesso pronta a sposare l’innovazione, come racconta Jaap van Ooster Direttore TDS e DGS di Canon Europe, in occasione del lancio dell’Arizona 480.

Signor Van Ooster, cosa vi ha portato a una nuova espansione della famiglia Arizona in un momento in cui tanti stampatori sembrano restii a investire?“In effetti, in questo momento il mercato delle arti gra� che non

risulta tra i più attraenti, con tante persone in vere e proprie dif� coltà nel reperire i fondi necessari a investire. Tuttavia, ritengo che in questo scenario sia importante essere in grado di offrire al cliente esattamente quello che chiede ed è questo che

NEL CUORE DELL’OFFERTA OCÉ: ’ARIZONA 480, NELLE DUE VERSIONI GT E XT CONSENTE UNA MAGGIORE VERSATILITÀ E NELLO STESSO TEMPO CAPACITÀ DI ESEGUIRE APPLICAZIONI SPECIFICHE

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stampadigitale

gennaio/febbraio2013

JAAP VAN OOSTER, DIRETTORE TDS E DGS DI CANON EUROPE

versioni GT e XT, è una maggiore versatilità e la migliore capacità di eseguire applicazioni speci� che, allargando il raggio d’azione rispetto alla 360. Si colloca esattamente nel cuore della nostra offerta”.

A chi si rivolge in modo particolare una stampante di questa categoria?“Penso ai professionisti nel mercato del sign&display alla ricerca di prodotti di alta qualità ed elevati volumi, che necessitano di strumenti all’altezza di queste prestazioni. In particolare, grazie ad accorgimenti come per esempio la tecnologia Océ VariaDot per gocce d’inchiostro a grandezza variabile, la stessa dell’intera famiglia di stampanti, riusciamo a garantire la giusta versatilità applicativa ed ef� cienza produttiva indicate dal mercato come priorità”.

Cosa c’è di nuovo nella 480?“La novità più interessante riguarda la gestione dei colori. Ci sono otto canali, per altrettanti inchiostri indipendenti utilizzabili per migliorare la qualità o le prestazioni. In pratica, fatti salvi i quattro canali principali, ciano, giallo, magenta e nero, gli altri quattro possono essere gestiti in modo diverso a seconda di quello che si desidera ottenere”.

Nello specifi co, come?“Il quinto e il sesto canale sono con� gurabili in due modalità. La prima consiste in una cartuccia di vernice utile per decorare le stampe, af� ancata dal bianco. Consente di migliorare la qualità degli stampati su un’ampia gamma di materiali che vanno oltre i tradizionali supporti bianchi, come per esempio stampe su backlit. Inoltre, la vernice può essere distribuita localmente oppure sull’intera area di stampa. Credo che la combinazione di questi due inchiostri possa generare applicazioni davvero uniche per i settori del � ne art e della

ci spinge ancora una volta a non abbandonare l’idea di un

costante aggiornamento delle nostre linee di prodotto”.

Quali esigenze avete inquadrato con la nuova 480?“La vediamo come una stampante attraente per chi desidera avviare un’attività o un servizio in ambito stampa � at. Oppure, chi è pronto per ampliare le potenzialità e il raggio d’azione della propria attività. La ragione di base di questo modello, disponibile nelle due

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stampadigitaleSCENARI

gennaio/febbraio2013

digitale

G

comunicazione visiva di grande formato”.

La seconda possibilità?“Il doppio bianco. Quando non è necessario decorare o dare lucentezza a parti dello stampato, il sesto canale può essere impiegato per un secondo bianco aggiuntivo che raddoppia la copertura del colore in un unico passaggio. La vedo come un’opportunità particolarmente indicata per applicazioni industriali e per la stampa di materiali semi-trasparenti”.

Restano ancora due canali disponibili. Come vengono sfruttati?“Il settimo e l’ottavo canale sono utilizzati per ottimizzare sia la qualità di stampa sia la velocità, aggiungendo un numero maggiore di ugelli che erogano inchiostro ciano e magenta. Denominata CM2 (C-Msquared), questa con� gurazione con ciano e magenta aggiuntivi, quelli più utilizzati, offre la possibilità di scegliere tra la modalità Production e la modalità Quality: quest’ultima risulta essere meno veloce della prima, ma più accurata nella riproduzione dei colori che risultano più brillanti, uniformi e dalle morbide sfumature”.

Quali sono le altre novità della Arizona 480?“Il maggior numero di ugelli rispetto a quelli presenti sui modelli precedenti consente di incrementare del 25% la velocità di stampa rispetto alla normale modalità Production dei sistemi di stampa non dotati di CM2. Inoltre, la nuova funzionalità di compensazione attiva del posizionamento dei pixel, garantisce nitidezza dell’immagine e densità e uniformità del colore sia nella stampa � atbed sia nella stampa su bobina”.

Avete aggiornato anche il sistema di aspirazione, giusto?“Sì, il piano della GT è ora dotato di sei aree di aspirazione, mentre quello della XT arriva a sette. Le aree di aspirazione sono state con� gurate per assicurare le migliori prestazioni con la maggior parte dei

supporti destinati alla comunicazione visiva e per ridurre o eliminare gli interventi manuali

da parte dell’operatore, con il conseguente incremento della produttività”.

Per quanto riguarda la gestione dell’attività, siete intervenuti anche in quel contesto?“I lavori complessi che richiedono più passaggi per raggiungere il risultato desiderato possono essere ottimizzati utilizzando i nuovi strumenti per la stampa automatica in sequenza, riducendo l’intervento dell’operatore. Questa modalità può inoltre essere impiegata per produrre serie di lavori composti per esempio da 50 pannelli in formato 90x120 cm e 30 in formato 122x243 cm consecutivi, per facilitare i processi di � nitura e di realizzazione del prodotto � nito”.

Quali sono le principali caratteristiche tecniche non ancora citate e cosa distingue la versione GT da quella XT?“Sostanzialmente, la differenza è nella dimensione del piano di stampa. La prima è dotata di una super� cie da 1,25x2,5 metri, mentre la seconda offre il formato extralarge che misura 2,5 x 3,05 metri. Entrambi possono stampare su supporti rigidi di spessore � no ai 50,8 mm ed è disponibile il Roll Media Option, per stampare su supporti � essibili � no a 2,2 metri di larghezza. Inoltre, la velocità di stampa è in grado di raggiungere i 25,3 metri quadrati all’ora per una stampa di alta qualità su un’ampia gamma di materiali e applicazioni, consentendo di raggiungere volumi di stampa annuali tra i 10 e i 5mila metri quadrati”.

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40 gennaio/febbraio2013

focusSCENARI

A cura della Redazione

L’alta velocità è vestita

E’ il 1986 l’anno che segna la nascita dell’azienda Tack System che pone, oggi più che

mai il suo core business in soluzioni decorative af� date, in particolare, alle pellicole autoadesive. Tack System, infatti, interpreta la pellicola autoadesiva, dandole applicazioni in tutti i più signi� cativi settori merceologici del nostro Paese, da quello ferroviario a quello aeronautico, motociclistico, movimento terra, trasporto pubblico e privato su gomma, elettrico, alimentare ecc. Vediamo di saperne di più di questa vivace azienda attraverso le parole di Danilo Rosa, Amministratore Unico di Tack System.

Signor Rosa, innanzitutto ci spiega chi sono i vostri principali clienti?“Siamo molto presenti in tutto il mondo del trasporto nazionale,

OVUNQUE VI SIA UN’ESIGENZA DECORATIVA, PUBBLICITARIA O DI BRANDIZZAZIONE, L’UTILIZZO DELLE PELLICOLE RAPPRESENTA LA SOLUZIONE IDEALE. A DIMOSTRARLO TACK SYSTEM, CHE GRAZIE ALLE PELLICOLE E ALLA COLLABORAZIONE DI 15 ANNI CON MACTAC, HA RAGGIUNTO UN IMPORTANTE TRAGUARDO

A cura della Redazione

L’alta velocità è vestita

soprattutto quello ferroviario. Lo sviluppo della tecnologia e dei manufatti in pellicola adesiva ha ormai investito un mercato globale che ha conquistato tutti gli ambiti merceologici.Ovunque vi sia un’esigenza decorativa, di identi� cazione o brandizzazione, l’uso dei � lm adesivi offre oggi una soluzione pratica ed economicamente vantaggiosa. La missione di Tack System è quella di consolidare la nostra presenza presso i clienti storici, ma nel contempo di differenziare la nostra offerta sondando tutti quei mercati ove sia possibile sfruttare il nostro speci� co know how”.

Come mai avete deciso di specializzarvi in questo settore? “Già negli anni ottanta i rotabili ferroviari erano

parzialmente decorati con pellicola vinilica colorata autoadesiva. I risultati erano buoni e di gradevole

impatto estetico, ma con performance non ancora suf� cienti ad assicurare la totale

soddisfazione del cliente. Rimuovere i graf� ti era quasi impossibile e ogni intervento di pulizia risultava complesso e costoso: i colori viravano perché il

� lm di Pvc si usurava e si screpolava per l’aggressione dei detergenti utilizzati nelle

operazioni di pulizia.Su questa esperienza si è sviluppata l’idea di Tack System che per prima ha studiato pellicole colorate antigraf� ti. Questo prodotto ha contribuito al rinnovamento e miglioramento dell’immagine dei treni italiani offrendo una valida alternativa al tradizionale sistema di verniciatura.La particolarità e la diffusione di queste applicazioni ha portato Trenitalia a stabilire delle Speci� che Tecniche alle quali le pellicole adesive devono rispondere.

42 gennaio/febbraio2013

focusSCENARI

G

Come in tutti i mercati esiste la concorrenza, ma non tutti possono vantare una gamma completa e certi� cata da Trenitalia”.

Come nasce la scelta delle pellicole MACtac?“L’idea progettuale che ha portato alla produzione di queste pellicole

Romagna e da qui, grazie ai positivi risultati ottenuti, in pochi anni ha conquistato molto del parco rotabili Trenitalia: dalla Divisione Passeggeri Regionale alla Divisione Passeggeri Nazionale / Internazionale, � no alle   otte Frecciarossa, Frecciargento e Frecciabianca. La collaborazione con MACtac dura ormai da oltre 15 anni e, a oggi, sono oltre 18.000 i rotabili in esercizio decorati con le pellicole Complex SAG distribuite in Italia dalla nostra azienda. Tra i lavori più signi� cativi che ci hanno onorato segnaliamo la decorazione del treno ETR 500 Frecciarossa del Presidente della Repubblica ed il treno del Papa per la campagna Family 2012.In pratica, tutte le compagnie di trasporto ferroviario, sia pubbliche che private, le aziende costruttrici di rotabili e decoratori vari, hanno utilizzato e utilizzano oggi le suddette pellicole nate da questo sodalizio: ciò è un motivo di grande soddisfazione e orgoglio per noi”.

Quali sono le caratteristiche di questi prodotti?“Il giusto mix tra un’accurata scelta dei materiali unito a una lavorazione idonea e alla corretta metodologia di applicazione. Sono questi tutti elementi signi� cativi, fondamentali e imprescindibili per garantire al committente prezzo e qualità.In ambito ferroviario, il core business di Tack System, vincono: la facilità di applicazione e rimozione; la rimozione dei graf� ti; le normative sempre più restrittive in termini ecologici che rendono la verniciatura nel complesso sempre più onerosa; la facilità del cambio della livrea, dell’immagine e gra� ca di una vecchia o nuova compagnia di trasporti”.

Cosa vi chiedono i clienti? Quali sono le principali esigenze da soddisfare?“Sicuramente la qualità unita al giusto prezzo. Il nostro migliore skill è però la capacità di analizzare il

problema del cliente per elaborare la soluzione più adatta. In un mercato estremamente aggressivo la tempestività, la coerenza, la garanzia delle migliori performance - rispetto a materiali offerti a prezzi estremamente economici e di qualità inferiore - sono valori in cui crediamo e che sono sempre stati la chiave del nostro successo”.

è nata proprio da una stretta collaborazione tra Tack System e il team tecnico MACtac Europe di Soignies in Belgio. Le pellicole Complex SAG sono state formulate per rispondere alle speci� che FS, sia per uso interno che esterno, come la garanzia di durata 30/60 mesi. Le certi� cazioni delle prove di tipo sono state regolarmente depositate presso la Trenitalia - Direzione Ingegneria, Sicurezza e Qualità di Sistema di Firenze. Presentato alla Divisione Trasporto Regionale di Trenitalia nel 1996, il nuovo sistema decorativo antigraf� ti è stato inizialmente applicato in via sperimentale su 81 rotabili della Direzione Regionale Emilia

Qualche applicazione particolarmente diffi coltosa che vi ha dato grande soddisfazione?“La s� da più grande è stata quella di decorare i treni dell’Alta Velocità: su questi treni le condizioni di impiego sono realmente estreme e lo stress dei materiali è un banco di prova molto impegnativo. Un altro campo di applicazione molto complesso è quello pubblicitario. La caratteristica principale di ogni campagna è la sua originalità: da qui la ricerca di soluzioni innovative che integrino gli aspetti creativi”.

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44 gennaio/febbraio2013

stampadigitaleSCENARI

DI Valentina Guzzardo

Poche aziende, visti i tempi di crisi, possono vantare di aver aperto una nuova sede nell’ultimo anno. E’ il caso di Esanastri, che non ha bisogno

di presentazioni per chi è del settore della stampa serigra� ca e digitale. L’azienda toscana è impegnata dal 1974 a rispondere alle esigenze di una clientela di alto livello, in ambito nazionale e internazionale. “Dopo Italia, Russia e Moldavia, l’ultima nata delle nostre aziende è Esanastri Vietnam – racconta il Presidente, Roberto Posarelli - Una s� da nuova in un Paese con una cultura profondamente diversa da quella europea. Già nel corso di quest’anno abbiamo intavolato importanti progetti con nuovi clienti leader di mercato come Kymco, Sym, Suzuki, Hjc”. Il prestigio e il buon nome dell’azienda si devono al duplice ruolo - di trasformatore e venditore - che assolve da anni: la sede russa, nata nel 1995, si occupa della distribuzione di attrezzature e prodotti per la serigra� a e così Esanastri è considerata un punto di riferimento sia dai propri fornitori - per lo studio di nuovi materiali - sia dai propri clienti, per novità e tendenze del mercato.

Il vostro slogan è ‘Cultura dell’immagine’: cosa intendete e in che modo ritenete di farvene portavoce?“La Cultura dell’Immagine è uno slogan nato in occasione del ribranding del marchio nel 2010 proprio per ‘esaltare’ la partnership e la relazione con tutti i nostri clienti. Una cultura rivolta proprio allo sviluppo in co-design di tutte le decorazioni che realizziamo in ciascuno dei settori di cui ci occupiamo: dalle due ruote alle livree per rotabili, dalle decorazioni per caschi all’estetica dei nuovi fregi per motorhome � no allo studio di nuovi effetti per la divisione moda”.

GRAZIE A UN’ESPERIENZA PIÙ CHE TRENTENNALE L’AZIENDA TOSCANA ESANASTRI FORNISCE A CLIENTI BLASONATI UN SUPPORTO A 360 GRADI: DALLA PROGETTAZIONE ALLA REALIZZAZIONE DI UN’AMPIA GAMMA DI PRODOTTI, FINO ALLA LORO APPLICAZIONE SU OGNI TIPO DI SUPERFICIE. UNA GARANZIA DAL 1974

per tuttiper tutti

Un punto di riferimento

45

stampadigitale

A quali applicazioni dovete la fetta più consistente di fatturato?“Abbiamo una certa omogeneità di quote tra le varie divisioni. Ovviamente ogni anno assistiamo al prevaricare di una sull’altra per effetto dei mercati, anche se cerchiamo di convogliare tutti i nostri sforzi commerciali, di ricerca e sviluppo in modo uniforme. Sicuramente il 2012 si è rivelato per noi un anno di consolidamento delle posizioni acquisite nella divisione dei Rotabili, quale punto di riferimento non solo nella trasformazione ma anche nella ricerca e nello sviluppo di nuovi effetti estetici”.

Di quante e quali macchine siete dotati complessivamente? “Tutte le macchine di cui disponiamo sono altamente innovative e con una fortissima capacità produttiva proprio per garantire a tutti i nostri clienti la più alta af­ dabilità tecnica di prodotto e di processo.

Quante persone impiega l’azienda? I dipendenti sono storici o c’è ricambio?“Attualmente l’azienda in Italia occupa un centinaio di persone e complessivamente 160/170 persone con le altre sedi (Russia, Moldavia e Vietnam). Per Esanastri è fondamentale un forte coinvolgimento di tutti i lavoratori con l’obiettivo di creare un ambiente ­ delizzato e motivante, così da avere

al proprio interno molti collaboratori storici con alte competenze ed esperienze”.

Come cambiano le esigenze di mercato fuori dall’Italia?“Ciascuna delle nostre sedi estere evidenzia ovviamente richieste molto diverse tra loro, ma cerchiamo sempre di offrire un prodotto il più omogeneo possibile nel suo complesso: un prodotto in stile europeo di elevata qualità, innovazione e tecnologia. Garantire una costanza qualitativa industriale è fondamentale per tutte le produzioni in linea a elevato contenuto tecnico e noi ci teniamo molto”.

Esistono collegamenti tra le vostre sei divisioni d’azienda?“Esistono molti collegamenti e questo è sicuramente un nostro punto di forza perché riusciamo a trasferire competenze ed esperienze integrandole in prodotti che teoricamente hanno poca af­ nità. Un esempio per tutti sono le applicazioni in resina su pelle e le maculature in PVC per automezzi”.

gennaio/febbraio2013

IN APERTURA E NELLE PAGINE SEGUENTI ALCUNE DELLE VARIEGATE LAVORAZIONI DI ESANASTRI

ROBERTO POSARELLI, PRESIDENTE DI ESANASTRI

Un punto di riferimento

46 gennaio/febbraio2013

stampadigitaleSCENARI

Nel dettaglio, attualmente la nostra azienda comprende al suo interno tre sale stampa per la Serigra� a (principalmente di tipo automatico, proprio per garantire un’alta produttività e la costanza qualitativa di cui si diceva prima) e due sale stampa per il Digitale. Aggiungiamo al parco macchine tre linee di resinatura robotizzate, una linea completa per la produzione dei nuovi emblemi 3D Kromex (prodotto brevettato) e in� ne ovviamente tutte le attrezzature per taglio (con fustelle, plotter e laser), laminazione e confezionamento, fondamentali per i nostri processi produttivi”.

Chi sono i vostri principali clienti?“Volendo fare nomi e cognomi eccone alcuni: Piaggio, Aprilia, Motoguzzi, Ducati, Peugeot, Trenitalia, Laika, Caravan International, Roller Team, Shark, Suomy, Hjc, Chicco, Telecom, Igp Decaux, Trenitalia, Ansaldo Breda, ecc. Tuttavia, può risultare maggiormente utile identi� care i settori di riferimento: due e quattro ruote con accessori relativi, truck, movimento terra, caschi moto, motorhome, prima infanzia, alimentare, comunicazione

Divisione Serigrafi a per la stam-pa di decorazioni su materiale adesivo e non, di piccolo e gran-de formato, per decalcomanie scivolanti ad acqua e transfer per tessuti e pelle.

Divisione Resina e Kromex per la realizzazione di emblemi in ri-lievo con molteplici effetti tridi-mensionali garantiti a lungo nel tempo.

Divisione Digitale per la de-corazione statica e dinamica. L’Azienda è qualifi cata come Centro 3M ScothPrint ed Avery Graphics.

Divisione Moda per la stampa serigrafi ca e digitale su pelle e tessuti con effetti estetici di al-tissimo livello quali fl occati, la-minati, spessorati, goffrati, ecc.

Divisione Rotabili per la deco-razione e il restyling interno ed esterno di mezzi su rotaia, come carrozze e locomotori di treni e metropolitane.

Divisione commercializzazione attrezzature e prodotti per Se-rigrafi a e Digitale, gestita dalla sede russa.

LE SEI DIVISIONI OPERATIVE

pubblicitaria, rotabili…insomma, copriamo davvero un’ampia gamma di esigenze come può vedere”.

Come sta la serigrafi a industriale, resiste ai colpi del mercato digitale?“La stampa serigra� ca sta bene e sta male! Sicuramente è una stampa di tipo tradizionale che si scontra continuamente con la più giovane digitale, sempre più forte da un punto di vista di produttività

e di garanzie. Noi siamo nati come serigra� a e ci teniamo a ‘difendere’ ancora il nostro core-business puntando sui plus…per fortuna ancora molti! La stampa serigra� ca si evidenzia sempre sulla scelta di tinte a pantone e per gli effetti particolari (quali metalizzati, glitter, ecc.) e nel caso di lotti di produzione importanti”.

Lavorate coniugando serigrafi a ai più avanzati sistemi digitali per realizzare vetrofanie e decorazioni per punti vendita o fl otte aziendali. Come realizzate l’integrazione tra queste due tecniche di stampa?“L’abbinamento di queste due tecnologie viene realizzato proprio grazie all’interfaccia dei nostri tecnici, che coniugano le esperienze legate alla serigra� a e l’innovazione della stampa digitale. Questo è un po’ il nostro punto di forza, che in molti casi ci ha portato a vincere premi importanti come il Fespa Awards: riuscire sempre a concretizzare le richieste dei nostri clienti, offrire il nostro supporto in co-design così da eccellere insieme sul prodotto � nale”.

DAL 2007 ESANASTRI È UFFICIALMENTE CENTRO 3M SCOTHPRINT

47gennaio/febbraio2013

stampadigitale

Quando e come nasce la partnership con 3M e in cosa consiste attualmente la vostra collaborazione?“La partnership con 3M è attiva da molti anni ma l’azienda è stata dichiarata ufficialmente Centro 3M ScothPrint solo nel 2007 con l’acquisto della macchina digitale UV Durst Rho160, che utilizza inchiostri speciali 3M. Essere un partner 3M e Avery significa godere di massima sintonia tra clienti e fornitori nello studio delle novità del mercato e nella promozione/proposta di materiali innovativi ed esclusivi per tutto ciò che riguarda la stampa digitale e l’Interior Design”.

Qual è il valore aggiunto dell’essere partner di 3M?“Il plus che riusciamo a dare è legato non solo alle più alte garanzie di tutti i prodotti ma anche alla proposta congiunta con il fornitore per lo studio e lo sviluppo di tutte le richieste dei nostri clienti”.

Vostra è anche un’altra importante partnership: quella con Trenitalia, grazie alle vostre pellicole. Cos’hanno di speciale e in cosa consiste l’accordo con questo importante cliente?“La partnership è nata negli ultimi cinque anni e per la prima volta in Italia sono stati proposti allestimenti da interno ed esterno con pellicole cast che garantiscono un’altissima affidabilità e garanzia. La nostra offerta non si limita all’applicazione delle pellicole ma allo studio di decorazioni di spazi come vetri e pavimenti. Per la decorazione esterna e interna di rotabili ferroviari e metropolitane utilizziamo pellicole cast di ultima generazione, chiamate Esa Bodyguard Film Antigraffiti. Le

pellicole sono prodotte con un tipo di vinile fuso che supera ampiamente le performances di altri tipi di pellicole, sia per resistenza che per conformabilità, evitando così gli scratches e garantendo una durata nel tempo nettamente superiore. Tutta la gamma delle nostre pellicole ha superato i test richiesti da Trenitalia S.p.A: si è trattato di valutazioni accurate, effettuate da laboratori terzi specializzati e riconosciuti, su invecchiamento, resistenza, rimozione, stabilità cromatica, fuoco e fumi”.

Oltre alle certificazioni di qualità avete attenzione anche per l’ecologia, per esempio con inchiostri ad hoc?“Esanastri è certificata ISO 9001:2008 da oltre dieci anni e qualificata secondo gli attestati FS del Ministero degli Interni. E’ in corso la certificazione ISO TS proprio per il settore Automotive (in particolare per le quattro ruote) e nel corso del prossimo triennio sono in programma anche le certificazioni ISO 14000 e ISO 18000”.

Quale l’andamento di mercato rispetto alla stampa su pelle e tessuto?“Per la divisione Moda la stampa su pelle (in particolare) sta vivendo un periodo di grandi successi. I nostri clienti sono le case moda più prestigiose (quali Bottega Veneta, Gucci, Dolce & Gabbana, Fendi) con le quali ci confrontiamo quotidianamente, sempre alla ricerca di nuovi effetti particolari quali floccature, lamine e goffrati”.

Etichette e marchi: spessori, flessibilità e finiture. Cosa potete offrire e quanto interessa al mercato?“Il mercato degli emblemi 3D si rivolge principalmente al mondo automotive, considerando non solo le quattro ruote ma anche truck, movimento terra, due ruote e motorhome. Il Kromex in particolare sta riscuotendo un grande successo non solo nel nostro tradizionale mercato europeo ma anche e moltissimo nel Sud Asia dove sono presenti le più grandi aziende due Ruote”.

In ultimo, quanta parte della vostra attività è dedicata alla comunicazione?“Cerchiamo di mantenere alto il livello, in particolare tramite il nostro sito www.esanastri.com e le newsletter che ci permettono di coinvolgere tutti i nostri clienti, fornitori e collaboratori e tenerli sempre aggiornati circa le nostre nuove attività, iniziative e successi”. G

48 gennaio/febbraio2013

stampadigitaleSCENARI

DI Veronica Buratti

del cliente del clienteSempre al fi anco

IN UN MERCATO SEMPRE PIÙ COMPETITIVO E CONCORRENZIALE LA SCELTA DELLA QUALITÀ SI CONFERMA SEMPRE VINCENTE. UNA QUALITÀ COSTRUITA SULLA TECNOLOGIA, MA ANCHE SULLA PROFESSIONALITÀ DELLE PERSONE: QUESTA IN SINTESI LA FILOSOFIA ALLA BASE DEL SUCCESSO DI SISMA PUBBLICITÀ & MARKETING

L’avventura imprenditoriale di Sisma Pubblicità & Marketing, azienda che opera nel settore

del marketing operativo, applicato in particolare al mondo della grande distribuzione, parte alla � ne degli anni ottanta in Lombardia e da qui si diffonde rapidamente su tutto il territorio nazionale. Il principale obiettivo di Sisma è quello di raggiungere e mantenere una situazione di leadership del mercato, grazie alla capacità, maturata nel corso degli anni, di rispondere alle esigenze della propria clientela e prevederne le future necessità, innovando e integrando costantemente i propri servizi e conservando sempre, quale � ne ultimo, il perseguimento del miglior standard qualitativo.

TECNOLOGIA E COMPETENZELa qualità è infatti lo strumento che Sisma ha deciso di adottare per la propria crescita. Crescere per quest’azienda signi� ca da sempre investire un’importante quota del proprio fatturato nella ricerca di nuovi settori e strumenti, nonché nella formazione e nell’accrescimento delle competenze e conoscenze del proprio management e dei propri collaboratori. Fondamentale è inoltre l’importanza che Sisma attribuisce al rapporto con il cliente, con il quale

49gennaio/febbraio2013

stampadigitale

del cliente del cliente del clienteSempre al fi anco

vuole condividere le nuove s� de che il mercato quotidianamente propone. Abbiamo rivolto alcune domande a Oscar Stucchi, Amministratore Unico di Sisma, per approfondire la conoscenza di questa dinamica realtà e quella del mercato in cui opera.

Come nasce Sisma Pubblicità & Marketing?“Sisma Pubblicità & Marketing – spiega Oscar Stucchi - nasce nel

olio. Una strada che ho deciso di continuare a percorrere, grazie a un mercato favorevole e al supporto dei soci, effettuando nuovi investimenti, ovvero, acquistando una seconda macchina da stampa Xerox, tre Seiko, sempre con inchiostri a base olio, e una Jet-i con inchiostro a base solvente. Questo particolare tipo di macchina, con luce di 3,20 metri, grazie alla capacità di stampare su carta, pvc adesivo, rete, tnt e tessuti,

1989 come realtà specializzata nella distribuzione pubblicitaria non indirizzata in cassetta postale. Ambito che ancora oggi rappresenta il core business del gruppo, nonostante dal 2001, motivati dalle richieste sollevate da alcuni clienti, abbiamo deciso di orientare l’azienda verso il settore della stampa digitale di grande formato, attraverso l’acquisto della prima macchina Xerox a inchiostri a base

ha offerto a Sisma la possibilità di ampliare il proprio business e di fare ingresso in nuove nicchie di mercato. In questa prospettiva di evoluzione e crescita è stato quasi un passaggio naturale proseguire l’investimento iniziale nelle macchine destinate alla produzione di stampe digitali, acquistando tre modelli HP Scitex XL 1500 a base solvente con luce da 3,20 metri, soluzioni molto più performanti a livello di velocità di stampa rispetto alle precedenti, e di una Canon IP9000 a base acqua, che ha ulteriormente potenziato la divisione assicurando inoltre un’elevata qualità di stampa. A questi acquisti si sono successivamente aggiunti quelli di una la Kip Color, di due Epson, in sostituzione delle Seiko ormai obsolete e, in� ne, di una Turbo Jet, che ci ha permesso sia di

50 gennaio/febbraio2013

stampadigitaleSCENARI

aumentare del 50% la produzione generale, sia di migliorarne lo standard qualitativo. Questo processo evolutivo ha portato a identi� care con un brand proprio la produzione di stampa digitale di Sisma, attraverso la nascita di Sismaprint, avvenuta nel settembre del 2011”.

Qual è secondo voi l’attuale andamento del mercato italiano della stampa digitale? “Il mercato italiano della stampa digitale - prosegue Oscar Stucchi - è secondo noi in crescita, il 2012 dovrebbe attestarci un +25% rispetto all’anno precedente. Si tratta di un mercato molto vasto, sia a livello di applicazioni, sia a livello di aree geogra� che. Le più recenti soluzioni proposte, che però noi non utilizziamo, si rivolgono al particolare settore del design e dell’architettura di interni al quale offrono la personalizzazione di qualsivoglia accessorio, dalla carta da parati, � no alle porte, alle ante degli armadi e alle tende. Il segmento della stampa digitale applicata al tessile è in forte crescita dal 1998. Le fonti indicano che il trend positivo è assestato attorno a un +25% annuo e che gode di un ampio margine di crescita per il fatto che oggi il tessuto rappresenta un forte richiamo per la creatività data la sua versatilità, caratteristica che ne ha favorito l’impiego e la diffusione nei settori moda e design”.

Non ritenete dunque che ci sia stata una fl essione?“Negare l’esistenza di alcune recessioni – precisa Oscar Stucchi - sarebbe scorretto e non favorirebbe un’adeguata lettura dell’attuale situazione di mercato. Per ciò che mi riguarda però posso riferire di un’importante crescita, quella fatta registrare da Sismaprint, con dati di fatturato che hanno attestato in modo signi� cativo la validità delle

scelte attuate negli ultimi anni. Per contrastare il contingente periodo di dif� coltà economica la mia idea è stata quella di raggiungere un buon livello di specializzazione in un ambito produttivo da altri trascurato, quello della carta. Il nostro settore di riferimento è la GDO alla quale abbiamo fornito il massimo della performance in termini di rapporto qualità-prezzo e tempi di consegna, conseguendo il ruolo di partner di riferimento per questa tipologia di cliente. Questo ovviamente non signi� ca che trascuriamo altri target, al contrario, la tipologia di servizio offerta da Sismaprint ben si presta a soddisfare l’esigenza di acquisto di agenzie di comunicazione,

“NON SIAMO MAI SEDUTI DI FRONTE AI NOSTRI CLIENTI, MA SEMPRE AL LORO FIANCO...

industrie gra� che e aziende di prodotto”.

Come state affrontando il contingente periodo di crisi? “La nostra risposta alla crisi è l’investimento e la stesura di nuovi budget � nanziari. Ritengo che la massima fonte di guadagno per un’impresa sia l’immediato reinvestimento delle risorse economiche prodotte. In questa prospettiva, insieme al brand Sismaprint abbiamo dato vita a un sito e-commerce (www.sismaprint.it), che da solo oggi produce una redditività pari al 7%, e abbiamo creato, all’inizio del 2012, una rete di venditori diretti che si muovono sul territorio nazionale per

51gennaio/febbraio2013

stampadigitale

G

poveri, a basso valore aggiunto. La mia scelta è stata quella di rimanere fedele a questi materiali e, quindi, di continuare ad abitare commercialmente questo segmento di mercato cercando di agire velocemente e con un buon livello qualitativo laddove altri avevano lasciato libero il campo per avventurarsi verso specializzazioni diverse. Rispondendo sinteticamente alla domanda iniziale, non abbiamo sviluppato nessuna applicazione originale, ci siamo limitati, seppur con investimenti importanti, a colmare il vuoto che si è venuto a creare spontaneamente nel mercato”.

Molte aziende stanno ampliando le proprie proposte, sviluppando soluzioni destinate a settori ‘nuovi’ come quello del design, o le proprie prospettive, orientandosi al web, quali sono le vostre strategie per il futuro? “Naturalmente anche noi stiamo cercando soluzioni di prodotto e di servizio nuove, ma sempre nel rispetto della nostra � loso� a aziendale, che consiste nel fare solo quello che sappiamo fare bene. La nostra prima strategia per il futuro è quella di prestare sempre maggiore ascolto alle necessità del cliente. Il tratto operativo del mio gruppo è molto concreto e tiene conto in primis delle esigenze del nostro portfolio clienti principale. Sono convinto che l’idea parta sempre dalle richieste ed esigenze sollevate dai clienti storici. Il nostro obiettivo è quello di aumentare al massimo la � delizzazione e la continuità di rapporto con il nostro mercato. Costruiamo relazioni durevoli e orientate alla crescita comune. Non siamo mai seduti di fronte ai nostri clienti, ma sempre al loro � anco, è questo il segreto che porterà innovazione all’impresa, perché saranno i clienti a suggerirci le idee per il futuro”.

massimizzare la visibilità all’azienda e incrementarne le vendite. Ogni anno inoltre stanziamo un budget per la partecipazione a � ere di settore ed eventi”.

Chi sono i vostri fornitori e in base a quali criteri li scegliete? “Per ciò che concerne la tecnologia,

di carta è JVillaseca, una cartiera di Barcellona. Gli inchiostri sono naturalmente HP, mentre, per alcuni materiali di consumo, ci appoggiamo al rivenditore Montplast”.

Qual è la tipologia dei vostri clienti e in quale direzione si stanno evolvendo le loro richieste? “L’estrazione della mia azienda è legata al door to door, l’esperienza di vendita del servizio indicato ha portato nel corso degli anni, quale naturale conseguenza, all’attuale legame con la stampa digitale. Gli interventi di sviluppo sono stati inoltre favoriti dalla presenza di dieci � liali dirette sul territorio, che agevolano al massimo il presidio e quindi l’intervento anche sul cliente piccolo-medio. Una fetta di mercato, quest’ultima, alla quale dedichiamo le stesse attenzioni normalmente

riservate ai grandi clienti, sia in termini di qualità-prezzo prodotto sia in termini di tempi di consegna.

La nostra scelta strategica è infatti, da sempre, quella di standardizzare al massimo le leve di prodotto e di fornire un servizio lineare a tutte le tipologie di clienti”.

Quali sono le applicazioni più originali che avete sviluppato? “Rispetto alle nuove applicazioni il mio ragionamento è stato il seguente: i players sono grandi innovatori, pertanto la carta e i banner non li vogliono più gestire in quanto prodotti

... È QUESTO IL SEGRETO CHE PORTERÀ INNOVAZIONE ALL’IMPRESA” CI SPIEGA OSCAR STUCCHI, AMMINISTRATORE UNICO DI SISMA

le ultime quattro macchine che abbiamo acquistato sono tutte stampanti a marchio HP. La nostra scelta è stata motivata dal fatto che riteniamo che questa azienda rivesta una posizione quasi di monopolio nel mercato della stampa digitale di grande formato, avendo acquisito, nel corso degli ultimi anni, importanti marchi come Nur e Scitex, conservandone le tecnologie all’avanguardia. Per quanto invece riguarda le materie prime, il nostro fornitore uf� ciale

52 gennaio/febbraio2013

stampadigitaleSCENARI

DI Valentina Guzzardo

‘Da oggi tutto è possibile’, recita lo slogan dei megasaldi di FasterPrint,

il sito internet-tipogra� a che sta riscuotendo successo grazie al modo aggressivo in cui ha scelto di proporsi, dopo una fase test, risultando vincente. “Stiamo spingendo tantissimo sulla pubblicità on line e ne vale la pena“ spiega Mario Di Virgilio, che programma le campagne sul web dell’azienda di famiglia. “Ne ho appena attivata una su MSN, il sito di Microsoft. Mentre le parlo stanno partendo settanta ordini, la media giornaliera sono un centinaio, la meta all’orizzonte quattrocento, più che verosimile visto l’andamento delle vendite. Questa è la potenza di internet, è in grado di spostare interi fatturati nazionali e ri-concentrarli nelle mani di un’azienda che sa su cosa

puntare. Noi stiamo ‘stressando’ il binomio prezzi concorrenziali/qualità certi� cata: stampiamo cinquemila volantini a 29.90 euro e anche chi pensa ci sia sotto una fregatura li ordina. Poi vede arrivare il prodotto in due giorni e quando lo tocca con mano deve ricredersi. E’ tutto vero. Non c’è nessun inganno. Da qui alla � delizzazione il passo è breve”.Il lavoro dell’antica tipogra� a romana del padre Tullio oggi si sta trasformando grazie a una piattaforma internet automatizzata gestita, appunto, da Mario – il � glio quarantenne – e sua sorella Paola Di Virgilio, ventisettenne, che descrive così il concept del sito: “E’ un print on demand a tutti gli effetti ad alta qualità. Offre sia prodotti di stampa digitale (quindi grande formato: banner, pvc, materiali rigidi) sia

DAL SERVIZIO FACE TO FACE VECCHIO STILE ALLA SFIDA DEL WEB CON UN PRINT ON DEMAND IN GRADO DI OFFRIRE PRODOTTI CERTIFICATI AD ALTA QUALITÀ CON PREZZI CONTENUTI. BE CURIOUS... FASTERPRINT.IT

Stampare per credere

53gennaio/febbraio2013

stampadigitale

libri; una offset a sei colori UV e poi abbiamo un 35X50 a quattro colori; digitali della Xerox e plotter digitali in piano e a rotolo della Fujii, per un totale di una quindicina di macchine”.

Qual è il prodotto più richiesto? “Quello che si rivolge alla massa, al mercato più ampio: il volantino A5 o A4 stampato su carta patinata è al primo posto in assoluto ma anche il kit-azienda (biglietto da visita e blocchi notes personalizzati, brochures) si difende più che bene. Inoltre, per promuoverci, ogni volta che facciamo delle spedizioni mandiamo anche dei campioni

di stampa offset tradizionale (brochure, depliant, cartoline e libri) � no ad arrivare alla stampa di materiali plastici (stampa offset UV)”.

Come funziona il sito?“Il nostro cliente � nale non ha bisogno di richiedere preventivi ma può vedere i prezzi direttamente sul portale in tempo reale, anche quando parliamo di supporti particolari e grandi tirature offset. Infatti, una volta identi� cato il prodotto, chi fa l’ordine sceglie anche il prezzo in base ai tempi in cui ne ha bisogno: il costo varia a seconda dell’urgenza con la quale si desidera ricevere la merce. Fatto ciò basta caricare il � le e decidere come pagare l’ordine (se in contrassegno, carta di credito con PayPal o boni� co). Ciascun cliente ha un’area utente

personale dove può vedere lo storico dei propri ordini e lo stato di avanzamento di quello in corso, step by step: veri� ca del � le, stampa, spedizione. Tutto senza neppure il bisogno di una telefonata al call center”.

Qual è il riferimento per la stampa?“Niente di virtuale in questo caso. FasterPrint si appoggia a un parco macchine così costituito: una offset tradizionale a nove colori 70X100 per cataloghi, brochure,

del volantino verniciato Uv: quando il cliente lo riceve resta attratto dalla vernice lucida, che rievoca il prestigio delle copertine delle riviste di lusso, e inizia a ordinarlo, rendendosi conto che si tratta di un prodotto che non esiste ancora in Italia”.

Esacromia: in che modo migliora la nostra offerta?“L’esacromia offre un deciso valore aggiunto ai prodotti che necessitano di altissima qualità di stampa (ad esempio cataloghi

Stampare per credere

54 gennaio/febbraio2013

stampadigitaleSCENARI

FASTERPRINT HA INTUITO IL POTERE DELLA COMUNICAZIONE SUL WEB. INFATTI, LO SAPEVI CHE…

FASTERPRINT HA REALIZZATO PANNELLATURE PER DRACULA IN 3D, IL FILM DI DARIO ARGENTO

di moda, d’arredamento, d’arte), dove con un solo passaggio è possibile stampare la quadricromia più due colori pantone anche su carte pregiate, usomano e laminate. Usiamo l’esacromia anche per le vetrofanie su pvc trasparente: in un passaggio di macchina abbiamo il prodotto � nito ad un prezzo molto più basso di quello che verrebbe facendo più passaggi stampa”.

Car wrapping e lenticolare: che ne pensa il mercato?“Il primo bisogna averlo perché a volte lo chiedono ma noi non ci occupiamo dell’applicazione, solo della stampa della pellicola. Molto più interessante, invece, fare un discorso sul lenticolare: un prodotto d’altissima ef� cacia comunicativa. Anche su FasterPrint sta andando benissimo. Le applicazioni sono principalmente cartoline, segnalibri, copertine e i pannelli in grande formato, pop up, display da banco. L’effetto più di moda oggi è il 3D, abbiamo realizzato pannellature per Dracula in 3D, il � lm di Dario Argento. Il vantaggio che offriamo ai nostri clienti è questo: le istruzioni per caricare il � le sono semplicissime

Da dove arriva il fatturato maggiore dell’azienda?“Per il 60% dai volantini e poi, a seguire, da tutto ciò che è plastica, PVC, vetrofanie e brochure in digitale. È dif� cile identi� care

Pubblicità sul web: quanto conta facebook e in che modo lo sfruttate?“Parliamo di un social network con una grandissima potenza comunicativa. Noi lo usiamo per comunicare ogni nuova proposta. Non abbiamo webmaster, facciamo tutto da soli. Ogni due giorni lo aggiorniamo con offerte sempre più mirate a esigenze anche di nicchia, con prezzi accessibili perché proporzionali alle necessità di clienti anche piccoli”.

Quali prospettive per FasterPrint?“Dagli anni Settanta la tipogra� a di famiglia è inquadrata su una stampa offset specializzata

di altissimo livello qualitativo. L’esperienza, quindi, è già stata fatta negli anni. Ciò che resta da fare, e che intendiamo realizzare, è assorbire tutta quella fetta di mercato costituita da coloro che utilizzano internet e necessitano di quotazioni in tempo reale e consegne nel più breve tempo possibile, abbattendo così notevolmente i tempi ed i costi. Esattamente quello che facciamo”.

percentuali nette perché il nostro sito vive di ordini misti e abbinamenti. La totalità dei clienti inserisce nel carrello più prodotti, come ad esempio: volantini, biglietti da visita, banner ed adesivi”.

e noi ci occupiamo in sede di tutta l’elaborazione effettiva, che è inclusa nel prezzo. Si tratta di un procedimento innovativo e vorremmo mettere a conoscenza il mercato nazionale che da oggi, grazie a FasterPrint, esiste un vero servizio accessibile a tutti sulla stampa lenticolare”. G

56 gennaio/febbraio2013

serigrafi aSCENARI

DI Giuseppe Goglio

Effetto nobiltà

LA MIGLIOR RISPOSTA A CHI CONSIDERA LA SERIGRAFIA UNA TECNICA DEL PASSATO ARRIVA DALLA TRENTINA GRAPHOS. CHE STUPISCE CON UNA SERIE DI LAVORAZIONI ED EFFETTI SPECIALI AFFASCINANTI E IMPENSABILI CON PROCEDIMENTI ALTERNATIVI

57gennaio/febbraio2013

serigrafi aDI Giuseppe Goglio

Nel lavoro artigianale, l’esperienza è uno degli elementi più preziosi. Accumulata nel tempo

e regolarmente messa a frutto, consente di restare competitivi anche di fronte a improvvisi cambiamenti di scenario o nuovi concorrenti in arrivo da mercati in precedenza sconosciuti o quasi. Ancora di più tutto questo è in grado di fare la differenza in un settore considerato spesso a rischio obsolescenza come quello della serigra� a. Un’ottima conferma di queste ipotesi arriva dal Trentino, dove nel capoluogo da quasi mezzo secolo Graphos conferma la propria capacità di restare sempre un passo avanti e saper cogliere sfumature tali da riuscire regolarmente a stupire il mercato. Oggi l’attività, seguita da Roberta Ravagni e Aldo Serafi ni, si distingue per una serie di lavorazioni tanto insolite quanto ef� caci.

Signora Ravagni, cosa l’ha indotta a occuparsi di serigrafi a?“L’azienda è stata fondata da mio papà, prima del 1968, una delle prime serigra� e sorte in Italia, con macchinari e prodotti importati direttamente dagli USA ispirati da una rivista specializzata del settore. Dalla produzione classica di adesivi e magliette abbiamo deciso di dedicarci alle lavorazioni particolari, specializzandoci in quella

che si de� nisce la nobilitazione degli stampati, con veri e propri effetti speciali”.

Come è avvenuta la transizione in azienda?“Nel 1994 mio papà aveva deciso di smettere, anche se il lavoro non mancava e non fosse ancora il momento per la pensione. Io ero orientata verso tutt’altra direzione, ma amici e clienti mi hanno convinto a proseguire. Oggi devo dire che il lavoro e le applicazioni mi piacciono, anche se fare impresa è sempre più complicato”.

Nel vostro specifi co mercato, come vi posizionate?“Siamo inseriti in una sorta di � liera in grado di seguire un progetto dall’inizio alla � ne. La nostra produzione varia dall’oggettistica all’abbigliamento personalizzato e collaboriamo a stretto contatto con tipogra� e, litogra� e, case editrici e altri operatori del settore che si occupano di stampa e hanno bisogno di completare i loro prodotti con � niture particolari.

Come è maturata questa idea di puntare sugli effetti speciali?“Da sempre abbiamo cercato di affermarci per qualità e servizio.

Effetto nobiltà

DALL’OGGETTISTICA ALL’ABBIGLIAMENTO PERSONALIZZATO: SONO MOLTI GLI AMBITI IN CUI LAVORA GRAPHOS

58 gennaio/febbraio2013

serigrafi aSCENARI

I clienti sono abituati a rivolgersi a noi per un lavoro fatto bene, con la dovuta competenza e per garantire questo dobbiamo essere sempre aggiornati sulle innovazioni sia tecniche che nei prodotti. Negli ultimi anni c’è stata una grandissima evoluzione nei supporti e nei materiali che permettono di raggiungere risultati impensabili � no a poco tempo fa. Nonostante tanti ci avessero consigliato di abbandonare la serigra� a, in quanto considerata � nita con l’avvento del digitale, abbiamo invece scelto di restare nel settore differenziandoci il più possibile dai concorrenti: ecco l’idea degli effetti speciali. Il più richiesto in assoluto è lo Spot UV: la stampa di vernice lucida solo sulle parti dello stampato dove la gra� ca lo richiede o, al contrario, la stampa di vernice opaca su fondo lucido. Inoltre possiamo dare spessore alla vernice, ottenendo un effetto rilievo come il braille. Siamo in grado di stampare anche inchiostri removibili come il “gratta e vinci”, con pigmenti iridescenti, perlescenti, metallici, glitter, che cambiamo colore con la temperatura o che profumano stro� nandoli. E ancora un argento a specchio, un nero da poter sovrascrivere come una lavagna, un inchiostro che al tatto sembra seta o ruvido tanto da accendere un � ammifero. Sono tutte lavorazioni che permettono di aggiungere appeal allo stampato coinvolgendo non solo la vista, ma anche tatto, olfatto e udito.”.

Un lavoro particolare che avete realizzato?“Abbiamo collaborato con l’Associazione Ciechi nella realizzazione di inviti e audiolibri in braille e ci siamo resi conto di quanto spazio ci sia in questo segmento. Un altro progetto interessante è stato

DA SEMPRE GRAPHOS SI AFFERMA PER QUALITÀ E SERVIZIO, PER QUESTO È SEMPRE AGGIONATA SULLE INNOVAZIONI TECNICHE E DI PRODOTTO

con un’azienda che produce giochi educativi: in questo caso abbiamo stampato una sorta di “percorso conduttivo”, dove i bambini selezionando con una penna particolare la risposta corretta accendono un led. In� ne, mi piace ricordare un catalogo realizzato in collaborazione con l’Istituto Pavoniani per le Arti Gra� che di Trento con il quale volevamo far conoscere la potenzialità degli effetti speciali coinvolgendo tutti i sensi, gusto compreso. Siamo così arrivati a stampare direttamente con del cioccolato fondente.

Tra le applicazioni più curiose, proponete anche materiale magnetico e un originale effetto marmellata. Come funzionano?“Nel primo caso parliamo di un inchiostro che include pigmenti magnetici che si comporta come una calamita, mentre il

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serigrafi a

come un azienda competente e af� dabile, capace di far fronte alle esigenze più complesse tanto che ho sentito dire: Se hai un problema, vai da Graphos, vedrai che loro lo risolvono”.

secondo è dato da una vernice gel particolare che dà questa sensazione appiccicosa alla quale vengono aggiunte delle microsfere alla frutta. L’effetto è decisamente realistico”.

Quale pensa sia il futuro della serigrafi a?“E’ sempre più importante proporre stampati che danno emozione, sembra che non basti più una bella stampa, nè siano suf� cienti tutti i colori della gamma Pantone. Il cliente è e sarà sempre più esigente: vuole che il suo stampato abbia carattere, qualcosa di particolare che lo faccia distinguere e ricordare. Negli ultimi anni anche la stampa digitale si è sviluppata, ma resta tutt’ora complementare, sia pure con applicazioni diverse, alla serigra� a. Spesso, ottimi risultati si ottengono proprio integrando le due tecnologie e comunque per alcuni aspetti,

In che misura la crisi incide sulla vostra attività?“Si è sicuramente fatta sentire, ma più per il notevole incremento degli adempimenti burocratici che per l’andamento del mercato. Fortunatamente, infatti, abbiamo una clientela molto affezionata che al momento riesce anche a mantenere la regolarità dei pagamenti. Inutile dire che con una burocrazia più snella e un’imposizione � scale meno gravosa lavoreremmo certamente meglio e con più passione”.

Siete soddisfatti del livello raggiunto dalla vostra azienda?“Direi di sì, ma mai accontentarsi. Attualmente gli effetti speciali ricoprono circa il 70% della nostra attività e ormai siamo conosciuti

come ad esempio la gamma di inchiostri speciali disponibili, la coprenza e la velocità di stampa, la serigra� a resta ancora imbattibile.

È facile aiutare il cliente a capire l’inevitabile differenza di costo rispetto a una lavorazione tradizionale?“Lavoriamo molto con aziende che vendono all’estero dove c’è maggiore sensibilità verso questi fattori. Abbiamo inoltre diversi clienti, studi gra� ci inclusi, che si rivolgono a noi proprio per ottenere uno speci� co effetto e solitamente chi richiede queste particolarità è disposto a spendere qualcosa di più”.

“E’ SEMPRE PIÙ IMPORTANTE PROPORRE STAMPATI CHE DANNO EMOZIONE” CI DICE ROBERTA RAVAGNI DI GRAPHOS

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A CURA DELLA Segreteria Operativa Reed Exhibitions Italiafi lodiretto

che accende il businessche accende

Da 25 anni il motore

Motori accesi per la prossima edizione di Viscom Italia 2013 in programma dal 3

al 5 ottobre Fiera Milano Quartiere Rho. Viscom Italia da sempre rappresenta il luogo privilegiato per scoprire tutte le ultime novità di prodotto in tempo reale arrivando a precorrere i tempi sul mercato, una manifestazione amata e conosciuta in tutta Europa che si è distinta come simbolo della tradizione, della qualità, delle abilità tipiche del

saper fare italiano e internazionale. L’esperienza acquisita e l’unanime apprezzamento ottenuto negli anni rendono la manifestazione un osservatorio privilegiato dove promuovere il rilancio dei consumi, anticipare le ultime tendenze in fatto di tecnologie e applicazioni e stringere nuove relazioni di business. Viscom Italia un marchio di fabbrica che festeggia il traguardo della 25° edizione all’insegna di inaspettate sorprese.

NUOVI PADIGLIONI, NUOVI PROGETTI ALL’INSEGNA DELLA CREATIVITÀ. VISCOM ITALIA TORNA A SORPRENDERE IL SUO PUBBLICO DAL 3 AL 5 OTTOBRE A FIERA MILANO RHO. INVENTARE, SPERIMENTARE, CRESCERE, ROMPERE LE REGOLE E AVERE CORAGGIO SARANNO GLI INGREDIENTI PER ESPLORARE NUOVI TRAGUARDI DI BUSINESS

Da 25 anni Da 25 anni Da 25 anni

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fi lodiretto

contraddistinto l’edizione del 2012 segnalando dati importanti: il 62% dei visitatori ha dichiarato di aver fatto attività commerciale, l’81% ha potere d’acquisto che si traduce in business e questo conferma la � era quale partner ideale per il mercato della comunicazione visiva offrendo un ambiente stimolante dove prendere le decisioni per i propri investimenti, incontrare nuovi fornitori e stringere nuove relazioni”.

all’avanguardia per esprimere le innovazioni che disegneranno il progresso dei linguaggi visivi, qui si incrociano pensieri per contaminare scenari mai esplorati � no ad oggi. L’evento di ottobre vuole puntare su un nuovo elemento di forza: trasmettere e valorizzare le contaminazioni che la comunicazione visiva offre, promuovere conoscenza e accostare in un insieme armonico

HUB CREATIVO“Reed Exhibitions Italia continua il suo impegno, anche nel 2013, verso le aziende e il mercato per essere il partner ideale di un appuntamento strategico e volano d’affari per costruire relazioni di successo – afferma Paola Sarco, Exhibition Manager di Viscom Italia. L’arte di conquistare clienti trasversali e quali� cati ha

Grande novità in casa Viscom Italia 2013 ospitata per questa edizione nei padiglioni 8 e 12. Un layout chiaro e razionale metterà in rilievo le tecnologie, soluzioni e applicazioni innovative rappresentando il core business dell’intera � liera in materia di: Stampa Digitale Grande Formato - Insegnistica – Cartellonistica - Serigra� a – Tampogra� a - Promozione tessile – Ricamo - Incisione - Fresatura - Laser - Premiazione sportiva - Digital Signage – Labelling – Packaging - P.O.P - Servizi per eventi.Un appuntamento non solo per scoprire le ultime novità presenti sul mercato ma un vero hub creativo che traccia le vie di nuove conoscenze e di visioni

i linguaggi visivi e culturali. Non semplice manifestazione espositiva ma crocevia di esperienze, fucina di prodotti ma, soprattutto, di idee sempre nuove e originali.

ECCCELLENZA TRASVERSALEIn calendario un � tto programma di eventi, dagli appuntamenti storici rivisitati e arricchiti di moderne visioni � no all’ideazione di nuove iniziative per raccontare le evoluzioni della comunicazione visiva.Con lo spirito di contribuire alla diffusione di un pensiero collettivo legato alla cultura della comunicazione, i Viscom Forum, in collaborazione con il MIP Politecnico di Milano, si

62 gennaio/febbraio2013

fi lodiretto

REED EXHIBITIONS ITALIA SRLVia Marostica, 1 - 20146 Milano, Italy Tel. +39 02 4351.701 - Fax +39 02 4351.7065 e-mail: [email protected]

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presenteranno come centro di dibattito con le voci di esperti del settore, per approfondire lo stato dell’arte e le tendenze future. Ritorna l’area dei Viscom Awards per lasciare spazio alle idee dei nuovi talenti. In gara la competizione internazionale DIVA – Display Italia Viscom Awards arrivata alla sua 3° edizione. Identi� care, promuovere un prodotto, supportare le vendite: tra le molte forme di comunicazione una delle più ef� caci è rappresentata dalle migliori soluzioni espositive per il punto vendita, packaging, vending, shop � tting e digital signage. Il concorso è realizzato in collaborazione con Display Italia. Il team di Viscom Italia sta lavorando per un nuovo progetto di evento, un laboratorio in divenire, uno spazio vitale che prenderà forma durante la manifestazione e diventerà tangibile grazie alle

come l’interior decoration, la moda e il retail. Non mancherà in� ne il consueto appuntamento con il Green Trail, il percorso ecosostenibile, una vera propria guida alla scoperta di processi, soluzioni, stili di vita, prodotti e materiali certi� cati per approfondire le alternative “green” presenti sul mercato.

VISCOM REGIONAL: IL BUSINESS IN UNA STRETTA DI MANODivulgare ed educare sul territorio nazionale il mondo della comunicazione visiva è l’obiettivo primario del roadshow Viscom Regional. Un format itinerante studiato per generare contatti che permettono un confronto diretto e personale tra fornitori, acquirenti e decision maker, creando valore aggiunto nell’effettivo sviluppo del business.

conoscere, alle numerose realtà locali, le opportunità di business che i leader del mercato e le nuove strategie di marketing offrono per differenziarsi dalla concorrenza, aumentare la competitività ed entrare in sintonia con le decisioni di acquisto dei consumatori e rispondere alle loro esigenze.

CONTAGIAMO LA POTENZA DELL’INFORMAZIONEPer rimanere connessi sulle prossime evoluzioni della � era seguiteci sul nostro sito e la pagina fan di facebook. La nostra community in continuo movimento e in forte espansione, quotidianamente si incontra in uno spazio privilegiato per conversare e dare risalto all’idee che meritano di essere diffuse. Articoli, post, news, video, contenuti di alta qualità per anticipare tutto quello che la comunicazione visiva non era riuscita a realizzare prima.

abilità tecniche e creative delle aziende espositrici. Si vuole mettere in evidenza l’eccellenza trasversale delle innumerevoli applicazioni, tecnologie e soluzioni per dimostrare come la comunicazione visiva sta contaminando i più diversi settori

L’appuntamento scelto per il 2013 sarà Bari dal 12 al 13 aprile presso l’UNA Hotel Regina (Strada Provinciale 57 - Torre a Mare, Noicattaro, Bari). La tappa barese rappresenta un momento molto importante del circuito dei Viscom Regional per far

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Quella della Samec Srl di Cascine Vica, a Rivoli, è la storia di una piccola industria

nata artigiana negli anni Settanta e cresciuta grazie alla determinazione e all’intuito di due fratelli, Pasqualino e Nicola Scarlatelli, e alla loro capacità di innovare costantemente prodotti e processi produttivi � no ad arrivare, in questi ultimi anni, alla costituzione di due reti d’impresa per continuare a pensare in grande al futuro e, in previsione, al passaggio generazionale della stessa impresa. Samec nasce a � ne anni Ottanta da una costola della Oms, Of� cine Meccaniche Scarlatelli. A fondare la Oms, nel 1974, in un basso fabbricato di via Morozzo, è Pasqualino, imprenditore pioniere in famiglia: il papà dei tre fratelli Scarlatelli, Antonio, è muratore di mestiere e a tempo perso fa anche il ciabattino per arrotondare; il terzo fratello, Mario, ha collaborato solo nella fase iniziale del progetto imprenditoriale. La Oms è una delle tante aziende meccaniche che opera in subfornitura nell’indotto della Lancia, all’ombra del grande grattacielo di borgo San Paolo, a poca distanza di quella che sarebbe diventata la sede provinciale della CNA, in via Millio. Pasqualino si associa da subito alla CNA che allora aveva sede in via Avellino.

“Ogni cortile di borgo San Paolo era un’of� cina”, ricorda Nicola che a partire dai primi anni Novanta ha preso in mano le redini dell’azienda. Nicola si è diplomato all’istituto tecnico Avogadro nel 1976 ed ha iniziato da subito a lavorare per imparare il mestiere dal fratello Pasqualino che era stato allievo Lancia e si era poi diplomato perito meccanico studiando la sera nel 1971. “Mio fratello mi mandò a bottega da un vecchio tornitore che lavorava nella nostra borgata” spiega Nicola con orgoglio. Lavorare sulle macchine utensili è stata un’ottima palestra, anche se presto la tecnologia avrebbe cambiato tutto. Nel 1976 l’azienda cresce e dà già lavoro a due dipendenti, così nel 1980 si trasferisce, sempre in zona, in borgata Lesna al fondo di via Monginevro per avere più spazio.

Fare retePER CRESCERE E CONTRASTARE LA CRISI È NECESSARIO COLLABORARE E COSTRUIRE PROFICUE SINERGIE.LA SAMEC DI RIVOLI RACCONTA LA SUA ESPERIENZA DI SUCCESSO

“Nel 1990 avevamo 13 dipendenti”, racconta Nicola: “Non lavoravamo più solo per l’indotto Lancia e non solo più in subfornitura. Stavamo cominciando a capire che occorreva dare una svolta all’azienda; che non dovevamo metterci nelle condizioni di avere un debole potere contrattuale, bassi margini di pro� tto e cattivi pagamenti”. Oms inizia così a costruire attrezzature speciali per il sistema automotive e, soprattutto, organi di presa pneumatici per lo stampaggio della lamiera che sarebbero diventati la fortuna di questa azienda. Nel 1988 si arriva

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ComuNicAzione

NICOLA SCARLATELLI, TITOLARE DELLA SAMEC SRL

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quella prevalente: Oms e Samec entrano nel consorzio insediamenti produttivi di Rivoli e nel giro di poco più di due anni si trasferiscono nel nuovissimo capannone di via Novara con 1500 metri quadri di of� cina e 500 metri quadri di uf� ci. Qui oggi lavorano 23 dipendenti e si è realizzata la progressiva fusione per incorporazione, conclusa nel 2007, della Oms nella Samec. Grazie alla partnership con la spagnola Misati, la Samec ha diffuso un vero e proprio standard produttivo, andando ad occupare il 95% del mercato italiano delle applicazioni per lo stampaggio di lamiere su presse transfert. Da queste lavorazioni arriva il 50% del fatturato di Samec. Dal 2008, Misati è distributore esclusivo in tutta Europa delle applicazioni

ingegneria, e la Ingenia Automation che produce soluzioni software e componenti informatici hardware. Tre aziende torinesi che unendo le loro forze e le rispettive competenze riescono a immettere sul mercato nuovi prodotti e servizi a più alto valore aggiunto nel settore delle lavorazioni meccaniche e dei sistemi automatici di saldatura robotizzati, abbattendo costi � ssi e spese di personale. Aumentando l’ef� cienza complessiva delle lavorazioni e liberando in questo modo importanti risorse per l’innovazione di processo della Samec: “Dal 2007 al 2012 abbiamo investito 1.5 milioni di euro in tecnologia”. La seconda rete d’imprese andrà a costituirsi nei prossimi mesi e si occuperà di internazionalizzazione e di lavorazioni meccaniche in genere. A costituirla contribuiranno, accanto alla Samec, due aziende dirimpettaie di via Novara: la Amerio e la Boano. Aziende piccole ma con una lunga esperienza sul mercato che, insieme, esprimono quasi 150 anni di storia imprenditoriale e una forza lavoro di 70 dipendenti e che, insieme, potranno anche affrontare in futuro, in una logica di gruppo, il passaggio generazionale ai � gli. Alla crisi, conclude Nicola Scarlatelli, “abbiamo risposto lavorando tutti insieme in modo compatto”, anche a livello famigliare dove Nicola è coadiuvato dalla moglie Antonella Conte e dal � glio Gabriele, “puntando sull’innovazione per essere più competitivi”, ma anche sui risparmi come quelli resi possibili sul fronte energetico con l’installazione sul tetto del capannone di un impianto fotovoltaico da 1300 metri quadri che produce 110 kWatt di energia elettrica: “Certo, le dif� coltà non mancano e sono all’ordine del giorno, ma bisogna saper andare avanti adeguandosi continuamente a un mondo che non sta mai fermo”.

Fare retecosì alla costituzione della Samec di cui sin dall’inizio Nicola Scarlatelli è il referente. L’azienda nasce con l’obiettivo di commercializzare con un proprio marchio i prodotti realizzati dalla Oms.

LA SVOLTAIl giro di boa arriva però solo nel 1991 quando Samec stringe un alleanza commerciale con la spagnola Misati di Barcellona, un’azienda che realizza chiusure pneumatiche utilizzate nei sistemi robotizzati di saldatura dell’automotive. Samec diventa distributore esclusivo di Misati per l’Italia per questo tipo di componenti, mentre continua la commercializzazione dei componenti di presa pneumatici prodotti dalla Oms. Sempre nel 1991, si prospetta la possibilità di trasferire le due aziende nell’attuale sede di Cascine Vica, in un’area artigianale-industriale di nuova costruzione. Inizia il confronto in famiglia, ancora in presenza del papà Antonio, e alla � ne la posizione di Nicola, in minoranza, diventa

che Samec ha appositamente sviluppato per il partner spagnolo. “Sono sempre più convinto - spiega Nicola - che l’unica strada per uscire dalla crisi è sviluppare le collaborazioni tra piccole imprese”. Non a Caso, la Samec è una delle prime aziende piemontesi ad aver dato vita ad una rete d’imprese, nel 2011. Si tratta della Mtn, di cui Samec è la mandataria. La rete è stata formata insieme alla Gm Team studio, un uf� cio di progettazione e

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WWW.GRAPHCREATIVE.ITANNO XXIV NUMERO 189 GENNAIO/FEBBRAIO 2013

DIRETTORE RESPONSABILE: Donatella Treu

REDAZIONE: Valeria Teruzzi

UFFICIO GRAFICO: Elisabetta Del� ni (coordinatore), Walter Tinelli, Elisabetta Buda, Patrizia Cavallotti, Elena Fusari, Laura Itolli, Cristina Negri, Diego Poletti, Luca Rovelli

PROGETTO GRAFICO: Diego Poletti

SEGRETERIA DI REDAZIONE BUSINESS MEDIA: Anna Alberti, Donatella Cavallo, Gabriella Crotti, Rita Galimberti, Laura Marinoni Marabelli, Paola [email protected]

DIRETTORE EDITORIALE BUSINESS MEDIA: Mattia Losi

PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 ORE S.p.A.SEDE LEGALE: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano

PRESIDENTE: Giancarlo CeruttiAMMINISTRATORE DELEGATO: Donatella Treu

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