Problemi di ricostruzione nel consonantismo uralico

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5 1993 Accademia Toscana di Scienze e Lettere «La Colomb aria» EOITR~ NAGARO o -r Fondazione Europe a Dragan

Transcript of Problemi di ricostruzione nel consonantismo uralico

51993

Accademia Toscanadi Scienze e Lettere«La Colomb aria»

EOITR~ NAGARO

o

-r

FondazioneEurope aDragan

PONTO-BAL TICA 5

DirettoreIndice volume 5..

Carlo Alberto Mastrelli

M. Barbera, Problemi di ricostruzione nel consonantismo uralico 7EditoreGiuseppe Costantino Dragan

H. Biezais, Die lettischen "Dainas" als kulturhistorische Quelle 61

Comitato InternazionaleGeza AlfOldyNicholas Georgescu RoegenAleksander GieysztorMarija GimbutasRadoslav KatiCicCicerone PoghircVelta RI1~e-DraviQa

L. De Anna, Finlandia, hoc est, pulchra terra. Storia di un'etimologia 89

D. Gheno, Scrittori ungheresi in italiano 155

VARlETA

S. Salovaara, La letteratura italiana in Finlandia 129

Comitato ItalianoNullo MinissiGiovan Battista PellegriniCesare Vasoli

N. Ferroni, Un parallelo tra Attila Jozsef e Federico Garda Lorca 171

J. Storost, Vydunas und die Sprache: Zum 125. Geburtstag von vydanas am 21.Marz 1993 177

RedazioneMaria Teresa AdemolloDanilo Gheno

A. Khalikov, Rome-Italian Links with Volga-Kama Region, Bulgar and Kazanin Ancient Times and in the Middle Ages 189

SCHEDE BIBLIOGRAFICHEA cura di M.T. Ademollo, D. Gheno e A. ParentiReplica a una recensione di A. Marcantonio (D. Gheno)

193205

Premessa

11primo volume di questo periodico uscl nel 1981 quando la maggior parte dellenazioni dell'istmo ponto-baltico - e cioe Grecia, Albania, Bulgaria, Romania,Jugoslavia, Ungheria, Austria, Cecoslovacchia, Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia,Finlandia - si trovavano a vivere spesso una vita grama e travagliata chiuse 0 compressetra i due grandi blocchi politici dell'Est e dell'Ovest.

..II simbolo di questa dura e rigorosa contrapposizione quarantennale si assommava

sostanzialmente nel cosiddetto "muro di Berlino". La caduta di quel "muro" aveva datoali a nuove speranze e a nuovi ideali.

Le nazioni che si identificavano abbastanza agevolmentc con un popolo e una linguasono tornate a respirare di colpo l'aria sana della liberta, Questa riappropriazionedell'indipendenza, parziale 0 totalc, e stata tuttavia avvilita, in diversi casi, da unaggravamento di gia gravi difficolta economichc che tuuora auarngliano illibero agire epensare e frenano gli immediati e giusti entusiasmi. Ma non c'e da dispcrare: meglioliberi anche se poveri.

Altre nazioni, invece, con piu spiccate caraueristichc di polietnia, si sono divise espaccate, dando vita a nuove realta nazionali nel dcsiderio di conseguire una realtapolitica biunivoca, nella Quale si potesse soddisfare l'aspirazione di ogni popolo acostituirsi in nazione.

Tale operazione divisoria, purtroppo, non e stata dovunque saggia e indolore; inqualche caso e stata fonte di tragedie e di inenarrabili sofferenze; e altre manifestazioni diconflittualita sana latenti e possono ancora riproporsi in un futuro piu 0 meno lontano.

Tutto do desta angoscianti preoccupazioni, poiche, ai disagi di un tempo, se neaggiungono dei nuovi e di ancor piu cornplicata soluzione. I motivi di questi ulterioridisagi e dell'innescamento di una nuova conflittualita sono tanti e spes so anche bencomprensibili. Solo Ia cultura e l'educazione ad acceuare la diversita puo riportare queipopoli che siano entrati nella palude di tali sofferenze e angosce alia serenita e alIa pace.

Direttore responsabile: Sabino d'AcuntoDirezione: Via S. Egidio 21-23. 50122 Firenze

Distribuzione: Fondazione Europea Dragan, Via Larga 11.20122 MilanoReg. Trib. Roma n. 81/81 del 20/2/1981

Periodico annuale

"Ponto-Baltica", pur nel suo piccolo ambito, vuol contribuire ad alimentare questaansia di pacificazione e di mutua comprensione fra queste splendide e gloriosepopolazioni,

Carlo Alberto Mastrelli

lvvertenza

'er ragioni tecniche questa numero di "Ponte-Baltica" esce tipograficamente un po''isomogeneo, Infatti, a causa dei molteplici segni diacritici e caratteri speciali si e'ovuto riprodurre il saggio di M. Barbera COSt come approntato dall'autore.~iscusiamo con il lettore, sperando che consideri piu i! contenuto che laforma.

La Redazione

Problemi di ricostruzione nel consonantismo uralico

Manuel BarberaProb l e midi ricostruzione ne l consonantismo ur al ic ovs

f~v pij !lKryraL &vilKLarov 06K lE£up~a£~.Qv£E£p£vvryrov lov Ka~ ~KOPOV

'HpaKl£ L r o c , fr. DK 18

1 Ricostruzioni del sistema consonantico uralico.

II consonantismo e il set t orero d i, gran lunga pili stabile delIa fonologiastorica uralica, Ie cui peggiori insidie, notoriamente, si annidano piutto-sto nel vocalismo. II sistema raffigurat~ in tav. la rappresenta quella chesi puO considerare la ricostruzione vulgata classicaw e non si discosta, in-fatti, molto nelle sue linee essenz ia.li.r» dalle corrispondenze individuatedal SetAIA~ al torno del secolo.

P t k P t k

C c

S s ~Ii r 't d d'

n 7) m n n ry1 ' r

j 1

w j X

Tav. la Tav. lb

cs ~s

m n1 r

w

II quadro non e tuttavia cosi idilliaco come potrebbe sembrare. tant'e chesi possono fare a questa ricostruzione almeno tre ordini di obiezioni: i)

molte corrispondenze sono state stabilite in modo alquanto precario; ij) sie tentato - vizio metodologico non irrisorio - di aggredire direttamente laparete finale del proto-uralico senza prima passare attraverso Le stradepreliminari deLl a ricostruzione delle singole protolingue; iij) e statoscelto in modo preconcetto il modello di un determinate gruppo di lingue (inparticolare di una lingua: il finnico) considerate a priori piu conservative

(.). II preseute Iavoro e stato presentato in versione lievemente diversa alIa Riuni one del Dottorato di r ic erc a inIf Linguistica" detl'Universite degf studi d.iPavia tenuta a Bergamo i115-16 giugno 1992.(1). 11solo in pratica che potesse in qualcbe modo giuslificare I'ardita affermazione (che io qualificherei piuttosto comepietosa menzogna 0 come sorta di c ap t at io benevolentiae) di Tagtiavini che la ricostruzione del proto-uralico ab~jaraggiunto un livelto di affidabilita fin superiore a quella del prot,o-indoeuropeo.(2). Ancora ana base di recenti e ottimi manuali quali HAJDU 1981 e. sostanzialmente, anche del!'UEW di Reder, chedovrebbe re pprescntare lta t tua le punto f er mo dell'etimoiogia uralica.(3). L'ecceztone piu vistosa e la divcrsa valutazione della cd. gradazionc (Su. a st ev ai nt el u'y, che Se ta la considerava Ion-damcntale ed antichissima: a questo proposito mi perme tto di rimandare ad un mio recente volume (BARBERA 1993).(4). cr-. soprattutto SETALA 1890-1891, 1902 e 1912.

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come guida per la rLcos t ruz i one:». Ed e il terzo difetto, a mio parere, ad a-vere maggiormente influenzato in modo negativo i risultati di questa secola-re ricerca, come cerchero di dimostrare nel § 2 del presente lavoro. Si trat-ta evidentemente di una storia vecchia: ad analogo ruolo, sia pure con ri-sultati migliori, furono chiamati l'indoiranico, e soprattutto il sanscrito,nella grammatica storica indoeuropea, prima che il terreno delIa ricerca nonfosse riscaldato dal sole dell'Anatolia e fecondato dai venti del Caucaso.A questa situazione hanno cercato di ovviare, in una importante serie dicontributi a part ire dalla fine degli anni Settanta, Janhunen e Sammallahtiapprodando ad una convenzione esposta in SAMMALLAHTI 1988 che si puo a tuttigli effetti considerare - per adibire una felice etichetta creata da Szeme-reny in ambito indoeuropeo - il new look del proto-uralico. La chiave divolta delIa nuova ricostruzione e stata la ricostruzione - a comune giudizioammirevole - del proto-samoiedo di JANHUNEN 1977 che, unitamente ai lavoridi Honti sull'obugrico e di Lytkin suI proto-permico, ha consentito una co-struzione metodologicamente pili corretta, pur se ancora lontana dall'ideale.La tavola lb rappr escnt aoi il sistema consonantico ur al i cooi e I.e tavole 2a e2b i sistemi delle due protolingue immediatamente discendenti, rispetti va-mente il protosamoiedo ed il finnougrico, nella nuova ricostruzione di Jan-hunen e Sammallahti (d'ora innanzi abbreviati JS).

L'operazione di JS rimedia abbastanza efficacemente soprattutto a due delleobiezioni precedentemente esposte. Della seconda s'e in parte gia detto: al-meno il proto-samoiedo di JANHUNEN 1977 costituisce una vera pietra angolareche, arricchita con la ricostruzione dell'obugrico di HONTI 1972 e del pro-to-permico di LYTKIN - GULJAEV 1970 e con i lavori suI vocalismo finnopermi-co di Erkki Itkonen (1946 e 1954) e di Lytkin (1964), permette di non edifi-care pili completamente sulla sabbia, come in precedenza. Quanto poi al.Lastrettezza delle corrispondenze fonetiche JS hanno conseguito un raro rigo-reo Non senza pagare qualche prezzo: "In Paasonen 1917 as well as Collinder1977 approximatively 400 items were considered Uralic, in Sammallahti 1979the number of reliable etymologies drops well under 200, whereas Janhunen1981 accepts only 140 regular cases; at the same time, the criteria for co-gnateship become accordingly stricter" (SAMMALLAHTI 1988, 479). Il rischiodi questa riduzione e stato notato da HELIMSKI 1984, 250: "the PU recon-structed system is based only on the limited number of the most reliableetymological pairs from PFU and PS, therefore it does not include some moreor less traditionally reconstructed items (geminate st cpsoi , *6, *n and *1,<, *1, in Janhunen's version [acco1ta poi in SAMMALLAHTI 1988(')]al'so *'t a~d*1'. The necessity of such reduction and the validity of its formal grounds-:.are doubtful". L'eliminazione di molti di questi fonemi e in rea Lt.a a mioavviso doverosa: **1 '(10) e **J sono proiezioni indebite dal finnopermico, comemeglio vedremo in segui too» per il secondo caso; Le due retroflesse ("cacumi-nali" sensu Collinder) **~ e **l} erano supposte in base a differenti esitiin a1cuni dialetti xanty (cfr. COLLINDER 1965, pp. risp. 80 e 88, e 82 e 90,che tuttavia giustamente dubitava), cosi come la **i in base alIa distinzio-ne riscontrabile in parte dei dialetti mansi: circostanze insufficienti aproiettare tali protofonemi in ur a.lLcoou; i riflessi, infine, di **-y (peral-tro contradditori, come notava il corretto Collinder, cfr. COLLINDER 1965,86) sono agevolmente riconducibili a JS *X(13) ed in taluni casi forse anche a

SA (JS) FU (JS) (= FP)

P t k p t kc c

(s) ~ IS S S

m n n '7 d d'Ir m n n '7

1 rw j 1

w j x

Tav. 2a Tav. 2h

(8). In realta non sono eliminate. ma solo trattate come /CC/ anziche /C:/; dalle etimologie finora allestite da IS erner-gono in UR solo '/pp/ ed in FU '/PP. tt, kk, U;.(9). Dove ·1figura solo in finnougrico e finnopermico; • l ' e posta tra parentesi a partire dal finnougrico, ma di fatto nonutilizzata; .~ e rappresentata nella schema del consonantismo finnougrico (SAMMALLAHTI 1988,491) ma dopo essereposto in forte discussione (ibidem, 490-491) e non viene di fatto poi utilizzata (sicche non ligura qui in tav. 2b); i rima-nenti fonemi sono stati tutti scartati.(10). I protofonemi tradizionali saran no d'ora innanzi segnati con il doppio asterisco per distinguerli da que IIi da me pro-posti.(11). Le forme ricondotte a - 't-, in particoJare, 0 sono creazioni da -, + • j a si spiegano come risalenti a •• d'. I casi resi-dui, di solito poggianti su dati volgaici e ob ugr ic.i, non possono comunque far risalire oltre al PU, e sono suscettibili di di-verse spiegazioni: efr. SAMMALLAHTI 1988.491 can cui sostanzialmente concordo. Net prosieguo non faremo comun-que piu riferimento a • -1', considerandola a tutti gti effetti una illusione della ricostruzione.(12). Tanto piu che, da un lata, Ia creazione sistematica di fonemi retroflessi e un fenomeno caratteristico delIa storiadelle singole lingue (dialetti?) xanty probabilmente successivo al periodo proto-xanty (efr. anche infra), e che, dall'aItrolata, e proprio in Mansi che la restrutturazione obugrica delle sibilanti viene massimamente radicalizzata (efr. oltre tav.8).

(13). L'introduzione di ·x, concepita come una "laringa le", in base aile corrispondenze del tipo

(5). L'unica eccezione a questa regola si e avuta sull'accidentato terrene del vocalismo da parte di Steirritz , che assunse amodello i sistemi del xanty orientale e del mari montano, cui si contrappose comunque la posizione di Erkki Itkonen 0-

rientata in sensa Iinnico-finnopermico ; rna la polemica poi sviluppatasi suI vocalism 0, e che coinvolse molti, e fin tropponota per essere qui rinvangata. Una critica ponderata a questi atteggiamenti e ad esempio in HAJDU 1981, 119-120.(6). La sola impaginazione e stata da me modificata per facilitarne la confrontabilit •. II medesimo avvertimento vale pergli altr isistemi fonologici riportati in questo contributo quando non siano di Mia cornpleta responsabihta.(7). Riporto l'essenziaIe del commento di SAMMALLAHTI1988, 482. "The phonetic nature of /x/ is unclear. On the ba-sis of Ob-Ugric evidence. it is possible that /x/ in fact represents two different sounds. a laryngeal ( ? /h/. ? r /)yieldinga long vowel in Proto-Ob-Ugric, and a velar ( /g/ or /g/) giving the spirant /g/ [carrige: /g/j. It is also possible that /x/is merely syllable boundary reconstructed in cases which originally have two successive heterosyllabic vowels: the phone-

tactic peculiarities of /x/ call for a thorough examination. The phonemes /d/ and Id'/ where probably spirants; [c] wasretroflex (cacuminal). The following consonants were apparently confined to word internal positions: Ir, r] 1 «]; the absen-ce of initial Jd/ in the reconstructions might be coincidental since its marked counterpart /d'/ is present".

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*k. Diver sa , invece, la questione per ** (;, negare la cui real ta , sia pure difonema di rara occorrenza, persino nel finnougrico e davvero un eccesso dicautela da parte di JS cui difficilmente si puo corisent Lreoo: Le corrispon-denze decisive, se pure poche, ci sono anche nel solo materiale presentatoda SAMMALlAHTI 1988cu), ed impugnare il valore de ILa testimonianza ungherese(SAMMALlAHTI 1988, 491) come troppo facile ai nrestiti permiani obbedisce aduna consuetudine in certa misura preconcetta.Resta da dire delIa terza obiezione, al cui proposito bisogna convenire cheJS non hanno saputo (voluto?) liberarsi completamente deIla grave ipotecadel modello baltofinnico e volgaico, anche se il rifiuto di **t nel sistemaUR e quello di **1' in UR, FU, UG e FP costituiscono un primo spunto in que-sta direzione.

aggiornato: impresa che pur sarebbe meritoria. Sono comunque convinto che idettagli e Ie novita che potrebbero scaturire da una considerazione globaledelle etimologie uraliche non dovrebbero alterare perlomeno Ie linee maestreche tratteggero nel § 2.2.

2 Per una revisione del consonantismo uralico.

2.1 I fonemi liquidi e solcati.

Nella tavola 3, sono esposte in modo schematico e compendiario Ie corrispon-denze che ci interessano esemplificate con un numero di lingue incompleto(per ovvi motivi di sinotticita) ma comunque rappresentativo ai fini che ciproponiamo. AIle forme delle lingue attestate si sono aggiunte, per facili-tare i raffronti, quelle delle sole protolingue di ordine pi~ bassop~; diver-so comportamento si e pero tenuto nel settore samoiedo, dove la ricostruzio-ne di Janhunen e accettata come sicura base, riducendo cosi la presenza del-le lingue moderne ad un numero puramente simbolico. L'ortografia usata equella standard delle rispettive lingue (se in alfabeto la t i.nco»: Ma., SuoKa., Lp(I'» oppure quella FUF (larga).

Quello che mi riprometterei ora di dimostrare e pertanto che (i) la triadeFP di fricative in FU e immotivata, **j essendo un'innovazione solo del FP,e (ij) che l'interpretazione di **6' e **6 come una qualche sorta di frica-tive dentali e sostenuta dal solo FV (ed in particolare dal FL), mentre tut-te le altre testimonianze puntano piuttosto a ricostruire delle liquide;queste acquisizioni unite a (iij) una valutazione autonoma dei singoli si-stemi delle protolingue ricostruite (ricostruzione internal permette di for-mulare un'ipotesi complessiva che pone 10 sviluppo del consonantismo uralicoin una luce affatto nuova.Il 1imi te, al momento inevi tabile, di questa teoria e quella di essere unsemplice restatement del materiale elaborato da JS e, parte, dalla biblio-grafia precedente, sia pure verificato su tutte le fonti a mia disposizionee lievemente ampliato quando parsomi necessario; Le etimologie presentatenella terza parte del presente contributo devono pertanto considerarsi solomateriale illustrativo e non dimostrativo, ne tantomeno quali prolegomeni adun ipotetico futuro dizionario etimologico uralico completo, attendibile ed

-r

SA Ne. FU Suo UR'abete rosso' ·kaet xaac:5y- ·koos; k uu si *kdxsi'osso" "u tr -lux; luu -fix;,

e certo la novita piu vistosa di JS. Le prospettive di un'ipotesi laringalista uralica sono molte e la teoria e ancora giovane;importanri affondi SODOtuttavia MANZELL! 1990 e KOIVULEHTO 1988.(14). Le ricostruzioni a livello di finnougrico proposte da HONTI 1972 sembrano, ad esempio, perfettamente efficienti. 1-noltre esiste UDa forte argomentazione esterna per postularnc Ia presenza in proto-uralico stesso: la testimonianza dellejukagiro (it cui sistema di Cricative ed aCCricate e stato ricostruito e comparato con il proto-uralico, individuandone cbiarecorrispondenze, nell'cttimo lavoro di NIKOLAEVA 1988, cui rimando per ogni dettaglio), che presenta rifle"i distintiper l'aHricata palatale tanto in parole con 06 altrimenti limitate al solo Cinnougrico, come FU o~olmi 'nodo' (cfr. glossa-ria). quanto in parole uraliche in cui le sole corrispondenze interne sarebbero sufficienti a fare sospettare ma DOn a dimo-strare un UR 0 G aDziche °i, come nelle parole per 10 zio (cfr. UR ~etii UEW 34 vs. cecii SAMMALLAHTI 1988,536) eper il padre (cfr. UR itii UEW 78 e qu~ nel glossario vs. FU dii SAMMALLAHTI 1988,541).(15). Che, giova ricordare, comprende solo le etimologie in cui non compaia alcun problema di dettaglio (pur spiegabilein base a ragioni volta per volta puntuali) e basate su un numero di Hogue abbastanza ampio: era questa d'altra parte l'Im-por t ante obiezione (peraltro ripresa da quella di HONTI 1972 a RAUN 1971) C.tta da HELIMSKI 1984,250, cit. Delle e.,ti-mologie "minori" scar tate da 1S ne presentero qualche esernpio net glossario conclusivo.

(16). Per XA e MN ci si e basati spr. su HONTI 1982 e 1S,per.it PE sui KiSKJ oltre che su JS, per MD e mari su BE·RECZKI 1988, per il LP su KORHONEN 1981 e per it BF su LAANEST 1982 e BARBERA 1993.(17). Ho rinunciato in questa tavola a valermi, come viceversa mia consuetudine, delia traslitteraztcne delle ortografiestandard cirilliche accompagnata dalla trascrizione IPA quando necessario, per facilitare iI confronto immediate con laletteratura scientifica comparativistica cbe fa di norma impiego dell'ortograCia FUF.(18). Le corrispondenze sono Ie seguenti: Ma. <sz > [s), <s> [5), <cs> [t ~J, <gy> [j); Ka. <~ > [t ~ ), <~> [J J; Lp. <c>[ts], <cc> [hts], -cc lc > [ht.ts], <3> [g~J, ed analogamente per la serie alveopalatale <~,t, j> ecc. marcata dalla pipa.

10 11

~tv ** /S**s**s **t;

t/_V', t'I_V't*t

»r.:»>, s'I_V's*s

Ne. TSk. S KetSA

t/_V', t'I_V't*t

!61Lt

Ko tJu L

j-, -I-I*L (s/#_V$s)ttt

o1LttLj-, -I-I*L (s/#_Vs)ttt

Ma.Xa. N ObXa. N KzXa. S NzXa. S oj,Xa. E Tr,Xa. E VjXa. E VxXAMn. N, EMn. WMn. S = MN

szsssssss*ss vs (~s)s (:::rs)

5-, -i-lv_V, k~s- -i-Iv V ks*' *, - ,s-, -z-

s-, -S-I_C, C_-'t-/v_v

Ko.Ud.PE

s(z)-, -z-/V_V, ks~(Z)-* -z-/V_V, ksS-, -z-

S(~)-, -~-/V_V, ks~(~)- -~-/V v k~* * - ,s-, -!-

Mr. *s > E s\S W S $-, -s-/ c, C*-z-/v_v> E z\z W f -~-/v_v- -

S-, -z-/V_v, ks~-, -~-/V_V, ks

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Er.Mo.

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Manuel Barbera

2.1.1 La ~erza sibilan~e.Cia da un sommario esame delLa tavola 3 emerge La curiosa si tuaz i oneo» percui il fascio di corrispondenze indicato con il simbolo **! risulta distintosolo in un unico sottogruppo (FP), laddove e Lndi st igu ibi.Leo» da **5 vuoinell'altro sottogruppo gemello (UC), vuoi nell' altro gruppo (SA), vuoiperdipiu - in jukag iroo», Da un punto di vista strettamente Log Lcoo», unavolta definiti (e 10 sono) i rapporti genetiLi (limitati all'uralico pro-prio) schematizzati in tav. 4a, l'unica soluz ioneo» formal mente corretta delproblema impostato in tav. 4b e quella presentata in tav. 4c: l'accordo diSA e UC nel presentare un unico fonema costituisce una maggioranza qualifi-cata contro il solo FP e ne definisce la natura innovativa (scissione fone-matica e conseguente creazione di un nu~vo fonema) del doppio esito.

UR ? 5

II

I II

I II

ISA FU t ? t: 5

II (I IIFP UC 5 5 8 5#S 8

Tav. 4a rav. 4cTav. 4b

La logicita delIa ,soluzione riceve inoltre conferma anche da una considera-zione di diverse tipo. "The palatalisation-correlation (5/S, z/z, n/n, 1/1',etc.), which [...1 interlocks with the hissingjhushing correlation (5/S,z/1:) , thus contributing to the extreme richness in the area of affricates

(19), Una trattazione pi •• ampia del problema in esarne e VERTES 1970, cui rimando per i molti dettagti qui sorvolati.(20), L'affermazione di SAMMALLAHTI 1988,490 che in FU "tbe evidence for" I is scarce but probably conclusive: PFU'1i'1 iri 'mouse', 'ldrd 'garhering of water', 'pita- 'to prepare food' (not found in Hungarian?), 'mekIi 'bee' (not foundin Ob-Ugric)" significa in realta che le forme di provata origine uralica interessate al phoneme split FP sono solo quat-tro, non cbe in queste vi sia una differenza d'esiti rispetto a •• s.

(21), Cir. NIKOLAEVA 1988, cbe ne riesce a segnalare un solo caso,limitato a FV + JK, invero assai dubbio.(22), Se vogliamo, sotto questo aspetto, le proposte di ricostruire una terza laterale (' 'J) in base alia distinzione attuatasolamente in una ristretta parte delle part ate xanty cost come una quarta sibilante ( •• 1) in base alIa differenziazione ri-scontrabile in una parte dei dialetti mansi, anziche di ritenerle ambedue innovazioni singole, hanno la medesima probabi-liti logica dell'ipotesi delia terza soicata: molto bassa. Evidentemente iI motivo per cui le prime due ipotesi sono state daipiil scartate a differenza delia terza risiede soprattutto nella pretesa maggiore arcaicita (lege: prestigio) del finnico ri-spetto al xanty od 01mansi. A conclusioni analogbe ~ giunta ancbe VERTES 1970 che quantifica in 25% la probabilitA del-Ia presenza della terza solcata in proto-uralico vs. iI 750/0 a favore della sua assenza.(23) L'analogia, cbe si ~ talora voluto addurre a sostegno delia tesi tradizionale, con iI problema posto dalla ricostruzionedelia terza sibilante sorda non enfatica in semitico e solo illusoria, trauandosi di due questioni affatto diverse: in semiti-co, infatti, la difficoltA risiede nel trovare il modo di concord are testimonianze gii in se, filologicamente, problematlche etra loro discordaoti ma comunque canfermate anche esternamente a livello afro-asiatica (efr. ad es. MOSCATI 1980,33-37 e DIAKONOFF 1988, 36-39), e non eett'unlclra delia testimonianza (che net semitico dovrebbe essere I'arabieo.meri-dionale, anziche lingue di maggiore prestigia storico-letterario) ebe si e scene di elevate a paradigma della rieostruzionein base a considerazioni essenzialmente di "prearigio".

Problemidiricostruzionenelconsonantismouralico

(c/c) and sibilants" (AUSTERLITZ 1985, 100) e infatti una nota- caratteristi-ca areale del.l.azona permi.anaoo, in cui non e esclusa la connessione turcao».La p1ausibilita che la ricostruzione fonologica operata dal FP, approdante aquel sistema finora asserito uralico,

t c cs 5 s

rev. 5

sia un risul tato di Sprachbund e pertanto indubbiamente f ort.eee.

2,1,2 Le 1iquide.L'a1tra incongruita ricostruttiva di cui intendiamo occuparci e offerta daidue cd, "suoni delta" che da SETALA 1896, che ne diede la prima organica ca-ratterizzazione, ad oggi hanno conferito al proto-uralico un aspetto perlo-meno singolare, Qui l'inconsistenza fonetica delle proposte finora avanzate,incluso purtroppo anche quel1a d i JS(l7), e davvero massima: vien da dire, pa-rafrasando per l'ennesima volta Metastasio, "che vi sian ciascun 10 dice /cosa sian nessun 10 sa"; tutti comunque sembrano, piu 0 meno taci tamente,pensare che queste arabe fenici siano proprio quello che la grafia suggeri-see: dei font gro550modo fricativi ed altrettanto gxos somodo dentali.

(24), Che vi partecipi anche I'ungherese (e non Ie lingue ugriche dell'Ob), del quale sono stati spesso fin esagerati i lega-mi con le lingue permiche, senza che tuttavia vi si possano ravvisare prove del duplice esito in esame e circostanza a miopar ere significativa.

(25). Un ipotetico infJusso genericamente tureo PUD naturalmente essersi verificato solo a partire dai periodi rispettiva-mente MR, MD e PE (tradizionalmente si concorda, anche se su basi poco chiare, che l'unita protopermica dati a e. il IXsecolo dell'era volgare; sulla datazione del FV non v'c iavece alcun consenso tra gJi studiosi; p~r una rapid a visione delleprincipali ipotesi cronologiche si puo ricorrere aUa pratica collezione di lavole allestita da SZIJ 1990, 21~58),dato che siinizia storicamente a partare di turco (proprio) e di bulgaro-turco solo a partire dal VI secolo d.C. (cfr. POPPE 1965,58ecc.; per un sintetico ma preciso profilo storico dell'Asia centrale antica err. MANZELLI 1991,41-44), mentre conve nz io-nalmente (sia pure sempre in base a consideraaioni opinabili) si pone it periodo FP intorno all.500 a.C. Che comunque apartire da questa piu tarda fase tale influsso si sia effettivamente esercitato c indubbio: basti pensare al grado di tatariz-zazione del ceremisso, i cui risultati nel seuore Ionologico che ci occupa sono francamente disperanti.La possibilita di una seriore convergenza turea nelle caratteristiche dell'area volgaico-permiana non e coo tutto cio aff at-to da escludere: si pensi solo, appunto, alla tripartizione delle solcate in turco proprio (qui esemplificato col turco runicodell'Orxon, in quanta rappresentante la forma piu antica a noi attestata, anche se geograficamente non coincidente COD

l'area che ci interessa; la grafematica runica sistematizza nel consonantismo I'opposizione l+l : [-) [FRONT) coinvolgen-do le sibilanti ma lasciando neutrale la cb ui nt a nt e; cf'r. MENGES 1968,82-83 e POPPE 1965, 60-61) ed in bulgaro-turco(qui esemplificato con I'odierno cuva~o, per cui cf'r. BENZING 1958,701,708 e passim):

Turco dell'Ouon < ~ > < I >

~ (SI) 5 (Sl)<T>5

I:':uva'!o <,»5

<w>5

<c>5

(26). A riprova dell'importanza areale dello Sprachbund permico nella definizione del finnougrico si possono riportarele considerazioni finali di AUSTERLITZ 1985, 108_"The idea of a Permian Centre can also be expanded and grafted on alarger set of coordinates. It could serve as a model or framework Cor thinking about the original dispersion and the subse-quent history of the earliest groups of speakers of the Fennie and the Pinno-Ugric languages. Is it an accident that, interms of geographical reality, the Finno-Ugric Centre was, grosso modo, identical with the Permian Centre?",(27). "Probably spirants", cit. per esteso in n. 7.

Manuel Barbera

Tale ricostruzione e g~a in se abbastanza curiosa, in quanto un fone~a **6'che si definisca come "fricativo (inter)dentale sonoro palatalizzato" e dalpunto di vista deLl.a fonologia naturale insolitamente mar catooo e complessi-vamente piuttosto improbabile; un ul teriore stranezza e poi che il fonemamarcato abbia una frequenza di gran lunga maggiore (tanto in assoluto quantadistribuzionalmente) del corrispondente nor. marcato. Un esame anche solosommario delle corrispondenze individuate da queste due formule, d ' altraparte, e sufficiente a rivelare l'inverosimiglianza dell'opinione tradizio-nale. Tali c or'ri spondeuze o», verificabili in modo p iu completo nella tavolaterza, sono all'uopo qui sotto schematizzate nella tavola 5.

UR **6

hFU

hhFP FP UC

~j'l'

PE FV PE1\0 I 1'

'---1 -I I

MR MD FL1- -d\0- 1 r : -d- II

LP BF'19- - 6 - t

;i;SA FU SA

jr

UC1

Tav. 5

Praticamente tutte le testimonianze fuorche la finnolappone puntano a rico-struire due liquide. A questa punto il gioco e abbastanza scoperto: il fin-nico si rivela sempre piu il sanscrito della situazione: deve aver ragioneanche quando ha torto in virtu delIa sua (a volte solo presunta) arcaicita.Che inoltre, in questa specifico caso, e proprio il baltofinnico ad essereil piu innovativo: se il conguaglio dei due fonemi originari e un'evoluzione

(28). Non me ne sovvengono in effetti esempi, ne ne trovo traccia in repertori pur ampi come CANEPARI 1983.(29). Inoltre si tenga presente cbe in jukagiro il corrispondente di •• ", e I', cfr. NIKOLAEVA 1988,84; non conosco in-vece il riflesso di •• d.

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Problemi di ricostruzione nel consonantismo uralico

finnovolgaica~, l'ulteriore equiparazione dei contesti iniziali ed interni einiziativa solo BF.La natura di questi fonemi puo essere ulteriormente precisata appoggiandosianche ad argomentazioni di ordine tipologico. Caratteristica dell'uralico (edello jukagiro) pare infatti essere una peculiare distribuzione delle liqui-de, per cui la rotata e limitata alIa posizione interna di parola, mentre lalaterale occorre anche in iniziale.Significativamente la **6 si comporta distribuzionalmente come la *r occor-rendo solo all'interno di parola. L'ipotesi che si tratti proprio di una ro-tata, lungi dall'essere contraddetta da alcun prova, riceve autorevole con-ferma dal fat to che il suo regolare prodotto in SA e /r/, mentre le rispon-denze laterali (0, se indurite, dentali) nell'altro ramo uralico ne specifi-cano la probabile articolazione retroflessa e vibrata. Invece la seconda li-quida, **6', ricorrendo anche in posizione iniziale, ha buone chances di es-sere una laterale; dato, poi, che tutti i suoi esi ti anteriori al congua-glio()!)finnovolgaico sono palatali sa ra inoltre lecito attribuirle tale trat-to.La probabilita tipologica di sistemi di liquide che osservino la distribu-zione che abbiamo evidenziato nell'uralico e ben nota a partire da BENVENI-STE 1939, che la dimostrava per l'Lndoeur opeoo» (in base ai dati anat ol.Lc io»,

(30). Che iI ceremisso conservi qua1che sporadica traccia di duplicita di esito e dubbio; ma - si sa - per it mari vale un po'quello che Pisani diceva dell'albanese: crea sempre piu. problemi di quel1i che non aiuti a risolvere. Comunque anche lasopravvivenza di qualche esito residuale nei dialetti ceremissi nOD impedisce di pensare che la fusione del due fonemi siaproprio un fenomeno finnovolgaico, anche se eventualmente non aocora del tutto concluso alla fine dell'unita FV.(31). Ed in parte anche posteriori. se il tratto di palatalizzazione e ritenuto nelle liogue mordvine in posizlone iniziale.(32). Non e questa la sede di aggiornare in toto le sue affermazioni in ambito indoeuropeistico, poiche cia occuperebbeuno spazio eccessivo vista la mole delia bibliografia laringatista successiva; si vedano comunque gli spunti in n. 34, e bastidel testa dire che Don manca certo chi sostenga, come BEEKES 1978,71, che "PIE did not have r~".(33). La situazione in eteo non e sot to questa rispetto molto mutata da quando Benveniste scriveva: per limitarsi alia bi-bliograCia essenziale efr. LAROCHE 1954,107-116 e 1960,63-65; MERIGGl1962, 102; HOUWINK TEN CATE 1965,128-131; KRONASSER 1966,66; CARRUBA 1968; KAMMENHUBER 1969,267; ROSENKRANZ 1978, 42; MERIGGI 1980,270 e MARAZZI 1990, 136-137; per una trattazione pili ampia delia questione, cosi come per una bibliografia completa.mi permetto di rinviare ad un mio lavoro in corso di allestimento. Le rare eccezionl all'interdiziooe in esame, in effetti, sitrovana solo in (luvio) geroglifico e sono comuoque in genere assai tarde (non essendo piu verosimilmente credibile lalettura del Beran CERVUS2\ru-SOL-u(wa)lta?-+ Ruw anda-T'iw att a-Muw a i del sigillo Be 106, probabilmente delXV sec. a.C.: efr. MORA 1991, spr. 17-20) e sicuramente secondarie. Salvo I'avverbio ruwan (ru-wa li-na = Fen.l-pnm:KARATEPE, 175 in HAWKINS et alii 1978, Ill) 'formerly' cbe rappresenta ad ogni buon con to un'evoluzione seriore(sia che si accolga la spiegazione di TISCHLER 1983,526-527 ex Bossert di coUegarlo all'ittita (cuneiforme) k aru (ka-ru-u) '(rUber, vormals; scbon; bisher", sia cbe si accetti J'ipotesi di CARRUBA 1968, 39 che pensava ad una dissimilazio-ne iniziale da nuwan \numan), abbiamo solo a che fare con forme onomastic he piu 0 meno legate al nome del dio cervo(cuneiCorme dKAL\LAMA = geroglifico D.uoCERVUS\CERVUS:z), quali (riporto solo alcune delle phi significative): I.in geroglifico (U )ru(wa )nda (efr. CARRUBA 1968 e MERIGGI 1980, 270), Ruwatis (ru-wa-ti-(ia): KULULU Stri-see I, 40 in HAWKINS 1987, 137 e tavv.), Ru(wa)-Sauska-ti (ru-sa-us-ka-ti: KOYLUTOLU I, 3, SBo II, 8, 30 e 67, eBK V, 28 tutti riprodotti in MASSON E. 1980 di cui non seguo tuttavia la lettura; efr. LAROCHE 1966,293 dove Pequiva-lenza con cuneiforme dLl~_dKAL\LAMA; per I'elemento Sausk a efr. la resa !wSk nell'a1fabeto ugaritico), Runtiyas(D •••• CERVU~-tir-ia-sa?l: BOH<:A 3-4 in HAWKINS 1975,39), Runzas (D.u.CERVUS-za-sa: KARATEPE 212, efr.HAWKINS et alii 1973, 182), ecc.; 2. in cuneiforme inoti composti luvi in -r a d u , come Piy am a-r a du (mp i -ya~ma-ra-du-(uI) e mSUM-ma-ra-du: LAROCHE 1966, 141 n° 981; a mio avviso equivalente e anche il nO 980, mSUM-ma-dKAL_( an) ~ *Piyama-dKAL), ecc; 3. infine i numeros! retitti nell'onomastica asianica d'eta ellenistica quali pwvoac;ecc. (cfr. HOUWINK TEN CATE 1965, 130-131 ecc.). Anche in questo caso si tratta di forme secondarie, per cui sono sta-

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Manuel Barbera

grec i.oo ed armerri o») adducendo gli esempi di ba scooe , turcO(17),dravidico(3I) eot cerrt ot.tooe, cui si po t ra aggiungere, per coprire anche Le Ame rLchet-e 01 tre

te invocate diverse spiegazioni: la tesi oggi pili accreditata (per quanta non perda it suo fascino la proposta di CARRUBA1968,37 e passim cbe poneva I'anatolico "<rw a n d- col messapico fJp (I/O 01/ \brunda ed il norvegese br u n d sotto JEW168 *bbr e n-t o-s; in seguito a MORPURGO DAVIES 1982-1983 e risultata inve ce senz'altro da scar tare, come gia vedevaCARRUBA 1968, I'ipotesi del rotacisrno iniziale avanzata da LAROCHE 1954) c che - stante I'equivalenza recentementeassodata di aleune notazioni dLAMA con Kurunta re di Tarbuntassa (MARAZZI1990, 136 e per primo HOUWINK TENCATE 1965, 130) - si dcbba prcsupporrc un'cvoluzione (perfettamentc plausibile) k ur u nt-: > luvio * hrunt > ru nt-, ecc.Quanto aile altre Hogue anatoliche (Juvie) rninori, non mancano aJcune attestazioni, necessariamente tarde, del fenomenoche ci interessa. La relativa frequenza di r "graf icbe" iniziali in licio non rivesre pero soverchio interesse in quanto hannonotoriamente (efr. CARRUBA 1974,579; 1991,17; 1969 passim; ecc.) valore sonantico ar \ er come evidente dalle trascri-zioni di parole greche. Piu inreressanti Ie due occorrenze registrate in lidio: per il r av al terza persona preterito da r av a-'gewahren ' efr. GUSMANI 1964, 189: per la legenda .k al i, su due monere (WEIDAUER n· 114 e 115), la cui lettura e sra-ta dapprima migliorata in [kat'ifm/'des Rkas (?)' da GUSMANI 1982 e quindi modificata in ~kati( con "endunglosePoss." in GUSMANI 1986, 137. efr. ora CARRUBA 1991 che, assicurata la r - iniziale, propane I'interessante in tcr pr e t a-zione rkali-I "(e) del\di r k a l i' in cui "si tratterebbe di un derivato aggettivale sostantivato in -Ii da [... J un sostantivo"r k a-, originate da un piu antico "or k a-r connesso con I'ittito ark- 'divider e, mcttere da parte' (donde tea I'atrro ittitaarkaman 'tr ibuto"), e dunque cot valore di 'f'isco, cassa del re, ecc.' (ibidem, 17). Per I'assenza in palaico efr. CARRUBA1970, e per quella, infine, in car io , pur con tutte le cauteic dell'ancor troppo fresca decifrazione e degli enormi problemirimasti, efr. RAY 1990,57.

Per quanto riguarda poi Ie lingue non indoeuropee dc llar ea, il divic t o di r- iniziale in hurrico (DlAKONOFF 1971,55 DC

segnalava la rara pr cscnza solo in parole straniere) pare assoluto anchc in base aile pill recenti acquisizioni in materia(GIORGIERI c.p.); scmpre secondo DIAKONOFF 1971,57 "im Wortanfang findct sicb r- im Urar taische n ebensowcnigwie im Hurr ischen"; e cbe analoga i'nterdizione vigesse ancbe i~ battico e confermato da KAMMENHUBER 1969~, 448. SeI'assenza di r- iniziale in tutta I'area anatolica (nel senso piu vasto del termine, comprendendo anche I' Urartu\Armenia),dunque, e ormai nozione sicura, assai piu difficile e allargare l'esame aile altre !ingue non semitiche del vicino oriente an-tico: l'attuale state delia rtcerca non sembra permettere alcuna affermazione sui comportamento dell'elamico sotto que-sto riguardo, ne la situazione del sumerico e tra Ie piu chiare: se, ad esempio, THOMSEN 1984,45 argomenta per l'esi-stenza di un unico fonemaliquido(forse/r/alveolare)inbaseallediffusealternanzeIV.DIAKONOFFI976.111n. 20ha ipotizzato invece due suoni "r" fonologieamente distinti. Piuttosto interessante e infine not are come, se per un versol'interdiztone di r- inizialc accomuna a hurrieo ed urarteo parecchie lingue caucasiche NE (famiglia cui it hurrico eI'urarteo sono state recente mente dimostrate appar tenere da DIAKONOFF . STAROSTIN 1986, mentre del meno notahattico e indiziata l'origine caucasica NW, efr. ibidem, n. 4 ed IVANOV 1985) quali dargva, Iak e lingue nax (efr.DIAKONOFF· STAROSTIN 1986, p. 10), questa situazione non sernbra per altro verso proiettabile in proto-caucasiconord orientale: in tale protolingua, anzi, .,- sembra assolvesse anche importanti funzioni morfologicbe, essendo uno deiquattro prefissi di genere (ibidem, p. 10), nonostante sia poi stata eliminata in hurrico con I'evoluzione ·r- > t-, in naxcon .,- > d-, ecc. II consuetamente asserito influsso (substrato) delle lingue anarie non-semiticbe (nella fattispeciecaucasiche) sull'lE anatolico e dunque in questo easo probabllmente da ribaltare, essendo viceversa confermatal'indoeuropeicita originaria del tratto in esame vs.la sua provata recenziorira in caucasico settentrionale.(34). L'interpretazione laringalistica delle protesi vocaliche greche e stata in seguito a volte messa in dubbio perlomenocome spiegazione globale del fenomeno; si vedano comunque, tra la bibliografia pi •• recente, MA YRHOFER 1982, BEE·KES 1988 e RUIJGH 1988, oltre all'ormai classico BEEKES 1969 ed a HOVDHAUGEN cit. in n. sg.(35). Cfr. almena HOVDHAUGEN 1968 e GREPPIN 1988.(36). La fonotattica basca e in effetti assai rigorosa nell'ammettere (. ioiziale ma non r· (dr. ALLIERES 1979, 18 e pas·sim), che non compare mai nelle parole native ed e eliminata dai prestiti Iatino-ramanzi mediante vocali protetiehe: efr.vLat. rege > basco errege "re', Lat. riclor > errelor ·curato\ eec. Una situazione simile si rispecchia anche, pur se menocoerentemente, nelle due lingue romanze limitrofe, il guascone (efr. spr. ROHLFS 1935, 99·100 e passim) e I'aragonese.]n guascone, in particoiare, dove iI divieto e piuttosto forte e diffuso nella stragrande maggioranza dei dialetti (efr. la ta-vola 1 in ROHLFS cit.), r- iniziale latL.,o passa regolarmente ad arr- (cfr. Gase. arr~ 'niente' vs. Oce. rl < vLat. re, ecc.)attestato gii. in epoca assai antica (efr. l'Arregemundo in un documento del 990). In aragonese Ie voeali protetiehe sonoassai piu rare, ma che si tratti di regressione recente di un fenomeno anticamente beD piu vasto provano Ie frequenti falsericostruzioni (tipo Ar. roz. roba, riba vs. Cast. arroz, arroba, arriba) e la topoDomastiea, con ivari Camparreluno,Pueyarruego, eee. II fenomeno sembra un tempo aver interessato tutta I'area ibero-aquitaoica se, come pare (efr. TA-VANI 1968,22 e, tra i Javori di Tovar sulle lingue dell'Iberia antica, almeno TOVAR 1961 e 1962), aoche in antico iberieo

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problemi di ricostruzione nel consonantismo uralico

all' Afrasia, il diegueno(") (dialetto di Mesa Grande("»; significative limita-zioni nella fonotattica delle liquide sono inoltre note in molte lingue au-straliane(O).

2.2 Abbozzo di storia del consonantismo uralico.In base ai nuovi risultati conseguiti e ora possibile tentare di ridisegnarel'evoluzione del consonantismo uralico dal~a protolingua comune, attraversoIe varie protolingue intermedie fino aIle protolin~e di ordine piu basso.Principale guida sara sempre il lavoro di JS (compendiato nella sua piu ma-tura formulazione in SAMMALLAHTI 1988), vero punto dL partenza per ogni ri-cerca in questo campo.

era sconosciuta r- inizialc. In aqui t anico. inolt rc , e forse possibilc chc vi fosscro ultcriori limitazioni distribuzionali sc ilcurioso (ma non unico: mctatcsi simili occorrono anche - ad cs. - in ancuni diale ui it aliani N) fenomeno guascone per cui"un r apr es occlusive en syllabc posttonique cs t attire par la consonne initiale de la premiere syllabc" (ROIlLFS 1935,112;cf'r, cr o u rnp a < Lat. comparare, br esp a a o < v e sp er a t a , ccc.) fosse legato. come a qualeuno e scmbrato. a qucstioni disostrato. Interessante e infine notar c come anche 10 spagnolo sia implicata nelle caratteristiche fonotattiche areali cuiabb iamo aecennato, in quanto neutralizza I'opposizione fonolagica tra i due fonemi rotati /r / e /r / in posizionc iniziale

a favore del membro marcato.(37). In realta in tutte (efr. PhTF, passi~) Ie lingue turche "no liquid can be found in initial position" (MENGES1968,81); si conoscono solo pocbe eccezioni dovute alla caduta della vocate iniziale (POPPE ',960, 142), tipo

proto-altaico mongolo.uru--y urug• el dk- e/¥J-

Q. 'parentela''appendere'

balk.ar r ii 'seme'~uva~o l e k- 'fermarsi'tataro tiik- 'i d.',

dato che anche nei prestiti le liquide iniziali vengono per lopiu eliminate cot ricorso a vocali protetiche; quest'~ltima gene-ralizzazione e naturalmente piu 0 meno valida a seconda delle lingue , andando da unmassimo esemplificabile dal kirghizo(dove 10 sviluppo d i vocali protetiche e affatto regolare, come d'altra parte in kazako, uzbeko, ecc.) ad un minima esem-plificabile dal moderno turco di Turcbia (dove vi sono abbondanti esempi di mantenimento tanto nei prestiti piu antichidi matrice arabo-persiana, tipo tiizi m 'n ecessar io ', quanto nei piu recenti di origine occidentale, tipo radyo). Lasituazione pare la medesima anche in proto-altaieo, dove· /1, • tr, • r i, •r2 e .'1'] sarebbero i fonemi interdetti in posizione

inizia le (efr. POPPE, 1960, 9·39 e 1965,197·202).(38). La situazione e piu complessa di quello che la generalizzazione di Benveniste non lasci intendere. In rami], ad esem-pio , Ie restrizioni sono in reaua magglori essendo ammesse in iniziale solo quattro occlusive (p < U>, l <~ > k <$ >e c <'(j::- », tre nasali ( m < lb >, n <riz > e ;; <~» e le due "semivoeali- (y <UJ> e v <GlJ» a completa esclus~onedi ogni liquida e di ogni retroflessa, che anche nei prestiti teadono ad essere eliminate con voeali protetiche: la r <(f >,pero, ha una distribuzione ancora piu limitata, non potendo ricorr ere geminata intervocaliea (efr. BEYTHAN 1943,18-37 ed ASHER 1985, 258.259). La situazione puo comunque variare anche sensibilmente in altre lingue dravidicbe: in kan·nada, ad esempio, dove la teodenza aHa creazione di vocali proteticbe e me no sviluppata. si danno easi di r <13 > e I

<0> iniziali, ma non di !<~ > (efr. BRIGHT 1958). Per il proto.dravidico, infine, ricordo cbe ZVELEBIL 1970,77

sostiene addirittura l'interdizione di quaisiasi retroflessa ed alveolare in inizio di parota.(39). Ad un primo e superficiale controllo semb'rercbbe che la situazi~ne in khoisan non corrisponda esattamente. Laquestione meriterebbe un maggiore approfondimcnto ehe non roi e qui possibile tentare.(40). Dove tuttavia e piu frequente la situazione in cui si ba un solo tipo di liquida, pure solo "Doniniziale: cost ad es. inproto.utoazteco, efr. MILLER 1967. Interessante ancbe il caso del kiowa·apacbe, una lingua apacbeano (atbapas"a) par·lata oggi in Oklaboma (Caddo County), dove delle sole due liquide (non affricate), eotrambe laterali (/1/ e /1/ sorda), lasonora e l'unica tea tutte Ie consonanti a non poter figurare in inizio parola, a differenza ad esempio deU'affine navajo:

fJ·

efr. BITTLE 1963.(41). Una iinguayuma delia famiglia hoka, pariata in una zona a cavaliere tra C.alifornia e Messico.

(42). Cfr. LANGDON 1970,42.(43). Una chiara panoramica dei principali tipi di sottosistemi posizionali c in DIXON 1980, 159-165.

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Manuel Barbera

2.2.1 DaJ.Nella tavolaversione; le

proto-uralico aJ. proto-samoiedo ed al proto-finnougrico.

seguente figurano i sistemi fonologici UR, SA e FU nellaricostruzioni di JS sono gii state dat~ nelle tavole la

nuova(UR) ,

2a (SA) e 2b (FU).

UR SA FU

t: (C) k t: k t ,kP q P c P C; c,

(5) /s s S s s, n ,ill n n '1 ill n '1 ill n n '1r r r r1 1 ' 1 1 1 1 ',

w j w j w jx x

Eav . 6a I'av . 6b I'av . 6c

La *s era probabilmente apicodentale [s+] tanto in UR (cfr. > SA *C) che inFU (cfr. > UG *0 [0]); DR *r era un flap retroflesso, simile alla r del pie-montese langarolo o~ ~lla <"9>del hindi (urdii <} », alla <I> del pashto,aILa <R> del pan jabi , ecc.; in proto-samoiedo *cera sicuramente dentale[ts] (cfr. > SA N *t), mentre *5 e un fonema secondario, indipendente da DR*5 (confluito completamente in SA *s), e di ricostruzione non sicura.A parte la riunione in SA *t di UR *t e *s (proseguita in SA N con l'ulte-riore riduzione UR *q > SA *c > SA N *t) il fenomeno piu no tevoLer-o che ca-ratterizza l' evoluzione samoieda e l' el iminazione dell' ordine retroflessocon la fusione di UR *r e *r e l'assibilazione di *f' e la drastica sempli-ficazione delle liquide, una sola laterale (iniziale ed interna) ed una solarotata (solo interna), con il menzionato passaggio di UR *r (-**8) > SA *r el'analogo conguaglio di UR *1'(-**8') e *j in SA *j.Minori le modificazioni in finnougrico. L'espansione del fonema *6 puo esse-re , in parte un' iniziati va autonoma FU, eventual mente indotta dall' azionedel "Permian Centre" di Austerlitz, cit., ma la sua assenza in DR non puoessere asseri ta con sicurezza: dato che vi sono chiari riscontri jukagiri(cfr. n. 15, e glossario passim) non e da escludere a priori che l'estremadifficol ti d i, ravvisarlo in UR sia dovuta solo all' effetto congiunto dellasua rariti e della sfortuna, affezionata compagna dei filologi; nella tavo-la, comunque, 10 pongo per scrupolo tra parentesi. FU *1' esprime sia i con-tinuatori di UR *1'(-**8'), sia nuovi esiti da *1 + *j (-**1'). L'approssi-mante vibrato retroflesso UR *r [(] (-**8), infine, si rilassa probabilmentein una vera laterale, FU *! [l], come comprovata dagli esiti UG e FP ma so-

(44). Non faccio qui menzione delle sorti delia "Iarf egate'', dato che i suoi esiti samoicdi riguardano soprattutto il vocah-smo: cCr. supra.

20

Problemi di ricostruzione ne! consonantismo uralico

prattutto dalla diversadi *!- (-**8) iniziali,l'interno di parola.

fonotattica: compaiono infatti in FU L primi esempio»mentre *r continua a rimanere perlopiu canfinato al-

2.2.2 DaJ. proto-finnougrico aJ. proto-ugrico e successori.

Piu radicali sona Ie trasformazioni tra il FU e Ie lingue ugriche. Nella ta-vole seguenti sono rappresentati i sistemi del proto-ugrico, a tutti gli ef-fetti equiparabile all'obugrico (tav. 7a: UC-OU), del proto-mansi (tav. 7b:MN) e del proto-xanty (tav. 7c: XA); immediatamente dopa compaiono anche Iericastruzioni precedenti di JS per facilitare i raffronti.

UG - au MN XA

t C k t: C k t / kP '? p p f c0 ~ s f s

ill n n '1 ill n n '1 ill n ~ n '1

r r r1 1 ' 1 1 ' s.

w j 'I w j "( 1 ! 1 r

w j "(

Tav. 6a Tav. 6cTav. 6b

UC - au (JS) MN (JS) XA (JS)

p t: k P t: k P t k

C C Cv 6c

0 s ~ sh

,'1s m n '1 ill n n n

<

8 8 ' r r

ill n n '1 1 1 ' L

1 r (I') w j s 1 1 1 '<

w j s w j s

Tav. 7a Tav. 7cIav. 7b

In ugrico l'interdizione di r- iniziale e del tutto caduta, portando a ter-mine una tendenza gii latente, come avevamo notato, in FU; il sistema delleliquide, poi, viene ulteriormente semplificata con la riduzione a due delletre laterali finnougriche mediante la fusione di FU *1 e *f ( - **8) in UG

(45). Comunque assai pochi: err. SAMMALLAHTI 1988,492, e 'liiplii net nostro gtossario.

Manuel Barbera

*1. Notiamo ormai col grafo tradizionale *7 il rifle~ consonantico di FU*x, stante la sua probabile natura di approssimante ~are sonoro. II muta-mento, tuttavia, pili significativ~ che caratterizza l'~rico riguarda il si-stema delle sibilanti: FU *$ si postalveolarizza spi~ecrlo ulterioremente a-vanti l'apicodentale finnougrica a vera fricativa int~entale, poi induritanell'occlusiva omorganica in MN e lateralizzata in XA_ e viceversa indeboli-ta in *h e quindi dileguata in ungherese.Tale mutamento si continua in MN generando una vera CEcena di trasformazio-ni, compendiate nello schema seguente,

FU t 5 5 c; C.j. .j. ,/ .j. .j.

au .j. 8 ~ ,/ .j..j.,/ ,/.j.,/ .j.

MN t 5 !f c-

Tav.

che hanno alterato significativamente il consonantismo nansi: se l'affricatapalatale (UC *6 < FU *6 e *ns) resta ferma, la pos~.eolare si rilassa infricativa, confluendo in MN *!f con parte dei riflessi dell'originaria UC *~(- *5 JS - **~), la cui altra parte (in contesto palattie) si muove a riem-pire la casella lasciata vuota dall' evoluzione UC *~ ( < FU *5 = **5 +**~) > MN *t. Problematica, infine, la storia di UC *-v-, *-k-, *-j- inter-vocalici e di *7(~ (in cui in MN e confluito pure UC *-t- intervocal{co), chein MN vengono confusi e poi restituiti con *w 0 *j unipendentemente dallafonte.Pili lineare, sotto quest'ultimo aspetto la situazione ~n XA, dove UC *-~- e*7 sono rimasti distinti tra lore come da UC *-w-, *-k-, *-j- intervocali-ci. Meno radicale anche la ristrutturazione del sisteBa di sibilanti, doveimporta soprattutto la natura laterale del risul tato a uc *.9 ( < FU *5 =

**5 + **1), che credo si possa precisare come affricata sorda LateraLeon (deltipo del nahuatl <tl>, 0 del <~> di tante lingue amerinde delIa costa paci-fica set tentri onaleeo), ed il conseguente passaggio 1); *s (= *5 JS = **$) >XA·*s; tale *£ e poi confluita insieme a XA *1 (con ~ che ne segue) nellamaggior parte dei dialetti mentre il xanty del Vasjugan conserva la distin-zione in iniziale. Cli sconvolgimenti pili profondi a~rtati dal XA al con-sonantismo ugrico risiedono tuttavia altrove: nell'espansione dell' ordineretroflesso e nella redistribuzione delle liquide, tra loro intimamente con-

(46). Ormai soja intervocalico dopa it dileguo previa allungamento delia vocate prca::6::ote in contesto preconsonanticoavvenuto in FU.(47). Qui notata col maiuscoletto barrato <I,> (evidentemcote ispirato al n8vajo)..Jftfcrito 81phI consueta <L> chesuggcrisce piuttosto un approssimante sordo, 0 turr' al piu uoa fricativa tipo gallcse <a>. Un ulteriore vantaggio c quellodi avere cosi a disposizione il grafema <L > per 18 lateraJe sorda (non aCfticata) di •• .oi dialctti xanty moderni notataspesso dagli obugristi con 10scomodo (ed equivoco: cir, IPA!) <A>.(48). Come, ad esempio, il oootka (wakash) od il comox (salish).

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Problemidiricostruzionenelconsonantismouralico

nesse: se La qufnt.ao» nasale, retroflessa (una [Ill tipo mara~hi <Of>, sindhi<(», tami;!.<~, ecc.), sembra originare da una variazione allofonicanei ne ss i, con affricata retroflessa, tale spiegazione non sempre funzionaper La scissione di UC *1 (**1 + **/i) in XA *1 e *1, che comunque non ri-specchia neppure la duplice fonte del fonema ugrico; Ie successive vicendedelle quattro laterali proto-xanty, *1, *!, *1' e *£, sono tuttavia storiadelle singole lingue, sicche non ci addentreremo oltre, bastando la presen-tazione (a questa precise scopo abbastanza dettagliata) delIa tavola 3.

Quanto infine a1l'ungherese, non ritengo necessario scendere in ul terioridettagli a commento dei dati presentati nella terza tavola, trattandosi diuna storia a tutti ben nota e che 1a mia risistemazione lascia sostanzial-mente (f uor che quelle poche minuzie cui si e fatto in precedenza cenna)inalterata.

2.2.3 Da1 proto-finnougrico a1 proto-finnopermico e successori.Il passaggio dal finnougrico al finnopermico, i1 cui sistema fonologico epresentato nella tavo1a seguente con a fronte la versione precedente di JS,vede pochi mutamenti significativi.

FP FP (JS)

p t: '; C k p t k/ C CS ~ 5/ S /m n n n s s

r d d'

1 1 1 ' m n n ~u j x r

1 (1 ')

v jx

Tav. 9a Tav. 9b

(49). La presenza di cinque nasali e una caratteristiea fonologica che non ha mancato di attrarre I'attenzione di molti ti-pologi, pur nODcostituendo certo un record: si pensi alia frequenza dei sistemi a sei ordini di nasali ne lle Hngue australia-ne (pitta-pitta, arabana, kaititj, anindilyakwa, yinyjibarnrdi ecc.), tra le quali l'eccezionale yanyuvwa (parlato Del Nor-thern Territory vicino a Borroloola) vanta ben sette ordini di nasaIi correlate ad altrettante occlusive (efr. DIXON 1980,139-142); 0, per sistemi COD minor numero di ordini ma correlati in piu serie, si pensi piuttosto ai complessi sistemi di na-sali iniziali che contraddistinguono molte lingue delIa famiglia kadai (0 kam-tai, parte dello stock austro-tai sensu Bene-dict), dove ad es. il sui (ctr , DEWEN 1988) ba quattro ordini (labiale, dentale, palatale e velare) e tre serie (sonora, aspi-rata e preglottidalizzata) per un totale di dodici fonemi (sempre che Don se ne tenti una riduzione scaricando parte del va-lore distiotivo sui toni cui sooo legati). senza tener canto di combinazioni piu elaborate probabilmente polifonematiche.

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Manuel Barbera

A parte l'evento pili importante, l'introduzione delIa terza sibilante, feno-me no sul quale abbiamo g i.a bastevolmente sos tat oo», notevole Eo solo la pr oba-bile evoluzione dell' approssimante (bi )labiovelare *10' nel labiodentale *1)

( > PE *v e FV *1), donde MR *10', MD e FL *1) comprovata dalla divergenzad' esi ti rispetto al PE *10'- secondario LruzLal.eo».Radicali sono invece i mutamenti che conducono al proto-permico ed al finno-volgaico, e da questa a MD, MR e FL, i cui sistemi sono presentati in tav.10, e che mi limitero a commentare solo per quanto riguarda Ie aree maggior-mente toccate dal presente restatement.

PE FV FL

t: C f:: k t / k t: ~ ,kp p Ii c p c

b d v j g s ~ S 63i s / ! /

S m n n T) s s

v z 1 i r m n n T),1 1 1 'm n n r] r

r 1) j 11 1' 1) j

10' j

Tav. lOa rav. lOb Tav. lOc

Tralasciando pertanto i fatti fondamentali del consonantismo permico, la so-no ri zaaz i.oneo» e la palatalizzazione, e l'origine recenziore di PE *10', cuiabbiamo gia accennato, resta da segnalare solo l'avvenuta fusione di FP *1 e*J.Diversa la sorte delle laterali in FV(,,): qui, mentre da un lato si assistealIa creazione di un gran numero di *1' secondarie, l'originaria *1' FP sifonde con la vecchia *J retroflessa conservando il tratto di palatalizzazio-ne solo allofonicamente in posizione iniziale (dove trova poca concorrenzanelle forme da *J FP, principalmente interna), secondo suggeriscono i datimordvini; gia in epoca finnovolgaica -*/- tende poi a passare (tramite l'ov-

(50). Cfr. supra § 2.1.1.(51). Un'effieaee dimostrazione e in SAMMALLAHTI1988, 523.(52). Interessante anche i prestiti iranici in permico comune, gic) res! con la sonora, come ad es. Ko. dar cd Ud. dury <PE •do" 'mestolo, ramaiolo' per cui rt», Scr. darvi-IJ 'eueehiaio di legno" eee. (cfr. I EW 214 e KESKJ 87).(53). Non presento aoche i sistemi fonotogtci mordvini e ceremissi, ne mi addentro in dettagli specifici delta storia di que~sti due gruppi linguistici, poiche disponiamo in materia delia lucida e precis a {anche se purtroppo sintetica) esposizionedi BERECZKl1988, eui non posso aggiungere alcunche.

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problemi di ricostruzione nel consonantismo uralico

via trafila [U > [cU("» a -d- (come provano il mordvino e - forse - sporadi-ci dati ceremissi) che in FL probabilmente si spirantizza.Che poi la fusione di *6 e *t non risalga al FL ma sia innovazione solo BF Eo

provato dal fat to che la distinzione e conservata in posizione iniziale inlappone meridionale dove *6- > h- oppure f-/ __V labiale, anziche d- [1] comeregolarmente *c-(").L'altra maggiore d i,vergenza tra LP e BF e data dalle corrispondenze delleaffricate e delle fricative FL, la cui reale natura fonetica non e ancorastata indagata con sufficiente chiarezza. ·Faut de mieux conserviamo pertantoi grafi tradizionali. La tavola seguente riassume tal i corrispondenze; sinoti inoltre che tutti i fonemi lapponi presentati sono gradabili in posi-zione interna, mentre in finnico 10 e solo -t: -, anche se ho al troveoe trovatomotivo di ipotizzare che in BF 10 fosse anche *c.

LP cc c s C uI I ~ ~ I

FL cc s s s S C ccI y I I I I

BF t: h s C

Tav. 11

2.2 Tavola di conversione.A conclusione di questa lunga cavalcata dalla Siberia al Bal tico, mi pareopportuno fornire una piccola tavola di conversione tra i protofonemi tradi-zionali e quelli qui maggiormente modificati scendendo almeno fino al finno-volgaico, per facilitare l'uso comparato dei materiali ricostruiti tradizio-nalmente e da JS. Si propone altresi, per semplicita tipografica, di usarela linea sottoscritta al posto del punto per indicare l'articolazione retro-flessa, e di notare l'apice, segno delIa palatalizzazione, a fianco di tuttii caratteri e non delle sole lettere astate in alto.

(54). Cfr. vl.at. betl u > siciliano beddu, ecc.(55) Fornisco un esernpio, non esse'nde questa fase coperra da JS: UR "iuu 'fuoco' > FU=FP "rut, > FL "tut e > Suot ul i , Lp. N dolla e Lp. S Ro lalla; ma UR= FU =FP 'I'uma 'colla' > FL 'duma> Suo lyma, Lp. N aaome, Lp. S Rohibme.

(56). BARBERA 1993.92 e 94. Per la gradazione baltofinnica cfr., oltre a LAANEST 1982, 106-113, BARBERA 1993 cuirimando anche per la bibliografia specifica; per la gradazione in particolare delle affricate efr. BARBERA 1993, pp. 92-95. In generale, per la grammatica storica lappone fa testo KORHONEN 1981, e per quella baltofinnica LAANEST 1982.

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Manuel Barbera

"vulgata" DR~FU~FP~FV $ , c c 0 0'S sSA t s C s r jUG o s C C 0 0'

JS DR s S _e d d'SA t: S e r jFU s S S e d d'UG {) s v ,

d d'e eFP~FV s v 5 C ,

d d's e

DR s s' £ (e' ) t: 1 'SA t: s £ (s) r jFU s s' £ e' 1 1 'UC {) 2. £ e' 1 1 'FP s 2. s ' £ c ' 1 1 r

FV s 2. s ' £ e' 1

Tav. 12a-c

3 Glossarioetimologico.

A parziale esemplificazione di quanta sopra esposto, fornisco una ridottascelta di lemmi comparativi, selezionati tra i piu rappresentativi. Per com-prensibili ragioni di economia. non si e inteso offrire una rappresentazioneglobale di tutre Ie attestazioni in tuttL i dialetti uralici, ma ci si econtentati di approssimarsi di pi.u a questa ideale 0 di discostarsene mag-giormente a seconda dell' interesse comparati vistico delle forme volta pervolta in esame: il materiale a questo scopo necessario e comunque semprepresentato con I.'indispensabile completezza, ed in ogni caso figura semprealmeno una forma per ogni lingua (0 gruppo linguistico) in cui sia riflessala ricostruzione posta a lemma, sicche la mancata registrazione vale mancataattestazione.Nei limiti del possibile Le forme utilizzate sono quelle lemmatiche nellerispettive lingue, quindi, ad esempio, la terza persona del presente indefi-nito per i verbi ungheresi 0 mansi ma l'infinito primo in finnico e quellosecondo in estone, ecc.

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Problemi di ricostruzione nel consonantismo uralico

3.1 AvvertenzeortograEiche.Ogni qual volta possibile si sono preferite alLe trascrizioni FUF(,,)pau 0 me-no modificate a seconda delle varie tradizioni dialettologiche Ie ortografiestandard delle diverse lingue (0 Le loro traslitterazioni scientifiche inalfabeto La t Lno), per cui ad es i on:

Ko. D <6> (§) ['6]

y <.1> ( ~) [\l·1l

Mr. M y <61> (a) [e]

Mr. M e PE y «», (il) [a]

Er. e Mo. y <61> (P [i]

Ko. v <~> (~) [t~ ]e

tS <TW> (e) [t~ ]dz <.Ll3 > d) [d~]dz <D)\(> () [d31

ecc.

"'.

Tav. 13

Nelle forme riportate invece in FUF si sono mol to raramente attenuati, permaggiore leggibilita, i dettagli pili crudamente fonetici ritenuti non essen-ziali 0 solo dialettologicamente significativi.Al posto delIa 1 cirillica FUF per [1] (che e ad esempio allografo nell'or-tografia standard del voto del tassofono velare [1] della laterale /1/) hososti tuito, per comodi ta tipografica, il grafo < i. >. Per Le laterali sorde(spr. in xanty) si e invece preferito <L> al tradizionale <h>, vista anchel'omografia col grafo IPA per la vocale posteriore medio-bassa non arroton-data; in xanty, inoltre, ed in mansi (come in genere, cfr. Ne., Km. ecc.) so-stituisco <y> a (b) e <j> a (~), data l/impossibilita di equivoci con altrifonemi omografi. Per la vocale media posteriore non arrotondata, poi, housato di preferenza, per comodo di stampa, il grafema <6> di modello estoneal posta di FUF (~) fuorche dove potrebbe ingenerare ambiguita, come in lap-pone. Le forme Lp. U (da SCHLACHTER 1958) sono nello standard ortograficosvedese; quelle Lp. N sono in Lp. montano W con ortografia nielseniana;quelle Lp. E Kd, infine, riproducono (quando disponibili) in traslitterazio-ne Ie attuali standard cirilliche, oppure sonG nell'ortografia di Itkonen.

(57). La trascrizioni FUF si pongono per convenzione tr a tande, quelle IPA tra quadre.(58).Si bad ipertanto a graf'ie ingannevoli tipo: Er. eeer <"Ieep> (tejer) vs. Mo. seer < weep> dejar) 'topo'; Ko. sis'<CJ1Cb > (s'ts') 'cande lavs. si's' < cic b > (sis') 'marciume": vo d z <B063 > (vo~) 'davanti; primo'vs. vodt <B06*>(vo)) 'steccato da pesca invernale" vs. voz <B03 > (voz) 'tarlo'vs. vo i <BO~> (vof) 'sranga: diramazione': ecc.

27

Manuel Barbera

3.2 Lemmi

• *c'appi- FU 'colpire, tagliare'. UG 'c'appl-: Ma. csap 'battere'. FP *c'ap-pi-. PE 'c'apt"'>:Ko : cap 'bilo', capavny 'graffiare, lacerare', <5apkyny 'get-tare, lanciare di piatto (sassolini piatti e simili), ; Pe. cap 'bilo' e cap-kavny 'lanciare, gettare'; Ud. capkyny 'colpire con il palmo'. MD: Er. ca-poms 'tagliare'. FL *c'appi -. LP 'coppb-: Lp. S rs tii· OBpiJ _ ~b' uapa PR- 3,

Lp. N cuoplpat - cuoppan PR-Pxl e Lp. E Kt("la) &ii(j.Bp~T ~ ~ii'6~pp:,mPR-Pxl'tagliare' .• "cr oImi. FU 'nodo'. [anche jukagiro (NIKOLAEVA 1988, 84-85): Jk. Ks i!olo- eT ~ala- 'aggiungere., allungare, legare' J. UG 'c'omr: Ma. csomo 'nodo', cso-moz 'annodare'. FP 'c'olmi. MD: Er. sjulmo, Mo. sjulma 'nodo, rotolo', Er. eMo. sjulmams 'annodare'. FL 'c'olmi. LP 'colma: Lp. U tjuallbma _ tjualman G,Lp. L tjuollma [- ... J, Lp. N cuollbma - cuolma G, Lp. I cuolma [_ ... J e Lp. EKd tsullm - tSulm G 'nodo', Lp. U tjualmadit 'rinforzare (una cucitura)',Lp. L t:jw?llmat [- ... J, Lp. N cuoll btnet: - cuolman PR- Px l , Lp. I cuolmae[- ... j, Lp. E Kd tsullmde [- ... J 'annodare'. BF *solme: 'nodo' Suo solmu,solmi, Ka. N e S s\solmu, Ka. S e Au. s\solmi, Ly. sol'm, soim, Ve. sol'm,VO. soimu, Ee. solm /s~l'm/, e Li. E s~I'm; 'annodare' Suo solmia, Ka. N eS s\solmie, Au. s\solmita, Ly. soumeda, Ve. sol'mita, Vo. soimata, soimia,Ee. solmima e Li. E s~oI'm8.

• *£OD.s;;.iFU [*.cJ 'membrana, parte inferiore delIa pelle'. UG '£on£r. XA*£un£ 'derma (anche delIa pelliccia), 10 strato di pelle che ricopre Ie ossadelIa mano, ecc.': Xa. N Ob s~s, Kz ~wf e S Nz ~~~f; Xa E Tr e Sg ~¥u'~~~ eMj ~~u~~f· FP '£on£i. LP *conca: Lp. U tsuadltsa - tsuahtsan G, Lp. L tsuod-dza [- ... J, Lp. N cuo313a - cu033a G, Lp. I cuo33a [- ...J, Lp E Kd tsunnts-tsunts G; Suo PP (Enonteki6) sontu [ < LP: cfr. s- <LP *6 <FL '~, anziche >BF 'hJ.• *£upa FU ["cJ 'di breve durata, effimero'. UG *£upa-: Ma. sovany 'magro,secco'. FP '£upa. MD: Er. cova 'sottile, esile' e covams 'assottigliare, af-filare'; Mo. 50vams 'fregare, assottigliare; affilare; tornire', sovaf '16-goro; affilato; tornito' e suvanja(sava'na) 'sottile, esile, acuto'. FL*cupa.BF*hupa: SUo e Ka. N hupa, Ka. S,Au., Ly., Ve. ed Ee. huba, Ee. S hoba.• *ic'a. UR 'padre'. [Anche JK (NIKOLAEVA 1988,85): Jk. Ks aLa 'id.'J. SA*isa: Ne. St. nisev e T Ob nitre, En. Xn a.~& e F e~e, Ng. jase; Sk. N Ta £seasy (- esep 'padre-Pxl'). Sk. C Na eX e ehe, Sk S Ke as. FU *ic'a. UG*re'a: MN *ac' 'padre, nonno paterno': Mn. NeW Lm as, W Li J\li\as, W Pea\oas, E Ko oas\s, S Tv &'si\ci e aiei. Ma. 5s 'antenato'. FP *ic'a. MR: Mr.M yza; Mr. PE iza(j), E Ml iza, Ur iza 'fratello maggiore, zio paterno'. MD:Mo. oeja (0·6a) 'zio paterno'. FL *ec'a. LP *ece: Lp. N acce\ac _ aje G, Lp.I eei - eiji G e Lp. E Te jiedlce - jiedze G; seonosciuto in Lp. SeW (?).

BF *esa: Suo isa, Ka. iza, Au. iz\za, Ly. iza\a, In. iza, Ve. iza 'maschiod'animale', Vo. isa (iZ8 G) Ee. N isa, Ee. S eza' , e Li. E iz8..

(59). Le ricostruzioni proto·permiche sono adaltate da LYTKIN-GUlJAEV 1970; quelle, pur prcfcribili, di JS, essendodisponibili soja per pochi lemrni, sono date tra parentesi dopa le Iytkiniane. Non si e tentata una vera ricostruzione inproprio. non potendo atfronrare in questa sede 10 spinosissimo ed annoso problema del voeaJismo permico.

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Problemidiricostruzionenelconsonantismouralico

• *isa. FU [**s] 'pelle'. UG -Les . XA *ee!.: Xa. N Ob e'l 'pelle' e Kz £'L< <

'corpo, torso (umano), superficie del corpo, pelle'; Xa. S Ds e't,' Ko(~s) edIr. et, e Ko(Kr) et 'corpo (umano), ; Xa E Sg i~e Vt ~L 'corpo, torso (uma-no)', E Vk e't 'pelle' ed E Vx e Vj ft 'corpo'. FP *i~a. PE *!lz: Ko. ez'pelle, parte interna de Ll.a pelle, carne (f1 esh) '. MR *juuz-: Mr. (SKES)

jyz-fJjt 'siero sotto un callo (Upelle-acquaU)'. MD: Er. jozo 'superficie, a-spetto'. FL *i5a. LP *ose: Lp. S R¢ asse [- ... J, Lp L asse- [- ... J, Lp.N asse

ase G 'lato-carne di pelli e pellicce, cuoio capelluto' (solo in Lp. S W eN ?). BF 'iha-i: Suo Ka. Au. Ly. In. Vo. Ee. S iho 'pelle, carnagione (Vo.ed Ee. Sanche = Ee. N)', Ee. N ihu 'corpo, carne (flesh)'.• *kal'a- UR [*.0' J "La sci are vr estare ". [cfr. anche proto- turco 'qal- > tur-co di Turchia kalmak 'rimanere, essere abbandonati', e (secondo Ramstedt)~uvaso jul-J. SA 'kaja-: Ne. St xae(sb)(OO>e xae tss) e Ne. T Ob xaJje e xaJji5

v> v » >risp. 'lasciare' e 'restare'. En. kaj- e ke ije- risp. 'lasciare indietro' e'restare indietro', Ng. koae?- e kou?a- 'id.'; Sk. N Tz kuetja-, N Tu qbci-,C Tm kbt'-, C Nr ~uedsa-, S Ke ~uettja- 'lasciare (indietro)'; Km. ~oj6l'~'restare (indietro)', Kb. koegein" e Mt. koexo . UG *kal'a-. XA 'kaaj- [pro-blemi nel vocalismo ! J: Ka. N Ob xvjda' e Kz xajtl.; Xa. S Nz xijta', Ds xaj-

< <A >< « > <Aoa', Ko(Kr) xajta ed Ir(Cn) xajoa; e Xa E Tr J!yjt'ar3,Sg J(yjta"'(3',Mj kyjtaY3,> <." < < > (. »< c

Vt f)jLf'm~ Vk fvHa' e Vj rvj~8. 'lasciare indietro'. MN *kuul'-: Mn. N Xu'l'i, Mn. W Lm khul'i e Li khul'i, e S Tv kbiil '> "La sci.are "; Mn. N xu\ul'ti, ~Lm Pe khul'ti e Li kh\xul'ti, E Ko khQ\khwg1'ti e S Tv khul't- 'restare (in·dietro)'. Ma. hagy 'lasciare'. FU *kal'a-. FP *kal'a-. PE 'kC;.?l'-(*kul"JS): Ko. Pe. kol'ny e Ja. ku1'ne 'lasciare'; Ko. kol'bdny 'lasciare, tratte·nere, fermare'; Ud. kyl'yny 'restare, rimanere'. MR 'koode-: Mr PE kodaJ'lasciare, restare', kodso 'rimanente, altro', kodsist 'gli altri', ecc. ffi*kado-: Er. e Mo. kadoms 'lasciare' e kadovoms 'rimanere'. FL ·kaoa-. Ll'kooe-: Lp. L kuotet [- ... J, Lp. N guoaaet - guoaam PR-Pxl, Lp. I k'iaSOl[- ...J e Lp. E Kt kwa~§eo [- ... J 'lasciare indietro, abbandonare'. BF jkato-Suo kato 'perdita del raccolto, morte', kadota 'sparire', kadottaa 'perdere', ecc. [Suo > Lp. S R6 katot e L kiihtot 'essere assente, mancare', Lp.kiitotit e N gaaotet 'perdere' J; Ka. kad\vota, Au. Ly. Ve. kadoda, Vo. kaottua, Ee. N kaduma, Li. E ka'dd8 'sparire'.• *kAs'i- UR 'dare, regalare'. SA 'kas-: Ne. St xaso e T Ob ~affq 'obolo pe10 sciamano'. FU *kas'i-. FP *kasi-. PE *k~3i~ (*ku3i~ JS): Ko. kozin 'regaldi nozze, dono', Ud. kuz'ym 'dono'; MR: Mr. PE kuzyk 'dote'. MD: Er. e Mokazems 'donare', kazne 'dona' (z').• *kaxsi UR [**sJ 'abete rosso (Picea abies vel excel se) '. SA *kaet: Ne. Stxadye TOb xaoI, Ne. F kaat, En. Xn kari, En. Ba kadi, Ng. ku'a; Sk. kut(o)kaade (Cast;en), Km. ko'd, kO'n, Tg. kat. FU *koosi. UG *kaOi.. XA *koo!.: Xa

N Ob Yo'l, Kz XO'L; Xa. S Nz xu~, Ko(Kr) xut, Ds xu't, Ir Xut; Xa. E Tr k«~~2" c: <.... c: > < c > <.

Sg. if~~, Mj ~~~, Vk Vx e Vj f5?'t. MN 'kawtV: Mn. ke-rt', Mn. N So e Ls knfJt. F

(60). Poiche l'ortograf ia nenec usa < "> per I'occlusiva glottale I?I e «.' > per la "nasalizzata" /?I. ho mantenuto inaltrato it mjagkij znak <b> solitamente traslitterato -c " > ed ho reso con <It> it tve·,dyj z n ak <1:. >, onde evitare om

grafie can Ie notazioni dei due fonemi glottali.

2

Manuel Barber

*koosi. PE *kHz ~kiz JS): Ko. koz, Ud. kyz. MR: Mr. koz. MD: Er. e Mo. ku.FL *ku·si. LP *ko·s6: Lp. U guass~ - guasan C, Lp. L kuossa [- ... ), Lp.guossa - guosa C, Lp. I kuosa [- ... ), Lp. E Kd kass - kuz C. BF *ku·se: Skuusi (kuusen C), Ka. kuuz\zi, Au. kuuzi, Ly. kuz, Ve. kui, Vo. kusi, Ee.kuusk (kuuse C), Ee. S kuus (kuuse C) e Li. E kuza(z).• *keg}!!FU [**c) 'eerehio, anello, eerehione'. UC *kes;.a.XA *kaas;.e:Xa. E TI

Vx e Vj k~~~ 'anello alla fine delle baeehette da neve, imboeeatura eireolare delle reti a sacco, nassa, eee.'. MN *1<i2.:Mn. N So ed E Ki k is , W Lm Le Pe kis, e S Tv kus 'eerehione'. aMa. kegy 'stadium, circus, curriculunmeta'. FP *kes;.a.PE *kuc: Ko. kyts, Pe. kyts e Ja. kec 'anello'; Ud. ky8 (Ud. Sa kyc) ed Ud. Ka koso MR: Mr. M kecy, Mr. PE kece ed E Ur kecy 'solegiorno'. MD: Er. ci e Mo. si 'sole, giorno'. FL *keca. [LP ? (sembra doversrieostruire un LP *1<es6 inveee dell' atteso **keee): Lp. S R¢ kes (a) 'cerehio'; Lp. P giessat [- ), N giess8t - gies8n PR-Pxl, Lp. I kiesao [- ...e Lp. E Kt ~ie'ssaD [- ) 'avvolgere in una balla'}. BF *keha: Suo Ka. AuLy. ed In. keha '~erehio, sfera, anello', Ee. keha, Ee. S kiha' e Li. E kej'eorpo' .• *kos;.kaFP ['*c} 'aquila'. PE *kuc: Ko. kuts ed Ud. ku6. MR: Mr. M kuckyzMr. P Jo kutkyz. MD: Er. e Mo. kuckan. FL *kocka. LP *koeke-: Lp. S R¢ kas·kem, Lp. L(Ty) k~1·~ki3m (k6~·ski3m~ C), Lp N(Po) goaslkem (g~askim N, g~as.klmo C), Lp. I koasskimm, Lp E Te. kiaeekem. BF *kotka: SUo kotka (kotkan C;anche kokko - kokon C), Ka. kokko (kokon C), Au. kotku (kotkun C; anehe kok·ko - kokon C), Ly. kotk~ (kotken C) e kokoi, In. kokkoi, Vo. kotko (kodkon),Ee. N kotkas (kotka C; anehe kokas - kokka C), Ee. S kodask (kodaski C) ,

Li. E lcwtkanaz (kAotkana C).

• *kos'ki- UR 'seeeare'. SA *kase-: Ne. F kasuj 'seeeo', Ne. St xasuj e xa·sa(sb), T Ob ~af~l e ~aff~' En. Xn kasua e kasua- risp. 'seeeo' e 'seeeare',En. Ba kasue 'seeeo', kaso 'poco profondo' e kasue 'seecare', Ng. ko su a'seceo' e kosa- 'seeeare'; Sk. kuska 'poco profondo'. FU *kos'ki-. FP *kos'-ki-. PE *kw~s-: Ko. kos' 'seceo' e kos'myny 'seeeare'; Ud. kuas'-'seeea, ae·qua bassa' e kuas'myny 'seeeare'. MR: Mr. M kasky e PE kaska 'rapide'; Mr.PE kostas 'seeeare'; [Mr. PE kukso 'seeeo' ?}. MD: Mo. ko s 'ke 'seeco' ekos'koms 'seeeare'. FL *1<os'ki-. LP 1wck6-: Lp. U gailgee 0 gay-hkee 'seceo'e gay-hkat 'seeeare', Lp. L kuoi Ihka [- ... ], Lp. N guoi Ika [- ... ) e Lp. Ikuo sks: [- ... ) 'rapide', Lp. Kd. koastk - koa§k 'seeehezza - C' e kosske'seeeare'. BF *koske: Su. Au. kosk i , Ve. kosk , Vo. k6htsi ed Ee. koskjkos'k/ 'rapide'.• *kuc'V- FU 'ehiamare'. UC *kuc'a-. au *koc'a-. XA *kooc'a- 'intonare, sag-giare': Xa. Nab xo'sta' e Kz xo'tsi; Xa. S Nz xusta, Ko(Kr) xu·csa, Ds

<'" <' .0< « •• c: ••XU'sta' ed Ir(Gn) xu·csa; Xa. E Tr k'otsal(3, Vx k'o'\tsa'\tta' e Vj" .> <: •• <1\.. <1\ •• , ••

k'o'\ts·a\(ts-a\tda\tta. FL *kue'u-. LP *ku(!o-: Lp. S Vf ko,,{Sot, Lp. U<. " • • • • • • • • y

guh'tjoot - gubti jov PR-Pxl, Lp. L kahttjOt [- ... J. Lp. N goclcot - gocconPR-Pxl, Lp. I koicioo [- ... ), Lp. E Kd koa~tie - koadcak PR-Px2. BF *kucu-:SUo kutsua, Ka. e Aun. kucC5uo - kuC5un PR-Pxl, Ly. kucC!uda - kucun PR-Pxl,In. G kuti sua - kutsun PR-Pxl, Ve. S kutsta (kutsub PR-3), Vo. kuttsua -

30

Problemi di ricostruzione nel consonantismo uralieo

kutsun PR-Pxl, Ee. N kutsuma [t:s) - kutsun [t·s) PR-Pxl, Ee. S kutsma

[_ ...) e Li. E kuEsa (kucsuB PR-3).• *kuns'i- UR 'orinare~ [eorrispondenti anehe in manju-tunguso, ad es. even-ki uJik 'veseiea', ece.: efr. in proposito SINOR 1973). SA *kunse-: Sk kil~aqo(kiizaqo) 'orinare' e kiliiZ(kilz) 'orina', Km. konzal'£m 'orinare' e ki~ze '0-

rina', Mt. kun]im e Kb. ky~ze 'orina'. FU *kuns'i-. UC *kune'I-. XA *kos-:Xa. N Ob X5s e x~sta', Xa. N Kz Xos e x~str, Xa. S Nz XAs e xAsta~ Xa. S

•.• . .c .( " ~ '" .> c: ,L <. >Ko(Kr)[ ...)e x~sta, Xa. S Ds[ ... )e X~·sta', Xa. S Ir(Gn)[ ...)e xosta, Xa. E

,-" ::> <." ,. <Tr[ ...}e k'(Sst'at3,Xa. E Mj[ ...]e k'osra.'3,Xa. E Vx (...}e k((jsta' e Xa. E Vj<J\> <,,< -c .••• >

[...) e f~s~a, risp. "o ri.na' e 'orinare'. MN *kune'-: Mn. N xun!; 0 xus-vit exunsi, Mn. W Lm khu~-wiit' e k(h)unsi, Mn. W Li khus-ut' e khun~i, Mn. W Pekhus\kus-viit e khunti, Mn. E Ko khQs-vit' e (?) khons-, Mn. S Tv khus-wit' 0

khes-v<9t' e khunsant, risp. 'orina' ed 'orinare'. Ma. hugy 'orina'. FP*kuns'i-. PE 'kuj(*kTj- JS): Ko. e Pe. kudz '~rina' e kudzavny 'orinare' ~ Ud.Ka kyz 'orina'. MR kezaa-: Mr. M kyzam e Mr. PE kuzas 'orinare'; Mr. M kyz-vy c e Mr. PE kyz-vet 'orina'. FL *kuns'i-. LP *konco-: LP: Lp. U gadltjat'orinare' e gadltja - gadtjan 'orina - C', Lp. N g03138t 'orinare' e go]138 -,g0338 'orina - C', Lp. E Kd konntse 'orinare' e konnts - konrs 'orina - C'.BF: *kuse-: Suo kusi (kusen G), Ka. kuz\zi (kuz\zen C), Au. ed In. kuzi, Ly.kuzi, Ve. kuzi, Vo. kusi (kuz6n C), Ee. kusi (kuse C), Li. E ku,j e Li. Sakuz 'orina'; Suo Ka. Ly. Ve. kusta, In. kussa, Ee. kusema (kus:ta INF primo)e Li. E ku'zza (kUZUB PR-3) 'orinare'.• *kiis'i- FP 'domandare'. MD: Er. kevkstems (st) 'domandare' e kevkstnems'interrogare'; Mo. kizefnems (z) e kizeftevoms 'domandare'. FL *kils'i-. LP*k6~o-: Lp. U gihtjat - gihtjov PR-Pxl, Lp. L kahtjat [- J, Lp. N gac~at -ga]8m PR-Pxl, Lp. I koIjadio [- ... } e Lp. E Te kacce- [- }. BF *kilse-: Suokysya, Ka. N kysyo, Ka S Tv kil~o, Au. kilzilo,Ly. kilZilda,In. G kilssti(a,Ve.kils\ilda.\uda,Vo. tSiisila(tsiizilBPR-3), Ee. N kiisima, Li. E ki'zza (kizUB PR-3), Li. E (antiquato) kil'zza e Li. Sa kuzz (kuzub PR-3).• *l'ixmi UR [*0'] 'eiliegio selvatieo 0 viseiola (Prunus padus vel avium)'.SA *jeem: Sk. N Tz(i) 66m, Sk S Ca t'ew e Sk. S Ke tjeuwa; [Km. lem < PE ?}.

FU *l'iimi. UC *l'iml. XA *jaam: Xa. N Ob l'\l'o'm, N Kz j?'m~ Xa. S. Ds ed< 1\

Ir(Cn) ju'm, S Di Ko(Kr e Gn) jum, S Ir(Kl) jum, S Nz jum~ e Xa E Tr Sg VtVj jo'm', E Mj j'J?'m~E Vk jomt ed E Vx jo'm 'eiliegia selvatica, viseiola(frutto)'; Xa. N Ob 1 'o'mjux Xa. S Ds e Ko(Kr) ju·mjux, S Di jJ.mjux, S

< 1"\ >< ' v < J\ cIr(Cn e So) jumjux, S Ir(Fl) ju·mjux e S Ko(~n) ja\amjux, Xa. E Tr jo'·mjux,

£ ~ h < ~

E Vj jO'mju'z ed E Vx jomjux 'eiliegio selvatieo, viseiola (pianta)'. MN*1'iimi:Mn. N l'am (id.-jiw,<la pianta), Mn. W Lm l'a\Jm, Li I'Km, Pe l'am(id.-ju; la pianta), Mn. EKo l'a\&m (id.-jiw, la pianta) e Mn. S Tv l'a\~m'(baeea della) frangola (Rhamnus frangula)'; Mn W Lm l'am-pul e Pe l'Am-pui'(baeca della) frangola'. PE *1'om: Ko , e Pe. l'om, Ja. l'LIl·m,Ud. l'em edUd. Ka 1'6m 'eiliegio selvatieo

A

(a mazzetti), Prunus padus'. MR "Loom-puu[MR *puu < FP-FU=UR *puxi 'albero']: Mr. M lomby e PE lombo 'viseiola, Prunusavium'. MD *1 'om: Er. l'om 'frangola, Rhamnus frangula' e Mo. lajme'ciliegio selvatieo' . FL *Oo·mi. LP *oo·mb: Lp. S R~ fuom, S Ta ff!·~m!: e S

31

Manuel Barbera

Vf f~,?'m'[;, Lp. N duobma - duoma G, Lp. E Kt(Nt) Cuomma - Cuoma G ed E

Kt(Pa) tu~mm· - tu;:>ma G 'ciliegia selvatica, Prunus padus'. BF *to'me: Suo

Ka. Au. tuomi (Cuomen G) (Su. > Lp. N(En) TU'opme - rU'oale G], Ly. tuom,

lng. tomi, Ve. C tom, Vo. tomi, Ee. toom (toome G), Li. tUf?.i.m-kki (+DIM) eLi. Sa tuam-ki (+DIM) 'ciliegia selvatica, Prunus padus' .• *l'Umil DR (**0'] 'colla'. SA *jima: Ne. St ibja e T Ob. jiBre, En. Xn ie e

Ba jI, Ng. jime; Sk N Tz tim(a) , N Tu cim(y), S Ke tjeu e S Ca tjim; Km.

namy, Kb. nime e Mt. nime. FU *l'Gma. FP *l'Gma. PE *1 '~m: Ko. Pe. ed Ud. lem'colla'; Ko. lemavny e Ja. l'e'metne 'incollare'; Ud. lemis'kyny 'incollar-

si'. MR *l'uma: Mr. PE ed E Ur e Bi Liuuo , FL "Eiune , LP "oome: Lp. S (Vl?)

hibmie, L tapme (- ... ], N dllblme - dllbme G. BF *tuma: Suo (dial.) tyma, Ka.S, In. C, Vo. ed Ee. tuma, Ve. C t'uma.• *1.ap1.a FU ("0] 'milza'. UG "1.appa. XA *leepet: Xa. N Kz L;:pg~l}~(ed E Tr

~~p(af(l!~' Ma. l eo , FP "1.ilp1.a. MR *leep(e): Mr. PE lep e M. Ko I e=pe, PE *lgp:Ko. Pe. e Ja. lop; Ud. lup. LP "oabde: Lp. U hllbldee - habden 'milza, la car-

ne tra fegato e'polmoni'; Lp. N dadlve\dawlde - dadve\dawde G, Lp. E Kt(Pa)

taV5E - t:£vde, E Kd taiiFt\taffPplAI - tlimb\taaiIJA G ed E Te tliiidtc - t~Bbc 'milza'.> (. >, « (. c t «(

• *nu£i DR (**0] 'bastone, manico'. SA *nir: (SA "nir > Xa. N Ob Q5?f' N Kznor~ ed E Tr nor 'afl'; Xa. S Ko(Kr) nur, E Vx nor~ ed E Vj no'r' 'a'; Xa. S::>( '> 1\< ;>/\ >11.

Ds nur, Di nuz<e Nz ~urc 'fl'; dove 'a' ~ 'maniglia, manico (d i, pentole, sec-

chie, ceste di corteccia), e 'ft' = 'asta da appenderci il pesce a seccare'];

Ne. St nir" 'impugnatura', Ne. N Ob nlr"3 'manico di coltello', En. Xn ni?(nIoo? G) 'id.' e Ng. I1ir, (SA N *n'ir > Xa. N Kz nJl\ fJ'!;rI , S Nz n:£n, S

1\ 1\ < " •.Ds I1ar3, S Ko(Kr) na'r3, ed E Tr nari' 'manico, maniglia, ecc. ']; Sk. N Tz e S

, ~ vKe nir, e Sk. C Tm ner 'manico'; Km. nirze 'bastone'. FU *nu1.i. UG *nuli. XA

*nal: Xa. N Ob nvl e Kz n~L; S Nz nXt~ Ds nat, Ko(Kr) nat; E Tr n\n6L, Sg n60,v v <. -.I >1\ oJ ." > > 0( >1\1\ >A

Mj ~~~' Vt {I~~, Vk tJ~t, Vx tJR~ e Vj r,:at 'manico (Vx e Vj spr. di co l t e'l Lo )" .MN *nal: Mn. N na\al, Mn. W Lm Li Pe ed E Ko nal, e Mn. S Tv na\el 'gambo,

stelo, manico'. Ma. nyel 'manico, asta, gambo'. FP *nu1.i. MD: Er. e Mo. ned''manico, maniglia (Mo. anche 'manopola')'. FL *nuoi. LP *naoa: Lp. S Tii

nbo'r&, Lp. S Me n~rr~, Lp. U nadda - naddan G, Lp. P n~dd~ _ n~d~w ACC, Lp.L naa'ta - naTa G, Lp. N nadda - nllda G, Lp. N Ma(Ne) naooa - na'Sa G, ed E< < .c: < >Kd ni';ot - n§"o G 'manico (Lp. U spr. di coltello)'. BF "nute (2:"lute): Suo

nysi (nyden G)"e lysi (Lyden G) 'manico, impugnatura per la mano destra del

manico deLl.a falce, manico della falce', Vo. Lii s i: (SKES] 'manico della

falce' ed Ee. 10si (loe G) 'manico, impugnatura per 1a mano destra del mani-

co della falce, elsa della spada'; Suo nytto 'impugnatura del manico dellafalce' .

• ·o1.a- FU (""0] 'dormire'. UG "adl-: XA *001-: Xa. N Kz ()Lti; Xa.~ ><

~'Ha', Ko(Kr) ~tta ed Ir(So) ~tta; Xa. E Tr. cfl.~CaY3, Vx -ola'ra<

!?'!a' fa'. MN *aal-: (?: UEW I 334) ololanty 'sonnecchio' (Verxotur je) e

alalax" 'dormire' (Kungur); (??) Mn. N, W Lm ed E Ko ule\am, W Pe vui\em\mee S Tv §lem \ (w)81em 'sogno, sonno'. Ma. alszik (aludni INF). MD *udo-: Er.e Mo. udoms 'dormire' e udoma 'sonno'. LP "o'oe-: Lp. U Addeec - oda~ PR-

S Ds

e Vj

32

Problemi di ricostruzione nel consonantismo uralico

Pxl, Lp. L(Ty) o'~Ti£T - o'~Ta PR-3, Lp. N oacldet - oaden PR-Pxl, Lp. E

Kt(Nt) vu .•ppeo - vuaoam PR-Pxl, e Lp. E Te vJapfed - V~ad(}mPR-Pxl.

• "peca FP (*"c ] 'pino'. PE *P9zem (*poZim JS): Ko. pozam, Pe. pOzum, Ja.

pozem: Ud. puzym. MR *penJe: Mr.vM pyncy, Mr. PE pynca, e Mr. EUr pund'ia e Ml

punoig. MD: Er. e Mo. pice (FUF risp. (piCe) e (pi·ea)]. FL ope/e. LP *pece: raLp. S R6 petse, Lp. U biehtsee - bietsen G, Lp. L piehtsee (- ... ], Lp. N becce -biB3e G, Lp. I peeci (- ... J, Lp. E Te pie~ffe - piedfe G. BF "pete-:.Su., Ka. N e

VO. petaja, Ka. S pedaja, Suo Sa pec es , Au. e Ly pedai, ·Ve. N ped'O~ eVe. C

pedai, Ee. N pedajas, Ee. S petaj, Li. E pAedaG e Li. Sa padag.• *pesii DR (*"s] 'nido'. SA "pita: Ne. St pidja e T Ob pid'e, Ne. F cp6CCe,En. Xn ~iire', En. Ba fide, Ng. ~atte; Sk. pitte (-a), pata (Prokof'ev), pata(Castren). Km. [J'ida. FU "pe se , UG *piea. XA "piiL: Xa. E Vk Vx e Vj pat, Xa.S Ko pit. MN 'pit'ii: Mn. N e S Tv piti, Mn. W Lm pit'(a), Mn. W Li e Pe p i.t:',Mn. E Ko p i t/(L) \ pet'. Ma. Le s z ek: (+DER), 6Ma. feze (+Px3). FP "pes s . PE "p~z("paz JS): Ko. e Ja. poz 'nido' ed Ud. puz 'ovetto, testicolo'; Ko. pozalny'far l'uovo'; Ud. puzkar 'nido (d'uccello)'. MR ·peza-as: Mr. M pyzas e Mr.

PE pyzas; Mr. E Ml pizat. MD *pize: Er. pize e Mo. piza. FL ·pesa. LP *pese:Lp. U biessee - biesen G, Lp. L p i es se (- ... J, Lp. N bes se - bsss e G, Lp. Ipee s i (- ...], Lp. E Kt(Pa) pies-sF: - p i es ss G. BF "pe se : Suo pe se (pesan G), Ka.

«(, (. <.

N pesa\sa, Ka. S peza\za, Ka. S Tv. peso, Au. peza, Ly. peza\a, Ve N peza eS peza , Vo pesa (pezA G), Ee. pesa (pesa G), Li. E pAeza e Li. Sa peza.• *pfisa FL 'santo'. LP *pOse: Lp. U bisee - bissen G 'santo' e bisse-bAivee'giorno festivo, domenica'; Lp. L passe [- ... ], Lp. N basse - base G, Lp. I

pase (- ... ] e Lp. E Te Pirffc - Pf(lf£ 'santo'. BF: *puha: Suo pyha, Ka. Au.Ly. Ve. Vo. ed Ee. puha, Li. E piva e Li. Sa. puad 'santo'; Suo pyhat 'va-

c anz e ' .

• *pusa- FU (*"s ] 'soffiare'. UG *pu/la-: XA *poLaa-: Xa. N Ob.

pvl da', N Kz P9Lt reS Nz pfiecif' , soffiare , suonare soffiando'; Xa. S Dsc 1\ > -c > >

p1f£a, S Ko(Kr) p¥tta ed E Tr p'*k~(aI'3 'spruzzare con La bocca'; Xa E Vx

~~~a'l \ ~~Ea'L 'spruzzare, inzaccherare' e Xa. E Vj P1~aJa 'spruzzare, zam-pillare'. MN *put-: Mn. N put(~)i, Mn. W Lm Pe puti e S Tv putant 'spruzzar

acqua (con la bocca), versare'; Mn NeW Lm Pe pu\utasi e W Li pucasi 'spu-

tare, schizzare'; (prob. prestito dal MN] Sk. puttu 'saliva' e putonaqo'sputare, zampillare, riversar fuori'. Ma. fu- (£uj 'soffiare, tirar vento',

fujtat6 'mantice', ecc.). FP *pu~a-. PE *puck: Ko. puskyny 'soffiare (ven-

to), divampare'. FL "pusa-. LP *posa-: Lp. U biissoot: - busov , Lp L passot(- ... ], Lp. N bossot - boson, Lp. I possod [- ... J, Lp. E Kd poasse - poza'soffiare - PR-Pxl'. BF *puha-: Suo puhua 'parlare'; Suo puhalcaa, Ka. ed

Au. puhuo, Ly. puhuda e puhaica, Ve. puhuda (Ve. N anche puhaita e S

puhada), Vo. puhua, Ee. puhal zama , Li W puo' t'ca \ puo' tsa, Li. E puo' nl:ta'soffiare' .

• *puski- FU (*"s] 'pungere'. UG *pukIJY-. XA "poogeL-: Xa. N Ob ~~alda' e

Kz Pf~aLtl; Xa. S Nz pu~afta~ Ko(Kr) pc5xatta, Ir(Cn) pOXlitta, Ds pO~ac;a~ e Di- •.• <, > < «» < < < »

polar~a'; Xa E Tr p'~~~akrar3. MN "puwet-: Mn. N, W Lm ed E Ko puei (puwti],Mn. W Pe pQti, e Mn. S Tv puta\ant 'pungere, scalpellare; accoppiarsi (solo

33

Manuel Barbera

NeW Lm)'. FP "pusk L: , MR ·peskaa-: Mr. M py"f;kam \ poskam, Mr. P piiskam'pungere (di insetti)'; Mr. M pyskyl \ poskyl, Mr. P piiskyl 'aculeo'. FL"pu sk L: , LP 'posko-: Lp . U bsissket: - besgov PR-Pxl, Lp. L paskatit [- ... J.Lp. N boslkat - boskan PR-Pxl 'pungere', [?? Lp. E Kt(Pa) pOtsk(1)teo _

<p(5ts-o't 'infilarsi (in un buco) , scivolare; capitombolare (in acqua) INF _'puske-: Suo puskea, Ka. Au. Pus\skie (Ka. S Tv anche buskie),Ve. puskta, In. e Vo. [ < In. 0 Su.J puskia, Ee. puskama (INF IE pusla e Li. Sa. pusk 'urtare, conficcare, colpire, specie a

cornate'; Suo SW (Varsinais Suomi) puskiainen 'vespa', ecc.["sJ 'posteriore, deretano'. UG '~arykV. MN 'saaryk 'lombo': Mn. N

saryk(w); Mn. W Lm sa\aryk(w), Li sarykw e Pe soarykw; Mn. E Ko sArykhw \ sArykhol;Mn. S Tv S{;)ryX\-y. Ma. segg 'deretano, chiappe', seggberugas 'calcio nel se-dere', seggnyalo 'lecchino', ecc. FP 's'arykV. MR: Mr. PE serygel, Mr. E Ur Bisery-yeled E Ml serykel' 'deretano'; Mr. PE serygek e M Ko sary-yan'indietro'.• 's'eppa FU ['·sJ 'abile'. UG "s eppe : Ma. s zep 'bello'. FP=FL 's'eppa. LP·ceppe: Lp. U tjahpee - tjahpen G e tjahpes ATTR, Lp. L tjiehppe _ tjiehpesATTR, Lp. N c~plpe - c~ppe G e C~ppes ATTR, Lp. I ceppi _ ~epis ATTR, Lp EKd. tie~p' - tiep' G. BF ·seppa: Suo In. C e Vo seppa (G risp. sepan, seBan,sepa) , Ka. s\seppa, Au seppii (sepan G), Ly sep, Ve. N sep, Ve. C e S sep,Ee. sepp (sepa G) e Li. E skeppa.

• 's'Uma. UR ["iJ 'occhio'. SA "sejtne: Ne. St seve T Ob sefJ, Ne. F xaem,(En. Xn sej, En. Ba ~ej, Ng. sajme, s£jme; Sk. saji, Sk. N s~jja, C Na h~j,

Km. e Kb. sima, Mt. sima, Tg. sime-da, Kr. sjimi-da. FU 's'ilma. UG .~rma. XA'seem: Xa . N Ob e S Ko(Kr) Ds e Di sem, N Kz s~ 'm'; Xa. ·S Nz sem(ed Ir. sem ;Xa. E Tr Sg Mj e Vt s!'m~ Vk se'm~ Vx s~m' e Vj s~'m~ MN '~am: Mn. N (Ls eSo) sam; Mn. W Lm Li e Pe sam; Mn. E Ko sam; Mn. S Tv s{;)m.Ma. szem «szem).FP 's'ilma. PE 'sinm ('~rnm JS): Ko . sin, Ud. sin (sinm-: cfr. sinmys' 'oc-chio'-ELAT). MR 'siin-za (+DER): Mr. M synza, Mr. PE sin~a; Mr. P Jo sindza,Mr. P Vo syndza e Mr. E Ur e Ml Sinca. MD: Er. e Mo. selme. FL 's'ilma. LP'colme: Lp. U tjalblmee - ti jel men G, Lp. L tallme [_ ... J. Lp. N callbme _calme G, Lp. I calme [- ... J e Lp. E Kd tial1'm - tial'm G. BF 'si1ma: Suo eVo. si1ma (G risp. silman e silm~), Ka. s\silma, Au. silmii (silman G), Ly.sUm, Ve. ed Ee. N silm (G risp. silman e silma G), Li. E sl.lma e Li. Sasllm; Ee. N silm (silmu G) 'lampreda'.• *s'oxi UR ["~J 'bocca, apertura'. SA 'so-: Ne. St se 'gola' e T Ob f~ 'e-sofago, collo (ad es. di bottiglia), foce, pomo d 'Adamo ,, En. Xn su \ so eBa so 'gola'; Sk. N Tz suolj, C Nr hoj \ huoj, S Ke soi e Ke(s) soi 'gola,voce; foce (Sk S Ks)'; Km. S~j\) 'collo, gola'. FU-FP *s'uxi. UG *~u-yr. MN*suw-: Mn. N su\op 'bocca'. MN 'suw-ntV 'imboccatura, foce': Mn. N sunt; Mn.W Lm sunt \ su(n)t, Li so\at e Pe su(n)t; Mn E Ko sunt; Mn. S Tv sQ(n)t. Ma.szo - szavak PL 'parola' (?), szaj(61)'bocca', szed 'apertura, tappo', ecc . PE*su: Ko. ed Ud. sju 'gola, becco' non usato come forma indipendente (cfr.

PR-Px2' J. BFLy. puskeda,pusata), Li.capocciate 0

• 's'a.rykVFU

(61). La -i e analogica dcll'allomorfo con Px3 sz aj a; le forme etimologiche .rzam e sz a a coi Px I e 2 sono comunque anco-fa in uso accan to alJ'analogiche s z a ja m e s z a j a d .

34

Problemidiricostruzionenelconsonantismo uralico

infra) ma solo in costruzioni tipo Ud. sjue kuas'me 'ho sete (gola-Pxl sec-carsi-PR-Pxl)', sjuez juzmatyny 'dissetarsi (gola-DET\Px3 dissetare-INF)'.PE 'suk5?\S!; 'bevanda, kvas': Ko . dial. sjukb s ' ed Ud. sjukas' "kva s ", MR'-suu 'apertura': Mr. PE imysu 'cruna (lett. ago-apertura), , Mr. M Ko im~ edE Ur imas 'idem'. LP ? : a) Lp. S Ro tjuw 'gola', S Vf tiu~w£ 'fauci, esofa-go', S Tii ~uW5 e Me 6uww§ 'esofago'; fJ) Lp. P totto - ~oftoK<}w ACC, Lp. Ltjatta - tjaddaka(G) G, Lp. N codda - codldaga G, Lp. N Ma(Ns) tODT~ - &oDT'a,1CG, Lp I ~uuda - cudduu G, Lp. E Kd(Pa) tsoo~ - t~oDD~ G - t~oo~-y~ LAT ed E Tet!ionfJ(')- t!ioiidtg'ge G 'esofago; gola (E Kd)'. BF 'SUo 'bocca, apertura,foce': Suo ed Ee. N suu, Ka ed Au s\suu, Ly. In. Ve. N Vo. e Li. E SUo

• 's'iil}uIliFU ["t_"o J "cuo re ', [Ie corrispondenze samoiede tradizionalmentepo st e so t't o UR ".6i\iioa-m3 (cfr. UEW I 477) non funzionano sia nella parteconsonantica (che esigerebbe semmai "0') sia nella parte vocalica (il FU ri-chiede 'ii). Non solo: la formula "iioa non spiega neppure Ie corrispondenzeinterne samoiede, il cui vocalismo resta ~ontradditorio: SA N + Kb.-Mt.-Tg.-Kg. richiederebbero una 'e contraddetta dalle i di selkupo e kamassino. Leforme usualmente addotte (Ne. St sej, Ne. N Ob sel, En. Xn seo e Ba seijo,Ng. s(o)a; Sk. N Tz(i) sice, C Tm(m) sId' e S Ke'sld'e \ sice; Km. F s1 ed ASiJI) Kb . s ei , Mt. keje-m, Tg. kei-m e Kr. lei-gel si potrebbero (??) inveceforse riunire al gruppo di Suo suoli 'viscere' (per Ie altre forme cfr. FUV116 0 COLLINDER 1940, 86) che ha corrispondenti anche in jukagiro, cfr. Jk.s i ol:e 'id.'J. UG 'srml. XA "s em ; Xa. N Kz e S Nz stun',Xa. S Ds Di Ko ed Irsam e Xa. E Tr Sg Mj Vt Vk Vx e Vj sam' 'cuore'; Xa. N Ob jas-s,,?me Kz joS-slm''(battito del) po lso , arteria radiale'; Xa. E Vx e Vj k'6-t-sam''vena che si~>sente al polso, (battito del) polso'. MN '~im: Mn. N sIm ; Mn. W Lm Li e PeSiID; Mn. E Ko s em: Mn. S Tv sa\6>m. Ma. szlv. FP 's'iil}uni.PE 'sii·lem: Ko .

s'olom, Pe. s t ovom , Ja. s t olem ed Ud. s'ulem 'cuore'; Ko. s t omos ( <'s'olomos) 'anima, nucleo, centro'. MR 'Siiiim:Mr. M, PE ed E Ur e Ml sUm. MD:Er. sedej e Mo. sedi. FL 's'iioame. LP 'coo~ma: Lp. E Kt(Pa) ttXo~ - tsatoa'm

, V( v vG, E Kt(Nt) tfXoe - ts£ooo G ed E Kt(Nii) ~[o. - taooamalC PL 'cuore'; Lp. S Vf

V( v v v V /

t!i!;rrp, U tjadda, L tjata, N eaaa, I cooda, E Kt(Pa) tSloa, E Kd tSed(Cit,\ieo(a» ed E Te tiad~ 'attraverso' pOSP e PREP(,,)(Lp. N anche ADV 'deltutto'). BF 'siidame: Su~ sydan (sydamen G), Ly. siida(i)n\m (!iida(i)med PL)'interno', In. C sii(an (siiameo PL), Ve. N siid'ain e S Siidai, Vo. siia.(siiameG), Ee. N siida (siidame G), Ee. S soa (soame G), Li. E s idsm e (arcaico)siidam, e Li. Sa Sud(a).• 'sirvas FL 'renna maschio'. [ < Bal.t, 'sirvas, cfr. aPr. sirw i.s 'capriolo ma-schio', implicato anche in FL 'sirve- 'alce' donde Lp. N sexv« ecc.. e BF'hirve- > Suo hirvi 'cervo, alce', Ee. hirv 'alce, alce maschio' J. LP'sorves: Lp . U serv es - sarvan G, Lp. L serv es - sar"va G, Lp. N serves -sarlva G, Lp. I siirv e» [- ... J e Lp. E Kd sar t v es ' - sarrvas G 'renna ma-schio'. BF *hirvas: solo Suo hirvas e Ka. hirva~ 'renna maschio' .

(62). Una rraf ila semantica analoga, dunque, a quella che si e avuta tr a Ma. bet 'viscere', i var! b e n n e m tin me', -d, eec. edil ex INES: cfr. 6Ma. vilag b el e per uM a. v il agb a n 'ncl mondo'.

35

Manuel Barbera

• ·s.i1a- DR [··s] 'rubare, ce1are'. [anche JK (NIKOLAEVA 1988, 86): Jk. Ks

010- 'rubare' e olonuboj 'ladro']. SA ·cala: Ne. St tel e t s») e T Ob cafl'e,En. Xn Ca~ibo, En. Ba tarebo, Ng. co1arum e Sk. tuelap (-u, -m) 'rubare';

Ne. St talej e T Ob c~l'l'el, En. ca~iggaro, Ng. tole', Km. C~li· e Mt. tele'ladro'; Ne. St. tale 'segretamente, di nascosto', ecc. FU ·sala. UG ·sala.XA ·1-aalem- (per br ev i t a 'a' - 'rubare', 'fJ' - 'ladro(ne)', '-y' - 'segreta-

mente' e '0' - 'ghiottone (Gulo gulo seu luscus)'): Xa. N Ob 1alamta' 'a' ev «<

lalma\ax '0'; Xa. N Kz liiLamci 'a' u\una\a'x '0' J.I,\n'Lma( '-y' e u,ze'k' '0'·c c <.( c > < J ,(' • ~I\ '

Xa. S Nz ci'icamca' 'a', tntmax '0' e t,,·zeJ( \ _eke '0'; Xa. S Ko(Kr) tocamCa\a~ >< > > > ~<. > • v« v

'a', cocma~ 'fJ', cMma' \ to·tma =r' e c~·(~~e'k [-Ko(Km) c~·(~!e'k] '0'; Xa.

S Ds togam~a'\a' 'a', to·tma'~ 'fJ' e ;o;ma' '-y'; Xa S Ir(Cn) cooamoa [-Ir(Fl)

cooamoa e Ir(So) Cotamca] 'a', totma '-y' e co·(~~~'k '0'; Xa. E Tr kikamtCa(3'Cl' e ky'~-Y3 \ \;yn\p '-y'; Xa. E Sg if\8aif3IlJ19f' 'Cl' e ifyif-Y3 '-y'; Xa. E Mj

~~l-;;mfaT3"o ' e l-y£:-y3 '-y'; Xa. E Vk jalam~a" 'Cl' e jYra~ '-y'; Xa. E Vx Plpmfa'"o ' e lyl"ax '-y'; Xa. E Vj jalamta "o ", jalma'k' 'fJ' e jy1aX '-y'. MN ·tuu1em-:

> >.(. > > > -c ><Mn. N tUlme\anti, W Lm tulment i, W Pe CQ.£menti, E Ko tulmenCi e S Tv c!Jl-mantal 0 tQ\umlanta1 'rubare'; Mn. E Ko tuli 'nascondersi'; Mn. N tulmax, W

Lm tulmeX, W Li tulmex, W Pe ts'£mex, E Ko tu\£lmex e S Tv tolma\Q\eX 'ladro

(Mn. N anche 'ghiottone, Gulo luscus')'; Mn. NeW Lm t iil i. 'di nascosto';

Mn. W Li. tu1maX\kha 'id.'; Mn. N tulmaXel, W Lm t.ul mekbel. e S Tv tolmexel'ld.'. FP ·sala. MR soole-: Mr. M soly 'ladro', Mr. PE solyp 'furbo (AGG)',

Mr E Ur solyp 'segreto (AGG)'; Mr. PE solyststo 'ladro'; Mr. PE e M soly~tas"rubar e ". MD: Er. salams 'rubare' e Mo. salams 'rapinare'; Er. e Mo. salava'segretamente, di soppiatto'; Er. salamo e Mo. salama 'furto'. FL ·sa1a-. LP

·sole-: Lp. U sua1adit - sualadov PR-Pxl, Lp. L sualatit [- ... ], Lp. N suo-ladit - suo.l adan PR-Pxl e Lp. E Kd. s~a.£l(e6 (St. suelne) - s',la.£.£afidt PR-Px2

'rubare'; Lp. U suala - suallagan G, Lp. L suola - suol1akah PL, Lp. N suola- suollaga G, Lp. I suola [- ... ], Lp. E Kd sull - sul G '1adro'; Lp. U suel-I ede , Lp. L suol1ec, Lp. N suolled, Lp. I syele, Lp E Kt(Pa) srJ~l'leio 0 siuel:ec c ( ,'segretamente' (si tratta, tranne che per Le forme orientali, di avverbi

formati suI Cx P). BF ·sala-: Suo ed Ee. N sala, Ka. s\tala, Vo. sa.£a, Li. E

sala e Li. Sa salli5i 'segreto (AGG) , ; Suo Ka. sa1aca 'tener segreto'; ecc.

• ·si"iri FU [*·5] 'topo'. [cf r . tunguso si"ere, manju singgeri]. UG *Oil'}kLrr.XA ·LOol'}ker l > Ne. F Na j~I'}kar' e Pu 1,~"kaL): Xa. N Ob !e'\?,..'I'}ga[ e Kz

Lf' I'}kZz5\L!' 'I'}~r'; Xa. S Nz fe"kar(, Ko(Kr) =v=. Ds t« nesr , Di ~el'}Gared Ir(K! Cn)tel'}Gar; Xa. E Tr ~~I'}k'ar~ Sg {Ja':I'}k'ar~MJ' IA~I'}k'ar(,Vk jOl'}k'ar~ Vt L61'}JCar',Vx

1\1\ '" < '" <. L.,.,,,,

l~I'}k'ar' e Vj j~'I'}k'ar~ MN ·tal'}ker: Mn. N tal'}ke\ar, Mn. W Lm till'}ker, Mn. W Li e

Pe, E Ko e S Tv Cill'}(k)er. Ma. eger. FP ·~il'}iri. PE ·sur: Ko. ed Ud. syr. MD:

·sejer: Er. ceer', Mo. sejer. FL ·sil'}iri. LP ·sil'}iri: Lp. U sjnjeres, Lp. L

~nierra, [?: assente in Lp. N I ed E). BF *hi·ri: Su hiiri (hiiren G), Ka. N

e S hiiri (hiiren G), Ka S Tv e Va hiiri (hiiret PL), Au. hiiri, Ly. hif,

Ve. N hlr, Ve. C hir, In. C hlri (hlren G), Vo. Iri (Ire G), Ee. N hiir(hiire G) e Li. W ed E ir.• "son i. FU [**5] 'fantasma'. UG ·OOl'}kl.'genio tute1are'; Xa. S Nz tUl'}<x'genio

> < c

36

XA ·Luul'}k: Xa . N Ob l0l'}'k' e Kz LO' I'}'k(-c c ( < <

tutelare' ed Ir to~~ 'immagine sacra,

ProblenU di ricostruzione nel consonantismo uralico

id010 demone'; Xa E Tr LUI'}k(,Sg {Ju'I'}k', Mj LU'I'}'\I'}k\ Vt LU,,'k' e Vk jU',,'k', ,. <" <oC..( '" <. <. < < <

'genio tutelace'; Xa Vx IU2r e Vj jU'1'!t '(spirito di) defunto' e, risp.,

ma' n(l 'u2'f '-Tr' e ma' n'juJ7(~C 'protagonista di una saga'. MN ·c iiw: Mn. W Petewas, E KID tow \ towi (tnf3 \ CnrJfJi) ed E Ks cgw (t~f3) 'fantasma, anima'. FP

.~o"i. PE .s~n: Ko. son 'fantasma, apparizione di defunto [Wiedemann]',

son'Jan 'fu, defunto, buonanima'. MD ·cov-: Er. copaca, Mo. §opac!:a 'fan-

tasma, anima', Er. covzo pacazo 'la sua anima', ecc. BF ·hov: SUo huu (dial.

ed obsoleto) .• •sUli FU [*'s] 'petto, abbraccio'. [anche in jukagiro (NIKOLAEVA 1988, 87):

Jk. Ks e T 15Ul 'carne'1. UG ·Oti11. XA 'tole: Xa. T Ob Ivl e Kz IlL; Xa. S Nz

t;;t' Ko ed Ir cat e Ds tat; Xa. E Tr L6L, Sg ifa\6if, Mj ~~, Vk e ~ j j6l ~ e Vx> ,> ' > » • AA A < ,< ,,>16l' 'tesa", braccio (misura)'. MN ·ttile: Mn. N tal, Mn. WEe S tal 'braccia,> A>tesa, abbraccio, davanti di vestito'. Ma. 01 'seno, grembo'. FP ·suli. PE

'suI: Ko. syv (dial. syI), Pe. syve Ud. sul 'tesa, braccia'. MR: Mr. M ~yl;Mr. PE ~ulo, E Ur suIo ed E Ml 5Ul'O 'id.'. MD: Er. sel' (spl') e Mo. sel'(sel') 'sagena'. FL ·sull "s erio , grembo'. LP ·s616: Lp. U salla - sailan G,

Lp. L salla [- ... 1, Lp. N salH - sala G, Lp. I sol1a [- ... ], Lp E Kt(Nt)s§Ha _ s-g.ea G, Lp. E Te s~.e.e(a) - s~.ee G 'braccia, tesa, seno'. BF ·sule: Suo

syli (sylin G) 'braccia, grembo, tesa', Ka , Au. s\siil\l!i 'id.', Ly. ~iilu(sulud PL) 'id.', Ve. N e C sixl:' 'id.', Vo. suli (sule G) 'tesa', Ee. suli(sule G) 'grembo, seno' e suld (stilla G) 'tesa', Ee.S (Tartu) suli (sule G)'tesa', Li. E si'l' (arcaico su'l') e Li. Sa §ull 'bracci3., seno, grembo,

•• vicci FL 'neve fresca'. LP ·vacca: Lp. U vahtsa - vahtsan G, Lp. L vahtsa[_ ... J, Lp. N vacca _ va3a G, Lp. I vocca [- ... J, Lp. E Kt(Pa) Vt'Jtts

A-

v50DZA

G, ed E Kd v~otS(A) _ v!;DZA\ v5z G. BF ·vite: Suo viti, vitilumi, Ka. N

vlt\ti(-lumi) e Ly. vid'i 'neve farinosa, fresca'; Ka. S ed Au. vid'i(-lumi)'leggera brina nevosa'; Ka. S ed Au. vid'isi\ea 'nevicata leggera' .• "vasa DR [ •• s] 'sinistra'. SA ·wata: Ne. St. vadisej e T Ob fJ~d/l·fel

'(mano) sinistra', Ne. F PuCKs) fJa(t~ii~lt 'mancino, (mano) sinistra', En. Xn> ,

bari'o, En. Ba badi'o, Ng. badi'e; Sk. kuedagi\kuetege. FU ·wasa. FP ·vasa.BF .vasa-: SUo vasen (vasemman G), Ka. N vas\sen (vas\semen G), Ka. S

vaz\~en (vaz\zemen G), vazami (vazamen G), ecc., ed Ee . vasak (vasaku G)

'(a) sinistra'.• "voc I a FU \ pene' .

tesa' .

[forse variante espressiva dell' altra pili nota base FU

identificata da Ma. £asz e Lp. N buocca, per cui cfr. spr . TOIVONEN 1928,

152 e TESz. I, 851]. UG ·wac' a. MN *waac' [qualche problema nel vocalismo;aggiungo pertanto aIle consuete forme standardizzate di MUNKACSI-KALMAN

1986, 739 quelle pili dettagliate di Kannisto (da TOIVONEN 1928, 139) tra pa-

rentesi tonde] : Mn. N vosy\i~ (N So fJ6'iy~, e N Ls f36iy~); W Lm vasi, (W Li

fJeii) , (W Vg(N) f3i1'~i e Vg(S) fJaii) , W Pe v6l\eSi (fJ£'iy~); E Ko ve\aSi, (E

Ki fJA~l, KID fJ~'ii, Ks f3a'ii); S Tv uc\cu·, e (S Tv(Ja) ~(t~§·)'membro vi-

rile'; [MN> Xa. S Ko(Kr) a(t;{£, Ds 8(1)~£ e Di ~(I?~£]' FP 'voc'a. MR *uuse: Mr.M ozy e PE uzy; Mr. NW Ja ed E Ur u·za, Mr. M Ko o·za e Mr E Ml u·za

'ma-

schio'. BF ·(v)osa: Ve. (obsoleto) osa 'pene'·.

37

Manuel Barbera Problemi di ricostruzione nel consonantismo uralico

• '"wo.£aDR [*c] 'recinto'. SA '"waca: Ne. St va"(d) e T Ob {3a"3, Ne. F {3at'barriera di recinzione'; Sk. qaccy (Prokof'ev), kuac~, kuac 'citta, fortez-za, villaggio'. FU *wo£a. UG ·wa£a. XA *waa.£ (per brevita 'a' _ 'citta, vil-laggio russo (con chiesa), ecc.', '{3'- 'area chiusa da un alto steccato perproteggere i viveri dai cani', '~' - 'sorta di nassa, Suo onkiverkko', '0' =

'sorta di riparo per pescare dopo il gelo dei fiumi', '€' = 'pescaia' e '\"'- 'pescare con l'onkiverkko'): Xa. N Ob »s » 'a', IIjzam '~' e }1~'sta' '\"';Xa. N Kz ~n'¥ 'a', ~?~~nf'{3'e \!n't.q '\"'; Xa. S. Nz ~nf 'a', iif~m('{3'e \!n~taC'\"';Xa. S Ko. \!o'~~ (Kr) 'a e (obsoleto) fJ', I,!o(t;#am(Kr e KID) '0', \.Io'na'\"';Xa. S Ds ~o's 'a' e \!o(Q~am'f'; Xa. S Ir \!O.{ (Fl e Kl) e ~os (Cn) 'a',

e \!o(~~am"e "; Xa. E Tr u~a'!=~ 'a', u~li(~#amc,~,e U\!a'?fa~3 '\"';Xa. E Sg e MjJ!-~!=f 'a'; Xa. E Vk Vt Vx e Vj \!a'r~ 'a' e Vx X1atra' '\"'.MN 'wuusV: Mn. NUS, Mn. W Lm li\u(o)s, W Li us, W Pe (v)us, Mn. E Ko (v)US, e Mn. S (v)os'fortezza, ci cta , recinzione'; Mn N iisem \ usma, Mn. W Pe usma, Mn. E Kousem \ usma 'steccato da pesca can nasse'; Mn. N usi 'pescare can la nassa'.FP ·vo£a. PE: Ko. vodz 'sorta di steccato da pesca invernale'. MD *vos: Er. eMo. os 'citta'. FL *(v)oCca. LP *occe: Lp. L aahtsee [_... ] 'protezione, cu-ra, custodia', Lp. N oacce - oa3e G 'barriera, ostruzione (specie per anima-Ii)', Lp. N oa3es - oaccasaG 'pescaia fatta di reti a steccati attraversoun fiume', Lp. N(Ut) o'aBcci - o'aci 'apertura strappata in una rete', Lp. Iozes [-...] 'barriera da pesca attraverso un fiume', [solo Lp. W, Ned I?].BF *ota-: Suo otava (Lonnrot) 'un tipo di rete da salmoni'; Suo e Ka. N ota-va, Ka. S odava, Ly. adam, Va. otava ed Ee. N odav, odamus 'orsa maggiore,gran carro'; Suo pohjan (0 ruotsin, lapin, suomen, pikku) otava 'orsa mi-nore, piccolo carro' ed Ee. N rootsi odav 'cintura d'Orione, piccolo carro'.• *wul'i FU [**0'] 'nuovo'. [anche jukagiro (NIKOLAEVA 1988, 85), cfr. Jk. Ksil'o 'id. ']. UG *wul'l: Ma uj. FP *vul'i. PE 'vul': Ko. vyl', Pe. e Ja. viI';Ud. vyl' ed Ud. Ka viI'. MR: Mr. PE, Mr. M Ko e Mr. E Ur u, Mr. E Bi uw. MD:Er. e Mo. ud. FL '(v)uoi. LP '006: Lp. S Ro urh (urqs PRED e S Ta Ud'DC,Lp. U u'dda - uddas PRED, Lp. P 0000 - ooos PRED, Lp. L ati [sic SKES; OTOACC (Tysfjord) LAGERCRANZ 1939, n" 4481.3] - ads PRED, Lp. N odcM _ odasPRED e N Ma(Ns) ooo~ [ATTR e PRED] , Lp. I udda - uuclas PRED, Lp. E Kt(Pa)f60a

- ~oa PL, e Lp. E Kd odt - od PRED. BF 'u·te: Suo uusi (uuden G e uutenaESS), Ka. N uus\si e Ka. S Au. uuz\zi (uu(v)en G), Ly. UZ (lided PL), Ve. C eS uz (ud~n G) e N u~z, In. C UZ (u(en G, utta P), VO. lisi (uvb G), Ee. uus(uue G) e Li. E tit' (Un PL).

4 Bibliografia sommaria.

AKAS

Altkleinasiatische Sprachen. Mit Beitragen van JOHANNES FRIEDRICH,ERICA REINER, ~ELIES KAMMENHUBER, GUNTER NEUMANN, ALFRED HEUBECK,Leiden - Koln, E. J. Brill, 1969 "Handbuch der Orientalistik. ErsteAbteilung: Der dahe und mittlere Osten. Zweiter Band: Keilschrift-

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forschung und alte Geschichte Vorderasiens. Erster und zweiter Ab-schni tt: Geschichte der Forschung, Sprache und Literatur" Lieferung 2.

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5 Tavola delle abbreviazioni.

Abbreviazionigrammaticali.

ACC accusativoADV avverbioATTR attributivoC consonanteCx suffisso di casoDER derivativoDET determinat(iv)oDIM diminutivoELAT elativoESS essivoG genitivoINES inessivoINF infinitoLAT lativoN nominativeP partitivoPL pluralepasp postposizionePR presentePRED predicativoPREP preposizionePx suffisso possessivo /

personalePxl, ecc. Px di prima personaV vocale

Abbreviazioni varie .

a.C.C

prima di Cristocentro\alecircac.

CECWcd.cfr.

centrorientalecentroccidentalecosiddetto\aconfronta

56

cit.d.C.dial.E

ecc.es.FUF

IPA

id.JSlett.Nn.

onNEn.s.NWp.

risp.Ss.'d.sec.SEsg.s.l.spr.st.subdial.SOltav.var.vs.01

citato\ado po Cristodialetto\aleest, orientaleecceteraesempio(alfabeto delle) "Fin-nisch-ugrische For-schungen"International PhoneticAlphabetidemJanhunen & Sammallahtiletteralmentenord, settentrionalenotanumeronordorientalenuova serienordoccidentalepaginarispettivamentesud, meridionalesenza datasecolosudorientaleseguentesenza luogosoprattuttostandardsubdialetto\alesudoccidentaletavolavarianteversusovest, occidentaleestinto

Problemi diricostruzionenelconsonantismouralico

\

+

±o••§

><~

'x"x

oppurealterna paradigmati-camente conalterna subdialettal-mente conugualepiumenopiu 0 menozerodiverse daparagrafosi trasforma inderiva darifatto (analogica-mente) informa ricostruitaforma ricostruita investe tradizionale

Abbreviazioni di lingue e dialetti.

aPr.Ar.Au.

BaIt.BFCast.D.Ee.

Ee. N

Ee. S

En.En. Ba

En. F

En. Xn

Er.

antico prussianoaragoneseoloneziano (Su. au-nuksen kieli).baltica(proto-)baltofinnicocastillanotedesco

(eesti, Suoestoneviro)estone settentrionale(attuale standard)estone meridionale(Ee. l5una-eesti)enec (enec, jenissei)enec delIa tundra delBaixa (baj)enec delIa foresta (En.silvano 0 di Karasino)enec delIa tundra delXantaijka (somatu,maddu)erzja (mordvino erzja)

Fen.FLFPFUGasc.IEIn.

In. C

Ja.

JKJk.Jk. Ks

Jk T

Ka.Ka. N

Ka. S

Ka. S Tv

Ka. S Va

Kb.KID.KID. A

KID. F

Ko.

Kr.Lat.Lett.

Li.Li. E

fenicio(proto-)finnolappone(proto-)finnopermico(proto-)finnougricoguascone(proto-)indoeuropeoingrico (Rus. itor-skij, Su. inkeroinenmurre)ingrico centrale 0 diSoikkolajazvino (komi-jaz'vi-no, permiacoorientale)proto-jukagirojukagiro (iucaghiro)jukagiro del Kolyma su-periore 0 meridionalejukagiro delIa tundrao settentrionalekareJlano (proprio)kareliano (proprio)dial. settentrionalekareliano (proprio)dial. meridionaleKa. S di Tver (Rus.Tver' \ Kal inin)Ka. S di Valdai (Rus.Valdaj) 0 di Novgorodkojbal (Sa. S t)kamas sino (Sa. S t)·KID.var.della famigliaA~pur6vKID.var. delIa famigliaAnd,:iigatovkomi (komi-sirienosirieno)karagas (Sa. S t)latinalettone (latviesu va-loda)livone (1ivc$)livone orientale diCurlandia (conside-rato come standard).

Li. Sa

Li. W

Lit.

LPLp.

Lp. E

Lp. E Ak

Lp. E Kd

Lp. E Kt

Lp. E Kt(Na)

Lp. E Kt(Nt)

Lp. E Kt(Pa)

Lp. E Kt(Sn)

Lp. E Te

Lp. ILp. LLp. L(Ty)

Lp. N

Lp. N(En)

Lp. N Ma(Ns)

58

livone t di Livonia delfiume Salaca (D. Sal is)livone occidentale diCurlandia (Piza e Lli.:f)lituano (lietuvirt kal-bil)proto-lapponelappone (Lp.N st. Sap-mi 0 samegiella)lappone orientale 0 diKola (-Kt+Kd+Ak+Te)Lp.E di Akkala (Ahkkel,Rus. Babinsk)0 del-l'Imandra 0 BabinoLp. E di Kildin (Kil-d-sijlt, Rus. Kil'din)Lp. E di Koltta (D.Skolt-lappisch, Rus.notozerskij saam')subdial. di Naatamo(Navld~m, No. Neiden)del Lp. E Ktsubdial. di Nuorti jar-vi (Nuohttjaur, Rus.Notozero) del Lp. E Ktsubdial. del Paatsjoki(Pattsie-sij ld) con Kelt-takongas (Keu~es,Rus.Boris -Gleb) del Lp. E Ktsubdial. di Suonikyla(Suannijel, Rus. Son-gelsk) del Lp. E KtLp. E diTer (Tar je-kIll ,Suo Turjan-lappi, Rus.Iokan'gskij saam')Lp. dell'Inari (Anar)Lp , del LuleSubdial. di Tysfjorddel Lp. del Lulelappone ~ettentrionale(montano W).subdifl. di Enontekiodel Lp. N (montano W)subdial. di Nessebydel Lp. N marittimo.

Lp. N(Po)

Lp. N(Vt)

Lp. PLp. 5Lp. 5 Me

Lp. 5 Rill

Lp. 5 Ta

Lp. 5 Vf

Lp. 5 VI

Lp. ULp. W

Ly.

Ly. C Py

Ly. N

Ma.MD

Md.MNMn.Mn. E

Mn. E Ki

Mn. E Km

Mn. E KoMn. E Ks

Mn. NMn. N Ls

Manuel Barbera

subdial .di Polmak delLp. N montano Esubdial. di Utsjoki(Ohcejohka) del Lp. N(montano E)lappone del Pitelappone meridionaledial. di Meraker delLp. meridionaledial. di R¢ros delLp. meridionaledial. di Tannas delLp. meridionaledial. di Vefsen delLp. meridionaledial. di Vilhelminadel Lp. meridionalelappone dell'Vmelappone occidentale( - Lp. P + Lp. L)Ludo (Ly.N l'ii\lid1iksTRSL, Ly. C Py liit;d'inkie-L'L, Su. lydiliHsmurre)Lud o centrale del Pyha-jarvi.ludo settentrionale(comprende: Ly. NE, Ly.del Munjarvi, e Ly. diSuoju)ungherese (Ma. magyar)(proto-)mordvinomordvino (-Er.+Mo.)proto-mansimansi (man'si, vegulo)mansi orientalesubdial. del Konda in-feriore del Mn. Esubdial. del medioKonda del Mn. EdiaL del Konda del Mn. Esubdial. del Konda su-periore del Mn. Emansi settentrionaledial. del Loz'va supe-riore del Mn. N

Problemi di ricostruzione nel consonantismo uralico

Mn. N 50Mn. N 5yMn. SMn. 5 Tv

diaL del So s/vadel Mn. Ndial. del Sygva del Mn. Nmansi meridionalemansi meridionale delTavda

Mn. S Tv(Ja) subdial. di Janickovadel Mn. S del Tavda

Mn. WMn. W Li

Mn. W Lm

Mn. W Pe

Mn. W Vg

Mn. W Vg(N)

Mn. W Vg(S)

Mo.MRMr.Mr. EMr. E Bi

Mr. E Ml

Mr. E Ur

Mr. M

Mr. M Ko

Mr. NWMr. NW Ja

Mr. PMr. P Jo

Mr. P Vo

Mr. PE

mansi occidentaledial. del Loz'va infe-riore del Mn. Wdial. del medio Loz 'vadel Mn. Wdial. del Pelymka delMn. Wdial. del Vagi!' sk delMn. Wsubdial. del Vagil'sksettentrionale del Mn. Wsubdial. del Vagil'skmeridionale del Mn. Wmoksa (mordvino Mo.)proto-marimari (ceremisso)mari orientaledial. di Birsk delmari orientaledial. di Malmyz delmari orientaledial. di Vrzum delmari orientalemari montano (od oc-

r:identale. Lingua st.)dial.di Kozmodem' janskdel Mr. Mmari nordoccidentaledial. di Jaransk delmari nordoccidentalemari prativodial. di Joskar-Ola delMr. P (dial. di tran-sizione tra Mr. M e P)dial. di Volzsk delMr. Pmari prativo-orientale(lingua standard)

Mr. WMt.

NENe.

Ne. TNe. T Ob

Ne. FNe. F Na

Ne. F Pu

Ne. F PuCKs)

Ne. St

Ng.No.Occ.

6Ma.

PEPe.

Rus.SASa.SA N

Scr.Sk.

Sk. CSk. C Nr

Sk. C TmSk. C Tm(i)

Sk. C Tm(m)

Sk. NSk. N Tz

- Mr. M

mator (motor; Rus.ma-torskij) (Sa. Sf)proto-nenecnenec (rtene c ,jurak,ne-rukja vada)nenec dell.a tundraNe. T di Obdorsk (Sale-xard) da LEHTISALOl956nenec de ll.a forestaNe. F occidentale 0

del NazymNe. F orientale 0 delPursubdial. deLla Kiseljov-skaja delNe. F delPurNe. T nello standarddiTERE~CENKO 1965nganasan (tavgi)norvegese (norsk)occi tanico (proven-zale)antico ungherese(Ma. 6magyar)(proto- )permicopermiaco (komi-per-miako)russoproto- samoiedosamoiedoproto-samoiedo setten-trionalesanscritoselkupo (Sk .N sol 'qup;samoiedo ostiaco)selkupo centraledial. del Narym delSk. Cdial. del Tym del Sk. CsubdiaL del Tym infe-riore del Sk , CsubdiaL del medioTymdel Sk. Cselkupo settentrionaledial. del Taz del Sk. N

59

Sk. N Tz(i)

Sk. SSk. S (;a

Sk. S KeSk. S Ke(s)

SuoSuo ESuo pp

Suo Sa

Suo SW

Suo WTg.Ud.Ud. KaUd. SaUCUMa.

UR

Ve.Ve. C

Ve. N

Ve. SvLat.Vo.

Vo. EVo. WXA

Xa.Xa. E

Xa. E Mj

Xa. E Sg

60

subdial. del Taz infe-riore del Sk. Nselkupo meridionaledial. del Caja del Sk Sdial. del Ket' del Sk Ssubdial. del Ket' supe-riore del Sk. S del Ket'finnico (Su. suomi)finnico orientaleSuo di Botnia superio-re (Su. perapohjalai-nen murre). Dial. Suo W

Su. di Savo (Su. s ev o-

laismurre). Dial. Suo ESuo sud-oc c iderrt ale (Su.lounasmurre)finnico occidentaletajgi (Sa. S t)udmurt (votiaco)dial. Ud. di Kazan'dial. Ud. di Sarapul(proto-)ugricoungherese moderno(Ma. ujmagyar)(proto-)uralicovepso (ciudo)vepso centrale (cen-trale proprio 0 CE;per breve periodolingua standard)vepso settentrionalevepso meridionalelatino "volgare"voto (salvo diverseavviso = Vo. W, consi-derate 10 standard)voto orientale. Estintovoto occidentaleproto-xantyxanty (ostiaco)xanty orie_ntaledial. del Malyj-Jugandel Xa. Edial. del Surgut (sen-su stricto) del Xa. E

Xa. E Tr

Xa. E Vj

Xa. E Vk

Xa. E Vt

Xa. E VxXa. N

Xa. N Kz

Xa. N Ob

Xa. S Di

Xa. S Dm

Xa. S Ds

Xa. S Ir

Xa. S Ir(Cn)

Xa. S Ir(Fl)

Xa. S Ir(Kl)

Xa. S Ir(So)

Xa. S Ko

Xa. S Ko(Gn)

Xa. S Ko(Km)

Xa. S Ko(Kr)

Xa. S Nz

Manuel Barbera

';1

Die lettischen "Dainas" als kulturhistorische QueUe

Haralds Biezaisdial. del Tremjugandel Xa. Edial. del Vas' jugandel Xa. Edial. del Verxne-Ka-lymsk del Xa. Edial. di Vartovskoedel Xa. Edial. del Vax del Xa. E

xanty settentrionaledial. del Kazym delXa. Ndial. di Obdorsk (Sa-lexard) del Xa. Ndial. del Dem'jankainferiore del Xa. Sdial. del medio De-m' janka del Xa. Sdial. del Oem' jankasuperiore del Xa. Sdial. dell'Irty~ delXa. Ssubdial. di Cingaladel Xa. S Irsubdial. di Fili delXa. S Irsubdial. di Ko~elevodel Xa. S Irsubdial. di Sogom delXa. S Irdial. del Konda delXa. Ssubdial. di Cesnakovodel Xa. S Kosubdial. delIa Kamen-skija del Xa. S Kosubdial. di Krasnojarskdel Xa. S Kodial. del Nizjam delXa. S (dial. di tran-sizione tra Xa. N e S)

Die lettischen "Dainas" alskulturhistorische Quelle

Die Erforscher der Kulturgeschichte der Letten haben - im Gegensatz zu denForschern, die sich mit anderen europaischen Vol kern beschaftigen - besondereSchwierigkeiten in bezug auf die Quellen. In den schriftlichen Quellen werden die Lettennur im Zusammenhang mit ihrer Christianisierung Ende des 12. Jhs .. erwahnt. Hierwird uber die Kampfe mit den Letten und ihre Christianisierung berichtet, AileChroniken jener Zeit sind aus dem Blickwinkel der Eroberer im Einklang mit derenkulturellen Normen und Vorstellungen geschrieben.! Das setzte sich uber mehrereJahrhunderte bis ins 19. Jh. fort.2 Verstandlicherweisc haben diese Umstande eineobjektive Erforschung der lettischen Kuiturgeschichte beeintrachtigt. In dieserAbhandlung wird nur einer bcsonderen Frage nachgegangen. Diese ist methodologischerNatur, namlich, in welcher Weise das Folklorematerial fur die kulturgeschichtlicheForschung verwendet werden kann.

1. Die durch die geschichtlichen Quellen vermittelten Nachrichten sind so sparlich,daf es kaum moglich ist, auf dieser Grundlage ein Bild von der alten KuItur der Lettenzu geben.I Daher haben die Forscher ausgiebig Folklorematerial verschiedener Qualitatund Bedeutung herangezogen. Die christlichen Missionare muliten im Dienst ihrerReligion aus praktischen Erwagungen das Leben und die Vorstellungen, die sievorfanden, beschreiben, an deren Ausrottung die geistliche und die weltliche Machtzusammenarbeiteten. Besonders fallt das in bczug auf das religiose Leben auf. Vor allernhandelt es sich urn Riten, die mit den wichtigsten Ereignissen des menschlichenLebensablaufs zusammenhangen - mil Geburt und Tod, gleich, ob sie im Leben deseinzelnen oder in sozialem Zusammenhang auftreten. Das zweite Gebiet, auf dem sichden fremden Missionaren Riten darstellten, war mil dem Wirtschaftsleben verbunden -mit Landwirtschaft, Jagd, Fischfang. Die einen wie die anderen Riten wurden von denTeilnehmern vor den Fremden geheimgehaiten, da diese sie bekampften und dieTeilnehmer streng bestraften. Doch waren die Riten das einzige, was die Fremden dochnoch mehr oder weniger beobachten konnten. Hierbei traten aber andere Schwierigkeitenauf. Yon einer eingehenderen Kenntnisnahme konnte keine Rede sein. Man konnte nurdie auGerlichen Zeremonien beschreiben, doch deren tieferer Sinn blieb verborgen.Hierzu ist noch zu bemerken, daG die Missionare, der Icttischcn Sprachc nicht machtig,