Post on 28-Feb-2023
Università degli Studi di Siena
Facoltà di Lettere e Filosofia
Corso di laurea in Scienze dei beni culturali -Curriculum Archeologico
Corso di museologia e museografia (L-ART/04)
a.a.2009-10
Museologia e museografia:
dalleraccolterinascimentaliaimodernimuseieparchiarcheologici
Carlo Citter
Numero e argomento lezione Data
1: storia del collezionismo e dei musei (secoli XV-XIX) 22/02
2: la nascita e lo sviluppo della moderna museologia e museografia 24/02
3: musei e parchi archeologici italiani 26/02
4: musei e parchi archeologici europei 01/03
5: musei d’arte (antica, medievale, moderna e contemporanea) 03/03
6: musei etnografici ed etnologici 05/03
7: musei della scienza e della tecnica 10/03
8: musei e parchi naturalistici 12/03
9: musei e parchi tematici 15/03
10: progettazione e allestimento diun museo e di un parco 17/03
11: visita alMuseo di S.Maria della Scala–lavoro per gruppi – schede divalutazione 19/03
12: visitaalla Pinacoteca di Siena –lavoro per gruppi – schede divalutazione 19/03
13: visitaal Museo Archeologico della Maremma eMuseolabdella città di Grosseto– lavoro per gruppi – schede di valutazione 22/03
14: impostazione per gruppi dei lavori individuali sulle visite effettuate o sui temi trattati durante lelezioni 24/03
15: ricapitolazione condiscussione 26/03
voci generali contenute in enciclopedie
FrancovichR.,ManacordaD. (a cura di) 2000,Dizionario di Archeologia,Roma-Bari: Editori Laterza, pp. 196-199 (voce Musei) e pp. 276-279 (voce siti e parchi).
C.DeBenedictis,Museologia,voce, inBiblioteconomia. Guida classificata,Milano, 2007, pp. 811-814.
Musei e collezioni, voce inE.U.A.(Enciclopedia Universale dell’ Arte), De Agostini, Novara 1982, vol. IX, coll. 738-771 a cura di Luigi Salerno e altri.
AymoninoA.,TolicI. (a cura di) 2007.La vita delle mostre. Atti del convegno (Venezia 2006), Fare Storia, 5. Milano: Bruno Mondadori
CataldoL.,ParaventiM. 2007.Il museo oggi : linee guida per una museologia contemporanea. Milano: Hoepli. pagine
FrancovichR.,ZiffereroA. (a cura di) 1999,Musei e Parchi archeologici, IX ciclo di lezioni sulla ricerca archeologica applicata in archeologia (Certosa diPontignano– SI
1997), Quaderni del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti – sezione archeologica – Università di Siena, 45-46. Firenze: Edizioni All’Insegna del Giglio
JallaD. 2000.Il Museo contemporaneo. Introduzione al nuovo sistema museale italiano, Torino: Utet.
LazzerettiL. a cura di 2006.I sistemi museali in Toscana. Primi risultati di una ricerca sul campo. Firenze:FirenzeUniversityPress.
MaraniP. C.etalii2006.Musei. Trasformazioni di un’istituzione dall’età moderna al contemporaneo. Venezia: Marsilio.
MariniClarelliM. V. 2005.Che cos’è un museo. Le Bussole, 186. Roma:Carocci.
MazziM. C. 2008,In viaggio con le Muse. Spazi e modelli del museo, Firenze:Edifir.
TomeaGavazzoliM. L. 2003.Manuale di Museologia. Milano:Etas.
RibaldiC. a cura di 2005.Il nuovo museo. Origini e percorsi, vol. 1. Milano: IlSagiatore.
Museologia e museografia sono due termini simili, ma non
uguali. Nell’uso corrente degli operatori del settore essi
hanno assunto specifiche accezioni, che non compaiono nel
mondo anglosassone dove esiste il solomuseologyMUSEOLOGIA
Con questo termine, che entra più tardi nella tradizione italiana,
si intende talora un sinonimo di museografia, ma più spesso
un’accezione più ampia che riguarda tutti gli aspetti di
un’esposizione, la riflessione teorica, la comunicazione
MUSEOGRAFIA
Con questo termine di origine antica (XVIII secolo) si indica la spazio della collezione, la
sua dimensione architettonica, la progettazione
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
l’uomo ha sempre collezionato oggetti, magari da portare
con sé nella tomba, tanto che alcuni ritengono il rituale
funebre una forma molto antica di collezionismo
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
il collezionismo aveva anche una funzione religiosa sia
che fosse il tesoro di un tempio costituito da oggetti
votivi, sia che fosse il bottino di un popolo vinto esposto
per darsi lustro
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
Mousei˜on,thesaurussono termini usati nelle fonti antiche
per indicare luoghi dove venivano custoditi oggetti di
particolare valore
In particolare ilMousei˜onera parte del complesso
architettonico, che oggi potremmo definire città della
scienza, realizzato da Tolomeo I ad Alessandria in Egitto,
strettamente collegato alla famosa biblioteca
La concezione ciclica della storia dell’arte, come della civiltà
(nascita sviluppo, apice e declino) è ancora oggi parte
integrante di un sentire comune, errato secondo i nostri moderni
criteri scientifici, ma ben radicato
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
dalla visione ciclica della storia nasce l’idea di collezionare opere
ritenute esemplari di un periodo aureo
questa forma di collezionismo nasce in Grecia, sviluppandosi a
Roma fra la fine della Repubblica e i primi secoli dell’Impero
A Costantinopoli all’inizio del Medioevo si raccolgono ingenti quantità di opere originali in un disperato sforzo di
conservare il patrimonio artistico dell’antichità
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
E già in Grecia abbiamo attestazione di una specializzazione degli
spazi espositivi a seconda del contenuto (pinacoteche,calchoteche)
accanto al già citato museo di Alessandria dove lavorarono e studiarono i più
importanti scienziati dell’antichità greca e romana
le ville di Tiberio a Capri e di Adriano a Tivoli sono i più noti esempi di raccolte di opere
d’arte antiche
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
esporre e raccogliere sono due aspetti oggi inscindibili di una collezione museale,
mentre a Roma gli Imperatori usavano i due registri per due differenti livelli di
comunicazione della loro potenza: una rivolta al popolo, l’altra all’aristocrazia
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
la fine dellaparsoccidentisnon pose fine al desiderio dei ceti
dirigenti di collezionare oggetti rari, preziosi o esotici
imobilia, come venivano definiti, di proprietà di principi ed
enti ecclesiastici erano, ancora nelmeltingpotdell’Europa
post romana e merovingia, un efficace segno di distinzione
sociale, ma la composizione di queste prime collezioni non
dipendeva quasi mai dal gusto del collezionista
esporre e raccogliere sono due aspetti oggi inscindibili di una collezione
museale, mentre a Roma gli Imperatori usavano i due registri per due
differenti livelli di comunicazione della loro potenza: una rivolta al popolo,
l’altra all’aristocrazia
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
allo stesso modo il tesoro di una chiesa o di un monastero era tanto ricco quanto prestigioso era il santo cui
era dedicata o le reliquie che vi si conservavano
non era frutto della scelta dei custodi, ma era la somma dei doni ricevuti dai
fedeli
elemento di prestigio sociale, ma, all’occorrenza, convertibile in moneta
le reliquie o gli oggetti entrati in contatto con i santi erano
essi stessi parte della collezione, spesso impreziositi da
contenitori realizzati in metalli nobili e pietre preziose
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
le collezioni medievali sono quindi diverse da quelle
antiche e rinascimentali perché erano proprietà di
un’istituzione che non ne dirigeva il processo
formativo
a partire dall’età carolingia cresce la
domanda di oggetti da tesaurizzare e
quindi cresce lo scambio all’interno di
circuiti ristretti e la produzione che
spesso rifonde e smonta oggetti
antichi per produrne di nuovi
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
archivio
tesoro
biblioteca
bottino
reliquie
prestigio sociale
beni privati anche quando formalmente di proprietà di
un re o di un ecclesiastico
prodotti esotici, come quelli portati in occidente dopo il saccheggio di
Costantinopoli nel 1204 che aumentò notevolmente il volume delle transazioni
soprattutto di pietre e cammei
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
la Chiesa fece dunque da intermediario fra il
collezionismo antico e il moderno concetto di museo,
perché nelle chiese si raccolsero e catalogarono oggetti
con un’attenzione che oggi definiremmo museografica
ma era pur sempre un collezionismo che salvava solo oggetti dal forte valore simbolico,
escludendo ad esempio tutto il patrimonio archeologico anche del costruito, sentito fino a
tempi recenti piuttosto come cava di materiali da costruzione
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
con il basso medioevo si avvertono segni di un cambiamento: i proprietari di collezioni hanno un rapporto
più stretto che nel passato con i loro oggetti
il trevigiano OlivieroForzetta(1300-1373) e il francese Jean
de Berry (1340-1416) sono fra i primi collezionisti di questo
nuovo clima culturale che apre le porte al collezionismo
rinascimentale nel quale, tuttavia, si tende tradizionalmente
a mettere come capostipite Francesco Petrarca
il re di Francia Carlo V (1338-1380) fu forse il più grande collezionista medievale, le cui collezioni furono minuziosamente inventariate come quella di Berry a testimoniare l’interesse
specifico
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
l’umanesimo porta a maturazione questa tendenza
oltre al valore artistico le testimonianze dell’antico sono indicate come
modello per il presente
curiosità - erudizione
museo
l’antico è ormai distante, è altro dal
presente e come tale può essere
contemplato
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
una figura importante in questo periodo di formazione del
collezionismo moderno è PaoloGiovioche costruì sulle rive
del lago di Como una villa con giardini, portici e cortili per
ospitare le sue collezioni
una delle sale che ospitava ritratti di
uomini famosi fu decorata con
immagini delle muse e da questo trae
origine la riscoperta rinascimentale
del terminemuseo
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
si sviluppa nelle corti rinascimentali lo studiolo: una prima, embrionale,
piccola e privata versione dei musei ottocenteschi
ancora curiosità e interesse sono alla base delleWunderkammerneuropee che
si svilupparono nello stesso periodo
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
spazio chiuso, di modeste dimensioni, ma prossimo ad un piacevole paesaggio
naturale dove rigenerarsi
lo studiolo è quindi il luogo più riservato delle ricche dimore
rinascimentali
l’inventario dello studiolo di Lorenzo il Magnifico riporta ben 358 oggetti provenienti da
tutto il mondo, frutto del collezionismo di almeno tre generazioni
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
lo studiolo di Federico da Montefeltro (1444-1482) è un
tipico esempio di questa prima forma di museo
Vi si accede solo dagli appartamenti del duca, è riccamente
decorato e pieno di oggetti, fra cui strumenti scientifici e codici
miniati, oggi ampiamente dispersi in diversi musei fra cui il Louvre
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei nella seconda metà del XVI secolo un palazzo fiorentino, gli Uffizi, progettato dal
Vasari per ospitare uffici pubblici, viene parzialmente riconvertito a luogo di
esposizione di opere d’arte aperto al pubblico, seppure non nel senso moderno
del termine
ma al tempo stesso vertice di un lungo percorso cominciato con il palazzo dei Medici, luogo
ameno di passeggiate e discussioni, circondati da pitture raffiguranti gli uomini illustri del
passato
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei Si sviluppano così a Roma gallerie private delle
principali famiglie magnatizie, come i Borghese,
iLudovisii Chigi e iPamphilij
i due corridoi fiorentini fecero scuola in Italia, perché da allora la
galleria divenne per estensione il luogo dell’esposizione di opere
d’arte antica
da luogo di transito quindi a luogo di esposizione
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei museiun altro esempio è il complesso delle gallerie del palazzo ducale di Mantova realizzate dai Gonzaga fraXVIe XVII secolo
fra queste meritano menzione la galleria dei marmi, la galleria
della mostra e ilLogionserrato che illustrano, grazie anche ad
approfonditi studi sulla formazione delle collezioni, questo
importante tassello della storia del collezionismo
nella galleria dei marmi per la prima volta il
collezionista va alla ricerca di oggetti con
caratteristiche e misure particolari che si
adattino all’ambiente dove verranno esposti
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei una galleria tutta particolare è quella delle carte geografiche nel palazzo
del Vaticano a Roma
Lunga 120 metri fu terminata nel 1580. Voluta da papa Gregorio XIII è decorata sulle pareti da 32
carte geografiche di grandi dimensioni intervallate da finestre e da 8 di dimensioni minori.
É la più vasta rappresentazione geografica mai realizzata, con una ricchezza di toponimi straordinaria,
impreziosita da piante e prospetti di città e animata da grandiose scene di battaglia che l'Atlante
riproduce con grande precisione.
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
agli inizi del XVII secolo la galleria era dunque un luogo abbastanza
comune nelle residenze aristocratiche dove si poteva passeggiare,
trascorrere piacevolmente del tempo in compagnia di opere d’arte e
di un paesaggio naturale rilassante
alla fine dello stesso l’accademia della Crusca così definisce
la galleria:stanza da passeggiare, dove si tengono le pitture,
statue e altre cose di pregio
quadreria
antiquarium
gabinetto
curiosa enaturalia
comincia una divis
ione per categorie
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei è in questo contesto che nasce la galleria Savoia a Torino che
raccoglieva oltre mille dipinti in una cornice architettonica ricca.
le gallerie cominciano ad aprirsi al pubblico, sebbene selezionato
nel 1727KasparFriedrichNeickelconia il termine
museografia per intendere la disciplina che studia i
criteri di catalogazione delle opere nelle gallerie e
musei
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
il XVII secolo è anche il tempo del cardinale milanese
Federico Borromeo, cugino del più famoso Carlo,
celebrato anche nelle pagine manzoniane, fondatore e
finanziatore della biblioteca, della Pinacoteca e
dell’Accademia di Belle Arti
nelMusaeumBibliothecaeAmbrosianaeegli pubblica al tempo stesso un
trattato e una guida all’esposizione
l’intera operazione intendeva promuovere le arti nella visione della
chiesa cattolica post-tridentina
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
nella stessa direzione andavano altre esperienze come ad esempio il museo
epigraficomaffeiano, voluto dal grande erudito veronese Scipione Maffei nella prima
metà del XVIII secolo
un museo che attraverso una raccolta mirata di oggetti, in questo caso epigrafi,
diventasse un luogo di visita per eruditi e studiosi italiani e stranieri
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
ma fra ilXVIe i primi decenni del XVII secolo erano occorsi anche eventi non
particolarmente favorevoli per il collezionismo italiano: dal sacco di Roma
all’estinzione di numerose famiglie protagoniste del Rinascimento fino al vorace
collezionismo dei nuovi potenti d’Europa come Carlo I d’Inghilterra che acquistò le
collezioni dei Gonzaga
quindi nello stesso periodo in cui si andavano realizzando le gallerie (XVII-XVIII), una parte non trascurabile
del patrimonio artistico italiano cominciava a prendere il largo per l’Inghilterra, la Spagna, la Francia e la
Germania
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
alla metà del XVIII secolo due musei, collocati all’interno di
residenze reali, fecero da base per la costruzione del Reale
Museo Borbonico di Napoli
esso era parte integrante di un complesso che prevedeva anche
l’Università, laboratori di restauro, la pinacoteca, la biblioteca,
l’accademia di pittura
in questo esempio il museo diventa parte di un più ampio progetto culturale che prevede non solo
la collezione e la fruizione della stessa, ma anche l’istruzione
un’istituzione illuminista, sebbene sia rimasta sempre proprietà
privata e mai trasferita ai beni della corona
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
era dunque il re che concedeva ai sudditi per
magnanimità il godimento delle opere d’arte
ma nel 1807 la nascita del Museo reale e Soprintendenza agli scavi del Regno delle dueSiciliesegna un
punto di svolta nella storia della fruizione e della tutela del patrimonio culturale italiano
museo
territorio
scavo
tutela
storia nazionale
percorso storico universale
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
nell’ambito del collezionismo
illuminista un ruolo importante giocò
la corte sassone di Dresda, animata
dai due sovrani Federico
AugustoIIeIIIfra la fine delXVIIe la
prima metà del XVIII secolo
la formazione del regio museo di Dresda, centrato su dipinti
(Gemäldegalerie), ma contenente all’inizio anche statue, su
cui si esercitòWinkelmann, è esemplificativa del gusto vorace,
ma al tempo stesso selettivo del collezionismo settecentesco
se ormai l’apertura ad un pubblico selezionato era la norma,
allora non stupisce che si sviluppasse anche un dibattito sul
cosa e come esporre
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
venti anni dopo che Nickel aveva coniato la
parola museografia,
FrancescoAlgarottiproponeva il riordino del
regio museo di Dresda
i suoi suggerimenti non erano dettati solo dal gusto, ma dall’esigenza di sviluppare le prospettive di una raccolta così ricca (per esempio
ampliare la sezione delle stampe e riproduzioni)
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
la stagione delle gallerie volgeva al termine quando fu inaugurata a Firenze la
Galleria Palatina o GalleriaPitti, dal nome del palazzo che la ospitava
che era anche la residenza dei Medici
caduto in stato di abbandono, è con l’arrivo di Leopoldo I di Lorena nel 1765 che si inaugura una nuova stagione per le
collezioni fiorentine e in particolare prende corpo verso la fine del secolo la struttura della Galleria Palatina che sarà di
esempio per le corti europee fra cui Monaco di Baviera
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei nella seconda metä del XVIII secolo si moltiplicano in tutta Europa i
musei e le collezioni
dopo la rivoluzione francese si fa strada un altro concetto: il
museo come luogo dove i giovani potevano apprendere
direttamente sugli originali (sculture e pitture)
l’inaugurazione della GrandeGalerieduLouvre nel 1793 a
Parigi segna l’inizio di un nuovo modo di pensare e
costruire un museo: le opere prima della corona
diventano patrimonio pubblico
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
negli anni dell’occupazione napoleonica dell’Italia una vera e
propria orda di collezionisti ufficiali veniva a rifornirsi in
questo grande mercato, alimentata e incoraggiata da un
secolo di letteratura delGrandTour
l’operazione di saccheggio non mancava perciò di presupposti
ideali anche nobili, come spesso accade: si riteneva giusto
liberare i maestri dell’arte dai tiranni per darli agli uomini liberi,
espressione di un pubblico ben diverso da quello ristretto e
colto delle gallerie
e ancora oltre: Napoleone obbliga ogni comunità che ha una raccolta
ad allestire una pubblica esposizione
un museo gratuito e aperto ad ogni cittadino
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
il Louvre non è un museo progettato in un momento definito, ma è piuttosto il
punto di arrivo di un lungo percorso cominciato come fortezza
fra ilXVIe il XVII secolo divenne residenza reale e si sviluppò
come complesso architettonico ad esempio con la grande
galleria di 442 m. di lunghezza
nella sua veste definitiva il museo occupa
una superficie di 40 ettari nel centro della
città
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
le collezioni di opere d’arte, in primo luogo pitture, cominciano
ad essere considerevoli sotto Luigi XIV, ma è solo con il
successore che fu autorizzata la creazione di un vero e
proprio museo che ebbe ulteriore vivace sviluppo con Luigi
XVI
nel 1765Diderotpubblica nell’Encyclopédieun
programmamuseologicorivolto proprio alle collezioni reali
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
durante il breve periodo napoleonico il museo si arricchisce di
una quantità considerevole di opere provenienti da tutti i paesi
occupati
e infatti al congresso di Vienna uno dei temi fu la richiesta di
restituzione del bottino in parte anche realizzata
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
un nuovo periodo di crescita si ebbe con Napoleone III quando furono
completate le ultime opere e fu cambiato il nome
inMuséeNationalduLouvre
L’attuale museo ha raggiunto la sua veste definitiva nel 1981 per volere diMitterand,
si compone di 7 dipartimenti e 9 collezioni
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei l’esperienza del Louvre, ovviamente, non fu unica
la cultura romantica, la spinta nazionalistica, ma anche la diffusione europea delle idee napoleoniche
fecero da crogiolo per molte altre grandi imprese
Amsterdam, Berlino, Monaco e Bruxelles si
muovono nella direzione di Parigi. A Londra
viene fondata la NationalGallery
una fitta rete di antiquari, informatori,
conservatori e restauratori instaura un vivace,
anche se oggi poco condivisibile, sistema di
acquisizione e circolazione delle opere
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei al volgere fraXVIIIe XIX secolo nascono in tutta Europa accademie di arte,
scienza, lettere nelle quali le nuove generazioni si formano e rielaborano i
modelli culturali che circolano con grande velocità
Vienna è il centro propulsore di questa particolare forma di museo
Accademie di belle arti nascono così a Milano, Firenze,
Napoli, ma anche in città a torto considerate minori
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
in particolare a Milano l’accademia di Brera si arricchisce di una
pinacoteca, di un orto botanico, di un osservatorio astronomico e di una
biblioteca nel breve periodo napoleonico che, come per i musei e le
gallerie, aveva favorito la diffusione di nuovi concetti e soprattutto l’idea
che il museo dovesse essere di pubblica fruizione
la soppressione di enti ecclesiastici favorì, nello steso periodo, l’acquisizione di opere d’arte altrimenti conservate
in chiese e monasteri fra cui anche le pale d’altare che costituirono una novità nel panorama espositivo museale
dell’epoca
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
Uno spartiacque fra preistoria e
storia dei musei è pertanto
l’intervento dello Stato nella
conservazione e fruizione del
patrimonio culturale
ad un’istituzione che si
preoccupi di renderla fruibile
agli studiosi e al pubblico. Il
parlamento inglese la compra
e costituisce nel 1759
ilBritishMuseum
nel 1749 il nobile inglese Sir HansSloanevende la sua collezione
naturalistica
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
l’Inghilterra diventava una, anzi, la sola grande potenza
mondiale, costruendo un impero che abbracciava tutti i
continenti
nel 1816 il Parlamento deliberò l’acquisto delle metope del
Partenone dal governo turco e per ospitarle degnamente costruì la
nuova sede delBritishMuseumterminata nel 1853
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
che si configurò subito come collezione pubblica, ma le cui
collezioni originali non prevedevano materiale archeologico,
bensì libri, oggetti di storia naturale, dipinti
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
accanto ai grandi musei nazionali nascevano e si sviluppavano nel XIX
secolo i musei frutto del collezionismo delle grandi dinastie regnanti, come
ilKunsthistorischesMuseumdi Vienna, ilPradodi Madrid e l’Hermitagedi San
Pietroburgo, vero e proprio scrigno degli Zar
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
questo museo, dalle dimensioni del tutto
proporzionate alla grandeur che gli Zar volevano
imprimere nella loro capitale rivolta verso l’Europa
(25.000 mq), oltre 3 milioni di opere e 300 sale di
esposizione è un punto di riferimento centrale
nella storia della museografia
sebbene la raccolta cominci prima, è con Caterina II (1762-1796) che essa acquista la fisionomia attuale anche mediante la costruzione del
piccolo e grandeHermitage, edifici dove nel 1774 vengono sistemate le copiose collezioni e la biblioteca
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
a seguito di un incendio nel 1851 si inaugura il
nuovoHermitageaperto al pubblico, separato dal palazzo e
dotato di un catalogo
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
Nasceva negli stessi anni laMuseuminsela Berlino,
vera e propria isola, architettonicamente modellata sul
modello rinascimentale, che voleva dare a questa
nuova capitale europea un biglietto da visita, ricreando
il clima e l’atmosfera dei grandi principi collezionisti
rinascimentali
nascono in rapida successione l’altesMuseum,
ilneuesMuseum, laNationalgalerie, ilBodeMuseume infine
ilPergamonMuseum
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
la riscoperta scientifica dell’antico, l’inizio degli scavi a
Pompei ed Ercolano, le idee illuministe e l’opera
diWinkelmannsono il terreno nel quale affondano le radici
per una delle più grandi esposizioni di statue antiche, in
gran parte copie romane di statue greche: il museo pio
clementino, oggi parte del complesso Musei Vaticani
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
Pio VII (1800-1823) ampliò notevolmente le raccolte di Antichità Classiche,
aggiungendovi il MuseoChiaramontie il Braccio Nuovo e arricchì la Raccolta
Epigrafica ospitata nella Galleria Lapidaria. Gregorio XVI (1831-1846) fondò il
Museo Etrusco (1837) con i reperti provenienti dagli scavi dell'Etruria meridionale,
il Museo Egizio (1839) con i monumenti egiziani provenienti da esplorazioni fatte in
Egitto e con quelli che si trovavano già in Vaticano e nel Museo Capitolino, il
Museo Profano Lateranense (1844), con statue, bassorilievi, mosaici di età romana
che non potevano trovar posto nei Palazzi Vaticani
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
al Museo Profano Lateranense, Pio IX (1846-1878) aggiunse nel 1854 il Museo
Cristiano, comprendente sculture cristiane antiche, specialmente sarcofagi, e
iscrizioni. Sotto il pontificato di Pio X (1903-1914), nel 1910, venne aggiunto il
Lapidario Ebraico. Queste ultime raccolte (Museo Gregoriano Profano, Museo Pio
Cristiano e Lapidario Ebraico) sono state trasportate, per volere di Giovanni XXIII
(1958-1963), dal Palazzo Lateranense ad un nuovo edificio appositamente eretto
in Vaticano; nel 1970 sono state riaperte al pubblico
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
fanno parte inoltre dei Musei: la Galleria degli Arazzi, con una raccolta di arazzi di
diverse manifatture dei sec. XVI e XVII; la Galleria delle Carte Geografiche,
decorata da Gregorio XIII (1572-1585) e restaurata da Urbano VIII (1623-1644);
le saleSobieskie dell'Immacolata Concezione; le Stanze e la loggia di Raffaello,
fatte decorare da Giulio II e Leone X (1513-1521); la Cappella del Beato
Angelico, dipinta sotto il pontificato di Nicolò V (1447-1455); la Cappella Sistina,
che prende il nome dal suo fondatore Sisto IV (1471-1484);
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
l'Appartamento Borgia, già abitazione di AlessandroVI(1492-1503); la Pinacoteca
Vaticana, collocata da Pio XI (1922-1932) nel 1932 in un apposito edificio presso il
nuovo ingresso dei Musei; il Museo Missionario-Etnologico fondato da PioXInel
1926, ordinato nei piani superiori del Palazzo Lateranense, e successivamente
trasportato anch'esso, per volere di Giovanni XXIII, in Vaticano, dove è stato
riaperto al pubblico nello stesso edificio che accoglie le collezioniex-Lateranensi.
Nel 1973 fu aggiunta la Collezione di Arte Religiosa Moderna e Contemporanea
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
nel solco dell’Illuminismo il museo assunse anche
connotati più marcatamente scientifici, sviluppando una
componente che era comunque sempre stata presente
nelle più antiche collezioni: la raccolta di strumenti
scientifici e curiosi, come i fossili
il precursore di questa tendenza è l’AshmoleanMuseumdi Oxford, realizzato nel 1683 da
EliasAshmole, appassionato di astrologia, geologia e storia
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
in esso erano stati previsti e realizzati un laboratorio, una
biblioteca e una scuola
vi si entrava a pagamento e si potevano vedere e toccare tutti gli
oggetti
nel 1713 fu pubblicato un regolamento che prevedeva gli orari di
apertura, il comportamento dei custodi, il funzionamento del
museo
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
sebbeneilNatural History Museum diLondraaffondile
sueradicinelcollezionismoseicentesco,essoaprìibattentisolonel1881ed
avevacome base lariccacollezionedi Sir Hans Sloane
primaconservataal British
Museumincrementatadaaltriimportantlasciti,fruttodeiviaggideglistudios
iinglesialseguitodelleesplorazioniscientificheintuttoilpianeta
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
lasistemazionedellecollezionituttavianon fudefinitafinoal 1963
eoggicontieneoltre70milionidicampionidaimeteoritiaglischeletridi
balena, dalepianterareaifossilioltreadunabenfornitabiblioteca
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
ilNaturalHistoryMuseumdi New York fu aperto nel 1869 ad opera di Albert
SmithBickmoree qualche anno dopo vennero realizzate alcune mostre
nell’Arsenale diCentralPark, la sua primitiva collocazione che crebbe ad una
tale velocità da rendere necessaria una nuova sede, sempre nella stessa area,
la cui prima pietra fu posata dal presidente Grant nel 1874
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
il nuovo museo fu attore principale di numerose spedizioni
scientifiche in tutto il pianeta, raccogliendo quantità davvero
considerevoli di oggetti e soprattutto dati in tutti i settori delle
scienze della terra e vanta oggi una delle più importanti
collezioni antropologiche mai allestite
nella stessa direzione di uno sviluppo ad ampio raggio del concetto di museo, favorito dalla forte
industrializzazione che trasformava in modo radicale abitudini e costumi secolari, vanno i musei
etnografici il cui primo esempio fu ilNordiskaMuseetdi Stoccolma IlNordiskaMuseet, situato
all’interno delDjurgården. è il museo dedicato alla storia e alla cultura tradizionale dei popoli nordici
degli ultimi 500 anni
fondato nel 1872, il museo fu trasferito nell’attuale edificio neorinascimentale scandinavo
nel 1907.
La sua ricca collezione riunisce oggetti d’uso quotidiano, armi, arredi, costumi, attrezzi per il
lavoro artigianale e per la pesca, ai quali si aggiunge un’ampia raccolta di oggetti
provenienti dalla tradizione lappone
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
in Francia, a Parigi, nel 1854 fu progettato il museo etnografico che fu inaugurato nel
palazzo delTrocaderoin occasione dell’esposizione internazionale del 1878
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
dal museo etnografico nasce l’idea del museo all’aperto o open air oFreilichtmuseum. Ancora una
volta la Svezia ebbe il primato, accorpando alNordiskaMuseetloSkansen, che riunisce il museo
all’aperto più antico del mondo e lo zoo di Stoccolma. Qui sono stati trasportati, smontandoli dai
loro contesti originari, laboratori, edifici abitativi, chiese
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
il XIX secolo portò numerose altre
novità nel panorama espositivo e
nella concezione stessa di museo
la crescita economica favoriva l’aumento di
richieste di prodotti prima destinati,
commissionati e realizzati in ambito di corte
produzione industriale e museo trovano quindi
un nesso nella necessità di esporre gli originali, i
modelli cui ispirarsi per una produzione seriale
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
il palazzo dell’esposizione universale di Londra e il regio
museo industriale italiano di Torino sono due esempi
significativi del clima culturale intorno alla metà del XIX
secolo
seguiti a breve distanza dalMuseumfürKunst und Industriedi Vienna
edalKunstgewerbemuseumdiBerlino
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
l’unificazione della penisola fra 1860 e 1870 e la promulgazione di numerosi decreti
circa la soppressione di enti religiosi, la laicizzazione della proprietà e in seconda
istanza della cultura sono gli ingredienti base della nascita di una nuova tipologia di
museo: il museo civico
per la prima volta emerse l’esigenza di una
catalogazione dei beni pubblici al fine di sancirne
l’inalienabilità
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
è solo con il 1867 però, che viene sancita da un lato l’inalienabilità dei beni
pubblici, di cui il museo diventa il custode, dall’altro lamission, diremmo oggi,
di promozione culturale dell’istituzione stessa
decentrare e responsabilizzare le comunità
locali per la tutela del loro patrimonio
accentrare in musei provinciali per ottimizzare
?
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
tendenzialmente si scelse la prima opzione, ma
nella tipica variante italica: mancanza di risorse, di
controllo di qualità e di strategie condivise
tuttavia ciò favorì la costruzione di una nuova
identità delle comunità cittadine, basata sul
recupero consapevole del proprio passato
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
fino alla fine del XVIII secolo il museo o la galleria erano luoghi dove venivano conservate,
prevalentemente, opere d’arte antica, eredità di un passato spesso mitizzato, anche se non
mancavano esempi in senso contrario
ma è con il pieno XIX secolo che si sviluppò un
crescente interesse intorno all’arte contemporanea
del resto i rivolgimenti politici ed istituzionali occorsi a
cavallo dei due secoli avevano mutato
profondamente il concetto di committente: nuovi
soggetti si erano affacciati sul potenziale mercato
orientando anche la produzione degli artisti
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
intorno alla metà del secolo nascevano ovunque società che
promuovevano la produzione artistica e all’esposizione
internazionale di Parigi del 1855 vi fu in un certo senso
anche una “celebrazione della merce”
Torino e Firenze sono due fra i pochi casi italiani in
cui questa nuova tendenza si sviluppò
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
nonostante questi impedimenti verso la fine del secolo le nuove idee cominciarono a diffondersi in modo più
capillare
ne è esempio la galleria nazionale d’arte
moderna di Roma aperta nel 1883 e dal 1915
trasferita nel palazzo per l’esposizione
internazionale di belle arti del 1911 a valle
Giulia
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
quanto abbiamo presentato suggerisce un’ulteriore
considerazione
ad ogni cambiamento del concetto di museo era
necessario pensare ad una nuova strategia di
allestimento e a nuove tipologie di edifici più adatte
ad accogliere le nuove collezioni e i nuovi fruitori
in sostanza la riflessione e il dibattito sulla museografia,
anche se non esplicitati, sono un elemento sotto traccia
rilevante, quasi una spina dorsale delle trasformazioni
occorse
fraXVIIIe XIX secolo prese campo la
discussione sul contenitore, cioè sul museo
come edificio
la forma architettonica, spesso con evidenti
richiami al tempio classico su alto podio, ben
visibile ma con scala d’accesso, segnava ad un
tempo una certa sacralità del luogo e, per
quanto aperto ad un pubblico sempre più vasto,
la sua distanza da esso
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
le campagne napoleoniche avevano dato un forte impulso alla
particolare forma di museo che oggi chiameremmo archeologico
molto più che gli scavi di Ercolano e Pompei
l’Egitto e poi il medio oriente divennero i territori privilegiati di un vero e proprio
saccheggio nel quale gareggiavano le principali istituzioni museali degli stati coloniali
Museologia e museografia 1.1
storia del collezionismo e dei musei
come contraltare e quasi in preparazione ai musei civici,
nasceva l’interesse romantico per il proprio passato e
questo produceva la formazione di vaste collezioni
archeologiche di oggetti provenienti dal territorio, non
esotici
ne è un chiaro esempio il museo sorto nell’Hotel de
Cluny a Parigi, sulle rovine delle terme romane