Gerusalemme crociata e le immagini sacre: exempla, notazioni estetiche e accenti devozionali nelle...

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69 Gerusalemme crociata e le immagini sacre: exempla, notazioni estetiche e accenti devozionali nelle fonti medievali Giuseppe Marella Università di Lecce [email protected] Summary The written sources for the crusades usually show little interest in the religious art of the Holy Land. These texts suffer from an attitude that was widespread in contemporary monastic culture, which, while accepting the validity of these artistic images as a teaching tool, believed they might be a source of distraction. However, there are valuable exceptions that reveal much information about the iconographic programmes of the crusader churches – much of which has been lost – and that shed light on the peculiar contemporary artistic fruition in the Latin East. Pilgrims and crusaders lived their experience “ad Limina” as a total sensory immersion in the Holy Places, to the point of repeating mimetically the actions of the holy personages in their original contexts. Their hermeneutical skills were amplified compared with the normal faithful as they understood, for example, the very difficult doctrinal and political meanings of the mosaics of the Basilica of the Nativity in Bethlehem or of the frescoes in the Cenacle on Mount Sion. Among others, the pilgrims John of Würzburg and Theodoric were excellent commentators who offered valuable insights on certain images that were the objects of veneration, and who dwelled with pleasure on the details of certain unusual iconographic paintings. Per una serie di circostanze, le fonti medievali di pellegrinaggio risultano alquanto laconiche riguardo ai fatti artistici di Terra Santa. Gli Itineraria, notoriamente, focalizzano l’attenzione sul tragitto – assi viari, imbarchi e rotte marittime – e sui percorsi urbani che collegavano i santuari della Città Santa. Nelle Descriptiones i cronisti si aprono più volentieri agli spunti personali, e non mancano, passando in rassegna i monumenti, di soffermarsi sulla loro antichità, sulla frequentazione dei fedeli e sulle reliquie venerate all’interno. In alcuni casi appaiono anche brevi note Il presente studio riprende alcune linee tracciate in Giuseppe Marella, Il pellegrinaggio in Terrasanta nelle immagini artistiche pugliesi medievali, Tesi di Dottorato di Ricerca in “Storia dei Centri, delle Vie e della Cultura dei Pellegrinaggi nel Medioevo Euromediterraneo,” relatore prof.ssa Silvia Maddalo, Università degli Studi di Lecce, Anno Accademico 2005–2006. Desidero ringraziare il dott. Cristian Guzzo per i preziosi consigli. Proofs

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Gerusalemmecrociataeleimmaginisacre:exempla,notazioniesteticheeaccentidevozionali

nellefontimedievaliGiuseppe Marella

Università[email protected]

Summary

The written sources for the crusades usually show little interest in the religiousartof theHolyLand.Thesetextssufferfromanattitudethatwaswidespreadincontemporarymonasticculture,which,whileacceptingthevalidityoftheseartisticimagesasateachingtool,believedtheymightbeasourceofdistraction.However,therearevaluableexceptionsthatrevealmuchinformationabouttheiconographicprogrammesofthecrusaderchurches–muchofwhichhasbeenlost–andthatshedlightonthepeculiarcontemporaryartisticfruitionintheLatinEast.Pilgrimsandcrusaderslivedtheirexperience“adLimina”asatotalsensoryimmersionintheHolyPlaces,tothepointofrepeatingmimeticallytheactionsoftheholypersonagesin their original contexts. Their hermeneutical skills were amplified compared with the normal faithful as they understood, for example, the very difficult doctrinal andpoliticalmeaningsofthemosaicsoftheBasilicaoftheNativityinBethlehemorofthefrescoesintheCenacleonMountSion.Amongothers,thepilgrimsJohnofWürzburg andTheodoric were excellent commentators who offered valuableinsightsoncertain images thatwere theobjectsofveneration,andwhodwelledwithpleasureonthedetailsofcertainunusualiconographicpaintings.

Perunaseriedicircostanze,lefontimedievalidipellegrinaggiorisultanoalquantolaconiche riguardo ai fatti artistici di Terra Santa. Gli Itineraria, notoriamente,focalizzanol’attenzionesultragitto–assiviari,imbarchierottemarittime–esuipercorsiurbanichecollegavanoisantuaridellaCittàSanta.NelleDescriptiones icronistisiapronopiùvolentieriaglispuntipersonali,enonmancano,passandoinrassegnaimonumenti,disoffermarsisullaloroantichità,sullafrequentazionedeifedeliesullereliquievenerateall’interno.Inalcunicasiappaionoanchebrevinote

IlpresentestudioriprendealcunelineetracciateinGiuseppeMarella,Il pellegrinaggio in Terrasanta nelle immagini artistiche pugliesi medievali,TesidiDottoratodiRicercain“StoriadeiCentri,delleVieedellaCulturadeiPellegrinagginelMedioevoEuromediterraneo,”relatoreprof.ssaSilviaMaddalo,UniversitàdegliStudidiLecce,AnnoAccademico2005–2006.Desidero ringraziare ildott.CristianGuzzoperipreziosiconsigli.

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sullaloroconformazionearchitettonica,mamoltodirado,purtroppo,sifacennoalledecorazionipittoriche.

Leragioniditaleevasività,probabilmente,sonodaricondurreallacriticalatentenella cultura medievale, a quel noto filone di pensiero che mortificava l’interesse perleimmaginisacreimputandogliladistrazionedellospirito.�SoloapartiredalXIVsecolo,del resto, icronistidarannopiùspazioalle impressionipersonali,einizierannoamanifestareilpiaceretuttonuovodivisitareilmondoedientrareincontattoconculturediverse.2

Non mancano tuttavia significative eccezioni. Già al principio del XII secolo, l’inglese Sevulfo e l’igumeno russo Daniele lasciano notazioni più estese, chepermettonodicogliere leprime trasformazionideimonumentidopo l’arrivodeicrociati.MasonosoprattuttolecelebrirelazionidiviaggiodiGiovannidiWürzburgeTeoderico,iduereligiositedeschigiuntiinOrienterispettivamenteversoil��60eil��69,adentrareneiparticolari.�Nonacaso,alterminedellasuadescrizionedelTemplum Domini, il primo sottolinea compiaciuto come difficilmente altri ne avrebberocompilatounapiùdettagliata.�LeloroDescriptionessirivelanoinoltredottamenteargomentateericcheditrattiimpressionistici,insintoniacolpensierodelcelebreSugerdiSaint-Denis,secondoilqualeeranoinparticolarelepersonecolte in grado di apprezzare al meglio le opere d’arte.5 Esse risultano pertantopreziose per ricostruire le pitture monumentali, oggi in gran parte scomparse, eper approfondire i modi percettivi delle immagini sacre in coloro che vivevanol’esperienzaad Limina,ipellegrinimedievali.

E’necessario,adognimodo,tratteggiareundiscorsoglobaleesfaccettato,chepongalelorotestimonianzeinparalleloadaltrefontiscritteetengacontodeimodiedeicomportamenticheconcretizzavanol’esperienzadevozionaledeipellegriniinTerraSanta.

Esegesi iconografica

Già all’indomani della conquista crociata, e fino alla definitiva espulsione dei crociaticonlacapitolazioned’Acridel�29�,tuttoilregnodiGerusalemmedivenne

� Jean Wirth, L’image médiévale. Naissance et développements (VIe–XIe siècle) (Paris, �989);Daniele Menozzi, Les Images. L’église et les arts visuels (Paris, �99�); Jean Wirth, “Il culto delleimmagini,”inArti e Storia del Medioevo 3: Del vedere: pubblici, forme e funzioni,ed.EnricoCastelnuovoeGiuseppeSergi(Torino,200�),pp.�–�7;ConradRudolph,“Laresistenzaall’artenell’Occidente,”inArti e Storia del Medioevo 3,pp.�9–8�.

2 PaoloCaucciVonSaucken,“Ledistanzedeipellegrinaggi,”inSpazi, Tempi, misure e percorsi nell’Europa del Bassomedioevo. Atti del XXXII convegno storico internazionale (Todi, 8–11 ottobre 1995)(Spoleto,�996),pp.��0–��.

� Johannes Wirziburgensis, in Peregrinationes tres, ed. Robert B. C. Huygens, CCCM ��9(Turnhout,�99�),pp.79–��8,eTheodericus,inPeregrinationes tres,pp.��2–97.

� JohannesWirziburgensis, ll. ��0–��, p. 96: “Haec descriptio prefatiTempli et adiacentis locisufficiat: pociori non invidemus.”

5 ConradRudolph,“Laresistenzaall’arte,”p.8�.

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un immensocantiere,volto amarcare sul territorio lanuova stagionepolitica. IcommittentilatiniingaggiaronoinOccidenteeinOrientemaestranzetralemigliori,che si cimentarono nei palazzi cittadini dei principi, nelle strutture difensive esoprattutto nelle fabbriche ecclesiastiche.6 Accanto agli antichi edifici sacri, che furonoaccuratamenteristrutturatiedecorati,intuttiiluoghidelleScritturesorseronuovi monumenti, a memoria di ogni evento biblico specifico. Ne risultò infine una topografia sacra a maglia stretta, che catalizzava l’interesse dei pellegrini e ne indirizzavaglispostamentisulterritorio.

Riconoscendol’eccellenzadellerispettivetradizioni,lemaestranzeoccidentalifurono impegnate soprattutto nelle strutture architettoniche e negli apparatiscultorei,mentrequellebizantine–odi formazionebizantina–nei rivestimentimusivi e pittorici in genere. Gli studi pioneristici del Novecento, incentratisulle architetture e segnati da una chiara impostazione franco-centrica, avevanoinizialmente ricondotto la produzione del regno Latino di Gerusalemme entrol’alveodelromanicofrancese.Negliultimidecenni, l’emersionedibranimusivie pittorici occultati dagli intonaci musulmani e l’analisi sistematica condotta sucodici,iconeeoggettisuntuarisparsinellecollezionipubblicheeprivatedituttoilmondohannoevidenziatomegliogliapportibizantinielocali.Tuttiifattorisipresentano in una combinazione sempre mutevole, però, tanto che la definizione di“artecrociata”oggiprevalenteèvoltaasottolineare la temperiesperimentaleed estremamente fluida in cui vennero alla luce le opere piuttosto che una cifra stilisticacomune.7NelXIIsecolo,infatti,ilcontinuointerscambiotraicantierieilcontattoconlatradizionelocalereserotuttelemaestranze,bizantineeoccidentali,estremamente permeabili agli influssi reciproci e alle contaminazioni. Col passare del tempo le loro matrici originarie si stemperarono o finirono col fondersi negli artisti più giovani che avevano goduto di un apprendistato diversificato; pertanto, ancheincasiincuièpossibilerintracciarle,risultaforzosogiustapporle.8

Negli ultimidecenni, a partire dagli anni ’60delNovecento, gli studi hannoapprofondito anche gli aspetti iconografici. I risultati scaturiti da questo filone di

6 VediBiancaKühnel,Crusader Art of the Twelfth Century(Berlin,�99�);JaroslavFolda,Crusader Art: The Art of the Crusaders in the Holy Land, 1099–1261 (Aldershot,2008),chesintetizzainumerosicontributidellostudioso.Perl’architetturasacrasivedainparticolareBiancaKühnel,“L’artecrociatatraOriente eOccidente,” in Le Crociate. L’Oriente e l’Occidente da Urbano II a San Luigi, 1096–1270,Catalogodella Mostra,ed.MoniqueRey-Delqué(Roma,�997),pp.���–��;DenysPringle,The Churches of the Crusader Kingdom of Jerusalem: A Corpus,�vols.(Cambridge,�99�–2007).

7 Sul dibattito storiografico, Lucy-Anne Hunt, “Art and Colonialism: The Mosaics of the Church oftheNativityinBethlehem(��69)andtheProblemof‘Crusader’Art,”Dumbarton Oaks Papers �5(�99�),pp.69–72;JaroslavFolda,“EastMeetsWest:TheArtandArchitectureoftheCrusaderStates,”inA Companion to Medieval Art: Romanesque and Gothic in Northern Europe,ed.ConradRudolph(Oxford,2006),pp.�88–509.

8 RecentementesièsottolineatocomenelXIIIsecolo,altempodelleiconedelmonasterodiSantaCaterinasulSinai,“inaCrusaderworkshopwenormallyhavenot‘ItalianandFrenchartistsworkingside by side,’ but Crusader artists working side by side, although obviously they may reflect different artistictraditionsintheirbackgroundsandtraining…”:JaroslavFolda,“TheFiguralArtsinCrusaderSyriaandPalestine,��87–�29�:SomeNewRealities,”Dumbarton Oaks Papers58(200�),p.�2�.

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ricerca, stimolante e ancora ricco di aspetti da indagare, hanno evidenziato unacontinua e pervasiva istanza comunicativa, che non si esauriva nella figurazione ma invadevatalvoltaanchelasferapropriamentedecorativa.

UncasoemblematicointalsensoècostituitodallafacciatameridionaledellaChiesadelSantoSepolcroaGerusalemme,divenutanel��50,dopoun’impegnativacompagna di lavori, il nuovo prospetto principale. L’attuale doppio portale adarchiacutierainoriginearricchitodaunmosaicoconlaMadonnaeilBambino,nel timpano occidentale, e da due preziosi architravi, scolpiti l’uno con scenecristologiche, l’altro con creature mitologiche e fantastiche, affini alla coeva sculturaprovenzaleeoggialRockefellerMuseumdiGerusalemme.9Soprattuttoalla variegata decorazione, però, era demandato il messaggio fondamentale: “to announcetotheChristianapproachinghismostholysite:toparaphrasetheprophetIsaiah(Is.56.7),thisisahouseofprayerforallChristianpeople.”�0L’abbraccioecumenico principiava nelle spolia romane della cornice marcapiano a ovuli edentelli,chealludevanoalleoriginicostantinianedelcomplesso;continuavanellespirali fogliate e nei cespi a “hood molding” sui due arconi, tipici delle tombecristiane siriache dei primi secoli, che richiamavano il restauro della Tomba diCristo appena terminato dai crociati; nei capitelli del portale, bizantineggianti,riflesso dei restauri di Costantino Monomaco del X secolo; nei grodoni “islamici” oarmenidegliarchivolti,cheammiccavanoalleetnieorientalipresentinelregno.La decorazione romanica sul fregio del piano superiore, infine, celebrava l’antica patriadeiconquistatori.

Iprincipalifruitoridell’artesacra,glistanzialiedipellegrinichegiungevanodatuttigliangolidellaCristianità,godevanoindubbiamentediunacapacitàermeneuticasuperiore, affinata dall’esperienza liminare. Essi erano ad esempio in grado di comprendere i significati dottrinali sottilissimi e i messaggi politici nei mosaici dellabasilicadellaNativitàaBetlemme,realizzatineglianni’60delXIIsecoloeoggiingranpartescomparsi.Qui,pervolontàdell’imperatorebizantinoManueleComneno, gli artisti avevano sviluppato un programma iconografico incentrato sulladoppianaturadiCristo:nellazonaorientaleerarichiamatalanaturaumana,grazie alla Vergine Platitéra nell’abside principale, all’Annunciazione sull’arcoabsidaleedalciclodelleFestenelbema;incontrofacciata,invece,l’aspettodivinoera glorificato dell’Albero di Iesse, un soggetto tipicamente occidentale. Lungo la navata mediana, a separare i due poli figurativi, comparivano le iscrizioni con le determinazionidellaChiesainmeritoalladibattutaquestionecristologica,assunte

9 Nurith Kenaan-Kedar, “Gli architravi della chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme,” in Le Crociate,pp.286–90;JaroslavFolda,The Art of the Crusaders in the Holy Land, 1098–1187 (Cambridge,�995),p.2�0.

�0 JaroslavFolda, “Problems in the Iconographyof theArt of theCrusaders in theHolyLand:�098–�29�/�9�7–�997,” inImage and Belief: Studies in Celebration of the Eightieth Anniversary of the Index of Christian Art, ed. Colum Hourihane (Princeton, 1999), pp. 14–15. Per gli architravi, affini stilisticamenteallasculturaprovenzaleetoscanacoeva,vediKenaan-Kedar,“GliarchitravidellachiesadelSantoSepolcroaGerusalemme,”pp.286–90,eJaroslavFolda,The Art of the Crusaders in the Holy Land,p.2�0.

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neiconciliecumenici–sullaparetemeridionale–e inquelliprovinciali– sullaparetesettentrionale–.

Sièipotizzatochenelledueseriediscritteifedelicoglievanoforseilriverberodelmanifestoantiereticodelconciliodel��66,indettodaManueleComnenoperdirimere le controversie teologiche tra ortodossi, latini e monofisiti;��oancoracheneltestorelativoalconciliodiNiceaII,inlatinoanzichéingrecocometuttiglialtri,apparisseunaconcessioneimperialeallaChiesalatinaeduninvitoariprendereuncamminocomune– interrottoproprioaNicea–, inunperiodocaratterizzatodabuonirapporti.�2Varimarcatoche,aldilàdelledeclinazionisuggeritedall’acribiadegli studiosi, il percorso semantico si sviluppa comunque all’interno di unadimensionepienamente cristologica, in cui “i profeti testimonianodelladivinitàdelMessiaelalungaseriedegliantenatiaffermanolasuaumanità,laChiesanellesueassisisolenniproclamaasuavoltal’umanitàcompletadicoluichenacqueaBetlemme.”��

Le immagini figurative, al pari delle altre manifestazioni monumentali, attestavano visivamenteinuoviassettipolitici,ponendosicomeilmarchiodistintivodeinuovidominatorifranchirispettoalmondoislamicocheeranoriuscitiascalzare,eallacomunità ebraica residente. Campagne decorative grandiose furono approntatenellemoscheedellaSpianatariconvertitealcultocristiano,l’al-Aqsa,divenutailTemplum SalomonissededeiTemplari,elaCupoladellaRoccia,talvoltaconsiderataerroneamente la ricostruzione costantiniana del tempio di Salomone e chiamataTemplum Domini.Unachiaravolontàdiaffermazionepolitico-religiosa,piùcheunimpulsodevozionale,èpercettibilegiànellarimozionedegliintonacimusulmanichecoprivanogliaffreschidellabasilicadiSanPietroadAntiochia,ordinatadalvescovodiPuyappenaconquistatalacittànelgiugnodel�098.ScriveAlbertodiAquisgrana:

episcopusPodiensisetceteriprincipes,…basilicambeatiPetriapostoliquamTurcisuissacrilegisritibusprophanaverant,abomniinquinamentomundantes,altariasanctaquesubversa erant in omni honestate reedificaverunt, imaginem vero Domini nostri Iesu Christi et figuras sanctorum quas in modum viventis personae excecatas et cemento obductasobscuraverantsummareverenciarenovabant.��

Le fonti ebraiche e musulmane, tradizionalmente iconoclaste, non lesinaronocondanneneiconfrontidellaproliferazionedelleimmaginisacreedellavenerazione

�� Hunt,“ArtandColonialism,”pp.78–8�.�2 Maria Andaloro, “Dalla Terrasanta alla Sicilia,” in Il cammino di Gerusalemme. Atti del II

Convegno Internazionale di Studio (Bari-Brindisi-Trani, 18–22 maggio 1999), ed. Maria Stella Calò Mariani (Bari, 200�),p.�68.Vedi ancheMariaRaffaellaMenna, “Immagini e scrittureneimosaicidellachiesadellaNativitàaBetlemme,”inIl cammino di Gerusalemme,pp.6�7–58;MariaAndaloro,“BisanzioeilMediterraneo,”inIl Mediterraneo e l’arte del Medioevo,ed.RobertoCassanelli(Milano,2000),pp.�95–2�7.

�� LouisH.VincentandFélix-MarieAbel,Bethléem: Le Sanctuaire de la Nativité(Paris,�9��),p.�5�.

�� AA,p.��8.

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dicuigodevanopressoicristiani.IlrabbinoeuropeoSamuelbarSamson,inTerraSanta verso il �2�0, esprime viva riprovazione per la presenza della basilicadell’AscensionesulMontedegliUlivi.Notacompiaciutoilreligiosoebreocomequella terra sacra, che già Giosia aveva purificato dagli altari idolatrici di Salomone (I Re 11.7 e II Re 23.13–15), non avesse tollerato la presenza dell’edificio cristiano, tantodaaverlogiàinprecedenzafattocrollareassiemeatuttelestatuerealizzatedaicrociati.�5

Analoghiaccentisirintraccianotra imusulmani,chepurmostravanotalvoltadi saper apprezzare gli elementi decorativi e di intendere il significato dei mosaici bizantineggianti. Imâdal-Dinal Isfahani e lo sceiccoUsamabenMundiqh,dueimportanti personaggi del XII secolo, rimangono scandalizzati dalle immaginidi maiali – animali immondi secondo il Corano – e dellaVergine col Bambinoall’internodellaCupoladellaRoccia,erettanelpuntoincuiMaomettoeraascesoalcielo.�6Comeèfacileintuire,imusulmaniinorridivanosoprattuttodinanziallaplastica figurativa tridimensionale di marca occidentale.

Dicontro,incampocristiano,leimmaginisacreeranotradizionalmentemoltoapprezzate.Ipellegrinieranogiàavvezziacontemplarleneiloropaesi,etraessii religiosi, familiari all’esegetica delle Scritture, riuscivano ad interpretarle conmaggiore immediatezza. In Terra Santa, ad ogni modo, il riconoscimento erafacilitatodalfattocheognimonumentosorgevanelluogodiunprecisoavvenimentoscritturale,enetramandavalamemoriasoprattuttograzieallepitturecontenutevi.

I libretti di Giovanni di Würzburg e di Teoderico, come detto, risultanopreziosissimi per la ricostruzione dei programmi iconografici crociati, in gran parte scomparsi. Giovanni descrive accuratamente molte decorazioni monumentali eriporta oltre quaranta iscrizioni latine poste a corredo. I soggetti iconografici su cui sisoffermarisultanoovviamentelegatialluogo:aGerusalemme,nellaCappelladelCenacolo–all’internodellachiesadiSantaMariasulMonteSion,sortasullacasache ospitò gli Apostoli –, egli vede dipinte la Lavanda dei piedi, l’Ultima Cena, l’IncredulitàdiS.TommasoelaPentecoste.�7IlRiposodegliApostoli,scenainsolitalegataallavegliadiCristoprimadell’arresto,eravisibilenellacavernainternadiuna piccola cappella nella valle di Giosafatte, edificio prossimo alla chiesa della TombadellaVergine;laCoronazionedispineeradipintainunacappellaminore“ante pretorium in loco quodam flagellatur, alapis ceditur et conspuitur, veste rubea induitur,spineacoronapungitur….”�8NelSantoSepolcro,imosaiciconlaPassionediCristosidispiegavanonelpianosuperioredellaCappelladelCalvario,inglobata

�5 Itinerary of Rabbi Samuel Ben Samson in 1210,ed.ElkanN.Adler,inJewish Travellers: 801–1755(London,�9�0),p.�0�.

�6 CaroleHillenbrand,The Crusades: Islamic Perspectives(Edinburgh,�999),pp.285–9�.�7 JohannesWirziburgensis, ll. 8��–5�, pp. ���–��; ll. �0�8–�2, p. �2�; ll. ��78–89, pp. �26–

27.VediHughPlommer,“TheCenacleonMountSion,”inCrusader Art in The Twelfth Century,ed.JaroslavFolda(Oxford,�982),pp.��9–66;Pringle,Churches,�:26�–87(no.��6).

�8 JohannesWirziburgensis,ll.866–72,p.���,perlapitturanellavallediGiosafatte:DenysPringle,“CrusaderJerusalem,”Bulletin of the Anglo-Israel Archaeological Society�0(�990–9�),�05–��; ll.9�9–��,pp.��6–�7,perlaCoronazioneancorasulSion:Pringle,Churches,�:9�–97(no.289).

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nel complesso; il mosaico con la Discesa nel Limbo era visibile nel soffitto del Coro deiCanonici,ilcorpoaggiuntoall’Anastasisduranteirimaneggiamenticrociati.�9

Da Giovanni di Würzburg sappiamo inoltre di casi in cui l’arte figurativa era svincolatadalcontenitorearchitettonico.AGerusalemme,adesempio,eramoltocelebreevenerataun’iconadellaVergineallattanteilBambino,dispostaall’apertoin una strada, nel punto in cui la tradizione voleva fosse accaduto realmente ilfatto.20

Teodericofu inTerraSantacircaundecenniodopo.Siè ipotizzatochefosseunmonacoprovenienteanch’eglidalle terregermaniche, e che la “veraci relatucognita” da cui si dichiara influenzato fosse proprio la DescriptiodiGiovannidiWürzburg.2�Infatti,nonsoloTeodericoriprendedaGiovanniilgustodiriportarele immagini sacre e trascrivere le epigrafi, ma colma, sembrerebbe in maniera intenzionale, le lacune e le zone d’ombra lasciate del suo conterraneo. La suarelazione ci restituisce la coeva veste musiva all’interno dell’Anastasis, di cuisopravvive la monumentale Ascensione dell’XI secolo, oggi conservata nellaCappellafrancescanadelCalvario.Dalconfrontoconletestimonianzeprecedenti,inoltre,èpossibiledelineareunacronologiadeivariinterventi.

AglialboridelXIIsecolonelsantuarioprincipaledellacristianitàeranovisibiliesclusivamenteimosaicibizantinirealizzatinel�0�2–�8,nell’ambitodeirestauriordinatil’imperatoreCostantinoMonomacoperrisarcireledistruzionidelcaliffoal-Hakim.Narral’igumenorussoDaniele,giuntonel��06–7:

TheChurchoftheResurrectionisofacircularformhavingtwelvemonolithiccolumnsand six pillars. Its floor is made of beautiful marble slabs. It has six entrances and tribunes with�2columns.Livelymosaicsof theholyprophets areunder theceiling,over thetribune. The altar is surmounted by a mosaic image of Christ. In the main altar onecanseethemosaicoftheExaltationofAdam.IntheapsetheAscensionofChrist.TheAnnunciationoccupiesthetwopillarsnexttothealtar.Thedomeofthechurchisnotclosedbyastonevaultbutismadeupofwoodenbeamsinatrussform.22

Circasettant’annidopo,Teodericotrovaancoraimosaicideiprofeti,diCristoedell’Annunciazione,eammiraglialtrirealizzatinelfrattempo.All’internodellarotonda dell’Anastasis, che nel linguaggio architettonico gli ricorda non a caso

�9 JohannesWirziburgensis,ll.987–89,p.��9:“Eademparssuperior[dellaCappelladelCalvario]†optimomusivoopere†pulchredepictaconteniturpassioChristieteiussepultura,cumprophetarumtestimoniogestaereihincindeconsono”;perilmosaicodelCorodeiCanonici,ibid.,ll.�070–75,p.�22.

20 JohannesWirziburgensis,ll.��2�–�0,p.��7.2� Theodericus, in Peregrinationes tres, pp. 27–��. L’importanza dell’opera di Teoderico in

Christine Sauer, “Theoderichs Libellus de locis sanctis (ca. ��69–��7�).Architekturbeschreibungeneines Pilgers,” in Hagiographie und Kunst. Der Heiligenkult in Schrift, Bild und Architektur, ed.GottfriedKercher(Berlin,�99�),pp.2��–�9.

22 Abbot Daniel, Pilgrimage of the Russian Abbot Daniel in the Holy Land, trans. Charles W.Wilson,PPTS�(London,�897),p.��.

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la cappellapalatinadiAquisgrana chedoveva essergli familiare, nota la cimasacircolareinferiorecopertadiiscrizionegreche:

Ipsa vero ecclesia quadratis columpnis octo, que vocantur “pilaria,” et XVI rotundiscolumpnis de uno lapide existentibus inferius sustentatur, superius vero, quoniaminferiusetsuperiussicutecclesiaAquisgranitestudinataest,octosimiliterpilariisetXVIcolumpnisfulcitur.Cimatiuminferius,quodpertotamecclesiamcircularitertraductumest,Grecisliterisdescriptumestpertotum.2�

TraimosaiciTeodericoelencasubitoconprecisionequellisultamburotraforatodellavolta,iniziandopropriodaquelligiàdescrittidaDaniele:inasseconlaportadicollegamentocolCorodeiCanonici–sortaalpostodell’absideEstedell’altarevistidalrusso–ritrovailfanciulloGesùrappresentatosinoall’ombelico,“splendidonelsuopiacevolissimoaspetto,”edicuisariconoscerelavetustà;aisuoilati,laVergineAnnunziataasinistrael’arcangeloGabrieleAnnunzianteadestra:

Spatium vero muri quod medio atque superno cimatio interiacet, musivo opereincomparabilispecieprefulget,ubiinfrontechori,idestsupraarcumsanctuarii,eodemquidemoperesedantiquo,puerilietgratissimovultupuerIesusrefulgensumbilicotenuscernitur esse depictus, ad sinistram vero ipsius mater, ad dextram autem Gabrielarchangelus, illam notam depromens salutationem: Ave Maria gratia plena, dominus tecum, benedicta tu in mulieribus et benedictus fructus ventris tui:hecsalutatiotamlatinequamgrececircaipsumdominumChristumdescriptaest.2�

Lungo la stessa fascia muraria, più distanti, Teodoro vede raffigurati verso destra idodiciApostoliconleeulogierelativeaimisteridiCristo,poiancoral’imperatoreCostantino e l’arcangelo Michele; alla sua sinistra, infine, la serie dei dodici Profeti conivaticinisullanascitadelMessia–glistessidiDaniele–esant’Elena,assialea suo figlio.25

Entrando nella Santa Edicola, esattamente nella Cappella dell’Angelo, ilreligioso ammira sulla porta antistante la camera sepolcrale il mosaico con laDeposizionenellaTombae,accanto,quellocon lePieDonnealSepolcro“cumaromatumvasculis,supersedenteetiamangeloipsisepulchroetlapidemrevolventeatquedicente:ecce locus ubi posuerunt eum.”26

Preciso è anche il riconoscimento iconografico dei mosaici nella Cappella del Calvario.Sullavoltaeglinota“iProfeti,cioèDavid,Salomone,Isaia,ealcunialtri,portanti nellapropriamanodelle iscrizioni relative allaPassionediCristo.”27Asinistra dell’altare egli vede un’immagine del Crocifisso, con Giovanni e Longino

2� Theodericus,ll.2�8–2�,p.�50.2� Ibid.,ll.22�–��,p.�50.25 Ibid.,ll.2��–�5,p.�50.SuilavoricrociatinelXIIsecolo,VirgilioC.Corbo,Il Santo Sepolcro

di Gerusalemme. Aspetti archeologici dalle origini al periodo crociato(Jerusalem,�982),pp.�8�–85;MichelePiccirillo,“GerusalemmeelabasilicadelSantoSepolcro,”in Le Crociate,p.2�0.

26 Theodericus,ll.�5�–59,pp.��7–�8.27 Ibid.,ll.�97–�00,p.�55.

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chepungeconlalanciadaunlato,eStefatonintentoadoffrirel’acetopermezzod’unacannaelaVerginedall’altro;adestradell’altareunaDeposizionediCristodallacroceconGiusepped’ArimateaeNicodemo,“ubietiamhocestdescriptum:descensio domini nostri iesu christi de cruce.”28

OltrealSantoSepolcro,Teodericoindugiaspessoeanaliticamenteanchesuglialtrimonumenti,tantochestupisceilsuosilenziosuigrandiosimosaicidellachiesadellaNativitàdiBetlemmechepuresappiamoesserestatiultimatinel��69.

GiovannieTeoderico,religiosiacculturati,sonobenconscidelvaloredidascalicoe esemplificativo delle immagini e delle relative iscrizioni, al pari dei testi sacri. Ponendosi nel solco della tradizione media gregoriana, Giovanni di Würzburgribadisceilconcettopiùvolte:adesempio,tornandoindueoccasioninellachiesadelMonteSion,sottolineacome“Haerevelationesperpicturamdemonstranturfactae”e“quodadhucineodemlocopicturaextantedemusivoopereinsanctuarioabsidaeejusdemaecclesiaedemonstratur;”“Quaeresgestaibifactapicturaostendituretidemlocus,”riferiscepoidell’immagineall’apertoinunastradadiGerusalemme.29Ancora,nellachiesadiSant’AnnanellavallediGiosafatte,egli lodalacapacitàdellapitturadimostrarelanascitadiMariaintotaleadesioneaitestisacri:

aecclesiamagnainhonoresanctaeAnnaeconstructa,inquaperpicturamostenditurquadispositioneet admonitionedivinaex ipsa et Ioachimsit conceptabeatavirgoMaria,sicutinVitabeataeAnnaelargiuscognoscitur.�0

Ben ferrati sulle Scritture, Giovanni e Teoderico gradiscono, oltre allafunzione didattica, anche quella mnemonica dei documenti figurativi, l’historiadi ascendenza gregoriana, ossia la capacità di favorire un immediato richiamodell’evento scritturale. Una possibilità amplificata certamente dalla circostanza, unica al mondo, che le immagini sacre di Terra Santa erano presenti nel luogo fisico dell’eventostesso.

In qualche caso, addirittura, l’immagine sopravanzava la stessa scrittura nelcarattere di normatività, riuscendo a chiarire alcuni dettagli che nei testi sacririmanevanoambigui.Narra il pellegrinoGiovanni comenella chiesadelMonteSionunapitturamostrassecomeloSpiritoSantonelgiornodellaPentecostefossedisceso sotto formadi linguedi fuoco suidodiciApostoli,unnumerochenelleScritture (Atti degli Apostoli 1.12–14 e 2.1–4) non risultava specificato:

Quodetfactumestdecimadieabascensionedominietquinquagesimadiearesurrectione,videlicet in die Pentecostes, discipulis in quodam conclavi prefati aedificii in Monte Syon, ubietdominusnosterdiciturcenasse,manentibusetinpletionempromissiexpectantibus,quod adhuc in eodem loco pictura extante de musivo opere in sanctuario absidaeeiusdem aecclesiae demonstratur. Nam ibi duodenarius apostolorum numerus cumipsorumimaginibus,Spiritusanctoinformaignearumlinguarumadcapitasingulorum

28 Ibid.,ll.�20–29,p.�56.29 JohannesWirziburgensis,ll.�0�8–�9,p.�2�;ll.��82–8�,p.�27;l.��27,p.��7.�0 Ibid.,ll.��97–�0�,p.��6.

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descendente, per similitudinem picturae continetur cum tali epygrammate: factus est repente de caelo sonus advenientisetcaetera.��

Nei due narratori, dunque, persevera il paradigma dell’edificio chiesastico che, simileadunlibro,impartiscelezioniaifedeli.�2SelaBibbiarimanevalafonteditutti i modelli morali e comportamentali, la rappresentazione iconografica, al pari dellapredicazione,apparivaancheinTerraSantaunostrumentoirrinunciabileperl’aedificatiodeifedeli.��

Exempla e comportamenti riutali

Nei pellegrini, gli exempla biblici nelle immagini stimolavano un processo diimmedesimazione più intenso che in ogni altro luogo, in linea con le formedevozionalientrocuisiconcretizzaval’esperienzainTerraSanta.GiàapartiredalIVsecolo, ipalmierieranosolitivagarenegliscenaribiblicie,graziealettureepreghiere“appropriatealtempoealluogo,”evocavanosuggestivamenteilpassatosacro.Conl’esegesidiAgostinoeGirolamoilpellegrinaggioad Limina si caricò diulteriorivalenzespiritualiedipellegrinisivolseroadun’autenticaimmersionemistica,alpuntoche,volendorivivereilpassatosacro,daprotagonisti,iniziaronoaripeteremimeticamenteicomportamentideipersonaggidelleScritture.Inunasferareligiosa connotata – molto più di oggi – da note di attiva fisicità, l’attualizzazione dell’accaduto era ottenibile attraverso riti collettivi e individuali di elevatocoinvolgimentosensorialeedemotivo.��

Una dimensione corale caratterizzava ovviamente la liturgia itinerante dellaSettimanaSanta,chegiàaltempodiEgeria,regalavaaifedelimomentidigrandeintensità attraverso processioni, letture evangeliche e preghiere “appropriate algiornoealluogo.”DurantelamattinadellaDomenicadellePalme,narralagaliziana,ilvescovoadorsodiun’asinarievocaval’ingressodiGesùaGerusalemme,inunaprocessionecheloconducevadalMonteOlivetosinoallaportaAureatraalidifollafestosa.�5NelcorsodelXII secolo, lamaggioreattenzioneall’umanitàdiCristodeterminò l’introduzione di momenti altamente spettacolari. Durante la Veglia, ad

�� Ibid.,ll.��78–89,pp.�26–27.�2 “Immensa enciclopedia di pietra” è la definizione classica di Henry Focillon, Art d’Occident

(Paris,�9�7),p.6.VediancheUmbertoEco,Arte e bellezza nell’estetica medievale(Milano,�987),pp.92–9�.

�� Traglialtri,PierreRacine,“Imodellibiblici:dallarappresentazioneall’insegnamentodelpopolocristiano,”inMedioevo: I modelli. Atti del Convegno internazionale di studi (Parma 27 settembre–1 ottobre 1999),ed.ArturoC.Quintavalle(Milano,200�),pp.�5�–55.

�� SivedaperilperiodoaltomedievaleGaryVikan, “PilgrimsinMagi’sClothing:TheImpactofMimesisonEarlyByzantinePilgrimageArt,”inThe Blessings of Pilgrimage,ed.RobertOusterhout(UrbanaandChicago,�990),pp.97–�07;perilperiodocrociato, AryehGraboïs,Le pèlerin occidental en Terre sainte au Moyen Âge(Paris-Bruxelles,�988),pp.�09–�6.

�5 Egeria,Pellegrinaggio in Terrasanta,ed.NicolettaNatalucci(Firenze,�99�),pp.�86e�88.Cf.JohannesWirziburgensis,ll.��5–26,pp.95–96.

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esempio,lateatralediscesadelfuocosacrotrasformavatuttigliastantiinattoriedequivalentitipologicideiprotagonistievangelici,colvescovocheevocaval’angelo–eatrattiilCristostesso–edilcleroel’assembleatuttaleMariealSepolcro.�6VersolametàdelsecolotaleliturgiasiarricchìdellaVisitatio Sepulcri,undrammarecitato che, all’annuncio dell’angelo, faceva esplodere in scene di giubilol’astancium peregrinorum multitudinemstipataall’internodell’Anastasis.�7

Alivelloindividuale,ipellegriniadottaronocomportamentiesteriorisemprepiùcristallizzati.Apprestandosi a ripercorre i luoghi e imomentidellaPassione, adesempio,TeodericoaspiraasottoporsiallestesseprovedelMaestroediSanPietro:“CumeoigiturinMontemSyoncupioascendereetquidposthecfeceritvidere,sedpriuscumPetrovoloincarcerari,utcumeoaChristodocearnonnegaresedorare.”�8

La manifestazione più esplicita dell’imitatio Christi in Terra Santa eraovviamente il trasporto della croce, secondo quanto prescritto dal noto precettoevangelico(Matt.�0.�8;�6.2�–28;Marc.8.��–�5eLuc.9.2�).L’evidenzaeraresasimbolicamenteattraversoilsignum super vestemimpostodaUrbanoIIaimilites crucesignati,�9econl’usanzadeisemplicipalmierididepositarenellaCappelladelCalvariodellepiccolecrocidilegnorecatedailoropaesi.�0

Una chiara imitazione del Maestro era anche l’immersione nel Giordano, daeffettuarsi magari nel giorno dell’Epifania. Oltre a confidare nella virtù rigenerativa delleacque,cheavevanogiàmondatoNaamanilSirodallalebbraesanatoimalispiritualidisantaMariaEgiziacaesanSilvino,ipellegrinivedevanonell’abluzioneun atto purificatore che suggellava il pellegrinaggio e lo qualificava come un secondo battesimo.�� Quando si apriva ad una partecipazione collettiva, il rito acquisivaspessolarisonanzadiunritoliturgico.Ricchedirisvoltisimbolicifuronoadesempiole immersionidiRaimondodiSaint-Gillesedi tutti i suoiuomini, effettuate su

�6 LasuggestivacerimoniainAbbotDaniel,Pilgrimage of the Russian Abbot Daniel,p.78.VediinoltreAdrian J. Boas, Jerusalem in the Time of the Crusades: Society, Landscape, and Art in the Holy City under Frankish Rule(London,200�),pp.�06–7;ChristopherMacEvitt,The Crusades and Christian World of the East: Rough Tolerance(Philadelphia,2007),pp.�20–22.

�7 IltestodeldrammagerosolimitanoinBibliotecaApostolicaVaticana,Ms.BarberiniLat.659, Ordinarium ad usum Hierosolymitanum anni 1160,fols.75v–76r.

�8 Theodericus,ll.78�–86,p.�67.�9 NarraRobertoilMonaco:“Quicumqueergohujussanctaeperegrinationisanimumhabuerit…

signumDominicaeCrucis infrontesuasive inpectorepraeferat.Quivero indevoticomposregredivoluerit,interspatulasretroponat;talesquippebifariaoperationecomplebuntilludDominipraeceptumquodipsejubetperEvangelium:qui non bajulat crucem suam et venim post me, non est me dignus.”Robert the Monk’s History of the First Crusade: Historia Iherosolimitana, ed. and trans. CarolSweetenham(Aldershot,2005),p.82.Suquestiaspetti,JonathanRiley-Smith,The First Crusade and the Idea of Crusading(Philadelphia,�986),pp.22–25,���–�5;idem, The Crusades: A History,2nded.(NewHaven,2005),pp.�5–�6.

�0 Theodericus,ll.���–�6,p.�55.�� JaquesdeVitry, Historia Hierosolymitana,ed.JacquesBongars, in Gesta Dei per Francos,�

(Hanau,�6��),pp.�075–76.Siveda,ancheperilrinvioallefonti,JonathanSumption,Pilgrimage: An Image of Mediaeval Religion(London,�975),pp.�28–29.

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ordinediPietroBartolomeosubitodopolaconquistadiGerusalemme,�2equellainpompamagnaattuatanellavigiliadell’Epifaniadell’anno��0�conprotagonistiBoemondodiAntiochia,GoffredodiBuglioneeBalduinodiEdessa,narrataconintensitàdaAlbertodiAquisgrana.��Teoderico,nelgiornodellasuaimmersione,contò (sic) più di sessantamila pellegrini che reggevano le candele sulle rive del fiume.��

Almedesimoambitosemanticovannoricondottealtrepratichedeipellegrini.Nell’AltoMedioevo,attornoal570,l’AnonimopellegrinodiPiacenzasistesesuitregiacigliutilizzatidaGesùnellanottedeltradimento,nelGetsemani;�5qualchesecolo più tardi Riccardo di Saint-Vannes, sconvolto dal crudo realismo dei ritidella Settimana Santa, il Giovedì Santo del 1027 lavò i piedi ai poveri nella piazza antistanteilSantoSepolcro.�6Icomportamentitaloragiungevanoall’autopunizioneeallamacerazionedellecarni,inattoespiatorio:nellaprimametàdelXIsecolo,Folco Nerra conte d’Angiò si flagellò davanti la chiesa del Santo Sepolcro,�7emoltipellegrinineisecoliseguentifeceroaltrettantolegatiallastessacolonnadiCristo,conservatanellachiesadelMonteSion.�8

L’imitatiodeifedelisimodellavaanchesualtrimodelliesemplari:isanti,cosìcome la Chiesa stessa prescriveva da sempre,�9 ed altri personaggi della storiasacra. Nell’Alto Medioevo, ad esempio, l’Anonimo di Piacenza si fermava ascagliare,memorediDavide,trepietrecontrolapresuntatombadiGolia;50dopoilMille,ancora,ipalmieriemulavanoiMagipregandonelpuntoincuiacostoroerariapparsol’astro,lungolastradadaGerusalemmeaBetlemme.5�

Una profonda similitudine era percepita tra i pellegrini e i crociati diretti aGerusalemmeegliIsraelitidell’Esodobiblico:gliunieglialtriprotesispazialmenteespiritualmenteversolaCasadelPadre,iprimiversol’Edenebraicoeisecondiversoquello rifondato dal sangue redentore del Cristo, tra la collina della Crocifissione e ilSepolcrodellaResurrezione.SegiàdaltempodiEgeriaipalmieriripercorrevanogli spostamenti dell’Esodo leggendo i relativi passi, con l’esegesi di Girolamola marcia biblica nel deserto diviene un progressivo avvicinamento geografico

�2 WT,p.�2�.�� AA,pp.�96–98.LevicendericordateinDenysPringle,“TemplarCastlesontheRoadtothe

Jordan,”inMO, 1,p.��8.�� Theodericus,ll.�065–67,p.�77.�5 AnonymusAntoninusdictusPlacentinus, Itinerarium, ed.PaulGeyer,CorpusChristianorum:

SeriesLatina�75(Turnhout,�965),p.�70.�6 UgodaFlavigny,Chronicon,ed.GeorgH. Pertz,MGHSS8:�9�,�95–96.�7 WilliamofMalmesbury,De Gestis regum anglorum,ed.WilliamStubbs,RS90.�.2(London,

�889),pp.292–9�.�8 Theodericus,ll.9��–�5,p.�72.�9 Saint-Basil, The Letters, ed. Edward Capps, T. E. Page, and W. H. D. Rouse, trans. Roy J.

Deferrari(London,�926),p.�5.50 AnonymusPlacentinus,Itinerarium,p.�79.5� DonatoBaldi,Enchiridion Locorum Sanctorum. Documenta S. Evangelii Loca Recipientia,�rd

ed.(Jerusalem,�982),pp.��9,��5–�6.

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e ascetico aDio, e di conseguenzaun archetipodel pellegrinaggio stesso.52Piùtardi,inoccasionedellespedizionicrociate,lasimbiosicostituiràlabaseteologicadell’interventoarmato.NeldiscorsodiUrbanoIIaClermontriportatodaBaldrigodiDolilricorsoallearmirisulta,comenell’Esodo,dolorosomaineluttabileperlaripresadella Terra Promissionis, ed i figli di Israele divengono la figura tipologica dei crociati.5� Nel medesimo quadro associativo, prima Raimondo di Tolosa eAdemarodiPuy,poi,unsecolodopo,InnocenzoIII,siergonoaguidadellearmatecristianecomenovelliMosè.5�

Datalicoordinate,èfacileintuirequantogliexempla figurati alimentassero la giàelevatapropensioneemulativadeipellegrini.Consapevolmente,gliideatorideiprogrammi iconografici lungo il cammino in Terra Santa privilegiavano tra i molti quellichepiùeranoriconducibilialladimensionedelviaggio,ingradopiùdeglialtridisorreggerespiritualmenteimarciatoriedistimolarlineldurocammino.55

Oltre l’exemplum: Notazioni estetiche e accenti devozionali

InGiovannidiWürzburgeTeodericononemergesololabravuranelriconoscerele iconografie, ma anche la capacità di risalire alle motivazioni della presenza di alcunidettagli.All’internodellaCappelladelCalvario,Giovannisisoffermasuimotivi per cui sotto la Crocifissione apparisse un teschio racchiuso nella roccia. Dapprima il dotto pellegrino confuta la tradizionale attribuzione del cranio adAdamo argomentando che, in base delle Scritture, la sepoltura del Progenitorefosse localizzataadEbronanzichéaGerusalemme;poi, rifacendosiadunpassodel profeta Osea (Os 13.14), propone che l’inserto iconografico in realtà stesse semplicementeasimboleggiare lavittoriadiCristosullamorte.56Teoderico,dalcantosuo,nontralasciadispiegarelapresenzadiCostantinoedElenatraimosaicidell’Anastasisinquantofondatoridellastessachiesa.57

Oltreaquantoevidenziato,emergenondiradonelleduefontiunatteggiamentodialtranatura,unapprezzamentopiùapertamenteestetico.GiovanniadesempiohaunsussultoquandovedenellapartesuperioredelCalvario“optimomusivoopere†pulchredepictacontineturpassioChristi,”oancoraquandoentrandonellachiesa

52 Hieronymus, Epistula LXXVIII ad Fabiolam de mansionibus filiorum Israel per eremum, ed.IsidorusHilberg,inEpistulae,CSEL55(Wien-Leipzig,�9�2),pp.�9–86.

5� Baldrico di Dol, Historia Hierosolimitana, PL �5�:567: “Filii Israel abAegyptiis educti, quiRubri maris transitu vos praefiguraverunt.”

5� Perapprofondimenti,VitoSibilio,Le parole della Prima Crociata(Galatina,200�),pp.86–�06,26�–68;JonathanRiley-Smith,The First Crusade,pp.��0–��.

55 ArturoC.Quintavalle,“Pellegrinaggio,”inEnciclopedia dell’Arte Medievale,9(Roma,�998),pp. 279–88 e relativa bibliografia; Gigetta Dalli Regoli e Letizia Badalassi, “Il viaggio e i viandanti nell’iconografia medioevale,” in Le vie del Medioevo. Atti del Convegno internazionale di studi (Parma, 29 settembre – 1 ottobre 1998),ed.ArturoC.Quintavalle(Milano,200�),pp.�56–66.

56 JohannesWirziburgensis,ll.97�–8�,p.��8–�9.57 Theodericus,ll.2�6–�9,p.�50.

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dellaTombadiMarianotache“fabricataestaecclesiamirolapideotabulatu.”58LacriptadellastessachiesaospitavaunsepolcrocheTeodericovedeornato“operepretiosissimo de marmore;” agli occhi dello stesso, suggestivamente, abbiamovisto come la fascia muraria dell’Anastasis “musivo opere incomparabili speciepraefulget,”e“gratissimovultupuerJesusrefulgens.”59

In quest’ultimo passo Teoderico sopravanza il suo mentore nella criticafilologica delle immagini, e riconosce il busto del “puer Jesus” come “antiquo” rispettoaglialtrimosaicidell’Anastasis,realizzatisolountrentennioprimadelsuoarrivo.Inun’altracircostanza,ilreligiosoèingradodicogliereilimitiespositividiuncontestoedisuggeriresoluzioniperunamigliorefruizionedelleimmagini.ImosaicinellavoltadellaCappelladelCalvario,dice,nonavrebberoavutoegualisecifossestatapiùluceperammirarli,ma,continua,cosìnoneraacausadituttigliedifici addossati l’uno all’altro in maniera eccessiva:

Cuiuspavimentaomnigenomarmoreegregieconstrata,testudoverosivecelaturaipsiusprophetis,Davidscilicet,Salomone,Ysayaetquibusdamaliis,scriptapassioniChristiconsonantiamanugestantibus,musivoopereineadepictisnobilissimeestadornata,itaut illi operi nullum sub celo posset equari si tantum clare posset videri, nam proptercircumstantesfabricaslocusidemaliquantulumobscuratur.60

Lasuaopinioneèdunquelontanadall’horror vacui dell’esteticamedievale,eanticipadioltreunsecoloemezzorispettoleanaloghedichiarazionideipellegrinidel Trecento, avvezzi ormai alle melliflue percezioni tardo-gotiche.6�

NellerelazionidiGiovannieTeodericoemergeanchelaparticolarevenerazionedeifedelipertaluneimmaginisacre.Selepercezionideidueteutonici,sièdetto,erano filtrate da una cultura e un bagaglio ermeneutico superiori alla media, nella maggioranzaanalfabetailrapportoconl’immaginesirivestivadinotepiùdiretteeimmediate,chelaspiritualitàdiffusadelcontesto,fattadiriti,liturgie,penitenzeedaltreesperienzemisticheincanalavainunafruizioneditipoextra-sensoriale.Erailtipicoapprocciocontrocuiconvergevanodasempreglistralidegliiconoclastidiogniconfessione.

Ildiscorsovalevainprimoluogoperiprincipicrociati,avvezzipiùallearmicheailibri.GugliemodiTironarraadesempiocomeGoffredodiBuglionefossetalmenteaffascinatodalle chiese edai loroornamentidanonvoler andarvia alterminedellefunzioni,edapretenderedaireligiosi,“colorochesembranoavernequalcheconoscenza,”spiegazionidettagliateperogniimmagine.Lacosanonera

58 JohannesWirziburgensis,ll.987–88,�2�0–��,pp.��9,�29.59 Theodericus,ll.225–26,228,pp.�50.60 Ibid.,ll.�97–�0�,p.�55.6� Fra’ Antonio De Reboldi da Cremona, in visita a Betlemme nel terzo-quarto decennio del

Trecento, confessò ad esempio il suo entusiasmo per le qualità “temporali” della basilica della Natività: lavarietàela“curiositas”delleimmagini,l’armoniastrutturale,lapreziositàdelpavimentoeiltettoplumbeo:AntonioDeReboldi, “Itinerariumad sepulchrumDomini [��27],” ed.ReinholdRöhricht,Zeitschrift des Deutschen Palästina-Vereins��(�890),�60.

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particolarmente gradita dai suoi compagni d’arme, poiché, dovendolo attendereprimadidesinare,trovavanolepietanzeregolarmentefredde.62

Mentrecontemplaleimmagini,lamentediGoffredoapparerapita,sospintaversol’altoinunprocessomistico.LacondizionespiritualeèlastessadelcelebreabateSugerdiSaint-Denis,che,pochiannidopo,scriveràdipervenireanagogico moreaveritàsuperiorigrazieall’artedellasuanuovachiesagotica.6�Sembrariecheggiarel’epistola di Adriano I all’imperatrice Irene e a suo figlio Costantino VI, secondo cui ogni mente “rapiatur spirituali affectu per contemplationem figuratae imaginis” esidirige“pervisibilemvultumadinvisibilemdivinitatismajestatem.”6�

Rispetto alla tradizione neoplatonica, che si affermò a Bisanzio dopo il II ConciliodiNiceadel787edinOccidenteconl’artegotica,lamodalitàpercettivadi Goffredo è certamente spontanea e immediata, lontana dalla cultura filosofica di Sugeredeipochiletteratideltempoedinsintoniapiuttostoconglistratimenocoltidellapopolazione,che,inTerraSanta,mostranospessounachiarapropensionealleimmaginisacre.Nonmeraviglianodunqueimotidiindignazionedeimusulmaniedegliebrei,tradizionalmenteavversi.SintomatichesonointalsensoleparoledellosceiccoUsamabenMundiqh, inunraccontopienodidisprezzoverso icristianifranchiperunatteggiamentochegiudicaidolatra:

IsawoneoftheFrankscometoal-AmirMuÞinal-DinwhenhewasintheDomeoftheRock,andsaytohim,DoyouwanttoseeGodlikeachild?MuÞinal-Dinsaid“yes.”TheFrankwalkedaheadofusuntilheshowedusthepictureofMarywithChrist(maypeacebeuponhim!)asaninfantinherlap.Hethensaid,“ThisisGodasa‘child.’”ButAllahis exalted far above what the infidels say about him!65

IlraccontodiUsamacirammentacomelaPalestinarimaseintuttoilMedioevounambienteeccezionalmentecosmopolita,incuicristiani,musulmaniedebreisitrovaronoacondividerelavenerazioneperglistessiluoghie,talvolta,peralcunimonumenti.PerletrereligionidiceppoadamiticoGerusalemmeera–edè–lacittàsantapereccellenza,conalcuniluoghi–laCupoladellaRocciasullaSpianatadelTempio,o ilMontedegliUlivi sededelGiudizioFinale–apiùaltadensitàdi sacralità. Nel corso del tempo, indipendentemente dalle stagioni politiche, lacoesistenza delle tre religioni negli stessi luoghi generò spesso tensioni e contrasti, ma non di rado sfociò in forme condivise di riti e devozioni particolari.66Oggetto

62 WT,pp.�22–2�.6� AbbotSuger,Liber de rebus in administratione sua gestis,inErwinPanofsky,Abbot Suger on

the Church of St.-Denis and its Art Treasures,ed.GerdaPanofsky-Soergel,2nded.(Princeton,�979),pp.62–6�.

6� AdrianoI,Epistola ad Costantinum et Irenem [Sinodica],PL96:�22�.VediJean-ClaudeSchmitt,“L’Occident,Nicèe II et les imagesduVIIIeauXIIIe siècle,” inNicèe II. 787–1987. Douze siècles d’images religieuses. Actes du colloque international Nicèe II (Tenu au collège de France, Paris, 2–4 octobre 1986), ed. François Boespflug e Nicolas Lossky (Paris, 1987), pp. 272–73.

65 Hillenbrand,The Crusades,p.290.66 OraLimor, “SharingSacredSpace:HolyPlaces in JerusalembetweenChristianity, Judaism,

andIslam,” in In Laudem Hierosolymitani: Studies in Crusades and Medieval Culture in Honour of

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di venerazione condivisa era un’icona miracolosa di Maria a Saydnaya, centromultietnicoaNorddiDamascoapertoafenomenidireciprocitàcultuale.67

Lefontioccidentaliricordanoaltreimmaginimiracoloseeveneratedaicristianipiùintensamente.AdesempioadAntiochia,inunachiesadiritogrecodedicataallaVergine,siconservavaun’iconadellaMadonnache,all’occorrenza,venivaportatainprocessionecontrolasiccità.68Addiritturadotatadivitapropriaeraritenutalacelebre Crocifissione lignea dipinta di Beirut. Una vetusta leggenda ricordava come la tavola, dipinta da Nicodemo, fosse stata crocifissa da mani ebraiche ed avesse rilasciatoacquaesanguedalla feritaalcostato:gli infermivenutiacontattodeisantiliquidieranostatirepentinamenteguariti,egliaguzzinipresentiindottiallaconversione.DelmiracolosifagiàmenzionenelcorsodelConciliodiNiceadel787.Teoderico,erroneamente,ritienel’immagineancoraall’internodellacattedralecittadina,69 quando in realtà la stessa risulta trasferita a Costantinopoli già duesecoliprima,nel975.Nonacaso,WilbranddiOldenburgedaltriviaggiatoridelXIIIsecolonetramandanosoloilricordo,caricodidevozione.70

Negli episodi riportati emergono aspetti devozionali e percettivi ben lontanidallalineamediagregoriana,secondolaqualeoccorrevavenerarenonl’immaginema solo il soggetto rappresentato. Nonostante ciò, nessun segno di riprovazione o dicondannanelledue fontiodeporiche,chealcontrariosottolineanogliepisodiconfervidapartecipazioneedun’accortaaggettivazionepietistica.Evidentementei pellegrini – anche i più acculturati – confidavano nella presenza di Dio nelle immagini, nella quale anzi erano propensi a cogliere il buon esito della loroperegrinatio spiritualis.

Unfortestimoloallapercezionemisticascaturivadalleiscrizionididascalichedi corredo, che non a caso invitavano alla massima commozione. Grande“compunzione” ispirava a Teoderico un’immagine del Crocifisso nel chiostro dei Canonici,all’internodelcomplessodelSantoSepolcro.Lasuaepigrafesoverchiavai pellegrini col ricordo della colpa ancestrale e del sacrificio redentore:

aspice, qui transis, qui tu michi causa doloris: / pro te passus ita, pro me tu noxia vita.7�

Benjamin Z. Kedar,ed.IrisShagrir,RonnieEllenblumeJonathanRiley-Smith(Aldershot,2007),pp.2�9–2�.

67 BenjaminZ.Kedar,“ConvergencesofOrientalChristian,Muslim,andFrankishWorshippers:TheCaseofSaydnaya,”inDe Sion exibit lex et verbum domini de Hierusalem: Essays on Medieval Law, Liturgy and Literature in Honour of Amnon Linder,ed.YitzakHen(Turnhout,200�),pp.59–69.

68 JaroslavFolda,Crusader Art in the Holy Land: From the Third Crusade to the Fall of Acre, 1187–1291(Cambridge,2005),p.�20.

69 Theodericus,ll.�58�–92,pp.�95–96;cf.JohannesWirziburgensis,ll.585–90,pp.�0�.70 WilbrandofOldenburg,Peregrinatio,ed.JohannC.M.Laurent,inPeregrinatores Medii Aevi

Quator (Leipzig, �86�), p. �67. Sulla tavola, oggi nel Palazzo del Laterano a Roma, vedi Pringle,Churches,�:��7(n°�7);NicholasVincent,The Holy Blood: King Henry III and the Westminster Blood Relic(Cambridge,200�),pp.�6–�7.

7� Theodericus,ll.��7–�8,p.�5�.

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GERUSALEMMECROCIATAELEIMMAGINISACRE 85

Concludiamo la disamina sulle immagini sacre crociate con una notazionedell’inglese Sevulfo, inTerra Santa nei primissimi anni del XII secolo. Sevulfodescriveun’interessantepitturaospitatanellaCappelladiMaria,ancoranelcortiledel Santo Sepolcro. La Madonna, “ben pitturata,” era rappresentata nell’atto diparlare in modo “mirabile,” per mezzo dello Spirito Santo, ad una Santa MariaEgiziaca,chesimostravatuttacompuntaesupplicanteversolaVergine:

InmuroautemoccidentaliipsiuscapellaeSanctaeMariaeconspiciturimagoipsiusdeigenitricis perpicta exterius, quae Mariam Egyptiacam, olim toto corde compunctamatque ipsius dei genitricis iuvamen efflagitantem in figura ipsius, cuius pictura erat, per Spiritum sanctum loquendo mirifice consolabatur, sicut in Vita ipsius legitur.72

Tralasciandolasensibilitàesteticaconcuil’autoretratteggiagestiepersonaggi,lapartepiùinteressantedelbranoconsistenelfattochelefattezzedellasanta,diceilpellegrino,rispecchiasseroquelledell’originariacommittentedelquadro.Senonfossimoalcospettodiunaprobabileforzaturaespressivadapartedelcronista,sipotrebbeparlarediunrealismofuoridall’ordinarioperun’operarisalenteall’XIsecoloedifatturaprobabilmentebizantina.

72 Saewulf,Peregrinatio,in Peregrinationes tres,ll.2�9–5�,p.66.

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