RIFORMA DELLA PROCEDURA CIVILE IN RUSSIA: L'ASPETTO SOCIO-CULTURALE (*) di

15
RIFORMA DELLA PROCEDURA CIVILE IN RUSSIA: L'ASPETTO SOCIO-CULTURALE (*) di DMITRY Y. MALESHIN (**) (*) Traduzione e integrazione testuale e bibliografica a cura del Dott. Ubaldo Lopardi; le note in- dicate in parentesi quadra sono a cura dell'Autore (n. 7-11, 21, 25-28). (**) II Prof. Dmitry Maleshin Y. è Vice Decano e Professore presso la Facoltà di Diritto dell'Uni- versita di Stato di Mosca; inoltre è membro dell'Associazione Internazionale di Diritto Giudiziario.

Transcript of RIFORMA DELLA PROCEDURA CIVILE IN RUSSIA: L'ASPETTO SOCIO-CULTURALE (*) di

RIFORMA DELLA PROCEDURA CIVILE IN RUSSIA:L'ASPETTO SOCIO-CULTURALE (*)

diDMITRY Y. MALESHIN (**)

(*) Traduzione e integrazione testuale e bibliografica a cura del Dott. Ubaldo Lopardi; le note in-dicate in parentesi quadra sono a cura dell'Autore (n. 7-11, 21, 25-28).

(**) II Prof. Dmitry Maleshin Y. è Vice Decano e Professore presso la Facoltà di Diritto dell'Uni-versita di Stato di Mosca; inoltre è membro dell'Associazione Internazionale di Diritto Giudiziario.

SOMMARIO: 1. Premessa. - I. Aspetto sociologico della riforma. - II. indivi-dualismo e collcttivismo. - I I I . // sistema giudiziario. - IV. Il principio del con-traddittorio ed i poteri istruttori del giudice. - V. Principi della riforma.

I. PREMESSA

1. Negli anni novanta l 'Unione Sovietica si è dissolta ed è sorta dalle sue ma-cerie la Federazione Russa.

Dal dicembre del '01, anno della costitu/.ione della Comunità degli Stati Indi-endenti, i "dirigenti" russi hanno dato1 vita ad un vero e proprio processo di occi-entali/./.azione-democrali/./.a/.ione non solo politico, ma anche giuridico dell'intero

sistema attraverso la ieali// ,a/ione di impor tant i riforme politiche ed economiche(').Si è compreso che l 'obiettivo del dirit to non poteva essere più quello della crca/,io-

;di una società "paritaria", "mij ' l iorr", la società comunista; la visione romantico-eologica della politica era, poleva essere, ormai, solamente il passalo (2).

Queste trasformazioni hanno inevitabilmente provocato cambiamenti profondi,soprattutto nel sostralo sociale, e da questo è der ivala la revisione e modificazionedelle norme di d i r i t t o d isc ip l inant i e regolanti i rapporti sociali. Ancora una volta

Dteva constatarsi l 'assoluta inlerdipenden/.a Ira società e dir i t to : «II diritto...noni- mai qualcosa di arhitraritt, hcnsì qualcosa che trae il suo "metro" dalle esigen-te pratiche e culturali di un dato tempo» (?).

(') ZwuKii 'KT-Koi/ , liiiroilii.-.ionc ni Diriiia Coni/Mirato, Milano, 1998, pp. 345 e ss.; L.P. COMO-(ll . lO, Stalo di dirillti <' crisi i/ci nioilclli /mxr.v.vMtì/i nei sistemi di democrazia socialista, in Riv. dir.I'TOC., 1992, pp. 240 o ss.; R. DAVID, / Gratuli Sistemi Giuridici Contemporanei: II diritto dei paesi so-cialisti, Padova, CEDAM, 1980, pp. 132 e ss..

(2) M. C A I T I ; I . I . I , ] n, Aspetti suc'uili e politici della procedura civile (Riforme e tendenze evolutivedi'Europa Occidentale e orientale), nel volume dello stesso A., Giustizia e Società, Ed. Comunità,

Milano, 1972, p. 88 (cfr. anche Tedi/ione inglese di questo saggio in Michigan Law Review 69, aprilel')71,p. 797 e ss.).

(3) M. CAPPELLETTI, Principi fondamentali e tendenze evolutive del processo civile nel diritto com-imrato, in Giur. it., 1968, e. 6. Scriveva a questo proposito P. CALAMANDREI: «Consiglia Leonardo ail'inori, per meglio cogliere le proporzioni e i rapporti di guardare il quadro riflesso in uno specchio:11 '.sì, in quello specchio del diritto sostanziale che è il processo, è possibile cogliere nitidamente, espres-si in questo irrequieto fluttuare di teorie sull'azione, la crisi dell'ordinamento giuridico contempora-ni-o. e di quel concetto di diritto soggettivo, che finora ne costituiva il pilastro centrale»',!' CALAMANDREI, La relatività del concetto di azione, in Studi sul processo civile, V, Padova, 1947,11 24, ristampato in P. CALAMANDREI, Opere Giuridiche, 1, Napoli, 1965, p. 447.

69

Riforma della procedura civile in Russia: l'aspetto socio-culturale

In Russia vi è stata una riforma grandiosa della legislazione che ha coinvolgitutte le diverse branche del diritto (4).

Grande interesse hanno suscitato le trasformazioni del processo civile le qu;ilisono cominciate all'inizio degli anni novanta e proseguono ancora oggi. L'interocomplesso della nuova legislazione è stato adottato con l'emanazione nel 2002 diun nuovo codice di procedura civile (Gpk), ma la riforma è ancora in divenire e la Inorme sul procedimento esecutivo, da poco emanate, sono solo un'ulteriore tassel-lo dell'iter che porterà alla realizzazione del progetto di riforma definitivo. In talsenso si vuole arrivare alla realizzazione di un codice che abbia ad oggetto la solaesecuzione.

I. ASPETTO SOCIOLOGICO DELLA RIFORMA

Lo sviluppo, l'iter delle norme disciplinanti il processo civile nell'ultimo deJcennio può essere qualificato come "evoluzionista". Ci sono stati cambiamenti,senza però che vi sia stato uno stravolgimento o un'eliminazione di tutti quei ca-1ratteri e quei principi propri della cultura e della società russa ed ex sovietica. Lajnormativa processuale non ha vissuto quello stravolgimento che ha colpito altrebranche del diritto russo. Come sempre in un processo di riforma si sono avute nel-l'ultimo decennio anche azioni "rivoluzionarie". I tentativi di fare la "rivoluzione"nella procedura civile russa continuano tutt'ora.

Ogni processo di riforma per essere effettivo deve avere principi melodologicifondati. Come diceva Aristotele: «Le leggi somigliano a opere dell'arte dello Sta-to». La creazione di simili "opere" è possibile solo su una base metodologica fon-data. Attualmente la fondatezza metodologica degli studi scientifici diviene sem-pre più importante anche in campo giuridico. In primo luogo, l'attuale l ivello del-lo sviluppo della scienza è caratterizzato dalla complessità della ricerca condotta.Ogni errore commesso può provocare delle conseguenze impreviste. In secondoluogo, l'impiego di principi metodologici in Russia è complicato dai cambiamentiradicali sopraggiunti ultimamente nella filosofia dell'analisi scientifica. Molte ca-Jtegorie e principi erano stati rigettati e gli scienziati sono stati privati di una posi-zione comune circa l'impiego di nuovi metodi giuridici di studio. I metodi d'ana-lisi non possono rimanere immutati. Il successo di uno studio dipende, in larga par-te, dall'esattezza del metodo adottato, dalla sua attualità e concordanza con lo sta-to rispettivo della scienza e della società. Il metodo di studio scelto deve semprecorrispondere al livello di sviluppo dei rapporti sociali; in caso contrario, questoporterà ad errori ed a conseguenze negative.

(4) M. GARDENAL e J.C. NARDI, Meno Stato e più mercato nel nuovo Codice Civile Russo, in Com,'ini., n. 4/1997, pp. 195 e ss..

70 I

Riforma della procedura civile in Russia: l'aspetto socio-•culturale

È per questo motivo che la ricerca di nuovi metodi di studio che siano efficacinelle condizioni moderne e la loro combinazione con l'impiego corretto di metodiili studio tradizionali costituisce uno dei compiti più importanti della scienza mo-ih-rna. Essendo il diritto uno dei regolatori dei rapporti sociali e del loro svilupponllcriore, la scelta corretta di studio è di grande importanza non solo per lo svilup-pi del sistema legislativo, ma anche per la società stessa. Il successo di una rifor-ma dipende dal giusto utilizzo di tutti i complessi metodi di studio.

I I . INDIVIDUALISMO E COLLETTIVISMO

La riforma russa della procedura civile possiede una certa originalità metodo-logica, anzitutto d'aspetto culturale. Durante l'elaborazione dei progetti di legge,due punti di vista sono stati formulati e sono stati posti a fondamento del modellorusso.

Vi è sempre stata una grande e fervente diatriba tra coloro che ritenevano, e tut-tora ritengono, che la riforma debba avere quale paradigma, la procedura giudizia-ria di alcuni paesi europei (Francia, Italia, Germania) senza escludere anche la me-ra riproduzione, nella legislazione russa, di alcune norme europee (5); altri ritene-vano che la Icgisla/.ionc russa non dovesse subire l'influenza della legislazione"occidentale" e che quindi la normativa russa ed, in primis, il codice di procedural'i vile del 1964, ora abrogato ((>), non avessero bisogno di profonde modifiche e chedovessero continuare a regolare i rapporti sociali nel quadro del processo civile.

La scelta fra l 'uno o l'altro iter di riforma deve essere analizzata e valutata at-traverso l'uso del metodo socioculturale, del "metro sociale".

Tale metodo consiste nel tener conto delle specificità culturali della società ini cui si deve applicare questa o quella normativa. Montesquieu insegnava che «le

li'!>gi devono exsere talmente conformi con le proprietà del popolo per il quale ven-gano scritte che solo in casi estremamente rari le leggi di un popolo possono ri-sultare utili per un altro popolo. |7]». L'influenza delle specificità culturali sul di-

(5) Come giustamente osserva il giudice costitu/.ionale Sergej BOBOTOV, La justice ordinaire et. tmstitutionelle, in R. BETTINI (a cura). Istituzioni e società in Russia tra mutamento e conservazione,h.'mco Angeli. Milano, 1996, pp. 325 ss..

(6) Codice di Procedura Civile della Repubblica Socialista Federativa Sovietica di Russia (1964),vul. I/IX nella collana "Testi e documenti per la storia del processo" a cura di N. PICARDI e A. GIUUA-i i i . Milano, Giuffrè, 2004, pp. 1 e ss..

|7] MONTESQUIEU, De l'esprit des loix, ou du rapport que les loix doivent avoir avec la Constitution'! ' • i haque Gouvernement, les Moeurs, leClimat, la Religion, le Commerce etc.. A quoi l'Auteuraajoutéi Ics recherches nouvelles sur les Loix Romaines touchant les successions, sur les Loix Francoises et surli", l.oix Féodales. Nouvelle édition. Corrigée par l'Auteur, augmentée d'une Table des Matièrés, d'u-ne ( 'arte Géographique, pour servir a l'intelligence des articles qui concernent le Commerce. PremièreI I M I I Ì C . . . A Geneve, Chez Barrillot&Fils. M.DCC.XLIX.

71

Riforma della procedura civile in Russia: l'aspetto socio-culturale

ritto è evocata da numerosi ricercatori [8] e dovrebbe essere utilizzata come partMmetro di valutazione da parte di qualunque legislatore in sede di riforma. Ciò è sin»to discusso soprattutto nel corso dei lavori del XII Congresso mondiale del dir i l lnprocessuale che si è tenuto nel Settembre del 2003 in Messico f9!. L'importan/a i l iquesto metodo aumenta soprattutto nella nostra epoca di globalizzazione e di l 'inmazione di una cultura multipolare. Attualmente nel mondo dominano due motldli culturali. Il primo è basato sull'individualismo, il secondo sul collcttivismo. N < imodello collettivista il diritto è principalmente orientato alla difesa degli interessidell'intera società, dello Stato, alla conquista di scopi collettivi, mentre l'indivi-dualismo privilegia gli interessi di un individuo ed i suoi scopi individuali [10], intela indirettamente la società, dando protezione al singolo cittadino.

Nella cultura russa convivono entrambi i modelli e dunque nella riforma non cisi può basare unicamente e senza riserve sull'uno o sull'altro.

In periodi storici differenti la legislazione russa aveva opinioni diametralmen-te opposte per quanto riguarda l'appartenenza della Russia a questa o a quella ti-pologia culturale. Di conseguenza, si osservava un'alternanza di creazione di nor-me di diritto, sia di concezione individualista che collettivista. Né il primo né il seicondo orientamento culturale corrispondevano, separatamente, ai principi dellamorale della società russa e gli istituti giuridici realizzati, solo alla luce dell'uno odell'altro, non avevano sostegno nella società il che comportava un livello non ele-vato sotto il profilo legale e sotto quello dell'effettiva applicazione. Molli ricerca-tori russi e stranieri rilevavano il nichilismo giuridico della società russa | "]. L'origine di tale nichilismo non era da imputare alla cattiva volontà dei russi, ma al l i inon conformità delle norme giuridiche ai principi della morale della società.

I legislatori antecedenti la rivoluzione, come quelli odierni, aspiravano a rin-novare la Russia con l'introduzione di una nuova legislazione, prendendo coniresempio il diritto dell'Europa basato sulla concezione individualista.

La legislazione degli ultimi anni si limita a riprodurre le norme del dirittostraniero, ma anche Dostoevsky sottolineava la differenza tra la cultura russa equella europea e metteva in guardia dalla mera riproduzione ed adozione deglielementi di quest'ultima. Le norme del periodo sovietico erano basate sui prin-cipi del collettivismo e orientate principalmente alla difesa degli interessi comu-ni a detrimento di quelli individuali. C'erano norme di diritto che non risponde-

[8] C.F. STYCHIN, Legai Method: Text and Materials, London, 1999, p. 364; M. CAPPELLETTI, The Ju-dicial Process in Comparative Perspective, Clarendon Press, Oxford, 1989, p. 119; O. CHASK, Culture amiDisputing// Tulane Journal of International and Comparative Law, 1999, N. 7, p. 81.

['] Xlleme Congrès Mondial de Droit Procedura!. Mexico, Septembre 22-26, 2003. Raports gène-rales. Mexico, 2003.

[10] P. SANDEVOIR, Introduction au droit, Dunod, Paris, 1991; J-L. BERGEL, Théorie generale dadroit, Deuxième édiction, Dalloz, Paris, 1989.

["] K. HENDLEY, Rewriting thè Rules of thè Game In Russia: The Neglected Issue of thè Dentamifar Law // East European Constitutional Review, Fall 1999, Voi. 8, N. 4, p. 94.

72

Riforma della procedura civile in Russia: l'aspetto socio-culturale

duo alle necessità della società e potevano esistere solamente nelle condizioniI una forte oppressione statale in quanto il popolo non sentiva tali norme comeJDprie, come vincolanti; altre norme avevano solo una mera valenza formale,M/.a mai giungere ad un'effettiva applicazione pratica. Dunque, in Russia, la le-

ftlazione elaborata in conformità alla concezione individualista, così comen e l l a che rifletteva i principi del collcttivismo, non era che una finzione, che

forma di regolamentazione legislativa dei rapporti sociali non applicata eva dell'opimo iuris seu necessitatis. Quanto al contenuto di questa regola-ntazione, si trattava di un insieme di metodi e mezzi non legislativi i quali, puri avendo l'aspetto dell'oppressione statale, corrispondevano ai principi mora-

I della società e si trasformavano in una sorta di regole obbligatorie di compor-Hinento e di un mezzo preponderante per il mantenimento dell'ordine pubblico,

i scopo dei giuristi contemporanei consiste nello studiare in dettaglio le nozio-morali dei cittadini dello Stato e nel formulare norme legislative che sianoformi tanto ai bisogni della società nel suo insieme, quanto ai bisogni degli

jividui che la compongono. È da notare che tali bisogni non sono permanentiimmutabili.

La loro formazione dipende da molteplici fattori: religione, geografia, eco-3mia, etc.. Negli ultimi anni si osserva, ad esempio, una forte influenza del mo-Bllo sociale individualista. Tuttavia, sarebbe erroneo affermare che questo mo-

di vita sia diffuso e adottato senza riserve dalla maggioranza dei russi. LoESSO vale per la nozione secondo cui la cultura sovietica è basata unicamenteI collcttivismo. La coscienza pubblica dei russi è stata sempre basata tanto sul-idee dell'individualismo, quanto sulle idee del collcttivismo. Nei diversi pe-

storici, l'influenza di questi due principi morali cambiava, ma tutti e duerlecipavano costantemente alla formazione della coscienza pubblica. Questa'luenza non è limitata dalle divisioni amministrative della nazione: i due prin-

morali formano la coscienza dei russi sia ad est che ad ovest. Questa sim-DSÌ di idee individualiste e collettiviste nella coscienza pubblica e privata co-tuisce una singolarità della tipologia culturale russa. Per questo motivo, l'i-

noranza del modello socioculturale nella legislazione costituisce un grande in-'iveniente e giustifica ampiamente il livello non giuridicamente elevato nel no-

•» Paese. Il diritto russo deve tener conto delle tradizioni collettiviste e di quel-individualiste e delle idee diffuse nella società. In altre parole, il compito deiiislatori consiste nel trovare un punto d'incontro tra le due tradizioni morali in.senza del quale le norme adottate non troveranno mai spazio di impiego al-

'interno dei rapporti sociali.

73

Riforma della procedura civile in Russia: l'aspetto socio-culturale

III. IL SISTEMA GIUDIZIARIO

La normativa di riferimento è stata fino ai nostri giorni il Codice di proceduracivile del 1964(12) il quale ancora si atteneva ai Principi fondamentali di procedu-ra civile dell'URSS. Però è necessario premettere che diverse questioni di procBdura civile sono state, in questi ultimi 10 anni, risolte mediante l'emissione diemendamenti e con il costante contributo della prassi delle Corti Supreme; infallinei contenuti del nuovo codice non troviamo cambiamenti rivoluzionari, ma delleconsiderevoli innovazioni.

Il 14 Novembre 2002 è stata promulgata la nuova Legge federale sull'entrata!in vigore del nuovo Codice di procedura civile della Federa/ione Russa che è staita sottoscritta dal Presidente Vladimir Putin (I3).

Il nuovo GpK consolida le garanzie di tutela giudiziaria dei cittadini che si troivano davanti a un tribunale di giurisdizione comune, tutela gli interessi dello Staflto, degli organi del potere statale e delle autonomie locali. Innan/itulto viene codi-ficata la rinuncia alla precedenza assoluta dell'interesse pubblico dello Stato sugliinteressi dei soggetti privati, il che, come vedremo, inciderà in modo significativosu alcuni istituti centrali.

Le prime differenze che notiamo rispetto al codice precedente riguardano la po-sizione dell'organo giudicante.

Il precedente codice prevedeva due gradi di giurisdizione: giudice di primo gra-1do, sempre collegiale; ricorso in cassazione il quale era, in realtà, dal punto di vìista giuridico, una sorta di appello dato che al giudice di secondo grado non era af-fatto vietato l'esame di nuove questioni di fatto (14).

Nel nuovo codice, invece, la struttura giudiziale ha subito un'importante modi-fica con l'introduzione dell'"europeo" giudice di pace. In tal modo si è creata unanetta distinzione tra controversie di competenza di tale giudice e controversie dicompetenza del tribunale.

Infatti le sentenze del giudice di pace possono essere oggetto solamente di ap-pello; la sentenza emessa dal giudice di appello non è impugnabile e acquisisce ef-1ficacia di giudicato dal momento della sua pronuncia. Invece per le controversie dimaggiore rilievo economico-sociale, di competenza del Tribunale, non si parla piùdi impugnazione con atto di appello, ma è previsto, quale unico ed esclusivo mez-zo di impugnazione, il ricorso per cassazione. La novità è consistita, quindi, non

(12) II processo civile sovietico, voi. 1 delle "Ricerche sul processo" a cura di N. PICARDI e A. GnjlLI ANI, Padova, 1976.

C3) V.E. BERETTA, Russia - Nuovo Codice processuale civile, in Com. int., n. 8/2003, p. 24.(14) S. KUCHEROV, The organs of soviet administration ofjustice: their history and operation, E.S,

Brii!, Leiden 1970, p. 21, 23; N. PICARDI, L'indépendance et la responsabilité desjuges et des avocata,Apercu historique, General Report, in "IX World Conference on Procedura! Law", Coimbre. Lisbon 25.Vili, 1991, International Association for Procedural Law, Coimbre 1995, pp. 103 e ss..

74

I Riforma della procedura civile in Russia: l'aspetto socio-culturale

Uulo nell'introduzione della figura del giudice di pace, ma anche e soprattutto nel-• previsione di una giurisdizione di secondo grado alternativa al giudizio di cas-^•ione e nettamente distinta dalla stessa. È stata inoltre consolidata la giurisdizio-hc eli legittimità; nel nuovo codice si è tornati a prevedere la possibilità di impu-Miin/.ione di sentenze, ordinanze e decreti passati in giudicato per violazione di nor-fcle di diritto sostanziale e procedurale attraverso lo strumento della revisione per•fi di controllo. Tale istituto può essere considerato il vero ed effettivo terzo gra-L|t> di giurisdizione il quale si esime da valutazioni meritorie e si limita ad un con-Hollo di sola legittimità.

\ Dal principio di collegialità riguardante l'organo giudicante si è passati alla•evisione del giudice monocratico; infatti tutte le cause nei tribunali di prima•lenza sono esaminate dal giudice individualmente, salve le ipotesi nelle quali la«Uge preveda che siano tre giudici togati a decidere, nel caso di controversie di

in.ijigior valore.Nel nuovo codice il principio di elettività dei giudici è ancora presente, infatti

H^udici vengono ancora eletti per sette anni.Il principio di indipendenza - «nello svolgimento della sua attività il giudice è

Vilipendente ed è soggetto solo alla costituzione ed alla legge. Qualsiasi interfe-fnza è punita dalla legge» ( l 5) -, sancito anche nel codice precedente, soltanto nel-

l , i Russia moderna è finalmente un principio effettivo poiché è venuto meno l'im-perio del Partito comunista (in precedenza vero ed unico detentorc del potere) e per

I In costituzione di uno Stato che finalmente permette di avere un potere giudiziarioIfCìilmente autonomo ed indipendente da qualsiasi altro potere statale (principio diDepurazione dei poteri) ( l6).

| IV. IL PRINCIPIO DEL CONTRADITTORIOED I POTERI ISTRUTTORI DEL GIUDICE

Nell'ordinamento giuridico italiano per la decisione della controversia dinanzii l giudice rileva "la verità processuale", cioè viene ritenuto sufficiente l'accerta-

mento dei fatti così come scaturisce dall'attività processuale, nella fase istruttoria.Il diritto sovietico, sotto tale profilo, si delineava in modo diverso in quanto ri-

' n i i v a dell'influenza del materialismo dialettico da cui derivava la teoria filosofi-itili marxista della conoscibilità del mondo (l7).

i 's)Art. 8GpK.( "') N. PICARDI e A. GIULIANI, II processo civile sovietico, in Ricerche sul processo, Maggioli Edito-

|i l ' n n i n i , 1976, pp. 28 e ss.; G.I. PIETROV, Le concepì de la legalitè dans les pays socialistes, 1961,i r /S-376; PIZZORUSSO, Corso di diritto comparato, Milano, Giuffrè, 1983, p. 220.

( ") HJ. HERMAN, Justice in thè URSS: an interpretation of soviet law, Cambridge Mass. 1963,l > l > ' I e ss..

75

Riforma della procedura civile in Russia: l'aspetto socio-culturale

Infatti i sovietici, influenzati da questa teoria, ritenevano di poter sempre riistruire la verità storica, effettiva, oggettiva.

Tale punto di vista non comportava che tale verità fosse sempre ricostruibih-,ma che tutto dovesse essere fatto per il raggiungimento di tale obiettivo.

I giuristi socialisti rifiutavano la visione borghese secondo la quale l'unica ccr^tezza era costituita dalla verità processuale, non essendo possibile per i borghi-Muna ricostruzione della verità storica (18).

La giustizia sovietica obbligava il giudice a non limitarsi a tener conto dellaeccezioni sollevate dalle parti e ad acquisire le prove articolate e prodotte dallestesse o da altre persone intervenute nella causa, ma gli imponeva di adottila'tutti i provvedimenti previsti dalla legge per accertare compiutamente ed effcl-tivamente le reali circostanze di fatto relative ai diritti e agli obblighi delle paJti. In tal modo si attribuiva al giudice il potere di disporre d'ufficio i mezzi il!prova che ritenesse necessari per conoscere la verità (19). Prima, però, se le pro-ve articolate e prodotte non erano sufficienti, il tribunale invitava le parti e glialtri soggetti che partecipavano al processo ad integrare i me//i di prova. Ciònon significava in alcun modo che tali poteri attribuiti al giudice trasformasseroil procedimento in un processo di tipo inquisitorio. I poteri del giudice, al finedella determinazione dello stato reale delle cose, come pure delle circostanze difatto e degli effettivi/apporti giuridici e sociali, non erano attribuiti per sosti-tuire l'attività delle parti e dei partecipanti al procedimento, ma avevano lo sco«pò esclusivo di integrare l'iniziativa delle parti (20) per realizzare l'obiettivo solpra indicato.

L'iniziativa del giudice aveva carattere sussidiario: si trattava di una "valvoladi sicurezza" al cui funzionamento si ricorreva nel momento in cui veniva menol'iniziativa delle parti (21). Conferendo espressamente al tribunale il potere di rac-cogliere le prove d'ufficio, nessuna validità poteva riconoscersi, nel processo civi-le russo, al vecchio aforisma: iudex secundum probata partium iudicare debet. In-fatti le prove offerte ai giudici potevano provenire anche da coloro che parti nonerano nonché essere disposte e acquisite d'ufficio.

Al giudice si attribuiva non solo il potere di ricercare la verità oggettiva dei fai-ti allegati in giudizio dalle parti, con ogni mezzo di prova anche senza istanza pro-batoria di parte, ma anche il potere di prescindere, in quella ricerca, dalle alleg;i

C8) M.A. GURVICH, Derecho Procesai Civil Sovietico, cit., pp. 42-43; LENIN in, Opere complete(traduzione italiana), Editori Riuniti, Roma, 1961, pp. 300-314; M. LIEBMAN, Le Léninisme sous Lèni- \ne, Seuil ed., Paris, 1973.

(") P. PECORI, // nuovo codice di procedura civile della RSFSR, in Riv. dir. proc., 1967, pp. 2We ss..

(20) N. PICARDI e A. GIULIANI, II processo civile polacco, nella collana "Ricerche sul processo", vflflIII, Maggioli Editore, Rimini, 1981, pp. 38 e ss..

(21) E. WENGEREK, Struttura e principi della Procedura civile in Polonia, in Riv. dir. proc., 1974,p. 400.

Riforma detta procedura civile in Russia: l'aspetto socio-culturale

zioni di fatto delle parti stesse: onde veniva accantonato anche il principio che lovincolava a giudicare secundum alligata (22). Il codice e le norme fondamentali,prevedendo una tale disciplina, conservavano e rafforzavano il principio di colla-borazione nel processo civile (23).

Con l'entrata in vigore della Costituzione russa del 1993 è stato introdotto, co-me principio processualistico volto a garantire il diritto di difesa, anch'esso costi-tuzionalmente garantito, il principio del contraddittorio (art. 123). Le modifiche

I apportate al codice di procedura civile nel 1995 hanno eliminato il potere inquisi-I torio del giudice, disponendo il principio per cui potevano essere assunte sola-mente quelle prove che fossero richieste su iniziativa di parte. Ne è risultato che

' prima l'attività del giudice era preminente su quella delle parti, mentre attualmen-te l'inesecuzione o la negligenza delle parti nell'adempimento delle loro obbliga-zioni di presentare prove comporta la decadenza dall'esercizio dei poteri probato-ri, con eliciti negativi per le parti.

Nel codice di procedura arbitrale del 1995, l'attività del tribunale era ridotta alminimo. Esso non poteva porre in essere alcuna iniziativa. Il solo modo di stabili-

Ire le circostanze di causa doveva scaturire dalla pura deliberazione, in contraddit-torio delle parti, sulla presentazione e lo studio delle prove. Il ruolo del giudice eraridotto a una dire/ione impar/.ialc dei dibattiti. La pratica di utili/,/,0 di tali norma-tive ha dimostrato che privare il tribunale dei poteri relativi uH'ussun/ionc di pro-ve comportava l ' impossibi l i tà di trovare la verità oggettiva. Le parti sono spessoincapaci di presentare le prove necessarie e il t r ibunale è obbligato a pronunciarela decisione basandosi su degli assunti probatori deboli e insuff icient i . In alcuni ca-si, decisioni s imil i possono porsi in contraddizione con la situazione reale. Ne ri-sulta che lo scopo principale della procedura, cioè la difesa dei d i r i t t i violati, nonviene realizzato. La pratica giudi/.iaria ha dimostrato che la realizzazione del ca-rattere "puramente contraddittorio" della procedura con il ruolo passivo del tribu-nale sembra inopportuna. Il t r ibunale non può prendere una posizione assoluta-mente neutra, sentire attentamente le parti e decidere la controversia basandosi uni-camente sulle prove presentale.

Il nuovo codice di procedura civile ha indebolito, in una certa misura, il prin-cipio del contraddiltorio. Il nuovo lesto pone in atto uno specifico connubio fral'iniziativa delle parti e l'azione del tribunale. Esprimere questo principio in ar-ticoli concreti sarebbe un problema molto complicato della tecnica giuridica e di-viene compito principale dei redattori del codice. Le competenze del tribunale

(22) M. CAPPELLETTI, Interrogatorio della parte e prìncipi generali nel processo civile della Ger-mania orientale e dell'Unione sovietica, in Kiv. dir. proc., 1959, pp. 39 e ss..

(23) GURVICH - GHER/ON, Le Norme Fondamentali del diritto processuale dell'URSS e delle Re-pubbliche dell'Unione, in Riv. dir. proc., 1963, pp. 1624 e ss.; U. CERRONI, II pensiero giuridico so-vietico, Editori Riuniti , Roma, 1969, p. 23; M. CAPPELLETTI, Principi fondamentali e tendenze evo-lutive del processo civile nel diritto comparato, cit., e. 6.

77

Riforma della procedura civile in Russia: l'aspetto socio-culturale

nella richiesta delle prove sono prescritte nel nuovo codice, al capo VI nel modoseguente (24):

il tribunale stabilisce quali siano le circostanze sostanziali per la controversia equelle che devono essere provate dalle parti; il giudice può proporre alle personeche partecipano alla deliberazione di presentare prove supplementari e di verifica-re il nesso fra le prove presentate e il caso in giudizio, di indicare le questioni cherichiedono le conclusioni di esperti, di amministrare di propria iniziativa, in casBdi insuccesso, consulenti supplementari. Se le parti sono in difficoltà nel presenta-re le prove necessarie, il tribunale accorda loro un'assistenza nell'assunzione e nel-la raccolta di tali prove.

Conformemente al nuovo codice di procedura civile, il ruolo del tribunale èldunque più importante rispetto ai cambiamenti del 1995, ma non ricopre quel ruo-lo attivo ed autonomo che gli era riconosciuto dal codice del 1964. l i codice del2002 combina armoniosamente il principio del contraddittorio con il ruolo attivodel tribunale durante l'assunzione probatoria. Casi similari possono essere citalianche nella legislazione della procedura d'esecuzione. Il ruolo del giudice nellaprocedura d'esecuzione è variato sensibilmente nel corso dei vari periodi storici: cisono stati periodi in cui la normativa vigente prevedeva un intervento attivo delgiudice; in altri, tale potere non era attribuito. Dal nostro punto di vista il livello diattività del tribunale rtella procedura deve essere legato alla specificità culturaledella società. Secondo le norme in vigore, il tribunale, in sede di esecuzione, noninterferisce nell'iter processuale se non in momenti decisivi; in questo modo, laprocedura si effettua in tempi brevi e, d'altra parte, un sistema procedurale di ga-ranzie è assicurato.

• 1

(24) Importanti in proposito i seguenti articoli del GpK del 2002: Art. 55 e. 2: «Le prove contrariealla legge o assunte in violazione delle norme disciplinanti la loro assunzione non possono essere po-ste a fondamento della decisione del giudice»', Art. 56: «1 Ciascuna parte ha l'onere di provare i fattiche costituiscono il fondamento della propria domanda e eccezione, salvo che la legge disponga altri-menti. 2 In contraddittorio con le parti del giudizio, il collegio deve determinare i fatti che ritiene di ri-levante importanza per la decisione della causa, senza alcuna limitazione ai fatti allegati dalle partì, e ;

indicare i soggetti i quali hanno l'onere probatorio di questi»', Art. 57: «/ Le prove devono essere for-nite dalle pani e dagli altri soggetti che partecipano al giudizio. Il collegio può richiedere l'assunzio-ne di ulteriori prove circa i fatti oggetto di causa. Su istanza di parte, nel caso in cui il collegio accer-ti che questa ha difficoltà nell'assunzione delle prove necessarie deve prestare l'assistenza che riterràopportuna».

78

Riforma della procedura civile in Russia: l'aspetto socio-culturale

V. PRINCIPI DELLA RIFORMA

È da notare che, nelle condizioni della globalizzazione e della formazione diuna cultura multipolare, la ricerca del punto di incontro della legislazione tra lenorme basate sull'individualismo e quelle basate sul collcttivismo è propria nonsoltanto della legislazione russa. Ai nostri giorni le idee collettiviste hanno un'in-fluenza importante nei paesi dell'Europa, tradizionale luogo di diffusione del mo-dello individualistico di comportamento. È da notare l'opinione dell'inglese M.Thatcher su questo problema: «devo confessare che i valori asiatici, soprattuttodell'est asiatico, le loro usanze e le loro abitudini ci influenzano costantemente etale influenza aumenta [25]». Questa influenza ha luogo anche nel processo di for-mazione delle leggi. Come scritto da molti processualisti, ed è anche nostro avvi-so, i cambiamenti socioculturali nella società inglese sono stati all'origine della cri-

Isi della procedura civile in Inghilterra e in Galles [26]. Gli autori della riforma del-la fine degli anni novanta si sono trovati davanti alla necessità di modificare radi-calmente il modello della procedura civile che si era formato in Inghilterra e inGalles nel corso dei secoli. Il principio essenziale di questa riforma consiste nellanecessità di organizzare l 'aUivi là del tribunale. Il professore Jolowicz notava peresempio che «è difficile credere die la vecchia filosofia del contraddittorio nonpossa più esistere, d'ora in poi i giudici dovranno avere un ruolo più attivo. [27]».

Una migliore organi/./a/ionc c l c l l ' a U i v i l à dell'organo giurisdizionale comportala riduzione del ruolo delle parti nel conflitto e, dunque, un cambiamento radicaledel modello individualista di comportamento in questo paese. Il fatto rilevante èche il legislatore inglese reagisce a questi cambiamenti di origine culturale. L'e-sperien/a dell'integrazione legislativa nell'Unione lìuropca presenta un interesseparticolare. La diversità culturale dei paesi membri dell 'Unione è così grande chediviene di ostacolo per l'adozione di una codificazione comune della procedura ci-vile. Un numero considerevole di processualisti ritiene che un diritto unico eduniforme in tutti i Paesi d'Europa dovrebbe essere costituito non solo da atti nor-mativi, ma anche da principi comuni e da una comune cultura del diritto. È tutta-via chiaro che ques t ' u l t ima non potrà essere creata con la stessa rapidità delle re-gole comuni |2S|. A nostro avviso, nell'epoca della globalizzazione e della nascitadi una cultura mult ipolare, la legislazione non potrà essere efficace che a condi-

[25] M. THATCHER, Strategie.? far a Changing World, London, 2002; H.J. BERMAN, Law and Revo-lution. The Formation of thè Western Legai Tradition. Harvard University Press, Cambridge, Massa-chussets, London, 1983.

[2<>) C. M. HANP, Darhyshlre P. Eddey on thè English Legai System, Sixth edition London,pp. 107,108.

[27] J.A. JOLOWICZ, On Civil Procedure, Cambridge, 2000, p. 385.[28] M. STORME, Procedura/. Laws in Europe. Towards harmonization, Antwerp-Apeldoorn, 2003,

pp. 64-65.

79

Riforma della procedura civile in Russia: l'aspetto socio-culturale

zione di una combinazione e armonizzazione dei principi morali sia individualisliche collettivisti. A questo scopo l'esperienza del legislatore russo che, nel corso delsecoli passati ha mirato a riflettere tale combinazione, è unica ed educativa per i leigislatori di molti Paesi europei messi di fronte alla necessità di realizzare, nellonuove condizioni, riforme che tengano conto dei cambiamenti culturali.

In conclusione dobbiamo notare che il successo di ogni trasformazione o rifor-jma della procedura civile sarà possibile solo a condizione di una elevata ed atten-ta metodologia. Attualmente un'attenzione particolare dovrà essere data alla ere»zione dell'aspetto socioculturale dell'atto normativo. L'ignoranza di questo aspet-to dello studio nel quadro della riforma può comportare la determinazione di ncMme puramente dichiarative e morte.

80

U N I V E R S I T À

LUM

CODICEDI PROCEDURA CIVILE

DELLA FEDERAZIONE RUSSA2003

A cura di

NICOLA PICARDI - ROBERTO MARTINO

HiCACUCCI EDITORE

© 2007 Cacucci Editore S.a.s. - Via Nicolai, 3970122 Bari (Italia)www.cacucci.it

ISBN 978-88-8422-617-1