Fonti vaticane per la storia del Risorgimento

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DALLA ROMAGNA ALLE ROMAGNE, ].81 5.1.860 Lequattro Legazioni di Romagna ei loro archiui fra Restaurazione eRisorgimento Atti del clnaegnl internazionale Raaenna 2011 peril1,50o dell'unitò d'ltalia fi cura di Angelo Turchini 'i lÉili.rì,v,- -Èrli lFrF;il F.,.É- I D Società Editrice <ll PonteVecchio>

Transcript of Fonti vaticane per la storia del Risorgimento

DALLA ROMAGNAALLE ROMAGNE, ].81 5.1.860

Le quattro Legazioni di Romagna e i loro archiuifra Restaurazione e Risorgimento

Atti del clnaegnl internazionale Raaenna 2011per il1,50o dell'unitò d'ltalia

fi cura di Angelo Turchini

' i lÉil i .rì,v,- -Èrli

lFrF;i l F.,.É- I

DSocietà Editrice <ll Ponte Vecchio>

Fonti vaticane per la storia del Risorgimento

di Gianni Venditti

È di tutta evidenza quanto importante sia la documentazione della Segreteriadi Stato Vaticanar per la Storia del Risorgimento italiano. Allo stesso modo, perquesto specifico periodo, non può sfuggire la rilevanza di alcuni fondid'archiviocollegati a magistrature "temporali" dello Stato pontificio2: così ad esempio ilCommissariato straordinario delle Quattro Legazioni3, le carte della DirezioneGenerale di Poliziaa, quelle della seconda Repubblica Romanas e ancora quelledel Tribunale della Sacra Consulta6.

Se per i ricercatori e per chi conosca quale sia la natura del nostro Istituto lepoche righe che precedono non rappresentano di certo una sorpresa, nondimenopotrebbe risultare inaspettata ai più la presenza in Archivio Segreto di mate-riali documentariT - piccoli fondi, carte personali, collezioni, financo singoli

I Si intenda qui 1'Archivio della Segreteria di Stato e le sue innumerevoli articolazioni perle quali si rimanda alle pubblicazioni specifiche.

2 E noto il problema della spartizione dei rnateriali archivistici intervenuta tra Vaticano eRegno d'ltalia dopo l'Unità. per il quale si rimanda alla bibliografia citata in A. Looor-rNr, l'Ar-chivio di Sutto di Rorrc, Roma 1960. e soprattutto nella Guida generale degli Archit,i di Stato,I I I , Roma 1986, pp . 103 l -1279.

I Consistente di 296 buste. con materiali relativi agli anni I 832- I 837, li sisteurato e descrìt-to da Pietro Savio e Pericle Perali tra il l9-3 I e il l94i: cfr. Archivio Sesreto Vlticano. d'ora inpoiASV), Intlice lIl8. Si veda anche S. Peceso, L'Archivio Sagrero Úaticano e Iu prefeîturctdi Angelo Mercotí (1925-1955). Cott trofiiie d'tfficio dai srci diqri,in Dall'Archivio SegretoVaticano. Miscellanea di testi, sttggi e inventario, V Città del Vaticano 20ll [CollectaneaAr-chivi Vaticani. 841, pp. 3-155, in particolare la p. 19. Fino a non molto tempo fa quasi ignorato.fu comunque utilizzato da L. Piszron. L'interyento ausn'ierco nello Stnto Pontificio nel 1832 e icardinali Albrtni e Bernetîi. in "Studi Rornagnoli". 8 ( 1957). pp. 530-595; lo.. kt rftn'nut dellctSegreteria di Stato di Gregorio XVI. in"La Bibl iof i l ia". 60 (1958). pp.292,299 e seguenti .

1 Più di 800 buste, tuttora non inventariate e orive di oualsiasi strumento di ricerca.s Venti tre buste. con documentazione precedente e succesriua ai l i rnit i cronologici delh Re-

pubblica (9 fèbbraio-3O giugno I 849). Il titolo del Fondo (accessibile grazie al recente lntlice ll9O)è forse f'uorviante. contenendo anche rnateriali rifèribili all'attività del Consiglio dei Ministri dal1846 al I 849. ed a quella del Ministero degli Affìri Esteri Secolari per il periodo 1848- l 849.

6 Circa 700 tra buste e volumi. Anche questo fondo, la gran parte ancora da esplorare, èsprovvisto di strumenti di r icerca.

7 E questo il caso di quel gruppo di documenti - le Miscellanee - la cui esistenza in un Archivioè continuamente stigmatizzata, ma è altrettanto pervicacemente presente in ogni Istinrto. Per quantoci riguarda, gli Instrunenîu Mist'elluneo conservati nell'Archiyum Arcis Scurcti Angeli (allora 4. 106unità) e passati in Archivio Segreto nel 1798. grazie a nuove accessioni o rimaneggiamenti di altrifondi sono in continuo aumcnt() e c()nstano oggi di 8. 802 unità. Ne ha recentemente oftèrto un det-tagliato elenco e regesto Sergio Prgano che ha curato le Additiones agli " Instrwnenttt Miscellanea"dell'Arclrit'io Segreto \1utiL'tuu, r79J5-5302). Città del Vaticano 2005 (CollectaneaArchivi Vaticani,57). Con riferirnento alle Fonti rirorsinrentali. andranno segnalati dalle miscellanee tre volumi didocumentazione in copia (or:si .{S\'. Insrr. Misc.8528), relativa soprattutto irlla Comrnissione go-vemativa di Rorna istituita da PiLr I\ il I I settembre 1849 dopo la caduta della Repubblica. I volumi.

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documenti - appartenuti o prodotti da protagonisti di quegli anni, attori minorie spesso misconosciuti.

l. Passíone storiograftca e lavoro d'ufficioNel passare in rassegna questi "materiali"8 sarà opportuno distinguere le

"raccolte" o "collezioni", create artificiosamente per interessi storiograficigenerali (o, come è più spesso, particolari) dai fondi d'archivio propriamenteintesi, quelli cioè generati dalla normale attività d'ufficio di amministratoripubblici - generalmente grandi o piccoli funzionari dello stato pontificio (manon solo. come vedremo) - o privati. un caso a parte è rappresentato infinedai tanti Fondi del nostro Archivio che si richiamano a pio IX, argomento chechiuderà questo contributo.

1.1 Per la storia di un pontificatoLe collezio,rzi, quasi tutte nate in tempi successivi agli avvenimenti, an-

drebbero a loro volta suddivise tra quelle create con I'ambizione di fornire unquadro storico complessivo dell'epoca da quelle dedicate a particolari aspetti edepisodi di quel periodo. Tra le prime, tutte relative al pontificato Mastai - mi-nistero spirituale e temporale coincidente in larga parte con la Storia del nostroRisorgimento -, andranno sicuramente segnalatele carte soderini-clementi ele Carte Serafini, queste come le altre selezionate in anni lontani dasli avveni-menti, e tuttavia significative ed utili per essere spesso inedite.

a)Le Carte Soderini-Clementi, secc. XIX-XXIl Fondo consiste di 98 buste e di uno schedario distribuito in l4 scatole.

si tratta di materiale preparatorio e documenti (quasi sempre trascrizioni daoriginali conservati in Archivio Segreto) per servire all 'opera su "pio IX e ilRisorgimento italiano", curata dal sacerdote Giuseppe clementie e, parzial-

versati in ASV insieme agli atti della Nunziatura di Madrid. furono confezionati dal generale Fer-nindez de Córdoba y Valcr4rcel (1809-1883), intervenuto nel 1849 a capo delle truppe spagnole insoccorso di Pio IX; cfr. Additiones, pp. 264-265. Sempre tra i lvliscellaned sono conservate le "Giu-stizie eseguite dal mastro di giustizia Gio. Banista Bugani dal 22 marzo 1796 aJ 1964" (ASV 1nsrr.Misc. 8435), ovvero una copia del taccuino di Mastro Titta, boia dello Stato Pontificio dal 1796 al1864. già pubblicato da A. Aoarrtolt-o, lr annotaaioni di Mastro Titta canrefice romano. Supplizi esupplíziati. Giusti-ie eseguite do Gio. Batt. Bugoîri e dal suo successore, 1796-1870. Appeidice didoctunenti, Città di Castello 1886t cfr. Additiones.pp.22T-228.

8 Alcuni dei fondi citati qui di seguito sono stati oggetto di tesi di laurea del dottor France-sco Lippa. officiale dell'Archivio Segreto. che qui ringrazio per avermi consentito I'utilizzo dialcuni suoi spunti di ricerca.

e Giuseppe Clementi (Osimo. l9 settenrbre 186-5-Roma. l3 settembre 1944), ordinato sa-cerdote nel 1889, fu col laboratore di Soderini (vedi nota sesuente).

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Fonti vttticatte per la storia del Risorg,intento

mente, dal conte Edoardo Soderinil0, rimasta inedita e ancora in bozze. I ma-

teriali destinati alla stampa sono corredati da circa 30.000 schede onomastichesui personaggi citati nell 'opera, con annotazioni biografiche (date di nascita emorte, ma anche carriere militari, opinioni politiche. provvedimenti di polizia,ecc. ) tratte da materiale d'archivio e bibliografico; lo schedario comprendeanche alcune voci tematiche (nazioni, città, ambasciatori, ecc. ). Molta tra ladocumentazione citata nei documenti e nello schedario fu vista e trascritta dalClementi direttamente nell'Archivio Segreto ed in quello della Segreteria diStato. Il Fondo, raramente utilizzato per le condizioni in cui versavall - og_eicorredato da un inventario analitico e da una ricca introduzionel2 - fu vendutodagli eredi Soderini alla Santa Sede nel dicembre 1955.

b)Le Carte Serafini, secc. XIX-XXComplessivamente l4 unità, tra buste e scatole. più un numero imprecisato di

schede; la tipologia documentaria (copie di originali, trascrizioni, ecc. ) è moltosimile al Soderini-Clententi, con il quale d'altronde il Fondo condivide le fìnalità.Si tratta infatti dei materiali di lavoro dello storico e sacerdote ravenniìte AlberttrSerafini per il suo saggio su Pio IX. Dell'opera, come è noto, venne pubblicato ilsolo primo volume (Pio Norto. Giovanni Maria Mastai Ferretti: Dolla siovine::cralla ntorte nei suoi scritti e discorsi editi e inediti, Città del Vaticano l9-581 perla sopravvenuta morte dell'autore che lavorò forse per qualche tempo pressoI'Archivio Segreto Vaticano e poi certamente come minutante della Segreteria diStatoVaticana. In assenza di testimonianze certe, si può ipotizzare che il materiale(purtroppo tuttora molto disordinato e privo di qualsiasi strumento di ricerca) siastato acquisito immediatamente dopo la morte di Serafini.

L2 Tra storiografi a e memorialisticaTra le raccolte relative ad episodi o a temi particolari, muovendoci per

topoi sforiografici, segnaleremo qui di seguito quelle relative, nell'ordine, alla

l0 Edoardo Soderini (Roma. 22 novemble 1853-ivi , 14 maggio 183.1). uomo pol i t ico. depu-tato, poi seniìtore del Regno, pubblicista.

Ìr Lo stesso Giacomo Martina potè vedere solo sommariamente le Carte per il suo Pio 1X.12 S. Pecer-o. Let nnncata pubblicalione tlell'opera "Pio IX e il Risorgintento itoliuro" cli

Giuseppe Clementi ed Edoardo Soderini, in Dall'Archivir.t Segreto Vtticuno. Miscclkmea tliîestí, saggi e inventmi.IV. Città del Vaticano 2009, pp. 279-434 (Collectanea Archivi Vaticani.70). con inventario del fondo (pp. 355-.134) e cenni biografici su Clerrenti e Soderini; Io. lznnncoto pubblicazione dell'opera Pio IX e il Risorgimento italiono di Giuseppe Clementi edEeloardo Sotlerini, "Barnabit i Studi".28 (2011), pp. l3-39. Da ukirno. con part icolari r i t-eri-menti alle vicende legate all'acquisizione del Fondo, S. Pecrso, L'Archit'io Segreto Vuticenoe la pretetrura dí Angelo Mercuîi ( 1925-1955). Con noti:.ie d'tfficio dai suoí diari. in Dull'Ar-chivio Segreto Vaticano. Miscellonea di testi, suggi e inyentario. V. Città del Vaticano 20 ll(Colf ectanea Archivi \ /at icani. 8-l) . pp. 3-155. ud indicem.

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Seconda Repubblica Romana, all'Unità d'Italia fino alla Presa di Roma, allastoria dell'Esercito pontificio ed al Concilio Vaticano I.

ct La Colle:ione Spada. secc. XVII-XIXÈ questo un fondo veramente unico nel suo genere per la mole di documen-

tazione che conserval3. Frutto delle fatiche del banchiere e storico cattolicoGiuseppe Spadalr. laCollezione nasce come raccolta documentaria per servireafla sua opera piùr nota. la Storia della Rivolttzione di Romats. La rilevanzadell'opera storiosrafica dello Spada, come sottolineato sia dal Fonzi che dal\lorafdi. sta nell'avere lo storico conservatoreutilizzato una quantità immensadi materiale documentario di prima mano. Questo materiale, soprattutto perquanto attiene ai volumi di opuscoli e alle raccolte pressoché complete deiperiodici dell'epoca (si veda più avanti), fa della Collezione Spada in Vaticanouna fonte di primissimo piano e da cui non si può prescindere per una storiadocumentata della rivoluzione romana per gli anni 1 846- 1850 e per una storiadella stampa periodica dell'epoca.

Fin dall'origine il Fondo fu organizzatoin l2 categorie: I)Atti officiali, procla-mi, editti, notificazioni e decreti pubblicati negli anni 1846- 1850r6;ll) Ani dellaCommissione Provvisoria Municipale, fino all'anno l85l l7; III) Pubblicazioni

13 Poco meno di 600 unità, corredate da 4 indici, uno dei quali iniziato dallo stesso Spada(ASV lndice 706. I). La Collezione era già di proprietà del Vaticano nel 1870, conservata alQuirinale; cfr. E. Monrll\ Il Palazzo del Quirinale da Pio IX a Víttorio Emanuele 11, "Archi-vum Historiae Pontificiae", 8 (1970), pp. 239-300, e in particolare pp.257-258. I1 fondo fu som-mariamente descritto per la prima volta da E. Mrcsrl, La Raccolta storica Spada dell'ArchivioVaticano, "Rassegna Storica del Risorgimento" , 12 (1925), pp. 3-7 .Altri I 6 volumi di docu-rnenti storico-politici si trovano anche presso la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporaneadi Roma, ugualmente ordinati cronologicamente e numerati dallo Spada. Si tratta perlopiù didocurnenti "doppioni" di quelli conservati nell'ASV anche se vi sono documenti non risultantitra quelli dell'Archivio (molti di più sono i documenti "vaticani" non considerati in quelli "ro-mani"); cfr. P. Monnlot, Gittseppe Spada storico della Rivoluzione ronrana, Roma 1953, p. 79.Sulle acquisizioni che negli anni andranno ad integrare il Fondo, si veda S. Pac*ro. L'ArchivioSegreto Vaticano e la prefettura di Angelo Mercati ( 1925-1955), ad índicem.

ra Su Giuseppe Spada (Roma,2l luglio 1796-ivi,3 novembre 1867) si vedano Mon.lr-or,Giuseppe Spada; C. BelloNr, Spada, Giuseppe, in Dizionario Storico dei Banchieri ltaliani,Firenze 1951, p. 205; da ultimo il saggio di G. Bnrsuzn, Uno storico della Roma di Pio IX. Lttvíta e le opere di Gíuseppe Spada,"Annali ltaliani", 1,2002,pp.67-143.

15 Storia della Rit,oluzione di Ronta e della restaurazione del governo pontificio dal I giu-gno 1846 al 15 luglio 1849, 3, Firenze 1868-1869. Sull'opera maggiore dello Spada e sullasua concezione storiografica sugli eventi romani si veda Fausto Foxzt, Giuseppe Spada storicodella rivoluzione ronlane, in "Capitolium" ,24 (1949), pp. 4ll-422; Monelor, Giuseppe Spada,pp. 13-50; ManrrNn, Pio IX, \ pp. 9-l I ; A. Rocrn, G. Menrrue, Il pontificaro di Pio IX (1846-1878),1, Roma 1990, G. Mrnrwe: Pio IX ( 1867- 1878), Roma 1990; BnrsNze, Uno storico dellaRonto di Pio IX.

t6 ASV Collet.ione Spada l-4: cfr. ASY Indice 706 (I), ff. 6-28v.t7 ASV, Colleiione Spada 5; cfr. ASV, Indice 706 (l), ff . 29-33v.

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Fonti vcttit'tme per la storia del Risorgintento

diverse e fogli volantir8; IV) Documenti diversi di carattere storico-politico,

senza datale;V) Giornali e periodici in genere2O; VI) Editti e notificazioni del

cardinal vicario di Roma2l; VII) Leggi, disposizioni, regolamenti del Governoprovvisorio pontificio e della Repubblica Romana2z; YIII) Miscellanee poli-

tichez3 (ovvero opuscoli su materie politiche, amministrative, culturali); IX)

Motu proprio, allocuzioni, encicliche, editti e circolari governative, relative al

periodo 1846-185021;X) Opere storico-politiche2s; XI) Proclami, "indirizzi",

programmi di presidi, circoli e municipi delle provincie dello Stato Pontificio,

ordini del giorno etc. 26; XII) Stampe e litografie, ritratti e figurini, pubblicati

in Roma dal 1846 al 185027.Al Fondo originario si aggiunsero nel tempo altre unità: tre volumi28

pubblicati post mortem da Alessandro Spada, figlio di Giuseppe; due copiemanoscritte della Storia della Rivoluzione di Roma2e; sei volumi, denominatigruppo "Evangelisti-Spada"30. Nella seconda metà del secolo scorso inoltre lafamiglia consegnò all'Archivio Segreto i manoscritti di altri lavori inediti diGiuseppe Spada: nello specifico tn Sommario di documenti3l, una Cronaca

I t ìASV Collezione Spsda6-16: cfr. ASV. I t tdiceTO6 (l) . f f .4l-95v.te ASV Collezione Spada 17 -19; cfi. ASV Indice 706 (I), ff. 99- 109v.20ASV Collezione Spada2O-10; cfr.ASY Indice706 (I), f f . l l3-123. Si tratt ir t l i r*Ln 9i

testate diverse. la quasi totalità di quelle allora in circolazione.?r ASV Collezione Spada'11; ct i . ASV IndiceTO6 (I), f f . 126-118.22 ASV Collezione SpadaT2-73; cfr. ASV Indice 706 (I). f. l-30. Si tratta spc:ro dr tltxu-

mentazione già presente nella prinra categoria.23 Ben 70 volumi, di cui solo i primi l8 (ASV Col/e:ione Spodu 7.1-91) furono catalogati

dallo Spada; cfr. ASV IncliceT06 (I), ff. 131-148v. Lo stesso Michel (cfr. MtcuEr. Dt Rucatltustorica Spada, pp. 5-6) ignorava i restanti 52 (Colleaione Spada 92-143) che rennero aggiuntral Fondo solo nel 1929.

24 ASV Collezione Spada 144-145; cfr. ASV Indice 706 (l). ff. 155- l6-3v.25 Oltre duecento titoli, alcuni catalogati dallo Spada (Collezione Spada 146-197). altri

(Collezione Spada 200-404) aggiunti solo successivamente; cfr., rispettivarnente. ASV. lrrlicr,706 (I), ff. 166-168v, e ASV lndice 706 (II).

26ASV, Collezione Spada 198; cfr. ASV Indice'706 (I), ff. 169-177v.2? ASV Collezktne Spada, 199; cfr. ASV, Indice 706 (I), ff. 180-186.28 ASV Collezione Spada 405 (1-31.2eASV Collezione Spada4O6(l-3) e 407 (l-3). I manoscritti furono donati nel 1932; cfr. S.

PeceNo, L'Atchivio Segreto Vaticano e la prefettura di Angelo Mercati t 1925-1955), p.69.30 Donati nel 1942 a Pio XII, non vanno confusi conil Fondo Evangelisti-Spada, conser-

vato anch'esso presso I'ASV. I volumi sono relativi a materie diverse, riferibili ai secoli XVI[-XIX o precedenti: Nunziatura di Lucerna nel 1764 (ASY, Colleiione Spada 4l l); carte relativeai rapporti tra Santa Sede e Governo Francese, I 805- 1807 (ASY, Collezione Spada 412); cartedel cifrista pontificio Giuseppe Evangelisti sullo "spoglio" delle carte del card. Della Somagliae cafe relative al viaggio di Pio VII a Vienna (ASY, Collezione Spada 413-414). sempre re-lative agli anni 1808- 1809 e alla deportazione di Pio VII (ASY, Collezíone Spada 415); infinescritti in cifre o decifrati dei primi dell'Ottocento (ASY, Colleìone Spada 416\.

3' Oggi ASY, Colle;ione Spada 408. Probabilmente pensato come quarto volunre della Rl-t'oluz.ione di Rotna.

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degli avvenimenti di Ronta dal l6 giugno 1846 al l8febbraio 1849?2, La di-

fesa dei Ronruni33. A chiusura del fondo sono oggi posti un libro inglese sullaGiovine ltalia34 e un'altra copia manoscritta del primo volume della Storiadella Rivoluzione di Ronta3'.

Recentemente il dottor Francesco Lippa nel corso di una revisione ha in-dividuato due volumi relativi al Processo per I'assassinio di Pellegrino Rossi( 1848- 1853). segnalati nell' Indice 706 (II) come Collezione Spada, Appendiceed oggi numerati come Collezione Spada 419 (l-2), ed un volume di "Scrittipolitici della b. m. di mio padre", raccolti dal figlio Alessandro (Collezione

Spada 420).Un cenno infine ai mezzi di corredo coevi della Collezione e precisamente

un Catalogo della Collezione storico-politica di Ginseppe Spada più completorispetto all'lndice 706 (riporta ad esempio la descrizione di tutti i 70 volumidelle Miscellanee Politiche, non arrestandosi al l8' volume), con una rubrica

alfabetica e due rubricelle relative alla raccolta degli opuscoli della ottavacategoria "Miscellanee Politiche".

d) La Collezione Brancadori, l7 50-1850La raccolta documentaria del canonico di Sant'Eustachio Ludovico Branca-

dori36, messa assieme per "semplice suo diletto o per amore delle cose storiche"e non con intento storiografico, come le più note raccolte di Giuseppe Spada,già citata, e quella di Paolo Mencacci (si veda più avanti)37.

La Collezione, che faceva parte della Biblioteca privata del defunto prelato,passò da questi in eredità ai Cappuccini di Albano che la vendettero alla Segre-teria di Stato nel dicembre 185938. Anche se non è nota la data di versamento,

il Fondo era già in Archivio Vaticano negli anni '30 del secolo scorso3e.

32 ASV. Collezione Spada 409.-r-r ASV. Collezione Spada 4lO. Con circa trecento profili biografici di forestieri che par-

teciparono alla Rivoluzione romana; cfr. For*zt, Giuseppe Spatla, p. I I e Monelot. GiuseppeSpada,pp.53-64.

34 ASV Collezione Spada 417.rs ASV. Colle:iorte Spada 418.3ó Ludovico Vincenzo Brancadori (Rorna, 8 ottobre 1788, ivi, 1o marzo 1859), sacerdo-

te. revisore della Congregazione della Visita Apostolica ordinaria (1819), poi sostituto dellaCongregazione ( I 838- l 859), prefetto delle Cerimonie pontificie ( I 853- l 854). Le poche notiziebiografiche sul sacerdote. cortesemente fornite dall'Archivio dell'Ufficio delle CelebrazioniLiturgiche, sono preposte all'lndice 1126.

17 E. MrcHrr-. In raccolta storica Brancadori, "Rassegna storica del Risorgimento". XXm,1936, fasc. 10. pp. 1428-1430.

38 Per I'acquisto di alcuni libri manoscritti facenti parte della "Libreria del fu LudovicoBrancadoro" .s ivedaASV, Segr .S ta to , an . l859 . rubr . l2 l . fasc .un ico , f .22e iv i , an .1860.rubr. l2l , fasc. unico, f f . 4-6.

3e Cfr. S. PncrNo, L'Arcltivio Segreto ltttit'urto e la prefeîtura di Angelo Mercati (1925-1955). pp.93, 142.

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Fonti vaticane per la storia del Risorgintento

Costituita di 26 unità, la Collezione si compone di bandi, avvisi, notificazio-ni, proclami e diversi atti pubblici relativi al governo pontificio di Roma. Nonmancano documenti per i singoli periodi del secolo accennato (1750-1850);ma più copiosi e più importanti sono quelli che si riferiscono al periodo deiprincipi riformatori, alla rivoluzione del 1831 nell'Italia centrale, ai principaliavvenimenti politici verificatisi nelle diverse parti della Penisola, dalla elezionedi Pio IX alla caduta della Repubblica Romana.

Nello specifico, le unità archivistiche 1-6 e l5 sono raccolte pressoché com-plete di sette giornali per gli anni 1846- 1851: "Il Labaro", "L'Epoca", "L'Italiadel Popolo", "L'Armonia della Religione con la Civiltà"40, "L'OsservatoreRomano", "La Pallade" e il "Cassandrino"al.

Seguono poi raccolte miscellanee di notizie e documenti i più vari e dispa-rati: le unità l3 e 14 adesempio, intitolate "Repubblica", contengono numerosidocumenti satirici e di parte repubblicana sui primi quattro anni del pontificatopiano, mentre labusta 19 è relativa alla Rivoluzione in Romagna del 1831.Chiudono il fondo una raccolta di bandi, motu proprio, notificazioni ed edittia stampa dal1724 al 1825.

Tre pezzi infine sono a sfondo storico, ma estranei al periodo di nostro inte-resse: le vite manoscritte di donne celebri come Ortensia Mancini (1645-1699)e sua sorella Maria Mancini sposata Colonna ( 1640- 1706), nipoti del cardinalMazzarino, nonché la vita di Caterina Sforza Medici (1463-1509) compostadal biografo cinquecentesco Fabio Olivaa2.

Come dovrebbe risultare chiaro, pur essendo il Fondo estremamente mi-scellaneo e non presenti raccolte complete, le unità relative al pontificato diPio IX vanno ad integrare talune lacune della documentazione conservata nellaCollezione Spadaa3.

4 Il periodico, non essendo di area romana. manca dalla Colle:ione Spada.atlnCollezione Brancadori 9 (interno l9). si trova anche la collezione parziale del giorna-

letto storico politico umoristico popolare "I misteri di Roma" dell'anno I 849.a2 Rispettivamente ASV Collezione Brancadori.l5. l6 e | 7. Un altro volume che raccoglie

RelazioneZli cose noîabili (morte del cardinal Carafa. del duca di Paliano. di Beatrice Cenciecc...), si trova oggi in ASV, Misc. Ann. XI.2lO. Oltre il consueto "Ex libris Ludovici Branca-dori Praesulis Domestici, et Caerimoniarum Praefecti". riporta al f. I il timbro della Segreteriadi Stato che inviò all'ASV la Collezione.

a3 Ad es. la Collezione Brancadori | 5 che consen a i nunrcri del "Cassandrilo" va a colma-re la lacuna della Collezione Spada 30 che risultar a man!'rntc' in .{rchir io.

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e) La Collezione Mencacci. ll92-1882

Raccolta dallo storico ultracattolico Paolo Mencacci44, la Collezioneas sicompone di7 pezzi miscellanei. Il Fondo conserva documentazione a partire

dal1792, con carte, relative alle vicissitudini di Pio VII sotto Napoleone, ap-partenute al padre dello storico, Giacomo Mencacci. Sono poi presenti alcuniautografi di Antonio Capece Minutolo, principe di Canosa, già esponenteultraconservatore e ministro di polizia del Regno delle Due Sicilie, risalenteagli anni di Gregorio XVI46.

Per l'epoca di Pio IX Mencacci raccolse carte e documenti vari che servironoalla stesura della sua opera sugli avvenimenti del 1867 (tra cui tutta una seriedi dispacci telegrafici originali) ed altro materiale ufilizzato per la redazionedelle Memorie documentate (ira cui il libro IV manoscritto sugli avvenimentidel I 859- I 860 che inizia dal Trattato di Zurigo del I 859 e si conclude il 20 set-tembre 1870 con la "fatale presa di Roma"). Del IV volume uscirono in stampasolamente le prime dispense e precisamente: la prima e seconda nel 1890 e laterzae quarta nel 1892, tutte relative agli awenimenti del 1859 (libro primodel Tomo IV). Nel fondo si conservano i fascicoli manoscritti dei previsti libriIV-VI delTomo [V, relativi allaorganizzazionedella spedizione garibaldina, allosbarco in Sicilia, fino alla parfenza per il "Continente" (l'estate del 1860;+2.

Altrettanto interessanti risultano i primi 4 pezzi, e tra questi soprattuttoil primo, che conserva dispacci telegrafìci originali e alcune relazioni mano-scritte sugli avvenimenti del 1867 (alcuni di parte francese per la battaglia diMonterotondo; altri di parte pontificia per la battaglia di Vallecorsa, e tra questialcuni del cappellano militare don Luigi Galanti e del cappellano maggiore don

a+ Paolo Mencacci (Roma, 29 giugno 1827-ivi, 29 marzo 1897), diresse il periodico "llDivin Salvatore", pubblicò alcuni contributi storici, tra i quali andranno ricordati i tre volumettidal titolo Lct nwno di Dío nell'ultima invasione contro Roma (Salviucci, Roma 1868-1869) esoprattutto le Mentorie documentate per servire alla Storía della rivoluzione ítalíana (Roma1879-1890 in tre volumi), la sua opera più famosa, pubblicandone negli anni altri fascicoli. Futra i fondatori e primo presidente del Circolo di San Pietro (18ó9). Morì in Roma il29 marzo1897. Alcune notizie biografiche si trovano in Collezione Mencacci I (dattiloscritto di CarloSantucci), nonché in Luigi Sonverirr, Pttolo Mencacci,in Il Circolo di San Pietro nel cenfena-rio di suafonda:bne (1869-19ó9), Roma 1969. pp. 18-19.

as Il fondo venne descritto per la prima volta da E. Mrcsel, ltt raccoha sîorica Mencaccidell'Archivio Vuticano, in "Rassegna Storica del Risorgimento" , 22 (1935), vol. II, fasc. 3, pp.389-395. Si veda anche ASV Indice 1126.

a6 Sulla fìgura del principe di Canosa, Antonio Capece Minutolo, si veda la voce curatadaAlberto Posrrclrole, in Dizionario biografico degli italiani, 18, Roma 1975, pp. 452-459.Questa documentazione va ad integrare il fondo Carte Canosa, conservato inArchivio, per ilquale si veda anche qui avanti, alla pp. 184 e sgg. A proposito dei rapporti tra i due, nella citatanota biografica, Carlo Santucci sostiene che fu proprio Francesco II di Borbone, ormai in esilio,a suggerire al Mencacci di scrivere le Memorie docLnrentate (e quindi probabilmente a fornireallo storico le carte utili per il suo lavoro).

17 ASV, Collez.. Mencacci 5.

1 7 8

Fotrti vaticane per la storia del Risorgimento

Clemente Nanni) e su quelli del 1870 (ad esempio la relazione sulle "Parole diPio IX al Corpo diplomatico" del 20 settembre 1870).

f)Le Carte Pagliucchi, secc. XIX-XXSi tratta di materiali di lavoro raccolti dallo storico romano Pio Pagliucchias.

Contiene, divisi in fascicoli cronologiciae, il manoscritto (busta 1), le bozze distudio (b. 2) e di stampa (b. 3) di un'opera rimasta inedita il cui titolo sarebbepresumibilmente stato La Milizia Pontifcia nella Storia di Roma dal secolo VIIa tutto il XVIII, oppure La Milizia Pontíficia nella Storia dei Papi e di Romadal secolo VII a tutto il XVilI.

Il lavoro (consistente in bozza di oltre mille fogli) arricchito di citazionibibliografiche e, più raramente, archivistiche (tratte dai Fondi dell'ArchivioSegreto e dell'Archivio di Stato di Roma), come si desume dai Sommariacclusi ai singoli fascicoli, avrebbe dovuto ripercorrere la storia dell'Esercitopontificio, distinta dall'autore in otto periodi, a partire dal649, per concludersicon I'invasione francese e la deportazione e morte di Pio VI. Avrebbe comple-tato il lavoro una Appendice tematica, divisa in sette sezioni, così distinte: I.Capitani generali della Chiesa, Gonfalonieri della Chiesa ed altri comandnatie personaggi che militarono al servizio della Santa Sede dal secolo XII a tuttoil XVIII; II. Comandanti generali della Guardia del Palazzo e del Corpo delSommo Pontefice; III-IV. Cavalleggeri della Guardia detti Lancie Spezzate: \'.Capitani generali dell 'Artiglieria;VI. Architettimilitari e civili:VII. Comandantie Capitani della Marina Pontificia (ff. 1037-1045); Vil. Capitani della GuardiaSvizzera Pontificia e Capitani degli Alabardieri e Lanzi Tedeschi.

Anche se conservati nellaserie degliÍrs trumentaMiscellaneadell'ASV. dovreb-bero essere considerati parte integrante del Fondo altri sette fascicoli denominati"Carte Pagliucchi"s0, relativi agli anni 1746-1870. Di particolare rilevanza pernostri scopi i primi sei fascicoli, tutti relativi alle carte dell'ultimo comandantedi Castel Sant'Angelo, il tenente colonnello Eugenio Pagliucchisl.

a8 Pio Pagliucchi (Roma, 24 apnle 1872-ivi, 22 marzo 1960), storico e scrittore dell'ASV(1896-1907), poi officiale e archivista della Segreteria dei Brevi (1907-1950), fu autore de 1castellani del Castel s. Angelo di Roma, con doctmrcnti inediti relativi alla storia della MoleAdriana, tolti dall'Archivio segreto Vaticano e da aln'i archit,i (l-3, Rorna 1906-1928). Su dilui si veda la breve nota in S. PecnNo, L'Archit'io Segreto Vaticano e la prefettura dí AngeloMercati t I 925- I 955 l. p. 94.

ae Si ignora se le "Carte" siano rimaste in Archivio Segreto dopo il passaggio del Pagliucchiin Segreteria di Stato, se vennero versate dopo il suo pensionamento nel 1950, oppure dopo lasua morte. Un inventario sommario in ASV. Indice 1301.

s0 ASV Instr. Misc.8302; cfr. Sergio PeceNo, Additíones, pp. 173-175.sr Su Eugenio Pagliucchi, si veda P. PecLtuccsr, I Castellani di Castel Sant'Angelo dí

Rorna. Roma 1906, pp. 193-194.

t79

Gianni Venditti

g)ll Fondo Tizzani, sec. XIXIl Fondo - notissimo e qui descritto molto sinteticamente - rappresenta

una fonte diretta per la storia del Concilio Vaticano I (1869-1870), consessodel quale Tizzanisz fu testimone diretto. In particolare, conserva, raccolti in 14bustes3: quattro volumi di antecedenti e prodromi del Concilio Vaticano; unvolume di "Note originali [...] che servirono per i verbali delle congregazionigenerali del Concilio Vaticano I" (unico volume autografo del Tizzani); unvolume di "Verbali" che contiene la narrazione delle congregazioni generali edelle sedute pubbliche del Concilio Vaticano; tre volumi che costituiscono lememorie vere e proprie del Concilio; due volumi di "documenti"; e infine trebuste contenenti "giornali" dell'epoca.

In Archivio Segreto si conservano inoltre 96 quaderni autografi delTizzanirelativi alla storia dei pontificati di Leone XII, Pio VIII e Pio IXsa. I quadernirelativi alla biografia di Pio IX superano le 2000 pagine manoscritte e ripercor-rono I'intero vita del pontefice, dalla nascita fino alla morte. Le descrizioni e iricordi assumono una rilevanza storica particolare, sia per la diretta conoscenzadi molti fatti e per i non rari colloqui con Pio IX, sia per la varietà delle relazionicon diversi esponenti di Curia, del mondo religioso e aristocratico romano, edi quello culturale dell'epoca piana.

1.3 Le "carte d'ufficio"È noto come, per una malintesa concezione "proprietaria" delle carte, non

sia raro imbattersi tra i Fondi "personali" in documentazione (in originale o incopia) prodotta o raccolta da singoli funzionari "pubblici" nell'esercizio del

s2 Vincenzo Tizzani (Roma, 27 giugno 1809-ivi, l0 gennaio 1892), Canonico Regolare La-ternanense, docente de "La Sapienza", consultore della Congregazione dell'Indice. procuratoregenerale dell'Ordine e abate di S. Agnese fuori le Mura, vescovo di Temi (1843-1848), cap-peflano maggiore dell'Esercito Pontificio, patriarca titolare di Antiochia. Su Vincenzo Tizzanisi veda soprattutto Renzo U. MoxrrNt, s. v., in Enciclopedia Cattolica, XU, Città del Vaticano1953, col. 176; la denagliatissima biografia in Giuseppe M. Cnocs, Unafonte importante perla storia del pnntificato di Pio IX e del Concilio Vcuicano I: i manoscritti inediti di VincenzoTizzaní, "Archivum Historiae Ponti f iciae",23. 1985. pp.2l7-245; ivi ,24,1986,pp.273-363;ivi,25. 1987. pp.263-363: Vincenzo Ti:zani. Vescot,o di Terni. Atti del Convegno (Terni, 5-6dicembre 2003), Milano 2004.

s3 Le cafe di monsignor Tizzani, andate disperse dopo la sua morte, sono oggi conservate,oltre che in Archivio Segreto Vaticano dove entrarono nel luglio 1898, vendute dalla nipotedel sacerdote (cfr. ASV Ax'h. PreJetrut'a. b. l7). nell'Archivio di San Pietro in Vincoli (FondoTizz.ani) e nella Biblioteca Casanatense. Sul Fondo. si vedano Cxoce, Una fonte imprtrtante,23, 1985, con inventario sommario; Lajos Piszron, Il Concilio Vaticano I: Diario di VincenzoTizzani (1869-1870),1. Stuttgart 199 l . pp. XVII-XXVII, che ut i l izza però una diversa nume-razìone delle unità. Sul valore storiografico del lavoro diTizzani cfr. MenrrNa, Pio IX,lll,pp.I l 5 - t 1 6 .

sr Cfr. ASV Segreterio cli Snto. Spoqlip h,one XIII, Miscellanea Curia Romana, XII bis.

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Fonîi vaticane per la storia del Risorgimento

proprio ufficio. Questo è tanto più evidente quando queste carte siano rimastenelle loro mani perché costretti da circostanze storiche ad abbandonare il loroincarico, oppure perchè spinti dalla necessità di difendersi da qualche addebitoo, più drammaticamente, perchè colti dalla morte. Qui di seguito una rapidarassegna di questi Fondi - non tutti, come potrebbe attendersi, relativi a fun-zionari dello Stato Pontificioss - vanà ad esporne meglio i contenuti ed il lorovalore come fonte storica.

a) Le Carte Kanzler-Vannutelli, l8l7-1922Tra questi Fondi è sicuramente il più noto e forse il più studiato. Il generale

Hermann Kanzlers6 fu pro ministro delle Armi dello stato pontificio. Il Fondoche prende il suo nome contiene, in 145 bustesT, documentazione d'ufficio (maanche personale), in originale o in copia, relativa ai suoi incarichi ed alla suaattivitàin seno all'Esercitopontificio;corrispondenzaecaÍteprivate del generale.di sua moglie Laura Vannutelli, della famiglia Lútzorv-Vitelleschi; scritti. diari.memorie e appunti del padre vannutelli, cognato del generale. Le unità sono stateorganizzate nelle seguenti cinque serie, a loro volta suddivise in ?3 sottoserie.per le quali si rimanda all 'Inventario in Bibliografia: Serie I) Amministrazionee gestione dell'Esercito pontificio e della Presidenza delle Armi-Ministero dellc'Armi58, l8I7-1874; Serie II) Campagne militari degli anni 1860. 1867. lg70 eoccupazione francesese; Serie III) Documenti e corrispondenza della f amicliaKanzleÉ0, 1835-1922; Serie IV) Documenti e corrispondenza di vincenzoVannutelli6r, 1858-1900; Serie V) Varia ed appendici62,1826-lg0g.

s5 Si vedano più avanti le schede e), f ), g).56 Hermann Kanzler (weingafen, 28 marzo 1822-Roma,6 gennaio 1888). per una sua

biografia si rimanda a Le Carte Kanzler-Vannutelti delt'Archivio Segreto Vaticano. Invenîario,a cura di v. Polssr-lr, cinà del Vaticano 2013 (Collectanea Archivi vaticani. 9l ).

57 Una prima tranche, denominata Carte Kanzler-Vannutelli A (78 unità archivistiche. nu-merate progressivamente da I a62, comprendente registri, volumi, rubricelle, stampati e pacchidi carte sciolte), fu acquistata dalla Santa Sede il I 7 agosto I 93 l . Un ulteriore versamento CarreKanzler-Vannutel/i B giunse in Vaticano il 2 aprile 1937 (17 buste, numerate da I a XVII. Il l4giugno 1946 infine fu aggregata al Fondo altra documentazione, conservata in una cartella dipelle, appartenuta al generale. Il nuovo ordinamento ha unificato i numeri di corda delle unità.portando il numero complessivo a 145 buste. Altra documentazione appartenuta al generaleKanzler è attualmente conservata presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma "VittorioEmanuele II" nel fondo Archivio Fotografico Ceccarius.

s8 ASY Carte Kanzler-Vannutelli. bb. l-31. 59-63.se lvi ,bb.32-58.60 1vi. bb. 64-101.61 1vi. bb. 105-127.ó2 /yi. bb. 128-145.

l 8 l

Gianni Venditti

b) Le Carte Ermini, sec. XIXAlessandro Ermini63 fu primo minutante del Ministero dell'Interno pon-

tifìcio. Il Fondo6a consiste di 7 buste e raccoglie materiali attinenti I'Ufficioricoperto. La documentazione è organizzal.a in 3 serie: I) Regolamenti, motuproprio. notificazioni, editti, ecc., su materie diverse di competenza camerale oministeriale (sistema annonario, panificazione, regolamenti giudiziari, sistemadaziale. gabelle. aziende manifatturiere, agricoltura)6s; il) "Casi singoli", con-tengono ( spesso suddivisi in fascicoli nominativi o collettivi) suppliche, istanze,nrenroriali. dclcumentazione in genere presentata al Santo Padre, al Segretariodi Stato. al Ministro dell'Interno, alleLegazioni pontificie o dinanzi ai diversiTribunali dello Statoóo; III) "Elenchi carcerati", conserva fascicoli collettivi,divisi alfabeticamente per cognome, relativi alla posizione di condannati (con-tiene di norma dichiarazioni, memorie difensive, istanze di graziae, spesso, laminuta della relativa determinazione sovrana); registri di condannati e reclusiper motivi diversi (la gran parte politici), contenenti una breve informativa sulreato ed il relativo provvedimento giudiziario; repertori di atti e provvedimentigiudiziarist.

c) ll Fondo Gramiccia-Pagliucchi, 1702-1864Pietro Gramiccia68 fu prelato domestico e referendario delle due Segnatu-

re (1846), poi delegato apostol ico a Benevento (1847-1851), Ascol i (1852),Civi tavecchia (1853-1856), Ferrara (1856-1859) e Perugia (1859-1869). Ladocumentazione6e, conservata in l7 buste, rispecchia fedelmente la sua attivitàin seno all'amministrazione dello Stato Pontificio. Il Fondo è organizzato se-condo le seguenti serie: I) Memoriali, allegazioni, disposizioni sovrane, edittie regolamenti per il governo delle delegazioni e delle comunità; disposizioniin materia di ordine pubblico, finanza, ecc.; stampati, opuscoli e periodici (es.

63 Su Alessando Ermini (1826-29 gennaio 1905) poche notizie in Il terz'ordine secolare delPadre S. Francesco in Aracolli: Memorie sforiche, Roma 1907. p. 146.

6a Le "Carte" furono donate alla Santa Sede nel 2007 da Massimo Ermini, pronipote diAlessandro; cfr. L'Anività della Santa Sede,2007 , p. I 104. Per I'accesso al Fondo si veda ASV,Indice I3Ol.

6s ASV Carte Ermini,b. 1.66 À,j. bb. 2-6.6 1 l v i , b . 7 .68 Nato a Genzano nel 1800, si ignora la data della morte. Le poche notizie che abbiamo su

di lui le dobbiamo ad un breve appunto di monsignor Mercati.6e Le Carte Gramiccia - donate da Pio Pagliucchi (ciò giustifica il nome dato al Fondo) -

arrivarono in ASV in due riprese: un grosso pacco (l'attuale busta l7) venne versato il 29 luglio1936; il 22 maggio del 1951 giunse invece la rnaggior parte della documentazione che venneorg^nizzaÍ.a in l6 buste. Per il versar.nento del Fondo in ASV si veda L'atti.t,ità delh Santa Sede,195 1, p. 378, e, da ultimo, S. Prcrro. L'Archiyio Segreto Vaticano e let prefetrura di AngeloMercati (1925-1955). pp. 94. 142. con alcune note biografiche.

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Fonti raticatre per la sîoria del Risorginrcnîo

"La Pallade", "Diario di Roma", "La Speranza", "Giornale Militare e delleGuardie Civiche ltaliane", "La Rivista di Firenze". "Il Giornale Romano","L'Epoca", "La Presse", "La Sentinella dell'Esercito", "L'Epoca", "GiornaleCostituzionale del Regno delle Due Sicilie", "L'Araldo", "Giornale di Roma","Il Tempo", "L'Omnibus", ecc. ), ma anche composizioni letterarie, erudite,satiriche, ecc. 70; II) Documentazione divisa per argomento: "Stato Pontificio.Trattati e Convenzioni col Regno di Sardegna, Regno delle Due Sicilie, Imperod'Austriae GranducadiToscana"Tl; "Stato Pontificio. Viaggiodel Pontefice PioIX a Ferrara"T2' "Stato Pontificio. Commercio, Industria. Agricoltura, Pascoli.Lavori Pubblici"T3; "Stato Pontificio. Stampa e Polizia, Sanità Marittima Ospe-dali, Archivi e Notari, Statistica della Popolazione"T4; "Stato Pontificio. Statodegli Impiegati, Provincie e Comuni"75' "Stato Pontificio. Milizia e Marina"T6l"Stato Pontificio. Finanza"tt; "Stato Pontificio. Tribunali, Contenzioso Amnti-nistrativo, Polizia"T8; "Guardia Civica. Regolamento e Circolari di Ministri"Te:Circolari, corrispondenza, editti, relazioni, ecc. ) raccolta o prodotta da rnonsi-gnor Gramiccia negli anni in cui fu responsabile delle Dele-eazioni Apostolichedi Benevento (1847-1851), Ascol i (1852), Civi tavecchia ( 1853- 1856). Ferrara(1856-l 859) e Perugia (1859-1869)80.

d)Le Carte De Merode,1817-1900Pur non essendo a rigore un prodotto dell'attività amministratira del De

Merodesr, ministro delleArmi durante il pontificato di Pio IX. il Fondo potreb-be rivelarsi di grande interesse per chi voglia studiare la storia dello sviluppourbanistico di Roma a ridosso dell'Unità d'Italia. La documentazione - 350

70 ASV. Fottdo Granúccia-Paslíucchi, bb. l-5, orsanizzate cronolosicamente dal l8'16 alI 850.

7 t l , r i , b . 6 .72 l t ' i ,b .7 .1 3 l v i , b . 8 .t t 1v i .b .9 .i5 lr ' i . b. 10.i6 /ul, b. I 1.t ' t 1v i ,$b .12-14.78 /r ' i , b. 15.1e lv i ,b . 16 .80 lv i ,b . 17 .8r Frédéric-Frangois-Xavier de Merode (Bruxelles, 26 marzo 1820-Roma, l2 luglio 1874),

pro-ministr-o pontificio delle Armi durante il pontificato di Pio IX. Su di lui si vedano le vocicurate da T. -L. Levv, in Biographie nationale publiée par l'Acadérnie royale des sciences, desI Fettres et des beaux-arts de Belgique, XIV, Bruxelles 1897, coll. 581-590; da ultimo S. Pece-No, in DBI, 23,pp.735-739, con un'ampia bibliografia relativa soprattutto agli anni in cui fuproministro delle armi pontificio. Il Fondo comprende anche documentazione relativa ad altrimembri della famiglia, come Charles Werner de Merode (Villersexel, l3 gennaio I 8l 6- 1905) eFrangois Hermann de Merode (Parigi, l8 aprile 1853-ivi, 20 aprile 1924).

183

Gianni Vendìttí

fascicolis2 - è infatti per gran parte relativa alla gestione dei beni della fami-

glia, con particolare riferimento al ricco patrimonio immobiliare. Attraverso

compravendite, locazioni, mappe catastali, planimetrie, materiali relativi alla

ristrutturazione di immobili, permute, canoni e ipoteche, questo materiale offre

un interessante quadro del patrimonio della famiglia de Merode, i cui beni erano

situati essenzialmente nella cinta urbana capitolina o nell'immediato suburbio.

Basterà qui citare, a solo titolo di esempio, I'acquisizione e la vendita di terreni

ed edifici situati presso le Terme di Diocleziano e lungo la Valle detta di San

Vitale, in via Palermo, via Genova, via Modena, via delle Quattro Fontane evia Venezia; la compravendita della Villa del Maccao, di Villa Strozzi e di Villa

Altieri; la documentazione relativa al contenzioso sorto con il Governo Italiano

circa i teneni e gli edifici del Castro Pretorio; le carte relative alla bonificadell'Agro romano nella zona di Tor Marancio; la locazione di appartamentiin via di Porta Angelica; il carteggio relativo all'Istituto Cattolico diPalazzo

Altemps; la relazione sui lavori di restauro della chiesa di Sant'Egidio in Bor-go. Di particolare interesse ancora i contratti per Villa Altoviti, acquistata damonsignor de Merode e poi rivenduta al conte Edoardo Cahen che la demolìnel 1889, dando inizio alla realizzazione dell'attuale quartiere Prati, e infineil progetto urbanistico concepito da monsignor de Merode per la creazione diun nuovo quartiere lungo la via inizialmente a lui intestata e poi denominatavia Nazionale.

e) Le Carte Canosa, 1824-1 838Figura notissima, Antonio Capece Minutolos3, principe di Canosa, politico

e pubblicista antiliberale, fu ministro di Polizia del Regno delle Due Sicilie nelI 8 l6 e nel I 821 , e poi consigliere di Stato. Dopo il 1822 venne privato di ogniincarico e allontanato dal Regno. Prima aFirenze, poi a Roma infine a Pesaro,

dove morì, non cessò tuttavia la sua attività politica, rimanendo in corrispon-denza con gli ambienti reazionai del Regno e degli altri Stati italiani.

Delle 185 unità archivistiche facenti parte dello spoglio del Canosasa ne

82 Le carte (oggi descritte in ASY lttdice 1271, curato da Francesco Lippa nel 2010) sonostate versate in ASV il 29 apile 2009, donate dalla contessa Agnès de Tulle de Villefranche. Al-tra documentazione (regg. 6, album I e fascc. 12) relativa alla famiglia De Merode è conservatain ASRoma, Ill. Catasti, notaí e archivi non sîatali. Raccolte Miscellanee, Acquisti e doni.

83 Nacque a Napoli il 5 marzo 1768 e morì a Pesaro il .1 marzo 1838. Sul Canosa, restafondamentale, seppur datato Walter Mmunr.ll principe di Canosa, Firenze 1944 [Studi e do-cumenti di storia del Risorgimento,2T); una sua approtbndita biografia è quella offerta da A.Posrrcrrore, Capece MintÍolo, Antonio,in Di:íonario bioqrafco degli italiani, 18, 1975, pp.452-459.

8a Alla sua morte, le carte rimaste a Pesaro (tre bauli !'d una cassa per un totale di 185 tra vo-lumi, buste e fasci di carte) vennero inviate a Roma dal cardinale Riario Sforza - allora delegato

1 8 4

Fottti vaîicane per la sîoria del Risorgintento

sono oggi conservate in Vaticano poco meno che cinquanta. Il piccolo nucleo

documentario rimase per più di un secolo nell'Archivio della Segreteria di Sta-to85 e solo negli anni '70 del secolo scorso è stato da lì stralciato e posto comeFondo a se. Il contenuto di quelle carte, estremamente eterogeneo e tuttora infase di inventariaziones6, riguarda indifferentemente affari politici (rapporti

di polizia su episodi di ribellismo, rifugiati e fuoriusciti provenienti non solodal Regno, ma anche dagli altri Stati italiani) o personali (memorie difensivein relazione alla sua rimozione da ministro del Regno ed al contenzioso con iRiccini; l ibelli polemici in funzione antiliberale). Si conserva il manoscritto delvolume "Perché il Sacerdozio dei nostri tempi e la Moderna Nobiltà Dimostratinon siansi egualmente generosi ed interessanti come I'Antichi per la causa dellaMonarchia, e del Re. Epistola di Antonio Capece Minutolo Principe di Canosaal Sacerdote dottore Don Pasquale Panvini, seguita da LIV Disertazioni in formadi Note corrispondenti al testo dell'epistola che viene da questa commentata edilucidata". uscito a Pisa nel 1818.

f) Il Fondo CasÍellani, 1848- 1849Il FondosT - che prende il nome da Giovanni Battista Castellaniss. mini:trtr

della Repubblica Veneta a Roma durante la Seconda Repubbl ica ronl ana - crr rr i -

tuisce il vero e proprio archivio della Legazione di Venezia in Ronra per r li .rn n r1848-1849. Potremmo dividere la storia della Legazione Castellani e dellc' ruc'carte in quattro distinti periodi: un primo periodo dal ntarzo iil giugno ltÌ-ltì in

apostolico per Urbino e Pesaro. Il cardinale segretario di Stato Larrbruschini cons!'Snir pirrlcdella docurnentazione alla Legazione del Regno di Napoli a Rona (cfi. ASNapoli . ArchivioBorbone 722-750 (Carte Canovt) e parte ne versò in Archivio Segreto Vaticano, dove giunsepresumibi lmente nel l 'estate del 1838 (ASV Segi: Stato. Esteri , busta 371, a. 1838, rubr. 166.fasc. 3, ff. n. n., con accluso I'elenco di versamento, diviso per baule, del materiale inviato); quiil Fondo fu suddiviso nelle attuali 10 buste. Sul materiale conservato a Napoli si veda R. Onr-ncn, Le corte Cattosn nell'Archivio Borbone. "Archivio storico per le province napoletane",LXXX. 1961. pp . 326-366.

85 Fu appunto qui che Walter Maturi lo vide ed utilizzò nel suo lavoro sul Canosa.86 L'inventario del Fondo, curato da chi scrive, verrà prossimamente pubblicitto in Dall'Ar-

chivio Segreto Vaticano. Miscellanea di testi, saggi e inrentot'i.87 I documenti, venduti dalla famiglia a Leopoldo Spinelli di Firenze vennero poi verslti

da l laSegre ter iad iS ta toedaqu ig iunsero inArch iv ioSegre tone l l 'agos tode l l908 .provv is t id iindice; cfr. lettera del cardinal Merry del Val a mons. Pietro Wenzel, sotto archivista della SantaSede, in data 5 agosto 1908 (originale nel|Indice 1270; copia in Segr: Stato, an. 1908, rubr. 67,fasc. unico, f. 3rv) e la nota successiva di mons. Mercati apposta nel medesimo indice (oggiASY,Indice 1270; recentemente revisionato ed integrato da Luca Carboni).

88 Giovan Battista Castellani (Cividale del Friuli, l2 febbraio 1820-Firenze, 15 ottobre1877), fu ministro di Venezia presso la Corte Pontificia. poi presso la Repubblica Romirna. poidi nuovo presso il papa. Alcuni riferirnenti biografici sul Castellani furono annotati a marginedell'elenco di versamento, ma si veda comunque G. Mo:lsacnert, Castellani, Giot'un Bottiste,in DBI, 21, 1978.pp.621-624 e, per i l solo periodo "r ivoluzionario", R. CEssr. IJn paîr iotaveneto del 1848: G. B. Castel latù. "Archivio Veneto", ser. V 42-43, 1948, pp. 128-163.

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cui il Castellani opera per un progetto di Federazione italiana sia con il governopontificio che con i rappresentanti dei vari Stati italiani in Roma; un secondoperiodo dal giugno all'agosto 1848, in cui il Castellani continua il disbrigo degliaffari correnti, ma rinunzia all'incarico in disaccordo con la politica del governoveneto di fusione con il Piemonte; un terzo periodo dall'agosto 1848 ai primi del1849, durante il quale, tornato al potere aVenezia il Manin, Castellani accetta le

nuove credenziali; un quarto ed ultimo periodo che si svolge durante I'assedio diVenezia e I'intervento francese in Roma8e. Fonte privilegiata per la storia dellarinata Repubblica veneta risorgimentale e per i rapporti di questa con i diversidisegni di indipendenzanazionaleeO, è composto di 18 unità, suddivise nelleseguenti l2 sezioni distinte alfabeticamente: A) "Documenti relativi agli attidel Castellani che prelusero alla sua Missione a Roma", con le spese di stampadel "Giornale Politico del Friuli"; B) due grossi registri di protocollo contenentiuno le Note del legato al suo governo e al governo romano dal24 aprile al29dicembre 1848 con relativi allegati; I'altro le Note del governo veneto e deisingoli suoi ministri al Castellani dal2l aprile al2l giugno 1848; vi sono poi

cinque volumi di copialettere (numerati I-V) contenenti le trascrizioni non solodegli atti e delle note dei registri di protocollo, ma anche di oltre 240 documentinon "protocollati"el; C) autografi originali e minute passate al copialettere peril 1848 secondo I'ordine dei volumie2; D) originali ed autografi di documentidel 1848 non passati ai copialetteree3; E) originali ed autografi di documenti

" Il caneggio. di particolare irnportanza (stante anche la rilevanza dei corrispondenti: Ma-nriani. \tazzini. Saffì per la Repubblica Romana; Castelli, Manin e Tommaseo per quella di Ve-nczii: \'ic.sc'ur per la Toscana, ecc.) va ad integrare quello conservato presso il Museo CorrerJr \inczra nc'l fondo Carte Manin. Si veda soprattutto Roberto Crssr, Dal carteggio di G. B.Ca:ttllLtni: L'inrcrvcntof'ancese a Roma nel l849, "Rendiconti della Classe di Scienze morali,\ tùn!reL c t i lologiche del l 'Accademia Nazionale dei Lincei", serie VIII . V 1950, fasc. 7-10, pp.ì5-i -ìó5

'' Il fondo è stato studiato ed utilizzato per il centenario del 1848-1849 dagli storici delnrorsimento veneto Roberto Cessi e Maria Cessi Drudi: R. Cessr, Un patriota veneîo del/,'iJ8. citato (nonché una serie di aficoli dello stesso apparsi negli "Atti dell'Istituto Veneto diScienze. lettere ed arti". nei "Rendiconti della Classe di Scienze morali, storiche e filologichedell'Accadernia Nazionale dei Lincei" e nella "Rivista di Storia della Chiesa in Italia" tra il19.18 e il 1951) e M. CEssr Dnuor, l^a Repubblica +,eneta nel /,848-i,849,11: Docuntenti diplo-nntici. Carreggio di G. B. Castellani, Padova 1954. Il Martina sembra non abbia utilizzato laricchezza di questo patrimonio documentario, citando ogni tanto solo qualche lavoro di RobertoCessi, ma non ricomendo né al fondo originale né al lavoro della Cessi Drudi che trascrisse lagran parte delle carte d'archivio.

er La documentazione (oltre 400 documenti trascritti) va dal 24 aprile al 14 novembreI 848.

e2 Purtroppo, successivamente al versamento. la sezione è stata suddivisa tra corrispondgn-za ricevuta in originale e minute della corrispondenza spedita.

er Numerati in elenco 420-5 15, sulle lettere .l I 2-507. con questa seconda numerazione sonoedite nef carteggio pubblicato da Maria Cessi Drudi. kt Repuhblica veneta,ll, cit.

186

Fonti vaîicune per la stuia del Risorgimento

del 1849 non passati ai copialetteree4; F) minute autografe di lettere e note del

Castellanies; G) "Atti segreti del Comitato Nazionale Italiano"e6; H)"Palazzo

di Venezia", prima sede della Legazione ma poi riconsegnato all'Austria; I)

Questione tra il govemo veneto, il duca Lante di Montefeltro e i comandantidelle truppe pontificie di stanza in VeneziaeT; L) "Soccorsi a Venezia"es' M)"Scritti" di incerta provenienzaee; N) Stampe dell'epocal0o.

g) Le Carte Morelli, I 808- I 861

Quando nell'estate del 1904 giunsero in Vaticano le carte del Consolatopontificio aYenezia, non ci si avvide che insieme a quei materiali si trovavaun piccolo nucleo documentario "estraneo" che solo recentemente, nelle fasidi inventariazione dell'archivio del Consola,ot0l, è stato stralciato e posto inASV come Fondo a se stante: le Carte Morelli.In 5l fascicolil02 è racchiusa lacarriera di un misconosciuto funzionario del Regno delle Due Sicilie. Dome-nico Morelli de Curtis1o3 che fu console borbonico negli Stati Uniti d'America(1832-1838), in Grecia (1839-1845), a Tr ipol i (1845-1849), a Genova (1850-1855) e infine a Venezia (1855-1861). Fedele al "Trono e all 'Altare". Morelliassistette da spettatore impotente ed incredulo agli avvenimenti che sconvolseroil Mezzogiorno d'Italia ed il Lombardo Veneto, lasciandone testimonianzapiù o meno consapevole nelle sue carte personali: relazioni, rapporti politici e

ea Numerati da I a 343.es 500 documenti (alcuni numerati e trascritti nei Copialettere e nei Registri di protocollo

della Sezione B.e6 Numerati da 1 a 34, sono relativi al Comitato fondato dal Castellani e da Giovanni La

Cecilia il 3 agosto 1848 con l'obiettivo di tavorire la convocazione di un'Assemblea costituenteitaliana.

e7 Documenti numerati da I a t l.e8 Numerati l-24, con lacuna per il n" 24.ee Numerati I -3 I . In particolaie il numero 21 è una lettera in copia di Alessandro Cavedalis,

fratello del già triumviro veneto Giovanni Battista, datata 1860, mentre il carteggio contenutonei numeri 23-31 è la documentazione originale dei crediti che Gaetano Orsini vantava verso laRepubblica Romana del 1798.

100 \Jums1n1s l_!.ror Cfr. ASV. Indice 1206.102 Pur essendo la gran parte dei fascicoli "originali", nel lavoro di schedatura ed inventa-

riazione non si è potuto fare a meno di "crearne" di artificiali. Se ne dà conto in G. VENorrn,Le Carte Morelli in Archivict Segreto Vaticano,in Dall'Architio Segreîo Vaîicano. Miscellureadi testi, saggi e inventari, VII, Città del Vaticano 2014 (CollectaneaArchivi Vaticani,96), pp.345-382, con cenni biografici e inventario.

r0r Domenico Morelli de Curtis nacque, presumibilmente, tra il l'192 e il 1793 e appenaventenne, seguendo la tradizione di famiglia, entrò nei iranghi dell'Amministrazione delloStato. Di lui non si ebbero più notizie dopo il 16 settembre 1861, quando venne affestato aBergamo mentre tentava di rientrare a Napoli. In mancanza di una sua biografia ufficiale, si ècercato di "costruirgliene" una sulla base della documentazione conservata nel Fondo; cfr. G.Vr^-otrn, Le Carte Morelli. pp. -l-15-365.

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Gianni Venditti

commerciali, elenchi di fuoriusciti, corrispondenza d'ufficio e contabilità rela-tiva alle diverse rappresentanze consolari occupate da Morelli; carte di naturaprivata, componimenti poetici, dissertazioni accademiche.

Il Fondo è oggi organizzato in 6 serie in gran parte coincidenti cronologi-camente e nei contenuti con gli incarichi consolari di Morelli: A) Stati Unitid'Americal04 (1833-1838), con documentazione relativa anche alla gestione

interinale del Consolato del Regno di Sardegna negli Stati Uniti (1835-1838),

affidato a Morelli dopo la morte di Angelo Garibaldi (fratello di Giuseppe)che ne era il titolare; B) Grecia (1839-1845), con alcuni studi per incrementarela navigazione commerciale tra Regno delle Due Sicilie e Grecia; C) Tripoli(1845-1849), con corrispondenza relativa al console britannico Warrington;D) Genova (1850-1855), con relazioni, corrispondenza riservata con il mi-nistro degli Esteri siciliano Carafa, il luogotenente di Sicilia Carlo Filangieridi Satriano, confidenti e informatoril0s. Si conservano anche dei registri di"Corrispondenza riservata del Consolato col Ministero, dall'anno 1850... etutto giugno dell'anno 1852" e lo "Stato nominativo degli Emigrati del Regnodelle Due Sicilie che si conoscono da questo Regio Consolato Generale, dal15 febbraio 1850 in poi. Stazionali, o girovaganti nel Piemonte"; E) Venezia(1855-1861), corrispondenza con il Ministero degli Affari Esteri napoletano

e con le Legazioni del Regno in Europa, relativa soprattutto alla situazionepolitico militare del Lombardo-Veneto. Di particolare interesse i fascicoli,

originali, sul "Blocco di Venezia"106 e i "Particolari della Guerra tra I'Austriaed il Piemonte e corrispondenza al Ministero in Napoli"t0l, e la raccolta di

l(E Qui ebbe come primo incarico la conduzione delle trattative per la raîifica del trattatosottoscritto il l-l ottobre 1832 tra Stati Uniti e Regno delle Due Sicilie per il risarcimento deidanni subiti dai mercanti statunitensi durante il governo bonapartista di Murat; sulla questionesi rin.randa G. VEr.'orrrr, Le Carte Morelli ed alla bibliografia citata. Negli anni successivi si oc-cupo della recupera dei beni del duca di Monteleone e Terranova, Giuseppe Aragona PignatelliCortés (discendente del Conquistador), confiscati nel I 833 dal governo messicano all'indomanidella conquistata indipendenza dalla Spagna.

r05 La gran parte della corrispondenza è relativa all'attività di fuoriusciti dal Regno e agita-tori politici in genere, tra i quali Guglielmo Pepe, Giuseppe Garibaldi, Nicola Fabrizi, GiuseppeAssanti, Aurelio Saliceîi, Girolamo Ulloa, ed ai diversi gruppi mazziniani attivi tra Liguria, Ro-magna e Toscana o all'estero. Vi sono inoltre liste di arrestati e sorvegliati speciali e di dispaccitelegrafici giunti da Parigi e da altre capitali europee.

106 ASV Carte Morellli, fasc. 32: con la corrispondenza di Morelli, decano del Corpo Con-solare, con il comandante della Flotta Francese contrammiraglio Jurien de La Gravière, unaraccolta di docurnenti a stampa, pubblicati dall'edizione italiana della"Gazzetta Ufficiale diVienna" e copia di circolari .

107 /r'i. fasc. 33: con le minute della corrispondenza riservata con il Ministero degli Esteridel Regno delle Due Sicilie; note informative, relazioni sul "Territorio Piemontese occupatodall'Armata Austriaca fino al 9 maggio", carta topografica della zona tÍa Vercelli e Pavia, deli-mitata dai fiumi Sesia, Po e Ticino; i "Movimenti di Truppe. Giornale di marce e di operazioni";alcune note sulla Battaglia di Magenta.

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Fottti vaticane per la storia del Risorgintento

periodici, gazzettini di pubblicazione locale e stampe diverse di natura storicae politicalOs; F) "Memorandum, ricordanze, scritti diversi e carte personali",

con documentazione trasversale alle serie precedenti, registri di contabilità,protocolli, ecc.

2.GliArchivi di Pío IXFin'ora si è parlato più o meno diffusamente di fondi archivistici prodotti

da soggetti "istituzionali" - funzionari coinvolti per dovere d'ufficio nellevicende storiche del tempo - o ancora delle Collezioni create artificiosamenteda studiosi con I'attenzione rivolta - quando più, quando meno imparzialmenteed in modo approfondito - ad eventi e protagonisti del XIX secolo.

Il presente contributo rimarrebbe tuttavia in qualche nìodo "monco" se siomettesse almeno un breve riferimento agli Archivi di Pio IX, a quelli cioèprodotti dal pontefice stesso. Si tratta di Fondi archivistici che per loro naturae modalità di formazione si pongono a "cavallo" tra le due tipolo-eie qui sopraaccennate, tra "volontà di autorappresentazione" e "lavoro d'ufficio". se cosìsi può dire stante la particolare natura dell'Ufficio stesso.

Pio IX è stato il primo pontefice a "creare volontariamente" (ci si perdoniI'ossimoro archivistico) un proprio archivio privatol0e, separando dalle pra-tiche correnti della Segreteria di Stato le lettere di sovrani o quelle che rire-neva particolarmente significative. Questa selezione diede vita -eià durante ilpontificato piano a due serie distinterl0' Archivio particolare Pio IX, Soyrqni

108 1vi, fasc.40: con copie de "La Fonnica" (7 onobre-4 novembre 1848), "I1 Mondo Nuo-vo" (22-29 gennaio 1849), "L' Imparziale" (4 lugl io 1848), "I1 Bir icchino" (1"-28 gennaio1849), "Corriere Italiano" (21 settembre 1856-22 febbraio 1857), la "Gazzetfa Ufficiale di Ve-nezia" (1856-18ó1, con importanti lacune), "La Sferza" (22 giugno 1858-29 giugno l86l), "I1Giomale di Verona" (20 gennaio-24 marzo l 861).

roe L'Archivio particolare di Gregorio XVI (cfr. ASY, Indice ll75) non rientra in questatipologia essendo nato dallo spoglio delle carte di papa Cappellari. Oltre ai due già citati, siconservano in ASV I'Archivio di Benedetto XV (versato nel giugno del 1943, e tuttora privodi Inventario) e quello di s. Pio X (giunto in ASV anch'esso nel '43); su quest'ultimo si vedaAlejandro M. DIecuaz, L'archivio parîicolare di Pio X. Cenni storici e inventcu'io, Cinà delVaticano 2003 [Collectanea Archivi Vaticani 5 l].

I l0 Le due serie sono state recentemente oggetto di un approfondito lavoro di riordinamento(conclusosi nel 2007) che ha portato al ritrovamento di lettere e pratiche un tempo ritenutemancanti e inutilmente cercate da Giacomo Martina per il suo Pio IX.Dopo la morte di Pio IX ilfondo venne depositato in una stanza appositamente costruita in Archivio Segreto Vaticano (una"cameta chiusa e sigillata contenente tutte le carte e documenti di Pio IX") e aperto alla con-sultazione nel dicembre del 1966. Da sesnalare che prima dell'apertura agli studiosi, I'archiviovenne ampiamente utilizzato dal gesuita Pietro Pini per il suo Pio IX e Vittorio Ennnuele II dailoro carteggi privati (fre volumi in cinque tomi. Roma l9-1-1- 196 I ) e da Alberto Serafini (vedisopra, alla p. 173) che starnpò tra il 195-t e il 1955 l'Elenchus s<-riptorunr e la sua Appendi.r aduso del la Causa di beati f icazionc.

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e particolarilll, con corrispondenza fino al 1878, in grado di dare un nuovoapporto documentale al periodo successivo la "Presa di Roma"l12: Archivioparticolare Pio IX, Oggetti yt(uitt3.

Solo recentemente, nel 2008, è stata inserita nell'Indice dei Fondi dell'ASVuna nuova serie legata all'Archivio particolare di Pio IX,le cafie dellaCommis-sione speciale hnmacolata Conceziorre, I'organismo consultivo cui ricorre- ràil papa nella definizione del Dogma e nella redazione della bolla InnefabilisDeustl4: anche queste carte sono coeve al pontificato \{351311ls ma, come èevidente, solo parzialmente attinenti il nostro argomentoll6. Sembrano inveceforse un po' più utili altri due fondi "prodotti" direttamente o indirettamentedall'attività del pontefice: rl Fondo Particolare di Pio IX el'Eredità Pio IX.lprimo, consistente di 54 buste, è costituito dalle carte rinvenute nelle stanzedi Pio IXr l7 e viene dunque a coincidere in parte con lo Spogliotts del defunto

rrr Orioinariarnente la serie (oggi accessibile trarnite 1'Indice l13l) era strutturata in "ru-briche" corrispondenti ai diversi "Stati" (Austria, Baden, Baviera, Belgio, Brasile, Cile, CostaRica. Danimarca. Ecuador, Francia, Hannovet Inghilterra, Messico. Modena, Napoli, NuovaGranata, Paesi Bassi, Panna e Piacenza, Portogallo, Prussia. Russia, Sardegna, Sassonia, Spa-gna. Stati Uniti, Stato Pontificio, Svezia e Norvegia, Toscana e Lucca, Wúrttember-s). Successi-vamente le singole "rubriche" vennero divise in due sottoserie di corrispondenîl'. Sow"ani e Par-ricolari (conispondenza con persone particolari o vescovi). Dopo il recente riordinamento sonostati "ritrovati" circa 400 nuovi documenti (anni I 872-1878) sfuggiti agli inventari precedenti.

rr: ftx oll "inediti". andranno segnalati la lettera dell'imperatore Guglielmo I al papa del3 settembre 1873 (ASV. Arclivio particolare Pio IX, Sotrani e particolari 1857), non vistainor ig ina leda lMar t inanéper i l P io IX ,néper i l suo lavorosuccess ivosu lKu l tu rkarnp f ; c f rG. \'frnrrrr. I duti arL'ltivisrici nricani sulla prima.fase del "KulnrkantpJ", l87l-1878,in II" Kulrtrrkatnltf" itt Iralia c trei Paesi di línguu tedesca, a cura di Rudolf Lill e Francesco Traniel-lo. Bokrgna 1992. pp.2l3-281 (Annali del l ' lst i tuto Storico i talo-germanico. Quaderno.3l).

lli Organizzata anche questa per nomi di persona, luogo e materia, è consultabile tramitel ' /rrr l i t c l0-ì1.

rF Si reda !trnrx,r. Pio IX,IJ-pp.26l-286.I ri Raccolte probabihnente dal segretario della Commissione monsignor Luca Pacifici.ìì6 \"ìrr' col-nunque dare conto sommariamente del suo contenuto: libri e stampati relativi

al Dognra (la maggior parte dei testi della biblioteca Piana sono oggi presso la Pontificia Uni-versità Lateranense; cfr. kt biblioteca privaîa di Pio IX al lttterano, a cura di Luigi Falcone,Città del \hticano 1997); sei volumi di lettere con i pareri originali dei vescovi consultati inotternperanza della lettera enciclica Ubi Primum del 2 febbraio l849.

It7 Nel vecchio Indice si leggeva "Elenco delle carte rinvenute nelle stanze della S. M. PioPP. IX, ordinate e collocate in buste, ritirate poi per conservarle nell'Archivio segreto dellaSanta Sede. per ordine del S. P. Leone XIII". La revisione del Fondo, completata nel 2005, haconsentito la redazione di un nuovo strumento di ricerca. l'Intlice 1133.

ll8 Sulla serie Spogli di Cardinali e Officiali di Curia, dal XIX secolo parte integrantedell'Archivio della Segreteria di Stato, si veda L. C,cnsoxr, Le fonri dell'Archivio Segreto Va-ticano per la ricerca storica sull'Etrropa Oríenrale (sec. XVI-XX). Gli Archivi degli Uffici diCuria e gli Arcltivi delle Rappresentanie PonÍificie,in L'Europa centro-orientale e gli Archivitra età moderno e contenporanea. Atti del IV Colloquio internaziurale (Viterbo, 6-9 giugno2002). a cura di G. Platania. Viterbo 2003, pp. 89- 1 78 (CESPoM 8). in particolare pp. I I 7 e sgg.Oggi la serie, che raccoglie gli "spogli" di oltre 300 tra cardinali. prelati e officiali di Curia, daipdmi del XIX secolo ai giorni nostri. è accessibile traurite l'hdrce 1113.

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Fonîi raticurre per kt storiet del Risorgimento

pontefice (si veda qui avanti). Contiene documentazione in parte simile a quella

conservata nella citata serre Oggetti Vari dell'Archivio Particolare di Pio lxtte'

andranno qui perlomeno segnalati la lettera di Bernadette Soubirous di Lourdes

a Pio IX del l7 dicembre 1876r20, gli autografi di San Giovanni Bosco12r e

ulteriori carte sulla "Missione del Chili" del giovane \{ns131122.Il fondo Eredità Pio IX è invece costituito dalle carte dei cardinali Teodolfo

Mertel, Raffaele Monaco della Valletta e Giovanni Simeoni, che del pontefice

furono eredi ed esecutori testamentaril23.Di indubbia utilità infine è la ricchissima e già accennata serie Spoglio Pio

.IX conservata nell'Arclrivio della Segreteria di Stato, rimasto sconosciuto alMartina ed agli studiosi fino al novembre 2002, anno in cui Thomas Janer haportato a termine il lavoro di inventariazionel24. Senza entrare nei numerosi einteressanti documenti rinvenuti, si indicano a solo titolo d'esempio per evi-denziarne I'importanza: il fascicolo relativo alla Capitolazione di Ronra clel20 settembre 1870, con la documentazione inerente I'occupazione della CittàLeonina, completata dal plebiscito per l 'annessione all ' ltalia del I ottobresuccessivol2-5; e le carte relative all 'udienza concessa al conte Ponza di SunMartino, latore della lettera di Vittorio Emanuele II al pontetìce. alla r igiliadella conqui5ls dl ft6pn126.

l le Probabilmente al la morte del pontefice non si ebbe modo di inserirc qu! ' \ t() nl i l t ! ' r i i r l tnell'Archivio Parficolare del pontefice. Lo stesso Martina segnalò I'esistenza del Fondo plrtr-colare, ma anche la sua momentanea inconsultabilità (cfr. M.rnrrx..r. Pio IX.lll. D. -5-15 ).

r20 ASV Fotrdo pcu'ticoleu'e Pio IX. 48, fasc. 5E.12 l / r , i ,49 . fasc . g .122 lvi ,49.rl-3 Il 2 marzo l90l Federico Mannucci. sottoforiere della Prefettura dei Sacri Palazzi, chie-

deva alla Segreteria di Stato "l'autorizzazione di trasportare in Vaticano un piccolo armadio chesi conserva in un locale nel Palazzo della Cancelleria, il quale contiene le carte relative all'ere-dità della S. M. di Pio IX [... ] Le carte relative alla eredità Pio IX potrebbero essere consegnateall'Archivio della Santa Sede" (cfr. ASV, Segr. Staîo. an. I 90 I . rubr. 67. prot. 61943). Parte delmateriale è relativa agli ultimi atti del pontificato di Pio IX (giubileo episcopale. preparazionedel monumento funebre) e al resoconto della traslazione ed inumazione della salma in S. Loren-zo fuori le mura. Vi sono poi documenti, pratiche amministrative e legali riferibili all'eredità edal contenzioso nato tla gli eredi. L'intero tbndo era sconosciuto al Martina.

r2-r ASV. Indice 1195.l2s Inulilmsnls e affannosamente cercato dal Martina, mancante dal fbndo della Segreteria

di Stato, si trova nello Spoglio Pio IX per una curiosa storia archivistica. Il fascicolo fu infattiutilizzato da Pio XI nel corso delle trattative che avrebbero portato ai Patti Lateranensi (ne fecefare una copia da consegnarsi a Mussolini per dimostrare che originariamente il Vaticano com-prendeva anche la Città Leonina) e per questo motivo fu riposto erroneamente nello Spo-ulio PioIX in una camicia recante lo sternma di Pio XI (ASV. Segl Stuto, Spoglio Pio lX.b.32, fasc. I ) ;cti. L. Crneoxl. scheda n. 16. in 1929-2009. Orîruúa ani tlello Sîato dcllo Città tlel \hrit-ano.Catalogo del la Mostra (Città del Vaticano, Braccio di Carlo Magno. l l tèbbraio-10 maggio2009). a cura di B. Jatta. Città del Vaticano 2009. o.296.

r:r ' ASV. Seg,r. Srartt . Spogli<t Pit t IX.b.7. iasc. .1.

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