Le fibule da parata di Capua e Suessula in L. Pietropaolo (a cura di), Sformate immagini di bronzo....

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E FIBULE DA PARATA CAPUA E SUESSULA Luca Cerchiai Università degli Studi di Salerno In una giornata dedicata ai bronzetti di Lucerà, non può mancare un richiamo alle fibule campane da parata, decorate con figurine plastiche a tutto tondo, tradizionalmente avvicinate, per stile e li- vello cronologico, ai bronzetti del "Carrello" K Le fibule, come è noto, provengono da Capua e Suessula2, con un'unica attestazione cumana 3 , e sono soprattutto costituite da tipi ad arco di violino e a quattro spirali fissate ad un supporto in lami- na quadrilobata (fig. 1). Sono tuttavia attestate anche varianti più complesse, ad otto e dieci spirali fissate a supporti a forma di piastra polilobata (figg. 2-3). Le fibule rientrano in ricchissime parures di ornamenti che, con associazioni ricorrenti, caratterizzano i l costume di sepolture fem- minili eminenti, databili nella fase finale dell'Età del Ferro. La cronologia può essere fissata, in base ai pochi corredi tombali disponibili"1, nel III quarto dell'VIII sec. a.C: significativa appare soprattutto la ricorrente associazione con fibule dotate di una staf- fa ormai allungata 3 .

Transcript of Le fibule da parata di Capua e Suessula in L. Pietropaolo (a cura di), Sformate immagini di bronzo....

E FIBULE DA PARATA CAPUA E SUESSULA

Luca Cerchiai Università degli Studi di Salerno

In una giornata dedicata ai bronzetti di Lucerà, non può mancare

un richiamo alle fibule campane da parata, decorate con figurine

plastiche a tutto tondo, tradizionalmente avvicinate, per stile e l i ­

vello cronologico, ai bronzetti del "Carrello" K

Le fibule, come è noto, provengono da Capua e Suessula2, con

un'unica attestazione cumana3, e sono soprattutto costituite da tipi

ad arco di violino e a quattro spirali fissate ad un supporto in lami­

na quadrilobata (fig. 1).

Sono tuttavia attestate anche varianti più complesse, ad otto e dieci

spirali fissate a supporti a forma di piastra polilobata (figg. 2-3).

Le fibule rientrano in ricchissime parures di ornamenti che, con

associazioni ricorrenti, caratterizzano i l costume di sepolture fem­

minili eminenti, databili nella fase finale dell'Età del Ferro.

La cronologia può essere fissata, in base ai pochi corredi tombali

disponibili"1, nel I I I quarto dell'VIII sec. a.C: significativa appare

soprattutto la ricorrente associazione con fibule dotate di una staf­

fa ormai allungata 3.

n i 11 p. i , . i v , . i i i |> 2-3. Capua, T. 368: i l corredo

repertorio delle ngurine plastiche e articolato: tra quelle zoomorie, degK ornamenti personali.

prevale l'uccellino di piccole dimensioni con coda appuntita e una

catena di anellini inseriti in un foro passante nel becco.

Nello stesso tipo rientrano le protomi di uccello riprodotte nel mo­

tivo semplificato della "barca solare", sormontata da una figurina

umana, su cui si tornerà in seguito.

Un tipo diverso di uccellino, di dimensioni maggiori, è attestato al

centro di fibule a quattro e a otto spirali 6 : esso può essere contrad­

distinto da brevi 'antenne' e da una coda arrotondata distinta dal

corpo 7.

Su esemplari ad arco di violino 8 e a quattro spirali (fig. 4 ) 9 ricorre

i l tipo dell'uccello con testa di bue 1 0 , attestato anche su un "arre­

do" e su una fibula a disco della Coli. Payne Knight al British Mu-

seum, ricomposti con più elementi di fibule da parata 1 1 .

Dalla stessa collezione proviene un secondo, non dissimile pasti­

che 1 2 : su entrambi i pezzi e su un terzo esemplare della Coli. Borgia

nel Museo di Napoli 1 3 , compaiono figurine di bue, anche aggiogate

4. Suessula, Coli. Spinelli: fibule con uccellino a testa di bue.

in coppia, che trovano un puntuale confronto nel bronzetto monta­

to al centro della grande fibula a dieci spirali della T. 368 di Capua

(fig.3).

Alle figurine animali si aggiungono quelle antropomorfe sormon­

tanti la "barca solare", ridotta - come si è detto - alle sole protomi

di uccello: oltre che sulle fibule, sia ad arco di violino sia a spirali, i l

motivo è applicato anche su un coperchio14.

Nello schema iconografico più diffuso, la figurina umana è caratte­

rizzata dall'impostazione chiastica delle braccia, portate rispetti­

vamente al fianco e alla testa (figg. 1-2).

Si tratta probabilmente di un'immagine femminile, esaminata di

recente da E. Richardson che vi ha riconosciuto una versione sem­

plificata del tipo iconografico della "donna alla fontana", attestato

in area etrusca, laziale e centro-italica: nelle figurine campane spicca

i l dettaglio delle orecchie ad anello, in cui sono sovente infilate ca­

tene di anellini, secondo un partito decorativo che conosce uno stretto

confronto in un pendaglio della Tomba 9 di Poggio Gallinaro a

Tarcniinia. datato alla fine dell'Vili sec. a.C. 1 5.

urto a questo tipo principale sono, poi, attestate altre due va­

rietà in cui la stamina umana reca le braccia aperte ad angolo retto

rispetto al corpo 1 6 o sollevate alla testa 1 7

Sui pastiches, più volte citati, del British Museum sono montati

alcuni bronzetti maschili itifallici con le braccia divaricate lungo i

fianchi, di un tipo non direttamente attestato nelle fibule: come ha

giustamente notato B. d'Agostino, è probabile - considerata l'asso­

ciazione con i bronzetti di bue - che le statuine rappresentino figure

di aratore 1 8.

Gli studiosi sono concordi nel ritenere le fibule da parata "una pro­

duzione ideata ed eseguita in Campania per una committenza loca­

le" (D 'AGOSTINO, 1 9 8 4 ) ma divergono nella valutazione della loro

matrice stilistica: B. d'Agostino tende a sottolineare le affinità con

l'area daunia; G. Colonna, piuttosto, a valorizzare l'influenza della

piccola plastica tardo-villanoviana di Vulci e Bisenzio1 9.

Ai dati finora discussi si può aggiungere un ulteriore elemento, for­

se utile a fornire un nuovo spunto di discussione.

un'applique di uccellino dello stesso tipo di quelle, di piccole di­

mensioni, utilizzate in gran numero sulle fibule da parata, proviene

dal quartiere artigianale in loc. Mazzola sulla collina di Mezzavia, a

Pitecusa: i l confronto è ancora più stringente se si nota i l foro pas­

sante sul becco a spatola, destinato ad accogliere l'inserzione della

catena di anellini (fig. 5 ) 2 0 .

I l rinvenimento, per i l suo carattere isolato, non può essere

sopravvalutato: oltretutto, le appliques di uccellino non sono ut i ­

lizzate esclusivamente nella decorazione delle fibule 2 1 .

Tuttavia non si può fare a meno di ricordare la funzione del quar­

tiere artigianale di Mezzavia, legato alla produzione metallurgica

ed, in particolare, per quel che interessa in questa sede, alla lavora­

zione delle fibule.

Ben noto è i l rinvenimento di uno scarto di fibula a sanguisuga a

staffa lunga, che ha spinto G. Buchner ad ipotizzare un ruolo attivo

di Pitecusa nell'introduzione in area indigena di nuovi tipi di spilla,

comunque inseribili nella tradizione locale.

Nell'area di Mazzola sono state, inoltre, scoperte "alcune piastrine

d'osso da cui sono stati segati elementi adatti alla fabbricazione di

fibule con arco rivestito in osso e ambra" 2 2 .

Con tutta la prudenza del caso, ci si può allora chiedere se l'inse­

diamento euboico non possa avere giocato un ruolo anche nella

creazione delle fibule da parata, esemplari splendidi realizzati per

una ristretta committenza elitaria: non più che un'ipotesi di lavoro,

modesta come l'uccellino di Mezzavia.

1 - Per gli esemplari da Ca­pua, dr. JOHANNOWSKYI983, 50-

52; 133-37, taw.XXXI-XXXV (T. 363); JOHANNOWSKY 1989,

41,119-21 (T. 368); 103-111 (T. 200). Per Suessula, cfr. i rapporti di MILANI - SOCLIANO

1878, VON DUHN 1878,1887 e M I -

NERVINI 1878, utilmente raccolti in Suessula, rispettivamente 19-43; 63-88; 113-57; 159-70. Per un inquadramento com­plessivo, cfr. D'AGOSTINO 1974, 18,34, taw. 5-6; D'AGOSTINO

1984, 251-52, 338; COLONNA

1984, 269-73; CERCHIAI 1995, 28-29, 48-49.

2 - Una selezione delle fibule da parata di Suessula, conservate nella Collezione Spinelli, è oggi esposta nella sezione della Preistoria e Pro­tostoria del Museo Arch. Naz. di Napoli.

3 - GABRICI 1913, coli. 72, 140, tav. X X I I , 5: Museo Arch. Naz. Napoli, Sezione della Preistoria e Protostoria, Cuma. vetrina 12 n. 2.

4 - Ai contesti capuani f i ­nora editi (TT. 200, 363 e 368. su cui, cfr., supra, nota 55) si può aggiungere una ric­ca sepoltura scoperta ultima­mente a Suessula dove ricor­rono gli stessi t i p i che, sia pure decontestualizzati. sono già documentati negli scavi della necropoli condotti alla

fine dell'800 dal Barone Spi­nelli (DE CARO 1998,414-15). Ringrazio i dott. E. La For­gia e A. Marzocchella che, con molta liberalità, mi hanno i n ­vitato a vedere i l corredo.

5 - Cfr., ad es., la sequen­za di Pontecagnano su cui, da ultimo, D E NATALE 1999, in part. 83 (Fase I I B)

6 - Suessula, 75-76 (VON D U H N 1878), 130-31 (V O N DUHN 1887); COMSTOCK - VER-

MEULE 1972, 232, n. 333. Nel­lo stesso tipo rientra la fibula rinvenuta a Cuma (cfr., supra, nota 3).

7 - Suessula, 131 (VON D U H N 1887); JOHANNOWSKY

1983, tav. 59 c, e: Museo Arch. Naz. Napoli , Sezione della Preistoria e della Protostoria, Vetrina Coli. Spinelli, fibule a piastra n. 1 e 4. Lo stesso tipo di uccellino ricorre su un terminale di 'scettro' 0 di co­nocchia (Museo Arch. Naz. Napoli, Sezione della Preisto­ria e della Protostoria, Vetri­na Coli. Spinelli, terminate n. 12) e sulle fibule ad "arco crestato" (ad es., T. 502: JOHANNOWSKY 1983, 115-16, tav. XIX, 3).

8 - Museo Arch. Naz. Na­poli, Sezione della Preistoria e della Protostoria. Vetrina Coli. Spinelli, fibule ad arco di riolino nn. 11-12: HENCKEN

1968, 522, n. 4 dal British Museum.

9 - MILANI - SOGLIANO 1878, tav. V I , 4 e 5; MINERVTNI 1878, taw. I , 4 e I I , 8.

10 - Sul tipo, cfr., ad es., HENCKEN 1968, 519-30, in part. 522, dove si menziona gli esemplari campani ritenu­t i , però, di incerta autentici­tà; BOUZEK 1990.

11 - AIGNER FORESTI 1986, in part. figg. 1-2.

12 - AIGNER FORESTI 1986, in part. fig. 3.

13 - Per l'esemplare della collezione Borgia cfr. GERHARD 1840, 58-62 (in part. 60-61), tav. X V I I I , 4.

14 - Museo Arch. Naz. Na­poli, Sezione della Preistoria e della Protostoria, Vetrina Coli. Spinelli, coperchio n. 8: HORSNAES 2OCI, 18, n. 4, fig. 7. L'associazione tra figurina umana e motivo della "barca solare ' ricorre anche, in un pendaglio, stilisticamente d i ­verso, conservato nel Museo di Foggia, su cui D'AGOSTINO

1974, 58 tav., 18. 15 - RICHARDSON 1984; la

tomba 9 di Poggio Gallinaro è pubblicata in HENCKEN 1968. 350, figg. 349-50. Un bron-zetto caratterizzato dalla stes­sa impostazione delle braccia delle figurine di Suessula è consenato al Museo Pisorini

(inv. 79692): i l pezzo, già noto a RICHARDSON 1984, 450, è stato ultimamente attribui­to ad Atina da CIEARELLI 1997, 66-67, n. 9, figg. 6-7. I rap­porti tra la Valle del L i r i e l'area campana sono ulterior­mente confermati dalla pre­senza nella Coli. Spinelli di pendagli "ad ancora" (Museo Arch. Naz. Napoli, Sezione della Preistoria e della Proto­storia, Vetrina Coli. Spinelli, nn. 6-7: CIFARELLI 1997,78, n. 10, figg. 3, 8): un dato che si aggiunge all'attestazione si­gnificativa di fibule "a foglia traforata" nella necropoli di Pitecusa (CIFARELLI 1998, 3-25).

16 - Museo Arch. Naz. Na­poli, Sezione della Preistoria e della Protostoria, Vetrina Coli. Spinelli, fibula ad arco di violino n. 9. Figurine con la stessa impostazione delle braccia figuravano sul già ci­tato "arredo" della Coli. Bor­gia.

17 - Fibula ad arco di vio­lino riprodotta in Suessula, 130 f ig . 19, 5 (VON D U H N

1887). Stando al disegno, la figurina umana, chiaramente it i fal l ica . sembra orientata secondo 1 asse longitudinale della fibula e non in senso normale ad esso come negli esemplari conservati al Museo

di Napoli (Museo Arch. Naz. Napoli. Sezione della Preisto­ria e della Protostoria. Vetri­na Coli. Spinelli, fibule ad arco di violino nn. 9 e 1 4 ) .

18 - D'AGOSTINO 1974. 1 8 .

58. 19 - Cfr. i contributi tà_

supra. a nota 1. 20 - BlCHNER - GuiAMLLl

1994.59. fig. 25 inv. 23&>2». 21 - Esse ricorroooL ad es_

sui pendagli triangolari trafo­rati a giorno Museo A i r* . Naz. Napoli. Sezione «Irla Preistoria e della P i i n i — i i Vetrina Coli. Spinelli, pesca­gli nn. 1 0 - 1 1 ) . sui ed. "eafoa-

foni (Museo Arch. N a t Na­poli. Sezione della Precaria e della Protostoria, \etriaa Coli. Spinelli, nn. 9-10). e, senza il foro passante sul bec­co, sul "presentatoio" in lami­na di bronzo della T. +65 di Capua (JOHANNOTSEY 1983. 140-141, tav. XXXVIL 6).

22 - Sul complesso di Mez­zavia cfr.. ad es.. RJDCWAY

1992. 105-112. con bibl. (da cui è tratta la citazione). Sul ruolo di Pitecusa nella diffu­sione di una nuova tìpolosia di fibule, cfr. BICHNER 1962;

BICHNER 1 9 6 6 : da ultimo.

D'ACOSTINO iQQ4b. 25. con

bibl. cit. a nota 43.

CAPUA AND SUESSULA FULL DRESS FIBULAE

The Campana fibulae from Capua, Suessula, and in one case Cumae are traditionally associateci by style and date with the Lucerà bronze "carriage". The typically shape is that of a violin bow with a four-lobed sheet metal support (fig. 1 ) , there are also more complex forms with eight or ten spirals fixed to a multi -lobed sheet metal support.(figg. 2-3). The fibulae, which can be dated to the third quarter of the eighth century B.C., are found in theparures of rich ornamentai finds which characterise the burial costumes of high-ranking females. The inventory of figurines is rich with animai shapes, predominantly smaU birds with pointed tails and chains of small rings which pass through holes in the beak. The same kind of fibulae are also those characterised by bird heads in the "solar bark" style surmounted by a human figurine. Another larger type of bird figurine with four or eight spirals in the centre can be distin-guished by short "antennas" and a rounded tail. On violin bow and four spirai style fibulae (fig. 4 ) a typical theme is the bird figurines with ox heads which are also found on a tomb ornament and on a disc fibula reworked with more full dress fibula elements preseved in the British Museum. On another and not dissimilar pastiche., as well as on a third example kept in the Naples museum, pairs of ox figurines appear, which can be linked with the bronze figurine mounted at the centre of a large ten

spirai fibula made in Capua. (fig. 3) Along with animai figurines we can add various an-thropomorphic forms mounted on the '"solar barque" - a motif which can also be found on the top of a lid of a carriage. In the iconographic scheme of the fibulae, the human figure is generally characterized by one hand on the hip and the other on the head. (figg. 1 - 2 ) The image is probably of a woman - a simplified ver-sion of the iconographical type of "woman at the foun-tain" often found in the Etruscan areas of Latium and centrai Italy, though in the Campanian figure what stands out is the detail of the ring shaped ear through which are often strung chains of smaller rings. Apart from this main type of figurine, there are two other types, characterised by human forms with arms out or raised above their heads. On the above-mentioned pastiches from the British Museum can be found some phallic bronze figurines with their arms slightly spread down their sides, not directly associated with the fibulae, which are thought to represent ploughmen. Scholars agree with the opinion that the full dress fibu­lae are part of a "locai Campanian production des-tined for locai distribution", but are not of the same mind when it comes to evaluating the workmanship. B d'Agostino tends to underline their affinity with the Daunian area, while G. Colonna stresses the influence of the late Villanovian production of Vulci and Bisenzio. Worth of note is the bird applique from the Mezzavia/ Pithecusae bronze centre of the same type used in a great number of the full dress fibulae. The compari-son is even more striking if one notes the hole in the spatula-like beak for the chain of small rings. (fig. 5 ) The discovery of a scrap of a leech fibula with a long fastener has prompted G. Buchner to hypothesize an active role for Mezzavia in the introduction in the lo­cai area of new types of pins. In the same area there ha ve also been found "some small plates of bone from which have been sawn ele­ments for the fashioning of fibulae with a bow of am-ber and bone", which might lead one to suppose that the Cuma settlement could have played a role in the manufacture of refined full dress fibulae destined for a small locai élite.