Ancora sui contrafacta provenzali di modelli francesi: il caso di Cerveri de Girona

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Transcript of Ancora sui contrafacta provenzali di modelli francesi: il caso di Cerveri de Girona

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Anno LXX fr"ggio-agosto 1996

Pnolo Gnpsu

ANCORA SUI CONTMFACTA PROVENZALI DI MODELLI FRANCESI:IL CASO DI CERVERI DE GIRONA

In un recente articolo, Stefano Asperti ha segnalato otto casi di contrafacta,o presunti tali, di modelli francesi da parte di poeti in lingua d'oc'.Il fatto nonè nuovo, perché già altri studiosi avevano descritto il fenomeno2, ma gli esempidi Asperti arricchiscono di non poco la documentazione in nostro possesso, per-mettendo di <<abbozzare una prima sistemazione d'assieme>>3.

Si possono riconoscere come modello e conîrafactum <<zwei Liedtexte, derenStrophen die gleiche Anzahl von Versen und die gleiche Lànge der einzelnen Ver-szeilen aufweisen>>, in particolare <<bei gleicher Verteilung von mànnlichen undweiblichen Reimen, bei gleicher gegenzeitiger Anordnung der Reime, bei wtjmo-glich gleichen Reimsilben und eventuell gleichen Strophenbildungen>> o. Però ènormale constatare che non sempre tutti questi elementi sono presenti e che, inparticolare, <<nella tradizione trobadorica manca, salvo casi eccezionalissimi, laprova tangibile della contraffazione, ossia la presenza della melodia sia col testooriginario che con il suo derivatorrt.Jn assenza del confronto melodico ci si do-vrà basare, quindi, quasi esclusivamente, sulla comparazione degli schemi metri-ci, ove per 'schema metrico' si intende l'unione di 'schema sillabico' (che Mar-shall chiama charpente métrique) e 'schema rimico', tenendo conto che, comun-que, <<il n'y a que la charpente ,métrique qui soit essentielle>> 6. In ogni caso il ter-rèno sul quale ci dobbiamo muovere rimane indiscutibilmente molto friabile, e leconclusioni che si possono trare da queste ricerche spesso non potranno oltrepas-sare con ragionevolezza lo steccato, a volte considerevolmente alto, dell'ipoteticità.

Si usano le seguenti sigle: BdT = A. PIt-I-Er - H. CrnsreNs, Bibliographie der Troubadours'Halle 1933; Frank = I. FnaNr, Répertoire métrique de la poésie des troubadours, I-tr, Paris 1966'?;S = G. Rauynauds Bibliographie des attfranzÒsischen Liedes, neu bearbeitet und ergiinzt von H.SpeNxe, I, Leiden 1955; M.-W. = U. MÒlr - F. WolrzBrrzt, Répertoire métique de Ia lyrique

frangaise des origines à 1350, Múnchen 1975.I S. AsRrnrt, Contrafacta provenTali di modelli francesl, <<Messano>, n. s. 8 (1991), 5-49.2.Si veda in particolare J.H. Menssall, Pour l'étude des 'contrafacta' dans la poésie des trou-

badours,..Romanio', 101 (1980), 289-335. Sul fenomeno in generale si tenga presente F. GENNRI-cg, Die Kontrafaktur im Liedschaffen des Mittelalters, Langen 1965; per i trovatori almeno F.M.Cuerrrnrns, Imitation of form in old provengal lyric, <<Romance Philology>, 6 (1952-53), 104-20 eJ.H. Mnnsualr, Irnitation of metrical form in Peire Cardenal, <Romance Philology>, 32 (1978),l8-48.

3 Aserm, Contrafacta provenzali,44 (si vedano anche Ie pagine successive).4 GENNntcu, Die Kontrafaktur,30.5 Aspsntt, Contrafacta provenzali, 9.6 MrnsseLL, Pour I'étude, 291; vedi anche Asnent, Contrafacta provenTali, lO.

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Questa indagine, che resta puziale,.ha come punto di pattenza la produzio-

,r" poìti"u del tróvatore catalanó Cerveri de Girona, i ct,; uníca metrici sono sta-

ti confrontati con gli ..tt"*i raccolti nel Répertoire francese di MÒlk-wolfzettel''

ij""ri"-o, però, sidebba preliminarmente ammettere una certa tendenza da par-

te del catalano *rronirrJàirnoA"Ui metrico-melodici preconfezionati' anche in

;;pd;;;t i suoi colteghi-in lingua. d'oc',fatto' questo' che potrebbe dare una

consistenza meno ittuso;?;U" ipoiesi qui formulatè' La lista. di contrafacta che

sesue vuole essere .oioloairutiuà ai tuté tendenza, e non aspira, dunque, in nes-

suí modo, alla comPletezza:BdT 434.g, Mani ii *i demand.o si am| ha lo schema a8 b8 b8 a8 a8 c8

(Frank 492:2),lo stesso di Cercamon II2'Ig;

BdT 434.gb, pro*itri i6 ii' és aytalse ha lo schema a8 a8 b8 b8 c8 c8 d8

d8 (Frank 168:5), come En Bertran 303'2;BdT 434'23, zrai veyretz - mot <sobtils>' prims e :!rs '0 ha lo schema me-

trico a4b6 b10 c7' ai ií J-n f7 Grank 754:::4j come Giraut de Bornelh 242'17

(il probabile mode[oj,3".1,|| Carùonet 82.36 e Raimon de Tors 4L0'2: le rime

iooà t" stesse in tutti i componimenti;BdT 434a.2g, norn-;;;;;rff sirventès mas sirvén" ha lo schema a10 b10

b10 a10 c10 c10 aro Jtó; tn-t 553:8), corne - con identità anche qui dell-e-ri-

me _ Raimon Jordan +o+ri, Éernart de la Barta 58.3, Bernart de Lamanon 76.1,

Bernart Carbonel SZ.ti, óuigo de Cabanes I97.l,Peite Cardenal 335'49, Rofian

425.Lt2:'BdT 434a'38, No say chantar - may ne cuyndacs> .saz91'.t ha lo stesso sche-

ma a10 btO b10 uf O "ió

.f ò "f

O (Frank 56i:2) di Peire Vidal 364'9 (ed anche

ài ,n-urt o componimento dello stesso cerveri, si nuyll temps fuy pessius ne cos-

sirós, BdT 434a'60'o);BdT434a.4o,Nunchaquerr iaeuachar 'shaloschemametr icoa8b8a8bS

c10, d10, d10, c10, lri*É+2r,26), come Bernart Auriac 57.2, Blacasset 96.9,

É;iq.,ei!"-iuner rSì.i, óoigo de Óabanes l97.Ia, Sordello 437'7: anche le ri-

me sono uguali.Siaggiungachebenseicanzonidel t rovatorecatalano(BdT434.I '434.16,

434a.I1, 434a.15, +Zia.Zt, 434a'67) sono compostg lutlo. schema 547 di Frank

a10 b10 b10 a10 c10 c10 (nn.2-7), usato, primà di lui, dal-solo Uc Brunenc nel-

ta canzone Coindas **t'i iirrlias plazeis (Bdf a5!,3; Frank 547:8): sembre-

rebbe curiosu tu citcosìào za che il póssibile modello di ben 6 contrafacta possa

essere un trovatore ii"iiiiit affeima che <<trobet cansos bonas, mas non fetz

? Un esempio si trova già in Asrenrl , Contrafacta provenzali, 17-20.: si tratta di BdT 434a,4,

dove Cerveri riutilízzar"'r.f,"*" t"",ri.ó,'"d *"ú., in questo caso, le,rime, di una canzone'pa-

srorale,di Thibaut a" sruis;;Ìsli:ij, iìolau"""do netlaiiricaprovenzale l'unicumaT b'7 a1 b7 b7

b7 a7 a7 b7 (Frank 311).s Si cita da Cerverí de Girona, Líríca, a cura de J. ConorratNrs, II, Barcelona 1988' 295'

o ConoutNes, n,204.ro ConovtNBs, I, 221.I' ConoutNls, I, 230.p Si veda Me.nsHlt-1, Imitation of metrical fonn' 23't3 ConoutNes, I, 35.14 ConovtNrs, I, 105.t5 CotoulNss, II' 199.

ANCORA SUI CONTMFACTA PROVENZALI 265

sons>>16; in effetti, se si decidesse di prestar fede al giudizio negativo dell'anticobiografo, si potrebbe cercare il modello di Uc tra le canzoni con la charpente mé-trique di sei décasyllabes a terminazione maschile ''.

L La canzone francese <J'ai longuament pour ma dame chanté>

Il primo caso che presentiamo dovrebbe, con tutta probabilità, essere aggiuntoalla lista che abbiamo poco sopra abbozzato.Infatti BdT 434.7d, Gentils domna,venQaus humilitatzr8 ha lo stesso schema metrico

a10 b10 b10 a10 a10 clO c10

(Frank 495:2), e le stesse rime -atz (a), -en (b), -an (c), della canzone di Arnautde Maruelh, Aissi cum cel c'am e non es amaz (BdT 30.3). Gli stessi elementi ri-troviamo anche in altri tre componimenti provenzali: Peire Cardenal, BdT 335.34;Sordello, BdT 437.29 e anonimo, BdT 46L.235 'e. Già il Maus2o aveva notato, li-mitatamente ad Arnaut, Peire e Sordello, questo fatto, supponendo come capofi-la Arnaut, seguito da Peire, il quale avrebbe fornito lo spunto a Sordello (e sul-la stessa linea si trovano Appel e gli editori del trovatore mantovano, De Lollise Boni). Il Lavaud, nell'edizione di Peire Cardenal, sosteneva, invece, la dipen-denza diretta di Sordello da Arnaut e di Peire da Sordello: I'ultimo editore di Pei-re, infine, si limita a segnalare il caso, dicendo che, in realtà, non è facile, né for-se possibile, dare indicazioni precise sul movimento dello schema metrico in que-stione. Nessuno, però, almeno a nostra conoscenza, si è accorto del fatto che an-che la canzone francese anonima S 415, J'ai longuament pour ma dame chanté(M.-W. 1334, unicum con questo sillabismo) è costruita sulla stessa successionedi rime e sullo stesso sillabismo2r. Non è agevole, evidentemente, dato I'anoni-mato della canzone francese, stabilire con certezza la direzione del prestito me-trico, ammesso che ci sia statoj certo è molto probabile che, in questo caso, Ar-naut de Maruelh abbia svolto il ruolo di modello, o che, alle spalle di tutti, ci siauna canzone che non è giunta fino a noi. Comunque sia, il confronto tra il testo

'u Si veda J. BourIÈnr et A.II. Scsurz, Biographies des troubadours. Textes provengaux desXIII' et XM siècles, Paris 1964'?, 199.

17 Se ne veda la lista nel secondo volume di Frank, 10-11. Torneremo più ampiamente su que-sto argomento nell'edizione del trovatore rouergate che stiamo preparando. Per il momento il tèstosi può leggere secondo I'edizione di C. AppBI-, Der Trobador (Jc Brunec (oder Brunenc), in Abhand-lungen Herrn Prof. Dr. Adolf Tobler zur Feier seiner fiinfundzwanzigjtihringen Thcitigkeit als or-dentlicher Professor an der Universitdt Berlin von dankbaren Schiilern in Ehrerbietung dargebra-cht, Halle 1895, 67.

'8 ConorraNes, II, 202re Si vedano le seguenti edizioni: R.C. JoHxsron, Les poésies lyriques du troubadour Arnaut

de Maruelh, Paris 1935, 52; S. Verrenom, Le poesie di Peire Cardenal, III, <Studi mediolatini evolgari>, 40 (1994), 162-68; M. Bou, Sordello. Le poesie, Bologna 1954, 135; per I'anonimo C. Ae-yet, ProvenTalische Inedita aus franzòsischen Handschriften, Leipzig 1895, 331.

20 Yedi Peire Cardenals Strophenbau in seinem Verhiiltniss iu dem anderer Trobad.ors, von F.W. M,rus, Marburg 1884, 57-58.

'' Anche se le rime sono differenti. Si veda, per il testo, L. Pnssy, Fragments d'histoire titté-raire à propos d'un nouveau manuscrit de chansoÀs frangaises, <Bibliothèqu! de l'École des char-tes>, 20 (1859), 485.

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francese e il probabile archetipo del gruppo nol produce effetti particolari, trat-

tandosi di poesie pi"t;;;;;;;"n"iott"uti, ti-a dal pin!9 di vista contenutistico (ar-

gomenro amoroso), ri;"d"I ;;;;o Oi uitiu formaie. Si noterà, ad es', il parallelo

tra i w. 4-5 di ernaut] "un"'iu-uooill mais amar desespetaz I que d'autr'avef to-

tas mas voluntatz>>, "*

i uu. 10-11 dell'anonimo francése, <<Dame, s'aim jou trop

mieuxenvopr ison/kedenuleautreamouravoirmongró>;oppurel 'usodelmedesimo rimante in AÀaut, u- t t

" nell'anonimo, v. 4 (guiàrdonaz I gueredouné);

e infine si noti cte if u. i-ai'ernaut, <<.... c'ai amat longùamen->>, trova un'eco nel-

f t*tiit del francese, ,.J'd longuament pour ma dame chanté>'

2. Jean Bretel e Adam de Ia HaIIe

I due sirventesi di cerveri de Girona Pus semblet genier alnors (BdT 434'10)

e paratges d molt p;;p;;;.(Aai qZ+u.q4)z'hanrlo lo siesso schema metrico:

a7 b7 b7 a7 c10 c10

(Frank547:|8e|9).Lasuccessione.diquattroheptasyl tabesseguit idaduedé-casyllabes non esiste Jli i"oti degli esefrrpi dati, àncúe se molto vicino è Frank

6IZ:t3 ai b7 b7 ul "i

àA "+

d6, éove i d.Zcasyllab€.s sono spe;zzati su due ver-

si, con conseguente irrr"i"ion" neilo schema deíIa rima d: si tratta ancora di cer-

uÉ* a" Giroría, sitot s'és braus I'ayrs e.I mes (BdT 434.13)',3.

Sul medesimo schema metrico, però' è coàporyo -il- !'^y-??ni tra Jean Bretel

e Adam de la Halle, Adan, d,amour vous d.emant (s 331)*. Mentre la successio-

nerimicadiquestojeu-part i rappresentalnunicumperquantoconcernelal i r i -ca francese (M.-W. i+óí1, i" rtéJ.u charpente rnétriqie dr heptasyllabes e déca-

syllabes si ritrova n"ìiuíu,'rone retigiosi S 1985, Tlois choses font une flor (ma

con lo schema ritrt"o u"UU"inf.-W] 493:5)'5. La perfetta identità' unita alla so-

stanziale rarità, de[Jr"n".u'-"ttico ci fa iupgg"à 919 qTu-"ti de Girona abbia

inreso riprodune, nei-lue sirventesi Bdf $4i0 e 434a.44 (ma forse anche in

BdT 434.13), to sctre^ma* a"l-1ri-p*ri francese26. Dal punto di vista cronologico

22 CoRoMINES, Il, 284 e 49. Il primo sirventese è stato trasmesso dai mss. C e R, il secondo

da Se.*'-tj, co*orlNrs, I, 275. per il problema della rima interna, con_più d'un úferimento propno a

cerveri, si veda S. VAîrERoNt, Riàa intema e f-oyyr1l" sillabica: aliune annotazioni al <Répertoi-

re> di LFranft, <Srudi *"ai"ì":ri"i "llg*tr',

Z!- Qg82t83), 1'15-82. Varianti minime - ma forse rron

tanto sono l'aspeuo *"r.iiiJ-*.i;;;?;; n"lì rolti-unonima 7als lausa Dieus (BdT 461"228):

franQais, publié par A' LÀNGFoRs avec Ie concours

o"toài",'ó"tu piesumibilmente di Jean Bretel (da-

u""* q si ieda Oeuvres complètes du trouvère

<en, Paris 1872, l4l-42 (notazione antica con tra-

'" la HaIe, transcribed and edited by N' WIt-xtNs'

' i15:,:l i' ;"fiÌ[* nu, E' IÀRNSrRÒM' Hersin grors

1910, 116. -r^ ^^^^_--ano'onn I,6 purtroppo i mss. non ci hanno trasmesso le melodie che accompagnavano le composrzloil poe-

tiche di Cerveri, e quindi 1i"""-f."i" tramodello. d;;;l;;;!ótt'iUif" in modo cìmpleto' Sul-

Ie melodie di trovatori "

tì"i"ii,i vedano almeno: Alrfranzòsischà Li"der, hrsg. von F GnNNRicH'

ANCORA SUI CONTMMCTA PROVENZALI 267

nulla osta a tale ipotesi, in quanto i tre sirventesi di Cerveri de Girona sarebbe-ro posteriori al1276 per la citazione del rey peyre (solo rey in Bdr 434.10), cioèPietro III il Grande, diventato re d'Aragonanel 1276 e m-orto nel 12g5, mentre,d'altra parte, la sicura data ante quem per la composizione del jeu-parti è il 1272,anno della morte di Jean Bretel.

È vero che normalmente il modeilo è costituito da una canzone, ed anche l,i-potesi di Marshall, secondo la quale il partimen BdT 239.2 sarebbe I'archetipodello schema 368 di Frank, viene meno dopo la scoperta del probabile model-^tofrancese2'' Asperti, anzi, aggiunge che o...non si hannò riscontriattendibili di ten-zoni o partimens la cui forma sia stata iutllizzata in altri componimenti>> 18. Main questo caso non si sono trovate canzoni, provenzali o francèsi, con lo stessoschema metrico, o almeno sillabicore: d'altra parte Jean Bretel è stato uno dei piùfecondi produttori dr jeux-partis, e la sua autórevolezza in questo campo può ès-sere stata determinante per I'assunzione, da parte del trovatore, dello sóhema me-trico e, presumibilmente, della melodia.

Per quanto riguarda le rime, Cerveri non riproduce se non molto parzialmentequelle del modello, mentre un contrafactum iel pieno senso del termine richie-derebbe anche la ripresa complessiva delle rime3n; si tenga però conto del fattoche <<i contrafacta provenzali di canzoni francesi assai speiso presentano rime di-verse rispetto al modello>>3'. Nel nostro caso Cerveri riproponè in due dei tre sir_y9lJ"lt- che abbiamo preso in esame una sola rima del modello: la rima c (-es)di S 331 diventa nma a in BdT 434.13 e in BdT 434a.44.

3. Lo Chastelain de Couci, Robert de Blois e altri.

Jl componimento Bdr 434a.ra, A* fats gerós don Déus mala ventura, è, se-condo la definizione del ms. sg, unico testimone, una <<gelosesca>>3r, il cui sche-ma metrico è

al0' b10 al0' b10 al0' bl ,0 a10'

I-tr' Tùbingen 1953-56;1o., Der musikalische Nachlass der Troubadours, I-[I, Damstadt-Frankfurt1958-65; H. V,qr orn WBnr, The_chansons of the troubadours and trouvéres, Útrecht 1972; Trouvè-,!.rYdgdj!!: !;tr' hrsg. von H. vr,N onn wsnr , Kassel-Baser 1gi7-'79 (Monumenta monodica Me-dii Aevi, XI-X[); rn., The extant tròubadour melodies, Rochester-New iork l9g4; Lo, ,oigo, d."t,trobadors, melodías publicadas per I. FrnNnuonz oB te cursre, Tolosa 1979.

'?? vedi MensserL, pour r'étude,316-19, e Asrenrr, contrafacta provenzari,3g-39.28 Aserntt, Contrafacta provenzali, 38.'?e Ci sembra difficile che una matrice dí a7 b7 b7 a7 c10 c10 possa essere individuata nella

î1129g9 di Aimeric de Peguilhan, Maintas vetz... (Bdr 10.34), che ha^lo schema a7 b7 b7 aj cj cjd10 dlO (Frcnk577:260), e della gyale_g_u1_coztrafactum (stesso schema metrico e stesse rime) lacanzone religiosa di Lanfranc Cigala, BdT 282.18. Si veda anche la canzone di Thibaut de Cham-pagne s 360, che ha lo schema a7 b7 b7 a7 clO c10 d10,(M.-w. 1429:1), ed anche, dello stessoJ-9q,B1e!9! i ieux-partis s 1890 (Recueil générat, I, 144) con lo schema ul w al a7 c10 clo dlod10 (M.-w. l43l:8), e s 1925 (Recueil général, l, 15j), con lo schema a7 bj bj c7 c7 dj d7 eloe10 (M.-V/. 1507:1).

30 Vedi ad es. MnnsuelL, pour l'étude.29l3' AspERrr, Contrafacta provenzali, 10.32 Conovlwrs, n', 232-34. Il componimento è anteriore al 1276, per I'allusione all'Enfan al v. 26.

(Frank 224:2). Nella lirica provenzale ci sono solo tre esempi di questo_slhemarimico: oltre a BdT 434a.Ia, ancora Cerveri BdT 434.4a e Montan BdT 306.2, Euveing vas vos, seigne4 fauda levada33. Lo schema metrico nel suo complesso siritrova però solo in Montan, poiché l'altro esempio di Cerveri ha solo heptasyl-Iabes,benché venga mantenuta la stessa altemanza tra maschili e femminili.

Nella lirica francese c'è un $uppetto di testi costruiti su questo stesso sche-ma metrico. Si tratta di:

Chastelain de Couci, Tant neW. 67 4: 3, ch. 5 s J) 'o;

me sai dementer ne complaíndre (S I27; M.-

anonimo, Encor m'estuet chanter encoblas doblascapcaudadas 7);

esperance (S 224, M.-W. 67 4:4, ch. 5

Robert de Blois, Tant con ie fusse fors de ma contreue (S 502, M.-W. 674: 5,ch. 5 u capcaudadas 7)tt;

anonimo, Contre Ie ,tems d'esté qui recomence '(S 627, M.-'W. 67 4:

coblas doblas capcaudadas 7);anonimo, Amours ont pris envers moi mortel guerce (S 904a, M.-W.

par A. LrnoNo, Pa-ne veda I'edizione

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3s Per il testo si veda Robert von Blois scimmtliche Werke, Zam ersten Male

RrcH, II, Berl in 1890, 147. Esistono numerose melodie per questa canzone, ma, a

za, non ne esistono edizioni"

ch. s 7);anonimo, Chanter m'estuet, car nel doi contredire (S I49I, M.-W 674: 9,

ch. pieuse 5 coblas ternas/doblas capcaudadas-7).-Nutla potendo dire, sul piano cronologico, per quanto riguarda gli anonimi,

si può, peiò, senz'altro affermare che lo Chastelain de Couci, vissuto a cavallodei secoli XII e XIII (morto nel 1203), è anteriore sia a Robert de Blois (XI|I

secolo), sia a Cerveri e, data la sua celebrità, si pensa che possa essere il mo-dello per gli altri componimenti, se modello c'è stato.

Soffermandosi un momento solo sulle poesie di cui si conosce I'autoreI'attribuzione della canzone dello Chastelain non è priva diincettezze -, si puòaggiungere che la rima a della strofe V delto Chastelain (-ure) viene ripresa daCliu".i sempre come rima a, con l'identità dei rimanti dure I dura (Chastelain31 <<sauvage et duren, Cerveri 13 <negr'e dura>>), e mesure / mesura (Chastelain33, Cerveri 15). La lJrma b del catalano (-ic) non compare nei due testi francesi'

Per quanto riguarda il contenuto, non sembra esserci molto da dire. Le can-zoni dei due francesi sono d'argomento amofoso, ed è inevitabile, dunque, chevi siano dei punti di contatto: ad es. si confronti 1I v. 34 dello Chastelain <<Damemerci! Trop me secorez lent...>> con il v. 14 di Robert <<qu'ele ait de moi mercisanz demoiee>>; o ancora ivv. I2-I4 dello Chastelain <ja pour autrui n'i awai de-livrance, / se n'est par li, que tant aim et desir / que tout i met mon cuer et m'e-sperance>> con i vv. 19-20 di Robert <<Meuz [aim] de li avoir dure pensee, I qued-'une autre molt granz biens a tenir>>. Come si vede, sono contatti assolutamen-

33 Per il testo cfr. I trovatori licenziosi, a cura di G.E. SeNsolrs, Milano 1992, 70. La crono-

logia del quasi ignoto trovatore non si conosce: lo si considera contemporaneo di Sordello (si veda*ih" t. ir-uzeuiL" loubadour Montan,inMélanges d'histoire líttéraire, de linguistique et de phi-

lologie romanes offerts à Charles Rostaing, Liège I975, 155).3o Per il testo cfr. Chansons attribuées au Chastelain de Couci, éd. critique

ris 1964, lI5-I7. La musica di questa caîzone è contenuta nei mss. KPVX: se

in VnN DER WERF, Trouvères-Melodien,, T, 194-95.

7, ch.5

674:8,

hrsg. von J" IJt--nostra conoscen-

ANCORA SUI CONTRAFACTA PROVENZALI 269

te owî. Potrebbe essere più sigaificativo notare, invece, che scegiiendo lo stessometro dello chastelain e.di Robert per la sua <<gelosesca> al feirminile, cerveriha forse voluto esercitarsi in una specie di contro.-canto, quasi una parodia, del ca_rattere convenzionalmente cortese delle canzoni. Se i auè trovieri, infatti, etogia-no labellezza della loro dama, che è, ovviamente, <la tres pius beie riens'qui ioìtnee> (Robert de Blois, v. 10), la donna di cerveri si lagna per un marito geloso,vecchio e brutto: così se I'amata dello chastelain ha o"f", iisrr, <<la face /-ou ro_se et lis florissent chascun jor>>, nonché <<fresche colon> e <douz ftont, qui pi;sest clers_ que glace>>, il marito getós (e fats) della poesia del catalano, che ,.run-fla e polsa ses mesura)>, ha la Àchiena nn"gi'" dura^/

" po, u.pru qu" iouu a" jà_

ric>>: inoltre il suo comportamento è così lontano dai eanoni tortési da spingJiela moglie ad esclamare che non vide mai <<pus fera criatura!>>, e ctre otuyn eí Jégqrg' prés d'ir'e de rancura, / qui marit a fexuch, fals ni enich>>, auguran-dosi chea lui <<don Déus mala ventura>> 36.

4. Guiot de Provins

L'attività lirica di Guiot de Provins risale molto probabilmente al periodoII70-L190' anteriore alla sua entrata nell'ordine dei cisterciensi: per quànto ri-g!ar{a' in particolare,la canzone MoIt avrai lonc tans demoré (s 4ir), io; p;;-rait risquer l'hypothèse, en se fondant sur les deux premières itroptréé, qu,àue aété composée en Tere-Sainte>> durante la terza crociata3T. Lo schema metrico diquesta canzone è

aB b7' a8 b7' a8 bi, a8 à7'

(M.-w. 689: 26), idenrico a quellb della pastorellacaldes e Penédès (BdT 434.ib; Frank 225:1, unicosmo), databile a prima del I27G'8.

di Cerveri de Girona Entreesempio con questo sillabi-

Il sillabismo di queste due poesie è presente, in ambito provenzale, in altredue canzoni: Raimbaut d'Aqrenga, Non chant per auzel ni pe'r flor (BdT 3g9.32)e Daude de Pradas, De. lai on son tug miei desir (Bdr r24.i), cíe hanno lo sche_ma rimico ababcdcd (rispettivamente, Frank 40i:lg e 17). Se'iosse possibile, dun_que, ipotizzare I'esistenza di un modello melodico, I'archetipo, almeno relativa-mente alle nostre conoscenze, sarebbe senz'altro il trovatore à,orung", morto ùel1173, quindi prima della presumibile data di composizione della canzone di Guiot.Di questa canzone di Raimbaut non possediamo, però, sfortunaramente, la mero-dia, e l'individuazione del contrafaitum imane quindi ancora una volta un,ac_quisizione del tutto ipotetica. In ógni caso, comurique, non si può escludere che

3ó Dato il carattere cortese delle due canzoni francesi d'autore, non si può escludere una vo-lontà parodica da parte di Montan, il cui componimento è, al contrario, una tenzone fittizia, dí ca-rattere pesantemente osceno, tra un uomo e una donna.3? Per il testo si veda Les oeuvres de Guiot de prouins, poète lyrique et satirique, éd. J. onn,Manchester 1915, 5. La citazione è a pagina 114. Nulla aice'sutt'aspÉtto';.t i; dela canzone l,ar-ticolo di J.-cH. PAYEN, Sens et structuré d'une chanson courtoise: <Molt avrai lonc tans demoré>de Guiot de Provins, <cahiers de civilisation médiévale>, lz (1969), iii-.s1. oi q""sta canzone esi-stono due melodie, ma non ne abbiamo trovata alcuna edizione.38 CoRorvrrNEs, fI, 162.

270 P. GRESTI

Cerveri abbia ugualmente voluto imitare direttamente, data la perfetta identità an-che di schema rimico, il suo collega francese. Dal punto di vista contenutisticola pastorella del catalano è piuttosto lontana dalla canzone d'amore di Guiot, men-tre per quanto riguarda le rime, solo la t'rma a delle strofe IV e V del franceseritorna nella rima a (-ès) della strofe I di Cerveri.

5. Bernart de Rouvenac, una <dansar> e una ochanson de femme> dialogata

L'<<aniversari>> Ta mal me fay s'ala (BdT 434a.75), scritto non si sa se uno odue anni dopo la morte del Visconte di Cardona (I276)3e, ha lo stesso schemametrico

a5' a5' b5 a7' b5 a7' a7' b5 bl b9

(Frank 120) della ,i*rnt"rro di Bernart de Rouvenac (BdT 66.4)*: poiché que-st'ultirha è databile tra il l24l e 1l 1253, è evidente Che, se c'è stata una ripresa- come è molto probabileo'- il trovatore limosino ha svolto il ruolo di model-lo. In ambito trobàdorico anche una dansa anonima è costruita sullo stesso sche-ma: si tratta di Pres soi ses faillencha, che,gnzi, secondo il Bosdorff, sarebbestata imitata da Bernart: ma le argomentazioni dello studioso tedesco ci sembra-no piuttosto debolio'z.-

Alle spalle di questi testi potrebbe collocarsi - ma il condizionale è più chemai d'obbligo, vistà anche l'impossibilità di una precisazione cronologica - lacanzone di donna dialogata La fille dan Hue (S 2066)'3, il cui schema metrico è

a5' a5' b5 c7' b5 cl' c7' b5 b9

3e ConourNes, II, 19; Cerveri ha scritto un altro <<aniversari>>, No say chantar (BdT 434a.38,cfr. ConourNps, I, 35). Lo studioso catalano pensa che quest'ultimo sia, in ordine cronologico, il pri

mo: il nostro risalirebbe, dunque, al 1278.o0 Si veda G. Bosoonpr,

-Bernard von Rouvenac, ein provenlalischer Trobador des 13. Jahrhun-

derts, <Romanische Forschun gen>>, 22 (1906), 7 6I-827 .o, Al di là dell'identità dello schema metrico e della rima b (= -al), si deve ricordare che, a

sua volta. Bernart ha imitato ín BdT 66.1 un sirventese di Cerveri (BdT 434a.12) nella cui tornadail catalano chiamava in causa, polemizzando, proprio il trovatore limosino (vedi M. De RtQuBn, LosTrovadores. Historia literaria y textos, III, Barcelona 1975' 1370-'72).

a2 Per il testo della dansa si veda K. Benrscn, Chrestomathie provengale (X -XV' siècles), Mar'burg 1904ó, 270; si veda Bosnonrr, Bernard von Rouvenac,790: <Da der Dichter dem Joglar vorhàtlt,"er-gehe so schón zumîanze" [cfr. v. 4], werden wir annehmen dùrfen, dass ebendiese Dansa Ber-nard als Vorbild fùr sein Sirventes gedient hab.

o3 Si può leggere in Romances et Pastourelles frangaises des XlIl et XIIÍ siècles. Altfranzósi'sche Rominzen ;nd Pastourellen, Iusg. von K. Bnnrscu, Leipzig 1870 [= Darmstadt 1975], l4l.

ANCORA SUI CONTRAFACTA PROVENZALI

Strophenbau, n. l.08 e AppEL, provenzalische Inedita, 39.di tre versi per Bernart e per cerveri, di due per ra àorroanonima.

27r

sia-Appel* hanno accorpato i vv.9-10 in un unico verso di 10 sinabe, <<aber einZehnsilbner mit Zàsur nach der ersten Silbe ist doch unerhcirt> ip. 790). E ag-siung-e che anche la dansa anonima, unico testo provenzale conosciuto dal Bo_sdorff con lo stesso schema metrióo di Iversi, anziché su un unico décasyllabe <Bartsch: ma così, con un unico verso dicinerebbe maggiormente al presunto morveri,.Coromines propende pèr un refrairvolrr' auzrr, ans que de vós, Sal...>>, senza cornmentarea5.

* Si veda Peire Cardenalsas Frank propone un refrain