Popsophia. Teoria e pratica di un nuovo genere filosofico [XVI, 2014 (III)]
Pratica di traduzione interlinguistica
Transcript of Pratica di traduzione interlinguistica
Introduzione metodologica alla pratica di Traduzione,
mediazione interlinguistica e interculturale
Departamento de Linguística Geral e Românica, Faculdade de Letras, Universidade de Lisboa
Anno accademico 2013/2014
Prof.ssa Masina Depperu
Traduzione
Cos’è per voi la traduzione?
Come si fa a tradurre da una lingua all’altra?
Qual è lo scopo della traduzione?
Cosa si intende per bella, buona traduzione?
Traduzione semantica o comunicativa?
T. Semantica
Centralità dell’autore Aspetti semantici e sintattici Letteralità Enfasi sulla Lingua di
Partenza (LP) Enfasi sul significato Rispetto del testo originale,
mai corretto né migliorato Unità di traduzione: parola,
sintagma, frase Traduttore: lavoro da
singolo, artista
T. Comunicativa
Centralità del lettore/destinatario
Libertà di traduzione Dimensione socio-culturale Enfasi sulla Lingua di Arrivo
(LA) Enfasi sul messaggio Il testo originale (TP) può
essere adattato, per chiarire le ambiguità, gergalismi, deviazioni dalla norma
Unità di traduzione: enunciati, paragrafi
Traduttore: professionista, lavoro in équipe
Traduzione semantica vs comunicativa
Trad.
Semanti
ca
Signific
ato
Autore
Lingua
Parten
za
Trad.
comuni
cativa
mess
aggio
Destin
atario
Lingua
Arrivo
R. Jakobson, Saggi di Linguistica generale, Feltrinelli, 1985
TRADUZIONE
INTRALINGUISTICA INTERLINGUISTICA INTERSEMIOTICA
RESIDUO
Nella traduzione si perde sempre qualcosa di intraducibile, una connotazione stilistica, una nuance, un’implicazione storico-socio-culturale
La perdita è insita nella natura stessa della traduzione, è fisiologica
Ogni testo è un UNICUM irripetibile
Rapporto di equivalenza
Le singole componenti del testo non sono dei segmenti indipendenti, a sé stanti, ma al contrario interagiscono tra di loro e si condizionano a vicenda.
Solo nel momento in cui il traduttore riesce a captare questa interazione tra unità minime di traduzione e il testo globale la ricchezza del TP potrà essere resa anche nel TA. Solo così ci potrà essere equivalenza tra testi di diversa lingua.
È compito del traduttore individuare di volta in volta il prevalere dell’elemento di contenuto/formale/stilistico/espressivo/pragmatico per assicurare la stessa valenza nella traduzione, l’equivalenza traduttiva tra testi.
L’equivalenza è dinamica, flessibile, variabile
Il rispetto del dato referenziale, informativo del testo, la denotazione è la conditio sine qua non
Equivalenza formale: aspetto semantico-referenziale, vicino alla forma e contenuto del TP
Equivalenza dinamica: effetto equivalente sul lettore TA
Equivalenza funzionale: aspetto comunicativo-pragmatico,
Equivalenza traduttiva: rapporto tra TP e TA Equivalenza testuale: semantica, sintattica,
stilistica, semiotica.
Equivalenza
Così come in una stessa lingua la sinonimia non significa equivalenza assoluta tra i due termini, anche l’equivalenza traduttiva fra due lingue diverse non corrisponde necessariamente a una piena equivalenza del contenuto semantico, in quanto possono concettualizzare una stessa realtà extralinguistica in modo diverso.
Reiss, 1971
3 Categorie testuali
1. Testi tecnico-
scientifici, articoli,
libri testo
2. Pubblicità
3. Poetico-letterario
2. Testo
persuasivo,
conativo:
lettore/destinatario
1. Testo
informativo:
contenuto
3. Testo
espressivo:
forma
Strategie di mediazione
Il traduttore deve essere capace non solo di eseguire contemporaneamente una serie di azioni che richiedono insieme abilità ricettive e produttive, ma anche di controllare attentamente le diverse fasi del processo, che comprende momenti di pianificazione preliminare, esecuzione, valutazione, riparazione
Strategie di pianificazione
richiamare conoscenze di sfondo
individuare elementi di supporto
preparare un glossario
progettare il proprio intervento considerando il numero, i bisogni dei destinatari e l’estensione delle unità di testo da interpretare.
Strategie di esecuzione
attivare la capacità di previsione
prendere nota di espressioni e formule fisse (registrare possibilità ed equivalenze) per superare le lacune e liberare le capacità di anticipare, cioè trattare l’informazione in ingresso e, simultaneamente, riformulare quanto già interpretato.
Strategie di valutazione
mantenere il controllo a livello comunicativo (controllare la congruenza delle due versioni) e linguistico (controllare la coerenza d’uso).
Strategie di riparazione
Consultare dizionari, repertori, persone esperte in quel determinato settore per rifinire il testo
confrontare la propria traduzione con altre traduzioni
Sette forme di adeguatezza della traduzione
adeguatezza denotativa
adeguatezza sintattico-frasale
adeguatezza lessicale
adeguatezza espressiva
adeguatezza testuale
adeguatezza pragmatica
adeguatezza semiotica
orientamento sul testo comprensione globale attraverso la lettura
mentale e “intensiva” resoconto di lettura in forma scritta
oppure orale lettura approfondita del testo finalizzata
alla comprensione analitica interpretazione e attribuzione di senso ipotesi per la riformulazione riformulazione controllo e valutazione Rifinitura stesura definitiva.
Un’ipotesi di “protocollo”
Biblio-sitografia
De Mauro T., 1998, Linguistica elementare, Roma-Bari, Laterza
De Mauro T., 2002 [1999], Capire le parole, Roma-Bari, Laterza
Jakobson R., 1972 [1963], Saggi di linguistica generale, Milano, Feltrinelli
http://www.italicon.it/