2011: Seminario per il corso di Archeologia musicale dell’Università di Bologna, sede di Ravenna....

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Cultura musicale di una città greca d’Occidente: Locri Epizefirii (2) Dott. Angela Bellia Ravenna, 11 gennaio 2011

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Cultura musicale di una città greca

d’Occidente: Locri Epizefirii (2) Dott. Angela Bellia

Ravenna, 11 gennaio 2011

(slide 14)

Senocrito

• Lo sviluppo della cultura musicale locrese nel corso del

VII secolo è legato al nome di Senocrito

• Nel De Musica dello Pseudo Plutarco appare con Taleta

di Gortina, Senodamo di Citera, Polimnesto di

Colofone e Sacada di Argo, l’auleta più celebre della

tradizione argiva

• Appartiene alla seconda scuola o fioritura di artisti che

organizzarono a Sparta le Gimnopedie del 665 a.C.

Locri e Sparta

• Il legame tra Locri e Sparta costituisce il

Leitmotiv della storia della colonia greca

d’Occidente

• Secondo Bowra, già dal VII sec.a.C. Locri aveva

una propria arte musicale diffusasi poi a Sparta

in un periodo di sperimentazione e mutamenti

artistici

• Da Sparta, dove confluiscono da ogni parte

artisti eccellenti s’irradia un moto “panellenico”

di civiltà musicale

La testimonianza di Pindaro

• Il III volume dei Papiri di Ossirinco contiene un

frammento di un carme di Pindaro che ha

consentito la piena comprensione di uno scolio

alla X Olimpica:

L’affermazione del poeta che i Locresi siano musicali non

è avventata perché esiste una armonia locrese composta

dal locrese Senocrito, come afferma Callimaco

Poeti-musici contemporanei di Senocrito

• Erasippo

• Santo, autore di ballate eroiche e di una Orestea cui attinse Stesicoro, il poeta di Imera che ebbe intensi rapporti culturali con Locri, tanto da essere ricordato quale sedatore delle discordie civili dei locresi con la magia del suo canto

• Eunomo, del quale viene ricordata una statua che lo rappresentava con la kithara sulla quale era posata una cicala

Necropoli greca di Contrada Lucifero

• Paolo Orsi

• Alfonso De Franciscis

• Diego Elia

Gli strumenti musicali

• L’alto numero di strumenti musicali, o parte di

essi non è casuale

• Manufatti che per la loro natura e l’eccezionale

diffusione rappresentano un caso emblematico

per tutto il mondo greco antico

Corredi con strumenti musicali a corde

• 14 corredi sono caratterizzati dalla deposizione

di uno strumento musicale a corde

• La presenza dello strumento è testimoniata dal

rinvenimento di carapaci di tartaruga utilizzati a

costituire le casse di risonanza

• Sono presenti elementi metallici o in osso

pertinenti a strumenti musicali

Tomba 684

Tomba 730

Tomba 754

Tomba 1143

Tomba 1149

Storia degli strumenti musicali

• Curt Sachs

• Classificazione

• Grecia

Curt Sachs (Berlino 1881- New York 1959)

• Storia della danza (Berlino 1933)

• Storia degli strumenti musicali (New York 1940)

• La musica nel mondo antico (New York 1943)

• Le sorgenti della musica (New York 1962, postumo)

Storia degli strumenti musicali

• Curt Sachs

• Classificazione

• Grecia

Classificazione

• Idiofoni

• Membranofoni

• Cordofoni

• Aerofoni

Classificazione

• Idiofoni

• Membranofoni

• Cordofoni

• Aerofoni

Sono gli strumenti che

producono il suono

tramite le vibrazioni del

materiale con il quale

sono costruiti, in virtù

della sua stessa elasticità,

e tramite le azioni di

percussione o

sfregamento

Classificazione

• Idiofoni

• Membranofoni

• Cordofoni

• Aerofoni

I corpi vibranti sono

membrane sottoposte a

tensione. Appartengono

a questa classe i tamburi

costruiti in una varietà di

dimensioni e di materiali

Classificazione

• Idiofoni

• Membranofoni

• Cordofoni

• Aerofoni

Strumenti che basano la loro sonorità sulla vibrazione delle corde. Nelle forme più perfezionate una o più corde sono tese su un asse o su una cassa di risonanza portatile in legno, provvista di manico. Molti cordofoni sono suonati a pizzico o con l’arco

Classificazione

• Idiofoni

• Membranofoni

• Cordofoni

• Aerofoni

Strumenti che

producono il suono

per mezzo della

vibrazione di una

colonna d’aria

Storia degli strumenti musicali

• Curt Sachs

• Classificazione

• Grecia

Gli strumenti musicali nelle raffigurazioni

delle ceramiche attiche

Strumenti a corda

• La lyra

• Il barbitos

• La kithara

• L’arpa

La lyra

La lyra era costituita

da una cassa di

risonanza con due

bracci uniti all’apice

mediante una traversa

dove venivano fissate

le corde, tese in

mezzo ai bracci

La lyra

• Lo strumento veniva

sostenuto dal braccio

sinistro del suonatore,

infilato in una fascia

dello strumento stesso

• Il plettro era di solito

legato allo strumento

mediante una cordicella

La lyra

Le corde erano

poggiate su un

ponticello (magas) e

fissate ad una cordiera

situata alla base della

cassa di risonanza

West, M.L., Ancient Greek Music, Oxford,

Clarendon Press, 1992.

Barbitos

‘Bowl lyres’

lyre a scodella

‘Box lyres’

lyre a cassa

Barbitos

• Il barbitos aveva lunghi

bracci ricurvi, aveva

lunghe corde ed

emetteva un suono

piuttosto grave.

• Era uno strumento

suonato perlopiù dai

dilettanti e in occasioni

conviviali

Barbitos

Kalathos

West, M.L., Ancient Greek Music, Oxford,

Clarendon Press, 1992.

‘Bowl lyres’

lyre a scodella

‘Box lyres’

lyre a cassa

Phorminx

• Aveva una cassa di legno il cui fondo era di forma arrotondata. Era lo strumento dell’aedo, del poeta cantore-narratore che raccontava le gesta divine degli dei e degli eroi

• Sappiamo poco sulle modalità di accordatura dello strumento

Kithara

• Era la lyra più grande e

pesante dell’antichità, era

lo strumento del virtuoso

che si esibiva durante i

giochi panellenici

Accordatura della kithara

• I bracci dello strumento erano formati da un prolungamento della cassa di legno

• Le volute ed i meccanismi a zig-zag fanno supporre che lo strumento avesse un sistema di accordatura molto sofisticato

Kithara • Veniva tenuta in posizione

eretta

• La corda più vicina al corpo era quella più grave, chiamata hypate ‘la più alta’. La nete, ‘la più bassa’, produceva il suono più acuto

• Nel periodo classico (V sec. a.C.) le corde vennero aumentate fino ad un massimo di dodici

• Terpandro viene considerato il padre della citarodia, del canto accompagnato dalla kithara

La kithara a culla

• Piccola kithara con una cassa armonica era simile ad una culla vista di lato

• E’ stata denominata dagli organologi tedeschi ‘Wiegen-Kithara’

• Strumento della Muse e delle donne

L’arpa

L’arpa è sicuramente uno degli strumenti più antichi ma si trova raffigurato in Grecia solo a partire dal V secolo.

Era considerato uno strumento d’amore e di piacere.

L’arpa

Era considerato uno

strumento d’amore e

di piacere.

Tomba 1143

Contesto di rinvenimento delle lire

• Il rinvenimento delle lire nelle tombe che, dove è stato

possibile verificarlo, appartenevano esclusivamente ad

individui di sesso maschile, documenta con particolare

evidenza lo stretto legame tra lo strumento musicale e la

sfera funeraria.

• La presenza dello strumento potrebbe essere un preciso

riferimento alla presentazione retrospettiva del defunto,

connotando oltre che il sesso anche il suo ruolo socio-

politico

Tomba T. 341 della necropoli di S.

Venera a Poseidonia-Paestum

• La lira della tomba T. 341 della necropoli di S.

Venera a Poseidonia-Paestum, appartenuta ad

un uomo più che sessantenne, era associata a

due lekythoi che richiamano il mondo del

simposio

“Tomba del Tuffatore”

• La presenza degli strumenti musicali nella sepoltura, ed in particolare della lira, sembra rispondere ad una evidente volontà di connessione con la scena musicale dipinta.

• Da un lato, la presenza degli strumenti musicali potrebbe rimandare ad un modello di comportamento prodotto dall’osmosi tra la grecità coloniale e i vertici delle comunità indigene della Magna Grecia

• Dall’altro le immagini richiamano gli elementi della paideia e del rituale greco

La scena di simposio della tomba pestana

• La scena di simposio della tomba pestana

manifesta tutti i valori che rendono nobile un

cittadino greco e l’esaltazione edonistica

dell’esistenza che si addice al mousikos anēr che

condividerebbe con gli altri partecipanti il

piacere del vino,e «l’abbandono causato dalla

musica e dall’eros» tuttavia proiettato oltre la vita

La presenza degli strumenti musicali

• Potrebbe connotare lo status del sepolto,

celebrandone l’areté e la formazione culturale;

infatti, l’educazione musicale, in particolare

impartita con la lira, in connessione con quella

dell’atletica, era una componente fondamentale

della paideia greca

La presenza degli strumenti musicali

• Costante è l’associazione della presenza della lira con quella dello strigile, simbolo dell’attività ginnica, nella “Tomba del Musicista” di Metaponto, appartenuta ad un uomo di mezza età, e nelle sepolture di Locri, compresa la tomba 730, appartenuta ad un fanciullo

• Inoltre uno speciale legame tra la musica e la sfera equestre potrebbe essere evocata dalla presenza della lira e di speroni e morsi di cavallo nella tomba 18 in località Terranova a Metaponto e nella tomba 754 di Contrada Lucifero

Tomba 1050

Lire e aulos

• L’associazione dei due strumenti nell’ambito

funerario, oltre che dai rinvenimenti

archeologici, è attestata dalle fonti scritte che ne

testimoniano la connessione con l’idea di felicità

e di simposio nell’aldilà

X Pitica di Pindaro

• Già a partire dai poemi omerici la musica e i canti sono

connessi all’idea di felicità e al simposio degli dei.

• La rappresentazione più compiuta della felicità musicale

è espressa nella X Pitica di Pindaro dove viene descritta

la condizione esistenziale del popolo degli Iperborei la

cui vita è sempre accompagnata dalla musica. Culmine

della loro felicità è l’associazione della musica con la

serenità del simposio durante il quale le fanciulle

danzano mentre riecheggiano ovunque i suoni delle lire

e gli strepiti degli auloi.

Diatriabai musicali

• Alla felicità del simposio sono dunque associati

la musica e il canto, le diatriabai musicali e

simposiali e la dimensione edonistica delle anime

dell’Aldilà

• Aristofane propone un particolare riferimento

alla felicità musicale ultraterrena espressa dal

canto, accompagnato dal suono dell’aulos e dal

battere delle mani, e dalla danza dei cortei

Simposio dei Beati

• L’immagine della euforica danza bacchica fornita da Aristofane, che richiama gli elementi del komos dopo il simposio, è ripresa da Luciano di Samosata nel II libro delle Storie vere

• Nella narrazione, è egli stesso il protagonista del viaggio nell’Elisio, luogo della felicità della quale la musica rappresenta uno degli aspetti peculiari

• In un prato bellissimo dell’Isola dei Beati, locus amoenus all’interno del locus amoenus dell’isola, il pedion elysion vero e proprio, dove stanno distesi i simposiasti, si odono sia la musica degli uccelli e della natura che risuona come musiche di auloi intonate dai venti, sia la musica degli uomini prodotta dall’aulos e dalla cetra, e dal battito delle mani che accompagna i canti e le voci del simposio dei Beati

Imagerie connessa alla musica

• Non può essere escluso che la presenza degli

strumenti musicali nelle tombe possa essere

legata a questa imagerie connessa all’idea che la

musica, i giochi e i banchetti, che costituivano

nell’antichità i piaceri terreni, rappresentino

anche le gioie dell’Aldilà’