Lo spettacolo della parola, «Dioniso. Annale della Fondazione Inda», n. 3, 2004, pp. 228-237

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anno 2004, n" 3 (nuova serie)

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n'6 del 3 giugno 2002

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SEGRETERIA DI REDAZIONE

Daria Bertolaso

Antonio De [aro

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Elena Pavini

Le immagini che illustrano questo terzo numero della nucva serie della rivista son0 tratte dall'Archivio fotografìco Maltese della

Fondazione INDA e documentano le rappresentazioni che si sono svolte a 5iracusa dal 1 954 al 1 958, a esclusione di quelle che

accompagnano gli articoli dei seguenti autori: Giusto lrlonacq Richard Williams, Francesca Aleandri, Francesco (itti e Federico

(ondello, David Wiles, Emma Dante, (ornelia lsler-Kerényi, Alberto Sposito, Giuseppina Norcia e Francesco Fontana, Maria (lara

Ruggieri Tricoli, Giorgio Grasi.

ln particolare, le immagini che accompagnano l'articolo di Giusto Monaco sono di proprletà della famiglia Monaco, quelle relative

al Dosier 1 sono di Tommaso Le Pera. Le riproduzioni dei bozzetti e deì disegni che accompagnano l'articolo di Giuseppina Norcia e

Francesco Fontana sono di proprietà dell'Archivio fotografìco della Fondazione INDA. Le immagini del slto archeologico di

Morgantina relative all'articolo di Alberto Sposito sono di proprietà dell'autore e di Guido (aceci.

Bernadette Majorana

Lo spettacolo della parola

1 G A Patrignani,Della vita del padre AntantoTommasint lsicl della Compagnia di Giesù,in Firenze,nella stamperia dl Michele Nestenus, l7l9,3lAntonioTomassrnl(1632 1717) è uno dei m ssionaripiù attivì e iongevi del suo tempo

2 Gli studi sulle missionÌ tnterfideles si sonasviluppati nell'ultimo trentennio: cl la ricapitolazionedi Mrzzeon (1996,457-89) Per una trattazlonegenera e de/ fenomeno in Europa cf. CrÀtLr rn (1 993)

Nella maggior parte delle recenti raccolte di studirelativi a religione e chiesa catto Ìca in età moderna

lontà di espiazione e di penitenza è fortemente sollecitata, in

modo che i fedeli si confessino e si comunichino prima deila

conclusione della missione. Si tratta di interventi straordinari

che, a seconda delle richieste dei vescovi e della disponibilità dei

missionari, portano di tempo in tempo i religiosi nelle zone piÌr

bisognose.

Lattività dei gesuiti italiani si svolge in diverse tappe, se-

condo un sistema che si va stabilizzando via via e nel quale si ar-

ticolano i ministeri (dal catechismo alle prediche fino ai sacra-

menti),le devozioni,le iniziative riservate e collettive. Con ilpieno XVII sec,la durata di ciascuna tappa si definisce tra i set-

te e i quindici giorni, e ogni ciclo si svolge in due tre mesi. I mis-

sionari sono attivi per circa otto mesi I'anno. Si muovono a due

a due, secondo il dettato evangelico; vanno a piedi, con abito

dimesso, spesso scalzi; portano con sé lo stretto indispensabile

per I'uso personale, oggetti utili per le missioni, nessun libro.

Prendono alloggio in luoghi umili, svolgono un attività inten-

sissima, dormendo poco e attenendosi a un alimentazione au-

stera. Si conducono in assoluta povertà, senza niente chiedere e

niente accettare in cambio del lavoro svolto. La vocazione mis-

sionaria rurale corrisponde a una forte aspirazione personale,

quasi sempre motivata da una volontà di umiliazione rispetto a

uffici piùr vistosi in ambito sociale (come è quello di predicato-

re cittadino) o piìr comodi (come sono quelli che prevedono Ia

residenza fissa nei collegi della Compagnia); e dall'intenzione

di tenersi fedeli alla vocazione originaria dell'Ordine. Ciascu-

no di questi aspetti della condotta del missionario gesuita ha

un triplice valore: è per lui la via della propria perfezione; il se-

gno dell'adattamento ai poveri presso i quali egli compie I'azio-

ne pastorale; quel che rende il suo operato una testimonianza

credibile, oltre che esemplare.

Neanche l'oratoria sfugge a questi parametri. Il missiona-

rio predicatore non ha una formazione diversa da quella degli

altri gesuiti professi destinati all'ufficio di oratore sacro: ha rag-

,,Ognun sa che il frutto delle sacre missioni consiste in muove-

re i popoli a una vera conversione e alla riforma de'costumi piìrdepravati;in estirpare scandali e abusi, così pubblici come pri-vati; in riconciliare inimicizie invecchiate; in assettar coscienze

da lungo tempo sacrileghe e imbrogliatissime; in far fare resti-

tuzioni di roba e di fama tolta; in tor via concubinati, adulterj,

occasioni prossime e commercj talvolta ancor col diavolo; in ri-mettere in buon uso Ia frequenza de'sagramenti e il culto e ri-spetto alle chiese e alle cose sacre; e finalmente in ammaestrare

i popoli nelle cose piìr necessarie per la salute>Ì.

Così, nel 171 9, vengono descritti da un gesuita gli obietti-', r delle missioni interne, una delle iniziative pastorali piir signi-

icative promosse dalla Chiesa di Roma in area europea e cat-

:olica in età moderna, e a quella data (<Ognun sa...n) ormailargamente diffuse ad opera di diversi ordini religiosi e congre-gazioni di preti. Sorte come azione complement are a\lagrande

espansione missionaria per l'evangelizzazione dei pagani d'O-riente e d'oltremare, e alÌa riconquista dei fedeli passati nelle fi-le protestanti, oltre che delle chiese da lungo tempo separate, le

missioni interne (o popolari, come vengono solitamente chia-

nate in ambito storiografico italiano) si svolgono nelle aree ex-

:raurbane, presso coloro che vivono nelle zone rurali, partico-larmente trascurate e soggette a condizioni di antica e profon-da ignoranza spirituale, per recuperarli all'esercizio della vitacristiana e offrire nel contempo modelli pastorali al clero in cu-:a d'anime2. Di questa forma di apostolato la Compagnia di Ge-

:u è fàutrice sin dalla fondazione, nel 1540, e delle strategie che'.a

caraflerizzano diventa in breve tempo - per tramite di alcu-

ri tia i suoi membri - I'esponente piìr significativo.

Scopo di queste missioni è, dunque, fornire i rudimentiiella fede mediante I'insegnamento della dottrina e predicare

.a riforma delle pratiche religiose e morali, spingendo alla dete-

srazione del peccato e alla compunzione e inducendo a riquali-

-ìcare i comportamenti e i legami sociali compromessi. La vo-

-ti i'

cÌ sono sezioni dedicate a 'argomento:cf.fra glÌ a trORIANDT (1994,419-52) e Dovcruren (1997,310-35) 5i

vedano Ìnoltre ]a rifessione di Pnosprn (1996,549

684), e e monografie di DrsuroRcs (2003); PrLovc(2003);Rtco Cnrreoo (2003) Da parte dí chi scrìve è in

preparazione uno studio re ativo a le vrcende ita iane(Le missioni rurali dei gesuiti fra Cinquecento e

S ettece nto S pi r it u a I itò, o rata ri a, teat ro,Torino)3 Cf.Pozzt (1997,6-7,)66 99)

* 4 Cf. M,qronnu,r (1999)

5 Conformi a dettato de )e Costituzroni, parte lV

228 -229

(2002) HtNoTNYZ

e(L0OZ)rddrj puo^p tualer ouppèA s tnsè6èp orteel | )èd (Bv-((a'eE00z) !Nbucrvl^ l) 8

Itt-(tu a 9€ ;EV' V66 t) cNr rlo'(urlssrd'€66 L)

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ur nrd a:(t86 L) oft^io-rol ep olpzz pue ouelsJluprloset aluelrodr-u ,1 1t aqt lrnsab è reuo ssrLU

lUOlZnlos è ep alpì rsns uo zeJ.r Jllns I( t SZ tB L '?t002) vNvsorvl ll 9)la orc rp prpro)r.rèsrLU el 'ùuorssed

Pllèu olcu) o P-uèJèJloq D"ou,aJUr 1'3'cLr'; o'ztpn'Ó

ruSo rp rlerzualruad quaunJls q3'nor el'(auolztpuol e oBu€J

ru8o rp rsor8rTal a rlrel) auuop e rurruon rp olles Ip plqu qB lsol:rJelolelÌeds a lnailor ruorzB pB'uBuorssrru rap EprnS PI ollos

'1]]opuorr-r'l^rlplnura puatueuodtuol uof apuodsrJ epnb p'aJ-o1e:rpard I uol RlDoJdrfal elleJls rp oUoddEJ un uI opuEJlua

e^rDe EluS^rp pru 'arurJf,ul al a efo €l'rtse8 r atu€rpau oJuau

-eqJn] a euorzoururol aJPlsaJruBur e elrlurl rs uou ualquessP.l

rnl ur (oluaurrSlorr,uror orurssrle^ala Ip Ilrsa arnpord elrpaJd el

-1ap o,r.rlundruof e alrqrsuas oleredde.lap auorzenluefl€:I'rrpnls q8ap olalduror osJoi Iap qlaur e qmsa8 rep ElrJolal auolz

-€urJoJ e1 urgr1enb aql elEJlBa] ezualadruor BIIep epuolssa;ord

auorzerqdde erezuete uun rp orzrpur g arsr8e orJeuoISSIuI II al

-enb 1 opuoJas ofrlerutuerp e elurJolle oluerdur,l'rsef I IqrueJl

-ue uI'rluesard rc o11orn.r auoruJes 1ap edr:a1red aq:'oÉ3euos

-.rad orrdord a oJa eruol aroJr ellep olsodap olsrJ3 lep o aluaJ

-alJos olsuJ 1ap elrdlors o elurdrp aur8erurur EIIap'Elrolero E]

-1orrs elsanb rp erls BIIns'o8ardrur.l a i(ap1s ol oueuope au eql IT

lanb ep elunsse aluarue8rel a eroruas rrau8ag oloed ep ZL7Ipuolund e €ssaur'usoro8u a purssrlerpnls auorze) auorsstd ellep

olsrrJ Iep euorzelnur rp a auorzepau 1p odrualuoc IB e auolz

-erdsa rp aropl un rp plelop'oueuorssnu 1ap an8ues e euqdt:s

-p €[ep aqrrpard allau auoznpor]ul,l :a]utrsnur a{ars e eual^

-rad rs'aresr'rrro.rdrul Ip aue<llap aseq u[ns'u:oda,lsanb y'ror8rlsard osra,r.

-oJluof un rp a qlrJnl€tu €ns EIIap arrde.l a8unrSSer e:rltnsa8

erJeuorssrlu ezuar.radsa.l rnJ ur ruorssalpr a ano.rd rp ruue 'íIIIAX

Iap orzrur,l a 'res II^X 1ap at.red erurqn.l uu8as 'eru8eduo3ellap Euetuou erfur^oJd elleu rleurJoJ ouos rs eqf oJolol €Jl

aluarupnads e'oue{€ll o}rqrue ur aq: auorzdo,un rp eper} IS'eeu

-orzeluasa.rdde.r a ezuasard erl olrodder euoJ un'errpard e11au

'aJrnlrlsr rp'pJolle'Ellafs pl eurruJalap rs RlIIrqIsn a e1e:tpa;d

e1o;ed'e1n rp qlrreldruasa €Jl erJeuorsstu aluauerrdrl auolzasJal

-ur BIIap aseq EIIns :elsr,a. €ilep e1tur€Jl rad ar:adsr ur'Rluolol el

e rliaJJe q8'erselue; ul er€]rlallos E reuopr'qrqrsuas rluetuala IlEl

lr'auour p 'oterrad ollnlte.rdos oueprpnO r tellerlrluauro6re rlt (86'ìrr rjlrrsl7g'elof o1 rp o zeu6

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r1 oru r 6ap auorsuarduror e11e opuellepe'errpardp p auozpì paLu e ep ouelrodserl ssa aqt'17nn.rr,rrds

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rad'aq: auorzur^uol ellep Issou ouos IJeuolssrur 1 'rur8eurur

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-rsuof u11ap ou8alsos e - alapnllq Ip a:ede: e (alefo^'olrul-nu'apnlsa8'oarodro:'apqraL) nrlsrn8ut1 qlaru1 tsra.r,tp a.te.tÈ

-alq Ip Rllllqe.ile a qeuosrad azuar.radsa a1e ole8al alueruetlals

auorze-eloJEd orusrueS.ro un'aleJo aluauellarqfs ezualrads

-a.un Q Er.reuorssnu e:rpa;d e1 'roluaruo8Je(llap a auolzenlls pl

-lap auozunJ ur eqo^ ut ello^ rp rTrqezaue8ro 'rctldruas t]uatuala

rp olnpassod ueq oruo[rrJled un up e.ra8utlle pe e]e ut e]uor.i

e'olvzzrJouJatu a osnrrlruol 9s ur olsa] un up eleJofuesl(l'rouossalul(s osse uol

eql euorzefrlqqnd Ip a oJoABI Ip luerulpalo;d t oluenb olllrrs

olBJoqEla,l oluE] epnllsa €Jnleu ESSals Ens Jad aql'auorzusra,tord

-rur BIIep olrJoleJ orJalrJl IUP almlqsos pleJul ouos'EePuallos al

-uauelrTos ollopord alrurs un aq:'(ezualstsuol eulssqo^alou

rp rTeuolrpe Ilrsa uor) aduels a1 rad o1sa1 Iap euolzerualsls E-

'euoutafu € euorzelrfer 81'enrluarlard uJnsels el :EJles elJolelo Ip

aruJoJ artle alap elanb B ruorzunJ a glrluenb :ad e81e,unba aq:

allrJls aqrrpa-rd rp auorzrpeJ] eun rp ezuasse.llep eleruJaJuot a

ErJoleJo auorzaruof elsanb rp aleluarulJads qlr.reqnrad e1

'qlol IJolIpn q8e ollngerdos olualle'Iuualos IuoISEl:ìtr

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-ps oun uor olseJluol oleJaqr1ap a olleu uI'alaqe;pue qrd o1 -rac

euosJad Ip B,Ulrqrsuas elle a auorsuardruor Ip Rll:edm a[e aq]rp

-ard a1 aJ€uorzJodoJd e e11orr. el]orJelulul auolz€1uauruads eun

uol elueu€laldruo: ElrJrluepr.s auorzrprad e1p a oler:ad 1€ alnp

-uol aqr ezue-rou8r,11ap eapJ.l :aleJnl1nl ESJosIJ Buntle rp ouob-

-uodsrp uou epeJ pllap Er^ ?l aJe orlrJ rad aq:'au8eduer a11ap

nqdruas r'ueleurlsap rons rap aqrgr:ads azua8tsa alps q.rad als

-rsur q8g 'wn.ntpn$ oqaúeIIep olsrlerd Ipnts Ip o1a,tq olp qrd

p - egodurof oJelsruru ap] aqr o11anb opuo:as - rpumb oluntF

Bernadette Majorana

.,, .;:.: i.:r,:, Lo spettacolo della parola

sorte si compongono in grandi movimenti d'insieme, animati della situazione, dello scopo, dell'opportunità, della circosta:--a

da canti e preghiere, suoni, rumori, lumi, in una orchestrazione e inscindibilmente dall'intero sistema missionarior l.

sapiente delle manifestazioni di compunzione e pentimento, de- Le informazioni riguardanti le missioni di Fulvio Font:--ii

gli atti individuali di clamorosa penitenza, che moltiplicano la (1648-I7n)t2 fuorid'Italia, e particolarmente in Svizzera, sc,'--,:

forza mobilitante dell'oratoria del predicatore. IJesperienza com- di grande interesse in questa prospettiva: il contesto estero. ;=-

piuta in questo contesto, le visioni e le emozioni, diventano per termina infatti scelte eccentriche rispetto alle consuetudini :-i fedeli una trama di memorie e di apprendimenti da ripercor- missionari di formazione romana, tra i quali anche Fontar:= -rere a tempo debito, finita la missionee. ancorché allievo del collegio di Parma, appartenente alla P::-

Assente per solito il testo scritto della predica, sono allora vinciaVeneta - si può annoverare a giusto titolo per essere s::-

le informazioni sull'azione orale, sulla parola vivente, stretta- to guidato nell'apostolato rurale niente meno che da Paolo :.-mente connesse alla personalità del missionario e allo stile che gli gneri, il piÌr celebrato e imitato fra i romani e gli italiani in e=-

è proprio, a fornire gli elementi utili sia all'accumulo e alla tra- nere, con il quale lavora per circa tre anni, dal 1689 al1692.

smissione delle competenze nell'ambito della Compagnia, sia al- Le notizie si devono a Marco Aurelio Franchini, un prete :<-

Ia ricostruzione storiografica del fenomeno. Le relazioni e le let- colare che di Fontana è a lungo collaboratore. Delle missioru :;-tere redatte dagli stessi gesuiti attivi nell'apostolato rurale sono i nutesi nel 1705 e nel 1708 in area lombarda e in alcune regioni ca:-

documenti piir cospicui del criterio retorico adottato: i resocon- toliche della Svizzera tedesca e francese, nel 1710 in Tirolo e,l'a:--

ti, stesi regolarmente dai missionari per illustrare ai superiori e ai no seguente, in Austria Franchini dà un ampio resoconto, di cui r-a-

confratelli l'attività svolta (e non di rado messi a stampa per la le qui riportare lo sterminato titolo: Serle delle missioni del pari,:

circolazione pubblica)Ì0, si riferiscono infatti non ciò che è sta- Fulvio Fontana della Compagnia di Gesù missionario apostolic;.

to detto, bensì come esso è stato detto e recepito. Un tipo di in- descritta dal sacerdote Marco Aurelio Franchini, che ebbe Ia sor:

tbrmazione, questa, che struttura anche

le rare riflessioni di metodo approntate * 9 Cf. Meronrre (2002, 3.t o-3 j 1)

dai missionari per coloro che vengono 3 10 Unitamente alle norme fondamentali della

' Compagnia di Gesù e alle d jrettìve dei padrì

destinati al ministero delle campagne; e generali, resoconti e lettere sono ia fonte più

che ugualmente compare nelle biografi" i.'^'.T:ilÎ il:;::tlL'"ff:]jìT:ff,*i , ,e nelle notizie fornite da persone che non originali dell'ordine, è concepito per assolvere alla

appartensono auacompagnia.Anchele iil1?ffjif:ilffi5::lnff:i:"":ff::lÎ"pochissime prediche scritte si collocano anche aglì stati d'animo dei misslonari, così che esli

in quest'alveo, ciascuna conceprta non ::::X:::11',J:,,:'l1i[:::X?5!],l1,îliijil;'".ome un corrispettivo della predica det- ilTilÍ:iji.:T,.'Jlilì!j:'5f.!t::::::,."ta o da dire, ma come un insieme testua- reciproca cli tutti I membri, sparsi in ogni parte del

Ìe dat quale trarre elementi verbaii in tun- eTffi:,"ij:Jffi:'"'."#l],?illl !Î11",.,.zione del rapporto t" o^'".':l'u da isti-

il:$lTr::Tii"î,'t'r':[';fi::i1:il'di.::ttuirsi tra predicatore e fedeli, a seconda ioyota,Gti scrini cir, risperrivamente alle pp 588-590

i :i'; :8,"i:,: ::;ì : ;:il#' !: :#ilì:,"JîFlore ntlae, Ex Typog ra ph ia a Ss Conceptione, 1 893,

41-4s).n I 1 Rispetto alla produzione di testi scritti e

soprattutlo a stampa che documenta J'oratorla sacra

di età moderna, soltanto c nque raccolte di testi per

la predicazione missionaria si sono trasmesse, a mia

conoscenza, in area italiana Due sono a stampa;

l'una è dì P Seg neri seniore ( 1 624-1 ó94), ll crirtÌanainstruito nella sua leqge.Ragronamenti morali ,

Venezia, nella stamperia del Baglioni, 1687 (1686r;

16872 con revisioni dell'autore), e l'altra di F Fontana

ù \" : .lt È;rllll:r{i "}

(1648-1723),contenuta in ld,Pratica delle missio',.padre Paolo Seqneri della Compognia di Gesù

predicatore pontificto,continuata dal p Fulvto Fon::' .

della medesima Religtone per lo spazto d'anniventtquattro, per una qran parte d'ltalia, e di la de

monti, nella Elvezia, Rezia,Valesla, eTirolo Con

l'aggiunta delle prediche, discorsi e metado dtsttnta

tenutost nelle funzion i sacre,in due parti,Venezìa,

presso Andrea Poletti, I 71 4r e successive (questa .la prima edizione nota:cf. SoN4tuIERVoGEL 1 892, col 85-

rub 9)i tuttavia i I testo d i Prattca e predÌche, ded ica::al granduca Cosimo lll dìToscana, è pronto già ne

1 701, in attesa di revisione: lo attesta una lettera

autografa dello stesso Fontana al genera e Tyrso

Gonzalez, da Roma,24 dicembre 1701, in ArchivumRomanum Societatis lesu, Epp. Nn 104,1 67) Le altre

tre raccolte sono note tutte per tramite di

manoscritti apografi: la prima è di A B,qLoLltucct

(1665-1717),la cui copia più antica delle c nquereperite è Raqionamenti per la mislone,ms,sec XYll

lin Arch ivu m Ro m a n u m Saci etati s lesu, Opp N n 2'l 1 ),

la seconda di PSegneri iuniore ('1673'1713),Opere

Tomo ll,ms ,sec XVlll (ln /nrtitutum Htstoricum

Societatis lesu Bibliotheca, I 6 X 1 a), la terza dì

Giovanni Battista ScARAMELT (1687-175)), Discorsi dÌ

missione,ms ,sec XVlll (ivi, 16 X.2 a) Chiara, riguardoali'uso di queste prediche, è la posizione di Segneri

seniore nell'introduzione al Cristiano instruita e

marcatissima quella di Baldinucci, che la configuraaperta mente anche nei la organizzazione materìa le

del testo (cf Meronru 1 999 e MAToRANA 2003b)

& 12 Una nota su questo missìonario si deve a

BerLLon (l 983,250'53)

230 - 23t

Bernadette Majorana

Lo spettacolo della parola

ben grande di servire le missioni del medesimo, non solo in ltalia,

r r rcr ancor a in G er mania. D iv is a in due p ar ti. NeIIa pr ima le mi s sio -

ti .fatte in ltalia, nella seconda quelle fatte nella Germania, con la

ttotizia di tutte quelle città e di quasi tutte le terre delle diocesi ove si

sono praticatele sacrefunzioni, e di piùl'aggiunta d'untributo ben

tToveroso a tutti quei personaggi e dame, cavalieri ed altri che o con

Inloro protezione o conl'esemplare assistenzahanno accresciuto ne'

popolivantaggi spirituali.Edinfne un saggio de ifruttiriportati a

pro delle anime. Parte prima; e ancora: Serie delle missioní fatte di là

,lrL' ntonti, nell'Elvezía, nella Rezia, nellaValesiq, nel Tirolo, sLtq ca-

pitale di Insprug& sotto il governo di sua altezza il sereniss. príncipe

Cttrlo Filippo diNeuburgo, conte palatino delReno. Parte secondat3 .

Solitamente, nell'evocare i partecipanti, le relazioni scrit-

te dai missionari della Provincia di Roma si concentrano sui

semplici, sui loro comportamenti e sugli atti di compunzione

che li vedono protagonisti. Pur senza tralasciarli, il racconto di

Franchini sulle missioni oltralpe insiste invece - preannunzia-

ta dal titolo - sulla descrizione dei massimi rappresentanti del

potere, fornisce liste di nomi e di titoli dei signori, ecclesiastici e

cir'ili, e dei benefattori che sostengono economicamente la mis-

sione o che collaborano all'organtzzazione delle funzioni op-

pure che semplicemente vi partecipano, e ne decanta le azioni,

i sentimenti, gli abiti.

Tàle catalogo onomastico-comportamentale si riflette inun repertorio iconografico di venticinque Imagini, edite come

raccolta autonoma nel 1711 14, e poi, nel 1739 enel 1763, collo-

cate in appendice alle riedizioni di un opera díFonfana,Pratica

'lelle missionl, contenente insieme con altri scritti un metodo

n-rolto particolareggiato che riassume il sistema segneriano co-

sì come Fontana lo applicals.

Alle Imagini è impresso un accento spiccatamente spetta-

colare, che si sottolinea nelle evidenze e nelle apparenze. Sotto

gli occhi del lettore si forma una galleria

di tìgurine, signori e contadini, uomini! 1 3 La prima edizione del testo e anteriore al 1 714( o evlnco dalla dedicatoria de a Prattca delle missioni

del 1714,3-4);cito da quello annesso a F. Fontana,

Quaresimale del padre Fulvto Fontana della

Compagnia diGesù Con l'aggiunta della Serie delle

mtssroni da lui fatte nell'ltalro e nella Germania,inVenez a, presso Andrea Poletti, 1739,18)-348:279 348(prima edizione tvt,1721:cf .Sor'u'tERVoGEL 1892, col

850,sub 6) Tra XVll e XVlll sec.e frequente che preti

seco ar sÌ uniscano aÌ gesuiti nell'attività missionaria

con compitì ausiliari; Franchìni collabora con

Fontana dal 17AO al 1712l4 CfSoÀ4MERVoGTL (1892,co 852,sub A)

A 15 lmagini di persone della Elvezia, Rezia,Volesta e

Tirala, intervenute in abrto di penitenza nelle missioni

e donne, governanti ed ecclesiastici, pronti a essere imitati a p:=-

cimento da ogni cristiano bramoso di mostrarsi non prilo J-

virtù, resi più piacevoli - nonostante il dominante motivo p'.-

nitenziale - dalla ricercalezza deÌ particolare nell'abito, da-:compostezza affettata, da mosse come cenni graziosi, che pe:-

sino sotto il peso grave delle croci paiono alludere a un passo rdanza volteggiantel6. La esemplaritèr delle illustrazioni, che esa--

tano il successo della missione (come spesso anche in Italia .

partecipanti sono diverse migliaia, provenienti anche dai luog:-

vicini), corrisponde ai casi descritti da Franchini nella Serie,dc-

ve il lettore resta colpito non dalla eccezionalità ma dal ripeter-

si ininterrotto di esperienze grandiose e magnifiche.

Nella missione di Lucerna, nel 1705, giungono (senato::

in sembiante di pellegrini con sopraveste di tela sangallo, cos:

pure le gentildonne, e tutte e tutti con corone di spine e con cor-

de al collo, ma formate e tessute in modo che al penitente e pic'

accoppiavano il vago ed il nobile;le fanciulle tutte in abito bian-

co con le medesime divise di penifenza,né v era testa, può dir-

si, che non fosse coronata di spine, né collo che non fosse cintcn

da cordaolT: così Franchini in uno dei passi della Serie accor-

dati con le Imagini.Alla ruvidezza spoglia del sacco che nelle

campagne italiane copre abitualmente il corpo dei fedeli di ogru

condizione, primo segno della disposizione a mortificarsi, si e

sostituito il tessuto impreziosito dapizzidi rinomata tradizio-

ne locale. E le consuete povere insegne di penitenza sono di-

ventate acconciature e monili, ornamenti di seduzione mulie-

bre, artifici notati quasi a esaltare la parte del corpo considera-

ta (la testa, il collo, i polsi). È ben vero che si tratta anche qui di

strumenti di penitenza, tuttavia il tratto palesemente illustrati-

vo che caratterizzala Serie delle missioni fa pensare non a qual-

cosa di funzionale, ma a qualcosa di puramente decorativo:

<Bella, nobile e pia era Ia comparsa che faceva in questo gran

fatte dalli pp della Comp a di Giesù Fulvio Fontana e

Gio Antonio lt4ariani offerte all'ill ma sig ra MariaEleonora cantessa d'Herbestain, colonella nella Reale

fondozione d'Ala d'lnsprugg, la quale con tantaesemplaritò assisté con quante vrvono dame, sotto tl dilei non men pro che prudente governo, alle sacre

funzioni della tstessa missione,l'anno 171 I ,s I ,s,a ,s nt, in F Fontana, Prdùca delle fftssioni,, , cit., presso

Andrea Poletti, 1 739, e ivi, presso Giuseppe Rosa,

1761

F 16 Parte delle incisioni è tratta con ogniprobabilità da dodici (quadretti con cornicì indorate,

e^T o q,a',è perne lo.veni\d^o eSpresSe r'a'ie

figure dell'uno e dell'altro sesso con quelli abiti dipenitenza con i quali erano intervenuti alle sacre

S l!,,-.-l , I1 'rt:Ì- l ùa: ' ii

ùùiì nttLù4 - 4ù,)

ar'jalt'p!t) rla od ealpuvrssèrd'erzèuaA u t' aa 6s Dw ùtJalu od lX èluawèl)

ùaubs ùlsoN tp Q!1u09, DllD DLDlpap I qua^a

a)llD,uf)o )ad òwo)'apnluds olln4 lt tad ls 'olùal-. ùaEualtuad'nsat p Dtu6odLuo) qpp DU2luol. t01 ùpod lDp DtuDa)a9 a apl u! aIDl'tuotsstu

- -,Itads ùallal aunp,p Dllo)oa'eueluol : lz Igol L 3p è13^u elled s lD tut)Dwl

r :_r olnuatuol Jteqe,llep oDerlu laN azE'lAl 023LtE'!^t 6t a

!^t 8t asa€''tt) tuottew ailap auas'tutq)uul'LL a

aOrse ossè aLll pleqtpb

?zzè o^aperS el uol'oluau.lnlop p aqr euud- ::sso tp euJro] ur Jltdatuol tu 6euLU pp tpu nb

aqqaia^uap plloller p'l (otzrdsaluo.r; lep ellnslr

èL.r.ro)) L l/ L lap e)eLrlsnp auo ss L.Lr pllèp auo selrou 'er.rplpl pep e|1e o 66euo eluauressardsa

èuleJ rad'olrn 6as ur'plprpdard asrcS nS t u t 6aw 1

anbuorl.uan allap eduels p ellol)er el 'rlueisalarnbrl Drparl el uol aurarsul (V qns'asg lCD'a6BL)

r:ro^t:r r\ros Pp olelrpur'901 |'lzuapnet olsaruerllp pèra 6 rad'ouel ut' auossta Dllappns qpp

ot16c,n66u uol atn64 ut alaluasahdu iuDuDW

oiualuv aD a DuDluaj oÀn1 dd np ozat6,11au

DllDlauasswDl au.rnlon lau alerr;qqnd u beuurr aaìsanb ouers aqr alrqeqord Q:(LaE'ID tuotseu ailap

ai./as'rurqruprl Jr) qOZ I lau erza^ll ellap alred e1;anb

u oUeuo ss rLr aLuol euPluol olPt^ur PAa^e 3qllx alueuall e euraln'l rp qurr ellJp ouop'<ruorzunl

', -,, elored aJrJaJoJd ?lod uou'qlr.tou EIIEp o]]Eerdos'osor8rl-:: 1r aq:;ad'ou€^ ur nJ ollnl ew'uup{e}r EIIau ossaJdse eJe rnl.p otuenb Bisapa] Bn8uq ur asseuodse gqfJad'osor8rlal Ie Qllo:s '' erolefrpa;d p'o1und Ianb uI aqf :olsenb Q (eueluod rp pJa]

-:èl eun ur eluauerdlup Qrd o]]ep Q 3r.uot) calueprJf,e,;I'(olBu-:rsap elaJdJalur<l Qfueur alueprffe alenb Jad os uou opuEnb't'rSlof Srp ons Iap oporJad orurJd lof ordrluud aparp> a <au

-trrznpoJlur.p a Jas ar{f osJofsrp I I^JeJ Jad'ofled un,p EJdos'?sarqr eIIe ozzeuJ ur o]€urlsep o3on1 1au rles) €usluoJ oJ^lnc't'ruuE oSSOls ollanb Ip ou8nr8 Ieu'zll-r\I{ls rp euorssru e[ep::ntrade,llv'efeuo-rf, pns BIIep 'rluElllrpe erd r eJl a'eprn8 r,Lrl

-,lru rap oun ur rurqfu€JJ Bp elEruJoJseJl'efrlsrnSurl RlraueJls-:.llE o^rlelal orposrde o4le un uof, anSesoJd oluocrer 1

' ,-(ouorrpn<l aql qodod.ap or88u1uel aqt auorzef,grpa eJou

-:',L uou uol 'alerdJalul.p Iued al reJ ossels q8a ailol'ofled ps a1

--r r ntd oselse (ezualruad rp rJorJelsa ru8as uof aqtrru (alln] ruorz

- -:l alTE anua Jalur.p olualuof uou [ ' ' '] 'adpurrd ounssulsnm <ol

-i:q.Fpy aleqe 'arped oJol ounssrpuaJa al I aluaruptzads) a'ruq--rf aueq rap a ur::ndde: rep aqfuou <oJep

I o]ln] rp a opJnr Iap'r:;-rr-\ Iap'o^ofsa lap auorzBJoqellof, sllp erzeJS (ourssriuepuoq

-J.? èslorr€r rs oDn4 II)'EOI,I Iau eJotue'eJroc rp rsalorp €flau' r:durasa.rad squasrq v'ouJe oB lep quetuesaJddeJ o rTunga[alur'. j,r:Srlal pllo e etlol € ouos aJolefrpaJd lep qaJdJalur IID':--'-rru p alepaJur alftd ueJS 3l Jad BJJaI eun In rlllollEf rJarrrBJls

. i:: e1r-r.rpe,l efsrJo pJ e rluaJaJrp rrunlsol a aJnllnf eJl ruorzerp

-::-: al elo8eJ aqf (of,rlBruoldp o[o]o]o.ld rp aDads pun ur BrJeu

- r.!:rrlr EzuarJadse(l Burplslur lurqluEJc rp oluoffeJ Ir:qlrlerlrJJn:r :ronb alualsrsuof €un auorzEnls €[u a euosJad e4 ruorzElal el

-l r:tlour euSasse alBruounJal oDadsp.[ap euorzenluaffe]'elsr^ ur euaq -

--:,-:ljs r1silas - eJdrues ruorssrur el eluEJnp a'olodod F rlou uaq':-:rol Jlalod Iep rluelueseldder r aqcue Esonur^ e,lueldruase

errdo.rd e11ap rdrcalred aluaureunuod

-do arapua; rp eqqeJrluesuo) euorzezzrl

-EJue ele]'oJelsrurru ons Iap ezzelvtpeuJuJl ellep Q auoJ ole rJd

'apnb 1y'oJaruerls arolmrpard Iap erJoleJo auorzeurouaur al

-roJ €llep esnef e oudord'ruorzury aq8rml allep osrol Ieu (elJE^

-Jesuof, e a (orJolrpn(llau auorz€Frue.l a euorzuau?,l eJPluerurTe

pe alqn auorzrpuof :rleq[un elueruesonluos qlqE oJol rau (r]nu

-a relul qB er; qrqou eld Iap elrqerrru etelgs el osra olodod 1ap

euorzualle<llap oltToqrurs a o rpelJad olueurelsods oun "

aqqaJ

-apnile r.rorSSeru rap auorzrqrse(l (efe ur'adp41g'ezualruad e1

-p olodod a rf,r1€JfoJsrJe rp auorssnuo]]os armruol el aJellesa Jed

uou es'elrqrse rcru Q uou pe^ala ud rT€Iros {la ll lep auorzrsod

-ruol el <auerlulr rleJnJ ruorssrru ellaN'rlueua1a rlsanb rp oun ol

-undde aJassa €Jquas'pfrlserluo3uo auorzualur pleJelrlfrp uo]af,srnlrlseJ BI oluoJosal Ir aluol lsof '<alefol e,]runruol eunls€Il

Ip ofrqfrere8 oluaueurpJo.llep osololellads rs.re8ardsrp 1rsaddeJluol a quauelsnrEEe arrnporlur u ollaJ5of Q €LIEI

-uoc rpnb a[ep euozr.nT rrr'ol.leuorssrr.u orJoleJo Prua]srs Iau I]uPl

-Jodu.n aJrule4 aJEeJl ar{l ond uou auorznlos ale} eun'euorspns

-Jadeflep elualsrsuoi o]ueunJa odun un ouaf eururralap ap:d:at

-ul,ilap efrJolaJrlue ezuesaJd e1 :rssaldrad ouerlsaJ'rurqruerg rp

rarrerodrualuo: rap uedp'amd roN'6r(opoued ruSo pe aqf ouau

olod €Do'trelur Bru'eleuef oJtle Jad olos uou aJessed a ap 016 rp

ulo.red e1 arluau alardralrn B ozzeuJ Jedelle; ruorsslu al uol ourlrrsJpuodrJ essod ruru eluol eJaparf e alaJrnpu(^ aluarulrfeJ lsoluou (r4[B r]uul uol olun <aJollal asauof <ro > :aJrUa^Ae rp Eluad rs

uou ruftprreJd ossa]s o1 'alardralur un 3p E]Erparu Q euorz€rrunu-

-of el Bru ouer1e1t ur Etrrperd eueluog :orJeuorssrru orSSen8uq p rp

-uoJ aqf euolze a elo.red rp qlrun,[ep E]npel efiap BSn€] €'eJarluo;:

aJ{o (a1qeqoJd erzlegnl Evzuandde,l osral o}uarueprls o'I'rrcrqod re rlSrueurs a ollo: le ozzelaleruJc-

oueJa.s qenb a1 uo: elurrfaJlur ellefrpJol a1p o8e.r' 1ap oJaparp .

-enb a1 'aurlosrg a.rou8rs a11ap ulpnb nJ oporu a.r11o g;ad e8e-r:

elues :e^rua Jalur(^ r,p ru8o aqr 'rJoleuas rp oJarunu lanb orle:-

Bernadette Majorana

Lo spettacolo della parola

Continua Franchini: <Qual fosse allora I'agitazione e I'affli-zione del padre è facile a comprendersi; merceché mancato-

gli I'interprete conveniva desistere>. Quando, <accortosi che

uno degl'uditori interpretava ad altri quanto aveva detto, ri-voltosi il padre ve[r]so del medesimo ad alta voce gli disse:

Mio signore, salga, la prego, su di questo palco ed interpretinon ad uno ma a tutto il popolo quanto sarò per direr22. Quel-lo,Antonio Ignazio Coberg,la seconda carica della repubbli-

ca, accetta, <e fu un tale interprete> che lo stesso Fontana <di

gran lunga si confessaya da lui superato e nel talento e nella

efficacia del dire, come bene si ralrrisò, mentre le lacrime & isospiri erano incessanti tra gli uditori e si accese una tal bra-

ma di tali funzioni ne'di loro cuori, che mai le lasciarono>23.

È evidente che in questa e in simili occasioni Fontana non

può mettere in moto i dispositivi oratori che caratterizzanolo

stile al quale egli s'ispira e che è tipico di quei gesuiti che tra-

valieando i limiti della sola parola detta si inoltrano nel domi-

nio dell'azione e della rappresentazione.A proposito delle mis-

sioni di Fontana dall'altra parte delle Alpi non si parla mai, in-fatti, a differenza di quanto non ar,rriene nelle campagne italia-

ne, né di prediche con immagini, né di quella improwisazione

necessaria ad assecondare il clima emotivo o il verificarsi di si-

tuazioni impreviste che la presenza dell'interprete, con l'inevi-tablle décalage di tempo e di comprensione rispetto alle paro-

le pronuziate dal missionario, non avrebbe permesso. Oltre al

passaggio dal soggetto emittente ad altro soggetto per la tra-

duzione consecutiva e alla segmentazione didascalica del dis-

corso, originariamente improntato invece a una comunicazio-

ne fortemente emotiva, la mancanza di simultaneitìt trale azio-

ni e le parole avrebbe conferito a queste ultime, inevitabilmen-

te, un valore illustrativo, del tutto incongruo rispetto ai signifi-

cati e alle forme della persuasione missionaria.

Benché f intonazione penitenziale sia forte (come attesta la

descrizione degli abiti dei partecipanti e dellaviva compunzio-

,,

(auorzerrlqqnd eur ssordrp) vNVUorvW l) n) ns'ZL1L or16n1 9'ouelauag

Pp erallsl 'l 9-9€'elzauaA lp lulpuoLUs! asods e'961 L

ou psspB'l I l'aurni sod atadg' tau1as d u r :euèleL!ur uoìernl4 lp lqqnp re elsodsu ur èrorunr uauba5 ep

alnualsos eluaureura; ruorzrsod el ouepan rS tZ Iav-lv"tt) a.)allal aunT,,p Drlo)Da' eueìuol gz I

lat' )t) luotsstu èllap auas'tutq)uu7 zz Q

eJSrlueJEE eqJ euorzesuadruo: eun rp rsopuelueluoffe (rJusulJl

-F epatroJd rÉe a[IlS ons Iap puauala qsanb e opuelzunuDl'rTrqellolluof ?u ouardde qrqrSrTlalu gu ml rad ouos uou

ruorzBeJ a rluaueuodruor e op a eeueJlsa Q rI3 eql aFl]os Rl

-par €un q IIu4s a^rlerado elrppolu olrJajsBrl relu eqqar^€ uou

Bueluod'7zeu€rlsrJf, el.hellap aqlrlpJd elF rsJrua^uol rP e,]rssel

-au EIIap rlJapensJed € eJe^rJJE Jed ueuorssru Iep aseJdeJlur eI^

el ouos e(r{ofur q8u aluaruepuoJoJd ouo8ualredde IuISpIuuI

allap'qta88o q8ap'odror Iap e,trluual€tll el'RlrlqISI^ el <RUIIqIS

-ues EI :rf,rlduas r osseJd rlelFsu uorSSel'u r aJa8unÉ8eJ Jad atr

-etrrJe erd €l elopuaualrJ auorzpluaseJddeJ e ezuasaJd eJJ ouod

-de.r ps EleruJedrur urroluJo auorzepn rp aJo eJ uI ouo]leq Is Is

-sg'orJeurpJoeJls Q auorzaJrp elsenb uI ozJoJS ol oluerTJed rTenb

rap rJsuorsslu r Jed ?lrpaJd ellap erf,ElrJJa(l arBprenSE^lBs B EJ

-rru Bru (euorze-eloJed rsaluls ellap queduroJoJd I]]adse rT8'anb

-unp'olloru rp afnprJ rlelol ezua8rse alp olualllen8ape;1'olErpatutur a alueJ88u a(llol oldefJad arassa

a^ap eql Ianb aqqaJapradsp aqf'o^rl€frTdse olua Jalul un eP

elloJJalur aluaruenurluof aJasss Qnd uou €lr1uas auorzepn'(el

-euorzaJJad e BIB^oJd alueu€8unl EzuerJadsa.un a'aJllour (os€l

olsanb uI eql e :ardruo: ol eql mlol Bp rlelloJluol elualuelleJls

ouos olellnsrJ rnf Ir a oluaurpaf,oJd rnf Ir (aleuorzuelul oll€ un

e aluo{ rp oruErs 9qDEr8'eaueluods aluarusrJessafau Ef,ulu8

-rs uou'auaq rlou Is'aqr) elrluas auorze,un'PilTrqrpaJr ul :o^rs

-ensJad aJole^ aledrfuud I oluelred auopua8Snrlslp (oIJBuoIs

-sru ossals o[ap auorsJa uof rp osJofJad 1ap a]uapr,l.a ou8as aru

-ol rsrodoJd ons I (euorzE.lanb p Q]llJprra el oleralle eqqaJ^€

eDopeJl Er^ er^ mrpa.rd eun ur EurldrJsrP €ilep auolznpoJlul,l

aqr alueu8ard o11e; ps aJa]]a[+rJ e aP rs'or^ o,llap RI Ip N'eJoDnpeJl un rp orTrsne,l uol elnld

-luol elEls essoJ oPuenb'elo)rprJ aql arllo'?lug esJ€ddE aqqaJ

-es'rpqeredasur qsa8 a aloJed rp etsodruo:'auorze apurls Bun'eIT

-eu ur osJofrJ ela^ur eJ eueluod el€nb elle'erolmrpard Iap esllq

-qnd euqdr:srp €ilap aqlueau rcru €lr€d rs uou'(olodod 1ap au

Bernadette Majorana

Lo spettacolo della parola

tuttaviailmaggiorgradodiefficaciacomunicativaraggiungibilein In ambito italiano I'oralità costitutiva della retorica mis-

quel contesto: ed è proprio I'interprete a consentire allora che il sionaria rifiuta la scissione della parola dall'atto performatir-.-

predicatore appaia meglio definito, non soltanto perché rende ac- del predicatore mediante un testo scritto. Ma I'iniziativa si ren-

cessibile il senso di quel che egli dice, ma anche perché ne ampli- de possibile in un paese di lingua straniera (e per di pitr in urhcalapresenzainvirtùrdellepropriecapacitàoratorieedellaprc- contesto socialmente eterogeneo, come abbiamo visto, e corpria posizione sociale. È il caso dell'abate benedettino e anche di ogni probabilità largame nte alfabetizzato), dove I'opera dell'in-Coberg: nell'episodio descritto, quest'ultimo cede a Fontana par- terprete sposta già la comunicazione e l'attenzione dell'udito-te del proprio prestigio assumendo d'altronde parte del potere rio su un altro piano, ponderato e razionale, che nei procedi-

d'aftrazione e della esemplarità di quello, mentre assolve, di fron- menti della lettura può trovare un'eco adeguata. L ascolto delle

te all'assemblea, anche alla frurzione di tramite familiare rispetto al- parole del missionario e la comprensione di esse mediante la

Io straniero importante, acquistando un'eminenza nella quale la traduzione determinerebbero I'interesse a leggere le prediche

comunità si vede esaltata grazie alla comune appartenenza e alla di quell'autore, in un tempo e in uno spazio successivi, in pri-omogeneità linguistica. La funzione produce conversioni, confes- vato, forse in una condizione di meditazione, di natura diversa

sioni, <esteriori penitenze>; il giorno filale, nella processione ge- da quella collettiva sperimentata nella missione. In questo caso.

nerale per la benedizione apostolica, <altro non si vedeva salvo allora, la memoria agirebbe sulla base di un ricordo principal-che spettacoli di penitenza, croci smisurate sulle spalle, anche del- mente verbale, mentre la componente visiva dell'azione del pre-

le piir delicate donzelle, catene a' piedi, flagelli alla mano, onde dicatore, qui già così contenuta, passerebbe in secondo pianors.

quanti erano spettatori e quanti servivano di spettacolo, tutti con Anchele Imagini di cui si è detto costituiscono, a mia cono-

la composizione del volto e con le lacrime grondanti dagl'occhi scenza, non solo un documento d'occasione, ma anche un'ecce-

apertamente mostrayano quanto fosse il zione,l'unica testimonianza iconografica

dolore che racchiudevano nel cuorer25. E 25 Franchinì,5 erie de,e mrssiont cìr,32 r diretta di una missione particolare. Latti-

Ed ecco quello che di lì a poco si ve- ú 26 tvt,3)4 vità d'apostolato rurale condotta sul ter-

compaiono <apubblicavendita [...] libri Predichedel padreFulvto Fontana... estrat lsuo immagini cheladocumentino.Unassen-

tteÌ p. Fontana, trasportati dalt'italiano nel ?,ii,!Íl"l,ii,'"'[j,:;:í|;::7!:1,:;Jí:TjiJ ' in

za stupefacente, e cerro non casuale, ditedescor26. Si tratta certo della raccolta di descrLtto accorperebbe dunque, sÌngolarmente, fronte a una realtà in cui la codificazione

prediche uscita per la prima volta a Lu- ;::t;::#:X:l:':ì:?l::;T::X'#il11.:'" dei gesti e resattazione degli ausiti mate-

parÌiamo, e poi ristampata, della quale ab- ind zio interessante: che durante e misstoni tn to elevate, e alla quale corrisponde udat-

vogel sulle Opere gesuitiche: la traduzio- rispetto alla consuetudine mìssionaria) recitato tideimissionari.Tuttavi4l'asSenzadirap-

ne è proprio diAntonio rgnaziocoberg, ::Îff:::Tffi:,1"#:Î!.,:li.lTj'É " ''o''" presentazioni figurative equivatenti può

è r'enuto in soccorso del missionario2T. faci irare I cornntto de I'i

preria*"nre de t"5t9 56';11o.

! 28 Due gesuiti tedeschi sperlmentano i

metodo segneriano adottato da Fontana e nedeterminano l'innesto e l'evoluzione nell'Europacentrale e orientale dal I 7'l 5 in avanti (cf. Cs,qrrrurn

1993,97 lO3) 1 misslonari predicanoevidentemente nel a ingua del posto, a

partecipazione popo are ha tutti i trattl clarnorosie massiccÌamente penitenzia i de modelloitaliano;tuttavia,secondo la ricostruzione diChétellier, neanche qui si effeltuano durante le

prediche la disclplina del missìonario o la

d' a'nm aLi zzat' or-^ de' le'r rna g ni

1

é !irlrr irrl ,i236 - 237

'zooz ovelw'ouúltw ú oilarailas-ras Pp úxilnsa8t:1u a1s olpu autS9wwl 2 úlol,d'o\)v'zuotzúwJol tp LJwal'tqSuoluez' J

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