DAI TRATTATI DI ROMA ALLA CITTADINANZA EUROPEA

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Rivista bimestrale della Provincia di Ravenna Anno XXII N. 2/2007. Spedizione in a. p. art 2 comma 20/c legge 662/96. Filiale di Ravenna BUON COMPLEANNO EUROPA! L’Europa celebra i suoi primi 50 anni auspicando un nuovo trattato costituzionale entro il 2009. Credit © European Community, 2007

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Rivista bimestrale della Provincia di Ravenna Anno XXII N. 2/2007. Spedizione in a. p. art 2 comma 20/c legge 662/96. Filiale di Ravenna

BUON COMPLEANNO EUROPA!L’Europa celebra i suoi primi 50 anni auspicando un nuovo trattato costituzionale entro il 2009.

Il vincitore del 14° Trofeo LorenzoBandini è Felipe Massa (nella foto).La consegna del prestigioso ricono-scimento è già fissata per domenica6 maggio alle ore 18 nella residenzamunicipale di Brisighella. Il Trofeodedicato a Lorenzo Bandini è statoistituito nel 1992.Il legame con Brisighella si è stret-to quando, all’età di 3 anni,Lorenzo Bandini, nato nella colo-nia italiana di Barce, in Libia, èritornato a San Cassiano diBrisighella, il paese originario delpadre, dov’è rimasto per alcuni

anni prima di trasferirsi a Milano.L’iniziativa di un gruppo di appas-sionati di Brisighella, si è consoli-data negli anni fino a rendere laconsegna del Trofeo LorenzoBandini uno degli eventi collatera-li più rilevanti del fine settimana incui si disputa il Gran Premio di SanMarino di Formula 1 sulla pista del-l’autodromo Enzo e Dino Ferrari diImola. L'iniziativa è patrocinatadalla Provincia dall’AutomobileClub di Milano (di cui Bandini erasocio sportivo), dalla Regione e dalComune di Brisighella.

8 sport

Lorenzo Bandini aveva buone originidi meccanico, corretta disinvolturanella guida, un amor proprio singo-lare. (…) Volontà, fiducia, un gran-de attaccamento ai colori dellasquadra me lo legarono sentimen-talmente. Ricordo quel giorno dimaggio del 1967. Ero nel mio studioa Maranello, davanti al televisoreche trasmetteva le fasi conclusivedel Gran Premio di Monaco.Quando vidi il grosso fungo nero difumo che deturpava sinistramentela baia di Montecarlo, ancor primache il telecronista commentasse lacatastrofica immagine, sentii chequella macchina in fiamme era unadelle mie. Ora non so dire perché,ma intuii Bandini in nel rogo e fuisicuro che non lo avrei più rivisto.

EFFETTO MASSA SU BRISIGHELLA

©EREDITA’ ENZO FERRARI 1998(testo e immagine tratti dal volume EnzoFerrari, una vita per l’automobile, ContiEditore, 1998)

A destra:Lorenzo Bandini al Nurburgring, 1966

Dopo Ivan Capelli, nel 1992, sonostati premiati i piloti DavidCoulthard (1995), Jacques Ville-neuve (1996), Giancarlo Fisichella(1998), Alexander Wurz (1999),Jarno Trulli (2000), Jenson Button(2001), Juan Pablo Montoya (2002),Michael Schumacher (2003), KimiRaikkonen (2004) Fernando Alonso(2005) e Mark Webber (2006).

L’ALBO D’ORO DEL TROFEOC

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40 ANNI FA L’ADDIO A BANDINIIl ricordo di Enzo Ferrari: “Lorenzo si sentiva il figliodel modesto meccanico di San Cassiano di Romagna”

L’Europa di 50 anni fa rispondeva a problemi esituazioni che apparentemente sembrano ormaimolto lontani. Si trattava di un’Europa che dove-va trovare una soluzione ad una ricostruzioneimmane del continente: la ricostruzione successivaalla seconda guerra mondiale, una guerra deva-stante, feroce, che mise a nudo gli europei, li resetrasparenti, evidenziando le atrocità di cui eranocapaci, atrocità esercitate a lungo durante la storiadel continente, soprattutto verso l’esterno, ma checon la II guerra mondiale raggiunsero il loro apice.Allora, si trattava di cercare una soluzione per unaricostruzione che fosse materiale, economica esociale, ma anche, e forse soprattutto, etico-mora-le. Occorreva creare dei vincoli in grado di impe-dirci di perseverare nella drammatica catena diguerre che sempre avevano contraddistinto ilnostro continente e nelle quali, durante l’ultimoconflitto mondiale, avevamo trascinato altri popo-li e stati. La collaborazione tra stati europei parvead alcuni governi la possibilità migliore per svilup-pare i loro paesi su basi nuove. E, ancora oggi,rimane assolutamente originale e unica all’internodel sistema internazionale la decisione di Francia eGermania diventare il nucleo dell’integrazione

europea, decidendo di delegare l’un l’altra, e poianche a paesi minori, porzioni importanti dellaloro sovranità nazionali, stringendo un patto traeguali, invece che un trattato che mettesse fine atanti conflitti attraverso gli strumenti classici delladiplomazia internazionale e, quindi, imponendo alpaese sconfitto non solo gli oneri della sconfitta,ma anche uno status di inferiorità.Cosa rimane oggi di valido dei Trattati di Roma?Innanzi tutto il loro carattere fondativo, la nascitadi un patto che è cambiato e si è sedimentato nei50 anni che intercorrono dalla firma in

1europa

50 anni d’Europa 1

Unione europea 2

SOMMARIOSOMMARIO

Viabilità 3

Natura 4

Protezione civile 5

Appuntamenti 6

Cultura 7

Sport 8

DAI TRATTATI DI ROMAALLA CITTADINANZA EUROPEA

Al termine del Consiglio europeo tenutosi aNizza, nel dicembre del 2000, su iniziativa italo-tedesca veniva posto il problema di una riorga-nizzazione dei Trattati che, fino ad allora, aveva-no accompagnato lo sviluppo del processo di uni-ficazione europea. Infatti, con Nizza, i Capi diStato e di Governo dei paesi dell’Unione euro-pea avevano toccato con mano il fatto che lacooperazione intergovernativa, in un’Unioneche era alla vigilia dell’allargamento, non era piùsufficiente ad assicurare il funzionamentodell’Europa comunitaria. L’anno successivo, aLaaken, nel dicembre del 2001, il Consiglio

Campidoglio, ma che mantiene inalterata la suacarica dirompente di profondo cambiamentointerno al continente europeo e verso l’esterno.Celebrare i Trattati di Roma è anche e soprattuttoriconfermare gli obiettivi fondamentali del primonucleo di paesi che per primi credettero nella inte-grazione tra i paesi europei, nonostante apparisseai più irrealizzabile e di breve durata. Obiettivi cheguardano al mantenimento della pace nel conti-nente e la capacità di intraprendere azioni positi-ve nel sistema internazionale, tali da facilitare pro-cessi pacifici in tutti i paesi; mantenere un model-lo europeo dell’economia e della società, modelloche si basa sul principio della solidarietà economi-ca e non solo politica tra stati e popolazioni, sulmiglioramento della qualità della vita degli euro-pei, il riconoscimento e l’applicazione dei dirittidell’uomo e dei cittadini europei; il tentativo disostenere lo sviluppo dei paesi più poveri, non-ostante le contraddizioni che attraversano la poli-tica di paesi che per secoli hanno avvicinato ipopoli degli altri continenti attraverso la guerra, laviolenza, la deturpazione, la schiavitù.

Giuliana LaschiDocente di Storia delle relazioni internazionali - cattedra Jean Monnet

Facoltà di Scienze Politiche Università di Bologna Sede di Forlì

UNA COSTITUZIONEPER L’EUROPAL’attualità di Altiero Spinelli secondo il vicepresidentedel Movimento Federalista Europeo

europeo decideva quindi diconvocare una Con-venzione che avrebbedovuto risistemare iTrattati esistenti. Tuttavia,bastò la decisione di con-vocare la Convenzione,con la partecipazione dirappresentanti dei Parla-menti nazionali, deiGoverni nazionali, del Parlamento europeo edella Commissione europea perché i suoi compo-nenti, eletti dai cittadini europei, decidesseronon tanto di dare una piccola risistemata all’esi-stente, bensì di redigere una vera e propriaCostituzione europea. Il tentativo dellaConvenzione europea di dare una costituzioneall’Europa è, in ordine di tempo, il terzo di que-sto genere che viene compiuto. I primi due ten-tativi hanno visto come protagonista AltieroSpinelli. La prima volta è stato quando, nelpieno della Guerra fredda, gli americani poseroagli europei il problema del riarmo tedesco per farfronte al pericolo sovietico. Gli europei si trova-rono dunque di fronte ad un dilemma: accettare

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La Costituzione europea

Credit © European Community, 2007

Altiero Spinelli

Credit © European Community, 2007

25 marzo 1957, firma dei trattati di Roma

2 europa

Rivista bimestrale della Provincia di Ravenna

Direttore: Francesco Giangrandi

Direttore responsabile: Oscar Manzelli

Caporedattore: Gianfranco D’Attorre

Hanno collaborato a questo numero:

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Stampato su carta reciclata

Iscrizione al Tribunale di Ravenna

n. 1336 del 17/2/86

in/provincia è in rete all’indirizzo:

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Diffusione gratuitaAssociato all’USPI

Unione Stampa Periodica Italiana

COPIA OMAGGIO

22000044,, 2299 oottttoobbrree.. Firma a Roma, inCampidoglio, del Trattato che istituisce laCostituzione europea.

22000055,, 2299 mmaaggggiioo ee 11°° ggiiuuggnnoo.. Francia eOlanda respingono per referendum il Trattatocostituzionale.22000077,, 11°° ggeennnnaaiioo.. Bulgaria e Romania entranonell'Unione portando il totale dei Paesi membri aventisette, la Slovenia adotta l'euro.22000077,, 2255 mmaarrzzoo.. In una solenne celebrazione aBerlino dei 50 anni dell'Europa, i capi di statodell’Unione approvano una dichiarazione persancire il rilancio dell’Unione Europea e la finedell’impasse della riforma istituzionale. Ad oggiinfatti la Costituzione Europea è stata ratificata da18 Paesi sui 27 dell’Ue.

il riarmo nazionale tedesco, una prospettivaosteggiata, per ragioni evidenti, dalla Francia,oppure perseguire il medesimo obiettivo, ma conuna soluzione europea, che vedesse l’esercitotedesco inserito in un più ampio esercito euro-peo. Spinelli si batté per questa seconda soluzio-ne, in base alla considerazione che l’istituzione diun esercito europeo avrebbe richiesto la parallelaistituzione di un governo europeo che lo control-lasse. Per questo, con il sostegno di De Gasperi,venne richiesta la redazione di quella che sareb-be stata la prima costituzione europea. Infatti,venne chiesto all’Assemblea della CECA, perl’occasione integrata con altri rappresentanti, diredigere un progetto di statuto della Comunitàpolitica europea. Come noto, l’iniziativa fallì inseguito al voto contrario dell’Assemblea francesealla ratifica del Trattato istitutivo della CED. Ilsecondo tentativo perseguito da Spinelli ebbeluogo nel corso della prima legislatura (1979-1984) del Parlamento europeo eletto diretta-mente dai cittadini europei. Spinelli, verso lafine della prima legislatura, condusse ilParlamento europeo a bocciare la proposta dibilancio europeo per affermare il principio cheera compito dell’Assemblea europea indicare lelinee di fondo della stesura del bilancio europeoe che esso, quindi, non doveva limitarsi a dare unvoto di approvazione ad un bilancio redatto daigoverni senza che l’Assemblea di Strasburgopotesse dire la sua. In effetti, il Parlamento euro-peo bocciò la prima proposta di bilancio, ma in

seguito alle pressioni dei governi nazionali edelle segreterie nazionali dei partiti, i deputatieuropei dovettero rassegnarsi ad approvare unbilancio addirittura peggiore di quello che ave-vano in precedenza respinto. Spinelli colse l’oc-casione per dire che occorreva prevedere unariforma delle istituzioni europee che attribuissemaggiori poteri al Parlamento europeo ed iniziòa lavorare attorno al progetto di Trattato istituti-vo dell’Unione europea, da allora noto comeTrattato Spinelli. Il Trattato venne approvatodal Parlamento europeo nel febbraio del 1984 e,benché non ebbe seguito, soprattutto per l’oppo-sizione della Gran Bretagna, aprì la via all’Attounico europeo e quindi al progetto di creazionedel Mercato interno europeo ed al successivoTrattato di Maastricht che ci ha dato la monetaeuropea. Oggi ci troviamo di fronte ad unanuova “impasse” che, come nei precedenti ten-tativi di Spinelli, riguarda la proposta di dare unacostituzione all’Europa. La battaglia non saràfacile, anche perché Francia ed Olanda hannobocciato il progetto, ma i 2/3 dei Paesi membri,che riuniscono il 56% dei cittadini europei, lo haapprovato e questo fatto non può essere passatosotto silenzio. Per questo i federalisti hanno lan-ciato l’iniziativa di un referendum europeo datenersi nel 2009, nello stesso giorno delle elezio-ni europee, per chiedere al popolo europeo diesprimere la sua volontà in merito.

Domenico MoroDirettore Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli

Vicepresidente Movimento Federalista Europeo

11995577,, 2255 mmaarrzzoo. Il Trattato di Roma istituisce laComunità economica europea (Cee). I sei Paesifondadori sono: Belgio, Francia, Germania Ovest,Italia, Lussemburgo, Olanda.11997733,, 11°° ggeennnnaaiioo. Danimarca, Gran Bretagna eIrlanda entrano nella Cee.11997799,, 77--1100 ggiiuuggnnoo. Prime elezioni del Parla-mento europeo a suffragio universale diretto.

11998811,, 11°° ggeennnnaaiioo. Adesione della Grecia.11998866,, 11°° ggeennnnaaiioo. Dopo il ritorno alla democra-zia, aderiscono Portogallo e Spagna.11999900,, 33 oottttoobbrree.. Riunificazione della Ger-mania, che fa seguito alla caduta del Muro diBerlino dell'anno prima.11999922,, 77 ffeebbbbrraaiioo. Firma del Trattato diMaastricht: nasce l'Unione europea (Ue) e sidecide la creazione della moneta unica.11999933,, 11°° ggeennnnaaiioo.. Completamento del mercatointerno che prevede la libera circolazione di per-sone, merci, capitali e servizi nel territorio dellaUe (le "quattro libertà").11999955,, 11°° ggeennnnaaiioo.. Con l'adesione di Austria,Finlandia e Svezia diventano 15 i Paesi della Ue.11999955,, 2266 mmaarrzzoo.. Entra in vigore l'accordo diSchengen che prevede l'abolizione dei passaportiper i Paesi che vi aderiscono.22000022,, 11°° ggeennnnaaiioo.. Inizia la circolazione di banco-note e monete in euro in 12 Paesi (Austria, Belgio,Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda,Italia, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna). 22000044,, 11°° mmaaggggiioo.. Dieci Paesi dell'Est e del SudEuropa entrano nell'Unione: Cipro, Estonia,Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, RepubblicaCeca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria

IL CAMMINO DELL’UNIONE EUROPEAPiù opportunità, meno frontiere verso un nuovo trattato

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Sono iniziati i lavori di formazione di una pistaciclabile lungo la SP. 9 Masiera all’interno delcentro abitato. I lavori sono eseguiti dall’impresaCostruzioni Italstrade per un importo di360.000,00, finanziati per 260 mila euro dallaProvincia e per 100 mila dal Comune diBagnacavallo.L’intervento prevede la formazione di pista cicla-bile su entrambi i lati della SP 9 nel centro abi-tato di Masiera, con separazione del traffico vei-colare da quello ciclabile tramite una doppia cor-donata invalicabile.

3viabilità

IN BICI DA CLASSE A CERVIA

Sono stati inaugurati i due tratti di pista ciclabilenell’ambito dei percorsi di interesse storico, arti-stico e ambientale nel Parco del Delta - StazionePineta di Classe e Saline di Cervia, tratto Classe- Parco del Delta e connessione con la SP 101sull’itinerario Marina di Ravenna - Cervia. Ilprimo tratto di pista ciclabile misura 2 chilometrie 60 metri, mentre il secondo che collegaMirabilandia a Via Sila misura circa 820 metri.L’intervento realizzato tiene conto del futuro pre-visto allargamento della SS 16 a carico dell’Anas.

PISTA LUNGO LA MASIERA

IL DOPPIO INCROCIOCOL DISMANO

A OSTERIA

In occasione delle iniziative denominate “Arie diPrimavera” con il patrocinio del Comune diLugo, le Ciclo Guide Lugo ed il Cinoservizio pro-pongono una pedalata il cui ricavato sarà intera-mente devoluto a favore degli animali abbando-nati ospiti del Canile Comprensoriale. Il pro-gramma prevede il ritrovo alle ore 9,30 c/o piaz-za antistante la Rocca di Lugo con partenza alleore 10,00. Itinerario di circa 11 chilometri facilis-simo e veramente alla portata di tutti fino al Caniledove sarà allestito un ristoro e sarà possibile visita-re la struttura e conoscere i suoi ospiti. Il canilerimarrà aperto al pubblico per l’intera giornata.Per informazioni: [email protected]/cicloguidelugo

13 MAGGIO 2007“QUA LA ZAMPA”

Per la realizzazione dell’intervento era stato sotto-scritto un apposito accordo di programma fra laProvincia e il Comune di Ravenna. Il costo di620 mila euro era stato suddiviso in due quote:rispettivamente, 413 mila euro per lavori a caricodella Provincia e 207 mila euro per oneri espro-priativi a carico del Comune di Ravenna.

Si concluderanno in autunno i lavori di allar-gamento del tratto di strada compreso tra l’in-crocio della SP 26 Nuova Fiumazzo, con la SP93 Nuova Via Lunga e la SP 46 S. Andrea e lalocalità Ca’ di Lugo.L’intervento prevede la realizzazione di unnuovo incrocio con rotatoria e la formazionedi piste ciclopedonali.E’ il primo di tre lotti di lavori per un importodi un milione e 550 mila euro, finanziati perun milione e 300 mila euro dalla Provincia eper 250 mila euro dal Comune di Lugo.L’impresa esecutrice dei lavori è il ConsorzioEdile di Ferrara.L’intervento di realizzazione della rotatoria ècomplesso perchè si tratta di un incrocio a cin-que vie: la Nuova Fiumazzo, infatti, oltre ainnestarsi con le due provinciali si incrociaanche con una comunale.

CICLABILISULL’INCROCIOA CINQUE VIE

Sono iniziati i lavori di razionalizzazione del dop-pio incrocio tra SP 101 Standiana e la SP 118Dismano in località Osteria e la canalizzazionedell’incrocio tra la sp 101 Standiana e la SP 102Petrosa in località Campiano. I lavori sono ese-guiti dall’impresa Ghirardelli Luciano di Codi-goro per un importo di 874 mila euro finanziatodalla Provincia. Si tratta dell’eliminazione didue rilevanti punti critici per la viabilitàmediante la realizzazione di due intersezionicanalizzate. L’intervento comprende il tomba-mento del fosso stradale esistente lungo la SP118 Dismano, sulla sinistra provenendo daRavenna, per circa 350 metri nel tratto compre-so fra l’incrocio e il limite degli insediamenti abi-tativi presenti in fregio alla strada. E’ previstoinoltre il rifacimento degli impianti di pubblicailluminazione e delle barriere di sicurezza.

Nella provincia vi sono ben 73 alberi monumenta-li protetti ai sensi della L.R. n. 2/77. Questi gigantiverdi si trovano un po’ su tutto il territorio, sia inpianura, che in collina. L’albero più alto è un plata-no (Platanus hybrida) che si trova a BorgoMontone e raggiunge i 34 metri di altezza! Ancheil tronco più grosso è quello di un platano, che si

4 natura

MONUMENTI VERDIOltre 70 alberi protetti, 19 i pioppi bianchi

Alcuni alberi sono legati alla storia dell’uomonel nostro territorio e sono divenuti veriemblemi.Il pino domestico (Pinus pinea) è un simboloper la città di Ravenna, con le sue pinete pian-tate per la prima volta in epoca romana emantenute attraverso il medioevo e fino aigiorni nostri. Anche alberi più strettamentelegati all’agricoltura hanno localmente unsignificato particolare, come il pesco (Prunuspersica), introdotto come albero da frutto nelrinascimento e poi diffusosi, fino a divenireuna tipicità della nostra terra, nel secondodopoguerra; oppure l’ulivo (Olea europaea),bandiera di Brisighella, di cui caratterizza ildolce paesaggio collinare; o, ancora, il casta-gno (Castanea sativa), particolarmente diffusonelle montagne di Casola Valsenio.

GLI ALBERI E L’UOMO

Nella provincia ci sono 18.000 ettari di boschi,soprattutto nel territorio collinare (oltre l’80%).I boschi più diffusi in collina sono cedui di lati-foglie autoctone, con carpino nero, orniello eroverella; di particolare interesse i boschi dei“terreni ferrettizzati” di Faenza, con qualchecerro e carpino bianco. Nella zona della bassapianura i boschi sono una rarità e concentrati

lungo i fiumi, con formazioni ripariali a galleriadi salice bianco e pioppi.Lungo la fascia costiera vi è una discreta pre-senza di aree boscate; l’elemento di maggiorpregio è la foresta allagata di Punte Alberete(foto sotto), rarità di valore internazionale, confrassino meridionale, pioppo bianco e olmocampestre.

ALBERI RARI

In provincia si trovano alcune specie di alberinon comuni sul restante territorio italiano. Ilcarpino orientale (Carpinus orientalis) è un bel-l’albero, presente nelle pinete ravennati, la cuidiffusione ad occidente raggiunge il limite pro-prio lungo le coste adriatiche della Romagna. Lacerro-sughera (Quercus pseudosuber) è una spe-cie rara in Italia e protetta dalla L.R. n. 2/77,che si trova qua e là anche nel nostroAppennino; una particolarmente annosa sitrova in comune di Brisighella, nella zona diCroce Daniele. Un’altra specie interessante è ilsalice dell’Appennino (Salix apennina), arbu-sto endemico dell’Italia peninsulare, che si ritro-va comunemente nelle nostre colline.

trova a Faenza ed ha un diametro di 2 metri. Il piùbasso è un biancospino (Crataegus monogyna),che, però, con i suoi 10 metri di altezza rappresen-ta un vero colosso per questa specie arbustiva. Laspecie più rappresentata è il pioppo bianco(Populus alba), con 19 esemplari protetti, seguitodalla farnia (Quercus robur), con 14.

LA FORESTA ALLAGATAI boschi coprono l’80% della collina

5protezione civile

Il territorio in cui opera la Provincia è ottimaleanche perchè coincide con quello di competen-za del Prefetto cui spetta gestire le forze dell’or-dine, la difesa civile e la protezione civile.All'attuazione delle attività di protezione civileprovvedono, secondo i rispettivi ordinamenti ele rispettive competenze: Stato, Regioni,Province, Comuni e Comunità montane. Vi concorrono enti pubblici, gruppi di ricercascientifica nonché i cittadini ed i gruppi associa-ti di volontariato civile, nonché gli ordini ed icollegi professionali.

La Provincia deve elaborare e aggiornare i pro-grammi di prevenzione dei rischi (in accordocon le linee guida regionali) attraverso l’usodegli strumenti di pianificazione provinciale –PTCP – o specifici piani di settore.Anche la predisposizione dei piani di emergenzaper gli stabilimenti a rischio di incidente rile-vante per i quali il gestore è tenuto a trasmette-re il rapporto di sicurezza, spetta alla Provincia.

Da anni la Provincia garantisce il servizio di sor-veglianza contro gli incendi boschivi svolto davolontari col coordinamento del CorpoForestale dello Stato in collaborazione con iComuni di Ravenna e Cervia e della ComunitàMontana dell'Appennino Faentino. Lo scopo èquello di creare un’efficiente rete di osservazioneappostamenti fissi scelti dal Corpo Forestaledello Stato, in relazione all’importanza dalpunto di vista paesaggistico, naturalistico e dalgrado di pericolosità. Tutti i volontari impegna-ti nell’iniziativa dovranno aver frequentato icorsi di specializzazione organizzati dallaProvincia.Il coordinamento dei volontari da inviare neiluoghi e nei giorni stabiliti dal Corpo Forestaledello Stato è demandato al presidente delCoordinamento provinciale delle associazioni divolontariato di protezione civile. La chiamatadei volontari viene fatta direttamente dal CorpoForestale dello Stato che può accordarsi con ilCoordinamento provinciale anche per estende-re il servizio a periodi diversi da quelli program-mati, come, ad esempio, la vigilanza nelle zonepinetali per la notte fra il 14 e il 15 agosto.

IL SISTEMA DELLAPROTEZIONE CIVILE

SORVEGLIANZACONTRO GLI

INCENDI BOSCHIVI

LE COMPETENZE DIRETTEDELLA PROVINCIA

La Provincia poi deve programmare e attuareimportanti attività in campo formativo: in feb-braio, sono stati consegnati attestati e tesserinidi riconoscimento ai 105 volontari di protezionecivile che hanno frequentato con successo, icorsi di specializzazione per ricognizione, sorve-glianza e avvistamento incendi boschivi, orga-nizzati dalla Provincia e tenuti dal CorpoForestale dello Stato, dall’ARI e dal Servizioprotezione civile.Oltre a coordinare il Comitato Provinciale diProtezione Civile (presieduto dal Presidentedella Provincia) con funzioni propositive e con-sultive.E’ la Provincia che individua gli interventi daammettere al finanziamento del Fondo regionaledi protezione civile.A tali compiti istituzionali si aggiungono le com-petenze dirette in materia di rischio da incendiboschivi.Infatti la Regione ha delegato alla Provinciaanche le funzioni di spegnimento degli incendiboschivi avvalendosi dei Vigili del Fuoco e delCorpo Forestale dello Stato.

Tutte le Associazioni di Volontariato che ope-rano attivamente nel settore della protezionecivile sono inscritte nel “CoordinamentoProvinciale delle Associazioni di Volontariatodi Protezione Civile della Provincia diRavenna” con sede in Via dell’Industria, 11 -48022 Lugo (RA) ([email protected]).Il Coordinamento è stato fondato dallaProvincia nel 1998. Raccoglie le Associazionidi Protezione Civile che hanno deciso di col-laborare per svolgere un'attività più incisiva ecoordinata.Attraverso i Volontari delle Associazioniviene svolta un'importante azione di supportoalle istituzioni, non solamente per quantoriguarda le emergenze, ma anche per la previ-sione e prevenzione dei maggiori rischi gra-vanti sul territorio.Ogni anno svolge il Servizio AvvistamentoIncendi Boschivi, Servizio SpegnimentoIncendi Boschivi, Servizio VigilanzaIdraulica, Servizio Vigilanza Marittima.Tutti iVolontari che svolgono speciali attività sonostati adeguatamente formati in appositi corsidi formazione organizzati dalla Provincia. IlCoordinamento fa parte della colonna mobi-le regionale e gestisce i mezzi e le attrezzaturenecessarie nelle specifiche calamità.

Nelle attività di emergenza ricoprono un ruoloimportante gli enti definiti strutture operativenazionali (Vigili del fuoco, Forze armate, Forzedi polizia, Corpo Forestale dello Stato, Servizitecnici nazionali, i gruppi nazionali di ricercascientifica, Croce Rossa Italiana, ServizioSanitario Nazionale, Volontariato e CorpoNazionale Soccorso Alpino (CAI).

IL COORDINAMENTODEI VOLONTARI

6 appuntamenti

nere inalterate nel tempo le caratteristiche e gliaromi originari, diversamente da altre varietàlargamente coltivate nel bacino delMediterraneo.Brisighella gli dedica un’intera giornata, la“Sagra del Carciofo Moretto”, domenica 20maggio, e un’attenzione particolare per tutto ilmese nel corso del quale in alcuni ristoranti delterritorio è possibile gustare qualche pietanza abase del prelibato vegetale.Fra degustazioni, bancarelle, stand gastronomicie intrattenimenti nella parte più suggestiva delborgo medioevale (Piazza Marconi), la “Sagradel Carciofo Moretto” vuole quindi celebrarequesto prodotto della terra che a Brisighella,soprattutto nei tipici calanchi con una buonaesposizione al sole, raggiunge le massime espres-sioni organolettiche. Il “Moretto” si mangia crudo, fritto o legger-mente lessato e condito con sale e olio, preferi-bilmente con il rinomato Olio extra Vergine diOliva “Brisighello DOP”, col quale si sposamolto bene in quanto i due prodotti hanno unabase aromatica comune. Per informazioni: tel. 0546 81166 www.terredi-faenza.it.

A Brisighella , da alcuni anni a questa parte, èstato riscoperto il “Carciofo Moretto”, unavarietà rustica, sulla quale non sono stati fattiinterventi genetici. Ciò ha consentito di mante-

IL CARCIOFO MORETTO:CHE BONTÀ!

Giunto alla sua sesta edizione l’EquiradunoInternazionale delle Amazzoni che si svolge aRiolo Terme (Ra) – il 18,19 e 20 maggio - è unodegli eventi più originali e affascinanti per gliamanti del cavallo. O meglio, le amanti visto cheil raduno è riservato solo ed esclusivamente alledonne provenienti un po’ da tutta Italia ed ancheda diversi paesi d’Europa (in particolare Germania,Austria, Francia, Svizzera).La manifestazione prevede tre giorni di escursioni acavallo (con la possibilità di “noleggiare” il caval-lo direttamente in loco) fra le bellezze di questo

tratto di Appennino. Durante la manifestazioneprenderanno vita interessanti eventi, come la“Festa delle Amazzoni”, la “Cena di Gala” allaquale parteciperanno rappresentanti del mondoequestre nazionale, la sfilata e la benedizione deicavalli davanti all’imponente Rocca di RioloTerme, un suggestivo pranzo “western” nel grettodel fiume Senio.Info: Iat Riolo Terme tel. 0546 71044www.terredifaenza.it

SBOCCIA LAPRIMAVERA BIOLOGICAOtto ristoratori, sei produttori di vino ed uno diformaggio daranno vita alla prima edizionedella “Primavera Biologica”. Otto ristorantidella Romagna (da Imola a Faenza e Brisighella,da Forlì a Cesena e Montefiore Conca nel rimi-nese) proporranno all’interno dei loro tradizio-nali menù una portata appositamente pensataper l’iniziativa ed interamente realizzata conmaterie prime biologiche. Una della particola-rità del biologico è quella di utilizzare solo edesclusivamente prodotti di stagione, quindi èprobabile che nel corso delle settimane i singo-li ristoranti cambino la proposta biologica, sem-pre comunque nel rispetto dello spirito dell’ini-ziativa. Le pietanze verranno poi accompagnateda vino ottenuto esclusivamente da coltura etecniche di cantina biologiche/biodinamiche.Nel faentino sono diversi, fra ristoranti e canti-ne, i protagonisti di questo percorso enogastro-nomico: Osteria della Sghisa (via Emiliani 4°tel. 0546 668354) e Noè (corso Mazzini 54-3dtel. 0546 660733) a Faenza, Trattoria StradaCasale (via Statale 22 - tel. 0546 88054) aStrada Casale di Brisighella, e i produttori delConsorzio Vini Biologici Brisighella: PaoloFrancesconi, Vigne di San Lorenzo, AndreaBragagni, Il Pratello, Vigne dei Boschi.Info: tel. 339 7537932 - 347 3158607

La guida “Tartufo...a portata di forchetta – ilcircuito dei ristoratori del delta del Po” siinserisce nell’ambito di uno specifico proget-to di valorizzazione del tartufo finanziatoattraverso l’Iniziativa Comunitaria Leader+,il cui capofila è il Gruppo di Azione LocaleDELTA 2000. Il progetto nasce per volontàdei due territori, quello emiliano-romagnolodelle Province di Ferrara e di Ravenna e quel-lo toscano della Provincia di Siena, di svolge-re attività di promozione di questa ricchezzanaturale. Sono 26 al momento i ristoratoriaderenti al circuito, appartenenti al territorioLeader+, che oltre a presentare le loro ricettepiù gustose hanno accettato il disciplinare agaranzia della qualità e tipicità delle varietipologie di tartufo utilizzato in cucina.

TARTUFO...A PORTATADI FORCHETTA

DONNE A CAVALLOSULL’APPENNINO A Riolo sesto raduno internazionale delle amazzoni

pagina a cura di P. Papi

7cultura

LE APOCALISSI DI RAVENNA FESTIVAL 2007

Incentrato come di consueto su di un temaricco di suggestioni “Le Apocalissi” il RavennaFestival giunge nel 2007 alla sua diciottesimaedizione, forte di una crescita sfaccettata cheall’aumentato numero di spettacoli (quest’annoquarantadue) affianca una ricerca sempre piùtesa alla multidisciplinarietà ed all’incrocio digeneri. Come succede, ad esempio, nell’operawagneriana Die Walküre, in cui EimuntasNekrosius, tra i massimi registi teatrali viventi,mette il proprio visionario talento al serviziodella lirica; oppure nell’esordio del Festival, LeApocalissi, accattivante connubio tra il saperedel filosofo Massimo Cacciari e la grandeespressività della regista e attrice Elena Bucci.La musica, protagonista assoluta della kermesse

ravennate, è presente in tutte le sue forme,dalla classica con grandi direttori comeRiccardo Muti o Daniel Barenboim, orchestrequali il Maggio Musicale Fiorentino o laWiener Philarmoniker, e solisti del calibro diGiovanni Sollima – al jazz del duo PatMetheny-Brad Mehldau e di Stefano Bollani,dalla musica sacra alla canzone d’autore italia-na incarnata da Paolo Conte, fino al rock piùclassico, con i Jethro Tull di Ian Anderson. Epoi naturalmente la danza, che troverà espres-sione massima nelle creazioni di MerceCunningham e Joaquin Cortes, e che soprattut-to vedrà l’addio alle scene di Alessandra Ferri,in coppia con Roberto Bolle; il teatro-danza di

Micha Van Hoecke, uno dei padrini delFestival, il teatro di ricerca e la tradizione popo-lare italiana, tutti ospitati in alcuni dei luoghipiù ameni della città, tra cui Piazza SanFrancesco, il nuovo Anfiteatro di Marinara aMarina di Ravenna, le basiliche, i Chiostridella Biblioteca Classense.Ravenna Festival è inoltre anche innovazione,come dimostra la presenza di Pietra di Diaspro,un’OperaVideo di forte impatto, in cui la regiadi Cristina Mazzavillani Muti duetterà con lanuova composizione musicale di AdrianoGuarnieri.Info: 0544 249244 – www.ravennafestival.org

E il tardo pomeriggio del 9 giugno 1937 CarloRosselli, una delle figure più importanti dell’anti-fascismo italiano e fondatore del movimentoGiustizia e Libertà, si trova a Bagnoles de 1’Orne,una stazione termale della Normandia. Da un paiodi giorni lo ha raggiunto il fratello Nello, promet-tente storico del Risorgimento. Mentre rientranoin albergo, dopo una visita in macchina adAlençon, cadono vittime di un'imboscata.Costretti a fermarsi in una strada di campagna,vengono assaliti e barbaramente uccisi da alcunisicari della Cagoule, un'organizzazione filofascistafrancese. Negli ambienti del fuoriuscitismo non cisono dubbi: l’assassinio dei fratelli Rosselli è uncinico colpo messo a segno dalla dittatura musso-liniana. Le formazioni politiche in esilio reagisco-no con sdegno e frustrazione ma, unite in una solavoce, denunciano «in modo categorico e unanimeche è all'organizzazione terroristica Ovra, agliordini diretti del capo del governo italiano, cherisalgono l'iniziativa e l'esecuzione dell'abomine-vole attentato». I processi celebrati in Francia epoi in Italia, nonostante le prove emerse nelle fasidi istruttoria, e al di là di alcune condanne di

appartenenti al gruppo dei killer, non hanno maistabilito la verità. Chi furono i veri mandanti deldelitto? Perché Carlo Rosselli diventò obiettivoprioritario del terrorismo internazionale? Quale ful'intreccio di relazioni tra controspionaggio mili-tare, ambienti della destra francese e ministerodegli Esteri? A settant'anni di distanza, uno dei

Paolo Conte

Merce Cunnigham

grandi delitti politici del fascismo resta una storiadi giustizia italiana mancata.Con questo volume Mimmo Franzinelli concludeuna ricerca avviata sul finire degli anni ’90 eincentrata sul reperimento di materiale d’archiviodi enorme interesse, capace di offrire al lettore unanuova valutazione dei fatti. Oltre che al fatidico1937, l'attenzione è rivolta a quanto è accadutodopo il delitto, ai depistaggi orchestrati dalla stam-pa di regime, ai comportamenti degli imputati edella magistratura, alle trame del ministroGaleazzo Ciano e del suo capogabinetto FilippoAnfuso, alla storia della Cagoule e dei suoi princi-pali esponenti. Il vasto materiale oggi disponibilefonti processuali inedite, rapporti di polizia, nuoveacquisizioni storiografiche permette una riconsi-derazione complessiva degli even¬ti «nel pienoconvincimento» sostiene Fran¬zi.nelli «che, adascoltarli, i morti la storia la raccontano».Martedì 17 aprile alle ore 20.45, MimmoFranzinelli interverrà nella sede degli Archivi delNovecento a Ravenna in via di Roma 167, perpresentare il suo ultimo libro in anteprima nazio-nale.

I ROSSELLI AGLI ARCHIVI DEL NOVECENTOA settant'anni di distanza, uno dei grandi delitti politici del fascismoresta una storia di giustizia italiana mancata

Rivista bimestrale della Provincia di Ravenna Anno XXII N. 2/2007. Spedizione in a. p. art 2 comma 20/c legge 662/96. Filiale di Ravenna

BUON COMPLEANNO EUROPA!L’Europa celebra i suoi primi 50 anni auspicando un nuovo trattato costituzionale entro il 2009.

Il vincitore del 14° Trofeo LorenzoBandini è Felipe Massa (nella foto).La consegna del prestigioso ricono-scimento è già fissata per domenica6 maggio alle ore 18 nella residenzamunicipale di Brisighella. Il Trofeodedicato a Lorenzo Bandini è statoistituito nel 1992.Il legame con Brisighella si è stret-to quando, all’età di 3 anni,Lorenzo Bandini, nato nella colo-nia italiana di Barce, in Libia, èritornato a San Cassiano diBrisighella, il paese originario delpadre, dov’è rimasto per alcuni

anni prima di trasferirsi a Milano.L’iniziativa di un gruppo di appas-sionati di Brisighella, si è consoli-data negli anni fino a rendere laconsegna del Trofeo LorenzoBandini uno degli eventi collatera-li più rilevanti del fine settimana incui si disputa il Gran Premio di SanMarino di Formula 1 sulla pista del-l’autodromo Enzo e Dino Ferrari diImola. L'iniziativa è patrocinatadalla Provincia dall’AutomobileClub di Milano (di cui Bandini erasocio sportivo), dalla Regione e dalComune di Brisighella.

8 sport

Lorenzo Bandini aveva buone originidi meccanico, corretta disinvolturanella guida, un amor proprio singo-lare. (…) Volontà, fiducia, un gran-de attaccamento ai colori dellasquadra me lo legarono sentimen-talmente. Ricordo quel giorno dimaggio del 1967. Ero nel mio studioa Maranello, davanti al televisoreche trasmetteva le fasi conclusivedel Gran Premio di Monaco.Quando vidi il grosso fungo nero difumo che deturpava sinistramentela baia di Montecarlo, ancor primache il telecronista commentasse lacatastrofica immagine, sentii chequella macchina in fiamme era unadelle mie. Ora non so dire perché,ma intuii Bandini in nel rogo e fuisicuro che non lo avrei più rivisto.

EFFETTO MASSA SU BRISIGHELLA

©EREDITA’ ENZO FERRARI 1998(testo e immagine tratti dal volume EnzoFerrari, una vita per l’automobile, ContiEditore, 1998)

A destra:Lorenzo Bandini al Nurburgring, 1966

Dopo Ivan Capelli, nel 1992, sonostati premiati i piloti DavidCoulthard (1995), Jacques Ville-neuve (1996), Giancarlo Fisichella(1998), Alexander Wurz (1999),Jarno Trulli (2000), Jenson Button(2001), Juan Pablo Montoya (2002),Michael Schumacher (2003), KimiRaikkonen (2004) Fernando Alonso(2005) e Mark Webber (2006).

L’ALBO D’ORO DEL TROFEO

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40 ANNI FA L’ADDIO A BANDINIIl ricordo di Enzo Ferrari: “Lorenzo si sentiva il figliodel modesto meccanico di San Cassiano di Romagna”