L. AMBROSINI, “Specchi dispersi da una tomba di Corchiano”, in Archeologia Classica XLVIII,...

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA" ARCHEOLOGIA CLASSICA Vol. XLVIII 1996 ESTR,4TTO 'L ERMA Lll BRE]SCHNEIDER ROMA

Transcript of L. AMBROSINI, “Specchi dispersi da una tomba di Corchiano”, in Archeologia Classica XLVIII,...

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA"

ARCHEOLOGIACLASSICA

Vol. XLVIII1996

ESTR,4TTO

'L ERMA Lll BRE]SCHNEIDER ROMA

SPECCHI DISPERSI DA UNA TOMBA DI CORCHIANO

Fra i docùmentì reìativi agli scavi dì Corchiano. conseNrti prcsso l'ArchivioCeniràle di Stato, una breve leuera di A. Cozz.r, nella quale vìene comunicrlo alMinìstero il rinvenimcnlo di una tomba a camerà, otfte una serie di ulteriori inlbr-nazioni degne di nota

<Cirìld Catitellana 8 Aptib 1839. A Sua EtleLlen.d iL Minísîro delÌa Puhhlica

Ho risndîo i nuori scari di Carchírrno esquiti thl Sìgnor Ciamarei e ineîto in prcposito brcri Gnni, mentte no eseg endt i disegni di dlcune tase che nìs?mbrano drere un inter?sse sp?ctule.

La tomba scopetul I ín bulíîà S. ,\t1!ot1io lli proprietà Píerye îíli e rrcrasi an. 2 dal onJìne Maru.ci e n. 4A dal conJin? Crcscenzi. La portu è rìroka umezzogiono nsh-eruîa e misuru 0,80 in hase e 72 in alto. La tonba à .]i Jbrnarettansaldre e mísura nL.3,2A neLle par?ti di iondo e m.2,64 (lle laîerdlí. :juperc n.3 in prolondiîà. I b&lí sono a tre oìlini i numero di 1ó, non conprcsealtune pi(:ole aperture non a o t spuryat(

Furono rinenuîi sùl piano 5 candeldhri o ptufunieri a ciascuno dei qudli cotìi-spondev una spe(hio che senbru dowsse farc tafrtio .1i riil.tîorc. AÌcuni .riquestì specchi sembrd the dehhdno pres?nture uno sp.cíale iìtreresse; tÈ inrio perotd Llei ulchi aí qutlli tentlnno dictto ì ditegni. UtlLt piccola porcsítà rcndanoqueste iproduziani pota.:hiarc, ma oedo hotl disutìLe (he la Dit{ione delle Anti-(hità ne ahbil senza riîarda u"d tuakhe ídH.

DeU'E.V. Der."'" A. Coz4t" (Fís. I a-b).

Cone allegato a qucsta lettera vi sono quatto "calchi" di specchi rcàlizzali dalCozza con h tecnica della matira che, strcfinah sulla carÌa. taccia "in negativo' isolchi dell'incisione realizzala sùllo specchio (F,Sg.25)i sùlla base dei daÌi edin.la lomba è chiaramente idediflcabile con la n. 1l del ll sepolcreto del Vdllone'.

r Art:hìrì. Cohale di Stub, AA.BB.d{.. ll' vesamenro. I" sene. Bùr. 2611, Rona Circondano. vit€rbo: Corchiaro, fas.. 463? (di seguno abbrevixro ,44ìt).

r Coza, PAsorr 1981, pp. 264-265i per la necropoìi del Vaììone si vcda ANIBRoSNI 1996a, pp.

NOTE E DISCUSSIONI

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Fìg. 1 a'b. Lettcra dì A. Cozza del 8/:V1889 aÌ Minisro delÌ! PubbÌìcd Isruzjone (da AC!

Si tana di una tomta a calnera renusolare larg'ì nL 3'20 e lunga fn 4'50

D e.e4Jrr . } un f r ro 'o \ r \ r rool . apefo rdrBo nr 2 e l lngo m 'J< La crr rc 'a

; , undrcr lo(L l r a .a\d l i .u due l r lF e Jr 'pon; i1 nuîero dr qJdl l ro rPrr : pa-rere

desta e di fondo e di rre nella piùeÌe sinistra Due loculi erano sÌad ricavati inol

trc nella Darete destrd ed uno nelh paretc sinislra del vestibolo- lu q,i."" lcttera, drtata 8 rpile- 1889, iì Îinveniflento della tomba sembrereb-

o. . . . . té p ' . "o. 'o €. t 'nre: Ina dJ i docJrnenlr tubblkdl r 1n CÓzzc PA'QUl l ( )8 l '

e . .a r i .J Id e. .erp {ara .c"pen! d lmen, ' dr e dn ì i pnmd \ roenel (bDr ' ro oer ròÀ/ '

Ld lon 'ha I n d norr^ : ldn lc ' iò lu po 'Jbr 'e actogl rer \ l

vari;ggÈtti. Fra di essì alcunì frammenti di tegole che se ivano per 13 chiusura

r Nella leften del Cozza l] prLa di sediti loculi, na sullx pianra e neì docurìenri relatìvi àUa

tonba 11, i loculi sono ùndi.i nell!.atÌera. Ùe nel vestibolo. per ùn lotlle di quattordici locùli

NOTE E DISCUSSIOM 213

dei loculi, due dei quali con le iscrizioni Arrr Cesre Aruto (CIE 8392) e Uen?lîes: :iapnonía ICIE 8393).

Paricolarc rilievo merita la scoperta di cinque specchi Àssociati rd altrettnntiîhJmiateria d] bronzo nnvenuti in deteminati punti della camera sepolcfdle (F8.ó ) .

I cinque specchì sono andati purtroppo dispelsi, mq dalla loro descrizìone rcdatra dal Cozzà. riiulla clìe quatÍo di essì codspondono perfettamenre a quelli deiquali ho potulo rinracciare i "calchi" nei docurÌentì d'archivio.

Il Cozza lomisce le descrizioni accurate dei cinqùe sDecchi. che si trascrivonoq r d i . c s r i r n . i n . r e m e . o n l e a r m a l e r i " l i , u c * r a * o r i a r .

N. i (Flg. 7). IÌ prino specchio fu rinvenulo <verso la netà della pareÌe difondo, adercnle aila medesina ad un'allezza dÌ cm. 35... dinanzi a cui posava infcrMn thlniúterbn. Lo lpecchio fia un disneLro di Ìnm. 169. I'orlo afficciaro eÌagliente c l'ansa roua e con duÈ fori che indicano I'inlbullettatura di un restàùro.Nel1a parÌe conprcsa entlo l'afficcìatula dell'orlo di un disÈgno corretÌo e sciolto!i si rappresenta una lìgura brrbàta (Bacco?), cìnk di a1Ìa corona. copeÍa di ampiopaludimento e deì calzèrì afiìbbiati sul dinanzii sporge un knntharos, che sosÌienecolla manca nel fondo e collà dcstra nell'rnsa. Gli muove incontro uIÌ fauno barbuio. nxdo sùl dinanzi e copefo soltanÌo nele spdlle di una pcllÈ di càpra ed aì pjedidj b,ìssi calzari. Eglì sÌa in r11o di prÈnere colla destra il beccuccio di un otre. che81i pende dalÌa spàlla. entfo il kartlÌaros suddetto. Di coùro al làuno una feÌnmi-na coù chiona disciolla e strelta àlla îron1e da sotlile sohendone. amnìantata e coDerta con calz.ìri. Si appoggia ad un alto albercl1o fronzuto sulla cima e si striùgccolla desra al peilo una ftondà di l.ìuro. Dielro alla stessa un capriolo con testarivolta sul dosso, cioè verso la femmina. Limita intomo Ia rappresentanzr un encarpo di fiori e di lfuÌtl; alla base. cioè dove ìncomincia il manico, è sofiìlmente inci-so un bxsto di genio alato, seduto di fronrei è vestito di chiton, sul qùale, a metàdel pelto, nrcrocia una zona, e poÍa nella mano sinistra un fiore dì loro. In corispondenza del gennr nella paúe postica dello spccchio vedesi incisa una palÍìet-

Associalo a qùesto specchio era un r,ii)/'?,rrelio,r <dei più conluni. identico perciòa quclli noari tfa le scopefe del sig. Mffcocci, senonchè le tre zampe equine sonointalte e neÌla meti del fusio è applicata solianto la fain.ì- Al1. mm. 295

".Un'altra coppià specchio-thJniarerion fu dnvenuta àl centro della parele sinislra.N. 2 (FiS.8). Il secondo <specchio (diameto nìm. 180). di uno siilc piir trnscu

rato che nello specchio descrìtto. ha nel mczzo una figula 1èmnìinile nxda sul dinan-zi e copefa aIe spalle con lunga veslÈ, che apparisce awolra atÌomo .rLl'omerosrnisrro ed aÌla libia sinisra. Essa appoggia la m.ìno diritta sull'eÌsa di una spadaconlìtla in tcra e soleva l'altra sopra la spalla sÌringendo nel pugno il lembo della

I cÒzz^. Pasaur 1981, p. 264, n. L' Coza, Pasoùr 198t, t. 26-,1_.. 2

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246 NOTE E DISCUSSIONI

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Fie. ó. CoRcHrANo. Il sepolcrero del vallone: pldninìetria della tombr ll con iocaliTzazn!

ne dcl invenimènlo deì /rynúrclta (elaborazìone 8Éfic! di L Ambrosirì da CozzA.

Pasol{ 1981, p. 2ó4).

veste. Le sta dinanzi un gbvane sol!ùlo copeno nelle spalle dalla paenula allac-

cirh sullo sÌemo. con piedi chiusi nei caizàri ad alette, le quali nsalgono sopra ar

malleoli, e con lesh cópefa {ii beffetto frìgio Si volge in profilo verso la 1èmmi-

na e si appoggia cola lnnno destra ala lancia. Compie a manca ]a rapprescntanzt

un giola;e vestiÌo conplelamenle come quest'ultimo ed appoggiato col liede siÙi

stro sopm un sasso. Dal lalo opposÌo una fìgun vinle vestita di toga' che le nuda

il torso, e le blaccia, ed appoggiaÌa a lungo pedo. Le dette figurc posirno sopra una

doppia linea. sono cui inaómincia I'attaccatura del manico incisa con un fiore di

loro. súprJ J l le l igu-e. i .corge ro l / imenre e\p ' !e \co unr spe.re d i meanúo o\ \e

ro dr laclnare di un porrco "

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6 Coz^, Pasau 1981, pp. 264 265, n. l

Fi-q. 7- CoRcrrraNo, Il sepolcrero del Vàllone bmba 11. specchio n. l, rolescio Gestituzione etufica di L. Ambrosid daÌ calco'di A. Cozza in AC,S).

y/i,ì,U

Fig.8. CoRG ANo, II selol@to del Vallone lomba 11. specchìo n.2, rovescio (restituzio-

ne grafica di L- Ambrosinì dal "calco'di A cozza in ACs)

d.t.f-=,r>

.b1.

Fi8.9. CoRcltraNo. Il sepolcreto deÌ Vallone tomba ll, speehio.. 3, rovescìo (rcstituziene gîafica di L. Ambmsini dÀl "cnlco' di A. Coza in,4Ct).

250 NorÉ E DlscrrssÌoNl

"^r"I",ii:.r"rr,

assocìato a questo specchio avcvà il teppiede a sambe umane

Là telzà coppia specchio-ú)'nìaîetian fu rìnvenuta a rídosso delÌa seconda

""':Ir:-# e +::{à,''tr:T"",'mv* ;r,:" "."*sl':.iì:iiir'!"ii;i:g'5*Ìitilt':f;:;*;$k;*nrl#*:"r"r-,".*ft'd,irl+iTI[-i''.'l'*tf{il.*#'!:}':;li,'i:j j'lii+Ji:f'ffi ihl'r"inii'.-ìì-'ìr" g"rr;*1" e sopra ciascuna "T;,,:,,;;:',Ti

der sostegno una ruììsà e

sottjle foslia che h ncuopre fino all'ingino(

La quafa coppià specchio thJniat(ion si trovava prcsso l'angolo a desra d€lla

ilr,-oq*n;'{.*iJi:îiii'ratT:'rti:r"j':Hx;;:jxriiiil."""illtru:rrm:;'iî;tfl:iÈ""d*Ìi:l,it.;ll'll:ì:,Ì"" r':,;ii"':th's' r*

La quinta ed uitima coppit\ specchjo thJÙiatet ian tu rinvenuta a merà della pare

" oft"l 1o,. ,ny u..o j:1.-.*::l:::,1 ] ÍÌll"l#.trJ'"-i;"Sf iì;,i*ììî *Ji.

fl s:,li$;Eii',*tÈ{',:'"1.i+*.ffi$*iri'HiffiT,l""*::lì;gr:ti,"*'"*,ulu;t; ;s .;l':" ::t'.',ì:"'.,xitl"i o"'ìi,ìll;ì:lÌi;

titi:-11r":'-'l*i{*,t*i'X,*:t**i:;;r.Lr:r:irr:I coz^, PAsou Ì981, t 265 r' 43 coza- P^sau 1981- l. 265. n 5'! coza, rasoùI 1981, p 265 n 6';; ;; ;;" .*" 'er hscicoìo den Acs il <carco' eneroab &1 c'za èd inviab aL

Ministo nNieDe lglL altn qùarrorr CoTz^. Pasaur 1981, P. 265, n l'12 coa, usorn 1981. I 265. n 8

Fì9. 10. CoRcHraNo. II sepoldeto del vallone. s]€cchio n. 5, îovescio (îes.ituzione gîaficadi L. Ambrcsini daÌ "calco" di A. Coza in ÀC$.

NOTI.] E DISCUSSION1252

Hnfftffii$**:im*'lirlÉilqffiilffi:'ffi**llfmitrH,..i',' *$É** "'-''m.i' ;il;*i*rat*lri{i ":x,*H il'{{:j*'il+hi#r'iii:#"iruil ni:Tr

r*r'ffi i$: + tq; ;,Iill[,li'.,'ii+$ hittl***i--li*l'**-Î..ii il'r$:ì"h''m1;]r n,'.liltií',rit;n*::1.#';iJ';;l'1" i Íl il'ilr'lî' "f i:;i''- u" "'"'"""'.

ù cozz5. PAsolr 1981, p.265. n. 9

! Coza. P,\saú 1981, P 265 n lu

rr cozT^. pasoLtr 198Ì, p 265, n 11

1'cozA. P^saur 1981, P' 265' ù Ì2 Ì'l

,7 cozza_ pasalr 1981, p. 265, n 15

tB AMBRoSINT. MrcrrÈrr 1994ìe CozzÀ, pasaú l98l- p. 26i. n. 16

l cozz\. P^saùI 1981.1 265- n l?

l, CozzA. pAsolr 1981. p. 265. n 13.

r auzza. p lsaú lo8 l , l ) 261 n

f ' ' ' ' 8 ' 5 8 ^ x \ ' " c ' '

Frg. 11. CoRcnraNo. ll sepólcrerowLrzrN(rER 1918, tav 19.

del VrllonÈ Lomna ll. stcccììio n. 1, rovesclo (dan . 5 8 3 ) .

CoRcHrANo, rl sepolcreto deÌ ValÌone. specchio r.5 rovescìo (da wEJzJ\aER 1918,t ! \ lE - n . 580) .

NOTE E DISCUSSIONI

t

Dr fa l (o l l . r r re-e"e l L l r : r ' e \ r rerr /d i ìe lo d "nd

r ! d i

' r t i ú o : t t n r c t ú c r r l . h r J i D r o r / o a r e r J l l e n : l i c d " / i c

/ J ' \ o n ! ' l r ' n r i

l ì " . r ' . ' . a " . ' i l o r i d e r c i n q r e r ) ' a r d i " ' i n \ e n r r n e ' l d r o t r b d d i c o r L ì ' i : 1 t l

siano Ìnolto scame. è forse posaibile ìdentificare almeno tre di cssr con gn esem-

plarì colnparsì .ì Monaco nel lgiE.' rn nanicolare il n. 2 Dotrebbe conìspondere al n 369 (Fig -/J' il pnmo a destra

i" t""ii,'ìi * i-,r o. :ir 1ei!'. lJ. at centro ìn aìto) ed ìl n 'l rl n 3r0 (ris

/J, il pdmo a sìnistr'.ì in b.tsso)

Fi8. 13. lDna,e.ia dele CoLlczioni MÈrx e Sieck (da WEIZNCER

r918, ùv. 14) .

" WEzNc[R t913, F. 21. m ]69_3?2. rav 11'

NOft, E DrscLssroNt 255

,".ilîl;:H:,JT:Ì:Ì:1i "l1L"T,xlfr'Jì'

.,j oggeni mo1Ìo comuni nej coÍedi

i,ix"":;l mt"r,i:*J" n x.-,',l:i :,* ;t Sli;:n".,,t:I*r**îìri:iii.Híri?n"îx-;i5si1i11;ff ;*;li;;{ixlfiì: ri'fi: rilil5.;:i:*::ìiì,,f ir^xx:irii"trrrîrrr':,lrirr'';:Íj:*"illirf ..ffi rírr.'r{"Tl:;:nn",:,-;r'".."::i "11llt.':" ::ìf ":l::i111; ì::liìltà:,;"J ilt ::5:;; *;;:1,:::::1.':ffJt::,"nT*:'","i:î':l,i[;':J:1il'' r . ! "r'ìi'f.'i' gi*ìi".,.,,. ,"ì'ìi.iÌ"i",J, ,i.,Jií,i1'Jti.i,;liiiii'i",Ìi*,i::,,:,::i",1:ff:,Íff,".:; ltr. ,,,'i;;.: ":, ljll'.,';:1",T;-1.'j:I!ijì1l,l,j ;:l'"TJ: J Jl.:;lt" T:ì:l ;*;:"i :ti:':; l,l:,: i,.,:;;:,;*.ppare eu rc||a *"" ,u,,,'*i"i, i..,p..

^ i";;ìil',:""ii'll":';'Ji; :;rt;l 'iirl.$;ìi," ;i:.;: ;;; : ,"í:i ,l#iLi' i".lT'"i,i;'3i,1;;J,Ì"* :î:. i.,,:î,: ;l :ll"lli**::.,".:h.,il1:'";il"['"':,lr.J;;;'.il:l1T#

] r,_j;i,""o-. sio\ e cd 'rbe'be

l::;r;*rriiit;i:::',r" :rJir;*t * {f;rk"i":::,;ríí[H]2i DrìÌ'indivìdtrazione di qùeft c delte ahre onì.ine produrmci der /r-v,rìr.rìz di èrà "ellenisricx,,'ni soro o(ùtlrr pù il .orso dì DoÎoraro di Rìcera in Erruscotùgia prsnì t,U.iveNnà desti srudi;j

" 1 1 " " . " : : " - - \ r D ó . \ r $

r i , r . . , o m o q , d o r i . r L r o q r . , . , ,D D l - \ a - i \ i D , J r r o . . p u o r o . , I , . . , r r , " i .

Museo ArheoLogico Nrionaìe !ì Fentra. daÌabiìe útoho al 460 aC. (Raùs^ 1989. l). 54, i t6) dal!bìlo intono at 460 aC.rr Sircdmo ad esùpio gli denptm in FrscirER-cRAF lgxl). pp. 79 80, V 49, Ìa! 22,1i LaMBRÉ.H]s Ì978, pp. Ì2t-121, n t9 (R 1269)r wrMN t990. pp. 128, lìgs. llj5 E s40, 1116 aS 20, l1:?DK 02, 1 l :8 E ú31. t29 . t ie . t1 :9 RRD 21, 152. t ig l l :93 BD 19

256 NOIE E D I \CUSSIONI

']3 Pd i rcgmi ìconosrall.i tra Fultùt e Tinìr' sià p€scnti in èla lÚdo dcaica si vedtuìo 1e

Ècefi considerrìon, di P.s Lulol rguúdo ìa statua !.roredale di / Ll!'s d'l teslnr dt '\''ItÙ-

(Lur)F 1996, pp. 53 62, lól 162).It Rmurrrr Ewour l9?3, Pp 219t223. n 42 = 1324 ' LS 112rrr si veda ad esem o l-$enplarè EJ 11, CxÌ-lx La noslra rarfigÙxtone di Fefra non compa'

e nella lisL degli sp(.hi eùschi raccoib in CNSToF^M 1936

Fìg. 14 Rovescìo slecchio dS Il CLvl

barb.ìlo sembn avvicinani al ?irid'z3 Fesente in ,ì! I, Dlxxl, 2 ed in tS I'

L-UXI. à l \erruno dr fS l . LXI \ , d t l u |n ' d ' E l l l . ( | Xt - \ eJ a l F ineu Jel lo

.neJ.hro det Cabin. r d. : \4edr ; l les , nrurro ' ro 'he a f , / i , t ' r È io\ar i le (he prev&

, i n Erru- i " J" l l \ .ec à. . . . e che n.u lLa raf l rgurdro su 'p(cchr a ro l | -e f i tur ' "

Ld l rgura J i g(n io a laro pre 'enlc nel 'J làrghe t ' l tuo eser f avt rcrra ld a querrr

aÌrestala ;ùgli spe;chi ,S l, LXxxtL "on

Tinia e Thalna Ía Medn ed APulu ct.€'

NOTE E DISCUSSIONI )51

Fig 15 RdccÌlon4 spe{.hio n. 1247 lvf-{B. da Ampùlas(da GARCIA Y BELLDo 193ó).

is.r:ir.oo alla nascita di f, ,nJ, ed É'S I, XXIX. l0 c 19 e sopraltuito a quellaii.i. 'tÈcchio l]-l I. LXXXII.

L 1.:na è ìnquadrata da una cornice molto simile a quella dello specchio tSIL CL\1. anch esso iì tre figure. con HercÌe Í^ Turan e M?nena (Fí9. ll), l^ ctià-ri,ì. ilromorfa. è conlìontabiÌe con una serie di realizzazioni di stile molto più

:- jrro luoso quella dello specchio tS III, CCLVII A e quelìa dcl cclcbrc specctrio di tsolo

!E :i : 1r;ú di Vinerva F-t I, LXVI

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NOTE F] DÍSCUSSIONI

Fig. 17. Rovesclo specchio ES III, CCLXVII] A.

Si lralta dunquc, cone abbituno visÌo dai conftJnti istituiti con àl1ri esemplai, diuno specchio collocabile dal punto di vista cronologico nella seconda nelà del IV se..a-C.. e che riscntc ancora dì Fototipi iconografici della seconda mctà dcl V sec. a.C.

Il secondo specchio moslla, ìn gÈnerale, paficolad atrinità stjlistiche soprarruÍo i profili dei volli con uno specchio da Anpuriàs conse ato a Barcelona "(rts 1-t) di stile un po' pjir corsjvo. Pù la fi$rla fèmminiÌe e per la secorda frgu-.a a desta pùò esscrc awicimto allo specchio tt V,80,2 (Fs. 1ó.2); nentre, perla posizione, per i dettagli analomicj della lìgun 1èmminìle, e per la posizione dellaprnìa figura a sinistra, ha un panllelo nello specchio l'S III, CCLXVIII A (F{q.

rr BJ:úrNr 1992, p.259, n. 30tìr Pd ia bibliogaJia sù que$o specchìo, non cilau nèìla schèd4

srola qui ricordà€ atnem PtsR(or i93,1, p 2?5 e GaRoa y BELLTDo 1916.

259

260 NorE E Dlscr;ssìoNl

1" ' "i; ;:; ;li: .1",Î:lÌT ',';';:'"',T" '"'. i;,i.:'J,',:'-i'".ì :.,ìÎ . íl'::".:l: .fiIì, jli ;J::Ttii 'T 'j {x:['i)i:[;'J] Tli; 'liÌ.! lì"ii;; $',i11*,*l{rn;*i J; xk,l",1,i ii'31'i ix":Hi'i.'"*:"%Ì'ÎT:i",*;;*:lii:l :,**ilr ; rr',",: *x#;,-"i{li,f*ii*,lr;l*Lioo e invere ld decordione della tdghcrta c'{

.. r*: i:r',,:,*':*{:n::':.::xll*.î.:flÌf :1 i'};':1'"Ì: ÎiÌ,*,}l,*:* jl g"u"xn;"ilÌffi #l'ff 1lf "'Is?;'ii#ii".i."Ì",'i"$i1"ìliílint-tili*ru:rt:*:llil:::."'::::.rru"*"1î;tr;:;""#'iii v . " . , c . c , , e . , , 1 r L , ' . u h

fi Lti::,:ir'J ;i:i J,"':î"JIlj; Ti ffi;:,,lÍlii: :j ffi ;iì jr,tt, "-'.'JI:.,:',"i:" l",l;lî".,," :r","":;:';lìl'.";' ll,l'jiii: ii*:rt,l:t,;::'ìî'l"j'; i:.Iffr.';:'iT J':l:l;* -** oo{o da den'|i mFnr-eir

f:'il ":1 :l' ;:fll[ nTii:J,1 : f 1 i.il:T:Ì Jli':1il.1."ii;-,]" l. iii,:" "*'"iàJ"i,:"*xff": f,ì:ilil::lH":'"'llh **.n. nenÍe,ebbÈ ne,^'?ll,i,^;.1,1''#,i:{'il -:JiXììil"*ffi : "::.l'iil :: ['i1.1 ;:: 3ì:Ìt" p,ii*i"gl-r. .iiir"l '*i", ll a"" roniní che inquadrano duÈ donne dere quarí

I s^ssarFr.Lr Ì981, n 4ra Daì Nnro di vhta ico.ograli.o inolrE

ccl-lalv,4

si awi.im a quella lEsenre mllo spe'chio Et lll'

tt,vs. lel:. pp 90.91, ng 2j l*Ù'r-to 1995 p 77ró raenrica aùa nosta conpare in Hò.KMAN 193t, pp' 4ó4? n 23' Ì32 1k 23b e s^ssan-

ii 1981, tt. 15-16, n 4, 36, t,C aa. hottt" p* a"-n'i"l rìolro siùili si vcddo' oliÈ allo spec'hio

da AFtùriîs cii cilalo. sli escmplÍi tS IIt CCLXIX c E v 80 l;r tsEFrNr 1992, P 259. n 100r3 BoNFANTÈ l97l- Í 15,1.re în cìi specchi a ;mÌt o rrsùe inuiÙti a corchiÙo PèrricohÉ ifferese nv6te qùello con la

.u fnSu ' - ioo .a lsa l , lo r " "uu la ruokdì Igs ionè 'hecorUr landr ' inqÙ 'dra lacopp iaT[ tan{ 'd r |so 'dlrabile alìà súotula ndà del Iv se.. aC. (^MnRosNi 1995)

1! I gtxppo di DoBRowoLsKL 1994. p ll4 e gmppo 7 di Moscalr 1986 pp 14-'l_149'

ar WÌM^N 1990 PP. 197 193a2 RÈÈùFAI EWN!ÉL 1973. P. 462

NOTE f D ISCL ]SS IONI

una è nuda 2) due uomini ìnquadrano un uomo nudo ed una donna 3) un uomo eMinewa ìnquadruno un uolno nudo ed uììa donna 4) duc uomini inquadrano duÈdonne vestite 5) gruppo di quàttro donne. ll nosÌro specchio apparterebbe dunquealÌa serie 2) della Rebuffat-EmmanueÌ. La siudiosa. a proposito delle pnmc dueserie, ritiene che le Iigxre lateràli sirno da ìdenlificare con i Dìoscuri.

Nel nosrro caso l'ideniificazione dei pe$omggi è facjUhù dri loro attrìbuti. I duepersonaggi con berctro lrigio, nanrello il secondo personaggio a desta impugna.inoltre. la Ìancia sono prokbìlmenÌe i Dìoscuri, mentre jl prinro personaggjo a dcsha.è identificabile. grazie al pcdo. con Paridc 4J. La figura lèmninile nuda, ira i swpo-sii Dìoscuri e PÙide può, a buon dirìtro. esserc ìdentìficata coÌ Elena'*. Iù questoiipo di specchì, tale figxra costituisce, secoDdo R. Herbig "'. l'Haupîl,iLl della scef,a.

Con quesro specchio abbiamo dunque la restinìonianza dj un nanufatto ancoraviclno .ìll'oririnale, renlizzrto nel momento ìn cùi ìl corpo nudo della donna eraopposto a qxelll mÀschili vesÌìti, prima che il gruppo di figure venilse utilizzatocome suppoÍo per àlrri fniti e che quindi venisse alleralo. All'orìgine, secondo laconvÌncente ricostruzione della RebuftaÌ EÌnmanuel. ci sarebbefo sralú dei cahierc denodèles, con scene di quanro personagSi, che circolavano nclìc varie officine. Taliotricìne saftbbero staie responsabili della diversilìcazione di un piccolo numero diarf \cr: t ed al lo re.\o rempo del l ! parenlela d: turp e \Jr:drr nrìenure' . | , 'meè g i à . l d l o . ù r r n l r n e J r o o a l l : W n . , n " . i l n o r r \ o d e l C r u d i , / r o d ' P d r i d e e p r e o omnante sugli specchi perchè il suo messaggio nguardà la beuezzà ed è quindi ùn"lubiime conplimenro" per la donna cui erà destrnato.

Lo specchio n. 3. a due figur€. non trova confronti puntuali con ruffigurazionipresentr su aliri specchi Èbùschi. Tùttavia per l'impof,ìzione dei corpi può essereavvioinato alo specchio tS V, 8. I (F,9. J8.l). Inoltfe il personaggio a destraprcsenta la màno sinista nella slessa posizione di quella del ?,rnr che compare ìntS II. CCX)LX ed in tS I. LXII. il gìovane a sidstra. sìmi1e a quello che compa-re ìn LaMBREcrrrs 1995, n. 1346, invece ha h mano deslra nella slessa posizione di quella del ?",'ns che compare in ,S V. 8. 2 (r,S. ,r8.2). Riguardo all'iden,tificazione dei personaggi, la posizione speculare dei coryi, poaebbe far pensare aiDioscuri, presenti, in lrle posìzìone. su molti esempldri *'.

TntÌavia, la capìgliatura del personrggio r sinistra, s€bbene mrl conservatà.semb.a differÍe nolevoldmente da quella de1 personaggìo di deslfa. A taie rigua-r-do. non escludcrei la possibilità che al di sopra dei clìpelli vi fosse una l"ond oppu

261

1; Per I rdeÍificazionc .on Pande di un uomo con ìl pedo si vedà WIMAN 1990, p. 198r cfr. uv_ 99

" SrRAzùúa 1994, m 46- 48 49r per i rapponi ù! i Dioscun ed Elena. si vedùo da ù!ùiBoúL\r Ì994, pp. 33, 36 e CoLoN\^ t996, p. 176.

" HERBTG 1955-56. F. 190.4o feLÌFF^l EMMANùú l9?1. p. 469.ar WJMAN 1990, p. 209"' ldentificxbile .on te../cr R. Lmbr.hls darx lo spc..hio .l 3lll x.C. (L^MÈRÉcHr\ 1995. p. 34t.-' si vedano ad esenpio ES I, rll-lx, I 6 e ES l- LlI, 3 4.

NO IE E DISCLJSSIONI 5!

re un coPdcapo. elcrÌenli che potrebbcro indinzzafe in modo di\erso i::5r--'r-i ii

rù .nr i .J / rure d( per 'onrgg:o.a, : , ; . . . . a i Ln I p ;d: u.o ' i i \ r ' r ! rch, ' or du" f re r re 31-o1r '

- - -

. r .peccn Lo I L îd f igL- ! J 'ar ' I ' ta '1a un e ler i r r^ ar ' f ' le l lor rco VÙ' \ - i r

rli sJhemr rli due giov;nì alfront.ìÌi, presente soltanto su specchi a codolo:: è uiiì'

,"rÀ p* *mg*"i. non solo ì Dioscun, ma anche altri lemi iconosaici 'lE::gerclc con r'àfora e vllir. il coloquio con m dio alsto oppure due ltrr?rJ'

ì . p n n . . " ' , ' r ' o d ' ' u d a r \ i d ; r e r r ' l l o e ! c n I n * 1 " ' " 1 9 : r ' e n u a ' o d '

Vdn.Je i ' ' . .ePrrr" dd Del I \ idro . 'n S.q Frdn' 'co Úror D lund\ra n:

! J ^ p s . r ! r r t i r . o r r l ; n ; i . l d l : \ e r e L r J d e r r d l l r a r a ' L d d r \ i ' i o 1 e j r . n e " n

L r

repenó' i " 'pe. ico l l 1( r r ro 'pecchro per i confrnrr c iur i e pFr I l rDn dr 'o l r l

cc ctre preJenta, è darabile alti fine del IV - nrizi del III secolo aC

nerio speccirio n. 4 ben poco possianìo dire úrl momento chc non possediamo

r.1,he i l ! lco re_l / / î lo cb l aol / norc ' lnr le io o l l l " de*r i l ro re \e n-e

rbodmo. e. o rpp! . ch i . rdmenle a l l r i \Lrbr lP i l co ' idoen' 'C ' r Dp' del l€ . / r_

R e L . i l c e l o F i o . e ' r ! r r n o t , r b i l e d r i l o \ " B d " l l : r w r r a î a n ' h e ! l o

delinizionc di "'rozza" Per la figura del gènio alato. e la presenza dell'dlahas' on

n€l Ì , î i ro . rn iL: r .en brer tboeio , lepo"r€ | lav ' -e ael r ipo B

ù É / i . . l l ? r o l o È r d i i d , e a l r / / d l J p J r l r ' r , d \ 4 o n d c ^ / l e / 2 1 è \ o r b r l €

:pp-czz:re neel i e cJrJ l len ' l rche i .onog' ' f rche ' r l iLrhe oc l l " De' ih 'o n i' r e '

, . , e . ò . p e . r 1 o . ' e b h . 1 e u l y , i o r p e n r r l e h o r ' ' Ù ' r r " r o r i . f ' r ' e d

D r . J D o r l o d e l , r . i m D l J r e n . 2 . J r . l " e * c d q u J r r r o r r g L r i è r l l n \ r î l J l r l r r l c ' l r -

i , ' i ' 0 . ' ' * r - o ' . ' p ' i ' p . . . ' . o ' a r r ' p e . ( h i L i î p o ' r J / i ^ r e d e l l ' ' c e r J n ' r r a

, ; , ; - ' a ; ; ; . r i . i " d . i r ' .p . . .h / \ l l t \ .u l ,É ; ; /a I ' ed É\ I l l cc l \ Ì r r '2 lF iE. t9 .3) .

La prima figura a destra, Minerva, è sostiruita nel nostro esemplffe oa Ùna

c r , \ a ì e J . n n d r r d d ' u l ú n e l l l r r o d i r o n r p F ' e r ' { e o d ' l d ' 4 l r l \ p ' l e l €

n e n . J r ( , c o n c l ù n r " n o m o o c l l o ! l C r u { / " ' d r l a n d e " l r e - i ! r ' d

o L n e " e r e L r r l

i'.'i. i""ii*ta* con qùela Fesenre in THoMsoN DE GRITMMoND 1982, lis 6 e

con i] Putnu:e dello specchio É]S IIl, CCLXVII

ii La cor ce corìfde identica sú: tS 11, CXllV: tS ÌV CCCXCI 2: 'S V Ll6' l: Hò'N\\\

1937, pp. 23 24. n. 5, IOl] 1Ol. n 5. b: LEPMANN 1988. pp 57 s8, n 25 158'159 n 25a b daÌaÌo

ala fi;. dcr lV sec. a.c: WNAN 1990. liss lÌ:Ì5 l7i DE ?uNn 1993' Fp 5960 tr'10 202_201 n

J0a.b datau àl 125 100 ac.iLNcllesemplÍe !.t V, 1ló, I è, ad escnpio ùi: nìnhna5r Rtnlfts^r ÈvM\\!Èr- 1971, t '131i RSBLÌFAT EM\iÀNLÌú l9?:1. pp 503 50ó! MANSùELLI Ì9464r. f. 55.jj DrL CHhRo 1955 e DEL cHNo l9lll56 Su due inlere$dù spccchi del aìruìrlo dele rdr'" nnvcnÙtì I corcbia'o daL Cozza e dàl

P!\qu,r A\tBRosiNr 1996b.i? wrM^"- Ì990, pt. Ì5r 179.

" RBlrrar E\rMslDL l97l pp 512-51J.

IE

FÌg. 19. l) Rovescio specchio ,S IL CXCIIIi 2) Rovescio specchìo ES lll. CCLXIII' li

3) Roves.io specchio ES lll, CCLXVIII. 2

NOTE E DISCUSSIONI 265

La wconda figura da desra 'nostra paÍicolari affinirà con quelle presenlì ìn r]JITI. CXCII ed in ÀS III, CCLXlll, 3 (Fig ]9.2).lnsieme quesÌi due personaggi sono,inolllc, avvicinabiÌl a quclli dello specchìo presente in WTMAN 1990. fig. ll:47. Laligufa slante, quasi al cenlro dellr sceùx, e quellà all'estrema sinislra ofirononaggiori conffonti con gli esemplad della Frg 19.1 e 3.

La pdnìa figuu a sinisra, assume una posizione utllizzaÌa di irequente daglilncisori per i personaggj "laierali'. destinaÌi ad ìnquadrdre 1a scena. Per la tdrghetta. mal conservrta. si può portare comc confroDb quella dello specchio presenÈ nrHÒCKMANN 1987, pp. 152-153, figg. 23b-c e con gS lll CCLxìll. 3 \Fig. ]9.2).

Anche lo Eecchio n.5, conc il prccedcntc, può essere inqu.ìdrato dal puntodi vista cronologjco 1r.ì la fine del lV e gli inizi del lll secolo a.C.

Corcludi,ìmo il nosllo esame dcll,ì tomba ù. 11, prendcndo in considelìznrne ilsuo cìenento fbrse piii caratterisÌico. cÌoè la costante associazione (anche nì conii--!uìtà spaziale) tra g1ì specchi ètl i îhrntíuîeid di brorza.

I h)" , 'a t t iù 1r ' \ f I r r i . re del r rpo L. uno ael r rpo I d A. le . rJ " eo uronon assegù.ìbile ad alcun tipo per mancanza di dati a nosra dispolizionc. comeabbiamo visÌo. soùo molto comuni.

Qùaìorà siano da identificarc con quelli comparsi nell'Àsta di Monîco. vaùosarebbe ruftavia il tentativo, in assenza dì alrri elemenú, di Fopome l'idenrificazrone con i nunerosìssi i elenpldri conservari sia in Iralìa clÌe d1l'estero.

L associazione \pe.chìolhjniatetùn, ripelxÌa in quesra lonba per ben cinqùevolte, sottoliùea in modo inequivocabile ciò clÌe era già noto da altri rinvennnenti'". cioè la pefinenza dell'ìncensjere a deposizioni tènminilj. Che Lale oggettonentrasse nella slèra fcDminile e che fosse collegaÌo in paficolar modo allo spec-chio. potebbe essere confèrmalo dalla presenzà st îhlmiareríu a canàdde, del lipoF di A. Testa or, di donne fecanti in Ìnano lo specclìio e raffiguate nell'atto dìspecchiarsi o di rcconciarsi le chiomc. Mi nferisco in particolare, tra gli esemplai erliti. al th\ìnLiateù)n da Talamone (F,9. 2r). conseNaro al Museo AfcheologìcoNazionale dì Firenzc ". al th)mititerion da Orre (Fig. 2l), consenraro al MrseoGrcgoriano Etrusco or e rd un esenlplare conseNato aì Mu!ées Royaux d'Arr etd'Hisroire di Bruxollei "'.

Tutelvia. le esigue attestazioni di questo tema iconografico sr thrnidtcrid. ]JrLdu-cono a cÉdere che in quesú casi si trìtli di unà senplice raflìgurazjone "slandffd"del nunàus nulìebris.

5q Ttrsra 1989, p!. 175l8l] (Ìipo U). l8Ì,t87 (tipo ir.d NÈlla nècrcpoli slesa di Corhiano un alr.o esenpìo di rale lssociaTiore, ìn una senoìruru fenmi

nilc, è docnnenlalo ml l.culo invenùro inraro nella pmrc sinislra deua lonba n. ll del ll sepolcrc10 del Vrìloneì Co77a_ Psau 1931. pp 266 2ó7.

! r TEsra 1989. p l ) . 1901956r N irv. 70325r TEsra 1989 t 226. n 253 con bibt cirt i N iN . l269 l r TLsra 1989, p . Ì17-118, n .56 con b ib l c i t* DE MÉÉsrF:R Dtr RaBrLrN 188,1. t 3.17. i l2l4 rinve.uro .h V Brzzi.heìli nel 1358 iei

dNon, di Viterbo (AMúRÒsNr 199?).

r,s. l!. Fnìh /1. N4uceo A(bevlogi. \/ronrle r/t'r;d 1"on í rn\' /08'25 dr T" dole

" - '

G. ' * . o " ̂ A lheoros i a Per ld To ' ra nee r75Úl

Fig. 21. CITr.À DEL VATIcaNoi Mùseo GregorÌdo Erruscot îhlniaterìan n. inv. 12691

OI1e (Musei Vancmi neg. XXX.4.66).

268 NOTE E DI5CUSS]ONI

A conîerma di ciò è anche l'altreltanto esiguo numero di raffigÙazioni di

rhrniateria $ sDecchi etruschi di età ellenistica Un thJniaterion è raffigurato su

;o ,De(Lhio" ' . dr aulenr icr rJ \n\pet la . ron\enalo a l VLr .eo Archeologno \az io-

naie d; l l t mbr ia J i P(rusra. d\v ic i rdbi le d l -Cruopo Jel le Ldv e { un a l r ro 'p f t

choÒ' . 'empre d l mu'eo, l PeruSid con Oresle c Plade;n Tdur iJe aru lb l r da urge-

nia re rat rò dc l Pal 'doro Lrd l l rsu ' , ' / ione mi loroEicJ del I r l lo e ' ranea J l md4J' l

n"/lebrts). dàtabile a a prìnìa melà del lll sec. aCr-a coirocazio'e deglì specchi e del tbtni'tteria al di fuori dei loculi di peri

ncnza, sempre crre essà non sia dovuÌa a manomissioni successive, può forse far

intravverleri la possibiljtà che essi servissero per segnalare ìn modo.chiaro.e drret

to la presenza nella tornba r:li deposizioni femminili Spesso infatti i th\midîeriú e

sopratiutlo gli specchi vengono in.seriti direttamcnte nel loculo della defunta a sÍet

to conÌaÌlo con rl suo colpo.Come risulla dalta pla;imetna de a tomba qùesú oggetÌi erano- co ocati ìn posi

, , ione qud.r " l imi |ar f . úe ' i rudn a l úî ro dr l le pal t r i desrz dr [ondo e snNf i ' e

aue asir rnculr oella Darer< .l mqr'so C"i drspo"n non solo 5egraid!$u le deoo-

.rzio"i renirml che .i rro\a\hno nei loculi 'oprd'lanri ma orobab mtnte 'reavlno

ul i 'ona dr 'ar redamenlo_ 'dpienlemenle cdlcoLalo: aurc i nel coì ' re e lumanh d l

incenso costituivano unÀ sorla di modemi "punti luce" 'ìll'intemo della buia camera'

La Drelef l /a n i i coneoi runeran der la romba dei thwùt?t id dt bron/" deg' i

'pe.Lhi p 'e ' i In e ' ]me. i . .oc ibì i a prarrerL Cea" i / ld e ' l a ceràmica

slrnua indica.e una datazione di alcune sepolture tra il IV ed il III sec aC Dì

. rue ' .e, r lmeno ( rnqJe errno peninenl ! pecon! tsgr lemmin l r ' ed und ad un perso-

nree:o ma'chr ,e. do{umenl ! ìo d: ì l l i \n / rone sepol( ra le qf ' - Cc5vc 4turo t ( t t

óJo2, lmpordnle appJre la prc\ -n la l r , que' le depo' r / ion i d i pe ' 'onaggr cdra-r le-

r izuau r la iormule onÒm, ' t i (hÈ erus(he ton foni In Îu* i la l j \ ' i o se \ogldmo r l r l

sche con fofj influssi etruschi 67

65 lRAs(rRELu 1995, pp. 28. n. 5,70. fE. 5,.60 FR^SML' 1995. pp. 32 33. n 9, 86, ue 9aór Per la preseua di Etuschì a Cothimo si vèddro Gra'o6[r ]961, ! 24i làRlzr 196'1i

CRrsi.F_N 1988ì Cor.NNA 1990r PHR@ 1990: AMRosN 1996a, P 49

]l attesù,ioni cpigraiche su regob nrvenùle jn qùesta lomha hanno cMto u' Ùrpio dibarno

ancon apcfo rJa sli studiosi La pún^. Atuz C?tr. Arutu lcul 8392 con bibl 'iiaÌq ì'lpografo è del

Nogúa) pBenh pobleni di leLtura. Se inraiÌi il vÈner (VrÈR 1953. n 332) se8Ùno anche da R

Hiúla (HturA 1967, !p. 26, 35, ,[4), la legge .ome A'uz CesP? Atuto' da nrtenddsì cone Atur

C?jtd (ì nrùd'r @lrat. la Cìacome i int€rpÈtn ìa perultjna lenEra del s{ondÒ tdnift cone ù'

disaúna (,4/,; C.sv. nrutt (GhcoMELLI 1963. p lO3 r' ll8) conc trasposizìone di '4Íat ccrttet

,l/,,tu, menFe iì Pmzzi la i erpreta cone ù.a i (Anrz Cesie Arlto) (PrRÙz 19ó4, P 23O Tùta

vja per M. Gislofani, la ìerura Cdsvc si oppone aìla Ealizztiorc glllica del gentilúio dell alto sepol

ro (L/.,?/,.r invèce di v.neit.st CrE a3g3): ìo fudioso propone peÍanlo ìa leÍura A/"t Ccsl )r '4r'r'

(CRrsl.F M 1988, pp. 16, roh 20, l8 l9)

Anche ìa seonda Gcrizione. u.nett s : sapnoni! (CIt 8393 con bibl cnr rnche in q!èsto 'aso

L'apoerarb è del Nosùa, renft in B!tsFA 1935. p 21O a'[ a 9'15 è Vtnelt?s: Sap"'ìd) con fiìale

NOTI I DISCUSSIONÌ

Tale presenza sembra sssere indice di un'inteFazione di gcnti allotrìe ed dllogloite nela comunità falisca di Corchiano che, poco alla volta, tendono a modili-care la pronmcia del proprio nome in base agli inflùssi locali e poi a traslormarlo anche nella sua resa grallca.

In conclusione. oi rìusuriamo che il rinvenimento e là pubblicúione dei "calchi"degii specchi. la lorc identifrcazione con quelí de a tornba 11 di Corchilno, ùniÌe aÌlapubblicazione della loro restjtuzione gnfica e delle loro fotografie disponibili. apporino un piccolo contrìbuto ala conoscenTa degli specchì etruschj d'elà elenistjcù- Speria-mo inoltre che, in un futuro prossjmo, tale documcntazione consenta dj poÌer individuarc tali oggeÌti. dopo h loro compdrla sul mercalo antiquùìo nel 1918, in quaÌcheraccolta muscxle o collezjone Drivàta e. di porerli così, iinaÌmente. ricontestualizzarc.

LAURA AMBROSINI

269

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n. 331). Secondo La Ciaconeli a/d,.à.s è un gentilizio nrdchile dì rùùa emsca, s.túlt. 4a1 Ptu ìÒn n

.lcìla rnoglie SaPr,,ìr. enrrmii lo6e prdcdùri d?!'isizìone su ù alù tegola del ?zrtudeà del mùi1o

fudtn iscnzione sebbe da collesaE llìa C/E 3392. nonoslrnlè la diÈlEnza nel &da c nclls

Esa erafica di Z e S (CLr.or'úLr 196r. p. 103, n. 139) Per llirat! Ù.neltur è probabilnente un gè i

lizio lelminile di tipolosi. etrusca fomalo con il sùffisso ?r. La form dedverebbe daì lr,,,,uc,chsco v?nal .on un ampliùnento rematico r- le non i(,.one il C1t 8393) (HrR^r^ 196?, pP l8,

t3, 86) ll sentìlizio U€"dÀ.s, per Crirofdni. inv{c, sebbe fonìaio sùlla base del rolo nomc nrdivi

dùalc clrusco v.nel cui è aegiùlo il sùfiso di lrovenienza ,ei nenlre ìl nom della noslie Può e$e

F riportato ad un'ignot! foma di tipo cogominalc jdr&* (ciÌ. CIt 209'l sap,al netronìnico) (CRIsro

FANÌ 1988, pp. 18-19. n. 21. Da ùlÌiDo. E. Peruzzi prÈ.dendo itr considertione qùesla iscn?ione, ha

sottolineato cone a/.aelrcr, che lotebbe È$crc sia un senliliTìo tcmninile pEposlo, thè ùo masch e,

senza sincope intema ispefio alÌ etrosco !cnlr!s- sviluppi um vocale anapriti.a. nùovazione d.vura ,n a

dluanerto deìl etrusco !l tuhco cnRUzz 1990. p. 282).

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SUMMARY

Th? Atch ia Cerîale tli Sîdto ìn Rane hD6es fuú îaciúgs b! Cozza oÍ Eîus'm ni ats

atmasî .eúrìnt, thase lron sruve nÒ. ll of rh. SePolreÌo del Vdllone, ia CorchidÚo Teo

nf îhes. nirrcrs appeutud oh the Gemdh dniquities ndrkcr in l9I8 alary wiîh fout brcnze

fl,ymi,afenA. probdbry Íon îhe sane |rdre. The presenî lacaÌi'rn oi rhese obje'ts 6 unkna\|n